Materiali per attrezzature di laboratorio
VETRO: è il materiale più utilizzato per recipienti (bicchieri, beute, matracci, ecc.) e
attrezzature. Si usano vetri speciali (PYREX, VYCOR) in quanto più resistenti all’attacco
chimico rispetto ai vetri normali (silicati e ossidi di metalli alcalino e alcalino-terrosi). Vetro
PYREX anche detto vetro borosilicato.
Vetreria da laboratorio
Si distingue una vetreria concepita per contenere un dato volume, usata per preparare o
contenere soluzioni a concentrazione nota o soluzioni standard, e quella destinata a
erogare volumi misurati. La vetreria di uso più comune è riportata nelle figure seguenti.
Vetreria da laboratorio
Vetreria da laboratorio
In dettaglio ….
Buretta: Tubo di vetro calibrato di diametro interno
uniforme, con graduazioni che permettono di
misurare il volume di liquido erogato leggendone il
livello prima e dopo la fuoriuscita dalla buretta.
Sono munite di rubinetto e di beccuccio con foro di
efflusso calibrato.
Bicchiere o Beaker: sono contenitori di forma
cilindrica. Quelli di pirex possono essere riscaldati a
fiamma diretta.
Beute o Matracci: sono contenitori a forma di pera
o di forma tronco-conica utilizzati per contenere
soluzioni o reattivi.
Provette: sono contenitori a forma tronco-conica
Vetreria per analisi volumetrica: classe A, AS e B
• Gli strumenti volumetrici delle classi A e AS hanno gli stessi limiti
di errore stabiliti dalle norme DIN EN ISO. Classe A per strumenti per contenere,
classe AS rimanda a strumenti per svuotamento. S sta per dosaggio veloce.
• Per la classe B, si applicano solitamente limiti di errore doppi rispetto alla classe
A/AS. Ovviamente costa meno.
Temperatura di riferimento per i parametri di contenimento/erogazione è 20°C
A causa del basso coefficiente di dilatazione del vetro, la temperatura di
riferimento ha poca importanza nella pratica perché l’errore di misura in
seguito alla dilatazione del volume degli strumenti di misura è di regola
inferiore al limite di errore.
Coeff. Esp vetro borosilicato 0.001%/°C
Coeff. Esp. Acqua = 0.025%/°C
Pipette tarate
Ex + 5 s 20°C
AS
Pipette graduate
https://www.brand.de/it/prodotti/strumenti-volumetrici/pipette-graduate/
PIPETTE
BURETTE
Pipette a bolla
Taratura della vetreria volumetrica
• La taratura della vetreria
volumetrica è il procedimento nel
quale si determina il valore reale di
volume. Per ottenere l’accuratezza
migliore, la vetreria volumetrica deve
essere tarata per misurare il volume
realmente contenuto/erogato.
• La vetreria viene tarata misurando
la massa di un liquido (solitamente
acqua deionizzata) di densità e
temperatura note contenute nella
vetreria. Quando si effettua una
calibrazione è necessaria una
correzione della spinta fluidostatica
In quanto la densità dell’ acqua è
abbastanza diversa da quella delle
masse.
W1 = W2 + W2 (daria/doggetto- daria/dm)
Volume reale= (gr H2O) (volume di 1 gr di H2O della tab. 2-7)
Taratura della vetreria volumetrica: esempio
Una bottiglia da pesata vuota ha una massa di 10.313 g. Dopo avervi
immesso l’acqua erogata da una pipetta da 25 ml, la massa della bottiglia è
risultata essere di 35.225 g. Se la temperatura del laboratorio è di 27°C, si
trovi il volume di acqua erogata dalla pipetta
La massa di acqua è pari a (35.225 – 10.313) = 24.912 g
Volume reale 27°C = (24.912 g)(1.0046 mL/g) = 25.027 mL
Volume reale 20°C = (24.912 g)(1.0045 mL/g) = 25.024 mL
0.108% rispetto
a 25 ml
Aspiratori
Valvola A
Valvola B
Valvola C
1.
2.
3.
4.
Soffietto aspirante
Levetta di comando
Adattatore
Soffietto di espulsione goccia
Tolleranze tipiche della vetreria (in mL)
Pipette tarate
Precisione delle pipette
automatiche
Matracci
Burette
OPERAZIONI DI BASE
Le operazioni di base più comuni in un laboratorio di chimica analitica sono:
Lavaggio della vetreria
Uso di pipette e burette
Prelevamento dei reattivi
Preparazione delle soluzioni
Attacco e dissoluzione di campioni solidi
Filtrazione
Essiccamento
Calcinazione
Lavaggio della vetreria
Il lavaggio della vetreria è un aspetto fondamentale del lavoro di laboratorio. Nella maggior
parte dei casi è sufficiente un buon detersivo commerciale, al limite riscaldato a 40-60°C. In
caso contrario bisogna ricorrere a miscele acide o basiche.
La vetreria sporca di sostanze grasse può essere lavata con solventi organici come alcool
etilico e acetone. Il lavaggio deve essere fatto sotto cappa, dato che tutti questi solventi
sono più o meno tossici, e lontano da fonti di calore in quanto spesso essi sono altamente
infiammabili.
Dopo il lavaggio la vetreria deve essere comunque lavata con acqua del rubinetto e
distillata.
USO DELLA BURETTA NELLE TITOLAZIONI
1. Avvinare la buretta (5-10 ml di titolante) e ruotarla per inumidire l’interno. Lasciare
sgocciolare attraverso la punta. Ripetere per almeno 3 volte
2. Riempire la buretta ben al di sopra della tacca che indica 0
3. Eliminare le bolle ruotando rapidamente il rubinetto
4. Abbassare il liquido fino alla tacca dello 0 (considerare lo spessore inferiore o
superiore della tacca)
5. Assicuratevi che la punta della buretta sia ben inserita all’interno del recipiente di
titolazione e far scolare il titolante ad aliquote di 1 ml (con la sinistra si impugna il
rubinetto mentre la mano destra agita il recipiente di titolazione)
6. Mano a mano che la titolazione progredisce ridurre il volume aggiunto
7. Nelle immediate vicinanze del punto finale aggiungere il titolante goccia a goccia
(1 goccia = 0.05 ml). Si può far formare una frazione di goccia sulla punta della
buretta e si fa quindi toccare la punta contro la parete del recipiente
8. Inclinare il recipiente in modo che la massa del liquido raccolga tutte le gocce che
aderiscono alla parete interna