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FARINGITE
(acuta, cronica)
Affezione infiammatoria del faringe che può avere eziologia batterica o virale.
Segni clinici
Faringite acuta
– Dolore in sede faringea con disfagia e irradiazione verso il condotto uditivo esterno;
– febbre;
– all’esame obiettivo si può rilevare o un aspetto eritematoso (angina rossa), o eritemato-poltaceo (angina bianca) del faringe, con adenopatie cervicali dolorose.
Faringite cronica
– Dolori faringei;
– sensazione di secchezza o di corpo estraneo;
– tosse con espettorato;
– l’aspetto del faringe non è molto caratteristico: mucosa secca, atrofica o, al contatto,
ipertrofica dall’aspetto granuloso.
Psicosomatica
La gola, importante crocevia energetico davanti alla colonna cervicale, sotto l’osso ioide
e al di sopra della clavicola, assicura il legame energetico tra gli arti, il tronco e la testa.
Su di essa si proiettano il cavo orale, l’apparato gastrointestinale, l’albero respiratorio, le
aperture tubariche per il canale uditivo, le aperture nasali.
Vi confluiscono le funzioni alimentare, respiratoria, vocale: questa zona è connessa con
la vocalizzazione (emettere, esprimersi) e l’oralità (introiettare).
Nella gola è presente un simbolismo sessuale sia femminile (la struttura cavitaria), sia
maschile (la forma delle tonsille e del velo pendulo).
La gola è il centro dell’emissione dei suoni e della voce e dà il timbro di base del
suono individuale.
Per quanto riguarda le infiammazioni dell’orofaringe, esse sono distinte in forme
acute, dovute all’aggressione di energie esterne che superano momentaneamente le
difese organiche, e patologie croniche, conseguenza di cause locali o perturbazioni
generali riconducibili a riduzioni di lunga data dell’energia difensiva: in termini simbolici vi è un’opposizione a difesa di una minaccia intrusiva e distruttiva.
La gola che brucia e che duole può esprimere a livello corporeo parole brucianti di
rabbia, che non possono essere emesse abitualmente, oppure, in un fatto acuto, la rinuncia a emetterle in una certa circostanza. A questo può essere collegata la disfonia che a
volte si accompagna alla faringodinia.
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F ARINGITE (acuta, cronica)
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TRATTAMENTO
FITOTERAPIA
Per la loro azione specifica di drenaggio linfatico e regolazione immunitaria, indichiamo qui
soprattutto dei gemmoderivati. Tra i supporti oligoterapici che si possono affiancare loro,
ricordiamo il Rame, anche più volte al giorno, indicato nelle patologie infiammatorie e infettive acute, e la triade Rame-Oro-Argento (2-5 vv/settimana) in caso di interessamento cronico. In tutti i casi, un intervento specifico è dato dal Bismuto (2-5 vv/settimana), che ha un
tropismo particolare per le alte vie respiratorie.
• Abete bianco (Abies pectinata) – Indicato nei processi flogistici che interessano i plessi
linfatici, il macerato delle gemme viene impiegato nelle tracheobronchiti anche recidivanti o
croniche (in quest’ultimo caso, soprattutto insieme a Rosa canina e/o a Betula pubescens
gemme MG1DH), nelle tonsilliti e nelle rinofaringiti dell’adulto e del bambino. Inoltre, è utilizzato per le parodontopatie e in tutti i casi di demineralizzazione, dalla carie all’osteoporosi, dal ritardo staturo-ponderale al ritardo nel consolidamento delle fratture. Dosi: 50 gtt di
ciascun gemmoderivato, 1-2 vv/die, specie nelle faringotracheiti recidivanti dei più piccoli.
• Betulla (Betula pubescens) – Diuretico, depurativo e, soprattutto, immunostimolante, il
macerato delle gemme della betulla trova indicazione nelle flogosi acute e recidivanti e, in
associazione con Abies pectinata, specie nelle faringo-tracheiti acute e/o recidivanti. Dosi: 50
gtt di ciascuno, 1-2 vv/die.
• Rosa canina – Stimolante immunitario sia a livello delle mucose respiratorie sia delle membrane sinoviali, il macerato delle gemme viene impiegato nelle ipoimmunità e nelle flogosi
acute, croniche e recidivanti delle prime vie aeree, specie dell’infanzia e della terza età. Dosi:
50 gtt 1-2 vv/die, anche in associazione con altri gemmoderivati (vedi sopra).
Tra gli oli essenziali più indicati in caso di faringite acuta troviamo il cipresso, l’eucalipto, il
limone, la lavanda, la mirra, il niaouli, la salvia sclarea, il tea-tree, il timo. 2-3gtt di uno di essi
su un cucchiaino di miele sciolto in poca acqua calda servirà per gargarismi antisettici e
decongestionanti. Ripetere al massimo 3 vv/die.
OMOTOSSICOLOGIA
Fase di impregnazione entodermale
• Phosphor Homaccord associato a Tartephedreel – In caso di tosse secca e irritante, raucedine degli oratori e cantanti. Posologia: 10 gtt di entrambi rimedi 2 vv/die.
• Phosphor Homaccord associato a Belladonna Homaccord – In caso di bruciore alla gola.
Posologia: 10 gtt 2 vv/die.
• Mucosa Compositum, da intervallare nelle forme croniche insieme a Coenzyme
Compositum – Per riattivare i sistemi enzimatici. Posologia: 1 f/settimana im o sc.
• Euphorbium Compositum S – Nelle sinusiti croniche e nelle forme catarrali discendenti.
Posologia: 10 gtt 3 vv/die.
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OMEOPATIA
Nel caso della faringite i rimedi consigliati sono particolarmente utili nella forma acuta, mentre per quella cronica è di fondamentale importanza la visita omeopatica, per individuare la
costituzione del paziente e, di conseguenza, le cause che hanno determinato la cronicizzazione dell’affezione. In caso di faringite acuta si potranno prescrivere i seguenti rimedi.
• Apis 9 CH – Quando il faringe si presenta rosso, lucente e gonfio. Il gonfiore si estende
anche alla tonsilla, al velo palatino e all’ugola, che pende come un batacchio di campana.
Totale assenza di sete. I dolori alla gola sono pungenti e brucianti.
• Belladonna 9 CH – Il faringe è fortemente arrossato, come verniciato, in particolare a
destra. La deglutizione è dolorosa e il dolore si irradia fino all’orecchio; nonostante questa
sensazione di costrizione faringea, il paziente è assetato e chiede acqua fredda. È presente
anche febbre con pelle bruciante e madida di sudore.
• Mercurius solubilis 30 CH – La faringite, inizialmente con gola arrossata, fa evolvere l’infezione verso una tonsillite acuta con suppurazione. La lingua è gonfia, ricoperta da uno strato giallastro e presenta l’impronta laterale dei denti. La salivazione è abbondante; sete estrema e sudorazione abbondante, soprattutto di notte.
Il rimedio (o i rimedi) scelti devono essere somministrati alla dose di 3 granuli ogni 1-2 ore,
fatta eccezione per Mercurius solubilis che deve essere somministrato 2 volte al giorno.
FIORI DI BACH
• Chestnut Bud – Se l’infiammazione è recidivante.
• Holly – Per il bruciore, se è presente.
• Hornbeam – In caso di facilità alle infezioni (+Chestnut Bud).
• Vervain – Se la gola è molto rossa e infiammata (+Cherry Plum se i sintomi insorgono in
brevissimo tempo).
• Willow – Se c’è tendenza a cronicizzare (+ Wild Rose per sostenere la risposta immunitaria).
AGOPUNTURA
Come già ricordato, l’utilizzo dell’agopuntura in queste forme acute è limitato, mentre più
soddisfacente può esserne l’uso nelle forme croniche e recidivanti, in cui una tonificazione
delle difese può prevenire l’insorgere della malattia. Nelle faringiti importante è la componente dovuta al freddo. Usare 4-11 GI, 17 VC, 5-10 P, 16 VG, 5 TR, 11 P, 40 E.
REFLESSOTERAPIA
Massaggiare la zona del naso, della faringe, laringe, trachea, bronchi e polmoni.
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REIKI
Tensione a livello del V chakra, nell’aspetto dell’esprimere e del ricevere, e del III chakra
(infiammazione, elemento fuoco). Quando si accompagna a tonsillite e faringodinia, evidenzia una pena a “mandare giù”. Se è presente ascesso tonsillare, c’è qualcosa di fortemente
trattenuto che sta per scoppiare.
IPNOSI
Autoipnosi
Senti la tua energia che scorre… respira profondamente… lasciati trasportare dal tuo respiro profondo… sentirai una sensazione piacevole mentre entra l’aria… una sensazione molto gradevole.
Quando esce il tuo respiro… mediante il tuo respiro ogni emozione contenuta potrà trasformarsi e scaricarsi… tutte le tue emozioni sono chiuse, come dietro a una porta che tu puoi
aprire con il tuo respiro… come un’onda del mare che smuove il fondo e solleva quello che
non serve per depositarlo sulla riva… lascia che tutto quello che è racchiuso e che vuole uscire… possa manifestarsi… dai finalmente voce a questa emozione con un grido di sollievo che
accompagni ogni espirazione… avverti nella gola la sensazione piacevole del fresco dell’aria
che entra… e nel calore del respiro che esce… come se fosse una porta aperta… attraverso la
quale il mondo entra in te con l’aria… e tu esci nel mondo con il respiro… questo scambio
continuo… spontaneo… libero… ti lascia una profonda calma.
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