A.1 Generalità L’energia elettrica può essere presente a bordo in varie forme: in corrente continua, alternata monofase o trifase, alla frequenza di 50 o 60 ovvero 400 Hz. Per passare da una forma all’altra è necessario poter disporre di un sistema di conversione dell’energia elettrica. Fino ai primi anni ‘960 la conversione dell’energia elettrica veniva fatta pressoché esclusivamente con sistemi elettromeccanici: cioè sistemi che convertivano prima l’energia in forma meccanica e poi da meccanica ad elettrica con caratteristiche differenti da quella originaria. Ma a partire da quegli anni si sono diffusi sempre di più apparati di altro tipo con i quali era possibile effettuare vari tipi di conversione senza passare attraverso la forma meccanica, quindi senza passare attraverso parti in movimento. Tali convertitori sono pertanto detti statici. Siccome poi i convertitori statici fanno uso di componenti elettronici (diodi, SCR, GTO, ecc.) essi sono anche detti dispositivi di elettronica di potenza. La conversione dell’energia elettrica attraverso convertitori statici è di conseguenza detta conversione elettronica dell’energia elettrica. Convertitori elettronici sono presenti a bordo in particolare: • nei sistemi di eccitazione (sia statica che brushless) degli alternatori delle centrali elettriche • nei sistemi di conversione che realizzano le alimentazioni a 400 Hz • nei sistemi di propulsione elettrica • nei sistemi di stabilizzazione della frequenza dei generatori-asse • nei gruppi statici di continuità • nei sistemi di alimentazione delle reti ausiliarie a 24/28 V in corrente continua • in eventuali azionamenti elettrici a frequenza variabile