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esercizi 67 tasse ambientali 2

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Esercizi di Economia dell’ambiente
IL CONTROLLO ECONOMICO DELL’INQUINAMENTO
Esercizio 6: calcolo della tassa pigouviana in assenza di tecnologie di abbattimento
Un’impresa che opera su un mercato concorrenziale (price taker) produce un determinato
bene ed emette un certo livello di inquinanti. Nell’ipotesi che l’impresa inquinante non
disponga di tecnologie di abbattimento delle emissioni:
1. calcolare la quantità prodotta in assenza della tassa (qm), le relative emissioni
inquinanti E(qm) e il danno economico D[E(qm)] causato da questo livello di
emissioni;
2. calcolare il livello ottimale della tassa pigouviana sulle emissioni inquinanti t*, la
quantità socialmente ottimale che viene prodotta (qs*) e il guadagno per l’erario;
3. illustrare come varia il livello di produzione dell’impresa a seguito dell’introduzione
della tassa pigouviana;
4. verificare che l’unica possibilità che l’impresa possiede per ridurre le emissioni
consiste nella riduzione della produzione.
Dati:
Prezzo del bene prodotto (esogeno)
Funzione di costo totale di produzione
Funzione d’inquinamento (emissioni in
funzione della quantità prodotta del bene)
Funzione di costo totale del danno
ambientale (costo dell’esternalità)
Funzione del costo totale (evitato) di
abbattimento
p=120
C(q)=3q2
E(q)=0,5q
D(E)=8E2
D[E(q)]=8 (0,5q)2 = 2q2
A(q)=p(q-a)-3(q-a)2
Risposte
1.
In assenza della tassa o di una qualunque regolamentazione, la massimizzazione del
profitto privato da parte dell’impresa porterebbe ad un livello di produzione qm che non
tiene in considerazione le esternalità causate dall’attività inquinante e, quindi, non
massimizza il benessere sociale:
Max(q) Π = RT – CT = pq - 3q2
Condizione primo ordine: dΠ/dq = 0; p-6q=0; qm=120/6=20
In corrispondenza di questo livello di produzione, le emissioni inquinanti sono:
E(qm) = (0,5) (20) = 10
Il danno economico D[E(qm)] causato da questo livello di emissioni si può calcolare,
alternativamente, a partire dalla funzione D(E) o dalla funzione D[E(q)]. Il risultato sarà lo
stesso. Infatti:
D(E) = 8E2 = (8) (100) = 800
D[E(qm)] = 2 (20)2 = 800
2.
L’introduzione di una tassa sulle emissioni inquinanti implica la conoscenza delle seguenti
informazioni: valore del danno relativo al livello di inquinamento (costo dell’esternalità) e
livello ottimale di emissioni inquinanti.
1
La tassa ambientale ottimale per unità di emissione (t*) deve essere pari al costo
marginale dell’esternalità:
t* =dD[E(q)]/dq = CmgE = 16 E 0,5 = 8E [= 4q]
Determiniamo ora il livello di inquinamento ottimale per la società, massimizzando la
funzione di benessere sociale W = RT – CT – CTE
Si ha:
W = pq – C(q) – D[E(q)] = 120q - 3q2 - 2q2
La condizione di primo ordine diventa: dW/dq = 0; 120 – 6q – 4q = 120 – 10q; qs* = 12
Le emissioni risultanti per questo livello di produzione sono pari a E(qs*) = (0,5) (12) = 6
La tassa ambientale ottimale per unità di emissione è dunque: t* = (8) (6) = 48
Il guadagno per l’erario, è pari alla tassa unitaria t* moltiplicata per il livello di produzione:
T = t* qs* = 48 x 12 = 576
3.
Verifichiamo l’effetto della tassa pigouviana sull’impresa inquinante. Essa massimizza ora
la funzione di profitto che incorpora la tassa pigouviana Πt:
Max(q) Πt = RT – CT – T = p q – C(q) – t E(q)
Poiché per ogni unità prodotta dall’impresa, viene applicata la tassa ottimale t*, è come se
il nuovo prezzo fosse pari a p-t*, ovvero:
Max(q) Πt = RT – CT – T = (p-t*) q – C(q) = (120-48)q-3q2
Condizione del primo ordine: dΠt/dq = 0;
72-6q=0; qs*=72/6=12
E*=6
L’internalizzazione dei costi esterni attuata tramite la tassa fa coincidere il livello di
produzione e le emissioni dell’impresa a quelli desiderati dalla società.
4.
Poiché abbiamo ipotizzato che, in assenza di tecnologie, l’unica possibilità di riduzione
delle emissioni consiste nella riduzione della produzione, la funzione del costo marginale
di abbattimento (CmgA) coincide con la funzione di mancato profitto derivante dalla
mancata produzione:
Πm = A(q)=p(q-a)-3(q-a)2
dove a rappresenta la mancata produzione.
La funzione di CmgA è: dΠm/dq=p-6(q-a), dove q è pari al livello di produzione che
massimizza la funzione del profitto privato, cioè:
CmgA = 120-6(20 – a)
In equilibrio (qs*), è: CmgA = CmgE; poiché CmgE = 4q, all’equilibrio è: CmgE=48=CmgA.
2
Perciò:
120-6(20 – a) = 48; a*=8.
Si trova proprio che l’entità dell’abbattimento ottimale è pari ad 8, che è anche la riduzione
della produzione dovuta all’imposizione della tassa: qm-qs*=20-12=8.
3
Esercizio 7: calcolo della tassa pigouviana in presenza di tecnologie di
abbattimento
Un’impresa che opera su un mercato concorrenziale (price taker) produce un determinato
bene ed emette un certo livello di inquinanti.
Nell’ipotesi che venga applicata una tassa sulle emissioni inquinanti (t) ma che esista
anche una tecnologia di abbattimento che consente all’impresa di eliminare una parte
delle sue emissioni inquinanti (e quindi di non pagare la tassa per le unità di inquinamento
eliminate):
1. determinare il livello socialmente ottimale di abbattimento (minimizzando i costi
sociali) e calcolare il corrispondente livello di emissioni inquinanti. Calcolare anche i
costi di abbattimento e dell’esternalità in quel punto.
2. determinare il livello di abbattimento considerato ottimale dall’impresa
(minimizzando la combinazione dei costi di disinquinamento e della tassa
pigouviana dovuta per le emissioni non abbattute), calcolare il corrispondente livello
di emissioni inquinanti e l’entità della tassa pigouviana ottimale t*.
Dati:
Funzione di costo totale del danno
ambientale (costo dell’esternalità)
Emissioni
totali
in
assenza
di
regolamentazione
Emissioni nette (a = inquinamento
abbattuto)
Funzione del costo totale di abbattimento
D(N)=2N2
N = emissioni nette
Emax = 10
N = Emax - a
A(a) = 3a2
Risposte
In questo esercizio consideriamo esplicitamente l’esistenza di una tecnologia di
abbattimento e la relativa funzione di costo. Il problema che vogliamo risolvere consiste in
sostanza nel determinare un livello socialmente ottimo di inquinamento senza imporre
necessariamente una riduzione dell’output. L’obiettivo viene conseguito quando il costo
marginale del danno ambientale uguaglia quello marginale del disinquinamento.
1.
Determiniamo il livello socialmente ottimale di abbattimento e, quindi, di emissioni in
presenza della tassa.
Il livello socialmente ottimale di abbattimento(a*) si ottiene minimizzando i costi sociali,
ovvero la combinazione tra la funzione del costo di abbattimento e la funzione del costo
totale di danno ambientale:
Min(a) CS = A(a) + D(N) = 3a2 + 2N2 = 3a2 + 2(10-a)2
Condizione del primo ordine: dCS/da = 0; 6a + [2 x 2(10-a)] (-1) = 6a - 4(10-a) = 0;
da cui si deriva che il livello socialmente ottimale di abbattimento è: a*=4 e il
corrispondente livello di emissioni inquinanti è: N* = 10-4=6.
4
In corrispondenza di questo punto è verificata la condizione di equimarginalità, in quanto il
costo marginale dell’esternalità è pari al costo marginale di abbattimento da parte
dell’impresa inquinante: CmgE = CmgA, ovvero: 4N=6a; 4x6=6x4=24. Il costo totale di
abbattimento che l’impresa sostiene ammonta a: A(a) = 3a2 = 48, mentre il costo
dell’esternalità è pari a: D(N)=2N2 = 72.
2.
Verifichiamo ora la strategia dell’impresa inquinante. Essa minimizza il costo complessivo
dato dall’attività di abbattimento e dalle imposte ambientali effettivamente pagate sulle
emissioni rilasciate.
Min(a) C = A(a) + t x N = 3a2 + t(10-a)
Condizione del primo ordine: dC/da = 0; 6a – t = 0; t=6a.
Poiché la tassa pigouviana ottimale è pari al costo marginale dell’esternalità:
t* =dD[N]/dN = 4N = 4(Emax – a) = 4(10-a) = CmgE
allora:
4(10-a) = 6a, da cui si deriva che a*=4 e N*=10-4=6.
Le emissioni abbattute sono pari a 4, le emissioni inquinanti sono pari a 6 e la tassa
ottimale è: t* = 4(10-4)=24
5
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