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SVILUPPO DELLA RAPIDITA’
Appunti 1° Corso sulla Preparazione fisica II livello
A cura di
Giovanni Ugo Foscolo
dell’Organico Didattico di SdS Coni Liguria
Genova, autunno/inverno 2010
http://sds.coniliguria.it
DEFINIZIONE
Benedek-Palfai(80):la rapidità nei giochi sportivi è
una capacità dai molti aspetti, in quanto ne fanno
parte non soltanto le capacità di agire e reagire con
prontezza,di scattare e correre velocemente,di
trattare la palla rapidamente,di scattare ed
arrestarsi,ma anche quella di intuire rapidamente e di
sfruttare la situazione esistente.
Weinek(92):la rapidità nei giochi sportivi
rappresenta una qualità molto complessa composta
da varie capacità psicofisiche che sono:rapidità di
percezione, di anticipazione, di presa di decisione, di
reazione,velocità di movimenti ciclica e
aciclica,rapidità di azione semplice e complessa.
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DEFINIZIONE
Schnabel-Thiess(93):capacità organicomuscolare che rappresenta un presupposto
per realizzare nelle condizioni esistenti azioni
motorie nel più breve tempo possibile,con
intensità elevata e massima.
Verchoshanskij(2001):capacità di
sviluppare una elevata velocità di movimenti
che vengono eseguiti senza notevoli
resistenze esterne e non richiedono un
elevato dispendio di energia.
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DEFINIZIONE
RIFERITA A SINGOLO MUSCOLO
- velocità che impiega a contrarsi quando stimolato
- misurabile con apparecchiatura (elettromiografia,…)
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DEFINIZIONE
RIFERITA A GESTO SPORTIVO
capacità di compiere
- nel minor tempo possibile
- col minor affaticamento
- con la massima intensità
un gesto motorio come reazione
ad un segnale di varia natura
(visivo, acustico, tattile, mentale,…..)
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EVENTI FISIOLOGICI E RAPIDITA’
Il prodursi di una eccitazione
del recettore
Passaggio dello stimolo verso i
centri e la formazione del
segnale effettore
La trasmissione dello stimolo
dal centro superiore all’inferiore
Arrivo del segnale proveniente
dal SNC ai muscoli
Stimolazione del muscolo e la
formazione in quest’ultimo di
un’attività meccanica
Gli occhi vedono il bicchiere e i
nervi sensoriali trasmettono
Il cervello raccoglie le
informazioni,le analizza e
manda gli ordini
il messaggio nervoso motorio
arriva al midollo spinale
I nervi del braccio trasmettono
il messaggio
Gli ordini arrivano ai muscoli
che si contraggono(la mano
prende il bicchiere)
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COMPONENTI DI UN ATTO MOTORIO
NERVOSE
MUSCOLO/ENERGETICHE
ARTICOLARI
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COMPONENTI NERVOSE
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4.
5.
-
ORGANI SENSITIVI
VIA AFFERENTE
CENTRI CEREBRALI
VIE EFFERENTI
PLACCA NEUROMOTORIA
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La Rapidità e il sistema nervoso
La percezione del mondo, l’attenzione, la memoria, la
pianificazione e l’esecuzione delle nostre azioni,le emozioni
e i sentimenti e infine la coscienza sono tutti prodotti del
funzionamento dell’insieme dei circuiti nervosi del cervello.
Il sistema nervoso ha il compito di coordinare le varie parti
del corpo,scambiando velocemente informazioni,sia nella
vita di relazione che in quella vegetativa.
Suddiviso in due parti SNC (encefalo e midollo spinale) e
SNP (nervi).
L’encefalo serve a dare ordini al nostro corpo e a chi ci
circonda,serve a ricordare e custodire sentimenti e
pensieri,è la sede del pensiero.
Il cervello è la nostra personalità.
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La Rapidità e il sistema nervoso
Cervello:pesa 1500gr, conta 100 miliardi di neuroni,all’interno
presenta una sostanza bianca(prolungamento dei neuroni)
mentre l’esterno(corteccia cerebrale) è costituito da una
sostanza grigia(corpi cellulari dei neuroni) nella quale troviamo i
centri che controllano i movimenti volontari.
Cervelletto:controlla tre funzioni legate al movimento
-mantiene l’equilibrio dando ai muscoli i comandi necessari
-permette di dosare la forza muscolare nei movimenti
-consente di eseguire movimenti automatici,dalla corteccia una
volta imparato il movimento passa al cervelletto.
Midollo allungato:controlla molte funzioni involontarie del
SNA.
Midollo spinale:collegato alla periferia con i nervi periferici
(cervicale,dorsale,lombare,sacrale)
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La Rapidità e il sistema nervoso
Midollo spinale:ha il compito di
ricevere e trasmettere al cervello
gli stimoli sensoriali ,ricevere dal
cervello gli stimoli motori e
trasmetterli ai muscoli. Al contrario
del cervello la sostanza grigia si
trova all’interno ed ha la forma di H
e le sue estremità si dividono in
corna anteriori e posteriori. Da
quelle anteriori partono i nervi
motori(motoneuroni alfa) che
portano ai muscoli gli ordini
dell’encefalo. Alle corna posteriori
arrivano i nervi sensori che portano
all’encefalo gli stimoli provenienti
dagli organi di senso.
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NEURONE
I neuroni o cellule nervose
costituiscono l’unità funzionale del
SN. Sono formati dal corpo
cellulare che,con il nucleo,
costituisce la centrale di
elaborazione degli impulsi,dalle
ramificazione dei dendriti che
captano gli impulsi da altri
neuroni,dall’ assone che con i suoi
terminali conduce l’impulso
elaborato sino alla zona della
sinapsi,struttura specializzata a
trasmettere l’impulso da una cellula
all’altra.
I dendriti sono prolungamenti
relativamente corti, estremamente
ramificati,presenti in gran numero
sul corpo cellulare. L’assone è
invece un prolungamento cellulare
molto più lungo(arriva a 1m)
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La Rapidità e il sistema nervoso
Le cellule costitutive del SN sono i NEURONI
Sono caratterizzate da due proprietà:
eccitabilità e conducibilità
Eccitabilità:capacità di reagire agli stimoli
provenienti dall’ambiente
esterno,trasformandoli in impulsi nervosi,che
viaggiano come piccoli potenziali elettrici.
Conducibilità:capacità di trasmettere i
segnali nervosi ad altre parti del neurone o ad
altri neuroni o ad altre cellule (muscolari o
ghiandole).
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TIPI DI NEURONI
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Tra la superficie esterna e quella interna della membrana
cellulare esiste una differenza di potenziale elettrico detta
POTENZIALE DI MEMBRANA A RIPOSO: l’interno della cellula
è caricato negativamente rispetto all’esterno. Questa
differenza è dovuta alla diversità nella concentrazione degli
ioni,in particolare ioni sodio (Na+) e ioni potassio(k+).
L’impulso nervoso determina una variazione del potenziale di
membrana a riposo che prende il nome di POTENZIALE
D’AZIONE dovuto ad una temporanea variazione della
permeabilità della membrana ai diversi ioni.
Durante la fase ascendente del potenziale d’azione aumenta
la permeabilità agli ioni Na+ che quindi entrano nella
cellula,mentre una modesta quantità di ioni K+ l’abbandona.
In questa fase il potenziale di membrana si inverte,
diventando positivo all’interno e negativo all’esterno.
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TRASMISSIONE DELL’IMPULSO NERVOSO
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SINAPSI
I neuroni tramite i dendriti e gli assoni
sono collegati tra loro e con altre
cellule o strutture(fibra muscolare)
mediante particolari giunzioni,le
Sinapsi.
Sinapsi chimica: quando arriva
l’impulso,si ha l’apertura dei canali del
Ca+ che entra all’interno della
membrana e determina la fuoriuscita
nelle fessure sinaptiche delle vescicole
presenti nel bottone sinaptico e la
conseguente liberazione dei
Neurotrasmettitori
contenuti(acetilcolina,adrenalina,ecc).
Questi si legano ai recettori presenti
nella membrana postsinaptica e ne
provocano la depolarizzazione,facendo
quindi ripartire l’impulso nervoso.
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La Rapidità e il sistema nervoso
ARCO RIFLESSO UNITA’ ANATOMO FUNZIONALE
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COMPONENTI NERVOSE
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ORGANI SENSITIVI
VIA AFFERENTE
CENTRI CEREBRALI
VIE EFFERENTI
PLACCA NEUROMOTORIA
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COMPONENTI NERVOSE
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ORGANI SENSITIVI
VIA AFFERENTE
CENTRI CEREBRALI
VIE EFFERENTI
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COMPONENTI NERVOSE
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ORGANI SENSITIVI
VIA AFFERENTE
CENTRI CEREBRALI
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PLACCA NEUROMOTORIA
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COMPONENTI NERVOSE
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ORGANI SENSITIVI
VIA AFFERENTE
CENTRI CEREBRALI
VIE EFFERENTI
PLACCA NEUROMOTORIA
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Sinapsi neuromuscolare:le fibre muscolari scheletriche si
contraggono attraverso il motoneurone alfa che è in grado di far
insorgere un potenziale d’azione nelle fibre muscolari da esso
innervate che attiva l’interazione actomiosinica.
Il motoneurone attraverso il suo assone comunica con le fibre a
livello di una sinapsi detta neuromuscolare.
Il segnale avviene per trasmissione di neurotrasmettitori,in
particolare l’acetilcolina,che entra in contatto con i recettori posti
sulla membrana della fibra muscolare,contemporaneamente
avviene la generazione di un impulso elettrico che percorrendo la
superficie della membrana fino ai tubuli T del reticolo
sarcoplasmatico determina la liberazione di calcio ed innesco della
contrazione.
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La rapidità e il sistema muscolare
Classificazioni fibre muscolari
tipo I : rosse, a contrazione lenta e grande
resistenza a fatica;innervate da piccoli motoneuroni
tipo IIB : bianche,a contrazione rapida,poco
resistenti a fatica; innervate da grossi motoneuroni
tipo IIA : intermedie,a contrazione rapida,più
resistenti a fatica rispetto IIB
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UNITA’ MOTORIA
è l’insieme di un motoneurone alfa e le fibre
muscolari che innerva
quando il motoneurone si eccita le sue fibre
si contraggono in modo sincrono
le fibre di una unità motrice non sono riunite
in un gruppo distinto,ma sono frammiste alle
fibre di altre unità
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UNITA’ MOTORIA
ogni unità motoria è specializzata
alcune unità sono costituite solo da 2-3
fibre,altre da migliaia(gastrocnemio 2000)
le fibre muscolari di una unità sono
dello stesso tipo
un muscolo è formato da più unità
motrici di dimensioni diverse
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UNITA’ MOTORIA
La dimensione del
motoneurone
aumenta in modo
proporzionale al
numero di cellule
muscolari che fanno
parte della unità
motrice
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RECLUTAMENTO DELLE UNITA’ MOTORIE
La contrazione di un muscolo si verifica per
depolarizzazione dei suoi motoneuroni
L’effetto depolarizzante è precoce nei moto
neuroni di piccole dimensioni
Incrementando l’eccitazione sono attivati i
motoneuroni più grossi,che trasmettono però
l’impulso più velocemente
In un atto motorio si verifica un reclutamento
secondo il principio della dimensione
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RECLUTAMENTO DELLE UNITA’ MOTORIE
Poiché le unità motorie più grosse sono anche
quelle più veloci,la velocità di contrazione
dell’intero muscolo può essere incrementata
reclutando più classi di unità motorie
A risposta ritenuta idonea di solito il muscolo
non ha reclutato tutte le sue unità motrici,
perché quelle grosse sono meno eccitabili
( margini di miglioramento )
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ASPETTI MUSCOLO ENERGETICI
Sistema dei fosfageni
l’ATP è la fonte energetica di base per la
contrazione muscolare ed è costituita da una
molecola di adenosina legata a tre gruppi di
fosfato la cui scissione produce energia con
formazione rispettivamente di ADP e AMP.
Alla produzione di energia e riformazione
dell’ATP contribuisce la fosfocreatina(CP).
ATP e CP assicurano al muscolo una potenza
massimale per circa 8-10 sec.
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Caratteristiche della Rapidità
Rapidità di reazione
- semplice
- complessa
Rapidità di azione
- ciclica
- aciclica
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Aspetti della Rapidità
REAZIONE SEMPLICE
reazione ad un segnale (acustico,visivo ….) con
un programma motorio già automatizzato
REAZIONE COMPLESSA
atto motorio che segue uno stimolo e che richiede
scelta di risposte diverse
( tra cui la possibilità di non rispondere )
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Caratteristiche della Rapidità
AZIONE CICLICA
capacità di eseguire alla maggior frequenza
una successione di movimenti ripetuti uguali,
condizionata dall’ampiezza dei movimenti
AZIONE ACICLICA
quando il movimento di un segmento
corporeo è isolato e singolo
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MEZZI E METODI DI ALLENAMENTO
DELLA RAPIDITA’
Esempi di esercizi
- vari tipi di andature
(skip,calciata,doppio impulso…..)
- scaletta ( agility ladder )
- Saltelli con utilizzo di piccoli attrezzi
(funicella,over,cerchi….)
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MEZZI E METODI DI ALLENAMENTO
DELLA RAPIDITA’
Assenza di condizioni di fatica
Svolgere gli esercizi all’inizio dell’unità di allenamento
Intensità dell’esercizio sempre massimale
Durata dell’esercizio non superiore 8”/ 10”
Eseguire esercitazioni dal facile al difficile, dal semplice
al complesso, dal conosciuto al non conosciuto
Recupero completo dopo esercitazione
Numero delle serie da 4 a 6
Non più di due sedute settimanali per evitare un
affaticamento del sistema nervoso
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FATTORI CHE INFLUENZANO LA RAPIDITA’
Attenzione – concentrazione – volontà (allo sforzo)
Capacità e tempo di elaborazione mentale
Capacità di anticipazione
Capacità di controllo motorio
Esperienza
Automatismi
Ottimale frequenza degli stimoli nervosi ed attivazione di un
elevato numero di fibre muscolari a contrazione rapida.
Capacità di utilizzo dei substrati energetici (disponibilità di
ATP e capacità di demolizione da parte degli enzimi miosinaatpasi e la creatinfosfochinasi).
Ottimale contrazione e decontrazione muscolare.
Grado di mobilità articolare ed estensibilità muscolare.
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CONCLUSIONI
La rapidità è solo un aspetto di una
prestazione sportiva
La sua importanza è legata al tipo di sport
Talvolta può essere determinante per una
vittoria
L’aspetto genetico costituzionale fissa i limiti
di un atleta
Un buon allenamento permette di raggiungere
il potenziale personale
Tra 7 e 12 anni maggiore miglioramento
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Bibliografia
-Berne RM,Levy MN. Fisiologia 4° edizione. Casa Editrice
Ambrosiana.2000
-Weineck J.Lallenamento ottimale. Calzetti e Mariucci.2001
-Zaclorskj M.Le qualità fisiche dello sportivo.1974
-Hahn E.L’allenamento infantile.Problemi,teoria dell’allenamento,pratica.
Società Stampa Sportiva.Roma 2005
-Netter FH.Atlante di anatomia,fisiopatologia e clinica.
Sistema nervoso-Apparato muscolo scheletrico.1983
RINGRAZIO PER L’ATTENZIONE
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