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Vulcanologia

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Cosa è un vulcano?
Un vulcano è una spaccatura sulla superficie della Terra attraverso la
quale sono emessi magma, gas ad esso associato e la cenere ( frammenti
piroclastici).
Per vulcano si intende la zona da cui il magma fuoriesce, non dove si
forma, quindi il vulcano ha profondità variabile.
La camera magmatica, oppure “reservoir” è un insieme di fratture
riempite di magma.
Struttura Interna
ο‚· Zona di Accumulo del magma ( reservoir o
camera magmatica)
ο‚· Zona di risalita ( condotto vulcanico)
ο‚· Punto di uscita del magma ( bocca
eruttiva)
Le forme dei vulcani
La forma di un vulcano è condizionata dallo stile e dal numero delle sue
eruzioni, da fenomeni dovuti a instabilità gravitative ( frane o crolli) e a
fenomeni erosivi.
La pendenza è indice del tipo di
attività:
-Pendenza Dolce, indice di
attività effusiva
-Pendenza Acclive, indice di
attività esplosiva ( specie nelle
depressioni e nelle caldere)
La caldera ( ampia conca / depressione) è generata dal collasso a seguito
dell’eruzione e dello svuotamento della camera magmatica: la roccia
collassa verso l’interno grazie a un sistema di faglie.
Cos’è il magma?
Roccia fusa o in fusione parziale per fenomeni naturali. Capace di
intrudersi per formare plutoni o estrudere per generare eruzioni. Può
contenere fasi solide e/ o gas.
Ha la stessa composizione delle rocce che conosciamo ed è capace di
scorrere, intrudersi od estrudersi. Spesso la fase solida è costituita da
frammenti delle rocce incassanti
Dove si trovano i Vulcani?
La maggior parte dei vulcani sono di tipo fessurale e sono sommersi (
trattasi delle dorsali oceaniche)
Si trovano ai bordi delle placche:
- Divergenti: formano dorsali medio oceaniche e rift oceanici
- Convergenti: formano archi vulcanici
- Trasformi
Si trovano anche all’interno delle placche: vulcani ad Hotspot.
Come si forma il magma?
Si forma per diminuzione di pressione, aumento della temperatura,
variazioni di composizione. Ad ogni composizione corrisponde un punto
sulla curva di Liquidus/Solidus.
Il modo più semplice per facilitare il processo di fusione di una roccia è
intrudere un fluido, come l’acqua, che ha la caratteristica di abbassarne il
punto di fusione.
Il processo è descritto dall’equazione di Claypero:
𝑇
βˆ†π»
=
𝑃 π‘‡βˆ†π‘‰
In cui T= temperatura, P= pressione, H=entalpia, V= volume.
A temperatura costante la variazione di entalpia è sempre maggiore di
zero.
- Se T/P è >0, allora βˆ†π‘‰ è positivo: La sostanza fondendo aumenta di
volume, come nel caso del magma. Infatti la densità del magma è
minore di quella della roccia e tende a risalire in superficie per
galleggiamento generando l’eruzione.
- Se T/P è <0 allora βˆ†π‘‰ è negativo: la sostanza fondendo diminuisce di
volume come nel caso
dell’acqua.
Curve di solidus e geoterma
La geoterma è la curva che illustra
come P e T cambiano in funzione alla
profondità.
La peridotite anidra rappresenta la
composizione media del mantello, in
quanto non contiene acqua.
Per cui se vi sono condizioni
particolari, cambia la curva di solidus
Fusione per decompressione T=costante
Se il magma risale molto velocemente, quindi in maniera adiabatica, si
avrà variazione di P e il magma salirà per moti convettivi
Effetto delle specie volatiliidratazione
Se dei fluidi attraversano una roccia all’equilibrio, essa varia la
composizione e si abbassa il punto di fusione, quindi fonde,
modificandone la curva di liquidus/ solidus
Fusione per trasferimento di caloreP=costante
Se aumento la temperatura della roccia, ovvero la scaldo, essa interseca
la curva di solidus e fonde.
Processi di fusione e ambienti tettonici
ο‚· Situazione normale: nessuna fusione
ο‚· Dorsale medio oceanica: fusione per
riscaldamento+decompressione; se per processi covettivi essa risale
in superficie in maniere adiabatica essa fonde.
ο‚· Hotspot: fusione per riscaldamento; per scaldare la roccia posso
parlare di anatessi, che porta alla formazione di plutoni in zone
continentali di hotspot. L’anatessi è la risalita di magmi molto
profondi, detti diapiri, che scaldano e fondono la roccia. Processo
che riguarda solo il magma della crosta.
ο‚· Arco vulcanico: fusione per riscaldamento+idratazione. Essendo in
una zona di subduzione, in caso di idratazione la crosta oceanica
(pesante) ricca di acqua subduce al di sotto quella continentale.
Man mano che la
SLAB scende aumenta
la pressione ed essa
perde i fluidi, che
risalgono e idratano le
rocce, causandone la
fusione.
La fusione di un corpo roccioso
La migmatite è una roccia ibrida, in parte ignea e in parte metamorfica. Si
forma a grande profondità nella crosta terrestre, quando la temperatura
delle rocce metamorfiche qui esistenti è così alta da innescare il processo
di fusione parziale, detto anatessi. La roccia fonde a contatto tra minerali
diversi, quindi punti in cui la fusione è minima. I minerali puri ( molto rari)
hanno temperature di fusione altissime.
Una roccia è permeabile se il fluido ( magma) occupa il 20% e riesce a
scorrere e uscire dalla roccia. La restante parte 80% è composta da roccia
solida (cristalli)
Proprietà dei magmi
Il magma è una roccia fusa con composizione spesso silicatica o
raramente carbonatica.
La natura multifase del magma
Le rocce vulcaniche ci aiutano a comprendere la natura del magma. Il
magma spesso è costituito da più fasi:
- Una fase liquida: di composizione silicatica o carbonatica. È sempre
presente ed è roccia silicatica o carbonatica fusa.
- Una o più fasi cristalline.
- Una fase gassosa: bolle di gas.
La porzione tra le fasi è estremamente variabile.
La scoria è un frammento di roccia raffreddatasi velcemente. Porzione
vetrosa con cristalli e cavità al suo interno. Si genera per effetto
dell’esplosione della bolla di gas che risale ( regime di slug flow) e
frantuma la porzione di magma sommitale che si stava raffreddando.
Proprietà dei magmi e composizione
La composizione del magma corrisponde a quella della roccia totale
La roccia totale è formata da:
- Cristalli
- Massa fondamentale: è la matrice, che può essere vetrosa o
microcristallina
- Vetro
Per analizzare la composizione di una roccia effusiva non si osservano
cristalli ma la roccia viene sbriciolata e analizzata dal punto di vista
chimico. Si utilizza il diagramma TAS, che ha come variabili la percentuale
in alcali e in silice. La silice ha un tenore dal 37% a oltre il 70%.
Non sempre è possibile utilizzare la composizione mineralogica per
analizzare una roccia perché spesso le rocce sono totalmente o
parzialmente vetrose. A volte la roccia contiene piccoli cristalli che si sono
formati ma che non si trovano, dopo l’eruzione, in condizione di
equilibrio.
I componenti volatili
Sono molecole che si trovano in condizione gassosa, solo a pressioni
atmosferiche. Esse sono in ordine di abbondanza: H2O, CO2, SO2, HS,
floruri, cloruri e gas nobili.
Possono restare disciolti nel magma
(le molecole sono disperse nella fase
liquida), entrare nella struttura
cristallina o formare bolle di gas. Tali
gas provengono da rocce incassanti o
dalla zona di subduzione.
Specie volatili nei magmi basaltici
I magmi basaltici sono primitivi per cui sono poveri in silice. La
composizione varia in base alle caratteristiche tettoniche della zona di
formazione. Notare che il 7% di H2O è un valore altissimo. La percentuale
di cloro Cl è ancora più bassa di quella dell’acqua. Il cloro è derivato dalla
crosta, e nei MORB ( basalto delle dorsali) la percentuale è veramente
minima in quanto nelle dorsali non è praticamente presente la crosta
oceanica.
Specie volatili nei magmi sialici ( vulcani ad arco)
In genere l’H2O va da un minimo del 3% della percentuale in peso, la CO2
risulta essere pochissima.
Caratteristiche opposte a quelle dei MORB.
Variazione del contenuto in S (zolfo) in funzione di H2O e CO2. I magmi
silicei sono meno ricchi in zolfo dei basaltici.
Prorpietà dei magmi: temperatura
La temperatura eruttiva è molto variabile in base alla composizione
chimica.
Basalti: 950/1250
ο‚· Temperatura di liquidus: 1200/ 1250, al di sopra è tutto liquido
ο‚· Temperatura di solidus: 950/1000 al di sotto è tutto solido
Rioliti: 650/1050
ο‚· Temperatura di liquidus: 1050
ο‚· Temperatura di liquidus: 650/750
Proprietà dei magmi: densità
Dipende dalla composizione, dalla pressione e dalla temperatura:
- Se aumento la temperatura, la densità diminuisce
- Se aumento la pressione la densità aumenta
Il gas non è incluso nel calcolo della densità.
Se aumento il contenuto di H2O la densità diminuisce. I magmi risalgono
nella crosta perché sono meno densi del mantello e della crosta stessa. La
tettonica agevola l’eruzione. La risalita è più veloce nel mantello, perché
la differenza di densità è più alta.
Proprietà dei magmi: diffusività
La diffusività è la velocità con cui le molecole di gas si movono nel
magma.
Reologia dei magmi
La viscosità è la misura della resistenza di un fluido alla deformazione.
Il magma è molto viscoso: la densità è mille volte maggiore di quella
dell’acqua.
La velocità di scorrimento è influenzata dalla densità che dipende dalla
struttura interna del magma. Se un fluido poco viscoso viene sottoposto a
stress di taglio, esso si deforma molto facilmente.
Esistono dei fluidi come l’acqua in cui la deformazione di taglio è costante
nel tempo: essi sono detti fluidi Newtoniani, come l’acqua.
Gli altri fluidi, detti non Newtoniani, hanno come viscosità una curva con
pendenza variabile come il dentifricio o l’amido di mais.
Ricapitolando
I magmi si classificano in base al contenuto di ossidi:
- Maggiori (wt>1): SiO2, MgO, CaO, FeO, Fe2O3, Na2O, K2O, TiO2,
TiO2, P2O3, H2O.
- In tracce (wt<1): CO2, S, St, PbO.
Per la classificazione si usano SiO2 e K2O+Na2O ( elementi TAS).
La cristallizzazione avviene attraverso la serie di Bowen:
- Basalto: ricco di olivina e pirosseno.
- Riolite: ricca in quarzo e sanidino.
L’anfibolo per cristallizzare necessita della presenza di H2O nel magma
dato che nella struttura troviamo lo ione ossidrile OH-.
Viscosità dei magmi
Controllata dalla temperatura (inversamente proporzionale); contenuto
in silice (direttamente proporzionale); contenuto di H2O ( inversamente
proporzionale); contenuto in alcali ( inversamente proporzionale);
pressione ( direttamente proporzionale).
I magmi sono viscosi perché contengono legami in silice anche allo stato
liquido. L’H2O e il Ca rompono tali legami, rendendo il magma meno
viscoso e più fluido. Quindi:
- Basalto: poca SiO2, quindi poco viscoso.
- Riolite: molta SiO2, quindi molto viscoso.
 La temperatura abbassa l viscosità perché allontana gli atomi dalle
molecole
 L’acqua nella catena silicatica forma ioni OH- e fa diminuire la
viscosità, la viscosità aumenta in maniera non lineare con la perdita
di H2O.
A poca SIO2 corrispondono pochi legami da rompere, quindi:
- Nel basalto basta poca acqua
- La riolite necessita di molta H2O a causa del contenuto in SIO2
e quindi dell’elevato numero di legami
 In un fuso magmatico la viscosità si misura con una relazione del
tipo:
𝐡
π‘™π‘œπ‘”π“ƒ = 𝐴 +
𝑇(𝐾 ) − 𝐢
Dove B e C sono parametri che dipendono dalla composizione del
fuso e A rappresenta la viscosità minima del fuso, se la temperatura
è altissima la viscosità è pari alla viscosità minima A.
Viscosità dei magmi: contributo dei cristalli
La viscosità aumenta con la presenza dei solidi.
Valore soglia: il magma ha comportamento
solido, quindi vi è presenza di cristalli tra il 60%
e l’80%, questo porterà alla formazione di
dicchi.
La relazione è complessa: la viscosità cambia
con la concentrazione, la forma, la
distribuzione e il tasso di shear:
- Con cristalli grandi
- Con cristalli piccoli
Il magma con un contenuto in cristalli inferiore del 20% è in fluido
Newtoniano, caratterizzato quindi da un grafico lineare: questo perché i
cristalli non entrano in contatto.
Viscosità nei magmi: contributo delle bolle
Il contributo delle bolle diminuisce se aumenta la pressione.
Le bolle hanno una loro energia interna di equilibrio, quindi in assenza di
stress sono tonde. Se il magma e quindi le bolle, sono sottoposte a stress,
esse si deformano in funzione del numero di capillarità:
- Raggio piccolo: capillarità bassa, le bolle restano sferiche
avendo comportamento solido e aumentando la densità;
- Raggio grande: le bolle sono facilmente deformabili e la
viscosità diminuisce.
π‘πΆπ‘Ž =
π‘…πœ‚π‘ 𝛾
𝜎
𝜎 = π‘‘π‘’π‘›π‘ π‘–π‘œπ‘›π‘’ π‘ π‘’π‘π‘’π‘Ÿπ‘“π‘–π‘π‘–π‘Žπ‘™π‘’
𝑅 = π‘Ÿπ‘Žπ‘”π‘”π‘–π‘œ π‘‘π‘’π‘™π‘™π‘Ž π‘π‘œπ‘™π‘™π‘Ž
𝛾 = π‘‘π‘Žπ‘ π‘ π‘œ 𝑑𝑖 π‘ β„Žπ‘’π‘Žπ‘Ÿ ( π‘‘π‘Žπ‘”π‘™π‘–π‘œ)
πœ‚ = π‘›π‘’π‘šπ‘’π‘Ÿπ‘œ π‘£π‘–π‘ π‘π‘œπ‘ π‘–π‘‘à
La viscosità relativa è pari a:
πœ‚ π‘Ÿπ‘’π‘™π‘Žπ‘‘π‘–π‘£π‘Ž =
πœ‚ π‘π‘œπ‘› π‘π‘œπ‘™π‘™π‘’
πœ‚ π‘ π‘’π‘›π‘§π‘Ž π‘π‘œπ‘™π‘™π‘’
La vescicolarità è la percentuale in volume delle bolle nel fluido.
Risalita e accumulo dei magmi
Risalita dei magmi
Durante la loro risalita (risalgono per km, man mano cambiano le loro
proprietà) i magmi sono soggetti a raffreddamento, cristallizzazione e
degassamento.
Possono stazionare nei reservoir( camere magmatiche).
Durante la risalita generano onde sismiche nelle rocce incassanti.
Il raffreddamento fa aumentare la viscosità, la cristallizzazione fa
aumentare fa aumentare la densità e la viscosità, mentre il degassamento
fa diminuire la viscosità e i volatili formano fasi proprie.
Processo di fusione rocciosa
La roccia fonde solo nei contratti rocciosi tra cristalli: ci devono essere
almeno due fasi, la fusione avviene quindi solo in presenza di fasi diverse.
Notare che il 20% in fuso è il limite minimo per cui un magma risalga il
condotto.
Accumulo e migrazione
- Fase 1: il magma inizia a formarsi;
- Fase 2: il magma inizia a migrare;
- Fase 3: il magma tenderà sempre alla parte alta;
Legge di Darcy (flusso permeabile) π‘ž
π‘ž = π‘“π‘™π‘’π‘ π‘ π‘œ 𝑑𝑒𝑙 π‘šπ‘Žπ‘”π‘šπ‘Ž
P= pressione
=
𝐾 𝑑𝑃
πœ‚ 𝑑π‘₯
πœ‚ = π‘£π‘–π‘ π‘π‘œπ‘ π‘–π‘‘à
K= costante, dipende dal tipo di roccia
X= distanza, direzione del gradiente di pressione
Carbonatite: roccia vulcanica derivata dal tipo di magma meno viscoso,
molto raro. In Italia questo magma veniva eruttato dal M. Volture
Formazione di Dicchi
Il magma risale, è fuori dalla roccia di partenza, sale per differenza di
pressione e densità. La roccia si frattura per azione dello stress, che si
propaga dal punto in cui quest’ultimo si concentra. Il magma risale per
delle fessure dette “tasche”. Macroscopicamente il dicco è una frattura in
una roccia incassante fine ed allungata riempita da magma.
Zone di stoccaggio
Zone in cui il magma si mischia e si raffredda, e in cui il magma sosta per
un determinato periodo.
Hanno profondità dai 3 ai 5 kmsotto i vulcani. La forma del deposito
dipende dalle caratteristiche tettoniche della zona in cui si va a formare.
Sill: camera magmatica che segue le discontinuità rocciose, forma alta
lunga ma non alta.
Studio del vulcanismo di Yellowstone:
Area vulcanica nel Wyoming, nota per la sua grandezza e bellezza
naturale e per i sui Geyser, getti d’acqua e vapore che si presentano
periodicamente lì dove è presente una massa magmatica in profondità. Il
vulcano è stato attivo per milioni di anni, ed è famoso per la sua la sua
complessità e per la sua varietà di magmi. Tutta la zona di Yellowstone fa
parte di una gigantesca caldera. Se un giorno dovesse esplodere
comporterebbe ricadute per l’intero pianeta, a causa delle enormi
esalazioni di gas. I timori riguardanti sono cresciuti perché alimentati dalla
serie di lievi terremoti nell’ultimo periodo; proprio questi sismi hanno
permesso ai geologi di affermare che i l vulcano è in buona salute, la
situazione del sottosuolo è costantemente monitorata dalla propagazione
delle onde sismiche con la quale si riesce a capire se il magma sta
risalendo o meno, gli indizi di una violenta eruzione sarebbero visibili con
grande anticipo, addirittura secoli.
Roccia Incassante
Ha un comportamento fragile, tende a spaccarsi e quindi generare molti
sismi.
Camera magmatica
È fluida, quindi ha una scarsa capacità di trasmettere le onde di
conseguenza sarà caratterizzata da pochi sismi.
Processi di differenziazione
Differenziazione magmatica: la composizione del magma cambia nel
tempo a causa della miscelazione e della cristallizzazione. Inoltre porzioni
di roccia possono rompersi e miscelarsi nel magma.
FRAZIONAMENTO οƒ  ASSIMILAZIONE οƒ  MISCELAMENTO
Il mescolamento è di due tipi:
-Chimico (mixing): composizione media di due magmi porta alla
formazione di un magma ibrido.
-Fisico (mingling): non avviene mescolamento, quindi avremo la
formazione di fasi magmatiche distinte.
Il mescolamento non coinvolge la roccia incassante bensì un magma (es
basaltico) con un secondo magma più antico (es riolitico). Questo
processo, a causa
dell’aumento
della pressione
nella camera
magmatica, porta
spesso a eruzioni.
Spesso all’interno
della camera
magmatica
avviene un
processo di
differenziazione dei cristalli, sulla base del peso ( differenziazione per
gravità) e delle diverse temperature di cristallizzazione.
Zonatura dei cristalli: Santorini
La zonatura è il cambio di composizione chimica di un crisallo. Il vulcano
di Santorini è un vulcano sottomarino a circa 6,5 km dalla costa.
Nell’eruzione del 1925 avremo un eruzione di un magma ibrido, dove
appunto, in una camera magmatica dacitica entra dell’andesite basaltica,
che conteneva cristalli di olivina, questi ultimi hanno caratterizzato i bordi
della struttura ricchi in ferro. Osservando i cristalli si nota che la
variazione di colore, che varia in base al contenuto in ferro, è uniforme. Il
cristallo differenzia fino a quando non raggiunge l’equilibrio.
Trasporto di Xenoliti
La xenolite è una porzione di roccia estranea al magma, derivata dalle
rocce incassanti.
Le xenoliti del mantello possono essere portate in superficie dai magmi,
benchè la loro densità sia superiore rispetto ad essi, infatti il fluido
magmatico dovrà scorrere abbastanza velocemente, prima che il
materiale xenolitico “cada” dal magma.
In base alla dimensione delle xenoliti si può calcolare le profondità di
sprofondamento, quindi la velocità minima per l’eruzione.
Risalita Magma dimensioni componenti
Fenocristalli: cristalli di grandi dimensioni formati in condizioni tranquille
in camera magmatica.
Vetro: matrice vetrosa, si forma col raffreddamento veloce del magma
Microliti: piccoli cristalli formati nel condotto , un numero alto di microliti
indica velocità di risalita alta.
Duomi: fenomeno di estrusione, lento, forma bubbonica
Migrazione degli ipocentri
La propagazione degli ipocentri (punti dalla quale si propagano le fratture,
terremoti) indica la direzione e il senso di migrazione del magma, che
formerà i dicchi, il tutto è accompagnato da una serie di sismi correlati, i
cui ipocentri sono localizzati nelle rocce incasanti.
Tramite lo studio di questi movimenti si possono prevedere per esempio
le zone di eruzione o zone di collasso.
Si nota nel grafico i pallini più blu sono gli ipocentri di una serie di sismi
che man mano che passano i giorni si spostano dalla camera magmatica
originale verso NE, diventando rossi, proprio dove avviene l eruzione,
questo sta a dimostrare la correlazione tra la migrazione dei magmi
connessa a quella degli ipocentri.
Risalita dei magmi nei condotti
vulcanici
Il magma liquido si forma per fusione della roccia
Raffreddandosi si iniziano a formare i primi cristalli
Abbiamo anche la formazione delle prime bolle di gas, che prima erano
disciolte nel fuso, ora formano una fase indipendente a causa della
pressione;
Si forma quindi una roccia vescicolata ( le bolle sono derivate dalla
presenza del gas e danno informazioni sul magma) e cristalli, importanti
soprattutto se vetrosi.
I magmi possono essere saturi,
sovrasaturi o insaturi in H2O.
Questi valori sono leggibili
attraverso la curva di solubilità,
che è la quantità massima di
acqua ( in wt%) che può essere
accolta dal magma.
I processi di condotto: il ruolo dei gas vulcanici
I gas vulcanici ( H2O, CO2, Cl e composti del F) sono dissolti nel magma ad
alte pressioni. Durante la loro risalita essolvono secondo le loro
possibilità:
ο‚· Se la maggior parte del gas lascia il sistema vulcanico prima della
risalita del magma, allora l’eruzione sarà effusiva e porterà la
formazione di flussi lavici o duomi.
ο‚· Se la decompressione del
gas avverrà in maniera
violenta e quindi in un lasso
di tempo ristretto avremo
un’eruzione esplosiva, con
la frammentazione del
magma.
Nucleazione: formazione di bolle
Coalescenza: unione delle bolle
Condotto Vulcanico: frattura o sistema di fratture che collegano i
reservoir con il cratere.
Processi di condotto
La viscosità è importante per la formazione delle bolle:
- Viscosità basse favoriscono la crescita delle bolle, quindi
favoriscono il degasamento delle eruzioni effusive.
- Alte viscosità comportano eruzioni fortemente esplosive,
grazie alla capacità del magma di trattenere i gas
Il gas infatti è importante perché influenza la risalita.
Degasamento
Processo di essoluzoone che porta alla formazione di bolle gassose ,
quindi comportando la perdita di gas dalla soluzione di magma.
Outgassing
Fuoriuscita dal sistema magmatico da parte del gas: il processo di
outgassing porta all’esalazione di gas, senza causare un’eruzione.
L’outgassing può avvenire in maniera:
- Intrusiva, il gas fuoriesce attraverso delle fratture
- Effusiva, il gas esce fuori dal cratere
La CO2 forma bolle in profondità, quindi filtra lateralmente a causa della
bassa solubilità, spesso i magmi ricchi in CO2 sono i magmi mantellici,
detti kimberlitici (diamanti) con elevata esplosività.
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