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relazione completa finale

RELAZIONE TECNICA GENERALE
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OGGETTO:
Progetto di restauro ed adeguamento funzionale con destinazione a prefettura della
nuova provincia di Barletta – Andria – Trani, del complesso del Real Monte di Pietà sito a
Barletta in via Cialdini n. 60
COMMITTENTE:
Arch. Michele Sarcina in qualità di Presidente del Real Monte di Pietà
PROGETTISTI:
Arch. Michele Sarcina, iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Bari al
n 406, con studio in Barletta alla via Gabbiani n. 12
Arch. Giovanni Paparella, iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Bari
al n.817, con studio in Barletta alla via Brigata Barletta n.55
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RIFERIMENTI STORICI
Il complesso architettonico del Real Monte di Pietà sorge nel centro antico della
città di Barletta lungo l’attuale via Cialdini anticamente detta via delle Carrozze.
Esso fu eretto nel XVI secolo quando venivano realizzate molte delle fabbriche più
importanti, in un periodo tra il XV ed i XVI secolo di intensa attività volta alla
ristrutturazione urbanistica della città avviata sotto la dominazione spagnola (aragonesi)
per ricostruire quanto era stato distrutto a causa delle guerre contro i francesi (angioini).
Infatti sul finire del XV secolo si costruirono il palazzo Bonelli in via della Selleria
(attuale Corso Garibaldi), il palazzo del Capitano in via della Cordoneria (attuale Corso
Vittorio Emanuele ), e poi nel corso del XVI secolo i grandi quartieri militari del Carmine,
le chiese di S. Domenico, di Nazareth e si ampliò la chiesa di Santa Maria.
Sorto come collegio Gesuita nel 1592, nel 1767, in seguito all’esilio dei Gesuiti,
divenne sede stabile della nobile istituzione del Real Monte di pietà trasferitasi dalla
originaria sede in via della Selleria (attuale Corso Garibaldi).
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Il convento crollato parzialmente nel 1624, viene ricostruito nel 1638 su disegno di
fra’ Agazio Stoia, architetto gesuita.
Il collegio ha poi subito nuove modifiche soprattutto nel settecento con la
realizzazione del portale e delle finestre del secondo ordine su via Cialdini.
Intimamente connessa al collegio Gesuita vi è la chiesa detta del Real Monte di
Pietà, riedificata nel 1681 su progetto attribuito a Tommaso Zanneschi detto il Carrarese e
completata tra il 1699 e il 1710, la cui facciata è a due ordini raccordati da volute e
coronate dal timpano. L’ingresso è preceduto da un ampio pronao a tre fornici sormontati
da eleganti nicchie sostenute da mensole a volute, putti e conchiglie.
Essendo privata la chiesa è fruibile dal pubblico solo in occasione delle funzioni
religiose dell'Arciconfraternita.
L’intero complesso, attualmente è parzialmente utilizzato in alcuni vani occupati
dalla Segreteria, Direzione e Archivio della Confraternita. In passato, è stato sede
conventuale, di orfanotrofio, scuole ed occasionalmente ha ospitato varie attività sociali e
culturali.
DESCRIZIONE DEL COMPLESSO ARCHITETTONICO
Il complesso architettonico del Real Monte di Pietà comprende un intero isolato
all’interno del centro antico della città di Barletta ed è delimitato dalle seguenti vie: via
Mura del Carmine, via Asilo Infantile, via Cialdini, via Marina, piazza Pescheria.
Le suddette vie sono dislocate a quote diverse ed il complesso architettonico si
adatta a tali differenze di quota, in particolare via Cialdini è situata a quota 12,00 mt s.l.m.,
piazza Pescheria a quota 8,00 mt s.l.m e via Mura del Carmine è situata a quota 6,00 mt
s.l.m.
La via Marina collega la via Cialdini con piazza Pescheria ed è quindi caratterizzata
da una rilevante pendenza mentre via Asilo Infantile è situata alla stessa quota di via
Cialdini ma subisce una interruzione a circa la metà del suo sviluppo.
Dal punto di vista urbanistico l’area in cui è situato l’immobile è classificata dal
P.R.G. del Comune di Barletta come zona A “centro antico”, art. 2.16.
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L’immobile che sarà oggetto degli interventi è di proprietà dell’Opera Pia Reale
Monte di Pietà, ed è riportato nel N.C.E.U. del Comune di Barletta al foglio n.129,
particelle:
n 149, sub 1, cat. E/9 via Asilo infantile n. 6
n 151, sub 1, cat. C/3 via Asilo infantile n. 6
n.152, sub 1, cat. C/3 via Asilo infantile n. 6
n.153, sub n.1, cat. B/1 via Enrico Cialdini n. 60
n. 154 sub. 2, cat. B/1 via Enrico Cialdini n. 60
n. 155 sub 1, cat. B/1 via Enrico Cialdini n. 60
Attualmente il complesso architettonico è composto dalla chiesa che si affaccia su
via Cialdini, da una struttura che si sviluppa intorno ad essa e che si affaccia su via Asilo
Infantile, via Cialdini, via Marina, piazza Pescheria, nonché su una stradina interna posta a
nord e da un’area pertinenziale, occupata da tettoie, che si sviluppa a nord della parte
costruita a partire dalla stradina interna fino a via Mura del Carmine.
Il complesso architettonico che si sviluppa intorno alla chiesa è articolato in un
corpo quadrato posto ad est della chiesa, in un corpo rettangolare posto a nord della chiesa
e da un’ulteriore corpo allungato che si sviluppa lungo via Asilo Infantile e racchiude la
chiesa ad ovest.
Il corpo quadrato, primo nucleo dell’ex convento gesuita, è contraddistinto da un
chiostro interno e si affaccia sulle vie principali e su piazza Pescheria, ognuna
caratterizzata da un accesso all’edificio.
Infatti l’edificio è accessibile da via Cialdini mediante un portale in pietra posto in
posizione centrale rispetto alla facciata, da via Marina da un portale in pietra posto in
prossimità di via Cialdini e dal quale si raggiunge direttamente la scala principale in pietra
per l’accesso ai piani superiori (primo e secondo) e da piazza Pescheria sempre da un
portale in pietra che da accesso al piano seminterrato.
Il corpo rettangolare è composto dal piano terra e dal piano primo oltre che da un
ambiente al piano secondo, esso rigira su piazza Pescheria per collegarsi direttamente al
corpo quadrato principale. Al corpo rettangolare si ha accesso anche da via Asilo Infantile
tramite un piccolo cortile interno posto a nord della chiesa. Da esso è inoltre possibile
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accedere alla stradina interna posta a nord e che si trova ad una quota inferiore (circa 2 mt)
rispetto al calpestio del corpo rettangolare stesso.
Infine il corpo allungato disposto lungo via Asilo Infantile è direttamente collegato
al corpo rettangolare ed alla chiesa.
L’attuale struttura del complesso architettonico è caratterizzato da differenti parti
che si sono aggiunte nel corso degli anni a causa di successivi interventi, rifacimenti, crolli
e ricostruzioni, come denunciato dai diversi materiali e modalità esecutive che
costituiscono il complesso architettonico così come il sovrapporsi di fabbriche differenti
evidente soprattutto nelle strutture di fondazione.
Infatti gli attuali livelli stradali, soprattutto in piazza Pescheria si sono accresciuti
nel corso dei secoli e pertanto l’attuale fabbrica è sorta probabilmente su più antiche
strutture.
Il complesso architettonico quindi è composto da un piano seminterrato, da un
piano interrato, da un piano terra, da un piano primo e da ambienti al piano secondo.
Il piano seminterrato si sviluppa lungo via Marina e piazza Pescheria è accessibile
da piazza Pescheria mediante un portale disposto in posizione centrale, presenta delle
finestre lungo piazza Pescheria ed è completamente cieco lungo via Marina. Esso è posto a
circa 65 cm sotto il livello della piazza ed è caratterizzato da volte a vela con altezza in
chiave di volta di 4,4 mt.
Il piano interrato si sviluppa a partire da piazza Pescheria sotto il corpo retrostante
la Chiesa, ad esso si accede da piazza Pescheria mediante una piccola porticina.
Esso nella parte in corrispondenza della piazza è posto a circa 3,50 mt sotto il
livello della piazza stessa ed è caratterizzato da volte a vela dell’altezza di circa 6,00 mt,
contraddistinte però da una serie di interventi di consolidamento mediante murature e
sottarchi in tufo.
La restante parte di esso si sviluppa sotto il corpo retrostante la chiesa e risulta
inaccessibile a causa di interventi strutturali di consolidamento effettuati alcuni decenni
addietro mediante opere in c.a..
Il piano terra è caratterizzato da due differenti quote, ovvero il corpo quadrato è
posto a circa + 40 cm dalla via Cialdini, mentre il corpo rettangolare è posto ad una quota
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inferiore rispetto al primo di circa 45 cm. Entrambe i corpi di fabbrica sono collegati con
dei gradini.
Il piano terra è caratterizzato da una serie di ambienti che affacciano su ampi
corridoi.
In particolare nel corpo quadrato gli ambienti si affacciano, da un solo lato, sul
portico che cinge il chiostro interno e che risulta delimitato da vetrate dotate da bassi
parapetti in muratura su tre lati mentre sul restante lato è caratterizzato da una muratura
con finestre. Gli ambienti che circondano il portico non sono presenti sul lato est a confine
con la chiesa, dove però vi sono comunque dei varchi di accesso ad ambienti della chiesa o
ad altre costruzioni aggiunte che infatti si trovano a quota differente rispetto a quella del
portico e collegati mediante gradini.
Il lato est del portico del chiostro si prolunga in un breve corridoio coperto con
volta a botte lunettata fino a connettersi al lungo corridoio caratterizzante il corpo
rettangolare disposto ortogonalmente ad esso.
Nel corpo rettangolare gli ambienti si affacciano su entrambe i lati del corridoio
centrale caratterizzato da volte a botte lunettate nonché da volte a crociera in
corrispondenza della scala a rampe parallele posta nel corpo rettangolare stesso.
Il piano terra è contraddistinto da volte a crociera nel portico del chiostro e negli
ambienti posti lungo la via Cialdini e da volte a schifo nei restanti ambienti.
Il piano primo ha all’incirca la stessa estensione e distribuzione del piano terra ed è
anch’esso caratterizzato da ambienti che affacciano su ampi corridoi. In particolare il
corridoio di distribuzione degli ambienti del corpo quadrato è caratterizzato da finestre sul
lato del chiostro, si estende sui lati sud ed ovest e si interrompe sul lato est e nord dove
lascia spazio a degli ambienti e ad un terrazzino scoperto.
Al piano primo, gli ambienti che si affacciano su via Cialdini ed alcuni ambienti in
corrispondenza dell’unione del corpo quadrato con quello rettangolare risultano voltati, il
corridoio su cui si affacciano gli ambienti posti lungo via Cialdini è costituito da un solaio
ligneo con controsoffitto a listelli di legno, mentre i restanti ambienti sono caratterizzati da
solai piani costituiti da putrelle in ferro con interposti elementi in tufo e mumoli in
laterizio.
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Il piano secondo, è solo parzialmente occupato da ambienti ed in particolare è
costituito da un lungo vano coperto con capriate lignee, corrispondente al corridoio di
distribuzione degli ambienti posti lungo via Cialdini, destinato in passato a stenditoio. Vi è
poi un ulteriore ambiente di forma rettangolare, posto sul corpo rettangolare retrostante,
anch’esso coperto con capriate lignee caratterizzate da una particolare distribuzione
strutturale, e raggiungibile mediante un terrazzo di collegamento tra il predetto stenditoio e
detto corpo o attraverso la scala secondaria a rampe parallele situata nel corpo rettangolare
retrostante la chiesa.
I collegamenti verticali sono garantiti da due grandi scale, in particolare vi è una
scala a pozzo a tre rampe, ubicata nell’angolo tra la via Cialdini e la via Marina, e una
scala a due rampe parallele posta nel corpo rettangolare retrostante la chiesa, ed accessibile
dal corridoio del corpo rettangolare stesso.
Il chiostro interno è caratterizzato da aree pavimentate lungo il perimetro e nella
parte centrale in asse con l’ingresso da via Cialdini e da due aiole a verde. Gli alzati, al
piano terra sono caratterizzati dagli archi del portico tra cui si trovano delle lesene di
ordine dorico che con la loro trabeazione raggiungono l’imposta delle finestre del piano
primo. Al piano primo tali lesene si semplificano e formano un telaio su cui si imposta il
cornicione. Sempre al piano primo il chiostro non risulta completamente racchiuso ma
presenta sui lati ovest e nord un terrazzino al livello del piano primo stesso.
All’esterno, l’edificio è interamente caratterizzato da paramenti lapidei di diversa
fattura, fatta eccezione per le facciate retrostanti su piazza Pescheria che presentano una
leggera scialbatura di intonaco.
La facciata su via Cialdini è scandita da un doppio ordine di paraste pseudo doriche
al piano terra e pseudo ioniche al piano primo che inquadrano le finestre. Anche le finestre
sono diversamente caratterizzate, infatti al piano terra presentano semplici cornici in pietra,
mentre al piano primo sono caratterizzate da cornici decorate con volute e da un timpano
arcuato.
A caratterizzare ulteriormente la facciata vi sono il portale centrale e due ampie
finestre contornate da stipiti e arco in pietra. Il portale centrale è formato da paraste in stile
ionico che sorreggono il balcone ai lati del quale si trovano due grandi volute, e sul quale si
affaccia una grande apertura anch’essa contraddistinta da piccole lesene e timpano arcuato.
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La facciata su via Marina è anch’essa scandita da un doppio ordine di paraste
pseudo doriche al piano terra e pseudo ioniche al piano primo che inquadrano le finestre.
Qui però le modanature del cornicione nonché i timpani delle finestre del piano superiore
si semplificano. Inoltre, a causa della pendenza della via Marina, il basso basamento si
viene ad ampliare fino a raggiungere una quota di circa 3 mt in corrispondenza di piazza
Pescheria, anch’esso come il paramento del piano terra è formato da elementi in pietra
sbozzata. A caratterizzare il prospetto su via Marina vi è poi il portale in pietra
caratterizzato da elementi bugnati ed arco poligonale.
Entrambe le facciate presentano una diversa tessitura tra il piano terra ed il piano
primo. Infatti il piano terra è caratterizzato da muratura in pietra sbozzata mentre il piano
primo è caratterizzato da una muratura in pietra squadrata su via Cialdini ed in blocchi di
tufo squadrati su via Marina. In particolare la facciata del piano primo su via Marina
sembrerebbe essere stata realizzata in un secondo momento proprio in virtù del differente
materiale nonché della presenza di porzioni di architrave e cornici in pietra all’interno della
facciata completamente in tufo.
Di particolare interesse è la soluzione d’angolo tra la via Cialdini e la via Marina,
dove è posizionata la scala principale, e dove si interrompe la differente tessitura muraria
dei due piani per accogliere, in un paramento interamente in pietra squadrata, le ampie
finestre della scala stessa. Queste sono posizionate in corrispondenza dei pianerottoli della
scala e perciò risultano sfalsate rispetto alle restanti finestre di piano. Esse inoltre hanno
differente ampiezza e forma e risultano inglobate in un unico apparato decorativo in pietra
che le rende indipendenti dalla ripartizione architettonica delle facciate.
Tutto l’apparato decorativo in pietra e le tre finestre da esso racchiuse in verticale
risulta inquadrato da larghe paraste che al piano terra sono costituite da quadrotti bugnati
disposti a scacchiera,
Le facciate su piazza Pescheria non presentano nessun tipo di decorazione e sono
caratterizzate dall’ampio basamento in pietra sbozzata in continuità con quello di via
Marina e da uno scialbo di intonaco presente sul resto dei paramenti murari che lascia
intravedere, anche a causa del suo degrado, la differente composizione dei paramenti
murari. Questi infatti sono costituiti in parte da elementi di tufo squadrato, in parte da
elementi di tufo sbozzato ed in parte da scapoli informi di pietra calcarea. Sulla facciata del
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corpo quadrato ed in posizione centrale rispetto ad essa vi è un ampio portale costituito da
elementi bugnati ed arco ribassato per l’accesso al piano seminterrato.
Anche la restante facciata che si affaccia sulla stradina interna retrostante non
presenta nessun tipo di decoro ed è caratterizzata da un basamento in pietra squadrata e da
uno scialbo di intonaco per i restanti paramenti che come i prospetti su piazza pescheria
lascia intravedere la muratura costituita da scapoli informi di pietra calcarea.
Il piano di copertura è caratterizzato sia da terrazzi piani di recente realizzazione in
quanto caratterizzati da marmette in cemento e sia da coperture a tetto caratterizzate da
manti di copertura in laterizi del tipo a marsigliesi. Molti dei cornicioni esterni ed interni
sono caratterizzati da romanelle.
Il complesso architettonico si contraddistingue principalmente per la sua storicità e
per la sua singolarità architettonica non presentando al suo interno particolari peculiarità
pittoriche e/o decorative.
Il complesso architettonico negli ultimi decenni è stato adibito a complesso
scolastico ed a ciò grossolanamente adattato mediante l’inserimento degli impianti lungo i
corridoi ed esternamente ad essi, l’inserimento della caldaia per il riscaldamento in un
locale tecnico realizzato nella parte nord del complesso e l’inserimento di pavimentazioni
in marmette di cemento, pitturazioni acriliche o a smalto.
Allo stato attuale dell’intero complesso sono utilizzati solo alcuni ambienti al piano
terra destinati all’amministrazione della Confraternita del Real Monte di Pietà mentre per
la restante parte risulta inutilizzato ed in cattive condizioni di manutenzione.
L’intero complesso, attualmente è parzialmente utilizzato dalla chiesa che viene
aperta in particolari ricorrenze e da alcuni vani occupati dalla Segreteria, Direzione e
Archivio della Confraternita e sale per manifestazioni socio-culturali. In passato, è stato
sede conventuale, di orfanotrofio, scuole ed occasionalmente ha ospitato varie attività
sociali e culturali.
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Gli interventi di restauro da effettuarsi sul complesso architettonico del Real Monte
di Pietà di Barletta saranno rivolti essenzialmente ad un adeguamento funzionale dello
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stesso complesso al fine di destinarlo a sede della Prefettura della nuova provincia di
Barletta – Andria – Trani.
La nuova funzione che verrà ad assumere il complesso architettonico fondato dai
Gesuiti è sicuramente compatibile con il complesso architettonico, infatti, la struttura dello
stesso, caratterizzata da una serie di ambienti dislocati lungo i corridoi e da essi
direttamente accessibili è assimilabile a quella di un complesso per uffici.
In virtù della suddetta compatibilità funzionale, gli interventi che si andranno ad
effettuare saranno rispettosi dell’assetto tipologico del complesso architettonico e saranno
rivolti essenzialmente alla eliminazione delle superfetazioni e degli impianti lasciati a vista
nonchè delle finiture di recente datazione quali pavimentazioni in marmette di cemento e
pitturazioni acriliche, del tutto estranee alla natura e storicità della struttura architettonica.
Gli interventi di restauro che si andranno ad effettuare non interesseranno l’intero
complesso architettonico bensì una parte rilevante dello stesso, in quanto alcuni ambienti
resteranno ad esclusivo uso della Confraternita del Real Monte di Pietà.
In particolare, l’intera ala del complesso prospiciente via Asilo Infantile nonché
gran parte del piano primo relativa all’ala nord del complesso architettonico, entrambe in
diretto contatto con la chiesa appartenente allo stesso complesso architettonico, nonché il
piano seminterrato ed interrato, resteranno ad esclusivo uso della Confraternita del Real
Monte di Pietà.
La restante parte del complesso architettonico, ovvero quella costituita dagli
ambienti che circondano il chiostro, prospicienti le vie Cialdini, Marina e P.zza Pescheria,
nonché la restante parte del corpo retrostante saranno oggetto degli interventi in questione.
Gli interventi che si andranno ad effettuare interesseranno quindi:
- il piano terra nella parte costituita dal corpo quadrato intorno al chiostro e dal
corpo rettangolare a nord;
- il piano primo nella parte costituita dal corpo quadrato intorno al chiostro e dalla
parte in corrispondenza della scala a rampe parallele del corpo rettangolare a nord;
- le scale in pietra;
- le coperture;
- le facciate del chiostro e del cortile minore interno;
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- le facciate esterne su via Cialdini, su via Marina, su piazza Pescheria e sulla
stradina interna posta a nord.
Gli interventi che si andranno ad effettuare consisteranno, in generale:

nella rimozione delle pavimentazioni in marmette, in cemento o in
ceramica;

nella rimozione degli impianti a vista e dei servizi igienici esistenti;

nella rimozione delle superfetazioni;

nella rimozione di tramezzature;

rimozione di intonaci degradati nonché di tinteggiature acriliche e/o a
smalto;

nel recupero dei basolati esistenti e nell’inserimento di nuovi basolati;

nell’inserimento di nuovi intonaci macroporosi al piano terra per contrastare
i fenomeni dovuti all’umidità di risalita capillare;

nell’inserimento di nuovi intonaci negli ambienti che attualmente ne sono
privi;

nell’inserimento di nuovi servizi igienici;

nell’inserimento di nuove pavimentazioni in pietra di Trani negli ambienti;

nel recupero della balaustra in legno della scala principale;

nell’inserimento di nuove tinteggiature a base di calce;

nell’inserimento di un ascensore per il collegamento dei piani terra e primo
nonché per il superamento delle barriere architettoniche;

nell’inserimento di una scala di emergenza in metallo;

nel rifacimento dei terrazzi e delle coperture lignee compresi i manti di
copertura;

nel recupero degli infissi in legno esterni ed interni nonché nell’inserimento
di nuovi infissi in legno;

nella rimozione delle vetrate metalliche e dei muretti ad esse sottostanti che
racchiudono il chiostro ed inserimento di nuove vetrate;

nel restauro delle facciate esterne;

nella realizzazione di nuovi impianti di riscaldamento e raffrescamento,
idrico-sanitario, idrico antincendio, scarico delle acque nere;
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
nella realizzazione degli impianti elettrico, di messa a terra, di illuminazione
esterna, rilevazione fumi e allarme antincendio, di antintrusione e TV a
circuito chiuso.
Piano Terra
Al piano terra possiamo distinguere i seguenti ambienti in funzione delle loro
differenti problematiche:
- gli ambienti in corrispondenza di via Cialdini;
- il portico del chiostro;
- gli ambienti di ingresso da via Marina;
- gli ambienti in corrispondenza di via Marina e piazza Pescheria;
- gli ambienti sul lato nord del chiostro;
- gli ambienti ed il corridoio di collegamento al corpo rettangolare;
- gli ambienti del corpo rettangolare;
- il chiostro;
- il cortile minore interno;
- la stradina retrostante.
Gli ambienti in corrispondenza di via Cialdini (1, 2a, 2b, 3, 4, 5) si trovano
apparentemente in discrete condizioni di manutenzione, essendo gli unici utilizzati
dell’intera struttura, infatti ospitano la direzione e la segreteria della Confraternita. Essi
però sono caratterizzati da una diffusa umidità di risalita capillare visibile sia a pavimento
che sulle pareti fino ad una altezza di circa 2 mt, dove sono presenti dei rigonfiamenti e dei
distacchi di intonaco nei tratti interessati. Tali ambienti sono interessati da una
pavimentazione in marmette di cemento e/o in pietra liscia che poggia, previa
interposizione di massetto, su terreno di riporto, come evidenziato dai saggi effettuati. Le
pitturazioni sono a base acrilica.
In tali ambienti sono presenti degli infissi interni di recente fattura caratterizzati da
vetri colorati, e degli infissi esterni che risultano di più antica datazione come anche le
doppie grate in ferro presenti all’interno ed all’esterno delle finestre.
In particolare nell’ambiente centrale di ingresso all’edificio vi sono il portone di
ingresso, il portone di accesso al portico del chiostro e due portoncini laterali tutti di antica
datazione.
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Il portico del chiostro (21) è anch’esso apparentemente in discrete condizioni di
manutenzione, presenta anch’esso problemi di risalita capillare soprattutto lungo le pareti
ed è anch’esso caratterizzato da un pavimentazione in marmette di cemento che qui risulta
sovrapposta ad una esistente pavimentazione in basole calcaree come evidenziato dai saggi
effettuati. Le pitturazioni sono a base acrilica e sono presenti a vista le tubazioni del
vecchio impianto termico nonchè le canalizzazioni dell’impianto elettrico. Nel portico del
chiostro, in corrispondenza della muratura della chiesa si affacciano l’ambiente 6 coperto
da volte a botte e direttamente collegato alla chiesa e l’ambiente 7, coperto con volte a
botte con lunette, attualmente destinato ad archivio della Confraternita del Reale Monte di
Pietà, così come l’ambiente 8 a cui è direttamente collegato. Gli ambienti 6, 7, 8 sono
situati ad una quota differente da quella del portico del chiostro e sono caratterizzati da
pavimentazioni in marmette di cemento.
In tali ambienti sono presenti degli infissi interni di recente fattura caratterizzati da
vetri colorati, mentre negli ambienti 7 e 8 sono presenti degli infissi esterni di più antica
datazione nonché delle grate metalliche con motivi lanceolati.
Gli ambienti di ingresso da via Marina (5a, 5b) sono costituiti dagli ambienti di
sottoscala relativi alla scala principale e sono coperti dalle volte a botte a sostegno delle
rampe. In essi distinguiamo un ambiente disposto longitudinalmente all’ingresso da via
Marina (5a), caratterizzato da marmette di cemento ed un ambiente a questo trasversale
(5b), caratterizzato da basole calcaree. Gli ambienti presentano le pareti intonacate e
tinteggiate e le volte in tufo nonché gli archi in pietra tinteggiati.
Gli ambienti in corrispondenza di via Marina e piazza Pescheria (18, 19, 20)
risultano non finiti, infatti, in essi non è distinguibile la separazione tra ambienti e portico
del chiostro, essendo privi di murature interne di separazione ad eccezione dei maschi
murari che sostengono le volte a padiglione. Essi inoltre sono privi di intonaco e rendono
visibile la struttura in tufo, sia delle pareti che delle volte. Le pavimentazioni sono
costituite da basole calcaree in gran parte fratturate e mancanti in alcune aree.
Tali ambienti hanno già subìto parziali interventi di consolidamento in quanto sono
evidenti le risarciture dei giunti effettuate con cemento nonché una paretina in cemento
dell’altezza di circa un metro che interessa la base delle murature esterne. Ma sono ancora
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presenti parti di volte in tufo caratterizzate da fenomeni di alveolizzazione, fratturazione e
mancanza.
Tali ambienti sono inoltre caratterizzati dalla presenza di catene all’altezza di circa
4 mt che li attraversano a partire dal chiostro e fino alle facciate esterne di via Marina e
piazza pescheria.
In tali ambienti non sono presenti infissi ma solo delle grate in ferro in
corrispondenza delle finestre.
Gli ambienti sul lato nord del chiostro (13, 14, 15, 16, 17) sono anch’essi
caratterizzati da pavimentazioni in marmette di cemento sovrapposte ad antiche
pavimentazioni in basole calcaree (14, 15, 17) e pavimentazioni in cotto (13) come
evidenziato dai saggi effettuati. Le pitturazioni sono a base acrilica ad eccezione della parte
inferiore dove è collocata una boiserie in cartongesso tinteggiata a smalto che va ad
interessare anche i piedritti in pietra degli archi del portico. Gli ambienti 14, 15, 17 seppur
delimitati da murature su tutti i lati, costituiscono in realtà un lato dell’originario portico
del chiostro. In particolare gli ambienti 14 e 17 presentano una muratura finestrata sul lato
del chiostro, inoltre, nell’ambiente 17 sono presenti una catena metallica ed un capochiave
a piastra facenti capo all’ambiente 18.
L’ambiente 13 inoltre presenta gli intonaci danneggiati ed è caratterizzato da
impianti a vista e sottotraccia oltre ad uno strato di pavimento vinilico applicato sulla
pavimentazione in marmette.
Infine l’ambiente 16 dove sono collocati dei servizi igienici è costituito da due
strette stanze separate da una muratura con arco e coperte con volte a botte di differenti
altezze. Esso si presenta quasi come elemento di raccordo tra due differenti corpi di
fabbrica, come è anche evidenziato dalle differenti strutture murarie all’esterno
dell’edificio.
Gli infissi presenti in tali ambienti sono di recente fattura e di diversa tipologia, ad
eccezione della porta di separazione degli ambienti 15 e 17 nonché degli infissi esterni
degli ambienti 13, 14, 16, 17.
Gli ambienti ed il corridoio di collegamento al corpo rettangolare (22, 8, 9, 10, 11,
12) sono caratterizzati da pavimentazioni in marmette (22, 10, 11) ed in piastrelle di
Klinker (9, 12). In particolare negli ambienti 22 e 11, le marmette risultano sovrapposte ad
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antiche pavimentazioni rispettivamente in basole calcaree e cotto. Il corridoio (22) è
coperto da una volta a botte lunettata e si raccorda al corridoio (23) del corpo rettangolare
con dei gradini essendo quest’ultimo ad una quota inferiore di 45 cm rispetto al primo.
L’ambiente 8 è identico all’ambiente 7 su descritto, ed entrambi presentano gli
intonaci in buono stato di conservazione anche se caratterizzati da tinteggiature acriliche.
L’ambiente 10 rappresenta il sottoscala della scala S2, è coperto con volte a botte
ed ospita degli impianti a vista. Gli ambienti 9 e 12 ospitano i servizi igienici e sono
piastrellati fino all’altezza di 2 mt, in particolare l’ambiente 9 è caratterizzato da un piccolo
ambiente coperto con volte a botte e lunette a cui, in continuità, si è aggiunta una struttura
in cemento che ospita i box con w.c., mentre l’ambiente 12 è coperto con volta a botte ed è
caratterizzato da tre alte finestrelle rettangolari. L’ambiente 11 ha accesso dal corridoio del
corpo rettangolare in quanto si trova alla stessa quota di esso.
Nei suddetti ambienti gli intonaci presentano alcune parti lesionate e/o distaccate e
sono caratterizzati da tinteggiature acriliche.
Gli infissi presenti in tali ambienti sono di recente fattura e di diversa tipologia, ad
eccezione della porta di separazione tra il corridoio 21 ed il corridoio 22, sul cui modello
verranno realizzate le nuove porte in legno del piano terra.
Gli ambienti del corpo rettangolare (23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32) sono
caratterizzati da pavimentazioni in marmette di cemento ad eccezione dell’ambiente 31
dove vi sono delle piastrelle di klinker e dell’ambiente 24 caratterizzato da segati di
travertino.
Il corridoio (23) è caratterizzato da due ampie finestre ad arco in corrispondenza
delle testate che affacciano su via Asilo Infantile e su piazza Pescheria, ed è coperto con
tratti di volte a botte lunettate alle estremità e con volte a crociera in corrispondenza della
scala in pietra a rampe parallele. In esso la pavimentazione in marmette di cemento risulta
sovrapposta ad antica pavimentazione in basole calcaree, mentre gli intonaci si presentano
in gran parte lesionati soprattutto in corrispondenza delle volte. Sono presenti gli impianti a
vista lungo tutta la sua estensione.
L’ambiente 24 presenta le pareti piastrellate fino ad una altezza di circa 2 mt e gli
intonaci in gran parte lesionati e distaccati. Esso ospita al suo interno un piccolo bagno.
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L’ambiente 25 è stato invece ricavato dal corridoio esistente attraverso
l’interposizione di una tramezzatura. In esso infatti è presente un ampia finestra ad arco del
tutto identica per forma e dimensioni a quelle poste in testata del corridoio (23) ed è
caratterizzato da una volta a botte lunettata. Esso presenta gli intonaci in discreto stato di
conservazione anche se caratterizzati da macchie di umidità provenienti da infiltrazioni
dagli ambienti superiori, ed è caratterizzato da tinteggiature acriliche, dalla presenza di una
boiserie in legno e da impianti a vista al suo interno.
L’ambiente 26, posto frontalmente alla scala in pietra a rampe parallele (S2) e
consente l’accesso alla stradina interna. Anch’esso è coperto da una volta a botte lunettata,
presenta gli intonaci in discreto stato di conservazione anche se caratterizzati da alcune
lesioni ed è caratterizzato da tinteggiature acriliche. In esso sono presenti impianti a vista
ed un varco di collegamento con l’ambiente 27.
L’ambiente 27 è coperto con volta a schifo caratterizzata da cornici, in esso sono
presenti degli impianti a vista nonché un arco in posizione centrale che taglia la volta
stessa e si allinea al contrafforte esterno. Gli intonaci si presentano lesionati soprattutto in
corrispondenza dell’arco centrale aggiunto in precedenti opere di consolidamento.
La stessa condizione la ritroviamo nell’ambiente 32 opposto all’ambiente 27
rispetto al corridoio, infatti anch’esso è caratterizzato da una volta a schifo e da un arco in
posizione centrale che taglia la volta stessa e si allinea al contrafforte esterno (inglobato
nell’ambiente 9). In tale ambiente inoltre la volta è stata ricostruita con tufi squadrati e
risultano intonacate le sole pareti, il cui intonaco presenta comunque distacchi diffusi.
Gli ambienti 28, 29, 30 e 31 ospitano una cucina, un lavatoio, una dispensa con
celle frigorifere ed una lavanderia. Essi presentano le pareti piastrellate fina ad un’altezza
di circa 2 mt, gli intonaci lesionati e distaccati, gli impianti a vista e le tinteggiature
acriliche, inoltre sono caratterizzati da umidità di risalita capillare soprattutto visibile sulle
pavimentazioni ed in alcune zone anche al di sopra delle piastrelle.
L’ambiente 28 presenta anche delle lesioni a pavimento, infatti esternamente esso è
fiancheggiato da due contrafforti posizionati in occasione di precedenti opere di
consolidamento.
Gli ambienti 29 e 30 sono sopraelevati di circa 10 cm rispetto ai restanti ambienti in
quanto in questo tratto terminale del corridoio la pavimentazione si presenta in pendenza in
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virtù di un gradino in basole calcaree presente nel corridoio al di sotto delle pavimentazioni
in marmette così come evidenziato dai saggi effettuati.
Basole calcaree al di sotto della pavimentazione in marmette sono presenti anche
nell’ambiente 29.
L’ambiente 31 dà accesso al cortile minore interno.
Gli infissi interni presenti negli ambienti del corpo rettangolare sono di recente
fattura caratterizzati da vetri colorati, mentre degli infissi esterni risultano di più antica
datazione quelli degli ambienti 28 e 29 nonché il portone dell’ambiente 26 che consente
l’acceso alla stradina interna.
Il chiostro è di forma rettangolare e costituito da cinque arcate sui lati nord e sud e
da quattro arcate sui lati est ed ovest. Le arcate sono scandite da paraste di ordine dorico e
interessano il solo piano terra, mentre in asse con ogni arcata sono situate le finestre del
piano primo. Gli archi sono caratterizzati da infissi in ferro di recente fattura poggiati su
bassi muretti ad eccezione degli archi centrali sui lati nord e sud dove le vetrate in ferro
sono a tutta altezza e consentono l’accesso al chiostro.
Il chiostro è poi caratterizzato da due aiuole rettangolari poste ai lati di un percorso
centrale lungo l’asse nord sud. La pavimentazione del chiostro è attualmente costituite da
lastre in pietra lungo il perimetro del chiostro interrotte però in alcuni punti da canali di
scolo in cemento e griglie metalliche sul lato sud e da chiusini metallici sul lato ovest. Sul
lato nord e parte del lato est è presente un canale di scolo in pietra. Il percorso centrale del
chiostro è invece pavimentato con lastroni informi di travertino.
Il cortile minore interno è di forma pressoché quadrata, non risulta pavimentato ma
semplicemente ricoperto da un getto di cemento ed ospita delle riserve idriche protette da
una tettoia .
Ad esso si accede da via Asilo Infantile mediante un locale quadrato, caratterizzato
da una volta a botte, da un ampio portone di accesso su via Asilo Infantile e da un portone
metallico di recente fattura sul lato del chiostro nonchè da uno scialbo di intonaco al suo
interno.
La stradina retrostante è di forma rettangolare e si trova ad una quota inferiore di
circa un metro rispetto a via Asilo Infantile da cui si accede mediante una porta metallica
ed una scala. L’accesso dall’edificio avviene dall’ambiente 26 mediante una scala
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metallica, ed è posto a circa +1,90 mt. La pavimentazione è costituita da piastrelle di
cemento. Essa inoltre ospita un basso volume in c.a. posto tra due dei tre contrafforti
realizzati in occasione di precedenti interventi di consolidamento dell’edificio.
Sul lato nord è racchiusa da una muratura di tufo che delimita anche le tettoie poste
a nord di essa.
Gli interventi da eseguire al piano terra consisteranno, in generale, nel rimuovere
ogni tipo di finitura di recente inserimento nonché ogni altra superfetazione o parte
aggiunta quali impianti a vista, strutture in c.a., murature o infissi impropri, nonché
nell’inserimento di nuove tinteggiature a base di calce, più consone agli antichi intonaci
che si andranno a recuperare, nonché ai nuovi intonaci macroporosi o a base anch’essi di
calce che si andranno ad inserire.
In particolare, gli interventi da eseguire al piano terra saranno i seguenti:
A) Rimozione impianti
- rimozione completa degli impianti a vista presenti nei corridoi e negli ambienti;
- rimozione dei sanitari presenti negli ambienti destinati ai servizi igienici (12, 16,
24a) nonché i lavatoi presenti nell’ambiente lavatoio (29);
- rimozione delle riserve idriche presenti nel cortile minore interno nonché della
relativa tettoia;
B) Opere murarie
- chiusura dei vani porta degli ambienti 6, 7, 8, e 9 verso il portico del chiostro ed il
corridoio di collegamento al corpo rettangolare;
- chiusura del varco presente all’interno dell’ambiente 9 per l’accesso alla struttura
in c.a. presente all’interno dello stesso ambiente 9 nonché della finestra sovrastante lo
stesso varco;
- risarcitura dei giunti delle pareti e delle volte in tufo nonché ricucitura di parti
mancanti nelle volte in tufo degli ambienti 18, 19, 20;
- apertura di nuovi vani porta sulle pareti di separazione tra gli ambienti 1 e 2
nonché 4 e 5 e chiusura degli esistenti varco e nicchia presenti sulle stesse pareti.
- apertura di un nuovo vano porta nell’ambiente 2b verso il portico del chiostro
nonché di un vano finestra al di sopra dello stesso del tutto simile a quelle presenti sui
restanti vani porta presenti intorno al portico del chiostro;
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- separazione degli ambienti 2a e 2b mediante la realizzazione di una muratura sotto
gli esistenti archi costituenti l’elemento di suddivisione degli stessi ambienti 2a e 2b e
costituzione di un vano porta al centro della nuova parete;
- ampliamento del vano porta esistente tra gli ambienti 3 e 4 e innalzamento degli
architravi relativi ai vani porta di collegamento tra gli ambienti 2b e 3nonchè tra gli
ambienti 3 e 4;
- rimozione della paretina in muratura affiancata alla parete ovest dell’ambiente 5;
- apertura delle finestre murate presenti al di sopra dei vani porta di accesso agli
ambienti 4, 5, 5a e 15;
- apertura della finestra su via Cialdini nell’ambiente 5b;
- rimozione delle pareti presenti a suddivisione del portico del chiostro anche in
funzione degli esiti delle indagini sulla staticità della struttura nonché in funzione dei nuovi
e differenti interventi che i progettisti strutturali riterranno opportuno inserire per sostituire
e/o integrare le murature stesse al fine di garantire la necessaria sicurezza statica
dell’edificio;
- rimozione delle basse murature presenti al di sotto delle vetrate in ferro poste a
chiusura del portico del chiostro;
- realizzazione di nuove porzioni di muratura in tufo al fine di costituire dei vani
porta in luogo degli alti varchi esistenti tra gli ambienti 19 e 20 nonché 18 e 19;
- inserimento di nuove tramezzature, sotto gli esistenti archi di separazione dei
singoli ambienti voltati compresi negli ambienti 18 e 20;
- apertura di vani porta negli esistenti varchi murati presenti tra gli ambienti 17 e 18
nonché 13 e 14;
- rimozione delle esistenti tramezzature nell’ambiente 16 e realizzazione di nuove
tramezzature ;
- chiusura del vano porta tra gli ambienti 13 e 22;
- rimozione delle esistenti tramezzature nell’ambiente 12 e realizzazione di nuove
tramezzature ;
- innalzamento dell’architrave del vano porta esistente tra gli ambienti 12 e 22;
- rimozione della tramezzatura di separazione tra gli ambienti 24 e 24°;
- rimozione della tramezzatura presente a separazione tra gli ambienti 23 e 25;
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- chiusura del vano porta esistente tra gli ambienti 24 e 25 nonché della nicchia
presente tra gli ambienti 25 e 26;
- ampliamento dell’apertura esistente tra gli ambienti 23 e 26 e chiusura del varco
esistente tra gli ambienti 26 e 27;
- rimozione della paretina di contenimento degli impianti presente nell’ambiente
27;
- chiusura della nicchia presente tra gli ambienti 27 e 28 nonché del varco esistente
tra gli ambienti 28 e 29;
- rimozione delle murature delimitanti le celle frigorifere presenti nell’ambiente 30;
- inserimento di tramezzature nell’ambiente 31, al fine di realizzare i nuovi servizi
igienici, e riduzione a finestra dell’alto varco presente sulla parete a confine con il cortile
minore interno;
- inserimento di tramezzature nell’ambiente 5b, al fine di realizzare nuovi servizi
igienici;
- apertura dei varchi esistenti nell’ambiente 32 a confine con il cortile minore
interno al fine di realizzare una uscita di sicurezza ed un accesso al nuovo ambiente con
l’ascensore;
- rimozione della struttura in c.a. costituente gli attuali servizi igienici nell’ambiente
9, nonché della struttura in c.a. contenente l’impianto della vecchia caldaia, presente nella
stradina retrostante;
- inserimento di un vano ascensore per il collegamento verticale dei soli piani terra
e primo in corrispondenza del cortile minore interno in luogo della struttura in c.a. presente
nell’ambiente 9 e da demolire;
- rimozione della muratura sotto l’arco di separazione tra il cortile minore interno e
l’ambiente quadrato dove è collocato l’accesso da via Asilo Infantile;
- apertura di un varco nella muratura presenta a nord della stradina retrostante al
fine di consentire l’accesso carrabile all’edificio da via Mura del Carmine;
- rimozione della esistente scala in ferro di accesso all’edificio dalla stradina
retrostante;
- inserimento di una nuova scala in muratura per l’accesso all’edificio dalla stradina
retrostante in luogo della esistente scala in ferro;
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- ampliamento della esistente scala in muratura presente nella stradina retrostante
necessaria al superamento del dislivello con via Asilo Infantile.
C) Consolidamenti
- negli ambienti 17, 18, 19, 20 si provvederà alla rimozione delle catene metalliche
esistenti ma ciò solo in funzione degli esiti delle indagini sulla staticità della struttura
nonché in funzione dei nuovi e differenti interventi che i progettisti strutturali riterranno
opportuno inserire per sostituire le catene stesse al fine di garantire la necessaria sicurezza
statica dell’edificio. Negli stessi ambienti si provvederà inoltre alla ricostituzione
dell’integrità delle parti di volte e/o di pareti caratterizzate dai fenomeni di alveolizzazione,
fatturazione e mancanza;
- verifica dell’integrità strutturale e consolidamento delle pareti relative agli
ambienti del corpo rettangolare attualmente caratterizzati da lesioni, nonché della volta del
corridoio 23, secondo le risultanze delle indagini su di esse effettuate e delle soluzioni
proposte dai progettisti strutturali;
D) Opere in pietra ed in ferro
- inserimento di nuove cornici in pietra da realizzarsi su modello di quelle esistenti
lungo il portico del chiostro in corrispondenza dei nuovi vani porta e sovrastanti finestre
relativi agli ambienti 18 e 20;
- inserimento di una nuova cornice in pietra da realizzarsi su modello di quelle
esistenti lungo il portico del chiostro per la finestra sovrastante il vano porta dell’ambiente
2b;
- protezione superficiale delle cornici in pietra relative agli accessi degli ambienti 7,
11, 12, 13, 16, 24, 25, e 30, nonché degli archi in pietra presenti negli ambienti 5a e 5b;
- recupero delle grate metalliche presenti in corrispondenza delle finestre esterne
degli ambienti 1, 2a, 2b, 4, 5, 5b, 13, 16, 18, 20
- inserimento di nuova grata metallica per la finestra su via Cialdini da aprire
nell’ambiente 5b, da realizzarsi su modello della esistente grata in corrispondenza della
finestra su via Marina dello stesso ambiente;
- inserimento di una scala esterna di sicurezza all’interno del cortile minore interno
a collegamento del piano primo con il calpestio dello stesso cortile:
E) Intonaci e Rivestimenti
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- rimozione totale o parziale degli intonaci negli ambienti interessati dai fenomeni
di umidità da risalita capillare (1, 2, 3, 4, 5, 28, 29, 30, 31);
- rimozione parziale degli intonaci nei restanti ambienti intonacati limitatamente
alle aree lesionate anche al fine di verificare l’integrità della sottostante struttura muraria;
- rimozione dei rivestimenti ceramici dalla pareti degli esistenti servizi igienici (12,
16, 24a) nonché da pareti degli ambienti destinati a infermeria (24), cucina (28), lavatoio
(29), dispensa (30) e lavanderia (31);
- rimozione dell’esistente rivestimento in pietra con disposizione a scacchiera, dalle
pareti dell’ambiente 3;
- rimozione dello scialbo di intonaco presente sulle pareti esterne del chiostro,
nonché dall’interno dell’ambiente di collegamento del cortile minore interno con via Asilo
Infantile;
- rimozione degli intonaci dalle pareti esterne del cortile minore interno;
- inserimento di nuovi intonaci macroporosi negli ambienti 1, 2, 3, 4, 5, 28, 29, 30,
31;
- inserimento di nuovi intonaci a base di calce nei restanti ambienti limitatamente
alle parti in cui l’intonaco è stato rimosso o risulta assente, nonché negli ambienti
attualmente privi di intonaco (18, 19, 20, ambiente di collegamento tra il cortile minore
interno e via Asilo Infantile, volte negli ambienti 5a e 5b);
- inserimento di nuovi intonaci a base di calce sulle pareti esterne del chiostro già
libere dallo scialbo decorso esistente, nonché sulle pareti esterne del cortile minore interno;
- inserimento di rivestimenti ceramici negli ambienti destinati ai nuovi servizi
igienici (5b, 12, 16, 31);
- inserimento di nuovi rivestimenti in pietra per le nuove scale da realizzarsi nella
stradina retrostante.
F) Pavimentazioni
- rimozione completa delle pavimentazioni in marmette, pietra o klinker presenti in
tutti gli ambienti, nel portico del chiostro e nei corridoi;
- recupero delle basole calcaree già presenti al disotto delle stesse pavimentazioni
nel portico del chiostro e nei restanti corridoi, con eventuale integrazione delle stesse con
nuove basole dello stesso tipo;
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- rimozione con recupero delle basole calcaree presenti nell’ambiente 5b e loro
inserimento nello stesso ambiente alla nuova quota dell’ambiente 5a;
- recupero e restauro mediante imperniazione delle basole danneggiate presenti
negli ambienti 18, 19, 20 e loro ricollocazione con eventuale integrazione delle stesse con
nuove basole dello stesso tipo;
- inserimento di nuove pavimentazioni in pietra di Trani nel formato 40 x 40 cm
disposte a telaio e con cornice perimetrale in tutti gli ambienti ad esclusione dei corridoi e
del portico del chiostro dove le pavimentazioni saranno in basole calcaree come sopra
descritto. In particolare, negli ambienti lungo via Cialdini nonché negli ambienti del lato
ovest del corpo rettangolare, interessati dai fenomeni di umidità da risalita capillare, verrà
valutata la possibilità di realizzare dei massetti areati o altro tipo di interventi al fine di
evitare il riproporsi delle alterazioni dovute all’umidità sui pavimenti;
- inserimento di nuove pavimentazioni e rivestimenti in ceramica nei nuovi servizi
igienici collocati negli ambienti 12, 16 e 31;
- rimozione della pavimentazione in lastroni informi di travertino presente sul
percorso centrale del chiostro nonché delle griglie metalliche e parti in cemento presenti
sui lati sud ed ovest del chiostro;
- inserimento di nuove lastre in pietra all’interno del chiostro nonché di nuovi scoli
in pietra sui lati sud ed ovest;
- rimozione delle pavimentazioni in piastrelle di cemento presenti nella stradina
retrostante;
- rimozione dell’esistente strato di cemento dal calpestio del cortile minore interno
nonché dall’ambiente di collegamento con via Asilo Infantile ed abbassamento della sua
quota di circa 40 cm;
- inserimento di nuova pavimentazione in calcestruzzo con effetto ghiaia a vista
(pavimentazione lavata) nella stradina retrostante, nel cortile minore interno e
nell’ambiente di collegamento del cortile con via Asilo Infantile;
G) Tinteggiature
- rimozione di vernici a smalto dai piedritti degli archi del portico del chiostro
relativi agli ambienti 14, 15 e 17, nonché dagli stipiti in pietra degli accessi agli ambienti
13 e 16;
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- rimozione di scialbi o di vecchie tinteggiature a base acrilica dalle cornici in pietra
dei vani porta e delle sovrastanti finestre per l’accesso agli ambienti 13, 16, dalla cornice in
pietra dei vani porta per l’accesso agli ambienti 7, 11, 12, 24, 25, e 30, dagli archi in pietra
e volte in tufo presenti negli ambienti 5a e 5b ;
- rimozione delle vecchie tinteggiature a base acrilica da tutti gli ambienti non
oggetto di rimozione degli intonaci;
- tinteggiatura a base di calce di tutti gli ambienti interni del piano terra ;
- tinteggiatura a base di calce sulle pareti esterne del chiostro ****, del cortile
minore interno e dell’ambiente di accesso da via Asilo Infantile;
H) Infissi
- rimozione di tutti gli infissi interni ed esterni del piano terra compresi i portoni in
legno presenti nell’ambiente 3 di ingresso all’edificio, il portone in legno relativo
all’ingresso su via Marina, il portone di accesso alla stradina retrostante dall’ambiente 26,
il portone in legno presente su via Asilo Infantile per l’accesso al cortile minore interno ed
esclusi gli infissi relativi agli ambienti 6, 7 e 8 non oggetto degli interventi;
- rimozione delle vetrate in ferro presenti a chiusura del portico del chiostro;
- recupero degli infissi esterni relativi agli ambienti 1, 2a, 2b, 4, 5, 13, 14, 16, 17,
28 e 29 ;
- inserimento di nuovi infissi esterni nei restanti ambienti su modello di quelli
esistenti da recuperare;
- inserimento di nuove vetrate in legno in corrispondenza delle grandi aperture di
testata del corridoio 23;
- recupero / restauro del portone di ingresso all’ambiente 3;
- recupero / restauro del portone di accesso dall’ambiente 3 al portico del chiostro;
- recupero / restauro dei portoncini laterali presenti nell’ambiente 3;
- recupero / restauro del portone esterno dell’ambiente 26 di ingresso dalla stradina
interna;
- recupero / restauro del portone esterno su via Asilo Infantile;
- inserimento di un nuovo portone in legno su modello del portone di ingresso su
via Cialdini, da realizzarsi in corrispondenza dell’ingresso su via Marina;
- recupero / restauro della porta di separazione tra il corridoio 21 ed il corridoio 22;
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- inserimento di nuove porte interne, in tutti gli ambienti del piano terra, su modello
dell’esistente porta di separazione tra il corridoio 21 ed il corridoio 22;
- inserimento di nuove finestre in legno e vetro con solo telaio in corrispondenza
delle aperture soprastanti le porte del portico del chiostro;
- inserimento di nuovo portoncino esterno per la nuova uscita sul cortile minore
interno dall’ambiente 32;
- inserimento di nuova struttura in vetro e metallo a copertura e delimitazione del
nuovo ambiente contenente il nuovo ascensore;
- inserimento di nuove vetrate con supporti in acciaio a chiusura del portico del
chiostro;
- inserimento di nuovo infisso in metallo in corrispondenza dell’accesso alla
stradina interna da via Asilo Infantile;
I) Impianti
- inserimento di un nuovo ascensore per il collegamento del piano terra e piano
primo;
- inserimento di montapersone in corrispondenza della nuova scala in muratura da
realizzarsi per un più agevole accesso all’edificio dalla stradina retrostante;
-
inserimento
di
nuovi
impianti
di
condizionamento
(riscaldamento
e
raffrescamento) a ventilconvettori per il controllo della temperatura interna tramite
mobiletti fan-coils;
- inserimento di impianto di riscaldamento per i servizi igienici costituito da
elementi radianti a parete alimentati ad acqua calda;
- inserimento di impianto di illuminazione,
- inserimento di impianto idrico-sanitario ed impianto di scarico delle acque nere;
- inserimento di reti di distribuzione degli impianti idrici, aeraulici ed elettrici
mediante canalizzazioni correnti sotto il pavimento;
Piano Primo
Al piano primo possiamo distinguere la parte costituita dal corpo quadrato intorno
al chiostro con il corridoio e gli ambienti intorno ad esso distribuiti e la parte in
corrispondenza della scala a rampe parallele del corpo rettangolare a nord;
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Il piano primo risulta distributivamente meno organico del piano terra,
probabilmente in virtù di modifiche e ricostruzioni soprattutto relativamente agli ambienti
intorno al chiostro.
Il corridoio intorno al chiostro risulta frammentato e caratterizzato:
- da un lungo corridoio a sud (21P), posto in continuità con l’arrivo al piano della scala
principale e dal quale hanno accesso gli ambienti che affacciano su via Cialdini, coperto da
un solaio in legno con controsoffitto a listelli e pannello di finitura. Esso è inoltre
caratterizzato da una pavimentazione in basole calcaree, e da ampie aperture che
inquadrano le finestre con infissi in legno di antica datatazione che affacciano sul chiostro.
La pavimentazione in corrispondenza delle imbotti di quest’ultimi varchi è in cotto.
Gli intonaci si presentano in discreto stato di conservazione ma sono caratterizzati da
tinteggiature a base acrilica. Sulle pareti è presente l’impianto elettrico a vista;
- da un corridoio ad ovest (22P), a confine con la chiesa coperto da volta a botte lunettata,
anch’esso caratterizzato da una pavimentazione in basole calcaree e da ampie aperture che
inquadrano le finestre con infissi in legno di antica datatazione che affacciano sul chiostro
nonché dalla pavimentazione in cotto nelle imbotti delle aperture delle finestre. Gli
intonaci si presentano in cattivo stato di conservazione caratterizzati da diffuse macchie di
umidità e rigonfiamenti soprattutto sulle volte e ciò a causa delle infiltrazioni provenienti
dalla copertura. Sulle pareti, caratterizzate da tinteggiature a base acrilica, è presente
l’impianto elettrico a vista;
- da un piccolo ambiente (20P) sul lato est che consente l’accesso agli ambienti che
affacciano su via Marina, caratterizzato da una pavimentazione in basole calcaree, da una
ampia apertura che inquadra la finestra con infissi in legno di antica datatazione che
affaccia sul chiostro, nonché da una ulteriore apertura che consente l’accesso al terrazzo a
livello. Gli intonaci si presentano in cattivo stato di conservazione caratterizzati da diffuse
macchie di umidità e rigonfiamenti a causa delle infiltrazioni, ancora in atto, provenienti
dalla copertura. Sulle pareti, caratterizzate da tinteggiature a base acrilica, è presente
l’impianto elettrico a vista;
- da tre ambienti (16P, 17P, 18P) che affacciano sul chiostro interno, con unico accesso dal
corridoio 23P e comunicanti con gli ambienti 14P e 15P. Sono caratterizzati da una
pavimentazione in piastrelle di cemento sovrapposta ad una più antica pavimentazione in
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cotto. Gli infissi esterni sono in legno, dei quali solo quello relativo all’ambiente 16P è di
antica datazione e del tutto simile a quello degli ambienti 20P, 21P e 22P. Gli ulteriori
infissi presenti sono la porta di accesso all’ambiente 16P dal corridoio 23P ed una porta in
metallo che consente l’accesso al terrazzo a livello dall’ambiente 18P. Gli ambienti 16P e
17P risultano voltati mentre l’ambiente 18P è coperto con solaio piano in putrelle di ferro
e bubbole in laterizio. Gli intonaci risultano lesionati e danneggiati in alcuni punti nonchè
caratterizzati da vernici a smalto nella parte inferiore e da tinteggiature a base acrilica nelle
restanti parti.
- da un terrazzo scoperto posto ad angolo sui lati est e nord ed a cui si accede dagli
ambienti 18P e 20P. Esso è caratterizzato da lastre in pietra e da un piccolo locale tecnico
in comunicazione con l’ambiente 20P;
Gli ambienti distribuiti intorno al chiostro sono di differente natura, tra essi
distinguiamo:
- gli ambienti che si affacciano su via Cialdini (1P, 2P, 3P, 4P, 5P, 6P), coperti da
volte a schifo (2P, 3P, 5P, 6P) e da volte a botte lunettate (1P, 4P). Un ulteriore ambiente è
costituito da parte del corridoio 21P che rigira su via Cialdini e che costituisce il piano di
partenza della scala principale. Sono caratterizzati da una pavimentazione in marmette di
cemento ad eccezione dell’ambiente 4P in cui sono presenti delle piastrelle di cemento
decorate e del piano di partenza della scala principale in cui sono presenti le basole
calcaree come nel restante corridoio 21P. Gli intonaci sono in discreto stato di
conservazione ad eccezione dell’ambiente 1P dove sono caratterizzati da macchie di
umidità e rigonfiamenti. Le pareti sono caratterizzate da tinteggiature a base acrilica e da
impianti a vista. Gli infissi esterni sono di antica datazione e diversa dimensione, infatti,
nell’ambiente 4P vi è un’ampia portafinestra che dà accesso al balconcino posto sul portale
di ingresso all’edificio mentre negli ambienti 1P e nel pianerottolo della scala principale vi
sono due ampie finestre ad arco che, in facciata, si presentano maggiormente decorate e si
pongono in maniera simmetrica rispetto al portale di ingresso all’edificio. Le porte interne
sono invece di recente realizzazione ad eccezione di quelle degli ambienti 5P e 6P;
- i restanti ambienti disposti intorno al chiostro (7P, 8P, 9P, 10P, 11P, 12P, 13P,
14P, 15P) sono caratterizzati prevalentemente da solai in putrelle di ferro e bubbole in
laterizio ad eccezione dell’ambiente 7P che risulta caratterizzato da una volta a schifo.
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Essi, sono comunicanti tra loro ed affacciano prevalentemente sul terrazzino interno
oltre che su via Marina e piazza Pescheria. Le pavimentazioni sono in marmette di
cemento, in molti casi sovrapposte ad altre pavimentazioni dello stesso tipo. Vi sono poi
delle tramezzature e pannellature di suddivisione degli ambienti stessi e dei servizi igienici
quali quelli dell’ambiente 11P. Gli intonaci risultano lesionati e danneggiati in alcuni punti
nonchè caratterizzati da vernici a smalto nella parte inferiore e da tinteggiature a base
acrilica nelle restanti parti. Gli infissi presenti sono di recente realizzazione;
I restanti ambienti (23P, 24P, 25P, 26P, 27P, 28P, 29P, 31P e 32P) in
corrispondenza della scala a rampe parallele del corpo rettangolare a nord mantengono
invece la stessa natura distributiva di quelli del piano terra. Essi sono caratterizzati
prevalentemente da solai in putrelle di ferro e bubbole in laterizio ad eccezione degli
ambienti 31P e 32P coperti da un tetto in legno con controsoffitto in listelli di legno.
Il corridoio 23P si pone in continuità con il corridoio 22P, dal quale è separato da
una vetrata, e rigira in corrispondenza della scala in pietra a rampe parallele, disponendosi
lungo il corpo rettangolare. Da tale corridoio hanno accesso gli ambienti che affacciano su
piazza Pescheria (24P, 25P, 26P, 27P), sulla stradina retrostante (28P e 29P) e sul cortile
minore interno (31P e 32P). Inoltre da esso si ha accesso ai terrazzini presenti nel cortile
minore interno.
Le pavimentazioni di tali ambienti sono di differente natura infatti gli ambienti 24P,
25P, 27P, sono caratterizzati da pavimentazioni in marmette di cemento sovrapposte ad
altra pavimentazione, gli ambienti 26P e 28P sono caratterizzati da basole calcaree infatti
essi sono stati ricavati dal corridoio 23P, mediante delle tramezzature, e sono caratterizzati
da ampie finestre ad arco, gli ambienti 29P, 31P e 32P sono caratterizzati da
pavimentazione in cotto.
Inoltre, gli ambienti 26P e 28P sono caratterizzati dalla presenza, al loro interno, di
servizi igienici.
Gli intonaci risultano lesionati e danneggiati in alcuni punti e caratterizzati da
tinteggiature a base acrilica. Gli infissi, interni ed esterni, sono di recente realizzazione, e
gli impianti presenti sono a vista;
Gli interventi da eseguire al piano primo consisteranno, in generale, nel rimuovere
ogni tipo di finitura di recente inserimento nonché ogni altra superfetazione o parte
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aggiunta quali impianti a vista, strutture in c.a., murature o infissi impropri, nonché
nell’inserimento di nuove tinteggiature a base di calce, più consone agli antichi intonaci
che si andranno a recuperare, nonché ai nuovi intonaci macroporosi o a base anch’essi di
calce che si andranno ad inserire.
In particolare, gli interventi da eseguire al piano primo saranno i seguenti:
A) Rimozione impianti
- rimozione completa degli impianti a vista presenti nei corridoi e negli ambienti;
- rimozione dei sanitari presenti negli ambienti destinati ai servizi igienici (11P,
26P e 28P);
B) Opere murarie
- rimozione delle pareti presenti a chiusura dei vani 1P, 4P, 26P, 28P, di
separazione tra i corridoi 21P e 22P, tra i corridoi 15P e 23P, nonchè delle tramezzature
esistenti a suddivisione dei restanti vani e tra il corridoio 23P e il vano della scala in pietra
a rampe parallele;
- rimozione del piccolo locale presente sul terrazzino del chiostro;
- chiusura dei vani porta tra gli ambienti 1P e 2P, 11P e 12P, 11P e terrazzino del
chiostro, 20P ed il locale presente sul terrazzino, 18P e 17P, 22P e 29P, nonché dell’attuale
accesso all’ambiente 32P e delle nicchie presenti negli ambienti 15P, 16P, 17P, 28P e 29P;
- rimozione della esistente vetrata a suddivisione dei corridoi 22P e 23P;
- apertura della finestra murata dell’ambiente 27P;
- chiusura delle attuali finestre dell’ambiente 11P;
- apertura di una nuova finestra nell’ambiente 11P;
- inserimento di una nuova muratura a delimitazione dell’ambiente 4P ed a
delimitazione del corridoio 23P dalla parte ad uso della Confraternita del Reale Monte di
Pietà;
- inserimento di nuove tramezzature di delimitazione degli spazi interni degli
appartamenti del prefetto e per gli ospiti, nonché di delimitazione dei servizi igienici da
inserire nell’ambiente 24P;
- innalzamento dell’architrave del vano porta esistente tra gli ambienti 18P e 14P;
C) Consolidamenti
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- verifica dell’integrità strutturale e consolidamento delle pareti relative agli
ambienti del corpo rettangolare attualmente caratterizzati da lesioni, secondo le risultanze
delle indagini su di esse effettuate e delle soluzioni proposte dai progettisti strutturali;
- verifica dell’integrità strutturale e consolidamento del solaio in legno di copertura
del corridoio 21P, secondo le risultanze delle indagini su di esso effettuate e delle soluzioni
proposte dai progettisti strutturali;
- verifica dell’integrità strutturale e consolidamento dei solai in putrelle di ferro e
bubbole in laterizio di copertura dei corridoi e degli ambienti (in molti punti ancora
interessati da fenomeni infiltrativi dalle coperture), secondo le risultanze delle indagini su
di essi effettuate e delle soluzioni proposte dai progettisti strutturali;
D) Opere in pietra ed in ferro
- inserimento di nuova cornice in pietra da realizzarsi su modello di quelle esistenti
lungo il portico del chiostro in corrispondenza del nuovo vano porta relativo all’ambiente
4P;
E) Intonaci e Rivestimenti
- rimozione totale o parziale degli intonaci interessati da avanzati fenomeni
infiltrativi (1P, 7P, 20P, 12P, 13P, 14P, 15P, 24P);
- rimozione totale o parziale degli intonaci interessati da fenomeni lesionativi anche
al fine di verificare l’integrità della sottostante struttura muraria (25P, 26P, 27P, 28P);
- rimozione dei rivestimenti ceramici dalla pareti degli esistenti servizi igienici
(11P, 25P, e 28P)
- inserimento di nuovi intonaci a base di calce limitatamente alle parti in cui
l’intonaco è stato rimosso o risulta assente;
- inserimento di rivestimenti ceramici nell’ambiente destinato ai nuovi servizi
igienici (24P);
F) Pavimentazioni
- rimozione completa delle pavimentazioni in marmette, e cotto presenti in tutti gli
ambienti,;
- recupero della pavimentazione in basole calcaree mediante scarnitura, stuccatura e
stilatura dei giunti con calce idraulica e polvere di pietra (19P, 20P, 21P, 22P, 23P, 26P,
28P);
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- inserimento di nuove basole dello stesso tipo di quelle esistenti negli ambienti (1P,
15P);
- inserimento di nuove pavimentazioni in pietra di Trani nel formato 40 x 40 cm
disposte a telaio e con cornice perimetrale in tutti gli ambienti ad esclusione dei corridoi
dove le pavimentazioni saranno in basole calcaree come sopra descritto;
- inserimento di nuova pavimentazione in ceramica nell’ambiente destinato ai nuovi
servizi igienici (24P);
- inserimento di nuova pavimentazione in pietra di Trani nel formato 30 x 60 cm
disposta a correre sui terrazzini in corrispondenza del cortile minore interno;
G) Tinteggiature
- rimozione di vernici a smalto dalle pareti degli ambienti;
- rimozione di scialbi o di vecchie tinteggiature a base acrilica dalle cornici in pietra
dei vani porta;
- rimozione delle vecchie tinteggiature a base acrilica da tutti gli ambienti non
oggetto di rimozione degli intonaci;
- tinteggiatura a base di calce di tutti gli ambienti interni del piano primo;
H) Infissi
- rimozione di tutti gli infissi interni ed esterni del piano primo relativi agli ambienti
oggetto degli interventi;
- recupero degli infissi esterni relativi agli ambienti 1P, 2P, 3P, 4P, 5P, 6P e 21P su
via Cialdini;
- recupero degli infissi esterni relativi agli ambienti 16P, 20P, 21P, 22P ;
- recupero delle porte interne di accesso agli ambienti 5P e 6P;
- inserimento di nuovi infissi esterni negli ambienti 7P, 8P, 9P, 10P, 11P, 12P, 13P,
14P, 15P, 23P, 24P, 25P, 27P, 29P, su modello di quelli esistenti da recuperare;
- inserimento di un nuovo infisso esterno nell’ambiente 31P;
- inserimento di un nuovo infisso esterno nell’ambiente 32P;
- inserimento di nuove vetrate in legno in corrispondenza degli ambienti 26P e 28P;
- inserimento di nuove porte interne, in tutti gli ambienti del piano primo, su
modello delle esistenti porte negli ambienti 5P e 6P;
- inserimento di nuove porte in legno negli ambienti destinati ai servizi igienici;
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I) Impianti
-
inserimento
di
nuovi
impianti
di
condizionamento
(riscaldamento
e
raffrescamento) a ventilconvettori per il controllo della temperatura interna tramite
mobiletti fan-coils;
- inserimento di impianto di riscaldamento per i servizi igienici costituito da
elementi radianti a parete alimentati ad acqua calda;
- inserimento di impianto di illuminazione,
- inserimento di impianto idrico-sanitario ed impianto di scarico delle acque nere;
- inserimento di reti di distribuzione degli impianti idrici, aeraulici ed elettrici
mediante canalizzazioni correnti nei rinfianchi delle volte;
Le scale in pietra
I collegamenti verticali sono garantiti da una scala a pozzo disposta nell’angolo tra
via Cialdini e via Marina e da una scala a rampe parallele disposta nel corpo rettangolare.
Alla scala a pozzo si ha accesso dal corridoio 21 del piano terra ma anche
direttamente dall’ingresso su via marina (5a), rispetto ai quali è in posizione sopraelevata.
Essa è caratterizzata da rampe che girano intorno ad un pozzo di forma quadrata e
verso il quale sono delimitate da balaustre in legno. Dal corridoio 21 del piano terra si
raggiunge, mediante due gruppi di gradini, il pianerottolo di partenza delle tre rampe che
portano al piano primo. Dal piano primo partono altre tre rampe che portano al piano
secondo.
Tutte le rampe, ad eccezione dell’ultima di arrivo al secondo piano, sono in pietra e
caratterizzate da gradini scorniciati. L’ultima rampa di accesso al piano secondo è
caratterizzata da semplici scalini rivestiti con lastre di marmo. Tutti i pianerottoli sono
pavimentati con basole calcaree ad eccezione dei pianerottoli intermedi della scala tra il
primo ed il secondo piano che sono costituiti da lastre di pietra liscia e da marmette di
cemento. La struttura della scala è costituita da volte a botte a copertura e sostegno delle
rampe e da volte a crociera a copertura e sostegno dei pianerottoli, ad eccezione
dell’ultimo pianerottolo e dell’ultima rampa coperti da un solaio inclinato in ferro e
laterizio, mentre il pozzo della scala è coperto da un soffitto piano.
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Le pareti e le volte della scala risultano completamente intonacate e tinteggiate con
pitture a base acrilica e presentano gli impianti a vista. L’ultima rampa ed il pianerottolo di
arrivo al piano secondo presentano le pareti rivestite da una boiserie in materiale plastico.
Ogni pianerottolo è caratterizzato da aperture in cui si inquadrano delle finestre in
legno che affacciano sia su via Cialdini che su via Marina. Esse sono di antica datazione ad
eccezione di quelle ad angolo del pianerottolo tra il primo ed il secondo piano.
Gli intonaci si presentano in gran parte lesionati e caratterizzati da macchie di
umidità dovute a problemi infiltrativi, soprattutto in copertura.
Alla scala a rampe parallele si accede dal corridoio 23 del piano terra. Dal piano
terra infatti partono due rampe caratterizzate da un pianerottolo intermedio che consentono
l’arrivo al piano primo in corrispondenza del corridoio 23P.
Tali rampe sono caratterizzate da gradini scorniciati in pietra mentre il pianerottolo
intermedio è caratterizzato da una pavimentazione in basole calcaree.
Le rampe sono coperte e sostenute da volte a botte mentre il pianerottolo
intermedio è coperto da due volte a vela separate da un arco. Le pareti e le volte della scala
risultano completamente intonacate e tinteggiate con pitture a base acrilica essi si
presentano lesionati soprattutto in corrispondenza del pianerottolo intermedio.
L’arrivo al piano primo risulta chiuso da una muratura sulla quale è presente una
porta in metallo, mentre in corrispondenza del pianerottolo intermedio vi è una finestra che
affaccia nel cortile minore interno.
Dal corridoio 23P del piano primo la scala prosegue fino al piano secondo mediante
due rampe disposte ad L e separate da un pianerottolo. I gradini delle rampe sono in
cemento e le stesse rampe sono coperte da solai piani.
Gli intonaci si presentano in gran parte lesionati e caratterizzati da macchie di
umidità dovute a problemi infiltrativi.
Le due rampe sono chiuse al piano primo, da una vetrata con telaio in legno ed al
piano secondo da una porta in metallo. Inoltre in corrispondenza del pianerottolo
intermedio vi è una finestra in legno che affaccia nel cortile minore interno.
Gli interventi da eseguire in corrispondenza delle scale consisteranno in generale:
- nella rimozione delle pavimentazioni in lastre di pietra liscia e marmette di alcuni
pianerottoli della scala a pozzo;
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- inserimento di basole calcaree in luogo delle suddette pavimentazioni;
- rimozione del rivestimento in marmo dell’ultima rampa della scala a pozzo;
- inserimento di nuovo rivestimento con elementi scorniciati in pietra per l’ultima
rampa della scala a pozzo;
- rimozione degli intonaci presenti in entrambe le scale e loro eventuale parziale
integrazione con intonaco a base di calce;
- recupero degli infissi in legno delle finestre che affacciano su via Cialdini e via
Marina ad eccezione di quelle ad angolo del pianerottolo tra il primo ed il secondo piano;
- inserimento di nuovi infissi in legno in corrispondenza delle finestre ad angolo del
pianerottolo tra il primo ed il secondo piano, nonché quelle in corrispondenza del portone
di ingresso da via Marina.
- rimozione del solaio inclinato a copertura dell’ultima rampa della scala a pozzo;
- realizzazione di un nuovo solaio in legno a copertura dell’ultima rampa della scala
a pozzo;
- rimozione della vetrata a chiusura della scala a rampe parallele in corrispondenza
del piano primo;
- inserimento di nuovo rivestimento con elementi scorniciati in pietra per le rampe
disposte ad L dal piano primo al piano secondo;
- rimozione della porta in metallo in corrispondenza dell’arrivo al piano secondo
della scala con rampe disposte ad L;
- inserimento di nuovo infisso in legno in corrispondenza dell’arrivo al piano
secondo della scala con rampe disposte ad L;
- rimozione degli infissi in legno in corrispondenza del pianerottoli intermedi della
scala a rampe parallele e ad L.
Le coperture
Le coperture del complesso architettonico sono formate sia da terrazzi piani che da
tetti in legno caratterizzati da manti di copertura in laterizio. Inoltre sono caratterizzati da
due ambienti al secondo piano, di cui uno in corrispondenza della scala a pozzo e l’altro in
corrispondenza della scala a rampe parallele.
L’ambiente a cui si accede dalla scala a pozzo è costituito da una lunga aula
corrispondente al corridoio 21P del piano primo, coperta con capriate lignee e da cui si
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accede ad un lungo terrazzo piano, coperto con pavimentazione in marmette di cemento, e
corrispondente agli ambienti del piano primo che affacciano su via Cialdini. Su tale
terrazzo si affacciano delle finestre con infissi in alluminio.
L’ambiente a cui si accede dalla scala con rampe ad L è di forma rettangolare e
caratterizzato da capriate con una particolare struttura reticolare.
Gli interventi da eseguire in corrispondenza delle coperture consisteranno in
generale:
- nella rimozione di tutti i manti di copertura dei tetti;
- nella rimozione di tutte le strutture lignee dei tetti;
- nella rimozione di tutte le coperture a terrazzo;
- nell’inserimento di nuove pavimentazioni nonché del nuovo pacchetto isolante per
i terrazzi piani, con revisione delle pendenze e degli scoli;
- nell’inserimento di nuova orditura in legno lamellare per i tetti;
- inserimento di nuovi manti di copertura e/o di recupero in tegole marsigliesi per i
tetti in legno;
- recupero delle capriate con struttura reticolare;
- consolidamento delle strutture a sostegno dei nuovi tetti nonché dei terrazzi piani.
Le facciate del chiostro e del cortile minore interno
Le facciate del chiostro, del cortile minore interno e le facciate esterne del
complesso architettonico si presentano di diversa natura e stato di conservazione.
Le facciate del chiostro, sono caratterizzate da superfici scialbate e da elementi in
pietra costituenti i piedritti delle arcate e delle paraste al piano terra, nonché dalle cornici
delle finestre del piano primo.
Le facciate del chiostro sono prevalentemente caratterizzate da una diffusa
decoesione dello scialbo di intonaco delle superfici, dalla profonda corrosione e mancanza
di parte del cornicione del lato nord al piano primo nonché dalla mancanza di alcune parti
decorate della trabeazione delle paraste. Le superfici in pietra solo in alcuni punti sono
caratterizzate da patina biologica, fenomeni di dilavamento, croste nere, presenza di
vegetazione.
I cornicioni sono i prevalenza caratterizzati da romanelle.
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Le facciate del cortile minore interno sono anch’esse interessate da scialbo di
intonaco che riveste delle pareti in tufo, profondamente lesionate e caratterizzate da
precedenti interventi di consolidamento in cemento, nonché dalla presenza di contrafforti.
La facciata su via Cialdini risulta caratterizzata da materiale lapideo di differente
lavorazione, infatti è caratterizzata da un basamento in pietra sbozzata, corrispondente al
piano terra, e da un piano primo caratterizzato da blocchi di pietra squadrata.
Di pietra squadrata risultano essere anche le paraste che scandiscono la facciata
stessa. In elementi lapidei sono anche le cornici e i decori delle finestre che al piano terra
risultano essere semplici mentre al piano primo sono riccamente decorate, soprattutto
quelle di maggiore ampiezza in corrispondenza delle estremità della facciata ch,e
all’interno individuano la scala a pozzo o si pongono come traguardo dei lunghi corridoi.
I cornicioni sono invece caratterizzati da romanelle in laterizio.
La facciata su via Cialdini è caratterizzata da un diffuso degrado dovuto a:
- fenomeni di dilavamento in corrispondenza del cornicione, delle cornici delle
finestre e del portale di ingresso;
- croste nere in corrispondenza del cornicione, delle cornici delle finestre, del
portale di ingresso, della parte basamentale in pietra sbozzata compresa la parte relativa
alla scala ad angolo con via marina;
- umidità localizzata nella parte basamentale in pietra sbozzata compresa la parte
relativa alla scala ad angolo con via marina;
- presenza di vegetazione sia in corrispondenza del cornicione che del portale;
- fatturazioni in corrispondenza delle cornici lapidee delle finestre della scala ad
angolo con via Marina.
La facciata su via Marina è caratterizzata da un basamento in pietra sbozzata,
corrispondente al piano terra, così come la facciata su via Cialdini, sotto il quale si
sviluppa una muratura, sempre in pietra sbozzata, che aumenta in altezza seguendo la
pendenza della via Marina fino alla piazza Pescheria dove costituisce la muratura di
delimitazione del piano seminterrato.
Al piano primo il paramento di pietra squadrata lo si ritrova solo in corrispondenza
della scala ad angolo con via Cialdini mentre per la restante estensione la facciata,
comprese le paraste e le cornici delle finestre, è costituita da elementi squadrati di tufo.
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Allo stesso modo gli ulteriori elementi modanati in pietra della facciata su via
Marina si limitano al portale di ingresso, alle cornici delle finestre del piano terra, alle
paraste e cornici in corrispondenza della scala ad angolo con via Cialdini.
La facciata su via Marina è anch’essa caratterizzata da un diffuso degrado dovuto a:
- fenomeni di dilavamento in corrispondenza del cornicione, dei paramenti del
piano primo e della muratura al di sotto del basamento in pietra sbozzata;
- croste nere in corrispondenza del cornicione, dei paramenti del piano primo, della
muratura al di sotto del basamento in pietra sbozzata, in corrispondenza della scala ad
angolo con via marina;
- umidità localizzata e patina biologica in corrispondenza del cornicione e dei
paramenti del piano primo;
- di mancanza di parti di elementi di tufo soprattutto in corrispondenza del portale;
- degrado della malta dei giunti tra gli elementi di pietra sbozzata del piano terra;
- presenza di vegetazione sia in corrispondenza del cornicione che dei paramenti in
pietra del piano terra;
- fatturazioni in corrispondenza delle cornici lapidee delle finestre della scala ad
angolo con via Cialdini.
Le facciate su piazza Pescheria sono caratterizzate da murature in tufo di diversa
lavorazione oltre che da un basamento in pietra sbozzata corrispondente alla muratura di
delimitazione del piano interrato.
In particolare la facciata nord in piazza Pescheria, al di sopra della parte
basamentale in pietra sbozzata, è caratterizzata al piano terra (da via Cialdini) da una
muratura in blocchi di tufo grossolanamente squadrati ed al piano primo (da via Cialdini)
da una muratura in blocchi squadrati di tufo, per quasi tutta la sua estensione.
La restante parte sia al piano terra che al piano primo è caratterizzata da elementi
informi di pietra calcarea coperti da una scialbo di intonaco, mancante in diversi punti. La
facciata non presenta paraste, ad eccezione di quella d’angolo con via Marina, e gli unici
elementi in pietra sono caratterizzati dalle cornici delle finestre (in parte anche in tufo) e
dal portale di accesso al piano seminterrato. Lo stesso cornicione di natura differente da
quello presente su via cialdini e via Marina è realizzato in tufo.
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Le facciate su piazza Pescheria sono caratterizzata da un diffuso degrado dovuto a:
- croste nere diffuse su gran parte del paramento del piano primo;
- umidità localizzata e patina biologica soprattutto nelle zone di scolo delle acque di
copertura avvenuto senza la guida di alcun pluviale;
- degrado della malta dei giunti;
- presenza di vegetazione.
La facciata sulla stradina interna posta a nord è caratterizzata da un basamento in
pietra squadrata e dalla restante parte in muratura di elementi informi di pietra calcarea
coperti da uno scialbo di intonaco, mancante in molti punti. Tutte le finestre sono
caratterizzate da semplici cornici in pietra ad eccezione di quelle in corrispondenza di via
Asilo Infantile, dove ritroviamo anche una parasta in pietra a motivo a scacchiera.
Alla facciata aderiscono un locale caldaia e relativa canna di esalazione.
Anche la facciata sulla stradina interna a nord è caratterizzata da un diffuso degrado
essenzialmente dovuto a:
- croste nere diffuse su ampia parte della facciata;
- patina biologica diffusa su ampia parte della facciata;
- degrado della malta dei giunti;
- fatturazioni delle murature;
- presenza di vegetazione.
I fenomeni di degrado delle facciate (nonché di parte degli ambienti interni) sono
soprattutto dovuti ad infiltrazioni causate dal mancato funzionamento dello smaltimento
delle acque meteoriche dai tetti che, per parecchio tempo hanno versato in condizioni di
degrado, tamponate da piccoli interventi di rifacimento di alcuni manti di protezione.
Un’altra causa di degrado delle facciate è invece quella della corrosione prodotta
dal guado dei volatili che proprio lungo i cornicioni e le coperture trovano l’ambiente
ideale ove vivere.
Gli interventi di restauro delle facciate, saranno eseguiti solo dopo aver rimosso le
suddette cause di degrado.
Gli interventi da eseguire sulle facciate consisteranno essenzialmente:
- nella rimozione dello scialbo di intonaco dalle superfici delle facciate di Piazza
Pescheria, del cortile minore interno e della stradina retrostante, mediante spatole;
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- nella estirpazione delle erbe;
- rimozione di staffe, chiodi, zanche ed altri corpi estranei;
- nella rimozione di depositi superficiali con scarsa aderenza al substrato mediante
spazzole, acqua, spruzzatori, spugne e aria compressa dalle superfici in pietra;
- pulitura delle superfici lapidee di tutte le facciate interessate da patina biologica,
attraverso
l’asportazione
meccanica
delle
incrostazioni
mediante
spazzolatura,
applicazione di biocida ed azione meccanica con bisturi, nonché la rimozione di residui
tenaci con applicazione di piccole quantità di acqua ossigenata a 120 vol. ed eventuale
lavaggio con solvente;
- nell’applicazione di biocida contro la crescita di vegetazione su tutte le superfici
lapidee;
- rimozione delle croste nere mediante l’applicazione di compresse di cellulosa
imbevute di una soluzione al 7-10% di carbonato di ammonio e successiva spazzolatura
anche con microsabbiatrici di precisione a polvere di ossidi di alluminio previo eventuale
consolidamento delle parti decorse e frammentate;
- rimozione di ossidi di ferro, di rame ecc. mediante applicazione di sostanze
complessati a tampone o a pennello in corrispondenza delle superfici in pietra e delle
superfici in tufo interessate dalla presenza delle catene;
- inserimento di nuovi elementi in tufo, mediante la tecnica del cuci-scuci, con
malta di grassello e polvere di pietra, per ristabilire l’integrità dei paramenti murari nonchè
degli elementi scorniciati in corrispondenza di parti mancanti su via Marinai;
- preconsolidamento delle superfici in tufo corrose o alveolizzate che interessano la
facciata su via Marina, mediante impregnazione a spruzzo con silicato di etile, stuccature
di riempimento e di appoggio delle scaglie con malta idonea a base di calce idraulica e
polvere di pietra ed eventuali piccoli perni per il fissaggio di pezzi in distacco, con resine
epossidiche e stuccature nei bordi;
- consolidamento delle suddette superfici in tufo già preconsolidate consistente
nella impregnazione mediante applicazione a pennello o a spruzzo del silicato di etile fino
alla massima penetrazione del prodotto;
- ristabilimento della coesione mediante impregnazione per mezzo di pennelli,
siringhe, pipette, di prodotto consolidante quale il silicato di etile, con applicazione fino a
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rifiuto degli elementi lapidei decoesi nonché degli elementi lapidei scolpiti, oggetto di
fenomeni di polverizzazione sulle facciate di via Cialdini e via Marina;
- sarcitura e suggellatura con schegge di mattoni o scaglie di pietra dura mediante
malta di cemento delle ampie lesioni presenti sulle murature in tufo del cortile minore
interno;
- sarcitura e suggellatura con schegge di mattoni o scaglie di pietra dura mediante
malta di cemento delle ampie lesioni presenti sulle murature in pietrame delle facciate su
piazza Pescheria e sulla stradina interna a nord;
- risarcitura dei giunti delle murature in tufo o pietrame da intonacare delle facciate
su piazza Pescheria, stradina interna e cortile minore interno, comprendente la scarnitura,
l’eventuale rinzeppatura con scaglie di pietra e la sigillatura delle sconnessure con malta di
cemento;
- stilatura sottile dei giunti tra conci con malta di calce e polvere di pietra calcarea
con resina acrilica, previa scarnificazione e lavaggio dei giunti stessi, sulle superfici in
pietra delle facciate di via Cialdini, via Marina, stradina interna e chiostro;
- stuccatura con malta delle fessurazioni, fatturazioni e mancanze poco profonde da
effettuarsi con malte idonee sia per colorazione che granulometria, sugli elementi lapidei
delle facciate su via Cialdini, via Marina, piazza Pescheria e chiostro;
- velatura dei paramenti in pietra o in tufo a faccia vista con soluzione costituita da
acqua, calce tipo “CEPROVIP”, terre coloranti e primal da applicare a spugna, sugli
elementi lapidei delle facciate su via Cialdini, via Marina, piazza Pescheria e chiostro;
- applicazione di protezione superficiale in polisilossano per rallentare il degrado
degli elementi lapidei delle facciate su via Cialdini, via Marina, piazza Pescheria e
chiostro;
- rimozione, da elementi lapidei, di depositi coerenti di notevole spessore quali
croste nere o strati carbonati con mezzi meccanici manuali e/o con microsabbiatrice;
- abbassamento meccanico di stuccature in cemento eseguite durante interventi
precedenti sugli elementi lapidei scolpiti sulla facciata di via Cialdini;
- preconsolidamento degli elementi lapidei scolpiti sulla facciata di via Cialdini,
oggetto di fratturazione, fessurazione e scagliatura mediante l’applicazione di bendaggi
con resina acrilica in soluzione;
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- integrazione di parti mancanti di pietra al fine di restituire unità di lettura al
portale nonché agli ulteriori elementi lapidei scolpiti della facciata su via Cialdini, da
eseguirsi mediante la lavorazione di malta, di pietra e/o calchi in silicone;
- revisione cromatica mediante tinteggiatura a calce per la equilibratura delle
suddette integrazioni di parti mancanti per assimilarle alla colorazione della pietra
originale;
- imperniazione di elementi e/o frammenti lapidei con tondini in acciaio inox da
eseguire mediante perforazioni con trapano elettrico, iniezione con resina epossidica ad
alta resistenza e stuccatura della testa del foro con malta di resina e detrito della parte
perforata, da eseguire sulle parti lapidee scolpite su via Cialdini e via Marina;
- microstuccatura, con malta, sugli elementi lapidei scolpiti presenti sulle facciate in
via Cialdini e via Marina nei casi di esfoliazione, microfratturazione, microfessurazione,
scagliatura, pittino, per impedire o rallentare l’accesso dell’acqua piovana e/o dell’umidità
atmosferica all’interno della pietra degradata;
- revisione cromatica ad acquerello per la equilibratura delle suddette
microstuccature;
- spicconatura e scrostamento di intonaco a vivo muro delle superfici intonacate del
chiostro;
- inserimento di intonaco rustico di malta idraulica sulle superfici del chiostro, del
cortile minore interno, delle facciate su piazza Pescheria e sulla stradina interna;
- intonaco di finitura pietrificante decorativo colorato per esterni a base di calce
idraulica, pigmenti colorati da applicarsi sull’intonaco rustico di malta idraulica già
predisposto sulle superfici del chiostro, del cortile minore interno, delle facciate su piazza
Pescheria e sulla stradina interna;
- rifacimento di parte del cornicione sul lato nord del chiostro mediante ossatura
portante in mattoni o tufo, stesura (tramite modina) di malta additivata con resina acrilica
per la realizzazione della cornice, applicazione di stucco romano e finitura a regolo riflesso
e pennello per ammorbidire le linee;
- restauro degli elementi in ferro, quali grate metalliche in corrispondenza delle
finestre di piano terra su via Cialdini e via Marina e piazza Pescheria, nonché i balconi
presenti sul portale di via Cialdini e nel cortile minore interno. Restauro da eseguirsi
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mediante carteggiatura e pulitura con spazzola metallica, grassaggio con solvente,
stuccatura parziale con stucco sintetico, fondo antiruggine al minio di piombo, vernice a
smalto;
- inserimento di dissuasori per volatili sulle superfici dei cornicioni lungo le
facciate esterne ed i chiostri, mediante base di policarbonato e bacchette di acciaio inox
applicate con l’utilizzo di silicone trasparente.
Gli interventi da eseguirsi sul complesso architettonico sono compiutamente
individuabili nei grafici allegati alla presente relazione.
Barletta 22.04.2009
I progettisti
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