LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Angelica Dr. Chim. Sergio TeTa Project srl Il “Protocollo di Kyoto” NEL 1997 I PAESI FIRMATARI SI IMPEGNARONO A RIDURRE COMPLESSIVAMENTE ETRO IL 2012 DEL 5,2% RISPETTO AI LIVELLI DEL 1990 LE PRINCIPALI EMISSIONI DI GAS SERRA. CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A: Promozione dell’efficienza energetica nei vari settori produttivi e non; Sviluppo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia; Promozione e sviluppo dell’agricoltura eco sostenibile; Estensione e sviluppo delle foreste e delle zone boschive per il riequilibrio delle emissioni inquinanti. Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici L’edilizia QUANTO INCIDE IL SETTORE EDILE SULLO “SVILUPPO SOSTENIBILE”? Secondo l’O.M.S. “ solo il 5% dei prodotti edili risulta innocuo” Si stima che in Europa circa il : 50% delle risorse sottratte alla natura sono destinate all’industria edilizia 45% dell’energia prodotta viene utilizzata nel settore edile 55% dell’inquinamento atmosferico è prodotto dal settore edilizio 40% dei rifiuti prodotti annualmente proviene dal settore edile Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici La Direttiva comunitaria sull’efficienza energetica Strumento determinante per le politiche di riduzione dei consumi energetici degli edifici, comprende quattro elementi principali: L’istituzione di un quadro generale per un metodo comune di calcolo integrato del rendimento energetico degli edifici L’applicazione di norme minime sul rendimento energetico agli edifici di nuova costruzione e agli edifici in ristrutturazione L’introduzione di un sistema di CERTIFICAZIONE ENERGETICA degli edifici di nuova costruzione ed esistenti in base alle norme di cui sopra L’ispezione e la valutazione specifica dei generatori di calore e degli impianti di riscaldamento e di condizionamento Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici Cronologia Delle Leggi Sul Risparmio Energetico D.LGS 192 / 05 DIRETTIVA UE 2002 / 91 / CE LEGGE 10 / 91 LEGGE 373 / 76 Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici Riferimenti legislativi nazionali in campo energetico L. 373/1976 Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici Legge n. 10 1991 Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia DPR 412/93 e 551/99 norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia DLgs 192 del 19-08-2005 Attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia DLgs 311 del 29-12-2006 Disposizioni correttive ed integrative a Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia DM 26-06-09 - Linee Guida Nazionali “Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici” il quale adempie a quanto previsto dall’art. 6 comma 9 e dall’art. 5 comma 1 del DLgs 192/2005 e smi , e mette fine al periodo di transitorio: dal 10 luglio 2009 visto che esistono le linee guida nazionali è obbligatorio redigere l’Attestato di Certificazione Energetica anche per gli atti di compravendita. Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici CRONOLOGIA DELLE LEGGI SUL RISPARMIO ENERGETICO (1976 – 2008) DM 178 27 Luglio 2005 D.Lgs. 115 D.Lgs. 192 L.373/76 D.L. 112 L. 133 L.10/91 D.Lgs. 311 1976 1991 2002 Direttiva Europea 2002/91/CE 2005 2006 2008 Direttiva Europea 2006/32/CE Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici D.Lgs. - D.L. - L. - D.M. ? Organo emanatore Caratteristiche L. (legge) Parlamento Iter delle due camere D.L. (decreto legge) Governo Procedimento consentito esclusivamente al Governo (potere esecutivo) per i casi d'urgenza. Ha effetto immediato dalla pubblicazione. Se non viene convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, decade retroattivamente. D.Lgs. (decreto legislativo) Governo su delega del Parlamento Atto con cui il parlamento delega al Governo il compito di legiferare su determinati argomenti di natura prettamente tecnica e organizzativa, ponendo dei limiti e dando delle direttive. E’ utilizzato per poter abbreviare i tempi delle leggi ordinarie D.M (decreto ministeriale) Ministero pone norme tecniche relative ad uno specifico argomento, finalizzate all'attuazione di una data norma di legge Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici L. 373/1976 Legge 30 aprile 1976, n. 373 «Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici» Per la prima volta afferma il principio del risparmio energetico. Decreti attuativi • D.P.R. 28 giugno 1977, n. 1052 «Regolamento di esecuzione alla Legge 30 aprile 1976, n. 373 relativa al consumo energetico per usi termici negli edifici»; • Decreto Ministeriale l0 marzo 1977 «Determinazione delle zone climatiche, dei valori minimi e massimi dei relativi coefficienti volumici di dispersione termica» • Decreto Ministeriale 30 luglio 1986 «Aggiornamento dei coefficienti di dispersione termica degli edifici». Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici L. 373/1976 Introduce i concetti di: •Rapporto di forma S/V •Coefficiente di dispersione volumico per trasmissione Cd e per ventilazione Cv Qd Cd V ΔT Qd U A T Qd = potenza termica dispersa per trasmissione attraverso l’involucro dell’edificio riscaldato in condizioni di progetto, calcolata secondo la norma UNI 7357, senza tenere conto degli aumenti previsti per l’intermittenza di funzionamento ed espressa in W; V = volume delle parti di edificio riscaldato, definito dalle superfici esterne degli elementi che lo delimitano ed espresso in m3; ΔT = differenza di temperatura tra la temperatura interna di progetto e la temperatura esterna minima di progetto espressa in °C. Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici L. 373/1976 • Coefficiente di dispersione ventilazione Cv Qv Cv V ΔT Qv n c V T QV = potenza termica dispersa per ventilazione attraverso l’involucro dell’edificio riscaldato in condizioni di progetto (dispersione per effetto dei ricambi d’aria), calcolata secondo la norma UNI 7357, espressa in W ; V = volume delle parti di edificio riscaldato, definito dalle superfici esterne degli elementi che lo delimitano ed espresso in m3; ΔT = differenza di temperatura tra la temperatura interna di progetto e la temperatura esterna minima di progetto espressa in °C. Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici L. 373/1976 Verifica richiesta: coefficiente volumico globale di dispersione termica per trasmissione attraverso le strutture e per ventilazione dell’edificio sia inferiore al massimo ammissibile. Cg = Cd+Cv <= Cd limite La legge 373 limita unicamente la potenza dissipata, senza considerare l’energia consumata. Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici L. 10/1991 Aggiunge il calcolo dell’energia consumata tramite l’inserimento dell’indice FEN FEC FEN V GG Il valore del FEN andava confrontato con un valore limite: Introduce la certificazione energetica, rimandando a decreti attuativi Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici Direttiva Europea 2002/91/CE Definizione di rendimento energetico dell’edificio “… quantità di energia effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i vari bisogno connessi ad un uno standard dell’ edifico, compresi, tra gli altri, il riscaldamento, il riscaldamento dell’acqua, il raffreddamento, la ventilazione e l’illuminazione. “ Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici D.Lgs. 192/2005 Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------“Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia.” ----------------------------------------------------------------------------------------------------------- Data di entrata in vigore: 8 Ottobre 2005 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------Cd U FEN FEP Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici D.Lgs. 311/2006 Decreto Legislativo 29/12/06 n. 311 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------“Disposizioni correttive e integrative al decreto legislativo 19/8/05 n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell’edilizia”. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------Data di entrata in vigore: 2 Febbraio 2007 ----------------------------------------------------------------------------------------------------------AQE Nuove scadenze temporali Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici Differenze 192 e 311 • Attestato di QUALIFICAZIONE energetica • Scadenze temporali dei limiti prestazionali 2006 – 2009 2006 – 2008 – 2010 Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici ACE - AQE CERTIFICAZIONE QUALIFICAZIONE ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE ENERGETICA Ai sensi del D.Lgs. 192/05, modificato dal D.Lgs. 311/06 Dati generali (1) Ubicazione dell’edificio: ……………………….……………………………… (2) Anno di costruzione: ……………………………………………………….. (3) Proprietà dell’edificio: ……………………………………………………….. (4) Destinazione d’uso: ………………………………………………………. (5) Tipologia edilizia: ………………………………………………………. In attesa delle linee guida Involucro edilizio (6) Tipologia costruttiva: ……………………………………………… (7) Volume lordo riscaldato V [m³]: …………………………………………… (8) Superficie disperdente S [m2]: ……………………………………………… (9) Rapporto S/V [m-1]: ……………………………………………… (10) Superficie utile [m2]: ……………………………………………… (12) Anno d’installazione del generatore di calore: …………………………….. Impianto di riscaldamento (13) Tipo di impianto: ……………………………… (14) Tipo di terminali di erogazione del calore: ……………………………… (15) Tipo di distribuzione: ……………………………… (16) Tipo di regolazione: ……………………………… (17) Tipo di generatore: ……………………………… (18) Combustibile utilizzato: ……………………………… (19) Potenza nominale al focolare del generatore di calore [kW]: ……………… (20) Eventuali interventi di manutenzione straordinaria o ristrutturazione: Epi _________ DATA ________ TIMBRO E FIRMA _________ Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici ACE – Emilia Romagna Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici ACE – Lombardia Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici ACE – Nazionale Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici ACE – Nazionale Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici Cap. 6 – Gestione delle risorse messa a disposizione delle risorse risorse umane: infrastrutture competenza consapevolezza addestramento ambiente di lavoro Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici Cap. 7 – Realizzazione del prodotto 7.1 pianificazione della realizzazione prodotto 7.4 approvvigionam. 7.2 processi relativi al cliente 7.5 produzione 7.3 progettazione 7.6 strumenti Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici elementi in ingresso alla progettazione (7.3.2) no CONTIENE: requisiti funzionali e prestazionali requisiti cogenti applicabili informazioni derivanti da precedenti progettazioni similari si pianificazione della progettazione e sviluppo (7.3.1) CONTIENE: * fasi della progettazione e sviluppo * la pianificazione delle attività di riesami, verifica e validazione * responsabilità della pianificazione e sviluppo no sviluppo della progettazione riesame della progettazione e sviluppo (7.3.4) si no verifica della progettazione e sviluppo (7.3.5) no nei punti indicati come questo è richiesta una registrazione della qualità (4.2.4) si validazione della progettazione e sviluppo (7.3.6) si elementi in uscita dalla progettazione (7.3.3) DEVONO: * soddisfare i requisiti in ingresso * fornire adeguate informazioni per approvvigionamento, produzione ed erogazione dei servizi * criteri di accettazione dei prodotti * precisare le caratteristiche dei prodotti essenziali per una sicura ed adeguata utilizzazione Cap. 7.3 – Progettazione riesame degli elementi in ingresso Certificazione e Diagnosi Energetica degli Edifici