-t l L Le proprietà dei gus I i l i' Introduzione Lo scopoprimario di questocapitolo consistenel vederein qual modo si possa descrivere1ostato di un gase comeda tale stato dipendanole proprietà Soprai a prevederela concettiche qui andremoelaborandosi fondanoì calcoli necessari chimiche. velocità e il corso delle reazioni ci proponiamodi dareuna prima idea di comeprocederealla Successivamente del comportamentomolecolare.Compito, questo'di modello costruzionedi un grande importanza,perchécomprendendoil comportamentodelle molecolesi di un fenomenonuovo o a giudicarequanto sia riescea ipotizzarela spiegazione imbarcarsiin proposta da altri. senzanecessariamente plausibilela spiegazione gas un'eccellente dei offre grande semplicità La calcoli laboriosi e lunghi. questa tecruca. occasionedi confrontarsicon aci dl ene per g. 16). con Ìa g. l0) e pag. 31), . 34) [eq. dandone 1.1 Le equazionidi stato: il gas ideale !e esperienzedi Boyle, di G4y1l-ury4ce di coloro che ne proseguironol'opera, dimostranochela pressione(p),jl uq!yg.9-]l!Jq- temperatlra(!)e !a qqallitg (1) r!PIessl!19. dei gas sono cgrle.l4le_4qll {1 . 11.ì nV: nRT ..,.r1. 'l '. ì quantominoreè la tanto piu rigorosamente vienesoddisfatta e chetalerelazione che non dipende plglllonq.La r ostantedei g,ts.R. e una coslantel'ondamentale. 111 gas all'equazìone che obbedisca gas Un considerato. natura del dalla pressione (o abbastanza perfetto), ma che a gas visto ideale si dirà esattamente bassatutti i gassi approssimanoal comportamentoideale,I'equazione1 1.1sì può considerateuna /eggelinite idonea alla descrizionedei gas reali. Quando una con la quale definìamo certa equazionesi riferiscea un gas ideale (espressione nel testo iìl numerodell'equazìone ancheun gasrealechesi comportiidealmente), ". I'indice faremo seguire !'equazionedel gasidq'19è14i9qq1t9nqd, s11?1(,. \94 è possibileimporre a un gas una condizionedi pressione, volume,temperaturae quantitàche no1,q9ddisll la relazionesuddeî_ta. sperimentaL'equazionedi statodei gaspedettie una sintesidelleosservazioni interpretandole le implicazioni, brevemente, prenderemo in considerazione, li. Ne sotto il profilo molecolare. I la leggedi Boyle.Nel 1661Boyle,seguendoil suggerimentodel suo La reazionealla pressione: Townley, verificò che a temperaturacostanieil uoJume--4:-ul assistente to; è proporzíonale r1\9r.sameng9 ; -alla syq-p1ep-si91s ( 1 . 1 .)2' Legge di Boyle: V c4!]p_,oyya.nV_-costante(a ? costante) La relazionep/I/ è illustrata in figura 1.1. Ciascuna curva corrisponde a una temperatura determinatae assumeil nome di isotermd (<iso> significa <lo stesso)).Oggi sappìamo che questa legge, dcavata da esperimenti che non Parte I. L equilibtio t.0 Figura 1.1. La rektzi<tne pressitt Ue-rclume di un gas ideale considerato ú tehperature (liLietse. ' -- Figura 1.2. .Lu relazione t olumctehperalutu li un g,ts iale,tl? innsclerato a ptessioni ditetse. 200 I'c Estrapolazìone Camposperìmentale approsslmalo potevanonon esserepiuttosto grossolaninell'epocain cui vennerocompiuti, e s o d d i s f a t tdaa i g a ss o l r a n r or b a s s ap r e s s i o n e . Ci si servedella leggedi BoyÌeper prevederela pressionedi un gas al mutare del volume (o viceversa).Essendorispettivamentepi e V; r val,orriniziali della pressionee del voÌume,i valori finali p, e I/, dovranno obbedirea ( 1 . 1 .)3' pt\: piV;(T costante) ./ fsempio (Obiettivo 1).Alla pressionedi 1 atm una certaquantità di aria occupa1 dm3 (1000cm3).(a) per comprimerlofino a Qualevolumeoccuperàa 10 atm?(b)Qualepressioneoccorrerebbe 1 cm3? Metodo.Polchéammettiamoche ii comportamentodel gassia quello ideaieci serviamo dell'eq.(1.1.3)nelleforme la) 4:(pilpìV, e (b) p1:lV.lV1)pr. (a) Vr:ll atmll} atm)x(t dm3):0,1 dm3 Risposr.7. : 100cmr. ( b ) p , = ( 1 0 0 0c m . / 1 c m 3 1 x 1 l a t m ) : 1 0 0 0a t m . lressioe consie. rcluue- L Le proprietà dei gas un gas si comportiancora Commento. È ben poco probabileche a 1000atmosfere richiesta soloin modo risultatodovrebbe indìcare la pressione idealmente, sicché il secondo assaigrossolano. dellaleggesi basasul presuppostochela pressioneesercitatada La spiegazione un gas derivi dall'urto delle sue molecole contro le pareti del recipiente. Dimezzandoil volumela quantità dellemolecoleper unità di volumeraddoppiae in un determinatointervallo di tempo raddoppiaancheil numerodellemolecole ln ultima analisi cheurtano contro le pareti,con il cherisulta doppiala pressione. il dimezzamentodel volume si risolve nel raddoppio della pressione,in concordarua con la leggedi Boyle.A pressionemolto bassatutte le forzeintermolecolari neI sonotrascurabili,e ciò permettedi comprendereperchéla leggesiauniuersale, sensoche essariescevalida per tutti i gas (posto che si comportino idealmente) senzariguardo alla loro composizionechimica. La reazionealla tempeÌatura:la leggedi Gay-Lussace Charles.II primo studio quantitativo della dilatazionetermica dei gas si devea Charles(1787),inventoredel pallone aerostaticoa idrogeno(chiamatoun tempo Churlière).Egli misurò gli effetti del caloresoprail volumedi una data quantità di gas,ma omisedi renderepubblicii propri risultati. Fu Gay-Lussacad effettuarelo studio più particolareggiatodi quegli elletti. Correva allora l'anno 1802. k opg.-ugr_-tgfr] -dtGay.-Luqgrycondusseroalla conclusioneche a pressione costante il uolumedi un gas aumentain proporzionecon la temperatura.Un enunciatoalternativoe che a volume costantela pressioneè proporzionulealla ció si esprimedicendo: temperqturct. ln [orma merematica (1.1.4f e consi- mutare i della erviamo V.î.T (a ? costante) Leggedi Gay-Lussac: .pcrT (a Z gqstqF) dove ? denota!q !e4p-q$.}r1=Íls!9lg9''F:g,2) ru ragioneper la qualesi fu cheestrapolando il volumedelgasa temperature introdusse la scalaassoluta bassissimesi doveva ammettereche esso si rendessenegativo al di sotto di - 273,15"C,îrgura1.2.Ciò starebbea indicarel'impossibilitàdi scendereoltre la temperaturadi -273,15"C e legittimerebbeI'assunzionedi questozero assoLuto come origine delle misure di temperatura. L'estrapolazioneche si compie proiettando la legge di Gay-Lussacdalla regionedelletemperatureordinarieai - 273'C è dawero enormee può sembrare assurdoche una scaladelle temperaturevenga definita così. La verità è che il significatofisico e teoreticodello zero assolutoè fondamentale(la scalaassoluta compare,per esempio,nella distribuzionedi Boltzmann,pag.9),e quindi d'ora ìn avanti ripÒrteremola temperaturasullascalaassoluta,rinviandoal capitolo6 una più ampia giustificazionedi questascelta. di stabilireq La legge-diG_a1;_L1lryS1lg_rmette 13gna 9e!4 ql Sqllqpoj!4e !!9444rn9!1! 4_plg!!ionecostante.Dalltq-[.l.4)_si . SUqrlrtà CC.s piuti, è cmr).(a) rlofino a 21 .ls(r.1.5 )" (1.1.6f Vt: lTtl\)-y,- |p_costante). La 1erqiq4q4!q:rn4t!y4 _9h9cslqe1te il gllcolldgilu !-,ye!913e,c--o!!a!!eÈ. -delerySln4lqdt ge.Cp,: (TrlT,)p, (r/ costante). !I9rsl94e d! gta m4s.qq riscaldarel'azotoa 500 K ..1 Rsempio(Obiettivo l). Nel corsodi un certo processoindustrialeè necessario in un recipientedi volume costante.Il gas entra nel recipientealìa pressionedi 100 atmosferee alla temperaturadi 300 K; quale pressioneeserciteràalla temperatura operativa? MetoaLo.lnmaîcaùzadi dati più precisiammettiamocheil comportamentosia idealee ci sewiamodell'eq.(1.1.6) Parte L L'equilihtia p,: (500K.1300 Rispostzr. K)x (100atm): 167atm. Commenkt.L'esperienzadimostra che in questecondizioni la pressioneeffettivamente esercitataammontaa 162atmosfere, il cheprova cheì'ammettereil comportamentoideale è stato pienamente legittìmo. La spiegazionedella legge di Gay-Lussac porta a riconoscere I'identit:ì esistentefra I'energia termica e il moto molecolare. Riscaldando un gas ne aumentiamo Ia velocità molecolaremedia e. se si mantiene inalterato il volume occupatodal gas,lemolecoleurtano contro le pareti più spessoe più violentemente, esercitandosopra di esseuna forza risultantepiù intensa.A volume costanteil fenomeno assume la forma di un aumento della pressione esercitata dal gas. Ma perché la pressionecrescecon ìa temperatura lineqrmente?f\ îaîto è che la velocità molecolaremedia dipendedalla radice quadrata della temperatura(pag. 20} La pressionescaturiscedagli urti delle molecolecontro le pareti e il numero degli urti al secondocresceproporzionalmentecon la velocità molecolare.D'altra parte la forza che ciascuna molecola esercita sulla parete durante I'urto è determinata dall'a rluantitìt di ftoro (momento), che a sua volta dipende anch'essa in maniera lineare dalla velocità.In ultima analisi dunque la pressioneaumenta con il quadrato della velocità medìa e quindì in proporzione diretta con la temperatura. Questo ragionamento.fin qui puramente qualitativo, viene reso quantitativo nel caDitolo introduttivo alla Parte III. La dipendenzadalla quantità: il principio di Avogadro. Ci rimane ora da esaminare l'ultimo frammentodell'equrzione dei gas pedetti:la dipendenza dalla quantìtàdi gas considerata.Avogadroproposel'ipotesiche nellemedesimecondizionidi temperatura e di pressioneegualírclumi di gasitleali<ontenessero tl meciesimo numercdi molecole.Diremo t olumemolareil volume t/. occupatoda una mole di gas. queila di !'osservazionedimostrache quando la pressioneè esattamente un'atmosfera e la temperatura quelladi 0'C (273,15 K) il volumemolaredi un gas idealevale22,4140 dm3(22,4140 litri o 224140x 10 I m3,cheapprossimcremo a 22.4 dm3). Questanozioneci permettedi utilizzarele altie equazionidei gasideali per prevedere il voÌumecheunacertaquantitàdi gasoccuperà in qualunquealtra condizionedi pressione e di temperatura. Riuniamoi frammenti:la costantedei gas.I tre diversiinsiemidi osservazionisperimentaÌiche del .abbiamoesaminato,V,r1lp, Vcr,T, tr/ccI, sono tutti rÌspettidell'equazione gasideaÌe, pIuccrî Tutto ciò cheoccorreè determinare la costante di propozion a l i t ào. { n s / . . / r / p , /gecir .R . P o i c h é s a p p i a mcoh e .r 0 " C e a d I a r m .I m o i d i g a r occupa22f dm3,possiamoesprimereR così: ,5 1q: pVinT : ( 1 a t m )x ( 2 2 , 4 1d4m 3 ) ( 1 m o l )r ( 2 7 3 , 1K5 ) : 0.08206dm3 atm K 1mol t Litd e atmosîere sono senz'altro unità idonee a favorire l'apprezzamento dell'entitàdella grandezza,ma noi dobbiamo ancheesserein grado di operare sulle unità fondamentali. Convertendole atmosfere in Nm :, ecc.,abbiamo: ( 1 , 0 1 3 2x 51 0 sN m 2 ) x ( 2 . 2 4 1x41 0 ' m 3 ) p - ( 1 m o l ) x ( 2 7 3 , 1 5K ) :8,3144NmK I mol-1 :8.3144JK-rmol I. P e r i c a l c o l i p i ù g r o s s o l a nbi a s t e r àr i c o r d a r eR - 8 J K l mol-1. 1.2 Le miscelegassose:pressioneparziale Ai fini chimici riuscirebbe eccessivamente restdttiva una trattazione che si limitasseai soli gas purì, per cui prenderemoora in considerazionele miscele. 1. Le propfietòdei gas 29 Supponiamodi introdurre in un recipientedi volume Zzo moli di un qualche gasidealeA; in baseall'equazionedei gasperfettila pressionesaràpo: no(R!Z} le avessimoinvece introdotto nel recipienten" moli di un altro gas B, esse avrebberoesercitatola pressionepB: vB(RTIV)LAmmeftiamoa questopunto che il gas B sia introdotto in un recipienteche contienedi già il gasA: quale sarà la pressionetotale? Furono le osservazionicompiuteda Dalton(*) nel secoloXIX cherisposeroa parzíalidí Dalton afÎermqcF la pressí9u! questoquesito.La Leggedelle pressioní è data'Jtrqlla gas ídealmente che si comportí di ;ottlryadellgisercitaiada w-miscela pressnnl totale sarà dire che nel nostro medesímo, dentità gas ne volume tementanteil l gas. e che la (Pag. numero pulq[gns_e!9uI99rn9nt9 (1.2.1)' per le.miscele4i due soli.gas;se La leggedi Dalton non vale esclusivamente presenti in quantitànA,n*, rispettivamente gas B;C,... A, dei una-;Gla;nsiste n . ..., la pressioqgtotale risulta urto e nch'essa umenta con la ne reso (r.2.2f p : p o * 'p s ' t p s t - (1.2.3f h = n:lRTlVl J: A' B, C"' Esempio(Obiettivo2) A 298 K si introduconoin un recipientedi volume10 dm3una mole di azotoe tre moli di idrogeno.Quale valore hanno la pressionetotale e le pressioniparziali? 'ultimo à di gas Metodo,Pafielldodalpresuppostocheilcomportamentosiaideale,ciserviamodell'eq' (1.2.3)per determinarep, e dell'eq.(122) per determinareIa pressronetotale' 1 1) Risposta.p(Nr): (1 mol) x (0p82 dm3atmK- mol- x (298K/(10 drn3) = 244 afm' P(H):3 x (214 atm):'|'32 atm' P = 2,44 atm+'l ,32 atm = 916 atm' + i i un !:Ptj4:ltj9st!) i { as lo9_ar altra si awale della dellalt Un'altra espressione mo di avereuna misceladei gas ità totalee n: nÀ+ nn+ ... mòlaredi J. Ammettia- del :io- ol di mento operare biamo: e che si \r.2.4)" vale a ( somma alla molare-Dato che la p : pA+ pB+ ...= ( x;I x"'t ,.\nRTlY : nRTlV. tto.tt" "o-"*ontribuilcono alla pressionetotale di un sistemaa due GiiàìS cómponenti le pressioni patziah al variare della frazione molare di ciascun componente da zero ad 1. (*) Si tratta del medesimoDalton dell'ipotesiatomicae aDchedel "daltgnismot o cecitàal colore, disturbo dal quale era afTettoe che egli stessodescrlsse Passavaper <uno medioòre, singolarmente carenie di îacoltà espressive e di capacità .p"ii"i"rt"t"i" per ad altra gentee, fatta eccezione .i"r"tittrr"r. Per di più <iaram]entesi accompagnava alcunpassatempo" oualcheDartitaalle bocceil giovedipomeriggio.non si concedeva atomica? non sia slata proprioquestaabitudinel'originedell'ipotesi élii.,i.i" Pate I. L equilibrio Figura 1.3. Pressionetotdle e pres-, sioni parziali per una miscela dí gas ' itleali. Esempio(Obiettivo 2) Al livello del mare ia composizionedell'aria anidra, in massaper cento, è approssrmahvamente la seguente: Nr: 75,52;Or: 23,15;Ar: 1,28;CO2:0,M6.eual e la pressioneparzialedi cignunodei componenti,ponendougualead 1 atm la pressionetotale? Metodo. Ammettendoche il comportamentosia ideale,ci serviamodell,eq.(1.2.4)nella forma A: xrp; ciò comporta ìa determinazionedella frazionemolare di ciascunsingolo componente. Dalla composizionepercentualein massasi può passarealla lrazìonemolare a condizionechesianonote Ie massemolari M{J) dei singoiicomponenti.Seiì componente J partecipaalìa massatotale in misura di r!ì per cento, 100g del camproneesamtnato conterrannorL,,g di J, talchén, : rrl/M(Ji La quantità totale presenteè n: lt,(Nr/M(N.) + x (Or)/M{Or)+ ...,sicchéla frazionemolarex, del componenteJ è r;/M(J) divisoper ia sommasuddetta. RispostúÌ. ,(N2/M(N, ): (75,52g)/(28,0 gmol 1):2,69mol l r , ( O , I M ( O , ) : ( 2 3 , 195/ ( 3 2 , 0g m o l ' ) : 0 , 7 2 m o t Ìr'(Ar)iM(Ar): (1,28g)/(39,9 grnot 1):0,032 mol tt (CO,)/M(CO,): (0.046g/(44,0g mol- 1): 0,001moi quantitàtotal€in .t00g:3,44 mol frazionimolari:x(Nr):0,782, x(Or)= 0,209,x(Ar):0,009, x(COr):00003 pressione parziale:p(Nr):0,782 atm, p(Or)= 0,209atm, ecc. Gli esperimenti sui quali Dalton potè fondare le proprie conclusioni furono compiuti nel 1801;non può dunque destarmeravigliache le sue leggi costituiscano solamente un'approssima-:uione. I gas reali manifestano in effetti deviazioni che possono assumerelmportanza rilevantissima quando a causa dell'alta pressione o della bassa temperatura - le forze intermolecolari si îanno significative. 1.3 Le deviazionidal comportamentoideale w Ove un gas non si comporti in maniera ideale, la sua equzzione di stato si discosteràprevedibilmentedalla sempliceespressione ptrl: nÀI ccratteristicadel gas perfetto.Ci rendiamo ben conto che non possiamoraffreddareun gas fino atl annullarne il volume né comprimerlo fino a farlo scompadre del tutto, e sappiamo p e r f e t t a m e n t ec h e i n c e r t e r e g i o n i d i p r e s " i o n . e d i r e m p e r a t u r ar g a s s i trasîormano in liquidi e in solidi. L'origine microscopica delle deviaziom dal c_omportamento ideale risiede , ;1 f r a l e s i n g o l em o l e c o l eP . e r q u a n r o p i c c o l e l.e m o l e c o l en o n s o n o lnell'interazione i n f i n i t e s i m ee. d e i n t u i b i l e c h e q u a n d o v e n g o n o . o s l r e l r ea d a v r i c i n a r s is o t t o l e f f e f t od e l l ac o m p r e s s i o neer s em a n i f e s t i n o q u a l c h er e s i s t e n z rpro. t r e m m oe s s e r e indotti a concludere che Ia compressione di un gas reale sia più difficile perché le molecole si oppongono ad un eccessivolvvicinamento. miì attenzione! Non dobbiamo dimenticareche Ìe molecolepossonoancheattrarsi a vicenda.Sono tali L Le proprietòdei gas {r,'f,6:c ,,{""*-f* f.'*ai - PY* eDro, e al è la totale? 4) nella sitrgolo molare ponente amioato yM{Nr) o Per la 600 pl^tn z- pV^/RT rì *-l* É i lú=Vu'uu{uro Z = pV^lR'ÌJ,di una seriedi gas Figura 1.4. Fattori di compressibilítà, r,-) \.- .^ .l-'[<: i\- J( '-,^.0 . , li?t "^ - è-.t ;,)* - + \' À,*r/f64e att!4ziqni 4 giustificare la coesione,labile ma signì.ficativq'che permette alle-altrazionié.dunque molecoledi un.gasdi riunirsi-in:n liquido.L'effetto.de-l-le compressione. quello favqrire la di QntièTi-aue processiTàIa rneglio?Saràpiù facilecomprimereun gas reale che uno idealeper via delle attrazioni intermolecolari,o saràinvecepiù dillicile camposolo quandole molecolesi trovano a contatto-recip-r9co-:.le-1949ÍW!gY€- - , , r,. , - i .-ioeloo"to,Lìtr.9 furono ituiscani che ressioicative. tato si sticadel risiede n sono sotto o essere erché le e! N_on ono tali t. decideI'attrazione)e a Dressione L \ / èraro ch9!e la-I9pU.lql9-4.S) elevatamenofacilmente(49ci4.e .A plq.slionebassissima esse^ contatto,-44?i si tro.yino*-a mglecole Jrl|aLÈÀ !,r-!L.s!or{-o-49-1q$-S-E+po !onq!e.!g*qle gl" ila LÈ HOL. & to-"-*pg.! .dallealtre cb9.!É.-l9.lo-lzi_.S!f,41!y"-pe ideale. in tali circostanze è il comportamento sienificativo: * ill,Àrokr cosi?Ul4 ma!9l3 Esiitequaicheprovachèi gassi compònino-ffèitivamente imDerfetto. -carattere 'La alcuni risultati ottenuti determinandoil fattore fieii? ffiÎustra di reali entro un certo di una serie di tuttl bassissima temDeratufacostant€. Si vede che denunciano un fattore mostrano Z > I elevata tuttr idealmente.A a Parte L L'equilibrio I soterme sperimentali tlell'anid.ride carboníca- 3l,04"c(r") D Ynldr,], (1 . 3 . 1 ) Si noti come per taluni gas (ad esempio il metano) la deviazione dal comportamentotdealesi rendeconsiderevole solamentea pressioneelevata.È un dato confortante,perchéprova quanto benesi adatti l.equazionedei gasperfettia interpretare il comportamento di una serie di gas reali. per contro si può constatareche alcuni dei gas più comuni (ad esempiol,ammoniaca)manifestano ampiedeviazionianchea bassapressione, e questodiceche,sele nostrededuzioni devonoavereun qualchevalore,occorretenerconto del carattereimpedetto dei gas. Per fare un passo avanti nella nostra analisi dobbiamo mettereda parte il fattore di compressibilitàed esaminareinveceil comportamentocomplessivodei gas reali in rapporto alla pressione,aÌ volume e alla temperatura.Una via sarà quelladi prestabilire una seriedi remperature e seguirela dipenderza di p da V a crascunatemperatura.In altre paroletracceremouna seriedi isotermesperimenta_ Ii Un lavorodel genereappareiÌlustratoin figura1.5in basea dati sierìmentali reìativi all'anidridecarbonica. temperalq!4glevatanon si rilevagran differenzafra le isotermereali e quella .. 4 ideale (riportata già in fig. 1.1).La compressione isotermadel sas reale_ che equivalea percorrereda destraa sinjstrale curvedellafigura .t.5liale la pressione mentreil volurnesi riduce)- si verificain buon accordocon la leggedi Boyle.Vi sonotuttavia dellediflerenzechelascianointuire comep tr/n: ÀTrappresentisolo il primo termine di un'espressione più complicatadelÌa forma p v ^ : R T | l + B ' ( T ) p+ c ' ( T ) p , + . . . 1 . Data I'esiguitrìdelledeviazionisi può essercerti chein questaregionei coefficienti B', C', ecc.siano assaipiccoli. Difatti l'esperienzaprova che in molti casi è più convenientelo sviluppo (1.3.2) pv^: RT\t + B(.r)lv_+ c (T)lv:+ ...] .noto come equazionedi stato ririale (l'aggettivo deriva dalla parola latina con cui bonica. ne dal a.È un rfetti a si può festano duzioni etto dei parte il ivo dei 1. Le proprktò dei gas CJJ,"Sbg-9_di do coefficiente-ui1jg.{"; si indica la <forza>:vis). B (T) si dìce-secon y-'"4!S.-""-S,-!-eptiqltg granlulga meng.lltpglgn1g, -.i_"!3gqjq.Zo-gg9{19i9$-"ma se iòr.4rrlqre!'CqBr-rqlS-{'-*-3lo-gì--C}g!-o--g9do, i,apereeheè p-ói.gil,l!é per alcuneillustrazioniche sene fanno nei problemi,essanon facciamoeccezione riapparirà fino alla Parte II. qqr4Po{tqnenlq ld:qle sglo noteYoti.e { lassa 1gqrpq4gg l9_Qe.vjgzlggi--{1l di andamentochemostranole variazioni dobbiamochiarirciil sensodellebrusche curve della figura 1.5. Si consideri ciò che awiene quando si riduce a temperaturacostante(ad esempiomedianteuno stantuffo)il volume di un campionedi gas inizialmente I'incremento nellostatoA (fig. 1.5).F!{o--sCIn]tq.Cl""4,_ggy9_]e con la modo in accordo ne stessasi verifica della sr presentanoa parllre dalla legge pressionenecessariaper imporre il volume diagrammatopuò differirepaurosamente da quella prevedibilein base alla legge. Nel punto C, che in pratica corrispondegeneralmentea un regime di alta con il comportamentoideale, pressione,si è ormai smarrita ogni rassomiglìanza alcunincremento senza determinare scorre che lo stantuffo perchéci accorgiamo CDE, e orizzontale dal tratto è rappresentato questo di cose pressione; stato di del recipiente: del contenuto nell'osservazione giustificazione trova immediata appenaa sinistradi C fa la propria comparsaun liquido, ed è possibilevederedue fasi separateda una superficienettamentedefinita, il menisco.Via via che il La volumesi contraeaumentala quantitiì del liquido e il gasvienecondensandosi. è che ragioneper cui il movimentòdellostantuffonon incontraulterioreresistenza il gas può reagirecondensandosi. di uaporedel liquido alla dicetensione gai è interamentescomparso,il campioneè completamenteridotto in liquido e lo stantulforiposa sulla superficiedi quest'ultimo.Qualunqueulteriore riduzionedi volume del campionecomportaI'applicazionedi pressioniconsiderediflicili da cornprimere,ed è proprio per questo voli (i liquidi sono estremamente il che trova espressionenella decisa idraulici), nei sistemi adoperano che si Anche la minima riduzione di volume di E. a sinistra della curva impennata pressione. di aumento enorme richiede un Uîo speq4blilqqlÈglo rives-lg, 4.41e1!a,,!lis91e-r-49 ry1b!e994 -diClrr!ei1{9,1.!l3 "pnlS.p.q!rd" -CilAfegpgl4tura 4, J-lql-rsqqe,.r-9e".9L9-s.r 9-o,Ue94l"q!1,"te?"lqS"-di srado al di sotto di T. manifestal'andarnentoor ora descritto:a un il gas si condensain un del a sara daVa mentali che essione oyle. V_i entisolo fficienti sl e plu con cui cp-stituislano-sn s;cib:!!!è.+lcy@,4i.4eltruIqgqq4'ì1nlp-"s,$u -v!-e-p. 9rq-!liqs9.-9,nqt g tt!&I!qq tr liqUt-qgqggq g,ti9gdS-Sdg$e.-Q9!-t!-gqt polzigngdql,94-mp1o-1g checompaia-if 49ni!-99r_e-19mP9!q1r:g 9llpe.qore quglunqugsrala Pressron9 n94-qi.foJ4q, !q ppes-ptqrlg .e,.11 gAS-.v!94-e, il -iL.liqUidp .so,!to-pp,Sto-'= -aJ!p,quate j9.-qPLCgq tgUip(coqispoldeg!!,4!!"ojl,4ogqtip. ql molare punlo Cl I llolume 'eme I/.0. Nell'in p, critico uolume molar,e uítica e si.diq pressione 91o !ònfo1don9) m^-V^ e 7. prendonoil nomedi cosnnricr ichedel gas. 1.4 Un'equazione di stato per i gas non perfetti valori ai coefficienti di statoviriàlesi può sfruttaresoloattribuendo L'equazione Peri noslriscopi comeessivarinoconla temperatura. e osservando determinati la cheoltretutto ci darebbe troppospecialistica, attualisi trattadi un'operazione Pa e I. L equilibrio descrizionedi un soÌo gas per volta. Quel che ci occorre è una visione più complessivadei gas, sia pure a costo di una minore precisione.Ci serviremo dell'equazionedi stato chevan der Waals trasseda una raffinataesercitazione di logicascientificaapplicataa una situazionecomplicatasotto il profilo matematico ma semplicedal punto di vista fisico. IÌ nostro scopoconsistenel tlovare un'espressione se4p!19pghg.p,gssa.qeg!ryda equazionedi stato ap_pllssim€iapgl! g.e!tqgl!, ,E-qse d9,vqailJeltereaa.!lto-lsjlterazioni attrattive qqanto quelÌelgpulsive.Delle interazionirgpulsiveteirJmJ conto 4mmeÌtendo_S!9 SS_!e {49914It9gglnpo4qle_!e {qqlggole come se fossero piccolesfereimpenetlelll1'glqgglllqCelvolume._u,",.Delleiorze aììr3rJiver{r_!gmó conto rnvece ammettendoche esse abbiano I'effetto di ri{g119 lq pryjliSqg esercltata cat sas_ L'influenzadel volumemolecolare.Ll fatto che il volume proprio dellemolecolenon sia nullo lmplica_chelo spaziovuoto accessibileal moto delle molecoleitessenon sia Ij bensi/ nà.doveó é dell'ordine delvolumeoccupaloda L molecole. Lu.. iL è la costantedi Avogadro,vedi pag..10,ed r il numeó dèllemoli presentrlinttilli tate qpazioè parzialmenteriempito @L!qo_ryq_ tt_"_rjg,4èlenioteóote.CiO inArceT sostituireil volumedell'equazione di statoOétlas iOàte con Ia.qùintiràV_nb, che rappresenta il volumeeffettivamenle accessibile: p(V nb\: nRT. ., owero p:nRTl(Y-nb). decremento della pressione: ct2/122, in gq a è 149 _co_s!a_q_te. Ne discende che iii 1,|,,:':::'-:.{,.'.,'--,':t:;;; (1.4.1) ossia,per una mole 4i.gas, (1.4.2) p: Rrl(v^- b\- alV2. I l t e r m i n ea g g i u n r o . r/ ' s i pressione interna deI gas. d e f i n i s cspesso e Esempio(Obiettivo 3). In un certo processoindustrialesi deve riscaldareI'azoto a 500K a voiume costante.Se il gas entra nel sistemaa 300K e a 100atm, quale pressione€serciteràalla temperaturaoperativalìnale? Si tratti l'azoto come un gas di van der Waals. Metodo.Per cotrelarelra loro pressioni,volumi e temperaturciniziali e linali ci serviamo dell'eq.(1.4.1): k - p,: lnRTll(V - nb)- anzlv' l - lnR\l(V - nb)- an,lvrf = nR(T - T)l(v - nb). Per pot€readoperarequ€st'espression€ dobbiamoconoscereil volume del contenitore.la quantitàdi gaspresentee il parametroú. La tabella1.1indicaper quest'ultimoil valore3,9 x 10-5 m3mol 1. Iz devefar parte dei dati e noi supponiamoche le misureportino ad attribuire al volume del contenitoreil valore di 1 m3. La quantità di gassi può ottenere risolvendol'equazionedi van der Waals in furzione di n alle condizioni iniziali. 1. Le ptoprietàdeí gas nepru iremo e di rabetta1.1.l9"l3l!Ul-I:l_q:ilq.a|s a/dm'atm mol ' matlco €rvlre nto le Kr Xe ssero t12 rremo sslone oa N, nullo sla 4 1o0b/dmrmol-l 0,03412 0,2107 1,345 2,3t8 4,194 0,2444 1,360 1,390 6,493 3,592 5,464 4,170 2,253 4,471 5,489 18,00 NE remo peJ!?ri s9:: ct co" H.o NH. cH. c-H, tale a 2,370 1,709 3,219 3,978 5,105 2,661 3,183 3,913 5,622 4,267 3,049 3,707 5,714 6,380 -nD olecole volume erà alla erviamo nitore,la lore 39 rtino ad ottenere i. otteniamo n - 3300mol. Dunque (3300mol)x (8,314J K- I mol- r) x (200K) Risposta.Risolvendopeu Pr-P':@t ')l : 6,30x 106N m-' o 62,2atm. In definitiva pr- 162 atm. Commento.AssumendocompoÍamento idealesi ottiene Pt- 767 atm. I"'eq,JLll)-è-\les!s4j.q!e_dí.tla{ejL!qL!eú!s!.!!f!Lb-1emo-&grlqlelo 1!r del volume. base ad argoment-_I.gt-ti. -PS:. la- verità assai.Yqgllg s Prop-o:ito può in parecchi ricavare si L'equazione in-tèimóÉiolari. delle forie e iloièbói-à come si possa pregio mostrare qui di ha il ftìi=di";i.ì,'il"ilili.ì;;à;È;A6 dar forma a un'equazionea partire da idee affattogeneralia proposito di ciò che awiene a livello molecolare(e per di più ignorando una grande quantità di particolarie di aspettimatematici).Un ulteriorevantaggiodellavia che abbiamo ieguito consistenel mantenerenel vago il significatodei coefficientia e b, che consideratiparametri flessibilipiuttosto che vanno assaipiù convenientemente proprietà molecolariesattamentedefinite. Dobbiamo ora vederese I'equazionedi van der Waals rassomigliin qualche modo alla vera equazionedi stato (qualunqueessasia).Un modo di verificarlo seessapermettedi prevedereisotermeminimamentesimili consistenell'accertare nellafigura i.5. La figura 1.6mostrauna sene a quellesperimentalirappresentate di curve tracciate in base all'equazione,e se si prescindedalle caratteristiche oscillazioni(chealle alte temperaturescompaiono)esserassomigtanosenz'alcun dubbio alle isotermesperimentali.Owiamente le oscillazionisonoprive di realtà aumentareanche chel'aumentodellapressionefacesse (in taluni stati sembrerebbe porzione di curva nella il volume), per cui le eliminiamo, sostituendole questa regione la per cui in corrispondente con un tratto orizzontale.Il motivo su un trattam€nto teoriavienemenoè cheil modellodi van der Waalsnon si basa ione fra due corpi. corretto dell'interaz di stato sono i essenzialidi Gli elt termine R Aì Ad 4.2 I'identificarsi di f con la riduzionedel volume Pdrte I. L equiLibrio Figura 1.6. Isoterme di uan det Waals. (Su tiascunu ist)temu íl l)alorc di TlT"). accessibile da V^ q V- - ó. In deflrnitivaa temperaturaidealeavremoisotermeda gasidealespostateperò versola regionedei volumi superior!(in modo che i rami sinistri dellecurve si impemino all'infinito non a I/.:0 bensìa tr/.: ó). Questo comportamentoè illustrato dalla porzione più alta a sinistra in figura 1.6. (2) Le oscillazionicheabbiamÒsostituitoc,ontratti r,e-ttilinei e.identificatocon 19regioni di coesistenzadel liquido e del gas si registranoquando entrambi i tcrmini della (1.4.2)hanno pressappocola stessagrandezza.Il primo termine scaturiscedall'energiacinetica delle molecole e dalle interazioni repulsive,il secondodalÌeinterazioniattrattive.È prevedibìle che liquìdi e gas coesistano quando le forze attrattive sono all'incirca uguali a quelle responsabilidella dispersione.. (3) Siamo in grado di locahzzareil punto critico. Infatti, al di sotto della temperaturacritica la curva oscilla,passandoprima per un minimo e poi pér un massimo:questi due punti si awicinano via via che la temperaturasaleverso il valore I e qui finisconoper coincidere.La conseguenza e che in d la curva non esibiscepiù la successìone.di un massimoe di un minimo, bensìun flesso.Dalle proprietà dellecurve è no-toche il flessosi verificanel punto in cui si annullano L Le proprteù dei gas Waals. i TIT.\ fabella 1.2. Costantl criliche dei gas. T.IK Xe H, o, 119 65,0 74,0 90,1 N, 55 76,1 102 . 72,7 218 '111 45,8 50,5 4,2 48,6 co" NH. cH. 0,306 0,308 0,285 0,290 0,305 0,308 0,291 5,21 44,4 150,7 289,8 57,8 41,7 2,26 26,9 48,0 58,0 12,8 50,1 He Ne 154,8 126,3 144 417,2 84 304,2 647,4 405,5 '191,1 124 135 94,0 72,5 99 124 1,t8 260 0,276 o,247 0,275. o,227 0,242 0,289 0,270 0,285 0,274 283,1 305,4 562,7 (q ) L- -.-ì D e " rJ",h 0.0"Tc z+r.fg i valori di coefficienteangolare: curvatura: dp -RT -: ,2a : -j--:u dv^ (v^-b)' d'p 2RT dv'- (v^- bf vi 6a a I:lc,p:pc. v:vc. vI Risolvendosi ha: (1.4.3) erne oa hei rami oesistano della I*=:!- p": al3V3.: al27b2 Rb T":8p"V^"13R:8a127 I-'iqip-g_di qlt .t" ..4-iot-u iodu* dou.qllgto$!9ry_!994e!i_4a z---p.!-!!Èjp2 ?i ts= 21k/8 La verifica consiste nell'accertare se il fattore di compressibilità ctitico (2.) valga $. EsaminandoI'elencodelle costanti critiche sperimentaliriportate dalla tabella1.2per un certo numerodi gassi vedeche Z" è inferiorea 0,375,ma chele differenzesono piccole,il che ò motivo di soddisfazioneper quanto riguarda la dell'equazione. validità , I gasa confronto.Una tecnicaimportanteper confrontaregli oggetticonsistenell'individuare un aspetto caratteristicofondamentalee nello stabilire una scala idonea a determinarnela misura.Abbiamo fatto un applicazionesemplicedi tale criterio riferendo le dìstanze intermolecolari a una scala basata sui diametri delle proprietà caratteristichedel rapDresentano una scaladelle oressioni.dei volumi e delle Pa e L L'equilibrio variabilivere e propriee i valori critici corrispondenti: pressioneridotta: volumeddotto: temperaturaridotta: f,: plp. V,: V^lV^" T,: TIT.. La speranzadi van der Waals,che per primo compì questotentativo,era che alla medesimatemperaturaddotta uno stessovolumeridotto dj vari gas reali esercitasse la medesimapressioneridotta, e tale speratza risultò ampiamente fondata.La figura 1.7illustra il fattore di compressibilitàîldotto. Z,: p,V,lRT,, per una seriedi gas,espressoin funzionedellerispettìvepressioniridotte a variè temperature ridotte, e dawero colpìsce il fatto che i valori di Z, siano approssimativamente uguali per una grandevarietà di gas nelle condizioni più diverse.Si confrontino i risultati con quelli della îigura 1.4,che riportano dati analoghi ma ottenuti senzafar conto delle variabili ridotte. L'ossen,azione chei gasreali che si trovano nel medesimostato di volumee di temperaturaddotti esercitanoapprossimativamente la medesimapressjoneridotta va sotto la definizionedi teggedegli stari coftisp,)nJenti. Vediamoora se sia possibiletrarre dall'equazione di van der Waals una qualchespiegazione di talelegge.A tal fineintroduciamonell'eq.(1.4.1)ivalori di p, Z. e T espressiin funzionedellerispettiíe variabili ridòtie,è poi trasformiamo questeulîime in funzionedellerelazioni(1.4.3). Otteniamodapprima R44 t v t v n ,_ u l 0 v--v' e poi ap, 8oT, cl 2'7h2 21bl3bv,- b) aA1v2 che riordinando lornisce (1.4.4) " 81 3 3V,-1 V: è ugualea quella dell'equazioneoriginaria, .La forma di quest'ultimaespressione ma ne sono scomparse le costantia e ó, che sono diverseda gas a gas.La conseguenza è che diagrammandoÌe isotermein funzionedellevariabili ridotte si ottengonol€stessecuwe per tutti i possibiligas.È proprio questàl,essenza della leggedeglistati corrispondenti,per cui risulta evidenteche I'equazionedi van der Waals e compatibilecon essa. Cercaredi attribuire a questa conclusionesignificatieccessiviè un errore. perchéanche altre equazionisi accordanocon la legge.Tutto ciò che occorre infatti e disporredi due parametriche assolvanoalla funzionedi c e ó, nel qual casoè semprepossibilemanipolareI'equazionein modo da ricavarneuna forma ridotta. L'osservazione cheigas reali obbedisconoalla leggein modo approssimato equivale né piri né meno a dire che un unico parametro può tradurre approssimativamsntetanto le interazioni attrattive quanto quelle repulsive. L'importanzadellaleggenon risiedetanto nell'interpretazione teoricaalla qualesi presta,quanto nella possibilitàch'essaoffre di riportare le proprietà di tutta una seriedi gas sopra un unico diagramma(valea dire Ia figura 1.7invecedella 1.4) La portatadell'equazione di van der Waals.Supporreche un'unica,sempliceespressione possa giustificarele relazioni pVT ù tùtfi i possibili sistemi sarebbedar prova di eccessivoottimismo.Volendo operarecorrettamentenon si può fare a meno di ricorrere allo sviluppo viriale, eq. (1.3.2)e di basarsi sui valori tabulati dei coefficienti viriali (tab. 1.3) Il procedimento e in generaleaìquantolaboriosoe impacciatoda un gran numerodi calcoli.Il pregiodell'equrzionedi van der Waals 1. Le proprietà dei gas elevata)saremocostrettiad adoperareuna dellealtre equazionidi stato di cui si dispone(alcunesonoriportate alla tab. 1.4)oppurea inventarnequalchealtra o a ripiegaresullo sviluppo viriale. ra che V-/RT. a sian_o li piqi o dati mee di ais una loridi dellay!!!jg!g Figura 1.7. Il fqÚe!edie%p!r$!!!lj!i4491!!9.24!U4!syna!o Jn.funzione rídorru. Tabolla 1.9. Valoti del secondo coeflicisnle vhialo, 8/cm3mol-'C). 't00K errore, occorre el qual a forma ossimaradurre pulsive. quale si tta una ella 1.4) HE Ne 11,4 -4,8 - 187,0 273 K 12,O 10,4 -21,7 Kr Xe N, - 160,0 -197,5 Co. CH. Araa - 167,3 13,7 _.10,5 - 149,7 -53,6 - 13,5 allo sviluppo (') lvalori di I riportatìin questasedesi riferiscono q V | R T : 1 +B l V+ C l V + . . . I e C di questosvilupposonocorrelatia 8', C'dello sviluppo pVIRT:1 + B'p+ C'p' +... da B' : B/RT,C'= \C - B' l/R'r. v4 ._Qj meno di lo9 W aals l-lF 373K 11,3 12,3 -28,7 -81,7 '15,6 6,2 -3,7 600K 10,4 13,8 1t,9 2,0 21,7 _ 1 ta 3,4 8,1 19,0 40 Pa e l. L equrlùtio Íabella 1.4. Le eouazionl dl slato. Si sonoproposteparecchieequazionidi statoper i gas reali.I criteri per giudicarneil successo le relazionipVf sperimentalmente osservabili,sia sono: I'accuratezza con cui rappresentano pure entrocampi non amplissimidi condizionitla semplicitàdella lorma (che ne consenteuna ll ristrettoelenco il ricorsolimitatoa parametriflessibili. facilodifferenziazione e integrazione); che seguèrispondein misuracrescenteal primocriterioman manoche si va avanti,ma quanto al numerodei parametriessoaumentada zero in (i) a cinquein (v),fino a un numerodèl tutto indefinitoin lvi). (i) Equazionedel gas ideale { i i ) Equazionedi van der Waals p : R r / l v ^ -b l - a / n . Costanticritichè: p.: a/27b' v,":3b T":aa/27qb Z":i=0,375. Forma ridotta: - 1)- 3/V. p,=8T,/(3v, (iii) Equazione di Berthelot p - Rr/\v^- b)- a/rv' h. Costanti critiche: p":+(za+/3b3)1/' , v^..=3b, r.=îl2a/3bR)11' , z"::=0,375. Formaridotta: - 1)-3/r,V. p,:8T,/l3v, { i v ) Equazionedel 0ieterici p: {Rrl{y. - b)} esp( a/À7y.). Costanticritiche: p": a/4e'b' v^."-2b T.=a/4bR zc=2lè' =0,2706. Forma ridotta: p,= {e,r,/(2v,- 1)l esp(- 2/T,v,). (e non indica un paramètroma I'esponenziale). Equazionedi Beattiee Bridgeman p : (1 - yl Rr lvú+ F)/vi d=aof+a/V^) p: b"ll - b/v^) d/v"* (vi) Equazioneviriale (KammerlinghOnnes) p = (RT/V^J c (r)/v' + ..}. {1+B (T)lV^+ Problemi 1.1. Una certa quantità di aria occupa I dm3 a temperaturaambiente.Quale pressione occorreapplicarvi aflinchéessaoccupi, semprea tale temperatura,100cmJ? 12. Al livello del mare,con una pressionedi 755 mm Hg, il gascontenutoin un paìlone occupava2 mr. A quale volume si sarebbedilatato il palloneelevandosia un altezzacui corrispondesse la pr€ssionedi (a) 100mm Hg, (b) 10 mm Hg? Si ammettache il materiale del pallone potesseestendersiindefimtamente. misuraun volumed aria una campanasubacquea 13. Postasul ponte di un'imbarcazione, di 3 m3.A qualevolume si troveràI'aria una volta immena la campanaalla profonditàdi I Le Pro7rietìt dei gas cesso li, sia te una lenco uanto l tutÌo 4l gcm r 50 m? Si ammettache la densrtamedia dell'acquadi mare sia 1'025 di una cannuccla 1,,1.Quale differenzadi pressioneoccorredeterminarcalle due estremità Si stimi acqr.rosa? bevanda una per succhiare cm, 15 lnngu airpoìtu u".ti""1.."t" . cannucciail della superiore all'estremità a st;bilire polmoni necàssaria i"r"p".J""" a"i vuoto parzìaleaPProPriato. quale temperaturr occorrerr 15. Ess€ndoìa temperaturainìziale quella ambiente,a cm'l' rafîreddareI dm3 di gas id€ale per ridurlo entro un volume di 100 esempioda automobile)in una giornata 1,6. Abbiamo gonfiato un pneumatico(per "C. _ La pressioneera 1,6atm. Quale presslone inue.nole,"o' iì te.-oúetro che segna 5 quandola temperaturasalirà'in perdite registreremo ammessochenon si v€rifichino estate.a 35'C? 1 . ? . A l m o m e n t o d e l l a n c i o , a l i v e l l o d e l m a r e , u n a s o n d a m e t €r e o l o g-i c a p r c s e n t a v a u n di 20'C raggiodi I m, mentre raggiuntala massimaaltezza'con una temp€ratura il pallone? d€ntro quell'altezza' pressione, a la stata sarà iii"-ggi".." divenuto3 m. Qìale a pag 25 Si deducala 1,8. La leggedei gasp€rfettiè una leggelimife nel sensoillufrato basedei dati seguenti' poi sulla gas e per ideale (p) un ."lu"ion" ir-upr"s.,ori e densità rpprossima il comportamento pressione che ibassa si veriliciri -"ilico ."iìiJi ifi.i"'t" gas' (M R del M ) quelìo ìdeale.Si determinila massamolecolarerelativa ressione Pallone ezza cui materiale me d'aria ondìtà dt 91,14 18888 22'7,3 452,8 639,3 760'0 p/mmHg 1 1J235 0,224'7 01501 0,6635 1,0615 l!684 l}splscm dellamanipola1.9, Basandovisullaleggedei gasidealiapprofonditealcuniaspettitecnici che una volta m e 3 pallone sia del vostro il diametro che palloni. Soptón"te zione dei (al livello del pergodiiulo gonno lip'uffo"" uUtiu fo.-o sf".ica.Quanto idrogenooccorre massapuò di 25'C? ambiente Quale irare.lallà pressionedi I atm e con unà temperatura 3? è-1'22kgm dell'aria Quale densità la dove mare, ,oif"uu." ii palloneal livello del voi e un vostro a bordo Con posto dell'idrogeno? al I'elio adoperando ,ut"tU" if luii". u,if" 0'28 atmosfere'la amico il pallone sale fino a 9144 metri, dove la pressioneè solo"di in grado dt Sareste kgm-3 -43'c è 013 dell'aria e la densità è scesaa ;;;;t;ì; ancora salire l'elìo?.Per quanto con I'idrogeno con tanto simile .uggiu.tg"raun'altezza problema24 22)? nel perdite si affronta delle (la questione idrogeno ultro di óisogno uvilste si sono volto a d€terminarela M M R dell'ammoniaca l l0. Nel corso di un esperimento e dopo 152 mmHg' pressione era racchiusi250 cm3 di gas in un recipientedi vetro La (a) massa la era mg 33'5 gas risultava Qual averecorrettoper la spintarJ'arìa,la massadel gas? del relatìva (b) molecolate molecolare, la massa da gos si è misurata la MMR di un fluorocarbuto l.ll. Mediante rtna mícrobilancia comprendeun bulbo divetro a un€stremodel gìogo'il L'apparecchio upìà",trini",oru,o. Ìa prcsslone tutìo circondatoda un contenitorechiuso.L'equilibrio si consegue.elevando ln un bulbo sul agisce che la spinta a"i g". "af contenitorein modo <la accrescete pari a fluorocarburo pressione del per una punto di equilibrio si è ottenutoil ;;;"il.;" alla CHF' :!íió-rn- ug, mentresi è iiottenuto i'equilibrio immettendonel..cont€nitore del disposìzione diversa una Ripetendol;esperimentocon pr"rrion" ai Zz:,2:..Hg. Hg mm 427'22 e per il flurocarburo Hg mm Derrlodel giogo le pressionisono state293,22 suggeritela possibile ó"", i la massamolecolaterelativadel fluorocafburo? [.t'iicììf.. iormula molecolare(assumeteper il trifluorometanoM':7O'O14} a volumecostantc 1,12,Al punto triplo dell'acqua(273,160K) un termometroa gas.ideale che a questa pressione ,"gnu unu pressionedi 50,2mmHg. Quale sarà la vari:uione di dl temperatura pressìone denoterà-una i"i.tp"."*tà itai"ft"rà la variazionedi 1 K? Quale temperatura quest'ultima a pressione che di variazione la fOOiC tff:,fS K)? Quale sarà di I Kl una v:rria-zione denuncera rappresentaun processodi grandeimportanzatecnologi1.13. La sintesidell'ammoniaca prestano utilmentea metterein evidenzaalcunipunti trattatl nel si caratteristiche ca,le cui Un recipientedel volumedi i"rto. Un ,"-pli"" problemachesi può proporreè il seguentetemperaturadi 273'15K' alla di azoto una eà di idràgeno i1a a-t "ooii.n"'aue moli componentee la prcsslone Quali sono la frazionemolaree la pressioneparzialedi ciascun totale della miscela? Parte I. L'equilibrío 1.14,È stato posto il problema di quali sarebberole pressionitotale e paziali se tutto I'idrogenodel problemaprecedente si îrasformasse in ammoniacareagendocon I'opportu_ na quantità di azoto. Quali sarebberoquestepressioni? 1.15.ln un recipicntedella capacitàdi 1 dm3 potrebberoesercitare131g di xenon una pressionedi 20atm a 25"C se il gas si comportasseidealmente?Divenamente,quale pressione eserciterebbero? 1.16.Supponeteora chelo xenondeli'esercizio pr€cedent€ si comporti comeun gasdi van der Waals (le costanti sono riportate in tab. Ll). euale pressionees€rciterebbero nelle medesimecondizioni 131g del gas? 1.17,CalcolateIa pressioneesercitatada 1 mol di etenechesi comporta(a)da gasideale, (b) da gas di van der Waals,nellecondizioniseguenti:(i) a 213,15K in 22,414dm3,(ii) a 1000K in 100cm3. 1.18.In baseai dati della tabella1.2indicatela pressionee la temperaturache avrebbero 1 mol di (a)ammoniaca,(b) xenon,(c)etio,in condizionicorrispondentia quelledi 1 mol di idrogenoa298Kelatm. I.19, Calcolatele costanticritiche(A, I/".., [) di un gascon parametridivan der Waalsa :0,751 atmdm6mol- ' , b:0,0226 dm3mol- 1. 1,20.Le costanticritichedel metanosono :p.=45,8atm, 4,n:99 cm3mol-l, e I = 191K. Calcolatei parametridi van der Waalse stimatele dimensioni(volumee raggio) delle molecoledel gas. 1.21.Stimate i raggi degli atomi dei gas rari in base ai rispettivi volumi critici e all'equazionedi stato del Dieterici, tabella 1.4. 1.22.Stimatei coeflicìentia e ò dell'equazione di stato delDieterici per le costanticritiche delloxenon.Calcolatela pressioneesercitatada una mole dj talegascontenutoin 1 dm3 a 25'C (cfr.probl. 1.16). 1.23.EspdmeteI'equazionedi stato di van der Waalssotto forma di sviluppoviriale delte potenzedi 1/l/. e formulate B(T) e C (7:\ in funzionedei parametri d e ó. 1.24,Ripeteteil problernaprecedente, ma questavolta riferendovia un gas di Dieterici. i25, L'equazionedi stato viriale offre spessoun modo convenientedi €sprimeresia i risultati sperimentalirelativi ai gas sia gli aspetti teodci. per esernpiole misure della deviazionedell'argondal comportamenîoidealeconduconoa 273 K al seguentesviluppo viriale: pV_lRT : 1 - (21,7cm3mot- 1/Z') + (1200cm6mol- r/Z;) +... Con I'ausiliodei parametridi questosviluppoe in baseai risultati degliultimi dueprobiemi e allerelazioniformulatealla tabella1.4,provatea prevederele costanticritichedell,argon. 1,26.Uno scienziatoanimatoda una visionesemplicedell'esistenza proponeper un gasIa seguenteequazionedi stato: p: Rrlv-- Blv:+ clv: DimosîratecheI'equazionesi conciliacon il comportamentocritico.Esprimete I2",.e ?] 4, in furzione di I e di C e formulate ii fattore critico di compressibilità2.. 1.27.Lo sviluppoviriale si può esprimeresia comeseriedi potenzedi 1//., sia comeserie di potenzedi p (si vedano le eqq. (1.3.1)e (1.3.2)a pag. 32).Spessoconvieneesprimerei coefncientiB', C' in funzionedi B, C, ciò chesi può ottenereinvertendolo sviluppoin l/I/ ed esprimendoi risultati sotto forma di potellzedi p. per trovareB, e C, bastainvertiresolo fino a p' . EsprimeteB' e C' in funzionedi B e C. 1.28.La temperatura di Boyle T" è per un gasla temperaturaalla quale Z:1. Formulate 7; in funzionedei parametridi van der Waalsper un gas.Determinatela temperaturaalla qualeI mol di xenonracchiusain un recipienteda 5 dm3pres€ntafattoredi compressibilità unitado. 1.29.Esprim€tela temperaturadi Boyle in funzionedellevariabili ridotte (a) di un gas di van der Waals,(b) di un gas di Dieterici. L Le proprietà dei gas tullo portu_ n una quale di van nelle deale. l i i )a OOerO mol di aals r/ gglol itici e ritiche dm3 a delle eterici. e sla I e della lluppo oblemi argon. gas la . , , e, d meserie rlmeleI o in l.'/tr/ ire solo rmuÌate UIaalla essibili- n g a sd i 1,30.Si può ricavareil secondocoefficienteviriale B da misure di densitàgassosaa una seriedi pressioni.Dimostrateche il diagrammadi p/p dovrebbeess€reuDa linea retta dl angolareproporzionalea B. RicavateB per l'eteremetiiicoservendovidei dati coefhciente del problema 1.8 (i dati si riferisconoa 300 K) 1,31. Lajtrmula burúmel/i..rmettein relazionela pressionedi un gasa una cerÎaaltezzat con la corrispondentepressionep6 al livello del mare lo di una qualunquealtra linea di base).Esistonoparecchimodi dì ricavarla.uno dei quaìi si basa sulla distribuzionedi Boltzmanri(pag.9).Qui seguiamouna via diversa,partendodalla variazioneinfinitesima pgdh Siprovitclereldzione, dfi,quandola densitàe p: dp : allavariazione dp associata essafornisce'per un gas idealep(À):poesp dimostrandopoi che per integrazione l- MghlRT\ (M è la massamolare delle molecoledel gas).In alcuni deì problemi che di questJespressione seeuonosi ind;rgrsulleconseguerve della formula barometricaè che in nessunlaboratorio del 1.32.Una delle conseguenze pressione di un gas può essereuniforme'e ciò complicacertamentele nostro pianeta la cose.Ma quanto incide in effetti I'effettogravitazionale?Si determini la differenzadi pressionefra la cima e il fondo di (a)un recipientedel tipo adoperatoin laboratorio,alto 15 cm, (b) un pozzoProfondo411,5m 1.33.II probl€ma1.32non è I'unico.Se il gasè in effettiuna miscela,la composrzrone le molecolepiù pesantitendonoa portarsiversoiì dipendepunto per punto dall'altezza: basso,pèrchéquonao ,lt è elevato la gî.\\dezzaMgh dipende dall'altezzain misura maggiore.Come primo passoversoil chiarimentodi questoparticolareeffetto'si dimostri che in una misceladi gas ideali la pressioneparziale del componenteJ obbediscealla si valuti l'entità dell'effenodi alterarelazionep, : p.,,,esp \ ÌvÍ,ghlRT)Successivamente La vita e più velocein cimaa un colledi dell'atmosfera. "ioneu "uiico dellacomposizione altezzaugualealla profondità del pozzo del problema1.32?In cima all'Everestabbonda allealtitudinidi {a)411,5m' (b)8 839m' (c) dell'atmosfera I'elio?Si ricavila composizione 100km (questicalcolipermett€rannodi risponderealle domandeprecedenti)La composìzioneal livellodel mareè riportata a pagina30.Si trascurila complicazionederivantedalla variazioned€lla temp€raturanel campo di altitudini iridicato. 1.34.Uno dei virntaggidella scienzaè che una volta nota una cosase ne conosconoun sull'isoladi Manhattansi passatranquillamenmucchiodi altre.Da uno studiodell'usfissia applicandola formulabarometridellaM.M.R dellemacromolecole te alla determinazione ca àlla distribuzionecheesseassumonoin un campogravitazionaleartificiale.si dimost r di un campionefatto ruotarein ultracentrifugadipendedal raggio chela concentrazione secondo: drlnc)dr:: M(1 - tpl.il'i2RT. delsolutoe or la velocità i ilvolumespecifico la densitàdellasoluzione, dovep rappresenta angolaredell'ultracentrifuga. con I'ultracentrifugaellettuatoa 20'C su sieralbuminadi buefornì i 1.35.Un esperimento g c m - 3 ,u : 1 , 1 1 2c m rg - r , c t l 2 t : 3 2 2 H z ' l a d i s t r i b Ù z i o dn e l l e d a t is e g u e n ipi :: 1 , 0 0 1 concentrazionifu: 14 IJ 12 ll l0 rcm (.,/gdm I 0.5354 0y'695 0,4067 03479 0.2941) Qual è 1a M.M.R. dell'albumina? 1.36. La formula barometricatrovò impìegoancheneileprime determinazionidel numero di Avogadro.Sebbeneil metodo sia oggi superato,essopresentaancoru interessecome esempiàdellapossibilitàdi dedurrei valori dellecostantiatomicheda semplicideterminazioni di ordinemacroscopicolnnanzituttosi dimostrichei numeridì particelledi massam dall stannonel rapportoesp( m'ghlkT\,dovem'è la loro massa a due quoteseparate nell'acquaa 20'C eflicace'inun sólventedi densìtàp In un esperimentorealesi dispersero a mm, aventidensità 3) x 2.12 10 di del raggio latice di dellesferule (densità 09982gcm pari a 0,2ó67g "rn t. Il nu-..o mediodi particellesferichealle diverseprofonditàrisultò: 0,05 0,20 0,35 0,50 0,65 0,95 hlmm )2,6 t2 34 70.1 4'7 100 N SivalutilacostantediBoltzmannedalvalorenotodellacostantedeigasR'anche)a costantel, di Avogadro