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Guida all’Igiene
Dentale
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I DENTI
La bocca o cavità orale è il primo tratto dell’apparato digerente. È un organo cavo, di
forma ovoide con l’asse maggiore in direzione antero-posteriore. La bocca è delimitata
da sei pareti:
in alto dal palato
in basso dal pavimento della bocca (sotto la lingua)
anteriormente dalle labbra che delimitano l’ingresso
lateralmente dalle guance
posteriormente dall’istmo delle fauci, che comunica con l’orofaringe.
La parte ossea superiore dove sono piantati i denti è il mascellare superiore, detto
semplicemente mascella, mentre la parte inferiore è il mascellare inferiore,
comunemente chiamato mandibola.
La cavità orale ha diverse funzioni:
- riceve il cibo, lo tritura (per mezzo dei denti), lo amalgama e lo bagna con la saliva
prodotta dalle ghiandole salivari
- lo deglutisce
- ci permette di parlare
- estetica
- ecc.
Nella nostra bocca ci sono 2 dentizioni:
1° Decidua o da latte, formata da 20 denti (10 superiori - 5 a destra e 5 a sinistra - e
10 inferiori). Compare per prima.
2° Permanente o Definitiva, formata da 32 denti (16 superiori - 8 a destra e 8 a
sinistra - e 16 inferiori).
Per alcuni anni, tra i 6 e i 13-14 anni di età, nella nostra bocca ci sono ancora alcuni
denti da latte e sono già comparsi alcuni definitivi (dentizione mista).
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ANATOMIA DEL DENTE
I denti sono organi di piccole dimensioni, duri, biancastri, infissi negli alveoli dentali,
ovvero in cavità dei processi alveolari delle ossa mascellari superiori ed inferiori.
Anatomicamente un dente presenta una parte visibile all’interno della bocca che è
detta corona ed una parte inserita nella gengiva (e nell’osso sottostante) detta radice.
La prima è circa 1/3 e la seconda circa 2/3 rispetto al totale del dente.
Un’accurata igiene della bocca è fondamentale per il mantenimento della salute del
cavo orale, perché in questo modo si prevengono le carie e le malattia parodontali.
LA CARIE
La carie dentaria è una malattia degenerativa dei tessuti del dente, che ha partenza
dalla superficie dentale e procede in profondità fino a raggiungere la polpa dentale.
Si tratta di una patologia microbica, cioè causata dai batteri che vivono nella bocca.
I batteri, nutrendosi dei residui alimentari, soprattutto quelli costituiti da
carboidrati, producono acidi che danneggiano lo smalto.
Le cause della carie sono legate a tre fattori determinanti:
-la flora microbica presente nella bocca
-le condizioni generali dell'individuo
-l’igiene orale e le sue abitudini alimentari.
ABITUDINI ALIMENTARI
Cattive abitudini alimentari, ossia i frequenti spuntini, o l'eccessivo consumo di cibi
dolci, abbinate ad una insufficiente igiene orale aumentano il rischio di carie. Gli
zuccheri semplici e quelli più appiccicosi sono i più cariogeni. La frequenza elevata di
assunzione di zuccheri mantiene un pH della bocca acido, e la demineralizzazione
continua.
Una carie iniziale che interessa solo lo smalto è spesso totalmente asintomatica. Una
volta giunta alla dentina si diffonderà molto più rapidamente perché di tratta di un
tessuto meno calcificato. Solo quando si diffonde alla dentina e giunge in prossimità
della polpa compaiono i primi sintomi. Questi sono provocati da stimoli fisici (freddo e
caldo) e chimici (zuccheri, acidi).
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I batteri che causano la carie producono, poi, enzimi e sostanze tossiche che si
diffondono attraverso i tubuli della dentina verso la polpa. A questo punto, il dente
può anche fare male senza bisogno di alcuno stimolo.
Se la carie non viene rimossa (otturazione), tali sostanze tossiche continueranno a
diffondersi fino a giungere in profondità. La sintomatologia a questo punto diventa
intensa. Il dolore è spesso diffuso a tutta l'emiarcata dentaria, spesso senza
possibilità di distinguere il dente dolente; viene aumentato dagli stimoli chimici e fisici
e tende ad aumentare di intensità e durata. In questo stadio la polpa è infiammata
(pulpite) per cui aumentato il suo volume per aumento dell’afflusso di sangue e
dilatazione delle arterie. Ora diviene necessaria la cura canalare perché il processo è
irreversibile.
In seguito si può verificare una fase di infiammazione acuta (ascesso) o cronica con
formazione di una area di infezione attorno alla parte terminale della radice (ascesso
periapicale contenente pus, granuloma formato da tessuto infiammatorio, ciste
contenente liquido).
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L’igiene della bocca
Per una corretta igiene orale, consideriamo:
-Tecniche di Spazzolamento: Evitare i movimenti in senso orizzontale. Muovere
sempre lo spazzolino dal “ROSSO” al “BIANCO” (da gengiva a dente) senza mai andare
in senso contrario. Utilizzare la Tecnica di BASS: mantenere lo spazzolino angolato di
45° rispetto al dente ed adottare un leggero movimento circolare delle setole nel
solco gengivale.
-Uso del Filo Interdentale: Se ne utilizza un pezzo di 35-40 cm che si avvolge intorno
a 2 dita delle due mani fino ad avere un tratto intermedio di 10-12 cm che si inserisce
nello spazio tra 2 denti e si dirige verso il lato di uno dei denti sulla quale lo
scorrimento del filo liscia la parete. Si estrae e si riinserisce un nuovo tratto pulito
nello stesso spazio andando verso l’altro lato. Il primo filo da consigliare è quello
cerato perché scorre meglio negli spazi interprossimali. Appreso l’uso si può passare a
quello non cerato che pulisce meglio. In commercio si trova anche un filo speciale
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(Superfloss o Ultrafloss) che è disponibile in fili singoli che hanno una estremità
rigida che si inserisce quando i denti sono uniti, sotto gli apparecchi, i ponti, gli
impianti, ed ha una parte centrale di spugnetta che viene fatta scorrere sotto e tra i
denti.
Utili anche gli Scovolini o Spazzolini Interprossimali che hanno un ciuffo singolo di
varie dimensioni montato su un manico. Si inserisce nello spazio tra i denti e pulisce
con movimento di va e vieni.
-Rivelatori di Placca: Liquido per sciacqui o Pastiglie colorate da sciogliere in bocca,
a base di eosina che colorano la placca depositata sui denti. Indica le zone non ben
pulite con lo spazzolino.
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-Collutorio: Ve ne sono molti in commercio. Il più efficace è quello a base di
Clorexidina. Non bisogna abusarne. L’uso protratto seleziona batteri resistenti,
possono prendere il sopravvento microorganismi aggressivi e ne determina la perdita
di efficacia.
-Fluoro: Il suo uso in gravidanza e negli anni dell’infanzia permette di costruire uno
smalto più forte e resistente alla carie. Ha anche un effetto battericida. Si assume in
gocce o pastiglie quotidianamente (una pastiglia da 1 mg negli ultimi mesi della
gravidanza e nei mesi di allattamento), ricordando sempre di evitarne l’assunzione in
concomitanza con il latte col quale forma dei legami con il calcio che lo rende non
assorbibile. Il fluoro si può utilizzare anche per via topica, cioè per contatto (come
avviene con il dentifricio), usando gel molto concentrati che si applicano direttamente
sui denti con appositi Tray (vassoietti) posti in bocca per 5 minuti. L’assunzione di una
quantità eccessiva di Fluoro comporta un rischio di Fluorosi, cioè di formazione di
macchie biancastre irreversibili sui denti.
Una adeguata tecnica di spazzolamento dentale e visite di controllo periodiche sono
essenziali per mantenere sani i denti.
-Ablazione del Tartaro o Detartrasi: Circa una volta all’anno è bene rivolgersi al
dentista per una seduta di Detartrasi. Per mezzo di ultrasuoni o con un dispositivo ad
effetto piezoelettrico l’odontoiatra sgretola e distacca il tartaro dai denti.
I fattori di rischio principali dei problemi che riguardano la bocca, sono rappresentati
dal consumo di tabacco e dall’abuso di alcool.
Chi fuma e contemporaneamente beve alcolici ha un rischio maggiore di sviluppare
una patologia orale.
Un'altra situazione di rischio è data dalla scarsa cura dei denti, da un’igiene orale
scadente, da protesi incongrue malposizionate e da infezioni virali.
Il contenuto di questa guida è un estratto delle dispense del corso per Assistente alla Poltrona
Odontoiatrica realizzato da Education – Scuola & Lavoro Torino.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna riproduzione, neanche parziale, è permessa senza esplicita
autorizzazione scritta degli autori.
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