USA Parchi e indiani
Postato da Pocahontas - 2009/01/02 09:42
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Per la serie “I viaggi disegnati da chi se ne intende”, segnalo diversi itinerari, di vario genere e lunghezza, sperimentati e
descritti da Marta Miuzzo, grande esperta del continente nordamericano e coautrice delle guide USA e Canada di
Livingston & Co.
PARCHI DELL'OVEST
I viaggi di Marta Miuzzo ©
Itinerario di 11 giorni da San Francisco a Los Angeles
1o giorno: San Francisco - Lake Tahoe, km. 326
Si esce da San Francisco in direzione nord attraverso il Golden Gate e si prosegue costeggiando la baia nella sua parte
settentrionale. Oltre le aree vinicole di Sonora e della Napa Valley si prosegue fino a Sacramento.
La capitale della California, fra i fiumi Sacramento e America, ha avuto un ruolo particolare nella storia dell'Ovest: qui fu
infatti trovata, nel 1845, la pepita d'oro che scatenò la corsa all'oro. La città, fondata nel 1849, a partire dal 1860 venne
collegata alla costa orientale dal servizio del Pony Express; in seguito dalla Central Pacific Railroad, mentre i battelli
scendevano lungo il Sacramento fino a San Francisco. Interessante è la visita dell'Old Sacramento, il vecchio nucleo
storico situato presso l'imbarcadero, che conserva edifici che risalgono al 1860. Nel nuovo centro cittadino si può visitare il
Campidoglio di stile classico-corinzio, sovrastato da una cupola di 38 metri.
Lasciata Sacramento si comincia a salire verso la Sierra Nevada attraverso folti boschi fino a raggiungere il lago Tahoe
situato a 1890 metri di altitudine. Il grande lago di origine glaciale è circondato da belle foreste e graziosi villaggi turistici:
la sponda occidentale appartiene alla California, quella orientale al Nevada. Per questo a South Lake City, il centro più
importante, i numerosi alberghi hanno annesso il loro casinò.
2o giorno: Lake Tahoe - Elko (Nevada), km 560
La strada che costeggia la sponda sud-orientale del lago è particolarmente panoramica e conduce alla capitale del
Nevada in meno di un'ora.
Carson City, così chiamata in onore di Kit Carson che assieme a J.Fremont percorse spesso questi territori, si trova lungo
la strada (US 50) che nel 1860 era parte del sentiero percorso dai Pony Express per mantenere i collegamenti fra l'est
del Paese e le zone minerarie dell'ovest.
A 25 km dalla della città si trova la miniera più ricca che sia mai stata scoperta in Nevada, la Comstock Lode, che ha dato
tanta importanza a Virginia City, oggi una delle città fantasma meglio restaurate.
Proseguendo verso nord si passa da Incline Village, noto per la vicinanza del Ponderosa Ranch dove è stata ambientata
la serie televisiva "Bonanza", quindi si raggiunge Reno, la seconda città del Nevada, nota per la sua facilità nell’ottenervi i
divorzi. Qui la gente non viene solo per giocare, ma può anche praticare sport in inverno e fare belle passeggiate in estate.
La strada attraversa altopiani desertici fino a Lovelock, sede di mercato del bestiame, per poi entrare nella valle
dell'Humbolt, unico passaggio fra est e ovest nel Grande Bacino.
Attraverso questo "corridoio" si è realizzata la conquista dell'Ovest: di qui sono passati i primi coloni sui loro carri coperti
e i primi cercatori d'oro. Il sentiero di Humbolt ha visto transitare gente di ogni genere, inclusi famosi fuorilegge come
Butch Cassidy e Sundance Kid.
Il paesaggio è straordinariamente bello: la vallata si snoda in altitudine fra le montagne della sierra che occupano la
parte settentrionale del Nevada.
Superata Winnemucca /deve il nome da un capo degli indiani Paiate), gradevole città adagiata ai piedi del Sonoma Peak
nella fertile valle dell'Humbolt, si sale verso l'Emigrant Pass (1863 m) attraverso una zona di geyser. Verso sera si
raggiunge Elko, mercato regionale del bestiame, situato a 1544 metri.
3o giorno: Elko - Pacotello (Idaho), km 456
Fra Nevada e Idaho cambia il fuso orario: bisogna portare avanti l'orologio di un'ora.
Da Elko si procede in direzione est fino a Wells, nodo stradale e ferroviario, per poi puntare verso nord fino al confine
con l'Idaho. Si percorre la valle del fiume Salmon fra uno scenario di montagne che si aprono su verdi vallate per poi
scendere verso la fertile pianura dove si producono le patate più grosse d'America. Siamo nella zona di caccia preferita
dagli indiani Shoshone, la valle dello Snake River. Il primo incontro con questo fiume è decisamente spettacolare: il
Perrine Memorial Bridge attraversa il fiume scavalcando una stretta gola profonda 300 metri. Poi la strada prosegue
verso est seguendo la valle dello Snake e passando ai margini di una zona depressa e coperta di lava. L'Oregon Trail
tanto osteggiato dagli indiani passava lungo questa valle. American Falls, nata come accampamento, oggi è un centro
di studi sull'irrigazione. Lungo il fiume, infatti, state costruite diverse dighe che garantiscono enormi riserve d'acqua da
utilizzare in agricoltura. Maggiore centro della estesa area agricola così generatasi è Pocatello.
4o giorno: Pocatello - Yellowstone N.P., km 362
Subito dopo Pocatello si attraversa la riserva indiana dei Piedi Neri, poi si procede verso nord, sempre lungo la valle
dello Snake, avendo sulla sinistra le distese di lava coperte da artemisia e, sulla destra, una zona ondulata di campi
limitata dalla catena delle Montagne Rocciose. Si entra infine nel Parco di Yellowstone da ovest, dopo aver attraversato
la Continental Divide, lo spartiacque del sistema idrografico americano.
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5o giorno: Yellowstone National Park
L’intera giornata è dedicata alla visita dello straordinario parco che non finisce mai di meravigliare.
6o giorno: Yellowstone N.P. - Jackson Hole - Salt Lake City, km 542
Dall'uscita sud del parco si segue la comoda autostrada Rockefeller che attraversa uno splendido altopiano costellato di
laghi alpini, solcato dal fiume Snake e popolato da molti cervi. Sulla destra s'innalza la possente catena dei Teton, ricca
di ghiacciai, che punta le sue cime aguzze in un cielo color cobalto. Il Parco del Grand Teton è il regno degli orsi e delle
aquile, ma qui vivono anche numerosi cervi che durante l'inverno si raccolgono nella piana attorno a Jackson Hole per
difendersi dalle abbondanti nevicate. La cittadina, molto caratteristica nel suo stile western, è adagiata in un'ampia
conca. Qui in inverno si scia e in estate si possono fare splendide passeggiate nei boschi o entusiasmanti rafting lungo il
fiume. Anche la strada che va verso sud segue il corso dello Snake attraverso una gola stretta e selvaggia che offre bei
panorami sul fiume e sulle montagne che qui sono aspre e selvagge.
La strada segue il confine fra Wyoming e Idaho di cui si attraversa un breve tratto pianeggiante per raggiungere il lago
Bear e lo Utah, lo stato dei Mormoni.
A Logan si raggiunge la pianura del grande deserto salato e per un tratto si corre lungo il Grande Lago Salato, resto
dell'antico Bonneville di proporzioni ben più vaste.
Eccoci infine a Salt Lake City, creata a metà del XIX secolo in questo arido deserto da un gruppo di Mormoni guidati dal
profeta Brigham Young. Avevano attraversato il Paese per sfuggire alle persecuzioni. Oggi la città, adagiata in una ricca
area agricola, è anche un centro industriale che sfrutta le riserve di sale del lago e il rame della vicina miniera.
7o giorno: Salt Lake City - Arches N.P. - Moab, km 370
Dopo aver visitato il Tempio mormone, centro della vita di questo operoso popolo, si procede in direzione sud, passando
tra la pianura del deserto salato e le montagne Wasatch ricoperte da foreste.
Lo Utah è lo Stato delle montagne rosse, dei canyon profondi e pieni di mistero che si allargano su ampie e fertili vallate.
Si incontrano deserti, montagne, foreste e grandi fiumi: nessuna strada è dunque monotona, perché ogni itinerario offre
scorci bellissimi su paesaggi sempre diversi.
Andando verso est si attraversano le foreste di Uinta e Manti-La Sal, dove un
tempo vivevano gli indiani Ute e Paiate, e il bacino carbonifero di Price.
Si costeggiano antiche colate laviche e si attraversano i fiumi Green e Colorado prima di arrivare a Moab, cittadina ai
piedi di rocce rosse e delle montagne LaSal, a 1300 metri di altitudine. Grazie al clima gradevole è centro di villeggiatura.
Da qui si parte per la visita del Parco degli Archi al quale sarò dedicato il pomeriggio.
8o giorno: Moab - Canyonlands - Monument Valley - Page, km. 429
Giornata intensa, occorre partire presto per poter inserire una visita, se pur breve, al parco di Canyonlands. Si prosegue
quindi in direzione sud attraverso una zona ondulata e prevalentemente agricola fino a raggiungere l'altopiano desertico
dove si trova la Valle degli Dei, dall'aspetto lunare, e la spettacolare Monument Valley. Siamo nel cuore dell'ovest
americano al quale il cinema si è abbondantemente ispirato. Questo è territorio dei Navajo che qui vivono nella più
grande riserva indiana degli USA, cercando di mantenere le loro tradizioni.
Da Mexican Hat a Page si viaggia all'interno della riserva. Si raggiunge la cittadina sul lago Powell verso sera e si deve
spostare l'orologio indietro di un'ora: Page è in Arizona.
9o giorno: Page - Lake Powell - Grand Canyon, km 245
Il lago Powell, uno dei laghi artificiali più grandi degli USA, che si è formato nel 1980 in seguito alla costruzione della diga
Glenn sul fiume Colorado, a nord del Grand Canyon. La sua formazione ha creato un paesaggio di incredibile bellezza
perché le acque azzurre hanno invaso una miriade di stretti canyon di rocce rosse. Oggi è una popolare attrazione
turistica: molti lo percorre su case galleggianti e si fermano a pescare nei fiordi.
Dopo una sosta alla diga, si prosegue in direzione sud scendendo un gradino geologico per portarsi sull'altopiano del
Kaibab. Si attraversa la parte occidentale della riserva Navajo fino a Cameron dove si tocca l'estrema punta
settentrionale del Deserto Dipinto e si attraversa il Little Colorado.
Cameron è un antico Trading Post dove ancora oggi gli indiani vengono a fare acquisti.
A 50 km. da qui, verso ovest, si incontra l'ingresso del Grand Canyon N.P.. Il paesaggio è completamente cambiato: il
bordo sud del canyon si trova a 2300 metri di altitudine, immerso in una rigogliosa foresta di pini ponderosa.
10o giorno: Grand Canyon - Las Vegas, km 432
Lasciando il parco dall'uscita sud si attraversa l'altopiano del Coconino fino a raggiungere Williams, una tranquilla
stazione invernale che si trova lungo la I-40, importante via di comunicazione fra est e ovest. Questa autostrada è stata
in parte costruita sul tracciato della mitica Route 66 che un tempo collegava Chicago a Los Angeles e che è stata la via
della speranza per tanta gente. Oggi corre comodamente fra colline lasciate a pascolo senza incontrare nessun nucleo
urbano fino a Kingman, città di una certa importanza che fu in passato il centro del territorio dove gli indiani prendevano i
turchesi. Oltre Kingman, nel paesaggio brullo e aspro del deserto roccioso sono ancora in attività diverse miniere di
turchese.
La lunghissima strada perfettamente diritta che attraversa l'altopiano arriva direttamente sulla cresta della diga Hoover
che costituisce il confine fra Arizona e Nevada. Una breve sosta permette di ammirare in tutta la sua possenza questo
capolavoro d'ingegneria, costruito negli anni Trenta sul fiume Colorado, alla fine del Grand Canyon, e che ha dato
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origine a un grande lago artificiale, il lago Mead, preziosa riserva d'acqua per molta parte dei deserti nel sud dell'Arizona
che hanno così potuto essere trasformati in verdeggianti campi. La costruzione della diga e il funzionamento delle sue 17
turbine per la produzione di energia elettrica hanno anche contribuito al grande sviluppo di Las Vegas che dista 45 km.
11o giorno: Las Vegas - Los Angeles, km 440
Qualsiasi direzione si prenda allontanandosi da Las Vegas, non si trova che deserto. La strada che va verso ovest e che
si mantiene a un'altitudine di circa 1000 metri, attraversa il deserto del Mojave, dove si vedono ancora parecchi alberi di
Giosuè, piante grasse che vivono solo in questo habitat, ma che sono minacciate di estinzione.
Dopo un paio d'ore si può effettuare una sosta a Calico, città fantasma nata come supporto all'attività mineraria e che venne
abbandonata quando le miniere d'argento si esaurirono. Riscoperta e restaurata alla metà del XX secolo, rivive oggi per i
turisti.
Siamo già in California, anche se il paesaggio non è cambiato. In questi deserti, come in quelli del Nevada, si trovano
parecchie basi militari fra le quali, a nord di Barstow, spicca la Edwards Air Force dove atterrano gli shuttle che rientrano
dallo spazio.
La strada scende infine nella valle di San Bernardino fiancheggiata da montagne che non superano i 1000 metri, ma
che, in inverno, si coprono di neve per la gioia degli sciatori.
Los Angeles, immensa, si stende ai piedi di queste montagne fino a raggiungere la costa del Pacifico.
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Re:USA_Parchi e indiani
Postato da Pocahontas - 2009/01/02 09:46
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YELLOWSTONE E GRAND TETON
I viaggi di Marta Miuzzo ©
Da Salt Lake City a Jackson Hole
Durata: da 8 a 10 giorni
Km 700 circa
Mezzi di trasporto: aereo + auto a noleggio
Pariodo indicato: giugno-agosto
Per chi ama la natura nei suoi molteplici aspetti: paesaggi straordinariamente ampi e suggestivi, flora e fauna particolari
(grandi foreste di conifere, alci, bisonti, orsi, bigorni, aquile, coiote), fenomeni geofisici di grande interesse (geyser,
fumarole, sorgenti calde di mille colori).
L’itinerario permette di alternare trasferimenti in auto non troppo faticosi con passeggiate a piedi di difficoltà variabili,
escursioni a cavallo e in barca.
Giorno per giorno
1 Italia - Salt Lake City
2 Salt Lake City: visita città e dintorni
3 Salt Lake City - Jackson Hole (volo)
4 Grand Teton N.P.: passeggiate e rafting (km 50)
5 Jackson Hole - Yellowstone N.P. (km 140)
6 Yellowstone N.P.: attività varie (km 240)
7 Yellowstone N.P.: attività varie (km 120)
8 Yellowstone N.P. - Jackson Hole (km 140) - Italia
9 Italia
Appunti di viaggio
Dopo una breve sosta nella città dei Mormoni, si vola a Jackson Hole, alle pendici delle Montagne Rocciose che un tempo
erano il regno delle più importanti tribù dei Sioux che usavano accamparsi lungo le rive dello Snake River.
Jackson Hole, simpatica cittadina del vecchio west, è punto di partenza per escursioni nel Parco del Grand Teton. Facili
sentieri si snodano lungo la vallata, attorno a ridenti laghetti e sulle pendici boscose dei monti: altri più impegnativi si
arrampicano fino ai ghiacciai e offrono la possibilità di avvistare orsi. L'esperienza più affascinante è sicuramente la
discesa del fiume Snake (in canotto per i più avventurosi, in barca dove la corrente è più tranquilla per i meno temerari)
che permette di fotografare aquile e sparvieri, cervi e castori.
Il Grand Teton N.P. si trova a nord di Jackson Hole, 10 km a sud dello Yellowstone N.P., nello Stato del Wyoming. Lo
percorre una vallata di 80 km, larga 23, fiancheggiata a ovest da un'imponente catena montuosa. Il parco si estende per
1256 kmq ad altitudini fra i 2100 e i 4200 metri. Fu istituito nel 1929 grazie all'interessamento di John Rockfeller Jr. al
quale è dedicata l'autostrada che lo attraversa.
I 92 km che dividono Jackson Hole dal Parco di Yellowstone, fra straordinari panorami introducono al mondo incantato di
una delle riserve naturali più interessanti d'America. Yellowstone è il parco più esteso degli USA (8990 kmq di superficie
e 237 km di strade asfaltate), il primo costituito dal Congresso nel 1872: per la maggior parte del suo territorio si trova
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nello Stato del Wayoming.Vi si possono effettuare miriadi di passeggiate in un ambiente in continua trasformazione, un
mondo evanescente di colori, odori e rumori fra getti d'acqua che si attivano “a sorpresa”, sorgenti di acqua calda dai
colori più vari, misteriosi antri dove bollono pentoloni di fango, fumarole e sbuffi di ogni tipo.
Belle foreste popolate da cervi, bisonti, orsi e diversi altri animali selvatici, grandi distese di artemisia, laghi, fiumi e
cascate sono racchiusi dentro una cerchia di monti. L'ambiente invita a fare passeggiate a cavallo.
Un'idea di viaggio più completo
Questo itinerario può essere completato con l'inserimento in arrivo di una sosta a New York (2-3 notti) e un’altra a San
Francisco (2-3 notti) prima del rientro in Italia.
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Re:USA_Parchi e indiani
Postato da Pocahontas - 2009/01/02 09:48
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GLI INDIANI DEL WEST E LAS VEGAS
I viaggi di Marta Miuzzo ©
Da Albuquerque a Las Vegas
Durata: 12 - 15 giorni
Km. 1830 circa
Mezzi di trasporto: aereo + auto a noleggio
Pariodo indicato: giugno-settembre
Itinerario per chi vuole conoscere le affascinanti civiltà indiane preistoriche, chi vuole capire il senso che gli indiani del sudovest danno alla vita e ai legami umani e vuole rendersi conto di come gli indiani di oggi vivono nelle riserve. Questo è
un itinerario nella storia degli indiani del sud-ovest, quelli che gli Spagnoli chiamarono "pueblos". Si tratta di
un'esperienza umana straordinaria e irripetibile, vissuta in uno scenario spettacolare di alte montagne, dense foreste,
canyon abissali e aridi deserti. E' l'incanto delle terre del sud unito al fascino di civiltà misteriose.
Giorno per giorno
1 Italia - Nyc - Albuquerque
2 Albuquerque e dintorni: Petroglyph State Park, Isleta
3 Albuquerque - Taos - Santa Fè (km 202)
4 Santa Fè - Durango (km 340)
5 Durango - Silverton - Durango
6 Durango - Mesa Verde N.P. (km 90)
7 Mesa Verde N.P. - Monument Valley - Bluff (km 325)
8 Bluff - Grand Canyon N.P. (km 320)
9 Grand Canyon N.P.: attività varie
10 Grand Canyon - Las Vegas (km 550)
11 Las Vegas - Italia
12 Italia
Appunti di viaggio
New Mexico, Arizona, Colorado e Utah furono abitati da civiltà indiane sin dalla preistoria e parecchie sono le
testimonianze che restano di queste antiche popolazioni.
Vicino ad Albuquerque, il Parco dei Petroglifi conserva oltre 10.000 graffiti eseguiti sulle rocce laviche 900 anni fa. In
questa zona si trovano ancora parecchie comunità di indiani "pueblos" (Zuni, Navajo, Hopi) che vivono secondo secolari
tradizioni dedicandosi soprattutto all'artigianato: splendidi gioielli di turchese, ceramiche, cestini, kachinas e dipinti di
sabbia. In questi pueblos, in occasione di alcuni festeggiamenti, è possibile assistere alle danze tradizionali.
Santa Fè è il cuore di questo mondo, l'antico mercato dove si incontravano gli indiani che scendevano lungo il Santa Fè
Trail, dove giunsero i nuovi coloni all'epoca dell'invasione del west e da dove partì la ferrovia per l'estremo ovest del
Paese. Qui la vita era dura, idillica, intensa, violenta e ricca di attività artistiche. Oggi Santa Fè è una delle città più
caratteristiche degli USA con le sue connotazioni indie e coloniali spagnole armoniosamente integrate fra loro.
Lasciando la città e dirigendosi verso nord-ovest, ci si addentra nel fantastico panorama delle ultime propaggini delle
Montagne Rocciose dove si incontrano profonde vallate e strette gole (Silverton).
Nel Colorado si può scoprire il susseguirsi delle civiltà indiane preistoriche nel Parco di Mesa Verde, ampio tavolato a 2600
metri di altitudine intersecato da profondi canaloni in cima ai quali, dentro grandi caverne naturali, gli Anasazi costruirono
abitazioni a più piani in posizioni perfettamente soleggiate (Cliff Dwelling).
Lasciate le montagne ricoperte di vegetazione, scendendo verso ovest si attraversa una zona arida ed erosa chiamata la
"Valle degli Dei" prima di raggiungere l'altopiano desertico della Monument Valley. Siamo in piena riserva Navajo, al
centro di un mondo fantastico per bellezza naturale, dove il tempo ha plasmato gli alti monoliti rossi creando suggestive
immagini e scenari maestosi. In questo incredibile ambiente, famosa scenografia di innumerevoli film western e spot
- Un mondo di viaggi
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Generated: 19 March, 2017, 20:38
pubblicitari, in un estremo isolamento nei loro hogan vivono ancora alcuni pastori navajo.
Dopo aver attraversato tutta la riserva fino al confine nord del Deserto Dipinto, si giunge al vecchio Traiding Post di
Cameron per poi entrare in un altro parco nazionale, il Grand Canyon, che ospita una delle bellezze naturali più
grandiose degli USA e uno dei fenomeni geologici più interessanti del mondo.
Siamo di nuovo a 2300 metri di altitudine, in una foresta di pini ponderosa. Il parco, istituito nel 1919, ha ben cinque zone
climatiche e la sua storia geologica è stata portata alla luce dai 1600 metri di scavo fatti in 10.000 anni dal fiume
Colorado.
Anche questa era terra di indiani, ma oggi prevalgono i turisti e solo una piccola tribù di Havasupai vive ancora molto
isolata sul fondo del canyon.
L'ultimo tratto dell'itinerario permette di scendere dall'altopiano verso il deserto del Nevada percorrendo la I-40 costruita
sul tracciato della mitica route 66, la strada della speranza americana. Prima di entrare in Nevada e di raggiungere la
scintillante Las Vegas, si passa sulla imponente diga Hoover che imbriglia le impetuose acque del fiume Colorado
fornendo energia elettrica e acqua alla mastodontica industria del turismo della regione e di Las Vegas.
Un'idea di viaggio più completo
1 Italia - New York
2 New York: visita città
3 New York: visita città
4 New York - Albuquerque (volo)
5 - 14 come da itinerario base
15 Las Vegas - Los Angeles (volo) e visita città
16 Los Angeles: Disneyland
17 Los Angeles: Universal Studios
18 Los Angeles - Italia
19 Italia
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Re:USA_Parchi e indiani
Postato da Pocahontas - 2009/01/02 09:50
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I PARCHI DEL NORD
I viaggi di Marta Miuzzo ©
Da Salt Lake City a Seattle
Durata: da 14 a 20 giorni
Km. 2200 circa
Mezzi di trasporto: aereo + auto a noleggio
Pariodo indicato: giugno-agosto
Itinerario per chi ama la montagna e vuol conoscere le Montagne Rocciose nel pieno del loro splendore, per chi vuole
fare una "full immersion" nella natura e dimenticare il fragore delle città e ama la grandiosità, la varietà e la maestosità di una
natura mozzafiato.
Questo viaggio unisce poi le curiosità botaniche, zoologiche e fisiche a un discreto comfort.
Giorno per giorno
1 Italia - Salt Lake City
2 Salt Lake City: visita città
3 Salt Lake City - Jackson Hole (volo)
4 Grand Teton N.P.: attività varie
5 Grand Teton N.P. - Yellowstone N.P. sud (km 140)
6 Yellowstone N.P. - entrata nord (km 120)
7 Yellowstone - Great Falls (km 560)
8 Great Falls - Glacier N.P. – Kalispell (km 390)
9 Kalispell - Spokane (km 502)
10 Spokane – Seattle (km 450)
11 Seattle: visita città
12 Seattle: escursione sul Puget Sound
13 Seattle - Italia
14 Italia
Appunti di viaggio
Il viaggio inizia con il Parco Nazionale del Grand Teton percorso da una maestosa catena di picchi acuminati che
scendono verso un'ampia vallata dove si radunano a svernare centinaia di cervi. Laghi e fiumi lambiscono le pendici
- Un mondo di viaggi
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Generated: 19 March, 2017, 20:38
boscose delle montagne dove l'orso ancora domina il territorio. Aquile e sparvieri nidificano sulle alte cime dei pini lungo
il fiume Snake. Siamo nella terra prediletta dagli indiani delle pianure e in quelli che furono gli immensi pascoli dei bisonti
americani.
Il parco successivo, lo Yellowstone, è ancora più vario ed entusiasmante con geyser, fumarole, sorgenti d'acqua bollente
e variamente colorata e con i terribili antri dove fragorosamente ribolle una densa fanghiglia. Con paesaggi che
richiamano le bolge dantesche, lo Yellowstone sa anche offrire rilassanti immagini di romantiche cascate, ampie
pianure dove pascolano bisonti, cervi e alci e foreste dove vivono il grizzly e l'orso bruno. Il percorso che da sud porta
verso nord è un susseguirsi di bellezze che culminano con un capolavoro della natura, le Mammoth Hot Springs, una
complessa cascata di sorgenti dalle acque iridescenti.
L'itinerario prosegue verso nord, nel Montana, entrando nella terra dei Blackfeet ( i Piedi Neri) che amavano accamparsi
lungo il fiume Missouri e che ancora possiedono una grande riserva in questa zona e un interessante museo.
A Great Falls la natura dà spettacolo: il Missouri forma cinque splendide cascate prima di avviarsi verso sud.
Proseguendo verso nord-ovest si raggiunge un altro gioiello della natura, il Parco Nazionale del Glacier che si estende
oltre la frontiera canadese, chiamato anche Parco Internazionale della Pace. Si compone di 60 ghiacciai, in parte
accessibili, che si innalzano maestosi in uno scenario di torrenti, cascate, laghi e foreste. Lo spartiacque continentale
(Continental Divide) lo attraversa da nord a sud e divide il territorio in due zone: lussureggianti foreste di abeti e cedri
rossi caratterizzano quella occidentale; conifere subalpine quella orientale. La traversata del parco è un'esperienza
indimenticabile soprattutto nella zona di Many Glacier Area.
L'ultima parte del percorso si snoda attraverso i bei boschi dell'Idaho e dello Stato di Washington per arrivare nella
moderna città di Seattle adagiata sul scintillante specchio d'acqua del Puget Sound, non lontana dall’Oceano Pacifico e
protetta dalle imponenti Olympic Mountains.
Un'idea di viaggio più completo
1 Italia - New York
2 New York : visita città
3 New York : visita città
4 New York - Salt Lake City (volo)
5 - 14 come da programma base
15 Seattle - Mt Rainier - Seattle (km 300)
16 Seattle - Victoria (Canada) - Seattle in aliscafo
17 Seattle - Italia
18 Italia
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Generated: 19 March, 2017, 20:38