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DESTINAZIONI
INTRODUZIONE
Ogni luogo del pianeta ha qualcosa d’interessante da mostrare, ma il Perù è senza dubbio una
nazione privilegiata perché concentra una grande ricchezza naturale, culturale ed umana.
Qui gli amanti della natura saranno soddisfatti per la diversità dell’ambiente e dei paesaggi. La loro
immaginazione sarà abbagliata dall’acuto contrasto fra boschi e deserti nella costa; profonde gole e
straordinarie montagne coperte di neve nella sierra andina; declivi fitti di alberi e grandi pianure
dense di vegetazione nella foresta amazzonica; e saranno sorpresi dalla diversa flora e fauna, unica
al mondo che caratterizza queste regioni.
Gli ammiratori delle rovine del passato troveranno magnifiche testimonianze di una civiltà antica
oltre sei millenni, di profilo culturale inconfondibile, che creò prodigi come le Tombe Reali di Sipán,
le linee di Nasca, Chan Chan e Machu Picchu. Ed avranno accesso ai migliori esempi – in pittura,
scultura e architettura – della fusione delle culture americana ed ispanica.
Gli entusiasti del turismo d’avventura potranno sfidare alte onde e studiare la vita subacquea in
estese spiagge naturali; scalare elevate cordigliere, esplorare profonde caverne, attraversare i fiumi
più lunghi e abbondanti del continente e percorrere antichi sentieri che serpeggiano fra diversi
scenari ecologici; nonché osservare da vicino specie in pericolo di estinzione in aree naturali riservate
di una bellezza indescrivibile.
Giacché è un crogiolo di razze, in questa nazione si osserveranno le molteplici manifestazioni dei
popoli attraverso il millenario, creativo e colorato artigianato. Potranno partecipare alle sue
celebrazioni di altri tempi, la cui musica e danza evoca la propria storia. Potranno condividere le sue
usanze e lavori nei paesini e ammirare la forma con la quale hanno potuto dominare l’agreste
geografia della costa, della sierra e della foresta.
Non mancherà senz’altro l’opportunità al più esigente palato di gustare la gran varietà e qualità
della gastronomia peruviana, che offre al visitatore il miglior sapore d’America.
Con questo manuale presentiamo il meglio dell’offerta turistica attuale, che, insieme al manuale
delle iniziative, renderà più facile il disegno e la commercializzazione dei programmi che
permetteranno ai viaggiatori di esplorare, scoprire e sentire questo misterioso ed energetico paese
chiamato Perù.
POPOLAZIONE E SISTEMA POLITICO
TERRITORIO
Il Perù occupa la zona centrale e occidentale
dell’America del Sud, sulla costa dell’Oceano Pacifico.
È per grandezza il terzo paese di questo Continente,
con un’estensione di 1.285.215,6 Km2, superficie
superiore ai territori della Spagna, della Francia e della
Germania messi insieme.
La nazione si divide geograficamente in tre grandi
regioni:
- Costa (12% del territorio): regione costiera dal clima
caldo, che comprende belle spiagge naturali, deserti
misteriosi e fertili valli, ed esotici boschi secchi.
- Sierra (28% del territorio): regione di montagne varie
e clima mite, dove domina la Cordigliera delle Ande, le
cui cime coperte di neve si alzano al di sopra dei
seimila metri, la più alta il Huascaràn che arriva ai
6.768 m. Ci sono profonde gole come il Colca e
Cotahuasi, che sono le più profonde del pianeta; ed
alte pianure come la Pianura del Collao, dove a 3830 m
si trova il lago navigabile più alto del mondo, il
Titicaca.
- Selva o Amazzonia (60% del territorio): regione con
clima tropicale con abbondante fauna e vegetazione,
che costituisce una delle grandi riserve naturali del
pianeta. In quest’area, alla confluenza dei fiumi
Marañòn e Ucayali, nasce il Rio delle Amazzoni, il più
copioso del mondo.
CLIMA
La temperatura ed i cicli atmosferici sono diversi da
una regione all’altra.
- Costa: Esistono due stagioni precise: una estiva
(dicembre-marzo), con temperature che arrivano ai
27º C (80ºF); e una invernale (aprile-novembre), molto
umida e fredda, con temperature che arrivano ai 12ºC
(53ºF). Le piogge sono quasi inesistenti, benché
durante l’inverno di solito ci sia la nebbia e pioviggina.
All’estremo nord della costa c’è il sole tutto l’anno, e
durante l’estate la temperatura arriva ai 35ºC (95ºF).
- Sierra: Clima secco e mite, con due stagioni
climatiche precise: una estiva (aprile-ottobre), con
giorni caldi, notti molto fredde e scarse piogge – è
l’epoca ideale per visitarla – e una piovosa (novembremarzo). Nella sierra esiste una sensibile differenza di
temperatura tra il sole e l’ombra ed è frequente che in
uno stesso giorno ci siano cambi bruschi di temperatura che possono variare da 20ºC (68ºF) a 2ºC (35ºF).
- Selva: Clima umido e tropicale con due stagioni
climatiche chiaramente differenziate: una estiva
(aprile-ottobre) con giorni di sole e temperature
superiori ai 30ºC (86ºF) e un’altra delle piogge
(novembre-marzo) con frequanti acquazzoni e aumento
delle acque dei fiumi.
Per ulteriori informazioni in Internet sul clima in Perù
visitare i seguenti siti: http://www.senamhi.gob.pe
htttp://www.weather.com
Il Perù ha una popolazione di circa 27 milioni di
abitanti. Sulla costa si trova il 52% della popolazione
totale, nella sierra il 36% e nella selva il 12%. È una
popolazione predominantemente meticcia che parla la
lingua spagnola, benché esistano due importanti
minoranze; la popolazione andina, che a sua volta si
divide in due famiglie linguistiche, la quechua e la
aymara; e la popolazione nativa dell’Amazzonia, che si
divide in 14 famiglie linguistiche e 42 etnie.
Politicamente il Perù è suddiviso in 25 regioni (Amazonas, Ancash, Apurímac, Arequipa, Ayacucho,
Cajamarca, Callao, Cusco, Huancavelica, Huánuco,
Ica, Junín, Lambayeque, La Libertad, Lima-Province,
Loreto, Madre de Dios, Moquegua, Pasco, Piura, Puno,
San Martín, Tacna, Tumbes e Ucayali) oltre alla
capitale, Lima Metropolitana, che non ha status
regionale.
Il Perù è una nazione democratica, i sui poteri pubblici
sono rappresentati dal Potere Esecutivo, con a capo il
Presidente della Repubblica; il Potere Legislativo di tipo
unicamerale ed il Potere Giudiziario. Le elezioni
generali, per eleggere il Presidente della Repubblica ed
i rappresentanti del Congresso si svolgono ogni 5 anni.
Le elezioni regionali e municipali si svolgono ogni 4
anni, e le più recenti sono state quelle del 2002.
Attualmente il Presidente Costituzionale della
Repubblica è il Dr. Alejandro Toledo Manrique, il cui
mandato si conclude il 28 luglio 2006.
BREVE STORIA
Il Perù è uno dei grandi centri originari dell’antica
cultura, così come il Messico, la Mesopotamia, l’India
e la Cina. L’uomo del periodo paleolitico iniziò a
costruire i primi villaggi di cacciatori-agricoltori verso
il 6000 a.C (come si può vedera a Lauricocha,
Huánuco). Verso il 2500 a.C si formarono i villaggi
agricoli, dove si inizió la coltivazione della manioca, i
fagioli, la quinua, la patata, il cotone e il mais. Fino
all’arrivo dei conquistatori europei, la storia peruviana
si divide in cinque tappe oppure orizzonti:
- Antico Orizzonte (1200 a.C - 200 a.C); si formano i
piccoli stati le cui elite hanno tanto il potere
economico quanto quello religioso. Appartengono a
questo periodo Chavin de Huantar (Ancash), tempio
con passaggi sotterranei che include ceramica
monocroma e arte megalitica. Sono anche notevoli le
rovine di Caral (Lima) e Sechín (Ancash).
- Periodo Intermedio Antico (200 a.C – 600 d.C): È il
periodo dei grandi sviluppi regionali. Si distinguono le
culture Tianhuanaco (Puno), Mochica e Lambayeque
(La Libertad e Lambayeque), Nasca e Paracas (Ica). Di
Tiahuanaco abbiamo le «chullpas» di Sillustani (Puno),
dai mochicas le Tombe Reali del Signor di Sipán
(Lambayeque), dagli abitanti di Lambayeque la valle
delle piramidi di Túcume (Lambayeque); dai nasca le
misteriose Linee di Nasca e la loro ammirevole
ceramica e dagli abitanti Paracas i bellissimi tessuti.- - Medio Orizzonte (600 d.C – 900 d.C): si caratterizza
cultura Wari. Le principali testimonianze di questo
periodo sono le città di Wari (Ayacucho), Pikillacta
(Cusco) e Marca Huamachuco (La Libertad).
-Tardo Periodo Medio (900 d.C – 1400 d.C): periodo
caratterizzato da un insieme di stati regionali con
lineamenti culturali molto definiti. Risaltano le culture
Chimú e Chincha sulla costa; Cajamarca e Huanca nella
sierra e Chachapoyas nella selva nord. Sono
monumenti rappresentativi la città chimú di Chan Chan
(La Libetad), la necropoli delle Ventanillas de Otuzco
(Cajamarca) e la città di Kuelap a Chachapoyas (Amazonas).
- Tardo Orizzonte (1400 d.C – 1532 d.C): è il periodo
degli Incas, originari di Cusco, i quali costituirono un
regime di tipo imperiale su tutto il mondo andino. Le
sue principali testimonianze sono i monumenti
architettonici del Cusco. Si conclude nel 1532 con la
conquista spagnola.
Tra il 1532 ed il 1824 si sviluppa il periodo coloniale,
che ci ha lasciato magnifiche testimonianze artistiche,
come la pittura della denominata Scuola Cusqueña; e
architettoniche, come il convento di Santo Domindo a
Cusco (eretto sull’antico tempio inca del Koricancha)
ed il convento di Santa Catalina (Arequipa). Il 28 luglio
1821 è proclamata l’indipendenza la quale si consolida
il 9 dicembre 1824 con la vittoria nella Battaglia di
Ayacucho.
LINGUA E MONETA
Lo spagnolo è la lingua ufficiale nel Perù e le lingue
native hanno il riconoscimento statale. Lo Stato
favorisce la religione cattolica, anche se c’è un’ampia
tolleranza di rito. Si insegna l’inglese di base nella
maggioranza delle scuole del paese ed è possibile
comunicare in questa lingua con gli operatori turistici
quali guide turistiche, personale delle agenzie di
viaggio e reception.
La moneta ufficiale del Perù è il Nuevo Sol (S/.);
circola in monete da 5, 10, 20 e 50 centesimi; 1, 2 e 5
Nuevos Sol e banconote da 10, 20, 50,100 e 200
Nuevos Soles. Il dollaro americano e l’euro sono
accettati nella maggioranza dei locali commerciali,
ristoranti e stazioni di servizio, al tasso di cambio del
giorno.
Il maggior numero degli alberghi e stabilimenti urbani
accettano le carte di credito, come Visa, Master Card,
Diners e American Express. L’uso di travellers checks
non è molto diffuso. Si consiglia di verificare nei locali
se sono accettati.
Per conoscere il tasso di cambio visitare i seguente
siti:
http://www.editoraperu.com
http://www.expedia.msn.com
L’ORA E I SERVIZI
L’ora viene determinata 5 ore prima dell’ora GMT
(Greenwich Mean Time) e coincide con l’ora EST
(Greenwich Mean Time) degli Stati Uniti. Rispetto
all’ora peruviana, New York ha la stessa ora, Santiago
del Cile e Caracas hanno un’ora in più, Rio de Janeiro
e Buenos Aires sono 2 ore avanti e Tokio è 15 ore
avanti.
Il Sistema elettrico è di 220 volt. La rete telefonica
permette il collegamento diretto sia per chiamate
nazionali sia per quelle internazionali. Gli elenchi
telefonici informano sui prefissi corrispondenti ad ogni
città. I punti di connessione pubblica a Internet sono
ampiamente diffusi in tutto il territorio.
COME ARRIVARE
- Via aerea: Il Perù riceve voli diretti e con scalo dalle
principali città di Europa, Asia e America. Il principale
punto di ingresso è l’Aeroporto Internazionale Jorge
Chavez (Callao, Lima). Hanno anche la capacità di
ricevere voli internazionali gli aeroporti di Arequipa,
Cusco, Chiclayo, Iquitos, Pisco, Pucallpa, Tacna e
Trujillo.
- Via terrestre: Si può entrare in Perù mediante la
Panamericana attraverso le città di Tacna a sud o dalla
città di Tumbes a nord. Si può anche entrare dalla città
di Loja (Ecuador) che è collegata con la città di Piura. È
possibile anche entrare dalla Bolivia attraverso 2 rotte:
Copacabana – Yunguyo – Puno e La Paz – Desaguadero
– Puno.
- Via fluviale: L’unico punto d’ingresso fluviale è
tramite il Rio delle Amazzoni, attraverso il quale
arrivano anche imbarcazioni di servizio turistico
privato dalla città di Leticia (Colombia) e Tabatinga
(Brasile) fino alla città di Iquitos (Perù).
- Via lacustre: navigando sul Titicaca, da Guaqui
(Bolivia) a Puno (Perù).
- Via marittima: esistono navi da crociera che arrivano
fino al Callao, principale porto del Perù. Alcuni percorsi
marittimi, inoltre, fanno scalo nei porti di Salaverry
(Trujillo) e Chimbote (Áncash) a nord del Perú; e a San
Martín (Ica), e Matarani (Arequipa), a sud.
Il Perù ha un sistema d’informazione ed assistenza ai
passeggeri denomonato .
Attraverso il quale è
possibile richiedere informazioni turistiche obbiettive
e imparziali, cosí come ottenere assistenza nei casi in
cui i servizi turistici richiesti non siano offerti secondo
quanto stipulato nel contratto. Il servizio può essere
sollecitato le 24 ore del giorno entro il territorio
peruviano.
Tel: (01) 574-8000
E-mail: [email protected]
LIMA, CITTÀ COLONIALE,
Gastronomica e Sede di
Congressi
Lima, la tradizionale Città dei Re, fu fondata nel 1535
dal conquistatore Francisco Pizarro. Attualmente è la
capitale della nazione e porta d’ingresso al Perù. Per la
sua architettura coloniale, l’UNESCO l’ha dichiarata
Patrimonio Culturale dell’Umanità nel 1991.
A Lima è possibile visitare da un’antica rovina
precolombiana come Pachacamac, sede di un oraculo e
centro di pellegrinaggio religioso di diverse epoche
fino alle case e chiese coloniali come la Cattedrale, il
convento di San Francisco e il palazzo Torre Tagle, oggi
sede del Ministero degli Affari Esteri.
Lima è una moderna metropoli, idonea per la
realizzazione di convegni e riunioni internazionali
poiché ha un’appropriata infrastruttura con alberghi
cinque stelle.
La città ha quartieri di diverse caratteristiche che
meritano di essere visitati; Miraflores, con una
notevole infrastruttura moderna con importanti
alberghi, ristoranti di ogni specialità, centri
commerciali e locali notturni. Le sue spiagge sono
adatte al surfing e la sua riviera idonea per praticare il
deltaplano. San Isidro si caratterizza per i suoi parchi,
aree resindenziali ed una moderna zona d’affari.
Barranco, quartiere notturno e culla di artisti si
distingue per le sue serate piene di divertimento e
spettacoli musicali. Santiago de Surco, quartiere
caratteristico per i suoi centri commerciali e le sue
botteghe vitivinicole esistenti dai primi anni del secolo
scorso.
Altitudine
154 metri sul livello del mare
Come arrivare
Via aerea: Lima è collegata con le principali città del
mondo ed è il principale punto di collegamento verso le
città all’interno del paese.
Via terrestre: Lima è il punto di raccordo di tutte le
autostrade che portano alle diverse città del Perù
attraverso la Panamericana e l’Austostrada Centrale.
Alloggio
La città ha diversi tipi di alberghi, da quelli di prima
categoria fino a quelli che offrono dei servizi minimi.
Servizi turistici
Una diversità di ristoranti e tutti i trasporti e servizi.
Soggiorno minimo
Tre giorni per realizzare tour nella città e nei dintorni.
Punti d’nteresse del Centro Storico
La Plaza Mayor: tracciata durante la fondazione della
città; risalta la sua bellissima fontana di bronzo del
1650.
Cattedrale di Lima: la prima pietra fu messa da
Francisco Pizarro nel 1535.
Chiesa e Convento di San Francisco: complesso famoso
per le catacombe.
Santuario di Santa Rosa di Lima: situato nel luogo dove
visse Isabel Flores de Oliva, Santa Rosa di Lima
Stagione/Clima
Due stagioni diverse: da ottobre ad aprile: estate con
sole molto forte e assenza di precipitazioni; da maggio
a settembre: foschie costiere ed eccessiva umidità.
Feste
Mese del Señor de los Milagros (ottobre): è la festa più
importante che si svolge a Lima. Si celebra intorno
all’immagine di un Cristo crocifisso che è la copia di un
murale dipinto nel quartiere di schiavi di Pachacamilla
nel XVIII secolo. Nell’antica Piazza di Tori di Acho, si
svolge a dicembre la famosa «corrida» con la
partecipazione dei più importanti toreri del mondo i
quali si contendono lo Scapolare d’Oro del Señor de los
Milagros.
Gastronomia
A Lima ci sono ottimi ristoranti di cucina nazionale ed
internazionale ed esiste una grande varietà limense
dei piatti della cucina italiana, francese e cinese.
- Antipasti:
Cebiche: filetto freddo di pesce, tagliato a fette e
marinato nel limone, cipolla e aji limo (tipo di
peperoncino molto piccante) servito con granturco e
patata dolce.
Causa limeña rellena: impasto di patata gialla condita
con peperoncino in polvere e ripiena di tonno, pollo o
verdure.
- Minestre:
Parihuela: minestra concentrata di pesce e frutti di
mare.
- Pietanze:
Lomo saltado: filetto tagliato a fettine e rosolato con
cipolla e pomodoro. Si uniscono le patate fritte e viene
servito con riso in bianco.
Aji de gallina: gallina cucinata a fette con latte,
formaggio, peperoncino e noci.
- Dolci:
Mazamorra morada: dolce fatto con farina di mais
viola e con frutta fresca e secca.
Suspiro a la limeña: meringa con crema di latte e
vaniglia.
Artigianato
A Lima è possibile trovare artigianato di ottima qualità
proveniente da tutto il Perù. I principali mercati
artigianali si trovano in: av. Petit Thouars a Miraflores;
av. La Marina, a Pueblo Libre; e nel Centro di Lima,
Jr. Conde de Superunda e Jr. Carabaya.
LE MISTERIOSE LINEE DI NASCA
e la riserva nazionale di Paracas
A sud della città di Ica, dopo aver percorso un deserto
di dune, al Km 420 della Panamericana Sur, a 25 Km da
Nasca, la pampa di San Josè sfoggia un insieme di
misteriosi geroglifici e tratti rettilinei, la cui antichità
risale al VI secolo d.C. Sono solchi di 20 cm di
profondità che formano immagini zoomorfe e
fitomorfe di circa 500 m di lunghezza (un colibrì, una
scimmia, un pesce, ecc.).
Furono studiate da Max Uhle nel 1901, da Toribio Mejìa
Xesspe nel 1926 e fu Paul Kosok che le rese famose in
tutto il mondo nel 1939. Maria Reiche, studiosa e
discepola di Kosok, dedicò la sua vita, dal 1940 fino al
1998, alla cura di questi geroglifici che furono
dichiarati Patrimonio Culturale dell’Umanità
dall’UNESCO nel 1994.
Nella stessa regione di Ica, si trova la Riserva
Nazionale di Paracas (22 Km a sud della città di Pisco,
al Km 261 della Panamericana Sud), ricco ecosistema
della costa, di 335.000 ettari di estensione che comprende deserti, spiagge, isole, scogliere e mare. Vi si
proteggono, nel loro habitat naturale, parihuanas,
pellicani, pinguini, delfini, leoni marini e una varietà
di pesci e crostacei. Navigando un’ora verso nord
ovest troviamo il bellissimo scenario delle Isole Ballestas che mostrano una grande quantità di uccelli e leoni
marini.
Altitudine
Chincha, Pisco e Paracas, a livello del mare, 406 metri;
Palpa, 347 m.; Nasca, 588 m.
Come arrivare
A Ica si arriva per via aerea da Lima (1 ora). I voli a
seconda della richiesta.
In macchina, prendendo la Panamericana Sud, si arriva
da Lima a Paracas in 3 ore; a Ica in 4 ore e a Nasca in
6 ore.
Alloggio
Ci sono comodi alberghi e ostelli nella città di Chincha,
Pisco, Ica, Paracas e Nasca.
Attività
Archeologia, osservazione della natura, sport acquatici
(windsurf e sci acquatico), gite in barca, trekking,
escursioni in bicicletta, sandboard, gite a cavallo.
Servizi Turistici
Tour con guida, sorvolo delle Linee di Nasca e Palpa da
Ica e Nasca (45 minuti la durata); servizio completo
per trekking e camping, gite in auto per la sabbia
attraverso il deserto; a Paracas, tour con motoscafi
per visitare le Isole Ballestas.
Soggiorno minimo
Tre giorni per sorvolare le Linee e visitare parte della
Riserva di Paracas e le Isole Ballestas, godere delle gite
e gli sport di avventura nel deserto.
Si consiglia
Sorvolare le Linee di Nasca al mattino, dipendendo dal
clima. Per le escursioni alle Isole Ballestas, navigare al
mattino a seconda delle condizioni climatiche. Alcune
spiagge della Riserva di Paracas non sono adatte per i
bambini a causa della grande quantità di alghe ed del
fondo fangoso.
Attrazioni nei dintorni
Ci sono diversi punti d’interesse preispanici, come
l’acquedotto di Cantayoc (5 km a est di Nasca); il
cimitero di Cahuachi (17 km a nord di Nasca) e le
rovine inca di Tambo Colorado nella valle di Pisco.
Ica è anche molto interessante come destinazione
turistica per le sue feste e la sua tradizione
vitivinicola, se si considera che è la culla del Pisco,
tipo di grappa di uva peruviana. Un importante centro
di svago è la Huacachina, località baleare di antica
tradizione situata in un’oasi a 5 km dalla città di Ica,
che ha comodi alberghi.
Stagione/Clima
Clima caldo e secco tutto l’anno, non piove mai.
Feste
Festival Internazionale della Vendemmia (i primi
quindici giorni del mese di marzo): ad Ica si festeggia
la raccolta dell’uva che comprende la degustazione di
vino e pisco, il festival gastronomico,le parate
allegoriche, l’elezione della regina e i festival musicali.
Celebrazione religiosa del Signor de Luren (il primo
giovedì ed il terzo lunedì di ottobre): a Ica processione
del santo patrono della città con una grande affluenza
di fedeli, insieme a fiere, giochi ed altro.
Gastronomia
Sopa seca: pastasciutta con carne di pollame, condita
con achiote (spezia locale), prezzemolo e basilico.
Viene servito con carapulcra.
Carapulcra: stufato di patata secca tritata con carne di
maiale, achiote, ajì panca (tipo di peperone), e
arachidi macinati.
Guiso de pallares verdes: stufato piccante di fagioli
con latte, uova e formaggio.
Tejas: dolce preparato con noci, fagioli, dolce di
chirimoya ed altra frutta di stagione.
IL PARCO NAZIONALE DEL HUASCARÀN,
Chavin e la Cordigliera Huayhuash
Il Parco Nazionale del Huascaràn, situato nella
Cordigliera Bianca, ha un’estensione di 340.000 ettari.
Comprende 296 lagune e 663 ghiacciai dove si trovano
le vette più alte del Perù, come il Huascarán (6.768
m), il Huandoy e l’ Alpamayo. Ci sono zone di
protezione di specie vegetali come la Puya Raimondi e
l’albero del queñual, oltre a specie di fauna come il
condor andino e la vigogna.
Fu dichiarato dall’ UNESCO nucleo della Riserva della
Biosfera nel 1977 e Patromonio Naturale dell’Umanità
nel 1985. Sono molto frequentati il Ghiacciaio Pastoruri
(70 km a sud di Huaraz), la Laguna di Llanganuco (ai
piedi del Huascarán) e le terme di Monterrey (5 km a
nord di Huaraz).
Nel Callejòn de Conchucos, a sud est della città di
Huaraz si trova il complesso archeologico di Chavìn de
Huantar (3.810 m) che comprende templi, gallerie,
costruzioni di pietra e piazze. Questo luogo fu il più
importante centro cerimoniale dell’antica cultura
Chavín e fu edificato verso il 1200 a.C. In una delle
gallerie sotterranee si trova il Lanzón, monolite alto
4,53 m, notevole per la sua feroce immagine mitica.
La cordigliera Huayhuash si trova all’estremo sud della
Cordigliera Bianca, confinante con la regione Huanuco.
Lì si trova la laguna di Conococha, dove nasce il fiume
Santa ed il picco di montagna Yerupajà (6.634 m), il
secondo più alto del Perù ed il più difficile da scalare.
La località più importante della zona è Chiquiàn (3.200
m) dove inizia il percorso di trekking più importante (8
giorni).
ghiacciai. Attrezzatura completa per scalare le
montagne e diverse escursioni. Servizio di guide di
montagna per le principali rotte di trekking,
mulattieri, mule e cuochi.
Altitudine
Huaraz: 3.100 metri; Caraz: 2.250 m; percorsi di
trekking, fra i 3.200 e i 4.900 metri.
Come arrivare
In autobus giornalmente da Lima a Huaraz, 400 km. in
8 ore; da Trujillo , 570 km. in 10 ore.
Gastronomía
Pi-can-te de cuy: stufato di cuy (porcellino d’india)
cucinato in salsa di arachidi e ají pan-ca (tipo di
peperoncino).
Cuchikanca: maialino tenero marinato in aceto e cotto
al forno.
Pe-can cal-do: brodo di testa di montone e trippa.
Pa-cha-man-ca: diversi tipi di carne, patate e mais
tenero cotti sotto terra fra le pietre calde.
Alloggio
Alberghi a tre stelle a Huaraz; ostelli a tre stelle a
Carhuaz e Caraz; alloggio semplice a Chiquiàn ed in
altri paesini e rifugi.
Attività
Turismo archeologico a Chavín (Huari), Recuay e
Willcahuain (Callejón de Huaylas), Yayno (Conchucos) e
Sechín (Casma). Camping e trekking (compreso
trekking con lama) andinismo, turismo ecologico,
osservazione della flora e fauna, canottaggio (sul
Santa), sci, gite in bicicletta. Artigianato a Chacas
(Conchucos), famosa per i pezzi intagliati in legno.
Servizi Turistici
Trasporto turistico e personale assistente e
specializzato in trekking e percorsi lunghi per i
Soggiorno minimo
5 giorni (compresi i giorni per l’andata ed il ritorno),
per il trekking da 2 a 14 giorni. Il complesso
archeologico di Chavín può essere visitato in un solo
giorno da Huaraz.
Si consiglia
È indispensabile un giorno per ambientarsi prima di
realizzare qualsiasi sforzo fisico, mangiare piatti di
facile digestione e bere l’infuso di coca. Le attività
sulla Cordigliera Bianca sono regolate dal regolamento
del Parco Nazionale.
Stagione/Clima
La migliore stagione è da maggio a settembre, quando
il cielo è sereno quasi tutti i giorni. C’è la neve eterna
al di sopra dei 4600 metri. Le notti sono fredde in
montagna; fresche a Huaraz e in altri paesini.
Feste
Carnevale a Huaraz (febbraio).
Settimana dell’andinismo (maggio-giugno) al Callejòn
de Huaylas. Ci sono gare internazionali.
Festa di San Pietro di Corongo (29 giugno):
Celebrazione religiosa e popolare dove si svolge la
celebre danza delle pallas.
Anniversario di Huaraz (25 luglio).
Artigianato
Nella zona da menzionare la lavorazione e il ricamo dei
vestiti tipici e le polleras (gonne); inoltre si mantiene
l’arte della fabbricazione di candele, molto utilizzate
nelle diverse processioni della regione. Possono
trovarsi anche coperte di lana di ovino di Chavín,
ceramica di Taricá, oggetti in ferro battuto, lavori a
sbalzo in cuoio, ceste e coperte e ponchos di alpaca.
CUSCO
e la valle sacra degli Incas
La città di Cusco (3.360 m), si trova nella zona
sudorientale andina. Il suo nome in quechua significa
«ombellico o centro del mondo» poiché è stata la
capitale del Impero o Tawantinsuyo (quattro regioni).
Dice la leggenda che la città fu fondata da Manco
Capac e Mama Ocllo, provenienti dal lago Titicaca.
Il Cusco incaico monumetale risale al XV secolo e si
attribuisce all’Inca Pachacutec (1438-1471) la
costruzione dei più bei edifici nei quali si distingue il
finissmo intaglio della pietra, l’incastro perfetto delle
pietre e le porte trapezioidali. Si possono ammirare la
Fortezza di Sacsayhuamán, nella parte alta della città,
il Koricancha (tempio del sole), sul quale si costruì il
convento di Santo Domingo e nella via Hatun Rumiyoc
(a 2 isolati dalla piazza maggiore) un muro inca con la
celebre pietra dei 12 angoli.
Sin dall’arrivo degli spagnoli, Cusco si trasformò in una
città meticcia e coloniale, con splendide costruzioni
sulle fondamenta dell’architettura inca, dove si
sviluppò uno stile proprio nell’architettura e nella
pittura, che si possono ammirare nella Cattedrale e la
Chiesa della Compagnia di Gesù.
Conosciuta come la capitale archeologica d’America, la
città fu dichiarata Patromonio Culturale dell’Umanità
dall’ UNESCO nel 1983 ed è uno dei principali centri
dell’attività turistica in America del Sud.
Altitudine
Cusco: 3.600 metri; Valle Sacra: 2.900 metri.
Come arrivare
Via aerea: voli giornalieri da Lima (55 minuti),
Arequipa (35 minuti), Puerto Maldonado (30 minuti e
La Paz, Bolivia (1 ora – voli a giorni alterni).
Via ferrea: da Puno, 384 km in 10 ore.
Via terrestre: in autobus, da Lima, 1.131 km in 19 ore
(via Nasca e Abancay); da Puno, 389 km in 6 ore; e da
Arequipa, 518 km in 10 ore (via Juliaca).
Alloggio
Cusco possiede alloggi di tutte le categorie, compresi
alberghi di 5 stelle, con riscaldamento e con ottimi
ristoranti.
Attività
Visite a musei e chiese, mercati artigianali, turismo
ecologico, trekking, escursioni in bicicletta,
canottaggio, andinismo, bungee jumping, voli in
mongolfiere e gite a cavallo. La gastronomia, le
diverse feste popolari e i tradizionali mercati di
Chincheros e Pisac.
Servizi Turistici
Ristoranti di categoria differente, nolleggio di
attrezzature per trekking, campeggio e canottaggio.
Trasporto: macchine ed autobus, tuor con guida.
Attrazioni
La Cattedrale, la Chiesa della Compagnia, il Convento
di Santo Domingo, il quartiere di San Blas (quartiere
artigianale), il Parco Archeologico di Sacsayhuamán,
che comprende Kenko, Puca Pucará e Tambomachay.
Nella Valle Sacra da notare le zone archeologiche di
Pisac e Ollantaytambo. A 185 km da Cusco il complesso
archeologico di Choquequirao, con la Piazza Principale,
i magazzini, il sistema di terrazze e le piattaforme
cerimoniali.
Stagione/Clima
Esistono due stagioni molto diverse: stagione secca,
maggio-agosto, con freddo intenso al mattino e la
notte (periodo di gelate); stagione delle piogge,
dicembre-marzo.
Feste
Settimana Santa (marzo / aprile, variabile): Lunedì
Santo, processione e benedizione del Señor de los
Temblores, patrono del Cusco.
Cor-pus Ch-ris-ti (maggio/giugno, variabile):
pro-ce-ssione di immagini di santi e madonne, patroni
di diverse parrocchie.
Qoy-llur Rity (ma-ggio/giugno, variabile). Il suo nome
significa «Stella brillante di Neve», festa dove si
fonde il rito antico degli Apus o montagne con le
manifestazioni cattoliche, a cui partecipano 50.000
persone con gli indumenti tipici provenienti dalle
diverse regioni del sud, fino al Santuario di Sinacara. I
pellegrini hanno l’abitudine di portare pietre di
differenti misure da mettere nella «apacheta» (colle di
pietra), e di ritorno, trasportano sulle spalle blocchi di
ghiaccio.
In-ti Ray-mi (24 giugno): rappresentazione della festa
del Dio Sole, massima divinità inca, con una grande
manifestazione folcloristica.
Nues-tra Se-ño-ra del Car-men (16 luglio): danze
folcloristiche nel paesino di Paucartambo.
Gastronomia
Lawa: minestra di mais fresco e fave.
Queso Kapchi: piatto freddo di formaggio fresco, fave,
patate e cipolla, condito con latte e peperoncino.
Chicharrón con mote: carne di maiale fritta nel proprio
grasso, servita con mais.
Chiriuchu: carne di gallina o cuy arrosto servita con
frittata di farina di mais abbrustolito, formaggio
chalona, rocoto (peperone molto piccante) e
cachayuyo.
Artigianato
Tra gli articoli principali troviamo: tessuti al telaio, pezzi
di ceramica, gioielli in argento, repliche di pittura
cusqueña, pelletteria, pezzi intagliati in legno e decorati
in pan de oro, immagini (Re Magi, Vergini, Bambini Gesù
– chiamati Manuelito – e Arcangeli), maschere ed altri. Il
quartiere di San Blas raduna officine artigianali come
quelle dei maestri Edil-berto Mé-ri-da, An-to-nio Ola-ve,
Jesús La Torre e della famiglia Mendívil.
CAMMINO INCA:
Sulla Rotta del Grande Impero
Gli Incas costruirono una vasta rete di sentieri per
mettere in comunicazione le quattro regioni del suo
grande impero. La rete si chiamava Qhapaq Ñan
(cammino del sovrano) o Cammino Inca. Era costituita
da sentieri di pietra, adatti per la circolazione di 2 o 3
persone con un gruppo di lama. I fiumi si
attraversavano mediante ponti prensili e i forti
pendenti venivano superati mediante scalinate e
rampe.Ci sono in Perù molti resti del Qhapaq Ñan che
continuano ad essere usati dai contadini. Uno dei più
importanti e ben conservato è quello che unisce Cusco
a Machu Picchu.
Attualmente, andare a Machu Picchu attraverso il
Cammino Inca permette di inoltrarsi in un passato
millenario e percorrere scenari geografici
impressionanti e differenti. Lungo i 39 chilometri si
osservano paesaggi misteriosi, resti archeologici; un
flora ricchissima con 400 specie diverse di orchidee e
begonie, alberi esotici come il pisonay, il queñual e
innumerevoli specie di fauna nel loro habitat naturale,
come il galletto delle rocce, la pava del monte, i lama e
le vigogne, il cervo dalla coda bianca, la viscaccia e il
delicato e vegetariano orso dagli occhiali. Il Cammino
Inca è uno dei percorsi di trekking e camping più
importanti a livello mondiale.
Altitudine
Minima: 2.600 metri; massima: 4.200 metri.
Come arrivare
Ci sono due possibilità di percorso:
- 4 giorni / 3 notti. La gita a piedi inizia al km 88 della
linea ferrea, conosciuto come Qorihuayrachina. Durante il cammino si possono osservare i gruppi
archeologici di Patallacta, Willkarakay, Patawasi,
Runkurakay, Sayacmarca, Conchamarca,
Phuyupatamarka – il sito archeologico più alto, a 3.650
m –, Intipata, Wiñaywayna – luogo incaico circondato
da impressionanti terrazze ed esuberanti orchidee
selvatiche – e Machu Picchu. Un’interessante
attrazione di questo percorso è la traversata del fiume
Urubamba attraverso un ponte prensile e la salita –
optinal – fino alla baia di Warmiwaskuña (dove morì la
donna) a 4.200 m, che offre un paesaggio stupendo.
- 2 giorni / 1 notte. Questa rotta è chiamata Cammino
Sacro e la gita a piedi inizia al km 104 (Chachabamba),
fin dove si arriva in treno. I luoghi archeologici che si
possono osservare sono: Chachabamba, Wiñaywayna e
Machu Picchu. Il viaggio in treno da Cusco fino al km
104 dura circa 3 ore.
Esistono altre vie, più brevi, che sono previste nel
circuito del Cammino Inca e si uniscono all’ultimo
tratto del Cammino Inca di Machu Picchu, come il
Cammino Reale che dura 6 ore ed il Cammino della
Purificazione da 4 a 5 ore. Per realizzare queste gite a
piedi bisogna contattare le agenzie di viaggio
registrate.
Attività
Archeologia, trekking (moderata difficoltà),
osservazione della flora e fauna.
Servizi Turistici
Lungo il percorso ci sono luoghi debitamente segnalati
dall’Unità di Gestione di Machu Picchu (UGM) per
pernottare. A Wiñaywayna esiste un albergo turistico
con servizio di alloggio semplice per 39 persone e
ristorante per circa 100 persone. Le agenzie registrate
che operano questo percorso sono incaricate di
provvedere a tutto quanto necessario ad ogni
visitatore come, alimenti, tende e sacchi a pelo.
Soggiorno minimo
A seconda del percorso scelto, il visitatore dovrà
considerare 2 o 3 giorni in più per i collegamenti con la
città di Cusco e le destinazioni vicine.
Attrazioni nei dintorni
Lungo il percorso si può osservare una gran varietà di
luoghi archeologici come Machu Q’ente, Huayna
Q´ente, Pulpituyoc, Kusichaca, Patallacta, Torontoy e le
montagne coperte di neve come La Verónica e
Salcantay.
Stagione/Clima
Durante il percorso si attraversano diversi livelli
ecologici ed altitudini, per cui il clima è vario. Esistono
due stagioni: una secca, aprile-ottobre e l’altra
piovosa e nuvolosa, novembre-marzo.
Regolamento/Osservazioni
A quanto indicato nel regolamento dell’Unità di Gestione di Machu Picchu (UGM), esistono 2 modi per
percorrere il Cammino Inca: sollecitare i servizi di
un’agenzia di viaggi debitamente registrata ed
autorizzata dalla UGM per operare questo circuito, o i
servizi di una guida ufficiale debitamente accreditata
ed autorizzata dalla UGM. È permessa la
contrattazione di portatori per l’escursione.
MACHU PICCHU
La città perduta degli Inca
Circondata da un magico silenzio, a 120 Km da Cusco,
sul versante del fiume Urubamba, si trova uno dei
monumenti architettonici più belli della terra.
Considerato anche luogo mistico che emana energia
vitale, Machu Picchu (2.400 m) è da ammirare per la
solidità della sua costruzione, l’uso equilibrato dello
spazio e l’armonioso complemento con l’ambiente
naturale. Il suo nome proviene dal vocabolo quechua
che significa montagna vecchia. È situata
strategicamente per evitare la presenza di nemici e
circondata da gole (canyon) profondi e impressionanti
montagne chiamate Apus o dei degli incas. Tutta la
zona è coperta da abbondante vegetazione.
Fu costruita totalmente in pietra, sfruttando tutti gli
spazi in armonia con la funzionalità. Si distinguono due
settori: la zona urbana, che comprende templi, palazzi,
scalinate e fontane; e la zona agricola, composta da
vari tipi di terrazze per la coltivazione.
Gli abitanti del posto erano al corrente dell’esistenza
di queste rovine da molto tempo. Nell’anno 1911 la
guida Melchor Arteaga portò il professor Hiram
Bingham a Machu Picchu. Bingham ritornò nel 1914 con
l’aiuto dell’Università di Yale e la National Geographic
Society e da allora si diffuse l’esistenza di Machu
Picchu come la città perduta degli Incas, confondendola
inizialmente con la misteriosa Vilcabamba la Vecchia,
dove si rifugiò Manco Inca.
Si pensa che la città abbia avuto fondamentalmente
una finalità religiosa. Bingham trovò un cimitero solo
di donne, il che lo portò a pensare che si trattasse di
un grande monastero di acllas (donne giovani) e luogo
di riposo e raccoglimento del sovrano di Cusco.
Probabilmente la sua costruzione appartene al periodo
di Tupac Inca Yupanqui, epoca finale dell’impero inca.
Il Santuario Storico di Machu Picchu (32.592 ettari) è
un’area protetta dallo Stato peruviano e dichiarata nel
1983 Patrimonio Culturale e Naturale dell’Umanità
dall’UNESCO.
Altitudine
Machu Picchu 2.400 metri
Come arrivare
Per via terrestre: l’unico accesso è con il treno da
Cusco, 110 km, fino alla stazione Machu Picchu paese.
Il tempo del viaggio fino alla stazione va da 3 a 4 ore,
secondo il tipo del servizio del treno. Il servizio di
autobus dal paesino di Machu Picchu (prima chiamato
Aguas Calientes) fino alla zona archeologica dura circa
20 minuti.
Alloggio
Nel paese di Macchu Picchu esistono alloggi semplici e
alberghi a 3 stelle. All’entrata del santuario si trovano i
servizi igenici, il telefono, un ristorante fast food e un
albergo.
Attività
Archeologia, trekking, fotografia, misticismo,
osservazione di flora e fauna (ottima zona per lo
studio di orchidee), terme e acquisto di prodotti tipici
nel paese di Machu Picchu.
Soggiorno minimo
È necessario 1 giorno per visitare Machu Picchu e da 5
a 7 giorni per visitare le altre attazioni situate fra
Machu Picchu ed il Cammino Inca.
Consigli
Si suggerisce di pernottare nella zona. Durante la
stagione delle piogge è preferibile portare il poncho o
l’impermeabile; nella stagione secca bisogna usare il
cappello, repellente per gli insetti e il protettore
solare. Si devono rispettare le regole di conservazione
culturale e naturale del Santuario Storico Machu Picchu.
Attrazioni nei dintorni
Da visitare le Terme di Aguas Calientes, situate a 800
m dal paese di Machu Picchu. È anche interessante la
scalata della montagna Huayna Picchu (montagna
giovane) a 2.667 metri di quota, che dà un’immagine
caratteristica al tutto. L’ascesa dura 1 ora a piedi, su
per un pendio molto stretto e sulla cima si può
osservare un gruppo di terrazzamenti, che avrebbero
avuto una finalità religiosa nonché le rovine di un
tempio in costruzione. I visitatori che desiderano
salire sul Huayna Picchu, devono registrarsi nel posto
di guardia localizzato nel settore chiamato Roca
Sagrada. Si consiglia l’uso di scarpe sportive e portare
molta acqua.
Stagione/Clima
Machu Picchu può essere visitata tutto l’anno, anche
se il miglior periodo è tra aprile e ottobre. Stagioni
molto diverse: novembre-marzo, estate con presenza
di piogge e umidità; aprile-ottobre, inverno o stagione
secca.
IL PARCO NAZIONALE DEL MANU:
Ultimo Rifugio Naturale
Il Parco Nazionale del Manu, con una superficie di
1.716.295 ettari, è la più grande area naturale
protetta del Perù ed una delle più vaste del pianeta, la
cui mega diversità non ha precedenti. Comprende
tutto il bacino del fiume Manu nei territori
appartenenti alle regioni di Cusco e di Madre de Diós.
Fu creato il 29 maggio 1973 con lo scopo di proteggere
la ricca biodiversità della zona dallo sfruttamento
irrazionale. Nel 1977, l’UNESCO vi stabilì la Riserva
della Biosfera del Manu e lo dichiarò Patriomonio
Naturale dell’Umanità nel 1987. L’area comprende tre
tipi di protezione: una zona nucleo limitata ad un
piccolo gruppo di scienziati, di protezione di flora e
fauna; una zona riservata, dove si permette l’uso
programmato delle risorse, la ricerca e le attività
turistiche ed una zona culturale, dove si permettono
piccoli insediamenti umani e attività agricole.
Il Manu ospita più di 800 specie di uccelli: l’aquila
arpia, il jabirú ed il galletto delle rocce; più di 200 tipi
di mammiferi, come la scimmia maquisapa nera, le
nutrie di fiume, il ramarro nero, il giaguaro, il
gattopardo, l’orso dagli occhiali, l’alce e circa 100
specie di anfibi
C’è una grande varietà di insetti e rettili che non sono
classificati. Tra le piante ci sono più di 2.000 specie e
varietà uniche, comprese orchidee giganti ed alberi
che superano i 45 metri di altezza ed i 3 metri di
diametro. In questa zona vivono anche popolazioni
indigene che possiedono tradizione, cultura e lingua
propria: Mashiguengas, Amahuacas, Yaminahuas,
Piros, Amarakaeries, Huachipaires ed i Nahuas.
Altitudine
Si estende dal declivio orientale delle Ande (4.000
metri) fino alla pianura amazzonica (250 metri). La
zona reservata e la zona culturale di Riserva di
Biosfera, corrispondono alla pianura amazzonica. La
zona altoandina ha un’area di visita, il Mirador de Tres
Cruces, ad Acjanaco.
Come arrivare
Via aerea: voli giornaliera da Lima a Cusco (55 minuti)
e voli (a giorni alterni) da La Paz (Bolivia) a Cusco (1
ora). Possono noleggiarsi aeroplani dalla città di Cusco
alla località de Boca Manu (dove sfocia il fiume Manu a
Madre de Diós) per proseguire il viaggio con una barca
(4 ore di navigazione)
Via terrestre: da Lima a Cusco (percorso di 1.105 km
in 19 ore, via Nasca) per dopo utilizzare il trasporto
turistico nolleggiato fino alla località di Atalaya (8 ore)
o Shintuya (11 ore) dopo si continua con la barca a
motore fino a Boca Manu (8 ore) e da lì fino alla Zona
di Uso Turistico e di Ricreazione del Parco (8 ore in
più).
Servizi turistici
Il turismo nella Zona di Uso Turistico e di Ricreazione
del Parco Nazionale del Manu (PNM), il bacino del fiume
Manu, si realizza solo attraverso le agenzie di turismo
autorizzate, le quali richiedono le autorizzazioni
d’ingresso e il pagamento del diritto di visita.
L’alloggio nella Zona di Uso Turistico e di Ricreazione
del PNM – il bacino del fiume comprende alloggio in
ostelli e campeggi. Durante il cammino verso il parco
esistono alloggi semplici a Salvación, Pilcopata e Boca
Manu.
Attività
Si offrono tour con attrezzature comprese, guidati da
naturalisti e guide specializzati. Ci sono attività di
turismo ecologico. Osservazione di flora e fauna e
trekking nella foresta. Inoltre è possibile realizzare
canottaggio nella zona riservata e visitare le comunità
native.
Soggiorno minimo
Per lo sforzo che rappresenta il viaggio e la grandezza
del PNM si consiglia di rimanere 5 giorni come minimo.
Consigli:
Visitare solo le aree autorizzate.
Non interferire nelle attività dei ricercatori.
Non stabilire contatto con gli abitanti nativi
Non raccogliere specie di flora e fauna
Rispettare le disposizioni date dalla Direzione del Parco
e dai guardaparchi.
Stagione/clima. Il periodo ideale per visitarlo è tra
maggio e ottobre; giorni con caldo forte, notti fresche,
piogge frequenti. Si tratta di foresta amazzonica e le
condizioni possono essere difficili.
Artigianato. L’artigianato delle comunità native della
zona è elaborata con piante, fibre, semi e radici
selvatiche. Le leggi peruviane proibiscono e puniscono
l’estrazione, il trasporto, la commercializzazione ed
esportazione di qualsiasi tipo di specie di flora o fauna
silvestre viva o morta. Il divieto si estende a qualsiasi
oggetto elaborato con le loro parti.
IL LAGO TITICACA:
Il Lago navigabile più al mondo
Nella regione di Puno, altopiano tra Perù e Bolivia, si
trova il Titicaca, il lago navigabile più alto del mondo,
a più di 3.820 metri. La sua estensione è di 8.300 km2
dei quali 4.700 km2 si trovano in territorio peruviano.
È stato considerato sacro dalle antiche culture andine e
tanto i quechuas come gli aymaras, le due famiglie
etniche più importanti del Perù antico, credettero che
dalle sue acque emersero i fondatori dell’Impero Inca,
Manco Capac e Mama Occllo.
Questo lago è frequentato da molti turisti e scienziati,
meravigliati dalla ricchezza delle sue acque. È stato
dichiarato Riserva Nazionale e ospita diverse specie di
uccelli acquatici, una dozzina di specie di pesci,
diverse di mammiferi e 7 di anfibi, tra le quali una
specie endemica di rane giganti.
È molto interessante visitare le isole galleggianti fatte
di totora (pianta oriunda del Perù), sulle quali vivono
gli Uros, un antico popolo dell’altopiano. Sono anche di
grande interesse le isole nelle quali si mantengono i
sistemi sociali e agricoli del passato: Taquile,
Amantanì e Suasi.
Nella città di Puno è possibile visitare un settore con
architettura coloniale, così come la località di Juli,
considerata la Roma d’America.
Altitudine
Città di Puno: 3.827 metri; Lago Titicaca: 3.810 metri.
Come arrivare
Via aerea: voli giornalieri da Lima (1 ora e 30 minuti)
da Arequipa (30 minuti) che vanno all’aeroporto di
Juliaca. Da lì alla città di Puno (50 minuti) su strada.
In treno: da Cusco (10 ore).
Via terrestre: da Cusco (6 ore con la strada asfaltata);
da Arequipa (5 ore con la strada asfaltata), da La Paz,
Bolivia (5 ore in autobus o macchina).
Alloggio
Puno ha alberghi e ostelli di tutte le categorie.
Nell’isola di Taquile esistono case-alloggio rurali e un
albergo ecologico nell’isola di Suasi. Ad Anapia si offre
alloggio nelle case degli abitanti del luogo.
Attività
Archeologia, turismo ecologico, turismo sociale nelle
isole, osservazione di flora e fauna (uccelli endemici),
gite in zattere, scialuppe e barche a motore, ed
acquisto di artigianato.
Servizi turistici
Si offrono tour guidati nella città, nei dintorni e sulle
isole del lago con servizi di barche per Taquile,
Amantaní, Uros, Anapia e Suasi.
Consigli
Bisogna portare cappello ed usare protettore solare. Si
deve abituarsi all’altitudine per non sentirsi male. Si
deve evitare di fare sforzi durante il primo giorno,
mangiare leggero e bere l’infuso di coca.
Attrazioni nei dintorni
Si suggerisce di visitare i paesini situati sulla riva del
Lago come Chucuito, Juli e Pomata; inoltre si consiglia
di conoscere le chullpas (torri funerarie) di Sillustani
ed i paesini di Lampa, Pucará e Ayaviri (bosco di pietra
a Tinajani). La visita alle isole Taquile, Suasi,
Amantaní e Anapia e alle isole galleggianti di totora
degli uros, è indimenticabile.
Stagione/clima
Il periodo ideale è da aprile a dicembre; il periodo delle
piogge tra gennaio e marzo; sole forte durante il
giorno e notti fredde.
Feste
Festa Patronale della Vergine della Candelora (2
febbraio): È la festa più importante della regione. Si
celebra per una settimana con sfoggio di folclore, nel
quale si ammirano le danze come la Diablada,
Morenada, Llamerada, ecc.
Festa di Alacitas e las Cruces (3 e 4 maggio): è
un’occasione speciale nella quale gli abitanti offrono
artigianato in miniatura nelle diverse fiere svolte per
la strada.
Anniversario della fondazione della città di Puno (4
novembre): si realizza la rappresentazione della
leggenda di Manco Cápac e Mama Ocllo, fondatori di
Cusco e della dinastia degli incas, nonché
manifestazioni patriottiche ed esibizione di balli tipici.
Gastronomia
Sopa chairo: minestra di carne di manzo e agnello, con
patate, fave, zucca, farina di patate, cavolo e
peperoncino.
Pesque: stufato di quinua con latte e formaggio fresco
servito con pollo o pesce.
Huarjata: stufato di maiale con farina di patate,
verdura e peperoncino.
Filetto di alpaca: carne saporita con molte proteine e
pochi grassi.
Cancacho: maiale o agnello al forno marinato con
peperoncino e olio
Pesque de quinua: purè di quinua condita con latte e
formaggio.
Artigianato
Gli abitanti dell’altopiano hanno conservato l’arte di
tessere la lana di alpaca e di pecora: fabbricano anche
strumenti musicali come il siku, le zampogne e
antaras. Tra l’artigianato da evidenziare i Toritos de
Pucará e l’Ekeko personaggio che si porta dietro una
varietà di prodotti e che, secondo la tradizione,
possederlo propizia l’abbondanza.
AREQUIPA
La città bianca e il maestoso Misti
Arequipa è la seconda città più importante del Perù e
nel 2000 è stata dichiarata Patrimonio Culturale
dell’Umanità dall’UNESCO.
È conosciuta sin dall’epoca coloniale come la «Città
Bianca» per i suoi innumerevoli templi e case coloniali
costruiti con sillar (roccia vulcanica bianca). Tre
vulcani si ergono di fronte ad Arequipa e tra di loro il
maestoso Misti (5.821 m), che può essere visto da
qualsiasi punto della città.
Una delle principali attrazioni turistiche è il Monastero
di Santa Catalina, considerato «una piccola città
dentro la città». Fondato nel 1580 per essere usato
dalle monache di chiusura, aprì le sue porte al mondo
nel 1970. Esistono anche antiche case coloniali come la
Casa del Moral e la Casa Goyeneche, che conservano le
facciate intagliate in sillar di stile barocco. Un’altra
impressionante attrazione la costituisce la «Dama di
Ampato « o «Mummia Juanita», adolescente inca che
fu offerta in sacrificio e che oggi può essere ammirata
nel Museo Santuarios Andinos dell’Università Cattolica
Santa Maria (CSM). La città è circondata da una
verdeggiante campagna dove troviamo il caratteristico
Mulino di Sabandía e le terme di Yura.
Attualmente, Arequipa è un importante centro
commerciale della zona sud del Perù, dove è notevole
la produzione tessile di lana di camelidi
d’esportazione. Possiede una gastronomia varia oltre
ad un’ottima infrastruttura turistica per
manifestazioni internazionali.
Altitudine
2 335 metri.
Come arrivare
Per via aerea: da Lima (1 ora e 25 minuti), da Cusco
(50 minuti), da Juliaca (30 minuti).
Per via terrestre: Panamericana Sud da Lima (15 ore
circa), da Nasca (9 ore), da Puno (4 ore), da Cusco (8
ore).
Alloggio
Hotel fino a 5 stelle.
Attività
City tour nella città, visita delle case coloniali e delle
chiese, visita della campagna, trekking.
Servizi turistici.
Arequipa offre trasporti, servizi completi di
ristorazione e altri servizi turistici.
Consigli
Evitare di fare sforzi nelle prime ore, consumare dei
pasti facili da digerire e bere infuso di coca per evitare
il mal d’altura.
Attrazioni nei dintorni
Valle e Cañón del Colca, Cañón de Cotahuasi, scalata
dei vulcani Misti e Chachani, disegni su pietra di Toro
Muerto, Riserva Nazionale di Salinas y Aguada Blanca.
Soggiorno minimo
2 giorni per escursioni e tour nella città di Arequipa, 3
giorni in più per visitare il Cañon del Colca.
Per visitare il Cañon di Cotahuasi sono consigliabili 6
giorni.
Stagioni / Clima
Clima secco e temperato; serate e nottate fresche.
Feste
Festa della Virgen de Chapi (maggio): è la festa della
tradizionale peregrinazione al Santuario di Chapi, a
circa 90 km da Arequipa.
Anniversario della città di Arequipa (15 agosto): in
questo periodo ha luogo la Fiera Internazionale di
Arequipa (situata sul Cerro Juli), esposizioni artigianali
del Fondo del Ferro, il Festival di Danze – Festidanza- e
la gara Internazionale di ascesa al Misti.
Festa di Santa Ursula (21 ottobre): festa molto
popolare e dalle profonde radici nella popolazione che
si celebra con l’ingresso di Capos; ci sono spettacoli
pirotecnici, funzioni religiose e processioni.
Gastronomia
La cucina di Arequipa è una delle più variegate del Perù
e possiede dei piatti succulenti.
Chupe de camarones: Zuppa di gamberi con latte, uova
e origano.
Rocoto relleno: rocoto (peperoncino) senza semi,
ripieno di carne tritata con formaggio, latte e patate.
Soltero: insalata di formaggio fresco, fave, cipolla,
olive, pomodoro e rocoto.
Adobo arequipeño: carne di maiale in umido con chicha
e spezie.
Ocopa: patate lesse bagnate in salsa di formaggio
fresco.
Escribano: insalata di patate.
Pebre: zuppa di carne di agnello, manzo, carne secca
di capra.
Sango: specie di dolce che è preparato con grano, uva
passa, miele e latte.
Artigianato
Ad Arequipa si lavora la pelle sbalzata con cui si
preparano le cinture, articoli da scrivania e mobili; il
sillar (pietra vulcanica) è utilizzato per la fattura di
articoli decorativi e il ferro battuto per la
fabbricazione di lampioni, inferriate, lampade e mobili
decorativi.
COLCA AND COTAHUASI
I canyon più profondi del mondo
Nella regione di Areqiupa si trovano le gole (canyon)
più profonde del Perù, il Colca (3.400 metri) e
Cotahuasi (3.535 metri). Il nome Colca ha origine dal
vocabolo quechua che significa «granaio». È un canyon
formato dal fiume dallo stesso nome e lungo il percorso
che porta al canyon si può ammirare il dominio agricolo
degli antichi peruviani che costruirono numerose
terrazze ancor oggi utilizzate. Si possono apprezzare
14 paesini che mantengono le loro chiese coloniali,
antiche usanze e feste tradizionali. Si innalzano come
parte del paesaggio i vulcani Hualca-Hualca, Ampato e
Sabancaya. Il punto più alto è il Mirador de la Cruz del
Condor, dove si possono vedere i condor nel loro
habitat naturale Si consiglia di fare questa escursione
in 2 giorni, avendo la possibiltà di pernottare nella
località di Chivay (3.660 m).
Il Canyon di Cotahuasi ha una profondità di 3.535 m. È
situato in una valle interandina dove si trovano paesini
tradizionali come Cotahuasi (2 683 m), acque termomedicinali come quelle di Luicho, e cascate come
quella di Sipia (250 m), spaccature geologiche del
canyon e paesaggi dalle montagne coperte di neve
come il Coropuna ed il Solimana.
La zona è adatta per realizzare passeggiate a piedi,
canottaggio, scalate, parapendio e ciclismo di
montagna e ha una grande diversità biologica di flora e
fauna. Inoltre ci sono pittoresche località come
Pampamarca dove gli abitanti si specializzano nel
lavoro della lana di alpaca per creare tessuti artistici di
tappeti, maglie, ecc; Callata, è il paese più attraente
della zona e si caratterizza per i suoi cimiteri costruiti
sulle montagne conosciute come «Barrancas de
Tenajaja».
Cañon del Colca (3.660 metri di profondità). Il nome
Colca ha origine dal vocabolo quechua che significa
«granaio». È un canyon formato dal fiume che porta lo
stesso nome e lungo il suo percorso si può ammirare il
dominio agricolo degli antichi peruviani che
costruirono numerose terrazze ancor oggi utilizzati. I
paesi situati lungo questa valle mantengono le loro
chiese coloniali, antiche usanze e feste tradizionali.
Inoltre si innalzano come parte del paesaggio i vulcani
Coropuna, Ampato e Sabancaya. Il punto più alto è il
Mirador de la Cruz del Condor, dove si avrà
l’esperienza indimenticabile di vedere i condor nel loro
habitat naturale. Si consiglia di fare questa escursione
in 2 giorni, avendo la possibiltà di pernottare nella
località di Chivay.
Cañon di Cotahuasi (3.535 m di profondità). Si
localizza in una valle interandina dove si trovano
paesini tradizionali come Cotahuasi (2 683 metri),
acque termo-medicinali come quelle di Luicho, e
cascate come quella di Sipia (250 m), spaccature
geologiche del canyon e paesaggi dalle montagne
coperte di neve come il Coropuna ed il Solimana. Ha
una grande diversità biologica di flora e fauna. È
adatto per realizzare passeggiate a piedi, canottaggio
e scalate.
Come arrivare
Da Arequipa al Cañón del Colca, 164 km, percorsi in 3
ore e 30 minuti via terra. Si può arrivare anche da
Puno.
Da Arequipa al Cañón de Cotahuasi, 375 km, percorsi
in 9 ore con trasporto via terra.
Alloggio
Alberghi fino a 3 stelle nei paesi lungo la valle del
Colca.
Attività
Osservazione dei condor, trekking, passeggiate a
cavallo, ecoturismo, trek con lama, osservazione di
flora e fauna.
Servizi turistici
Trasporto (auto e bus), servizio completo per il
trekking e il canottaggio. Per visitare Cotahuasi si
consiglia di contrattare i servizi di imprese
specializzate.
Consigli
Eviate di fare sforzi nelle prime ore, consumare dei
pasti leggeri e bere infuso di coca per evitare il mal
d’altura.
Altre attrazioni
Valle dei Vulcani, a Andagua; ascesa dei vulcani Misti e
Chachani; Riserva Nazionale di Salinas e Aguada
Blanca.
Soggiorno minimo
Cañón del Colca: 3 giorni da Arequipa per visitare il
cañón e gli altri luoghi d’interesse, da 4 a 7 giorni per
un trekking fino alla fine del cañón.
Cañón de Cotahuasi: sono necessari minimo 6/7
giorni.
Stagioni / Clima
Il Cañón del Colca e il Cañón di Cotahuasi sono
visitabili tutto l’anno, anche se il periodo migliore per
realizzare il trekking e il canottaggio va da aprile a
novembre. Il clima è mite, con pomeriggi e serate
molto fredde.
DOVE NASCE IL RIO DELLE AMAZZONI
Iquitos, Nauta, Pacaya Samiria
Scendendo dalle Ande verso est si vede un vasta
estensione verde che si perde all’orizzonte. Si tratta
della foresta tropicale più ricca e varia del mondo, che
i conquistatori del XVI secolo credevano che
nascondesse i tesori di «El Dorado». Ma il più grande
tesoro della regione è la sua meravigliosa biodiversità.
Qui si trovano le Riserve Nazionali Pacaya-Samiria e
Allpahuayo-Mishaba, le zone riservate Güepi e Santiago-Comainas ed il Parco Nazionale Rio Abiseo, che
destano l’ammirazione tra gli amanti della natura di
tutto il mondo.
Iquitos (1.222 m) è la più importante città peruviana
sulla riva del Rio delle Amazzoni che conserva
l’ostentazione architettonica dei grandi magnati del
caucciù del XIX secolo. Da Iquitos si può andare in
diversi alberghi tipici della foresta e visitare
popolazioni native come i Boras e i Yaguas.
A solo 20 Km da Iquitos, attraverso una via asfaltata,
si trova la Riserva Nazionale Allpahuayo–Mishana, la
quale possiede il maggior numero di specie di alberi
per ettaro (all’incirca 300) e il maggior numero di
rettili (140 specie); oltre a 28 specie minacciate come
la lontra, l’aquila arpia, il tocón nero, la scimmia
guapo rojo e l’armadillo gigante (specie propria
dell’America Meridionale).
A sud di Iquitos, a 105 Km sulla strada, è situato il
porto di Nauta, da dove si può ammirare l’unione dei
grandi fiumi Marañon e Ucayali, i quali danno origine al
maestoso Rio delle Amzzoni, il più grande del mondo,
che ha un percorso di più di 6.788 km prima di
sfociare nell’Oceano Atlantico.
Di fronte a Nauta si trova la Riserva Nazionale di
Pacaya-Samiria, con due milioni di ettari di laghi,
lagune e stagni. Questo è il territorio del manatì o
mucca marina, del delfino rosa, della tartaruga
charapa e dell’anaconda. È il bosco inondabile più
esteso dell’Amazzonia chiamato anche «Foresta degli
Specchi» dovuto a che la foresta ed il cielo si riflettono
nitidamente nei suoi fiumi e lagune.
Altitudine
122 metri a Iquitos.
Come arrivare
La città di Iquitos è accessibile solo per via aerea o
fluviale.
Per via aerea: voli giornalieri da Lima (90 minuti), da
Pucallpa (50 minuti) e da Leticia, in Colombia (55
minuti).
Per via fluviale: da Pucallpa (6 giorni).
Per via terrestre: Nauta è situata a 96 km da Iquitos (3
ore in auto).
Alloggio
Iquitos offre un hotel a 5 stelle, comodi alberghi da 3
stelle e alloggi turistici con servizio completo nei
dintorni della città. A Pacaya-Samiria non c’è alloggio,
è permesso solamente accampare nei luoghi
autorizzati, previo il permesso delle autorità
competenti.
Attività
Ecoturismo, passeggiate sul fiume, osservazione della
flora e della fauna (delfino rosa), antropologia,
esplorazione del fiume, pesca sportiva e sci acquatico.
Servizi turistici. Trasporto terrestre e fluviale, tour
guidati, servizio completo per visitare la foresta,
crociere lungo la riva del fiume e visite alle comunità
indigene. Non esistono servizi all’interno della riserva
Pacaya-Samiria e il trasporto di equipaggiamento e
materiale deve essere concordato in anticipo con
l’agenzia di viaggi che organizza il tour.
Soggiorno minimo
3 giorni a Iquitos; 7 giorni per l’escursione a Pacaya–
Samiria.
Consigli
Requisiti speciali: nella foresta amazzonica è necessario essere preparato per le condizioni difficili e
mutevoli (clima, piogge, insetti, ecc.). Si consiglia di
vaccinarsi contro la febbre gialla 10 giorni prima del
viaggio.
Attrazioni nei dintorni
La città di Iquitos, le comunità nei dintorni della città,
visita dei laghi e delle lagune della zona.
Stagione / Clima.
I mesi migliori per visitare la zona vanno da aprile a
ottobre, per evitare le piogge. Caldo e umidità intensi
di giorno, notti fresche e piogge abbondanti in
qualsiasi periodo.
Feste
Festa di San Juan (giugno): la festa di San Juan ha un
carattere simbolico in tutta l’Amazzonia poiché si
associa con l’acqua, elemento vitale.
Settimana turistica di Iquitos (dal 21 al 27 giugno):
celebrazioni realizzate all’interno della Festa di San
Juan il 24 giugno.
Gastronomia
Ensalada de chon-ta o pal-mi-to: a base del tenero e
gustoso cuore di palma.
Ta-ca-cho con ce-ci-na: banana arrostita o fritta e
pestata con grasso e carne secca.
Inchicapi: zuppa di ga-lli-na con arachidi, coriandolo e
manioca.
Cecina: carne di manzo o carne secca.
Pa-ta-rash-ca: pesce avvolto in foglie di banana e
arrostiro.
Juane: massa di riso giallo con carne di gallina.
Artigianato
La zona offre una grande varietà di articoli artigianali
come la ceramica con disegni geometrici, tessuti
dipinti e una serie di oggetti decorativi e utensili
fabbricati con le risorse della regione.
KUELAP,
la città sulle nuvole
A nord ovest del Perù, a 72 Km a sud ovest della città
di Chachapoyas, capoluogo della regione Amazonas, si
trova Kuèlap (3.000 m), città fortificata di pietre
situata strategicamente sulla cima di una montagna
che domina la valle del fiume Utcubamba. È uno dei più
importanti monumenti archeologici d’America.
Kuélap fu scoperta nel 1843. Fu costruita verso il IX
secolo d.C dalla cultura preinca dei Chachapoyas, in un
zona agreste di bosco nebbioso nella ceja de selva
(zona tra la sierra e la foresta amazzonica). La città
comprende circa 6 ettari (14 acri) e contiene 420
costruzioni circolari tra le quali risaltano il torrione ed
il castello. Le sue impressionanti mura di difesa
arrivano fino ai 25 metri di altezza ed ha tre punti di
accesso a forma di imbuto, dove solo può entrare una
persona per volta. Kuélap ha una zona autorizzata per
il campeggio che offre paesaggi di grande bellezza.
Località di grande interesse è Leymebamba, dove c’è
un museo comunale che conserva preziose
testimonianze della cultura Chachapoyas e da lì inizia
un affascinante percorso (15 ore a dorso di mulo) fino
alla misteriosa Laguna de los Condores (anche
chiamata la Laguna de la Momias), dove si trovano una
serie di mausolei preinca, della cultura su menzionata.
A 48 km (5 ore a dorso di mulo) a nord est di
Chachapoyas, si trova la località di Shipata (2760 m),
dove si possono ammirare i sarcofagi verticali di
Karajía, situati su un faraglione di fronte alla valle di
Juscubamba. Si conservano anche vestigia degli
antichi Chachapoyas a Jalca Grande (2.890 m) nonchè
un folclore vario.
Altitudine
Chachapoyas: 2 236 metri; Kuélap: 3 000 metri;
Leymebamba: 2 150 metri.
Come arrivare
Per via aerea: voli giornalieri da Lima con scalo a
Tarapoto (90 minuti).
Per via terrestre: da Tarapoto, 359 km (8 ore in
trasporto privato); da Cajamarca, 336 km (14 ore); da
Lima via Trujillo e Chiclayo fino a Chachapoyas, 1350
km (20 ore); da Chiclayo fino a Chachapoyas, 570 km
(9 ore). Il servizio di trasporto pubblico per Kuelap e
per le altre località è irregolare; si deve far parte di
una spedizione organizzata.
Alloggio
Hotel fino a 3 stelle a Chchapoyas; alloggio di base
negli altri paesi, con delle zone ideali per il campeggio.
Attività
Archeologia, ecoturismo, trekking, osservazione della
flora e della fauna, pesca sportiva.
Servizi turistici
Servizi di ristorazione di base nella città di
Chachapoyas. Trasporto terrestre per Kuelap: tour
contrattati, tour guidati, servizio completo per visitare
gli altri paesi.
Soggiorno minimo
1 giorno per visitare Kuélap, 4 giorni per visitare la
Laguna de los Cóndores.
Consigli
Acclimatazione necessaria. Evitare sforzi nelle prime
ore; consumare dei pasti facili da digerire e bere
infuso di coca per evitare il mal d’altura.
Stagioni / Clima
Il periodo migliore dell’anno va da giugno fino a
ottrobre, dovuto alla mancanza di pioggia; clima da
temperato a freddo.
Feste
Settimana turistica di Chachapoyas (dal 1 al 7 giugno):
da notare la Fiesta de mi Barrio e il Raymillacta dei
Chachapoyas.
Festa patronale della Vergine dell’Assunta (dal 7 al 15
agosto): l’immagine della Vergine percorre le strade
della città di Chachapoyas, addobbate con tapepti
multicolori.
Festa patronale del Señor de Gualamita (dal 10 al 15
settembre): la leggende indica l’origine dell’immagine
del Señor a Cusco, da dove arrivò a Lamud.
Gastronomia
Purtumute: fagioli lessi con mote (granturco sgranato
e cotto con coriandolo).
Cuy (porcellino d’india) con patate: cuy lesso, condito
e fritto.
Juanes de yuca: manioca lessa e grattugiata,
mescolata con riso e gallina e/o carne secca di manzo.
Cecina: carne di manzo o di maiale secca e salata.
Enrollado: involtino di carne di manzo e di maiale
ripieno di uva passa, carote e uova lesse.
CAJAMARCA
La villa termale degli Incas
Cajamarca (2.720 m), è la città più importante della
sierra nord del Perù. Diede origine alla cultura preinca
di Cajamarca – testimonianza di questa cultura sono le
famose Ventanillas de Otuzco – e nel periodo
dell’Impero Inca fu un grande centro amministrativo e
una località di riposo del sovrano. Nel 1532 si decise lì
il futuro dell’impero quando l’Inca Atahualpa visitava la
sorgente delle acque termali oggi conosciute come
Baños del Inca. A Cajamarca l’Inca fu catturato e infine
condannato a morte dai conquistatori.
Oltre ai Baños del Inca, le cui acque possiedono una
grande varietà di minerali con proprietà curative, la
città ha diversi monumenti archeologici come El
Cuarto del Rescate (La Camera del Riscatto) dove
Atahualpa rimase prigioniero; la bella architettura
coloniale rappresentata nella Cattedrale e nella Chiesa
di San Francisco ed un folclore molto vario. Cajamarca
è considerata la capitale del carnevale peruviano per le
sue vistose comparse e gruppi di danza durante le
feste che hanno luogo tra febbraio e marzo.
Ci sono molte attrazioni turistiche a pochi minuti dalla
città, se si prende l’autostrada. A sud (30 minuti) nel
pittoresco paesino di Llacanora si possono realizzare
gite a piedi verso la Granja Porcòn (fattoria) la quale
ha un programma di agroturismo ed un’interessante
tradizione artigianale.
A nordest (15 minuti) troviamo le Ventanillas de
Otuzco, città funeraria dei cajamarca. A sudovest (40
minuti) c’è il monumento archeologico di Cumbemayo,
di orgine Chavín.
A nordest (45 minuti) si trovano le Ventanillas de
Combayo in miglior stato rispetto a quelle di Otuzco.
Nel Parco Nazionale di Cutervo, si possono osservare
flora (orchidee e palme) e fauna in pericolo di
estinzione (guacharos, galletti delle rocce e orsi dagli
occhiali).
Altitudine
2 720 metri.
Come arrivare
Per via aerea: voli giornalieri da Lima (1 ora).
Per via terrestre: da Trujillo, 295 km (6 ore); da
Chiclayo, 265 km (6 ore).
Alloggio.
Hotel fino a 4 stelle a Cajamarca; alloggio di base in
altri paesi. Albergo turistico ed ecologico nella
comunità contadina di Granja Porcón.
Attività
Archeologia, ecoturismo, agroturismo, osservazione
della flora e della fauna, bagni termali e trekking.
Servizi turistici
Servizi di ristorazione nella città di Cajamarca. Trasporto terrestre, tour guidati e servizio completo per
visitare le attrazioni della zona e le località vicine.
Soggiorno minimo
3 giorni per visitare la città e i suoi dintorni.
Consigli
Acclimatazione necessaria. Evitare sforzi durante le
prime ore; consumare pasti facili da digerire e bere
infuso di coca per evitare il mal d’altura.
Attrazioni nei dintorni
Complesso archeologico di Cumbemayo, Ventanillas de
Otuzco, agroturismo nella Granja Porcón.
Stagioni / Clima.
Il periodo migliore per la visita va da aprile a ottobre
per evitare le piogge; giornate calde e notti fresche.
Feste
Carnevale di Cajamarca (febbraio): una delle
celebrazioni più importanti nella città.
Festa de las Cruces (marzo / aprile, variabile): alla
processione prendono parte più di 50 croci adornati
con motivi della Domenica delle Palme.
Festa di San Juan Bautista (24 giugno): attività
religiose, sociali ed esposizioni artigianali.
Fiera FONGAL di Cajamarca (dal 24 al 31 luglio):
esposizione e vendita di prodotti agricoli e industriali.
Señor de Huamantanga (dal 23 al 25 settembre): Fiera
regionale.
Gastronomia
Picante de papa con cuy frito: stufato di cuy in salsa di
arachidi e peperoncino.
Chicharrón con mote: carne di maiale cotta nello
stesso grasso.
Humitas: massa dolce di mais ripiena di cannella e uva
passa.
Caldo verde: zuppa di patate lesse con erbe
aromatiche della regione.
Artigianato
Gli artigiani di Cajamarca lavorano con vari materiali
come la lana, la pelle, il legno, la cabuya (tipo di
canna), l’argilla e la pietra, con i quali danno forma, in
modo creativo, ai loro costumi e tradizioni.
TÚCUME:
La valle delle Piramidi
Sulla costa settentrionale, 33 km a nord della città di
Chicalyo si trova la Valle delle Piramidi di Túcume,
insieme architettonico formato da 26 piramidi di
mattoni crudi o «huacas» (templi) di circa 40 m. di
altezza che occupa 220 ettari le quali circondano la
grande collina conosciuta come il Purgatorio, da dove
si ha una stupenda vista panoramica. Gli studi
indicano che le prime piramidi furono costruite nel 700
d.C. come sede della cultura Lambayeque
trasformandosi dopo in un importantissimo centro che
incrementò il suo potere regionale sotto l’occupazione
delle culture Chimù (1375 -1470 d.C.) e Inca (1470 1532 d.C), successivamente.
Le strutture risalgono a diversi periodi e indicano che
ebbero diverse funzioni: politica, amministrativa,
sociale e religiosa. Ci sono templi, magazzini, cortili,
camere e recinti con pareti decorate con relievi. Le
migliaia di mattoni crudi utilizzati nella sua
costruzione presentano segni con punti o croci e si
pensa che l’elaborazione degli stessi possa essere un
tributo di lavoro dei diversi gruppi di abitanti. La
Piramide che risalta di più è la Huaca Larga, la più
grande del Sudamerica, e che misura circa 700 m di
lunghezza, 280 m di larghezza e 30 m di altezza.
Altri punti di interesse sono il Museo locale edificato
secondo il modello delle costruzioni antiche nei pressi
del complesso archeologico; il Santuario Storico Bosco
di Pómac, a sudest di Chiclayo che comprende preziosi
boschi secchi con un’interessante flora e fauna e la
zona archeologica di Batán Grande, dove fu rinvenuta
la tomba del Signor di Sicàn (che in lingua Muchik
significa Casa della Luna), cultura conosciuta anche
como Lambayeque e che si sviluppò tra i secoli VII e
XII. L’insieme comprende 20 strutture piramidali o
«huacas» che ebbero la funzione di tempio, case,
cimiteri di elite e officine artigianali.
Altitudine
A livello del mare.
Come arrivare
Per via aerea: voli giornalieri da Lima (50 minuti); da
Trujillo (15 minuti).
Per via terrestre: in bus sulla Panamericana da Lima,
775 km (10 ore); da Trujillo, 210 km (3 ore). Da
Chiclayo si può prendere il trasporto pubblico fino a
Túcume, 35 km (30 minuti); fino a Lambayeque, 12
km (10 minuti); fino a Ferreñafe, 18 km (20 minuti).
Inoltre si possono contrattare bus turistici per
effettuare i diversi percorsi, specialmente per
Chaparrí.
Alloggio
Chiclayo offre hotel fino a 4 stelle; ostelli fino a 3
stelle a Lambayeque: alloggio di base nelle località di
Túcume e Ferreñafe.
Attività
Archeologia, osservazione degli uccelli, surfing, pesca
sportiva e caballitos di totora a Pimentel, passeggiate
a cavallo nel bosco di Pómac.
Servizi turistici
Servizi di ristorazione completa a Chiclayo e
Lambayeque. Trasporto (auto, mini bus, omnibus),
tour guidati e trasporto contrattato da Chiclayo.
Soggiorno minimo
2 giorni per visitare i musei di Sicán e Túcume; 2
giorni in più per visitare altre attrazioni della zona.
Consigli
Portare un protettore solare e scarpe comode.
Attrazioni nei dintorni
Museo Nazionale di Sicán, situato a Ferreñafe a 18 km
da Chiclayo. Espone un importante esempio della
cultura Sicán o Lambayeque, con notevoli pezzi di
ceramica e lavori in metalli preziosi, ma anche la
ricostruzione delle tombe.
Santuario Storico Bosco di Pómac, dove è situato il
complesso archeologico della cultura Sicán. Importante
per la flora e la fauna selvatica, con abbondanza di
alberi di carrubo (prosopis juli flora).
Stagione / Clima
Calore moderato quasi sempre. Caldo intenso da
dicembre ad aprile.
Feste
Santísima Cruz de Chalpón (5 agosto): festività religiosa dalle profonde radici a nord del Perù. Señor Cautivo
de Monsefú (14 settembre): festa patronale del paese
di Monsefú, dove è venerata l’immagine del Cristo che
viene portato in processione.
Fiera del Niño del Milagro della città di Eten (dal15 al
21 luglio).
Gastronomia
Cebiche: filetto di pesce a pezzi e marinato con succo
di limone, cipolla e peperoncino.
Tortilla de raya: frittata di uova con razza essiccata e
tenuta a bagno.
Chinguirito: cebiche a base di carne secca di pesce
chitarra.
Seco de cabrito con frijoles: stufato di capretto
macerato in chicha de jora (liquore di mais macerato).
Arroz con pato a la chiclayana: carne di anatra tenera
cotta con birra scura e coriandolo.
Chirimpico: stufato di interiora di capretto condito.
IL SIGNOR DI SIPAN,
Le tombe d´oro
Il complesso archeologico di Huaca Rajada, dove fu
scoperta la magnifica Tomba del Signor di Sipán, è
situato sulla costa nord del Perù, 35 Km a sudest della
città di Chiclayo, la quale a sua volta è a 770 Km dalla
città di Lima, capitale del Perù.
Nel 1987, un piccolo gruppo di archeologi peruviani,
sotto la direzione del Dr. Walter Alva, trovò nel luogo
chiamato Huaca Rajada, la tomba di un importante
governante mochica con tutte le sue ricchezze e
simboli di potere. La scoperta fu resa nota in tutto il
mondo e fu paragonata al ritrovamento della tomba del
faraone Tutankhamon.
Il Signor di Sipán morì 1770 anni fa. Come sovrano era
considerato un semidio. Visse più o meno 40 anni ed
era alto 1,67 m. Nel suo fastoso abito risaltano
collane, pettorali, orecchini, addobbi per il naso,
caschi, braccialetti e scettri, prevalentemente d’oro e
d’argento.
Ci sono anche articoli in rame, conchiglie spondyllus e
pietre semi preziose. La maggioranza dei pezzi hanno
decorazione simbolica.
Poco dopo la scoperta della Tomba di Sipán, Alva e la
sua squadra trovarono due altre tombe denominate la
tomba del «Sacerdote» e del «Vecchio Signor di Sipàn».
Dovuto all’importanza della scoperta ed avendo la
necessità di alloggiare adeguatamente i resti ed i
tesori del Signor di Sipàn, nell’anno 2002, a
Lambayeque (a 15 km), aprì le sue porte il Museo
Tombe Reali di Sipàn. Questo Museo è considerato tra i
più importanti d’America ed è conosciuto come il
«Museo del XXI Secolo» .
L’edificio ha tre piani ed il percorso inizia dal terzo, al
quale si arriva attraverso una rampa di 74 m di
lunghezza che, come negli antichi templi mochica,
facilita l’accesso diretto alla parte superiore del
monumento.
Altitudine
A 46 metri sul livello del mare.
Come arrivare
A Chiclayo per via aerea da Lima, un 1 ora, e da
Trujillo in 15 minuti. Voli giornalieri in entrambi i casi.
Con la Panamericana, varie imprese di trasporto
offrono il servizio giornaliero tra Chiclayo e le doverse
città della costa. Da Lima, 770 km (12 ore); da
Trujillo, 219 km (3 ore) o da Tumbes, 483 km (7 ore e
30 minuti),
Da Chiclayo per Huaca Rajada, proseguire per 35 km a
sud est e 15 km a nord per arrivare al Museo Tumbas
Reales de Sipán a Lambayeque.
Soggiorno minimo
Sono necessari 2 giorni.
Consigli
Portare il protettore solare, abbigliamento leggero
(magliette e pantaloncini), scarpe comode, cappello e
occhiali da sole.
Attrazioni nei dintorni
La denominata «città fantasma» di Zaña, dove si
possono ammirare i resti di quella che fu la Chiesa
Matrice, il Convento di San Agustin, la Chiesa di San
Francisco e la Chiesa de La Merced, costruzioni tipiche
coloniali.
Stagioni / Clima
Sole tutto l’anno in special modo da dicembre a marzo.
Feste
Santo Toribio de Mogrovejo (21 aprile), Provincia di
Chiclayo, distretto di Zaña. Fiera in onore del Santo
Patrono del posto con il giorno principale il 27 aprile.
Gastronomia
Seco de cabrito con frijoles: stufato di capretto
macerato in chicha de jora o liquore di mais.
Arroz con pato a la chiclayana: carne di anatra cotta
con birra scura e coriandolo.
Chinguirito: cebiche a base di carne secca di pesce
chitarra.
Tortilla de raya: frittata di uova con razza secca tenuta
a bagno.
TRUJILLO
Capitale del l´eterna primavera
Trujillo (34 m), città capoluogo della regione di La
Libertad, è la terza più importante del Perù.
È situata sulla costa nord, a 561 Km da Lima, zona
dove tra il 200 a.C ed il 700 d.C lasciarono importanti
testimonianze la Cultura Mochica e la Cultura Chimú.
Entrambe le culture si distinguono per i lavori artistici
in ceramica, oro e argento.
A 8 km a sud della città di Trujillo, si trovano i centri
cerimoniali o huacas conosciuti come Tempio del Sole e
Tempio della Luna, appartenenti alla cultura Mochica.
Si pensa che uno fosse un centro amministrativo e
l’altro un centro rituale. Il Tempio del Sole è una
piramide con scalini di 43 metri di altezza. Il Tempio
della Luna è situato a solo 500 metri dal Tempio del
Sole. In alcune pareti si possono osservare bellissimi
murali policromi, con i contorni nitidamente definiti
dove si può vedere il viso del feroce dio Aia-Paec.
Dovuto al caldo e al gradevole clima durante tutto
l’anno, ha ottenuto il titolo di «Capitale dell’Eterna
Primavera». Possiede stupende spiagge come Delicias,
Salaverry, Huanchaco e Chicama, luoghi dove si
svolgono gare internazionali di surfing e dove ancor
oggi si possono vedere i «caballitos de totora» o
imbarcazioni fatte con questo materiale all’usanza
delle antiche popolazioni.
La danza caratteristica della costa è la marinera ed è a
Trujillo dove si realizzano le più importanti gare di
questo ballo; per questo è anche chiamata la «Capitale
della Marinera Peruviana». Trujillo è anche
un’importante zona di allevamento e di gare del
Cavallo da Passo Peruviano.
Altitudine
A 34 metri sul livello del mare
Come arrivare.
Per via aerea: voli giornalieri da Lima a Trujillo (50
minuti).
Per via terrestre: bus per la città di Trujillo sulla
Panamericana da Lima, 561 km (8 ore), da Chiclayo,
210 km (3 ore), da Piura, 410 km (6 ore) e da Tumbes
759 km.
Trasporto pubblico da Trujillo a Chan Chan e alla
stazione balneare di Huanchaco, 5 km (15 minuti) e 13
km (25 minuti) rispettivamente. Trasporto pubblico
per le Huacas del Sole e della Luna, 8 km (20 minuti).
Alloggio
Hotel e ostelli fino a 5 stelle a Trujillo. A Huanchaco ci
sono hotel e alberghi fino a 3 stelle.
Attività
Archeologia, osservazione degli uccelli, pesca sportiva
e surfing (Huanchaco e Chicama).
Servizi turistici
Ristoranti tipici e di cucina internazionale a Trujillo.
Trasporto e servizio delle agenzie di viaggi.
Soggiorno minimo
Si consiglia si rimanere 3 giorni per visitare il Centro
Storico e i siti archeologici.
Consigli
Portare indumenti comodi (magliette e pantaloncini),
scarpe comode, cappello e protettore solare.
Attrazioni nei dintorni
Centro Storico della città di Trujillo: case e chiese
coloniali. Altri siti archeologici: Huaca El dragón, El
Brujo, ecc. Stazione balneare di Huanchaco, Puerto
Malabrigo e Pacasmayo.
Stagioni / Clima
Si può visitare durante tutto l’anno. È una regione
mite e calda; caldo forte nei mesi estivi tra dicembre e
marzo.
Feste
Concorso Nazionale della Marinera (gennaio /
febbraio): occasione per ammirare la marinera (danza
tipica) in tutto il suo splendore.
Festival Internazionale della Primavera (settembre /
ottobre).
Concorso Nazionale di Cavalli da Passo Peruviani (29
settembre): organizzato dall’Associazione degli
Allevatori e dei Proprietari dei Cavalli da Passo
Peruviani di Trujillo, all’interno del Festival della
Primavera.
Carnevale di Huanchaco (febbraio): ha origine agli inizi
del secolo ed è ispirato al carnevale di Venezia.
Campionato di tavola hawaiana (marzo): si realizza
sulla spiaggia Chicama dove arrivano concorrenti da
tutto il mondo.
Gastronomia
Seco de cabrito con frijoles: stufato di capretto.
Shambar: zuppa di grano con carne di maiale e legumi.
Sopa teóloga: brodo di gallina con pane raffermo.
Frijoles a la trujillana: fagioli neri con sesamo e
peperoncino marisol.
Pepián de pava: stufato di tacchino con riso e mais.
CHAN CHAN:
La metropoli di Fango
Nella valle di Moche, a 5 Km a nordovest della città di
Trujillo, si trovano i resti di Chan Chan (Sole-Sole), la
città di fango più grande dell’America preispanica,
capoluogo religioso e amministrativo del regno del
Gran Chimù, fino a quando fu conquistata dagli Incas.
Fu duchiarata nel 1986 Patrimonio Culturale
dell’Umanità dall’UNESCO.
La zona archeologica ha un’estensione di 20 km2 e si
calcola che fu abitata da più di 100 mila persone, le
quali appartenevano a diversi strati sociali come si
evidenzia dai tre tipi di costruzioni che vi si trovano:
popolare, intermedia e monumentale, quest’ultima si
osserva nei palazzi dove vissero i signori ChimuCàpac. Fu edificata tra il XII e XV secolo d.C ed ha
nove strutture murate da circa 200 m a 400 m di
lunghezza (1.312 piedi), le stesse che sono formate da
piramidi con sommità piatta, palazzi, piazze, case,
magazzini, officine, rete labirintica di strade ecc. In
quanto al sistema idraulico, spiccano i suoi canali di
irrigazione e recipienti, oltre ad acquedotti sotterranei
e canali che furono costruiti con molta perizia per
trasportare l’acqua da lontane distanze.
Una delle caratteristiche di Chan Chan sono i suoi muri
con decorazioni in rilievo che mostrano motivi
geometrici e disegni zoomorfi stilizzati. Originariamente le mura furono un po’ più alte di 12 m.
Famosi archeologi e studiosi hanno svolto ricerche
nella zona, come lo svizzero Juan Diego De Tschudi,
cognome col quale viene chiamato un settore
dell’insieme.Tutto indica che il sistema produttivo del
regno del Gran Chimù arrivò ad un momento di auge
che si manifestò in una società che sviluppò una gran
architettura e agricoltura vincendo il deserto e gli
abitanti realizzarono magnifiche espressioni artistiche
in ceramica e in metallurgia fino alla filigrana, motivo
per cui sono conosciuti come i miglior orefici del Perù
antico.
Chan Chan è anche conosciuta per le sue leggende che
raccontano l’esistenza di tesori ritrovati al suo interno
come la sedia d’oro e perle che, a quanto dicono, fu
scoperta nel 1535 da Martín De Estete, fondatore di
Trujillo, o quella che dice che nel 1864, uno straniero
di nome Ephraim George Squier trovò bicchieri
d’argento che dopo fuse.
Attualmente questo complesso archeologico ha un
Museo locale e una locanda turistica.
Altitudine
A 34 sul livello del mar
Come arrivare.
Per via aerea: voli giornalieri da Lima a Trujillo (50
minuti).
Per via terrestre: bus per Trujillo attraverso la Panamericana da Lima, 561 km (8 ore), da Chiclayo, 210
km (3 ore) e da Piura, 410 km (6 ore).
Trasporto pubblico da Trujillo a Chan Chan e per la
stazione balneare di Huanchaco, 5 km (15 minuti) e 13
km (25 minuti) rispettivamente. Trasporto pubblico
per le Huacas del Sole e della Luna, 8 km (20 minuti).
Alloggio
Hotel e ostelli fino a 5 stelle a Trujillo.
Attività
Archeologia e trekking.
Servizi turistici
Servizi di trasporto. Le agenzie di viaggi offrono
diversi programmi.
Soggiorno minimo
Si consiglia di rimanere 2 giorni per visitare i siti
archeologici e 1 giorno in più per fare il circuito del
Centro Storico di Trujillo.
Stagioni / Clima
Si può visitare in tutto l’anno. È una regione mite e
calda; caldo intenso nei mesi estivi, da dicembre a
marzo.
AYACUCHO
La città dei Templi
La città di Ayacucho (2.746 m), capoluogo della regione
dello stesso nome, è situata nella zona centro-sud delle
Ande peruviane. Nei dintorni si trova la capitale del
primo impero andino, l’Impero Wari, il quale ebbe il
massimo splendore verso il VI secolo d.C. Gli Incas
dominarono questa regione nel 1438. I conquistatori
spagnoli fondarono la città cristiana nel 1539.
Nonostante le diverse attrazioni archeologiche, la città
di Ayacucho è notevole per la sua bellezza
architettonica, dato che ha più di 30 chiese, ognuna di
esse decorata con artistici altari.
Sulle pianure della Quinua, si svolse il 9 dicembre del
1824 la battaglia di Ayacucho che si concluse con
l’indipendenza americana.
Oltre alle attrazioni monumentali e alla sua bellissima
campagna, Ayacucho è conosciuta come la «Capitale
dell’Artigianato Peruviano» perché raduna famiglie di
artigiani, i quali si dedicano da diverse generazioni
all’elaborazione di originali opere – come i delicati
retablos, pieni di piccole figure intagliate in legno –
utilizzando tecniche antiche. Inoltre è importante per il
suo particolare folclore, che comprende la famosa
Danza delle Forbici.
Altitudine
2 746 metri.
Come arrivare
Per via aerea: voli giornalieri tra Lima e Ayacucho (35
minuti).
Per via terrestre: da Li-ma, il viaggio dura 8 ore sulla
strada de los Libertadores, via Pisco.
Attrazioni
Tra le chiese principali figurano: la Cattedrale (1612);
la Chiesa della Compagnia (XVII secolo); la Chiesa di
San Cris-tó-bal (1540), la più antica; la Chiesa di San
Francesco d’Assisi (1552); la Chiesa e il Convento di
San-ta Cla-ra (1568); la Chiesa di San-ta Te-re-sa
(1688); la Chiesa e il Convento di San-to Do-min-go
(1548); e la Chiesa de La Mer-ced (1541).
Le case coloniali ostentano ampi androni, elaborati
portali in pietra e muri con motivi zoomorfi,
soprattutto di puma e serpenti. Tra le magioni da
notare: la Casona Vivanco (XVII secolo); la Casona Ruiz
de Ochoa (XVII secolo); la Casona Boza e Solís (1740);
la Casona de Castilla e Zamora (1677), sede
dell’Università Nazionale San Cristóbal de Huamanga.
Alloggio
In città ci sono hotel e ostelli fino a 3 stelle.
Servizi turistici
Servizi di ristorazione delle diverse categorie con
piatti tipici, cucina nazionale e internazionale. Trasporto e tour guidati offerti dalle agenzie di viaggi.
Soggiorno minimo
Si consiglia da 1 a 2 giorni per le attrazioni principali
della città; e da 2 a 3 giorni per visitare i luoghi
d’interesse vicini.
Consigli
Acclimatazione necessaria. Evitare sforzi durante le
prime ore; è consigliabile consumare pasti facili da
digerire e bere infuso di coca per evitare il mal
d’altura.
Stagioni / Clima
Soleggiato e secco tra aprile e ottobre; durante gli altri
mesi presenza di pioggia.
Attrazioni nei dintorni
Barrio de Santa Ana: situato a 10 minuti dal centro
della città. È un quartiere abitato tradizionalmente
dalle famiglie dei tessitori e dei ceramisti.
Wari: complesso archeologico situato a 22 km, a
nordest di Ayacucho. È un’area di 2.000 ettari che
comprende i resti dell’antica capitale dell’Impero Wari.
Quinua: situato a 37 km a nordest di Ayacucho. Paese
di artigiani vasai discendenti dei wari. Santuario
Storico Pampas de Ayacucho: a 38 km a nordest di
Ayacucho. Scenario della battaglia di Ayacucho (1824)
dove si erge un obelisco commemorativo. Nella zona si
può andare a cavallo.
Vilcashuamán: sito archeologico a 120 km, a sudest di
Ayacucho e a 3 470 metri sul livello del mare.
Feste
La fede cattolica del paese ayacuchano si manifesta in
modo originale durante la Settiamna Santa, che si
celebra dalla domenica delle Palme fino alla domenica
della Resurrezione. Per le strade, adornate da tappeti
di petali di fiori e seguendo la successione della
Passione di Cristo, giorno dopo giorno si realizzano
moltitudinarie processioni.
Fiera Internazionale della Tuna e della Cochinilla (4ta.
Settimana di gennaio).
Carnevale Ayacuchano (febbraio).
La Festa dell’Acqua Yaku Raymi (agosto).
Gastronomia
Patachi: zuppa di grano, piselli, cavolo, fave,
pancetta, carne fresca, carne secca e menta.
Qapchi: insalata di patate e formaggio fresco.
Puka picante: chicharrón in salsa di arachidi.
Caldo de mondongo con maíz pelado: carne di manzo,
pancetta di maiale, trippa e menta.
Artigianato
Gli artigiani di Ayacucho sono noti per i famosi retablos, nei quali si rappresentano scene di costume e
religiose. Nell’arte tessile impiegano tecniche antiche
come l’uso di tinte naturali nei colorati tessuti di
tappeti e coperte. Di notevole valore l’arte scultorea in
pietra di Huamanga (alabastro trasparente) e
l’argenteria in filigrana.
SPIAGGE DEL NORD,
un caldo paradiso blu
Sul litorale a nord del paese, fra Tumbes e Piura, il Perù
ha spiagge di sabbia bianca e mare blu che si
estendono fino a 20 Km attraverso diverse baie senza
barriere, punte o isole. Sono ideali per la pratica di
sport come il windsurf, lo sci acquatico e la caccia
subacquea. Inoltre sono provviste di una comoda ed
adeguata infrastruttura alberghiera.
Tra le spiagge di Tumbes più frequentate possiamo
indicare Punta Sal, situata a 84 km dalla città di
Tumbes e rinomata per la tranquillità e le acque calde;
e Zorritos, situata a 27 Km da Tumbes, con acque con
26ºC di temperatura media.
Piura offre a chi la visita un’importante varietà di
spiagge, tra le quali troviamo: Cabo Blanco, situata a
40 km a nord di Talara e 100 km a sud della città di
Tumbes. Si tratta di una spiaggia di 1 km di lunghezza,
retta e sabbiosa. È un paradiso per la pesca sportiva
d’alto mare, dove spicca la pesca del merlino nero.
Máncora, situata a 68 km da Talara, ha 20 km di
spiaggia sabbiosa dalle forti onde; è una delle spiagge
più belle e frequentate del litorale peruviano.
Altitudine. A livello del mare.
Come arrivare.
Per via aerea: voli giornalieri da Lima a Piura (1 ora 30
minuti), da Lima a Tumbes (1 ora e 30 minuti), da
Trujillo a Tumbes (40 minuti)
Per via terrestre: da Lima a Piura, 990 km (13 ore); da
Lima a Tumbes, 1.270 km (18 ore); da Trujillo a
Tumbes, 694 km (10 ore).
Alloggio
Hotel fino a 3 stelle a Piura, Máncora, Tumbes e Punta
Sal. Alloggio di base nelle zone vicine alla spiaggia.
Attività
Surfing, pesca d’altura, sci acquatico e immersione.
Servizi turistici
Trasporto pubblico in tutte le città, affitto di
attrezzatura per la pratica di sport acquatici in alcuni
alberghi e nelle imprese specializzate.
Soggiorno minimo
Sono necessari 5 giorni per percorre le diverse spiagge
della zona.
Consigli
Zona con molte zanzare e caldo intenso in estate;
portare con sé repellente, bloccatore solare e cappello.
Attrazioni nei dintorni
Nei dintorni della città di Tumbes si può visitare il
Santuario Nazionale Los Manglares di Tumbes, il Parco
Nazionale Cerros de Amotape e la Zona Riservata di
Tumbes che ospitano flora e fauna protette. Si possono
visitare, inoltre, i misteriosi boschi di manglares di
Puerto Pizarro.
Nei dintorni di Piura si consiglia di visitare la località
balneare di Colán, la località di Catacaos famosa per
l’artigianato e i lavori in oro e in argento, e la località
di Chulucanas, tipica per la ceramica.
Stagioni / Clima
Sole tutto l’anno; giornate calde e notti fresche.
Feste
Anniversario di Máncora (11 settembre).
Settimana Turistica di Tumbes (ultima settimana di
giugno).
Fiera Regionale 8 Dicembre (dal1 al 15 dicembre).
Gastronomia
Cebiche de conchas negras: frutti di mare estratti dai
manglares e preparati con limone, cipolla e
peperoncino.
Ají de langostinos: gamberetti in salsa di pane
grattugiato e peperoncino.
Majarisco: banana pestata con salsa di frutti di mare.
Cebiche: filetto di pesce a pezzi e marinato nel succo
di limone, cipolla e peperoncino.
Chifles: banana fritta a fette.
Artigianato. A Piura sono concentrate le diverse
tradizioni artigianali. A Catacaos sono famosi i lavori
di oreficeria e filigrana in oro e argento; a Chulucanas
la ceramica; a Santo Domingo l’intreccio di cappelli di
paglia; a Huancabamba, gli ormanenti floreali con i
resti marini e la tessitura di bisacce, coperte e ponchos con i tradizionali telai alla cintura; a Tumbes i
lavori in legno intagliato.
IMMAGINI DEL PERÙ
Il Perù è uno dei pochi paesi che nel suo inventario di
risorse turistiche racchiude tutti i tipi riconosciuti
dagli specialisti in turismo a livello internazionale:1)
luoghi naturali, con diversi livelli ecologici ed un grado
di biodiversità di alto rango a livello mondiale; è uno
dei pochi paesi del mondo che, in qualsiasi periodo
dell’anno, può offrire al viaggiatore sole e mare, sport
sulla neve, e avventura nella foresta tropicale; 2)
manifestazioni culturali, con testimonianze originali di
creazione culturale che risalgono all’epoca paleolitica,
percorrono diversi periodi della formazione della civiltà
andina e arrivano al massimo splendore con le
monumentali creazioni degli Incas; 3) folclore, con
manifestazioni di danza, musica e gastronomia e
artigianato originale e unico in ogni regione; 4)
manifestazioni umane importanti e degne di nota
come i templi e le fortezze costruite ad alta quota
(Chavín, Kuélap, Machu Picchu), le misteriose linee di
Nasca e le chiese coloniali; 5) avvenimenti
programmati dove i visitatori partecipano, come nel
caso delle diverse feste popolari – il Corpus Christi a
Cusco o la Vergine della Candelaria a Puno – che si
realizzano durante tutto l’anno.
Biodiversità naturale
Il Perù possiede una gran varietà di climi, di strati
ecologici e zone di produzione. Delle 117 zone di vita
riconosciute nel mondo, ben 84 se ne trovano in Perù.
Dei 32 tipi di clima della Terra, in Perù ne esistono 28.
Possiede il 13% dei boschi tropicali amazzonici. Per
quanto riguarda la superficie totale dei boschi, il Perù
è l’ottavo paese per importanza a livello mondiale. I
canyon del Colca e di Cotahuasi, ad Arequipa, si
disputano lo scettro dei canyon più profondi del mondo. Il fiume più grande del mondo, il Rio delle
Amazzoni, nasce in Perù e il lago navigabile più alto, il
Titicaca, appartiene per la maggior parte al territorio
peruviano.
Il Perù è uno dei dodici paesi al mondo con una mega
diversità biologica. Possiede quasi 25.000 specie di
piante (il 10% della totalità mondiale), dei quali il 30%
sono endemici (si trovano solamente sul nostro territorio).
Per quel che riguarda la fauna è il primo paese per
diversità di pesci (2.000 specie, equivalenti al 10% del
totale mondiale), il primo per uccelli (1.816 specie, tra
le quali il condor), il terzo per anfibi (379 specie, tra
cui il coccodrillo nero), il terzo per mammiferi (462
specie, tra cui il gattopardo e l’orso bruno dagli
occhiali) e il primo per farfalle.
È il secondo paese del mondo per la varietà dei primati
con 35 specie, una di esse endemica, il choro dalla
coda gialla.
Originari del Perù sono state catalogate 460 specie di
mammiferi, 1745 specie di uccelli, 297 di rettili, 332 di
anfibi, 1.800 di pesci marini e di acqua dolce e
migliaia di specie di molluschi, echinodermi, aracnidi e
insetti di tutti i tipi.
Originari del Perù sono le specie coltivabili di uso
umano: achira, achiote, peperoncino (di vari tipi tra
cui il rocoto), cotone, caigua, caimito, patata dolce,
camu-camu, cañihua, cantuta, chirimoya, coca,
cocona, eucaris, granadilla, guanábana, guaraná,
guayaba, heliótropo, huacatay, kiwicha, lúcuma, maca,
maracuyá, mashua, oca, olluco, pacae, palillo, fagioli,
patate, papaya, cetriolo, quina o chinchona, quinua,
tarwi, tumbo, fico d’india, manioca, zucca..
Oltre ad ospitare un gran numero di specie originarie, i
biologi consederano il Perù «l’arca di Noè dei tempi
moderni» poiché possiede una gran varietà di specie a
diffusione regionale, continentale e mondiale, in
condizioni di eccezionale densità. Su un chilometro
quadrato di boschi di Madre de Diós si possono
osservare 800 specie di uccelli, il doppio che su tutto il
territorio dell’Europa e dell’America del Nord messi
insieme.
Sulle isole del litorale, conosciute come le isole del
guano, c’è la maggiore concentrazione di uccelli marini
del pianeta, e se ne trovano a milioni. A sua volta il
mare peruviano è una delle sette conche di pesca
marina del pianeta e quella che ha la maggiore
biomassa e diversità di risorse idrobiologiche
disponibili.
Centro diffusore della cultura
Le antiche popolazioni del nostro territorio iniziarono
ad addomesticare gli animali fin dal 6.000 a. C e
l’agricoltura nell’8.000 a.C. Il processo avvenne
simultaneamente sulla costa, nelle Ande e in
Amazzonia. Di fatti lo spazio andino che denominiamo
Perù antico, dove sorsero le culture Chavín,
Tiahuanaco, Cajamarca, Recuay, Moche, Chimú,
Lambayeque, Paracas, Chincha, Nasca e Wari, e che fu
unificato dagli incas, è uno dei grandi centri mondiali
nei quali ebbe origine l’agricoltura e uno dei grandi
nuclei irradiatori della cultura universale, insieme alla
Mesopotamia, alla Cina, all’India e alla Meso America.
Il Perù ha contribuito all’alimentazione mondiale con la
patata e il mais che, insieme al grano e al riso,
formano i quattro prodotti alimentari di base per
l’umanità.
Risultato della sua ricca storia, il Perù di oggi è un
paese con maggior varietà culturale. Ha 14 famiglie
linguistiche e per lo meno 44 entie distinte, custodi
delle tradizioni e degli aspetti culturali chiaramente
definiti, dei quali 42 si trovano in Amazzonia. Queste
etnie possiedono delle conoscenze importanti per quel
che compete gli usi e le proprietà delle piante e degli
animali; e dominano una gran varietà di risorse
genetiche agricole.
Musica e danze
Le recenti scoperte archeologiche di strumenti musicali
hanno permesso di confermare che in Perù la musica
risale almeno a 6.000 anni fa.
Da questa lunga tradizione provengono i flauti, le
zampogne, i pututos (trombe di conchiglie marine) e
una gran varietà di strumenti a fiato in cui si
utilizzavano materiali come la canna, l’argilla, l’osso,
le corna e metalli prezioni, ma anche diversi strumenti
a percussione.
Il contatto con l’Occidente permise di inglobare una
gran quantità di strumenti, gli stessi che poi sono stati
adattati creativamente ai bisogni ritmici e tonali di
ogni regione del paese. Gli esempi più evidenti sono le
numerose trasformazioni caratteristiche dell’arpa, del
violino e della chitarra nella sierra peruviana.
L’incontro tra l’andino e l’occidentale ha dato origine
in Perù a più di 1300 generi musicali. Due di loro hanno
oltrepassato l’ambito regionale e sono diventati
simboli dell’identità peruviana: il huayno e la marinera. Insiene di allegria e nostalgia, il huayno è oggi la
base per la creazione di nuovi ritmi musicali
contemporanei, grazie alla struttura semplice e
flessibile. La marinera, d’altra parte, non è un genere
matrice come il huayno, ma ha variazioni distinte sulla
costa e nella sierra e, grazie alla sua bellezza musicale
e alla splendida coreografia, ha raggiunto una gran
diffusione in tutto l’ambito nazionale.
La forza festiva dell’immigrante africano ha
contribuito anche all’arricchimento musicale, poiché ha
creato il cajón e ha dato alla mascella d’asino un uso
musicale come strumento a percussione.
Nella foresta esiste anche una gran varietà di ritmi,
danze e strumenti vincolati alle feste e ai riti come
l’uso del manguaré (troco tubolare), chiamato
«tamburo semiotico» perché serve per inviare
messaggi a distanza nella foresta.
Attualmente è in atto l’assimilazione di nuovi
strumenti – sintetizzatori, chitarre elettriche, batterie
e armoniche – e la creazione di nuovi generi come la
cumbia andina e la chicha, che rendono la musica
peruviana permeabile alle nuove influenze, estendendo
i confini nazionali a quelli internazionali, al di là del
terreno riservato al vernacolare.
La capacità di fusione e innovazione esprime vivamente la forza integratrice e il carattere dinamico della
cultura peruviana.
Gastronomia
Ognuna delle 25 regioni del paese possiede piatti con
caratteristiche e ingredienti propri: il cebiche di pesce
di Lima, la papa a la huancaína, l’arroz con pato di
Chiclayo, il chupe de camarones di Arequipa, al sopa
seca di Chincha; il juane de gallina dell’Amazzonia e
l’incomparabile pachamanca della sierra dalle tre
carni, sono solo un esempio della varietà di piatti che
fanno della gastronomia peruviana una delle migliori al
mondo. Ci sono anche molti piatti internazionali
adattati al gusto peruviano come il minestrone, il
mondonguito a la italiana e l’ arroz chaufa.
Possiamo godere di una gamma di liquori regionali tra
cui il più importante è il pisco, acquavite di uva
oriunda del Perù e derivato dalla distillazione di
grappoli freschi del paese. Il pisco fa parte della nostra
storia e contribuisce a formare la nostra identità di
nazione, per cui è stato dichiarato a Demoninazione di
Origine e Patrimonio Nazionale dal 1995. Il pisco è
l’ingrediente di base del pisco sour, il cocktail emblema
del Perù.
Festività
In Perù si celebrano più di 1000 feste popolari all’anno.
La maggior parte si organizza per festeggiare il santo
patrono ed è contemplato nel calendario liturgico
impiantato durante il periodo dei viceré, ma adattato
scrupolosamente alle credenze magico-religiose di ogni
regione.
A queste feste religiose di aggiungono altre
celebrazioni pagane come quelle vincolate ai riti
ancestrali nelle comunità indigene della foresta e le
numerose feste create nei secoli o decadi scorse.
La festa tradizionale peruviana costituisce uno spazio
di confluenza in cui il sacro e il profano si integrano in
una sola manifestazione di orgogliosa vitalità e
allegria.
Artigianato
L’artigianato peruviano è tra i più vari del mondo, così
come è provato dall’ampia rete di esportatori che ogni
anno espongono l’ingegno dei peruviani sui mercati
europei, asiatici e nordamericani. La varietà, il colore,
la creatività e la molteplice funzionalità rendono
l’artigianato un’attività fondamenatle, non solo per la
costituzione di un’identità peruviana, ma anche per la
sussistenza di migliaia di famiglie e di paesi della
costa, della sierra e della foresta. L’abilità
dell’artigianato in Perù si manifesta, per esempio,
nell’armonia dei disegni geometrici nei tessuti, la
minuziosa rappresentazione della vita contadina nelle
zucche sbalzate, la mescolanza culturale e il colore dei
retablos; ma anche nella strana visione dei disegni
shipibos, nella finissima scultura della pietra di
Huamanga, nella bellezza dei pezzi in oro e in argento
e nelle molteplici forme che assume l’argilla nella
ceramica. Queste sono solo alcune delle
manifestazioni di un popolo che comunica principalmente attraverso l’arte, utilizzando un linguaggio le
cui chiavi fondamentali sono l’abbondanza, la fertilità
e la scommessa per il futuro.
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