12 Aprile 1923 - Numero speciale per i 90 anni del filosofo Aldo Masullo - 12 Aprile 2013 GLI AUGURI DEL SINDACO DI NOLA GLI AUGURI DE ilc@zziblog BUON COMPLEANNO PROF. MASULLO! (Intervista al filosofo Aldo Masullo a cura di Autilia Napolitano) “Un uomo dallo spessore culturale inestimabile a cui oggi va il mio augurio più sincero di buon compleanno”. E’ quanto dichiarato dal Sindaco di Nola Geremia Biancardi per i 90 anni del senatore Aldo Masullo. “Oggi è un anniversario importante non solo per Masullo ma per l’intera Cultura italiana – ha continuato Biancardi –. Uomo attento, colto e impegnato, ha fatto della sua vita una continua missione basata sui principi legati al libero pensiero e al filosofare costruttivo. Elementi quest’ultimi fondamentali del suo bagaglio culturale che, nel 2010, ci sollecitarono, considerato anche il suo forte legame con la Città di Nola, a insignirlo del titolo di ‘Cittadino Onorario’. Un figlio di Nola dunque che, per Nola, ha fatto veramente tanto, con la sua preziosa e precisa presenza, puntuale ad ogni appuntamento di spessore, non sottraendosi mai al confronto. Ricordo con gioia e orgoglio quella bella festa organizzata per lui dall’Amministrazione Comunale da me guidata il 13 aprile del 2010 in quella che lui ha sempre definito la sua ‘palestra filosofica’, il Liceo Classico G. Carducci. Era l’indomani del suo 87esimo compleanno. Oggi festeggiamo il Filosofo, il politico, il Maestro di vita e di pensiero, ma soprattutto festeggiamo l’uomo a cui Nola dice ‘Grazie’ perché amandola, ne ha tributato Onore”. Geremia Biancardi Festeggerà le sue “prime” novanta primavere al Goethe Institut di Napoli “abbracciato” dall’Amore per i libri e per la Cultura. Ha scelto di “immortalare” così il suo novantesimo compleanno il prof. Aldo Masullo, tra i più importanti filosofi italiani contemporanei che proprio oggi, venerdì 12 aprile, spegnerà novanta candeline. In coppia con Roberto De Simone, parlerà di Georg Büchner lasciando al drammaturgo e compositore napoletano, l’analisi dell’opera per eccellenza di Annibale Ruccello, “Ferdinando”. Un modo di festeggiare forse un pò insolito, considerata soprattutto la felice e veneranda ricorrenza, ma che, riflettendoci, si addice in pieno al modo di pensare di un uomo che, sin da giovanissimo, ha sposato la Filosofia facendo dell’arte oratoria il suo biglietto da visita nei salotti culturali più importanti dell’intera nazione. continua a pag. 2 GLI AUGURI DEL VESCOVO DI NOLA Con grande gioia desidero formulare il mio augurio al professore Aldo Masullo per il suo novantesimo compleanno. Sempre legato alla città di Nola e alla vita culturale del nostro territorio. Sono nate in questa terra le sue esperienze di confronto e ricerca, non lo ospitava un salotto quanto le piazze o la libreria ambulante sulle scale della cattedrale, dove settimanalmente si davano appuntamento studenti curiosi di poter leggere e consultare le opere e il pensiero dei “grandi”. L’idea del confronto e dell’ideale, la ricerca appassionata, le domande di senso circa la vita e il suo significato, l’indagine del pensiero, lo portano a fare della filosofia il suo luogo naturale. Chiaro nella sua scelta e tuttavia sempre dialogico, è uomo che in un tempo d’indifferenza e nichilismo cerca, con l’entusiasmo dell’adolescente e la sapienza del saggio di fare la differenza. Molte volte lo si chiama, quale esperto autorevole, e si resta incantati per la capacità di dire grandi idee con parole semplici, di saper comunicare il fascino del discorso in un franco e aperto confronto. Egli che più volte si è fatto portatore delle esperienze di libertà e democrazia, come elementi costitutivi del mondo moderno, ha sapientemente imparato a declinarle nel vissuto col suo impegno di docente, con l’esperienza politica, col culto quasi sacrale della famiglia e dell’amicizia. Lo ritroviamo sempre come figlio di questa terra, pronto ad animarne ancora una volta la vita culturale, pronto a ridare dignità al pensiero e all’incontro, pronto a manifestare nei fatti il suo essere nolano. Il grazie per tutto questo, il grazie perché ci dimostra che pensare e farlo rettamente permette una qualità alta di vita, che studiare è una maniera di produrre futuro e che confrontarsi è l’atteggiamento che più si addice ad ogni uomo che con dignità voglia portare questo nome. segue dalla prima BUON COMPLEANNO PROF. MASULLO! Un uomo da sempre impegnato su più fronti: dalla politica agli studi filosofici che, ancora oggi, accompagnano buona parte delle sue giornate. Un viaggio intenso, ricco di aneddoti ed esperienze di vita, in cui è lo stesso Masullo a proiettarci attraverso una lunga e piacevolissima chiacchierata. Ci racconta così dell’esordio della sua carriera politica iniziata nel 1972, nelle fila del partito comunista che lo candidò, eleggendolo, alla Camera dei Deputati per poi salire al Senato quattro anni dopo, (1976), scelto dallo stesso anche come delegato al Parlamento Europeo. Un impegno serio il suo che, nel 1993 mise a rischio, come lui stesso racconta, la candidatura a sindaco di Napoli di Antonio Bassolino. “In quel periodo – ricorda Masullo – un gruppo di amici napoletani voleva fortemente la mia candidatura a sindaco di Napoli. La notizia si diffuse rapidamente in città. Ma io smentii categoricamente”. E se da un lato gli amici del capoluogo campano lo volevano sindaco, i compagni di Nola avevano per Masullo un progetto ben più articolato: il ritorno al Senato. “Nel 1994 – continua Masullo – furono proprio i compagni di Nola come Luigi Pasciari e Vittorio Avella ad “imporre” al partito la mia candidatura al Senato minacciando, in caso contrario, di dare forfeit in campagna elettorale. E così fui nuovamente eletto senatore (dal 1994 al 1996 e dal 1996 al 2001). Un impegno che abbandonai all’inizio del nuovo millennio per dedicarmi esclusivamente al mio “primo amore”, la Filosofia”. E proprio quando si parla di Filosofia ecco che la voce di Masullo diventa ancor più soave lasciandosi trasportare dai ricordi che, seppur lontani, appaiono così recenti tanto ne è nitido il ricordo. Un amore incondizionato il suo nato a Nola, al Liceo Classico “G. Carducci”, definito dallo stesso Masullo la sua “palestra filosofica”. “In verità – racconta Masullo –, per tre anni, sollecitato anche da mio padre che voleva per me un titolo di studio finito, ho frequentato l’istituto tecnico. Un indirizzo che mi ha insegnato, facendomelo amare, il disegno ma che, nel contempo, mi ha avvicinato al latino grazie alla professionalità della docente di riferimento, di cui ricordo con piacere il nome, Lina De Grazia. E’ stata lei infatti a suggerirmi, appurato il mio amore per le materie letterarie, in particolare il latino, di iscrivermi al ginnasio. E così, dopo aver superato l’esame di ammissione, mi trasferii al Carducci. Qui non solo ho perfezionato lo studio del latino ma mi sono anche appassionato ad un’altra lingua, il greco, con il prof. Antonio Simonetti. Chi invece mi ha inculcato l’Amore per la Filosofia è stato il prof. Alberto Schettini. Tutti docenti eccellenti che mi hanno formato prima come uomo e poi come letterato”. E proprio al Carducci, tra tanti bei ricordi, ne figura uno particolarmente triste che resterà impresso nella sua memoria per lungo tem- po. “Era il 10 giugno del 1940 – ricorda ancora Masullo –, avevamo da poco iniziato il tema di italiano della maturità quando improvvisamente ci arrivò la notizia dello scoppio della guerra. In quel momento capii che le cose stavano cambiando e che l’Italia non sarebbe stata più la stessa”. Un ricordo triste cui si aggiunge quello di un’altra brutta notizia, l’omicidio di Aldo Moro. “Ero a Bruxelles quando mi fu comunicata la morte improvvisa di Moro. Di quel giorno ricordo la fretta di voler tornare in Italia, colpito da un lutto interiore che mai dimenticherò”. Ma nella vita di Masullo albergano anche tanti bei ricordi, da quelli dell’adolescenza nolana, a quelli vissuti in politica, in particolare nell’ultima legislatura. “Un giorno fui avvicinato da alcuni commessi del Senato – racconta Masullo – che, tra il serio e il faceto, mi fecero un piccolo appunto. ‘Prof – mi dissero –, lei deve parlare di più tra questi banchi. Perché solo così noi impariamo qualcosa’. Mi riempirono il cuore di gioia”. Ma nel cuore di Masullo oggi non ci sono soltanto quei commessi; un posto speciale è riservato anche a Nola, la Città che lo ha adottato quando aveva appena 10 anni e che, il 13 aprile del 2010, lo ha nominato “cittadino onorario”con una bella festa organizzata nel suo adorato Carducci. Tra i tanti ospiti intervenuti in quella circostanza, c’era anche il Vescovo, Sua Ecc. Mons. Beniamino Depalma, per il quale Aldo Masullo ha sempre nutrito, manifestandolo, un profondo e sincero affetto, nonostante una visione della Chiesa completamente opposta. “Sono molto grato al Vescovo di Nola che mi ha sempre dimostrato la sua Amicizia – continua Masullo –. Un uomo leale, aperto al dialogo e al confronto, rispettoso delle scelte e delle diversità altrui; un esempio importante di correttezza, di animo e di pensiero”. E un pensiero Masullo lo rivolge anche a Nola, la sua Città “Maestra” che tanto gli ha regalato e insegnato. “Come non amare Nola – racconta –. La sua Storia e le sue tradizioni sono un continuo esempio di patrimonio culturale inestimabile. Basti citare Giordano Bruno per rendersi conto della grandezza del popolo nolano”. E del tempo che scorre veloce Masullo non ha paura, anzi, viene quasi considerato un alleato. Non a caso tra le 20 opere da lui scritte, quella a cui è più affezionato è proprio “Il tempo e la grazia” del 1995 in cui Masullo ha attraversato l’esperienza più impegnativa della sua carriera dottrinale, quella appunto legata al tempo, visto in chiave non proprio tradizionale. “Il tempo non esiste – precisa Masullo –, siamo noi che lo creiamo. Esso non è altro che un improvviso intervento che ci rende oggi diversi da ciò che eravamo ieri. Tutto scorre, diceva Eraclito. E così è”. E a chi gli domanda come vede il suo futuro, se ha paura della lancetta dell’orologio che scorre, afferma serafico: “Sono sereno. L’unico augurio che posso farmi è quello di riuscire a pensare in modo libero, confrontandomi altrettanto liberamente con chi vorrà”. Tanti auguri Prof ! Autilia Napolitano GLI AUGURI DI ANIELLO MONTANO BUON COMPLEANNO, PROFESSORE MASULLO Il Novantesimo compleanno di Aldo Masullo è (deve essere) una festa dello spirito, una gioia immensa per quanti amano la cultura e la filosofia, l’esercizio della parola e del pensiero. Personalmente sono ascoltatore assiduo e interessatissimo nonché lettore e interlocutore attivo di Aldo Masullo da quasi cinquant’anni. Giovane studente nelle austere aule della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Napoli, alla metà degli anni Sessanta, ho seguito con interesse e profitto le lezioni di quel giovane Maestro. Da allora, ogni lezione, conferenza o libro di Masullo sono stati per me altrettante felici occasioni di crescita intellettuale e morale, di godimento spirituale e di consolidamento dell’ammirazione e dell’amicizia provate per Lui. Aldo Masullo, nella lunga carriera di Maestro e di scrittore di filosofia, ha sviluppato in maniera egregia la radice psicologistica della filosofia, coltivata tra i primi in Italia da Francesco De Sarlo, Antonio Aliotta, Guido Della Valle e Paolo Filiasi Carcano. Con la tempra di pensatore rigorosissimo e con il fascino della parola ammaliatrice, Masullo fin dall’esordio ha incentrato la sua attenzione sul’analisi delle diverse forme di linguaggio, fisico biologico psicologico fenomenologico. Ha insistito sulla necessaria distinzione dei tre distinti piani impliciti nell’espressione comune di “senso della cosa”. E ha rivendicato la necessità di procedere nell’analisi critica sul senso aprendo- si alla fenomenologia, sia nella versione husseliana sia in quella dei suoi svolgimenti successivi, da Heidegger a Scheler, da Sartre a Merleau-Ponty. Dei tre piani del “senso della cosa” ha insistito con maggiore vigore sul senso vissuto. È questo il nocciolo, la questione della questione, il cuore del cuore della filosofia di Aldo Masullo. Ed è, rispetto alla tradizione filosofica prenovecentesca, un modo tutto nuovo di considerare il soggetto, la coscienza umana. L’uomo fino all’alba del Novecento era considerato come una pura testa pensante, mai come paziente, espressione di una vita naturale affetta da paticità. La sua coscienza era stata intesa sempre come pura teoreticità trascendentale e mai come atto-di-vita, senso vissuto. Il soggetto non era stato mai avvertito come concreta unità di individuo e ambiente, come colui che sente, patisce e vive la crisi e la combatte con un atto inventivo, con un’azione, con la prassi intesa come risposta alle sollecitazioni e ai turbamenti provenienti dall’ambiente. Risposta non meccanica, non puramente istintiva e biologica, dello stesso tipo di quella offerta dagli altri viventi non umani, ma calibrata su quella di altri soggetti costituenti la comunità. L’atto di vita umana, perciò, si presenta originariamente caratterizzato da una struttura intersoggettiva, comunitaria, che storicamente precede l’individuo e gli fa da fondamento. A partire da quegli anni Sessanta, Masullo è stato un vero Maestro di vita. Ha insegnato a generazioni di giovani e di cittadini attenti alla vita pubblica che civile è ogni rapporto umano e che l’incontro con l’altro offre la possibilità di comprendere e di integrare la storia e le idee dell’altro con le nostre. Il rapporto con l’altro attiva e realizza una reciprocità di pensieri e di emozioni, ci rende più umani, fonda l’etica come elaborazione delle regole del vivere comune e ci costituisce come umanità in concreto, come membri di una storia comune in cammino nel tempo. Di qui il valore della solidarietà come aspetto importante e fondativo della morale, intesa come cura, come impegno ad avere a cuore l’altro. E di qui l’importanza del dialogo da tenere aperto sempre e comunque e da intendere quale disponibilità al cambiamento, all’accettazione delle differenze e come strumento fondativo della verità. La verità, nella riflessione di Aldo Masullo, infatti, non è il sapere di alcuni da comunicare o da imporre ad altri, ma è un sapere scaturiente dalla relazione intellettuale e patica, attiva tra soggetti uguali. Questo dialogo aperto alla grazia del nuovo è alla base della cittadinanza attiva, realizzantesi con il passaggio da un insieme di solitudini disperse a una cittadinanza sociale, comunitaria e responsabile. Ad Aldo Masullo l’augurio di una lunga vita, sostanziata di impegni intellettuali e civili soddisfacenti per Lui e produttivi per la società. Ad multos annos, professore Masullo. Prof. Aniello Montano Direttore del Dipartimento di Filosofia - Università di Salerno GLI AUGURI DI FRANCO MANGANELLI IL MIO INCONTRO CON UNA “ESEMPLARITA’” Aldo Masullo compie 90 anni! Un’ottima occasione per esprimergli tutta la mia gratitudine per quanto mi ha donato in seguito ad un nostro incontro non programmato da noi e, dunque, in qualche modo “casuale”. Ne L’insostenibile leggerezza dell’essere Milan Kundera scrive che «l’uomo, spinto dal senso della bellezza, trasforma un avvenimento casuale in un motivo che va poi a iscriversi nella composizione della sua vita». È stata appunto questa la mia esperienza quando le circostanze mi hanno fatto incontrare Aldo Masullo. Ebbene, nel 1994, dopo aver deciso – con il motto “cuore nuovo (operato da poco), vita nuova!” – di accettare la proposta di candidarmi alla Camera per la XII legislatura, mi trovai – come “Progressista” – in compagnia di Aldo Masullo candidato al Senato. Io docente di Ragioneria nelle scuole medie superiori; lui professore ordinario di filosofia all’Università Federico II! Io interessato ai problemi sociali ma senza aver mai avuto alcuna aspirazione all’impegno diretto in politica; lui che aveva già fatto due legislature come deputato e un’altra come Parlamentare europeo! C’era di che far emergere in me un complesso di inferiorità, con relative conseguenze negative sulla mia campagna elettorale. Invece, niente di tutto questo. Fu sufficiente la prima stretta di mano, accompagnata da un sorriso compiaciuto e il suo invito a darci il tu, perché s’instaurasse tra noi una relazione che, pur essendo obiettivamente asimmetrica per il maggior “peso” di Aldo, era allo stesso tempo umanamente complanare. Avvertii, infatti, grazie alla sua accoglienza, un’uguaglianza di valore umano, il che si accompagnò con la percezione di una comunanza solidaristica che risultò poi fondamentale nella conduzione della nostra campagna elettorale. Nel corso di questa, infatti, vi fu tra noi innanzitutto un profondo rispetto reciproco grazie al quale fui agevolato nel superare le disapprovazioni, a volte astiose, che da parte di alcuni mi venivano rivolte per una presunta incoerenza tra il mio essere cattolico praticante e la scelta dell’area politica in cui operare. Nel contempo, ogni volta che ascoltavo gli interventi del mio compagno di cordata, prendevo sempre più consapevolezza del senso profondo dell’impegno politico, per cui cresceva in me il coraggio e l’entusiasmo nel buttarmi nell’agone e nell’investire la mia credibilità. Formammo così una sorta di tandem molto affiatato che ottenne l’approvazione degli elettori. E quella è stata l’unica volta che la “sinistra” ha avuto, nel collegio Nola, i propri rappresentanti in entrambe le Camere. Ma l’esperienza più significativa per me fu la constatazione che la nostra comunanza solidaristica non scalfì minimamente la mia autonomia di pensiero né offuscò i miei valori più profondi. Così, oggi, posso dire con sicurezza che Aldo Masullo non si presenta affatto come un “modello” che, aspirando ad essere ri-prodotto, richiede imitazione, uniformizzazione e finanche sottomissione, con conseguente menomazione dell’identità personale dell’imitatore. Egli si propone, invece, come un’“esemplarità” ovvero come un precursore che, delineando nuovi orizzonti, consente a chi lo incontra di intravvedere tutta una serie di direzioni tra le quali è possibile individuare il percorso esistenziale che meglio risponde all’esigenza personale di attualizzare le proprie poten- zialità. L’esemplarità, infatti, come scrive Guido Cusinato, «non impone qualcosa, piuttosto accende e ridesta, suscitando dal di dentro una risposta innovativa», il che vuol dire che essa non vuole essere riprodotta ma ri-produce verso se stessi. Pertanto, posso affermare con profonda convinzione che Aldo Masullo rientra a pieno titolo nel novero di quei Maestri autentici che svolgono una funzione innovativa di orientamento nei confronti di coloro che hanno la buona sorte di incontrarli e di frequentarli. E dopo questa breve ma sentita considerazione, faccio ad Aldo i miei più affettuosi auguri per il suo compleanno e, soprattutto, gli dico: grazie, grazie di cuore! Prof. Franco Manganelli Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose - Nola 12 Aprile 1923 - 12 Aprile 2013 Numero speciale per i 90 anni del filosofo Aldo Masullo Supplemento de ilc@zziblog, blog indipendente dell’Area Nolana ilcazziblog.wordpress.com [email protected] Un sentito ringraziamento va al Vescovo di Nola S.E. Mons. Beniamino Depalma, al Sindaco di Nola Avv. Geremia Biancardi, al Prof. Aniello Montano, Direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Salerno, al Prof. Franco Manganelli, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose - Nola e alla giornalista Autilia Napolitano, il cui prezioso contributo è stato determinante per la riuscita della pubblicazione. Al Prof. Aldo Masullo vanno i più calorosi auguri di buon compleanno dalla redazione tutta de ilc@zziblog. (ra.na.)