• starbene attualità Sì, questi OSPEDALI CI Sembrano luoghi da favola. Con il giardino degli abbracci, lo spazio per la pettherapy e la mensa a km zero. Eppure esistono davvero. Noi di Starbene li abbiamo scovati di Isabella Colombo il San Carlo Borromeo di Milano PER IL GIARDINO DEGLI ABBRACCI Cinquemila metri quadrati tra aiuole coltivabili, frutteto, prato e alberi: è il giardino degli abbracci, dentro l'ospedale San Carlo Borromeo di Milano. «L'abbiamo pensato con i pazienti e i medici del day hospital psichiatrico come spazio aperto a tutti: malati, personale sanitario, parenti e persino cittadini», spiega Federica Poggio, architetto ricercatore, che insieme a Chiara Moroni e Alessandro Uraz ha progettato lo spazio. «È composto dall'orto, la parte più attiva, che ospiterà laboratori aperti anche alle scuole, e da una zona più contemplativa e sensoriale. Qui ogni settore è caratterizzato da un colore: si parte dal bianco, più rilassante, si passa al lilla, all'arancio, e si arriva al rosso. Si può decidere quale "abbraccio" sfruttare o attraversarli tutti, in un percorsole prima calma lo stress e poi dà energia». > REALTA SIMILI Uhealing garden, il giardino terapeutico della struttura di neuroriabilitazione dell'Ospedale San Camillo di Venezia. Per la riabilitazione, dopo un ictus o un trauma cranico. Anche qui, ci si può immergere nel verde o dedicarsi all'orto. 26 www.starbene.it l'ospedale di Pitigliano PER L'OMEOPATIA E L'AGOPUNTURA È il primo istituto in Italia ad avere aperto le porte alla medicina dolce. «L'ospedale di Pitigliano ha cinque ambulatori di omeopatia e agopuntura, per i pazienti ricoverati in medicina generale o in arrivo dal centro di rieducazione ortopedica e neurologica e dagli ambulatori limitrofi», spiega Simonetta Bernardini, responsabile della struttura. «I medici "ortodossi" e quelli delle discipline complementari discutono i casi e stabiliscono un approccio condiviso; ai pazienti non vengono tolti i farmaci, ma aggiunti i rimedi naturali. I risultati ci sono: nel 90% dei casi si riducono le medicine e si accorciano le degenze. I servizi sono gratuiti, se il paziente è ricoverato; si paga il ticket per le prestazioni ambulatoriali. > REALTÀ SIMILI All'Ospedale Sacco di Milano hanno aperto l'ambulatorio di agopuntura e medicina cinese, le prestazioni sono in libera professione; all'Ospedale di Merano un ambulatorio di medicina complementare per i malati oncologici; all'Ospedale di Palermo, uno di medicina naturale per le donne con tumore al seno e all'utero. il centro oncologico di Vimercate PER LE STANZE ARTISTICHE il Sant'Orsola Malpighi di Bologna PER LA TERAPIA MULTISENSORIALE Qui lo spazio curativo si chiama Snoezelen, parola difficile che esprime i concetti di rilassamento e stimolazione. «È una camera con un maxi tubo a bolle, una lampada a diffusione di aromi, un proiettore, tende e pannelli a fibre ottiche e un kit sensoriale», spiega Marialia Lunardelli, direttore del reparto di Geriatria. «L'obiettivo è dare una serie di impulsi multisensoriali, colori, musica, aromi e immagini, che aiutano l'anziano a relazionarsi con gli altri e al tempo stesso ridurre gli stati di agitazione. Nello stesso ospedale, nel reparto di oncologia ginecologica, ci sono laboratori teatrali e meditazione. In ematologia, invece, sta per partire un progetto per gli under 35, una sorta di social tra i pazienti per confrontarsi tra loro e con la psicologa. Perché rompere la solitudine incide positivamente, sul percorso di cura. > REALTÀ SIMILI All'lstuto Pediatrico Giannina Gaslini di Genova c'è uno spazio multisensoriale Snoezelen per i bambini disabili. «Qui le camere non hanno un numero ma il nome di un colore e di un pittore (sala Rossa Gauguin; gialla Van Gogh; verde Monet), le cui riproduzioni si trovano anche sulle pareti della stanza», spiega Alessandra Ferrano, oncologa. Siamo nel reparto di oncologia dell'Ospedale di Vimercate (Monza Brianza), dove tutto è creato per favorire il comfort dei malati e delle famiglie. Ad accogliere i pazienti, ampie sale d'attesa, piante, musica, quadri e una biblioteca. «Esistono anche uno Sportello psicologico per il malato e la famiglia e uno previdenziale per le pratiche d'invalidità; infine il progetto La forza e il sorrìso è un programma gratuito di consulenza beauty di gruppo, per le donne in trattamento oncologico», conclude l'esperta. > REALTÀ SIMILI All'Ospedale Humanitas, di Rozzano, nel settore di radioterapia, ci si può sottoporre a una seduta gratuita di shiatsu o di make up. In tutti i reparti, su richiesta, i parenti ricevono un sms che li avvisa quando un paziente entra in sala operatoria e quando l'operazione è terminata; da poco, infine, c'è un progetto di cinematerapia. il Meyer di Firenze PER LA MENSA BIO Non è soltanto uno dei migliori centri pediatrici internazionali, che fanno capo alla rete mondiale Children's Hospital Association. L'Ospedale Meyer di Firenze ha qualcosa in più: un'attenzione alle esigenze dei bambini e alle famiglie. E non è poco, per una struttura pubblica. Grazie alla Fondazione, i piccoli ospiti possono usufruire di "distrazioni" che riducono il trauma del ricovero: i cagnolini della pet-therapy, le gag dei clown ospedalieri e i musicisti in corsia. Seguono laboratori creativi e spettacoli teatrali, curano un orto e vanno in biblioteca. Non solo. «Dal primo giugno, la mensa garantisce prodotti a km zero, cibi biologici o provenienti dal commercio equo e solidale. Il tutto servito su piatti di porcellana. Perché come e cosa si consuma è parte integrante della terapia», spiega Fina Belli, responsabile dietetica dell'ospedale. > REALTÀ SIMILI Al Fatebenefratelli, di Milano, nel nuovo reparto di pediatria, le stanze, con un divano letto per i genitori, sono affrescate da noti artisti milanesi.