Ospedale Amedeo di Savoia - Malattie infettive divisione A

A.S.L. 3
Ospedale Amedeo di Savoia,corso Svizzera,n°164
UNITA’ OPERATIVA:Malattie Infettive,Div.A
UBICAZIONE:Padiglione De Mattia,piano terra.
FINALITA’ DEL SERVIZIO E TIPOLOGIA DELL’UTENZA
Il servizio si occupa specialmente delle malattie infettive e si
rivolge ai pazienti con patologie infettive:
• Epatite C (HCV+) ed Epatite B (HBV+)
• Condizioni di sieropositività
• AIDS e complicanze correlate
• Meningiti
• Malaria
• Tubercolosi
• Febbre di origine ignota
• Encefalopatie
• Malattie esantematiche
• Malattie tropicali
• Neuropatie
Al servizio accedono pazienti di tutte le razze, di età media
compresa tra 30 e 40 anni,senza distinzione di sesso.
Si accede dal DEA dell’ OSPEDALE MARIA VITTORIA,
con un passaggio intermedio presoo l’Accettazione locale, dove
l’infettivologo smista i pazienti in base alla tipologia delle patologie
che presentano, e valuta la reale necessità e la disponibilità di posti
letto. In alcuni servizi si accede dall’ambulatorio, per i pazienti già
conosciuti o con ricoveri precedenti.
Il percorso del paziente si conclude con una dimissione al
proprio domicilio, oppure con l’ inserimento in case alloggio o
comunità.
Per alcuni pazienti è previsto uno schema di rientri successivi.
Per la tutela ed il rispetto dei ricoverati non è consentito
l’accesso nelle camere di degenza a più di 2 visitatori per volta.
ORGANIZZAZIONE DELL’UNITA’ OPERATIVA
La struttura di tutto l’Ospedale Amedeo di Savoia è a
padiglioni, il reparto di Malattie Infettive divisione A si trova nel
Padiglione De Mattia,piano terra, e ha:
-
23 posti letto,disposti in stanze da 2 letti e bagno.
Infermeria con la farmacia
Cucina
Uffici dei medici,della caposala
Il modello organizzativo è sia a piccoli gruppi (ad esempio durante il
giro letti) che per compiti:gli infermieri si dividono per fare la terapia
endovena,orale,prelievi; gli OSS misurano le temperature,le
pressioni,controllano i drenaggi, la diuresi.
L’equipe di lavoro è formata da varie figure che lavorano ed
interagiscono tra di loro:
• 10 infermieri professionali (+3 IP che sono in
maternità)
• 6 operatori socio sanitari
• 1 caposala
• 8 medici + 6 specializzandi
• 1 infermiere generico
Altri servizi correlati al reparto son, all’interno dell’Ospedale
Amedeo di Savoia, gli ambulatori (per le malattie sessualmente
trasmesse),la radiologia, il day hospital.
Perr alcuni servizi il reparto si appoggia all’Ospedale Maria
Vittoria.
CARATTERISTICHE DELL’ASSISTENZA
INFERMIERISTICA E OPPORTUNITA’
FORMATIVE
I problemi assistenziali che devono
essere affrontati in questo reparto sono
molteplici . Prima di tutto si devono controllare
sempre i parametri vitali (pressione,frequenza cardiaca,temperatura
corporea,SpO2), la diuresi, l’alvo, i drenaggi. E’ fondamentale
valutare lo stato di coscienza in casi di meningite.
• Per pazienti affetti da epatopatie
(ittero,HCV+,HB+,cirrosi,ascite) valutare se è presente
prurito, se è variato il gusto verso particolari cibi o
bevande, controllare il peso corporeo quotidianamente,
educare il paziente e familiari ad adottare le precauzioni
per evitare una diffusione del contagio dell’epatite e ad
evitare l’uso di alcool e farmaci che potrebbero
danneggiare il fegato (sedativi,aspirina).
• Per pazienti affetti da meningiti o encefalopatie è
importante valutare frequentemente lo stato di coscienza
per rilevare segni precoci di alterazione, mantenere un
corretto equilibrio idro-elettrolitico.
Le principali opportunità di apprendimento per gli studenti:
-imparare l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e
conoscere le misure d’isolamento.
-acquisire la tecnica d’incannulamento venoso e la gestione del CVC,
compresa la medicazione
-scaricare gli stupefacenti
-compilare la cartella infermieristica e di accoglienza in modo adatto
- fare educazione sanitaria con i visitatori e pazienti sulle modalità
di trasmissione delle infezioni e la loro profilassi, l’utilizzo dei DPI,
insegnare le regole alimentare in caso di epatiti
-assistere il medico mentre esegue una puntura lombare o
paracentesi.
-gestire il paziente con problemi di dose-dipendenza