Potere e Teoria Politica – Mario Stoppino

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Potere e Teoria Politica – Mario Stoppino
Riassunto
Una classificazione formale del potere
Rapporto tra comportamenti o tra disposizioni ad agire di attori diversi.
POTERE: qualsiasi rapporto di causazione sociale intenzionale o interessata.
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potere persuasivo
potere costrittivo
Il rapporto causale può essere attuale o potenziale.
Esercitare il potere è ottenere comportamenti conformi alla nostra volontà od interesse.
1)
2)
3)
modalità del rapporto tra chi esercita il potere e chi lo subisce.
potere aperto
potere nascosto
oggetto presso chi subisce dell’intervento mediante il quale l’altro esercita il potere.
Dimensione oggettiva dell’intervento di chi esercita il potere
LA MANIPOLAZIONE
Potere nascosto: qualunque relazione di potere nella quale, da un lato,A cerca di nascondere a B il
proprio esercizio di potere e dall’altro B rimane inconsapevole del potere di A.
Strategia deliberata di A. Si chiama manipolazione.
Potere aperto: A non vuole celare il proprio esercizio del potere. Maniera diretta o indiretta (condizionamento)
Il manipolatore tratta il manipolato come se fosse una cosa. Il manipolato ignora di essere oggetto
di tale potere. La manipolazione è sempre e soltanto causazione sociale intenzionale.
Intervento sulle condizioni che contrinuiscono a modellare le alternative di comportamento.
Intervento su:
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conoscenze di fatto e credenze di valore (manipolazione dell’informazione)
dinamismi psicologici inconsci (manipolazione psicologica)
ambiente sociale (manipolazione situazionale)
LA MANIPOLAZIONE DELL’INFORMAZIONE
Conoscenze di fatto: nozioni e cognizioni strutturate sopra i rapporti intercorrenti tra fatti diversi
Credenze di valore: posizione consapevole di un valore nel senso generale di evento – fine o cosa
desiderata per la propria condotta, e le relazioni che intercorrono tra i valori
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distorcere e sopprimere le comunicazioni che l’attore riceve
la menzogna
soppressione dell’informazione
eccesso di informazione
indottrinamento (conformista o settario)
LA MANIPOLAZIONE PSICOLOGICA
Manipolazione che opera sui dinamismi psicologici inconsci. Gli impulsi emotivi inconsci motivano molte scelte nelle azioni degli uomini, e vi sono simboli e immagini essenziali per il richiamo di
certi impulsi.
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associare il simbolo o l’immagine opportuni all’oggetto sociale su ci si intende convogliare
l’impulso emotivo
pubblicità subliminale
Elevata nei regimi totalitari. Disintegrazione dell’intero sistema dei valori di un soggetto – lavaggio
del cervello, a volte con l’ausilio di massicci interventi fisici (torture).
LA MANIPOLAZIONE SITUAZIONALE
La situazione ambientale è il contesto in cui il soggetto opera e sceglie azioni, struttura definita di
vincoli ed opportunità. Modellando condizioni importanti dell’ambiente sociale un soggetto può pilotarne un altro verso una condotta precisa. Molto comune in contesti sociali limitati, più difficile in
contesti sociali globali.
IL POTERE APERTO
A non cerca di celare a B il suo esercizio di potere, quindi B è consapevole del potere di A. Il potere
è nascosto quando A cerca deliberatamente e con successo di tenerlo celato a B. Quando manca tale
proposito, il potere è aperto. Un potere aperto po’ anche cercare di restare «invisibile» a terzi.
Tramite l’intervento si dinamismi psicologici inconsci, si dà solitamente soltanto manipolazione,
non potere aperto. Il potere aperto si può avere intervenendo sulle alternative di comportamento e
sulla situazione ambientale.
Prima sottoclasse (alternative di comportamento):
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la remunerazione
la costrizione
le reazioni previste
Seconda sottoclasse (conoscenze di fatto e credenze di valore)
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persuasione
imitazione
Terza sottoclasse (situazione ambientale):
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condizionamento intenzionale o (soltanto) interessato
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Un terzo criterio tipologico è quello che distingue le forme intenzionali e le forme (soltanto) interessate di potere – criterio applicabile soltanto al potere aperto.
Intenzione: proposito consapevole di ottenere un dato effetto.
Interesse (soggettivo): attitudine complessa di cui è parte centrale la disposizione ad agire per ottenere un dato effetto.
Alternative di comportamento:
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intenzionale: remunerazione, costrizione
interessato: reazioni previste
Conoscenze di fatto e credenze di valore:
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intenzionale: persuasione
interessato: imitazione
Situazione ambientale:
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intenzionale: condizionamento
interessato: condizionamento interessato
REMUNERAZIONE E COSTRIZIONE
Sia la remunerazione che la costrizione consistono nell’impiego di sanzioni (positive o negative)
per modificare il valore relativo delle alternative di comportamento. Se si guarda il modo specifico
dell’uso risultano contrapposte.
Remunerazione e costrizione risultano le due forme di potere diffuse e più salienti delle relazioni
sociali e politiche. La violenza è la sanzione negativa per eccellenza.
LE REAZIONI PREVISTE
B tiene un dato comportamento, nel senso desiderato da A, senza che A esprima l’intenzione di ottenerlo, ma perché B prevede che A adotterebbe reazioni per lui spiacevoli se non tenesse quel dato
comportamento – B pensa che quel comportamento gli varrà reazioni per lui piacevoli da parte di A.
È la versione (soltanto) interessata della remunerazione e della costrizione. Le reazioni positive o
negative corrispondono a ricompense e punizioni.
LA PERSUASIONE
È un rapporto nel quale un attore A determina la condotta di un altro attore B modificando le conoscenze di fatto e/o le credenze di valore che plasmano tale condotta, per mezzo di argomentazioni
aperte che non contengono né promesse di ricompense né minacce di punizioni. La linea di confine
con remunerazione e costrizione è molto sottile, come lo è anche nei confronti della manipolazione.
Persuasione e manipolazione adottano lo stesso medium delle comunicazioni simboliche – manipolazione dell’informazione: dipende dal grado in cui detiene il monopolio delle informazioni.
La persuasione occulta spesso si converte in manipolazione.
L’IMITAZIONE
L’oggetto dell’imitazione è circoscritto alle credenze, agli interessi, agli orientamenti ideali –
l’«orizzonte di valori». L’imitato deve avere un interesse ad essere oggetto di imitazione.
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L’imitazione è la versione (soltanto) interessata della persuasione, è una persuasione fatta di esempi.
CONDIZIONAMENTO
Intervenire sulla situazione ambientale significa intervenire su uno o più di uno degli elementi costitutivi della situazione. A interviene direttamente sulle condizioni ambientali di B. Questo tipo di potere ha un carattere spiccatamente indiretto.
L’uomo dipende in modo veramente massiccio dal suo ambiente sociale. Qualsiasi attore, per perseguire i suoi scopi, ha bisogno di risorse e di collaborazioni di altri attori. La reazione degli attori
ai mutamenti ambientali è un fenomeno generale e costante della vita sociale.
Il controllo di importanti risorse sociali condiziona la condotta degli attori in gioco.
CONDIZIONAMENTO INTERESSATO
La condotta risultante di B è causata dal cambiamento delle condizioni ambientali provocato da A.
è arduo distinguerlo dal condizionamento “normale”. Le due forme di condizionamento sfumano
sovente e in modo inestricabile l’una nell’altra: la forma interessata agisce come una sorta di prolungamento di quella intenzionale.
Potere e politica: un’introduzione
LA POLITICA COME POTERE: H.D. LASSWELL
Il fenomeno del potere è presente anche in moltissimi aspetti dell’agire sociale che normalmente
non vengono designati come «politici». La nozione di potere è adottata come criterio per studiare i
rapporti e conflitti tra classi sociali o la stratificazione sociale o le organizzazioni sociali in genere.
Scuola di Chicago: Catlin, Merriam, Harold D. Lasswell: «lo studio della politica è lo studio
dell’influenza e degli influenti», o semplicemente lo studio del potere.
Due le esigenze a cui si tenta di rispondere:
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superamento dei vecchi indirizzi di studi politici di impianto giuridico – istituzionale;
elaborare un concetto che conferisse unità ai molti e variegati campi della nuova ricerca politica, riportandoli ad un orientamento comune
La risposta ad entrambi è appunto l’approccio al potere.
Lasswell aveva trattato «potere» e «influenza» come sinonimi, poi fa una differenziazione tra i due
concetti. Influenza: il possesso di valori. Un individuo ha un’influenza tanto maggiore quanto maggiore è la porzione di valori che detiene.
Il potere è un caso speciale dell’esercizio dell’influenza: relazione sociale in cui un attore ottiene
una condotta desiderata di un altro o di altri attori mediante l’uso di sanzioni gravi.
Potere: qualsiasi rapporto di costrizione o di remunerazione tra due o più attori, nel quale l’attore
che esercita il potere ricorre, o può ricorrere, a sanzioni gravi.
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Mette al centro della politica l’effettiva presa di decisioni «pesanti» entro la società, non solo dai
governanti, ma anche ad altri attori sociali.
LA POLITICA È L’INTERO PROCESSO SOCIALE, IN QUANTO ESSO VENGA INFLUENZATO DAL POTERE.
Da studiare anche le pressioni che i governi esercitano sui partiti, e i condizionamenti delle autorità
sociali o «private». Fenomeno generale del potere, ossia il controllo delle azioni umane mediante
l’impiego di sanzioni più o meno gravi. Il potere è la presa di decisioni che modificano la condotta
degli altri con la minaccia o l’applicazione di sanzioni gravi – impostazione che evita che la politica
venga circoscritta all’autorità di governo, e batte in breccia la divisione convenzionale e pone
l’esigenza di collocare i fenomeni politici locali nel contesto internazionale.
Propone il potere come concetto cardine alternativo, che sostituisca in tutto e per tutto quello di governo. Il potere in generale è un fenomeno troppo generale, ricorrente e comune, che riscontriamo
in qualsiasi sfera sociale. Non può offrire un orientamento teorico pertinente per lo studio di un
campo specifico di azioni e relazioni.
Né Lasswell né Catlin ci forniscono un orientamento minimo adeguato verso i fenomeni politici.
Ciò che trascurano di mettere in evidenza è la divisione tra il potere in generale e il potere in un
contesto politico.
BERTRAND DE JUVENEL
Gli elementi semplici della politica si riducono ad una azione politica «nucleare», quella con cui un
uomo «fa agire» un altro uomo.
ISTIGAZIONE/RISPOSTA
Istigazione: sede dell’iniziativa.
Risposta: sede in cui si decide se l’iniziativa ha successo o no.
È una relazione di potere.
Relazioni di potere nelle quali B obbedisce perché acconsente.
De Juvenel ricorre al concetto di potere nel tentativo di definire ciò che è politico. Queste relazioni
sono davvero diffusissime.
La politica è uno sviluppo dei rapporti di istigazione/risposta. La politica è un’accentuazione delle
pratiche sociali normali.
LA LEGGE DELL’ESCLUSIONE CONSERVATRICE.
Processo di selezione delle istigazioni, un’istigazione selezionata viene proclamata come «comando» e non c’è libertà di proporre istigazioni contraddittorie con il comando. Forma di organizzazione + autorità gerarchica. Seguendo questa strada, tuttavia, non si entra realmente nel territorio della
politica.
HARRY ECKSTEIN & TALCOTT PARSONS
Harry Eckstein identifica il campo della politica nelle strutture delle autorità.
Autorità: insieme di relazioni asimmetriche tra membri di un’unità sociale ordinati in modo gerarchico, che ha per oggetto la guida dell’unità sociale stessa.
La sua definizione della politica è troppo larga.
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Parsons collega la dimensione gerarchica a quella di reciprocità. La gerarchia dell’autorità è il «codice istituzionale» in base al quale l’uso del potere come medium è organizzato e legittimato.
In una società sviluppata la sostanza del valore del potere non risiede nella violenza ma «nella produttività politica».
Inflazione: sovrabbondanza di potere.
Legame assoluto tra potere con istituzionalizzazione e legittimazione.
Politica: rete di poteri e di obbligazioni legittime.
Le difficoltà di coniugare potere e politica diventavano sempre così ardue da sembrare insormontabili.
CHE COS’È LA POLITICA
Presupposto che si possa definire la politica sulla base dell’individuazione del significato specifico
dell’azione politica.
L’azione politica in generale viene intesa come azione razionale – RAZIONALITÀ STRUMENTALE.
Il potere è il concetto chiave per la teoria politica. Il potere garantito è lo scopo di tutte le azioni politiche.
- ARENE POLITICHE NATURALI (o prive di governo)
- ARENE POLITICHE DOTATE DI GOVERNO (o monetarie)
L’AZIONE POLITICA: LA RICERCA DELLA CONFORMITÀ GARANTITA
L’azione sociale principale degli attori del nostro campo sociale consiste in un’azione potestativa,
un esercizio di potere.
ATTORE  RISORSE (mezzo) CONFORMITÀ (mezzo) VALORI (fine)
Ricerca di una ragione di scambio favorevole. Ricerca del massimo dei valori finali con il minimo
di erogazione di risorse. Nella struttura delle aspettative che guida la condotta razionale degli attori,
vi è sempre, imminente ed incombente, lo scoppio della violenza.
Il nostro campo sociale definisce una situazione di incertezza permanente, in termini di vantaggi, e
di insicurezza altrettanto permanente, in termini d integrità fisica degli attori e delle loro risorse materiali.
La conformità porta insicurezza ed incertezza.
ATTORE  RISORSEVALORI
Miglior utilizzo delle risorse scarse per il conseguimento dei valori alternativi. Alta prevedibilità dei
flussi di vantaggi. L’azione politica cerca di generalizzare la conformità.
ATTORE  RISORSECONFORMITÀ
La conformità da mezzo diventa fine.
L’azione politica è l’azione che ha come scopo la ricerca della conformità in quanto tale.
CONFORMITÀ STABILIZZATA E GENERALIZZATA = POTERE STABILIZZATO E GENERALIZZATO
La duplicazione del potere dell’attore si ha tra l’azione politica x e l’azione sociale y.
X: ATTORE  RISORSECONFORMITÀ (investimento di potere)
Y: ATTORE  RISORSE CONFORMITÀ VALORI (fruizione di potere)
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Azione di fruizione: ATTORECONFORMITÀ VALORI
Autorità: quel tipo di potere stabilizzato nel quale coloro che prestano obbedienza obbediscono in
modo «incondizionato», e nel quale, ognuno dei comandi non può essere assistito da minacce di
punizioni, ma è puramente impartito.
L’AZIONE POLITICA – ILLUSTRAZIONI
POLITICA NATURALE ≠ POLITICA MONETARIA
Politica naturale – arene politiche senza governo
Politica monetaria – arene politiche provviste di governo
Nella politica naturale il quantum di conformità garantita di un attore dipende dalla sua posizione
nella bilancia della forza strategica delle risorse sociali.
Ricercare conformità garantita: usare le proprie risorse per perseguire il mantenimento o
l’ingrandimento della forza strategica delle proprie risorse.
RICERCA DI POTENZA
Nella politica monetaria la conformità degli altri è garantita da un attore (terzo), dotato di «autorità
politica» o di «governo».
RICERCA DI DIRITTI O DI POSIZIONI DI AUTORITÀ
CINQUE AZIONI POLITICHE
Arene politiche naturali:
1) Azione di un attore entro un’arena politica naturale (con un grado più o meno elevato di dispersione delle risorse)
2) Azione politica del detentore di un «dominio naturale»
Arene politiche monetarie:
3) Lotta per il potere, ricerca del potere
4) Azione di pressione sui governanti e su chi detiene il potere
5) Partecipazione politica
1) CORSA ALLA POTENZA
I rapporti tra gli stati nel mondo sono prevalentemente di contrattazione e conflitto. L’accumulo di
armi è finalizzato al mantenimento o all’ingrandimento del proprio rango di potenza.
2) DIFESA DEL DOMINIO
Fruizione del potere da parte del dominante, che vuole mantenere intatta la propria posizione di
dominio – difesa del monopolio delle risorse chiave.
3) LOTTA PER IL POTERE
Lotta per conquistare o mantenere il «potere politico», vale a dire i ruoli di governo. Lottare per acquisire o conservare una forma particolarmente importante di conformità garantita.
4) PRESSIONE SUL POTERE E PARTECIPAZIONE POLITICA
Scopo di conseguimento dei diritti, a cui corrisponde la capacità garantita di esercitare un’attività
nei confronti della quale sono schierate le disposizioni stabilizzate alla conformità degli altri attori
in gioco.
La partecipazione politica, nella sua lotta per i diritti, è anch’essa una ricerca di conformità garantita.
Sia nella politica naturale che nella politica monetaria, ogni azione politica può essere ricondotta alla definizione generale di «ricerca della conformità garantita».
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PRODUZIONE POLITICA ED ARENE POLITICHE NATURALI
La produzione politica è un ordinamento di conformità garantite multilaterali.
Relazione tra due attori: uno che cerca di garantire il proprio potere e l’attore la cui conformità corrisponde a tale potere del primo.
La Produzione Politica garantisce Conformità.
1) LA PRODUZIONE POLITICA È PRODUZIONE DI GARANZIA DI COOPERAZIONE SOCIALE
L’ordinamento dei poteri garantiti multilaterali per una pluralità di attori in un dato campo sociale
rende possibile la previsione delle azioni degli altri, e delle conseguenze delle azioni proprie, nei
termini delle azioni degli altri attori.
Cooperazione sociale: relazione sociale tra due o più attori, nella quale le condotte degli attori sono
reciprocamente vantaggiose.
2) LA PRODUZIONE POLITICA OPERA MEDIANTE ORDINAMENTI VINCOLANTI
Gli attori interessati non sono liberi di mettere in pericolo la stabilizzazione di conformità degli altri.
ARENE NATURALI: accordi tra gli attori o decisioni di un singolo attore
ARENE MONETARIE: decisioni collettive
Decisioni collettive:
- una pluralità di attori che prevengono una decisione comune in base ad una regola decisionale
- la decisione è collettiva perché vale per tutti gli attori in gioco che vi sono assoggettati
I partiti politici non danno in cambio decisioni ma promesse di decisioni. Poiché le decisioni politiche sono collettivamente vincolanti, la produzione politica porta con sé un’imprescindibile esigenza
di gerarchia.
3) LA PRODUZIONE POLITICA È ANCHE, IN SE STESSA, DISTRIBUZIONE POLITICA
La produzione politica, in quanto produzione di conformità garantita per una pluralità di attori, implica l’allocazione di una quota di conformità garantita ad ognuno di essi.
Atto di produzioneatto di distribuzione
In politica produrre significa necessariamente distribuire.
PRESENZA CENTRALE DEI CONFLITTI IN POLITICA.
Nelle arene politiche naturali la garanzia di conformità per ciascun attore dipende essenzialmente
dalle risorse che lui stesso detiene.
Nessun monopoliodecisione collettiva con patto esplicito o implicito.
Esplicito: frutto di un accordo tra le parti
Implicito: due o più attori prevengono ad una stabilizzazione tacita delle quote rispettive di conformità garantita.
La condizione fondamentale per un patto è la stabilità della bilancia della potenza.
Monopolio – l’ordinamento vincolante è frutto di una decisione individuale del monopolista. Arena
politica del «dominio naturale».
IL DOMINIO NATURALE
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Una situazione di monopolio è una situazione relativamente stabile, perché l’attore che ha il monopolio delle risorse può con esse renderlo permanente.
Gli assoggettati sono privi di risorse rilevanti ma hanno la risorsa dell’organismo indispensabile per
il monopolista (servi della gleba).
Funzione pubblica (produzione differenziata di conformità garantita di un attore per altri attori) della protezione esterna, che è difesa delle proprie risorse da parte del monopolista.
La funzione pubblica è un sottoprodotto della ricerca del mantenimento del proprio dominio da parte del signore dominante.
Gli attori che occupano le posizioni stabilite di «autorità politica» garantiscono la cooperazione sociale mediante la produzione e distribuzione di certi tipi di «diritti» per il campo sociale di riferimento.
Scambio tra le condotte di gruppi politici e gruppi sociali.
Nel processo politico normale sia il sostegno di diversi gruppi sociali verso gruppi politici sia le decisioni politiche dei diversi gruppi politici sono «selettivi» o «orientati».
1^ condotta: ricerca di autorità politica
DECISIONI VINCOLANTI ORIENTATEDIRITTISOSTEGNO SELETTIVOAUTORITÀ POLITICA
(le decisioni vincolanti orientate conferiscono diritti per sollecitare sostegno selettivo ed ottenere quindi autorità politica)
2^ condotta: ricerca di diritti
SOSTEGNO SELETTIVOAUTORITÀ POLITICADECISIONI VINCOLANTI ORIENTATEDIRITTI
(il sostegno selettivo viene prestato ad attori impegnati nell’autorità politica per ottenere decisioni vincolanti orientate
volte a portare diritti)
POTERE POLITICO (politica entro arene dotate di governo)
Governo è una nozione potestativa (nozione che designa istituzioni che incorporano il potere).
Il governo è il potere politico per eccellenza, con altri poteri sociali poteri politicamente rilevanti.
Bruno Leoni: il potere politico è la possibilità di ottenere rispetto, tutela o garanzia dell’integrità e
dell’uso dei beni che ogni individuo considera fondamentali ed indispensabili della propria esistenza.
Norberto Bobbio: il potere politico è sempre collegato in ultima istanza all’uso della forza ed è:
1) un potere esercitato su un gruppo abbastanza numeroso di persone
2) ha scopo di mantenere ordine nel gruppo
3) tende ad essere esclusivo
Mario Albertini: il potere è «potere cercato per se stesso», carattere essenziale della vita del politico.
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La definizione di potere politico deve identificarsi con il «potere di governo». Il potere politico imprime un orientamento all’insieme del corpo sociale.
Lapierre – il potere politico viene esercitato nella società globale.
Non ci sono definizioni soddisfacenti del potere politico sulla base della sfera di attività.
Definizione del potere politico come il potere il cui scopo è il perseguimento del «bene comune». Il
potere politico ha anche lo scopo di mantenere nel gruppo «coesistenza pacifica», non è comunque
un fine esclusivo del potere politico.
POTERE STABILIZZATO: esercitato ed obbedito con continuità.
La relazione di potere politico si traduce normalmente in un rapporto di comando ed obbedienza –
uno degli scopi minimi del potere politico.
Pluralità, attività e scopi non sono sufficienti ad identificare il potere politico. Una definizione soddisfacente del potere politico deve tenere conto della sua funzione.
Il potere politico è potere stabilizzato e generalizzato, che produce poteri garantiti per il campo sociale o per la società di riferimento.
È la funzione a distinguere il potere politico da ogni altro potere sociale.
Associazione del potere politico ad un monopolio tendenziale della violenza.
IL MONOPOLIO TENDENZIALE DELLA VIOLENZA
Guarda al mezzo che i detentori di tale potere impiegano per portare ad esecuzione i loro programmi. L’impiego della violenza tende ad essere esclusivo. La pluralità di riferimento è esclusa dalla
violenza che è prerogativa del potere politico.
WEBER: lo Stato pretende per sé il monopolio della forza fisica.
DUCLOS: rapporto politico come particolare rapporto sociale nascente nel senso di un gruppo da
parte dell’esistenza di un apparato speciale che tende al monopolio della costrizione.
Ma:
1) non tutti i poteri caratterizzati dal monopolio della violenza sono «politici»
Non esiste tuttavia nessuna realtà oltre gli Stati che può essere associata ad un monopolio del genere;
2) non tutti i poteri politici sono associati al monopolio della violenza
Non parliamo delle società primitive; è negli ultimi tre secoli che gli stati europei costruiscono quegli apparati di polizia che danno luogo ad un monopolio tendenziale della violenza.
PACIFICAZIONE delle società statuali e decremento della violenza privata.
Il monopolio tendenziale della violenza – monopolio tendenziale e non assoluto. C’è violenza non
consentita dai detentori del potere politico, sia violenza che non fa capo al potere politico ma che è
da esso consentita.
Governo come «esclusivo regolatore dell’uso legittimo della forza». I detentori del potere politico
impiegano con continuità ed in modo tendenzialmente esclusivo la violenza.
Il monopolio tendenziale della violenza significa quindi che i detentori del potere politico impiegano tipicamente e con continuità la violenza, attraverso l’apparato specializzato di cui dispongono;
proclamano «legittimo» tale apparato specializzato nel’uso della violenza; regolano in modo esclusivo l’uso della violenza consentito; in talune circostanze, ai privati; e si oppongono, in modo
socialmente preminente, agli usi non consentiti della violenza da parte dei privati.
L’uso della violenza è sempre limitato a determinate funzioni. La violenza non è la base esclusiva,
ma il mezzo specifico del potere politico.
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IL POTERE CHE PRODUCE POTERE
È la sua funzione, ciò che esso produce, che distingue il potere «politico» da ogni altro potere sociale organizzato.
Potere stabilizzato e generalizzato, quindi garantito, sottoforma di autorità che produce poteri garantiti sottoforma di diritti.
Potere che produce potere per una società.
Quattro tipi di diritti principali: LIBERTÀ, FACOLTÀ, POTESTÀ e SPETTANZE.
A ciascun tipo di diritto (potere) corrisponde un obbligo (di conformità) di altri individui o gruppi.
Sono poteri garantiti.
Negli ultimi tre secoli nei paesi democratici si sono affermati dei diritti di cittadinanza – politici, civili e sociali.
La produzione politica dei governi avviene mediante ordinamenti vincolanti di diritti, che nel loro
insieme garantiscono la cooperazione sociale entro società di riferimento.
I tre poteri sociali producono beni finali, il potere politico produce beni strumentali.
Tra potere di governo e poteri sociali (tre risorse: economiche, simboliche, di violenza) vi sono relazioni significative:
1) il governo estrae o mobilita parte di tali risorse per sostenersi e per procedere alla produzione politica;
2) i detentori delle principali risorse sociali e dei rispettivi poteri hanno bisogno del governo
per trasformare il loro possesso delle risorse in diritti riconosciuti e validi nel campo sociale
di riferimento.
FORME DI PRODUZIONE POLITICA
Regolazione: emanazione di regole vincolanti più o meno generali riguardanti gli intercorsi sociali
e la cooperazione complessiva.
Il governo non deve più istituzionalizzare la stabilità, bensì istituzionalizzare il cambiamento.
Protezione esterna: garantisce la difesa delle persone e dei loro beni dalle aggressioni provenienti
dall’esterno.
Giurisdizione: garantisce l’ottemperanza delle prestazioni dovute tra i diversi individui o gruppi,
anche se manca la conformità spontanea.
Piena giurisdizione e piena protezione interna, a questi nuovi aspetti è connesso al monopolio
tendenziale della violenza, sia in funzione repressiva che preventiva. I governi garantiscono anche
la «cooperazione sociale».
Facilitazione: produce generalmente diritti – facoltà, che agevolano la cooperazione sociale.
Allocazione: produce diritti – spettanze che riguardano determinate quote di denaro (welfare state).
Attività necessarie al corretto funzionamento della funzione politica:
1) organizzazione delle istituzioni degli apparati
2) l’estrazione di risorse dalla società
3) l’alimentazione della fiducia
Violenza e consenso
Tutti i poteri politici dispongono di risorse di violenza. Anche l’impiego della violenza ha dei limiti.
Due modelli:
1) società politica come cooperazione consensuale, violenza come rottura della cooperazione
2) accentuato al massimo l’elemento del conflitto
Nelle società politiche concrete il potere di governo poggia sempre sia sul consenso che sulla violenza.
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Consenso: comportamento di obbedienza fondato su un apprezzamento positivo in termini del comando, della sua fonte o di qualche altra qualità. Non è un tipo di obbedienza ma un tipo di fonte
dell’obbedienza.
Classe di opinioni o credenze favorevoli al potere che possono motivare l’obbedienza e la disposizione ad obbedire.
ATTEGGIAMENTI EFFETTIVAMENTE FAVOREVOLI AL POTERE
Fonte del potere: credenza della legittimità del potere