Segn@libro + Segn@libro Rassegna mensile di informazioni bibliografiche A cura di: Funzione Studi – Biblioteca Emeroteca Archivio Storico Acli nazionali tel. 06-5840469/460– fax. 06-5840606 – e-mail: [email protected] Consulta il catalogo: http://www.infoteca.it/biblioarchivioacli/homepage.htm Numero 2 Febbraio 2015 1 Segn@libro GLI ARTICOLI CONSIGLIATI QUESTO MESE CHIESA La Rivista del Clero Italiano n.12 – dicembre 2014 DOVE VA LA CHIESA. APPUNTI PER UNA LETTURA DELLA “EVANGELII GAUDIUM” Giacomo Canobbio L’Evangelii gaudium è il primo documento di Papa Francesco al quale riferirsi per comprendere stile e pensiero che ispirano il suo pontificato COMUNICAZIONE Studi Cattolici n.646 – dicembre 2014 QUALE DOMANI PER LE RIVISTE? Alessandro Rivali Gli e-book smantelleranno i libri di carta? I quotidiani sopravvivranno all’emorragia di copie? Le riviste culturali hanno ancora senso? Formiche n.99 - gennaio 2015 QUALE SERVIZIO PUBBLICO AA.vv. Il rinnovo della concessione alla Rai può essere una irripetibile opportunità per procedere ad una riforma del servizio pubblico radiotelevisivo e di una azienda che nei prossimi anni potrà avere un ruolo determinante anche nell’agenda digitale del Paese CULTURA La Scuola Cattolica n.4 - dicembre 2014 IL POSTUMANO. DOMANDE PER L’ANTROPOLOGIA Ermenegildo Conti Riflessione su ciò che viene abitualmente nominato “postumano” e su ciò che viene indicato come orizzonte e fondamento filosofico del fenomeno. Infine, tenendo conto dei rilievi sulla condizione odierna dell’uomo espressi dal postumano, alcune questioni che meritano di essere approfondite dall’antropologia filosofica ECONOMIA Studi cattolici n.646 – dicembre 2014 CHE COS’È IL CAPITALISMO ETICO? Roberto Giorni Osservazioni controcorrente di Ettore Gotti Tedeschi, economista e banchiere, che esamina il rapporto tra economia e morale, con qualche chiara risposta per un confronto tra l’enciclica Centesimus annus e le basi dei sistemi economici reali Internazionale n.1089 – 13 febbraio 2015 TORNA LA GUERRA MONETARIA Die Zeit (Germania) Svalutare la propria moneta per rafforzare le esportazioni. È la ricetta adottata da molti Paesi per uscire dalla crisi ma questa strategia può avere conseguenze gravi per l’economia globale 2 Segn@libro INTERNAZIONALE Formiche n.98 - dicembre 2014 LO SHOCK DEL SESTO ANNO AA.vv. Siamo stati abituati a pensare che la politica americana si muova sulla base di cicli storici che si stabilizzano per 20-25 anni ma questa interpretazione è sempre meno plausibile. Le ragioni sono diverse e hanno a che fare con i cambiamenti intervenuti nell’elettorato a stelle e strisce Internazionale n.1079 – 4 dicembre 2014 GLI AFFARI DELLO STATO ISLAMICO Newsweek Il gruppo jihadista guadagna milioni di dollari al giorno. Grazie al contrabbando di petrolio e di reperti archeologici, ai rapimenti e alle donazioni private Limes n.1 - 2015 DOPO PARIGI CHE GUERRA FA Monografico Il jihad con l’attentato alle redazione di Charlie Hebdo e al supermercato kosher ci è entrato in casa, mentre in Ucraina Usa e Europa stanno combattendo una vera e propria guerra contro la Russia di Putin. Strategie per non suicidarsi LAVORO Contemporanea n.4 - 2014 LAVORO E LAVORATORI DEL MARE NELL’ETÀ DELLA GLOBALIZZAZIONE M. Elisabetta Tonizzi Le sconfinate pianure liquide del mondo sono attraversate da un fitto tessuto di rotte incessantemente percorse da un complesso sistema intercontinentale di trasporto che non potrebbe esistere senza il lavoro di portuali e marinali POLITICA Formiche n.98 - dicembre 2014 L’ORIZZONTE INCERTO DELLA DEMOCRAZIA AA.vv La frattura generatasi tra la politica e il potere è responsabile dello svuotamento delle prerogative della democrazia rappresentativa. Se la politica non è più in grado di gestire il potere, ora nelle mani di forze sovrannazionali, la delega non ha più nessuna utilità RELIGIONE La Civiltà Cattolica n.3949 – 3 gennaio 2015 RISCHIO E RESISTENZA: CINQUANT’ANNI DI DIALOGO INTERRELIGIOSO NELLA CHIESA CATTOLICA Damian Howard s.J.. I risultati del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso nella sua missione riguardo il dialogo con altre comunità religiose 3 Segn@libro STILI DI VITA Il Timone n.138 – dicembre 2014 AMBIENTE? NO, CREATO Dossier Risorse, inquinamento, disastri naturali. Dietro l’affronto dei problemi ambientali si gioca lo scontro tra due concezioni antitetiche di Dio e dell’uomo. Il recupero della dottrina della Creazione è centrale per impedire che l’ecologismo distrugga la civiltà Orientamento pedagogici n.4 – ottobre/dicembre 2014 MODI DI DARE. UNA RICERCA SULL’IMPEGNO SOCIALE DEI GIOVANI DI ORIGINE STRANIERA Anna Granada, Paolo Guiddi Ci sono molti modi per sviluppare un senso di appartenenza alla società in cui si vive. Uno di questi è sicuramente costituito dalla partecipazione attiva alla società tramite esperienze di impegno sociale e di costruzione di legami solidali SOCIETÀ Censis Note & Commenti n.11/12 – novembre/dicembre 2014 UNA SOCIETÀ SATURA DAL CAPITALE INAGITO Monografico Sintesi del 48° Rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale dell’Italia, presentato a Roma il 5 dicembre 2014 presso la sede del Cnel La Civiltà Cattolica n.3948 - 20 dicembre 2014 I CATTOLICI E LO SPORT. UNA VISIONE STORICA E TEOLOGICA Patrick Kelly s.J. Sin dall’inizio i cristiani non hanno avuto un atteggiamento negativo nei confronti del corpo, ma riconoscevano la bontà del mondo materiale in quanto creato da Dio e sostenevano che il corpo era costitutivo dell’essere umano. Anche oggi occorre riconoscere il valore del gioco e dello sport per evitare di farli diventare mero strumento per ottenere denaro e fama Rivista di Scienze dell’educazione n.3 - 2014 EDUCARE ALLA RESPONSABILITÀ SOCIO-POLITICA Dossier L’educazione deve mirare a preparare l’uomo ad agire intenzionalmente per generare non solo il bene personale, ma anche il bene comune 4 Segn@libro SEGNALAZIONI BIBLIOGRAFICHE L’ECONOMIA È UNA MENZOGNA; Serge Latouche, Bollati Boringhieri, 2014 I saperi che si ammantano di scientificità nascondono l’adesione ottenebrante a un credo. Serge Latouche l’ha scoperto quando era un giovane economista allevato alle dottrine sviluppiste e da allora non ha smesso di sfatare la religione secolare che si annida nella scienza economica. In queste tre conversazioni – con Thierry Paquot, Daniele Pepino e Didier Harpagès – Latouche per la prima volta racconta ampiamente di sé, di come abbia concepito l’idea sociale della decrescita, la determinazione ad opporsi dal basso all’incultura dell’iperproduzione e dell’iperconsumo, il conio di espressioni ormai adottate da ampi movimenti, come “decrescita serena” e “abbondanza frugale”. Se i dogmi tossici dello sviluppo ad ogni costo hanno spalancato l’abisso di una crisi senza fine, l’alternativa radicale, secondo Latouche, è uscire dall’economia, recuperando una prosperità non mercantile ma relazionale. LA RIVOLUZIONE DELLA DONNA, LA DONNA NELLA RIVOLUZIONE; (a cura di): Giampaolo Crepaldi, Stefano Fontana, Cantagalli, 2014 Questo VI Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo è dedicato alla donna. Tutte le più grandi rivoluzioni nel costume, nella legislazione, nelle politiche sociali ed economiche, sono passate dalla rivoluzione della donna. Vita, sessualità, procreazione, famiglia stanno mutando mediante un cambiamento nella concezione della donna, del suo ruolo sociale e, particolare, della visione del corpo femminile. Da un lato, nel mondo, persistono situazioni di forte arretratezza nella considerazione dei diritti della donna, dall'altro, nel mondo avanzato, le discussioni sulla parità di genere hanno ormai raggiunto la fase dell'indifferenza all'identità sessuata, dell'unisex o della postfemminilità. La difficoltà a dare continuità alle generazioni, ad educare e a trasmettere i valori, compresa l'educazione religiosa, hanno a che fare con la rivoluzione della donna. Molte economie arcaiche si fondano sulla donna, molte società postmoderne hanno utilizzato la donna per andare oltre la donna. Se in alcuni Paesi poveri emerge il dramma dell'utero in affitto è anche perché in alcuni Paesi ricchi la procreazione e la famiglia sono stati stravolti. DIVENTARE CITTADINI – Un manifesto del precariato; Guy Standing, Feltrinelli, 2014 La cittadinanza è una condizione formale che trova la sua sostanza nei diritti e nei doveri connessi. Anche i diritti però possono essere solo formali, se una società si organizza in modo da rendere difficile o impossibile il loro accesso a una parte dei propri componenti. Guy Standing è un economista studioso di protezione sociale e dei temi del lavoro. In questo libro si pone il problema di come recuperare l’accesso ai diritti, e quindi alla piena cittadinanza, di un numero crescente di persone che in tutto il mondo finiscono nella “gabbia” della precarietà. Standing propone un vero e proprio manifesto di 29 articoli, una sorta di guida alle politiche che una sinistra moderna dovrebbe adottare per reinserire a pieno titolo questa “classe non classe” che con la sua esclusione sostanziale dai diritti di cittadinanza mina la stessa democrazia. La filosofia è quella di ricostruire il ruolo dello stato come garante dei diritti che la società deve coltivare. Il precariato non è un portato naturale e inevitabile della globalizzazione e della tecnologia ma la conseguenza di una visione esclusivamente utilitaristica dei ruoli e delle relazioni. Una visione che non ci aiuta a costruire una “buona società” 5 Segn@libro UNA RIVOLUZIONE CI SALVERÀ – Perché il capitalismo non è sostenibile; Naomi Klein, Rizzoli, 2015 Il capitalismo non è più sostenibile. A meno di cambiamenti radicali nel modo in cui la popolazione mondiale vive, produce e gestisce le proprie attività economiche - con i consumi e le emissioni aumentati vertiginosamente - non c'è modo di evitare il peggio. Cosa fare allora? Il messaggio è dirompente: si è perso talmente tanto tempo nello stallo politico del decidere di non decidere, che se oggi volessimo davvero salvarci dal peggio dovremmo affrontare tagli così significativi alle emissioni da mettere in discussione la logica fondamentale della nostra economia: la crescita del PIL come priorità assoluta. "Non abbiamo intrapreso le azioni necessarie a ridurre le emissioni perché questo sarebbe sostanzialmente in conflitto con il capitalismo deregolamentato, ossia con l'ideologia imperante nel periodo in cui cercavamo di trovare una via d'uscita alla crisi. Siamo bloccati perché le azioni che garantirebbero ottime chance di evitare la catastrofe - e di cui beneficerebbe la stragrande maggioranza delle persone - rappresentano una minaccia estrema per quell'élite che tiene le redini della nostra economia, del nostro sistema politico e di molti dei nostri media. La via d'uscita che intravede Naomi Klein non è una Green Economy all'acqua di rose, ma una trasformazione radicale del nostro stile di vita. ___________________________________________ MEMORIE DALL’ARCHIVIO IL PAPA INDICA I DOVERI DELLA STAMPA CATTOLICA Sfogliando la stampa aclista dell’epoca, intendiamo proporre, in questo spazio della memoria, alcuni interventi dei pontifici su argomenti Iniziamo con un’udienza di Giovanni XXIII concessa ai rappresentanti della Unione Cattolica Stampa Italiana il 24 gennaio 1963. In questa occasione il Papa ha indicato quali dovessero essere i doveri della stampa cattolica. Nel preambolo al suo discorso ha dichiarato che se le circostanza della sua vita fossero state diverse, avrebbe scelto la via del giornalismo, che è “una delle forme più belle per accostare il cuore ai cuori”. Ha accennato a una certa sua attività giornalistica degli anni giovanili per dirsi un po’ pratico dei problemi giornalistici, almeno tanto da poter ravvisare “qualche difettuccio pur nell’eccellente qualità” sugli organi di stampa che ogni giorno capitano sotto i sui occhi. Il Papa quindi si rivolgeva alla stampa cosiddetta indipendente, quella cioè che non prende diretta ispirazione alla Sacra Scrittura, ma pure è diffusa a vasto raggio nei paesi cattolici. Rivelava la sproporzione tra il rilievo che su di essa viene dato ad avvenimenti di carattere ricreativo rispetto a quello riservato a temi di carattere spirituale. “Non si vuol dire con ciò che il giornale debba assumere toni severi, propri di una rivista specializzata di cultura; ma è un fatto che nella odierna esagerata estimazione di valori secondari, quando non futili e pericolosi, a scapito delle realtà più alte della famiglia, dello studio, della serietà della vita, un posto non ultimo di responsabilità è da cercarsi nella stampa, che favorisce questo 6 Segn@libro capovolgimento di interessi, offrendo troppo facile evasione con indiscriminata superficialità”. Giovanni XXIII proseguiva affermando la sua preoccupazione ancora più viva per il progressivo peggioramento delle forme di pubblico divertimento. A questo proposito citava alcune note da lui scritte nel lontano 1913 e che riproponeva per la loro piena attualità: “Innanzitutto la legittimità della protesta della coscienza cattolica, specie delle organizzazioni cattoliche e di conseguenza la legittimità dell’intervento del potere civile; quindi il dovere dei cattolici di protestare e, in piena coerenza, di operare in modo che i pubblici poteri siano incoraggiati a prendere i provvedimenti nello spirito della legge. Il meglio sarebbe che tutti i cittadini, tutti i cristiani di buon senso contribuissero ciascuno per la sua parte col non partecipare a questi spettacoli indecenti, col protestare energicamente nei singoli casi”. All’udienza papale è seguita la Santa Messa, celebrata dal Patriarca di Venezia, Cardinale Giovanni Urbani, il quale, durante l’omelia, ha invitato i giornalisti a meditare sul discorso che poco prima il Santo Padre aveva loro rivolto. Soprattutto nel clima spirituale del Concilio Vaticano II, la missione della stampa cattolica è quanto necessaria: per informare e illuminare le anime. “Se come uomini non potete rimanere estranei a questo evento, come cristiani siete chiamati a viverlo, e come giornalisti avete l’onore, il diritto e il dovere di far comprendere il Concilio. Ma per assolvere questo compito è necessario comprenderlo, accostarsi cioè con grande apertura di cuore e d’intelligenza devota al mistero della Chiesa, di questa società perfetta di cui facciamo parte, di questo organismo vivente di cui lo Spirito Santo è l’anima”. (Azione Sociale n.5 del 3 febbraio 1963) Per saperne di più sulla storia delle Acli e per sfogliare la raccolta completa della rivista Azione Sociale è possibile consultare l’ Archivio Storico delle Acli Nazionali 7 Segn@libro LE RIVISTE IN EMEROTECA POLIS IL PONTE PROBLEMI DELL’INFORMAZIONE PROPOSTA AGGIORNAMENTI SOCIALI ALTRAECONOMIA ANIMAZIONE SOCIALE APPUNTI DI CULTURA E POLITICA AREL + AREL seminari ASPENIA AUTONOMIE LOCALI E SERV SOC. CENSIS NOTE E COMMENTI CHARTA MINUTA CITTA’ NUOVA CIVILTA’ CATTOLICA COMMUNITAS COMUNICAZIONE POLTICA CONFRONTI CONSULTORI FAMILARI OGGI CONTEMPORANEA COSCIENZA CREDERE OGGI CRITICA SOCIOLOGICA DIALOGHI DOMANI D’ITALIA ECONOMIA PUBBLICA ENTI NON PROFIT EQUILIBRI ESODO ETNOGRAFIA E RICERCA QUALITATIVA FAMIGLIA CRISTIANA FAMIGLIA OGGI IL FISCO FOR FORMICHE GIURISPRUDENZA ITALIANA HUMANITAS INCHIESTA INTERNAZIONALE Materiali ISTAT ITALIA CARITAS ITALIANI EUROPEI IUSTITIA L’IVA JESUS LIMES MICROMEGA MONDI MIGRANTI MONDO EMISSIONE IL MULINO NON PROFIT NUOVA UMANITA’ NUOVI ORIENTAMENTI OASIS ORIENTAMENTI PEDAGOGICI PARADOXA PAROLE E STORIA QUOL QUADERNI DI SCIENZA POLITICA QUADERNI DI SCIENZE RELIGIOSE QUADERNI DI SOCIOLOGIA QUADERNI DI STORIA IL REGNO RASSEGNA ITALIANA DI SOCIOLOGIA RELIGIONI E SOCIETA’ RESET RIVISTA DEL CLERO ITALIANO RIVISTA DELLE POL SOCIALI RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE RIVISTA DI SCIENZE RELIGIOSE RIVISTA DI TEOLOGIA MORALE RIVISTA GIURIDICA DEL LAVORO RIVISTA ITALIANA DI SCIENZA POLITICA ROCCA LA SCUOLA CATTOLICA SCUOLA DEMOCRATICA IL SEGNO SERVITIUM LA SOCIETA’ SOCIOLOGIA SOCIOLOGIA DELLAVORO SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE STATO E MERCATO STORIA EPROBLEMI CONTEMPORANEI LO STRANIERO STUDI CATTOLICI STUDI CULTURALI STUDI DI SOCIOLOGIA STUDI ECONOMICI E SOCIALI STUDI EMIGRAZIONE STUDI ZANCAN STUDIUM TEMPI TEOLOGIA TESTIMONIANZE IL TETTO VITA E PENSIERO VITA NON PROFIT WELFARE OGGI 8