Visita il sito www.legacoop.it Anno XXIV - N. 47 - 20 dicembre 2013 Primo piano Bilanci e stato delle attività di Coopfond e CFI in Direzione nazionale foto © Gaia Levi Nell’ultima seduta dell’anno sono stati analizzati i risultati dei due strumenti finanziari. Le conclusioni di Poletti a pagina 2-5 Alleanza Cooperative Progetto sui Servizi Integrati nella logistica portuale Nel quadro del Progetto Made in Italy Straordinario promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese cooperative associate che operano nei servizi integrati e nella logistica portuale, si è svolta una missione di rappresentanti delle istituzioni, di operatori del settore e di cooperatori turchi, che, dal 10 al 13 dicembre hanno avuto incontri... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 19 dicembre 2013 alle ore 14,30 Legacoop Lampedusa Poletti,nessuna giustificazioni per quanto accaduto Territori Sicilia Sviluppo, innovazione, giovani; al via Startcoop “Le immagini dei migranti Sviluppo, innovazione, giosottoposti ad un tratta- vani. Se ne è parlato il 16 dimento sanitario ... cembre alla facoltà di Economia e Commercio di Palermo al convegno organizzato da Legacoop Sicilia per lanciare la campagna StartCoop Sicilia a favore dei Agroalimentare giovani che vogliono dar vita Legacoop a Chengdu a nuove imprese cooperative. Tra i relatori, davanti ad soddisfazione un’affollata platea di stuper missione denti universitari, l’assesMolto positivo l’esito della sore alla Formazione, Nelli missione a Chengdu, nella Scilabra, il presidente naprovincia cinese del Sichuan zionale di Legacoop ... Settori Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Imprese Note Brevi In relazione all’istruttoria avviata dall’Antitrust su Centrale Italiana e sui suoi associati, Coop Italia ha manifestato totale collaborazione ad approfondire tutti gli aspetti ritenuti rilevanti dall’ Autorità. Coop Italia è più che disponibile ad un confronto su ogni aspetto del lavoro della nostra Centrale di acquisto, sicura che confermerà l’assoluta correttezza di Centrale Italiana e dei suoi associati. Il Centro Studi ha elaborato e diffuso la Nota Breve numero 14 del 2013. Coop Collaborazione per l’istruttoria su “Centrale Italiana” Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Massimo Tognoni leggi Centro Studi Il Rapporto Giovani, imprese e lavoro 2013 Sondaggio Osservatorio SWG Primarie del Pd: si sfalda il blocco storico Renzi ottiene il 90% delle riconferme rispetto allo scorso anno... Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 Coopfond e CFI in Direzione nazionale Bilanci e stato delle attività dei due organismi finanziari all’esame della seduta di dicembre La Direzione nazionale Legacoop si è riunita il 12 dicembre a Roma. In questo numero di Legacoop informazioni pubblichiamo le sintesi degli interventi sui punti all’ordine del giorno:“Bilancio consuntivo 2013 e le linee di azione per il 2014 di Coopfond” di Aldo Soldi, Direttore Generale di Coopfond; “Stato di attività e linee di azione 2014 di CFI”, di Camillo De Berardinis,Amministratore Delegato di CFI e le conclusioni di Giuliano Poletti, Presidente Legacoop. Coopfond: aumentano i ricavi della gestione ordinaria, la politica prudenziale tutela il patrimonio. Favorita la creazione di 400 posti di lavoro. Il risultato del bilancio di esercizio Coopfond chiuso al 30 settembre 2013 è significativamente in attivo per ciò che concerne la gestione. I ricavi dalla gestione ordinaria ammontano a 8 milioni e 644 mila euro, i costi sono di 5 milioni circa, in ulteriore contrazione. “Prosegue anche in questo esercizio -ha sottolineato il direttore Generale di Coopfond, Aldo Soldi- la politica prudenziale del fondo tramite accantonamenti per svalutazioni di partecipazioni e crediti per oltre 7 milioni di euro,in conseguenza delle difficoltà che vivono un numero crescente di aziende in portafoglio. Complessivamente quindi, il bilancio chiude in pareggio con un prelevamento dal Fondo di poco superiore ai due milioni”. Il trend del risultato è migliorato rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda il patrimonio “Le risorse raccolte nel corso dei 20 anni di attività -ha precisato Soldi- ammontano a 431 milioni: se consideriamo che 20 milioni sono stati erogati a fondo perduto e che il Fondo a bilancio ha un patrimonio pari a 412 milioni, vuol dire che questo è stato tutelato attraverso una gestione attenta.” L’88% delle risorse di Coopfond è impiegato nell’attività caratteristica ( a favore quindi delle cooperative), l’11,3% nella liquidità, lo 0,6% nella struttura gestionale. Secondo Primo piano ACI l’analisi degli impieghi diminuisce il deliberato per l’attività caratteristica ordinaria ed aumenta per i progetti speciali. Si registra, inoltre, il buon andamento delle partecipazioni, la diminuzione della liquidità (48 milioni di euro a chiusura dell’esercizio 2013 a fronte di 65 milioni dell’esercizio precedente) legata al maggiore impegno di risorse a favore delle cooperative. La rendicontazione sociale “Coopfond ha come obiettivo la comunicazione costante e trasparente delle attività -ha sottolineato Soldi- per questo il sito del fondo è stato largamente migliorato e viene ripetuta ed ampliata l’esperienza della Rendicontazione sociale. Il Fondo può essere un valido osservatorio sul mondo cooperativo, per leggere tendenze ed andamenti al fine di migliorare le valutazioni strategiche”. Al netto delle revoche, sono 91 le delibere effettuate dal Consiglio di Amministrazione del Fondo: 32 per attività caratteristica , 9 per progetti speciali (triplicati rispetto allo scorso anno), 48 del Fondo promozione attiva, 4 di partecipazioni stabili . È stata favorita la creazione di 400 posti di lavoro a regime, la nascita di 3 nuove cooperative, di cui 2 WBO, 3 progetti di fusione e integrazione. Si assiste a una contrazione della domanda (in particolare proveniente dal Sud) e ad un aumento della sua rischiosità; nessun progetto imprenditoriale per l’internazionalizzazione è stato presentato nonostante agevolazioni dedicate; il Fondo ha finanziato ricerche di nuovi mercati in Sud Africa e Cina . La crisi ha comunque avuto effetti sul Fondo Legacoop Settori che ha registrato un calo delle entrate da 3% che risulta essere il dato più basso di sempre, sia per importo che per numero di cooperative che lo hanno versato. Sono triplicati gli interventi straordinari su deroga di Presidenza e Direzione Legacoop, in particolare per le cooperative di abitanti e le cooperative di produzione di infissi e serramenti. Il 78,1 degli impieghi è stato richiesto da 2 regioni (Emilia Romagna e Toscana), mentre tra i settori è stato l’agroalimentare ad assorbire più risorse. Per effetto della crisi, inoltre, sono rallentati i rientri. Sono state deliberate 18 ristrutturazioni del debito richieste dalle cooperative (allungamento mutui, dilazione nel recesso, cessione di credito). Sono circa 3 milioni i minori rientri, rispetto all’andamento ordinario. La politica della rotatività ha comunque liberato, nel tempo, risorse significative. Dal 1993, anno di inizio dell’attività del fondo, sono stati deliberati 662 interventi a carattere rotativo, per oltre 414,6 ml di €; 244 interventi sono conclusi a titolo definitivo. L’attività caratteristica ha garantito rientri e rimborsi per 187 ml di € (tra interventi conclusi e progetti ancora in portafoglio) contribuendo ad incrementare le risorse di Coopfond (i rientri sono pari a circa 1/3 della raccolta storica del 3%). Linee di attività per il 2014 “Nel piano di attività per il 2014 Coopfond intende operare per favorire il rilancio e il riposizionamento delle cooperative -ha detto Soldi- mantenere l’attenzione alle situazioni di crisi, riconfermare le novità introdotte nel 2013 nel Regolamento e nelle condizioni di accesso e prestare crescente attenzione alla salvaguardia del portafoglio esistente (560 contratti in essere di crescente complessità). Aiutare la capacità progettuale delle cooperative anche lavorando assieme a territori e settori sarà una priorità -ha specificato- oltre ad incrementare la ricerca di fonti finanziarie, anche a livello comunitario, seguire gli sviluppi delle nuove forme di finanza cooperativa, come ad esempio i mini bond, ed individuare nuovi partner bancari, anche Continua>> Territori Imprese Sondaggio Primo piano 3 evolvendo le relazioni e potenziando quelle con le finanziarie territoriali, favorendone la riorganizzazione . Coopfond conferma il suo ruolo attivo nella rete degli strumenti finanziari Legacoop, con l’obiettivo di assicurare più risorse e più servizi per le cooperative , intende verificare ed eventualmente potenziare la strumentazione a sostegno delle start-up cooperative, ritiene utile potenziare in prospettiva ACI le relazioni con i Fondi delle altre centrali cooperative, che pur sono positive e cresciute nel corso dell’ultimo esercizio. CFI: nel 2013 deliberati 29 interventi che interessano 1.400 lavoratori; difficoltà per i settori delle costruzioni e dell’industria, tiene la cooperazione sociale Nell’ultimo triennio, le cooperative presenti nel portafoglio di CFI hanno registrato un decremento delle performance aziendali, soprattutto quelle che operano nel settore delle costruzioni e nell’indotto. Tutte le componenti della domanda interna hanno mostrato una contrazione più ampia nel Mezzogiorno: i consumi hanno risentito della peggiore dinamica dell’occupazione e delle retribuzioni; il maggiore calo dell’accumulazione di capitale riflette il più basso livello di utilizzo degli impianti, le più sfavorevoli condizioni finanziarie e il maggiore grado di incertezza sulle prospettive della domanda futura, nonché le maggiori difficoltà strutturali dell’industria meridionale. Non è un quadro confortante quello tracciato da Camillo De Berardinis, Amministratore Delegato di CFI, Cooperazione Finanza Impresa, la società promossa dalle organizzazioni -AGCI, Confcooperative e Legacoop- che fanno parte dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e partecipata dal Ministero dello Sviluppo Economico, che opera per la tutela dell’occupazione partecipando al capitale di rischio delle cooperative e sostenendone investimenti e progetti anche con finanziamenti ad hoc. “Il Sud Italia” -ha sottolineato De Berardinis- “risulta il più colpito dalla crisi di mercato tanto da far registrare, nel 2012, un -35% del valore della produzione, mentre per il 2013 si stima un ulteriore abbassaPrimo piano ACI mento del 50%. Da un confronto tra le cooperative in portafoglio nel 2012 e nel 2013 risulta che tutti i settori hanno subito forti impatti negativi, che hanno determinato un calo del fatturato, un depauperamento del patrimonio e il ricorso ad ammortizzatori sociali quali CIG, CIGS e contratti di solidarietà. Nel 2013, il 25% delle cooperative in portafoglio ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali per abbattere i costi del personale e/o ristrutturarsi in funzione di una sopraggiunta minore produttività”. Dopo aver fornito i dati relativi ai diversi settori di intervento -dove alle situazioni di maggiore difficoltà delle costruzioni e dell’industria manifatturiera fanno da bilanciamento le maggiori capacità di resistenza alla crisi evidenziate dalla cooperazione sociale- De Berardinis ha fatto il punto sugli impieghi della società, evidenziando come anche nel 2013 si confermi un trend di crescita degli interventi: 65 i progetti valutati, di cui 29 deliberati (+45% rispetto al 2012; +125% rispetto al 2011); è invece diminuito il numero di operazioni di workers buy-out, con 3 progetti deliberati contro i 7 del 2012. “Il valore complessivo dei nuovi interventi deliberati nel 2013” -ha aggiunto De Berardinis- “supera i 10 milioni di euro (+50% rispetto al 2012; +180% rispetto al 2011), a sostegno di imprese che complessivamente impiegano circa 1.400 addetti, con un valore medio per intervento di circa 350.000 Euro, che deriva da un insieme di operazioni minori e di progetti più impegnativi per dimensione di fatturato e livello occupazionale”. Circa la tipologia degli interventi, l’Ammini- Legacoop Settori stratore Delegato di CFI ha chiarito che sono aumentati gli impieghi in capitale di debito rispetto a quelli in capitale sociale ed è aumentato il valore delle garanzie acquisite. “Il profilo di rischio di alcuni progetti deliberati” -ha spiegato De Berardinis- “le criticità del contesto, la scarsa disponibilità del sistema bancario nel medio lungo termine, a prescindere dalle garanzie offerte, l’andamento negativo di diverse cooperative partecipate, le perdite pregresse che impediscono la remunerazione del capitale sociale, hanno determinato un significativo utilizzo della linea di intervento in capitale di debito che, in alcuni casi, è stata una scelta obbligata”. De Berardinis è quindi passato ad illustrare il piano di attività 2014-2015 (una programmazione biennale deliberata dal CdA di CFI recuperando una originaria previsione contenuta nella Legge 49/1985, nota come Legge Marcora, e trasmessa, per la necessaria approvazione, al Ministero dello Sviluppo Economico, azionista di maggioranza), sottolineando che l’obiettivo è di finanziare 80 progetti per un importo di 30 milioni di Euro, che si aggiungeranno ai 160 milioni complessivamente investiti fino ad oggi, con un numero complessivo di lavoratori interessati di circa 5.000 unità. “Pur nella difficile congiuntura in cui si trova ad operare” -ha sottolineato De Berardinis“CFI intende proseguire con ancora maggiore determinazione nella sua missione di strumento di promozione/sviluppo e di salvaguardia dell’occupazione, con una serie di misure: aumentando la quantità e la qualità degli impieghi, attraverso sia un contenimento dei tassi di interesse, sia un aumento delle garanzie relative agli interventi; calibrando gli interventi tra capitale e finanziamenti, in modo da garantire una maggiore ‘tenuta’ del Fondo di Rotazione e permettere accantonamenti a copertura dei rischi e la creazione di riserve; rafforzando il presidio, attraverso il monitoraggio, sulle cooperative partecipate e sui loro risultati gestionali; migliorando la comunicazione verso l’esterno, per far conoscere meglio le modalità di intervento di CFI; creando un network tra le cooperative partecipate per favorire lo scambio di esperienze, la crescita dell’imprenditorialità e ottenere nuove Continua>> Territori Imprese Sondaggio Primo piano 4 sinergie tra le cooperative stesse”. Resta comunque sullo sfondo, in relazione al perdurare della crisi, il problema di avere una disponibilità maggiore di risorse da destinare a progetti di sviluppo e di salvaguardia dell’occupazione. A questo proposito De Berardinis ha ricordato che CFI ha avanzato al Ministero dello Sviluppo Economico due richieste. La prima è che possano essere utilizzate le risorse già stanziate nel bilancio 2013 dello Stato e non ancora spese (ad esempio attingendo dal Fondo per Crescita istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico nel 2012), creando un apposito fondo a gestione separata, sotto il controllo del Ministero stesso, da destinare ad interventi di sostegno alle start up in tutto il Paese e di ristrutturazione delle cooperative già esistenti nelle Regioni del Sud. La seconda è quella di inserire le finanziarie “Marcora” -sulla scorta della risoluzione unanime votata dal Parlamento Europeo, che ne ha sottolineato il ruolo positivo per la tutela dell’occupazione, indicandolo come esempio da replicare in altri paesi dell’Unione- tra i soggetti destinatari delle risorse dei Programmi Operativi Nazionali nell’ambito dei Fondi Strutturali europei. IL PUNTO La strumentazione finanziaria ci ha permesso di assicurare una maggiore tenuta del sistema cooperativo di fronte alla crisi; necessario riprendere progetto della rete degli operatori finanziari Le conclusioni di Giuliano Poletti “La massa di risorse finanziarie, pari a circa due miliardi, che siamo riusciti a movimentare e mettere a disposizione delle cooperative, ci hanno anche consentito di intervenire in situazioni di difficoltà o di crisi, garantendo, così, una maggiore tenuta del sistema cooperativo; senza questi interventi oggi, forse, alcune realtà imprenditoriali cooperative non esisterebbero più”. È iniziato con questa osservazione l’intervento conclusivo del Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, della discussione sul punto all’ordine del giorno dedicato ad un bilancio dell’attività di Coopfond e di CFI. “Stiamo portando avanti con impegno” -ha sottolineato Poletti- “un’attività di adeguamento della strumentazione finanziaria che abbiamo costruito alle nuove esigenze e di miglioramento della nostra capacità di monitoraggio. Un’attività molto delicata, perché richiede estrema attenzione nel valutare la coerenza degli interventi con i contesti territoriali e settoriali nei quali si collocano e perché deve comunque essere salvaguardato il principio dell’autonomia e della responsabilità delle cooperative nell’assumere le decisioni che riguardano la gestione dell’imPrimo piano ACI presa”. A tale proposito, Poletti ha chiarito che il ruolo di Legacoop deve essere quello di produrre analisi e valutazioni di mercato, di promuovere le condizioni affinché strumenti consortili ed interessi delle cooperative trovino un’integrazione positiva. “Serve un lavoro complicato, da fare a livello settoriale e territoriale” -ha aggiunto il Presidente di Legacoop- “costruendo meccanismi di dialogo e di confronto che ci aiutino a fare le scelte necessarie, così come a costruire le condizioni di contesto che aiutino le imprese cooperative a riposizionarsi sul mercato”. Dopo aver ribadito che la priorità di questa fase è quella di fare tutti gli sforzi possibili per salvaguardare la continuità delle imprese, Poletti ha sottolineato che è stato fatto un lavoro Legacoop Settori importante sulla strumentazione finanziaria, con un importante ruolo di promozione e di coordinamento svolto da Coopfond, realizzando grandi passi in avanti rispetto a cinque anni fa. “Siamo, però” -ha osservato- “ancora molto legati alle banche; banche che, a loro volta, stanno cambiando, come dimostrano i casi di Banca Prossima, del Gruppo Intesa, e di Banca Etica che indirizzano la loro attività a sostegno dei processi di sviluppo dell’impresa sociale. Per questo dobbiamo fare ulteriori passi avanti per capire come, rispetto alle dinamiche evolutive del sistema finanziario e creditizio, riusciamo a confermarci come interlocutori affidabili ed attrattivi, senza trascurare l’esigenza di attivare nuovi strumenti, in particolare per favorire e sostenere l’impegno dei soci a rafforzare la capitalizzazione delle proprie cooperative”. E tra le cose da fare nell’immediato, Poletti ha indicato la necessità di riprendere il progetto per la creazione di una rete di operatori finanziari per avere, su tutto il territorio nazionale, un’efficace interfaccia tra le esigenze delle cooperative e le opportunità che possono essere offerte dalla strumentazione finanziaria. Territori Imprese Sondaggio 5 La Carta delle prestazioni associative certe ed esigibili Il 2014 ormai alle porte vedrà la nascita di Capace. Ovvero la Carta delle prestazioni associative certe ed esigibili. Un catalogo completo che presenterà tutti i servizi a cui le imprese aderenti hanno gratuitamente diritto, a patto ovviamente siano in regola con il pagamento dei contributi associativi. Uno strumento che ‘viaggerà’ soprattutto on line e che determinerà – di conseguenza – anche un riassetto dell’area web oggi dedicata sul portale associativo alla Rete Nazionale Servizi. un quadro d’insieme e un’informazione dettagliata sull’organizzazione Legacoop, o tutta una serie di informazioni utili sui versamenti di contributi associativi, il contributo di revisione, il versamento del 3% a Coopfond ma anche l’ultimo numero e l’archivio di Legacoop Informazioni, la newsletter organi ufficiale dell’associazione. Capace sarà promosso attraverso una campagna che coinvolgerà sia le sedi territoriali e settoriali sia ogni singola cooperativa e si integrerà con il decollo del kit di benvenuto, che sarà consegnato a mano o spedito a tutti i neoaderenti. Il kit – oltre all’attestato di adesione, la lettera del presidente, un gadget annuale, i voucher promozionali – conterrà un promo cartaceo di Capace: un pieghevole che illustra i servizi che si potranno trovare sul web, all’interno dell’area riservata – e, dove presenti, le integrazioni che il territorio mette a disposizione degli aderenti in aggiunta ai servizi del pacchetto nazionale. La fruizione di Capace sarà aperta, infatti, a tutti gli associati che potranno accedere alla relativa area internet tramite l’inserimento di user e password. Qui troveranno i servizi per le associate, ovvero il catalogo delle prestazioni associative garantite su tutto il territorio nazionale ed incluse nel contributo associativo; le convenzioni; la rassegna stampa ma anche l’accesso a tutte le prestazioni della Rete Nazionale Servizi con i servizi informativi su Fisco e diritto societario, Lavoro sicurezza e privacy; Legale; Ambiente; Credito e finanza; Opportunità e incentivi e le rubriche, a partire da L’esperto risponde, e un motore di ricerca dedicato per le ricerche avanzate. Dalla stessa homepage da cui si potrà accedere a Capace, sarà possibile fruire delle informazioni ‘libere’, a disposizione di tutti, quali i recapiti del sistema Legacoop, con dati numerici, attività, organizzazione, ovvero Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 6 ALLEANZA COOPERATIVE >> Alleanza Cooperative Progetto sui Servizi Integrati nella logistica portuale >> Pesca Nel quadro del Progetto Made in Italy Straordinario promosso dall’Alleanza delle Cooperative Italiane a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese cooperative associate che operano nei servizi integrati e nella logistica portuale, si è svolta una missione di rappresentanti delle istituzioni, di operatori del settore e di cooperatori turchi, che, dal 10 al 13 dicembre hanno avuto incontri con realtà cooperative italiane ed istituzioni dei porti di Trieste, Venezia e Ravenna. La missione ha avuto inizio a Trieste dove, martedì 10 dicembre, si è svolto un workshop sulle opportunità di collaborazione tra le imprese italiane e turche nel settore dei servizi di logistica portuale. Il workshop ha visto la partecipazione dei rappresentanti del movimento cooperativo italiano, a livello nazionale e regionale: Massimo Stronati, Coordinatore dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Servizi ed Utilities, Olga Pegoraro, Presidente di Agci Servizi, Loris Asquini, Coordinatore del Settore Servizi Veneto-Friuli Venezia Giulia/Legacoop, Erik Renzi, Presidente di Confcooperative Trieste, oltre a molti cooperatori locali. Inoltre, sempre sul versante italiano, hanno preso la parola i rappresentanti delle istituzioni locali: il Sindaco di Trieste, Giovanni Cosolini e, in rappresentanza della Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, è intervenuto l’Assessore alla Cultura, Gianni Torrenti. L’Autorità Portuale di Trieste è stata rappresentata dalla Dott.ssa Francesca Trampus. Il console onorario della Turchia a Trieste, Enrico Samer, ha partecipato all’intera giornata dei lavori del workshop. All’interno delle varie sessioni del workshop, hanno contribuito ad approfondire il quadro dei rapporti economici e commerciali e le prospettive di collaborazione tra Italia e Turchia, le rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, co-realizzatore dell’iniziativa, Paola Brunetti e Sandra Venuta della Direzione Generale delle Politiche di Internazionalizzazione e Promozione degli Scambi, Gianni Fiaccadori, Direttore Logistica e Subcontracting >> False Cooperative >> Liguria Primo piano ACI Legacoop Settori dell’ICE-Agenzia, Giuseppe Arcucci, Direttore Inward Investment INVITALIA, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, Come affrontare il mercato turco e ed il ruolo del credito sono stati affrontati da Paolo Quattrocchi, partner Studio Legale Associato NCTM, e da Massimo Meliconi, Responsabile Estero ICCREA-Banca Impresa. Sul versante turco era presente una nutrita rappresentanza di esponenti cooperativi, in Turchia esiste un consolidato movimento cooperativo con oltre 84.000 cooperative, 8 milioni di soci pari all’11% della popolazione turca e rappresentanti di primo piano del Ministero dei Trasporti, di società di logistica e operatori portuali che hanno presentato le linee guida del governo turco per i prossimi anni ed il settore della logistica e dei servizi portuali in Turchia. La seconda giornata della due giorni triestina, mercoledì 11 dicembre, è stata dedicata agli incontri degli operatori economici turchi con l’Autorità Portuale di Trieste e le realtà triestine dell’indotto portuale: nello specifico sono state visitate alcune aree del porto dove operano le cooperative Intermodale Trieste, Cooperativa Triestina Lavori di Facchinaggio, Aster Coop, Idealservice e Sorveglianza notturna e diurna. Dopo gli incontri di Trieste, la delegazione turca ha toccato, il 12 dicembre, sotto la guida di Nicola Comunello, Responsabile settore Servizi Legacoop Veneto, i porti di Venezia e Chioggia. A Venezia i delegati sono stati ricevuti dal Segretario Generale Claudia Marcolin e da alcuni membri dello staff tecnico dell’Autorità Portuale che li hanno accompagnati in una visita alle strutture portuali e alle aree Territori Imprese Sondaggio 7 del porto dove lavorano le imprese Nuova Compagnia Portuale di Venezia e Cooperativa Portabagagli del Porto di Venezia. A Chioggia la delegazione turca e stata ricevuta dal Capitano Oscar Nalesso, Consigliere Delegato dell’Azienda Speciale per il Porto di Chioggia, dalle cooperative Impreport e Serviport, dal titolare dell’Agenzia Marittima Boriani nonché Presidente del Comitato Rilancio del Porto di Chioggia e dal dott. Gabriele Esposito Alaia, Responsabile dell’Agenzia delle Dogane di Venezia S.O.T. di Chioggia. Nell’ultima tappa della missione, il 13 dicembre a Ravenna, i delegati della Turchia hanno incontrato i colleghi locali dell’Alleanza delle Cooperative, Rudy Gatta, responsabile del settore Servizi di Legacoop Ravenna, e Pier Nicola Ferri, responsabile Federlavoro e servizi di Confcooperative Ravenna, l’Autorità Portuale, i dirigenti del Consorzio CICLAT e la cooperativa Gruppo Ormeggiatori del Porto di Ravenna. Le grandi potenzialità della logistica portuale e la sua importanza per l’economia delle città portuali del Nord Adriatico unitamente all’interesse degli operatori turchi, con cui il sistema logistico di queste città ha già consolidati contatti, costituisce un elemento di riferimento per i prossimi anni nel cammino di promozione degli scambi e delle collaborazioni tra imprese dei due paesi in un settore strategico per l’Italia.A fine 2013, infatti, con un tasso di crescita stimato attorno al 3-4 per cento su base annua, la Turchia si collocherà al quinto posto fra i 20 paesi emergenti a maggiore crescita. L’Obiettivo che l’Alleanza si è prefissa con questo progetto è quello di sviluppare la conoscenza reciproca e delle esperienze tra associazioni cooperative, imprese, operatori ed istituzioni dei due Paesi nel settore dei servizi e delle utilities, con il fine ultimo di gettare le basi per future partnership tra imprese. L’organizzazione della missione in Italia degli operatori turchi, realizzata in stretta collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e con il supporto dell’Ambasciata della Turchia in Italia e dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara, nonché il programma delle visite ed il workshop di Trieste sono stati curati da Simona Cicconi, Loris Asquini, Stefania Marcone (Legacoop Servizi e LePrimo piano ACI gacoop nazionale); Gianna Perra e Milena Cannizzaro (Confcooperative e Federlavoro); Nicola Ascalone e Filippo Turi (AGCI e AGCI Servizi) in collaborazione con i colleghi delle strutture cooperative di Trieste, Venezia e Ravenna. PESCA Alleanza Coop, riforma europea PCP ai blocchi di partenza FALSE COOPERATIVE Poletti, soddisfatti per operazione Guardia di Finanza di Torino “Siamo davvero soddisfatti per l’operazione condotta oggi a Torino dalla Guardia di Finanza, analoga a quella messa in atto dalla Finanza la settimana scorsa a Pavia, nei confronti di un imprenditore che utilizzava false cooperative per frodare il fisco”. È quanto afferma Giuliano Poletti, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, anche a nome dei Copresidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri, in un comunicato diffuso il 17 dicembre. “Da lungo tempo” -aggiunge Poletti- “ribadiamo la necessità di una più incisiva azione di contrasto contro queste forme ‘deviate’ di cooperazione, che, operando in modo illegale, fanno concorrenza sleale alle buone cooperative, che rispettano gli obblighi fiscali, contributivi e contrattuali, e ne danneggiano la reputazione”. “Siamo convinti” -aggiunge il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative- “che per sconfiggere questo fenomeno, dove spesso si registrano anche pericolose infiltrazioni della criminalità organizzata, sia necessario, oltre che rafforzare ulteriormente l’attività di vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, attivare una collaborazione tra i diversi istituti -da quelli previdenziali a quelli per la sicurezza sul lavoro, agli Ispettorati provinciali del lavoro- ed i corpi investigativi che, come la Guardia di Finanza, sono preposti ad intervenire nei casi in cui non si ottemperi ad obblighi normativi e fiscali”. “Per parte nostra” -conclude Poletti- “proseguiremo il nostro impegno di sollecitazione e partecipazione al lavoro degli Osservatori Provinciali sul Lavoro, costituiti sulla base di un accordo tra le organizzazioni cooperative ed il Ministero del Lavoro, che possono rappresentare un efficace strumento per la lotta all’illegalità”. Legacoop Settori “Siamo soddisfatti di vedere entrare in vigore una Riforma disinnescata negli aspetti più ingestibili e dannosi per la pesca italiana, anche se rimangono molti punti che provocheranno sicuramente ulteriori difficoltà al settore con dubbia efficacia sulla politica di conservazione degli stock”. E’ quanto afferma l’Alleanza delle cooperative italiane della pesca in merito alla nuova riforma della PCP, che entrerò in vigore il 1° gennaio 2014, dopo il voto definitivo della Plenaria del Parlamento europeo. Il testo è quello già noto da mesi sul quale era stato raggiunto l’accordo politico alla fine dei “triloghi” tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea. Il nuovo Regolamento di base della Politica Comune della Pesca comporta il raggiungimento della massima cattura sostenibile (MSY) di tutti gli stock ittici entro 2015-2020, il progressivo (2015-2019) bando dei rigetti in mare, che in Mediterraneo riguarderà tutte le specie soggette a limiti di cattura e a taglia minima di sbarco. Possibile, inoltre, un maggiore decentramento del processo decisionale che, in determinate condizioni, darà maggiore iniziativa e protagonismo agli Stati membri. Tramontato l’obbligo di istituzione del sistema di quote individuali trasferibili e di un vero e proprio regime differenziato in favore della piccola pesca, mentre per gli aiuti alla flotta, in particolare per arresti definitivi e temporanei delle imbarcazioni, è caduto il tabù che li voleva del tutto eliminati. Un testo, quindi, che ha subito lungo la fase di consultazione, ma soprattutto nel nuovo processo di codecisione tra Consiglio e Parlamento stabilito dal Trattato di Lisbona, cambiamenti non secon- Territori Imprese Sondaggio 8 dari, miglioramenti soprattutto grazie al lavoro svolto dalla Commissione Pesca del Parlamento europeo al livello del Comitato delle Rappresentanze Permanenti degli Stati membri presso l’Unione europea (COREPER). “Considerata la proposta di partenza della riforma della Pcp, non possiamo che ringraziare i nostri Europarlamentari, la Direzione Generale della Pesca del Mipaaf e i nostri rappresentanti in COREPER per aver recepito i contributi e le istanze che l’Alleanza non ha mancato di esprimere per tutelare gli interessi legittimi della pesca italiana, spingendo nella giusta direzione” sottolinea l’Alleanza. L’attenzione ora si sposta sul Feamp. L’Alleanza chiede che gli interessi della pesca italiana vengano ora ancor più decisamente sostenuti nei triloghi in corso sul nuovo Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca (FEAMP, programmazione 2014-2020) che costituirà lo strumento applicativo della riforma. “La bozza in discussione è stata anch’essa già migliorata per diversi aspetti dalla codecisione ma presenta tuttora, insieme a nuove opportunità, un eccesso di condizionalità e limitazioni che rischiano di vanificare la spinta innovativa della stessa riforma”. Per questo, afferma l’Alleanza, sarà importante sviluppare nei prossimi mesi un inteso lavoro di confronto tra tutti gli attori del settore e le Istituzioni impegnate nel processo decisionale, che dovrebbe concludersi nel 2014. LIGURIA Nasce l’Alleanza delle Cooperative in regione; Granero è il Presidente Oltre 22.000 tra dipendenti e soci lavoratori. Quasi mille cooperative associate. Quattordici sedi operative sparse sul territorio in grado di fornire servizi integrati alle cooperative esistenti e a quelle future. L’Alleanza delle Cooperative diventa una realtà anche in Liguria. Agci Liguria, Confcooperative Liguria e Legacoop Liguria hanno infatti presentato, il 13 dicembre, il coordinamento regionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Un atto che è il naturale sviluppo della nascita dell’ Alleanza delle Cooperative Italiane che Primo piano ACI prevede di articolare il coordinamento a livello settoriale e territoriale. “Non è un semplice atto formale – spiegano Pietro Civello, Stefano Marastoni e Gianluigi Granero, i presidenti delle tre organizzazioni che rappresentano le cooperative in Liguria -. Questa Alleanza ci permetterà di coordinare l’elaborazione delle posizioni e le proposte di politica cooperativa, confrontandoci ai tavoli istituzionali con un’unica posizione. Grazie ad una continuativo scambio di informazioni potremo assumere decisioni immediate nei diversi luoghi di rappresentanza”. Le cooperative aderenti fatturano circa 2 miliardi di euro. Una dimostrazione che il mondo cooperativo ha tenuto di fronte alla crisi meglio di altre forme d’impresa. “Ma è evidente che questa crisi ha colpito anche noi, inutile nasconderlo – proseguono Civello, Marastoni e Granero -. Ecco perché diventa fondamentale sviluppare in modo sempre più efficace la gamma dei servizi da offrire alle cooperative già esistenti e a coloro che intendono costituirne una nuova. Oggi gli aspetti fiscali, normativi e quelli legati al credito sono fondamentali per le nostre imprese. Dobbiamo aumentare i nostri servizi in questi campi. In questo modo i rispettivi Centri servizi e gli Enti di settore potranno realizzare azioni progettuali e gestionali comuni. Analizzare opportunità di finanziamento a tutti i livelli. Affiancare i giovani sin dall’uscita dell’Università spiegando le diverse opportunità che la formula cooperativa può offrire a loro”. Il coordinamento sarà esercitato senza istituire strutture permanenti e senza costi fissi. “Non vogliamo creare sovrastrutture inutili – proseguono i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative in Liguria -. Dobbiamo al contrario essere sempre più snelli per valutare insieme l’andamento della cooperazione, simulare impatti normativi, elaborare studi finalizzati a proposte e iniziative pubbliche, rea- Legacoop Settori lizzare ricerche in grado di fornire numeri e dati a tutti coloro che al mondo della cooperazione vogliono avvicinarsi”. Quasi mille le cooperative aderenti alle tre organizzazioni. Altrettanto quelle in Liguria che, senza essere iscritte, operano a volte tra luci e ombre. “Vogliamo innanzitutto valorizzare le nostre – concludono Civello, Marastoni e Granero -. Difendendo la loro capacità di stare sul mercato soprattutto in quei settori dove è necessario riconoscere le capacità professionali e le storie aziendali senza essere costantemente condizionati dalle offerte al massimo ribasso. Vogliamo favorire iniziative comuni di promozione che possano portare alla creazione di nuovo modelli di sviluppo e opportunità lavorative. Possiamo unire le nostre competenze nei diversi settori e creare collaborazioni vincenti ad esempio tra l’agricoltura sociale, il turismo e la pesca. Oppure sviluppare nuove imprese nel settore delle biotecnologie. Il nostro ruolo deve essere anche quello di individuare nuovi canali di sviluppo, elaborare progetti e metterli a disposizione delle nostre cooperative. Ma vogliamo anche riconfermare con questa Alleanza il nostro obiettivo di combattere le forme di falsa cooperazione che sono elemento di distorsione del mercato in molti settori. Le nostre cooperative sono soggette a revisioni contabili e legali molto rigorose. Sarebbe sufficiente che anche le cooperative non iscritte fossero obbligate ad essere controllate dal Servizio Vigilanza delle diverse Centrali Cooperative. Una prima apertura in questo senso da parte del Ministero l’abbiamo avuta, ora aspettiamo nuovi passi concreti”. Dalle istituzioni il mondo della cooperazione si aspetta risposte, tempi e modalità certe. Per confrontarsi, da oggi, troveranno come interlocutore la certezza dell’Alleanza delle Cooperative. L’incontro ha ratificato la nomina di Gianluigi Granero alla presidenza dell’Alleanza delle Cooperative liguri. Granero rimarrà in carica per un anno. Avrà come vice presidenti Civello e Marastoni, i presidenti delle altre due organizzazioni di rappresentanza delle cooperative. Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Lampedusa 9 LAMPEDUSA Poletti, i fatti mostrati dalle immagini non ammettono giustificazioni “Le immagini dei migranti sottoposti ad un trattamento sanitario nel centro di accoglienza di Lampedusa, trasmesse nei giorni scorsi dal TG 2, hanno mostrato fatti che non ammettono giustificazioni e che sono inammissibili sotto il profilo del rispetto della dignità umana, soprattutto quando si tratta di persone che vivono una condizione di estremo disagio e di difficoltà”. Il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, interviene così, con un comunicato diffuso il 19 dicembre, nel dibattito che si è aperto sul centro di primo soccorso ed accoglienza di Lampedusa. “L’indagine aperta dalla Procura di Agrigento” - aggiunge il Presidente di Legacoop- “e quella avviata da Legacoop Sicilia sono perciò da considerare un atto doveroso per riuscire ad accertare rapidamente che cosa è veramente successo nel Centro ed a stabilire le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, dai gestori ai responsabili dei controlli”. Oltre a precisare, in riferimento ad alcune affermazioni contenute negli articoli di stampa pubblicati oggi, che Legacoop è un’associazione che rappresenta le cooperative e quindi non è titolare di alcuna attività di gestione, Poletti sottolinea che “di fronte a situazioni come quelle che si sono determinate a Lampedusa, dove è evidente che le strutture esistenti non sono assolutamente sufficienti a rispondere ad un fenomeno che ha ormai assunto le dimensioni di un’emergenza umanitaria, è giusto che i cooperatori si interroghino sull’opportunità di proseguire la loro attività di assistenza a migranti e profughi se non si determina, nell’immediato, un cambiamento profondo nella politica di accoglienza e di integrazione. Senza dimenticare la necessità, indicata anche dal Viceministro dell’Interno Bubbico, di modificare le procedure per l’affidamento dei servizi nei centri, superando, in particolare, il ricorso al metodo del massimo ribasso”. “Per questo” - conclude Poletti - “invitiamo tutti i cooperatori che operano in questo tipo di strutture a denunciare con forza situazioni che impediscono un adeguato svolgimento Primo piano ACI Legacoop Settori della loro attività e ad interromperla quando ci sia anche solo il rischio di ledere la dignità umana, sia quella dei migranti sia quella degli stessi operatori, uno dei valori che le cooperative pongono da sempre alla base della loro missione”. Legacoopsociali: indignati da immagini TG2 Pubblichiamo, di seguito, il testo del comunicato diffuso da Legacoopsociali il 17 dicembre. Le immagini trasmesse ieri dal Tg2 sulle condizioni dei migranti nel Centro di prima accoglienza di Lampedusa ci lasciano indignati e pieni di amarezza. Nessuna situazione di emergenza e nessuna condizione di “pressione” possono giustificare un trattamento che mortifica la dignità delle persone ospiti di quel Centro e che insieme mortifica anche la dignità degli stessi operatori sociali. Legacoopsociali si riconosce nelle parole del sindaco dell’isola Giusy Nicolini che, commentando quelle immagini, ha detto: “bisogna provare vergogna”. Legacoop Sicilia istituisce commissione d’inchiesta sull’accaduto “La presidenza di Legacoop Sicilia ha promosso questa mattina l’istituzione di una commissione d’indagine conoscitiva, affidandone la responsabilità a LegacoopSociali, sui fatti verificatesi al centro di accoglienza di Lampedusa dopo il video shock trasmesso dal Tg 2”. A darne notizia è la stessa associazione del mondo cooperativo. “La commissione – si legge nella nota diffusa il 18 dicembre dalla presidenza regionale – si avvarrà anche dell’apporto di professionisti esterni, per accertare al meglio disfunzioni e responsabilità. In ogni caso Legacoop Sicilia ha già dato indicazione alle cooperative socie di Lampedusa Accoglienza di rimuovere e rinnovare il management attuale e di avviare immediatamente una migliore organizzazione con altre professionalità”. Secondo Legacoop “comportamenti come questi non sono ammissibili anzi, sono contrari all’etica cooperativa e Territori Imprese Sondaggio Legacoop 10 vanno rimossi e sanzionati”. Nel documento redatto al termine di una riunione dell’organismo dirigente si lancia un invito anche ai governi regionale e nazionale e al mondo associativo. “Dopo l’indignazione generale davanti alle scene viste in tv di sindaci, prefetti, ministri, associazioni e cittadini, siamo i primi a chiedere che i riflettori sul delicato tema dell’accoglienza dei migranti restino accesi per affrontare alla radice la questione. Non c’è alcuna giustificazione per quanto è accaduto ma non sottolineare lo stato di assoluta precarietà in cui gli operatori del Centro di Lampedusa sono costretti a lavorare Primo piano ACI dal punto di vista logistico e strutturale, significherebbe non guardare in faccia la realtà e limitarsi a gridare allo scandalo. E’ bene ricordare che il centro di Lampedusa è stato bruciato, distrutto e mai ricostruito e dunque gli operatori lavorano in condizioni che non assicurano l’assolvimento al meglio dell’accoglienza delle persone. Ricordiamo infatti che la capienza del centro è appena sufficiente ad accogliere 250 persone, mentre ora gli ospiti sono oltre 600 e sono arrivati fino a 1200. Ci sono tante responsabilità rispetto a questo stato di cose. Quella delle cooperative è stata di non avere alzato ab- Legacoop Settori bastanza la voce e di non avere preteso interventi immediati”. La nota di Legacoop continua con un appello: “Ben vengano le inchieste, si evitino le strumentalizzazioni interessate, si faccia chiarezza e soprattutto si affronti il tema dei Centri di Prima accoglienza, su come debbano essere attrezzati, quali standard qualitativi dell’accoglienza debbano offrire e con quali risorse. Come Legacoop ribadiamo che rispetto al fenomeno dell’immigrazione sia necessario uscire dalla cultura dell’emergenza e avviare interventi strutturali per affrontare le questioni alla radice”. Territori Imprese Sondaggio Settori >> Agroalimentare 11 AGROALIMENTARE Legacoop in Cina, soddisfazione per esito missione a Chengdu >> Legacoop Servizi >> Turismo Molto positivo l’esito della missione a Chengdu, nella provincia cinese del Sichuan, che ha costituito l’evento culmine del “Progetto pilota di sostegno alla commercializzazione dei prodotti alimentari cooperativi in Cina”, promosso da Legacoop con il sostegno di Coopfond ed il supporto di Indaco, e realizzato in collaborazione con Legacoop Agroalimentare e Lega Pesca. “I contatti stabiliti”, dichiarano Giuseppe Piscopo e Ettore Ianì, rispettivamente direttore e presidente delle due Associazioni nazionali del settore agricolo e ittico di Legacoop, che hanno partecipato alla missione, “hanno aperto un interessante ventaglio di opportunità di business per le imprese cooperative, le cui produzioni, dall’olio ai vini, alla pasta, dalle confetture ai preparati gastronomici, ivi incluse le conserve ittiche, hanno riscosso l’interesse ed il gradimento dei buyers cinesi”. Le attività del progetto, nuovo passo avanti nelle attività di supporto alle internazionalizzazione delle imprese di Legacoop, hanno previsto un evento degustativo aperto alla partecipazione di distributori e operatori Ho.re.ca, e una serie di incontri istituzionali con i vertici della Retail Association, della Camera di Commercio Europea e dell’Ufficio promozione degli investimenti esteri del GoPrimo piano ACI Legacoop Settori verno di Pechino. Per agevolare l’attivazione di contatti commerciali tra cooperative italiane e importatori cinesi, sono stati organizzati per le imprese incontri B2B, visite ai principali punti di distribuzione, e seminari tecnico-informativi sulle modalità di accesso al mercato cinese (procedure di certificazione, pratiche sdoganamento, contratti di distribuzione, possibile attivazione di una piattaforma distributiva). Chengdu, nella Cina dell’Ovest, è uno degli epicentri di quella inarrestabile crescita cinese, in cui continua a registrare un trend di forte aumento l’import alimentare dall’Italia, passato dai 110 milioni di euro del 2010 agli oltre 164 milioni dei soli primi 10 mesi del 2012. Un successo, quello del Made in Italy agroalimentare, cui a pieno titolo le imprese di produzione, trasformazione industriale e lavorazione artigianale di matrice cooperativa offrono un contributo di eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare”. Indaco,progetto“CooperativeFood Going Abroad: The Chinese Market” Grande interesse per le 6 cooperative agroalimentari presenti in Cina nell’ambito del progetto “Cooperative food going abroad: the Chinese market”, voluto da Legacoop Agroalimentare e Lega Pesca e finanziato da Coopfond. Il Work shop degustativo organizzato da Indaco a Chengdu, capitale della provincia cinese del Sichuan, ha visto partecipare circa 120 operatori cinesi del settore agroalimentare, che si sono alternati ai tavoli delle 6 aziende a degustarne i prodotti e conoscere sia le tecniche di produzione, che le modalità di consumo nell’ambito della millenaria tradizione culinaria italiana. La Cina, pur non essendo ai primi posti come valore assoluto dell’export alimentare italiano, è nota per essere in prospettiva il mercato mondiale forse più importante. Distanze, Territori Imprese Sondaggio Settori 12 dogane, differenze culturali, ecc. ne fanno un mercato di non facile accesso per le imprese estere, alle quali viene richiesta grande attenzione ai processi di market entry, ma al contempo c’è la consapevolezza che si tratta di un mercato che può concedere anche grandi soddisfazioni commerciali. Infatti, l’iniziativa, dando conferme inequivocabili sulla bontà del mercato, ha anche permesso di comprendere la fattibilità del percorso di market entry in Cina nei suoi molteplici aspetti organizzativi e logistici. Insieme alle cooperative Cantina Tollo (Abruzzo), Cincinnato (Lazio), Le Fattorie Malatestiane (Emilia Romagna), Pastai gragnagnesi (Campania), Terre dell’Etruria (Toscana), Cantina di Canneto Pavese (Lombardia) hanno partecipato all’evento il Presidente di Lega Pesca Ettore Ianì, il direttore di Legacoop Agroalimentare Giuseppe Piscopo e il presidente di Indaco Simone Mattioli, che hanno presentato le proprie organizzazioni ed incontrato le autorità cinesi presenti all’evento: Wu Yanxiang direttore dell’Ufficio di promozione degli investimenti della provincia del Sichuan, Min L. Colinot Direttore Generale dell’Unione europea delle camere di commercio in Cina, Song Jian Chao Segretario generale dell’Associazione del Commercio al Dettaglio di Chengdu. Dopo la prima giornata di incontri con i buyer durante le degustazioni organizzate nell’ambito dell’esclusivo Ritz Carlton Hotel di Chengdu, la delegazione ha continuato la propria attività incontrando i dirigenti della Chengdu Retail Association, l’organismo di rappresentanza del settore. Incontro in cui si sono acquisite informazioni preziose sulle modalità di affermazioni commerciali in Cina, ricevendo particolare interesse a sostenere l’inserimento di prodotti di qualità nella città di Chengdu e nella provincia del Sichuan in genere. La missione si è conclusa con una cena organizzata dai partecipanti con i prodotti agroalimentari italiani, nel ristorante italiano Grapa’s. Alla cena, aperta anche ad un pubblico pagante, sono stati invitati importanti buyer, operatori del settore ho.re.ca e le principali autorità governanti il sistema commerciale locale e quello agroalimentare in particolare. Chengdu con i suoi 14 milioni di abitanti è la quarta città della Cina e capoluogo della provincia del Sichuan (Cina Occidentale) dove Primo piano ACI vivono 90 milioni di cinesi. Indaco Cina, che oltre a Chengdu ha 3 basi operative anche a Xiamen e a Kunming, è in grado di svolgere ogni tipo di attività di sostegno alle imprese italiane interessate ad internazionalizzare in questo paese. LEAGACOOP SERVIZI Protocollo “Mille Occhi sulla Città”, rinnovodell’accordosullasicurezza Il 17 dicembre, alla presenza del Viceministro Filippo Bubbico, è stato firmato, presso il Viminale, il rinnovo del Protocollo d’intesa “Mille Occhi sulla Città” tra il Ministero dell’Interno, l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia e le Associazioni rappresentative degli Istituti di vigilanza privata, Legacoop Servizi, Federlavoro e Servizi/Confcooperative, AGCI Servizi, ASS.I.V, FederSicurezza. Il Protocollo, siglato per la prima volta nel 2010, mira ad intensificare la collaborazione tra le Forze di Polizia, la Polizia locale e gli Istituti di Vigilanza privata, sviluppando un sistema di sicurezza integrato, nei compiti di osservazione, raccolta e trasmissione di informazioni di particolare utilità ai fini della prevenzione e repressione della criminalità. Fabrizio Bolzoni, Presidente di Legacoop Servizi, intervenendo anche a nome di Confcooperative e AGCI, ha ricordato il processo di coordinamento e di costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Ha sottolineato inoltre l’importante contributo che può dare la cooperazione in questo settore, essendo fortemente radicata sul territorio, nonché il positivo esempio di collaborazione pubblico/privato rappresentata dal Protocollo. Pulizie/servizi integrati, al via l’assistenza sanitaria integrativa Lo scorso mese di novembre è stato formalmente costituito il Fondo “ASIM” – Ente assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti delle imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi. Nella seduta del 13 dicembre, l’Assemblea dei soci, costituita dalle parti datoriali e sindacali firmatarie del CCNL del 31 maggio 2011, ha nominato il Consiglio Direttivo del Legacoop Settori Fondo, composto in modo paritetico tra le parti. Alla carica di Presidente è stato indicato il Dott. Antonio Camerano, responsabile delle risorse umane della Cooperativa LAT di Firenze, associata a Legacoop Servizi, e alla Vice Presidenza Elisa Camerini - Filcams CGIL. Compito del Consiglio direttivo sarà di lavorare per dare operatività concreta al Fondo, sulla base di quanto previsto dall’art. 69 del CCNL. TURISMO Davolio all’Euromeeting, abbandonareun’ideadelturismocheappartiene al paleolitico Si è tenuta il 13 dicembre, a Bruxelles, la XI edizione dell’Euromeeting, storico evento toscano dedicato al turismo e alla sostenibilità. All’evento hanno preso parte 130 partecipanti, per lo più rappresentanti delle istituzioni europee, delle Regioni, delle associazioni di categoria e delle Università e istituti di ricerca. Il Dirigente della DG Entreprise Pedro Ortun ha presentato le linee della programmazione 2014-2020; il turismo è menzionato direttamente solo in alcuni programmi ma sarà possibile sia per gli enti pubblici che per le imprese avvalersi del sostegno di programmi orizzontali, in cui vengono sostenuti l’innovazione, i progetti transnazionali, le piccole imprese, i territori rurali. La Commissione Europea, per quanto riguarda il turismo, prosegue la propria attività su alcune linee quali la facilitazione nel rilascio dei visti, la definizione del label europeo per la qualità, l’implementazione del sistema ETIS costituito dagli indicatori di sostenibilità per le destinazioni. Francesca Tudini, Capo Unità Turismo. ha ricordato i Bandi per i senior, i progetti Eden per le piccole destinazioni turistiche, la collaborazione con il Consiglio d’Europa per il turismo culturale, la campagna di promozione dell’Europa, ed ha insistito sulla necessità di creare partenariato pubblico-privati. Presentate alla conferenza le esperienze della Toscana, della Generalità Valenciana, della Catalogna, la Regione PACA, l’Istria, le Azzorre. Territori Imprese Sondaggio Settori 13 Tra i relatori anche Maurizio Davolio, che ha citato l’esperienza di AITR e di EARTH, ed ha sottolineato l’esigenza di tenere conto dei grandissimi cambiamenti in atto nel turismo, in particolare i sistemi di valutazione degli alberghi e delle destinazioni compiuti dagli ospiti che stanno vistosamente prevalendo sui sistemi affidati agli specialisti, mettendo in crisi tutte le esperienze di certificazione; e il dilagare di forme di acquisto e di prenotazione attraverso i portali delle compagnie low cost nonché l’enorme suc- Primo piano ACI cesso a livello mondiale di forme di turismo su base gratuita o semi-gratuita. Anche le politiche nel turismo devono tenere conto di questi cambiamenti per non attardarsi su concezioni che appartengono, ha sottolineato scherzosamente Davolio, al paleolitico. Alla conferenza è intervenuto anche Roberto Guiggiani, in rappresentanza di ACI Turismo Toscana. Presente alla conferenza Debora Violi, Direttrice di Federcultura Turismo Sport. Legacoop Settori Il giorno precedente si è tenuta la riunione dell’Esecutivo di Necstour, di cui Davolio è stato eletto componente in rappresentanza degli associati privati come Responsabile di Legacoop Turismo. Necstour è impegnata nella diffusione e sperimentazione degli indicatori del sistema ETIS e le sue taskforce operano nel campo del turismo accessibile, degli itinerari culturali e del turismo costiero. Territori Imprese Sondaggio Territori >> FVG Labor 14 FRIULI VENEZIA GIULIA LABOR >> Lombardia 4tavolipercostruirelacomunitàdi sviluppo a sostegno dei progetti >> Veneto Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste, quattro tavoli di lavoro - uno per ogni provincia volti a presentare ed avviare “Fvg Labor”, il nuovo progetto per creare impresa dell’Unione Province del Friuli Venezia Giulia rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni. I tavoli saranno momenti in cui l’intero partenariato di progetto, suddiviso per singola provincia, si incontrerà con l’obiettivo di iniziare a costruire la comunità di sviluppo, che sosterrà i progetti durante il percorso di Academy e durante l’immissione sul mercato. Quattro le date previste per l’avvio dei tavoli: il 18 dicembre a Gorizia, il 19 dicembre a Udine, il 19 dicembre a Trieste ed a gennaio 2014 a Pordenone. “Fvg Labor – Laboratori di lavoro giovanile” prende il via da FAB della Cooperativa sociale Itaca, l’incubatore lanciato a Pordenone un anno e mezzo fa e assunto oggi a modello nella creazione di percorsi innovativi che puntino sulle competenze e capacità dei giovani. Fvg Labor si propone così di puntare sui ragazzi 18-35 anni rendendoli protagonisti nella realizzazione di imprese giovanili a carattere innovativo. Promosso da Upi Fvg in collaborazione con le Province di Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste, Cooperativa sociale Itaca, associazioni Arccs Arci Casa dello Studente, Banda Larga, Eureka, Gap Tricesimo e Lucide, Fvg Labor intende avviare quattro percorsi formativi di tipo esperienziale nelle quattro province del Friuli Venezia Giulia. Nell’arco di 80 giorni tali percorsi porteranno alla selezione di un massimo di 7 progetti per provincia, in cui i “progettisti-faber” avranno l’opportunità di essere formati e sostenuti nella creazione di un progetto di impresa da sviluppare all’interno del proprio territorio. Durante il percorso formativo di Academy i faber, che potranno essere singoli o in gruppo fino a tre componenti, verranno accompagnati da docenti esperti per quanto riguarda le competenze tecniche necessarie alla progettazione di impresa, e da coach che si occuperanno di approfondire l’aspetto delle competenze sociali e trasversali. Fvg Labor prevede anche altre figure di facilitazione, tra cui i mentor, professionisti di >> Lombardia >> Veneto >> Liguria >> Marche >> Lazio >> Campania >> Abruzzo >> Puglia >> Calabria >> Sicilia >> Sardegna >> Sardegna >> Bologna >> Reggio Emilia >> Reggio Emilia >> Modena >> Rimini >> Pesaro >> Fano >> Bari >> Ragusa Primo piano ACI Legacoop Settori settori specifici che affiancheranno i faber a seconda dell’area di intervento prevista. Vi saranno anche i tutor, che si occuperanno dell’aspetto organizzativo e gestionale della formazione, e cureranno i rapporti con i territori. Il ruolo di tutor sarà svolto dai partner associati di progetto, ossia le associazioni Eureka (Pordenone), Gap Tricesimo (Udine), Banda Larga (Gorizia) e Arccs Arci Casa dello Studente (Trieste). Al termine del periodo di Academy, i progetti di impresa verranno nuovamente valutati. Da questa fase di ulteriore selezione uscirà un unico progetto per ogni singola provincia, al quale verrà assegnato un contributo di 12 mila Euro, oltre alla possibilità di proseguire il percorso entrando in una fase di vera e propria immissione sul mercato, che culminerà, a termine del progetto, con la costituzione dell’impresa. Al bando di Fvg Labor possono presentare domanda i giovani di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 35 anni, residenti oppure presenti per ragioni di studio o di lavoro in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia. I giovani con meno di 18 anni potranno infine usufruire dell’attività di informazione, educazione e disseminazione attuata attraverso le scuole che si renderanno disponibili a diffondere il messaggio di Fvg Labor. LOMBARDIA Legacoop, prosegue il progetto Start-Up Prosegue il progetto Start-up promosso da Legacoop Lombardia, a sostegno di imprese cooperative nascenti nei comuni mantovani colpiti dal sisma. L’episodio sismico del maggio 2012 ha devastato molte comunità dell’Oltrepò mantovano. Accanto alla preoccupazione di garantire opportunità di ripresa alle aziende, vi è soprattutto l’esigenza di non disperdere il grande patrimonio economico e culturale, nonché la ricchezza costituita dal capitale umano. Nella necessità di creare nuove opportunità occupazionali, dunque, Legacoop Lombardia sosterrà l’intervento a favore della startup di nuove imprese cooperative, erogando contributi a fondo perduto per supportare la fase di avvio e le prime attività delle giovani cooperative. Nella fattispecie, con i fondi di- Territori Imprese Sondaggio Territori 15 sponibili verranno sostenute spese di costituzione, consulenze legali e gestionali per la predisposizione del business plan. Le nascenti imprese potranno inoltre beneficiare di convenzioni in essere per la gestione contabile e amministrativa nonché con istituti di credito e Consorzi Fidi per l’accesso al credito e garanzie. Progetto Start up di imprese cooperative nel territorio mantovano colpito dal sisma 2012: Obiettivi: L’avvio di nuove imprese e attività in forma cooperativa Descrizione: Legacoop Lombardia, con fondi propri, promuove la start up di nuove imprese cooperative: offrendo consulenza e assistenza nella fase di ideazione ed elaborazione delle nuove attività; erogando contributi a fondo perduto nella fase di costituzione e avvio per le nascenti cooperative; affiancando e monitorando le nuove cooperative nella fase di sviluppo iniziale Con i fondi disponibili vengono sostenuti i seguenti aspetti per l’avvio dell’attività: spese di costituzione, consulenze legali e gestionali per la predisposizione del business plan; spese di amministrazione, gestione, contabilità e bilancio (per il primo anno di attività, attraverso una convenzione specifica con la società cooperativa Nord Ovest Servizi, centro servizi di Legacoop Lombardia); accesso al credito (apertura linee di credito, spese per fidejussioni, garanzie su affidamenti in convenzione con Unipol Banca e Cooperfidi); formazione manageriale attraverso Cesvip/CEREF, Foncoop Soggetti beneficiari dell’intervento: Costituende società cooperative con sede legale nel territorio mantovano, colpito dagli eventi sismici del 2012 Progetti finanziabili: Legacoop Lombardia prevede di sostenere, previa verifica della fattibilità, fino a 10 nuove cooperative Soggetti attuatori: Legacoop Lombardia Partner del progetto: Consorzio Oltrepò Mantovano Durata del progetto: Prima fase, 31 dicembre 2013: prePrimo piano ACI sentazione delle proposte, approfondimento e verifica del piano di fattibilità; Seconda fase, 30 giugno 2014: costituzione formale delle nuove società cooperative Presentazione ed elaborazione delle proposte: La proposta, anche in termini sintetici, viene presentata a Legacoop via e-mail ai sotto indicati indirizzi. Legacoop mette a disposizione i propri uffici (sede territoriale di Mantova e sede regionale di Milano) per la consulenza, discussione, approfondimento e messa a punto dell’idea progettuale. Verifica di fattibilità ed erogazione Contributo: Al termine della prima fase Legacoop effettua le opportune verifiche sull’effettiva fattibilità dei progetti proposti al fine di selezionare i progetti finanziabili. Per i progetti selezionati il finanziamento a fondo perduto sarà erogato al termine della procedura di costituzione della nuova cooperativa. Per informazioni: Legacoop Lombardia Tel 02/28456101 [email protected] VENETO LOMBARDIA Sgravi contributivi per Venezia e Chioggia A Botticino la presentazione di Arch&Stone’13 La cerimonia si è svolta al Teatro del Centro Lucia di Botticino (BS) venerdì 20 dicembre assieme all’inaugurazione della mostra dedicata a tutte le opere selezionate nell’ambito del Premio Internazionale di Architetture in Pietra. La giuria di ARCH&STONE’13 presieduta da Giovanni Leoni e composta da Benno Albrecht, Massimiliano Caviasca, Marco Mulazzani e Mario Rossi , Presidente della Cooperativa Operai Cavatori di Botticino, dopo aver esaminato i 41 progetti pervenuti, con voto unanime ha assegnato il 1° premio all’architetto siciliano Vincenzo Latina, autore del padiglione di accesso agli scavi dell’Artemision di Siracusa, Legacoop Settori un’opera realizzata fra il 2007 ed il 2012. Fra le ragioni che hanno indotto la scelta della giuria: la capacità, dimostrata dal progettista di utilizzare la pietra come strumento di raccordo fra stratificazione storica e nuova costruzione, di saper valorizzare, attraverso una forma concreta, il complesso procedimento di lettura ed indagine del sito e d’interpretare e innovare, con il suo progetto, la tradizione costruttiva della pietra, evidenziandone le potenzialità di utilizzo. La Menzione Speciale per l’uso della pietra negli interventi di riqualificazione è andata all’ingegner Renato Morganti studio MCM, di Frosinone, con il progetto per la sala polivalente e il limite murato di Piazza Mayer-Ross a Sora in provincia di Frosinone, realizzata fra il 2007 ed il 2010. Piena soddisfazione è stata espressa da Giovanni Merendino, Presidente del Consorzio Produttori Marmo Botticino Classico, a cui aderiscono le cooperative Valverde e Operai Cavatori di Botticino. Una situazione drammatica quella che 162 imprese di Venezia e Chioggia hanno di fronte, a seguito del ricevimento degli avvisi di pagamento da parte dell’Inps per l’annosa questione degli sgravi contributivi. Sono oltre 88,6 i milioni di euro richiesti alle aziende, dei quali 29 milioni di contributi concessi ed il resto di interessi e di aggio. Si tratta di aziende operanti in tutti i settori: alberghiero, artigianato, industria, pesca e servizi. Al momento le cooperative aderenti a Legacoop Veneto hanno ricevuto cartelle per 8,6 milioni di euro: particolarmente colpite risultano quelle operanti nella pesca e nei servizi. Questa la situazione presentata al ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato a latere del convegno di sabato 30 novembre su crisi e sviluppo a Nordest (organizzato da Legacoop Veneto e Friuli Venezia Giulia, e tenutosi al Move Hotel di Mogliano VenetoTreviso), e successivamente al sottosegretario all’Economia e Finanze Pier Paolo Baretta in una riunione svoltasi lunedì 9 dicembre da una delegazione composta da Legacoop Veneto, Confindustria Venezia ed Territori Imprese Sondaggio Territori 16 il Comitato Venezia Vuole Vivere. Era il lontano 1999 quando la Commissione Europea dichiarò l’incompatibilità con il mercato comune dei suddetti aiuti.A questa decisione sono seguiti numerosi ricorsi (nazionali ed europei) da parte delle imprese fino a che, nel 2012, la Corte di Giustizia Europea ha ritenuto che la procedura svolta dall’Inps andava annullata, in quanto non era stata compiuta un’istruttoria caso per caso: conseguentemente, il Tribunale del Lavoro di Venezia ha cominciato ad annullare le cartelle esattoriali pendenti. Nel dicembre 2012 è intervenuta poi la Legge di Stabilità 2013 (Legge n.228/2012), che con un vero e proprio blitz ha decretato da una parte l’inefficacia di tutte le sentenze nel frattempo emesse a favore delle imprese; dall’altra ha previsto una nuova e specifica attività istruttoria da svolgersi a cura dell’Inps. L’istruttoria si è attivata subito: alle imprese è stato chiesto di rispondere ad un questionario, con l’intento di determinare se fosse o meno stata lesa la concorrenza. Si è verificata in questo modo un’evidente inversione dell’onere della prova, nella misura in cui esso spettava ora alle imprese stesse. Dopo una serie di stralci sono rimaste 162 le imprese ad oggi coinvolte e, paradossalmente, ha sottolineato il Presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi, «Sono state escluse dalla restituzione degli sgravi le aziende che agiscono in regime di monopolio: in particolare, tra le numerose posizioni stralciate nel corso degli anni, tutte quelle delle aziende pubbliche poiché, operando per l’appunto in regime di monopolio (questa la motivazione addotta), non avrebbero potuto ledere la concorrenza!». L’ammontare delle somme richieste costituisce un vero e proprio colpo mortale che non mette a rischio solo la loro sopravvivenza, ma minaccia anche tutto l’indotto, con effetti facilmente immaginabili in termini di occupazione oltre che di continuità aziendale. Nel corso dell’incontro con il ministro Zanonato, il presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi ha sottolineato la gravità della situazione e la necessità che Governo e Parlamento pongano in essere tutte le azioni possibili per evitare che le imprese siano chiamate a rispondere di comportamenti che risalgono a quasi vent’anni fa, e che per di più sono stati assunti sulla base Primo piano ACI di normative dello Stato. A fronte dei drammatici effetti che si paventano per l’economia del territorio, è stata quindi ribadita la necessità di aprire un tavolo con l’UE che preveda di rivedere i tempi di pagamento, gli importi degli interessi e le modalità di calcolo degli stessi, nonché l’inizio del loro conteggio. All’Onorevole Baretta è stato evidenziato che proprio la scorsa settimana il TAR Veneto ha concesso la sospensiva al pagamento su ricorso delle imprese, a dimostrazione che nel merito viene riconosciuta la validità delle argomentazioni presentate dai ricorrenti che contestano la costituzionalità della legge 228 del 2012. «È necessario intervenire anche in via parlamentare fin dalla discussione sulla Legge di stabilità attualmente in corso alla Camera» hanno sottolineato i rappresentanti delle associazioni di categoria promotrici dell’incontro. VENETO Siglato l’accordo regionale sull’Elemento Retributivo Territoriale Siglato l’accordo regionale sull’Elemento Retributivo Territoriale (ERT), valido per tutte le cooperative sociali attive nel territorio veneto. Prevista l’erogazione di 380 euro lorde, suddivisa in due rate: un acconto di 140 euro da retribuire con la mensilità di dicembre 2013 e il saldo che verrà pagato con la mensilità di giugno 2014. L’importo totale viene parametrato su tre criteri che costituiscono gli indicatori di produttività delle cooperative. Queste ultime sono tenute a erogare l’ERT solo se gli indici sono positivi. Frutto di una trattativa con le organizzazioni sindacali durata quasi un anno l’accordo siglato agli inizi di dicembre dalle associazioni datoriali Legacoop, Federsolidarietà /Confcooperative e AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane) del Veneto, e dalle sigle sindacali CGIL, CISL, UIL Funzione Pubblica e CISL Fisascat del Veneto -, permette di godere degli sgravi contributivi e della defiscalizzazioni per le retribuzioni legate alla produttività aziendale, da una parte premiando i soci lavoratori delle cooperative che hanno situazioni di bilancio tendenzialmente positive, e dall’altra evitando di penalizzare quelle imprese che stanno invece Legacoop Settori attraversando un momento di difficoltà economica. Cig settore pesca; firmato l’accordo per gli ammortizzatori 2013 Sabato 7 dicembre a Caorle (Venezia) è stato firmato l’accordo territoriale legato alle misure post-fermo pesca 2013: passaggio che chiude, in Veneto, l’intera sottoscrizione degli accordi per ottenere gli ammortizzatori legati al periodo di fermo (agosto 2013) e post fermo (e dunque relativi ai mesi dell’anno in corso che vanno da settembre in poi). Gli accordi sono stati siglati dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di categoria alla presenza dei rappresentanti delle capitanerie di porto e delle delegazioni di spiaggia venete. Si conclude così in tempi celeri per la nostra regione l’iter della sottoscrizione della cig in deroga, come spiega con soddisfazione Antonio Gottardo, responsabile Pesca di Legacoop Veneto: «Gli impegni sulle risorse saranno presi ad esaurimento del capitolo che stanzia 30 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga a livello nazionale. Questo significa che, come da indicazioni della Direzione centrale dell’Inps, si procederà in via prioritaria a liquidare le domande inevase del 2012, già in fase di pagamento (entro dicembre le giacenze dovrebbero essere saldate), e successivamente saranno liquidate le domande del 2013». LIGURIA Al via il servizio “Prontoserenità”, in collaborazione con la Mutua Ligure Decolla anche in Liguria il servizio “Prontoserenità”. Con un Numero Verde attivo tutti i giorni 24 ore su 24 e una ventina di sportelli operativi, grazie all’attività di alcune cooperative sociali, l’assistenza diventa veramente personalizzata anche nella nostra regione. Prontoserenità è una rete solidale promossa dalla Fondazione Easy Care. Scopo della Fondazione è la ricerca e la promozione di innovativi sistemi di welfare di cui la mutualità è parte attiva e costituente. La rete Prontoserenità è costituita da erogatori di servizi e di prestazioni assistenziali, in primo luogo Territori Imprese Sondaggio Territori 17 cooperative sociali, che interviene in tutti i casi di bisogno di assistenza alla persona e negli stati di fragilità, sia temporanea che permanente, con particolare riguardo al sostegno della famiglia e ai servizi di supporto nella dimissione ospedaliera. “In Liguria questo servizio nasce con la collaborazione della Mutua Ligure – sottolinea il vice presidente di Legacoop Liguria, Sandro Frega -. In sostanza il circuito Mutua Ligure e quello di Prontoserenità sono reciproci con una serie di vantaggi per gli utenti che potranno sfruttare le competenze specifiche delle nostre cooperative sociali nei diversi settori”. Chiamando il Numero Verde o rivolgendosi a questi sportelli l’utente potrà avere una prima assistenza su come orientarsi per avere il miglior servizio anche in relazione ai tempi di attesa e alle disponibilità economiche. In seguito potrà avere attivare tutti i servizi di prossimità (dalla spesa al servizio di farmaci a domicilio, dall’accompagnamento al trasporto sanitario), l’organizzazione di servizi di cura alla persona e trattamenti socio-sanitari e socio-assistenziali a domicilio attraverso operatori sociali, infermieri, fisioterapisti, la ricerca e somministrazione di assistenti familiari (badanti), soluzioni di residenzialità assistita, accesso on line per l’acquisto di presidi e ausili con listino riservato, fornitura di apparecchi per telesoccorso, teleassistenza e domotica. Le cooperative di Legacoop coinvolte nel servizio sono: Coopselios a La Spezia, Coserco, Saba,Villa Perla e La Comunità a Genova, Cooperarci a Savona, Coop Il Faggio a Imperia. “Interveniamo per risolvere le situazioni di disorientamento delle famiglie che in campo assistenziale possono protrarsi nel tempo – ricorda Fabio Diana, direttore della Fondazione Easy Care -. Se in sede di valutazione ci si rende conto che l’utente ha gli estremi per rientrare nei servizi pubblici, lo accompa- gniamo verso quelli perché la nostra strategia è quella di integrare e non sostituire il servizio pubblico. Qui in Liguria si tratta del primo accordo con il settore delle Società di Mutuo Soccorso e quindi la collaborazione con la Mutua Ligure riveste ancora più importanza per la valorizzazione delle realtà che operano sul territorio”. Il Numero Verde 800657585 è operativo a livello nazionale con un ulteriore vantaggio per l’utente che dovesse trovarsi per svariati motivi ad avere necessità di assistenza anche fuori dalla propria regione di residenza. Di seguito i link con le interviste Sandro Frega - Vice presidente di Legacoop Liguria http://www.youtube.com/watch?v=ivbwZKCVMA&feature=c4-overviewvl&list=PLhd4jD4LsTQBLotoSKyL-pm37qx cegyYq Lorena Rambaudi - Assessore Regione Liguria alle Politiche Sociali http://www.youtube.com/watch?v=oyBMZ a0bJX8&feature=c4-overviewvl&list=PLhd4jD4LsTQBLotoSKyLpm37qxcegyYq Raul Cavalli - presidente Fondazione Easy Care http://www.youtube.com/watch?v=xTz3aJ VNYhY&feature=c4-overviewvl&list=PLhd4jD4LsTQBLotoSKyLpm37qxcegyYq Fabio Diana- Direttore Fondazione Easy Care http://www.youtube.com/watch?v=Nuc00 D9N1t0&feature=c4-overviewvl&list=PLhd4jD4LsTQBLotoSKyLpm37qxcegyYq MARCHE Legacoop Servizi, un contratto specificoperlogisticael’autotrasporto Un contratto specifico per le cooperative di logistica e di autotrasporto. E’ questa l’esigenza che hanno espresso i rappresentanti delle cooperative del settore aderenti a LePrimo piano ACI Legacoop Settori gacoop Marche che, nella sede della Centrale cooperativa ad Ancona, si sono confrontati con Alessandro Massarelli, responsabile nazionale del Comparto autotrasporto, movimentazione merci e logistica di Legacoop Servizi, Patrizia Barbaresi e Fabio Grossetti, rispettivamente presidente e responsabile regionale di Legacoop Servizi Marche, sull’attuale stato di queste imprese. Le cooperative del settore, è stato detto nella riunione, devono affrontare le difficoltà economiche dovute alla crisi con la conseguenza di dover accedere allo strumento della cassa integrazione per salvaguardare il lavoro. Devono anche confrontarsi, però, con condizioni di lavoro e di operatività di altre imprese che, talvolta, rischiano di sfiorare l’illegalità. Anche in questo settore, è stato sottolineato, operano cooperative spurie che, non rispettando il contratto di lavoro, applicano offerte al massimo ribasso per accedere agli appalti provocando una concorrenza sleale a quelle aziende che invece rispettano tutte le norme di legge anche nella gestione dell’occupazione. Il costo del lavoro, infatti, è una delle principali voci che incidono sul costo d’impresa e le stesse cooperative hanno difficoltà nell’applicazione del contratto considerato troppo oneroso rispetto alle tariffe applicate per i servizi offerti. Per questo, le coop hanno espresso la totale contrarietà all’ipotesi di aumento, richiesto dai sindacati, per il rinnovo del Contrato collettivo nazionale di lavoro. Le cooperative presenti hanno dichiarato di non essere in grado di sostenere nessun tipo di aumento contrattuale affermando di non poter sottoscrivere un accordo che preveda incrementi salariali. Dopo l’ultima riunione con i sindacati, ha ricordato Massarelli, con la rottura delle trattative e la proclamazione dello sciopero del 13 dicembre, le rappresentanze della logistica e dell’autotrasporto delle Centrali cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop hanno confermato, a livello nazionale, di non poter sottoscrivere un accordo così oneroso. Una decisione su cui anche le cooperative presenti all’incontro si sono dette d’accordo sottolineando la necessità di studiare nuove ipotesi contrattuali che diano il valore ad accordi territoriali che siano in grado di valorizzare e premiare la produttività. Territori Imprese Sondaggio Territori 18 LAZIO Frosinone e Latina, “Un unicum Territoriale”; assemblea Legacoop “Le cooperative danno il meglio nei periodi peggiori. Lo dice la storia. Qualcuno la chiama flessibilità. Noi la chiamiamo mutualità e solidarietà. La nostra forza sono i nostri principi”. Lo ha detto il presidente della Legacoop Frosinone, Daniele Del Monaco, durante l’assemblea “La cooperativa: impresa delle idee”, tenutasi il 5 dicembre, presso Isola del Liri (Frosinone). Una indagine del Sole 24 Ore destinava Frosinone e Latina all’ottantottesimo e all’ottantatreesimo posto nella classifica sulla qualità dello stile di vita nelle province italiane.“Se si pensa che per i servizi, per l’ambiente e la salute siamo al centunesimo posto, ci rendiamo conto che c’è molto da lavorare”, ha spiegato Del Monaco. “A Frosinone” –ha proseguito Monaco- “io immagino un’alleanza vasta, allargata alla provincia di Latina. Ormai siamo un unicum territoriale. La prossimità, però, deve restare una priorità- ha detto. In provincia di Frosinone, 80 Comuni su 91 sono piccoli o piccolissimi e spesso montani ed hanno bisogno della vicinanza di Legacoop. Bene i servizi e il tentativo di fare rete delle nostre cooperative”. Insieme a Legacoop Lazio, Frosinone desidera condividere un progetto sostenibile per il territorio, creando cooperative di comunità nei piccoli paesi e tra le realtà studentesche; incrementando il turismo; creando iniziative per la sanità; riorganizzando il lavoro nelle fabbriche dismesse e riqualificando le imprese artigiane della logistica e dell’autotrasporto. “Possiamo fare moltissimo nell’housing sociale con abitazioni eco sostenibili, recuperando centri storici e vecchi complessi. E possiamo agire nel campo dell’ecologia”, ha spiegato il presidente Legacoop Frosinone. In vista, la possibilità di realizzare un progetto in rete tra il Consorzio Intercom e il Consorzio Pasifal nel settore dell’housing sociale. E poi, all’interno del master plan, un modello di cooperativa socio-sanitaria capace di assicurare continuità assistenziale”. “Dobbiamo riappropriarci del termine managerialità. Lo abbiamo regalato agli speculatori, ai profittatori. E invece deve essere un Primo piano ACI termine nostro”- ha chiarito il Direttore di Legacoop Lazio, Roberto Amici. “Dobbiamo eliminare le forme di assistenzialismo e esaltare il lavoro in équipe, aprendo ad un confronto vero, fatto di soluzioni tecniche e competenze – ha detto-. Dobbiamo ripartire dal marketing territoriale in un contesto in cui tutti, anche i cittadini stessi, hanno partecipato alla distruzione. Vi sono stati decenni di abusi”. “Finalmente, con il nazionale, avremo un unico prodotto, omogeneo per tutte le Regioni, che consisterà in un kit, che comprenderà tutti i servizi che offriamo anche in convezione. A tal riguardo, noi presenteremo anche la carta servizi che la Lega fornisce direttamente o in convenzione”- ha aggiunto. “Frosinone ci appare una provincia senza una visione e senza una guida. E questo è un problema serio”- ha detto il presidente Legacoop Lazio, Stefano Venditti. “C’è bisogno di nuovi prodotti e nuovi servizi. In queste province, da quaranta anni, circolano le stesse idee, lo stesso fumo, le stesse padelle, gli stessi “come dire”. E non succede mai niente. Non ce lo possiamo permettere. Rischiamo di venire risucchiati”. Dopo aver spiegato che a causa della scarsità delle risorse occorrerà attuare “politiche selettive”, il presidente Legacoop Lazio ha spiegato che sarà prioritario chiedere all’Europa di cambiare politica.“Perché questa che sta attuando, non so se salverà l’Italia ma sicuramente distruggerà gli italiani”. A Frosinone ha chiesto: “Cosa c’è in quest’area? Isola del Liri ha fatto un’opera straordinaria della sua riconversione industriale. C’è un polmone economico straordinario”- ha detto- Io non sono tra coloro che pensano che noi non ci sappiamo vendere. Io credo semplicemente che noi siamo scomodi. Perché un cambiamento di fase significa un cambiamento di potere”. Gli studenti dell’ITC Bachelet di Roma a scuola di cooperazione I giovani cooperatori di Generazioni Lazio hanno incontrato gli studenti del 3° e 4° anno dell’istituto superiore Vittorio Bachelet di Roma per parlare di cooperazione. I ragazzi e le ragazze hanno conosciuto più da vicino l’impresa cooperativa come op- Legacoop Settori portunità per esprimere concretamente le proprie idee e competenze attraverso le esperienze di cooperatori e cooperatrici. “Desidero ringraziare moltissimo sia tutti coloro che hanno partecipato all’incontro – ha sottolineato la professoressa Chiara Maria d’Orsi, dell’ITC Vittorio Bachelet di Roma – perchè gli studenti hanno gradito ed è passato un messaggio positivo sul senso di collettività”. Gli studenti affrontano lo studio del diritto commerciale e grazie all’iniziativa hanno potuto confrontarsi con la realtà del lavoro e approfondire la forma di impresa cooperativa attraverso le testimonianze dirette dei giovani cooperatori di Generazioni. L’esperienza sarà ripetuta a febbraio con le classi quinte. CAMPANIA La liquidazione coatta amministrativa per le società cooperative Si è svolto a Napoli, presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, il seminario “La liquidazione coatta amministrativa per le società cooperative” a cui hanno partecipato, tra gli altri, il dott. Vincenzo Moretta Presidente dell’ODCEC Napoli, il dott. Fabrizio Borgo Presidente Commissione Cooperazione. Su “Il punto di vista delle Associazioni: crisi d’impresa e definizione con la richiesta di liquidazione coatta amministrativa”, ha relazionato il Direttore della Legacoop Campania, Rosario Florio. La liquidazione coatta amministrativa è una procedura concorsuale che si applica ad alcune categorie d’impresa predeterminate dalla legge, tra cui le società cooperative, purtroppo di drammatica attualità, dato lo straordinario protrarsi della crisi economica. “La norma – dice Florio - compie uno sforzo Territori Imprese Sondaggio Territori 19 per garantire la continuità dell’attività aziendale, offrendo il concordato in continuità come uno strumento che, ove vi siano le condizioni, deve essere considerato come una valida e preferibile, alternativa alle procedure liquidatorie come il fallimento, la liquidazione coatta amministrativa, il concordato liquidatorio”. Florio, nel suo intervento, individua due punti di criticità, su cui invita alla riflessione. In primo luogo, il concordato in continuità deve essere azionato quando vi siano serie possibilità di risanamento e deve essere attuato in tempi rapidi. In secondo luogo, la procedura comporta forti costi e anticipazioni finanziarie a carico dell’impresa che intende accedere alla procedura. Nelle conclusioni Florio rileva come “ nel diritto cooperativo vi sia una grave lacuna: l’assenza di uno specifico strumento per la gestione della crisi dell’impresa cooperativa che si ponga la finalità di mantenere la continuità aziendale”. Infatti, data l’attuale normativa diventa inevitabile il ricorso al concordato in continuità previsto dalla norma generale del diritto fallimentare, con tutti i limiti che questo strumento legislativo presenta. ABRUZZO Il documentario “Pietra di confine: un viaggio nella terra vestina” “Dal lago di Penne, con una bicicletta agile e leggera, inizia un viaggio nella terra vestina, alla ricerca di tracce dei mosaici mediterranei, nel paesaggio dell’anima”. Così comincia il documentario “Pietra di confine, un viaggio nella terra vestina”, che racconta, in un percorso in bicicletta durato un giorno, i paesaggi vestini, visti con gli occhi di chi ama quei posti e alla cui tutela e conservazione dedica la sua vita. Il documentario è stato proiettato in anteprima il 18 dicembre presso il CEA Bellini di Penne, in occasione del Forum “La bicicletta nell’area vestina”. Nell’incontro si è discusso l’importanza della bici come mezzo di trasporto ecologico e sostenibile che recupera il contatto con la natura e l’ambiente. “L’idea del documentario – ha spiegato Fernando Di Fabrizio, Presidente di Legacoop Abruzzo Primo piano ACI e autore dello stesso- nasce dalla volontà di raccontare la storia e le ricchezze della nostra terra, svelando un mondo nuovo a chi attraversa quei luoghi distrattamente, ignaro della bellezza che custodiscono.” Il Forum “La bicicletta nell’area Vestina” esce esattamente un anno dopo l’iniziativa che ha visto la proiezione del documentario “La maglia rossa sulla parete Nord del Monte Camicia”. Un appuntamento annuale, quindi, che riunisce la comunità vestina, e non solo, presso il CEA di Penne a riscoprire la propria terra e i propri “paesaggi interiori”. Di Fabrizio infatti già anticipa l’uscita di un terzo documentario a dicembre 2014. Hanno patrocinato l’iniziativa: la Fondazione MUSAP (Musei e Archivi di Penne), il Comune di Penne, la Riserva Regionale Lago di Penne, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il WWF Italia, la cooperativa Cogecstre, l’agenzia Walfour e Legacoop Abruzzo. Il Sindaco di Penne, Rocco D’Alfonso, che sarà presente all’incontro sostiene che “la rete Musei e Archivi di Penne, con questa iniziativa, intende promuovere il centro storico di Penne e l’intero territorio”. Sono intervenuti al forum Marcello Maranella, Direttore Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Paolini, docente dell’Università de L’Aquila, Iris Flacco, Energy Manager della Regione Abruzzo, Matteo Rossi, Presidente Agenzia Walfour di Penne, Massimo Fraticelli, Consigliere Nazionale Mountain Wilderness e Domenico Francomano, Direttore GAL Terre Pescaresi. PUGLIA A Bari l’evento conclusivo del Patto Sociale di Genere della città I lavori per l’istituzione della Consulta cittadina permanente delle donne per il Ben-Essere e la Salute del città di Bari sono stati avviati. E’ stato siglato il Contratto Integrativo pugliese delle Cooperative Sociali, in favore della conciliazione vita-lavoro delle donne e degli uomini e sono state, altresì, pubblicate la ricerca sui bisogni di genere, realizzata su un campione di 530 donne baresi, e la raccolta di storie di vita di donne con bambini in Legacoop Settori reparti pediatrici. Sono questi i risultati raggiunti dal Patto Sociale di Genere della Città di Bari promosso da Legacoop Puglia, capofila in ATS con Confcooperative Puglia,AIECS e C.I.R.P.A.S., in collaborazione con l’Assessorato al Welfare del comune di Bari, e presentati il 16 dicembre nel corso di un evento conclusivo, moderato dalla giornalista Annamaria Ferretti, nella Sala Consiliare del Palazzo di Città a Bari. Tanti gli interventi con gli studi e in lavori portati a termine di uno dei progetti in favore degli uomini e delle donne della città di Bari, a detta anche dell’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, rappresenta una buona pratica da emulare in tutta la Regione. Obiettivo della Consulta, i cui lavori sono stati avviati e proseguiranno con l’impegno di tutti, è quello di istituire formalmente un organismo permanente partecipativo, di consultazione, informazione e promozione di attività e programmi a tutela della salute e del benessere della città. Nello specifico, è rappresentativo di libere forme associative, organizzazioni di volontariato, categorie professionali ed economiche, organizzazioni sindacali, Enti e Istituzioni territoriali. Il regolamento della Consulta entrerà a far parte dello Statuto del Comune di Bari. Il Contratto Integrativo pugliese per le Cooperative Sociali, invece, è stato siglato lo scorso 29 luglio 2013, con durata triennale (al 1° Gennaio 2013 fino al 31 Dicembre 2015).“Uno strumento in favore non solo delle singole persone – ha sottolineato il presidente Legacoop puglia, Carmelo Rollo, nel corso del suo intervento – ma al servizio e per il bene di tutta la collettività”. Vengono, difatti, istituiti strumenti finalizzati alla conciliazione vita-lavoro delle donne e degli uomini con flessibilità degli orari di lavoro in entrata e uscita; • banca delle ore; • part-time reversibile; • lavoro non in sede; • istituzione della/del Garante Pari Opportunità di Genere. “Il Patto Sociale di Genere di Bari – ha esordito la presidente Pari Opportunità e Politiche di Genere Legacoop Puglia, Flora Colamussi - è esempio di buona pratica sociale e di cittadinanza di genere. Mostra l’importanza dell’equità dello scambio e con- Territori Imprese Sondaggio Territori 20 fronto pubblico/privato, si sviluppa sul tema della cittadinanza di genere e conciliazione vita lavoro, introduce strumenti concreti attraverso cui la conciliazione da ‘problema delle donne’, diventa responsabilità collettiva”. Per la presidente della Commissione Pari Opportunità Legacoop, Dora Iacobelli, “la straordinaria collaborazione di più enti, che hanno partecipato a questo progetto è sicura garanzia di un buon lavoro”. Un risultato che, secondo la Iacobelli, sarà portato sui tavoli di programmazione a livello nazionale. Sono intervenuti, tra gli altri, la presidente Commissione consiliare PO del Comune di Bari, Maria Santacroce, il presidente della Commissione Consiliare Servizi Sociali, Carlo Paolini, il direttore sanitario Asl/Bari, Silvana Melli, e la consigliera di Parità della Regione Puglia, Serenella Molendini. Il Patto Sociale di Genere - Bari Obiettivi: Contribuire a favorire la nascita e lo sviluppo di uno strumento permanente, capace di determinare orientamenti ed accordi tra Comune di Bari, Organizzazioni Sindacali e imprenditoriali, Azienda Sanitaria Locale e Consultori “per azioni a sostegno della maternità e della paternità e del benessere in genere delle donne nonché sperimentare formule di organizzazione dell’orario di lavoro che favoriscano la conciliazione tra vita professionale e vita privata e promuovano un’equa distribuzione del lavoro di cura tra i sessi”. Azioni: 1) istituzione della Consulta per la salute ed il benessere delle donne finalizzato alla costituzione di un soggetto riconosciuto istituzionalmente che possa accogliere prospettive e opportunità della normativa vigente in materia di pari opportunità di genere, esserne garante, e nel contempo essere interlocutore privilegiato nell’attuazione del Patto territoriale dei Tempi e degli Spazi, nell’attuazione del Piano Sociale di Zona e nella definizione di politiche della salute delle cittadine e dei cittadini; 2) istituzione del Tavolo tripartito, composto da OO.SS., Organizzazioni datoriali e P.A., sulla conciliazione dei tempi, la flessibilità dell’orario di lavoro e la stabilità lavorativa finalizzato a realizzare innovative sperimentazioni che consentano l’inserimento nella Primo piano ACI contrattazione decentrata degli strumenti di conciliazione; 3) realizzazione di seminari sulle tematiche della salute e del benessere delle donne rivolti agli operatori di settore che operano in strutture sociali e socio-sanitarie con una finalità di formazione ed informazione che a ricaduta raggiunge i cittadini del Comune; 4) realizzazione di una ricerca dei nuovi bisogni di servizi della Città; 5) realizzazione di una ricerca orientata a verificare le attività a sostegno alle famiglie che hanno figli ospedalizzati e madri in situazioni di fragilità al fine di razionalizzare i servizi di supporto e sostegno attualmente presenti. Partner Legacoop Puglia, associazione di rappresentanza, tutela, assistenza e revisione del movimento cooperativo Confcooperative Puglia, associazione di rappresentanza, tutela, assistenza e revisione del movimento cooperativo Associazione Italiana per l’Educazione Contraccettiva Sessuale (AIECS Bari), pratica interventi sulla realtà sociale territoriale promuovendo ogni azione tesa a tutelare la salute psicologica dell’individuo, della coppia e della Famiglia CIRPAS, Centro Interuniversitario Ricerca “Popolazione,Ambiente, Salute”, sorto all’interno dell’Università degli Studi di Bari rappresenta un’interfaccia privilegiata tra Università e territorio sulle problematiche legate al contesto sociale, ai fenomeni che incidono sulla evoluzione della popolazione ed allo studio delle soluzioni per migliorare la qualità della vita dei cittadini RETE PROGETTUALE Comune di Bari – Assessorato al Welfare Azienda Sanitaria Locale BA Centro Documentazione e Cultura delle Donne di Bari Confederazione Generale Italiana del Lavoro - Camera del lavoro Metropolitana e Provinciale di Bari (CGIL Bari) Unione Italiana dei Lavoratori- Unione Regionale di Puglia e Bari (UIL di Puglia e Bari) CISL Bari Unione Sindacale Territoriale Commissione consiliare speciale per le pari opportunità del Comune di Bari Commissione Pari Opportunità Legacoop Puglia CALABRIA Legacoop Settori LNDe Cooperativa Zarapoti insieme per il corso di primo soccorso Sabato 21 dicembre, dalle ore 8.30 alle ore 13, presso la sede di Catanzaro del Comitato Regionale Calabria della Lega Nazionale Dilettanti, si terrà il primo corso BLS-D promosso dallo stesso Comitato e dalla Cooperativa Sociale ZARAPOTI. Lo scopo (così come sancito dalla Legge n° 120 del 3 aprile 2001 che all’art. 1 consente l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede extra-ospedaliera anche al personale non sanitario purché adeguatamente addestrato) è quello di formare le persone presenti sui campi di calcio e renderli capaci di intervenire immediatamente in presenza di un improvviso arresto cardiaco. E’ già accaduto che, in simili casi, poche e semplici manovre, condotte anche da personale non sanitario, si siano rivelate fatali per la sopravvivenza. A differenza di quelli manuali, utilizzabili esclusivamente da personale sanitario, i defibrillatori semiautomatici esterni (provvisti di batterie) rivestono un ruolo importantissimo nell’evitare la morte improvvisa causata da arresto cardiaco. L’operatore, infatti, viene avvisato con un messaggio visivo e/o sonoro dell’opportunità o meno di erogare la scarica di defibrillazione, in quanto il ritmo cardiaco della persona colpita viene analizzano in maniera automatica. In questo modo, in presenza di un arresto cardiaco, anche chi non ha un’esperienza sanitaria è in grado di intervenire prontamente in loco iniziando le manovre di rianimazione cardiopolmonare di base, in attesa che arrivino i soccorsi. Il corso, della durata di cinque ore, sarà articolato in una parte teorica e in una pratica con un addestramento pratico su manichino con defibrillatore trainer. Per scaricare il modulo di adesione consultare l’indirizzo www.crcalabria.it. - sezione news. Per info si può contattare la Cooperativa Zarapoti: [email protected] – 0961 744703. Territori SICILIA Imprese Sondaggio Territori 21 Sviluppo, innovazione, giovani; al via Startcoop Sviluppo, innovazione, giovani. Se ne è parlato il 16 dicembre alla facoltà di Economia e Commercio di Palermo al convegno organizzato da Legacoop Sicilia per lanciare la campagna StartCoop Sicilia a favore dei giovani che vogliono dar vita a nuove imprese cooperative. Tra i relatori, davanti ad un’affollata platea di studenti universitari, l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e i vertici regionali dell’associazione: il presidente siciliano e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno Elio Sanfilippo, il responsabile regionale dei giovani Massimiliano Lombardo e il presidente di Legacoop Palermo Filippo Parrino che ha moderato l’incontro.”La cooperazione – ha detto Elio Sanfilippo - può essere un utile strumento per la ripresa ma serve lavorare insieme anche alle istituzioni per cambiare passo”. Sanfilippo ha poi fatto riferimento alla legge di stabilità regionale che, ha detto “presenta più ombre che luci. Bisogna invece dimostrare ai siciliani che ancora una volta non si proteggono solo i garantiti, quelli protetti sindacalmente e politicamente e che non si ammaina la bandiera dello sviluppo, della crescita e del lavoro. Ci aspettiamo - ha aggiunto- che ora si ponga mano alla questione centrale per la Sicilia: come si crea il lavoro”. Legacoop chiede che “si approvino subito bilancio e finanziaria e si cambi registro anche sull’uso dei fondi europei finora in mano ad una gestione fallimentare”. A organizzatori, relatori e pubblico è arrivato un video messaggio del Ministro Flavio Zanonato trattenuto a Roma per motivi istituzionali. “La programmazione dei fondi europei 2007 - 2013 - ha detto tra l’altro Zanonato ha escluso la cooperazione dai beneficiari della spesa.Adesso, in occasione della riprogrammazione delle risorse non utilizzate noi puntiamo al sostegno diretto alle cooperative start up e alle cooperative giovanili”. Ed altri fondi sono in arrivo anche dalla Sicilia. Col Piano Giovani, 400 milioni di euro, in tutto nei prossimi 5 anni. “ Il maggiore impegno e le maggiori risorse - ha detto l’assessore Scilabra – sarà su start up e co-working. Per le nuove cooperative sono previsti finanziamenti a fondo perduto da 10 a 70 mila euro”.“L’iniPrimo piano ACI ziativa di Legacoop Sicilia – ha detto il presidente nazionale di Legacoop, Giuliano Poletti - è un pezzo importante del nostro progetto nazionale di promozione di nuove imprese cooperative nel segno dell’autoimprenditorialità e dell’innovazione. Secondo uno studio realizzato da Swg, in Italia sono 800 mila i giovani pronti a creare un’impresa cooperativa. Oggi - ha concluso - il bisogno fondamentale, drammatico nel Mezzogiorno, è quello del lavoro, in particolare dei giovani. Noi vogliamo valorizzare le loro capacità ed aiutarli a trasformare le loro idee in impresa, a costruirsi un futuro, a contribuire ad un modello di sviluppo basato sul ‘noi’ invece che sull’’io’”. Poletti ha anche lanciato un appello: “La pubblica amministrazione paghi i propri debiti. Il pubblico paghi ciò che ha comprato, che siano servizi, beni, opere”. Lo sforzo di Legacoop Sicilia per i giovani passa attraverso i nove centri di assistenza tecnica dell’organizzazione situati presso le presidenze provinciali di Legacoop e visibili sul sito www.legacoopsicilia.coop. “Qui – dicono i vertici di Legacoop Sicilia– per chi ha un’idea imprenditoriale sarà possibile ottenere tutte le informazioni necessarie a costituire una nuova coop ed assistenza per l’elaborazione del piano d’impresa”. Insomma, “per evitare che anche il 2014 sia un anno di stagnazione – aggiungono gli organizzatori - serve mettere in moto un progetto condiviso dai vari livelli decisionali: da quelli istituzionali a quelli imprenditoriali e sociali”. Da qui l’idea della campagna straordinaria di Legacoop Sicilia a favore dei giovani e dal titolo StartCoop Sicilia. La parola d’ordine è “fare sistema” incrementando le occasioni di promozione della cultura cooperativa.“Quello che ci proponiamo come associazione – dice il presidente di Legacoop Palermo, Filippo Parrino - è di dare ai giovani gli strumenti per fare impresa. I bandi comunitari e regionali per finanziare nuove idee imprenditoriali, ci sono. Il nostro compito, come associazione, sarà quello di affiancare i giovani nello start up con gli strumenti finanziari del sistema Legacoop ma soprattutto con il nostro patrimonio di esperienza e fare in modo che fin da subito la nuova impresa possa poggiare su gambe stabili ed avere prospettive economiche”. Per Massimiliano Lombardo, responsabile Giovani di Legacoop Sicilia,“questa generazione di giovani è la più formata degli ultimi cinquant’anni ma anche Legacoop Settori la meno valorizzata. Basta dire che negli ultimi 10 anni, un milione di ragazzi hanno abbandonato il Mezzogiorno per costruire il proprio futuro all’estero. Dopo la grande abbuffata dei decenni precedenti siamo chiamati a pagare i debiti. Abbiamo un capitale umano fatto da tanti giovani talenti e un capitale in termini di beni culturali e ambientali da fare fruttare attraverso l’innovazione creando occupazione e sviluppo e facendo della Sicilia una grande Start up a cielo aperto”. SARDEGNA Cooperative di Comunità: Contro lo spopolamento delle zone interne Partecipato e intenso il dibattito svoltosi il 16 dicembre, a Banari, piccolo centro del Logudoro in Sardegna, sulle esperienze delle Cooperative di Comunità, che partendo dalle ricchezze, dai patrimoni e dai saperi locali possono trasformarsi in opportunità di sviluppo e di occupazione. L’incontro pubblico promosso dal Comune di Banari e da Legacoop Nord Sardegna, ha registrato gli interventi del Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, prof, Attilio Mastino, del Presidente dell’Unione dei Comuni del Logudoro, Salvatore Masia del Presidente del GAL, Gianmario Senes, di Francesco Sanna Confcooperative Sardegna, dell’assessore comunale Tonino Porcheddu, di Claudio Atzori Presidente di Legacoop Sardegna e Benedetto Sechi, presidente di Legacoop Nord Sardegna. A Banari, presente il Presidente di Legacoop e ACI, Giuliano Poletti, il Presidente dell’associazione dei Borghi Autentici Italiani, Ivan Stomeo e Il Presidente della cooperativa “L’Innesto” Lodovico Patelli, impegnato in un tour tra i piccoli centri dell’interno sardo, ha portato la sua testimonianza sulla nascita e lo sviluppo della cooperativa L’Innesto. Territori Imprese Sondaggio Territori 22 Nel corso della mattinata si è discusso di esperienze mature e di opportunità possibili, per far fronte al crescente abbandono delle zone interne. Si tratta di un problema, particolarmente grave in Sardegna che registra, da anni, un trend negativo delle nascite, che aggrava ulteriormente la situazione di spopolamento e squilibrio demografico. Il Presidente Ivan Stomeo, nel suo intervento, ha proposto di promuovere i Borghi Autentici, come “Borghi della Felicità”, luoghi che, recuperando culture, tradizione ed innovazione, possano diventare attraenti per visitatori in cerca di una migliore qualità delle vacanze e del tempo libero. Particolarmente apprezzate dalla platea le conclusioni del Presidente Poletti, che ha ribadito la necessità di dare vigore alle azioni promosse sul territorio.“Anche un solo posto di lavoro in più è una conquista da valorizzare, se creato in un piccolo centro”. In pratica solo partendo da ciò che esiste in ogni ambito locale sarà possibile dare risposte che facciano da argine alla disoccupazione, all’abbandono dei piccoli centri, al lento, ma costante disimpegno dei servizi pubblici. La cooperativa è uno degli strumenti possibili, è stato cosi nel secolo scorso lo è ancor di più oggi in tutti i continenti. Organizzare nei piccoli centri e tra i piccoli le microeconomie locali non è solo una risposta alla scomparsa delle culture, ma si percorre una strada verso la rivitalizzazione economica di luoghi, altrimenti destinati all’abbandono. Guliano Poletti ha posto l’accento sulla necessità di riscoprire il valore del “saper fare” più mestieri, un percorso in controtendenza verso chi prefigura l’eccessiva specializzazione. Si tratta, svolgendo mestieri diversi, di promuovere una integrazione al reddito e la multifunzionalità delle imprese che agevolerebbe il radicamento dei giovani nei luoghi dove sono nati. cooperazione. Tesi di laurea discussa nell’anno 1924 presso l’Istituto di Scienze sociali «Cesare Alfieri» di Firenze” (Ames, Genova 2012), a cura di Sebastiano Tringali. L’opera è il frutto di un lunghissimo lavoro di ricerca e recupero di materiali, che si credevano perduti dopo la disastrosa alluvione di Firenze del 1966, che colpì anche la Biblioteca di Lettere, dove erano custodite le tesi di laurea tra le quali quella del futuro Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. La Tesi di Pertini fu depositata il 28 ottobre del 1924, durante i tragici giorni dell’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti, del quale da lì a pochi mesi il Presidente del Consiglio, Benito Mussolini, si assumerà la responsabilità politica, dando il via a un’ondata di repressione politica delle opposizioni di cui lo stesso Pertini fu una delle prime vittime. Questa tesi rappresenta uno dei suoi ultimi atti da uomo libero ed è un documento di grande interesse storico e politico. In un passaggio decisivo per il futuro del Paese, mentre il Fascismo iniziava la sua opera di smantellamento delle strutture democratiche, Sandro Pertini sceglie di discutere di cooperazione, come modello sociale da difendere e preservare. Insieme al curatore del volume, Sebastiano Tringali, sono intervenuti alla presentazione il presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori; lo storico dell’età contemporanea, Gianluca Scroccu; il presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Cabras; il senatore del Partito democratico, Ignazio Angioni e il presidente di Legacoop Liguria, Gianluigi Granero. Ha coordinato il giornalista Luigi Coppola. SARDEGNA I dati principali dell’andamento delle cooperative associate a Legacoop Bologna evidenziano una sostanziale stasi del valore della produzione, un preoccupante aumento del ricorso alla cassa integrazione da parte delle cooperative associate e ancora nessun segnale di ripresa dell’economia locale. Sono, in sintesi, gli elementi centrali dell’analisi dei “Dati consuntivi delle imprese cooperative associate – Anno 2012” e dei Presentato a Cagliari il volume “La Cooperazione” di Sandro Pertini Legacoop Sardegna, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ha organizzato, mercoledì 18 dicembre a Cagliari al Thotel, la presentazione del volume “Sandro Pertini, La Primo piano ACI BOLOGNA AllarmediLegacoop,concentrarele poche risorse per la crescita Legacoop Settori preconsuntivi 2013, presentati ieri, nel corso di una conferenza stampa, dal presidente di Legacoop Bologna Gianpiero Calzolari. Il valore complessivo della produzione delle coop aderenti a Legacoop Bologna si è attestato, nel 2012, a 13 miliardi di euro, in linea con il valore dell’anno precedente. Il 2013, in base ai dati dei preconsuntivi, dovrebbe chiudersi con una contrazione del fatturato del 2%. «I numeri che presentiamo oggi confermano le analisi che avevamo fatto nei mesi scorsi. In poche parole: serve sviluppo o è a rischio la tenuta del sistema economico, con tutte le conseguenze sociali che una situazione del genere potrebbe provocare – ha commentato il presidente di Legacoop Bologna Gianpiero Calzolari – Per queste ragioni chiediamo alle istituzioni nazionali e locali che si concentrino tutti gli sforzi e tutte le risorse disponibili per stimolare la crescita economica. Le imprese, dal canto loro, devono essere pronte a cogliere ogni opportunità di sviluppo. A Bologna, grazie in particolare all’impegno della cooperazione, abbiamo dimostrato con il progetto FICO Eataly World che si può fare sistema creando benefici per le singole imprese e allo stesso tempo portando sviluppo per tutto il territorio. Fico, però, da solo non basta a garantire lo sviluppo necessario a mantenere una qualità della vita alta e una forte coesione sociale. Serve molto di più e stupisce che proprio in questi giorni si rimettano in discussione quelle grandi opere di cui Bologna ha bisogno per riconquistare una centralità regionale e nazionale». Parlando di Bologna, Calzolari ha sottolineato il dato estremamente preoccupante degli ammortizzatori sociali: sono 1.439 gli occupati su Bologna delle cooperative associate a Legacoop Bologna interessati da una qualche forma di ammortizzatore sociale. Un dato che non tiene conto degli ammortizzatori sociali accesi in altri territori da cooperative che hanno attività fuori provincia. I dati principali. Nel 2012, il valore della produzione delle cooperative associate a Legacoop Bologna si è attestato attorno ai 13 miliardi di euro. Gli occupati sono aumentati dello 0,9% (+2% la crescita degli occupati a tempo indeterminato), i soci cooperatori sono cresciuti del 4,8%. Nelle coo- Territori Imprese Sondaggio Territori 23 perative associate a Legacoop lavorano, a tempo indeterminato, 45.355 addetti di cui il 35 % nell’area di Bologna. «Continuiamo a fare ogni sforzo per non incidere sull’occupazione – puntualizza Calzolari – e lo facciamo nel pieno rispetto delle regole vigenti. Respingiamo al mittente le accuse che, senza un minimo di fondamento, ci sono state rivolte e ribadiamo che la cooperazione autentica è un argine all’illegalità nell’economia. Ci siamo dati regole più stringenti di quelle previste dalla legge proprio perché crediamo che il rispetto delle norme e delle regole sia un valore fondamentale e irrinunciabile per ogni buona cooperativa». Gli andamenti dei settori. Nel 2012 si sono registrati contenuti incrementi in termini percentuali per i settori della Distribuzione (+1.9%) e dei Servizi (+2.7%), mentre persiste l’andamento negativo dei comparti dell’Abitazione (-1.4%) e della Produzione e Lavoro (-13%) per effetto della profonda crisi delle costruzioni e dell’immobiliare. Lo scorso anno l’Agroalimentare ha registrato una crescita del valore della produzione del 4,9%. Contenuti incrementi invece in valore assoluto per il comparto della Logistica e della Cooperazione sociale. Nessuna variazione per le cooperative che operano nel settore culturale. Le prospettive. Permangono segnali di forte incertezza e preoccupazione per il 2014, ancora più accentuati nei comparti dell’Abitazione e della Produzione e Lavoro, settori nei quali si stima un’ulteriore contrazione dei fatturati. «Non possiamo che ribadire che lo scenario che abbiamo di fronte è molto preoccupante ma non è nostra abitudine arrenderci o aspettare che siano altri a darsi da fare per la ripresa. Siamo convinti che Bologna possa farcela a superare questo momento di grande difficoltà. Di questo parleremo nella nostra assemblea dei Delegati del 16 dicembre 2013, vogliamo ripartire dalle eccellenze in grado di garantire un futuro di sviluppo alla città – conclude Calzolari – Abbiamo le nostre proposte e siamo pronti a metterci in gioco in prima persona, ci confronteremo come sempre con le istituzioni locali che devono però fare ogni sforzo possibile per riconoscere concretamente la centralità di Bologna nel contesto regionale. La strada da prendere è quella, non c’è altro tempo da perdere; come cooperazione ci Primo piano ACI auguriamo di trovare molti compagni di viaggio lungo questo cammino». REGGIO EMILIA Bellacoopia entra all’Università: hanno aderito 35 studenti Il progetto Bellacoopia entra all’Università: Legacoop Reggio Emilia, infatti, in collabo- universitari una via alternativa di fare impresa, investendo le proprie capacità personali in una struttura societaria in cui essi stessi siano i veri protagonisti ed in cui la propria vocazione imprenditoriale sia valorizzata in un contesto stimolante di crescita e maturazione continua”. A Ivan Lusetti il premio Regium Lepidi Sabato 7 dicembre, in una sala del Centro Loris Malaguzzi strapiena di persone, la razione con il Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha promosso “Bellacoopia Impresa - University”, concorso riservato agli studenti universitari per la redazione di progetti economici innovativi in forma cooperativa. Hanno già aderito al progetto 35 studenti universitari. Il primo incontro di “Bellacoopia Impresa University” si è svolto il 16 dicembre 2013 all’Università di viale Allegri a Reggio Emilia. Dopo i saluti di Matteo Pellegrini, responsabile dell’Ufficio promozione di Legacoop, e di Fabrizio Montanari, docente del Dipartimento di Comunicazione ed Economia, sono intervenuti Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, che ha parlato della sfida di essere cooperatori, e Daniela Cervi, dell’Area economico-finanziaria di Legacoop, che ha illustrato gli elementi distintivi e fondanti della società cooperativa, dal diritto societario alle peculiarità fiscali e gestionali. La presidente Caselli, nel suo intervento, ha approfondito il ruolo e l’importanza della cooperazione nel mondo e in Italia, le caratteristiche e i valori dell’impresa cooperativa, i principi internazionali definiti dall’Alleanza Cooperativa Internazionale, il ruolo del socio, la funzione delle centrali cooperative. “L’iniziativa – ha spiegato Matteo Pellegrini – si propone di trasmettere agli studenti universitari i valori di socialità, mutualità, imprenditorialità, impegno civile attraverso la conoscenza dell’esperienza cooperativa. Il progetto vuole inoltre indicare agli studenti Legacoop Settori Giunta della Camera di Commercio di Reggio Emilia ha assegnato a Ivan Lusetti, storico presidente di CIR food, il Regium Lepidi, il massimo riconoscimento camerale assegnato ogni due anni ai reggiani che si sono distinti per lo sviluppo economico, sociale ed artistico della provincia di Reggio Emilia. Le motivazioni alla base del prestigioso premio sono state annunciate dal presidente della Camera di Commercio Enrico Bini al momento della consegna: per essere stato tra i grandi protagonisti della storia e dei successi della cooperazione reggiana; per aver saputo coniugare alla capacità ed alla lungimiranza imprenditoriale una visibile e riconoscibile fedeltà a valori e principi cooperativi che parlano di solidarietà e attenzione alla persona; per aver costruito una grande squadra competitiva ed essersi adoperato per un ricambio generazionale che salvaguardasse questi principi; per aver interpretato al meglio il ruolo del cooperatore portando la società di cui è stato presidente per oltre 30 anni ai vertici della ristorazione in Italia ed all’estero; per la determinazione con la quale ha sempre difeso i principi di legalità e trasparenza che devono connotare la competizione e la convivenza civile. “Ringrazio per il prestigioso riconoscimento “Premio Regium Lepidi” – ha dichiara emozionato Ivan Lusetti – che la Camera di Com- Territori Imprese Sondaggio Territori 24 mercio di Reggio Emilia mi ha oggi assegnato. Voglio condividerlo e dedicarlo ai tanti dirigenti, soci e lavoratori di CIR food che hanno con il loro impegno e passione contribuito, in un lungo e impegnativo percorso a far grande e di successo un’impresa in forma cooperativa quale è oggi Cooperativa Italiana di Ristorazione”. Grandissima soddisfazione per l’importante riconoscimento a Ivan Lusetti hanno espresso la cooperativa CIR food e la presidente di Legacoop Simona Caselli. Oltre ad Ivan Lusetti il Regium Lepidi è stato assegnato anche alla memoria di Vando Veroni, protagonista della vita di Reggio Emilia, e ad Orietta Berti, per la sua straordinaria carriera nella musica leggera.Alla consegna del “Regium Lepidi” è seguita quella dei premi “Lavoro e Progresso Economico” ad imprenditori, lavoratori e imprese che hanno lasciato traccia e che continuano ad avere grande importanza nella economia reggiana. “Oggi celebriamo il valore di quel lavoro che costituisce il fondamento della nostra Repubblica – afferma il presidente della Camera di Commercio, Enrico Bini - e Reggio Emilia, con le sue decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori, è un simbolo di questa Repubblica laboriosa e intraprendente, che soffre ma non si arrende alla crisi economica ed è chiamata a trovare anche in essa le ragioni di una più forte coesione”. Al Malaguzzi, dunque, un ringraziamento e un omaggio a donne, uomini e imprese di cui sono state ricordate le storie di lavoro,“sempre accomunate dal fatto – ha detto Bini – che sono storie di persone, di passioni, di impegni individuali che sono divenuti una ricchezza per tutto il nostro territorio.” È a queste stesse storie che è andato il ringraziamento del sindaco vicario del Comune di Reggio Emilia Ugo Ferrari (“il lavoro deve essere il centro dei nostri valori, perchè rafforza l’identità e la dignità delle persone e contrasta quell’economia di carta che ha solo generato illusioni”), della presidente della Provincia, Sonia Masini (“dobbiamo unire i nostri territori emiliani e avere fiducia in quel che sappiamo fare, pretendendo che le nostre eccellenza siano valorizzate, con uno scatto d’orgoglio e di volontà”), dell’assessore regionale a Scuola e Lavoro, Patrizio Bianchi (“lo sviluppo è figlio di tante cose Primo piano ACI insieme, e oggi occorre più scuola sui banchi e nelle fabbriche, perché la scuola serve per fare comunità”). REGGIO EMILIA Inaugurato a Montecchio il nuovo Centro socio-riabilititativoi E’ stato inaugurato il 14 dicembre il nuovo Centro socio riabilitativo semiresidenziale Le Samare, in via F.lli Cervi 5 a Montecchio. La modernissima struttura, finalizzata a fornire accoglienza ed attività diurne a persone disabili adulte e un servizio di sostegno alle loro famiglie, è stata realizzata dal Comune di Montecchio Emilia – che ne è il proprietario – anche grazie ad un importante contributo della Regione Emilia-Romagna, che ha messo a disposizione un finanziamento di 400.000 euro, e alla collaborazione con diverse Aziende del territorio che ne hanno così reso possibile la realizzazione, con un costo complessivo finale di 800.000 Euro. Nello specifico hanno contribuito alla costruzione e al completamento del Centro le aziende Sigma-Realco, Palladio Costruzioni e Bigliardi Fertecnica. “La grande soddisfazione per essere riusciti, in tempi sempre più difficili per gli Enti Locali, a portare a termine questa opera di grande importanza sociale – ha dichiarato il sindaco di Montecchio Paolo Colli – non deve fare dimenticare che l’impegno diretto del Comune e il fondamentale contributo della Regione non sarebbero stati in nessun modo sufficienti se non si fosse riusciti a coinvolgere anche risorse private. Ciò dimostra che in tempi di enorme difficoltà per la finanza pubblica si possono comunque perseguire strade innovative di partnership pubblico-privato per la realizzazione di strutture di interesse della collettività”. Il nuovo Centro, che ha la possibilità di accogliere fino a 24 persone, sorge nell’area Legacoop Settori adiacente alla cooperativa sociale L’Olmo, dalla trentennale esperienza nell’inserimento lavorativo di persone disabili, ed è gestito dal Consorzio Quarantacinque, con la collaborazione della stessa cooperativa L’Olmo, e della cooperative sociali Zora e Coopselios. Il servizio è stato accreditato dall’Unione Val d’Enza ai sensi della direttiva regionale sull’accreditamento dei servizi socio sanitari, e garantisce standard assistenziali e di qualità molto elevati grazie ad un’organizzazione efficiente e alla formazione continua degli operatori. I costi di funzionamento, disciplinati da un contratto tra Consorzio Quarantacinque, Unione Val d’Enza ed Ausl, sono sostenuti prevalentemente dal Fondo Regionale per la non autosufficienza e dall’Unione, che attraverso il Servizio sociale persone disabili curano i progetti individuali delle persone inserite, provenienti da tutti i Comuni del Distretto. Anche le famiglie collaborano a sostenere i costi e l’organizzazione del servizio che utilizzano. Sono intervenuti all’inaugurazione, oltre al sindaco di Montecchio, la presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini, l’architetto Alfredo Capovani, progettista del Centro, Carlo Possa in rappresentanza del Consorzio Quarantacinque, il direttore amministrativo dell’Ausl Reggio Emilia Eva Chiericati e la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Simonetta Saliera. Tantissimi i cittadini intervenuti all’inaugurazione, e in particolare gli utenti del Centro e i loro famigliari, oltre ai rappresentanti dell’associazionismo. Per la cooperazione sociale reggiana il nuovo Centro rappresenta un momento molto importante, perché si mantiene vivo il ruolo fondamentale della storica cooperativa L’Olmo, grazie anche alla collaborazione del Consorzio Quarantacinque, di cui L’Olmo è una delle cooperative fondatrici, e di altre due importanti cooperative del Consorzio, Coopselios e Zora. Qualificata infatti la presenza della cooperazione: oltre al presidente dell’Olmo Mirco Verzani, al suo predecessore Vittorio Bonilauri (che ha sempre seguito da vicino l’iter per la realizzazione del Centro), e ai consiglieri della cooperativa, erano presenti i presidenti di Zora Claudia Melli e di Coopselios Guido Saccardi, la presidente di Legacoop Si- Territori Imprese Sondaggio Territori 25 mona Caselli, la presidente del Ginepro Rosanna Bacci, Giuseppe Catellani del Ccfs e Ermes Bonacini di CIR food. Moltissimi anche i rappresentanti delle istituzioni, tra cui i sindaci di Bibbiano Sandro Venturelli, di Gattatico Gianni Maiola, numerosi assessori dei Comuni della Val d’Enza, dirigenti e funzionari della Regione, dell’Ausl e dell’Unione dei Comuni. La struttura, progettata dall’architetto Capovani è stata realizzata con criteri di elevata efficienza energetica e in modo da garantire il massimo comfort e funzionalità all’utenza ospitata. I nuovi arredi sono stati in parte donati da Ikea ed in parte finanziati con un contributo della Provincia. La denominazione “Le Samare”, scelta per il nuovo Centro, identifica i frutti dell’Olmo, a simboleggiare la continuità con l’ultratrentennale storia della Cooperativa di Montecchio che, operante in particolare nel settore tipografico, rappresenta un’innovativa esperienza di successo per l’integrazione sociale delle persone disabili. Una bella pagina nella storia dei servizi di un territorio, quello di Montecchio Emilia e dell’intera Val d’Enza, che si caratterizza per la grande qualità delle strutture e che partecipa attivamente alla vita della comunità, come dimostra la molteplicità di enti, aziende, cooperative e famiglie che hanno collaborato alla realizzazione di questa nuova, modernissima opportunità. MODENA Legacoop, non è così che si difende l’interesse del socio lavoratore Pubblichiamo, di seguito, il testo di un comunicato diffuso il 13 dicembre da Legacoop Modena in relazione allo sciopero proclamato dai sindacati di settore della logistica. “L’appello allo sciopero degli addetti delle cooperative di logistica lanciato dalle OOSS di settore di Modena e Reggio Emilia per oggi– in linea con la protesta proclamata dalle segreterie nazionali di FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI – e la contestuale chiamata ad un presidio davanti alla sede di LEGACOOP Modena rappresentano un’ulteriore, sorprendente, occasione persa da parte delle OOSS per riconoscere l’impegno di chi sta veramente dalla parte dei lavoratori, e Primo piano ACI per difendere sul serio l’interesse del Socio Lavoratore delle cooperative di movimentazione e trasporto: un interesse che oggi non è certo quello di formalizzare un accordo con 108 euro lordi in più! Stupisce la miopia e la rigidità con cui viene affrontata la questione, quando la realtà delle cose parla di: illegalità diffusa e dilagante, che mette a rischio il lavoro buono che le cooperative aderenti alle Associazioni Cooperative che si riconoscono nell’ACI Servizi e Utilities garantiscono abuso di istituti come la trasferta (il cui utilizzo improprio crea veri e propri casi di lavoro nero) utilizzo anomalo dei contratti di solidarietà, misura fondamentale negli stati di crisi che non deve però tradursi in atti discriminatori, bensì dare avvio a processi di riorganizzazione e ristrutturazione per continuare a garantire l’intensità del lavoro penalizzazione per chi rispetta le regole, come le cooperative aderenti alle Associazioni cooperative che si riconoscono nell’ACI Servizi e Utilities, che contano 100.000 soci lavoratori, quindi la maggioranza della forza lavoro nel comparto della logistica, e che perdono gli appalti perché rispettano la legge applicando integralmente gli istituti contrattuali e versando i contributi pieni, senza escamotage, e quindi non possono giocarsela solo sul prezzo impossibilità del mercato attuale di recepire un aumento dei costi, come preteso dei Sindacati, che non farebbe che aumentare i casi di concorrenza sleale tramite il ricorso ad applicazioni a dir poco fantasiose del CCNL. Ciò che sembra sfuggire ai Sindacati è che il vero interesse del socio lavoratore delle nostre cooperative e’ quello di avere un contratto certo, con applicazione univoca su tutto il territorio nazionale, che permetta alle imprese di spostare la competizione dal minor prezzo al miglior servizio; un servizio basato sull’innovazione tecnologica, sull’innovazione dei processi e sulla lotta agli sprechi. Solo in questo modo si può uscire dalla concorrenza al massimo ribasso che porta ad una continua e incontrollata diminuzione dei veri interessi dei soci lavoratori. E se è vero, come è vero, che i soci lavoratori sono al tempo stesso lavoratori e proprietari della loro azienda, non si capisce contro chi dovrebbero scioperare per avere un aumento che il mer- Legacoop Settori cato attuale non può riconoscere! Noi siamo per il consolidamento del lavoro, e di un “buon lavoro”, qual è quello dei Soci Lavoratori delle cooperative aderenti alle Associazioni cooperative che si riconoscono nell’ACI Servizi e Utilities: la pretesa che avanzano i Sindacati è un tentativo di strumentalizzazione che rispediamo al mittente. Così come le vergognose accuse di sfruttamento di lavoratrici e lavoratori, che non posso essere generalizzate accomunando tutti sotto il nome “cooperative”. Ciò detto, ribadiamo invece il nostro appello a ripensare in termini nuovi le relazioni industriali, alla luce di un contesto di mercato profondamente cambiato e, nel caso specifico, la nostra disponibilità ad un lavoro in sinergia, oltre che con i Sindacati, con gli organi ispettivi e gli organismi di controllo per debellare le innumerevoli degenerazioni che minano la stessa sopravvivenza di chi invece di legalità vive, favorendo chi sfrutta i lavoratori mettendone a repentaglio sicurezza e futuro”. RIMINI OP Bellaria Pesca presenta il Piano di Sviluppo della marineria Qualità, accorciamento della filiera commerciale, diversificazione e multifunzionalità delle imprese ittiche, aggregazione dei produttori e partecipazione attiva dei pescatori. Queste le parole chiave emergenti dal Piano di Sviluppo della Marineria Bellariese che l’Organizzazione dei Produttori ha presentato al territorio venerdì 13 dicembre, al Palazzo del Turismo di Bellaria Igea Marina, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e Lega Pesca Emilia-Romagna. L’Organizzazione dei Produttori, che nel prossimo anno gestirà anche la nuova struttura mercatale di Bellaria, mette in piazza le proprie strategie e Territori Imprese Sondaggio Territori 26 gli indirizzi operativi che intende perseguire per uno sviluppo sostenibile del settore in collegamento con la città ma soprattutto coerente con la Politica Comune della Pesca (PCP) e la strategia marittima per l’Adriatico in discussione a Bruxelles. Il piano di sviluppo della marineria bellariese è il risultato, ampiamente raggiunto, del percorso di formazione imprenditoriale “A.M.I. – Azioni per Migliorare l’Imprenditorialità – Fondo Sociale Europeo”, avviato lo scorso marzo a Bellaria allo scopo di trasferire ai pescatori competenze imprenditoriali necessarie per attivare una strategia che guarda al territorio a 360°. Il percorso ha permesso, infatti, di indagare ed esplorare tutte quelle opportunità (economiche, imprenditoriali, sociali, occupazionali, …) che la marineria può e intende realizzare, coinvolgendo le categorie economiche e sociali del territorio, stakeholders, istituzioni scolastiche, consumatori, società civile. Il Piano di sviluppo, che verrà presentato venerdì sera, identifica 5 linee di indirizzo su cui la Op Bellaria Pesca si concentrerà nel prossimo periodo: dalle strategie commerciali, compresa la gestione del mercato ittico, ai servizi destinati al target turistico, dai percorsi didattici e laboratori del gusto destinati alle giovani generazioni ai prodotti ittici trasformati e ancora al catering dei pescatori e finger food. “Il Business Plan della Marineria Bellariese – dichiara Massimo Bellavista, Direttore della la Op Bellaria Pesca – è il frutto di un lungo e importante lavoro che abbiamo realizzato nei mesi scorsi e che ha visto i pescatori impegnati in prima linea e concentrati a costruire il loro futuro. Il nostro piano dovrebbe essere interamente finanziato dall’Unione Europea in quanto è stato costruito tenendo fede alla miriade di vincoli e regole cui è sottoposto il settore della pesca e dell’acquacoltura ma anche alle strategie europee che la Commissione ha messo in atto (crescita blu, strategia 2020, riforma PCP, ecc.)” La Op Bellaria Pesca, che ha recentemente sottoscritto un accordo commerciale con la Federalberghi/Aia di Bellaria Igea Marina per la fornitura di prodotti ittici ma anche per lo sviluppo di “servizi turistici e itinerari marinari”, intende esplorare tutte quelle opportunità che possano aiutare e supportare le imprese del settore nello sviluppo economico, produttivo, organizzativo, sociale e ocPrimo piano ACI cupazionale. L’incontro è stata l’occasione, inoltre, per fare il punto sul settore in EmiliaRomagna con Sergio Caselli, Responsabile Lega Pesca Emilia-Romagna, Sauro Sarti, Dirigente della Provincia di Rimini e Direttore del Gruppo di Azione Costiera “Marinerie della Romagna”, Enzo Ceccarelli, Sindaco di Bellaria Igea Marina, Serena Vandi ed Emanuele Grassi del Centro Zaffiria”. PESARO Nuova aggregazione cooperativa, il gruppo cooperativo paritetico Nasce una nuova aggregazione cooperativa: il gruppo cooperativo paritetico. Riuni- sce 3 storiche cooperative sociali di tipo b di Pesaro. Le cooperative sociali T41b, Ginestra e La Lucente hanno dato vita a “Pesaro GCP”, acronimo di Gruppo Cooperativo Paritetico. Si tratta di una figura giuridica prevista dalla legislazione, più snella di un consorzio, che non modifica l’identità delle cooperative che ne fanno parte, ma consente di presentarsi congiuntamente sul mercato pubblico e privato in cui le tre cooperative sono operanti da molti anni. A presiedere il nuovo Gruppo è stato chiamato Stefano Bertuccioli, vice presidente della T41b, cooperatore di lunghissima esperienza, che si trova a dirigere una realtà forte di un fatturato che sfiora i 5 milioni euro e che occupa quasi 200 dipendenti, circa metà dei quali appartenenti a categorie svantaggiate, a cui si aggiungono circa quaranta “borse lavoro” per altrettante persone disabili, o seguite dai servizi di salute mentale o in stato di detenzione. La cooperazione tra cooperative è uno dei principi su cui si fonda a livello mondiale il movimento cooperativo. Affrontare la crisi insieme, mantenendo la propria identità aziendale e sociale ed offrendo servizi integrati è la filosofia che ispira il nuovo gruppo cooperativo; una filosofia che dalle cooperative si sta estendendo ad altre tipologie di azienda, che Legacoop Settori nella rete di imprese e nelle produzioni di filiera vedono oggi l’unica via di sopravvivenza e crescita. Con una lunghissima esperienza e molteplici certificazioni di qualità, PESARO GCP si propone come un qualificato partner per enti pubblici ed imprese private. FANO Il Pesceazzurro è solidale, in 8 anni 22mila euro donati a Telethon Solidarietà, diversificazione del prodotto, rispetto dell’ambiente. Il Pesceazzurro, la catena di ristoranti self-service creata dalla cooperativa di pescatori Coomarpesca di Fano (Pu) nel 1979 per valorizzare la qualità del pescato dell’Adriatico e che comprende anche i punti di Cattolica (Rn), Rimini (Rn) e Milano Marittima (Ra), punta su questi asset per consolidare la propria forza nel 2014. “Questa sera siamo qui per confermare il nostro impegno a favore di Telethon – ha affermato Marco Pezzolesi, amministratore unico del Pesceazzurro, ieri sera in occasione della cena aziendale, al ristorante “Il Mulino” di Misano Adriatico (Rn), occasione anche per gli auguri di fine anno -, l’associazione cui, dal 2006, doniamo 1 centesimo per ogni pasto servito. Un’azione di solidarietà che, sulla base delle 438.436 presenze nei quattro ristoranti (190.000 presenze a Fano 104.390 a Cattolica, 78.000 a Rimini, 66.046 a Milano Marittima, dati in linea con quelli del 2012), ci permetterà di donare quest’anno 4.385 euro. In questi otto anni, siamo riusciti a donare 22 mila euro a Telethon, che rappresenta il finanziamento per un anno di un ricercatore. Un gesto per noi significativo perché ci consente di perseguire, come azienda, un fine sociale e solidale di cui siamo profondamente orgogliosi”. Territori Imprese Sondaggio Territori 27 Alla serata, cui ha partecipato Simone Cecchettini, responsabile regionale Lega Pesca Marche, erano presenti, per accogliere la donazione dal presidente della Coomarpesca, Gabriele Ciccolini, e da Pezzolesi, Alessandro D’Addio, il presidente regionale di Telethon, e Luca Veneziano, Associazione Titanus, che hanno ricordato lo stretto rapporto creato con il Pesceazzurro in questi anni. Pesceazzurro, per il 2014, punta sulla diversificazione del prodotto. “Pesceazzurro distribuirà, dal prossimo anno, una propria linea di sughi pronti “Mare nostrum” – ha spiegato Pezzolesi -, un prodotto che nasce come ulteriore fattore di valorizzazione del pesce azzurro e dei prodotti del nostro mare Adriatico. Nei nostri sughi pronti, che si potranno acquistare nei ristoranti della nostra catena, i nostri clienti e i consumatori potranno trovare la qualità, la garanzia del prodotto e soprattutto il sapore unico che i nostri cuochi sanno dare a questo prezioso alimento che è il pesce, che ha fatto negli anni della nostra cooperativa un’azienda di grandi risultati e che ha permesso di occupare, nel complesso, cento persone”. La gamma di sughi pronti “Mare nostrum” comprende le specialità “Sgombro e ceci”, “Vongole e ceci”, “Vongole”, “Marinara”, “ Pescatora”, “Frutti di mare”. Ogni confezione di sugo pronto costerà 2,80 euro, iva compresa, mentre la confezione della gamma completa delle sei specialità costerà 14 euro iva compresa, con la formula prendi 6 e paghi 5. Nei quattro punti del Pesceazzurro, nello storico locale di Fano (Pu), ricostruito e rinnovato dopo l’incendio che lo distrusse nel giugno 2010, e nei tre di Cattolica (Rn), Rimini (Rn) e Milano Marittima, che, nel 2013, hanno registrato un fatturato complessivo pari a 5,5 milioni di euro, dalla stagione del prossimo anno sarà introdotto l’uso dei materiali bio per tutte le stoviglie al posto di bicchieri, piatti e posate di plastica. “Crediamo nella necessità di salvaguardare l’ambiente – ha detto Pezzolesi – e questo è il nostro piccolo contributo come azienda, un’azione che ci permette di realizzare un risparmio ambientale di cui, siamo sicuri, anche i nostri clienti saranno orgogliosi”. Un’innovazione che si aggiunge a quella dell’eliminazione dell’uso delle bottiglie di plastica per l’acqua e di vetro per il vino servite nei ristoranti, che sono state sostituite Primo piano ACI dai distributori alla spina, che ogni cliente può usare autonomamente. Il Pesceazzurro di Fano (Pu) e quello di Rimini rimangono aperti tutto l’inverno sabato, domenica e festivi a pranzo e cena. Cattolica (Rn) e Milano Marittima (Ra) inaugurano la nuova stagione a Pasqua da quando, tutti i quattro punti di ristorazione self-service, rimarranno aperti tutti i giorni. battiti, con la collaborazione, tra gli altri, della cooperativa sociale C.A.P.S. La mostra è patrocinata dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, l’assessorato al Welfare del Comune di Bari e IAM.B – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari. L’evento inaugurativo si concluderà con un buffet solidale. L’ingresso è gratuito. BARI RAGUSA Gvc e Legacoop Puglia inaugurano “Daily Life in Area C” Conad Iblea e Cooperativa “Il Dono” lancianoiniziativeafavoredeibimbi Raccontare povertà, emarginazione e sopraffazione con una serie di scatti fotografici dei luoghi occupati Palestinesi. Si chiama “Daily Life in Area C” ed è il titolo della mostra fotografica, realizzata dalla Onlus/Ong GVC, finanziata da ECHO e sostenuta da Legacoop Puglia, Generazioni Legacoop Puglia, Forpuglia, Informa Scarl e Doc Servizi. Aperta al pubblico, per la prima volta in Italia, dal 14 al 22 dicembre 2013, nel Laboratorio urbano “Officina degli Esordi” a Bari. All’inugurazione, in programma sabato 14 dicembre alle ore 12.00, interverranno il presidente Legacoop Puglia, Carmelo Rollo, la presidente GVC, Patrizia Santillo, il direttore di IAM.B., Cosimo Lacirignola, e l’assessore al Welfare del Comune di Bari, Ludovico Abbaticchio. L’evento sarà anche preziosa occasione per dare il benvenuto, altresì, alla nuova sede di Gvc a Bari, la seconda pugliese, dopo Brindisi. “Daily Life in Area C” racconta la quotidianità all’interno dei territori occupati Palestinesi attraverso gli occhi di chi l’occupazione la vive ogni giorno. Le fotografie rappresentano per gli abitanti delle comunità il mezzo per raccontare le criticità del vivere un territorio, l’Area C, frammentato e isolato dal resto della Palestina. Al tempo stesso, nonostante le difficoltà, i protagonisti degli scatti ci raccontano con estrema naturalezza e umiltà di un popolo ancora legato alle proprie tradizioni e ai propri valori. Oltre alla mostra, l’Officina degli Esordi ospiterà un ciclo di eventi interamente dedicati al tema della solidarietà e dell’integrazione tra i popoli, tra proiezioni, immagini, incontri, approfondimenti e di- Si è tenuta il 12 dicembre la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Il Natale per Tutti”, nata dalla sinergia tra lo store Conad Iblea e la Cooperativa “Il Dono” di Ragusa. Dal 16 al 22 dicembre sarà possibile portare presso lo store Conad Iblea, in via G. Pastore a Ragusa, un giocattolo usato, un piccolo elettrodomestico, attrezzature sportive che saranno poi donate agli ospiti della Cooperativa “Il Dono”. Dichiara il direttore Conad Iblea, Giombattista Parisi “Vogliamo vivere questa nostra esperienza commerciale, profit, condividendola con il no profit. Noi siamo gente di questa terra e lo dimostriamo offrendo ai nostri clienti i migliori prodotti locali prodotti dalle aziende locali e, in senso non commerciale, aiutando le varie associazioni della nostra città. Reputiamo molto bella l’idea che un bambino un po’ più fortunato diventi Babbo Natale per un bambino meno fortunato. Per un Natale migliore per tutti”. Dichiarazione di Carla Messina, vice presidente della Cooperativa “Il Dono”: “Ringraziamo i responsabili della Conad per la doppia opportunità che ci offrono. Sia perché ci permettono di rendere ancora più ricco e significativo il livello della nostra offerta, sia perché ci danno modo di sensibilizzare il territorio sulla realtà dei migranti richiedenti protezione internazionale e rifugiati. Portare loro un dono può voler dire dare a tutti noi l’opportunità di stabilire un contatto ed una relazione con persone che vivono un passaggio spesso difficile della loro vita. La loro presenza, lungi dal rappresentare un motivo di paura e di diffidenza, vale anche come motivo di incremento economico e culturale per il territorio che la- Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 28 vora per svolgere al meglio i servizi affidati. Ci auguriamo che i clienti della Conad sappiano regalare anche dignità ai nostri ospiti attraverso un dono che sia sincero e decoroso. Invitiamo, altresì, tutti a visitare le nostre strutture di accoglienza per condividere insieme una parte di tempo”. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Coop 29 COOP >> Apofruit Collaborazione per l’istruttoria nei confronti di “Centrale Italiana” >> Conad Centro Nord In relazione all’istruttoria avviata dall’Antitrust su Centrale Italiana e sui suoi associati, Coop Italia ha manifestato totale collaborazione ad approfondire tutti gli aspetti ritenuti rilevanti dall’ Autorità. Coop Italia è più che disponibile ad un confronto su ogni aspetto del lavoro della nostra Centrale di acquisto, sicura che confermerà l’assoluta correttezza di Centrale Italiana e dei suoi associati. Emergerà così il ruolo positivo svolto da Centrale Italiana nell’interesse dei consumatori ad assicurare la massima tutela del loro potere di acquisto. Coop Italia sottolinea che Centrale Italiana opera nei confronti della grande industria come strumento di riequilibrio del sistema di determinazione delle condizioni di acquisto e che rispetto ai grandi paesi europei il sistema distributivo italiano è molto più frazionato, mentre il rapporto tra grande industria e distribuzione non è certo squilibrato a favore della distribuzione. >> Conad >> CIR food >> CIR food >> Solidarietà 90 >> Ambra >> Coop “Borghetto dei Pescatori” >> Officina Eventi >> Cooperativa Sociale Ariel >> Codess Sociale >> Almaverde Bio >> librerie.coop >> Legacoop APOFRUIT RenzoPiraccini, Cavalierealmerito della Repubblica C’era anche Renzo Piraccini, direttore generale di Apofruit, tra le personalità alle quali, sabato 14 dicembre, è stata consegnata la distinzione onorifica di Cavaliere al merito della Repubblica. La cerimonia di conferimento, svoltasi nel palazzo della Prefettura di Forlì-Cesena, è stata presieduta dalla dot- Primo piano ACI Legacoop Settori toressa Erminia Rosa Cesari, prefetto di Forlì-Cesena. Piraccini, da 38 anni impegnato a vario titolo nello staff della cooperativa Apofruit, rappresenta una figura di riferimento nel mondo della cooperazione ortofrutticola locale e nazionale. Attualmente è Presidente del Consorzio Almaverde Bio Italia, che si occupa della gestione e promozione del marchio “ALMAVERDE BIO” e che associa 12 imprese di diversi settori merceologici. E’ inoltre Presidente della cooperativa CPR System di Ferrara, la più grande impresa italiana nel settore degli imballaggi di plastica riutilizzabili ed è membro dell’Accademia Nazionale dell’Agricoltura. CONAD Sardegna, nei distributori benzina - 11 cent. al litro , - 8,8 per il gasolio Da oggi, l’Osservatorio Nielsen dei prezzi dei carburanti – promosso da Conad – renderà noti i prezzi medi settimanali dei distributori Conad e della concorrenza. Sette le aree in cui sono presenti i distributori di carburanti Conad e in cui vengono condotte le rilevazioni: Sardegna a Carbonia (CI) e Porto Torres (SS); Campania e Basilicata a Trentola Ducenta (CE), Pagani (SA) e Lauria (PZ); Liguria e Piemonte a Arma di Taggia (IM), Savigliano (CN) e Livorno Ferraris (VC); Romagna a Faenza (FC) e Cesena (FC); Toscana e Lazio a Gallicano (LU), Donoratico (LI), Lari (PI) e Lucca, Bracciano (Roma); Emilia a Baggiovara (MO), Bibbiano (RE) e Ferrara; Abruzzo a L’Aquila. Come ulteriore informazione di riferimento sarà fornita anche la forbice dei prezzi, massimo e minimo. Con le famiglie che spendono sempre più per fare il pieno all’auto, i distributori di carburanti Conad a Carbonia (CarboniaIglesias) e Porto Torres (Sassari) gestiti da soci di Conad del Tirreno continuano ad erogare convenienza per gli automobilisti. Nella settimana dal 9 al 15 dicembre, la rilevazione condotta in Sardegna ha evidenziato un prezzo medio della benzina Conad pari a 1,662 euro/litro contro 1,772 euro/litro praticato dalla concorrenza e 1,599 euro/litro contro 1,687 euro/litro per il gasolio. Territori Imprese Sondaggio Imprese 30 Rifornendo al distributore Conad, gli automobilisti hanno potuto risparmiare 11 centesimi per l’acquisto di benzina e 8,8 centesimi per il gasolio, ovvero 5 euro sul pieno di un’auto di media cilindrata con un serbatoio di 50 litri. La forbice dei prezzi della concorrenza oscilla tra un massimo di 1,800 euro e un minimo di 1,742 euro per la benzina; tra 1,723 euro e 1,650 per il gasolio. La presenza dei distributori Conad si conferma non solo elemento di competitività nel territorio, in grado di assicurare agli automobilisti un pieno conveniente, ma anche un’occasione capace di produrre un effetto calmierante nel bacino di riferimento. A livello nazionale, nel medesimo periodo, il prezzo medio dei carburanti comunicato dal ministero dello Sviluppo economico è stato di 1,728 euro/litro per la benzina, 1,655 euro/litro per il gasolio. L’auspicio, visti i risultati ottenuti sinora, è che possa esserci una normativa regionale meno vincolante per quanto riguarda l’accesso di nuovi operatori al mercato, assicurando agli automobilisti una convenienza che la rete tradizionale non è in grado di produrre. Servono scelte in discontinuità con le vecchie logiche, stimolando quelle nuove aperture che renderebbero la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti un progetto di modernizzazione del Paese, produttivo e replicabile in tutte le regioni. “Stiamo facendo la nostra parte: offrire convenienza agli automobilisti, tutti i giorni della settimana e tutto l’anno, a qualunque ora, così come stiamo facendo anche con le parafarmacie e con i corner Ottica. Abbiamo margini per migliorare in alcuni dei nostri impianti, per accrescere la nostra efficienza ed assicurare ancor più convenienza ai nostri clienti. Stiamo dando il nostro contributo alla liberalizzazione dei mercati, che auspichiamo sempre più aperti alla concorrenza nell’interesse dei cittadini”, sostiene il direttore generale di Conad del Tirreno Ugo Baldi. “L’innovazione è una strada obbligata per continuare a crescere. Per questo Conad chiede al governo e alle Regioni maggiore coraggio, scelte più incisive e determinanti, perché risparmiare è possibile”. Primo piano ACI CONAD CENTRO NORD “L’Albero degli Amici” per il progetto di Ascmad ProRA Presso il punto vendita Conad Le Vele di Via Adua si è tenuta il 9 dicembre la presentazione della terza edizione dell’iniziativa promossa da Conad Centro Nord “Albero degli Amici” attiva a partire da domenica 8 dicembre nei punti vendita Conad aderenti del Comune e Provincia di Reggio Emilia Fino al 6 gennaio 2014 nei negozi Conad sono presenti alberi disadorni che i bambini potranno “vestire” a loro piacimento con disegni o altri addobbi; per ciascuno di essi, esibendo il disegno e la Carta Insieme alla cassa, Conad donerà 5 euro fino ad un tetto massimo di 9000 euro a sostegno del progetto di Ascmad Prora onlus per la nuova Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva nel CO-RE. Nell’occasione è stata invitata a “collaborare” una rappresentanza di tutte le classi dell’Istituto Comprensivo “Marco Emilio Lepido” di via Premuda che ha risposto prontamente facendo dono e appendendo i loro “capolavori” all’albero degli amici. Era presente anche Natalia Maramotti, assessora alla Cura della Comunità del Comune di Reggio Emilia. Questa campagna fa parte di una più ampia politica di Responsabilità Sociale d’Impresa di Conad Centro Nord atta a coinvolgere i territori in cui è presente in un circuito virtuoso di solidarietà a favore di quella che è una struttura di eccellenza per Reggio Emilia quale l’Asmn. “Ad oggi l’Albero degli Amici ha permesso di donare a questa importante Associazione, Ascmad Prora, quasi 21.000 euro – ha affermato Paola Rondanini, socia del punto vendita Conad Le Vele – e ci ripromettiamo di mantenere questo ormai solido rapporto strutturando ulteriori iniziative qualora dovesse essere necessario. Conad è da sempre molto legato al territorio in cui opera ed è sempre attento alle esigenze della comunità”. Legacoop Settori L’iniziativa si dà l’obiettivo di coinvolgere pubblico e privato e cittadini: dalle istituzioni alle scuole, ai cittadini che ogni giorno con i loro bimbi frequentano i punti vendita Conad. Conad Centro Nord ringrazia i soci Conad che hanno aderito alla campagna, il Comune di Reggio Emilia, l’Istituto Comprensivo Marco Emilio Lepido di via Premuda per la preziosa collaborazione e i genitori, bambini e scuole che permetteranno la buona riuscita dell’iniziativa. Apre il superstore, nuovi posti di lavoro e tanta tecnologia green Ha aperto il 6 dicembre in via Guidetti, angolo via Piacentini a Sant’Ilario d’Enza, il nuovo Conad Superstore di Conad Centro Nord: 3 mila mq di superficie coperta di cui 1500 mq di vendita su un lotto di 11 mila mq lungo il nuovo asse viario che collega Sant’Ilario a Montecchio, 10 casse – di cui una con self scanning tramite terminalino o telefono per una spesa veloce – tanti servizi e un ampio parcheggio con circa 250 posti auto. Nel superstore sono occupate 50 persone: 35 sono nuove assunzioni, mentre le restanti 15 sono state riassorbite da altri punti di vendita della cooperativa. Con la nuova apertura salgono a 54 i punti di vendita che operano nella provincia di Reggio Emilia, con una superficie complessiva di 31.523 mq. Presenti tutti i servizi: l’ortofrutta e le carni a libero servizio, la pescheria con il pesce fresco e confezionato, il forno che prepara pane fresco durante tutto l’arco della giornata, i salumi e i latticini, la gastronomia con tanti piatti pronti e una rifornita enoteca. Nell’assortimento sono presenti anche molti prodotti non alimentari di uso quotidiano. Ampio spazio è dedicato alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio e della regione, all’insegna della freschezza e della qualità, della convenienza e del servizio al cliente nell’ormai collaudato “stile Conad”. I clienti trovano anche la convenienza della parafarmacia Conad, nella quale operano tre farmacisti laureati e regolarmente iscritti all’Albo. Sono però le caratteristiche green a connotare e distinguere il nuovo Conad Super- Territori Imprese Sondaggio Imprese 31 store, finalizzate a ridurre i consumi energetici e contenere le emissioni di CO2 in atmosfera. La tecnologia adottata nei banchi frigo e nei frigoriferi di ultima generazione consente di recuperare il calore prodotto dagli impianti per riutilizzarlo per il riscaldamento dei locali, realizzato a pavimento in tutta l’area di vendita. Inoltre l’intero edificio è interamente coibentato, con indubbi vantaggi sul fronte del risparmio energetico. Tutti i frigoriferi, sia a temperatura positiva sia a bassa temperatura, sono dotati di chiusura automatica in modo da ridurre al massimo la dispersione di freddo nell’ambiente. Nuova anche l’illuminazione interna ed esterna, con uso di lampade a led che risparmiano energia e ottimizzano gli interventi di manutenzione. L’impianto fotovoltaico della copertura del superstore – con una potenza di picco pari a 60 kwp – riduce in modo significativo le emissioni inquinanti di anidride carbonica in atmosfera. “Apriamo un superstore – ha sottolineato Ivano Ferrarini, direttore generale di Conad Centro Nord – da cui ci aspettiamo tanto, perché è funzionale, moderno, ricco di servizi e di tanta convenienza. Puntiamo sulla valorizzazione del legame con tante piccole e medie imprese del territorio che fanno prodotti di eccellenza. E’ il nostro modo di sostenere l’economia locale; un impegno che i clienti ci ripagano con la loro fedeltà. Vogliamo essere un punto di riferimento per la spesa quotidiana con la qualità dei prodotti e il prezzo giusto per tale qualità. E un punto di aggregazione per essere sempre presenti nei momenti di crescita economica, culturale e sociale che il territorio e la sua comunità vivono, dando le risposte che servono e che nascono dal dialogo costante dei nostri soci imprenditori con i clienti”. Anche sul sociale Conad Centro Nord è attenta alle esigenze della comunità santilariese così come lo è da sempre nei territori in cui è presente. “Tanti e vari saranno i progetti che vorremmo sostenere nel tempo – ha affermato Claudio Melloni, socio del nuovo punto vendita di Sant’Ilario – Ad oggi abbiamo attivato un progetto di raccolta punti che coinvolge tutti i clienti di Sant’Ilario e Taneto finalizzato all’acquisto di una lavagna interattiva e un proiettore per la cooperativa sociale Don Pietro Margini: la scuola e i giovani sono sempre al centro del nostro impegno”. Primo piano ACI CIR FOOD Crescita e innovazione, le parole d’ordine per il 2014 Chiara Nasi, presidente CIR food, parla del 2014 come di un anno ancora più competitivo: CIR food accoglie la sfida e punta a far crescere volumi e fatturato insieme alla creazione di nuove proposte di prodotti e servizi. Riportiamo le parole della presidente Chiara Nasi. “Il mercato in cui ci troviamo ad operare diventa sempre più agguerrito. La “fame” di fatturato ha raggiunto una soglia elevata e colpisce tutte le imprese: le grandi per sostenere le proprie strutture di costi, le piccole per potersi rivendere al miglior offerente. Fino ad oggi il benchmarking sui bilanci ci conforta: in effetti CIR food negli ultimi anni è andata meglio dei principali competitors, abbiamo tenuto come ricavi e siamo migliorati in redditività, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia e tenere sempre alta l’attenzione. Il 2014 sarà ancora un anno molto competitivo, ma la nostra parola d’ordine è crescita in volumi e in fatturato. Dobbiamo cercare di ricominciare a fare sviluppo vero, pianificando bene la nostra crescita di fatturato ed essere un po’ più coraggiosi su obiettivi importanti per dimensioni e strategici per l’impresa. Dobbiamo poi concentrarci ancor di più sull’innovazione, investendo risorse sulle strutture interne già dedicate a questa attività, per studiare nuove proposte di prodotti e servizi, in linea con il mutamento dei consumi cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Continueremo a lavorare attraverso gruppi di lavoro dedicati, i cosiddetti «tavoli della competitività», i quali operano su “temi” specifici, studiando proposte innovative per migliorare la nostra competitività, appunto. Nel 2013 ne abbiamo conclusi due che hanno portato nuove idee e semplificazione di processi. Stiamo anche valutando alcuni progetti di diversificazione e intensificazione produttiva da compiere il prossimo anno, al fine di approfondire e lanciare, se ci saranno le condizioni, linee alternative di sviluppo. Proseguiremo con la nostra azione di Legacoop Settori “spending review interna” per contenere i nostri costi generali. Di lavoro al riguardo ne è già stato fatto tanto ma dobbiamo continuare su questa strada. Sono certa che attraverso l’innovazione di processo/prodotto e tecnologica sia possibile un ulteriore contenimento dei costi di gestione senza intaccare la nostra distintività sulla qualità dei servizi. Anche quest’anno, inoltre, avremo in agenda un cospicuo piano investimenti che agevolerà la nostra politica di sviluppo e di radicamento territoriale. Tutto ciò sarà supportato da un programma di modifiche organizzative che ci aiuteranno a migliorare le nostre performance. Le cose da fare non mancano proprio e per attuarle al meglio fondamentale sarà il contributo di tutti”. Sul Giornale del Cibo il concorso “Cibo al Cine” Gli amanti del grande schermo hanno un motivo in più per seguire con attenzione gli ultimi film in sala. Fra le pellicole in uscita fino a gennaio 2014 è caccia al tema del cibo e della cucina. Una recensione postata e condivisa sul sito www.ilgiornaledelcibo.it vale un abbonamento per l’intero periodo di programmazione della prossima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Da sempre CIR food, Cooperativa Italiana di Ristorazione, fra i leader in Italia nel settore della ristorazione collettiva, tiene alta l’attenzione sui temi legati all’alimentazione, sostenendo in particolare la diffusione di un cibo “sincero”, risultato di una filiera sostenibile sia in termini economici che ambientali. Da qui è nata l’idea di lanciare un concorso per valorizzare il tema del cibo sul grande schermo. Partecipare al concorso “Cibo al Cine” è sem- Territori Imprese Sondaggio Imprese 32 plice. Basta iscriversi alla community del Giornale del Cibo.it e inviare entro il 31 gennaio 2014 la recensione di un film, uscito nelle sale cinematografiche italiane nel periodo agosto 2013 - gennaio 2014, in cui il cibo e i suoi luoghi hanno un ruolo rilevante. Ogni utente può inviare e condividere con gli amici più recensioni, ma non dello stesso film. Ogni recensione potrà essere votata con un punteggio da 1 a 5, fino al 28 febbraio 2014. L’autore della recensione vincitrice riceverà un coupon di abbonamenti per 2 persone validi per l’ingresso alla Sala Palabiennale e alla Sala Grande del Festival del Cinema di Venezia 2014. Non solo, è prevista anche l’estrazione di un vincitore tra i votanti che riceverà un cesto di prodotti selezionati dalla redazione del Giornale del Cibo. “Stiamo pensando di proporre un premio collaterale dedicato al cibo nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – afferma Giuliano Gallini, Direttore Commerciale e Marketing di CIR food nonché appassionato di cinema – Con questo concorso intendiamo dimostrare che il cibo e i suoi luoghi hanno un ruolo importante sul grande schermo così come nella vita, in quanto espressione di storia, cultura, socialità e relazioni”. CIR FOOD Primo “fiocco rosa” nel centro maternità di Anladi (Eritrea) nistrazione di farmaci salvavita, in primis anti-malaria, e di alimenti per i bambini malnutriti. Infine sono disponibili due stanze ricovero. “Abbiamo accolto con gioia la notizia della prima nascita nel centro maternità di Kinshasa, un progetto in cui abbiamo creduto fin dall’inizio dando tutto il sostegno necessario – ha commentato la Presidente di CIR food, Chiara Nasi. L’iniziativa “Adotta un punto nascita” è stata coordinata dall’Associazione Anladi, Annulliamo la Distanza Onlus, presente in diversi Paesi africani con progetti di sostegno alle comunità locali. Fra questi anche “Camminiamo insieme in Eritrea”, al quale CIR food contribuisce da quest’anno, dopo aver dato un primo sostegno nel 2010. Il progetto, nella sua prima fase, consisteva nella formazione di ortopedici eritrei, con la collaborazione dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, per metterli nelle condizioni di conoscere e praticare le tecniche operatorie per intervenire a correggere le malformazioni che rendono invalidi per tutta la vita migliaia di bambini in Eritrea. Oggi i medici, infermieri e tecnici eritrei hanno raggiunto un buon livello di autosufficienza e operano in piena autonomia: 300 sono gli interventi chirurgici già effettuati. La seconda fase del progetto riguarda la costruzione e allestimento di due sale operatorie per mettere in condizioni gli ortopedici locali, ora che hanno acquisito il know how, di operare i bambini in condizioni igieniche sicure e in un ambiente dignitoso. Il contributo di CIR Il regalo più bello è arrivato proprio a ridosso delle festività natalizie. Nel centro sanitario di maternità “Michele” di Sans Fill-Mont Ngafila (Kinshasa), uno dei quartieri più popolati della capitale congolese, è nata la prima bambina, Michelle, con l’assistenza del personale del centro, istruito da due esperte capo sala reggiane che hanno svolto sul posto uno stage formativo. Tutto ciò è stato possibile grazie al sostegno di CIR food, che ha stanziato, in questi anni, 30mila euro per gli arredi e le attrezzature necessarie, oltre alla trasferta delle capo sala. La struttura, inaugurata nel settembre 2013, mette a disposizione della popolazione locale, 24 ore su 24, ambulatori per effettuare esami diagnostici e visite specialistiche, nonché partorire in sicurezza. Nel centro sono operativi anche un laboratorio prelievi e una farmacia per la sommiPrimo piano ACI Legacoop food, pari a €15.000, servirà per finanziare l’impianto dei gas medicali, quale completamento fondamentale, affinchè le sale operatorie possano entrare in funzione. Senza gas medicali, infatti, i rischi per i pazienti, soprattutto i più piccoli, sarebbero enormi, oltre alla impossibilità di eseguire anestesie, di praticare manovre di rianimazione in caso di emergenza ed avere l’alimentazione per alcuni particolari strumenti chirurgici in particolari quelli di chirurgia ortopedica. CIR food – Cooperativa Italiana di Ristorazione sviluppa la sua attività in diversi segmenti di mercato con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’alimentazione sana ed equilibrata: ristorazione collettiva (ristorazione aziendale, scolastica, sociosanitaria e militare), ristorazione commerciale, banqueting e buoni pasto. Con una produzione annua di oltre 76 milioni di pasti, CIR food ha una forza lavoro di 11.000 persone di cui 1.200 sono cuochi e il 90% donne. A numeri così importanti corrisponde un’esperienza trentennale nella gestione diretta di cucine e centri di cottura, un know-how incentrato sui valori imprescindibili della qualità del servizio e della tutela dell’alimentazione tradizionale. SOLIDARIETÀ 90 Propone il Winter Research Atelier di Natale al Centro di Ricerca La cooperativa sociale Solidarietà 90 organizza nel periodo delle prossime vacanze natalizie, presso i locali del Centro di Ricerca a Pieve Modolena, un servizio educativo rivolto alle famiglie di tutti i bambini e ragazzi dai 5 ai 10 anni di età. Per le intere giornate del 23, 24, 27, 30 e 31 dicembre e del 2 e 3 gennaio 2014, dalle 7:30 alle 18:30, saranno proposti atelier, esperienze di esplorazione sonora sul territorio, attività ludico-creative e uno spazio specifico per il sostegno ai compiti. I bambini saranno accompagnati e seguiti nelle attività da personale educativo attento e specializzato. La cooperativa Solidarietà 90 ha una lunga esperienza nei settori della prima e seconda infanzia, della scuola e dell’extrascuola. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi a Solidarietà 90, tel. 0522 293718, Annarita Asti Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese 33 348 4873294, [email protected], [email protected]. AMBRA La XII Giornata della Qualità in cooperativa “Cooperazione e sviluppo: cittadinanza attiva nella gestione dei progetti aziendali” è il titolo della Giornata della Qualità 2013 organizzata dalla cooperativa sociale Ambra, annuale appuntamento dedicato alle socie e ai soci che venerdì 6 dicembre ha visto realizzata la sua dodicesima edizione nella suggestiva cornice dell’Agriturismo Caselvatica di Calcara di Crespellano (BO). Un susseguirsi di interventi che hanno analizzato il tema della partecipazione di utenti e familiari alla vita della cooperativa e dei servizi suscitando l’interesse generale e fornendo nuovi spunti di riflessione riguardo alla necessità, sempre più forte, di un confronto attivo sui temi legati al welfare. Dopo i saluti di Angela Alimonti, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Crespellano la quale ha sottolineato l’importanza della giornata e della cooperazione come fattore di sviluppo, la mattinata si è aperta con un sentito ricordo a Nelson Mandela, appena scomparso. Roberto Mainardi, presidente di Ambra, ha ricordato il valore del ruolo di Madiba con rispetto e commozione. Il presidente è poi entrato nel vivo del tema trattato con un intervento che ha sottolineato come, in questo momento di crisi che vede un consistente calo delle risorse destinate al welfare, sia fondamentale cercare di cambiare rotta valorizzando la cooperazione e promuovendo politiche di comunità incluPrimo piano ACI sive, combattendo la tendenza all’individualismo e cercando di sviluppare politiche territoriali che perseguano il benessere degli utenti, dei lavoratori e delle famiglie. Stefania Corda, coordinatrice della Casa Famiglia Esperanza di Montesilvano (PE), ha illustrato poi alla platea il metodo di lavoro messo in atto e l’importanza della concertazione e della collaborazione con i vari attori del territorio, oltre al valore del legame con gli utenti stessi del servizio. A seguire, Manuela Mattiussi, animatrice della Casa di riposo ”Italia Rovere Bianchi” di Mortegliano (UD) ha incentrato il suo intervento sul rapporto tra operatori e familiari come fattore importante di crescita e miglioramento. Non sono mancate poi le testimonianze esterne dei familiari, quali importante dimostrazione di coinvolgimento nella vita della cooperativa Ambra: Lucio Cesaratto, familiare di un utente della Casa di riposo di San Quirino (PN) ha fatto un quadro relativo al tessuto sociale friulano raccontando l’importanza delle attività fatte con gli anziani ospiti della struttura, volte ad esempio a riportare a galla vecchie memorie; Maria Chiara Zaccaro, mamma di due bambini frequentanti il Centro Verde Rosa Galeotti di Villa Sesso (RE) ha portato invece la sua esperienza come membro del consiglio di partecipazione dei genitori, luogo di dialogo e di confronto con gli insegnanti che rende le famiglie parte attiva di scelte fatte insieme. Con l’ultimo intervento, Alberto Alberani, responsabile di Legacoopsociali Emilia-Romagna, ha sottolineato l’importanza della cooperazione sociale e di un cambiamento volto allo sviluppo del welfare. La giornata si è chiusa con un momento di premiazione di alcuni servizi della cooperativa e di una socia distintasi per l’impegno dimostrato e per i risultati raggiunti durante il 2013. Sono stati chiamati a ricevere il riconoscimento gli operatori dell’Istituto di Riabilitazione “Villa al Lago” di Mantova), della Comunità Psichiatrica Villa Bianconi di Calcara di Crespellano (BO), della Comunità Famigliare Alidoro di San Salvo (CH) e delle Residenze Leggere Ospedale Niguarda di Milano; oltre a Giusy Castaldo, responsabile della Segreteria Commerciale di Ambra dal 2001. Tutti gli operatori hanno sottolineato come il riconoscimento rice- Legacoop Settori vuto vada indirizzato all’intero gruppo di lavoro e come l’appartenenza ad Ambra sia fondamentale per raggiungere risultati soddisfacenti. La giornata è proseguita con un rinfresco presso Villa Bianconi, comunità psichiatrica gestita da Ambra e situata a Calcara di Crespellano, organizzato dagli operatori della stessa comunità: un momento di convivialità che ha mostrato lo spirito di coesione tipico di Ambra. COOP “BORGHETTO DEI PESCATORI” Presentato ad Ostia (RM) il progetto Geotours 2013 Si è svolto il 16 dicembre ad Ostia il Progetto Geotours, elaborato dalla Cooperativa edilizia Borghetto dei Pescatori e dalla società Energycity srl. L’iniziativa, patrocinata da Regione Lazio, Roma Capitale e X Municipio è rivolta agli studenti delle scuole medie e consiste nella visita guidata al nuovo quartiere Borghetto dei Pescatori. Presso la scuola media Caio Duilio di viale Vega si è tenuto un seminario introduttivo sul risparmio energetico e sull’urbanistica partecipata durante il quale alunni e docenti hanno avuto la possibilità di capire direttamente dai fruitori degli impianti quali siano i vantaggi di abitare una casa studiata e costruita per risparmiare energia. Dopo il seminario i ragazzi si sono spostati al Borghetto dei Pescatori per vedere da vicino le nuove palazzine energeticamente autosufficienti. Obiettivo del progetto quello di sensibilizzare ragazzi e adulti sui temi delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, stimolando così la diffusione di una cultura più attenta alla salvaguardia delle risorse ambientali. “Il Geotours nasce dalla convinzione che la scuola abbia un ruolo fondamentale nell’educare i giovani, che sono i cittadini di domani, alla costruzione di un futuro sostenibile dove l’ambiente rappresenta una risorsa economica ed una grande opportunità occupazionale.” ha spiegato Domenico Pizzuti, Presidente della Società Cooperativa Edilizia Borghetto dei Pescatori. Territori Imprese Sondaggio Imprese 34 OFFICINA EVENTI La Befana arriva in piazza con le cooperative Il 6 gennaio arriva a Reggio Emilia in piazza Martiri del 7 luglio la Befana con Officina Eventi, il pool di cooperative del Consorzio Quarantacinque nato per ideare ed organizzare eventi. Officina Eventi offre infatti l’occasione di passare una giornata insieme tra adulti e bambini: a partire dalle 11:00 sono previste letture, laboratori mu-sicali, spettacoli in compagnia della Befana e alle 17:30 un concerto gospel. Ci saranno anche le premiazioni del concorso fotografico “L’albero dei desideri”. Partecipano all’iniziativa le cooperative sociali Augeo, Camelot, Lunezia, L’Olmo e la cooperativa Archeosistemi. L’iniziativa vede la collaborazione del Comune di Reggio Emilia, di Cabrioni Biscotti, Cantine Riunite & Civ. COOPERATIVA SOCIALE ARIEL Agrumi da Rosarno contro la “moderna schiavitù” Un grande esempio di Cittadinanza Attiva ,quella della Cooperativa di tipo b ARIEL di Foligno, 3 tonnellate di agrumi provenienti direttamente da Rosarno teatro della caccia all’uomo nero qualche anno fa. Un grande gruppo d’acquisto che ha permesso di saltare vari step della filiera, quella filiera che talvolta genera quella forma di “moderna schiavitù” che gravita intorno alla raccolta delle arance e degli ortaggi in genere. Tutto nato dalla convinzione che orientando gli acquisti in maniera consapevole, possiamo scegliere come incidere nei perversi meccanismi economici, sostenendo chi ha avuto il coraggio di emanciparsi da condizioni lavorative al limite della schiavitù. L’idea ha avuto inizio in occasione del convegno Giornata in Memoria dell’Abolizione della Schiavitù su iniziativa della Casa dei Popoli, quando si sono potute apprezzare le testimonianze di Giuseppe Pugliese di Africalabria sulla sua diretta esperienza nel territorio calabrese. Primo piano ACI Da qui il grande acquisto cittadino di agrumi per il quale la Cooperativa Sociale Ariel con il suo orto biologico si è proposta come coordinatrice dell’iniziativa insieme ad Emergency, La Casa dei Popoli e con il sostegno e il patrocinio del Comune di Foligno. Il risultato è stato straordinario, poiché con pochi mezzi a disposizione, facebook il passaparola e il volontariato, si sono raccolti ordini per 3600 kg. La cooperativa sociale Ariel è attualmente composta da 13 persone delle quali 5 appartenenti alle categorie svantaggiate, mentre almeno 4 persone stanno sperimentando percorsi socializzanti e terapeutici, alternativi all’assistenza presso l’orto biologico di Sterpete. In questo momento l’attività prevalente del cooperativa è la gestione del Palasport Giuseppe Paternesi di Foligno, lo Stadio Blasone, la manutenzione del verde, pulizie varie, e infine il vivaio e l’orticoltura biologica. Tutte attività comunque finalizzate all’inserimento lavorativo di persone che si trovano in condizione di svantaggio. La Cooperativa Sociale Ariel di Foligno ha contribuito a questa iniziativa anche per promuovere il suo progetto di agricoltura sociale che li vede impegnati da tanti anni. La sfida è quella di realizzare un grande orto biologico, alle porte della città, ed effettuare la vendita diretta presso il proprio punto vendita di Sterpete. I vantaggi della filiera corta sono: per prima cosa avere una produzione locale biologica per la quale non esistono spese di trasporto, avere opportunità di reinserimento sociale e lavorativo per persone in condizione di svantaggio e sperimentare percorsi socializzanti e terapeutici per facilitare integrazione delle persone svantaggiate Scegliere Chi Far Crescere... porta dei vantaggi per tutti CODESS SOCIALE BilancioSociale2013,tenutagrazie a innovazione e diversificazione Pubblicato il 5 dicembre il Libro di Bilancio Sociale 2013 (relazione sociale esercizio 2012) di Codess Sociale, cooperativa padovana di tipo plurimo (A+B) che gestisce ser- Legacoop Settori vizi socioassistenziali educativi e sanitari e si legge nello Statuto - “tutte le attività funzionalmente ad essi collegate in cui sia possibile effettuare l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate”. Come spiega la curatrice Michela Foschini, è stato scelto, anche per ragioni di sobrietà, di pubblicare questa edizione solo in versione elettronica ed e-book: http://issuu.com/codess_sociale/docs/bilancio_sociale_2012 (il bilancio è inoltre scaricabile su www.codess.org in formato pdf). Nella presentazione del presidente Alberto Ruggeri, il richiamo alle difficoltà che cooperazione sociale e terzo settore hanno dovuto fronteggiare quotidianamente nel 2012, in conseguenza di una crisi economica che ha intaccato, insieme ai redditi delle famiglie, le risorse destinate al welfare, mettendo così a rischio numerosi servizi ai cittadini e la continuità aziendale delle imprese che li forniscono. Un quadro a tinte fosche con più ombre che luci, dunque, che non si sa quando migliorerà, ma nel quale il Bilancio Sociale si distingue innanzitutto per la positività dei risultati ottenuti dalla cooperativa sul versante della qualità dell’offerta erogata, come confermato dall’alto gradimento misurato fra utenti e committenti. Inoltre, a fronte di un fatturato che dopo molti anni decresce in maniera significativa, Codess continua a registrare un utile importante, un aumento del patrimonio netto, e un livello occupazionale elevato nonostante una lieve flessione, raccogliendo così i frutti come spiega sempre il Presidente - della strategia portata avanti da Cda e gruppo dirigente: tesa da un lato a leggere e prevenire gli effetti della crisi attuando scelte coraggiose e a volte impopolari, e dall’altro sempre attenta a bilanciare il contenimento della spesa con gli obiettivi di innovazione e diversificazione. Il grazie di Ruggeri va anche Territori Imprese Sondaggio Imprese 35 ai soci della cooperativa: capaci comprendere la necessità di sobbarcarsi sacrifici anche pesanti, per mantenere occupazione e retribuzioni. È infatti fondamentale che ciascuno dia il proprio contributo per uscire da questa situazione di crisi. L’assoluta necessità di ripensarsi, aggregarsi e trovare nuove forme di gestione e di progettualità, è rimarcata dal direttore generale Luca Omodei che annuncia: «Stiamo nuovamente razionalizzando, riorganizzando o ottimizzando ogni attività senza rinunciare a fare sviluppo ma anzi ripensando l’offerta e la qualità dei servizi, e già prevediamo di tornare ad una crescita con il segno positivo a fine 2013». LIBRERIE.COOP A Cesena presentazione del libro “Ricette della dieta del digiuno” LEGACOOP Adesioni cooperative Pubblichiamo, di seguito, i nominativi delle cooperative per cui la Presidenza della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue ha deliberato l’adesione nelle riunioni del 18 settembre, 23 ottobre, 20 novembre, 5 dicembre 2013. ALMAVERDE BIO A Natale il biologico torna in televisione Tornerà alla ribalta televisiva nel periodo natalizio il biologico a marchio Almaverde Bio,per confermare e consolidare il dialogo costante con i consumatori italiani sempre piu’ attenti e consapevoli dei valori del biologico. La campagna pubblicitaria Almaverde Bio raggiungerà, a partire dal 22 dicembre,oltre 25 milioni di contatti utili sul target responsabili acquisto. Coinvolgerà le reti Rai, Sky e La7 e sarà declinata anche sulle emittenti radiofoniche Rai. Una campagna pubblicitaria massiccia e coinvolgente che conferma il ruolo guida ormai assunto dal marchio Almaverde Bio nelle scelte dei consumatori italiani. Consumatori che oggi, secondo i recenti dati rilevati da Ismea premiano il biologico, in particolare nella Gdo,dove si registra una crescita, rilevata fino a novembre, del 7,9% rispetto al pari periodo del 2012, con incrementi superiori alla media per alcune referenze tra cui le uova e l’ortofrutta fresca e trasformata oltre che biscotti, dolciumi e snack. Ed Almaverde Bio conferma le performance positive puntando sempre di piu’ sull’innovazione di prodotto con oltre 400 referenze disponibili e una costante attenzione alla reputazione del marchio che vanta un indice di notorietà in costante crescita. Per maggiori dettagli www.almaverdebio.it Primo piano ACI chezza degli alimenti integrali e la bontà dei dolci privi di zucchero, i cibi più sani in ricette gustose e pronte per essere riprodotte nelle nostre cucine. Dialogherà con l’autore Fabrizio Cremonini, responsabile marketing centrale di IGD Management. Sabato 21 Dicembre, alle ore 16.00, nella Galleria del Centro Commerciale Lungosavio di Cesena, Marco Bianchi e MariaGiovanna Luini presentano il libro “Ricette della dieta del digiuno” ed Mondadori. Marco Bianchi, divulgatore scientifico, consulente della Fondazione IEO e Fondazione Umberto Veronesi e MariaGiovanna Luini, comunicatore scientifico all’istituto europeo di oncologia, promuovono in questo libro i fattori produttivi della dieta e le regole della buona alimentazione attraverso consigli gastronomici che aiutano a restare in salute e a prevenire le patologie più comuni. In sintesi Marco Bianchi insegna in questo libro che “il digiuno porta con sé lucidità mentale ed energia vivida e le ricette contenute nel libro sono intelligenti, gustose ed utili”. “Applicare le regole dell’alimentazione sana con le ricette di un ricercatorecuoco significa aver capito che non sempre si deve soffrire se si insegue l’idea di una longevità sana…” così scrive Umberto Veronesi nella prefazione a questo libro che segna il punto di incontro tra il regime dietetico da lui proposto nella dieta del digiuno e la cucina innovativa di Marco Bianchi. Grazie a questo libro rivaluteremo la ric- Legacoop Settori Presidenza del 18 settembre 2013 Trentino Alto Adige: Riesco Società Cooperativa (Laives -Bz) Lombardia: Verdeacqua Soc.Cooperativa Sociale Onlus (Milano); A.A.A.A. Aderenti 5353 Soc.Cooperativa-Radio-Taxidata (Milano); Novecento57 Società Cooperativa (Milano); Contè Società Cooperativa Sociale (Milano); Il Geco Soc.Cooperativa Sociale O.N.L.U.S. (Milano). Veneto: Gea Società Cooperativa Sociale (Vicenza); Medicina Futura Società Cooperativa (Cavarzere -Ve); Nuova Tubital Società Cooperativa per Azioni (Venezia) Emilia Romagna: Gommaland Società Cooperativa (Parma); Agriterra Scarl (Parma); Synistemi Società Cooperativa (Parma); Camelot Società Coop.va Sociale (Borgo Val di Taro Pr); Garabombo Soc. Coop. Sociale A R.L. (Fidenza -Pr); Progettocinque Scrl (Medesano -Pr); Baum Società Cooperativa (Ferrara); Eco-Polis Consulting & Services Società Cooperativa (Ferrara); I.Denticoop Studi Specialistici Odontoiatrici Soc Coop (Imola -Bo); Oltrevalle - Cooperativa di Comunità di Brisighella Società Cooperativa (Brisighella -Ra); Inpiù Società Cooperativa (Parma) Toscana: Consorzio Four Service (Calenzano -Fi); Erre.Di Società Cooperativa (Tavarnelle Val di Pesa -Fi); Loan Società Cooperativa (Scarperia -Fi); Atlantide Società Cooperativa Sociale (Castiglione Della Pescaia -Gr); Auriga Società Cooperativa (Arezzo); La Contadina Toscana Società Cooperativa Sociale Onlus (Pisa); Ospitale delle Rifiorenze Cooperativa Sociale (Scandicci -Fi); La Gerbera So- Territori Imprese Sondaggio Imprese 36 cietà Cooperativa Sociale (Grosseto); Insieme Salute Toscana Società di Mutuo Soccorso (Firenze); Archeodata Società Cooperativa (San Giuliano Terme -Pi); Società Agricola Viticoltori della Maremma Toscana Società Coop (Magliano in Toscana -Gr); Agricola e Forestale La Mausolea Società Cooperativa A R.L. (Bibbiena -Ar) Umbria: Oasi Agricola Società Cooperativa Agricola e Sociale (Orvieto -Tr); Umbria Food Valnerina Società Cooperativa (Terni); Cooperativa Sociale Gaia Onlus (Corciano -Pg) Campania: Ermeco Scarl (San Giorgio a Cremano -Na); Cooperativa Sociale Provita (Napoli) Sicilia: Serfid Società Cooperativa per Azioni (Palermo); Radiostreet Cooperativa Sociale (Messina); Artimedia Società Cooperativa (Catania); Co.Ge.Si. (Consulenza e Gestioni Servizi Informatici)- Società Cooperativa arl (Castelbuono -Pa); Castelbontà Società Cooperativa (Castelbuono -Pa) Presidenza del 23 ottobre 2013 Piemonte: Società Cooperativa Sociale Omnibus (Verbania); Salus Vera Soc. Coop. Sociale (Novara) Veneto: Medì Società di Mutuo Soccorso (Mestre –Ve) Emilia Romagna: Società H.P.S. S.P.A. (Imola -Bo); La Piccola Carovana Società Cooperativa Sociale (Crevalcore -Bo); Società di Mutuo Soccorso Fare Mutua (Bologna) Lazio: Archimede Soc.Coop.Sociale a r.l. (Velletri -Rm); Alba Soc. Cooperativa a.r.l. (Roma); Santo Stefano Soc.Coop.Sociale a r.l. Onlus (Pomezia -Rm); Pleiade Soc.Coop. Sociale (Formia -Lt); I Girasoli Soc. Coop. Sociale Onlus (Roma); Vitra Soc.Coop.A r.l. (Anagni Fr); Lavoriamo Latina Soc. Coop.va Sociale (Sabaudia -Lt); Società Consortile Service Lazio2000 s.c.r.a.l. (Roma); C.G.R. Costruzioni Generali Roma Soc. Coop.va (Roma); Futurmedica Soc. Coop.va (Formello -Rm) Campania: Coop Megafono Verde Onlus (Torre Annunziata –Na) Puglia: Comunità Cooperativa Zollino (Zollino -Le); Globo Service Società Cooperativa (Bari); Studio Service - Società Cooperativa (Foggia); Consinergia Consulting Società Cooperativa (Corato -Ba); Lu Farnaru Novu Società Cooperativa Sociale (Castrignano dei Greci -Le); Cooperativa Pescatori (Molfetta -Ba); Il Dado Gira - Società Cooperativa Sociale (Calimera Primo piano ACI -Le); Naica Società Cooperativa (Lecce); Cooperativa Servizio Meteo Nazionale (Bitonto Ba) Calabria: Sociale L’Arcobaleno dei Sogni (Catanzaro); Sociale Zafferano (Cropani -Cz) Sicilia: Cogest Società Cooperativa (Marsala -Tp); Fra.So.Mat - Società Cooperativa (Marsala -Tp); Il Sorriso di Maria Cooperativa Sociale (Palermo); B.S.L. Società Cooperativa (Milazzo -Me); Rometta Satt Servizi Agro-Ambientali Turistico-Territoriali - Cooperativa Sociale (Rometta -Me); Global Costruzioni Società Cooperativa (Naro -Ag); Blu Ocean Piccola Società Cooperativa arl (Casteldaccia -Pa) Sardegna: Coop. Il Piccolo Principe Società Cooperativa Sociale (Tempio Pausania –Ss); Coop. Pe.Am.Ter. (Sant’anna Arresi -Ci); Coop. Orgonica Società Cooperativa Sociale (Cagliari); Cooperativa Infora (Cagliari); Coop. Evo. Tec Società Cooperativa Sociale (Cagliari); Coop. Scuola Dell’infanzia Paritaria Mondo Azzurro Società Cooperativa Sociale (Quartu Sant’Elena -Ca); Coop. Teatreuropa Società Cooperativa Sociale (Cagliari); Coop. Karalimedia (Cagliari); Coop. Blue Service Società Cooperativa Sociale (Cagliari); Cooperativa H-Drinks (Cagliari); Cooperativa Poseidone (Cagliari); Coop. Monte Granatico Società Cooperativa Sociale (Escalaplano Ca); Le Camelie Società Cooperativa Sociale (Maracalagonis -Ca); Tre Per Due Società Cooperativa Sociale (Nuragus -Ca); Cooperativa Le Tre Fate (Sadali -Nu); Cooperativa La Pesca Sarda (San Sperate -Ca); Coop. Tekno Green Società Cooperativa Sociale (San Sperate -Ca); Coop. Omphalos Società Cooperativa Sociale (Ovodda -Nu); Coop. Gm&Gc Services (Alghero -Ss); Anni Felici Società Cooperativa Sociale (Assemini -Ca); Coop. Zena (Cagliari); Coop. Mb Star Service (Capoterra -Ca); Coop. Lineanoa (Marcalagonis Ca); Coop. La Rosa e Il Giglio (San Vero Milis -Or) Presidenza del 20 novembre 2013 Emilia Romagna: Sant’agata Confezioni Soc. Cooperativa (Sant’Agata Feltria -Rn); Società Cooperativa Infermieri Ferrara (Ferrara); Coopattiva Società Cooperativa (Ferrara); La Pieve Soc. Coop. Agricola (Castrocaro Terme e Terra Del Sole -Fc); Co.E.R.Bus Cooperativa Emilia Romagna Autobus Soc. Coop. (Lugo -Ra) Legacoop Settori Lazio: Earthscince Soc. Coop.va a r.l. (Roma); Villa Lucia Soc.Coop.Sociale a r.l. (Monte San Biagio -Lt); Gaetas Multiservice Soc. Coop.va (Gaeta -Lt); Picinisco in Comunità Soc. Coop.va (Picinisco -Fr); P.S.P. ProgettazioneServizi-Produzione Soc. Coop.va Sociale (Frosinone); Socialmind Soc. Coop.va Sociale (Cassino -Fr); Alint- Logopedia Integrata Soc. Coop.va Sociale (Roma); Videocoop Soc. Coop.va (Frosinone); E.R.I.C.A. Soc. Coop.va (Roma); La Termocoop Soc. Coop.va (Tivoli Rm); Grandi Lavori Soc. Coop.va (Roma); Fcf Soc. Cooperativa Sociale (Cassino -Fr); Narcisa Collection Soc. Coop.va (Tivoli -Rm) Campania:Curti Soc. Coop.va (Cautano -Bn); Iteca “Impianti Tecnologici Campani” (Sant’Arpino -Ce) Basilicata: On Line Service Società Cooperativa (Potenza); Elaborazione Servizi Archiaviazioni Dati Società Cooperativa (Potenza); Colli Lucani Società Cooperativa Per Azioni (Picerno -Pz) Puglia: Società Cooperativa Azimut Store (Lecce) Calabria: Bioagrizoo Consunting Soc. Coop.vab (Verzino -Kr); Manutambiente Ecologia Soc. Coop.va a r.l. (Soverato -Cz) Sicilia: Global Service Società Cooperativa a.r.l. (Palermo); Intesa Società Cooperativa Sociale (Lascari -Pa) Presidenza del 5 dicembre 2013 Valle D’Aosta: Leone Rosso Soc. Cooperativa Sociale (Aosta) Alto Adige: Cooperativa Edilizia Energia Soc. Coop (Bolzano); Cooperativa Éthos Promotion Soc.Coop (Bolzano); Passive Houes Institute Italia Soc.Coop. (Bolzano); Bio Meran - Società Cooperativa Agrigcola (Lagundo -Bz) Lombardia: Consorzio Bramante Società Cooperativa (Parabiagio -Mi); Tecnoservice Società Cooperativa (Gorgonzola -Mi); Progecoop Società Cooperativa (Milano); Pantacon Società Cooperativa Consortile-Impresa Sociale (Mantova); Verbena Cooperativa Sociale -O.N.L.U.S (Casalmaiocco – Lo) Emilia Romagna: Elettrocoop (Imola –Bo) Calabria: Cooperativa Sociale Davidone (Catanzaro); Cooperativa Sociale La Gurfata (Riace -Rc) Basilicata: Kinema Società Cooperativa (Potenza) Territori Imprese Sondaggio Note Brevi 37 CENTRO STUDI LEGACOOP Note brevi n° 14 / Dicembre 2013 www.cslegacoop.coop [email protected] Il Rapporto Giovani,imprese e lavoro 2013 1 L’economia reale attraverso il contributo dei giovani 1 Il Rapporto è stato realizzato congiuntamente dal Centro Studi Unioncamere e da CamCom Universitas Mercatorum, con il coordinamento di Domenico Mauriello e da Alessandro Rinaldi. 2 Per imprese giovanili si intendono le ditte individuali il cui titolare abbia meno di 35 anni, nonché le società di persone in cui oltre il 50% dei soci abbia meno di 35 anni oppure le società di capitali in cui la media dell’età dei soci e degli amministratori sia inferiore a tale limite d’età. L’analisi strutturale si basa sui dati relativi al 2012 (dati di fine periodo) e quella dinamica confronta il 2012 al 2011. 3 A partire dal 2005, in applicazione del D.p.r. 247 le Camere di commercio possono procedere alla cancellazione d’ufficio dal Registro delle imprese di aziende non più operative da almeno tre anni. Per tenere conto di tali attività amministrative, ai fini statistici di Movimprese i confronti temporali sono stati calcolati depurando i relativi stock dalle cancellazioni disposte d’ufficio. Quindi, Il tasso di evoluzione (o tasso di turnover netto) è dato dal rapporto tra il saldo tra iscrizioni e cessazioni nette rilevate nel periodo e lo stock delle imprese registrate al termine del periodo precedente o può essere alternativamente calcolato come differenza tra il tasso di iscrizione e il tasso di cessazione, relativi al periodo esaminato. Unioncamere nel giugno 2013 ha pubblicato il Rapporto “Giovani, imprese e lavoro” e lo ha presentato - in occasione della 11a edizione della Giornata dell’Economia delle Camere di commercio – valorizzando il ruolo determinante della componente giovanile per l’ammodernamento e lo sviluppo del tessuto economico del nostro paese. Di tale rapporto il Centro Studi Legacoop, ritenendo l’argomento trattato di estremo ed attuale interesse, intende qui fornire una brevissima sintesi, riassumendone i principali elementi. Il Rapporto si compone di due Sezioni: 1a Sezione - Leggere l’economia dalla prospettiva dei giovani, che consta di tre capitoli: (1)-Il potenziale dei giovani e i percorsi di accesso al mercato del lavoro; (2)-Giovani: un capitale che frutta innovazione e competitività; (3)-Le misure di sostegno alla nuova imprenditorialità in una visione europea. La 2a Sezione - Un racconto inedito sui giovani e sulle loro imprese, che comprende tre capitoli : (1)-Giovani, qualità e competitività; (2)-Giovani e innovazione; (3) Giovani, sostenibilità e futuro, ognuno dei quali si concentra sugli story-tellings di casi di imprese giovanili che hanno avuto successo. Al 31 dicembre 2012, in Italia esistono più di 675mila imprese giovanili, presenti nei Registri delle Camere di Commercio, ovvero l’11,1% dello stock imprenditoriale totale nazionale (vedi Tabella I). La crescita di tale fenomeno è peraltro significativa, poiché, di fronte alla sostanziale stagnazione del numero di imprese totali dovuta alla crisi, nel 2012 il tasso annuo di crescita (differenza tra natalità e mortalità), al netto delle cessazioni d’ufficio2, delle imprese giovanili3 è stato del 10,1%, con un saldo, fra iscritte e cessate, di oltre 70mila unità. Fra le imprese giovanili è significativa la componente a conduzione femminile che, nel 2012, ne rappresenta il 27,2%, un’incidenza superiore a quella mostrata da tutte le imprese femminili sul totale delle imprese italiane (23,5%), e in crescita del 10,7% fra il 2011 e il 2012. Altro segmento interessante è quello rappresentato dai giovani imprenditori stranieri, che ha un’incidenza del 18,2% sul totale e registra un tasso di crescita del 2012 sul 2011 pari al 14,8%. Tra le imprese giovanili italiane ci sono anche le cooperative. Esse costituiscono il 2,0% imprese giovanili, e sono incrementate nel 2012 rispetto al 2011 del 12,2%. 1 Il Rapporto Giovani,imprese e lavoro 20131 L’economia reale attraverso il contributo dei giovani Unioncamere nel giugno 2013 ha pubblicato il Rapporto “Giovani, imprese e lavoro” e lo ha presentato - in occasione della 11a edizione della Giornata dell’Economia delle Camere di commercio – valorizzando il ruolo determinante della componente giovanile per l’ammodernamento e lo sviluppo del tessuto economico del nostro paese. Di tale rapporto il Centro Studi Legacoop, ritenendo l’argomento trattato di estremo ed attuale interesse, intende qui fornire una brevissima sintesi, riassumendone i principali elementi. Il Rapporto si compone di due Sezioni: 1a Sezione - Leggere l’economia dalla prospettiva dei giovani, che consta di tre capitoli: (1)-Il potenziale dei giovani e i percorsi di accesso al mercato del lavoro; (2)-Giovani: un capitale che frutta innovazione e competitività; (3)-Le misure di sostegno alla nuova imprenditorialità in una visione europea. La 2a Sezione - Un racconto inedito sui giovani e sulle loro imprese, che comprende tre capitoli : (1)-Giovani, qualità e competitività; (2)-Gio- vani e innovazione; (3) Giovani, sostenibilità e futuro, ognuno dei quali si concentra sugli story-tellings di casi di imprese giovanili che hanno avuto successo. Al 31 dicembre 2012, in Italia esistono più di 675mila imprese giovanili, presenti nei Registri delle Camere di Commercio, ovvero l’11,1% dello stock imprenditoriale totale nazionale (vedi Tabella I). La crescita di tale fenomeno è peraltro significativa, poiché, di fronte alla sostanziale stagnazione del numero di imprese totali dovuta alla crisi, nel 2012 il tasso annuo di crescita (differenza tra natalità e mortalità), al netto delle cessazioni d’ufficio2, delle imprese giovanili3 è stato del 10,1%, con un saldo, fra iscritte e cessate, di oltre 70mila unità. Fra le imprese giovanili è significativa la componente a conduzione femminile che, nel 2012, ne rappresenta il 27,2%, un’incidenza superiore a quella mostrata da tutte le imprese femminili sul totale delle imprese italiane (23,5%), e in crescita del 10,7% fra il 2011 e il 2012. Altro segmento interessante è quello rappresentato dai giovani imprenditori stranieri, che ha un’incidenza del 18,2% sul totale e registra un tasso di crescita del 2012 sul 2011 pari al 14,8%. Tra le imprese giovanili italiane ci sono anche le cooperative. Esse costituiscono il 2,0% imprese giovanili, e sono incrementate nel 2012 rispetto al 2011 del 12,2%. Tabella I (--) Dato non disponibile. * Riguardo ai diversi segmenti dell'imprenditoria giovanile (imprese femminili, straniere, cooperative e artigiane), il totale delle imprese è quellodello specifico corrispondente segmento. ** Vedi nota 3. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Note Brevi 38 Osservando la distribuzione delle imprese giovanili nei settori di attività (Grafico I), spicca la rilevanza che assumono le attività del Terziario fra tutte le altre. In questo settore le imprese giovanili rappresentano l’ 11,7%, mentre l’Industria in senso stretto appare quella con minore appeal fra i giovani imprenditori (7,0%), molto probabilmente in ragione degli alti costi finanziari iniziali. Una minore attrattività che contraddistingue anche il settore primario dell’Agricoltura (7,2%), dove però in tutti gli ambiti si sono avuti segnali importanti di crescita nel 2012 (+6,7% nelle coltivazioni agricole, +8,9% nella pesca, +11,0% nella silvicoltura). Nel comparto delle Costruzioni, invece, si registra un’alta incidenza, il 13,9%, di imprese under 35, concentrate nelle attività di finitura e di riparazione/manutenzione degli edifici. Nella parte destra del grafico I vengono indicati (in colore rosa) alcuni comparti del macrosettore dei Servizi, dove più ricorrenti sono le imprese giovanili, fra questi comparti spicca per numerosità il segmento del commercio (con un’incidenza del 12,1%), ma tutti sono caratterizzati da una rilevante incidenza sul dato nazionale, come nei servizi turistici di cui le imprese giovanili rappresentano il 14,7%. La distribuzione geografica delle imprese giovanili premia vede in testa l’area meridionale del Paese, e non è un caso. Con un’incidenza del 13,9% sul totale delle imprese, rispetto alla media nazionale dell’11,1%, il Mezzogiorno è infatti la ripartizione territoriale con la più alta incidenza di imprese giovanili (v. Tabella II). Ci sono ragioni ben precise: le difficoltà di accesso al mercato del lavoro nei tradizionali canali del lavoro dipendente spingono spesso i giovani meridionali a tentare l’avventura imprenditoriale, anche quando non sempre vi è una vocazione specifica in tal senso. Inoltre le incentivazioni pubbliche allo startup di imprese giovanili sono, nel Mezzogiorno, in ragione delle regole sui regimi di aiuto nelle regioni a ritardo di sviluppo, maggiori, più differenziate tipologicamente e di maggiore intensità rispetto all’investimento iniziale. Primo piano ACI Grafico I Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere Tabella II * Al netto delle imprese non classificate. Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Note Brevi 39 Vi è poi un fattore squisitamente demografico: essendo le regioni del Mezzogiorno quelle con la più alta densità di giovani sul totale della popolazione residente, ciò si rispecchia anche nella demografia imprenditoriale. Ma, si legge nel Rapporto, non sempre tutto ciò si traduce in una capacità stabile di creare iniziative vincenti e in grado di crescere, specie in regioni ad elevatissima densità di imprese giovanili, ma collocate agli ultimi posti quanto a classifica nazionale della povertà e dei consumi pro capite. Andando ad esaminare il fenomeno della natalità delle imprese giovanili con maggiore dettaglio territoriale, si evidenzia come siano soprattutto le realtà, dove è particolarmente difficile il contributo del contesto socio-economico a supporto dell’imprenditoria, quelle che forniscono una particolare spinta verso l’impresa giovanile. Le province della Calabria, della Sicilia, e alcune province campane e lucane appaiono infatti fra le prime dieci nella graduatoria secondo l’incidenza delle iscrizioni di imprese giovanili sul totale delle iscrizioni di tutte le imprese ai registri camerali nel 2012. Tabella III Grafico II All’estremità opposta della graduatoria, troviamo le province del Centro-Nord, prevalentemente del Nord Est, con Trieste che, per quota di iscrizioni di imprese giovani sul totale, è l’ultima (26,9%). La provincia di Milano, altro luogo generalmente elettivo dell’imprenditorialità endogena, è addirittura penultima, con una incidenza di iscrizioni di imprese under 35 pari al 27,3% (v. Grafico II). Le imprese straniere giovanili rappresentano, al 2012, il 25,7% delle imprese straniere totali, un valore che è molto più alto dell’incidenza calcolata sull’intero universo delle imprese giovanili (che, come visto nel grafico I, si ferma all’11,1%). L’imprenditoria straniera è quindi spiccatamente giovanile, e, con le sue 122.927 attività produttive under 35, fornisce quindi un contributo importante al fenomeno complessivo dell’impresa giovane nel nostro Paese (v. grafico III). I settori a più alta concentrazione di imprese giovanili straniere sono l’edilizia (il 32,1% delle imprese straniere è under 35), il commercio, i servizi di ristorazione (attorno al 25-26% in entrambi i casi), la silvicoltura e forestazione (29,8%), l’industria dell’abbigliamento (22,5%) e del Primo piano ACI Grafico III Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Note Brevi 40 cuoio-pelle (22,2%), la riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchi (26,8%), il ciclo dei rifiuti (22,1%), i servizi logistici e di corriere (30,1%). La distribuzione geografica del fenomeno evidenzia un certo equilibrio nella concentrazione delle imprese giovanili straniere, con una certa prevalenza nelle regioni del Nord-Ovest (Piemonte). Le imprese giovanili con titolarità femminile sono, nel 2012, 183.719, ovvero il 12,8% del totale delle imprese in rosa italiane (v. grafico IV). Nel solo 2012 il tasso di evoluzione delle imprese giovanili femminili ha toccato il 10,7%, a fronte di una sostanziale stabilità dell’intera imprenditoria ‘rosa’ (0,2%). Una dinamica di crescita sembra indicare per l’impresa femminile giovanile un aumento della presenza nel terziario avanzato e nelle nuove tecnologie. Infatti, se proprio nei servizi avanzati l’incidenza delle giovani imprenditrici sul totale delle iniziative femminili non supera il 12,0%, in molti segmenti di questo settore nel 2012 si registrano significativi tassi di incremento (nella produzione di software e consulenza informatica +8,3%, nelle attività professionali, scientifiche e tecniche +13,8%), mentre nei servizi turistici, nel commercio o in altri, si oscilla tra il 14 e il 15%. Nell’industria e nell’agricoltura si registrano minori incidenze, rispettivamente il 9,9% e il 6,3%. Le cooperative giovanili nel 2012 sono 13.474, con una incidenza del 9,1% sul totale nazionale delle imprese mutualistiche, si concentrano nel terziario, e in particolare nei servizi turistici dove incidono per il 10,9% sul totale delle cooperative esistenti nel comparto, nei servizi socio-assistenziali e nel trasporto e magazzinaggio (grafico V). Il tasso di natalità delle cooperative giovanili sul totale delle nuove cooperative appare molto elevato (26,2%), tasso che nell’area Sud del paese supera il 30,0% (grafico VI), mentre le cessazioni rappresentano appena il 7,7% di tutte le cessazioni di cooperative, dato che starebbe ad indicare una maggiore resilienza di queste particolari cooperative rispetto alle altre, resilienza maggiore nell’area Nord del paese rispetto al meridione dove evidentemente la crisi economica generale colpisce in maniera più pesante, anche le cooperative giovanili (8,5% di cessazioni rispetto alla media nazionale del 7,7%). Primo piano ACI Grafico IV Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere Grafico V * Sebbene nel grafico non siano presenti le imprese non classificate, il totale economia le comprende. Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere Grafico VI * Cessazioni non d’ufficio Vedi nota 2 Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Note Brevi 41 Tabella IV Unioncamere ha provato a stimare per la prima volta il valore aggiunto prodotto dall’occupazione giovanile, che nel 2011 ammonta a 242,5 miliardi di euro, corrispondenti a una quota del 17,2% sul totale del valore aggiunto del nostro Paese (Tabella IV). Si tratta di un’incidenza estremamente significativa, pari all’incirca all’apporto di un grande comparto dell’economia come quello dell’industria in senso stretto. Il valore aggiunto prodotto dall’insieme delle imprese giovanili, sotto il profilo dei vari ambiti settoriali, è concentrato nel terziario per il 75,9% del totale. Il copyright delle Note brevi è libero. Unica condizione: mettere in evidenza che il testo riprodotto è tratto da Note Brevi Centro Studi Legacoop. Le Note sono disponibili anche in inglese in www.cslegacoop.coop. 1 Il Rapporto è stato realizzato congiuntamente dal Centro Studi Unioncamere e da CamCom UniversitasMercatorum, con il coordinamento di Domenico Mauriello e da Alessandro Rinaldi. 2 Per imprese giovanili si intendono le ditte individuali il cui titolare abbia meno di 35 anni, nonché le società di persone in cui oltre il 50% dei soci abbia meno di 35 anni oppure le società di capitali in cui la media dell’età dei soci e degli amministratori sia inferiore a tale limite d’età. L’analisi strutturale si basa sui dati relativi al 2012 (dati di fine periodo) e quella dinamica confronta il 2012 al 2011. 3 A partire dal 2005, in applicazione del D.p.r. 247 le Camere di commercio possono procedere alla cancellazione d’ufficio dal Registro delle imprese di aziende non più operative da almeno tre anni. Per tenere conto di tali attività amministrative, ai fini statistici di Movimprese i confronti temporali sono stati calcolati depurando i relativi stock dalle cancellazioni disposte d’ufficio. Quindi, Il tasso di evoluzione (o tasso di turnover netto) è dato dal rapporto tra il saldo tra iscrizioni e cessazioni nette rilevate nel periodo e lo stock delle imprese registrate al termine del periodo precedente o può essere alternativamente calcolato come differenza tra il tasso di iscrizione e il tasso di cessazione, relativi al periodo esaminato. Primo piano ACI Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere (sintesi a cura del Centro Studi Legacoop) NOTE BREVI 2013 Nota 13: Le cooperative italiane di Abitanti fra 2007 e 2011 - II Nota 12: Le cooperative italiane di Abitanti fra 2007 e 2011 - I Nota 11: La cooperazione nei primi dati del censimento 2011 Nota 10: 7.871 cooperative e consorzi italiani. Dati in serie storica dal 2003 al 2011. Nota 9: Le nuove cooperative italiane del 2011. Dati generali di consistenza Nota 8: Grandi emedie cooperative sociali italiane. Andamenti 2007-2011 Nota 7: 8.255 Cooperative Sociali italiane. Andamenti 2007-2011 Nota 6: Le cooperative Sociali italiane. Consistenza e dati al 2011 Nota 5: Piccole, Medie e Grandi cooperative dell’Italia meridionale. Andamenti 2007-2011 di Settori e Regioni. Nota 4: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011. La presenza nell’area meridionale Nota 3: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011. Uno sguardo d’insieme Nota 2: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011 – I Settori Nota 1: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011 NOTE BREVI 2012 Nota 15: Le piccole cooperative italiane nel 2011 Nota 14: Le medie cooperative italiane negli anni 2007-2011: i Settori Nota 13: Le medie cooperative italiane 2007-2011 Nota 12: Le grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011 - I Settori Nota 11: Le grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011 Nota 10: Le nuove cooperative negli anni della crisi (2007-2011) (II) Nota 9: Le nuove cooperative negli anni della crisi 2007-2011(I) Nota 8: Considerazioni sulla misurazione della redditività delle cooperative Nota 7: Le medie cooperative italiane nella crisi (2007-2010) Nota 6: Le medie cooperative italiane nel 2010 Nota 5: I consigli di amministrazione nelle medie e grandi cooperative sociali italiane nel 2010 Nota 4: Le medie e grandi cooperative sociali italiane (2007-2010) Nota 3: I consigli di amministrazione nelle grandi cooperative Nota 2: Le grandi cooperative italiane nella crisi (2007-2010) Nota 1: Le grandi cooperative italiane nel 2010 Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 42 OSSERVATORIO SWG Primarie del Pd: si sfalda il blocco storico Renzi ottiene il 90% delle riconferme rispetto allo scorso anno e si guadagna la fiducia del 39% degli elettori di Bersani alle Primarie 2012. Convince anche gran parte (84%) dei ‘nuovi elettori’ che hanno scelto di andare a votare quest’anno. Matteo Renzi ha stravinto le Primarie 2013 del Partito Democratico con il 68% delle preferenze e diventa quindi il Segretario Nazionale. Gli altri due candidati che sono rimasti a grande distanza dal Sindaco di Firenze (Gianni Cuperlo 18% e Pippo Civati 14%). Un risultato ben diverso dalle precedenti Primarie del centro sinistra, in cui Renzi ottenne il 35,5% dei voti al primo turno, per poi finire al ballottaggio vinto da Bersani con il 61% di preferenze contro il 39% di Renzi. Il Sindaco di Firenze si è dato molto da fare per recuperare lo svantaggio, aiutato sicuramente anche dai risultati delle ultime elezioni politiche in cui il Pd guidato da Bersani non ha ottenuto i numeri per guidare il Governo. Analizzando i flussi di voto proposti dall’istituto di ricerche SWG, emerge come è cambiato l’elettorato del Pd negli ultimi 12 mesi. Matteo Renzi, alle Primarie di quest’anno, ha potuto contare soprattutto sulle ricon- Primo piano ACI Legacoop Settori ferme: 9 elettori su 10 che nel 2012 votarono il Sindaco di Firenze, hanno deciso quest’anno di ridargli fiducia e hanno espresso la preferenza a suo favore. Solo il 3% degli elettori 2012 di Renzi, si sono invece spostati su Pippo Civati, mentre una percentuale ancora più contenuta (2%) ha preferito votare Gianni Cuperlo. Ha invece deciso di non votare un residuale 5% dell’elettorato di Renzi alle Primarie del 2012. Per quanto riguarda, invece, l’elettorato di Bersani (candidato di punta della volta scorsa) si nota che la scelta tra i due candidati maggiori di quest’anno è stata più omogenea. Chi diede il voto a Bersani nel 2012, infatti, in questa tornata ha suddiviso la propria preferenza tra il 39% per Renzi e il 30% per Cuperlo. In Civati ha creduto il 18%, mentre il 13% ha deciso di non andare a votare. La maggioranza (53%) di chi, invece, diede il proprio voto agli altri candidati in lizza – nel 2012 alle Primarie del centro sinistra si presentarono anche Vendola, Tabacci e Puppato – questa volta ha deciso perlopiù di non esprimere alcuna preferenza e non si è recato a votare. Della restante parte, la quota più consistente (23%) ha optato per il Sindaco di Firenze, il 14% per Pippo Civati e il 10% per Gianni Cuperlo. Analizzando, infine, i nuovi elettori - coloro cioè che non votarono nel 2012, ma si sono recati alle Primarie del Pd di quest’anno - Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 43 emerge che la stragrande maggioranza (84%) ha dato la propria preferenza a Renzi. Civati ha attratto il 9% dei nuovi voti, mentre Cuperlo una quota leggermente più contenuta (7%). Interessante anche l’analisi in termini di età dell’elettorato 2013 di Matteo Renzi. Dallo studio emerge come il Sindaco di Firenze sia riuscito a convincere soprattutto la fascia tra i 35 e i 44 anni, ossia i suoi ‘coetanei’. NOTA INFORMATIVA: Analisi post-elettorale su un campione di 1500 elettori delle Primarie del Partito Democratico. Legacoop Informazioni augura BUONE FESTE Con un arrivederci all’10 gennaio 2014 Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio