Bilanci e stato delle attività di Coopfond e CFI in

annuncio pubblicitario
Visita il sito
www.legacoop.it
Anno XXIV - N. 47 - 20 dicembre 2013
Primo piano
Bilanci e stato delle attività
di Coopfond e CFI in Direzione nazionale
foto © Gaia Levi
Nell’ultima seduta dell’anno sono stati analizzati i risultati dei due strumenti finanziari. Le conclusioni di Poletti
a pagina 2-5
Alleanza Cooperative
Progetto sui Servizi
Integrati nella
logistica portuale
Nel quadro del Progetto
Made in Italy Straordinario
promosso dall’Alleanza
delle Cooperative Italiane a
supporto dell’internazionalizzazione delle imprese
cooperative associate che
operano nei servizi integrati
e nella logistica portuale, si
è svolta una missione di
rappresentanti delle istituzioni, di operatori del settore e di cooperatori turchi,
che, dal 10 al 13 dicembre
hanno avuto incontri...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 19 dicembre 2013 alle ore 14,30
Legacoop
Lampedusa
Poletti,nessuna
giustificazioni per
quanto accaduto
Territori
Sicilia
Sviluppo,
innovazione, giovani;
al via Startcoop
“Le immagini dei migranti Sviluppo, innovazione, giosottoposti ad un tratta- vani. Se ne è parlato il 16 dimento sanitario ...
cembre alla facoltà di
Economia e Commercio di
Palermo al convegno organizzato da Legacoop Sicilia
per lanciare la campagna
StartCoop Sicilia a favore dei
Agroalimentare
giovani che vogliono dar vita
Legacoop a Chengdu a nuove imprese cooperative. Tra i relatori, davanti ad
soddisfazione
un’affollata platea di stuper missione
denti universitari, l’assesMolto positivo l’esito della sore alla Formazione, Nelli
missione a Chengdu, nella Scilabra, il presidente naprovincia cinese del Sichuan zionale di Legacoop ...
Settori
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Imprese
Note Brevi
In relazione all’istruttoria
avviata dall’Antitrust su
Centrale Italiana e sui suoi
associati, Coop Italia ha
manifestato totale collaborazione ad approfondire
tutti gli aspetti ritenuti rilevanti dall’ Autorità. Coop
Italia è più che disponibile
ad un confronto su ogni
aspetto del lavoro della nostra Centrale di acquisto,
sicura che confermerà
l’assoluta correttezza di
Centrale Italiana e dei suoi
associati.
Il Centro Studi ha elaborato
e diffuso la Nota Breve numero 14 del 2013.
Coop
Collaborazione
per l’istruttoria
su “Centrale Italiana”
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Massimo Tognoni
leggi
Centro Studi
Il Rapporto
Giovani, imprese
e lavoro 2013
Sondaggio
Osservatorio SWG
Primarie del Pd:
si sfalda
il blocco storico
Renzi ottiene il 90% delle
riconferme rispetto allo
scorso anno...
Registrazione al Tribunale di Roma
n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano
2
Coopfond e CFI in Direzione nazionale
Bilanci e stato delle attività dei due organismi finanziari all’esame della seduta di dicembre
La Direzione nazionale Legacoop si è riunita
il 12 dicembre a Roma. In questo numero di
Legacoop informazioni pubblichiamo le sintesi degli interventi sui punti all’ordine del
giorno:“Bilancio consuntivo 2013 e le linee di
azione per il 2014 di Coopfond” di Aldo
Soldi, Direttore Generale di Coopfond; “Stato
di attività e linee di azione 2014 di CFI”, di
Camillo De Berardinis,Amministratore Delegato di CFI e le conclusioni di Giuliano Poletti, Presidente Legacoop.
Coopfond: aumentano i ricavi della
gestione ordinaria, la politica prudenziale tutela il patrimonio. Favorita la creazione di 400 posti di
lavoro.
Il risultato del bilancio di esercizio Coopfond
chiuso al 30 settembre 2013 è significativamente in attivo per ciò che concerne la gestione. I ricavi dalla gestione ordinaria
ammontano a 8 milioni e 644 mila euro, i
costi sono di 5 milioni circa, in ulteriore contrazione. “Prosegue anche in questo esercizio -ha sottolineato il direttore Generale di
Coopfond, Aldo Soldi- la politica prudenziale
del fondo tramite accantonamenti per svalutazioni di partecipazioni e crediti per oltre 7
milioni di euro,in conseguenza delle difficoltà che vivono un numero crescente di
aziende in portafoglio. Complessivamente
quindi, il bilancio chiude in pareggio con un
prelevamento dal Fondo di poco superiore ai
due milioni”. Il trend del risultato è migliorato
rispetto allo scorso anno.
Per quanto riguarda il patrimonio “Le risorse
raccolte nel corso dei 20 anni di attività -ha
precisato Soldi- ammontano a 431 milioni:
se consideriamo che 20 milioni sono
stati erogati a fondo perduto e che il Fondo
a bilancio ha un patrimonio pari a 412 milioni, vuol dire che questo è stato tutelato attraverso una gestione attenta.”
L’88% delle risorse di Coopfond è impiegato
nell’attività caratteristica ( a favore quindi
delle cooperative), l’11,3% nella liquidità, lo
0,6% nella struttura gestionale. Secondo
Primo piano
ACI
l’analisi degli impieghi diminuisce il deliberato per l’attività caratteristica ordinaria ed
aumenta per i progetti speciali. Si registra,
inoltre, il buon andamento delle partecipazioni, la diminuzione della liquidità (48 milioni
di euro a chiusura dell’esercizio 2013 a
fronte di 65 milioni dell’esercizio precedente)
legata al maggiore impegno di risorse a favore delle cooperative.
La rendicontazione sociale
“Coopfond ha come obiettivo la comunicazione costante e trasparente delle attività -ha
sottolineato Soldi- per questo il sito del fondo
è stato largamente migliorato e viene ripetuta
ed ampliata l’esperienza della Rendicontazione sociale. Il Fondo può essere un valido
osservatorio sul mondo cooperativo, per leggere tendenze ed andamenti al fine di migliorare le valutazioni strategiche”.
Al netto delle revoche, sono 91 le delibere effettuate dal Consiglio di Amministrazione del
Fondo: 32 per attività caratteristica , 9 per
progetti speciali (triplicati rispetto allo scorso
anno), 48 del Fondo promozione attiva, 4 di
partecipazioni stabili . È stata favorita la creazione di 400 posti di lavoro a regime, la
nascita di 3 nuove cooperative, di cui 2
WBO, 3 progetti di fusione e integrazione. Si assiste a una contrazione della domanda (in particolare proveniente dal Sud) e
ad un aumento della sua rischiosità; nessun
progetto imprenditoriale per l’internazionalizzazione è stato presentato nonostante agevolazioni dedicate; il Fondo ha finanziato
ricerche di nuovi mercati in Sud Africa e Cina
.
La crisi ha comunque avuto effetti sul Fondo
Legacoop
Settori
che ha registrato un calo delle entrate da 3%
che risulta essere il dato più basso di sempre,
sia per importo che per numero di cooperative che lo hanno versato. Sono triplicati gli
interventi straordinari su deroga di Presidenza
e Direzione Legacoop, in particolare per le
cooperative di abitanti e le cooperative di produzione di infissi e serramenti. Il 78,1 degli
impieghi è stato richiesto da 2 regioni (Emilia Romagna e Toscana), mentre tra i settori
è stato l’agroalimentare ad assorbire più risorse.
Per effetto della crisi, inoltre, sono rallentati i
rientri. Sono state deliberate 18 ristrutturazioni del debito richieste dalle cooperative
(allungamento mutui, dilazione nel recesso,
cessione di credito). Sono circa 3 milioni i minori rientri, rispetto all’andamento ordinario.
La politica della rotatività ha comunque liberato, nel tempo, risorse significative. Dal
1993, anno di inizio dell’attività del fondo,
sono stati deliberati 662 interventi a carattere rotativo, per oltre 414,6 ml di €; 244
interventi sono conclusi a titolo definitivo. L’attività caratteristica ha garantito rientri e rimborsi per 187 ml di € (tra interventi conclusi
e progetti ancora in portafoglio) contribuendo
ad incrementare le risorse di Coopfond (i
rientri sono pari a circa 1/3 della raccolta storica del 3%).
Linee di attività per il 2014
“Nel piano di attività per il 2014 Coopfond intende operare per favorire il rilancio e il riposizionamento delle cooperative -ha detto
Soldi- mantenere l’attenzione alle situazioni
di crisi, riconfermare le novità introdotte nel
2013 nel Regolamento e nelle condizioni di
accesso e prestare crescente attenzione alla
salvaguardia del portafoglio esistente (560
contratti in essere di crescente complessità).
Aiutare la capacità progettuale delle cooperative anche lavorando assieme a territori e
settori sarà una priorità -ha specificato- oltre
ad incrementare la ricerca di fonti finanziarie, anche a livello comunitario, seguire gli
sviluppi delle nuove forme di finanza cooperativa, come ad esempio i mini bond, ed individuare nuovi partner bancari, anche
Continua>>
Territori
Imprese
Sondaggio
Primo piano
3
evolvendo le relazioni e potenziando quelle
con le finanziarie territoriali, favorendone la
riorganizzazione .
Coopfond conferma il suo ruolo attivo nella
rete degli strumenti finanziari Legacoop, con
l’obiettivo di assicurare più risorse e più servizi per le cooperative , intende verificare ed
eventualmente potenziare la strumentazione
a sostegno delle start-up cooperative, ritiene
utile potenziare in prospettiva ACI le relazioni
con i Fondi delle altre centrali cooperative,
che pur sono positive e cresciute nel corso
dell’ultimo esercizio.
CFI: nel 2013 deliberati 29 interventi che interessano 1.400 lavoratori; difficoltà per i settori delle
costruzioni e dell’industria, tiene
la cooperazione sociale
Nell’ultimo triennio, le cooperative presenti
nel portafoglio di CFI hanno registrato un
decremento delle performance aziendali,
soprattutto quelle che operano nel settore
delle costruzioni e nell’indotto. Tutte le componenti della domanda interna hanno mostrato una contrazione più ampia nel
Mezzogiorno: i consumi hanno risentito
della peggiore dinamica dell’occupazione e
delle retribuzioni; il maggiore calo dell’accumulazione di capitale riflette il più basso
livello di utilizzo degli impianti, le più sfavorevoli condizioni finanziarie e il maggiore
grado di incertezza sulle prospettive della
domanda futura, nonché le maggiori difficoltà strutturali dell’industria meridionale.
Non è un quadro confortante quello tracciato da Camillo De Berardinis, Amministratore Delegato di CFI, Cooperazione
Finanza Impresa, la società promossa dalle
organizzazioni -AGCI, Confcooperative e Legacoop- che fanno parte dell’Alleanza delle
Cooperative Italiane e partecipata dal Ministero dello Sviluppo Economico, che opera
per la tutela dell’occupazione partecipando
al capitale di rischio delle cooperative e sostenendone investimenti e progetti anche
con finanziamenti ad hoc.
“Il Sud Italia” -ha sottolineato De Berardinis- “risulta il più colpito dalla crisi di mercato tanto da far registrare, nel 2012, un
-35% del valore della produzione, mentre
per il 2013 si stima un ulteriore abbassaPrimo piano
ACI
mento del 50%. Da un confronto tra le cooperative in portafoglio nel 2012 e nel 2013
risulta che tutti i settori hanno subito forti
impatti negativi, che hanno determinato un
calo del fatturato, un depauperamento del
patrimonio e il ricorso ad ammortizzatori sociali quali CIG, CIGS e contratti di solidarietà.
Nel 2013, il 25% delle cooperative in portafoglio ha fatto ricorso agli ammortizzatori
sociali per abbattere i costi del personale
e/o ristrutturarsi in funzione di una sopraggiunta minore produttività”.
Dopo aver fornito i dati relativi ai diversi settori di intervento -dove alle situazioni di
maggiore difficoltà delle costruzioni e dell’industria manifatturiera fanno da bilanciamento le maggiori capacità di resistenza
alla crisi evidenziate dalla cooperazione sociale- De Berardinis ha fatto il punto sugli
impieghi della società, evidenziando come
anche nel 2013 si confermi un trend di crescita degli interventi: 65 i progetti valutati, di
cui 29 deliberati (+45% rispetto al 2012;
+125% rispetto al 2011); è invece diminuito il numero di operazioni di workers
buy-out, con 3 progetti deliberati contro i 7
del 2012.
“Il valore complessivo dei nuovi interventi
deliberati nel 2013” -ha aggiunto De Berardinis- “supera i 10 milioni di euro (+50%
rispetto al 2012; +180% rispetto al 2011),
a sostegno di imprese che complessivamente impiegano circa 1.400 addetti, con
un valore medio per intervento di circa
350.000 Euro, che deriva da un insieme di
operazioni minori e di progetti più impegnativi per dimensione di fatturato e livello
occupazionale”.
Circa la tipologia degli interventi, l’Ammini-
Legacoop
Settori
stratore Delegato di CFI ha chiarito che
sono aumentati gli impieghi in capitale di
debito rispetto a quelli in capitale sociale ed
è aumentato il valore delle garanzie acquisite.
“Il profilo di rischio di alcuni progetti deliberati” -ha spiegato De Berardinis- “le criticità
del contesto, la scarsa disponibilità del sistema bancario nel medio lungo termine, a
prescindere dalle garanzie offerte, l’andamento negativo di diverse cooperative partecipate, le perdite pregresse che
impediscono la remunerazione del capitale
sociale, hanno determinato un significativo
utilizzo della linea di intervento in capitale
di debito che, in alcuni casi, è stata una
scelta obbligata”.
De Berardinis è quindi passato ad illustrare
il piano di attività 2014-2015 (una programmazione biennale deliberata dal CdA
di CFI recuperando una originaria previsione contenuta nella Legge 49/1985,
nota come Legge Marcora, e trasmessa,
per la necessaria approvazione, al Ministero
dello Sviluppo Economico, azionista di maggioranza), sottolineando che l’obiettivo è di
finanziare 80 progetti per un importo di 30
milioni di Euro, che si aggiungeranno ai 160
milioni complessivamente investiti fino ad
oggi, con un numero complessivo di lavoratori interessati di circa 5.000 unità.
“Pur nella difficile congiuntura in cui si trova
ad operare” -ha sottolineato De Berardinis“CFI intende proseguire con ancora maggiore determinazione nella sua missione di
strumento di promozione/sviluppo e di salvaguardia dell’occupazione, con una serie
di misure: aumentando la quantità e la qualità degli impieghi, attraverso sia un contenimento dei tassi di interesse, sia un
aumento delle garanzie relative agli interventi; calibrando gli interventi tra capitale e
finanziamenti, in modo da garantire una
maggiore ‘tenuta’ del Fondo di Rotazione e
permettere accantonamenti a copertura dei
rischi e la creazione di riserve; rafforzando
il presidio, attraverso il monitoraggio, sulle
cooperative partecipate e sui loro risultati
gestionali; migliorando la comunicazione
verso l’esterno, per far conoscere meglio le
modalità di intervento di CFI; creando un
network tra le cooperative partecipate per
favorire lo scambio di esperienze, la crescita dell’imprenditorialità e ottenere nuove
Continua>>
Territori
Imprese
Sondaggio
Primo piano
4
sinergie tra le cooperative stesse”.
Resta comunque sullo sfondo, in relazione
al perdurare della crisi, il problema di avere
una disponibilità maggiore di risorse da destinare a progetti di sviluppo e di salvaguardia dell’occupazione. A questo
proposito De Berardinis ha ricordato che CFI
ha avanzato al Ministero dello Sviluppo Economico due richieste. La prima è che possano essere utilizzate le risorse già
stanziate nel bilancio 2013 dello Stato e
non ancora spese (ad esempio attingendo
dal Fondo per Crescita istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico nel 2012),
creando un apposito fondo a gestione separata, sotto il controllo del Ministero
stesso, da destinare ad interventi di sostegno alle start up in tutto il Paese e di ristrutturazione delle cooperative già esistenti
nelle Regioni del Sud. La seconda è quella
di inserire le finanziarie “Marcora” -sulla
scorta della risoluzione unanime votata dal
Parlamento Europeo, che ne ha sottolineato
il ruolo positivo per la tutela dell’occupazione, indicandolo come esempio da replicare in altri paesi dell’Unione- tra i soggetti
destinatari delle risorse dei Programmi
Operativi Nazionali nell’ambito dei Fondi
Strutturali europei.
IL PUNTO
La strumentazione finanziaria ci ha permesso di assicurare
una maggiore tenuta del sistema cooperativo
di fronte alla crisi; necessario riprendere progetto
della rete degli operatori finanziari
Le conclusioni di Giuliano Poletti
“La massa di risorse finanziarie, pari a
circa due miliardi, che siamo riusciti a
movimentare e mettere a disposizione
delle cooperative, ci hanno anche consentito di intervenire in situazioni di difficoltà o di crisi, garantendo, così, una
maggiore tenuta del sistema cooperativo; senza questi interventi oggi, forse,
alcune realtà imprenditoriali cooperative non esisterebbero più”. È iniziato
con questa osservazione l’intervento
conclusivo del Presidente di Legacoop,
Giuliano Poletti, della discussione sul
punto all’ordine del giorno dedicato ad
un bilancio dell’attività di Coopfond e
di CFI.
“Stiamo portando avanti con impegno”
-ha sottolineato Poletti- “un’attività di
adeguamento della strumentazione finanziaria che abbiamo costruito alle
nuove esigenze e di miglioramento
della nostra capacità di monitoraggio.
Un’attività molto delicata, perché richiede estrema attenzione nel valutare
la coerenza degli interventi con i contesti territoriali e settoriali nei quali si
collocano e perché deve comunque
essere salvaguardato il principio dell’autonomia e della responsabilità delle
cooperative nell’assumere le decisioni
che riguardano la gestione dell’imPrimo piano
ACI
presa”. A tale proposito, Poletti ha
chiarito che il ruolo di Legacoop deve
essere quello di produrre analisi e valutazioni di mercato, di promuovere le
condizioni affinché strumenti consortili
ed interessi delle cooperative trovino
un’integrazione positiva. “Serve un lavoro complicato, da fare a livello settoriale e territoriale” -ha aggiunto il
Presidente di Legacoop- “costruendo
meccanismi di dialogo e di confronto
che ci aiutino a fare le scelte necessarie, così come a costruire le condizioni di contesto che aiutino le imprese
cooperative a riposizionarsi sul mercato”.
Dopo aver ribadito che la priorità di
questa fase è quella di fare tutti gli
sforzi possibili per salvaguardare la
continuità delle imprese, Poletti ha sottolineato che è stato fatto un lavoro
Legacoop
Settori
importante sulla strumentazione finanziaria, con un importante ruolo di
promozione e di coordinamento svolto
da Coopfond, realizzando grandi passi
in avanti rispetto a cinque anni fa.
“Siamo, però” -ha osservato- “ancora
molto legati alle banche; banche che,
a loro volta, stanno cambiando, come
dimostrano i casi di Banca Prossima,
del Gruppo Intesa, e di Banca Etica
che indirizzano la loro attività a sostegno dei processi di sviluppo dell’impresa sociale. Per questo dobbiamo
fare ulteriori passi avanti per capire
come, rispetto alle dinamiche evolutive del sistema finanziario e creditizio,
riusciamo a confermarci come interlocutori affidabili ed attrattivi, senza trascurare l’esigenza di attivare nuovi
strumenti, in particolare per favorire e
sostenere l’impegno dei soci a rafforzare la capitalizzazione delle proprie
cooperative”.
E tra le cose da fare nell’immediato,
Poletti ha indicato la necessità di riprendere il progetto per la creazione di
una rete di operatori finanziari per
avere, su tutto il territorio nazionale,
un’efficace interfaccia tra le esigenze
delle cooperative e le opportunità che
possono essere offerte dalla strumentazione finanziaria.
Territori
Imprese
Sondaggio
5
La Carta delle prestazioni associative certe ed esigibili
Il 2014 ormai alle porte vedrà la nascita di
Capace. Ovvero la Carta delle prestazioni associative certe ed esigibili. Un
catalogo completo che presenterà tutti i servizi a cui le imprese aderenti hanno gratuitamente diritto, a patto ovviamente siano in
regola con il pagamento dei contributi associativi. Uno strumento che ‘viaggerà’ soprattutto on line e che determinerà – di
conseguenza – anche un riassetto dell’area
web oggi dedicata sul portale associativo
alla Rete Nazionale Servizi.
un quadro d’insieme e un’informazione dettagliata sull’organizzazione Legacoop, o tutta
una serie di informazioni utili sui versamenti
di contributi associativi, il contributo di revisione, il versamento del 3% a Coopfond ma
anche l’ultimo numero e l’archivio di Legacoop Informazioni, la newsletter organi ufficiale dell’associazione.
Capace sarà promosso attraverso una campagna che coinvolgerà sia le sedi territoriali
e settoriali sia ogni singola cooperativa e si
integrerà con il decollo del kit di benvenuto,
che sarà consegnato a mano o spedito a
tutti i neoaderenti. Il kit – oltre all’attestato di
adesione, la lettera del presidente, un gadget annuale, i voucher promozionali – conterrà un promo cartaceo di Capace: un
pieghevole che illustra i servizi che si potranno trovare sul web, all’interno dell’area
riservata – e, dove presenti, le integrazioni
che il territorio mette a disposizione degli
aderenti in aggiunta ai servizi del pacchetto
nazionale.
La fruizione di Capace sarà aperta, infatti, a
tutti gli associati che potranno accedere alla
relativa area internet tramite l’inserimento di
user e password. Qui troveranno i servizi per
le associate, ovvero il catalogo delle prestazioni associative garantite su tutto il territorio nazionale ed incluse nel contributo
associativo; le convenzioni; la rassegna
stampa ma anche l’accesso a tutte le prestazioni della Rete Nazionale Servizi con i
servizi informativi su Fisco e diritto societario, Lavoro sicurezza e privacy; Legale; Ambiente; Credito e finanza; Opportunità e
incentivi e le rubriche, a partire da L’esperto
risponde, e un motore di ricerca dedicato
per le ricerche avanzate.
Dalla stessa homepage da cui si potrà accedere a Capace, sarà possibile fruire delle
informazioni ‘libere’, a disposizione di tutti,
quali i recapiti del sistema Legacoop, con
dati numerici, attività, organizzazione, ovvero
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
6
ALLEANZA COOPERATIVE
>> Alleanza Cooperative
Progetto sui Servizi Integrati
nella logistica portuale
>> Pesca
Nel quadro del Progetto Made in Italy Straordinario promosso dall’Alleanza delle Cooperative
Italiane
a
supporto
dell’internazionalizzazione delle imprese
cooperative associate che operano nei servizi integrati e nella logistica portuale, si è
svolta una missione di rappresentanti delle
istituzioni, di operatori del settore e di cooperatori turchi, che, dal 10 al 13 dicembre
hanno avuto incontri con realtà cooperative
italiane ed istituzioni dei porti di Trieste, Venezia e Ravenna.
La missione ha avuto inizio a Trieste dove,
martedì 10 dicembre, si è svolto un workshop sulle opportunità di collaborazione tra
le imprese italiane e turche nel settore dei
servizi di logistica portuale. Il workshop ha
visto la partecipazione dei rappresentanti
del movimento cooperativo italiano, a livello
nazionale e regionale: Massimo Stronati,
Coordinatore dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Servizi ed Utilities, Olga Pegoraro, Presidente di Agci Servizi, Loris
Asquini, Coordinatore del Settore Servizi
Veneto-Friuli Venezia Giulia/Legacoop, Erik
Renzi, Presidente di Confcooperative Trieste, oltre a molti cooperatori locali. Inoltre,
sempre sul versante italiano, hanno preso la
parola i rappresentanti delle istituzioni locali: il Sindaco di Trieste, Giovanni Cosolini e, in rappresentanza della Presidente
della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora
Serracchiani, è intervenuto l’Assessore alla
Cultura, Gianni Torrenti. L’Autorità Portuale di Trieste è stata rappresentata dalla
Dott.ssa Francesca Trampus.
Il console onorario della Turchia a Trieste,
Enrico Samer, ha partecipato all’intera
giornata dei lavori del workshop.
All’interno delle varie sessioni del workshop,
hanno contribuito ad approfondire il quadro
dei rapporti economici e commerciali e le
prospettive di collaborazione tra Italia e Turchia, le rappresentanti del Ministero dello
Sviluppo Economico, co-realizzatore dell’iniziativa, Paola Brunetti e Sandra Venuta della Direzione Generale delle
Politiche di Internazionalizzazione e Promozione degli Scambi, Gianni Fiaccadori, Direttore Logistica e Subcontracting
>> False Cooperative
>> Liguria
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
dell’ICE-Agenzia, Giuseppe Arcucci, Direttore Inward Investment INVITALIA, Agenzia nazionale per l’attrazione degli
investimenti e lo sviluppo d’impresa,
Come affrontare il mercato turco e ed il
ruolo del credito sono stati affrontati da
Paolo Quattrocchi, partner Studio Legale
Associato NCTM, e da Massimo Meliconi, Responsabile Estero ICCREA-Banca
Impresa.
Sul versante turco era presente una nutrita
rappresentanza di esponenti cooperativi, in
Turchia esiste un consolidato movimento
cooperativo con oltre 84.000 cooperative,
8 milioni di soci pari all’11% della popolazione turca e rappresentanti di primo piano
del Ministero dei Trasporti, di società di logistica e operatori portuali che hanno presentato le linee guida del governo turco per
i prossimi anni ed il settore della logistica e
dei servizi portuali in Turchia.
La seconda giornata della due giorni triestina, mercoledì 11 dicembre, è stata dedicata agli incontri degli operatori economici
turchi con l’Autorità Portuale di Trieste e le
realtà triestine dell’indotto portuale: nello
specifico sono state visitate alcune aree del
porto dove operano le cooperative Intermodale Trieste, Cooperativa Triestina
Lavori di Facchinaggio, Aster Coop,
Idealservice e Sorveglianza notturna e
diurna.
Dopo gli incontri di Trieste, la delegazione
turca ha toccato, il 12 dicembre, sotto la
guida di Nicola Comunello, Responsabile
settore Servizi Legacoop Veneto, i porti di
Venezia e Chioggia.
A Venezia i delegati sono stati ricevuti dal
Segretario Generale Claudia Marcolin e da
alcuni membri dello staff tecnico dell’Autorità Portuale che li hanno accompagnati in
una visita alle strutture portuali e alle aree
Territori
Imprese
Sondaggio
7
del porto dove lavorano le imprese Nuova
Compagnia Portuale di Venezia e Cooperativa Portabagagli del Porto di Venezia.
A Chioggia la delegazione turca e stata ricevuta dal Capitano Oscar Nalesso, Consigliere
Delegato dell’Azienda Speciale per il Porto di
Chioggia, dalle cooperative Impreport e
Serviport, dal titolare dell’Agenzia Marittima Boriani nonché Presidente del Comitato
Rilancio del Porto di Chioggia e dal dott. Gabriele Esposito Alaia, Responsabile dell’Agenzia delle Dogane di Venezia S.O.T. di
Chioggia.
Nell’ultima tappa della missione, il 13 dicembre a Ravenna, i delegati della Turchia
hanno incontrato i colleghi locali dell’Alleanza
delle Cooperative, Rudy Gatta, responsabile
del settore Servizi di Legacoop Ravenna, e
Pier Nicola Ferri, responsabile Federlavoro e
servizi di Confcooperative Ravenna, l’Autorità Portuale, i dirigenti del Consorzio CICLAT e la cooperativa Gruppo
Ormeggiatori del Porto di Ravenna.
Le grandi potenzialità della logistica portuale
e la sua importanza per l’economia delle città
portuali del Nord Adriatico unitamente all’interesse degli operatori turchi, con cui il sistema logistico di queste città ha già
consolidati contatti, costituisce un elemento
di riferimento per i prossimi anni nel cammino di promozione degli scambi e delle collaborazioni tra imprese dei due paesi in un
settore strategico per l’Italia.A fine 2013, infatti, con un tasso di crescita stimato attorno
al 3-4 per cento su base annua, la Turchia si
collocherà al quinto posto fra i 20 paesi
emergenti a maggiore crescita.
L’Obiettivo che l’Alleanza si è prefissa con
questo progetto è quello di sviluppare la conoscenza reciproca e delle esperienze tra associazioni cooperative, imprese, operatori ed
istituzioni dei due Paesi nel settore dei servizi
e delle utilities, con il fine ultimo di gettare le
basi per future partnership tra imprese.
L’organizzazione della missione in Italia degli
operatori turchi, realizzata in stretta collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e con il supporto dell’Ambasciata
della Turchia in Italia e dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara, nonché il programma delle visite ed il workshop di Trieste sono stati curati
da Simona Cicconi, Loris Asquini, Stefania Marcone (Legacoop Servizi e LePrimo piano
ACI
gacoop nazionale); Gianna Perra e Milena Cannizzaro (Confcooperative e Federlavoro); Nicola Ascalone e Filippo
Turi (AGCI e AGCI Servizi) in collaborazione con i colleghi delle strutture cooperative di Trieste, Venezia e Ravenna.
PESCA
Alleanza Coop, riforma europea
PCP ai blocchi di partenza
FALSE COOPERATIVE
Poletti, soddisfatti per operazione
Guardia di Finanza di Torino
“Siamo davvero soddisfatti per l’operazione
condotta oggi a Torino dalla Guardia di Finanza, analoga a quella messa in atto dalla
Finanza la settimana scorsa a Pavia, nei
confronti di un imprenditore che utilizzava
false cooperative per frodare il fisco”.
È quanto afferma Giuliano Poletti, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, anche a nome dei Copresidenti
Maurizio Gardini e Rosario Altieri, in un
comunicato diffuso il 17 dicembre.
“Da lungo tempo” -aggiunge Poletti- “ribadiamo la necessità di una più incisiva azione
di contrasto contro queste forme ‘deviate’ di
cooperazione, che, operando in modo illegale, fanno concorrenza sleale alle buone
cooperative, che rispettano gli obblighi fiscali, contributivi e contrattuali, e ne danneggiano la reputazione”.
“Siamo convinti” -aggiunge il Presidente
dell’Alleanza delle Cooperative- “che per
sconfiggere questo fenomeno, dove spesso
si registrano anche pericolose infiltrazioni
della criminalità organizzata, sia necessario,
oltre che rafforzare ulteriormente l’attività di
vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico, attivare una collaborazione tra i diversi istituti -da quelli previdenziali a quelli
per la sicurezza sul lavoro, agli Ispettorati
provinciali del lavoro- ed i corpi investigativi
che, come la Guardia di Finanza, sono preposti ad intervenire nei casi in cui non si ottemperi ad obblighi normativi e fiscali”.
“Per parte nostra” -conclude Poletti- “proseguiremo il nostro impegno di sollecitazione e partecipazione al lavoro degli
Osservatori Provinciali sul Lavoro, costituiti
sulla base di un accordo tra le organizzazioni cooperative ed il Ministero del Lavoro,
che possono rappresentare un efficace strumento per la lotta all’illegalità”.
Legacoop
Settori
“Siamo soddisfatti di vedere entrare in vigore una Riforma disinnescata negli aspetti
più ingestibili e dannosi per la pesca italiana, anche se rimangono molti punti che
provocheranno sicuramente ulteriori difficoltà al settore con dubbia efficacia sulla
politica di conservazione degli stock”. E’
quanto afferma l’Alleanza delle cooperative
italiane della pesca in merito alla nuova riforma della PCP, che entrerò in vigore il 1°
gennaio 2014, dopo il voto definitivo della
Plenaria del Parlamento europeo.
Il testo è quello già noto da mesi sul quale
era stato raggiunto l’accordo politico alla
fine dei “triloghi” tra Parlamento, Consiglio
e Commissione europea. Il nuovo Regolamento di base della Politica Comune della
Pesca comporta il raggiungimento della
massima cattura sostenibile (MSY) di tutti
gli stock ittici entro 2015-2020, il progressivo (2015-2019) bando dei rigetti in mare,
che in Mediterraneo riguarderà tutte le specie soggette a limiti di cattura e a taglia minima di sbarco. Possibile, inoltre, un
maggiore decentramento del processo decisionale che, in determinate condizioni,
darà maggiore iniziativa e protagonismo
agli Stati membri. Tramontato l’obbligo di
istituzione del sistema di quote individuali
trasferibili e di un vero e proprio regime differenziato in favore della piccola pesca,
mentre per gli aiuti alla flotta, in particolare
per arresti definitivi e temporanei delle imbarcazioni, è caduto il tabù che li voleva del
tutto eliminati. Un testo, quindi, che ha subito lungo la fase di consultazione, ma soprattutto nel nuovo processo di codecisione
tra Consiglio e Parlamento stabilito dal Trattato di Lisbona, cambiamenti non secon-
Territori
Imprese
Sondaggio
8
dari, miglioramenti soprattutto grazie al lavoro svolto dalla Commissione Pesca del
Parlamento europeo al livello del Comitato
delle Rappresentanze Permanenti degli
Stati membri presso l’Unione europea (COREPER). “Considerata la proposta di partenza della riforma della Pcp, non possiamo
che ringraziare i nostri Europarlamentari, la
Direzione Generale della Pesca del Mipaaf
e i nostri rappresentanti in COREPER per
aver recepito i contributi e le istanze che
l’Alleanza non ha mancato di esprimere per
tutelare gli interessi legittimi della pesca italiana, spingendo nella giusta direzione” sottolinea l’Alleanza.
L’attenzione ora si sposta sul Feamp. L’Alleanza chiede che gli interessi della pesca
italiana vengano ora ancor più decisamente
sostenuti nei triloghi in corso sul nuovo
Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca
(FEAMP, programmazione 2014-2020) che
costituirà lo strumento applicativo della riforma. “La bozza in discussione è stata anch’essa già migliorata per diversi aspetti
dalla codecisione ma presenta tuttora, insieme a nuove opportunità, un eccesso di
condizionalità e limitazioni che rischiano di
vanificare la spinta innovativa della stessa
riforma”.
Per questo, afferma l’Alleanza, sarà importante sviluppare nei prossimi mesi un inteso lavoro di confronto tra tutti gli attori del
settore e le Istituzioni impegnate nel processo decisionale, che dovrebbe concludersi nel 2014.
LIGURIA
Nasce l’Alleanza delle Cooperative
in regione; Granero è il Presidente
Oltre 22.000 tra dipendenti e soci lavoratori.
Quasi mille cooperative associate. Quattordici
sedi operative sparse sul territorio in grado di
fornire servizi integrati alle cooperative esistenti e a quelle future.
L’Alleanza delle Cooperative diventa una realtà anche in Liguria.
Agci Liguria, Confcooperative Liguria e Legacoop Liguria hanno infatti presentato, il 13 dicembre, il coordinamento regionale
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
Un atto che è il naturale sviluppo della nascita
dell’ Alleanza delle Cooperative Italiane che
Primo piano
ACI
prevede di articolare il coordinamento a livello settoriale e territoriale.
“Non è un semplice atto formale – spiegano
Pietro Civello, Stefano Marastoni e Gianluigi Granero, i presidenti delle tre organizzazioni che rappresentano le cooperative in
Liguria -.
Questa Alleanza ci permetterà di coordinare
l’elaborazione delle posizioni e le proposte di
politica cooperativa, confrontandoci ai tavoli
istituzionali con un’unica posizione.
Grazie ad una continuativo scambio di informazioni potremo assumere decisioni immediate nei diversi luoghi di rappresentanza”.
Le cooperative aderenti fatturano circa 2 miliardi di euro. Una dimostrazione che il mondo
cooperativo ha tenuto di fronte alla crisi meglio di altre forme d’impresa.
“Ma è evidente che questa crisi ha colpito
anche noi, inutile nasconderlo – proseguono
Civello, Marastoni e Granero -. Ecco perché
diventa fondamentale sviluppare in modo
sempre più efficace la gamma dei servizi da
offrire alle cooperative già esistenti e a coloro
che intendono costituirne una nuova.
Oggi gli aspetti fiscali, normativi e quelli legati
al credito sono fondamentali per le nostre
imprese. Dobbiamo aumentare i nostri servizi in questi campi.
In questo modo i rispettivi Centri servizi e gli
Enti di settore potranno realizzare azioni progettuali e gestionali comuni. Analizzare opportunità di finanziamento a tutti i livelli.
Affiancare i giovani sin dall’uscita dell’Università spiegando le diverse opportunità che la
formula cooperativa può offrire a loro”.
Il coordinamento sarà esercitato senza istituire strutture permanenti e senza costi fissi.
“Non vogliamo creare sovrastrutture inutili –
proseguono i rappresentanti dell’Alleanza
delle Cooperative in Liguria -. Dobbiamo al
contrario essere sempre più snelli per valutare insieme l’andamento della cooperazione,
simulare impatti normativi, elaborare studi finalizzati a proposte e iniziative pubbliche, rea-
Legacoop
Settori
lizzare ricerche in grado di fornire numeri e
dati a tutti coloro che al mondo della cooperazione vogliono avvicinarsi”.
Quasi mille le cooperative aderenti alle tre organizzazioni. Altrettanto quelle in Liguria che,
senza essere iscritte, operano a volte tra luci
e ombre.
“Vogliamo innanzitutto valorizzare le nostre –
concludono Civello, Marastoni e Granero -.
Difendendo la loro capacità di stare sul mercato soprattutto in quei settori dove è necessario riconoscere le capacità professionali e le
storie aziendali senza essere costantemente
condizionati dalle offerte al massimo ribasso.
Vogliamo favorire iniziative comuni di promozione che possano portare alla creazione di
nuovo modelli di sviluppo e opportunità lavorative.
Possiamo unire le nostre competenze nei diversi settori e creare collaborazioni vincenti
ad esempio tra l’agricoltura sociale, il turismo
e la pesca.
Oppure sviluppare nuove imprese nel settore
delle biotecnologie.
Il nostro ruolo deve essere anche quello di individuare nuovi canali di sviluppo, elaborare
progetti e metterli a disposizione delle nostre
cooperative.
Ma vogliamo anche riconfermare con questa
Alleanza il nostro obiettivo di combattere le
forme di falsa cooperazione che sono elemento di distorsione del mercato in molti settori.
Le nostre cooperative sono soggette a revisioni contabili e legali molto rigorose. Sarebbe
sufficiente che anche le cooperative non
iscritte fossero obbligate ad essere controllate dal Servizio Vigilanza delle diverse Centrali Cooperative. Una prima apertura in
questo senso da parte del Ministero l’abbiamo avuta, ora aspettiamo nuovi passi concreti”.
Dalle istituzioni il mondo della cooperazione
si aspetta risposte, tempi e modalità certe.
Per confrontarsi, da oggi, troveranno come
interlocutore la certezza dell’Alleanza delle
Cooperative.
L’incontro ha ratificato la nomina di Gianluigi
Granero alla presidenza dell’Alleanza delle
Cooperative liguri. Granero rimarrà in carica
per un anno.
Avrà come vice presidenti Civello e Marastoni,
i presidenti delle altre due organizzazioni di
rappresentanza delle cooperative.
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
>> Lampedusa
9
LAMPEDUSA
Poletti, i fatti mostrati dalle immagini non ammettono giustificazioni
“Le immagini dei migranti sottoposti ad un
trattamento sanitario nel centro di accoglienza di Lampedusa, trasmesse nei giorni
scorsi dal TG 2, hanno mostrato fatti che
non ammettono giustificazioni e che sono
inammissibili sotto il profilo del rispetto della
dignità umana, soprattutto quando si tratta
di persone che vivono una condizione di
estremo disagio e di difficoltà”.
Il Presidente di Legacoop, Giuliano Poletti,
interviene così, con un comunicato diffuso il
19 dicembre, nel dibattito che si è aperto sul
centro di primo soccorso ed accoglienza di
Lampedusa.
“L’indagine aperta dalla Procura di Agrigento” - aggiunge il Presidente di Legacoop- “e quella avviata da Legacoop Sicilia
sono perciò da considerare un atto doveroso
per riuscire ad accertare rapidamente che
cosa è veramente successo nel Centro ed a
stabilire le responsabilità di tutti i soggetti
coinvolti, dai gestori ai responsabili dei controlli”.
Oltre a precisare, in riferimento ad alcune
affermazioni contenute negli articoli di
stampa pubblicati oggi, che Legacoop è
un’associazione che rappresenta le cooperative e quindi non è titolare di alcuna attività
di gestione, Poletti sottolinea che “di fronte
a situazioni come quelle che si sono determinate a Lampedusa, dove è evidente che le
strutture esistenti non sono assolutamente
sufficienti a rispondere ad un fenomeno che
ha ormai assunto le dimensioni di un’emergenza umanitaria, è giusto che i cooperatori
si interroghino sull’opportunità di proseguire
la loro attività di assistenza a migranti e profughi se non si determina, nell’immediato,
un cambiamento profondo nella politica di
accoglienza e di integrazione. Senza dimenticare la necessità, indicata anche dal Viceministro dell’Interno Bubbico, di modificare
le procedure per l’affidamento dei servizi nei
centri, superando, in particolare, il ricorso al
metodo del massimo ribasso”.
“Per questo” - conclude Poletti - “invitiamo
tutti i cooperatori che operano in questo tipo
di strutture a denunciare con forza situazioni
che impediscono un adeguato svolgimento
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
della loro attività e ad interromperla quando
ci sia anche solo il rischio di ledere la dignità
umana, sia quella dei migranti sia quella
degli stessi operatori, uno dei valori che le
cooperative pongono da sempre alla base
della loro missione”.
Legacoopsociali: indignati da
immagini TG2
Pubblichiamo, di seguito, il testo del comunicato diffuso da Legacoopsociali il 17 dicembre.
Le immagini trasmesse ieri dal Tg2 sulle
condizioni dei migranti nel Centro di prima
accoglienza di Lampedusa ci lasciano indignati e pieni di amarezza. Nessuna situazione di emergenza e nessuna condizione
di “pressione” possono giustificare un trattamento che mortifica la dignità delle persone ospiti di quel Centro e che insieme
mortifica anche la dignità degli stessi operatori sociali.
Legacoopsociali si riconosce nelle parole
del sindaco dell’isola Giusy Nicolini che,
commentando quelle immagini, ha detto:
“bisogna provare vergogna”.
Legacoop Sicilia istituisce commissione d’inchiesta sull’accaduto
“La presidenza di Legacoop Sicilia ha promosso questa mattina l’istituzione di una
commissione d’indagine conoscitiva, affidandone la responsabilità a LegacoopSociali, sui fatti verificatesi al centro di
accoglienza di Lampedusa dopo il video
shock trasmesso dal Tg 2”. A darne notizia
è la stessa associazione del mondo cooperativo. “La commissione – si legge nella
nota diffusa il 18 dicembre dalla presidenza
regionale – si avvarrà anche dell’apporto di
professionisti esterni, per accertare al meglio
disfunzioni e responsabilità. In ogni caso Legacoop Sicilia ha già dato indicazione alle
cooperative socie di Lampedusa Accoglienza di rimuovere e rinnovare il management attuale e di avviare immediatamente
una migliore organizzazione con altre professionalità”. Secondo Legacoop “comportamenti come questi non sono ammissibili
anzi, sono contrari all’etica cooperativa e
Territori
Imprese
Sondaggio
Legacoop
10
vanno rimossi e sanzionati”. Nel documento
redatto al termine di una riunione dell’organismo dirigente si lancia un invito anche ai
governi regionale e nazionale e al mondo
associativo. “Dopo l’indignazione generale
davanti alle scene viste in tv di sindaci, prefetti, ministri, associazioni e cittadini, siamo
i primi a chiedere che i riflettori sul delicato
tema dell’accoglienza dei migranti restino
accesi per affrontare alla radice la questione.
Non c’è alcuna giustificazione per quanto è
accaduto ma non sottolineare lo stato di assoluta precarietà in cui gli operatori del Centro di Lampedusa sono costretti a lavorare
Primo piano
ACI
dal punto di vista logistico e strutturale, significherebbe non guardare in faccia la realtà e limitarsi a gridare allo scandalo. E’
bene ricordare che il centro di Lampedusa è
stato bruciato, distrutto e mai ricostruito e
dunque gli operatori lavorano in condizioni
che non assicurano l’assolvimento al meglio
dell’accoglienza delle persone. Ricordiamo
infatti che la capienza del centro è appena
sufficiente ad accogliere 250 persone, mentre ora gli ospiti sono oltre 600 e sono arrivati fino a 1200. Ci sono tante responsabilità
rispetto a questo stato di cose. Quella delle
cooperative è stata di non avere alzato ab-
Legacoop
Settori
bastanza la voce e di non avere preteso interventi immediati”. La nota di Legacoop
continua con un appello: “Ben vengano le
inchieste, si evitino le strumentalizzazioni interessate, si faccia chiarezza e soprattutto
si affronti il tema dei Centri di Prima accoglienza, su come debbano essere attrezzati,
quali standard qualitativi dell’accoglienza
debbano offrire e con quali risorse. Come
Legacoop ribadiamo che rispetto al fenomeno dell’immigrazione sia necessario
uscire dalla cultura dell’emergenza e avviare
interventi strutturali per affrontare le questioni alla radice”.
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
>> Agroalimentare
11
AGROALIMENTARE
Legacoop in Cina, soddisfazione
per esito missione a Chengdu
>> Legacoop Servizi
>> Turismo
Molto positivo l’esito della missione a Chengdu, nella provincia cinese del Sichuan, che
ha costituito l’evento culmine del “Progetto
pilota di sostegno alla commercializzazione
dei prodotti alimentari cooperativi in Cina”,
promosso da Legacoop con il sostegno di
Coopfond ed il supporto di Indaco, e realizzato in collaborazione con Legacoop Agroalimentare e Lega Pesca.
“I contatti stabiliti”, dichiarano Giuseppe Piscopo e Ettore Ianì, rispettivamente direttore e presidente delle due Associazioni
nazionali del settore agricolo e ittico di Legacoop, che hanno partecipato alla missione,
“hanno aperto un interessante ventaglio di
opportunità di business per le imprese cooperative, le cui produzioni, dall’olio ai vini, alla
pasta, dalle confetture ai preparati gastronomici, ivi incluse le conserve ittiche, hanno riscosso l’interesse ed il gradimento dei
buyers cinesi”.
Le attività del progetto, nuovo passo avanti
nelle attività di supporto alle internazionalizzazione delle imprese di Legacoop, hanno
previsto un evento degustativo aperto alla
partecipazione di distributori e operatori
Ho.re.ca, e una serie di incontri istituzionali
con i vertici della Retail Association, della Camera di Commercio Europea e dell’Ufficio
promozione degli investimenti esteri del GoPrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
verno di Pechino.
Per agevolare l’attivazione di contatti commerciali tra cooperative italiane e importatori
cinesi, sono stati organizzati per le imprese
incontri B2B, visite ai principali punti di distribuzione, e seminari tecnico-informativi
sulle modalità di accesso al mercato cinese
(procedure di certificazione, pratiche sdoganamento, contratti di distribuzione, possibile
attivazione di una piattaforma distributiva).
Chengdu, nella Cina dell’Ovest, è uno degli
epicentri di quella inarrestabile crescita cinese, in cui continua a registrare un trend di
forte aumento l’import alimentare dall’Italia,
passato dai 110 milioni di euro del 2010 agli
oltre 164 milioni dei soli primi 10 mesi del
2012. Un successo, quello del Made in Italy
agroalimentare, cui a pieno titolo le imprese
di produzione, trasformazione industriale e
lavorazione artigianale di matrice cooperativa offrono un contributo di eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare”.
Indaco,progetto“CooperativeFood
Going Abroad: The Chinese Market”
Grande interesse per le 6 cooperative agroalimentari presenti in Cina nell’ambito del progetto “Cooperative food going abroad: the
Chinese market”, voluto da Legacoop Agroalimentare e Lega Pesca e finanziato da Coopfond.
Il Work shop degustativo organizzato da Indaco a Chengdu, capitale della provincia cinese del Sichuan, ha visto partecipare circa
120 operatori cinesi del settore agroalimentare, che si sono alternati ai tavoli delle 6
aziende a degustarne i prodotti e conoscere
sia le tecniche di produzione, che le modalità di consumo nell’ambito della millenaria
tradizione culinaria italiana.
La Cina, pur non essendo ai primi posti come
valore assoluto dell’export alimentare italiano, è nota per essere in prospettiva il mercato mondiale forse più importante. Distanze,
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
12
dogane, differenze culturali, ecc. ne fanno un
mercato di non facile accesso per le imprese
estere, alle quali viene richiesta grande attenzione ai processi di market entry, ma al
contempo c’è la consapevolezza che si tratta
di un mercato che può concedere anche
grandi soddisfazioni commerciali. Infatti, l’iniziativa, dando conferme inequivocabili sulla
bontà del mercato, ha anche permesso di
comprendere la fattibilità del percorso di
market entry in Cina nei suoi molteplici
aspetti organizzativi e logistici.
Insieme alle cooperative Cantina Tollo
(Abruzzo), Cincinnato (Lazio), Le Fattorie Malatestiane (Emilia Romagna), Pastai gragnagnesi (Campania), Terre dell’Etruria
(Toscana), Cantina di Canneto Pavese (Lombardia) hanno partecipato all’evento il Presidente di Lega Pesca Ettore Ianì, il direttore
di Legacoop Agroalimentare Giuseppe Piscopo e il presidente di Indaco Simone
Mattioli, che hanno presentato le proprie organizzazioni ed incontrato le autorità cinesi
presenti all’evento: Wu Yanxiang direttore
dell’Ufficio di promozione degli investimenti
della provincia del Sichuan, Min L. Colinot
Direttore Generale dell’Unione europea delle
camere di commercio in Cina, Song Jian
Chao Segretario generale dell’Associazione
del Commercio al Dettaglio di Chengdu.
Dopo la prima giornata di incontri con i buyer
durante le degustazioni organizzate nell’ambito dell’esclusivo Ritz Carlton Hotel di Chengdu, la delegazione ha continuato la propria
attività incontrando i dirigenti della Chengdu
Retail Association, l’organismo di rappresentanza del settore. Incontro in cui si sono acquisite informazioni preziose sulle modalità
di affermazioni commerciali in Cina, ricevendo particolare interesse a sostenere l’inserimento di prodotti di qualità nella città di
Chengdu e nella provincia del Sichuan in genere.
La missione si è conclusa con una cena organizzata dai partecipanti con i prodotti
agroalimentari italiani, nel ristorante italiano
Grapa’s. Alla cena, aperta anche ad un pubblico pagante, sono stati invitati importanti
buyer, operatori del settore ho.re.ca e le principali autorità governanti il sistema commerciale locale e quello agroalimentare in
particolare.
Chengdu con i suoi 14 milioni di abitanti è la
quarta città della Cina e capoluogo della provincia del Sichuan (Cina Occidentale) dove
Primo piano
ACI
vivono 90 milioni di cinesi. Indaco Cina, che
oltre a Chengdu ha 3 basi operative anche a
Xiamen e a Kunming, è in grado di svolgere
ogni tipo di attività di sostegno alle imprese
italiane interessate ad internazionalizzare in
questo paese.
LEAGACOOP SERVIZI
Protocollo “Mille Occhi sulla Città”,
rinnovodell’accordosullasicurezza
Il 17 dicembre, alla presenza del Viceministro Filippo Bubbico, è stato firmato, presso
il Viminale, il rinnovo del Protocollo d’intesa
“Mille Occhi sulla Città” tra il Ministero
dell’Interno, l’Associazione Nazionale Comuni
d’Italia e le Associazioni rappresentative degli
Istituti di vigilanza privata, Legacoop Servizi,
Federlavoro e Servizi/Confcooperative, AGCI
Servizi, ASS.I.V, FederSicurezza.
Il Protocollo, siglato per la prima volta nel
2010, mira ad intensificare la collaborazione
tra le Forze di Polizia, la Polizia locale e gli
Istituti di Vigilanza privata, sviluppando un sistema di sicurezza integrato, nei compiti di
osservazione, raccolta e trasmissione di informazioni di particolare utilità ai fini della
prevenzione e repressione della criminalità.
Fabrizio Bolzoni, Presidente di Legacoop
Servizi, intervenendo anche a nome di Confcooperative e AGCI, ha ricordato il processo
di coordinamento e di costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
Ha sottolineato inoltre l’importante contributo
che può dare la cooperazione in questo settore, essendo fortemente radicata sul territorio, nonché il positivo esempio di
collaborazione pubblico/privato rappresentata dal Protocollo.
Pulizie/servizi integrati, al via
l’assistenza sanitaria integrativa
Lo scorso mese di novembre è stato formalmente costituito il Fondo “ASIM” – Ente assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti
delle imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi.
Nella seduta del 13 dicembre, l’Assemblea
dei soci, costituita dalle parti datoriali e sindacali firmatarie del CCNL del 31 maggio
2011, ha nominato il Consiglio Direttivo del
Legacoop
Settori
Fondo, composto in modo paritetico tra le
parti.
Alla carica di Presidente è stato indicato il
Dott. Antonio Camerano, responsabile delle
risorse umane della Cooperativa LAT di Firenze, associata a Legacoop Servizi, e alla
Vice Presidenza Elisa Camerini - Filcams
CGIL.
Compito del Consiglio direttivo sarà di lavorare per dare operatività concreta al Fondo,
sulla base di quanto previsto dall’art. 69 del
CCNL.
TURISMO
Davolio all’Euromeeting, abbandonareun’ideadelturismocheappartiene al paleolitico
Si è tenuta il 13 dicembre, a Bruxelles, la XI
edizione dell’Euromeeting, storico evento
toscano dedicato al turismo e alla sostenibilità.
All’evento hanno preso parte 130 partecipanti, per lo più rappresentanti delle istituzioni
europee, delle Regioni, delle associazioni di
categoria e delle Università e istituti di ricerca.
Il Dirigente della DG Entreprise Pedro Ortun
ha presentato le linee della programmazione
2014-2020; il turismo è menzionato direttamente solo in alcuni programmi ma sarà possibile sia per gli enti pubblici che per le
imprese avvalersi del sostegno di programmi
orizzontali, in cui vengono sostenuti l’innovazione, i progetti transnazionali, le piccole imprese, i territori rurali.
La Commissione Europea, per quanto riguarda il turismo, prosegue la propria attività
su alcune linee quali la facilitazione nel rilascio
dei visti, la definizione del label europeo per la
qualità, l’implementazione del sistema ETIS
costituito dagli indicatori di sostenibilità per le
destinazioni.
Francesca Tudini, Capo Unità Turismo. ha
ricordato i Bandi per i senior, i progetti Eden
per le piccole destinazioni turistiche, la collaborazione con il Consiglio d’Europa per il turismo culturale, la campagna di promozione
dell’Europa, ed ha insistito sulla necessità di
creare partenariato pubblico-privati.
Presentate alla conferenza le esperienze
della Toscana, della Generalità Valenciana,
della Catalogna, la Regione PACA, l’Istria,
le Azzorre.
Territori
Imprese
Sondaggio
Settori
13
Tra i relatori anche Maurizio Davolio, che
ha citato l’esperienza di AITR e di EARTH,
ed ha sottolineato l’esigenza di tenere conto
dei grandissimi cambiamenti in atto nel turismo, in particolare i sistemi di valutazione
degli alberghi e delle destinazioni compiuti
dagli ospiti che stanno vistosamente prevalendo sui sistemi affidati agli specialisti,
mettendo in crisi tutte le esperienze di certificazione; e il dilagare di forme di acquisto
e di prenotazione attraverso i portali delle
compagnie low cost nonché l’enorme suc-
Primo piano
ACI
cesso a livello mondiale di forme di turismo
su base gratuita o semi-gratuita. Anche le
politiche nel turismo devono tenere conto
di questi cambiamenti per non attardarsi su
concezioni che appartengono, ha sottolineato scherzosamente Davolio, al paleolitico.
Alla conferenza è intervenuto anche Roberto Guiggiani, in rappresentanza di ACI
Turismo Toscana.
Presente alla conferenza Debora Violi, Direttrice di Federcultura Turismo Sport.
Legacoop
Settori
Il giorno precedente si è tenuta la riunione
dell’Esecutivo di Necstour, di cui Davolio è
stato eletto componente in rappresentanza
degli associati privati come Responsabile di
Legacoop Turismo.
Necstour è impegnata nella diffusione e
sperimentazione degli indicatori del sistema
ETIS e le sue taskforce operano nel campo
del turismo accessibile, degli itinerari culturali e del turismo costiero.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
>> FVG Labor
14
FRIULI VENEZIA GIULIA LABOR
>> Lombardia
4tavolipercostruirelacomunitàdi
sviluppo a sostegno dei progetti
>> Veneto
Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste, quattro
tavoli di lavoro - uno per ogni provincia volti a presentare ed avviare “Fvg Labor”, il
nuovo progetto per creare impresa dell’Unione Province del Friuli Venezia Giulia rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni. I tavoli
saranno momenti in cui l’intero partenariato
di progetto, suddiviso per singola provincia,
si incontrerà con l’obiettivo di iniziare a costruire la comunità di sviluppo, che sosterrà
i progetti durante il percorso di Academy e
durante l’immissione sul mercato. Quattro
le date previste per l’avvio dei tavoli: il 18 dicembre a Gorizia, il 19 dicembre a Udine, il
19 dicembre a Trieste ed a gennaio 2014 a
Pordenone.
“Fvg Labor – Laboratori di lavoro giovanile”
prende il via da FAB della Cooperativa sociale Itaca, l’incubatore lanciato a Pordenone un anno e mezzo fa e assunto oggi a
modello nella creazione di percorsi innovativi che puntino sulle competenze e capacità dei giovani. Fvg Labor si propone così
di puntare sui ragazzi 18-35 anni rendendoli protagonisti nella realizzazione di imprese giovanili a carattere innovativo.
Promosso da Upi Fvg in collaborazione con
le Province di Pordenone, Udine, Gorizia e
Trieste, Cooperativa sociale Itaca, associazioni Arccs Arci Casa dello Studente, Banda
Larga, Eureka, Gap Tricesimo e Lucide, Fvg
Labor intende avviare quattro percorsi formativi di tipo esperienziale nelle quattro
province del Friuli Venezia Giulia. Nell’arco
di 80 giorni tali percorsi porteranno alla selezione di un massimo di 7 progetti per provincia, in cui i “progettisti-faber” avranno
l’opportunità di essere formati e sostenuti
nella creazione di un progetto di impresa da
sviluppare all’interno del proprio territorio.
Durante il percorso formativo di Academy i
faber, che potranno essere singoli o in
gruppo fino a tre componenti, verranno accompagnati da docenti esperti per quanto
riguarda le competenze tecniche necessarie alla progettazione di impresa, e da coach
che si occuperanno di approfondire
l’aspetto delle competenze sociali e trasversali.
Fvg Labor prevede anche altre figure di facilitazione, tra cui i mentor, professionisti di
>> Lombardia
>> Veneto
>> Liguria
>> Marche
>> Lazio
>> Campania
>> Abruzzo
>> Puglia
>> Calabria
>> Sicilia
>> Sardegna
>> Sardegna
>> Bologna
>> Reggio Emilia
>> Reggio Emilia
>> Modena
>> Rimini
>> Pesaro
>> Fano
>> Bari
>> Ragusa
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
settori specifici che affiancheranno i faber a
seconda dell’area di intervento prevista. Vi
saranno anche i tutor, che si occuperanno
dell’aspetto organizzativo e gestionale della
formazione, e cureranno i rapporti con i territori. Il ruolo di tutor sarà svolto dai partner
associati di progetto, ossia le associazioni
Eureka (Pordenone), Gap Tricesimo (Udine),
Banda Larga (Gorizia) e Arccs Arci Casa
dello Studente (Trieste).
Al termine del periodo di Academy, i progetti di impresa verranno nuovamente valutati. Da questa fase di ulteriore selezione
uscirà un unico progetto per ogni singola
provincia, al quale verrà assegnato un contributo di 12 mila Euro, oltre alla possibilità
di proseguire il percorso entrando in una
fase di vera e propria immissione sul mercato, che culminerà, a termine del progetto,
con la costituzione dell’impresa.
Al bando di Fvg Labor possono presentare
domanda i giovani di età compresa tra i 18
anni compiuti e i 35 anni, residenti oppure
presenti per ragioni di studio o di lavoro in
tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia. I
giovani con meno di 18 anni potranno infine
usufruire dell’attività di informazione, educazione e disseminazione attuata attraverso
le scuole che si renderanno disponibili a diffondere il messaggio di Fvg Labor.
LOMBARDIA
Legacoop, prosegue il progetto
Start-Up
Prosegue il progetto Start-up promosso da
Legacoop Lombardia, a sostegno di imprese cooperative nascenti nei comuni
mantovani colpiti dal sisma.
L’episodio sismico del maggio 2012 ha devastato molte comunità dell’Oltrepò mantovano. Accanto alla preoccupazione di
garantire opportunità di ripresa alle aziende,
vi è soprattutto l’esigenza di non disperdere
il grande patrimonio economico e culturale,
nonché la ricchezza costituita dal capitale
umano.
Nella necessità di creare nuove opportunità
occupazionali, dunque, Legacoop Lombardia sosterrà l’intervento a favore della startup di nuove imprese cooperative, erogando
contributi a fondo perduto per supportare la
fase di avvio e le prime attività delle giovani
cooperative. Nella fattispecie, con i fondi di-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
15
sponibili verranno sostenute spese di costituzione, consulenze legali e gestionali per
la predisposizione del business plan. Le nascenti imprese potranno inoltre beneficiare
di convenzioni in essere per la gestione
contabile e amministrativa nonché con istituti di credito e Consorzi Fidi per l’accesso
al credito e garanzie.
Progetto Start up di imprese cooperative nel
territorio mantovano colpito dal sisma
2012:
Obiettivi:
L’avvio di nuove imprese e attività in
forma cooperativa
Descrizione:
Legacoop Lombardia, con fondi
propri, promuove la start up di nuove
imprese cooperative: offrendo consulenza e assistenza nella fase di ideazione ed elaborazione delle nuove
attività; erogando contributi a fondo
perduto nella fase di costituzione e
avvio per le nascenti cooperative; affiancando e monitorando le nuove cooperative nella fase di sviluppo iniziale
Con i fondi disponibili vengono
sostenuti i seguenti aspetti per l’avvio
dell’attività:
spese di costituzione, consulenze legali
e gestionali per la predisposizione del
business plan;
spese di amministrazione, gestione,
contabilità e bilancio (per il primo anno
di attività, attraverso una convenzione
specifica con la società cooperativa
Nord Ovest Servizi, centro servizi di Legacoop Lombardia);
accesso al credito (apertura linee di credito, spese per fidejussioni, garanzie su
affidamenti in convenzione con Unipol
Banca e Cooperfidi);
formazione manageriale attraverso Cesvip/CEREF, Foncoop
Soggetti beneficiari dell’intervento:
Costituende società cooperative con
sede legale nel territorio mantovano,
colpito dagli eventi sismici del 2012
Progetti finanziabili:
Legacoop Lombardia prevede di sostenere, previa verifica della fattibilità, fino
a 10 nuove cooperative
Soggetti attuatori: Legacoop Lombardia
Partner del progetto: Consorzio Oltrepò
Mantovano
Durata del progetto:
Prima fase, 31 dicembre 2013: prePrimo piano
ACI
sentazione delle proposte, approfondimento e verifica del piano di fattibilità;
Seconda fase, 30 giugno 2014: costituzione formale delle nuove società
cooperative
Presentazione ed elaborazione delle proposte: La proposta, anche in termini sintetici,
viene presentata a Legacoop via e-mail ai
sotto indicati indirizzi. Legacoop mette a disposizione i propri uffici (sede territoriale di
Mantova e sede regionale di Milano) per la
consulenza, discussione, approfondimento
e messa a punto dell’idea progettuale.
Verifica di fattibilità ed erogazione Contributo: Al termine della prima fase Legacoop
effettua le opportune verifiche sull’effettiva
fattibilità dei progetti proposti al fine di selezionare i progetti finanziabili. Per i progetti
selezionati il finanziamento a fondo perduto
sarà erogato al termine della procedura di
costituzione della nuova cooperativa.
Per informazioni: Legacoop Lombardia Tel
02/28456101 [email protected]
VENETO
LOMBARDIA
Sgravi contributivi
per Venezia e Chioggia
A Botticino la presentazione
di Arch&Stone’13
La cerimonia si è svolta al Teatro del Centro Lucia di Botticino (BS) venerdì 20 dicembre assieme all’inaugurazione della
mostra dedicata a tutte le opere selezionate
nell’ambito del Premio Internazionale di Architetture in Pietra.
La giuria di ARCH&STONE’13 presieduta da
Giovanni Leoni e composta da Benno Albrecht, Massimiliano Caviasca, Marco
Mulazzani e Mario Rossi , Presidente
della Cooperativa Operai Cavatori di Botticino, dopo aver esaminato i 41 progetti pervenuti, con voto unanime ha assegnato il
1° premio all’architetto siciliano Vincenzo
Latina, autore del padiglione di accesso
agli scavi dell’Artemision di Siracusa,
Legacoop
Settori
un’opera realizzata fra il 2007 ed il 2012.
Fra le ragioni che hanno indotto la scelta
della giuria: la capacità, dimostrata dal progettista di utilizzare la pietra come strumento di raccordo fra stratificazione storica
e nuova costruzione, di saper valorizzare,
attraverso una forma concreta, il complesso
procedimento di lettura ed indagine del sito
e d’interpretare e innovare, con il suo progetto, la tradizione costruttiva della pietra,
evidenziandone le potenzialità di utilizzo.
La Menzione Speciale per l’uso della pietra
negli interventi di riqualificazione è andata
all’ingegner Renato Morganti studio
MCM, di Frosinone, con il progetto per la
sala polivalente e il limite murato di Piazza
Mayer-Ross a Sora in provincia di Frosinone, realizzata fra il 2007 ed il 2010.
Piena soddisfazione è stata espressa da
Giovanni Merendino, Presidente del Consorzio Produttori Marmo Botticino Classico,
a cui aderiscono le cooperative Valverde e
Operai Cavatori di Botticino.
Una situazione drammatica quella che 162
imprese di Venezia e Chioggia hanno di
fronte, a seguito del ricevimento degli avvisi
di pagamento da parte dell’Inps per l’annosa
questione degli sgravi contributivi.
Sono oltre 88,6 i milioni di euro richiesti alle
aziende, dei quali 29 milioni di contributi
concessi ed il resto di interessi e di aggio.
Si tratta di aziende operanti in tutti i settori:
alberghiero, artigianato, industria, pesca e
servizi.
Al momento le cooperative aderenti a Legacoop Veneto hanno ricevuto cartelle per 8,6
milioni di euro: particolarmente colpite risultano quelle operanti nella pesca e nei servizi.
Questa la situazione presentata al ministro
dello Sviluppo economico Flavio Zanonato a
latere del convegno di sabato 30 novembre
su crisi e sviluppo a Nordest (organizzato da
Legacoop Veneto e Friuli Venezia Giulia, e
tenutosi al Move Hotel di Mogliano VenetoTreviso), e successivamente al sottosegretario all’Economia e Finanze Pier Paolo
Baretta in una riunione svoltasi lunedì 9 dicembre da una delegazione composta da
Legacoop Veneto, Confindustria Venezia ed
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
16
il Comitato Venezia Vuole Vivere.
Era il lontano 1999 quando la Commissione
Europea dichiarò l’incompatibilità con il mercato comune dei suddetti aiuti.A questa decisione sono seguiti numerosi ricorsi
(nazionali ed europei) da parte delle imprese
fino a che, nel 2012, la Corte di Giustizia Europea ha ritenuto che la procedura svolta
dall’Inps andava annullata, in quanto non
era stata compiuta un’istruttoria caso per
caso: conseguentemente, il Tribunale del Lavoro di Venezia ha cominciato ad annullare
le cartelle esattoriali pendenti. Nel dicembre
2012 è intervenuta poi la Legge di Stabilità
2013 (Legge n.228/2012), che con un vero
e proprio blitz ha decretato da una parte
l’inefficacia di tutte le sentenze nel frattempo
emesse a favore delle imprese; dall’altra ha
previsto una nuova e specifica attività istruttoria da svolgersi a cura dell’Inps.
L’istruttoria si è attivata subito: alle imprese
è stato chiesto di rispondere ad un questionario, con l’intento di determinare se fosse
o meno stata lesa la concorrenza. Si è verificata in questo modo un’evidente inversione
dell’onere della prova, nella misura in cui
esso spettava ora alle imprese stesse.
Dopo una serie di stralci sono rimaste 162
le imprese ad oggi coinvolte e, paradossalmente, ha sottolineato il Presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi, «Sono state
escluse dalla restituzione degli sgravi le
aziende che agiscono in regime di monopolio: in particolare, tra le numerose posizioni
stralciate nel corso degli anni, tutte quelle
delle aziende pubbliche poiché, operando
per l’appunto in regime di monopolio (questa la motivazione addotta), non avrebbero
potuto ledere la concorrenza!».
L’ammontare delle somme richieste costituisce un vero e proprio colpo mortale che
non mette a rischio solo la loro sopravvivenza, ma minaccia anche tutto l’indotto,
con effetti facilmente immaginabili in termini
di occupazione oltre che di continuità aziendale.
Nel corso dell’incontro con il ministro Zanonato, il presidente di Legacoop Veneto
Adriano Rizzi ha sottolineato la gravità
della situazione e la necessità che Governo
e Parlamento pongano in essere tutte le
azioni possibili per evitare che le imprese
siano chiamate a rispondere di comportamenti che risalgono a quasi vent’anni fa, e
che per di più sono stati assunti sulla base
Primo piano
ACI
di normative dello Stato. A fronte dei drammatici effetti che si paventano per l’economia del territorio, è stata quindi ribadita la
necessità di aprire un tavolo con l’UE che
preveda di rivedere i tempi di pagamento,
gli importi degli interessi e le modalità di calcolo degli stessi, nonché l’inizio del loro conteggio.
All’Onorevole Baretta è stato evidenziato che
proprio la scorsa settimana il TAR Veneto ha
concesso la sospensiva al pagamento su ricorso delle imprese, a dimostrazione che nel
merito viene riconosciuta la validità delle argomentazioni presentate dai ricorrenti che
contestano la costituzionalità della legge
228 del 2012. «È necessario intervenire
anche in via parlamentare fin dalla discussione sulla Legge di stabilità attualmente in
corso alla Camera» hanno sottolineato i rappresentanti delle associazioni di categoria
promotrici dell’incontro.
VENETO
Siglato l’accordo regionale sull’Elemento Retributivo Territoriale
Siglato l’accordo regionale sull’Elemento Retributivo Territoriale (ERT), valido per tutte le
cooperative sociali attive nel territorio veneto.
Prevista l’erogazione di 380 euro lorde, suddivisa in due rate: un acconto di 140 euro da
retribuire con la mensilità di dicembre 2013
e il saldo che verrà pagato con la mensilità di
giugno 2014. L’importo totale viene parametrato su tre criteri che costituiscono gli indicatori di produttività delle cooperative.
Queste ultime sono tenute a erogare l’ERT
solo se gli indici sono positivi.
Frutto di una trattativa con le organizzazioni
sindacali durata quasi un anno l’accordo siglato agli inizi di dicembre dalle associazioni datoriali Legacoop, Federsolidarietà
/Confcooperative e AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane) del Veneto, e
dalle sigle sindacali CGIL, CISL, UIL Funzione
Pubblica e CISL Fisascat del Veneto -, permette di godere degli sgravi contributivi e
della defiscalizzazioni per le retribuzioni legate alla produttività aziendale, da una parte
premiando i soci lavoratori delle cooperative
che hanno situazioni di bilancio tendenzialmente positive, e dall’altra evitando di penalizzare quelle imprese che stanno invece
Legacoop
Settori
attraversando un momento di difficoltà economica.
Cig settore pesca; firmato l’accordo per gli ammortizzatori 2013
Sabato 7 dicembre a Caorle (Venezia) è stato
firmato l’accordo territoriale legato alle misure post-fermo pesca 2013: passaggio che
chiude, in Veneto, l’intera sottoscrizione degli
accordi per ottenere gli ammortizzatori legati
al periodo di fermo (agosto 2013) e post
fermo (e dunque relativi ai mesi dell’anno in
corso che vanno da settembre in poi).
Gli accordi sono stati siglati dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di categoria alla presenza dei rappresentanti delle
capitanerie di porto e delle delegazioni di
spiaggia venete. Si conclude così in tempi
celeri per la nostra regione l’iter della sottoscrizione della cig in deroga, come spiega
con soddisfazione Antonio Gottardo, responsabile Pesca di Legacoop Veneto: «Gli impegni sulle risorse saranno presi ad
esaurimento del capitolo che stanzia 30 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga a livello nazionale. Questo significa che,
come da indicazioni della Direzione centrale
dell’Inps, si procederà in via prioritaria a liquidare le domande inevase del 2012, già in
fase di pagamento (entro dicembre le giacenze dovrebbero essere saldate), e successivamente saranno liquidate le domande del
2013».
LIGURIA
Al via il servizio “Prontoserenità”, in
collaborazione con la Mutua Ligure
Decolla anche in Liguria il servizio “Prontoserenità”. Con un Numero Verde attivo tutti i
giorni 24 ore su 24 e una ventina di sportelli
operativi, grazie all’attività di alcune cooperative sociali, l’assistenza diventa veramente
personalizzata anche nella nostra regione.
Prontoserenità è una rete solidale promossa
dalla Fondazione Easy Care. Scopo della
Fondazione è la ricerca e la promozione di
innovativi sistemi di welfare di cui la mutualità è parte attiva e costituente. La rete Prontoserenità è costituita da erogatori di servizi
e di prestazioni assistenziali, in primo luogo
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
17
cooperative sociali, che interviene in tutti i
casi di bisogno di assistenza alla persona e
negli stati di fragilità, sia temporanea che
permanente, con particolare riguardo al sostegno della famiglia e ai servizi di supporto
nella dimissione ospedaliera.
“In Liguria questo servizio nasce con la collaborazione della Mutua Ligure – sottolinea il
vice presidente di Legacoop Liguria, Sandro
Frega -. In sostanza il circuito Mutua Ligure
e quello di Prontoserenità sono reciproci con
una serie di vantaggi per gli utenti che potranno sfruttare le competenze specifiche
delle nostre cooperative sociali nei diversi
settori”.
Chiamando il Numero Verde o rivolgendosi a
questi sportelli l’utente potrà avere una prima
assistenza su come orientarsi per avere il miglior servizio anche in relazione ai tempi di attesa e alle disponibilità economiche.
In seguito potrà avere attivare tutti i servizi di
prossimità (dalla spesa al servizio di farmaci
a domicilio, dall’accompagnamento al trasporto sanitario), l’organizzazione di servizi di
cura alla persona e trattamenti socio-sanitari
e socio-assistenziali a domicilio attraverso
operatori sociali, infermieri, fisioterapisti, la ricerca e somministrazione di assistenti familiari (badanti), soluzioni di residenzialità
assistita, accesso on line per l’acquisto di presidi e ausili con listino riservato, fornitura di
apparecchi per telesoccorso, teleassistenza
e domotica. Le cooperative di Legacoop coinvolte nel servizio sono: Coopselios a La Spezia, Coserco, Saba,Villa Perla e La Comunità
a Genova, Cooperarci a Savona, Coop Il Faggio a Imperia.
“Interveniamo per risolvere le situazioni di disorientamento delle famiglie che in campo
assistenziale possono protrarsi nel tempo –
ricorda Fabio Diana, direttore della Fondazione Easy Care -. Se in sede di valutazione ci
si rende conto che l’utente ha gli estremi per
rientrare nei servizi pubblici, lo accompa-
gniamo verso quelli perché la nostra strategia
è quella di integrare e non sostituire il servizio pubblico.
Qui in Liguria si tratta del primo accordo con
il settore delle Società di Mutuo Soccorso e
quindi la collaborazione con la Mutua Ligure
riveste ancora più importanza per la valorizzazione delle realtà che operano sul territorio”.
Il Numero Verde 800657585 è operativo a
livello nazionale con un ulteriore vantaggio
per l’utente che dovesse trovarsi per svariati
motivi ad avere necessità di assistenza
anche fuori dalla propria regione di residenza.
Di seguito i link con le interviste
Sandro Frega - Vice presidente di Legacoop Liguria
http://www.youtube.com/watch?v=ivbwZKCVMA&feature=c4-overviewvl&list=PLhd4jD4LsTQBLotoSKyL-pm37qx
cegyYq
Lorena Rambaudi - Assessore Regione Liguria alle Politiche Sociali
http://www.youtube.com/watch?v=oyBMZ
a0bJX8&feature=c4-overviewvl&list=PLhd4jD4LsTQBLotoSKyLpm37qxcegyYq
Raul Cavalli - presidente Fondazione Easy
Care
http://www.youtube.com/watch?v=xTz3aJ
VNYhY&feature=c4-overviewvl&list=PLhd4jD4LsTQBLotoSKyLpm37qxcegyYq
Fabio Diana- Direttore Fondazione Easy
Care
http://www.youtube.com/watch?v=Nuc00
D9N1t0&feature=c4-overviewvl&list=PLhd4jD4LsTQBLotoSKyLpm37qxcegyYq
MARCHE
Legacoop Servizi, un contratto specificoperlogisticael’autotrasporto
Un contratto specifico per le cooperative di
logistica e di autotrasporto. E’ questa l’esigenza che hanno espresso i rappresentanti
delle cooperative del settore aderenti a LePrimo piano
ACI
Legacoop
Settori
gacoop Marche che, nella sede della Centrale cooperativa ad Ancona, si sono confrontati con Alessandro Massarelli,
responsabile nazionale del Comparto autotrasporto, movimentazione merci e logistica
di Legacoop Servizi, Patrizia Barbaresi e
Fabio Grossetti, rispettivamente presidente e responsabile regionale di Legacoop
Servizi Marche, sull’attuale stato di queste
imprese. Le cooperative del settore, è stato
detto nella riunione, devono affrontare le
difficoltà economiche dovute alla crisi con la
conseguenza di dover accedere allo strumento della cassa integrazione per salvaguardare il lavoro. Devono anche
confrontarsi, però, con condizioni di lavoro
e di operatività di altre imprese che, talvolta,
rischiano di sfiorare l’illegalità. Anche in
questo settore, è stato sottolineato, operano
cooperative spurie che, non rispettando il
contratto di lavoro, applicano offerte al massimo ribasso per accedere agli appalti provocando una concorrenza sleale a quelle
aziende che invece rispettano tutte le
norme di legge anche nella gestione dell’occupazione. Il costo del lavoro, infatti, è
una delle principali voci che incidono sul
costo d’impresa e le stesse cooperative
hanno difficoltà nell’applicazione del contratto considerato troppo oneroso rispetto
alle tariffe applicate per i servizi offerti. Per
questo, le coop hanno espresso la totale
contrarietà all’ipotesi di aumento, richiesto
dai sindacati, per il rinnovo del Contrato collettivo nazionale di lavoro. Le cooperative
presenti hanno dichiarato di non essere in
grado di sostenere nessun tipo di aumento
contrattuale affermando di non poter sottoscrivere un accordo che preveda incrementi
salariali. Dopo l’ultima riunione con i sindacati, ha ricordato Massarelli, con la rottura
delle trattative e la proclamazione dello
sciopero del 13 dicembre, le rappresentanze della logistica e dell’autotrasporto
delle Centrali cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop hanno confermato, a livello
nazionale, di non poter sottoscrivere un accordo così oneroso. Una decisione su cui
anche le cooperative presenti all’incontro si
sono dette d’accordo sottolineando la necessità di studiare nuove ipotesi contrattuali
che diano il valore ad accordi territoriali che
siano in grado di valorizzare e premiare la
produttività.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
18
LAZIO
Frosinone e Latina, “Un unicum
Territoriale”; assemblea Legacoop
“Le cooperative danno il meglio nei periodi
peggiori. Lo dice la storia. Qualcuno la chiama
flessibilità. Noi la chiamiamo mutualità e solidarietà. La nostra forza sono i nostri principi”. Lo ha detto il presidente della Legacoop
Frosinone, Daniele Del Monaco, durante
l’assemblea “La cooperativa: impresa delle
idee”, tenutasi il 5 dicembre, presso Isola del
Liri (Frosinone).
Una indagine del Sole 24 Ore destinava Frosinone e Latina all’ottantottesimo e all’ottantatreesimo posto nella classifica sulla qualità
dello stile di vita nelle province italiane.“Se si
pensa che per i servizi, per l’ambiente e la
salute siamo al centunesimo posto, ci rendiamo conto che c’è molto da lavorare”, ha
spiegato Del Monaco.
“A Frosinone” –ha proseguito Monaco- “io
immagino un’alleanza vasta, allargata alla
provincia di Latina. Ormai siamo un unicum
territoriale. La prossimità, però, deve restare
una priorità- ha detto. In provincia di Frosinone, 80 Comuni su 91 sono piccoli o piccolissimi e spesso montani ed hanno bisogno
della vicinanza di Legacoop. Bene i servizi e
il tentativo di fare rete delle nostre cooperative”. Insieme a Legacoop Lazio, Frosinone
desidera condividere un progetto sostenibile
per il territorio, creando cooperative di comunità nei piccoli paesi e tra le realtà studentesche; incrementando il turismo; creando
iniziative per la sanità; riorganizzando il lavoro
nelle fabbriche dismesse e riqualificando le
imprese artigiane della logistica e dell’autotrasporto. “Possiamo fare moltissimo
nell’housing sociale con abitazioni eco sostenibili, recuperando centri storici e vecchi
complessi. E possiamo agire nel campo dell’ecologia”, ha spiegato il presidente Legacoop Frosinone.
In vista, la possibilità di realizzare un progetto
in rete tra il Consorzio Intercom e il Consorzio
Pasifal nel settore dell’housing sociale. E poi,
all’interno del master plan, un modello di cooperativa socio-sanitaria capace di assicurare
continuità assistenziale”.
“Dobbiamo riappropriarci del termine managerialità. Lo abbiamo regalato agli speculatori, ai profittatori. E invece deve essere un
Primo piano
ACI
termine nostro”- ha chiarito il Direttore di Legacoop Lazio, Roberto Amici. “Dobbiamo
eliminare le forme di assistenzialismo e esaltare il lavoro in équipe, aprendo ad un confronto vero, fatto di soluzioni tecniche e
competenze – ha detto-. Dobbiamo ripartire
dal marketing territoriale in un contesto in cui
tutti, anche i cittadini stessi, hanno partecipato alla distruzione. Vi sono stati decenni di
abusi”.
“Finalmente, con il nazionale, avremo un
unico prodotto, omogeneo per tutte le Regioni, che consisterà in un kit, che comprenderà tutti i servizi che offriamo anche in
convezione. A tal riguardo, noi presenteremo
anche la carta servizi che la Lega fornisce direttamente o in convenzione”- ha aggiunto.
“Frosinone ci appare una provincia senza una
visione e senza una guida. E questo è un problema serio”- ha detto il presidente Legacoop
Lazio, Stefano Venditti. “C’è bisogno di
nuovi prodotti e nuovi servizi. In queste province, da quaranta anni, circolano le stesse
idee, lo stesso fumo, le stesse padelle, gli
stessi “come dire”. E non succede mai niente.
Non ce lo possiamo permettere. Rischiamo
di venire risucchiati”.
Dopo aver spiegato che a causa della scarsità
delle risorse occorrerà attuare “politiche selettive”, il presidente Legacoop Lazio ha spiegato che sarà prioritario chiedere all’Europa di
cambiare politica.“Perché questa che sta attuando, non so se salverà l’Italia ma sicuramente distruggerà gli italiani”.
A Frosinone ha chiesto: “Cosa c’è in quest’area? Isola del Liri ha fatto un’opera straordinaria della sua riconversione industriale.
C’è un polmone economico straordinario”- ha
detto- Io non sono tra coloro che pensano che
noi non ci sappiamo vendere. Io credo semplicemente che noi siamo scomodi. Perché
un cambiamento di fase significa un cambiamento di potere”.
Gli studenti dell’ITC Bachelet di
Roma a scuola di cooperazione
I giovani cooperatori di Generazioni Lazio
hanno incontrato gli studenti del 3° e 4°
anno dell’istituto superiore Vittorio Bachelet di Roma per parlare di cooperazione.
I ragazzi e le ragazze hanno conosciuto più
da vicino l’impresa cooperativa come op-
Legacoop
Settori
portunità per esprimere concretamente le
proprie idee e competenze attraverso le
esperienze di cooperatori e cooperatrici.
“Desidero ringraziare moltissimo sia tutti
coloro che hanno partecipato all’incontro –
ha sottolineato la professoressa Chiara
Maria d’Orsi, dell’ITC Vittorio Bachelet di
Roma – perchè gli studenti hanno gradito
ed è passato un messaggio positivo sul
senso di collettività”.
Gli studenti affrontano lo studio del diritto
commerciale e grazie all’iniziativa hanno
potuto confrontarsi con la realtà del lavoro
e approfondire la forma di impresa cooperativa attraverso le testimonianze dirette dei
giovani cooperatori di Generazioni. L’esperienza sarà ripetuta a febbraio con le classi
quinte.
CAMPANIA
La liquidazione coatta amministrativa per le società cooperative
Si è svolto a Napoli, presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, il seminario
“La liquidazione coatta amministrativa per
le società cooperative” a cui hanno partecipato, tra gli altri, il dott. Vincenzo Moretta
Presidente dell’ODCEC Napoli, il dott. Fabrizio Borgo Presidente Commissione
Cooperazione. Su “Il punto di vista delle Associazioni: crisi d’impresa e definizione con
la richiesta di liquidazione coatta amministrativa”, ha relazionato il Direttore della Legacoop Campania, Rosario Florio. La
liquidazione coatta amministrativa è una
procedura concorsuale che si applica ad alcune categorie d’impresa predeterminate
dalla legge, tra cui le società cooperative,
purtroppo di drammatica attualità, dato lo
straordinario protrarsi della crisi economica.
“La norma – dice Florio - compie uno sforzo
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
19
per garantire la continuità dell’attività aziendale, offrendo il concordato in continuità
come uno strumento che, ove vi siano le
condizioni, deve essere considerato come
una valida e preferibile, alternativa alle procedure liquidatorie come il fallimento, la liquidazione coatta amministrativa, il
concordato liquidatorio”. Florio, nel suo intervento, individua due punti di criticità, su
cui invita alla riflessione. In primo luogo, il
concordato in continuità deve essere azionato quando vi siano serie possibilità di risanamento e deve essere attuato in tempi
rapidi. In secondo luogo, la procedura comporta forti costi e anticipazioni finanziarie a
carico dell’impresa che intende accedere
alla procedura. Nelle conclusioni Florio rileva come “ nel diritto cooperativo vi sia una
grave lacuna: l’assenza di uno specifico
strumento per la gestione della crisi dell’impresa cooperativa che si ponga la finalità di mantenere la continuità aziendale”.
Infatti, data l’attuale normativa diventa inevitabile il ricorso al concordato in continuità
previsto dalla norma generale del diritto fallimentare, con tutti i limiti che questo strumento legislativo presenta.
ABRUZZO
Il documentario “Pietra di confine:
un viaggio nella terra vestina”
“Dal lago di Penne, con una bicicletta agile
e leggera, inizia un viaggio nella terra vestina, alla ricerca di tracce dei mosaici mediterranei, nel paesaggio dell’anima”. Così
comincia il documentario “Pietra di confine,
un viaggio nella terra vestina”, che racconta, in un percorso in bicicletta durato un
giorno, i paesaggi vestini, visti con gli occhi
di chi ama quei posti e alla cui tutela e conservazione dedica la sua vita. Il documentario è stato proiettato in anteprima il 18
dicembre presso il CEA Bellini di Penne, in
occasione del Forum “La bicicletta nell’area
vestina”.
Nell’incontro si è discusso l’importanza
della bici come mezzo di trasporto ecologico e sostenibile che recupera il contatto
con la natura e l’ambiente. “L’idea del documentario – ha spiegato Fernando Di
Fabrizio, Presidente di Legacoop Abruzzo
Primo piano
ACI
e autore dello stesso- nasce dalla volontà
di raccontare la storia e le ricchezze della
nostra terra, svelando un mondo nuovo a
chi attraversa quei luoghi distrattamente,
ignaro della bellezza che custodiscono.”
Il Forum “La bicicletta nell’area Vestina”
esce esattamente un anno dopo l’iniziativa
che ha visto la proiezione del documentario
“La maglia rossa sulla parete Nord del
Monte Camicia”. Un appuntamento annuale, quindi, che riunisce la comunità vestina, e non solo, presso il CEA di Penne a
riscoprire la propria terra e i propri “paesaggi interiori”. Di Fabrizio infatti già anticipa l’uscita di un terzo documentario a
dicembre 2014.
Hanno patrocinato l’iniziativa: la Fondazione
MUSAP (Musei e Archivi di Penne), il Comune di Penne, la Riserva Regionale Lago
di Penne, il Parco Nazionale del Gran Sasso
e Monti della Laga, il WWF Italia, la cooperativa Cogecstre, l’agenzia Walfour e Legacoop Abruzzo. Il Sindaco di Penne, Rocco
D’Alfonso, che sarà presente all’incontro
sostiene che “la rete Musei e Archivi di
Penne, con questa iniziativa, intende promuovere il centro storico di Penne e l’intero
territorio”. Sono intervenuti al forum Marcello Maranella, Direttore Parco del Gran
Sasso e Monti della Laga, Tommaso Paolini, docente dell’Università de L’Aquila, Iris
Flacco, Energy Manager della Regione
Abruzzo, Matteo Rossi, Presidente Agenzia Walfour di Penne, Massimo Fraticelli,
Consigliere Nazionale Mountain Wilderness
e Domenico Francomano, Direttore GAL
Terre Pescaresi.
PUGLIA
A Bari l’evento conclusivo del
Patto Sociale di Genere della città
I lavori per l’istituzione della Consulta cittadina permanente delle donne per il Ben-Essere e la Salute del città di Bari sono stati
avviati. E’ stato siglato il Contratto Integrativo
pugliese delle Cooperative Sociali, in favore
della conciliazione vita-lavoro delle donne e
degli uomini e sono state, altresì, pubblicate
la ricerca sui bisogni di genere, realizzata su
un campione di 530 donne baresi, e la raccolta di storie di vita di donne con bambini in
Legacoop
Settori
reparti pediatrici.
Sono questi i risultati raggiunti dal Patto Sociale di Genere della Città di Bari promosso
da Legacoop Puglia, capofila in ATS con
Confcooperative Puglia,AIECS e C.I.R.P.A.S.,
in collaborazione con l’Assessorato al Welfare del comune di Bari, e presentati il 16 dicembre nel corso di un evento conclusivo,
moderato dalla giornalista Annamaria Ferretti, nella Sala Consiliare del Palazzo di Città
a Bari.
Tanti gli interventi con gli studi e in lavori portati a termine di uno dei progetti in favore
degli uomini e delle donne della città di Bari,
a detta anche dell’assessore regionale al
Welfare, Elena Gentile, rappresenta una
buona pratica da emulare in tutta la Regione.
Obiettivo della Consulta, i cui lavori sono stati
avviati e proseguiranno con l’impegno di tutti,
è quello di istituire formalmente un organismo permanente partecipativo, di consultazione, informazione e promozione di attività e
programmi a tutela della salute e del benessere della città. Nello specifico, è rappresentativo di libere forme associative,
organizzazioni di volontariato, categorie professionali ed economiche, organizzazioni sindacali, Enti e Istituzioni territoriali. Il
regolamento della Consulta entrerà a far
parte dello Statuto del Comune di Bari.
Il Contratto Integrativo pugliese per le
Cooperative Sociali, invece, è stato siglato
lo scorso 29 luglio 2013, con durata triennale (al 1° Gennaio 2013 fino al 31 Dicembre 2015).“Uno strumento in favore non solo
delle singole persone – ha sottolineato il presidente Legacoop puglia, Carmelo Rollo,
nel corso del suo intervento – ma al servizio
e per il bene di tutta la collettività”. Vengono,
difatti, istituiti strumenti finalizzati alla conciliazione vita-lavoro delle donne e degli uomini con flessibilità degli orari di lavoro in
entrata e uscita;
• banca delle ore;
• part-time reversibile;
• lavoro non in sede;
• istituzione della/del Garante Pari Opportunità di Genere.
“Il Patto Sociale di Genere di Bari – ha esordito la presidente Pari Opportunità e Politiche di Genere Legacoop Puglia, Flora
Colamussi - è esempio di buona pratica
sociale e di cittadinanza di genere. Mostra
l’importanza dell’equità dello scambio e con-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
20
fronto pubblico/privato, si sviluppa sul tema
della cittadinanza di genere e conciliazione
vita lavoro, introduce strumenti concreti attraverso cui la conciliazione da ‘problema
delle donne’, diventa responsabilità collettiva”.
Per la presidente della Commissione Pari
Opportunità Legacoop, Dora Iacobelli, “la
straordinaria collaborazione di più enti, che
hanno partecipato a questo progetto è sicura
garanzia di un buon lavoro”. Un risultato che,
secondo la Iacobelli, sarà portato sui tavoli di
programmazione a livello nazionale.
Sono intervenuti, tra gli altri, la presidente
Commissione consiliare PO del Comune di
Bari, Maria Santacroce, il presidente della
Commissione Consiliare Servizi Sociali,
Carlo Paolini, il direttore sanitario Asl/Bari,
Silvana Melli, e la consigliera di Parità della
Regione Puglia, Serenella Molendini.
Il Patto Sociale di Genere - Bari
Obiettivi:
Contribuire a favorire la nascita e lo sviluppo
di uno strumento permanente, capace di determinare orientamenti ed accordi tra Comune di Bari, Organizzazioni Sindacali e
imprenditoriali, Azienda Sanitaria Locale e
Consultori “per azioni a sostegno della maternità e della paternità e del benessere in
genere delle donne nonché sperimentare
formule di organizzazione dell’orario di lavoro
che favoriscano la conciliazione tra vita professionale e vita privata e promuovano
un’equa distribuzione del lavoro di cura tra i
sessi”.
Azioni:
1) istituzione della Consulta per la salute ed
il benessere delle donne finalizzato alla costituzione di un soggetto riconosciuto istituzionalmente che possa accogliere
prospettive e opportunità della normativa vigente in materia di pari opportunità di genere, esserne garante, e nel contempo
essere interlocutore privilegiato nell’attuazione del Patto territoriale dei Tempi e degli
Spazi, nell’attuazione del Piano Sociale di
Zona e nella definizione di politiche della salute delle cittadine e dei cittadini;
2) istituzione del Tavolo tripartito, composto
da OO.SS., Organizzazioni datoriali e P.A.,
sulla conciliazione dei tempi, la flessibilità
dell’orario di lavoro e la stabilità lavorativa finalizzato a realizzare innovative sperimentazioni che consentano l’inserimento nella
Primo piano
ACI
contrattazione decentrata degli strumenti di
conciliazione;
3) realizzazione di seminari sulle tematiche
della salute e del benessere delle donne rivolti agli operatori di settore che operano in
strutture sociali e socio-sanitarie con una finalità di formazione ed informazione che a
ricaduta raggiunge i cittadini del Comune;
4) realizzazione di una ricerca dei nuovi bisogni di servizi della Città;
5) realizzazione di una ricerca orientata a verificare le attività a sostegno alle famiglie che
hanno figli ospedalizzati e madri in situazioni
di fragilità al fine di razionalizzare i servizi di
supporto e sostegno attualmente presenti.
Partner
Legacoop Puglia, associazione di rappresentanza, tutela, assistenza e revisione del
movimento cooperativo
Confcooperative Puglia, associazione di
rappresentanza, tutela, assistenza e revisione
del movimento cooperativo
Associazione Italiana per l’Educazione
Contraccettiva Sessuale (AIECS Bari),
pratica interventi sulla realtà sociale territoriale promuovendo ogni azione tesa a tutelare la salute psicologica dell’individuo, della
coppia e della Famiglia
CIRPAS, Centro Interuniversitario Ricerca “Popolazione,Ambiente, Salute”,
sorto all’interno dell’Università degli Studi di
Bari rappresenta un’interfaccia privilegiata
tra Università e territorio sulle problematiche
legate al contesto sociale, ai fenomeni che
incidono sulla evoluzione della popolazione
ed allo studio delle soluzioni per migliorare
la qualità della vita dei cittadini
RETE PROGETTUALE
Comune di Bari – Assessorato al Welfare
Azienda Sanitaria Locale BA
Centro Documentazione e Cultura delle
Donne di Bari
Confederazione Generale Italiana del Lavoro
- Camera del lavoro Metropolitana e Provinciale di Bari (CGIL Bari)
Unione Italiana dei Lavoratori- Unione Regionale di Puglia e Bari (UIL di Puglia e Bari)
CISL Bari Unione Sindacale Territoriale
Commissione consiliare speciale per le pari
opportunità del Comune di Bari
Commissione Pari Opportunità Legacoop
Puglia
CALABRIA
Legacoop
Settori
LNDe Cooperativa Zarapoti insieme
per il corso di primo soccorso
Sabato 21 dicembre, dalle ore 8.30 alle ore
13, presso la sede di Catanzaro del Comitato
Regionale Calabria della Lega Nazionale Dilettanti, si terrà il primo corso BLS-D promosso dallo stesso Comitato e dalla
Cooperativa Sociale ZARAPOTI.
Lo scopo (così come sancito dalla Legge n°
120 del 3 aprile 2001 che all’art. 1 consente
l’uso del defibrillatore semiautomatico in sede
extra-ospedaliera anche al personale non sanitario purché adeguatamente addestrato) è
quello di formare le persone presenti sui
campi di calcio e renderli capaci di intervenire immediatamente in presenza di un improvviso arresto cardiaco. E’ già accaduto
che, in simili casi, poche e semplici manovre,
condotte anche da personale non sanitario,
si siano rivelate fatali per la sopravvivenza.
A differenza di quelli manuali, utilizzabili
esclusivamente da personale sanitario, i defibrillatori semiautomatici esterni (provvisti di
batterie) rivestono un ruolo importantissimo
nell’evitare la morte improvvisa causata da
arresto cardiaco.
L’operatore, infatti, viene avvisato con un
messaggio visivo e/o sonoro dell’opportunità
o meno di erogare la scarica di defibrillazione,
in quanto il ritmo cardiaco della persona colpita viene analizzano in maniera automatica.
In questo modo, in presenza di un arresto
cardiaco, anche chi non ha un’esperienza sanitaria è in grado di intervenire prontamente
in loco iniziando le manovre di rianimazione
cardiopolmonare di base, in attesa che arrivino i soccorsi.
Il corso, della durata di cinque ore, sarà articolato in una parte teorica e in una pratica
con un addestramento pratico su manichino
con defibrillatore trainer.
Per scaricare il modulo di adesione consultare l’indirizzo www.crcalabria.it. - sezione
news.
Per info si può contattare la Cooperativa Zarapoti: [email protected] –
0961 744703.
Territori
SICILIA
Imprese
Sondaggio
Territori
21
Sviluppo, innovazione, giovani;
al via Startcoop
Sviluppo, innovazione, giovani. Se ne è parlato
il 16 dicembre alla facoltà di Economia e
Commercio di Palermo al convegno organizzato da Legacoop Sicilia per lanciare la campagna StartCoop Sicilia a favore dei giovani
che vogliono dar vita a nuove imprese cooperative. Tra i relatori, davanti ad un’affollata
platea di studenti universitari, l’assessore alla
Formazione, Nelli Scilabra, il presidente nazionale di Legacoop Giuliano Poletti, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e i vertici
regionali dell’associazione: il presidente siciliano e vicepresidente nazionale con delega
al Mezzogiorno Elio Sanfilippo, il responsabile regionale dei giovani Massimiliano
Lombardo e il presidente di Legacoop Palermo Filippo Parrino che ha moderato l’incontro.”La cooperazione – ha detto Elio
Sanfilippo - può essere un utile strumento per
la ripresa ma serve lavorare insieme anche
alle istituzioni per cambiare passo”. Sanfilippo
ha poi fatto riferimento alla legge di stabilità
regionale che, ha detto “presenta più ombre
che luci. Bisogna invece dimostrare ai siciliani che ancora una volta non si proteggono
solo i garantiti, quelli protetti sindacalmente e
politicamente e che non si ammaina la bandiera dello sviluppo, della crescita e del lavoro. Ci aspettiamo - ha aggiunto- che ora si
ponga mano alla questione centrale per la Sicilia: come si crea il lavoro”. Legacoop chiede
che “si approvino subito bilancio e finanziaria
e si cambi registro anche sull’uso dei fondi
europei finora in mano ad una gestione fallimentare”.
A organizzatori, relatori e pubblico è arrivato
un video messaggio del Ministro Flavio Zanonato trattenuto a Roma per motivi istituzionali. “La programmazione dei fondi europei
2007 - 2013 - ha detto tra l’altro Zanonato ha escluso la cooperazione dai beneficiari
della spesa.Adesso, in occasione della riprogrammazione delle risorse non utilizzate noi
puntiamo al sostegno diretto alle cooperative
start up e alle cooperative giovanili”. Ed altri
fondi sono in arrivo anche dalla Sicilia. Col
Piano Giovani, 400 milioni di euro, in tutto nei
prossimi 5 anni. “ Il maggiore impegno e le
maggiori risorse - ha detto l’assessore Scilabra – sarà su start up e co-working. Per le
nuove cooperative sono previsti finanziamenti
a fondo perduto da 10 a 70 mila euro”.“L’iniPrimo piano
ACI
ziativa di Legacoop Sicilia – ha detto il presidente nazionale di Legacoop, Giuliano Poletti
- è un pezzo importante del nostro progetto
nazionale di promozione di nuove imprese
cooperative nel segno dell’autoimprenditorialità e dell’innovazione. Secondo uno studio
realizzato da Swg, in Italia sono 800 mila i
giovani pronti a creare un’impresa cooperativa. Oggi - ha concluso - il bisogno fondamentale, drammatico nel Mezzogiorno, è
quello del lavoro, in particolare dei giovani. Noi
vogliamo valorizzare le loro capacità ed aiutarli a trasformare le loro idee in impresa, a
costruirsi un futuro, a contribuire ad un modello di sviluppo basato sul ‘noi’ invece che
sull’’io’”. Poletti ha anche lanciato un appello:
“La pubblica amministrazione paghi i propri
debiti. Il pubblico paghi ciò che ha comprato,
che siano servizi, beni, opere”. Lo sforzo di
Legacoop Sicilia per i giovani passa attraverso
i nove centri di assistenza tecnica dell’organizzazione situati presso le presidenze provinciali di Legacoop e visibili sul sito
www.legacoopsicilia.coop. “Qui – dicono i
vertici di Legacoop Sicilia– per chi ha un’idea
imprenditoriale sarà possibile ottenere tutte
le informazioni necessarie a costituire una
nuova coop ed assistenza per l’elaborazione
del piano d’impresa”.
Insomma, “per evitare che anche il 2014 sia
un anno di stagnazione – aggiungono gli organizzatori - serve mettere in moto un progetto condiviso dai vari livelli decisionali: da
quelli istituzionali a quelli imprenditoriali e sociali”. Da qui l’idea della campagna straordinaria di Legacoop Sicilia a favore dei giovani
e dal titolo StartCoop Sicilia. La parola d’ordine è “fare sistema” incrementando le occasioni di promozione della cultura
cooperativa.“Quello che ci proponiamo come
associazione – dice il presidente di Legacoop
Palermo, Filippo Parrino - è di dare ai giovani
gli strumenti per fare impresa. I bandi comunitari e regionali per finanziare nuove idee imprenditoriali, ci sono. Il nostro compito, come
associazione, sarà quello di affiancare i giovani nello start up con gli strumenti finanziari
del sistema Legacoop ma soprattutto con il
nostro patrimonio di esperienza e fare in
modo che fin da subito la nuova impresa
possa poggiare su gambe stabili ed avere
prospettive economiche”. Per Massimiliano
Lombardo, responsabile Giovani di Legacoop
Sicilia,“questa generazione di giovani è la più
formata degli ultimi cinquant’anni ma anche
Legacoop
Settori
la meno valorizzata. Basta dire che negli ultimi
10 anni, un milione di ragazzi hanno abbandonato il Mezzogiorno per costruire il proprio
futuro all’estero. Dopo la grande abbuffata dei
decenni precedenti siamo chiamati a pagare
i debiti. Abbiamo un capitale umano fatto da
tanti giovani talenti e un capitale in termini di
beni culturali e ambientali da fare fruttare attraverso l’innovazione creando occupazione
e sviluppo e facendo della Sicilia una grande
Start up a cielo aperto”.
SARDEGNA
Cooperative di Comunità: Contro lo
spopolamento delle zone interne
Partecipato e intenso il dibattito svoltosi il 16
dicembre, a Banari, piccolo centro del Logudoro in Sardegna, sulle esperienze delle Cooperative di Comunità, che partendo dalle
ricchezze, dai patrimoni e dai saperi locali
possono trasformarsi in opportunità di sviluppo e di occupazione.
L’incontro pubblico promosso dal Comune di
Banari e da Legacoop Nord Sardegna, ha registrato gli interventi del Magnifico Rettore
dell’Università di Sassari, prof, Attilio Mastino, del Presidente dell’Unione dei Comuni
del Logudoro, Salvatore Masia del Presidente del GAL, Gianmario Senes, di Francesco Sanna Confcooperative Sardegna,
dell’assessore comunale Tonino Porcheddu, di Claudio Atzori Presidente di Legacoop Sardegna e Benedetto Sechi,
presidente di Legacoop Nord Sardegna.
A Banari, presente il Presidente di Legacoop
e ACI, Giuliano Poletti, il Presidente dell’associazione dei Borghi Autentici Italiani, Ivan
Stomeo e Il Presidente della cooperativa
“L’Innesto” Lodovico Patelli, impegnato in
un tour tra i piccoli centri dell’interno sardo, ha
portato la sua testimonianza sulla nascita e
lo sviluppo della cooperativa L’Innesto.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
22
Nel corso della mattinata si è discusso di
esperienze mature e di opportunità possibili,
per far fronte al crescente abbandono delle
zone interne. Si tratta di un problema, particolarmente grave in Sardegna che registra,
da anni, un trend negativo delle nascite, che
aggrava ulteriormente la situazione di spopolamento e squilibrio demografico.
Il Presidente Ivan Stomeo, nel suo intervento, ha proposto di promuovere i Borghi
Autentici, come
“Borghi della Felicità”, luoghi che, recuperando culture, tradizione ed innovazione, possano diventare attraenti per visitatori in cerca
di una migliore qualità delle vacanze e del
tempo libero.
Particolarmente apprezzate dalla platea le
conclusioni del Presidente Poletti, che ha
ribadito la necessità di dare vigore alle azioni
promosse sul territorio.“Anche un solo posto
di lavoro in più è una conquista da valorizzare, se creato in un piccolo centro”. In pratica solo partendo da ciò che esiste in ogni
ambito locale sarà possibile dare risposte che
facciano da argine alla disoccupazione, all’abbandono dei piccoli centri, al lento, ma costante disimpegno dei servizi pubblici.
La cooperativa è uno degli strumenti possibili,
è stato cosi nel secolo scorso lo è ancor di
più oggi in tutti i continenti.
Organizzare nei piccoli centri e tra i piccoli le
microeconomie locali non è solo una risposta alla scomparsa delle culture, ma si percorre una strada verso la rivitalizzazione
economica di luoghi, altrimenti destinati all’abbandono.
Guliano Poletti ha posto l’accento sulla necessità di riscoprire il valore del “saper fare”
più mestieri, un percorso in controtendenza
verso chi prefigura l’eccessiva specializzazione. Si tratta, svolgendo mestieri diversi, di
promuovere una integrazione al reddito e la
multifunzionalità delle imprese che agevolerebbe il radicamento dei giovani nei luoghi
dove sono nati.
cooperazione. Tesi di laurea discussa nell’anno 1924 presso l’Istituto di Scienze sociali «Cesare Alfieri» di Firenze” (Ames,
Genova 2012), a cura di Sebastiano Tringali.
L’opera è il frutto di un lunghissimo lavoro di
ricerca e recupero di materiali, che si credevano perduti dopo la disastrosa alluvione di
Firenze del 1966, che colpì anche la Biblioteca di Lettere, dove erano custodite le tesi di
laurea tra le quali quella del futuro Presidente
della Repubblica, Sandro Pertini.
La Tesi di Pertini fu depositata il 28 ottobre
del 1924, durante i tragici giorni dell’assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti, del quale da lì a pochi mesi il Presidente
del Consiglio, Benito Mussolini, si assumerà la
responsabilità politica, dando il via a un’ondata di repressione politica delle opposizioni
di cui lo stesso Pertini fu una delle prime vittime. Questa tesi rappresenta uno dei suoi
ultimi atti da uomo libero ed è un documento
di grande interesse storico e politico. In un
passaggio decisivo per il futuro del Paese,
mentre il Fascismo iniziava la sua opera di
smantellamento delle strutture democratiche,
Sandro Pertini sceglie di discutere di cooperazione, come modello sociale da difendere e
preservare.
Insieme al curatore del volume, Sebastiano
Tringali, sono intervenuti alla presentazione
il presidente di Legacoop Sardegna, Claudio
Atzori; lo storico dell’età contemporanea,
Gianluca Scroccu; il presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Cabras; il senatore del Partito democratico,
Ignazio Angioni e il presidente di Legacoop
Liguria, Gianluigi Granero.
Ha coordinato il giornalista Luigi Coppola.
SARDEGNA
I dati principali dell’andamento delle cooperative associate a Legacoop Bologna evidenziano una sostanziale stasi del valore
della produzione, un preoccupante aumento
del ricorso alla cassa integrazione da parte
delle cooperative associate e ancora nessun segnale di ripresa dell’economia locale.
Sono, in sintesi, gli elementi centrali dell’analisi dei “Dati consuntivi delle imprese
cooperative associate – Anno 2012” e dei
Presentato a Cagliari il volume “La
Cooperazione” di Sandro Pertini
Legacoop Sardegna, sotto l’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica ha organizzato,
mercoledì 18 dicembre a Cagliari al Thotel, la
presentazione del volume “Sandro Pertini, La
Primo piano
ACI
BOLOGNA
AllarmediLegacoop,concentrarele
poche risorse per la crescita
Legacoop
Settori
preconsuntivi 2013, presentati ieri, nel
corso di una conferenza stampa, dal presidente di Legacoop Bologna Gianpiero
Calzolari.
Il valore complessivo della produzione delle
coop aderenti a Legacoop Bologna si è attestato, nel 2012, a 13 miliardi di euro, in
linea con il valore dell’anno precedente. Il
2013, in base ai dati dei preconsuntivi, dovrebbe chiudersi con una contrazione del
fatturato del 2%.
«I numeri che presentiamo oggi confermano le analisi che avevamo fatto nei mesi
scorsi. In poche parole: serve sviluppo o è a
rischio la tenuta del sistema economico,
con tutte le conseguenze sociali che una situazione del genere potrebbe provocare –
ha commentato il presidente di Legacoop
Bologna Gianpiero Calzolari – Per queste
ragioni chiediamo alle istituzioni nazionali e
locali che si concentrino tutti gli sforzi e tutte
le risorse disponibili per stimolare la crescita economica. Le imprese, dal canto loro,
devono essere pronte a cogliere ogni opportunità di sviluppo. A Bologna, grazie in
particolare all’impegno della cooperazione,
abbiamo dimostrato con il progetto FICO
Eataly World che si può fare sistema creando benefici per le singole imprese e allo
stesso tempo portando sviluppo per tutto il
territorio. Fico, però, da solo non basta a garantire lo sviluppo necessario a mantenere
una qualità della vita alta e una forte coesione sociale. Serve molto di più e stupisce
che proprio in questi giorni si rimettano in
discussione quelle grandi opere di cui Bologna ha bisogno per riconquistare una
centralità regionale e nazionale».
Parlando di Bologna, Calzolari ha sottolineato il dato estremamente preoccupante
degli ammortizzatori sociali: sono 1.439 gli
occupati su Bologna delle cooperative associate a Legacoop Bologna interessati da
una qualche forma di ammortizzatore sociale. Un dato che non tiene conto degli
ammortizzatori sociali accesi in altri territori
da cooperative che hanno attività fuori provincia.
I dati principali. Nel 2012, il valore della
produzione delle cooperative associate a
Legacoop Bologna si è attestato attorno ai
13 miliardi di euro. Gli occupati sono aumentati dello 0,9% (+2% la crescita degli
occupati a tempo indeterminato), i soci cooperatori sono cresciuti del 4,8%. Nelle coo-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
23
perative associate a Legacoop lavorano, a
tempo indeterminato, 45.355 addetti di cui
il 35 % nell’area di Bologna.
«Continuiamo a fare ogni sforzo per non incidere sull’occupazione – puntualizza Calzolari – e lo facciamo nel pieno rispetto delle
regole vigenti. Respingiamo al mittente le
accuse che, senza un minimo di fondamento, ci sono state rivolte e ribadiamo che
la cooperazione autentica è un argine all’illegalità nell’economia. Ci siamo dati regole
più stringenti di quelle previste dalla legge
proprio perché crediamo che il rispetto delle
norme e delle regole sia un valore fondamentale e irrinunciabile per ogni buona cooperativa».
Gli andamenti dei settori. Nel 2012 si
sono registrati contenuti incrementi in termini percentuali per i settori della Distribuzione (+1.9%) e dei Servizi (+2.7%), mentre
persiste l’andamento negativo dei comparti
dell’Abitazione (-1.4%) e della Produzione e
Lavoro (-13%) per effetto della profonda
crisi delle costruzioni e dell’immobiliare. Lo
scorso anno l’Agroalimentare ha registrato
una crescita del valore della produzione del
4,9%. Contenuti incrementi invece in valore
assoluto per il comparto della Logistica e
della Cooperazione sociale. Nessuna variazione per le cooperative che operano nel
settore culturale.
Le prospettive. Permangono segnali di
forte incertezza e preoccupazione per il
2014, ancora più accentuati nei comparti
dell’Abitazione e della Produzione e Lavoro,
settori nei quali si stima un’ulteriore contrazione dei fatturati.
«Non possiamo che ribadire che lo scenario
che abbiamo di fronte è molto preoccupante
ma non è nostra abitudine arrenderci o
aspettare che siano altri a darsi da fare per
la ripresa. Siamo convinti che Bologna possa
farcela a superare questo momento di
grande difficoltà. Di questo parleremo nella
nostra assemblea dei Delegati del 16 dicembre 2013, vogliamo ripartire dalle eccellenze in grado di garantire un futuro di
sviluppo alla città – conclude Calzolari – Abbiamo le nostre proposte e siamo pronti a
metterci in gioco in prima persona, ci confronteremo come sempre con le istituzioni
locali che devono però fare ogni sforzo possibile per riconoscere concretamente la centralità di Bologna nel contesto regionale. La
strada da prendere è quella, non c’è altro
tempo da perdere; come cooperazione ci
Primo piano
ACI
auguriamo di trovare molti compagni di
viaggio lungo questo cammino».
REGGIO EMILIA
Bellacoopia entra all’Università:
hanno aderito 35 studenti
Il progetto Bellacoopia entra all’Università:
Legacoop Reggio Emilia, infatti, in collabo-
universitari una via alternativa di fare impresa, investendo le proprie capacità personali in una struttura societaria in cui essi
stessi siano i veri protagonisti ed in cui la
propria vocazione imprenditoriale sia valorizzata in un contesto stimolante di crescita
e maturazione continua”.
A Ivan Lusetti
il premio Regium Lepidi
Sabato 7 dicembre, in una sala del Centro
Loris Malaguzzi strapiena di persone, la
razione con il Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell’Università degli
Studi di Modena e Reggio Emilia ha promosso “Bellacoopia Impresa - University”,
concorso riservato agli studenti universitari
per la redazione di progetti economici innovativi in forma cooperativa. Hanno già aderito al progetto 35 studenti universitari.
Il primo incontro di “Bellacoopia Impresa University” si è svolto il 16 dicembre 2013
all’Università di viale Allegri a Reggio Emilia.
Dopo i saluti di Matteo Pellegrini, responsabile dell’Ufficio promozione di Legacoop, e di Fabrizio Montanari, docente
del Dipartimento di Comunicazione ed Economia, sono intervenuti Simona Caselli,
presidente di Legacoop Reggio Emilia, che
ha parlato della sfida di essere cooperatori,
e Daniela Cervi, dell’Area economico-finanziaria di Legacoop, che ha illustrato gli
elementi distintivi e fondanti della società
cooperativa, dal diritto societario alle peculiarità fiscali e gestionali.
La presidente Caselli, nel suo intervento, ha
approfondito il ruolo e l’importanza della
cooperazione nel mondo e in Italia, le caratteristiche e i valori dell’impresa cooperativa, i principi internazionali definiti
dall’Alleanza Cooperativa Internazionale, il
ruolo del socio, la funzione delle centrali
cooperative.
“L’iniziativa – ha spiegato Matteo Pellegrini
– si propone di trasmettere agli studenti
universitari i valori di socialità, mutualità,
imprenditorialità, impegno civile attraverso
la conoscenza dell’esperienza cooperativa.
Il progetto vuole inoltre indicare agli studenti
Legacoop
Settori
Giunta della Camera di Commercio di Reggio Emilia ha assegnato a Ivan Lusetti, storico presidente di CIR food, il Regium Lepidi,
il massimo riconoscimento camerale assegnato ogni due anni ai reggiani che si sono
distinti per lo sviluppo economico, sociale ed
artistico della provincia di Reggio Emilia.
Le motivazioni alla base del prestigioso premio sono state annunciate dal presidente
della Camera di Commercio Enrico Bini al
momento della consegna: per essere stato
tra i grandi protagonisti della storia e dei successi della cooperazione reggiana; per aver
saputo coniugare alla capacità ed alla lungimiranza imprenditoriale una visibile e riconoscibile fedeltà a valori e principi cooperativi
che parlano di solidarietà e attenzione alla
persona; per aver costruito una grande
squadra competitiva ed essersi adoperato
per un ricambio generazionale che salvaguardasse questi principi; per aver interpretato al meglio il ruolo del cooperatore
portando la società di cui è stato presidente
per oltre 30 anni ai vertici della ristorazione
in Italia ed all’estero; per la determinazione
con la quale ha sempre difeso i principi di legalità e trasparenza che devono connotare
la competizione e la convivenza civile.
“Ringrazio per il prestigioso riconoscimento
“Premio Regium Lepidi” – ha dichiara emozionato Ivan Lusetti – che la Camera di Com-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
24
mercio di Reggio Emilia mi ha oggi assegnato. Voglio condividerlo e dedicarlo ai tanti
dirigenti, soci e lavoratori di CIR food che
hanno con il loro impegno e passione contribuito, in un lungo e impegnativo percorso a
far grande e di successo un’impresa in
forma cooperativa quale è oggi Cooperativa
Italiana di Ristorazione”. Grandissima soddisfazione per l’importante riconoscimento a
Ivan Lusetti hanno espresso la cooperativa
CIR food e la presidente di Legacoop Simona Caselli.
Oltre ad Ivan Lusetti il Regium Lepidi è stato
assegnato anche alla memoria di Vando Veroni, protagonista della vita di Reggio Emilia,
e ad Orietta Berti, per la sua straordinaria
carriera nella musica leggera.Alla consegna
del “Regium Lepidi” è seguita quella dei
premi “Lavoro e Progresso Economico” ad
imprenditori, lavoratori e imprese che hanno
lasciato traccia e che continuano ad avere
grande importanza nella economia reggiana.
“Oggi celebriamo il valore di quel lavoro che
costituisce il fondamento della nostra Repubblica – afferma il presidente della Camera di Commercio, Enrico Bini - e Reggio
Emilia, con le sue decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori, è
un simbolo di questa Repubblica laboriosa e
intraprendente, che soffre ma non si arrende
alla crisi economica ed è chiamata a trovare
anche in essa le ragioni di una più forte coesione”.
Al Malaguzzi, dunque, un ringraziamento e
un omaggio a donne, uomini e imprese di cui
sono state ricordate le storie di lavoro,“sempre accomunate dal fatto – ha detto Bini –
che sono storie di persone, di passioni, di impegni individuali che sono divenuti una ricchezza per tutto il nostro territorio.”
È a queste stesse storie che è andato il ringraziamento del sindaco vicario del Comune
di Reggio Emilia Ugo Ferrari (“il lavoro deve
essere il centro dei nostri valori, perchè rafforza l’identità e la dignità delle persone e
contrasta quell’economia di carta che ha solo
generato illusioni”), della presidente della
Provincia, Sonia Masini (“dobbiamo unire i
nostri territori emiliani e avere fiducia in quel
che sappiamo fare, pretendendo che le nostre eccellenza siano valorizzate, con uno
scatto d’orgoglio e di volontà”), dell’assessore regionale a Scuola e Lavoro, Patrizio
Bianchi (“lo sviluppo è figlio di tante cose
Primo piano
ACI
insieme, e oggi occorre più scuola sui banchi e nelle fabbriche, perché la scuola serve
per fare comunità”).
REGGIO EMILIA
Inaugurato a Montecchio il nuovo
Centro socio-riabilititativoi
E’ stato inaugurato il 14 dicembre il nuovo
Centro socio riabilitativo semiresidenziale
Le Samare, in via F.lli Cervi 5 a Montecchio.
La modernissima struttura, finalizzata a fornire accoglienza ed attività diurne a persone
disabili adulte e un servizio di sostegno alle
loro famiglie, è stata realizzata dal Comune
di Montecchio Emilia – che ne è il proprietario – anche grazie ad un importante contributo della Regione Emilia-Romagna, che
ha messo a disposizione un finanziamento
di 400.000 euro, e alla collaborazione con
diverse Aziende del territorio che ne hanno
così reso possibile la realizzazione, con un
costo complessivo finale di 800.000 Euro.
Nello specifico hanno contribuito alla costruzione e al completamento del Centro le
aziende Sigma-Realco, Palladio Costruzioni
e Bigliardi Fertecnica. “La grande soddisfazione per essere riusciti, in tempi sempre
più difficili per gli Enti Locali, a portare a termine questa opera di grande importanza
sociale – ha dichiarato il sindaco di Montecchio Paolo Colli – non deve fare dimenticare che l’impegno diretto del
Comune e il fondamentale contributo della
Regione non sarebbero stati in nessun
modo sufficienti se non si fosse riusciti a
coinvolgere anche risorse private. Ciò dimostra che in tempi di enorme difficoltà per
la finanza pubblica si possono comunque
perseguire strade innovative di partnership
pubblico-privato per la realizzazione di
strutture di interesse della collettività”.
Il nuovo Centro, che ha la possibilità di accogliere fino a 24 persone, sorge nell’area
Legacoop
Settori
adiacente alla cooperativa sociale L’Olmo,
dalla trentennale esperienza nell’inserimento lavorativo di persone disabili, ed è
gestito dal Consorzio Quarantacinque, con
la collaborazione della stessa cooperativa
L’Olmo, e della cooperative sociali Zora e
Coopselios. Il servizio è stato accreditato
dall’Unione Val d’Enza ai sensi della direttiva
regionale sull’accreditamento dei servizi
socio sanitari, e garantisce standard assistenziali e di qualità molto elevati grazie ad
un’organizzazione efficiente e alla formazione continua degli operatori. I costi di funzionamento, disciplinati da un contratto tra
Consorzio Quarantacinque, Unione Val
d’Enza ed Ausl, sono sostenuti prevalentemente dal Fondo Regionale per la non autosufficienza e dall’Unione, che attraverso il
Servizio sociale persone disabili curano i
progetti individuali delle persone inserite,
provenienti da tutti i Comuni del Distretto.
Anche le famiglie collaborano a sostenere i
costi e l’organizzazione del servizio che utilizzano.
Sono intervenuti all’inaugurazione, oltre al
sindaco di Montecchio, la presidente della
Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini,
l’architetto Alfredo Capovani, progettista
del Centro, Carlo Possa in rappresentanza
del Consorzio Quarantacinque, il direttore
amministrativo dell’Ausl Reggio Emilia Eva
Chiericati e la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Simonetta Saliera. Tantissimi i cittadini intervenuti
all’inaugurazione, e in particolare gli utenti
del Centro e i loro famigliari, oltre ai rappresentanti dell’associazionismo.
Per la cooperazione sociale reggiana il
nuovo Centro rappresenta un momento
molto importante, perché si mantiene vivo il
ruolo fondamentale della storica cooperativa L’Olmo, grazie anche alla collaborazione
del Consorzio Quarantacinque, di cui
L’Olmo è una delle cooperative fondatrici, e
di altre due importanti cooperative del Consorzio, Coopselios e Zora. Qualificata infatti
la presenza della cooperazione: oltre al presidente dell’Olmo Mirco Verzani, al suo
predecessore Vittorio Bonilauri (che ha
sempre seguito da vicino l’iter per la realizzazione del Centro), e ai consiglieri della
cooperativa, erano presenti i presidenti di
Zora Claudia Melli e di Coopselios Guido
Saccardi, la presidente di Legacoop Si-
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
25
mona Caselli, la presidente del Ginepro
Rosanna Bacci, Giuseppe Catellani del
Ccfs e Ermes Bonacini di CIR food. Moltissimi anche i rappresentanti delle istituzioni, tra cui i sindaci di Bibbiano Sandro
Venturelli, di Gattatico Gianni Maiola,
numerosi assessori dei Comuni della Val
d’Enza, dirigenti e funzionari della Regione,
dell’Ausl e dell’Unione dei Comuni. La struttura, progettata dall’architetto Capovani è
stata realizzata con criteri di elevata efficienza energetica e in modo da garantire il
massimo comfort e funzionalità all’utenza
ospitata. I nuovi arredi sono stati in parte
donati da Ikea ed in parte finanziati con un
contributo della Provincia. La denominazione “Le Samare”, scelta per il nuovo Centro, identifica i frutti dell’Olmo, a
simboleggiare la continuità con l’ultratrentennale storia della Cooperativa di Montecchio che, operante in particolare nel settore
tipografico, rappresenta un’innovativa esperienza di successo per l’integrazione sociale
delle persone disabili.
Una bella pagina nella storia dei servizi di
un territorio, quello di Montecchio Emilia e
dell’intera Val d’Enza, che si caratterizza per
la grande qualità delle strutture e che partecipa attivamente alla vita della comunità,
come dimostra la molteplicità di enti,
aziende, cooperative e famiglie che hanno
collaborato alla realizzazione di questa
nuova, modernissima opportunità.
MODENA
Legacoop, non è così che si difende
l’interesse del socio lavoratore
Pubblichiamo, di seguito, il testo di un comunicato diffuso il 13 dicembre da Legacoop
Modena in relazione allo sciopero proclamato
dai sindacati di settore della logistica.
“L’appello allo sciopero degli addetti delle
cooperative di logistica lanciato dalle OOSS
di settore di Modena e Reggio Emilia per
oggi– in linea con la protesta proclamata dalle
segreterie nazionali di FILT-CGIL, FIT-CISL e
UILTRASPORTI – e la contestuale chiamata
ad un presidio davanti alla sede di LEGACOOP Modena rappresentano un’ulteriore,
sorprendente, occasione persa da parte delle
OOSS per riconoscere l’impegno di chi sta
veramente dalla parte dei lavoratori, e
Primo piano
ACI
per difendere sul serio l’interesse del Socio
Lavoratore delle cooperative di movimentazione e trasporto: un interesse che oggi non
è certo quello di formalizzare un accordo con
108 euro lordi in più!
Stupisce la miopia e la rigidità con cui viene
affrontata la questione, quando la realtà delle
cose parla di:
illegalità diffusa e dilagante, che mette a rischio il lavoro buono che le cooperative aderenti alle Associazioni Cooperative che si
riconoscono nell’ACI Servizi e Utilities garantiscono
abuso di istituti come la trasferta (il cui utilizzo improprio crea veri e propri casi di lavoro
nero)
utilizzo anomalo dei contratti di solidarietà,
misura fondamentale negli stati di crisi che
non deve però tradursi in atti discriminatori,
bensì dare avvio a processi di riorganizzazione
e ristrutturazione per continuare a garantire
l’intensità del lavoro
penalizzazione per chi rispetta le regole,
come le cooperative aderenti alle Associazioni
cooperative che si riconoscono nell’ACI Servizi e Utilities, che contano 100.000 soci lavoratori, quindi la maggioranza della forza
lavoro nel comparto della logistica, e che perdono gli appalti perché rispettano la
legge applicando integralmente gli istituti contrattuali e versando i contributi
pieni, senza escamotage, e quindi non possono giocarsela solo sul prezzo
impossibilità del mercato attuale di recepire un aumento dei costi, come preteso dei
Sindacati, che non farebbe che aumentare
i casi di concorrenza sleale tramite il ricorso ad applicazioni a dir poco fantasiose del
CCNL.
Ciò che sembra sfuggire ai Sindacati è che il
vero interesse del socio lavoratore delle nostre cooperative e’ quello di avere un contratto certo, con applicazione univoca su tutto
il territorio nazionale, che permetta alle imprese di spostare la competizione dal minor
prezzo al miglior servizio; un servizio basato
sull’innovazione tecnologica, sull’innovazione
dei processi e sulla lotta agli sprechi. Solo in
questo modo si può uscire dalla concorrenza
al massimo ribasso che porta ad una continua e incontrollata diminuzione dei veri interessi dei soci lavoratori. E se è vero, come è
vero, che i soci lavoratori sono al tempo
stesso lavoratori e proprietari della loro
azienda, non si capisce contro chi dovrebbero
scioperare per avere un aumento che il mer-
Legacoop
Settori
cato attuale non può riconoscere!
Noi siamo per il consolidamento del lavoro, e
di un “buon lavoro”, qual è quello dei Soci Lavoratori delle cooperative aderenti alle Associazioni cooperative che si riconoscono
nell’ACI Servizi e Utilities: la pretesa che avanzano i Sindacati è un tentativo di strumentalizzazione che rispediamo al mittente.
Così come le vergognose accuse di
sfruttamento di lavoratrici e lavoratori,
che non posso essere generalizzate accomunando tutti sotto il nome “cooperative”.
Ciò detto, ribadiamo invece il nostro appello a
ripensare in termini nuovi le relazioni industriali, alla luce di un contesto di mercato profondamente cambiato e, nel caso specifico,
la nostra disponibilità ad un lavoro in sinergia, oltre che con i Sindacati, con gli organi ispettivi e gli organismi di controllo per
debellare le innumerevoli degenerazioni che
minano la stessa sopravvivenza di chi invece
di legalità vive, favorendo chi sfrutta i lavoratori mettendone a repentaglio sicurezza e futuro”.
RIMINI
OP Bellaria Pesca presenta il Piano
di Sviluppo della marineria
Qualità, accorciamento della filiera commerciale, diversificazione e multifunzionalità delle
imprese ittiche, aggregazione dei produttori
e partecipazione attiva dei pescatori. Queste
le parole chiave emergenti dal Piano di Sviluppo della Marineria Bellariese che l’Organizzazione dei Produttori ha presentato al
territorio venerdì 13 dicembre, al Palazzo del
Turismo di Bellaria Igea Marina, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e
Lega Pesca Emilia-Romagna. L’Organizzazione dei Produttori, che nel prossimo anno
gestirà anche la nuova struttura mercatale di
Bellaria, mette in piazza le proprie strategie e
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
26
gli indirizzi operativi che intende perseguire
per uno sviluppo sostenibile del settore in
collegamento con la città ma soprattutto
coerente con la Politica Comune della Pesca
(PCP) e la strategia marittima per l’Adriatico
in discussione a Bruxelles.
Il piano di sviluppo della marineria bellariese
è il risultato, ampiamente raggiunto, del percorso di formazione imprenditoriale “A.M.I. –
Azioni per Migliorare l’Imprenditorialità –
Fondo Sociale Europeo”, avviato lo scorso
marzo a Bellaria allo scopo di trasferire ai pescatori competenze imprenditoriali necessarie per attivare una strategia che guarda al
territorio a 360°.
Il percorso ha permesso, infatti, di indagare
ed esplorare tutte quelle opportunità (economiche, imprenditoriali, sociali, occupazionali,
…) che la marineria può e intende realizzare,
coinvolgendo le categorie economiche e sociali del territorio, stakeholders, istituzioni
scolastiche, consumatori, società civile. Il
Piano di sviluppo, che verrà presentato venerdì sera, identifica 5 linee di indirizzo su cui
la Op Bellaria Pesca si concentrerà nel prossimo periodo: dalle strategie commerciali,
compresa la gestione del mercato ittico, ai
servizi destinati al target turistico, dai percorsi didattici e laboratori del gusto destinati
alle giovani generazioni ai prodotti ittici trasformati e ancora al catering dei pescatori e
finger food.
“Il Business Plan della Marineria Bellariese –
dichiara Massimo Bellavista, Direttore
della la Op Bellaria Pesca – è il frutto di un
lungo e importante lavoro che abbiamo realizzato nei mesi scorsi e che ha visto i pescatori impegnati in prima linea e concentrati
a costruire il loro futuro. Il nostro piano dovrebbe essere interamente finanziato dall’Unione Europea in quanto è stato costruito
tenendo fede alla miriade di vincoli e regole
cui è sottoposto il settore della pesca e dell’acquacoltura ma anche alle strategie europee che la Commissione ha messo in atto
(crescita blu, strategia 2020, riforma PCP,
ecc.)”
La Op Bellaria Pesca, che ha recentemente
sottoscritto un accordo commerciale con la
Federalberghi/Aia di Bellaria Igea Marina per
la fornitura di prodotti ittici ma anche per lo
sviluppo di “servizi turistici e itinerari marinari”, intende esplorare tutte quelle opportunità che possano aiutare e supportare le
imprese del settore nello sviluppo economico, produttivo, organizzativo, sociale e ocPrimo piano
ACI
cupazionale. L’incontro è stata l’occasione,
inoltre, per fare il punto sul settore in EmiliaRomagna con Sergio Caselli, Responsabile
Lega Pesca Emilia-Romagna, Sauro Sarti,
Dirigente della Provincia di Rimini e Direttore
del Gruppo di Azione Costiera “Marinerie
della Romagna”, Enzo Ceccarelli, Sindaco
di Bellaria Igea Marina, Serena Vandi ed
Emanuele Grassi del Centro Zaffiria”.
PESARO
Nuova aggregazione cooperativa,
il gruppo cooperativo paritetico
Nasce una nuova aggregazione cooperativa: il gruppo cooperativo paritetico. Riuni-
sce 3 storiche cooperative sociali di tipo b
di Pesaro.
Le cooperative sociali T41b, Ginestra e La
Lucente hanno dato vita a “Pesaro GCP”,
acronimo di Gruppo Cooperativo Paritetico.
Si tratta di una figura giuridica prevista
dalla legislazione, più snella di un consorzio, che non modifica l’identità delle cooperative che ne fanno parte, ma consente
di presentarsi congiuntamente sul mercato
pubblico e privato in cui le tre cooperative
sono operanti da molti anni.
A presiedere il nuovo Gruppo è stato chiamato Stefano Bertuccioli, vice presidente della T41b, cooperatore di
lunghissima esperienza, che si trova a dirigere una realtà forte di un fatturato che
sfiora i 5 milioni euro e che occupa quasi
200 dipendenti, circa metà dei quali appartenenti a categorie svantaggiate, a cui si
aggiungono circa quaranta “borse lavoro”
per altrettante persone disabili, o seguite
dai servizi di salute mentale o in stato di
detenzione. La cooperazione tra cooperative è uno dei principi su cui si fonda a livello mondiale il movimento cooperativo.
Affrontare la crisi insieme, mantenendo la
propria identità aziendale e sociale ed offrendo servizi integrati è la filosofia che
ispira il nuovo gruppo cooperativo; una filosofia che dalle cooperative si sta estendendo ad altre tipologie di azienda, che
Legacoop
Settori
nella rete di imprese e nelle produzioni di
filiera vedono oggi l’unica via di sopravvivenza e crescita. Con una lunghissima
esperienza e molteplici certificazioni di
qualità, PESARO GCP si propone come un
qualificato partner per enti pubblici ed imprese private.
FANO
Il Pesceazzurro è solidale, in 8 anni
22mila euro donati a Telethon
Solidarietà, diversificazione del prodotto, rispetto dell’ambiente. Il Pesceazzurro, la catena di ristoranti self-service creata dalla
cooperativa di pescatori Coomarpesca di
Fano (Pu) nel 1979 per valorizzare la qualità
del pescato dell’Adriatico e che comprende
anche i punti di Cattolica (Rn), Rimini (Rn) e
Milano Marittima (Ra), punta su questi asset
per consolidare la propria forza nel 2014.
“Questa sera siamo qui per confermare il nostro impegno a favore di Telethon – ha affermato Marco Pezzolesi, amministratore
unico del Pesceazzurro, ieri sera in occasione
della cena aziendale, al ristorante “Il Mulino”
di Misano Adriatico (Rn), occasione anche
per gli auguri di fine anno -, l’associazione
cui, dal 2006, doniamo 1 centesimo per ogni
pasto servito. Un’azione di solidarietà che,
sulla base delle 438.436 presenze nei quattro ristoranti (190.000 presenze a Fano
104.390 a Cattolica, 78.000 a Rimini,
66.046 a Milano Marittima, dati in linea con
quelli del 2012), ci permetterà di donare
quest’anno 4.385 euro. In questi otto anni,
siamo riusciti a donare 22 mila euro a Telethon, che rappresenta il finanziamento per
un anno di un ricercatore. Un gesto per noi
significativo perché ci consente di perseguire, come azienda, un fine sociale e solidale di cui siamo profondamente orgogliosi”.
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
27
Alla serata, cui ha partecipato Simone Cecchettini, responsabile regionale Lega Pesca
Marche, erano presenti, per accogliere la donazione dal presidente della Coomarpesca,
Gabriele Ciccolini, e da Pezzolesi, Alessandro D’Addio, il presidente regionale di
Telethon, e Luca Veneziano, Associazione
Titanus, che hanno ricordato lo stretto rapporto creato con il Pesceazzurro in questi
anni.
Pesceazzurro, per il 2014, punta sulla diversificazione del prodotto. “Pesceazzurro distribuirà, dal prossimo anno, una
propria linea di sughi pronti “Mare nostrum” – ha spiegato Pezzolesi -, un prodotto che nasce come ulteriore fattore di
valorizzazione del pesce azzurro e dei prodotti del nostro mare Adriatico. Nei nostri
sughi pronti, che si potranno acquistare nei
ristoranti della nostra catena, i nostri clienti e
i consumatori potranno trovare la qualità, la
garanzia del prodotto e soprattutto il sapore
unico che i nostri cuochi sanno dare a questo prezioso alimento che è il pesce, che ha
fatto negli anni della nostra cooperativa
un’azienda di grandi risultati e che ha permesso di occupare, nel complesso, cento
persone”. La gamma di sughi pronti “Mare
nostrum” comprende le specialità “Sgombro
e ceci”, “Vongole e ceci”, “Vongole”, “Marinara”, “ Pescatora”, “Frutti di mare”. Ogni
confezione di sugo pronto costerà 2,80 euro,
iva compresa, mentre la confezione della
gamma completa delle sei specialità costerà
14 euro iva compresa, con la formula prendi
6 e paghi 5.
Nei quattro punti del Pesceazzurro, nello storico locale di Fano (Pu), ricostruito e rinnovato dopo l’incendio che lo distrusse nel
giugno 2010, e nei tre di Cattolica (Rn), Rimini (Rn) e Milano Marittima, che, nel 2013,
hanno registrato un fatturato complessivo
pari a 5,5 milioni di euro, dalla stagione del
prossimo anno sarà introdotto l’uso dei materiali bio per tutte le stoviglie al posto di
bicchieri, piatti e posate di plastica. “Crediamo nella necessità di salvaguardare l’ambiente – ha detto Pezzolesi – e questo è il
nostro piccolo contributo come azienda,
un’azione che ci permette di realizzare un risparmio ambientale di cui, siamo sicuri,
anche i nostri clienti saranno orgogliosi”.
Un’innovazione che si aggiunge a quella dell’eliminazione dell’uso delle bottiglie di plastica per l’acqua e di vetro per il vino
servite nei ristoranti, che sono state sostituite
Primo piano
ACI
dai distributori alla spina, che ogni cliente
può usare autonomamente. Il Pesceazzurro
di Fano (Pu) e quello di Rimini rimangono
aperti tutto l’inverno sabato, domenica e festivi a pranzo e cena. Cattolica (Rn) e Milano
Marittima (Ra) inaugurano la nuova stagione
a Pasqua da quando, tutti i quattro punti di ristorazione self-service, rimarranno aperti tutti
i giorni.
battiti, con la collaborazione, tra gli altri,
della cooperativa sociale C.A.P.S.
La mostra è patrocinata dall’Assessorato al
Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, l’assessorato al Welfare del
Comune di Bari e IAM.B – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari.
L’evento inaugurativo si concluderà con un
buffet solidale. L’ingresso è gratuito.
BARI
RAGUSA
Gvc e Legacoop Puglia inaugurano “Daily Life in Area C”
Conad Iblea e Cooperativa “Il Dono”
lancianoiniziativeafavoredeibimbi
Raccontare povertà, emarginazione e sopraffazione con una serie di scatti fotografici dei luoghi occupati Palestinesi.
Si chiama “Daily Life in Area C” ed è il titolo della mostra fotografica, realizzata dalla
Onlus/Ong GVC, finanziata da ECHO e sostenuta da Legacoop Puglia, Generazioni
Legacoop Puglia, Forpuglia, Informa Scarl
e Doc Servizi. Aperta al pubblico, per la
prima volta in Italia, dal 14 al 22 dicembre
2013, nel Laboratorio urbano “Officina degli
Esordi” a Bari.
All’inugurazione, in programma sabato 14
dicembre alle ore 12.00, interverranno il
presidente Legacoop Puglia, Carmelo
Rollo, la presidente GVC, Patrizia Santillo, il direttore di IAM.B., Cosimo Lacirignola, e l’assessore al Welfare del Comune
di Bari, Ludovico Abbaticchio. L’evento
sarà anche preziosa occasione per dare il
benvenuto, altresì, alla nuova sede di Gvc a
Bari, la seconda pugliese, dopo Brindisi.
“Daily Life in Area C” racconta la quotidianità all’interno dei territori occupati Palestinesi attraverso gli occhi di chi l’occupazione
la vive ogni giorno.
Le fotografie rappresentano per gli abitanti
delle comunità il mezzo per raccontare le
criticità del vivere un territorio, l’Area C,
frammentato e isolato dal resto della Palestina. Al tempo stesso, nonostante le difficoltà, i protagonisti degli scatti ci
raccontano con estrema naturalezza e
umiltà di un popolo ancora legato alle proprie tradizioni e ai propri valori.
Oltre alla mostra, l’Officina degli Esordi
ospiterà un ciclo di eventi interamente dedicati al tema della solidarietà e dell’integrazione tra i popoli, tra proiezioni,
immagini, incontri, approfondimenti e di-
Si è tenuta il 12 dicembre la conferenza
stampa di presentazione dell’iniziativa “Il
Natale per Tutti”, nata dalla sinergia tra lo
store Conad Iblea e la Cooperativa “Il Dono”
di Ragusa.
Dal 16 al 22 dicembre sarà possibile portare presso lo store Conad Iblea, in via G.
Pastore a Ragusa, un giocattolo usato, un
piccolo elettrodomestico, attrezzature sportive che saranno poi donate agli ospiti della
Cooperativa “Il Dono”.
Dichiara il direttore Conad Iblea, Giombattista Parisi “Vogliamo vivere questa nostra
esperienza commerciale, profit, condividendola con il no profit. Noi siamo gente di
questa terra e lo dimostriamo offrendo ai
nostri clienti i migliori prodotti locali prodotti
dalle aziende locali e, in senso non commerciale, aiutando le varie associazioni
della nostra città. Reputiamo molto bella
l’idea che un bambino un po’ più fortunato
diventi Babbo Natale per un bambino meno
fortunato. Per un Natale migliore per tutti”.
Dichiarazione di Carla Messina, vice presidente della Cooperativa “Il Dono”:
“Ringraziamo i responsabili della Conad per
la doppia opportunità che ci offrono. Sia
perché ci permettono di rendere ancora più
ricco e significativo il livello della nostra offerta, sia perché ci danno modo di sensibilizzare il territorio sulla realtà dei migranti
richiedenti protezione internazionale e rifugiati. Portare loro un dono può voler dire
dare a tutti noi l’opportunità di stabilire un
contatto ed una relazione con persone che
vivono un passaggio spesso difficile della
loro vita. La loro presenza, lungi dal rappresentare un motivo di paura e di diffidenza,
vale anche come motivo di incremento economico e culturale per il territorio che la-
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
28
vora per svolgere al meglio i servizi affidati.
Ci auguriamo che i clienti della Conad sappiano regalare anche dignità ai nostri ospiti
attraverso un dono che sia sincero e decoroso. Invitiamo, altresì, tutti a visitare le nostre strutture di accoglienza per condividere
insieme una parte di tempo”.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
>> Coop
29
COOP
>> Apofruit
Collaborazione per l’istruttoria nei
confronti di “Centrale Italiana”
>> Conad Centro Nord
In relazione all’istruttoria avviata dall’Antitrust su Centrale Italiana e sui suoi associati, Coop Italia ha manifestato totale
collaborazione ad approfondire tutti gli
aspetti ritenuti rilevanti dall’ Autorità. Coop
Italia è più che disponibile ad un confronto
su ogni aspetto del lavoro della nostra Centrale di acquisto, sicura che confermerà
l’assoluta correttezza di Centrale Italiana e
dei suoi associati. Emergerà così il ruolo positivo svolto da Centrale Italiana nell’interesse dei consumatori ad assicurare la
massima tutela del loro potere di acquisto.
Coop Italia sottolinea che Centrale Italiana
opera nei confronti della grande industria
come strumento di riequilibrio del sistema
di determinazione delle condizioni di acquisto e che rispetto ai grandi paesi europei
il sistema distributivo italiano è molto più
frazionato, mentre il rapporto tra grande industria e distribuzione non è certo squilibrato a favore della distribuzione.
>> Conad
>> CIR food
>> CIR food
>> Solidarietà 90
>> Ambra
>> Coop “Borghetto dei Pescatori”
>> Officina Eventi
>> Cooperativa Sociale Ariel
>> Codess Sociale
>> Almaverde Bio
>> librerie.coop
>> Legacoop
APOFRUIT
RenzoPiraccini, Cavalierealmerito
della Repubblica
C’era anche Renzo Piraccini, direttore generale di Apofruit, tra le personalità alle quali,
sabato 14 dicembre, è stata consegnata la
distinzione onorifica di Cavaliere al merito
della Repubblica. La cerimonia di conferimento, svoltasi nel palazzo della Prefettura
di Forlì-Cesena, è stata presieduta dalla dot-
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
toressa Erminia Rosa Cesari, prefetto di
Forlì-Cesena.
Piraccini, da 38 anni impegnato a vario titolo
nello staff della cooperativa Apofruit, rappresenta una figura di riferimento nel mondo
della cooperazione ortofrutticola locale e nazionale.
Attualmente è Presidente del Consorzio Almaverde Bio Italia, che si occupa della gestione e promozione del marchio
“ALMAVERDE BIO” e che associa 12 imprese di diversi settori merceologici. E’ inoltre Presidente della cooperativa CPR System
di Ferrara, la più grande impresa italiana nel
settore degli imballaggi di plastica riutilizzabili ed è membro dell’Accademia Nazionale
dell’Agricoltura.
CONAD
Sardegna, nei distributori benzina
- 11 cent. al litro , - 8,8 per il gasolio
Da oggi, l’Osservatorio Nielsen dei prezzi
dei carburanti – promosso da Conad – renderà noti i prezzi medi settimanali dei distributori Conad e della concorrenza.
Sette le aree in cui sono presenti i distributori di carburanti Conad e in cui vengono
condotte le rilevazioni: Sardegna a Carbonia
(CI) e Porto Torres (SS); Campania e Basilicata a Trentola Ducenta (CE), Pagani (SA) e
Lauria (PZ); Liguria e Piemonte a Arma di
Taggia (IM), Savigliano (CN) e Livorno Ferraris (VC); Romagna a Faenza (FC) e Cesena (FC); Toscana e Lazio a Gallicano (LU),
Donoratico (LI), Lari (PI) e Lucca, Bracciano
(Roma); Emilia a Baggiovara (MO), Bibbiano
(RE) e Ferrara; Abruzzo a L’Aquila.
Come ulteriore informazione di riferimento
sarà fornita anche la forbice dei prezzi,
massimo e minimo.
Con le famiglie che spendono sempre più
per fare il pieno all’auto, i distributori di carburanti Conad a Carbonia (CarboniaIglesias) e Porto Torres (Sassari) gestiti da
soci di Conad del Tirreno continuano ad
erogare convenienza per gli automobilisti.
Nella settimana dal 9 al 15 dicembre, la rilevazione condotta in Sardegna ha evidenziato un prezzo medio della benzina Conad
pari a 1,662 euro/litro contro 1,772
euro/litro praticato dalla concorrenza e
1,599 euro/litro contro 1,687 euro/litro per
il gasolio.
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
30
Rifornendo al distributore Conad, gli automobilisti hanno potuto risparmiare 11 centesimi per l’acquisto di benzina e 8,8
centesimi per il gasolio, ovvero 5 euro sul
pieno di un’auto di media cilindrata con un
serbatoio di 50 litri.
La forbice dei prezzi della concorrenza
oscilla tra un massimo di 1,800 euro e un
minimo di 1,742 euro per la benzina; tra
1,723 euro e 1,650 per il gasolio.
La presenza dei distributori Conad si conferma non solo elemento di competitività
nel territorio, in grado di assicurare agli automobilisti un pieno conveniente, ma anche
un’occasione capace di produrre un effetto
calmierante nel bacino di riferimento.
A livello nazionale, nel medesimo periodo, il
prezzo medio dei carburanti comunicato dal
ministero dello Sviluppo economico è stato
di 1,728 euro/litro per la benzina, 1,655
euro/litro per il gasolio.
L’auspicio, visti i risultati ottenuti sinora, è
che possa esserci una normativa regionale
meno vincolante per quanto riguarda l’accesso di nuovi operatori al mercato, assicurando agli automobilisti una convenienza
che la rete tradizionale non è in grado di
produrre. Servono scelte in discontinuità
con le vecchie logiche, stimolando quelle
nuove aperture che renderebbero la liberalizzazione della distribuzione dei carburanti
un progetto di modernizzazione del Paese,
produttivo e replicabile in tutte le regioni.
“Stiamo facendo la nostra parte: offrire convenienza agli automobilisti, tutti i giorni della
settimana e tutto l’anno, a qualunque ora,
così come stiamo facendo anche con le parafarmacie e con i corner Ottica. Abbiamo
margini per migliorare in alcuni dei nostri
impianti, per accrescere la nostra efficienza
ed assicurare ancor più convenienza ai nostri clienti. Stiamo dando il nostro contributo
alla liberalizzazione dei mercati, che auspichiamo sempre più aperti alla concorrenza
nell’interesse dei cittadini”, sostiene il direttore generale di Conad del Tirreno Ugo
Baldi. “L’innovazione è una strada obbligata per continuare a crescere. Per questo
Conad chiede al governo e alle Regioni
maggiore coraggio, scelte più incisive e determinanti, perché risparmiare è possibile”.
Primo piano
ACI
CONAD CENTRO NORD
“L’Albero degli Amici” per il progetto di Ascmad ProRA
Presso il punto vendita Conad Le Vele di Via
Adua si è tenuta il 9 dicembre la presentazione della terza edizione dell’iniziativa promossa da Conad Centro Nord “Albero degli
Amici” attiva a partire da domenica 8 dicembre nei punti vendita Conad aderenti
del Comune e Provincia di Reggio Emilia
Fino al 6 gennaio 2014 nei negozi Conad
sono presenti alberi disadorni che i bambini
potranno “vestire” a loro piacimento con disegni o altri addobbi; per ciascuno di essi,
esibendo il disegno e la Carta Insieme alla
cassa, Conad donerà 5 euro fino ad un tetto
massimo di 9000 euro a sostegno del progetto di Ascmad Prora onlus per la nuova
Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva
nel CO-RE. Nell’occasione è stata invitata a
“collaborare” una rappresentanza di tutte le
classi dell’Istituto Comprensivo “Marco
Emilio Lepido” di via Premuda che ha risposto prontamente facendo dono e appendendo i loro “capolavori” all’albero degli
amici. Era presente anche Natalia Maramotti, assessora alla Cura della Comunità
del Comune di Reggio Emilia.
Questa campagna fa parte di una più ampia
politica di Responsabilità Sociale d’Impresa
di Conad Centro Nord atta a coinvolgere i
territori in cui è presente in un circuito virtuoso di solidarietà a favore di quella che è
una struttura di eccellenza per Reggio Emilia quale l’Asmn. “Ad oggi l’Albero degli
Amici ha permesso di donare a questa importante Associazione, Ascmad Prora, quasi
21.000 euro – ha affermato Paola Rondanini, socia del punto vendita Conad Le
Vele – e ci ripromettiamo di mantenere
questo ormai solido rapporto strutturando
ulteriori iniziative qualora dovesse essere
necessario. Conad è da sempre molto legato al territorio in cui opera ed è sempre
attento alle esigenze della comunità”.
Legacoop
Settori
L’iniziativa si dà l’obiettivo di coinvolgere
pubblico e privato e cittadini: dalle istituzioni
alle scuole, ai cittadini che ogni giorno con
i loro bimbi frequentano i punti vendita
Conad.
Conad Centro Nord ringrazia i soci Conad
che hanno aderito alla campagna, il Comune di Reggio Emilia, l’Istituto Comprensivo Marco Emilio Lepido di via Premuda
per la preziosa collaborazione e i genitori,
bambini e scuole che permetteranno la
buona riuscita dell’iniziativa.
Apre il superstore, nuovi posti di lavoro e tanta tecnologia green
Ha aperto il 6 dicembre in via Guidetti, angolo via Piacentini a Sant’Ilario d’Enza, il
nuovo Conad Superstore di Conad Centro
Nord: 3 mila mq di superficie coperta di cui
1500 mq di vendita su un lotto di 11 mila
mq lungo il nuovo asse viario che collega
Sant’Ilario a Montecchio, 10 casse – di cui
una con self scanning tramite terminalino o
telefono per una spesa veloce – tanti servizi
e un ampio parcheggio con circa 250 posti
auto.
Nel superstore sono occupate 50 persone:
35 sono nuove assunzioni, mentre le restanti 15 sono state riassorbite da altri punti
di vendita della cooperativa. Con la nuova
apertura salgono a 54 i punti di vendita che
operano nella provincia di Reggio Emilia,
con una superficie complessiva di 31.523
mq. Presenti tutti i servizi: l’ortofrutta e le
carni a libero servizio, la pescheria con il
pesce fresco e confezionato, il forno che
prepara pane fresco durante tutto l’arco
della giornata, i salumi e i latticini, la gastronomia con tanti piatti pronti e una rifornita enoteca. Nell’assortimento sono
presenti anche molti prodotti non alimentari di uso quotidiano. Ampio spazio è dedicato alla valorizzazione dei prodotti tipici del
territorio e della regione, all’insegna della
freschezza e della qualità, della convenienza
e del servizio al cliente nell’ormai collaudato
“stile Conad”. I clienti trovano anche la convenienza della parafarmacia Conad, nella
quale operano tre farmacisti laureati e regolarmente iscritti all’Albo.
Sono però le caratteristiche green a connotare e distinguere il nuovo Conad Super-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
31
store, finalizzate a ridurre i consumi energetici e contenere le emissioni di CO2 in atmosfera. La tecnologia adottata nei banchi frigo
e nei frigoriferi di ultima generazione consente di recuperare il calore prodotto dagli
impianti per riutilizzarlo per il riscaldamento
dei locali, realizzato a pavimento in tutta
l’area di vendita. Inoltre l’intero edificio è interamente coibentato, con indubbi vantaggi
sul fronte del risparmio energetico. Tutti i frigoriferi, sia a temperatura positiva sia a
bassa temperatura, sono dotati di chiusura
automatica in modo da ridurre al massimo
la dispersione di freddo nell’ambiente. Nuova
anche l’illuminazione interna ed esterna, con
uso di lampade a led che risparmiano energia e ottimizzano gli interventi di manutenzione. L’impianto fotovoltaico della copertura
del superstore – con una potenza di picco
pari a 60 kwp – riduce in modo significativo
le emissioni inquinanti di anidride carbonica
in atmosfera.
“Apriamo un superstore – ha sottolineato
Ivano Ferrarini, direttore generale di Conad
Centro Nord – da cui ci aspettiamo tanto,
perché è funzionale, moderno, ricco di servizi
e di tanta convenienza. Puntiamo sulla valorizzazione del legame con tante piccole e
medie imprese del territorio che fanno prodotti di eccellenza. E’ il nostro modo di sostenere l’economia locale; un impegno che i
clienti ci ripagano con la loro fedeltà. Vogliamo essere un punto di riferimento per la
spesa quotidiana con la qualità dei prodotti e
il prezzo giusto per tale qualità. E un punto di
aggregazione per essere sempre presenti nei
momenti di crescita economica, culturale e
sociale che il territorio e la sua comunità vivono, dando le risposte che servono e che
nascono dal dialogo costante dei nostri soci
imprenditori con i clienti”.
Anche sul sociale Conad Centro Nord è attenta alle esigenze della comunità santilariese così come lo è da sempre nei territori in
cui è presente. “Tanti e vari saranno i progetti che vorremmo sostenere nel tempo –
ha affermato Claudio Melloni, socio del
nuovo punto vendita di Sant’Ilario – Ad oggi
abbiamo attivato un progetto di raccolta punti
che coinvolge tutti i clienti di Sant’Ilario e Taneto finalizzato all’acquisto di una lavagna
interattiva e un proiettore per la cooperativa
sociale Don Pietro Margini: la scuola e i giovani sono sempre al centro del nostro impegno”.
Primo piano
ACI
CIR FOOD
Crescita e innovazione, le parole
d’ordine per il 2014
Chiara Nasi, presidente CIR food, parla del
2014 come di un anno ancora più competitivo: CIR food accoglie la sfida e punta a far
crescere volumi e fatturato insieme alla
creazione di nuove proposte di prodotti e
servizi.
Riportiamo le parole della presidente Chiara
Nasi.
“Il mercato in cui ci troviamo ad operare diventa sempre più agguerrito. La “fame” di
fatturato ha raggiunto una soglia elevata e
colpisce tutte le imprese: le grandi per sostenere le proprie strutture di costi, le piccole
per potersi rivendere al miglior offerente.
Fino ad oggi il benchmarking sui bilanci ci
conforta: in effetti CIR food negli ultimi anni
è andata meglio dei principali competitors,
abbiamo tenuto come ricavi e siamo migliorati in redditività, ma non dobbiamo mai abbassare la guardia e tenere sempre alta
l’attenzione.
Il 2014 sarà ancora un anno molto competitivo, ma la nostra parola d’ordine è crescita in volumi e in fatturato. Dobbiamo
cercare di ricominciare a fare sviluppo vero,
pianificando bene la nostra crescita di fatturato ed essere un po’ più coraggiosi su
obiettivi importanti per dimensioni e strategici per l’impresa.
Dobbiamo poi concentrarci ancor di più sull’innovazione, investendo risorse sulle
strutture interne già dedicate a questa attività, per studiare nuove proposte di prodotti
e servizi, in linea con il mutamento dei consumi cui abbiamo assistito negli ultimi anni.
Continueremo a lavorare attraverso gruppi
di lavoro dedicati, i cosiddetti «tavoli della
competitività», i quali operano su “temi”
specifici, studiando proposte innovative per
migliorare la nostra competitività, appunto.
Nel 2013 ne abbiamo conclusi due che
hanno portato nuove idee e semplificazione
di processi.
Stiamo anche valutando alcuni progetti di
diversificazione e intensificazione produttiva da compiere il prossimo anno, al
fine di approfondire e lanciare, se ci saranno
le condizioni, linee alternative di sviluppo.
Proseguiremo con la nostra azione di
Legacoop
Settori
“spending review interna” per contenere
i nostri costi generali. Di lavoro al riguardo ne
è già stato fatto tanto ma dobbiamo continuare su questa strada. Sono certa che attraverso l’innovazione di processo/prodotto
e tecnologica sia possibile un ulteriore contenimento dei costi di gestione senza intaccare la nostra distintività sulla qualità dei
servizi.
Anche quest’anno, inoltre, avremo in
agenda un cospicuo piano investimenti
che agevolerà la nostra politica di sviluppo e
di radicamento territoriale.
Tutto ciò sarà supportato da un programma
di modifiche organizzative che ci aiuteranno
a migliorare le nostre performance.
Le cose da fare non mancano proprio e per
attuarle al meglio fondamentale sarà il contributo di tutti”.
Sul Giornale del Cibo il concorso
“Cibo al Cine”
Gli amanti del grande schermo hanno un motivo in più per seguire con attenzione gli ultimi
film in sala. Fra le pellicole in uscita fino a
gennaio 2014 è caccia al tema del cibo e
della cucina. Una recensione postata e condivisa sul sito www.ilgiornaledelcibo.it vale un
abbonamento per l’intero periodo di programmazione della prossima edizione del Festival del Cinema di Venezia.
Da sempre CIR food, Cooperativa Italiana di
Ristorazione, fra i leader in Italia nel settore
della ristorazione collettiva, tiene alta l’attenzione sui temi legati all’alimentazione, sostenendo in particolare la diffusione di un cibo
“sincero”, risultato di una filiera sostenibile sia
in termini economici che ambientali. Da qui
è nata l’idea di lanciare un concorso per valorizzare il tema del cibo sul grande schermo.
Partecipare al concorso “Cibo al Cine” è sem-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
32
plice. Basta iscriversi alla community del Giornale del Cibo.it e inviare entro il 31 gennaio
2014 la recensione di un film, uscito nelle
sale cinematografiche italiane nel periodo
agosto 2013 - gennaio 2014, in cui il cibo e
i suoi luoghi hanno un ruolo rilevante. Ogni
utente può inviare e condividere con gli amici
più recensioni, ma non dello stesso film. Ogni
recensione potrà essere votata con un punteggio da 1 a 5, fino al 28 febbraio 2014.
L’autore della recensione vincitrice riceverà
un coupon di abbonamenti per 2 persone validi per l’ingresso alla Sala Palabiennale e alla
Sala Grande del Festival del Cinema di Venezia 2014. Non solo, è prevista anche l’estrazione di un vincitore tra i votanti che riceverà
un cesto di prodotti selezionati dalla redazione
del Giornale del Cibo.
“Stiamo pensando di proporre un premio
collaterale dedicato al cibo nell’ambito della
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – afferma Giuliano Gallini,
Direttore Commerciale e Marketing di CIR
food nonché appassionato di cinema – Con
questo concorso intendiamo dimostrare che
il cibo e i suoi luoghi hanno un ruolo importante sul grande schermo così come nella
vita, in quanto espressione di storia, cultura,
socialità e relazioni”.
CIR FOOD
Primo “fiocco rosa” nel centro
maternità di Anladi (Eritrea)
nistrazione di farmaci salvavita, in primis
anti-malaria, e di alimenti per i bambini
malnutriti. Infine sono disponibili due stanze
ricovero.
“Abbiamo accolto con gioia la notizia della
prima nascita nel centro maternità di Kinshasa, un progetto in cui abbiamo creduto
fin dall’inizio dando tutto il sostegno necessario – ha commentato la Presidente di CIR
food, Chiara Nasi.
L’iniziativa “Adotta un punto nascita” è stata
coordinata dall’Associazione Anladi, Annulliamo la Distanza Onlus, presente in diversi
Paesi africani con progetti di sostegno alle
comunità locali. Fra questi anche “Camminiamo insieme in Eritrea”, al quale CIR food
contribuisce da quest’anno, dopo aver dato
un primo sostegno nel 2010.
Il progetto, nella sua prima fase, consisteva
nella formazione di ortopedici eritrei, con la
collaborazione dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, per metterli nelle condizioni
di conoscere e praticare le tecniche operatorie per intervenire a correggere le malformazioni che rendono invalidi per tutta la vita
migliaia di bambini in Eritrea. Oggi i medici,
infermieri e tecnici eritrei hanno raggiunto
un buon livello di autosufficienza e operano
in piena autonomia: 300 sono gli interventi
chirurgici già effettuati. La seconda fase del
progetto riguarda la costruzione e allestimento di due sale operatorie per mettere in
condizioni gli ortopedici locali, ora che
hanno acquisito il know how, di operare i
bambini in condizioni igieniche sicure e in
un ambiente dignitoso. Il contributo di CIR
Il regalo più bello è arrivato proprio a ridosso
delle festività natalizie. Nel centro sanitario
di maternità “Michele” di Sans Fill-Mont
Ngafila (Kinshasa), uno dei quartieri più popolati della capitale congolese, è nata la
prima bambina, Michelle, con l’assistenza
del personale del centro, istruito da due
esperte capo sala reggiane che hanno
svolto sul posto uno stage formativo.
Tutto ciò è stato possibile grazie al sostegno di CIR food, che ha stanziato, in questi
anni, 30mila euro per gli arredi e le attrezzature necessarie, oltre alla trasferta delle
capo sala. La struttura, inaugurata nel settembre 2013, mette a disposizione della
popolazione locale, 24 ore su 24, ambulatori per effettuare esami diagnostici e visite
specialistiche, nonché partorire in sicurezza.
Nel centro sono operativi anche un laboratorio prelievi e una farmacia per la sommiPrimo piano
ACI
Legacoop
food, pari a €15.000, servirà per finanziare
l’impianto dei gas medicali, quale completamento fondamentale, affinchè le sale
operatorie possano entrare in funzione.
Senza gas medicali, infatti, i rischi per i pazienti, soprattutto i più piccoli, sarebbero
enormi, oltre alla impossibilità di eseguire
anestesie, di praticare manovre di rianimazione in caso di emergenza ed avere l’alimentazione per alcuni particolari strumenti
chirurgici in particolari quelli di chirurgia ortopedica.
CIR food – Cooperativa Italiana di Ristorazione sviluppa la sua attività in diversi
segmenti di mercato con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’alimentazione
sana ed equilibrata: ristorazione collettiva
(ristorazione aziendale, scolastica, sociosanitaria e militare), ristorazione commerciale,
banqueting e buoni pasto. Con una produzione annua di oltre 76 milioni di pasti,
CIR food ha una forza lavoro di 11.000 persone di cui 1.200 sono cuochi e il 90%
donne. A numeri così importanti corrisponde un’esperienza trentennale nella gestione diretta di cucine e centri di cottura,
un know-how incentrato sui valori imprescindibili della qualità del servizio e della tutela dell’alimentazione tradizionale.
SOLIDARIETÀ 90
Propone il Winter Research Atelier
di Natale al Centro di Ricerca
La cooperativa sociale Solidarietà 90 organizza nel periodo delle prossime vacanze natalizie, presso i locali del Centro di Ricerca a
Pieve Modolena, un servizio educativo rivolto
alle famiglie di tutti i bambini e ragazzi dai 5
ai 10 anni di età.
Per le intere giornate del 23, 24, 27, 30 e 31
dicembre e del 2 e 3 gennaio 2014, dalle
7:30 alle 18:30, saranno proposti atelier,
esperienze di esplorazione sonora sul territorio, attività ludico-creative e uno spazio specifico per il sostegno ai compiti. I bambini
saranno accompagnati e seguiti nelle attività
da personale educativo attento e specializzato. La cooperativa Solidarietà 90 ha una
lunga esperienza nei settori della prima e seconda infanzia, della scuola e dell’extrascuola.
Per iscrizioni e informazioni rivolgersi a Solidarietà 90, tel. 0522 293718, Annarita Asti
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
33
348 4873294, [email protected],
[email protected].
AMBRA
La XII Giornata della Qualità
in cooperativa
“Cooperazione e sviluppo: cittadinanza attiva nella gestione dei progetti aziendali” è
il titolo della Giornata della Qualità 2013
organizzata dalla cooperativa sociale
Ambra, annuale appuntamento dedicato
alle socie e ai soci che venerdì 6 dicembre
ha visto realizzata la sua dodicesima edizione nella suggestiva cornice dell’Agriturismo Caselvatica di Calcara di
Crespellano (BO).
Un susseguirsi di interventi che hanno analizzato il tema della partecipazione di utenti
e familiari alla vita della cooperativa e dei
servizi suscitando l’interesse generale e
fornendo nuovi spunti di riflessione riguardo alla necessità, sempre più forte, di
un confronto attivo sui temi legati al welfare.
Dopo i saluti di Angela Alimonti, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Crespellano la quale ha sottolineato
l’importanza della giornata e della cooperazione come fattore di sviluppo, la mattinata si è aperta con un sentito ricordo a
Nelson Mandela, appena scomparso. Roberto Mainardi, presidente di Ambra, ha
ricordato il valore del ruolo di Madiba con
rispetto e commozione. Il presidente è poi
entrato nel vivo del tema trattato con un intervento che ha sottolineato come, in questo momento di crisi che vede un
consistente calo delle risorse destinate al
welfare, sia fondamentale cercare di cambiare rotta valorizzando la cooperazione e
promuovendo politiche di comunità incluPrimo piano
ACI
sive, combattendo la tendenza all’individualismo e cercando di sviluppare politiche
territoriali che perseguano il benessere
degli utenti, dei lavoratori e delle famiglie.
Stefania Corda, coordinatrice della Casa
Famiglia Esperanza di Montesilvano (PE),
ha illustrato poi alla platea il metodo di lavoro messo in atto e l’importanza della
concertazione e della collaborazione con i
vari attori del territorio, oltre al valore del
legame con gli utenti stessi del servizio. A
seguire, Manuela Mattiussi, animatrice
della Casa di riposo ”Italia Rovere Bianchi”
di Mortegliano (UD) ha incentrato il suo intervento sul rapporto tra operatori e familiari come fattore importante di crescita e
miglioramento.
Non sono mancate poi le testimonianze
esterne dei familiari, quali importante dimostrazione di coinvolgimento nella vita
della cooperativa Ambra: Lucio Cesaratto,
familiare di un utente della Casa di riposo
di San Quirino (PN) ha fatto un quadro relativo al tessuto sociale friulano raccontando l’importanza delle attività fatte con
gli anziani ospiti della struttura, volte ad
esempio a riportare a galla vecchie memorie; Maria Chiara Zaccaro, mamma di due
bambini frequentanti il Centro Verde Rosa
Galeotti di Villa Sesso (RE) ha portato invece la sua esperienza come membro del
consiglio di partecipazione dei genitori,
luogo di dialogo e di confronto con gli insegnanti che rende le famiglie parte attiva
di scelte fatte insieme.
Con l’ultimo intervento, Alberto Alberani,
responsabile di Legacoopsociali Emilia-Romagna, ha sottolineato l’importanza della
cooperazione sociale e di un cambiamento
volto allo sviluppo del welfare. La giornata
si è chiusa con un momento di premiazione di alcuni servizi della cooperativa e di
una socia distintasi per l’impegno dimostrato e per i risultati raggiunti durante il
2013. Sono stati chiamati a ricevere il riconoscimento gli operatori dell’Istituto di
Riabilitazione “Villa al Lago” di Mantova),
della Comunità Psichiatrica Villa Bianconi
di Calcara di Crespellano (BO), della Comunità Famigliare Alidoro di San Salvo (CH)
e delle Residenze Leggere Ospedale Niguarda di Milano; oltre a Giusy Castaldo,
responsabile della Segreteria Commerciale
di Ambra dal 2001. Tutti gli operatori hanno
sottolineato come il riconoscimento rice-
Legacoop
Settori
vuto vada indirizzato all’intero gruppo di lavoro e come l’appartenenza ad Ambra sia
fondamentale per raggiungere risultati
soddisfacenti.
La giornata è proseguita con un rinfresco
presso Villa Bianconi, comunità psichiatrica
gestita da Ambra e situata a Calcara di
Crespellano, organizzato dagli operatori
della stessa comunità: un momento di convivialità che ha mostrato lo spirito di coesione tipico di Ambra.
COOP “BORGHETTO DEI PESCATORI”
Presentato ad Ostia (RM)
il progetto Geotours 2013
Si è svolto il 16 dicembre ad Ostia il Progetto Geotours, elaborato dalla Cooperativa
edilizia Borghetto dei Pescatori e dalla società Energycity srl.
L’iniziativa, patrocinata da Regione Lazio,
Roma Capitale e X Municipio è rivolta agli
studenti delle scuole medie e consiste nella
visita guidata al nuovo quartiere Borghetto
dei Pescatori.
Presso la scuola media Caio Duilio di viale
Vega si è tenuto un seminario introduttivo
sul risparmio energetico e sull’urbanistica
partecipata durante il quale alunni e docenti
hanno avuto la possibilità di capire direttamente dai fruitori degli impianti quali siano i
vantaggi di abitare una casa studiata e costruita per risparmiare energia. Dopo il seminario i ragazzi si sono spostati al
Borghetto dei Pescatori per vedere da vicino
le nuove palazzine energeticamente autosufficienti.
Obiettivo del progetto quello di sensibilizzare
ragazzi e adulti sui temi delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, stimolando
così la diffusione di una cultura più attenta
alla salvaguardia delle risorse ambientali.
“Il Geotours nasce dalla convinzione che la
scuola abbia un ruolo fondamentale nell’educare i giovani, che sono i cittadini di domani, alla costruzione di un futuro
sostenibile dove l’ambiente rappresenta una
risorsa economica ed una grande opportunità occupazionale.” ha spiegato Domenico
Pizzuti, Presidente della Società Cooperativa Edilizia Borghetto dei Pescatori.
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
34
OFFICINA EVENTI
La Befana arriva in piazza
con le cooperative
Il 6 gennaio arriva a Reggio Emilia in piazza
Martiri del 7 luglio la Befana con Officina
Eventi, il pool di cooperative del Consorzio
Quarantacinque nato per ideare ed organizzare eventi. Officina Eventi offre infatti
l’occasione di passare una giornata insieme
tra adulti e bambini: a partire dalle 11:00
sono previste letture, laboratori mu-sicali,
spettacoli in compagnia della Befana e alle
17:30 un concerto gospel. Ci saranno
anche le premiazioni del concorso fotografico “L’albero dei desideri”.
Partecipano all’iniziativa le cooperative sociali Augeo, Camelot, Lunezia, L’Olmo e la
cooperativa Archeosistemi. L’iniziativa vede
la collaborazione del Comune di Reggio
Emilia, di Cabrioni Biscotti, Cantine Riunite
& Civ.
COOPERATIVA SOCIALE ARIEL
Agrumi da Rosarno contro
la “moderna schiavitù”
Un grande esempio di Cittadinanza Attiva
,quella della Cooperativa di tipo b ARIEL di Foligno, 3 tonnellate di agrumi provenienti direttamente da Rosarno teatro della caccia
all’uomo nero qualche anno fa.
Un grande gruppo d’acquisto che ha permesso di saltare vari step della filiera, quella
filiera che talvolta genera quella forma di
“moderna schiavitù” che gravita intorno alla
raccolta delle arance e degli ortaggi in genere.
Tutto nato dalla convinzione che orientando
gli acquisti in maniera consapevole, possiamo
scegliere come incidere nei perversi meccanismi economici, sostenendo chi ha avuto il
coraggio di emanciparsi da condizioni lavorative al limite della schiavitù.
L’idea ha avuto inizio in occasione del convegno Giornata in Memoria dell’Abolizione
della Schiavitù su iniziativa della Casa dei
Popoli, quando si sono potute apprezzare le
testimonianze di Giuseppe Pugliese di Africalabria sulla sua diretta esperienza nel territorio calabrese.
Primo piano
ACI
Da qui il grande acquisto cittadino di agrumi
per il quale la Cooperativa Sociale Ariel con il
suo orto biologico si è proposta come coordinatrice dell’iniziativa insieme ad Emergency,
La Casa dei Popoli e con il sostegno e il patrocinio del Comune di Foligno.
Il risultato è stato straordinario, poiché con
pochi mezzi a disposizione, facebook il passaparola e il volontariato, si sono raccolti ordini per 3600 kg.
La cooperativa sociale Ariel è attualmente
composta da 13 persone delle quali 5 appartenenti alle categorie svantaggiate, mentre almeno 4 persone stanno sperimentando
percorsi socializzanti e terapeutici, alternativi
all’assistenza presso l’orto biologico di Sterpete.
In questo momento l’attività prevalente del
cooperativa è la gestione del Palasport Giuseppe Paternesi di Foligno, lo Stadio Blasone,
la manutenzione del verde, pulizie varie, e infine il vivaio e l’orticoltura biologica. Tutte attività comunque finalizzate all’inserimento
lavorativo di persone che si trovano in condizione di svantaggio.
La Cooperativa Sociale Ariel di Foligno ha
contribuito a questa iniziativa anche per promuovere il suo progetto di agricoltura sociale
che li vede impegnati da tanti anni.
La sfida è quella di realizzare un grande orto
biologico, alle porte della città, ed effettuare la
vendita diretta presso il proprio punto vendita
di Sterpete.
I vantaggi della filiera corta sono: per prima
cosa avere una produzione locale biologica
per la quale non esistono spese di trasporto,
avere opportunità di reinserimento sociale e
lavorativo per persone in condizione di svantaggio e sperimentare percorsi socializzanti e
terapeutici per facilitare integrazione delle
persone svantaggiate
Scegliere Chi Far Crescere... porta dei
vantaggi per tutti
CODESS SOCIALE
BilancioSociale2013,tenutagrazie
a innovazione e diversificazione
Pubblicato il 5 dicembre il Libro di Bilancio
Sociale 2013 (relazione sociale esercizio
2012) di Codess Sociale, cooperativa padovana di tipo plurimo (A+B) che gestisce ser-
Legacoop
Settori
vizi socioassistenziali educativi e sanitari e si legge nello Statuto - “tutte le attività funzionalmente ad essi collegate in cui sia possibile effettuare l’inserimento lavorativo di
persone svantaggiate”.
Come spiega la curatrice Michela Foschini, è stato scelto, anche per ragioni di
sobrietà, di pubblicare questa edizione solo in
versione
elettronica
ed
e-book:
http://issuu.com/codess_sociale/docs/bilancio_sociale_2012 (il bilancio è inoltre scaricabile su www.codess.org in formato pdf).
Nella presentazione del presidente Alberto
Ruggeri, il richiamo alle difficoltà che cooperazione sociale e terzo settore hanno dovuto fronteggiare quotidianamente nel 2012,
in conseguenza di una crisi economica che
ha intaccato, insieme ai redditi delle famiglie,
le risorse destinate al welfare, mettendo così
a rischio numerosi servizi ai cittadini e la continuità aziendale delle imprese che li forniscono. Un quadro a tinte fosche con più
ombre che luci, dunque, che non si sa
quando migliorerà, ma nel quale il Bilancio
Sociale si distingue innanzitutto per la positività dei risultati ottenuti dalla cooperativa sul
versante della qualità dell’offerta erogata,
come confermato dall’alto gradimento misurato fra utenti e committenti.
Inoltre, a fronte di un fatturato che dopo molti
anni decresce in maniera significativa, Codess continua a registrare un utile importante, un aumento del patrimonio netto, e un
livello occupazionale elevato nonostante una
lieve flessione, raccogliendo così i frutti come spiega sempre il Presidente - della
strategia portata avanti da Cda e gruppo dirigente: tesa da un lato a leggere e prevenire gli effetti della crisi attuando scelte
coraggiose e a volte impopolari, e dall’altro
sempre attenta a bilanciare il contenimento
della spesa con gli obiettivi di innovazione e
diversificazione. Il grazie di Ruggeri va anche
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
35
ai soci della cooperativa: capaci comprendere la necessità di sobbarcarsi sacrifici
anche pesanti, per mantenere occupazione e
retribuzioni.
È infatti fondamentale che ciascuno dia il
proprio contributo per uscire da questa situazione di crisi. L’assoluta necessità di ripensarsi, aggregarsi e trovare nuove forme
di gestione e di progettualità, è rimarcata dal
direttore generale Luca Omodei che annuncia: «Stiamo nuovamente razionalizzando, riorganizzando o ottimizzando ogni
attività senza rinunciare a fare sviluppo ma
anzi ripensando l’offerta e la qualità dei servizi, e già prevediamo di tornare ad una crescita con il segno positivo a fine 2013».
LIBRERIE.COOP
A Cesena presentazione del libro
“Ricette della dieta del digiuno”
LEGACOOP
Adesioni cooperative
Pubblichiamo, di seguito, i nominativi delle
cooperative per cui la Presidenza della Lega
Nazionale delle Cooperative e Mutue ha deliberato l’adesione nelle riunioni del 18 settembre, 23 ottobre, 20 novembre, 5
dicembre 2013.
ALMAVERDE BIO
A Natale il biologico
torna in televisione
Tornerà alla ribalta televisiva nel periodo natalizio il biologico a marchio Almaverde
Bio,per confermare e consolidare il dialogo
costante con i consumatori italiani sempre
piu’ attenti e consapevoli dei valori del biologico.
La campagna pubblicitaria Almaverde Bio
raggiungerà, a partire dal 22 dicembre,oltre
25 milioni di contatti utili sul target responsabili acquisto.
Coinvolgerà le reti Rai, Sky e La7 e sarà declinata anche sulle emittenti radiofoniche Rai.
Una campagna pubblicitaria massiccia e
coinvolgente che conferma il ruolo guida
ormai assunto dal marchio Almaverde Bio
nelle scelte dei consumatori italiani.
Consumatori che oggi, secondo i recenti dati
rilevati da Ismea premiano il biologico, in particolare nella Gdo,dove si registra una crescita, rilevata fino a novembre, del 7,9%
rispetto al pari periodo del 2012, con incrementi superiori alla media per alcune referenze tra cui le uova e l’ortofrutta fresca e
trasformata oltre che biscotti, dolciumi e
snack.
Ed Almaverde Bio conferma le performance
positive puntando sempre di piu’ sull’innovazione di prodotto con oltre 400 referenze
disponibili e una costante attenzione alla reputazione del marchio che vanta un indice di
notorietà in costante crescita.
Per maggiori dettagli www.almaverdebio.it
Primo piano
ACI
chezza degli alimenti integrali e la bontà dei
dolci privi di zucchero, i cibi più sani in ricette gustose e pronte per essere riprodotte
nelle nostre cucine. Dialogherà con l’autore
Fabrizio Cremonini, responsabile marketing centrale di IGD Management.
Sabato 21 Dicembre, alle ore 16.00, nella
Galleria del Centro Commerciale Lungosavio di Cesena, Marco Bianchi e MariaGiovanna Luini presentano il libro “Ricette
della dieta del digiuno” ed Mondadori.
Marco Bianchi, divulgatore scientifico, consulente della Fondazione IEO e Fondazione
Umberto Veronesi e MariaGiovanna Luini,
comunicatore scientifico all’istituto europeo
di oncologia, promuovono in questo libro i
fattori produttivi della dieta e le regole della
buona alimentazione attraverso consigli gastronomici che aiutano a restare in salute e
a prevenire le patologie più comuni.
In sintesi Marco Bianchi insegna in questo
libro che “il digiuno porta con sé lucidità
mentale ed energia vivida e le ricette contenute nel libro sono intelligenti, gustose
ed utili”. “Applicare le regole dell’alimentazione sana con le ricette di un ricercatorecuoco significa aver capito che non sempre
si deve soffrire se si insegue l’idea di una
longevità sana…” così scrive Umberto Veronesi nella prefazione a questo libro che
segna il punto di incontro tra il regime dietetico da lui proposto nella dieta del digiuno
e la cucina innovativa di Marco Bianchi.
Grazie a questo libro rivaluteremo la ric-
Legacoop
Settori
Presidenza del 18 settembre 2013
Trentino Alto Adige: Riesco Società Cooperativa (Laives -Bz)
Lombardia: Verdeacqua Soc.Cooperativa
Sociale Onlus (Milano); A.A.A.A. Aderenti
5353 Soc.Cooperativa-Radio-Taxidata (Milano); Novecento57 Società Cooperativa (Milano); Contè Società Cooperativa Sociale
(Milano); Il Geco Soc.Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S. (Milano).
Veneto: Gea Società Cooperativa Sociale (Vicenza); Medicina Futura Società Cooperativa
(Cavarzere -Ve); Nuova Tubital Società Cooperativa per Azioni (Venezia)
Emilia Romagna: Gommaland Società Cooperativa (Parma); Agriterra Scarl (Parma); Synistemi Società Cooperativa (Parma); Camelot
Società Coop.va Sociale (Borgo Val di Taro Pr); Garabombo Soc. Coop. Sociale A R.L. (Fidenza -Pr); Progettocinque Scrl (Medesano
-Pr); Baum Società Cooperativa (Ferrara);
Eco-Polis Consulting & Services Società Cooperativa (Ferrara); I.Denticoop Studi Specialistici Odontoiatrici Soc Coop (Imola -Bo);
Oltrevalle - Cooperativa di Comunità di Brisighella Società Cooperativa (Brisighella -Ra);
Inpiù Società Cooperativa (Parma)
Toscana: Consorzio Four Service (Calenzano
-Fi); Erre.Di Società Cooperativa (Tavarnelle
Val di Pesa -Fi); Loan Società Cooperativa
(Scarperia -Fi); Atlantide Società Cooperativa
Sociale (Castiglione Della Pescaia -Gr); Auriga Società Cooperativa (Arezzo); La Contadina Toscana Società Cooperativa Sociale
Onlus (Pisa); Ospitale delle Rifiorenze Cooperativa Sociale (Scandicci -Fi); La Gerbera So-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
36
cietà Cooperativa Sociale (Grosseto); Insieme
Salute Toscana Società di Mutuo Soccorso
(Firenze); Archeodata Società Cooperativa
(San Giuliano Terme -Pi); Società Agricola Viticoltori della Maremma Toscana Società
Coop (Magliano in Toscana -Gr); Agricola e
Forestale La Mausolea Società Cooperativa A
R.L. (Bibbiena -Ar)
Umbria: Oasi Agricola Società Cooperativa
Agricola e Sociale (Orvieto -Tr); Umbria Food
Valnerina Società Cooperativa (Terni); Cooperativa Sociale Gaia Onlus (Corciano -Pg)
Campania: Ermeco Scarl (San Giorgio a Cremano -Na); Cooperativa Sociale Provita (Napoli)
Sicilia: Serfid Società Cooperativa per Azioni
(Palermo); Radiostreet Cooperativa Sociale
(Messina); Artimedia Società Cooperativa (Catania); Co.Ge.Si. (Consulenza e Gestioni Servizi Informatici)- Società Cooperativa arl
(Castelbuono -Pa); Castelbontà Società Cooperativa (Castelbuono -Pa)
Presidenza del 23 ottobre 2013
Piemonte: Società Cooperativa Sociale Omnibus (Verbania); Salus Vera Soc. Coop. Sociale (Novara)
Veneto: Medì Società di Mutuo Soccorso
(Mestre –Ve)
Emilia Romagna: Società H.P.S. S.P.A.
(Imola -Bo); La Piccola Carovana Società
Cooperativa Sociale (Crevalcore -Bo); Società
di Mutuo Soccorso Fare Mutua (Bologna)
Lazio: Archimede Soc.Coop.Sociale a r.l.
(Velletri -Rm); Alba Soc. Cooperativa a.r.l.
(Roma); Santo Stefano Soc.Coop.Sociale a r.l.
Onlus (Pomezia -Rm); Pleiade Soc.Coop. Sociale (Formia -Lt); I Girasoli Soc. Coop. Sociale
Onlus (Roma); Vitra Soc.Coop.A r.l. (Anagni Fr); Lavoriamo Latina Soc. Coop.va Sociale
(Sabaudia -Lt); Società Consortile Service
Lazio2000 s.c.r.a.l. (Roma); C.G.R. Costruzioni Generali Roma Soc. Coop.va (Roma);
Futurmedica Soc. Coop.va (Formello -Rm)
Campania: Coop Megafono Verde Onlus
(Torre Annunziata –Na)
Puglia: Comunità Cooperativa Zollino (Zollino
-Le); Globo Service Società Cooperativa (Bari);
Studio Service - Società Cooperativa (Foggia);
Consinergia Consulting Società Cooperativa
(Corato -Ba); Lu Farnaru Novu Società Cooperativa Sociale (Castrignano dei Greci -Le);
Cooperativa Pescatori (Molfetta -Ba); Il Dado
Gira - Società Cooperativa Sociale (Calimera
Primo piano
ACI
-Le); Naica Società Cooperativa (Lecce); Cooperativa Servizio Meteo Nazionale (Bitonto Ba)
Calabria: Sociale L’Arcobaleno dei Sogni
(Catanzaro); Sociale Zafferano (Cropani -Cz)
Sicilia: Cogest Società Cooperativa (Marsala
-Tp); Fra.So.Mat - Società Cooperativa (Marsala -Tp); Il Sorriso di Maria Cooperativa Sociale (Palermo); B.S.L. Società Cooperativa
(Milazzo -Me); Rometta Satt Servizi Agro-Ambientali Turistico-Territoriali - Cooperativa Sociale (Rometta -Me); Global Costruzioni
Società Cooperativa (Naro -Ag); Blu Ocean
Piccola Società Cooperativa arl (Casteldaccia
-Pa)
Sardegna: Coop. Il Piccolo Principe Società
Cooperativa Sociale (Tempio Pausania –Ss);
Coop. Pe.Am.Ter. (Sant’anna Arresi -Ci);
Coop. Orgonica Società Cooperativa Sociale
(Cagliari); Cooperativa Infora (Cagliari); Coop.
Evo. Tec Società Cooperativa Sociale (Cagliari); Coop. Scuola Dell’infanzia Paritaria
Mondo Azzurro Società Cooperativa Sociale
(Quartu Sant’Elena -Ca); Coop. Teatreuropa
Società Cooperativa Sociale (Cagliari); Coop.
Karalimedia (Cagliari); Coop. Blue Service Società Cooperativa Sociale (Cagliari); Cooperativa H-Drinks (Cagliari); Cooperativa
Poseidone (Cagliari); Coop. Monte Granatico
Società Cooperativa Sociale (Escalaplano Ca); Le Camelie Società Cooperativa Sociale
(Maracalagonis -Ca); Tre Per Due Società
Cooperativa Sociale (Nuragus -Ca); Cooperativa Le Tre Fate (Sadali -Nu); Cooperativa La
Pesca Sarda (San Sperate -Ca); Coop. Tekno
Green Società Cooperativa Sociale (San Sperate -Ca); Coop. Omphalos Società Cooperativa Sociale (Ovodda -Nu); Coop. Gm&Gc
Services (Alghero -Ss); Anni Felici Società
Cooperativa Sociale (Assemini -Ca); Coop.
Zena (Cagliari); Coop. Mb Star Service (Capoterra -Ca); Coop. Lineanoa (Marcalagonis Ca); Coop. La Rosa e Il Giglio (San Vero Milis
-Or)
Presidenza del 20 novembre 2013
Emilia Romagna: Sant’agata Confezioni
Soc. Cooperativa (Sant’Agata Feltria -Rn); Società Cooperativa Infermieri Ferrara (Ferrara);
Coopattiva Società Cooperativa (Ferrara); La
Pieve Soc. Coop. Agricola (Castrocaro Terme
e Terra Del Sole -Fc); Co.E.R.Bus Cooperativa Emilia Romagna Autobus Soc. Coop.
(Lugo -Ra)
Legacoop
Settori
Lazio: Earthscince Soc. Coop.va a r.l. (Roma);
Villa Lucia Soc.Coop.Sociale a r.l. (Monte San
Biagio -Lt); Gaetas Multiservice Soc. Coop.va
(Gaeta -Lt); Picinisco in Comunità Soc.
Coop.va (Picinisco -Fr); P.S.P. ProgettazioneServizi-Produzione Soc. Coop.va Sociale (Frosinone); Socialmind Soc. Coop.va Sociale
(Cassino -Fr); Alint- Logopedia Integrata Soc.
Coop.va Sociale (Roma); Videocoop Soc.
Coop.va (Frosinone); E.R.I.C.A. Soc. Coop.va
(Roma); La Termocoop Soc. Coop.va (Tivoli Rm); Grandi Lavori Soc. Coop.va (Roma); Fcf
Soc. Cooperativa Sociale (Cassino -Fr); Narcisa Collection Soc. Coop.va (Tivoli -Rm)
Campania:Curti Soc. Coop.va (Cautano -Bn);
Iteca “Impianti Tecnologici Campani” (Sant’Arpino -Ce)
Basilicata: On Line Service Società Cooperativa (Potenza); Elaborazione Servizi Archiaviazioni Dati Società Cooperativa (Potenza);
Colli Lucani Società Cooperativa Per Azioni
(Picerno -Pz)
Puglia: Società Cooperativa Azimut Store
(Lecce)
Calabria: Bioagrizoo Consunting Soc.
Coop.vab (Verzino -Kr); Manutambiente Ecologia Soc. Coop.va a r.l. (Soverato -Cz)
Sicilia: Global Service Società Cooperativa
a.r.l. (Palermo); Intesa Società Cooperativa
Sociale (Lascari -Pa)
Presidenza del 5 dicembre 2013
Valle D’Aosta: Leone Rosso Soc. Cooperativa Sociale (Aosta)
Alto Adige: Cooperativa Edilizia Energia Soc.
Coop (Bolzano); Cooperativa Éthos Promotion
Soc.Coop (Bolzano); Passive Houes Institute
Italia Soc.Coop. (Bolzano); Bio Meran - Società Cooperativa Agrigcola (Lagundo -Bz)
Lombardia: Consorzio Bramante Società
Cooperativa (Parabiagio -Mi); Tecnoservice
Società Cooperativa (Gorgonzola -Mi); Progecoop Società Cooperativa (Milano); Pantacon
Società Cooperativa Consortile-Impresa Sociale (Mantova); Verbena Cooperativa Sociale
-O.N.L.U.S (Casalmaiocco – Lo)
Emilia Romagna: Elettrocoop (Imola –Bo)
Calabria: Cooperativa Sociale Davidone (Catanzaro); Cooperativa Sociale La Gurfata
(Riace -Rc)
Basilicata: Kinema Società Cooperativa (Potenza)
Territori
Imprese
Sondaggio
Note Brevi
37
CENTRO STUDI LEGACOOP
Note brevi
n° 14 / Dicembre 2013
www.cslegacoop.coop
[email protected]
Il Rapporto
Giovani,imprese e lavoro 2013
1
L’economia reale attraverso il contributo dei giovani
1 Il Rapporto è stato realizzato congiuntamente dal
Centro Studi Unioncamere e da CamCom Universitas Mercatorum, con il coordinamento di Domenico Mauriello e da Alessandro Rinaldi.
2 Per imprese giovanili si intendono le ditte individuali il cui titolare abbia meno di 35 anni, nonché
le società di persone in cui oltre il 50% dei soci
abbia meno di 35 anni oppure le società di capitali in cui la media dell’età dei soci e degli amministratori sia inferiore a tale limite d’età. L’analisi
strutturale si basa sui dati relativi al 2012 (dati di
fine periodo) e quella dinamica confronta il 2012 al
2011.
3 A partire dal 2005, in applicazione del D.p.r. 247 le
Camere di commercio possono procedere alla
cancellazione d’ufficio dal Registro delle imprese
di aziende non più operative da almeno tre anni.
Per tenere conto di tali attività amministrative, ai
fini statistici di Movimprese i confronti temporali
sono stati calcolati depurando i relativi stock dalle
cancellazioni disposte d’ufficio. Quindi, Il tasso di
evoluzione (o tasso di turnover netto) è dato dal
rapporto tra il saldo tra iscrizioni e cessazioni nette
rilevate nel periodo e lo stock delle imprese registrate al termine del periodo precedente o può essere alternativamente calcolato come differenza
tra il tasso di iscrizione e il tasso di cessazione, relativi al periodo esaminato.
Unioncamere nel giugno 2013 ha pubblicato il Rapporto “Giovani, imprese e lavoro” e lo ha presentato - in occasione della 11a edizione della Giornata dell’Economia delle Camere di commercio – valorizzando il ruolo determinante della
componente giovanile per l’ammodernamento e lo sviluppo del tessuto economico del nostro paese.
Di tale rapporto il Centro Studi Legacoop, ritenendo l’argomento trattato di
estremo ed attuale interesse, intende qui fornire una brevissima sintesi, riassumendone i principali elementi. Il Rapporto si compone di due Sezioni: 1a Sezione - Leggere l’economia dalla prospettiva dei giovani, che consta di tre capitoli:
(1)-Il potenziale dei giovani e i percorsi di accesso al mercato del lavoro; (2)-Giovani: un capitale che frutta innovazione e competitività; (3)-Le misure di sostegno
alla nuova imprenditorialità in una visione europea. La 2a Sezione - Un racconto
inedito sui giovani e sulle loro imprese, che comprende tre capitoli : (1)-Giovani,
qualità e competitività; (2)-Giovani e innovazione; (3) Giovani, sostenibilità e futuro, ognuno dei quali si concentra sugli story-tellings di casi di imprese giovanili che hanno avuto successo.
Al 31 dicembre 2012, in Italia esistono più di 675mila imprese giovanili, presenti
nei Registri delle Camere di Commercio, ovvero l’11,1% dello stock imprenditoriale totale nazionale (vedi Tabella I). La crescita di tale fenomeno è peraltro significativa, poiché, di fronte alla sostanziale stagnazione del numero di imprese
totali dovuta alla crisi, nel 2012 il tasso annuo di crescita (differenza tra natalità e
mortalità), al netto delle cessazioni d’ufficio2, delle imprese giovanili3 è stato del
10,1%, con un saldo, fra iscritte e cessate, di oltre 70mila unità.
Fra le imprese giovanili è significativa la componente a conduzione femminile
che, nel 2012, ne rappresenta il 27,2%, un’incidenza superiore a quella mostrata
da tutte le imprese femminili sul totale delle imprese italiane (23,5%), e in crescita
del 10,7% fra il 2011 e il 2012. Altro segmento interessante è quello rappresentato dai giovani imprenditori stranieri, che ha un’incidenza del 18,2% sul totale e
registra un tasso di crescita del 2012 sul 2011 pari al 14,8%.
Tra le imprese giovanili italiane ci sono anche le cooperative. Esse costituiscono
il 2,0% imprese giovanili, e sono incrementate nel 2012 rispetto al 2011 del
12,2%.
1
Il Rapporto
Giovani,imprese e lavoro 20131
L’economia reale attraverso il contributo dei giovani
Unioncamere nel giugno 2013 ha pubblicato il Rapporto “Giovani, imprese e lavoro”
e lo ha presentato - in occasione della 11a
edizione della Giornata dell’Economia delle
Camere di commercio – valorizzando il ruolo
determinante della componente giovanile
per l’ammodernamento e lo sviluppo del
tessuto economico del nostro paese.
Di tale rapporto il Centro Studi Legacoop, ritenendo l’argomento trattato di estremo ed
attuale interesse, intende qui fornire una
brevissima sintesi, riassumendone i principali elementi. Il Rapporto si compone di due
Sezioni: 1a Sezione - Leggere l’economia
dalla prospettiva dei giovani, che consta di
tre capitoli: (1)-Il potenziale dei giovani e i
percorsi di accesso al mercato del lavoro;
(2)-Giovani: un capitale che frutta innovazione e competitività; (3)-Le misure di sostegno alla nuova imprenditorialità in una
visione europea. La 2a Sezione - Un racconto inedito sui giovani e sulle loro imprese, che comprende tre capitoli :
(1)-Giovani, qualità e competitività; (2)-Gio-
vani e innovazione; (3) Giovani, sostenibilità
e futuro, ognuno dei quali si concentra sugli
story-tellings di casi di imprese giovanili che
hanno avuto successo.
Al 31 dicembre 2012, in Italia esistono più
di 675mila imprese giovanili, presenti nei
Registri delle Camere di Commercio, ovvero
l’11,1% dello stock imprenditoriale totale
nazionale (vedi Tabella I). La crescita di tale
fenomeno è peraltro significativa, poiché, di
fronte alla sostanziale stagnazione del numero di imprese totali dovuta alla crisi, nel
2012 il tasso annuo di crescita (differenza
tra natalità e mortalità), al netto delle cessazioni d’ufficio2, delle imprese giovanili3 è
stato del 10,1%, con un saldo, fra iscritte e
cessate, di oltre 70mila unità.
Fra le imprese giovanili è significativa la
componente a conduzione femminile che,
nel 2012, ne rappresenta il 27,2%, un’incidenza superiore a quella mostrata da tutte le
imprese femminili sul totale delle imprese
italiane (23,5%), e in crescita del 10,7% fra
il 2011 e il 2012. Altro segmento interessante è quello rappresentato dai giovani imprenditori stranieri, che ha un’incidenza del
18,2% sul totale e registra un tasso di crescita del 2012 sul 2011 pari al 14,8%.
Tra le imprese giovanili italiane ci sono
anche le cooperative. Esse costituiscono il
2,0% imprese giovanili, e sono incrementate nel 2012 rispetto al 2011 del 12,2%.
Tabella I
(--) Dato non disponibile.
* Riguardo ai diversi segmenti dell'imprenditoria giovanile (imprese femminili, straniere, cooperative e artigiane), il
totale delle imprese è quellodello specifico corrispondente segmento.
** Vedi nota 3.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Note Brevi
38
Osservando la distribuzione delle imprese
giovanili nei settori di attività (Grafico I), spicca
la rilevanza che assumono le attività del Terziario fra tutte le altre. In questo settore le imprese giovanili rappresentano l’ 11,7%,
mentre l’Industria in senso stretto appare
quella con minore appeal fra i giovani imprenditori (7,0%), molto probabilmente in ragione degli alti costi finanziari iniziali. Una
minore attrattività che contraddistingue anche
il settore primario dell’Agricoltura (7,2%),
dove però in tutti gli ambiti si sono avuti segnali importanti di crescita nel 2012 (+6,7%
nelle coltivazioni agricole, +8,9% nella pesca,
+11,0% nella silvicoltura).
Nel comparto delle Costruzioni, invece, si registra un’alta incidenza, il 13,9%, di imprese
under 35, concentrate nelle attività di finitura
e di riparazione/manutenzione degli edifici.
Nella parte destra del grafico I vengono indicati (in colore rosa) alcuni comparti del macrosettore dei Servizi, dove più ricorrenti sono
le imprese giovanili, fra questi comparti
spicca per numerosità il segmento del commercio (con un’incidenza del 12,1%), ma tutti
sono caratterizzati da una rilevante incidenza
sul dato nazionale, come nei servizi turistici
di cui le imprese giovanili rappresentano il
14,7%.
La distribuzione geografica delle imprese giovanili premia vede in testa l’area meridionale
del Paese, e non è un caso. Con un’incidenza
del 13,9% sul totale delle imprese, rispetto
alla media nazionale dell’11,1%, il Mezzogiorno è infatti la ripartizione territoriale con
la più alta incidenza di imprese giovanili (v.
Tabella II).
Ci sono ragioni ben precise: le difficoltà di accesso al mercato del lavoro nei tradizionali
canali del lavoro dipendente spingono spesso
i giovani meridionali a tentare l’avventura imprenditoriale, anche quando non sempre vi è
una vocazione specifica in tal senso.
Inoltre le incentivazioni pubbliche allo startup di imprese giovanili sono, nel Mezzogiorno,
in ragione delle regole sui regimi di aiuto nelle
regioni a ritardo di sviluppo, maggiori, più differenziate tipologicamente e di maggiore intensità rispetto all’investimento iniziale.
Primo piano
ACI
Grafico I
Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere
Tabella II
* Al netto delle imprese non classificate.
Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Note Brevi
39
Vi è poi un fattore squisitamente demografico: essendo le regioni del Mezzogiorno
quelle con la più alta densità di giovani sul
totale della popolazione residente, ciò si rispecchia anche nella demografia imprenditoriale. Ma, si legge nel Rapporto, non
sempre tutto ciò si traduce in una capacità
stabile di creare iniziative vincenti e in grado
di crescere, specie in regioni ad elevatissima
densità di imprese giovanili, ma collocate agli
ultimi posti quanto a classifica nazionale della
povertà e dei consumi pro capite.
Andando ad esaminare il fenomeno della natalità delle imprese giovanili con maggiore
dettaglio territoriale, si evidenzia come siano
soprattutto le realtà, dove è particolarmente
difficile il contributo del contesto socio-economico a supporto dell’imprenditoria, quelle
che forniscono una particolare spinta verso
l’impresa giovanile. Le province della Calabria, della Sicilia, e alcune province campane
e lucane appaiono infatti fra le prime dieci
nella graduatoria secondo l’incidenza delle
iscrizioni di imprese giovanili sul totale delle
iscrizioni di tutte le imprese ai registri camerali nel 2012.
Tabella III
Grafico II
All’estremità opposta della graduatoria, troviamo le province del Centro-Nord, prevalentemente del Nord Est, con Trieste che, per
quota di iscrizioni di imprese giovani sul totale,
è l’ultima (26,9%). La provincia di Milano,
altro luogo generalmente elettivo dell’imprenditorialità
endogena, è addirittura penultima, con una
incidenza di iscrizioni di imprese under 35
pari al 27,3% (v. Grafico II).
Le imprese straniere giovanili rappresentano,
al 2012, il 25,7% delle imprese straniere totali, un valore che è molto più alto dell’incidenza calcolata sull’intero universo delle
imprese giovanili (che, come visto nel grafico
I, si ferma all’11,1%). L’imprenditoria straniera è quindi spiccatamente giovanile, e, con
le sue 122.927 attività produttive under 35,
fornisce quindi un contributo importante al fenomeno complessivo dell’impresa giovane
nel nostro Paese (v. grafico III). I settori a più
alta concentrazione di imprese giovanili straniere sono l’edilizia (il 32,1% delle imprese
straniere è under 35), il commercio, i servizi
di ristorazione (attorno al 25-26% in entrambi
i casi), la silvicoltura e forestazione (29,8%),
l’industria dell’abbigliamento (22,5%) e del
Primo piano
ACI
Grafico III
Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Note Brevi
40
cuoio-pelle (22,2%), la riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchi (26,8%), il ciclo dei rifiuti (22,1%), i
servizi logistici e di corriere (30,1%). La distribuzione geografica del fenomeno evidenzia un certo equilibrio nella concentrazione
delle imprese giovanili straniere, con una
certa prevalenza nelle regioni del Nord-Ovest
(Piemonte).
Le imprese giovanili con titolarità femminile
sono, nel 2012, 183.719, ovvero il 12,8% del
totale delle imprese in rosa italiane (v. grafico
IV). Nel solo 2012 il tasso di evoluzione delle
imprese giovanili femminili ha toccato il
10,7%, a fronte di una sostanziale stabilità
dell’intera imprenditoria ‘rosa’ (0,2%). Una dinamica di crescita sembra indicare per l’impresa femminile giovanile un aumento della
presenza nel terziario avanzato e nelle nuove
tecnologie. Infatti, se proprio nei servizi avanzati l’incidenza delle giovani imprenditrici sul
totale delle iniziative femminili non supera il
12,0%, in molti segmenti di questo settore
nel 2012 si registrano significativi tassi di incremento (nella produzione di software e consulenza informatica +8,3%, nelle attività
professionali, scientifiche e tecniche
+13,8%), mentre nei servizi turistici, nel commercio o in altri, si oscilla tra il 14 e il 15%.
Nell’industria e nell’agricoltura si registrano
minori incidenze, rispettivamente il 9,9% e il
6,3%.
Le cooperative giovanili nel 2012 sono
13.474, con una incidenza del 9,1% sul totale nazionale delle imprese mutualistiche, si
concentrano nel terziario, e in particolare nei
servizi turistici dove incidono per il 10,9% sul
totale delle cooperative esistenti nel comparto, nei servizi socio-assistenziali e nel trasporto e magazzinaggio (grafico V).
Il tasso di natalità delle cooperative giovanili
sul totale delle nuove cooperative appare
molto elevato (26,2%), tasso che nell’area
Sud del paese supera il 30,0% (grafico VI),
mentre le cessazioni rappresentano appena il
7,7% di tutte le cessazioni di cooperative,
dato che starebbe ad indicare una maggiore
resilienza di queste particolari cooperative rispetto alle altre, resilienza maggiore nell’area
Nord del paese rispetto al meridione dove evidentemente la crisi economica generale colpisce in maniera più pesante, anche le
cooperative giovanili (8,5% di cessazioni rispetto alla media nazionale del 7,7%).
Primo piano
ACI
Grafico IV
Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere
Grafico V
* Sebbene nel grafico non siano presenti le imprese non classificate, il totale economia le comprende.
Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere
Grafico VI
* Cessazioni non d’ufficio Vedi nota 2
Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Note Brevi
41
Tabella IV
Unioncamere ha provato a stimare per la
prima volta il valore aggiunto prodotto dall’occupazione giovanile, che nel 2011 ammonta a 242,5 miliardi di euro, corrispondenti
a una quota del 17,2% sul totale del valore
aggiunto del nostro Paese (Tabella IV). Si
tratta di un’incidenza estremamente significativa, pari all’incirca all’apporto di un grande
comparto dell’economia come quello dell’industria in senso stretto. Il valore aggiunto prodotto dall’insieme delle imprese giovanili,
sotto il profilo dei vari ambiti settoriali, è concentrato nel terziario per il 75,9% del totale.
Il copyright delle Note brevi è libero. Unica condizione:
mettere in evidenza che il testo riprodotto è tratto da
Note Brevi Centro Studi Legacoop. Le Note sono disponibili anche in inglese in www.cslegacoop.coop.
1 Il Rapporto è stato realizzato congiuntamente
dal Centro Studi Unioncamere e da CamCom
UniversitasMercatorum, con il coordinamento
di Domenico Mauriello e da Alessandro Rinaldi.
2 Per imprese giovanili si intendono le ditte individuali il cui titolare abbia meno di 35 anni, nonché le società di persone in cui oltre il 50% dei
soci abbia meno di 35 anni oppure le società di
capitali in cui la media dell’età dei soci e degli
amministratori sia inferiore a tale limite d’età.
L’analisi strutturale si basa sui dati relativi al
2012 (dati di fine periodo) e quella dinamica
confronta il 2012 al 2011.
3 A partire dal 2005, in applicazione del D.p.r.
247 le Camere di commercio possono procedere alla cancellazione d’ufficio dal Registro
delle imprese di aziende non più operative da
almeno tre anni.
Per tenere conto di tali attività amministrative, ai
fini statistici di Movimprese i confronti temporali
sono stati calcolati depurando i relativi stock
dalle cancellazioni disposte d’ufficio. Quindi, Il
tasso di evoluzione (o tasso di turnover netto) è
dato dal rapporto tra il saldo tra iscrizioni e cessazioni nette rilevate nel periodo e lo stock delle
imprese registrate al termine del periodo precedente o può essere alternativamente calcolato come differenza tra il tasso di iscrizione e il
tasso di cessazione, relativi al periodo esaminato.
Primo piano
ACI
Fonte: Rapporto Giovani, imprese e lavoro - elaborazioni CamCom su dati Unioncamere-Infocamere
(sintesi a cura del Centro Studi Legacoop)
NOTE BREVI 2013
Nota 13: Le cooperative italiane di Abitanti fra 2007 e 2011 - II
Nota 12: Le cooperative italiane di Abitanti fra 2007 e 2011 - I
Nota 11: La cooperazione nei primi dati del censimento 2011
Nota 10: 7.871 cooperative e consorzi italiani. Dati in serie storica dal 2003 al 2011.
Nota 9: Le nuove cooperative italiane del 2011. Dati generali di consistenza
Nota 8: Grandi emedie cooperative sociali italiane. Andamenti 2007-2011
Nota 7: 8.255 Cooperative Sociali italiane. Andamenti 2007-2011
Nota 6: Le cooperative Sociali italiane. Consistenza e dati al 2011
Nota 5: Piccole, Medie e Grandi cooperative dell’Italia meridionale.
Andamenti 2007-2011 di Settori e Regioni.
Nota 4: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011. La presenza
nell’area meridionale
Nota 3: Piccole, Medie e Grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011. Uno sguardo
d’insieme
Nota 2: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011 – I Settori
Nota 1: Le piccole cooperative italiane negli anni 2007-2011
NOTE BREVI 2012
Nota 15: Le piccole cooperative italiane nel 2011
Nota 14: Le medie cooperative italiane negli anni 2007-2011: i Settori
Nota 13: Le medie cooperative italiane 2007-2011
Nota 12: Le grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011 - I Settori
Nota 11: Le grandi cooperative italiane negli anni 2007-2011
Nota 10: Le nuove cooperative negli anni della crisi (2007-2011) (II)
Nota 9: Le nuove cooperative negli anni della crisi 2007-2011(I)
Nota 8: Considerazioni sulla misurazione della redditività delle cooperative
Nota 7: Le medie cooperative italiane nella crisi (2007-2010)
Nota 6: Le medie cooperative italiane nel 2010
Nota 5: I consigli di amministrazione nelle medie e grandi cooperative sociali
italiane nel 2010
Nota 4: Le medie e grandi cooperative sociali italiane (2007-2010)
Nota 3: I consigli di amministrazione nelle grandi cooperative
Nota 2: Le grandi cooperative italiane nella crisi (2007-2010)
Nota 1: Le grandi cooperative italiane nel 2010
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Sondaggio
42
OSSERVATORIO SWG
Primarie del Pd: si sfalda
il blocco storico
Renzi ottiene il 90% delle riconferme rispetto allo scorso anno e si guadagna la fiducia del 39% degli elettori di Bersani alle
Primarie 2012. Convince anche gran parte
(84%) dei ‘nuovi elettori’ che hanno scelto
di andare a votare quest’anno.
Matteo Renzi ha stravinto le Primarie 2013
del Partito Democratico con il 68% delle
preferenze e diventa quindi il Segretario Nazionale. Gli altri due candidati che sono rimasti a grande distanza dal Sindaco di
Firenze (Gianni Cuperlo 18% e Pippo Civati
14%). Un risultato ben diverso dalle precedenti Primarie del centro sinistra, in cui
Renzi ottenne il 35,5% dei voti al primo
turno, per poi finire al ballottaggio vinto da
Bersani con il 61% di preferenze contro il
39% di Renzi.
Il Sindaco di Firenze si è dato molto da fare
per recuperare lo svantaggio, aiutato sicuramente anche dai risultati delle ultime elezioni politiche in cui il Pd guidato da Bersani
non ha ottenuto i numeri per guidare il Governo.
Analizzando i flussi di voto proposti dall’istituto di ricerche SWG, emerge come è cambiato l’elettorato del Pd negli ultimi 12 mesi.
Matteo Renzi, alle Primarie di quest’anno,
ha potuto contare soprattutto sulle ricon-
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
ferme: 9 elettori su 10 che nel 2012 votarono il Sindaco di Firenze, hanno deciso
quest’anno di ridargli fiducia e hanno
espresso la preferenza a suo favore.
Solo il 3% degli elettori 2012 di Renzi, si
sono invece spostati su Pippo Civati, mentre una percentuale ancora più contenuta
(2%) ha preferito votare Gianni Cuperlo. Ha
invece deciso di non votare un residuale
5% dell’elettorato di Renzi alle Primarie del
2012.
Per quanto riguarda, invece, l’elettorato di
Bersani (candidato di punta della volta
scorsa) si nota che la scelta tra i due candidati maggiori di quest’anno è stata più
omogenea. Chi diede il voto a Bersani nel
2012, infatti, in questa tornata ha suddiviso
la propria preferenza tra il 39% per Renzi e
il 30% per Cuperlo. In Civati ha creduto il
18%, mentre il 13% ha deciso di non andare a votare.
La maggioranza (53%) di chi, invece, diede
il proprio voto agli altri candidati in lizza –
nel 2012 alle Primarie del centro sinistra si
presentarono anche Vendola, Tabacci e
Puppato – questa volta ha deciso perlopiù
di non esprimere alcuna preferenza e non si
è recato a votare. Della restante parte, la
quota più consistente (23%) ha optato per
il Sindaco di Firenze, il 14% per Pippo Civati
e il 10% per Gianni Cuperlo.
Analizzando, infine, i nuovi elettori - coloro
cioè che non votarono nel 2012, ma si sono
recati alle Primarie del Pd di quest’anno -
Territori
Imprese
Sondaggio
Sondaggio
43
emerge che la stragrande maggioranza
(84%) ha dato la propria preferenza a Renzi.
Civati ha attratto il 9% dei nuovi voti, mentre Cuperlo una quota leggermente più contenuta (7%).
Interessante anche l’analisi in termini di età
dell’elettorato 2013 di Matteo Renzi. Dallo
studio emerge come il Sindaco di Firenze
sia riuscito a convincere soprattutto la fascia tra i 35 e i 44 anni, ossia i suoi ‘coetanei’.
NOTA INFORMATIVA: Analisi post-elettorale
su un campione di 1500 elettori delle Primarie del Partito Democratico.
Legacoop Informazioni augura
BUONE FESTE
Con un arrivederci all’10 gennaio 2014
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Scarica