Anno XXIV - N. 10 - 8 marzo 2013 Primo piano Elezioni: il risultato esprime una sfiducia diffusa Direzione Legacoop: ora serve un cambiamento profondo, che riguarda anche il mondo cooperativo. “Si è trattato di una rivolta sia contro la casta sia contro l’austerità” Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Il mondo della cooperazione in Italia ha contribuito e contribuisce a migliorare le condizioni di lavoro delle donne. Le cooperative hanno costruito strumenti e formule per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ed in generale per il benessere. In un momento di così grande difficoltà, la qualificazione e la specializzazione dei servizi è un elemento strategico per rafforzare il ruolo dell’Associazione a fianco delle imprese operanti nella filiera ittica. E’ con questo obiettivo che la Direzione nazionale di Lega Pesca, riunita il 6 marzo a Roma, ha deliberato la riorganizzazione della propria rete di assistenza e servizi offerti agli associati. Prosegue lo sviluppo di sinergie fra Legacoop Veneto e Legacoop Friuli Venezia Giulia. Sabato 9 marzo, con inizio alle ore 9.30, presso l’Abbazia di Sesto al Reghena (Pordenone), verrà presentato il percorso comune di crescita che le due realtà associative regionali hanno deciso di intraprendere per favorire i propri associati, scegliendo di mettere in rete i servizi alle imprese per garantire una qualità sempre più forte. L’assemblea dei soci ha approvato il budget 2013 e il Piano 2013-2015; fatturato annuo previsto in crescita e costantemente posizionato oltre il miliardo di Euro. Nel 2012, CMC ha fatturato 895 milioni di euro, in linea con il risultato del 2011. Sostenuti da un portafoglio ordini di quasi tre miliardi di euro, i ricavi – oltre la metà dei quali (il 60% c.a.) da realizzare all’estero: Africa Australe, Estremo Oriente, Sud Mediterraneo. Il Pdl perde più di 6 milioni di voti (nel 2008 superava il 37%, oggi è al 21,6%), ma alla guida della coalizione di centro-destra ottiene il risultato politico sperato, sfiorando il successo alla Camera, conquistando regioni importanti (fra cui Puglia, Sicilia, Campania, Lombardia, Veneto) rendendo di fatto ingovernabile il Senato. Ecco la matrice di questo successo parziale ma significativo, sotto diversi profili. a pagina 2-5 Alleanza Cooperative Messaggio per la Giornata delle donne Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 7 marzo 2013 alle ore 13,00 Lega Pesca La Direzione delibera la riorganizzazione dei servizi Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 Veneto e Friuli V. G. L’integrazione fra Legacoop delle due regioni Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue CMC Nel triennio 2013-15 fatturato annuo oltre il miliardo Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Massimo Tognoni leggi Osservatorio SWG Pdl, il ruggito del leone porta a casa 6 punti Registrazione al Tribunale di Roma n. 00503/90 del 6-08-1990 Primo piano 2 Elezioni: il risultato esprime una sfiducia diffusa nella politica e nelle scelte di governo dell’ultimo anno Direzione Legacoop: ora serve un cambiamento profondo, che riguarda anche il mondo cooperativo Sintesi della relazione di Giuliano Poletti Il risultato delle elezioni è la prova evidente di una sfiducia diffusa, tra i cittadini, nella politica ed anche l’espressione di un giudizio critico sulle scelte fatte dal governo in questo ultimo anno. È partita da questa riflessione la relazione di Giuliano Poletti alla riunione della Direzione Nazionale di Legacoop, svoltasi il 28 febbraio a Roma, dedicata ad una prima valutazione sul quadro politico uscito dalla consultazione elettorale. “Una parte importante dell’elettorato” -ha detto Poletti- “ha votato per manifestare la propria sfiducia nella politica ed esprimere una severa critica nei confronti delle scelte fatte e delle misure varate in quest’ultimo anno dal governo per garantire la tenuta dei conti pubblici e rispettare gli impegni assunti con l’Europa; una sfiducia presente, comunque, anche in molti di quegli elettori che, per ‘senso di responsabilità’, hanno votato i partiti cui avevano dato il loro sostegno in passato”. Si è trattato, insomma, di una rivolta contro “la casta e l’austerità” ed il voto dato al Movimento 5 Stelle è stato evidentemente interpretato come opportunità di esprimere questa posizione, in assenza di un’offerta politica alternativa che fosse in grado di rappresentare questo disagio. “Il risultato delle elezioni” -ha sottolineato il Presidente di Legacoop- “conferma un senso profondo e diffuso di disagio, di sfiducia, di insoddisfazione per come è stata affrontata la crisi. Ed ha sicuramente pesato un grave limite evidenziato dalla campagna elettorale: quello di affrontare i problemi senza calarli in un disegno complessivo di società e di economia, in una prospettiva di lungo termine, nella proposta di un modo nuovo di interpretare la società, la relazione tra Stato e cittadini”. Poletti ha quindi messo l’accento sul grave rischio che l’Italia sta correndo di giocarsi in pochi giorni i risultati di un anno di sacrifici; rischio la cui concretezza è testimoniata dalle tensioni verificatesi nei mercati finanziari, con il rialzo dello spread ed il conseguente aumento dei rendimenti dei titoli del debito pubblico. Quello che si profila è, insomma, il rischio che i dati negativi dell’economia si protraggano ancora più a lungo di quanto ipotizzato prima delle elezioni, senza trascurare gli effetti a catena che potrebbero prodursi anche sugli altri paesi europei. “Un quadro ancor più drammatico” -ha sottolineato Poletti- “se si pensa che avremmo bisogno di un governo forte, in grado di rinegoziare con l’Europa il piano di rientro del debito”. Un esigenza frustrata da un quadro politico così “balcanizzato” da rendere difficile immaginare una soluzione e che richiederà, comunque, tempi lunghi; con un’incertezza di prospettiva nella quale non si può escludere anche un ritorno alle urne non prima, comunque, dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. “Quel che è certo” -ha aggiunto il Presidente di Legacoop- “è che ci vogliono atti che ricostruiscano la fiducia e che diano sostanza alla richiesta di un cambiamento profondo e radicale sul piano dell’onestà, della trasparenza e della moralità della politica”. Poletti ha quindi proposto due riflessioni, una più interna e l’altra di valenza più esterna. “Noi abbiamo avvertito” -si è chiesto Poletti- “il vento di cambiamento che soffiava nelle società? Abbiamo capito ciò che stava accadendo? Io credo di no, sicuramente in modo non adeguato, forse perché abbiamo ritenuto sufficiente richiamarci ai nostri valori, al tradizionale sistema di relazioni costruito con la società. Credo, invece, che ciò che è accaduto chieda anche ai cooperatori di cambiare, di adeguare i loro comportamenti, di verificarne la reale coerenza con i valori cooperativi”. Il Presidente di Legacoop ha ricordato come su Internet si leggano anche giudizi negativi sulle cooperative, alcuni sicuramente frutto di pregiudizi ideologici, altri che trovano, invece, fondamento reale. “Soprattutto nei momenti di crisi” -ha sottolineato Poletti- “quando maggiore è l’attenzione delle basi sociali ad atti e comportamenti dei gruppi dirigenti delle cooperative, non può essere sottovalutata l’importanza del valore della moralità. In un’Italia che soffre abbiamo il dovere di fare questa riflessione, soprattutto perché non possiamo rischiare di non apparire credibili proprio quando avremmo un’idea, una nuova visione dell’economia e della società, da proporre al Paese”. Sul fronte “esterno”, sottolineando come il cambiamento dello scenario politico influisca pesantemente sul quadro consolidato di relazioni con il mondo politico ed istituzionale, Poletti ha affermato che è neces- Continua>> Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano sario “farci conoscere dai nuovi protagonisti della scena politica nel modo giusto e spiegare in modo efficace le nostre proposte”. Lo stesso discorso vale per le relazioni con l’associazionismo imprenditoriale, dove conta anche il rapporto tra persone, che ha visto molti avvicendamenti alla guida delle principali associazioni di rappresentanza. Un tema, quello del sistema di relazioni con i “corpi intermedi” della società, che Poletti ha chiamato in causa anche sotto un altro profilo. “Se il nostro terreno privilegiato di posizionamento” -ha spiegato- “è quello della promozione di un’idea di società fondata, per dirla con l’espressione utilizzata in Francia dal Presidente Hollande, sull’economia sociale e solidale, allora dobbiamo porci il problema dell’opportunità di relazioni più strutturate anche con quelle realtà, come le fondazioni e le associazioni, che di questo mondo sono parte costitutiva”. “La partita che la cooperazione deve giocare” -ha continuato Poletti- “è appunto quella di proporre una nuova idea di economia e di società, di affermare quel protagonismo sociale che abbiamo indicato come impegno al nostro ultimo congresso nazionale; e lo strumento più efficace per costruire un nuovo pensiero cooperativo e rappresentarlo ade- 3 guatamente nel rapporto con la società e le istituzioni è l’Alleanza delle Cooperative”. “Lungi da visioni minimaliste che potrebbero inficiare il completamento del progetto” -ha spiegato Poletti- “l’Alleanza deve proporsi come soggetto che vuole costruire una propria identità e capace di parlare ai diversi segmenti della società per offrire l’opportunità di protagonismo ai giovani, alle donne, agli imprenditori; che opera per uscire da un’idea di ‘minorità’ dell’impresa cooperativa, che anche noi abbiamo accettato nel passato, per affermarne la piena ‘dignità’ nel panorama imprenditoriale e sociale; che ricompone la frattura concettuale tra individuo e comunità, affermando il valore di una forma di impresa che è strumento a disposizione dei cittadini per esprimere le proprie capacità e dare risposta alle proprie esigenze”. Da qui l’esigenza di procedere con decisione sulla strada dell’unità, anche con decisioni di natura organizzativa che, però, hanno un forte valore simbolico. A tale proposito, Poletti ha concluso informando che presto verrà individuata una sede “fisica” dell’Alleanza e saranno definiti modelli organizzativi di lavoro comune degli uffici delle tre organizzazioni che hanno dato vita al coordinamento. Sintesi degli interventi alla Direzione Stefano Patrizi Legacoop Ravenna La manifestazione elettorale ha evidenziato una grave mancanza di fiducia nella classe dirigente del Paese e la volontà di dialogare in modo nuovo e trasparente. Tutto questo può rappresentare una opportunità per l’organizzazione, se saprà cogliere il disagio ed interpretarlo agendo in maniera coerente con le aspettative di cambiamento. L’auspicio è che Legacoop aiuti la nascita in autonomia dei gruppi territoriali dei Coordinamenti di Generazioni, affinché le nuove sensibilità dei cooperatori e delle cooperatrici siano considerate e rappresentate nelle nuove nomine dell’Alleanza delle Cooperative Italiane. Lucio Valente Coordinatore Generazioni Legacoop Il coordinamento di Generazioni Legacoop insieme alla Commissione Pari Opportunità, hanno inviato una lettera alla Presidenza Legacoop per ribadire la disponibilità a lavorare alle iniziative dell’Alleanza delle Cooperative Italiane ed invitando a considerare la necessità di rappresentare nella Governace dell’Alleanza, in modo paritario, generi e generazioni per continuare a dare un segnale visibile di cambiamento. Paola Menetti Presidente Legacoopsociali Stiamo pagando gli effetti di una crisi che è molto profonda e gran parte della classe dirigente del Paese sembra inadeguata a farvi fronte. Noi siamo parte di questa classe dirigente; e se vi sono spazi di miglioramento nel complesso, ci sono anche per noi. Tutti fatichiamo a fare un’analisi del voto; ma non possiamo abdicare dal fare un’analisi della realtà, senza semplificare. È indubbio che sui risultati del voto ha pesato l’insoddisfazione; ma c’è anche il fatto che i giovani guardano alla realtà con occhi diversi da quelli delle generazioni che li precedono. E un grande errore è stato, forse, commesso da chi, “occupando” da tempo posizioni di responsabilità, in nome di una pervicace volontà di non mollare ha preteso di provare a capire il futuro calandosi nei panni dei giovani invece di dare spazio ad un loro protaContinua>> Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano gonismo diretto. C’è, insomma, un dato di inamovibilità della classe dirigente rispetto al quale credo sia utile interrogarci. Su questo tema noi possiamo giocare un ruolo, abbiamo gli argomenti per discuterne e tradurlo in fatti; se pensiamo che ci sia un deficit di elaborazione per proporre meglio la nostra idea di società e di economia impegniamoci per superarlo. Lo stesso discorso vale per il senso che vogliamo dare al progetto dell’Alleanza. Occorre che su questi temi si discuta nei nostri organismi a tutti i livelli per poi trarne conseguenze operative. E questo vale anche per il discorso di un ampliamento dell’interlocuzione politicoassociativa in relazione all’obiettivo di un’economia sociale e solidale. Simona Caselli Presidente Legacoop Reggio Emilia Nel prossimo futuro bisognerà insistere affinché l’agenda politica si occupi in tempi certi dei mancati pagamenti alle imprese dei debiti della Pubblica Amministrazione e del rinnovo degli ammortizzatori sociali in scadenza. La turbolenza finanziaria restringerà il credito e la percezione della gravità della situazione mette in attesa le filiere e gli investitori e potrà mettere in crisi le imprese cooperative. È necessario veicolare, in questo momento storico, l’importanza di un nuovo paradigma economico e di respiro internazionale, riformare l’idea cooperativa valorizzando l’aspetto di autopromozione e riscatto del singolo individuo attraverso il sistema cooperativo che permette trasparenza e partecipazione. Così come appare opportuno delineare un profondo cambiamento che si traduca in alcune azioni essenziali: delegare compiti e ruoli alle nuove generazioni su basi strette di merito; adottare coerenza e sobrietà nei comportamenti, prevedendo anche equità dei livelli retributivi; dare sbocco alla diffusa richiesta di partecipazione. 4 tema delle pari opportunità è diverso da quello delle persone che hanno cinquant’anni: non tanto come pari opportunità di genere, ma di categorie che si trovano di fronte a serie difficoltà -coppie di fatto, omosessuali, i migranti e i loro figli- e rispetto alle quali sarebbe opportuno chiedersi noi che cosa facciamo. È un modo di vedere le cose determinato dall’età? È possibile; discutiamone. Quanto siamo capaci di ascoltare la società che cambia? Questa è la vera sfida per Legacoop, che impatterà anche gli altri due temi all’ordine del giorno. Il primo è il patto associativo, che non può essere solo un problema di contributi o di servizi che siamo in grado di erogare, quanto di essere pronti ad accogliere le esigenze delle associate o delle associate potenziali. Il secondo è il modello economico-sociale che vogliamo proporre. Credo che il tema vada declinato su alcuni principi e filoni chiave: la visione di lungo periodo, le generazioni future, gli utili indivisibili come chiave di investimento per l’innovazione ed il lavoro. Sono filoni sui quali oggi si concentra l’attenzione del mondo profit. Insomma, abbiamo molto da dire, ma non ci creiamo una nicchia: poniamo i nostri temi con concetti ed un linguaggio nuovi ed avremo migliori opportunità di successo. Idanna Matteotti Legacoop Lombardia Raccogliamo l’istanza della società di porre attenzione al cambiamento e a chi deve esserne protagonista. È questo il nuovo futuro a cui tendere, dove valorizzare a sufficienza le risorse e le competenze incrementando la presenza femminile e dei giovani. È necessario accorciare la distanza tra le cooperative e l’organizzazione di rappresentanza e controllare, nella gestione quotidiana delle imprese, che i valori della mission cooperativa siano applicati. Ricordo inoltre la nomina vacante della Vicepresidente Legacoop e chiedo l’impegno a valutare in tempi certi la sua designazione. Eleonora Vanni Presidenza Legacoopsociali È necessario ragionare in ottica di futuro e cambiamento, concretizzare modelli nuovi di economia democratica e partecipata per perseguire il miglioramento della ricchezza dei paesi e lavorare ad una proposta innovativa e di prospettiva futura di sviluppo della cooperazione che rappresentiamo. L’associazione dovrà lavorare in maniera significativa affinché il sistema cooperativo acquisti sempre più una dimensione internazionale. Luca Bernareggi Presidente Legacoop Lombardia Siamo una associazione di rappresentanza di imprese ed è nostro dovere riflettere su strade di senso e inclusive dei processi di cambiamento. La società rivendica coerenza tra parole e fatti e sarà quindi prioritario dedicare del tempo per elaborare provvedimenti coerenti con la dimensione Valentina Fiore, cooperativa Placido Rizzotto e Generazioni Concordo con la necessità di fare un’analisi della società e del ruolo della classe dirigente, di chiederci se siamo in grado di capire quali sono le esigenze delle persone e captare i segnali che arrivano dalla società. Faccio un esempio. Nell’attività di Generazioni, ci siamo resi conto che il nostro modo di pensare al Continua>> Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Primo piano 5 sociale, oltre che imprenditoriale. Il modello cooperativo realizzato in Spagna, a Mondragon, vede attuati a tutti i livelli parametri di equità per le retribuzioni dei soci. I nuovi rappresentanti istituzionali e politici dovranno conoscere la cooperazione per averne una percezione chiara che rappresenti al meglio le opportunità che offre. Per questo bisognerà sfruttare al meglio l’Alleanza delle Cooeprative Italiane e lavorare a delle proposte unitarie da sottoporre agli interlocutori politici ed istituzionali, che rappresentino al meglio i valori e le istanze del movimento cooperativo. neo e non rivendicativo delle pari opportunità come ricchezza per il sistema cooperativo, rispettando le competenze ed il merito. Presidente Comitato Garanti È giunta a compimento la crisi di una classe dirigente onnipotente che ha smarrito la conoscenza della realtà. La critica esplode in rivolta e diventa antipolitica, con una reazione rabbiosa verso l’austerità e i tagli alla spesa pubblica. Il Comitato dei Garanti Legacoop ribadisce la necessità di assumere in maniera convinta l’attuazione delle regole del patto associativo e di vigilare affinché sia rispettata l’equità tra livelli retributivi massimi e minimi nelle imprese cooperative ed il ricambio intergenerazionale dei gruppi dirigenti. Giovanni Luppi Gian Luca Cerrina Feroni Dora Iacobelli Presidente Commissione Pari Opportunità È necessario rilanciare i temi propri della cooperazione nell’Alleanza delle Cooperative Italiane. La lettera inviata dalla Commissione Pari Opportunità, insieme al Coordinamento di Generazioni, alla Presidenza di Legacoop, intende sollecitare l’attenzione al rispetto del ricambio generazionale, della parità di genere e della diversità attraverso codici di comportamento e criteri da rispettare negli organismi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e come modo di vedere la società. Il fine è quello di generare un riequilibrio sponta- Primo piano Legacoop Mario Catalano Presidente Legacoop Campania A fronte di una società che si disgrega nelle rappresentanze, la cooperazione ha agito in controtendenza, ha unito nell’Alleanza delle Cooperative Italiane i valori di solidarietà e democrazia cooperativi, agendo in modo coeso. È tempo di ridiscutere le equità interne e velocizzare il percorso di definizione nei territori dei coordinamenti dell’Alleanza delle Cooperative, per poter poi creare anche coordinamenti con i settori a livello territoriale. Presidente Legacoop Agroalimentare Abbiamo 800 mila conferenti produttori agricoli che hanno bisogno di un Governo in tempi rapidi. Agrinsieme, costituita dalle associazioni cooperative sdi settore, Cia e Confagricoltura, unisce le volontà del panorama agricolo, ma è necessario valutare e allargare il dibattito all’Alleanza delle Cooperative Italiane per delineare le priorità che vogliamo affrontare ed approfondire l’idea di cooperazione in questo nuovo contenitore. Luciano Caffini Presidente Legacoop Abitanti Credo sia importante aprire un dibattito associativo e prevedere occasioni seminariali per poi prendere decisioni in questa sede. L’adeguamento delle funzioni di rappresentanza deve continuare sulla scia del lavoro svolto sino ad ora, attraverso la definizione di piattaforme strategiche per interloquire con il mondo politico ed istituzionale, ed anche avanzando proposte per ottenere effetti ravvicinati sui fatturati delle imprese. Bisogna rileggere il rapporto tra etica e cooperazione e declinarlo in comportamenti associativi, in regole e codici da applicare. Settori Territori Imprese Sondaggio Legacoop >> Giornata internazionale della Donna >> Giornata internazionale della Donna >> Alleanza Cooperative Italiane >> Alleanza Cooperative Italiane Servizi e Utilities 6 GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA Messaggio dell’Alleanza Cooperative Italiane Il mondo della cooperazione in Italia ha contribuito e contribuisce a migliorare le condizioni di lavoro delle donne. Le cooperative hanno costruito strumenti e formule per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ed in generale per il benessere delle persone nei luoghi di lavoro, da cui le donne hanno tratto vantaggio. L’Alleanza delle Cooperative Italiane conferma il suo impegno alla costruzione di un welfare dalla parte delle donne e, d’altra parte, alla valorizzazione del contributo femminile come componente irrinunciabile per raggiungere più elevati livelli di competitività e di responsabilità sociale del sistema paese. In un contesto economico, in cui vacilla il modello di sviluppo fin qui perseguito, si aprono grandi spazi per i contenuti ed i valori di cui e’ portatore il sistema cooperativo, che mettono al centro la persona, la dignità del lavoro, il protagonismo delle comunità’, la sostenibilità ambientale. La costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane che coraggiosamente sta facendo confluire in un unico contenitore culture ed esperienze imprenditoriali diverse, rafforza il ruolo della cooperazione oggi in Italia. Nella declinazione di questo ruolo, l’ACI considera prioritaria l’attenzione alle politiche per sviluppare l’occupazione giovanile e femminile. È anche guardando ai giovani e alle donne che l’Alleanza si propone come soggetto innovatore in grado di rispondere ai bisogni della società italiana. È con questa convinzione che celebriamo la giornata internazionale della donna e che ci rivolgiamo a tutte le donne, socie e lavoratrici, preziose risorse della cooperazione. "L'Agenda per l’uguaglianza di genere: Un nuovo impulso!" Nel corso degli ultimi 40 anni, la posizione delle donne ha fatto dei progressi, tuttavia, sono ancora pochi e troppo lenti. Incoraggiamo le nostre figlie, e le nipoti. Insistiamo sul fatto che il mondo di oggi richieda l'uguaglianza di ogni individuo, sia uomo che donna. Oggi il mondo deve affrontare sfide senza precedenti. Quello che sappiamo oggi è che gli approcci tradizionali al governo della società, alla gestione delle imprese, al finanziamento dei servizi pubblici, alle gestione dei conflitti e della guerra non sono semplicemente piu’rilevanti. Avere sempre più donne in posizioni decisionali, in campo politico, economico e sociale, ed a tutti i livelli della società è il modo per modificare quelle tipologie di leadership che ci sono servite così poco negli ultimi anni. Oggi vogliamo un approccio diverso - un approccio - che valorizzi ogni individuo e che ciascuno, uomo o donna, possa contribuire a costruire un mondo migliore. Non possiamo più tollerare un mondo in cui si accetta di uccidere una bambina per il fatto di voler andare a scuola, o ignorare il reato di stupro contro una donna che si è trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato. Noi pensavamo che la campagna per l’eguaglianza passasse per i salari bassi, la discriminazione, l’umiliazione o il soffitto di cristallo nei luoghi di lavoro, o la fame e la povertà. Ma troppo spesso si manifesta in atti di oppressione e repressione. Costruire un mondo migliore è permettere ad ogni persona di crescere e realizzare il proprio potenziale, nient’altro potrà farlo. Vogliamo che le politiche centrate sulle per- Messaggio di Pauline Green, Presidente della Alleanza Cooperativa Internazionale Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Legacoop sone diventino prioritarie, quelle che valorizzano, le imprese che mettono le persone, e non il profitto, al centro delle decisioni economiche, credere che il denaro possa essere speso meglio per creare un contesto giuridico e sociale più equo e più giusto, piuttosto che finanziare despoti politici o conflitti. Le imprese cooperative hanno fatto molto per aiutare le donne a promuoversi nelle attività 7 economiche. Guadagnando il rispetto della società, la legittimazione e l’influenza politica. Tutto ciò è avvenuto lentamente. E’tempo per noi di dimostrare che il nostro movimento cooperativo può essere un movimento per l'emancipazione economica, sociale e politica di tutte le donne. Questo è il vero messaggio cooperativo della Giornata internazionale della donna. GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA Messaggio del Comitato mondiale ACI per l'uguaglianza di genere; María Eugenia Pérez Zea, presidentessa ACI Mondo Comitato per le Pari Opportunità Oggi, la Giornata internazionale della donna viene celebrata in tutto il mondo e l’opportunità è data per evidenziare il ruolo fondamentale delle donne nella promozione dello sviluppo, la pace e la sicurezza. Oggi abbiamo molte prove dei rapidi progressi delle donne e del loro ruolo sempre più importante per lo sviluppo del mondo. Tuttavia, le sfide che le donne dovranno affrontare sono ancora enormi e richiedono loro di essere più forti che mai. Siamo a un punto di svolta nella storia. C’è un bisogno urgente di rivedere gli stereotipi sulle donne in posizioni di potere e di leadership al fine di garantire la parità di trattamento nel processo decisionale e consentire loro di dare il meglio di sé per lo sviluppo socio-economico. La storia ci insegna che l’impatto negativo della disuguaglianza influenza tutta l’umanità e, quindi, raggiungere la parità di genere è una rivendicazione sociale ed economica che le donne e gli uomini, dovranno affrontare senza distinzione. Molti studi evidenziano che la realizzazione della parità di diritti per le donne è inestricabilmente legata alla riduzione della povertà, alla promozione della salute e dell’educazione, agli effetti del cambiamento climatico ed al percorso verso uno sviluppo più sostenibile. Tutti questi obiettivi, il movimento globale delle cooperative li fa propri. Essi sono interdipendenti e la loro realizzazione dipende dai progressi verso l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne. Il modello di impresa cooperativo è una piattaforma ideale per eliminare le barriere che generano le disuguaglianze ed è il modello migliore per permettere alle donne di accedere ad una democrazia partecipativa, agli organi decisionali, ai mercati ed alle tecnologie, e sopratutto, per proteggerle dalle ingiustizie di cui il modello di sviluppo che attualmente prevale è portatore. Un terzo dei dirigenti d’azienda sono donne e il loro numero è in aumento, soprattutto nei paesi a basso reddito. Queste dirigenti spesso sono a capo di cooperative. Le donne parlamentari, giudici e attiviste sono portatrici di cambiamenti e di un altro modo di operare. I governi e la società civile stanno sperimentando nuovi approcci per aprire l’accesso delle donne alla giustizia attraverso riforme giuridiche, in questa direzione, e garantire la riparazione di tutti i torti subiti. Noi tutti sappiamo che, se le donne avessero ricevuto una buona edu- Primo piano Legacoop Settori cazione, avessero conosciuto i loro diritti ed avessero goduto di poteri decisionali, sarebbero state in grado di esigere ciò a cui hanno diritto. La Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne è stata ratificata da 186 paesi. 125 paesi hanno messo al bando la violenza domestica, 117 paesi hanno disposizioni di legge sulla parità di retribuzione e 115 paesi garantiscono alle donne diritti di eguaglianza sulla proprietà, ecc. Viviamo ancora in una società che permette che le donne siano retribuite di meno o che decine di donne vengano assassinate ogni anno senza che questa società si mobiliti, come fa nella lotta contro il terrorismo. In circa tre quarti del mondo, le donne sono ancora le principali vittime della povertà, di abusi e di intimidazioni. I flagelli sono esperienza quotidiana in un secolo che dovrebbe consacrare la loro emancipazione. Migliaia di cooperatrici e cooperatori ritengono che la discriminazione basata sul sesso, costituisca un ostacolo importante per la democrazia e lo sviluppo sostenibile, ed è questa convinzione che ci spinge a promuovere, difendere e rafforzare l’attuazione dei diritti delle donne e delle bambine.A tal fine, servono approcci educativi speciali per facilitare la loro emancipazione e la promozione ai più alti livelli amministrativi e di direzione, e modificare i dati statistici in materia di rappresentanza di genere di uomini e donne. Attualmente, le nostre società si trovano ad affrontare difficili questioni di diversa natura, che vanno dall’economia all’ambiente, ed è ora di approfittare di queste grandi opportunità, per sostenere che i cambiamenti sono possibili anche in momenti così difficili. Invito tutte le cooperative nel mondo a dare priorità, nelle proprie politiche, al riconoscimento di pari diritti e opportunità per le donne, un presupposto per la costruzione di un mondo più sicuro, equo e prosperoso. L’ACI riconosce che il tema dell’uguaglianza uomini-donne ha attualmente una rilevanza maggiore del passato. Cogliamo l’occasione per iniziare il Decennio Cooperativo sostenendo apertamente che il nostro modello di governance è il più indicato allo sviluppo socio-economico per la sua trasparenza, la sua differenziazione ed il suo sostegno a tale slancio decisivo, che aprirà la strada alla costruzione di un altro mondo. Territori Imprese Sondaggio Legacoop ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Contrari alla costituzione della nuova centrale di Coldiretti In riferimento alla notizia che Coldiretti avrebbe deciso di costituire la sesta centrale cooperativa italiana e di avviare le procedure per il riconoscimento della nuova organizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, Giuliano Poletti, Presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, anche a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Rosario Altieri, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “In una fase nella quale è largamente diffusa la convinzione che sia necessario costruire, anche nel campo della rappresentanza, strumenti che siano in grado di presidiare in modo efficace problematiche complesse quali la globalizzazione dei mercati, la finanziarizzazione dell’economia, la concentrazione della domanda e dell’offerta, la scelta di costituire una nuova, piccola centrale cooperativa va palesemente contro la storia. È una scelta dannosa quella di scomporre ulteriormente la rappresentanza, in un momento in cui è sempre più doveroso aggregare per rendere più moderno il ruolo dei corpi intermedi. Provare a strappare, qua e là per l’Italia, iscrizioni di imprese nel tentativo di dar vita a una nuova organizzazione non conferisce reale rappresentanza a niente e nessuno. Le centrali cooperative che hanno dato vita Primo piano Legacoop 8 all’Alleanza delle Cooperativa Italiane, come strumento di unificazione della rappresentanza del mondo cooperativo per migliorarne e rafforzarne la capacità di interlocuzione istituzionale e l’efficacia imprenditoriale, valutano questa scelta di divisione, della quale non sono chiare le ragioni e le finalità, come un errore che, alla fine, produrrà un danno che sarà fatto pagare agli imprenditori agricoli, ai lavoratori e a tutti i cittadini. Per queste ragioni, l’Alleanza delle Cooperative Italiane è fermamente contraria al disegno di Coldiretti”. ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE SERVIZI E UTILITIES Situazione grave per le aziende della filiera dei rifiuti urbani La Tares è la nuova tassa comunale sui rifiuti e sui cosiddetti “servizi indivisibili” dei comuni. La sua entrata in vigore, nel 2013, è stata accompagnata da una serie di rinvii sul pagamento della prima rata, che, per ragioni “elettorali”, è stata portata al prossimo mese di luglio. Ora, questo significa (al di là di una serie di problematiche tecniche sulle modalità di riscossione, che rischiano di aggravare ulteriormente il problema) che i primi incassi di quest’anno relativi al servizio rifiuti avverranno in luglio e, concretamente, la parte necessaria per pagare le aziende fornitrici potrà essere disponibile a settembre/ottobre. Settori Territori La situazione di cassa e la liquidità delle aziende fornitrici, tra cui tante cooperative del settore servizi, rischia pertanto di subire un aggravamento molto pesante. In tale contesto, che vede in sofferenza anche le società multiutility (cioè coloro che spesso ci affidano i servizi) sono possibili anche ripercussioni sull’erogazione del servizio, che in diverse zone d’Italia vive già delle vere e proprie emergenze, economiche e ambientali. Il Coordinamento “Alleanza Cooperative Italiane servizi e utilies” esprime forte preoccupazione per quanto venutosi a determinare, già denunciato dall’Associazione dei Comuni (Anci) e dalla Federazione delle aziende di igiene urbana a maggioranza pubblica (Federambiente). Pur nella consapevolezza della delicata situazione politica che il nostro paese sta vivendo, si rende indispensabile un intervento dei soggetti istituzionalmente legittimati affinchè vengano assunti provvedimenti urgenti. Tali provvedimenti dovranno assicurare, per il 2013, modalità di riscossione che non penalizzino i soggetti della filiera, tra cui le nostre cooperative e i lavoratori in esse impiegati, già alle prese con le difficoltà della crisi e dell’accesso al credito. Imprese Sondaggio Settori >> Lega Pesca 9 LEGA PESCA >> Turismo Servizi e assistenza, la Direzione delibera la riorganizzazione In un momento di così grande difficoltà, la qualificazione e la specializzazione dei servizi è un elemento strategico per rafforzare il ruolo dell’Associazione a fianco delle imprese operanti nella filiera ittica. E’ con questo obiettivo che la Direzione nazionale di Lega Pesca, riunita il 6 marzo a Roma, ha deliberato la riorganizzazione della propria rete di assistenza e servizi offerti agli associati illustrata dal direttore Antonio Angotti, e approvandola all’unanimità, nell’ambito del processo di adeguamento organizzativo che l’Associazione ha intrapreso per fronteggiare al meglio i profondi mutamenti di scenario cui la filiera ittica è chiamata. Grave la preoccupazione espressa dall’Assemblea per la forte instabilità del quadro politico che, insieme ad una situazione di sostanziale stallo dell’apparato amministrativo, rischia di aggravare l’impatto di una crisi economica e sociale già molto pesante per il settore ittico. Unanime l’auspicio nel recupero di una interlocuzione politico istituzionale stabile, in grado di esprimere soprattutto una presenza forte in Europa dove i prossimi mesi saranno cruciali per la definizione della riforma della PCP e del suo strumento finanziario Feamp, che ridisegneranno le sorti del settore per il prossimo decennio. Il nuovo modello organizzativo della rete di assistenza e servizi, si basa sulla messa in rete e sulla migliore interazione tra le risorse esistenti e si articola sulla netta distinzione tra assistenza e servizi orizzontali, offerti e garantiti agli associati in forma gratuita in forza della loro adesione all’Associazione e della regolarità nella contribuzione, e servizi personalizzati o di prossimità, offerti alle cooperative o ai loro soci, che, per il carattere prettamente specialistico e per la natura di specifico rilievo soggettivo debbono Primo piano Legacoop Settori Territori prevedere la copertura dei costi da parte del beneficiari. L’assistenza e i servizi orizzontali saranno offerti attraverso la strutturazione di un Portale Servizi, fruibile on line con accesso diretto sul sito associativo, autonomo ma interagente con la Rete Nazionale Legacoop, articolato per macroaree e con approfondimento di contenuti. L’assistenza e i servizi personalizzati o di prossimità saranno offerti dalle strutture nazionali di riferimento dell’Associazione (Consorzio Mediterraneo, Ecoittica service, Confidifin pesca, Cesvip/For…mare, AMA, Halieus, Ticoop), da società di servizio territoriali e consulenti esterni opportunamente convenzionati con Lega Pesca. La fornitura del servizio sarà effettuata tramite protocolli sottoscritti dalle cooperative con la singola struttura ovvero tramite servizio diretto su richiesta della singola impresa. Il servizio sarà a pagamento sulla base di un tariffario. Per servizi personalizzati si intendono in via semplificativa e non esaustiva le pratiche amministrative, quali i servizi alla flotta; le consulenze specialistiche quali le analisi di bilanci, i progetti di investimento, di fusione o concentrazione, la finanza agevolata, la ottimizzazione dei processi organizzativi; le certificazioni, i contenziosi, l’informatizzazione, etc. Amplierà i servizi agli associati la stipula di convenzioni con soggetti terzi per garantire alle cooperative e ai loro soci condizioni vantaggiose per l’acquisto di beni e servizi (carburanti, credito, abilitazioni, trasmissioni, etc.). TURISMO L’OITS prepara le celebrazioni del Cinquantennale L’Esecutivo di OITS, Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale, riunitosi il 27 febbraio a Bruxelles, ha avviato la definizione del programma delle Celebrazioni del Cinquantesimo Anniversario dell’organizzazione e del Forum Europeo. Gli eventi si terranno in Belgio, fra Blankenberge e Bruxelles. La fase più solenne delle Celebrazioni è prevista al Parlamento Europeo. Maurizio Davolio, Responsabile Turismo di Legacoop, ha proposto di dare un taglio Imprese Sondaggio Settori innovativo e concreto al Forum, che non deve a suo giudizio limitarsi a ripetere i temi già discussi in altre occasioni, riguardanti i valori e i principi del turismo sociale, il sostegno alla fruizione della vacanza, l’accessibilità, le politiche governative. Davolio ha proposto, e le proposte sono state accettate, di tenere una sessione di networking in cui i soci di OITS abbiano la possibilità di conoscersi e di avviare collaborazioni fra di loro; una sessione dedicata alla presentazione delle esperienze realiz- Primo piano Legacoop 10 zate dai soci e delle loro buone pratiche, e una sessione dedicata all’incontro con i responsabili delle nuove e crescenti associazioni che grazie ad Internet propongono forme di turismo basate sulla gratuità o sulla condivisione dei costi e assicurano un rapporto più intenso e amichevole fra ospitanti e ospitati: il couchsurfing, lo scambio di case, il car pooling, i greeters, le nuove forme di autostop. Agli eventi saranno inviate le rappresentanze delle istituzioni europee, degli Stati e delle Settori Territori Regioni, l’OMT, le associazioni professionali e sindacali. Sarà elaborato un Memorandum da rivolgere al Parlamento Europeo, in vista delle elezioni del 2014. L’Esecutivo di OITS ha preso atto dello stato di avanzamento del progetto STEEP per la realizzazione del portale rivolto al turismo sociale. Ha inoltre preso in considerazione la possibilità di dar vita ad un soggetto giuridico per la rappresentanza a livello europeo. Imprese Sondaggio Territori >> Veneto e Friuli Venezia Giulia 11 VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA >> Piemonte Prosegue l’integrazione fra Legacoop delle due regioni >> Lombardia Prosegue lo sviluppo di sinergie fra Legacoop Veneto e Legacoop Friuli Venezia Giulia. Sabato 9 marzo, con inizio alle ore 9.30, presso l’Abbazia di Sesto al Reghena (Pordenone), verrà presentato il percorso comune di crescita che le due realtà associative regionali hanno deciso di intraprendere per favorire i propri associati, scegliendo di mettere in rete i servizi alle imprese, e impegnandosi a garantire una rappresentanza politico-sindacale più adatta ad affrontare le difficoltà del presente e le sfide del futuro. Questi i temi al centro dell’incontro “Legacoop nel Nord-Est: eccellenze in rete a servizio della cooperazione”, che vedrà intervenire Enzo Gasparutti, presidente di Legacoop Fvg, Gianfranco Lucatello, presidente di Legacoop Veneto, Roberto Sesso, vicepresidente Legacoop Fvg e consigliere di amministrazione di Coop Nordest, Paolo Dalla Bella, presidente, IsfidPrisma società cooperativa, Nicola Comunello, vicecoordinatore Legacoop Servizi Distretto Nord Est. Le conclusioni saranno affidate a: Giuliano Poletti, presidente Legacoop nazionale e presidente Aci, Alleanza delle cooperative italiane. Legacoop Veneto e Legacoop Friuli Venezia Giulia hanno iniziato da tempo a stringere solide alleanze: il 2012 ha visto la costituzione di comparti unitari nel settore del multiservizi, della cultura, della logistica e dell’agroalimentare. Lo scorso novembre ha preso avvio la prima fase di integrazione nel settore della formazione, con il cda di IsfidPrisma che ha cooptato tre consiglieri del Fvg, ha allargato la base sociale a importanti coop friulane e si è posto, nel medio termine, l’obiettivo di divenire la società di formazione e di servizi alle imprese dell’intero sistema cooperativo del Nord-Est. Sabato le due realtà associative regionali compiranno assieme un altro passo importante - che si inserisce nel più ampio percorso dell’Alleanza delle cooperative italiane -, nella consapevolezza che le sfide economiche da una parte e gli interessi delle imprese dall’altra, necessitano di livelli di rappresentanza nuovi, più forti ed efficaci e di >> Lombardia >> Liguria >> Emilia Romagna >> Emilia Romagna >> Toscana >> Puglia: >> Basilicata >> Calabria >> Reggio Emilia >> Reggio Emilia >> Modena >> Napoli >> Bari Primo piano Legacoop Settori Territori un’offerta di servizi più ampia e qualificata. L’incontro sarà anche l’occasione per valutare l’esito elettorale del 24-25 febbraio. PIEMONTE A Torino il film “Quanto pesa il tuo edificio Mr Foster?” Il Gruppo Unipol e Biografilm Collection portano a Torino la proiezione del film “Quanto pesa il tuo edificio Mr Foster?” Biografilm è l’innovativo sistema di distribuzione cinematografica sviluppato da Biografilm Festival che ha deciso, grazie al fondamentale contributo di Unipol, di portare nelle sale italiane un’accurata selezione di documentari incisivi ed efficaci nel delineare nuovi modi di analizzare, comprendere e affrontare le complesse dinamiche del mondo contemporaneo. Quanto pesa il suo edificio, Mr.Foster? Lunedì 11 marzo - Cinema Massimo - Via Verdi 18 -Torino - Ore 20.30 Diretto da Carlos Carcas e Norberto Lopez Amado, il film ripercorre l’ascesa di uno degli architetti più importanti del mondo, Norman Foster, e la sua ricerca senza fine di migliorare la qualità della vita attraverso il design. Il documentario fa il punto sulla sua carriera e racconta come sia riuscito a realizzare alcune opere che hanno segnato lo skyline delle maggiori metropoli del mondo: dall’Aeroporto di Pechino all’Hearst Building di New York al 30 St Mary Axe di Londra LOMBARDIA Terzo ed ultimo appuntamento coniseminaridiErgonCooperativo Appuntamento con il terzo ed ultimo incontro del ciclo seminariale organizzato da Legacoop Lombardia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, all’interno del progetto Ergon Cooperativo Lombardo. Conoscenza, formazione e buone pratiche a sostegno delle reti d’imprese. Appuntamento con il terzo e ultimo incontro del ciclo seminariale organizzato da Legacoop Lombardia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, all’interno del progetto Ergon Cooperativo Lombardo. Conoscenza, formazione e buone Imprese Sondaggio Territori pratiche a sostegno delle reti d’imprese. L’incontro si tiene venerdì 8 marzo dalle ore 9.30 alle ore 13 e verterà su “Gli strumenti giuridici e le discipline dei processi di aggregazione delle imprese: profili di diritto societario, commerciale, della concorrenza, del lavoro e tributari”. Intervengono: - Dott. Luca Purpura e Dott. Cesare Gattoni: relazione di diritto commerciale; - Prof. Franco Scarpelli e Dott.ssa Marta Giaconi: relazione di diritto del lavoro; - Prof. Maria Cecilia Fregni: focus sui profili specifici di diritto tributario. e i referenti del movimento cooperativo: - Pierluigi Stefanini, Presidente Gruppo Unipol; - Brenno Peterlini, Presidente CNS (Consorzio Nazionale Servizi); - Cesare Meregalli, Dottore Commercialista; - Antonio Zanotti, ricercatore Cecop (European Confederation of Workers’ Cooperatives, Social Cooperatives and Social and Participative Enterprises). L’incontro si svolge nell’Aula Lauree Scuola di Giurisprudenza (II piano) dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca (Edificio U6 Piazza dell’Ateneo Nuovo 1) a Milano. LOMBARDIA “Il ruolo del consigliere nell’impresa cooperativa” Si svolge da marzo a maggio 2013 il corso di formazione “Il ruolo del consigliere di amministrazione nell’impresa cooperativa” organizzato da Ceref, Cesvip e Legacoop Lombardia. Titolo: Il ruolo di consigliere di amministrazione nell’impresa cooperativa Ore totali: 28 Destinatari: - Membri del CdA di imprese cooperative di nuova nomina - Membri del CdA di imprese cooperative già in carica - Futuri membri del CdA di imprese cooperative Obiettivi Formativi - Obiettivo del percorso è approfondire la conoscenza, i comPrimo piano Legacoop 12 piti e le responsabilità dei membri di CdA di imprese cooperative, al fine di rafforzare le professionalità all’interno dei CdA. Il percorso si propone pertanto di fornire gli strumenti e le competenze necessarie per rendere i Consiglieri operativi fin dalla prima assemblea del CdA. Metodologia didattica - La metodologia didattica alternerà momenti di lezioni frontali, finalizzate al trasferimento dei concetti e delle conoscenze legate ai temi considerati, a sessioni di lavoro ad apprendimento pratico, basato su analisi di casi, simulazioni ed esercitazioni individuali o in sottogruppi, sotto la guida e l’osservazione del docente. La didattica sarà inoltre impostata in modo da favorire il dibattito e lo scambio di esperienze anche fra i partecipanti. Riferimenti organizzativi - Legacoop Lombardia 02/28456208 – [email protected] Sede - Milano (altre sedi territoriali saranno valutate in base alle richieste dei partecipanti). LIGURIA Oltre duecentocinquanta gli studenti coinvolti in Bellacoopia Sono otto i progetti imprenditoriali in forma cooperativa - innovativi e creativi, elaborati dalle scuole secondarie liguri – prescelti nell’ambito del concorso “Bellacoopia” promosso da Legacoop Liguria. Questa sesta edizione era aperta alle classi 3ª, 4ª e 5ª delle scuole secondarie superiori della regione Liguria. Oltre duecentocinquanta gli studenti coinvolti. “ I progetti sono stati selezionati in funzione della fattibilità e dell’originalità dell’idea imprenditoriale e delle capacità di esaltare gli aspetti di mutualità, socialità e solidarietà – spiega Gianluigi Granero, presidente di Legacoop Liguria -. Bellacoopia si inserisce nel contesto di un rinnovato impegno da parte di Legacoop Liguria per promuovere i talenti giovanili grazie ad una serie di progetti che hanno l’obiettivo di far diventare Genova punto di riferimento fondamentale per le nuove generazioni in campo professionale. Settori Territori E a queste nuove generazioni desideriamo far conoscere le potenzialità e i vantaggi di costruire il proprio futuro lavorativo tramite la cooperativa”. Le classi coinvolte avranno modo di apprendere tecniche di gestione aziendale, scoprire la storia, l’organizzazione e i valori del movimento cooperativo. I giovani, grazie alla docenza di alcuni esperti, acquisiranno le nozioni necessarie e poi, virtualmente, fonderanno la propria cooperativa, scegliendo tra i compagni quelli più adatti a ricoprire vari ruoli: innanzitutto quelli rappresentativi ma anche l’economo e il responsabile delle relazioni esterne.Avviando inoltre una ricerca di fondi per finanziare il proprio progetto, stendendo un business plan ed infine producendo un piano di promozione e marketing per pubblicizzare la loro impresa. I promotori metteranno a disposizione delle classi selezionate i supporti didattici necessari per la redazione dei progetti ed individueranno un tutor referente per ogni progetto, a supporto dell’attività delle scuole. Studenti ed insegnanti avranno a disposizione uno spazio web dove comunicare e interagire con la possibilità di scaricare il materiale. Le classi avranno modo di sviluppare la propria idea imprenditoriale attraverso la partecipazione a 7 incontri della durata di due ore ciascuno presso l’Istituto o le sedi definite con la possibilità che la classe possa partecipare ad uscite didattiche. Gli incontri saranno condotti, in presenza dell’insegnante, da un tutor designato dagli organizzatori. Le classi verranno premiate con un buono spesa di 500€ per materiali didattici e potranno partecipare alla “giornata cooperativa” con visita guidata, ospiti delle cooperative di turismo liguri. Imprese Sondaggio Territori I progetti sono stati valutati da una commissione costituita da membri designati dai promotori, tra cui esperti di pedagogia e didattica, di formazione professionale, di bilancio e controllo di gestione, di politiche sociali. “Scuola e lavoro sono le due facce della stessa medaglia – commenta Sergio Rossetti. Questo progetto è di particolare importanza perché permette ai giovani di affiancare l’esperienza, assessore alla Formazione, Istruzione e Università della Regione Liguriasul campo agli studi. Avranno la possibilità di capire l’effettiva fattibilità di un progetto, imparando a conoscere il mondo delle imprese cooperative: sono esperienze essenziali nella formazione di un giovane”. Il concorso è promosso da Legacoop Liguria, con il patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova, Fondazione De Mari; con la collaborazione delle Camere di Commercio di Genova, Savona, Imperia e La Spezia; con il supporto di Coop Liguria, Fondazione Coopsette, CLP, CIR, Cooperativa Bazzino, Coopservice, Coopselios, Unipol Banca, Unipol Assicurazioni, Cooperativa Coseva. Il coordinamento del progetto è a cura di Pandora coop sociale onlus. EMILIA-ROMAGNA Lavori in corso per il progetto Promozione Cooperativa Da circa un anno Legacoop Emilia Romagna, in stretta collaborazione con le strutture territoriali, sta lavorando ad un progetto di supporto alla promozione cooperativa. L’obiettivo è rilanciare l’auto-imprenditorialità in forma cooperativa rivolgendoci, in particolare, verso quei gruppi di persone che maggiormente sono colpiti dalla disoccupazione e dall’assenza di prospettive, presso i quali la cooperazione deve rafforzare progettualità e vicinanza. “Pensiamo, innanzitutto, ai giovani disoccupati, neo laureati, diplomati” – dichiara Roberta Trovarelli, Responsabile Promozione Legacoop Emilia Romagna- “che scontano gli effetti della crisi, affacciandosi al mondo lavorativo con scarse o confuse aspettative di impiego, di crescita e di autonomia. Una situazione che preoccupa molto anche in una Primo piano Legacoop 13 regione come l’Emilia-Romagna, dove il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 18 e i 29 anni ha superato il 13%, abituata a ben più favorevoli statistiche occupazionali”. “A questo scopo” -prosegue Roberta Trovarelli- “stiamo mettendo a disposizione una serie di strumenti per chi voglia fare cooperativa. A partire dal sito dedicato (www.farecooperativa.it), che è on-line già da settembre 2012. Il sito raccoglie materiali, notizie e buone prassi utili a conoscere cos’è una cooperativa, quale percorso seguire per arrivare a costituirne una e quali opportunità di finanziamento sono disponibili a supporto dello start up”. All’interno del portale tutti i territori hanno una loro area dedicata e le proprie iniziative distintive in evidenza, accanto a quelle di interesse regionale. Attraverso il sito si intende valorizzare gli sportelli permanenti di promozione presenti sul territorio, che sono il cuore dell’attività di promozione perché a stretto contatto con le persone. Grazie all’intraprendenza dei referenti Legacoop territoriali e dal network Generazioni si stanno realizzando incontri ed eventi mirati presso le università del territorio. In Emilia-Romagna sono presenti 4 Atenei ed un discreto numero di sedi decentrate, per un totale di 145.000 studenti e 5.500 docenti e ricercatori strutturati: un vero patrimonio di professionalità con una naturale attitudine alla ricerca e all’innovazione. Dalle idee migliori dei ricercatori, dei laureandi e dei professionisti può nascere una nuova generazione di imprese. “La nostra attività di promozione” -aggiunge Trovarelli- “si rivolge proprio a questi talenti, per testimoniare che la cooperativa, a volta associata ad una immagine un po’ troppo tradizionale, è in grado in realtà di innovarsi, di dare risposte alle nuove domande di servizi della popolazione e, allo stesso tempo, di conservare i suoi tratti caratteristici che sono quelli di mettere al centro della propria attività l’esperienza, la passione e i bisogni delle persone”. Il sostegno all’avvio di una nuova impresa non può prescindere dal supporto finanziario alla costituzione del capitale sociale e agli investimenti. Per fare questo si è attivato un tavolo di lavoro congiunto, composto da rappresentanti delle principali strutture finanziarie di promozione cooperativa vicine a Legacoop, che ha lo scopo di ripensare gli Settori Territori strumenti finanziari e la rete di garanzie che supportano lo start up e il consolidamento d’impresa. “Un ulteriore pezzo molto importante del percorso che stiamo facendo” -continua Roberta Trovarelli- “è l’Associazione SeniorCoop. Si tratta di una squadra di consulenti, formata da dirigenti in pensione, che si sono resi disponibili con la loro grande esperienza e con la rete di relazioni e di fiducia che hanno costruito nel tempo. Una struttura volontaria di tutoraggio ed accompagnamento, da poter coinvolgere nel difficile periodo di start up e di consolidamento delle nuove cooperative. Un ruolo non solo tecnico, ma anche di trasmissione dei valori e degli ideali cooperativi”. “Contiamo” -conclude Trovarelli- “che l’Associazione diventi il luogo in cui l’esperienza e la pragmaticità con cui queste persone hanno lavorato con successo per tanti anni, si coniughi e vada a servizio delle nuove idee di impresa. Un modo per non disperdere preziose energie ed esperienze. Sono proprio i giovani cooperatori impegnati nella promozione cooperativa che ce lo chiedono, del tutto intenzionati a consolidare insieme ai “Senior” le proprie competenze di pianificazione, gestione e sviluppo della start up cooperativa, oltre che a definire azioni comuni e politiche attive di ricambio generazionale”. Progetto Coop. Housing, strumenti di integrazione Cooperazione, abitazione, mediazione socio-culturale, integrazione. È su questi quattro principi che si fonda il progetto Coop.Housing, un insieme di attività con cui Legacoop Emilia Romagna – in collaborazione con le cooperative sociali e le cooperative abitanti delle province di Bologna, Ferrara, Parma, Modena e Ravenna – punta ad avvicinare i cittadini immigrati al mondo della cooperazione di abitanti. Il progetto, di cui per Legacoop Emilia Romagna è responsabile Roberta Trovarelli, finanziato nel 2012 dal Ministero dell’Interno come primo nella graduatoria nazionale, tramite il Fondo Europeo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi – sta realizzando una serie di azioni diversificate mirate a diffondere tra i cittadini stranieri la conoscenza delle opportunità Imprese Sondaggio Territori alloggiative offerte dalle cooperative di abitanti e per favorire l’integrazione abitativa delle diverse appartenenze. In ciascuno dei territori coinvolti, alle attività di accompagnamento e informazione per l’inserimento abitativo, si affiancano percorsi di portierato sociale, animazione e mediazione dei conflitti nei contesti condominiali delle cooperative coinvolte. “Le attività di mediazione sociale, stimolo alla partecipazione e coinvolgimento degli abitanti, rappresentano uno strumento importante per curare la coesione sociale e le buone relazioni nei quartieri delle città, sempre più variegati e segnati dalle dinamiche di disgregazione proprie della società odierna”, dice Eris Gianella dalla Cooperativa Sociale Camelot Officine Cooperative, che segue il coordinamento tecnico del progetto in supporto a Legacoop Emilia Romagna. “A Ferrara – continua Gianella – oltre a gestire il Numero Verde informativo multilingue regionale (800 174260), collaboriamo con le cooperative di abitanti Borgo Punta e Il Castello, e svolgiamo attività di portierato sociale attraverso uno specifico sportello a disposizione degli abitanti sia per il supporto quotidiano ai bisogni e alle problematiche che la convivenza può comportare, sia per organizzare iniziative di conoscenza, vivificazione e convivialità”. Luigi Gandolfi – della Cooperativa Parma 80, partner del progetto insieme al Comune di Parma – fa notare l’importante lavoro svolto in termini di inserimento abitativo dei cittadini stranieri: “Dall’inizio del progetto, gli Primo piano Legacoop 14 immigrati nuovi iscritti alla cooperativa sono 22, e altre 5 persone hanno beneficiato dell’assegnazione di alloggi. Il bando alloggi 2013 ha visto 105 richieste, di cui 37 provenienti da cittadini stranieri, mentre attraverso il progetto complementare Parma Social House sono arrivate finora 800 domande, di cui il 50% da parte di persone immigrate. Inoltre, con Coop.Housing garantiamo attività di accompagnamento, informazione e mediazione dei conflitti, per garantire condizioni di vita sostenibili presso gli alloggi della cooperativa, anche ai soci con difficoltà economiche.”. Nel ravennate, il lavoro di diffusione informativa sul territorio coinvolge numerose associazioni e servizi sul territorio, fino ad arrivare alla consulta per gli stranieri. Matteo Robbia della Cooperativa Sociale Zerocento: “Negli spazi condominiali multietnici della cooperativa partner Casacooptre stiamo attivando due nuovi servizi di portierato sociale presso Bagnacacallo e Massa Lombarda.”. A Modena, la collaborazione si realizza tra Abitcoop e la cooperativa sociale Gulliver, grazie a cui si portano avanti azioni di socializzazione in plessi condominiali situati in quartieri ad alta presenza di cittadini stranieri. Alessia Bellino di Gulliver ci spiega che “in tali contesti si cerca, attraverso lo strumento del portierato mobile, di incontrare e far incontrare gli abitanti per promuovere i valori della solidarietà e della responsabilità propri delle cooperative, grazie anche alla mediazione interculturale.”. “Si stanno promuovendo colloqui informali e incontri conviviali con le famiglie: dal bere un tè insieme alle attività di gioco con i bambini fino alle iniziative di auto-organizzazione che vengono stimolate (es. festa dei vicini, pulizia degli spazi comuni, cura del verde, etc.). I partner bolognesi del progetto sono invece Ansaloni e la Cooperativa Attività Sociali. Quest’ultima, come riferisce Giorgia Ceccolini di Coopas “realizza attività condominiali di sportello in termini di mediazione dei conflitti, supporto alla compilazione di modulistica, mediazione linguistico-culturale.”. “La partecipazione degli abitanti viene stimolata attraverso momenti di in cui ognuno realizza qualcosa da condividere (cucina, musica, etc.), mentre il lavoro civico si concretizza nella diffusione quotidiana di informazioni sui diritti e doveri di cittadinanza Settori Territori (funzionamento della PA, servizi scolastici e sanitari, etc.) e sulle alternative culturali, sportive, formative e lavorative presenti sul territorio. EMILIA-ROMAGNA Costruire e Restauro, la Turchia come un “Global Business Bridge” Si è svolto dal 20 al 22 febbraio scorso ad Antalya, un evento dedicato alla filiera delle costruzioni organizzato dalla commissione Europea con il supporto del Ministero dell’Economia turca e dall’Unione delle camere di commercio Turche (TOBB). L’iniziativa aveva l’obiettivo di favorire nuove partnership tra imprese provenienti dai paesi dell’UE e imprese turche per sviluppare progetti congiunti lo sviluppo. Legacoop era presente con 5 cooperative del territorio Emiliano Romagnolo (CMC, TECNICOOP, POLITECNICA e 3ELLE) ed il Consorzio PANGEA. L’evento di Antalya, sebbene deludente da un punto di vista della partecipazione delle imprese locali e della qualità degli incontri organizzati, ha offerto alle nostre imprese la possibilità di presentarsi in un ampio contesto internazionale e di prendere contatti con alcuni referenti istituzionali sia italiani che stranieri. L’evento si colloca all’interno delle attività di promozione della filiera cooperativa delle costruzioni, progetto che Legacoop Emilia Romagna sta implementando in collaborazione con ICIE, Istituto Cooperativo per l’Innovazione, e il supporto istituzionale e finanziario della Regione Emilia-Romagna,Assessorato alle attività produttive. Il progetto coinvolge per il momento dieci imprese cooperative fra le più rappresentative del territorio e dell’intera filiera dell’Abitare – Costruire – Restauro ed individua la Turchia non tanto, o almeno non solo, come un paese di opportunità ma specialmente come un paese ricco di imprese interessanti con le quali creare partenariati utili ad affrontare i mercati limitrofi del Nord Africa e del Medio Oriente. L’evento di Antalya ha permesso di realizzare una prima missione di preparazione per l’evento di presentazione delle imprese reImprese Sondaggio Territori gionali che si terrà ad Istanbul a giugno 2013 e che vede il sostegno dell’Ambasciata italiana in Turchia. TOSCANA Toscana: premiati i vincitori del bando “Cominciamo Insieme” Oggi idee, domani cooperative vere e proprie. È questo lo spirito che ha animato il bando, intitolato “Cominciamo Insieme”, per progetti di start up cooperative “giovanili,” promosso dall’Alleanza delle Cooperative Toscane (il coordinamento regionale tra Confcooperative, Legacoop e AGCI). La premiazione delle tre idee progettuali ritenute da un’apposita commissione più interessanti tra tutte quelle presentate, si è svolta il 28 febbraio, con un brindisi presso la Caffetteria della Biblioteca delle Oblate a Firenze. Al primo posto si è posizionato il progetto “Nutri il sociale” che propone la nascita di una cooperativa per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate in imprese cooperative agricole. Al secondo posto “Clik”, una start up cooperativa volta a offrire servizi ad alto contenuto tecnologico alle aziende. Sul gradino più basso del podio “Tourscania”, un’idea per realizzare una cooperativa capace di offrire servizi turistici multimediali. Il premio per i vincitori consiste in uno stage ad indirizzo manageriale presso una cooperativa strutturata e servizi gratuiti di assistenza per l’attivazione della nuova impresa. “Cominciamo Insieme” è stata una delle iniziative promosse dal movimento cooperativo toscano nel 2012 per celebrare l’Anno Internazionale delle Cooperative. L’intero insieme di manifestazioni ha preso il nome di Primo piano Legacoop 15 “Genere, Generazioni e Genti nella cooperazione toscana” e ha goduto del supporto della Regione Toscana, di Unioncamere Toscana e di Fon.Coop, oltre alla consulenza dello staff di GiovaniSì per quanto concerne “Cominciamo Insieme”. PUGLIA “La Consulta per la salute e il benessere delle donne di Bari” Uno strumento partecipato dalla società civile e di supporto all’amministrazione comunale per realizzare programmi che siano realmente a “misura di donna” nella città di Bari. Si chiama Consulta della salute e del benessere delle donne e la sua istituzione avverrà grazie alla partecipazione di associazioni di categoria, tra cui Legacoop Puglia, organizzazioni di volontariato, categorie economiche e professionali, sindacati, enti ed istituzioni del territorio barese. Un lavoro sinergico coordinato dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari. Nella sala consiliare del palazzo di città del capoluogo pugliese si è tenuto il primo tavolo di concertazione per la realizzazione della Consulta. A presiedere i lavori, tra gli altri, il presidente, Carmelo Rollo, con la presidentessa della Commissione Pari Opportunità, Flora Colamussi, rappresentanti di Legacoop Puglia, soggetto capofila del progetto «Patto Sociale di genere della città di Bari», che ha previsto, tra le sue azioni, proprio la realizzazione della Consulta cittadina a tutela delle donne. La Lega delle cooperative pugliesi, in Ats con Confcooperative Puglia, Aiecs e Cirpas, ha difatti istituito un Tavolo Permanente di Partenariato Sulle Politiche di Genere. Un progetto, come ha illustrato la Colamussi nel suo intervento, nato da un approccio di genere, a partire proprio dal tema lavoro. La Consulta cittadina sarà il risultato di un lavoro sinergico tra una serie di attori che vivono e conoscono le problematiche delle donne sul territorio, sia nella vita lavorativa sia nel vivere quotidiano, tra maternità, tutela della salute e disagio sociale. Obiettivi: supportare la programmazione dell’attività istituzionale del comune di Bari per attuare piani di prevenzione della salute e per il ridimenSettori Territori sionamento del disagio femminile, nonché iniziative che interpretino i mutamenti degli stili di vita delle donne, delle loro differenze sociali, etniche e culturali. In ultimo, non per importanza, un programma contro la violenza delle donne, attraverso formazione e informazione, anche tra gli adolescenti. “La cooperazione è al servizio di questo importante strumento – ha sottolineato Rollo – perché diventi reale opportunità per le persone del capoluogo pugliese. Occuparsi del welfare in un’ottica di genere femminile significa promuovere e tutelare, nel lungo termine, un benessere che è di tutta la cittadinanza”. “La salute delle donne – ha rimarcato Flora Colamussi – parte dal benessere di una città, dalla possibilità che le donne hanno di conciliare vita lavorativa e privata”. Una delle azioni del Patto sociale di genere, insieme alla Consulta, è, difatti, la realizzazione, in partenariato allargato coi sindacati, di un contratto di secondo livello che consenta il miglioramento dei tempi di vita e di lavoro delle donne come anche degli uomini della città di Bari. Nei prossimi giorni e in tempi brevissimi, come ha sottolineato l’assessore barese al Welfare, Ludovico Abbaticchio, tutte le organizzazioni, associazioni ed enti che hanno aderito formalmente alla Consulta, si riuniranno per la stesura del regolamento, tappa fondamentale per la successiva approvazione in sede consiliare, ovvero quando verrà sottoposta al veto di assessori e consiglieri del comune di Bari. BASILICATA Ccnl cooperative sociali, ecco l’accordo di gradualità Dopo un lungo percorso di confronto tra le parti sociali, avviato nel mese di agosto 2012 e relativo all’applicazione dell’ex art. 77 del Ccnl delle cooperative sociali, si è giunti finalmente alla sottoscrizione dell’accordo di gradualità e successiva trasmissione alla Direzione regionale del lavoro e alle Direzioni regionali Inps e Inail. L’accordo, sottoscritto da Federsolidarietà/Confcooperative Basilicata, Legacoopsociali Basilicata, Agci/Solidarietà Basilicata, Cgil Fp Basilicata, Cisl Fps Basilicata, Cisl FiImprese Sondaggio Territori sascat Basilicata, Uil Fpl Basilicata, individua le seguenti modalità per l’applicazione della gradualità a livello regionale: Applicazione alle cooperative aventi sede in Basilicata e associate ad una delle tre centrali cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop. Possesso di almeno due degli esposti indicatori di riferimento: - ricorso agli ammortizzatori sociali in misura superiore agli anni precedenti; - mancato riconoscimento dell’adeguamento dei corrispettivi previsto da norme di legge quali l’art. 115 del codice degli appalti (Istat); - mancato riconoscimento dell’adeguamento dei corrispettivi a seguito di incrementi contrattuali e conseguentemente aumento degli oneri finanziari per la gestione delle attività e il pagamento degli stipendi; - indicatori di bilancio e di tendenza che evidenzino situazioni di difficoltà tali da aggravare la sostenibilità per il 2012/2013 di ulteriori incrementi retributivi; - riduzione delle tariffe e/o dei volumi dei servizi stabiliti dalle gare di appalto, conseguenti all’applicazione del D.L.6 luglio 2012, n.95, convertito nella L.07.08.2012 n.135. L’accordo di gradualità prevede lo slittamento della decorrenza dei rinnovi previsti dal Ccnl e specificatamente: la decorrenza della II tranche slitta alla mensilità relativa al mese di maggio 2013 (previo monitoraggio); la decorrenza della III tranche alla mensilità relativa al mese di ottobre 2013 (previo monitoraggio). In considerazione del perdurare delle condizioni di difficoltà in termini di tenuta economica e finanziaria di molte cooperative sociali, l’applicazione della gradualità assume una valenza davvero significativa in attesa che il quadro generale della situazione in cui versa il sistema del welfare si modifichi. Primo piano Legacoop 16 CALABRIA Workshop “Coop-RETI: il contratto di rete” Il 28 febbraio si è tenuto presso la sede di Legacoop Calabria, a Catanzaro, il workshop: “Coop-RETI: il contratto di rete”. Il workshop fa parte delle attività previste nell’ambito del progetto Coop-RETI, che Legacoop Calabria sta attuando in collaborazione con ICIE, per verificare la possibilità di costituire reti tra imprese nei settori dell’efficientamento energetico, del monitoraggio ambientate e della qualità della vita. Obiettivo del progetto è di coinvolgere più cooperative di costruzioni, progettazione, impianti e servizi in attività comuni che consentano un’evoluzione del core business verso attività a maggior valore aggiunto e possibilità di sviluppo nel prossimo futuro. Dopo la prima fase del progetto, dedicata all’approfondimento della conoscenza delle competenze e del know-how presente nelle cooperative, con questo workshop si passa alla fase di approfondimento dello strumento giuridico che si intende adottare per perseguire finalità di rafforzamento delle strutture dal punto di vista dimensionale e dell’offerta di servizi innovativi. Il workshop ha inteso approfondire le tematiche del contratto di rete dal punto di vista giuridico, fiscale e delle implicazioni che comporta alle imprese aderenti rispetto alla propria attività. Dopo una breve illustrazione sullo stato del progetto di Angela Robbe, Responsabile delle cooperative di lavoro di Legacoop Calabria, i temi sono stati approfonditi dall’Avvocato Mattia Pecoraro che con ICIE ha curato la costituzione di alcune reti di imprese e da Mauro Iengo, Responsabile dell’ufficio Legislativo di Legacoop, che si è soffermato in particolar modo sulle novità introdotte dal nuovo inquadramento giuridico del contratto di rete e sulle implicazioni di natura fiscale, mentre Pietro Andreotti, Presidente di ICIE, ha rappresentato le esperienze di alcune reti tra imprese nei settori dell’innovazione attivate con il supporto di ICIE. Il workshop è stato inoltre l’occasione per presentare il sito dedicato al progetto: www.coopreti.it, che nei prossimi giorni sarà attivo e ha visto la partecipazione attiva Settori Territori di molte cooperative di lavoro interessate a stare nel percorso di rete. Le cooperative entro il prossimo mese saranno chiamate a formalizzare l’adesione ai progetti di rete mediante l’adesione alla manifestazione di interessi disponibile sul sito di CoopRETI a giorni. A Catanzaro seminario Legacoop su riforma del lavoro La “Riforma del Lavoro”, è questo il tema affrontato nel Seminario nel Seminario organizzato da Legacoop Calabria e tenutosi a Catanzaro il 22 Febbraio. Al Seminario, riconosciuto dagli Ordini dei Consulenti del Lavoro e dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili per l’attribuzione dei crediti formativi, hanno partecipato numerosi amministratori di Cooperative e Consulenti, che hanno molto apprezzato l’iniziativa, visti i temi affrontati. Le relazioni sono state svolte dalla Dott.ssa Daniela Zannoni e dall’Avv. Monica Minguzzi della Federcoop “Nullo Baldini” di Ravenna. REGGIO EMILIA Il 14 marzo un seminario sulla crisi aziendale Legacoop Reggio Emilia organizza il 14 marzo 2013, in collaborazione con Deloitte & Touche spa e Studio Legale Associato Deloitte, un seminario su “Crisi aziendale: i riflessi sul bilancio connessi alla continuità aziendale e i più diffusi strumenti alternativi alle procedure concorsuali liquidatorie”. L’iniziativa si terrà dalle 9:00 alle 13:00 presso la sala Valdo Magnani (Legacoop), in via Meuccio Ruini 74/d a Reggio Emilia. Relatori saranno Valeria Brambilla, socio di Deloitte & Touche spa, responsabile nazionale del settore manifatturiero di Deloitte, revisore contabile e Pietro Venerando, socio dello Studio Legale Associato Deloitte, avvocato. Dopo l’introduzione della presidente di Legacoop Simona Caselli, Valeria Brambilla parlerà di crisi aziendale: i riflessi sul bilancio connessi alla continuità aziendale; la definizione di continuità aziendale nel Codice civile e nei principi contabili; gli indicatori Imprese Sondaggio Territori finanziari e gestionali di rischio di continuità aziendale; riflessi delle situazioni di crisi sulla valutazione delle singole poste di bilancio; l’informativa da fornire in nota integrativa e nella relazione di gestione nelle situazioni di crisi secondo il Codice Civile e la dottrina; principio contabile OIC 6 “Ristrutturazione del debito e informativa di bilancio»”: ambito di applicazione, la diverse tipologie di ristrutturazione finanziaria e la loro contabilizzazione, il trattamento contabile dei costi connessi alla ristrutturazione. Seguirà la relazione di Pietro Venerando sui più diffusi strumenti alternativi alle procedure concorsuali liquidatorie: inquadramento del concordato preventivo (i presupposti, il piano, la domanda e l’attestazione dell’esperto, i creditori e le classi, crediti in prededuzione, in privilegio e chirografi); le novità introdotte dal D.L. 83/2012 in merito al concordato preventivo (Il contenuto “minimo” del piano, la finanza-ponte, lo scioglimento dei contratti pendenti, il mutamento delle condizioni di fattibilità del piano); la creazione di nuove tipologie di concordato preventivo (la domanda di concordato “con riserva”, il concordato con continuità aziendale); il piano di risanamento dell’esposizione debitoria: art 67 della Legge fallimentare; accordi di ristrutturazione dei debiti: art 182 bis della Legge Fallimentare. REGGIO EMILIA Le aziende confiscate alla mafia sono un bene di tutti Prosegue l’iniziativa di raccolta firme per una proposta di legge per l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende confiscate alla criminalità organizzata (“Io riattivo il lavoro”). L’iniziativa è promossa promossa da Cgil, Libera, Legacoop, Arci, Acli, SOS Impresa, Avviso Pubblico, Pio La Torre Onlus, Federconsumatori, Anpi, Uisp e Auser provinciali. La raccolta firme prosegue con successo anche in diverse cooperative aderenti a Legacoop. Hanno già firmato molti dei componenti della Direzione di Legacoop Reggio Emilia, i consigli di amministrazione delle cooperative Coopselios, Lo Stradello Coopservice, ARS/ Archeosistemi, i lavoratori del Consorzio Quarantacinque. Numerose firme sono stata raccolte nel corso dell’assemblea dei soci di Transcoop Primo piano Legacoop 17 e durante le assemblee separate di Coopselios in Li-guria e a Reggio Emilia. Ad oggi nelle cooperative associate sono già state superate le 400 firme. Legacoop ha riunito il “Tavolo per l’internazionalizzazione” Si è riunito presso Legacoop Reggio Emilia il tavolo dedicato ai percorsi di internazionalizzazione delle cooperative associate. “Il progetto – spiega Matteo Pellegrini, responsabile dell’Ufficio internazionalizzazione di Legacoop – trae origine dall’impellente necessità di garantire al mondo della cooperazione nuovi percorsi di sviluppo e di crescita, resi ormai inevitabili da una domanda interna in continua stagnazione. L’obiettivo dichiarato del tavolo è quello di consentire alle cooperative di confrontarsi attivamente su tematiche essenziali per il proprio disegno strategico, di individuare possibili sinergie, di instaurare forme di collaborazione stabili per la penetrazione commerciale in nuovi mercati. La capacità di operare in ottica sistemica, di sfruttare la messa in rete di eccellenze e competenze, la condivisione puntuale dell’informazione e delle opportunità, devono rappresentare fattori imprescindibili da perseguire per lo sviluppo di questo percorso congiunto”. L’incontro, intitolato “Kickoff Meeting” proprio per evidenziare la volontà di costituire un punto di partenza a cui garantire un seguito proficuo per le aziende, ha visto la partecipazione di numerose cooperative del territorio reggiano (e non), di ogni dimensioni e di svariati settori, sintomo inequivocabile dell’importanza e dell’attualità delle tematiche trattate. In particolare hanno preso parte ai lavori Unieco, Cmb, Tecton, Coopsette, Cmr Edile, Cooperativa Architetti Ingegneri Progettazione, Cormo, Cir-Food, Coopservice, Riunite & Civ, Greslab, Archeosistemi, Manta, Re-Search, Compagnia delle Misure, Lattemilia. “La volontà di Legacoop – spiega la presidente di Legacoop Simona Caselli – dopo la costituzione di un apposito ufficio affidato a Matteo Pellegrini – è di trasformare questo appuntamento in una consuetudine, modellando l’organizzazione dei lavori sulla base delle esigenze espresse dalle singole cooperative. I percorsi di internazionalizzazione, e con essi quelli di innovazione, non Settori Territori appaiono più come una possibilità per la realtà imprenditoriale italiana, ma come un’impellente necessità da presidiare nell’ottica del mantenimento di un ruolo di prim’ordine sullo scenario globale”. “In un simile scenario – conclude Pellegrini – Legacoop ritiene indispensabile accompagnare le proprie associate lungo un cammino difficile, i cui risultati appaiono inevitabilmente parametrati ad un orizzonte temporale di medio-lungo termine, ma la cui importanza strategica risulta evidente per garantire alle nuove generazioni di cooperatori un futuro all’insegna di nuova prosperità, coesione sociale, sviluppo.” MODENA Lauro Lugli: “Drammatici i dati sulla disoccupazione di Istat” “Drammatici i dati sulla disoccupazione diffusi il 1° marzo da Istat; indispensabile una reazione immediata” Questo il commento di Lauro Lugli, presidente di Legacoop Modena, in merito ai dati sul mercato del lavoro diffusi da Istat: “I dati forniti oggi dall’Istat, che non esito a definire tragici, dimostrano una volta di più che il mercato del lavoro versa in uno stato d’emergenza che non può aspettare settimane o addirittura mesi per essere affrontato. Bisogna agire subito, mettere immediatamente in campo politiche efficaci che frenino questa corsa inarrestabile della disoccupazione (+ 554 mila disoccupati su base annua, pari al +22,7%, e di questi ben 110 mila in più rispetto al mese di dicembre), restituendo al nostro Paese prospettive e opportunità. Il 38,7% di giovani disoccupati - al Sud la percentuale supera il 50 per cento – è un dato inaccettabile: siamo i peggiori in Europa, come rileva Eurostat, secondi solo alla Spagna. E’ una maglia nera che non intendiamo vestire, e consideriamo non più tollerabile la mancanza di misure adeguate per arginare questa situazione e far ripartire il Paese. Anche in provincia di Modena, analogamente a quanto avviene su scala nazionale, sono in sensibile crescita i lavoratori disoccupati, gli inoccupati, e gli occupati con rapporti precari; e se le previsioni dicono che il dramma del terremoto potrebbe portare, nella fase di ricostruzione, ad una lieve ripresa per il setImprese Sondaggio Territori tore dell’edilizia – fra i più colpiti a livello nazionale – il rischio è che tante imprese non ci arrivino proprio, alla fase di ricostruzione! Per questo consideriamo quella consegnataci da Istat “l’ultima chiamata” per le forze politiche tutte, che devono assumersi oggi stesso la responsabilità di mettere in piedi un Governo capace di cambiare radicalmente marcia, intervenendo in modo tempestivo ed efficace su quelli che il movimento cooperativo considera elementi vitali per la ripresa dell’economia, e quindi dell’occupazione: in primis, sblocco delle risorse della Pubblica Amministrazione, per far fronte a quella “montagna” di debiti nei confronti delle imprese che sono divenuti insostenibili, e che ne mettono a rischio la stessa sopravvivenza. Il lavoro riparte solo se riparte l’impresa.” NAPOLI Città della Scienza; l’incendio non ferma la cooperativa “Le Nuvole” Il mondo intero si è stretto attorno a Napoli. La risposta a quello che si è dimostrato essere, da subito, un atto vile e scellerato, l’incendio di Città della Scienza, è inequivocabile e corale : la cultura non si tocca, il riscatto di Napoli non può essere messo in discussione. Un messaggio che vuol essere chiaro e diretto, soprattutto per la politica che da anni, ormai, sta mortificando, anzi massacrando l’istruzione, la ricerca scientifica, la cultura in generale, considerandole un costo e non uno dei pochi sani investimenti di cui questo Paese ha bisogno per riprendere la via dello sviluppo e mantenere alto il livello di civiltà e di tutela della democrazia. La Cooperativa Le Nuvole, teatro stabile d’innovazione ragazzi, che si occupa di teatro, beni culturali, paesaggistici e museali e di scienza, dal 1996 presta la propria esperienza all’ambizioso progetto di Silvestrini, padre illuminato di Città della Scienza, per la realizzazione di un progetto di divulgazione della scienza tra i più giovani e giovanissimi, sperimentando in quel luogo magico sempre nuovi modelli didattici. Sono state Le Nuvole a portare, per la prima volta, il teatro in un luogo votato alla scienza Primo piano Legacoop 18 nel 1997, con una mostra su Galileo Galilei e uno spettacolo teatrale tratto dal testo di Brecht. Il linguaggio teatrale che veicola la scienza e inventa nuove metodologie di comunicazione specifiche. Un lavoro lungo, meticoloso e attento, frutto della collaborazione e operatività di grandi professionalità. Una storia da raccontare e che affascina perché, da una parte, ci sono gli attori che fanno propri i risultati, ma anche gli esperimenti della scienza e, dall’altra, gli scienziati che adottano il linguaggio del teatro in un mix virtuoso che non confonde, ma appassiona grandi e piccini. Nel rogo è andata distrutta tutta l’attività, uffici compresi, relativa alla scienza. Il Teatro Galilei 104, ubicato nell’unico padiglione è rimasto illeso. Certo, si dovrà valutare, una volta tolti i sigilli per l’inchiesta in corso, l’agibilità dello stabile ma il fatto stesso che, in un quadro di desolante devastazione, proprio il teatro (e proprio a Napoli), sia rimasto in piedi, sembra in sé una risposta, una sorta di indicazione per chi dovrà ricostruire un luogo che era pensato per i giovani e per il futuro. La Cooperativa, passato lo sconforto della perdita, ha già ripreso le proprie attività appena ottenuto un ufficio di fortuna nella Città della Scienza detta ‘lato terra’, con la certezza di rimanere tutti uniti e di dare il proprio contributo anche per quei circa 50 lavoratori della scienza che ora, momentaneamente, non hanno più un luogo fisico per le loro attività che però stanno già immaginando. Tanta, tantissima è stata la solidarietà che hanno ricevuto da ogni dove. La Presidente, Luciana Florio, tra l’altro, si è detta commossa per le parole che il Presidente Poletti le ha fatto giungere e rincuorata dalla vicinanza del movimento cooperativo tutto. Leggendo il comunicato che Le Nuvole hanno diramato il giorno successivo alla tragedia, per annunciare che lo spettacolo previsto per il prossimo fine settimana al Galileo 104 si sarebbe comunque svolto nella sala Newton di Città della Scienza, abbiamo pensato che non avremmo saputo trovare parole più giuste e più belle per esemplificare la forza, il coraggio e la passione di quelle scelte dalle Nuvole per dire al mondo che ci sono e guardano dritte al futuro. ‘Dopo una lunga notte di fiamme i luoghi del Museo di Città della Scienza non esistono più. Resta solo il Teatro Galilei 104 ... E’ stato un colpo durissimo, che non meriSettori Territori tiamo. Non solo noi, nemmeno i nostri colleghi di Città della Scienza, tanto meno la città di Napoli. Due sole certezze, oltre la tristezza: l’esigenza di ricominciare a lavorare subito e la consapevolezza di potercela fare. Lo dobbiamo a noi stessi, ai cittadini e a tutta la comunità scientifica e teatrale - nazionale e non - che in queste ore ci ha mostrato una sincera solidarietà’. Grazie Nuvole ! Il Messaggio di Giuliano Poletti Cara Presidente, desidero esprimere a te, ai soci e a tutti i lavoratori della cooperativa lo sgomento e i nostri sentimenti di sincera solidarietà e di vicinanza per le conseguenze del disastroso incendio che ha distrutto la Città della Scienza, caso esemplare di recupero di aree industriali dismesse destinate ad attività culturali. Il dolore per il terribile danno inferto alla città di Napoli e, più in generale, alle attività culturali e di divulgazione scientifica dell’Italia, sarebbe ancora maggiore qualora venisse accertata la natura dolosa della catastrofe. La speranza è che la vostra attività, esempio di impegno culturale e sociale di un livello qualitativo così alto da meritare il riconoscimento formale delle istituzioni, possa riprendere al più presto per consentirvi di contribuire ancora alla crescita civile del Paese. BARI Tempi e diritti delle donne nei reparti pediatrici Raccontare la vita quotidiana di una madre che accudisce un figlio in un reparto pediatrico, capirne bisogni e necessità, anche rispetto alle difficoltà di conciliare vita privata, sociale, lavorativa. Nel Centro Polifunzionale per i Servizi Integrati «Futura» di Bari, l’8 marzo 2013, alle ore 9.30, saranno presentati, all’interno di un seminario aperto agli operatori del settore socio sanitario, i risultati della ricerca qualitativa su storie di donne-madri con figli ospedalizzati. Sono venti le storie di donne e madri della città di Bari, raccolte da due operatrici Gina Depalma e Alessandra Positano, impegnate in attività artistiche e culturali all’interno degli ospedali pediatrici baresi, coordinate dal presidente della cooperativa Progetto Città, Imprese Sondaggio Territori 19 Andrea Mori. Per l’occasione, saranno presenti l’assessore al welfare del Comune di Bari, Ludovico Abbaticchio, il presidente e la vicepresidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo e Annamaria Ricci, insieme alla responsabile della Commissione Pari Opportunità e Politiche di genere della Lega delle cooperative pugliesi, Flora Colamussi, e la coordinatrice di progetto di Confcooperative Puglia, Elisabetta Casizzi. In serata, alle ore 19.00, sempre nella sede del centro «Futura», l’attrice teatrale, Ketty Volpe, con una rappresentazione scenica, darà voce ed emozioni alle donne intervistate. L’iniziativa rientra nel Progetto “Patto sociale di genere della città-Bari, promosso da Legacoop Puglia con la Commissione Pari Opportunità e Politiche di Genere, soggetto capofila in Ats con Confcooperative Puglia, Aiecs e Cirpas. Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese >> CMC 20 CMC >> Unieco Nel triennio 2013-2015 fatturato annuo oltre il miliardo >> CESVIP L’assemblea dei soci ha approvato il budget 2013 e il Piano 2013-2015; fatturato annuo previsto in crescita e costantemente posizionato oltre il miliardo di Euro. Nel 2012, CMC ha fatturato 895 milioni di euro, in linea con il risultato del 2011. Sostenuti da un portafoglio ordini di quasi tre miliardi di euro, i ricavi – oltre la metà dei quali (il 60% c.a.) da realizzare all’estero: Africa Australe, Estremo Oriente, Sud Mediterraneo, Balcani, Cile, USA – supereranno il miliardo di Euro già nel 2013 e, gradualmente, si posizioneranno attorno a 1,2 miliardi nell’ultimo anno del Piano. Nel triennio, il risultato economico ante imposte (18,0 milioni c.a. nel 2012), è previsto in misurata crescita: dai 18 milioni del 2013 fino ai 18,4 milioni del 2015. La posizione finanziaria netta, pari a 1,3 volte il patrimonio netto, in progressiva riduzione nell’arco del Piano, è ritenuta positiva in termini sia assoluti che di confronto con le imprese leader del settore. “Dal 2008 a oggi – ha commentato l’Amministratore delegato, Dario Foschini – il settore domestico delle costruzioni si è ridotto del 40% con pesanti riflessi su imprese e occupazione. Grazie al rilevante portafoglio ordini e all’efficienza nella costruzione di grandi opere infrastrutturali, siamo riusciti a concludere anche il 2012 con volumi stabili, un risultato economico soddisfacente e la stabilità occupazionale. In questi anni, abbiamo contrastato la crisi con l’ingresso, in Italia, nelle concessioni autostradali ed espandendo le nostre attività all’estero, anche entrando in nuovi mercati: dopo gli USA, nel 2013, saremo presenti in Cile ed in India dove parteciperemo alla realizzazione di impianti idroelettrici. A fine 2012, il personale complessivamente occupato dal Gruppo CMC, in Italia e all’Estero, era di 7.814 unità contro le 7.161 del 2011; i soci cooperatori erano 404 (+11 sull’anno precedente). “Nonostante la crisi e il recente risultato elettorale che espone il paese a forti rischi di ingovernabilità, non rinunciamo - ha dichiarato il Presidente Massimo Matteucci – al nostro dovere di programmare il futuro della >> Coopservice >> PAC 2000A Conad >> Euricse >> Fondazione Unipolis >> CNS >> Cadiai >> Gesin >> Unicoop Firenze >> Coomarpesca >> La Terra e il Cielo >> IVV >> Cooperativa Bertani >> Coop Sociale Partinverse >> Legacoop Primo piano Legacoop Settori Territori cooperativa, proponendoci di cogliere tutto ciò che il portafoglio acquisito, la presenza all’estero e le complessive capacità aziendali possono consentirci. D’altra parte, se Italia e UE arrancano tante altre economie, in molte delle quali siamo presenti, hanno interessanti programmi di investimento. Con queste prospettive, dedicheremo, nei prossimi anni, grande attenzione al rafforzamento dei gruppi dirigenti e delle ricorse professionali soprattutto di quelli impegnati all’estero. Ha svolto l’intervento conclusivo il Presidente di Legacoop Ravenna, Elio Gasperoni. UNIECO La metamorfosi oltre la crisi; portafoglio lavori a 1,5 miliardi L’assemblea dei soci di Unieco celebratasi a Reggio Emilia il 2 marzo scorso ha esaminato – esaurendo così gli argomenti all’ordine del giorno - il Budget relativo all’esercizio 2013 ed il Piano Poliennale 2013/2016, presentati entrambi dal Presidente Mauro Casoli. Al termine dei lavori assembleari i soci di Unieco hanno ribadito la loro volontà di procedere ad un riassetto organizzativo della struttura operativa del gruppo (attivo da oltre 110 anni), coerente con il mutato contesto di mercato. Secondo il contenuto del Piano Poliennale presentato e condiviso dai soci, nei prossimi quattro anni (ovvero nell’orizzonte temporale del Piano) il gruppo Unieco si concentrerà sulle attività legate ai lavori ferroviari (il CLF e le sue controllate da sole fatturano oltre 100 milioni di euro e vantano un portafoglio lavori commesse che supera i 400 milioni, per oltre la metà all’estero); privilegerà lo sviluppo del settore ambientale (Unieco da oltre 30 anni opera nelle attività industriali legate all’ambiente con progetti e realizzazioni sia in Italia che all’estero dove sono possibili ulteriori espansioni); focalizzerà le sue attività nel settore delle costruzioni su progetti legati a grandi infrastrutture (il portafoglio lavori producibile prevalentemente nei prossimi due anni è di oltre 1 miliardo) e su concessioni autostradali; e infine, concentrerà le sue attività, quanto al settore laterizi, sulle produImprese Sondaggio Imprese zioni che hanno concrete opportunità di sviluppo (ovvero le fornaci di Fosdondo e Gral, i prefabbricati Ape e il cemento cellulare Airbeton). Secondo gli indici che emergono dal Piano Poliennale 2013/2016 presentato ai soci, alla fine dell’arco temporale cui esso si riferisce, Unieco, nel solco di quella attenzione all’innovazione che ha caratterizzato il Piano Poliennale 2009/2012, confermerà il suo posizionamento tra le grandi imprese italiane di costruzione, bilanciando, tuttavia, la sua attività caratteristica, ancora naturalmente legata al mercato delle costruzioni e delle grandi opere infrastrutturali, con attività industriali, destinate ad utenze nazionali e straniere, connesse ai settori dell’ambiente e dei lavori ferroviari. Secondo il contenuto del Piano e sulla base di ragionevoli e prudenti assunzioni (si ricorda peraltro che a sostegno del proprio sviluppo Unieco può mettere in campo una patrimonializzazione superiore ai 290 milioni di euro), alla fine del periodo considerato, fatturato e redditività saranno in crescita rispetto ai livelli pre-crisi e, anche in virtù della dismissione di assets non strategici ed immobiliari, il rapporto debiti/equity si attesterà, alla fine del 2016, intorno al 60% (valore quest’ultimo considerato ottimale dagli analisti finanziari). Nella elaborazione del proprio Piano Poliennale Unieco è stata assistita passo a passo da primari organismi esterni indipendenti che hanno validato le scelte strategiche del management ed il valore reale degli assets industriali ed immobiliari della società e del gruppo. Anche a giudizio dei soci, dunque, la strada tracciata con il Piano Poliennale 2013/2016 è quella giusta, benché allo stato debbano ancora essere chiariti taluni aspetti, esterni ad Unieco, capaci di influenzare in modo più o meno virtuoso i termini temporali per il conseguimento degli obiettivi che la società si è data. Il Piano – che senza dubbio rappresenta un fondamentale strumento di programmazione dell’attività futura di Unieco – richiede infatti per la sua completa realizzazione, la condivisione e il sostegno in tempi rapidi del ceto bancario, il cui ruolo appare decisivo, soprattutto nell’esercizio in corso, per assicurare quei flussi di liquidità di cui Unieco necessita (per completare gli investimenti avviati e per Primo piano Legacoop 21 consentire il mantenimento di corretti rapporti con i propri fornitori) e rispetto ai quali i fondamentali economici e patrimoniali della società e del suo gruppo costituiscono una sicura ed affidabile garanzia. A questo fine Unieco ha avviato con il ceto bancario un confronto serrato ormai da qualche mese, sui cui esiti ancora pendono incognite, anche dipendenti dalla attuale particolare congiuntura economica, che ove non fugate in breve termine potrebbero dimostrarsi capaci di indebolire la sostenibilità del Piano nella sua dinamica temporale. COOPSERVICE “Tuttiperuno,unopertutti”;unlibro diraccontietestimonianzedeisoci Sono racconti di lavoro in cooperativa, ma sono soprattutto storie di solidarietà e del fare insieme, valori universali della cooperazione. Sono storie di Coopservice. Il libro si intitola Tutti per uno, uno per tutti. Storie di vita e di lavoro in cooperativa, raccoglie i 38 elaborati (racconti e testimonianze) presentati al concorso di scrittura, rivolto ai soci e alle socie, promosso da Coopservice nel 2012, in occasione dell’Anno Internazionale della Cooperazione. Per favorire la partecipazione dei soci stranieri ancora in difficoltà con la lingua italiana era stata prevista una sezione riservata alla raccolta di testimonianze attraverso interviste. Obiettivo del concorso era quello di invitare i soci a mettere per iscritto ricordi e testimonianze di vita e di lavoro in cooperativa, con particolare riguardo alle situazioni in grado di mettere in luce il contributo dato da Coopservice alla soluzione di problemi di clienti o delle comunità nelle quali opera la cooperativa. Settori Territori “Dai racconti e dalle testimonianze – dichiara il presidente di Coopservice Roberto Olivi – emergono con forza i valori della cooperazione, che vanno non solo preservati ma fatti crescere con azioni concrete e comportamenti coerenti. Il lavoro in una cooperativa, ce lo insegnano questi racconti a partire da quello risultato vincitore, non è mai scevro dalla solidarietà. I soci restano tali anche dopo la fine dell’orario di lavoro, sono cooperatori sempre e lo dimostrano quelle splendide azioni di solidarietà di cui sono stati capaci, aiutando altri soci in momenti di grande difficoltà come l’alluvione in Liguria o il sisma in Emilia-Romagna. “Nessuno abbandona chi chiede aiuto”, c’è scritto in uno dei racconti ed è una delle frasi più emblematiche che condensa in poche parole quella propensione a cooperare e aiutare gli altri che è parte del Dna di ogni socio cooperatore. Una propensione che, naturalmente, si riflette all’interno di Coopservice, dove nessuno viene lasciato solo: sin dal primo giorno di lavoro, soprattutto se sei straniero e hai difficoltà con la lingua – conclude Olivi – c’è qualcuno che ti prende per mano e ti guida. Da questa realtà nascono nuovi buoni soci e socie, persone che apprezzano il lavorare assieme agli altri per costruire qualcosa di più grande. Sono loro la storia, il presente e il futuro di Coopservice”. Il volume sarà presentato sabato 9 marzo 2013 alle ore 15:30, nella sala del Planisfero della biblioteca Panizzi, in via Farini 3, a Reggio Emilia. Alla presentazione interverranno: Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia, Roberto Olivi, presidente di Coopservice, Giordano Gasparini, direttore della biblioteca Panizzi, Ferrante Trambaglio, giornalista. Letture di Alessandro Guidetti e Rosaria Cuomo del centro teatrale MaMiMò. La pubblicazione di Tutti per uno, uno per tutti è stata curata da Vladimiro Ferretti, responsabile della comunicazione di Coopservice e Ferrante Trambaglio. Il volume contiene un’appendice fotografica con una selezione di immagini scattate dai soci e presentate al concorso Coopservice, il lavoro, l’Italia, indetto in occasione della celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, aperte a Reggio Emilia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 7 gennaio 2011. Imprese Sondaggio Imprese CESVIP I “facilitatori al lavoro”: seminario alla “Manodori” L’11 marzo si terrà un seminario sul progetto “Facilitatori al lavoro”, approvato e finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia, con risorse del Fondo Regionale Disabili. L’iniziativa si svolgerà dalle 9:00 alle 13:00, nell’Aula Magna ‘Manodori’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in viale Allegri 15. I facilitatori sociali sono persone che hanno vissuto un disturbo psichico o sociale e che, ormai in grado di gestire la malattia, dopo aver seguito un corso di formazione mettono a disposizione la propria esperienza in situazioni di accoglienza e sostegno come ‘peer operator’. Il progetto, attivato e coordinato da Cesvip, l’Ente di formazione di Legacoop, si è avvalso della co-progettazione dell’Azienda Sanitaria Locale di Reggio Emilia e del Consorzio Oscar Romero. Durante il seminario verrà descritto il profilo professionale del facilitatore sociale ed inoltre tramite il racconto di alcune esperienze dirette, saranno rese evidenti le competenze professionali acquisite dai facilitatori e i possibili ulteriori ambiti di intervento che questi operatori potrebbero avere. A sottolineare la rilevanza della tematica, il seminario vedrà gli interventi dell’assessore provinciale all’Istruzione Ilenia Malavasi, del direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL di Reggio Emilia Gaddomaria Grassi, dell’assessore del Comune di Reggio Emilia alle Politiche Sociali Matteo Sassi, nonché l’intervento di Paolo Tranchina, psicologo analista e direttore della Rivista ‘I Fogli d’Informazione’. PAC 2000A CONAD Il fatturato cresce dell’8,7%; 380 nuovi posti nel 2013 22 scita dell’8,7 per cento rispetto all’anno precedente. Nel Lazio il gruppo opera con 404 punti di vendita (2 E.Leclerc Conad, 18 Conad Superstore, 122 Conad, 53 Conad City, 111 Margherita e 98 discount Todis) per una superficie di 246.036 mila mq (+13,9 per cento) e 5.495 addetti (+6,6 per cento rispetto al 2011). Le vendite sono aumentate, a rete omogenea, dell’1,3 per cento, mentre quelle dei prodotti a marchio hanno raggiunto un valore del 21,2 per cento. La leadership di Conad nel Lazio si è rafforzata: la quota di mercato che è cresciuta dello 0,3 per cento rispetto al 2011, attestandosi al 22 per cento e confermando Conad insegna leader della grande distribuzione nella regione. Anche nel Lazio i consumi hanno rallentato, riducendosi in termini reali, e la spesa per i prodotti alimentari è diminuita di oltre il 5 per cento rispetto al 2011. La crisi ha modificato le abitudini di consumo: si compera più pasta e uova, meno pesce e carne (ma più pollame della carne rossa), meno vino e meno frutta. Cresce invece la tendenza a scegliere prodotti locali, frutta e verdure di stagione, preferendo però l’acquisto diretto dal produttore. Per far fronte alla difficile situazione economica, PAC 2000A Conad ha ulteriormente potenziato le proprie iniziative per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie: nel 2012 ha attivato 51 momenti promozionali che hanno consentito di proporre offerte in tutti i 365 giorni dell’anno, incidendo per il 32 per cento sul fatturato del gruppo. “Abbiamo ottenuto un buon risultato economico, che ha avuto importanti ricadute anche sulle economie dei territori in cui operiamo con le insegne Conad”, dichiara il direttore generale di PAC 2000A Conad Danilo Toppetti. “Affrontiamo la difficile congiuntura economica investendo su ciò che sappiamo fare meglio, sulla marca Nonostante le tendenze recessive dell’economia del Lazio siano proseguite nel corso del 2012, con l’ulteriore rallentamento degli investimenti delle imprese e la debolezza sempre più cronica dei consumi delle famiglie, PAC 2000A Conad chiude il 2012 con un fatturato di 1,1 miliardi di euro, in crePrimo piano Legacoop Settori Territori Conad e sui nostri soci imprenditori, ai quali mettiamo a disposizione tutti gli strumenti più innovativi per fare nuovo sviluppo e dare risposta ad un numero crescente di famiglie che è ormai costretta a tagliare anche sulla spesa quotidiana. Abbiamo in programma investimenti per oltre 40 milioni di euro, che produrranno ricadute sulle stremate economie locali e saranno di aiuto per moltissime famiglie. Il nostro auspicio, tuttavia, è che si metta, finalmente, mano con maggior coraggio e decisione alla liberalizzazione del mercato, una strada facilmente praticabile per ridare fiato all’economia e sostenere la ripresa dei consumi”. Nel Lazio, assieme ai 676 fornitori di merci e servizi PAC 2000A Conad ha sviluppato nel 2012 un fatturato di 443,3 milioni euro, con una ricaduta positiva sull’economia locale resa possibile dalla collaborazione con tante aziende del territorio e dal buon rapporto con le istituzioni locali. Le produzioni agroalimentari di eccellenza regionali, presenti nei marchi Sapori&Dintorni Conad e Creazioni d’Italia, sono distribuite nel resto d’Italia e nei mercati europei attraverso i partner di Coopernic, la prima cooperativa in Europa fondata dalle catene Conad (Italia), Colruyt (Belgio), Coop Suisse (Svizzera), E. Leclerc (Francia) e Rewe (Germania). Per lo sviluppo e il consolidamento della quota di mercato nel Lazio, PAC 2000A Conad ha in programma investimenti per 42,5 milioni di euro, destinati a dare occupazione a 380 persone e sviluppare nuovo fatturato per circa 94 milioni di euro. C’è poi un tema particolarmente “caldo” nel Lazio: il valore dei buoni pasto nella rete di vendita. Visto che il loro costo per il punto di vendita è progressivamente aumentato dal 6-6,5 per cento del 2009 ad oltre il 10 per cento del 2012 Ð con punte anche del 12 per cento Ð è comprensibile come l’aggravio si sia fatto insostenibile. “Nel Lazio l’incidenza dei buoni pasto è altissima, in particolare a Roma dove il socio imprenditore è più condizionato nel doverli accettare in un’ottica di servizio al cliente”, afferma il presidente di PAC 2000A Conad Claudio Alibrandi. “Ci sono soci che non li accettano più, pur rinunciando al fatturato, considerando che la redditività è sempre più Imprese Sondaggio Imprese bassa a fronte di una gestione spesso rischiosa – con buoni falsi, buoni che vanno persi, ritardi nei pagamenti... – e comunque certamente impegnativa. Non tutti sono in grado di reggerne l’onere e li accetta solo chi è costretto, perché nel proprio bacino d’utenza primario i buoni pasto sono una risorsa importante per i clienti, nella speranza di mantenere la fedeltà delle famiglie all’insegna e integrare le vendite oltre il buono pasto”. La solidarietà è un capitolo sempre più importante in PAC 2000A Conad. Nel 2012 la cooperativa ha investito 795 mila euro in attività solidaristiche sul territorio attraverso i propri soci imprenditori. Di particolare rilievo l’iniziativa con la Comunità di Sant’Egidio Ð con cui la cooperativa ha attivato da anni una collaborazione attraverso i discount Todis Ð, anch’essa al centro della nuova iniziativa nazionale Bassi e Fissi che, fino alla fine di giugno 2013, mette a disposizione delle persone indigenti mille panieri con 21 prodotti Conad di uso quotidiano indicati dalla Comunità stessa: dai latticini al pane, dalle conserve (passata di pomodoro, tonno...) alla pasta, dagli affettati ai prodotti per l’igiene personale. Il gruppo PAC 2000A Conad nel 2012 I dati relativi al Lazio confermano il buon andamento generale e la solidità del gruppo PAC 2000A Conad in tutte le regioni in cui opera: 2,4 miliardi di euro di fatturato (+8,5 per cento rispetto al 2011), 956 soci, 13.472 addetti (+2,7 per cento rispetto al 2011) e quote di mercato che lo vedono leader in Umbria (25 per cento), Calabria (17,4 per cento) e al secondo posto in Campania (15,7 per cento). La cooperativa opera con 1.185 punti di vendita (6 E.Leclerc Conad, 49 Conad Superstore, 371 Conad, 207 Conad City, 343 Margherita, 178 discount Todis e 31 altri diversi negozi), per una superficie complessiva di 596.812 mq (+8,2 per cento rispetto al 2011). Il patrimonio netto ammonta a 340 milioni di euro. Le vendite, a rete omogenea, sono cresciute del 1,36 per cento rispetto al 2011 e l’incidenza delle promozioni Ð attive in tutti i giorni dell’anno Ð è salita al 33 per cento. Nel 2012 PAC 2000A Conad ha sottoscritto accordi con 1.940 fornitori di merci e servizi sviluppando un fatturato di Primo piano Legacoop 23 966 milioni di euro. Sul fronte dell’innovazione di servizio, la cooperativa ha in funzione 4 parafarmacie negli ipermercati E.Leclerc Conad di Terni, Viterbo, Trentola Ducenta (Caserta) e Benevento, che garantiscono un risparmio tra il 15 e il 40 per cento sul prezzo di farmaci senza ricetta medica e parafarmaci, 4 distributori di carburanti Conad Trentola Ducenta (Caserta), Pagani (Salerno), Castel del Piano (Perugia) e Lauria (Potenza), che hanno permesso agli automobilisti di risparmiare 4,3 milioni di euro, e un corner Ottico E.Leclerc Conad nell’iper di Viterbo. Con gli investimenti messi in cantiere per il 2013 la cooperativa stima che l’incremento del fatturato supererà i 150 milioni di euro. competenze professionali e manageriali sui temi più importanti e strategici per la specializzazione nella gestione di un’impresa cooperativa. È previsto il coinvolgimento dei maggiori esperti nazionali, sia docenti che imprenditori in tema di cooperazione, con l’obiettivo di trasferire la conoscenza teorica in pratiche imprenditoriali. Il corso prevede un numero massimo di 25 iscritti, selezionati sulla base del CV. È possibile iscriversi online direttamente sul sito Per informazioni Scarica la brochure Scadenza iscrizioni: 15 aprile 2013 A fronte dei mutamenti epocali in atto, è necessario che le imprese cooperative assumano una posizione più centrale nei sistemi economici e sociali. Chi gestisce e governa queste imprese è chiamato ad affrontare una grande sfida: accrescere le proprie competenze per accompagnare una nuova fase di sviluppo della sua organizzazione e del territorio in cui opera. Questo è anche l’obiettivo dell’offerta formativa di Euricse per il 2013. L’esperienza, l’attenzione, l’ascolto e la continua ricerca dei metodi e degli strumenti di apprendimento innovativi che meglio si adattano alle particolarità e specificità delle cooperative e delle imprese sociali caratterizzano i percorsi formativi per i quali sono aperte le iscrizioni e che partiranno nei prossimi mesi: “Executive.coop“, “L’innovazione nelle imprese cooperative e sociali“ e “La leadership nell’impresa cooperativa e sociale“. L’innovazione nelle imprese cooperative e sociali aprile - giugno 2013 Trento | Firenze | Venezia | Brescia | Bertinoro Sono aperte le iscrizioni al corso di alta formazione “L’innovazione nelle imprese cooperative e sociali” rivolto ai Dirigenti di imprese sociali e cooperative da tutto il territorio nazionale. Più di 50 imprenditori sociali e cooperativi hanno partecipato alle prime due edizioni del corso che si sono concluse con ottimi risultati. La terza edizione è organizzata in sessioni di lavoro itineranti e si propone di fornire un quadro prospettico e soprattutto operativo per favorire lo sviluppo di strategie innovative per l’impresa cooperativa e sociale. Il corso è frutto della collaborazione fra Euricse e Aiccon, due fra i più importanti centri di ricerca sulla cooperazione e il non profit in Italia. È possibile iscriversi online direttamente sul sito Per informazioni Scarica la brochure Scadenza iscrizioni: 2 aprile 2013 Executive.coop maggio-dicembre 2013 Trento | Bruxelles | Roma | Bologna | Firenze Sono aperte le iscrizioni al corso Executive.coop, organizzato da Euricse, rivolto ai dirigenti cooperativi che vogliono ampliare e approfondire le La leadership nell’impresa cooperativa e sociale maggio - novembre 2013 Pieve di Soligo (TV) | Castelletto di Brenzone (VR) Sono aperte le iscrizioni al corso “La leadership nell’impresa cooperativa e sociale” rivolto alle figure professionali EURICSE L’offerta formativa per le imprese cooperative e sociali Settori Territori Imprese Sondaggio Imprese che hanno o avranno ruoli di responsabilità in consorzi e imprese cooperative e sociali, organizzazioni nonprofit a carattere produttivo e organizzazioni di rappresentanza e fondazioni. La leadership è un fenomeno complesso che unisce le indispensabili competenze tecniche e tecnologiche capacità di intuito, creatività, empatia affettiva, apertura di pensiero e di visioni, capacità di condivisione. Il corso si svolge in 4 incontri intensivi residenziali di due giornate e mezza da maggio a novembre. La didattica prevede la costituzione di un gruppo di apprendimento cooperativo d’aula, che renda possibile l’autoriflessione e l’autoanalisi, l’ascolto e il confronto reciproci, lo scambio di esperienze e la condivisione di percorsi di crescita personale in ambito professionale. Scarica il modulo di iscrizione Scarica la brochure Scadenza iscrizioni: 15 aprile 2013 FONDAZIONE UNIPOLIS Aperto fino al 10 marzo il Future Music Contest C’è tempo fino al 10 marzo 2013 per iscriversi al Future Music Contest, l’iniziativa che vuole scoprire e dare spazio alle ‘identità sonore in movimento’ dove si incontrano culture, lingue e storie differenti, facendo emergere le musiche che meglio rappresentano l’evoluzione e la ricchezza culturale dell’Italia contemporanea, con un’attenzione particolare per la musica creata dai nuovi italiani. I musicisti con meno di 35 anni possono caricare i propri pezzi direttamente on-line sul sito www.futuremusicontest.it fino a quella data. Sono già un centinaio le richieste di iscrizione arrivate dall’apertura dell’iniziativa, diverse migliaia i voti espressi dagli utenti del web attraverso un’applicazione di facebook collegata al sito del contest. Ottimi risultati per la seconda edizione dell’iniziativa musicale promossa dalla Fondazione Unipolis nell’ambito del progetto ‘culturability’, con le Primo piano Legacoop 24 partnership di COSPE – Cooperazione allo Sviluppo dei Paesi Emergenti, Estragon, Internazionale, MEI – Meeting degli Indipendenti, MTV New Generation, Musicalnews, Puglia Sounds e Urtovox. Fra i brani pervenuti e dichiarati ammissibili, gli ascoltatori sceglieranno i primi dieci pezzi che verranno inseriti in una compilation digitale prodotta e distribuita da Urtovox e saranno poi giudicati da una commissione composta da esperti, che selezionerà i primi tre brani. I solisti o gruppi finalisti parteciperanno a un grande concerto dal vivo insieme ai Radiodervish, in programma venerdì 12 aprile all’Estragon Club di Bologna. Sul palco con loro, ci sarà anche una band della piattaforma MTV New Generation. La commissione di selezione del contest è composta da nomi importanti del mondo musicale e artistico italiano: Gino Castaldo giornalista e critico musicale, Valerio Corzani - autore e conduttore radiofonico “Alza il volume” Radio Rai3, Pierpaolo Capovilla - musicista Teatro degli Orrori, Luca De Gennaro - direttore artistico MTV, Jonathan Ferramola - responsabile progetti audiovisivi COSPE, Roberta Franceschinelli - progetti culturali Fondazione Unipolis, Roberto Franchini - giornalista, Paolo Fresu - musicista, Gian Paolo Giabini - giornalista e Fondatore di Lunatik, Paolo Naselli Flores - Urtovox Label&Promotion, Alberto Notarbartolo - vicedirettore di Internazionale, Pierfrancesco Pacoda - giornalista e saggista, curatore del contest, Giancarlo Passarella - Musicalnews, Lele Roveri direttore artistico Estragon, Giordano Sangiorgi - MEI, Titti Santini - Responsabile di Ponderosa Music & Art, Mauro Valenti - direttore del festival Italia Wave. Per informazioni: Roberta Franceschinelli – [email protected] mio Quadrofedele, ha insignito il Consorzio con una menzione speciale proprio nella sezione Bilancio Sociale. Il premio Quadrofedele viene assegnato alle aziende cooperative sulla base di alcuni precisi parametri: i documenti di rendiconto sociale e d’esercizio devono essere contrassegnati da trasparenza, leggibilità e completezza, rappresentati attraverso una veste grafica piacevole ed efficace e valorizzati da una attenta strategia di comunicazione e presentazione ai soci. Un punto a favore del Consorzio nazionale servizi è stato rappresentato dalla verifica del proprio Bilancio affidata ad un organo terzo, Uniaudit nel caso specifico, che ha certificato l’osservanza degli standard stabiliti dal Gri Reporting Framework . La consegna del premio è avvenuta in occasione di una tavola rotonda dal titolo “I servizi per la conciliazione vita-lavoro” che si è svolta il 1 marzo scorso presso la sede del CCC, il Consorzio Cooperative Costruttori, a Bologna. All’iniziativa, moderata dal presidente della commissione Pari Opportunità di Legacoop nazionale, Dora Iacobelli, erano presenti tra gli altri Giuliano Poletti, presidente di Legacoop nazionale, la senatrice Rita Ghedini, Rita Finzi, presidente della commissione Pari Opportunità di Legacoop Emilia-Romagna, Franca Guglielmetti, presidente della Cadiai. CNS anche quest’anno ha ricevuto la menzione speciale nel concorso QUADROFEDELE 2012 indetto da AIRCES – Associazione Italiana revisori contabili dell’economia sociale – in collaborazione con Coopfond, per premiare i migliori bilanci delle cooperative aderenti a Legacoop. Il Premio Quadrofedele 2012, giunto alla quattordicesima edizione, ha selezionato, fra le cooperative aderenti a Legacoop, il miglior Bilancio Sociale e il miglior Bilancio di Esercizio riferiti all’anno 2011. Menzione speciale al premio Quadrofedele 2012 Un riconoscimento alla responsabilità sociale del Cns, illustrata anche attraverso l’ultimo volume di Bilancio di Sostenibilità, è stato attribuito da Airces, l’associazione italiana revisori contabili dell’economia sociale, che, nel corso dell’edizione 2012 del preSettori Territori CADIAI Menzione speciale nel premio QUADROFEDELE 2012 La Cooperativa sociale CADIAI di Bologna Imprese Sondaggio Imprese CADIAI si era già aggiudicata questo premio nel 2007 e in altre cinque edizioni aveva ricevuto la menzione speciale mentre nel 2010 si era classificata prima nella categoria BEST che premia le cooperative con i migliori bilanci d’Esercizio e Sociale. Nel 2011 aveva nuovamente vinto il primo premio per il miglior bilancio sociale. CADIAI - Dal 1974, la Cooperativa sociale si occupa a Bologna e provincia di Servizi sociali, sanitari ed educativi dall’infanzia alla terza età. Gestisce 10 residenze per anziani in condizioni di non autosufficienza, 5 centri diurni per anziani con autonomia limitata e offre assistenza domiciliare qualificata. Gestisce 24 nidi d’infanzia e promuove progetti d’integrazione scolastica per bambini e alunni disabili.Tra i servizi per i disabili gestisce 5 strutture residenziali e 5 diurne e interventi a domicilio per conto dell’Azienda Usl. Oltre a promuovere una serie di laboratori protetti. La Cooperativa lavora con adolescenti che vivono situazioni di disagio psico fisico favorendo la socializzazione attraverso un supporto educativo costante. Dal 1989, Cadiai opera anche nella Medicina del lavoro per garantire la Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro. GESIN Premio Quadrofedele per il miglior bilancio sociale della categoria La cooperativa parmigiana Gesin vince il premio nazionale “Quadro Fedele 2012” per il miglior Bilancio Sociale della sua categoria, assegnato da Airces – Associazione Italiana Revisori Contabili dell’Economia Sociale – in collaborazione con Coopfond e Legacoop. Ha consegnato il premio alla vice presidente di Gesin Cristina Domenichini e al una delegazione di soci della cooperativa, il Presidente di Legacoop Nazionale Giuliano 25 Poletti. “E’ un riconoscimento importante, che conferma la bontà delle scelte in cui la cooperativa sta investendo: la partecipazione, la trasparenza, il dialogo con gli stakeholder e, in particolare, con i soci”, ha dichiarato Cristina Domenichini, Vice Presidente di Gesin. Iniziative per la sicurezza sul lavoro, attività di formazione, certificazioni di qualità etica e di qualità ambientale, politiche per l’occupazione e iniziative di welfare aziendale a favore di soci e di dipendenti: sono questi alcuni dei parametri espressi dal Bilancio Sociale Gesin 2011, valutato dalla giuria sulla base di indicatori di trasparenza, di leggibilità, completezza e diffusione. Il premio QuadroFedele, insieme all’Oscar di bilancio di FerPi (Federazione Italiana Relazioni Pubbliche), è il più prestigioso riconoscimento assegnato ad una Cooperativa in materia di bilancio sociale. “Oggi la natura finanziaria di questa crisi ha appiattito la valutazione delle imprese al rating, cancellando il valore di criteri come la certificazione etica, l’applicazione della legge 231, il bilancio sociale, i livelli occupazionali”, dichiara il Presidente del Gruppo Gesin Proges Antonio Costantino. “Il pericolo è non vedere che dietro questi valori c’è la qualità delle imprese e la qualità del mercato, e che senza attenzione a questi aspetti il mercato si degrada e le regole si indeboliscono. Le prime a perdere competitività rischiano di essere le imprese più attente e responsabili”. “Questo vale in particolare per noi cooperative – conclude Costantino –, che siamo imprese a tutti gli effetti, ma siamo imprese differenti, perché non nasciamo rivolte al profitto, ma al valore del lavoro”. UNICOOP FIRENZE C’ècrisi,ilsupercambialook;meno pubblicità, più comunicazione Crescono le vendite del prodotto a marchio Coop e cambia anche la sua presentazione. L’accento si sposta sempre di più sulle sue caratteristiche: qualità, valori, benefici sulla salute e sull’ambiente I prodotti di marca perdono peso nel carrello della spesa, mentre aumentano quelli legati alle grandi insegne: +5,1% nel 2012. Primo piano Legacoop Settori Territori E a dimostrazione del fatto che la crisi sta creando una fascia di disagio economico sempre più diffusa, crescono anche i prodotti più a buon mercato, i cosiddetti “primi prezzi” (+5,6%), dove la ricerca del risparmio è la molla di acquisto praticamente esclusiva. Il trend è iniziato da alcuni anni, ma si è fatto molto più pronunciato nel 2012. Tutte le catene della grande distribuzione corrono ai ripari: cambiano disposizione alle merci, politiche promozionali, modificano percorsi d’acquisto perfino. Anche Unicoop Firenze lo sta facendo. «In questo momento la fuga dai prodotti di marca, sta portando ad una crescita consistente delle vendite del nostro prodotto a marchio» dice Massimiliano Paviera, responsabile dei servizi al cliente di Unicoop Firenze. Il concetto con cui nasce il prodotto a marchio del resto è proprio questo: una qualità uguale, se non superiore, al prodotto leader di mercato, ad un prezzo decisamente inferiore. E dunque il prodotto a marchio Coop oggi viene non solo promosso in senso pubblicitario classico, ma è oggetto di vere politiche di comunicazione per metterne in evidenza valori, caratteristiche, benefici in termini di salute e di ambiente. Già, perché a parità di quantità con un suo omologo, il prodotto a marchio Coop, ha alle spalle un accurato studio sugli imballi e molti vincoli di carattere ecologico, tanto per fare un esempio. Fin qui il prodotto a marchio. Ma oggi nel carrello della spesa degli italiani entrano sempre più diffusamente anche i prodotti di primo prezzo. Quelli per cui l’attenzione è spostata soprattutto sul risparmio a tutti i costi. Queste tipologie di prodotti in molte insegne non godono di un trattamento precisamente esaltante. Stanno spesso nascosti e occupano timidamente solo gli ultimi scaffali, gli ultimi posti. «Noi stiamo lavorando anche su questo: ne curiamo l’esposizione, non li nascondiamo». È un’attenzione che cresce con il crescere di una fascia di famiglie sempre più in sofferenza dal punto di vista del reddito. «Stiamo cercando di costruire un focus sui primi prezzi che soddisfano bisogni primari, generi alimentari di prima necessità che aiutino anche questa tipologia di consumatore». Imprese Sondaggio Imprese COOMARPESCA “Saremo le sentinelle del porto di Fano; dragaggio resta priorità” “Saremo le sentinelle del porto”. E’ questo l’intento della Coomarpesca adesso che, come annunciato da Marina Group, “dopo nove anni, partiranno i lavori sull’area portuale compresa fra lo stabulario e il porto turistico. Un’area di 35 mila metri quadrati, abbandonata a se stessa e all’incuria per la quale avevamo chiesto, con una diffida, la revoca della concessione all’Amministrazione comunale”. “Guarda caso, proprio in questi giorni – hanno commentato, in una conferenza stampa, svoltasi il 28 febbraio,Gabriele Cioccolini e Marco Pezzolesi, presidente e direttore di Coomarpesca -, in cui ci siamo attivati per muovere questa situazione e, con il nostro impegno, per dare un’altra opportunità di crescita alla città creando occupazione, si dice che i lavori inizieranno in autunno. Siamo ben contenti che finalmente venga fatto quello che non è stato realizzato in nove anni!”. Pezzolesi e Cioccolini hanno confermato, quindi, che “il nostro compito adesso sarà quello di vigilare che i lavori all’interno di un’area, così preziosa per l’economia del porto e della città, vengano compiuti secondo il rispetto di tutte le leggi, sia dal punto di vista normativo sia procedurale. Faremo questo con una duplice necessità che emerge da questa vicenda: il rispetto delle regole e la tutela dei nostri pescatori associati”. A riguardo, Coomarpesca ha già chiesto al Comune di Fano l’accesso agli atti sulla delibera comunale del 14 febbraio per le opere da realizzare sulla concessione demaniale a Marina Group e sulle relative pratiche urbanistiche. La cooperativa ha anche confermato la diffida, già presentata il 29 gennaio all’Amministrazione comunale, per la revoca della stessa concessione visto che “la procedura seguita appare non conforme al principio generale di gestione ed utilizzo di bene demaniale”. L’accesso agli atti è stato però negato dal Comune di Fano perché, secondo l’Amministrazione comunale, la Coomarpesca non avrebbe più un interesse diretto sulla vicenda visto che, nel maggio 2005, ha firmato un accordo con lo Primo piano Legacoop 26 stesso Comune e con le altre controparti in cui rinunciava ad ogni forma di rivalsa e al ricorso al Tribunale amministrativo regionale sulla questione della concessione. “In quell’accordo – hanno però ricordato Pezzolesi e Cioccolini -, si prevedeva che, alla costruzione delle strutture da parte di Marina Group, a noi venisse concesso l’uso dell’ex Stabulario. I tempi, entro il 2011, non sono stati rispettati ed è, quindi, più che mai un nostro legittimo interesse capire cosa stia succedendo. Per questo, con una lettera del 22 febbraio, abbiamo risposto in questi termini al Comune di Fano e abbiamo segnalato quanto sta accadendo alla procura della Repubblica e alla Corte dei Conti”. Coomarpesca ha anche sollecitato l’Amministrazione regionale, con una lettera al dirigente del Demanio marittimo, chiedendo “un intervento da parte della Regione Marche anche con riferimento all’inattività della concessionaria”. Il porto di Fano (Pu), ha sottolineato Simone Cecchettini, responsabile regionale di Lega Pesca Marche, “continua però a non essere transitabile e le imbarcazioni non possono passarvi in sicurezza. Questo blocca le attività della marineria e mette in pericolo gli equipaggi dei pescherecci provocando un danno enorme all’economia della città e della stessa marineria fanese”. In attesa che venga realizzata la cassa di colmata nel porto di Ancona, che dovrebbe essere completata entro l’anno e dove saranno stoccati in via definitiva anche i fanghi dragati nel porto fanese, ha aggiunto Pezzolesi, “rimane il problema di dove possano essere tenuti temporaneamente i 2030 mila metri cubi ancora da dragare a Fano. Comunque, siamo stupiti di scoprire che sarebbe necessario dragare ancora, a Fano, 800 mila metri cubi di fanghi, una quantità ben superiore a tutta quella che si potrebbe escavare da tutti i porti marchigiani”. Nell’accordo di programma, ha ricordato Pezzolesi, “la quantità da dragare a Fano, nel complesso, ammonta a 70-80 mila metri cubi. Ci sembra, perciò, che ci si nasconda dietro i numeri per non ammettere un’inamovibilità durata nove anni. Ma noi siamo solo dei ‘molestatori’ anche se le nostre parole hanno ben poco peso rispetto all’evidenza dei fatti mancati”. Settori Territori LA TERRA E IL CIELO Ad Arcevia (AN) incontro con i parlamentari neo eletti La cooperativa agricola La Terra e il Cielo di Piticchio di Arcevia (An) organizza un confronto, venerdì 8 marzo alle 15 nella propria sede, con i parlamentari marchigiani appena eletti per discutere di “Agricoltura biologica, ambiente e una nuova economia”. All’incontro con i soci agricoltori, clienti e simpatizzanti parteciperanno gli onorevoli Paolo Petrini ed Emanuele Lodolini del Pd, il senatore Remigio Ceroni del Pdl, l’onorevole Lara Ricciatti di Sel, Gabriele Santarelli, candidato non eletto, per il Movimento 5 Stelle, e Lidio Rocchi con delega del senatore Riccardo Nencini del Psi. L’iniziativa nasce dall’esigenza di confrontarsi con i rappresentanti del territorio marchigiano che siederanno sugli scranni del Parlamento e del Senato su quello che rappresenta il mondo dell’agricoltura biologica. Un settore che, da oltre trent’anni, è stato spesso considerato come un fanalino di coda in ogni programma elettorale. Necessario, quindi, per la cooperativa La Terra e il Cielo, interrogarsi sui temi che riguardano l’ambiente e l’agricoltura biologica inseriti nel più ampio discorso di una nuova economia. Aprirà gli interventi il presidente della Terra e il Cielo, Bruno Sebastianelli. Seguirà il saluto del sindaco di Arcevia, Andrea Bomprezzi, e l’intervento del presidente Consorzio Marche Biologiche, Francesco Torriani. IVV Industria Vetraria Valdarnese entra nei social media L’IVV, fondata a San Giovanni Valdarno , nel cuore della Toscana, da un gruppo di maestri vetrai nel 1952, entra oggi nei social media, attraverso facebook, twitter, ecc.Nel corso degli anni IVV si è affermata tra i proImprese Sondaggio Imprese tagonisti europei nella produzione del vetro soffiato e fatto a mano coniugando ricerca sulla materia, design, tecniche di tradizione artigiana e controllo dei processi per dar vita a oggetti che reinterpretano e rinnovano costantemente lo spazio e la tavola. Oggi IVV è un brand internazionale, presente da leader in Italia come in oltre 70 Paesi esteri e le sue creazioni sono nelle vetrine dei migliori punti vendita di ogni Paese in cui il brand è presente. www.facebook.com/ivvnet COOPERATIVA BERTANI Prosegue l’accoglienza dei profughi libici La Cooperativa Bertani di Buscoldo (Mantova) non abbandona i profughi. La struttura di via Giovanni XXIII proseguirà l’attività di accoglienza, formazione e ricerca del lavoro per i sei profughi ospitati nei suoi locali, anche dopo il 1° marzo, giorno in cui scade la convenzione che regola l’assistenza dei rifugiati libici. Nel corso dell’ultima riunione di coordinamento delle strutture ospitanti, che si è tenuta alcuni giorni fa in Prefettura, la Cooperativa Bertani e il Centro Arca di Ospitaletto, che accoglie dieci profughi, hanno chiesto e ottenuto da parte della Provincia la disponibilità a certificare la loro funzione nell’ambito delle politiche migratorie del nostro territorio. “Continueremo a svolgere alcuni servizi essenziali anche quando la convenzione non sarà più in vigore – spiega Carlo Grassi, presidente della Cooperativa Bertani – offriremo, a nostre spese, cibo e un posto dove dormire ai rifugiati finché non saranno in grado di uscire dalle strutture. La certificazione della Provincia ci garantisce una forma di tutela nel caso in 27 cui vi fossero dei controlli da parte delle autorità. Del resto avevo già dichiarato nei giorni scorsi che non avrei lasciato i ragazzi in mezzo alla strada”. Grassi spera che si formi una cordata che coinvolga Comuni e associazioni per affrontare i problemi con più risorse a disposizione. “L’obiettivo è trovare soluzioni non precipitose per non sprecare ciò che è stato compiuto finora – sottolinea Grassi – i profughi hanno conseguito il diploma della scuola edili. Aspettiamo il mese di marzo e il bel tempo. Quando riprenderà l’attività del comparto edilizio, forse si presenterà anche qualche opportunità di lavoro per i nostri ragazzi”. COOP SOCIALE PARTINVERSE Progetto di creatività in carcere “L’Oro non Luccica” in vetrina Il progetto di creatività in carcere ideato da Partinverse presentato in una vetrina del centro storico di Mantova Partinverse Cooperativa Sociale Onlus, in collaborazione con il negozio Mollard Shoes di Mantova propone un piccolo momento di intrattenimento culturale, con letture tratte dal mondo femminile interpretate da Beatrice Pallone. L’appuntamento è per sabato 9 marzo alle ore 18.30 presso lo storica boutique in via Verdi 35. L’evento è organizzato per sostenere il progetto L’Oro non Luccica, laboratorio di manualità creativa che coinvolge donne e uomini in stato di detenzione presso la Casa Circondariale di Mantova. Durante la giornata potranno essere acquistati i gioielli prodotti durante il laboratorio, che rimarranno esposti e disponibili nel negozio per qualche giorno. LEGACOOP Adesioni cooperative Pubblichiamo, di seguito, i nominativi delle cooperative per cui la Presidenza della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue ha deliberato l’adesione nelle riunioni del 17 gennaio e del 13 febbraio 2013. Primo piano Legacoop Settori Territori Presidenza del 17 gennaio 2013 Trentino Alto Adige: Haus Der Solidaritat “Luis Litner” Onlus Soc. Coop.va (Bressanone -Bz); Gunu Service Soc. Coop.va (Bolzano) Friuli Venezia Giulia: Infermierudine Coop.va Sociale S.C. Tra Professionisti (Udine); A.Pro.La.Ca Soc. Coop.va Consortile Agricola (Codroipo -Ud); Sunservice Soc. Coop.va A.R.L. (Bagnaria Arsa -Ud); Arte E Libro Società Cooperativa Sociale Onlus (Udine); Maat Soc. Coop.va (Ronchi dei Legionari -Go) Veneto: Eiteam Società Cooperativa Sociale (S.Giustina -Bl); Trentino Pose Serramenti Soc. Coop.va (Verona) Emilia Romagna: Chloe Società Cooperativa (Pavullo nel Frignano -Mo); Brs Società Cooperativa a Responsabilità Limitata (Parma); Si Può Fare Società Cooperativa Sociale (Fornovo Di Taro -Pr); Ce.Svi.P. Impresa Società Cooperativa (Piacenza); C.A.E.P. Società Cooperativa (Piacenza); Gester - Società Cooperativa (Piacenza); Cmc Immobiliare Spa (Ravenna); Europe Società Cooperativa (Ravenna) Marche: Progetto Lavoro Soc.Coop.Sociale (Senigallia -An); Sociale “Il Filo Della Gioia” Comunita’ Educativa per Minori in Affidamento Temporaneo (Pesaro); Area Soc.Coop. - Progetti per il Territorio (Ancona) Lazio: Bottega Dei Talenti Soc. Coop. Soc. (Viterbo); La Città Del Divertimento Coop.Sociale A R.L. (Sezze -Lt); Fbt Contractor Soc. Cooperativa (Roma); Sartoria Zeronove Soc. Cooperativa (Formia -Lt); Stavio Soc. Coop.va (Viterbo); Croce Airone Soc.Cooperativa (Latina); Js Trade Soc.Cooperativa (Roma); Fidipesca Italia Soc. Cooperativa (Roma) Campania: Coop. Edilizia San Giorgio Plus (Napoli) Sicilia: Cesame Soc. Coop.va (Catania); Allevatori Dei Nebrodi Soc. Coop.Agricola (Randazzo -Ct); Consorzio Sol. Co. S.C.S. (Catania) Presidenza del 13 febbraio 2013 Emilia Romagna: Assicoop Romagna Futura S.R.L. (Ravenna); Immobiliare Grande Distribuzione S.P.A. (Ravenna); Cooperativa Sociale Laratatuia (Riccione -Rn); Fratelli Di Taglia Soc. Coop.va (Riccione -Rn); Mare.A Srl (Cattolica -Rn); Società Cooperativa Cooplam (Rimini) Toscana: Cooperativa di Grignano per la Cultura e la Ricreazione Soc. Coop.va A.R.L (Prato); Aurora Società Cooperativa (Prato); Imprese Sondaggio Imprese Carmignanello Società Cooperativa A R.L. (Cantagallo -Po); Casa del Cinema di Prato Società Cooperativa (Prato); Circolo Culturale Ricreativo del Poggetto Soc. Coop. A R.L. (Poggio a Caiano -Po); Circolo Culturale Ricreativo di San Giusto Società Coop.va A.R.L (Prato); Circolo Ricreativo S.Andrea Iolo Società Cooperativa A R.L. (Prato); Cooperativa Arci Carraia Società Cooperativa A R.L. (Prato); Cooperativa Culturale di Sasseta Società Cooperativa (Vernio -Po); Cooperativa Edificatrice Podere di Trebialto (Prato); Cooperativa Edificatrice Primo piano Legacoop 28 Domus 2007 Società Cooperativa (Prato); Cooperativa Edificatrice La Pineta (Prato); Cooperativa Mercatale Soc.Coop.va a r.l. (Vernio -Po); Cooperativa Viaccia Oggi Soc. Coop. a r.l. (Prato); Dedalus Soc. Coop.va Sociale a r.l. (Arezzo); Le Macine Società Coop.va a r.l. (Prato); Maggio 69 Società Coop.va a r.l. (Prato); Maliseti Società Cooperativa a r.l. (Prato); Pizzidimonte Soc. Coop. a r.l. (Prato); Rossi Giuseppe Società Coop.va a r.l. (Prato); Società Cooperativa Edificatrice Montalbano (Prato); Società Cooperativa per la Ricreazione lo Sport e la Settori Territori Cultura di S.Ippolito di Vernio Soc.Coop.a r.l. (Vernio -Po); The Gap Factory Società Coop.va (Firenze) Lazio: Società Cooperativa Lavoro 2012 A.R.L. (Roma) Campania: Coop.va Sociale Onlus Centro Terapie Tirreno (Mondragone -Ce) Molise: General Service Società Cooperativa Sociale (Bojano -Cb); Proxima Soc.Coop.va Sociale (Pesche -Is); Pima Soc. Coop.va Sociale A.R.L. (Isernia); Soc. Coop.va Assistance (Castelmauro -Cb); Effe 4 Società Cooperativa (Isernia) Imprese Sondaggio Sondaggio 29 OSSERVATORIO SWG Pdl, il ruggito del leone porta a casa 6 punti Il Pdl perde più di 6 milioni di voti (nel 2008 superava il 37%, oggi è al 21,6%), ma alla guida della coalizione di centro-destra ottiene il risultato politico sperato, sfiorando il successo alla Camera, conquistando regioni importanti (fra cui Puglia, Sicilia, Campania, Lombardia, Veneto) rendendo di fatto ingovernabile il Senato. La matrice di questo successo parziale ma significativo, sotto il profilo della contabilità elettorale rinvia in larga misura all’erosione di consensi subita dalla coalizione di centrosinistra e dal Pd in particolare. Vista da questa angolatura la ‘ridiscesa in campo’ di Silvio Berlusconi infatti, frutta circa 6 punti a partire da novembre quando nelle intenzioni di voto il Pdl tocca il 15%, ma non si concreta mai in un’autentica “rincorsa”: è la coalizione di centro-sinistra infatti a scendere ben al di sotto del suo potenziale fisiologico e di quello assegnatole dai sondaggi (da due a tre punti in meno delle attese). Da un punto di vista più squisitamente politico la risalita del Pdl, assume invece ben altra significatività. Essa infatti è l’esito di più fattori di cui Silvio Berlusconi riesce a farsi ancora una volta, sublime interprete. Primo piano Legacoop Settori Territori In primo luogo certifica l’inesistenza di uno spazio ‘moderato’ di centro, capace di essere effettivamente erosivo nei confronti del fronte di centrodestra: fu così nel 1994, è così oggi a quasi vent’anni di distanza. Berlusconi in campagna elettorale al solito lo intuisce e procede con determinazione a mobilitare la quota restante del proprio elettorato, puntando su messaggi e impronte di fortissima radicalità (antitedesca, velatamente anti-europea, ‘particolaristica’ - dalla restituzione dell’Imu, alle tasse, ai condoni, etc). In secondo luogo segnala la permanenza del fattore anti-sinistra/anti-comunista, come paradigma di lettura prezioso per capire il comportamento di una parte estesa dell’elettorato italiano. Nuovamente Berlusconi, come già in passato, lo impugna con forza, puntando quindi sulle ‘permanenze’ piuttosto che sulle presunte discontinuità. Infine Berlusconi non abbandona toni, registri, lessico e linguaggio che ancora lo posizionano all’interno di un’area di ‘meta-antipolitica’ e ancora una volta viene ‘compreso’ da una parte del suo popolo. Tradizionalmente buona parte delle élite intellettuali e politiche italiane che ritenevano esauriti radicamento, posizionamento e linguaggio del leader del PDL, vengono smentite. In questo scenario, l’osservazione dell’elet- Imprese Sondaggio Sondaggio 30 torato di centrodestra riserva alcune sorprese e alcune conferme. Il voto delle donne, ad esempio, si è concentrato sull’offerta tradizionale, con un sostanziale equilibrio tra i due poli, ma focalizzando l’attenzione sulle casalinghe – già in passato solidamente fedeli al Pdl - prevalgono nettamente gli orientamenti di centrodestra. In contro tendenza, invece, le piccole imprese che hanno abbandonato l’offerta tradizionale (il centrodestra era votato dalla maggioranza assoluta del segmento nel 2009) per aderire in massa alle istanze di rinnovamento del M5S. Primo piano Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio