CGIL Newsletter dell'Area programmatica congressuale Lavoro e Società Online www.cgil.it/lavorosocieta - E-mail: [email protected] IL PUNTO Buon anno e buon lavoro a tutti Ecco il secondo numero. Ancora sperimentale, ancora da assestare, ma ecco il numero 2 della nostra news letter che con il mese di gennaio sarà operativa a tutti gli effetti. Come leggete le notizie sono volutamente brevi ed essenziali, proprio per uscire dalle formule del sindacalese e riuscire a trasmettere, in estrema sintesi, avvenimenti, progetti e notizie del nostro lavoro. Questo è l'intendimento e con il vostro aiuto ci stiamo riuscendo. Particolare cura la stiamo dedicando alla creazione di un indirizzario efficace, nel quale trovino posto oltre ai recapiti dei nostri compagni dell'area e alle strutture territoriali e di categoria della nostra organizzazione - quella serie di mondi ai quali vogliamo rivolgerci. Circoli culturali, gruppi sociali e politici, associazioni di volontariato, periodici e strumenti di comunicazione e ogni altro luogo fisico o virtuale che possa trarre beneficio dalla conoscenza del lavoro che dispieghiamo nel mondo del lavoro e nella società. Per questo è utile che ci aiutiate a rimpolpare il nostro indirizzario con le vostre indicazioni e le vostre aggiunte. Vogliamo credere che dalla nostra collaborazione potrà prendere corpo una buona idea di informazione: semplice, puntuale, rispettosa e completa. Buon lavoro a tutti noi. LavoroSocietà newsletter dell'Area programmatica congressuale della Cgil "Lavoro Società". Comitato di Redazione: Paola Agnello Modica, Bahram Asghari, Paolo Belloni, Wilma Casavecchia, Antonio Morandi, Gian Paolo Patta, Leopoldo Tartaglia, Sergio Tosini. Collaboratori fissi: Andrea Montagni e Giancarlo Saccoman. Notizie, articoli, iniziative vanno inviati alla nostra e-mail: [email protected] Allo stesso indirizzo potete indicarci indirizzi e recapiti ai quali desiderate venga inviato il nostro foglio di informazione. Una politica dei trasporti che qualifichi i servizi e tuteli i lavoratori. TRASPORTO PUBBLICO E ALITALIA BANCHI DI PROVA PER GOVERNO E REGIONI L’attualità’ in queste ore è segnata dalla vicenda Alitalia con la presentazione di un ‘piano industriale’ irricevibile (2700 esuberi) e dalla vertenza degli autoferrotranvieri che attendono da 24 mesi il rinnovo del 2^ biennio del CCNL. La vertenza degli autoferrotranviari ha assunto una visibilità nazionale per il valore strategico del trasporto pubblico locale: proprio per quanto successo a Milano il 1° dicembre, con i forti disagi per l’utenza non preavvertita dell'anticipazione della protesta. Abbiamo denunciato l’irresponsabilità’ delle controparti, colpevoli dell’esasperazione dell’intera categoria, dopo otto scioperi e due anni di lotte. Nonostante un’impressionante campagna di stampa, abbiamo avuto la capacità di tenere il rapporto con i lavoratori del TPL e con l'opinione pubblica e gli utenti: la solidarietà recuperata attorno “ai tranvieri” è un fatto significativo. Dovrà essere mantenuta la massima attenzione su due aspetti, l’attacco al diritto di sciopero, perché è forte la spinta a restringere ulteriormente questo diritto costituzionale; il tentativo di sancire la fine della contrattazione nazionale con l’ipotesi di accordi territoriali e regionali. Alcune Regioni, in particolare la Lombardia, hanno tentato di utilizzare la disponibilità dell’ATM di Milano e l’esasperazione dei lavoratori, per sottoscrivere un accordo con parte delle organizzazioni sindacali più federaliste e “riformiste”. Questo pericolo potrebbe tornare di attualità e quindi va esclusa in maniera netta e senza equivoci la scorciatoia di accordi aziendali/territoriali, che oltre a far saltare il contratto nazionale, alimenterebbero spinte neocorporative e reintrodurrebbero nuove gabbie salariali. La trattativa contrattuale nazionale non sta dando gli esiti sperati: dopo gli inutili incontri con le associazioni datoriali che a una richiesta di aumento di 106 euro, hanno offerto prima 12 poi 41 euro. Una proposta inaccettabile, che ha portato allo sciopero di 24 ore del 15 dicembre, riuscitissimo in tutte le aziende e che ha costretto il Governo a riconvocare le parti. Poi la Conferenza Stato-Regioni-Enti locali per individuare risorse e modalità per i contenuti economici del contratto, conferenza che ha evidenziato forti contrasti tra Governo e Regioni. Le imprese di trasporto dipendono infatti in larga parte dai trasferimenti pubblici e colpevolmente il Governo ha smantellato gli strumenti di programmazione e il fondo nazionale trasporti. L’esito della trattativa dirà se vi è la possibilità di firmare il contratto rapidamente. Giorgio Carnicella Dal Forum Sociale Europeo di Parigi Le prossime scadenze del movimento. QUATTRO GRANDI MOBILITAZIONI PREVISTE NEI PROSSIMI MESI 31 gennaio 2004. Giornata di lotta europea per la libertà dei migranti. Per la chiusura dei centri di detenzione in Europea e fuori, per la regolarizzazione di tutti i migranti in Europa, per il riconoscimento del diritto d'asilo. 20 marzo 2004. Giornata internazionale di mobilitazione contro la guerra, per il ritiro delle truppe dall'Iraq, per l'autodeterminazione del popolo irakeno e di tutti i popoli del M. Oriente. 9 maggio 2004. Forum e mobilitazione per un'Europa della pace, dei diritti, della cittadinanza. La CES ha indetto un'azione sindacale per l'Europa sociale per il 3 e 4 aprile 2004. (LT) LavoroSocietà NUMERO 2 - 18 DICEMBRE 2003 PAGINA 1 CGIL Newsletter dell'Area programmatica congressuale Lavoro e Società Online www.cgil.it/lavorosocieta - E-mail: [email protected] La riunione nazionale del Forum delle donne CGIL PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA, PRIMO IMPEGNO LA NECESSITA' DI RIDARE VISIBILITA' COLLETTIVA ALLE DONNE Il 15 e 16 dicembre si è riunito a Roma il Forum delle donne della Confederazione Generale Italiana del Lavoro. Un appuntamento importante che ha permesso l’esplicitazione collettiva dell’analisi della fase dal punto di vista delle donne, con interventi di delegate, pensionate, dirigenti (ora iniziamo a essere molte) della nostra organizzazione. Ci siamo interrogate sull’assenza di visibilità collettiva delle donne, dandone letture articolate: dall’autocensura quando lo scontro politico ha la portata generale e complessiva come in questa fase alla massiccia presenza di donne (di cui moltissime giovani) nelle assemblee, scioperi, manifestazioni, dalla consapevolezza pacata ma determinata di essere le prime ad essere colpite dai cambiamenti normativi e culturali in atto alla consapevolezza che il “femminino” avanza e pervade i movimenti per la pace, per la democrazia, per uno sviluppo sostenibile e solidale. La pace, la legge 30, la previdenza, i servizi sociali, la procreazione medicalmente assistita ma anche la salute, la contrattazione, il reddito, l’informazione sono stati i temi maggiormente affrontati e non poteva che essere così, in un dibattito che si è dimostrato subito ricco e sereno e che ha scontato però la lunghissima pausa (sono passati due anni) dall’ultima riunione. Senza nulla togliere alla bravura e alla “bellezza” delle singole compagne, né alle pratiche di mainstreaming, è stata evidenziata da parte di tutte la necessità di riprendere una voce collettiva. Per farlo servono nuovi Iraq Sabato 20 dicembre SOLDATI USA ATTACCANO SEDE SINDACALE A FIRENZE PER LA PACE: RIPORTIAMOLI A CASA Il 6 dicembre le forze di occupazione americane, con circa 10 veicoli armati e decine di soldati, hanno attaccato a Bagdad la sede del sindacato IFTU, arrestando 8 dirigenti, distruggendo mobili e attrezzature, imbrattando interni ed esterni con vernice nera. La denuncia della brutale e immotivata aggressione viene dall'Esecutivo del sindacato IFTU che chiede il rilascio degli arrestati (avvenuto il giorno successivo) e l'indennizzo per i danni subiti. Messaggi di solidarietà possono essere inviati al seguente indirizzo: [email protected] Messaggi di protesta possono essere inviati all'Autorità di occupazione, direttamente sul seguente sito:www.iraqcoalition.org contactCPA to Office of Administrator (Paul Bremer). (LT) “L’Italia ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali” La battaglia per la pace, fondata su un nuovo ordine mondiale, non può che partire dal rispetto del dettato costituzionale e quindi dal ritiro dei militari italiani dalle missioni in Iraq e Afghanistan. Riportiamoli a casa! Sabato 20 dicembre, dalle ore 14,30 alle 19.00 Alla Casa del Popolo di Isolotto, via Maccari Firenze Aprile, Arci, Beati i costruttori di pace, Firenze social forum, Basta guerra del FSF, Firenze città aperta del Fsf, Insieme a sinistra, Laboratorio per la democrazia, LavoroSocietà CGIL, Partito dei Comunisti Italiani, Partito della Rifondazione comunista, Snur-Cgil, Verdi, RSU dell'ateneo Fiorentino, Statunitensi Contro La Guerra. Lavoro Società / NUMERO 21 - 18 DICEMBRE 2003 appuntamenti, che siano tematici. Alcuni sono già ipotizzati: il primo affronterà l’oscurantista legge sulla procreazione medicalmente assistita. Ma dobbiamo fare lo sforzo (gli impegni di questi mesi anni sono notevolissimi per tutti, ma ancor di più per le compagne) di rivederci sulle questioni della previdenza, sulla salute dentro e fuori i luoghi di lavoro, ma anche sulla questione del reddito e del fisco (è essenziale elaborare le nostre proposte per supportare le giuste richieste di servizi pubblici). Un altro appuntamento di rilievo sarà sulla questione delle regole: era un impegno assunto nell'ultimo congresso e senza una ridefinizione delle regole non sarà possibile dare gambe al nostro lavoro! Paola Agnello Modica Per Raffaello In ricordo di Raffaello Renzacci c'è la sottoscrizione “Fondo per Raffaello”. Primo obiettivo il sostegno alle lavoratici colombiane, gestito dalla “Casa delle Donne” della Comission Unica Trabajadores. In Colombia è in atto un violento conflitto sociale che ha già provocato distruzioni e lutti. Quest’anno più di 100 sindacalisti, uomini e donne, hanno perso la vita. Il progetto interviene nella costituzione di un fondo di rotazione per il sostegno alle donne e alle famiglie e si propone di fornire un aiuto in caso di perdita dei familiari o di necessità di trasferimento urgente delle donne e famiglie in pericolo. Non è un “dono assistenziale” ma un “prestito” con funzione di “mutuo soccorso”, ha un' importante funzione sociale e sindacale: chi lo riceve si impegna a restituirlo per aiutare altre donne e famiglie. “Sostegno alla Banca della Solidarietà” c/o BancaIntesa BCI - c/c 177181/90 Filiale 2115 Milano Agenzia n. 15 - ABI 3069 - CAB 9483. Le compagne e i compagni della Fiom Cgil Torino. Informazioni tel. 011.2442.382 (Cinzia) Pagina 2 CGIL Newsletter dell'Area programmatica congressuale Lavoro e Società Online www.cgil.it/lavorosocieta - E-mail: [email protected] Costituzione europea Un insegnante su tre sta con al Cgil, 7 su 10 con i confederali RIPARTIRE DAL BASSO ELEZIONI RSU SCUOLA: LA CGIL VINCE E AVANZA IL FALLIMENTO DELLA CIG PARTECIPAZIONE AL VOTO PARI ALL' 81,39 PER CENTO La Conferenza intergovernativa sul trattato costituzionale europeo è fallita. I governi non hanno trovato nessun accordo sul peso di ciascun stato e sulle materie su cui prevedere decisioni comunitarie. E’ l’esito della disastrosa e farsesca presidenza Berlusconi, ma soprattutto di un processo ademocratico, che voleva costituzionalizzare i parametri di Maastricht e sancire un’Europa liberista che subordina al mercato il suo “modello sociale”. Quest’ultimo, peraltro, pesantemente attaccato e ridimensionato dai governi, non solo di centro-destra. E’ il frutto della pesante divisione sul ruolo globale dell’Europa, che ha visto nell’asse Blair-Berlusconi-Aznar la totale subordinazione alle politiche imperiali degli Stati Uniti d'America e alla pratica della guerra permanente, inaugurata in Afghanistan e Iraq. Il fallimento della Conferenza intergovernativa segue di pochi giorni la rottura del patto di stabilità, sanzione della insostenibilità dei vincoli di bilancio anche per politiche che restano sostanzialmente neoliberiste. Il movimento dei movimenti e, seppure con accenti diversi, la Confederazione Europea dei Sindacati hanno contestato il risultato della convenzione proprio per l’assenza (o la debolezza) dei diritti sociali e di cittadinanza. Si può aprire ora un processo costituente dal basso, che ridia la parola ai cittadini e ai popoli europei, anche a partire dalla ricchezza dei temi proposti dal Forum Sociale Europeo di Parigi. Ripudio della guerra; cittadinanza europea e diritti per i residenti, migranti inclusi; sviluppo dei diritti sociali; pienezza dei diritti della Carta di Nizza difesa dei beni pubblici da non privatizzare; ruolo internazionale di cooperazione, multilateralismo, sviluppo del diritto internazionale, parlamentarizzazione delle istituzioni europee sono temi su cui sviluppare il dibattito e l’iniziativa per un’altra Europa, oggi ancor più possibile e necessaria. Leopoldo Tartaglia 274.000 voti, 69.000 più della volta scorsa. 32,69%, il 6,32% in più rispetto elezioni del 2000. In queste due cifre è racchiuso il successo della Cgil Scuola nelle elezioni delle Rappresentanze sindacali unitarie che si sono tenute nei giorni 9-10-11 di questo mese di dicembre. La Cisl segue a distanza al 22,91%, praticamente immobile sul risultato della scorsa volta, così come la Uil. al 12,87% (+ 0,87%). Grazie al balzo in avanti della Cgil il fronte confederale avanza dal 61% del 2000 al 68,5 di oggi. E la Cgil dovrebbe avere oggi anche il primato nella rappresentanza complessiva in categoria, detenuto finora dalla Cisl grazie esclusivamente al più alto numero di iscritti. Dati alla mano, perdono tutti gli altri. Lo Snals perde il 2,20% e si attesta al 16,93%. La corporativa Gilda è praticamente dimezzata al 6,14%. I Cobas, come la galassia che li circonda (Unicobas, Cub), perdono almeno un terzo del loro elettorato, e si fermano al 4%. Per loro, sempre debolissimi sul piano del tesseramento, la meta della rappresentatività, a rischio persino per la Gilda, resta una chimera irraggiungibile. L’Anquap, filiazione dell’Associazione Nazionale Presidi, vero e proprio sindacato giallo quindi, fallisce miseramente attestandosi al di sotto del 2%. Senza storia gli altri sindacatini fermi tutti insieme al di sotto del 2%. Sono svariate le chiavi di lettura del risultato. Scontate quelle che già l’altra volta avevano giustificato il primato della Cgil: valore dei candidati, attivismo dei quadri e degli iscritti della Cgil, confederalità, storia e rispettabilità della Cgil, il suo pluralismo interno, la sua capacità organizzativa, che stavolta l’ha portata ad avere liste in ben 9.957 scuole su 10.839. Più attuali invece sono le interpretazioni politiche legate al cambiamento del contesto politico. L’altra volta non era mancato chi maliziosamente adombrava il fatto che il “ministerialismo” dei lavoratori della scuola aveva premiato la Cgil ai tempi dell’Ulivo così come aveva premiato la Cisl ai tempi della DC. Ma la Cgil ha superato brillantemente la “svolta”. Anzi possiamo dire che più la Cgil si allontana dalle scelte di una politica concertativa (do you remember il concorsone?) più ne trae giovamento. E un atteggiamento più intransigente contro una politica scolastica che si caratterizza in termini di reazione restauratrice fa bene a tutti: un avanzamento del fronte confederale in cui l’intransigenza della Cgil viene premiata senza però indebolire Cisl e Uil è un esito logico e naturale della manifestazione unitaria del 29 novembre. Un insegnante su tre sta con al Cgil, 7 su 10 con i confederali: il consenso potenziale alla controriforma della Moratti non arriva neppure al 10% nella categoria, se si tiene conto che neppure lo Snals è a favore di ciò che bolle in pentola. Siamo perciò di fronte alla più grossa e inequivocabile sconfitta del Governo di centro destra. Nonostante i miliardi di vecchie lire spesi nelle varie forme di propaganda, adesso la sua controriforma della scuola la dovrebbe fare senza il consenso di chi la dovrebbe applicare. E la scuola, si sa, è una comunità, non si tratta di un ufficio né si tratta di una linea di montaggio. I risultati che abbiamo sotto gli occhi ci dicono che i lavoratori della scuola questo lo hanno registrato: da una partecipazione al voto pari all’81,39%, esce una volontà di partecipazione dei lavoratori alla gestione della comunità scolastica, in grado di spezzare le velleità di militarizzazione della categoria contenute nei disegni di legge sullo stato giuridico che sopprimerebbe la contrattazione di scuola e buona parte anche di quella nazionale. E chi, come la Gilda, si è adagiato su questa scelta nell’illusione di guadagnare spazio alla sua logica lobbistica, ne ha ben a ragione fatto le spese. Pino Patroncini Lavoro Società / NUMERO 2 - 18 DICEMBRE 2003 Pagina 3 CGIL Newsletter dell'Area programmatica congressuale Lavoro e Società Online www.cgil.it/lavorosocieta - E-mail: [email protected] CONTINUANO LE ADESIONI AL FORUM LE QUATTRO INIZIATIVE DEL FORUM PER UNA ALTERNATIVA PROGRAMMATICA DI GOVERNO Sono quattro le iniziative pubbliche che avranno luogo Milano il 31 gennaio (lavoro e stato sociale); Venezia il 7 febbraio (Europa); Napoli il 13 febbraio (ambiente e sviluppo sostenibile); infine Firenze il 21 o il 28 febbraio (democrazia, istituzioni e cittadinanza). Si potrà disporre, al termine di queste iniziative, di un insieme di analisi critiche e punti programmatici che impegnano le forze sociali e politiche coinvolte. Scopo del Forum è quello di predisporre un programma diverso da quello che caratterizza l’insieme delle forze che intendono dare vita per le europee alla cosiddetta “lista riformista” . ADUSBEF, ARS, ASCOLI IN MOVIMENTO ASSOCIAZIONE SOCRATE, ASTO (Coordinamento Senegalesi in Toscana), CEPES (Centro Studi ed Iniziative di Politica Economica in Sicilia), CIRCOLO CULTURALE PASOLINI - VENTIMIGLIA, COMMUNITAS 2002 CITTADINI PER L'ETICA NELLA POLITICA, FORO CONTADINO ALTRAGRICOLTURA, GIROTONDI NAPOLI, IL FORUM GENOVESE IL FORUM UMBRO, INIZIATIVA DEMOCRATICA FORENSE, LABORATORIO PER LA DEMOCRAZIA - FIRENZE, LAVORO SOCIETA' CGIL, MUSA OLTRE L'AFRICA (Centro studi documentazione Africana), PDCI, POLITICA DEMOCRAZIA PARTECIPAZIONE - Campobasso, PRC, SINISTRA DS-14 LUGLIO, SOCIALISMO 2000, UNITA' A SINISTRA (Regione Molise), VERDI, VITTORIO AGNOLETTO (social forum), NELLY AIELLO (Cepes), ALBERTO ASOR ROSA (Università La Sapienza), LUISA AURELI (Consigliera Comunale Roma), MAURIZIO BARTOLUCCI (Consigliere Comunale Roma) MORENO BIAGIONI (ANCI Toscana - S. F. Firenze), MASSIMILIANO SPORT BIANCHINI (Comune di Macerata), ANTONIO CASTRONOVI (Cgil Roma-Centro), ALBERTO CECCHI (Giornalista), GIAN LUCA CERRINA FERONI (Insieme a Sinistra - Firenze), DARIO DE VECCHIS (Circolo Berlinguer Borgaro), GUGLIELMO DI PASQUA (Girotondi per la democrazia - Pescara), GIANNI FABBRIS (Altragricoltura) PAOLO GACCIONE (Consigliere Comunale Castel Fiorentino), PINO GALEOTA (Consigliere Comunale Roma), DOMENICO GALLO (Giuristi Democratici) MARIA RICCIARDI GIANNONI (Prendiamo la parola), SERGIO GIOVAGNOLI (ARCI) GIUSEPPE GIULIETTI (ARTICOLO 21) MARGHERITA HACK (Astrofisica) PAPAIONNOU KONSTANTINOS (Stampa estera), IMERISSIA (Quotidiano greco) ALBERTO MANGANO (Primavera Siciliana) MASSIMO MARCONCINI (Assessore Comune Empoli), GIANFRANCO MASCIA (BoBi), FILIPPO MIRAGLIA (ARCI), GISELLA MODICA (Udi e Mezzocielo), CIRO PESACANE (Forum Ambientalista), MARIA OMODEO (Cospe), VALENTINO PARLATO (il Manifesto), GIULIANO REBECCHI (Rivista trimestrale ipugnidicortina), LEONTINE REGINE (Udi e Mezzocielo), PABLO SALAZAR (ARCI Toscana), NICOLA TRANFAGLIA (Aprile), FULVIO VASSALLO (Asgi). Lavoro Società / NUMERO 2 - 18 DICEMBRE 2003 Pagina 4