comunicato stampa 20/3/2009 LA CGIL DISCUTE SULLA CRISI CON I DOCENTI UNIVERSITARI Prosegue l’iniziativa della CGIL di Modena a sostegno della manifestazione nazionale del 4 aprile al Circo Massimo a Roma “Futuro SI. Indietro NO. Giù le mani da salari, pensioni, libertà e diritti”. Dopo il primo confronto con politici e associazioni il 13 marzo, e dopo lo sciopero provinciale del 18 marzo contro la politica economica del governo, per il rilancio dell’economia e l’estensione degli ammortizzatori sociali, la CGIL modenese promuove lunedì 23 marzo il primo dei due incontri con i docenti universitari delle Facoltà di Economia di Modena e Parma per parlare della crisi, le sue implicazioni e le possibili vie d’uscita. Alle ore 21, presso la sede di piazza Cittadella 36 (Salone Corassori), conferenza e discussione su “La natura della crisi e l’intervento dello Stato: le politiche fiscali e redistributive”. L’introduzione è del segretario della CGIL Donato Pivanti, a seguire l’intervento del professore Antonio Ribba su “La natura finanziaria e reale della crisi e le prospettive di uscita”. I professori Paolo Bosi e Cecilia Guerra parleranno di “Benessere e sviluppo economico. La manovra finanziaria che non c’è: il ruolo dello Stato”. I professori Massimo Baldini e Paolo Silvestri intervengono invece su “La lotta alla disuguaglianza: pensioni e ammortizzatori sociali”. L’incontro è aperto a delegati, lavoratori e alla cittadinanza, per promuovere una discussione che coinvolga tutta la società e che trasformi la crisi in un’occasione per allargare gli spazi di democrazia, partecipazione, riforma e rilancio del lavoro e della sua valorizzazione. Un nuovo incontro con i docenti universitari è previsto per lunedì 30 marzo. Le due serate di discussione rientrano nel ricco calendario di iniziative della CGIL di Modena previste per il mese di marzo a sostegno della manifestazione sindacale nazionale del 4 aprile con la quale la CGIL rivendica una efficace manovra di contrasto alla recessione, il rafforzamento della coesione sociale, il rifiuto di accordi separati e la conquista di regole per la democrazia nei luoghi di lavoro e fra i pensionati.