Vieni in foresta: A LA IS T O V D L’ U IT per guardare cose che altrove non si vedono, ascoltare la musica dell’aria e del vento, toccare con mano foglie e fiori che imparerai a riconoscere, sentire nuovi odori da ricordare nel tempo, scoprire il gusto nuovo di frutti antichi. Il Bosco è vivo: lasciati prendere dal gioco dei cinque sensi e scopri un mondo dove è naturale divertirsi e stare bene. L’ O LFAT TO IL T A TT O ST O Sema, nati per comunicare IL GU L’esperienza della Vista: forme e colori da osservare L’esperienza dell’Olfatto: profumi ed odori da respirare Il profilo di una foglia, la forma di un fiore, l’aspetto di un albero: ogni elemento della flora forestale costituisce il tassello di un mosaico che disegna un paesaggio di colori meravigliosi e insolite sfumature. Gli uccelli, i piccoli animali che talvolta si lasciano vedere, gli insetti, animano un ambiente dove ogni forma di vita trova il suo spazio e svolge il suo prezioso ruolo nel mondo del bosco. Respiriamo per vivere, ma anche per immagazzinare profumi e odori che entrano a comporre il nostro personale bagaglio di conoscenze. Intensi, piacevoli, aspri, persistenti, gli odori ci parlano degli abitanti della foresta, indicandoci se un animale ha visitato un luogo e rivelandoci se una pianta è in boccio o vive la piena maturità. Qualche profumo, come quello delle erbe aromatiche, ci accompagna nel ritorno a casa, magari quando lo riconosciamo tra le fragranze della cucina quotidiana. L’esperienza dell’Udito: suoni e rumori da ascoltare Abituate al caos degli ambienti urbani, le nostre orecchie saranno piacevolmente sorprese dalla “musica della foresta”: un concerto ben orchestrato di suoni e di rumori che invitano a tacere per poterne cogliere le diverse intensità, imparare a riconoscere quelli prodotti dagli animali e quelli originati dal fruscio delle piante e dallo stormire del vento. Stimolante l’esperienza del silenzio: nei momenti di apparente tranquillità, imparare a tendere l’orecchio per cogliere il sottofondo sonoro dell’ambiente forestale. L’esperienza del Gusto: sapori ed aromi da assaggiare La foresta ha offerto all’uomo il primo nutrimento: frutti spontanei come le fragole e le more, le castagne, i funghi, la selvaggina, hanno fornito cibo ai nostri antenati e oggi forniscono a noi l’opportunità di gustare sapori non alterati dalla coltivazione industrializzata. Non sempre e non in tutti i periodi dell’anno, però, è possibile mangiare i frutti del bosco. In questo caso, approfittiamo della visita in foresta per consumare una merenda semplice e genuina, fatta di pane con burro e marmellata, oppure con prosciutto o formaggio: immersi nel verde, questi cibi antichi acquisteranno un sapore nuovo, impregnandosi degli aromi naturali che ci circondano. L’esperienza del Tatto: sensazioni ed emozioni da sfiorare L’uomo acquisisce le prime conoscenze toccando la pelle dei genitori, gli oggetti con cui viene a contatto. Toccare, magari ad occhi chiusi, un filo d’erba, un fiore, una corteccia, un piccolo insetto, vuol dire ripetere un’esperienza conoscitiva che appartiene a ciascuno di noi. Come piccoli pellerossa, in foresta si impara a riconoscere i soggetti naturali e le loro caratteristiche (freddo, caldo, ruvido, liscio, bagnato, asciutto, etc.): attraverso il codice delle sensazioni tattili, la pelle trasmette al cervello informazioni che non dimenticheremo.