Nella Val di Vara, nell'entroterra spezzino, un piccolo gruppo di allevatori custodisce una razza di taglia gigante, selezionata alla fine degli anni Venti dal Pollaio Provinciale di Genova ma pressoché scomparsa nel dopoguerra. Normalmente una qualsiasi razza avicola richiede un ciclo vitale di circa quattro mesi per ottenere animali adulti: in questo caso invece si devono attendere ancora altri sei mesi. Infatti, Il gallo nero della Val di Vara raggiunge dimensioni ben superiori a quella delle altre specie di pollo. Nei primi mesi di vita l'animale cresce in ossatura e solamente dopo il quarto mese inizia l’ingrassamento. Il peso ideale per la macellazione è intorno ai 3,5 kg., tuttavia su ordinazione si possono ottenere anche taglie più grosse. Senza la passione di un allevatore, Luciano Stagnaro, che ha coinvolto altri piccoli allevatori della Val di Vara, oggi la gigante nera sarebbe solo un'immagine sui libri di zootecnia. Invece, dopo anni e anni di incroci, ripercorrendo il cammino fatto dal primo selezionatore, Ferruccio Frau Sanna, finalmente la razza è stata recuperata e stabilizzata; tranne le zampe che un tempo erano rosate, gli altri caratteri sono i medesimi di ottant'anni fa. È una razza maestosa, con il piumaggio completamente nero, setoso, dai riflessi verdi metallici. La cresta grande, color rosso vivo, è unica, a cinque punte. Mansueta e ottima covatrice, si era diffusa nelle fattorie di tutta la provincia di La Spezia. Una delle ragioni del suo abbandono è indubbiamente la sua caratteristica principale, ovvero le dimensioni, assolutamente inadatte ai consumi delle piccole famiglie moderne. Con una sola gallina di razza gigante nera è possibile sfamare almeno sei commensali: se consideriamo che il mercato attuale richiede polletti di piccole dimensioni, è chiaro che la promozione di questa razza è un'impresa complessa. Il gallo gigante della Val di Vara è un presidio Slow Food Gli allevamenti del Presidio sono immersi nella natura bellissima della Val di Vara, il cui comune principale, Varese Ligure, è stato il primo in Europa a ottenere nel 1999 la certificazione ambientale in virtù delle sue produzioni biologiche, per l'attenzione dimostrata nella tutela del paesaggio, del recupero architettonico e dell'attenzione in generale all'ambiente. I polli del Presidio pascolano liberi e si nutrono di granaglie, avanzi dell'orto, erbe e insetti. I pollai sono piccole strutture in legno che ospitano un maschio e dieci femmine, circondati da ampi spazi aperti dove gli animali razzolano liberamente, anche nel vicino sottobosco. Raggiungono il peso ideale di oltre tre chilogrammi solo dopo un tempo minimo di dieci mesi. Grazie all'alimentazione naturale, integrata dal pascolo, la qualità della carne è eccellente, è soda e saporita, più scura sulle cosce che sul petto: un indicatore fondamentale che segnala che il pollo ha pascolato, e quindi ossigenato molto la muscolatura. “Non mangiare niente che la tua bisnonna non riconoscerebbe come cibo” Michael Pollan, In difesa del cibo