DIOCESI DI FABRIANO-MATELICA Dio onnipotente e misericordioso, guidaci al possesso della gioia eterna, perché l'umile gregge dei tuoi fedeli giunga con sicurezza accanto a te, dove lo ha preceduto Cristo, suo pastore. Egli è Dio... (Colletta IV dom Pasqua) … la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l’amore edifica. Se qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna conoscere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto. (1 Cor 8, 2-3) Ma è proprio necessario riflettere sul sacramento dell’ordine? I laici cosa centrano? Alcune ragioni 1. Comune destino di salvezza 2. Ministri grazie alla Chiesa e per la Chiesa 3. Ministero-eucaristia 4. Teologia e storia S. Agostino “Per voi sono vescovo, con voi sono cristiano” Agostino, Omelia 340, 1 Nel momento in cui mi dà timore l'essere per voi, mi consola il fatto di essere con voi. Per voi infatti sono vescovo, con voi sono cristiano. Quel nome è segno dell'incarico ricevuto, questo della grazia; quello è occasione di pericolo, questo di salvezza. Infine, quasi trovandoci in alto mare, siamo sballottati dalla tempesta di quell'attività: ma ricordandoci che siamo stati redenti dal sangue di lui, con la serenità di questo pensiero, entriamo nel porto della sicurezza; e, nella grazia che ci è comune, troviamo riposo dall'affaticarci in questo personale ufficio. Pertanto, se mi compiaccio di essere stato riscattato con voi più del fatto di essere a voi preposto, allora, secondo il comando del Signore, sarò più efficacemente vostro servo, per non essere ingrato quanto al prezzo per cui ho meritato di essere servo con voi. Tutti sulla stessa barca «So infatti che per lo più molte cose nella sacra Scrittura, che da solo non sono riuscito a capire, le ho capite mettendomi di fronte ai miei fratelli. Attraverso questa scoperta ho cercato di indagare anche questo per rendermi conto per merito di chi io ricevessi tale capacità di comprensione. È chiaro, infatti, che ciò mi è dato a pro di coloro che mi sono vicini. Ne consegue, per dono di Dio, che il senso cresce e l’orgoglio diminuisce, quando per voi imparo ciò che in mezzo a voi insegno; perché - è la verità per lo più ascolto con voi ciò che dico». S. Gregorio Magno, Omelie su Ezechiele/2, Città Nuova, Roma 1993, 49. Da duemila anni la Chiesa poggia e si appoggia sul sacerdozio ministeriale, un pilastro solido e sicuro. La semplice constatazione che al sacerdozio ordinato è legata la celebrazione dell’eucaristia è sufficiente per farcelo riconoscere, nell’orizzonte dell’ortodossia cattolica, come una stella di prima grandezza (C. Giraudo, “La teologia alla scuola della liturgia: il presbitero nella preghiera di ordinazione”, in P. Sorci (ed.), Il Presbitero nella Chiesa dopo il Vaticano II, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2005, 49-80, qui 49). Riflessione teologica tra Mistero e storia Ogni teologia rispecchia le condizioni spirituali e culturali della Chiesa all’interno della quale viene elaborata (B. Mondin, Storia della teologia: Epoca moderna, vol. 3, ESD, Bologna 1996, 418) Bisogna accettare «il fatto che la parola di Dio giunge all’uomo solo attraverso l’uomo e i suoi inevitabili, molteplici condizionamenti culturali, giù a partire da Gesù in quanto ebreo. Nel caso del cristianesimo, la diversità sta solo nelle interpretazioni di un evento che è unico e irripetibile, cioè la vita-morte-risurrezine di Gesù Cristo. Eventuali tralignamenti dell’inculturazione sono sempre possibili; essa perciò va costantemente monitorata». (R. Penna, Il DNA del cristianesimo. L’identità cristiana allo stato nascente, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 316). ll ministero ordinato G. GRESHAKE, “Il ministero sacerdotale inuna Chiesa in trasformazione” in Rivista del Clero Italiano 1/2010. Il sacramento dell’ordine tra Mistero e storia Il discorso tratterà due ambiti problematici interconnessi: l’attuale mutamento della Chiesa e il conseguente compito di sviluppare al suo interno una nuova forma di ministero sacerdotale. Entrambi gli ambiti, sia il mutamento ecclesiale sia il ministero sacerdotale, sono oggi come terreni minati e mancano su di essi pareri condivisi. È noto che il ministero del prete è solidale con la missione della Chiesa: mutando la seconda, il primo deve ripensarsi dentro una diversa pratica dell’evangelizzazione. La missione della Chiesa, però, è influenzabile dal mutamento culturale. I cambiamenti intercorsi nel tumultuoso periodo postconciliare hanno profondamente inciso non solo sull’immagine della Chiesa, ma anche sulla figura del prete. Tra Chiesa, ministero e società si stabilisce pertanto un rapporto complesso di interazione. (Brambilla F.G., Essere preti oggi e domani. Teologia, pastorale e spiritualità, Glossa, Milano 2009, 4-5) La questione del ministero è forse il test più significativo del rapporto tra Chiesa e società. (Brambilla F.G., Essere preti oggi e domani. Teologia, pastorale e spiritualità, Glossa, Milano 2009, 6) Dio chiama i suoi sacerdoti sempre da determinati contesti umani ed ecclesiali, dai quali sono inevitabilmente connotati e ai quali sono mandati per il servizio dell’evangelo di Cristo. Per questo il sinodo ha contestualizzato l’argomento dei sacerdoti, collocandolo nell’oggi della società e della chiesa e aprendolo alle prospettive del terzo millennio[…] Certamente c’è una fisionomia essenziale del sacerdote che non muta: il sacerdote di domani infatti, non meno di quello di oggi, dovrà assomigliare a Cristo. […] Altrettanto certamente la vita e il ministero del sacerdote devono anche adattarsi a ogni epoca e a ogni ambiente di vita... Da parte nostra dobbiamo perciò cercare di aprirci, per quanto possibile, alla superiore illuminazione dello Spirito Santo, per scoprire gli orientamenti della società contemporanea, riconoscere i bisogni spirituali più profondi, determinare i compiti concreti più importanti, i metodi pastorali da adottare, e così rispondere in modo adeguato alle attese umane. Dovendo coniugare la permanente verità del ministero presbiterale con le istanze e le caratteristiche dell’oggi, i padri sinodali hanno cercato di rispondere ad alcune domande necessarie …. PDV 5 Un metodo di studio adeguato: una scelta importante Dalla lex orandi alla lex credendi Significato teologico della liturgia Fare teologia a partire dalla lex orandi Cosa è la lex orandi? Come si relazione alla lex credendi? Sacramento dell’Ordine non a partire dalle “teste” di chi riflette su questo sacramento, ma dai “testi”, e non solo, con i quali la Chiesa celebra questo sacramento Ad!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! esempio per conoscere una !!!!!!! !!!!!!!!!!!!!!!!!!!! storia d’amore …. !!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!!!!! Articolo 7 IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO 1601 “Il patto matrimoniale con cui l'uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole, tra i battezzati è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento Lex orandi, lex credendi lex orandi, lex credendi L’espressione è attibuita a Prospero di Aquitania, difensore della tesi di Agostino sulla grazia. La si trova nell’Indiculus, cioè i Capitula di Celestino I (10 capitolo scritti tra il 435 ed il 442) sulla questione della grazia indirizzati contro i cosiddetti semipelagiani (Giovanni Cassiano del IV-V secolo). lex orandi, lex credendi: Indiculus “Oltre a queste inviolabili deliberazioni della beatissima ed apostolica sede, con i quali i piissimi padri, rigettata l’arroganza della pestifera novità, ci hanno insegnato ad ascrivere alla grazia di Cristo sia l’iniziale buona volontà, sia la crescita delle lodevoli propensioni, sia la perseveranza in esse sino alla fine, teniamo in considerazione anche i sacramenti (riti) della pubblica preghiera sacerdotale, che, tramandati dagli apostoli, vengono celebrati universalmente in tutto il mondo ed in ogni Chiesa cattolica, affinché la regola del pregare stabilisca la maniera del credere”. DS 246 I Tim 2,1-6: Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità. Questa è una cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti Dunque su questa regola della dottrina apostolica, nella quale è istruita la chiesa universale, affinché non divaghiamo a nostro arbitrio in una differente interpretazione, ricerchiamo che cosa pensi la stessa chiesa universale: giacché nessun dubbio potrà esserci nell’insegnamento, se ossequiosamente e in obbedienza concorderemo con essa. L’Apostolo, dunque, anzi attraverso l’Apostolo il Signore che parlava per bocca sua, ha comandato che siano rese preghiere, domande, azioni di grazie per tutti gli uomini, per i re e per coloro che vivono in dignità. Questa norma della supplica (lex supplicationjs) è osservata concordemente e con religiosa pietà da tutti i presbiteri e da tutti i fedeli, al punto che non c’è nessuna parte del mondo in cui i popoli cristiani non levino preghiere. (Prospero d’Aquitania, La vocazione dei popoli 1,12, a cura di M. A. Barbara, Città Nuova, Roma 1998, 69-70. ) Nella Epistola LIV Agostino parla della diversità dei costumi liturgici (digiuno, comunione frequente ecc.) ma li distingue con tre diversi criteri di valore: innanzitutto devono essere prese in considerazione le feste che vengono celebrate universalmente e la cui origine è dagli inizi della Chiesa (origine apostolica); poi ci sono le feste stabilite dai Concili, sia universali che locali; infine ci sono le feste proprie di alcune Chiese, purché non siano contrarie alla fede e alla morale. Ma in modo più splendido e universale questa fede dei sacri Pastori e dei fedeli cristiani è manifestata dal fatto che fin dall'antichità si celebra in Oriente e in Occidente una solenne festa liturgica: di qui infatti i santi padri e i dottori della chiesa non mancarono mai di attingere luce, poiché, come è ben noto, la sacra liturgia, «essendo anche una professione delle celesti verità, sottoposta al supremo magistero della chiesa, può offrire argomenti e testimonianze di non piccolo rilievo, per determinare qualche punto particolare della dottrina cristiana». Nei libri liturgici, che riportano la festa sia della Dormizione sia dell'Assunzione di santa Maria, si hanno espressioni in qualche modo concordanti nel dire che quando la vergine Madre di Dio salì al cielo da questo esilio, al suo sacro corpo, per disposizione della divina Provvidenza, accaddero cose consentanee alla sua dignità di Madre del Verbo incarnato e agli altri privilegi a lei elargiti. Ciò è asserito, per portarne un esempio insigne, in quel Sacramentario che il Nostro predecessore Adriano I, d'immortale memoria, mandò all'imperatore Carlo Magno. In esso infatti si legge: «Degna di PIO XII SERVO DEI SERVI DI DIO A PERENNE MEMORIA COSTITUZIONE APOSTOLICA MUNIFICENTISSIMUS DEUS LA GLORIFICAZIONE DI MARIA CON L'ASSUNZIONE AL CIELO IN ANIMA E CORPO (1950) lex orandi, lex credendi nei Padri Sacra Scrittura Uso ecclesiale (sensus fidei, Tradizione) Rito liturgico a condizione che sia di origine apostolica oppure universalmente riconosciuto (liturgia comparata) oppure locale purchè non sia contrario alla fede o alla morale lex orandi, lex credendi oggi un tentativo “Parola” in annuncio-attuazione nella celebrazione “Eucologia” come formulazione orante della fede e invocazione per scelte di vita “Ritualità” come linguaggio del corpo in contesto celebrativo Ritmi del tempo e della vita come “spazio” di attuazione del Mistero Forme cultuali di “comunicazione” della fede (arte, musica ecc.) M. Sodi, “Metodo teologico e lex orandi”, in Il metodo teologico (M.Sodi ed.), LEV 2008, 201-227, qui 212-215. Settanta volte sette Sta facenda en me piac!!! Cum saria a dì? Adè lei gambia? Bla bla bla bla bla bla Bla bla bla bla bla bla Ispirazione della PO ai riti (testi liturgici) Ispirazione del Rito dell’ordinazione del vescovo ai testi del Vaticano II Per la preghiera di ordinazione del vescovo è stato scelto il testo della Traditio Apostolica perché corrispondente alla teologia dell’episcopato del Vaticano II Archivio Bugnini, Curia Generalizia PP.Vincenziani, Raccolta documenti appartenenti a Coetus a studiis XX, De libro I Pontificalis romani, Schemata 102. Il documento dopo aver citato la LG per illustrare il significato dell’episcopato riconosce che di tutta questa dottrina nel testo in uso del Pontificale Romano “valde pauca inveniri” e che soprattutto non parla “de successione Apostolorum et quod Episcopi sunt ministri Christi, cuius partes sustinent”. Fa quindi la proposta di introdurre la preghiera della Traditio Apostolica perché ha un contenuto simile alla LG (nella quale si trovano due citazioni della TA) e soprattutto perché (“quod maius est”) in uso oggi presso la Chiesa Copta e presso la Chiesa siriaca occidentale Ispirazione del Rito dell’ord. dei presbiteri ai testi del Vaticano II (nelle parti della pregh. di ordinazione che sono di nuova composizione) LG 28 PO 2 PO 4 «È da vedere come fatale la divisione che tuttora talvolta esiste nell’insegnamento della sacramentaria: da una parte il dogma, dall’altra la celebrazione; da una parte il diritto, dall’altra la pastorale, dall’altra ancora la spiritualità. . . A quando l’apprendimento della lezione di sintesi che la teologia orientale ha sempre mantenuto (pur con dei necessari distinguo)?» M. Sodi, “Metodo teologico e lex orandi”, in Il metodo teologico (M.Sodi ed.), LEV 2008, 201-227, qui 223. Si tratta di accostarsi alla liturgia non tanto come ad un rito, quanto soprattutto ad un’esperienza teologica unica: una esperienza che racchiude in sé teoria e prassi, sempre a partire dalla celebrazione. In una situazione di complessità qual è quella in cui si dibatte anche la scienza teologica, rimettere il culto al centro è offrire la possibilità di una sintesi integrale in cui lex credendi, lex orandi e lex vivendi ritrovano il loro più radicale punto di incontro costituito dall’esperienza reale, pur in mysterio, della Ss.ma Trinità. M. Sodi, “Metodo teologico e lex orandi”, in Il metodo teologico (M.Sodi ed.), LEV 2008, 201-227, qui 227. «Ogni libro liturgico - incluse le premesse teologiche e pastorali - sia per [i presbiteri] oggetto di attento studio, sia individualmente che in fraterna comunione presbiterale. Di lì impareranno l’arte di evangelizzare e celebrare, che è condizione indispensabile per una fruttuosa ed efficace partecipazione ai divini misteri della comunità loro affidata»[i]. [i] Conferenza Episcopale Italiana, Pontificale Romano. Rito dell'Ordinazione, 15. La lex orandi è celebrazione mistagogica nella quale incontro: L’eucologia Il rito La Scrittura La Tradizione La vita della comunità locale Il metodo mistagogico O Padre, tu ci fai rivivere nell'Eucaristia l'esperienza gioiosa di san Matteo, che accolse come ospite il nostro Salvatore; fa' che possiamo sempre recuperare le nostre energie alla mensa di colui che è venuto a chiamare a salvezza non i giusti, ma i peccatori, Gesù Cristo, nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Salutáris gáudii partícipes, Dómine, quo lætus Salvatórem in domo sua convívam beátus Matthæus excépit, da, ut cibo semper reficiámur illíus, qui non iustos sed peccatóres vocáre venit ad salútem. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum. «È opportuno che coloro che sono stati battezzati perché gravemente malati e poi sono guariti sino istruiti sulla fede e conoscano il dono della vita nuova che hanno ricevuto» (can. 47) Oggi come allora …. APPROFONDIRE LA FEDE in Chiesa (comunità ed edificio) con la preghiera della Chiesa (Liturgia) si prega per capire nelle aule di studio con la speculazione intellettuale Si prega come si è capito APPROFONDIRE LA FEDE. Come? ALTARE MAESTRO MISTAGOGO MINISTRI NEOFITI DISCEPOLI Insegnamenti Chiesa Insegnamenti della S. Scrittura Chiesa Esperienza di vita S. Scrittura Esperienza di vita Liturgia Liturgia SYNODUS EPISCOPORUM - XI ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI - 2-23 ottobre 2005 L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa Proposizione 16 Catechesi Mistagogica La tradizione più antica della Chiesa ricorda che il cammino cristiano, senza trascurare l’intelligenza sistematica dei contenuti della fede, è esperienza che nasce dall’annuncio, si approfondisce nella catechesi e trova la sua fonte e il suo culmine nella celebrazione liturgica. Fede e sacramenti sono due aspetti complementari dell’attività santificatrice della Chiesa. Suscitata dall’annuncio della Parola di Dio, la fede è nutrita e cresce nell’incontro di grazia col Signore risorto nei sacramenti. La fede si esprime nel rito e il rito rafforza e fortifica la fede. Di qui l’esigenza di un itinerario mistagogico da vivere nella comunità e con il suo aiuto e che si fonda su tre elementi essenziali: 1 - l’interpretazione dei riti alla luce degli eventi biblici in conformità alla tradizione della Chiesa; 2 - la valorizzazione dei segni sacramentali; 3 - il significato dei riti in vista dell’impegno cristiano nella vita. Sarebbe auspicabile sviluppare il metodo mistagogico soprattutto con i ragazzi della Prima Comunione e con i cresimandi. Primo elemento per la mistagogia Il rito con i suoi diversi elementi «Considera, quando sei battezzato, donde viene il Battesimo, se non dalla croce di Cristo, dalla morte di Cristo. Tutto il mistero sta nel fatto che egli ha patito per te. In lui tu sei redento, in lui tu sei salvato». (Ambrogio, De sacramentis, 2, 2, 6, PL 16, 425-426). Secondo elemento per la mistagogia L’evento della storia della salvezza sul quale si fonda il sacramento Terzo elemento per la mistagogia Altre pagine bibliche Quarto elemento per la mistagogia Dall’evento-eventi al rito Quinto elemento per la mistagogia Elaborare un pensiero teologico: T I P O-A N T I T I P O Ora Padre …… Mistero, sacramento, figura, tipoantitipo, immagine-verità TEOLOGIA LITURGICA O MISTAGOGICA MISTAGOGIA OMELIA MISTAGOGICA CATECHESI MISTAGOGICA Bibliografia Castellucci E., Il Ministero ordinato, Queriniana, Brescia 2002. (€ 26,00) Ferraro G., Ministri di salvezza, Centro Studi Cammarata, Caltanisetta 2003. (€ 10,00) Brambilla F.G., Essere preti oggi e domani. Teologia, pastorale e spiritualità, Glossa, Milano 2009. (€ 12,00) Entriamo in cattedrale per conoscere il sacramento dell’ordine