Speciale_lenti a contatto_POmarzo2012

annuncio pubblicitario
La ricerca della lente definitiva
Lenti a contatto: una primavera di congressi
Bausch + Lomb Iom S.p.A.
20050 Macherio MI - Via Pasubio 34
Ciba Vision S.r.l.
30020 Marcon VE - Via E. Mattei 11
CooperVision S.r.l.
20020 Lainate MI - Via Bariola 101/103
Kontakt Lens V.A.O. S.r.l.
80128 Napoli NA - Vico Acitiollo 106
Occhio x Occhio S.r.l.
44124 Ferrara FE - Via Renata Viganò 6
Sauflon Italia S.r.l.
00149 Roma RM - Via Romilia 31
Schalcon S.p.A.
00125 Roma RM - Via di Saponara 612
Vita Research S.r.l.
00040 Ariccia RM - Via Variante di Cancelliera 4
La ricerca
della lente definitiva
Tim Giles - Head of Global Medical Affairs, Vision Care,
Inma Pérez-Gómez - Head of Professional Affairs for Vision Care, EURMEA
Mark Draper - Global Brand Manager for DAILIES
Apparso per la prima volta su Optician, 07.10.11.
Si ringraziano gli autori e la casa editrice per la gentile concessione a tradurre e pubblicare l’articolo.
“Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un singolo passo” Proverbio cinese
L
eonardo da Vinci aveva abbozzato alcune
idee sull’ingegnoso concetto (anche se poco
elegante) di posizionare l’occhio a contatto con
un’ampolla piena d’acqua, compiendo, in questo modo,
probabilmente il primo passo nello sviluppo delle lenti
a contatto. Velocemente, in 500 anni, la tecnologia ha
fatto passi da gigante, eppure la ricerca della lente
definitiva continua.
Definiamo la ricerca
Negli ultimi 20-25 anni, le lenti a contatto morbide
hanno subito una fortissima evoluzione nel tentativo
continuo di soddisfare in maniera definitiva i desideri
dei portatori di sentirsi come se non s’indossasse alcuna
lente a contatto.
L’obiettivo sfidante, quindi, è quello di soddisfare
le necessità e le aspettative dei portatori di lenti a
contatto e degli applicatori, evitando i problemi di
comfort quotidiano che contribuiscono all’abbandono
dell’uso delle lenti. La motivazione per farlo è veramente
inoppugnabile. I benefici che le lenti danno ai portatori
sono ben documentati e si possono vedere in ogni
attività commerciale del settore ottico.
I benefici funzionali come una visione più naturale,
l’assenza di impedimenti nella pratica dello sport,
niente più occhiali che scivolano o si appannano, sono
implementati dai benefici emotivi come: una maggiore
sicurezza a scuola per i bambini1, attraverso un aspetto
più naturale e il mantenimento di un aspetto giovanile
per i presbiti.
Inoltre, diversi studi hanno dimostrato come i portatori
di lenti a contatto contribuiscano maggiormente al
fatturato annuale del punto vendita e siano più fedeli
al proprio professionista rispetto a chi utilizza solo
gli occhiali2.
A questo scopo, la lente a contatto ideale dovrebbe
aspirare al “Santo Graal”, ovvero, la fusione vincente dei
4 obiettivi chiave: comfort, visione, salute e praticità.
La lente a contatto ideale dovrebbe poter fornire tutte
queste caratteristiche a tutti i portatori e per tutto
il tempo. Ciascuna caratteristica rappresenta inoltre
una proprietà della lente che può entrare in conflitto
con uno degli altri obiettivi chiave.
Ad esempio, il silicone permette di costruire lenti
con una elevata trasmissibilità all’ossigeno, ma le
sue caratteristiche idrofobe possono interferire con
Fig. 1 Le 4 proprietà chiave che la lente ideale dovrebbe
offrire sono: comfort, visione, salute e praticità.
Tabella 1
la bagnabilità della lente: un fattore chiave per visione
e comfort. Il porto esteso offre praticità, ma comporta
rischi leggermente maggiori.
La sfida è ottimizzare le caratteristiche desiderate
minimizzando i problemi che comportano.
Il viaggio
Negli ultimi dieci anni abbiamo visto progressi notevoli
nelle geometrie delle lenti a contatto e nella chimica
dei polimeri.
Con la salute come maggiore preoccupazione, la “ricerca”
si è focalizzata principalmente sulle lenti a contatto
con il Dk/t più alto, per prevenire l’ipossia corneale. La
capacità del silicone di trasmettere l’ossigeno in quantità
molto superiori rispetto a quelle dei primi idrogel a
base di HEMA ha aperto lo sviluppo del materiale del
Silicone Idrogel (SiHy).
La tabella 1 fornisce una panoramica delle principali
lenti a contatto sferiche in Silicone Idrogel attualmente
disponibili sul mercato.
Su numerosi tipi di materiali SiHy sono state apportate
delle variazioni, come la massimizzazione del Dk e
l’aumento della bagnabilità, nel tentativo di rendere
le lenti a contatto più biocompatibili e confortevoli.
Diversi produttori hanno affrontato la sfida di rendere
le lenti SiHy bagnabili, confortevoli e resistenti ai
depositi, utilizzando differenti strategie con diverso
esito. Alcune lenti SiHy utilizzano superfici innovative
trattate al plasma per aumentarne la bagnabilità, mentre
altre incorporano agenti umettanti e cambiamenti del
polimero.
Soprattutto, l’utilizzo di materiali in Silicone Idrogel
ad alta permeabilità all’ossigeno ha ridotto in maniera
significativa i casi correlati ad ipossia, sia nel porto
diurno che esteso.
Le complicanze legate all’ipossia, come microcisti, strie,
iperemia bulbare e limbare, sono state praticamente
eliminate nei portatori di lenti a contatto in Silicone
Idrogel3.
Contemporaneamente agli sviluppi osservati nella
chimica dei polimeri, ci sono stati grossi passi avanti
anche nella geometria ottica delle lenti, raggiungendo
l’obiettivo di una maggior qualità ottica e una visione
più nitida. Le ottiche asferiche correggono l’aberrazione
sferica dell’occhio, zone toriche anteriori e posteriori
permettono la correzione dell’astigmatismo e diverse
geometrie innovative ora correggono la presbiopia. Le
lenti a contatto in Silicone Idrogel ora sono disponibili
in un gran numero di geometrie e parametri così da
correggere le ametropie sferiche, l’astigmatismo e la
presbiopia.
Geometrie avanzate hanno reso le lenti morbide toriche
molto più confortevoli e la loro applicazione molto più
facile e prevedibilie. Inoltre, grazie al perfezionamento
dei metodi e delle tecnologie di produzione, è stato
possibile eliminare molte distorsioni ottiche e difetti,
vera piaga delle lenti prodotte per stampaggio.
Questi miglioramenti significativi hanno spinto le
lenti in Silicone Idrogel verso una posizione di rilievo,
dimostrando in Europa una crescita importante
rispetto ad altri materiali per lenti a contatto 4, e
sono generalmente considerate all’avanguardia nella
tecnologia delle lenti morbide.
Sicuramente è solo questione di tempo prima che i
materiali In Silicone Idrogel sostituiscano quelli in HEMA,
proprio come in passato le lenti rigide gas permeabili
(RGP), più permeabili all’ossigeno, hanno soppiantato
le lenti in PMMA.
Gli ostacoli
“Per affrontare il viaggio più difficile dobbiamo
procedere un passo alla volta, continuando ad andare
avanti” Proverbio cinese
Abbiamo già raggiunto l’obiettivo? Non proprio.
Nonostante gli impressionanti passi avanti, rimangono
diversi problemi irrisolti che ostacolano professionisti della
visione, ricercatori, scienziati, produttori (e portatori di lenti
a contatto) sulla strada della lente a contatto perfetta.
Comfort della lente
La paura della mancanza di comfort è la principale
barriera per chi prova le lenti a contatto per la prima
volta, e il comfort ha una ruolo chiave per i circa 125
milioni di portatori di lenti a contatto nel mondo.
Una recente ricerca stima che il tasso di drop-out sia
del 15.9% in USA, del 17% nel continente americano,
del 31% in Asia e del 30.4% in Europa5.
In questo studio il discomfort risulta la prima ragione di
abbandono. Il 41.9-52.9% di chi ha abbandonato l’uso
delle lenti ha citato il discomfort come ragione principale.
Fattori come la geometria della lente, l’appoggio sulla
cornea e la formazione di depositi, possono influenzare
il comfort durante l’uso delle lenti a contatto. In ogni
caso, il sintomo più comune sperimentato con l’uso delle
lenti è la secchezza oculare6. A questo proposito, la
caratteristica più importante di una lente a contatto
morbida è la superficie e la sua interazione con il film
lacrimale.
Indipendentemente dal motivo, il numero di lamentele
relative al comfort e il successivo abbandono delle
lenti, indica che il porto delle lenti a contatto morbide
non è ancora stato ottimizzato.
Stabilità del film lacrimale
Un film lacrimale stabile è fondamentale per poter
utilizzare le lenti confortevolmente e con successo.
Il DEWS (Dry Eye WorkShop, Seminario sull’Occhio
Secco) cita la scarsa stabilità del film lacrimale come
un meccanismo chiave nel processo della secchezza
oculare di origine evaporativa, il che include l’occhio
secco associato all’uso di lenti a contatto7.
Il film lacrimale si considera stabile quando il film precorneale e/o pre-lente supporta in maniera continua
l’integrità dei suoi strati così da mantenere la bagnabilità,
prevenire la disidratazione e avere una superficie
otticamente valida. La ricerca suggerisce che le alterazioni
dello strato lipidico abbiano un ruolo predominante
nella mancanza di stabilità del film lacrimale. Queste
alterazioni consistono in una distribuzione irregolare dei
lipidi lacrimali, che comporta l’evaporazione dello strato
acquoso e, di conseguenza, la sensazione di secchezza
oculare come il discomfort8. Sembra che le lenti a contatto
attualmente in commercio possano destabilizzare il film
lacrimale, assottigliandone la componente lipidica, come è
verificabile dalla diminuzione dei tempi di break-up della
lacrima e dalla presenza di staining corneale9. L’uso di
lenti a contatto può aumentare l’evaporazione del film
lacrimale, contribuendo alla sensazione di secchezza
sperimentata dai portatori10. Recentemente, le nuove
tecnologie, nel tentativo di risolvere questi problemi,
hanno previsto l’inserimento di agenti umettanti e
idratanti. In alcuni casi l’agente umettante rimane nella
matrice della lente per mantenerne la lubrificazione. In
altri casi, l’agente umettante è rilasciato nella lacrima.
Il rilascio graduale degli agenti umettanti durante tutto
il giorno, attivato dall’ammiccamento, ha dimostrato
un’eccezionale stabilità del film lacrimale11.
Queste innovazioni sono le benvenute e hanno fornito
un certo grado di miglioramento nel comfort durante
l’uso delle lenti a contatto, ma ad oggi, nessuna lente
in Silicone Idrogel offre il necessario supporto allo
strato lipidico del film lacrimale.
Proprietà di superficie
I materiali delle lenti a contatto devono essere progettati
o successivamente modificati con lo scopo di sostenere
la salute oculare e fornire un comfort continuo. Tuttavia,
alcune proprietà di superficie rendono le lenti in Silicone
Idrogel più idrofobiche, legando così i depositi lipidici che,
accumulandosi sulle lenti nel tempo, causano discomfort
e riduzione dell’acuità visiva12.
Per ottenere una vera compatibilità con la cornea e il
film lacrimale è necessario che la superficie della lente
imiti la cornea stessa, legandosi allo strato acquoso
idrofilico ma resistendo ai depositi.
Tenendo in considerazione l’alto contenuto d’acqua della
cornea e del film lacrimale, una lente con un design
unico con contenuto d’acqua variabile dal nucleo alla
superficie potrebbe essere una soluzione per mediare
tra l’elevata trasmissibilità all’ossigeno delle lenti in
silicone idrogel e la naturale composizione del loro
punto di contatto.
In assenza di una tale “panacea”, la bagnabilità della
lente rimane l’obiettivo più importante e forse l’uso
di lenti giornaliere è la miglior soluzione a questo
insidioso problema.
Staining corneale indotto dalla soluzione di manutenzione
È stato dimostrato che l’incompatibilità tra il sistema di
manutenzione e il materiale Silicone Idrogel può indurre
staining corneale13. Lo stesso studio ha dimostrato
un’incidenza dello staining corneale inferiore con
l’utilizzo di un sistema a base di perossido d’idrogeno
in associazione all’uso di lenti SiHy13.
Uso di lenti a contatto e eventi avversi
Anche se l’uso di materiale SiHy ha eliminato la maggior
parte delle complicanze associate all’ipossia, rimangono
altri eventi avversi relativi all’uso delle lenti a contatto
che possono ancora accadere, come le riposte infettive
o infiammatorie. Questi eventi includono ma non sono
limitati a: cheratite microbica, microcisti epiteliali, staining
epiteliale, infi ltrati, cambiamenti delle papille nella
congiuntiva tarsale, iniezione congiuntivale, iridite e altre.
La ricerca continua
“Quando hai completato il 95 per cento del tuo viaggio,
sei solo a metà strada.” Proverbio giapponese
È stata fatta molta strada nella ricerca della lente a
contatto definitiva, ma il viaggio non è ancora finito.
Sono stati fatti molti passi avanti nelle aree fondamentali
del comfort, della visione, della salute e della praticità,
ma ne rimangono ancora da fare per poter rispondere
alle aspettative e ai bisogni.
Le necessità maggiori sono quelle di un maggiore
comfort durante l’uso e la riduzione degli eventi
avversi. Per i nuovi e gli attuali portatori, il comfort
è un bisogno fondamentale, e la stabilità del fi lm
lacrimale nel determinare il comfort della lente ha
un ruolo ben definito.
Citando Brien Holden: “Oggi abbiamo le migliori lenti
di sempre: ben progettate, con un’alta trasmissibilità
all’ossigeno e con buone superfici.
Quello che ci serve è un film lacrimale che si comporti
come se la superficie della lente fosse uguale alla
superficie oculare.
La nostra ricerca indica che la barriera fondamentale al
comfort si può superare creando una nuova generazione
di lenti a contatto con superfici che rimangono a lungo
lubrificate e umettate14”.
Altri due esperti di contattologia condividono lo stesso
pensiero: “il discomfort/secchezza è ancora un enigma
e il Santo Graal della contattologia è sicuramente una
lente a contatto con una superficie tale da permettere
la formazione di un film lacrimale stabile come lo è
sulla cornea e la congiuntiva” spiega Desmond Fonn15.
E secondo Donald Korb: “Inoltre, sembrano essere
necessari nuovi materiali per le lenti a contatto, che
si avvicinino ancora di più alla superficie oculare per
avere una bagnabilità ottimale10”.
Per i professionisti della visione il miglioramento della
salute oculare continuerà sicuramente ad essere una
necessità primaria nel progresso dei prodotti futuri.
Purtroppo non importa quanto siano ben progettate,
sviluppate e costruite, nessuna lente a contatto potrà
mai evitare totalmente una risposta avversa, in termini
di salute oculare.
Inoltre dato che la lente non è utilizzata nel vuoto ma
nell’occhio del portatore, è soggetta a fattori individuali
che non possono essere controllati.
I portatori di lenti a contatto, come tutti gli esseri
umani, commettono errori, intenzionalmente e non.
La mancanza di compliance sarà sempre un problema e
per i professionisti che si occupano di salute e sicurezza
oculare, sembra prudente adottare modalità d’uso
delle lenti con il maggiore tasso di compliance, come
la modalità giornaliera e mensile16.
C’è ancora molto da scoprire, imparare e comprendere.
Come già appurato, i benefici che possono derivare
dalle lenti a contatto, sia per i vostri portatori che
per la vostra attività, sono tanti, quindi i progressi
nella tecnologia delle lenti a contatto continueranno,
a piccoli passi e salti quantici.
Oggi sono in fase di sviluppo lenti a contatto con
circuiti incorporati, lenti che rilasciano farmaci e o come
inlays e onlays corneale.
Quando pensiamo al di fuori del blister, l’unico limite
è la nostra immaginazione.
Bibliografia
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Lenti a contatto:
una primavera di congressi
A cura di Laura Boccardo
I
n un mondo in continua evoluzione come quello
della contattologia, i congressi offrono un’occasione
imperdibile di incontro fra le aziende, i ricercatori,
gli applicatori esperti e i colleghi. La stagione dei
congressi internazionali si è aperta a gennaio con il Global
Specialty Lens Symposium 2012, che si è tenuto nella
ormai tradizionale cornice del Paris Hotel & Casino a Las
Vegas. Il comitato scientifico diretto da Craig Norman ha
svolto ancora una volta un lavoro ammirevole, che ha
visto la partecipazione di quasi cinquecento professionisti,
provenienti da venticinque paesi del mondo. Il programma
abbraccia tutti gli aspetti della contattologia specialistica:
la correzione della presbiopia, l’applicazione di lenti su
cornee irregolari, l’impiego di lenti sclerali e prostetiche, il
controllo della miopia e la gestione del paziente pediatrico.
I prossimi mesi sono ricchi di appuntamenti altrettanto
interessanti, sia in Europa, sia oltreoceano. Dal 19 al 22
aprile si terrà a Phoenix la sesta edizione di Vision by
Design, il convegno organizzato dall’Accademia Americana
di Ortocheratologia. Durante i quattro giorni di congresso
verranno proposti sia corsi introduttivi per chi si avvicina
per la prima volta all’ortocheratologia, sia corsi pratici e
relazioni per gli applicatori più esperti. Interverranno relatori
da ogni parte del mondo e questo sarà anche il primo degli
appuntamenti organizzati dall’Accademia Internazionale
di Ortocheratologia (AIO) nei diversi continenti. A marzo,
infatti, è stato organizzato a Hangzhou, in Cina, il congresso
della sezione Asiatica della AIO, mentre a giugno sarà la
volta dell’Europa, a Madrid, con il primo convegno di EurOK.
A marzo si è tenuto a Veldhoven il Congresso Olandese
di Lenti a Contatto (Nederlandse Contactlens Congres,
NCC 2012). Questo convegno, che è giunto alla sua quarta
edizione e si svolge ogni due anni, ha raccolto nel 2010
la bellezza di oltre 1.600 partecipanti, a testimoniare la
straordinaria vitalità della contattologia nei Paesi Bassi. Il
tema di quest’anno è stato “Getting in Control”, facendo
espressamente riferimento al controllo della progressione
miopica. In realtà gli argomenti hanno spaziato dalle lenti
toriche, multifocali e sclerali, fino all’utilizzo appropriato
delle soluzioni per la manutenzione. Non tutto il programma era in fiammingo, ma circa la metà delle relazioni si è
tenuta in lingua inglese da relatori internazionali.
Dal 10 al 12 maggio, chi vorrà partecipare al 39° Congresso dei costruttori di lenti a contatto (EFCLIN: European
Federation of the Contact Lens and IOL Industries), potrà
approfittare per visitare Budapest in una stagione davvero
favorevole. Il convegno, dal tema “Discover the future”,
permetterà ai partecipanti di gettare uno sguardo sulle
tecnologie più all’avanguardia nel campo della produzione
delle lenti a contatto. Sempre a maggio, dal 24 al 27, avrà
luogo il congresso della British Contact Lens Association,
giunto ormai alla sua trentaseiesima edizione. La BCLA
Conference & Exibition si terrà quest’anno a Birmingham.
Il programma prevede sessioni sulla presbiopia, il controllo
della miopia, il rapporto fra lenti a contatto, nutrizione e
ambiente, l’utilizzo delle lenti a contatto nello sport, l’impiego della fluoresceina e l’interpretazione dello staining
corneale, la comunicazione efficace con il paziente. A chi
non pensa solo al lavoro, gli organizzatori promettono
una scoppiettante cena di gala in tema vecchio west,
con cowboys, cowgirls, sceriffi e banditi.
Bausch + Lomb
Una nuova geometria
per una visione chiara, nitida e costante
Joe Barr, OD, MS, FAAO
Vice President Global Clinical & Medical Affairs and Professional Services Vision Care Bausch + Lomb
C
reare una nuova geometria per lente a contatto che soddisfi le esigenze dei pazienti
astigmatici è una sfida anche per i migliori
progettisti del settore. Per affrontare questa situazione i ricercatori di Bausch + Lomb hanno iniziato
partendo da zero, senza idee troppo sbalorditive
oppure troppo banali, ma senza porsi alcun tipo
di ostacolo per raggiungere il successo. Il risultato
di questo processo è la nostra ultima geometria
per lente torica: PureVision®2 HD For Astigmatism.
PureVision2 HD For Astigmatism è l’unica lente torica
silicone hydrogel toric realizzata con la tecnologia
High Definition™ Optics in tutti i meridiani per ridurre l’aberrazione sferica positiva insita nell’occhio
umano così come quella normalmente indotta dalla
superficie delle lenti a geometria sferica.
Il disegno High Definition Optics™ in tutto il range
di poteri dà ai pazienti una visione chiara e nitida
per tutto il giorno anche in ambienti con bassa
luminosità. Oltre alla geometria ottica innovativa
sono stati realizzati diversi studi sperimentali per
comprendere meglio la dinamica delle palpebre,
uno degli elementi più importanti che determina
l’instabilità delle lenti toriche. I nostri ricercatori
e progettisti hanno realizzato una geometria per
l’orientamento e la stabilizzazione delle lenti che
è risultata essere assolutamente esclusiva: l’Auto
Align Design™.
FIGURA 1.
Profili dello spessore di PureVision Toric (A) e
PureVision2 HD For Astigmatism (B), dove il colore
rosso indica la porzione più spessa della lente, ed il
blu quella più sottile.
una sensazione naturale tutto il giorno, e una soluzione di confezionamento
arricchita ed idratante per garantire un
comfort eccellente già all’inserimento
della lente.
Nell’applicazione di lenti a contatto
toriche ai pazienti è importante considerare tutti gli aspetti dell’utilizzo con
successo delle lenti: visione, comfort e
sicurezza d’uso.
I pazienti sono in cerca di lenti a contatto
che offrano una visione costantemente
chiara e nitida per tutto il giorno senza
compromettere il comfort d’uso. A questo
proposito il dr. David Geffen, OD, FAAO,
afferma: “Loro vogliono quella particolare visione più chiara e nitida per i loro
stili di vita attivi, e questo li spinge ad
inviarmi
altri
pazienti.”
in
nvi
v ar
a rm
m i altr
ri p
azie
az
e ntt i .
Per favorire il centraggio la lente PureVision2
o n2
2
HD For Astigmatism è stata realizzata con un
diametro più ampio, che ottimizza lo spessore
o re
e
del sistema di bilanciamento rispetto alla lente
n te
PureVision Toric (Fig. 1). Questo consente una
na
sensazione d’uso più confortevole, mantiene
e la
stessa ampiezza della zona ottica di PureVision
sio
ion
n
Toric e supporta l’Auto Align Design.
ComfortMoist™ ha due caratteristiche chiave:
ave:
e
una geometria con bordi sottili e arrotondati che
permette uno scorrimento dolce e graduale della
ella
palpebra dalla lente alla congiuntiva per offrire
rire
CIBAVISION: una nuova era per le lenti a contatto,
una nuova era per il comfort
A
LCON - CIBA VISION, leader mondiale nell’eye
care, si sta preparando al lancio in ITALIA di
DAILIES TOTAL1®, le nuove lenti a contatto
giornaliere in Silicone Idrogel con gradiente acqueo.
Le lenti a contatto in Silicone Idrogel DAILIES TOTAL1®
con gradiente acqueo rappresentano una nuova era
in termini di comfort. Sono le prime, infatti, con
contenuto d’acqua che passa dal 33% nel nucleo
della lente a oltre l’80% sulla superficie.
Grazie a questa innovativa tecnologia, presentano
il più alto grado di lubricitài e la più elevata trasmissibilità all’ossigenoii di qualsiasi lente a contatto
giornaliera presente sul mercato per comfort eccezionale dalla mattina alla sera.
Un eccezionale livello di comfort
Una ricerca ha dimostrato che il 44% iii di coloro
che indossano lenti a contatto avverte un senso
di fastidio e discomfort. Tale disagio rappresenta la
ragione principale di abbandono delle lenti a contatto
(48%)iv. Questo valore è ancora più significativo se
si considera che ogni anno in Europa sono circa 2,6
milioni le persone che smettono di indossare le lenti
a contatto. Inoltre la paura di avvertire fastidio con
le lenti rappresenta anche una delle principali barriere che ostacola l’ingresso di potenziali portatoriiv.
Le lenti DAILIES TOTAL1® sono state progettate
per risolvere questo problema. Si tratta di lenti a
contatto che forniscono un comfort eccellente per
l’intera giornata e presentano la maggior lubricità
rispetto alle principali lenti a contatto disponibili.
“La possibilità di rendere disponibile questa tecnologia
innovativa, in grado di offrire il necessario grado di
comfort per l’intera giornata, potrebbe fare davvero
la differenza nella vita delle persone. I motivi più
comuni di insoddisfazione tra i portatori di lenti sono
infatti il senso di fastidio, la secchezza e il rossore
agli occhi, avvertiti particolarmente a fine giornata.
Adesso possiamo invitare tutti coloro che avevano
smesso di usare le lenti per mancanza di comfort a
provarle di nuovo”, commenta Marica Lava, Head of
Professional Affairs di CIBA VISION – ALCON Italia.
Il gradiente acqueo
Le lenti DAILIES TOTAL1® sono le prime con gradiente
acqueo: un contenuto d’acqua che passa dal 33%
nel nucleo della lente a oltre l’80% sulla superficie.
Questa tecnologia unica rende la superficie della
lente eccezionalmente lubrificata. L’innovazione
del gradiente acqueo delle lenti DAILIES TOTAL1®
è realizzata tramite la tecnologia LightStream® 3
progettata da CIBA VISION.
• Nel nucleo. Materiale in Silicone Idrogel a basso
contenuto d’acqua (33%), per elevata trasmissibilità
all’ossigeno (Dk/t di 156 @ -3.00D) - la più alta rispetto
a tutte le lenti a contatto giornaliere disponibiliii.
DAILIES TOTAL1®: la più alta trasmissibilità all’ossigeno
attraverso l’intera lente a contatto e in tutta la
gamma di poteri disponibili*
* Rispetto alle lenti a contatto giornaliere
• La zona di transizione. Tra il nucleo e la superficie
delle lenti DAILIES TOTAL1® è collocata una “zona
di transizione” in cui il contenuto d’acqua passa dal
33% ad oltre l’80%.
• La superficie. In superficie, questa lente presenta
una quantità d’acqua superiore all’80%, che imita
il contenuto d’acqua della cornea.
Le catene polimeriche idrofiliche (amanti dell’acqua)
riducono l’attrito e aiutano a ridurre l’interazione
con i delicati tessuti oculari.
DAILIES TOTAL1® offre livelli elevatissimi di
soddisfazione del portatore
Gli studi dimostrano che le nuove lenti a contatto
mantengono il 100% della loro lubricità, anche dopo
essere state indossate per un’intera giornataii.
DAILIES TOTAL1® offre elevatissimi livelli di soddisfazione al portatore. Alcuni test clinici hanno
dimostrato chev:
•
il 93% dei portatori si è dichiarato soddisfatto
delle lenti DAILIES TOTAL1®
•
il 93% dei portatori ha applicato con successo la lente
•
L’88% dei portatori concorda che le nuove DAILIES TOTAL1® regalano una sensazione piacevole
per chi le indossa (e il 76% riferisce che questa
sensazione dura tutta la giornata)
•
l’83% dei portatori trova le lenti così confortevoli
da non sentirle (il 74% riferisce che questa sensazione si prova anche alla fine della giornata).
“Siamo estremamente orgogliosi di lanciare DAILIES
TOTAL1®, le prime lenti a contatto in Silicone Idrogel con gradiente acqueo. Grazie ad un approccio
completamente innovativo nella ricerca del massimo
comfort, il nostro team di sviluppo è stato in grado
di realizzare lenti a contenuto d’acqua variabile ad
altissime prestazioni. Progettate per essere al passo con le necessità sempre più esigenti del nostro
attuale stile di vita, esse risolvono i problemi di
discomfort e di uso non costante nel tempo, che
hanno influenzato negativamente il settore della
vision care”, afferma Erich Bauman, OD, R&D Program
Leader di DAILIES TOTAL1®. “Dalle prove effettuate,
quattro soggetti su cinque si sono trovati d’accordo
nell’affermare che le lenti DAILIES TOTAL1® sono
così confortevoli che sembra di non indossarle”v.
Informazioni tecniche
Le lenti DAILIES TOTAL1® hanno un diametro di 14,1
millimetri, una curva base di 8,5 millimetri e uno
spessore del centro di 0,09 millimetri a -3.00D. Sono
realizzate con un nuovo materiale, chiamato Delefilcon
A, che ha un modulo di elasticità di 0,7 MPa.
Le lenti DAILIES TOTAL1® sono disponibili in confezioni
prova da cinque lenti, e in confezioni destinate alla
vendita da 30 e 90 lenti a contatto. Sono inizialmente
offerte con poteri (diottrie) da -0,50 a -6,00 (incr.
0,25 D) e da -6,50 a -10,00 (incr. 0,50 D).
[i] Sulla base del rapporto tra i valori di trasmissibilità all’ossigeno delle lenti, CIBA VISION® data on file, 2010
[ii] Basato sul coefficiente di frizione critico misurato con metodo di piano inclinato; significatività dimostrata al livello 0.05; CIBA VISION® data on file, 2011
[iii] Rapporto Europeo – fornitore esterno, 2010
[iv] CIBA VISION data on file, 2008
[v] In uno studio clinico con 80 portatori, CIBA VISION® data on file, 2011
CooperVision
presenta la nuova lente a contatto multifocale
Silicone-Hydrogel Biofinity® Multifocal
C
ooperVision Italia presenta Biofinity multifocal, la nuova lente a contatto multifocale che
coniuga uno straordinario comfort di utilizzo
ed un’eccellente visione a tutte le distanze. Biofinity multifocal è la nuova risposta CooperVision
alla popolazione in età di presbiopia.
CooperVision ha completato la linea silicone hydrogel
Biofinity con una lente multifocale che, in base agli
studi clinici ed alla risposta dei professionisti del
settore, rende l’applicazione delle lenti a contatto
multifocali ancor più confortevole e di estremo successo. L’avanzamento dell’età porta con sé oltre alla
presbiopia anche una maggiore secchezza oculare ed
il materiale naturalmente bagnabile con cui Biofinity
multifocal viene prodotta, la rende capace di legare
l’acqua al materiale, minimizzando la disidratazione.
Aquaform® Comfort Science™
Biofinity multifocal è realizzata con Aquaform® Comfort Science™ una tecnologia che utilizza catene di
siloxano più lunghe, con un ridotto contenuto di
silicone nella lente. Un minor contenuto di silicone
significa poter offrire una lente con un modulo più
basso e quindi una lente a contatto più morbida e
flessibile. La presenza di lunghe catene di siloxano contribuiscono ad una più elevata permeabilità
all’ossigeno.
Negli studi clinici Biofinity multifocal ha mostrato
ottime performance, rispetto ad altri brand, relativamente a diversi aspetti come il comfort a fine giornata, la qualità visiva e la propensione a continuare
ad utilizzare questa lente da parte dei portatori.
Balanced Progressive™ Technology
L’esclusiva tecnologia CooperVision
CooperVision ha lavorato a stretto contatto con i
professionisti del settore per sviluppare un percorso
applicativo ottimizzato. Questo insieme alla Balanced
Progressive™ Technology agevola il professionista
nell’applicazione delle lac ed offre al portatore una
straordinaria esperienza di porto che combina, facilità, comfort e salute oculare.
Biofinity multifocal utilizza la Balanced Progressive
Technology, che con le due geometrie D e N sfrutta
la risposta corticale per migliorare la visione (già
utilizzata nella gamma Proclear multifocal) offrendo
all’ottico, anche nel segmento Silicone Hydrogel, la
possibilità di effettuare applicazioni personalizzate
a seconda delle esigenze visive dei portatori.
Uno degli aspetti più importanti per CooperVision
nello sviluppo di Biofinity multifocal è stato ascoltare
le esigenze degli applicatori. Infatti, la collaborazione
degli applicatori che lavorano quotidianamente con i
propri portatori e la consapevolezza che ogni occhio
è unico ha consentito a CooperVision di presentare
ancora una volta una nuova lente a contatto dalla
straordinaria esperienza di porto.
Biofinity multifocal si è dimostrata una lente estremamente confortevole e ciò è fondamentale per i
portatori di lenti a contatto in età di presbiopia.
Inoltre, la Balanced Progressive Technology la rende
una lente a contatto estremamente versatile ed
adatta anche ai portatori più esigenti.
Biofi nity multifocal ha incontrato i favori anche
del mercato francese dove è stata presentata, nel
2010, ad un numero limitato di clienti, tra cui la
Dr.ssa. Catherine Peyre, oftalmologa di Parigi che
ha dichiarato “ho notato una miglior tollerabilità
della lente ed una minore disidratazione nei portatori, un miglior comfort durante l’intera giornata
di porto, fino a sera. Inoltre la lente ha anche una
miglior consistenza e questo la rende più facilmente
manipolabile”.
Parametria disponibile
Biofinity multifocal è disponibile con potere sferico
da +6.00 D a -8.00 D, in 4 addizioni +1.00, +1.50,
+2.00, +2.50 con entrambe le geometrie D (centro
lontano) e N (centro vicino) . Biofinity multifocal
può essere utilizzata a porto continuo (30 giorni,
29 notti) in tutta Europa.
Kontakt Lens V.A.O. per distinguersi
dalla massa attraverso la giusta strategia
F
ronteggiare gli attuali problemi del mercato con uno stratagemma che garantisca
di combattere la concorrenza sempre più
agguerrita attraverso una strategia commerciale
definitiva!
La Kontakt Lens V.A.O., società operante nel settore
della contattologia da oltre 25 anni, sempre attenta
alle esigenze ed ai problemi che questo mercato
si trova ad affrontare, è lieta di presentare uno
stratagemma che possa garantire, a coloro che
sono stufi di combattere la concorrenza sempre più
agguerrita, una strategia commerciale definitiva!
Parliamo di PRODOTTI PERSONALIZZATI!
Chiunque abbia un’attività commerciale, si è trovato almeno una volta nella vita a fronteggiare un
cliente irritato per aver trovato lo stesso prodotto
ad un prezzo inferiore in un altro negozio.
Di fronte ad un simile problema, le soluzioni sono
molteplici, ma pur sempre atte a cercare di recuperare la fiducia persa del cliente. Ora provate ad
immaginare di poter, una volta per tutte risolvere
il problema alla base, affinché non ci siano più i
presupposti per cui il problema si possa verificare.
La Kontakt Lens V.A.O. offre la possibilità di una
personalizzazione completa di tutta la gamma dei
prodotti di contattologia (tutti i tipi di lenti a
contatto e tutti i tipi di soluzione) affinché non
ci possa essere mai più un termine di paragone
tra Voi ed i vostri concorrenti.
La nostra idea di personalizzazione, non si limita
ad una semplice etichettatura di una confezione di
lenti a contatto ma, su vostra specifica richiesta,
abbiamo la possibilità di creare un packaging ad
hoc per Voi.
Ad esempio, potremmo realizzare un pack di:
lenti giornaliere in confezioni da 10 o più lenti;
lenti toriche in confezioni singole o più;
confezioni di lenti singole a ricambio mensile.
Anche nei materiali di ultima generazione quali
Siliconi Hydrogel con il vostro marchio.
Avrete in questo modo:
• una esclusiva assoluta;
• renderete accessibile ai vostri clienti un prodotto
che oggi è visto ancora come “troppo caro”;
• assesterete un duro colpo alla concorrenza, proponendo prodotti innovativi e qualitativamente superiori.
Ma c’è dell’altro…
L’importanza di distinguersi dalla massa con un prodotto a marchio proprio, non è solo un escamotage
per combattere la concorrenza, è soprattutto un
plus per guadagnare in immagine nei confronti di
tutti coloro che lavorano con “i prodotti di massa”.
KONTAKT LENS V.A.O. Srl
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Quindicinali
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Azienda Certificata
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SILICONE HYDROGEL:
LA RISPOSTA DELLA KONTAKT LENS V.A.O.
CRAZY LENS, PER UNO SGUARDO DA EFFETTI
SPECIALI!
Le lenti a contatto Only One “CrazyLens”, rappresentano la più recente evoluzione in fatto di
effetti speciali.
Disponibili in pratiche confezioni da due lenti,
con 6 differenti design, donano al portatore uno
sguardo decisamente... speciale!
Il motivo di riproporre un prodotto legato quasi
esclusivamente a due periodi dell’anno (carnevale e
halloween) nasce da una richiesta che spesso non
poteva essere soddisfatta a causa di un prezzo
troppo elevato per una lente che sarebbe stata
indossata solo per un’occasione... speciale.
La Kontakt Lens V.A.O. è riuscita ad ottenere e
proporre al pubblico una coppia di lenti “Crazy”
allo stesso costo di una coppia di lenti cosmetiche
mensili, incontrando così il favore del pubblico
giovanile e consentendo loro di poter essere veramente speciali con una piccola spesa.
La nuova lente a contatto monouso Only One Soft
Mese Hydrogel è la perfetta sintesi tra comfort e
acutezza visiva, cambiando radicalmente il concetto
stesso di lente a contatto.
Caratteristiche:
• La lente a più alto contenuto idrico nel suo genere.
• La più alta trasmissibilità all’ossigeno.
• La più alta bagnabilità della superficie.
La particolarità che rende la Soft Mese Hydrogel
diversa da tutte le altre lenti in silicone/hydrogel è
che unisce l’alta trasmissibilità dell’ossigeno (DK) al
più alto contenuto idrico (48%). Il nuovo materiale
permette un maggior flusso di ossigeno attraverso
la lente nell’occhio, e questo si traduce in benessere
visivo per il portatore; l’alto contenuto idrico offre
un comfort reale per tutto il giorno, anche di notte,
rendendole impercettibili.
Soft Mese Hydrogel può quindi contare su:
• Comfort unico.
• Assenza totale di impatto palpebre-lenti.
• Lente idratata per tutto il giorno, anche di notte.
MATERIALE MENICON Z:
Iper DK, resistenza, comfort,
ort, sicurezza,
porto continuo fino a 30 giorni…
MENICON Z (TISILFOCON A)
FISSA UN NUOVO STANDARD
Fornendo non solo un elevato Dk, ma dimostrando
anche proprietà meccaniche senza eguali quando
viene paragonato ad altri materiali ad elevato Dk,
dovuto alla presenza di siloxanylstyrene.
•
Livelli straordinari di permeabilità all’ossigeno.
•
Maggiore resistenza alla rottura e ai graffi
•
Depositi lipidici minimi.
Resistenza all'impatto
E
-Material
35
MEDIUM DK
30
25
HIGH DK
20
SUPER DK
15
LA SCIENZA DIETRO IL PROCESSO M.A.M.S*
Il materiale Menicon Z permette di produrre lenti
notevolmente più sottili (utilizzando il metodo di
tornitura).
• Buona bagnabilità e riproducibilità
La Tecnologia al Plasma Menicon ha come risultato un
aumento della bagnabilità e del comfort delle lenti.
Processo *MAMS: Menicon Automatized Manufacturing System
0
0
30
64
116
163
DMISO
Percentuale di depositi lipidici: Migliore resistenza ai
depositi con lenti a contatto Menicon Z, contenenti una
percentuale di silicone minore.
% di depositi lipidici
0
O
E
0,3
SUPER DK
HIGH DK
0,2
-Material
0,1
MEDIUM DK
0
0
30
64
116
163 [1k (ISO)
Resistenza all’impatto del materiale Menicon Z (test
del “Drop Ball”): una palla di acciaio viene fatta cadere
su un campione di lenti di spessore 0.2 mm. L’altezza
registrata in cui la lente Z si rompe è maggiore rispetto
a tutti gli altri materiali.
SICUREZZA FINO AD... UN PORTO CONTINUO DI
30 GIORNI
Il materiale Menicon Z, grazie alla sua elevata trasmissibilità all’ossigeno, permette un porto giornaliero
o prolungato fino a 30 giorni*.
Classificazione del Dr. Benjamin
20
HYPER
16
LU (%)
SUPER
• Menicon Z: la prima lente RGP che ha ottenuto
l’approvazione FDA per un porto continuo fino
a 30 giorni(1).
12
HIGH
8
L'USURA CONTINUA
HYPER DK
DK/T > 80
EOP > 18 %
MEDIUM
4
LOW
0
0
20
40
60
80
100
120
140
Dk/t
Come descritto dal Dr. Benjamin(2), le lenti a contatto
Menicon Z raggiungono una percentuale E.O.P >18%,
permettendone un corretto porto continuo.
*Le lenti a contatto Menicon Z, Menicon Z-a e Menifocal Z
hanno l’approvazione CE per un porto continuo fino a 30 giorni
)
• Indicatori per il benessere della cornea(3) (4) (5)
3.
•
■ Etafilcon A (6 notti)
■ Balafilcon (30 notti)
■ Menicon Z (30 notti)
9
8
7
6
5
a
1 mese
3 mesi
6 mesi
9 mesi
12 mesi
Yamamoto et al.(3)
7
Occhio sensa lac
6
Super Dk
5
Menicon Z
Sonno
2.
•
OCCHIO CHIUSO
10
Aderenza di
Pseudomonas aeruginosa
•
Desquamazione fisiologica dell’epitelio corneale
La desquamazione (le aree più scure, senza
cellule) è proporzionale al valore del Dk/t.
Con l’iper Dk/t Menicon Z, è stata osservata una
desquamazione fisiologica anche con gli occhi chiusi.
Aderenza minima di Pseudomonas aeruginosa
Negli studi sul porto continuo durante la notte,
l’iper Dk/t Menicon Z mostra livelli di aderenza
minori nel corso di 12 mesi, a paragone con
altri materiali.
Evoluzione normale dell’edema durante la notte
L’edema corneale dopo il porto notturno è simile a
quello che si verifica quando non si porta la lente.
Edema
a corneale (%)
1.
•
MENICON Z
Occhio di coniglio dopo 24 ore di porto di lenti a
contatto Menicon Z (microscopia confocale).
4
3
2
1
0
1
2
10
22
7 8 9 10 11
14
16
Tempo (ore)
(1) R .A Albright et al. Pos t market surveillance of Menicon Z R igid Gas
Permeable contact Lenses for up to 30 days continuous wear in the United
States. Eye & Contact lens. 2010; 5: 241-244.
(2) B enjamin W.J. EOP and Dk/L: the quest for hyper transmiscsibility. J Am
Optom As soc 1993; 64(3):196-200.
(3) Yamamoto et al. Ophtalmology 2002;109(1): 27-39.
(4) Ichijima H, Cavanagh HD. How rigid gas permeable lenses
supply more oxygen to the cornea than silicone hydrogels:
A new model. Eye & Contact lens 2007; 33: 216-223.
(5) http://www.menicon.com/pro/education/publications/
gp-lenses -publications
SAUFLON
Offrire il giusto equilibrio
Sue Cockayne, Optometrista e Professional Service Manager per Sauflon, ci spiega come Clariti™ , l’ultima
generazione di lenti in Silicone Hydrogel, riesca a fornire il perfetto equilibrio tra comfort e salute.
I
I primi anni 90 hanno visto il lancio delle prime
lenti in Silicone Hydrogel. Fu un momento esaltante
per l’industria, non solo perché segnava l’arrivo di
questo nuovo, rivoluzionario, tanto atteso materiale;
ma anche perché era stato specificatamente progettato per una modalità di sostituzione che si credeva
essere l’inarrivabile “Sacro Graal” nel porto delle lenti
a contatto: una lente che si poteva tranquillamente indossare fi no a 30 giorni e notti consecutive.
A quell’epoca era opinione diffusa che ci fosse una
richiesta significativa da parte dei portatori di lenti
a contatto per il porto continuato, e gli ottici erano
desiderosi di avere materiali che superassero l’ipossia
e riducessero il rischio di cheratite microbica (MK);
problemi che avevano a lungo offuscato l’uso di lenti
idrogel nel porto continuato.
Si svilupparono molte attività mediatiche, accademiche
e commerciali intorno al lancio di questi nuovi “mera-
vigliosi” prodotti, ed era chiaro che il nuovo materiale
in Silicone Hydrogel avesse alcune proprietà uniche,
ben al di sopra delle lenti idrogel tradizionali.
Tuttavia, gli ottici iniziarono a notare una serie di
sintomi generalmente mai visti con le lenti idrogel.
Chiaramente i segni ipossici riscontrati con le lenti idrogel durante l’utilizzo notturno furono ridotti
ben più di quanto auspicato grazie a questi materiali
dagli alti valori di Dk/t, ma questo beneficio venne
neutralizzato da altre complicanze quali GPC, SEALS,
maggiori accumuli di depositi, reazioni infiammatorie
e, purtroppo, nessuna significativa riduzione nell’incidenza di MK.
Oltretutto i pazienti non trovavano le lenti confortevoli
come le equivalenti in idrogel, e né loro né gli ottici
abbracciarono mai la modalità di porto continuato come
invece l’industria aveva previsto.
Di conseguenza queste prime “prove” in Silicone Hydrogel furono reimmesse sul mercato come lenti ad uso
diurno. Non appena l’industria prese più familiarità con
le proprietà del Silicone Hydrogel, divenne evidente
che la maggiore rigidità e le proprietà della superficie di queste prime lenti rappresentavano a tutti gli
effetti un problema.
Lenti a contatto
Idrogel tradizionali
Fig. 1 Grafico sulla trasmissibilità dell’ossigeno
Lenti a contatto
Clariti™ 1 day
Fig. 2 Occhi più bianchi, più luminosi
Le lenti con un maggiore modulo (di rigidità) erano
considerate responsabili dell’aumento del numero
di complicanze meccaniche come SEALS e GPC e la
natura idrofobica della superficie in Silicone Hydrogel era ritenuta causa dell’aumento di accumulo dei
depositi, in particolare lipidi, ed associata a reazioni
infiammatorie nonché al ridotto comfort.
Con l’attenzione di nuovo puntata sull’utilizzo diurno,
l’obiettivo era di cercare di produrre una lente con
tutte le caratteristiche di rilascio dell’ossigeno proprie
del Silicone Hydrogel, ma che avesse la flessibilità, la
biocompatibilità di superficie e il contenuto idrico del
“beneamato” idrogel. Tuttavia gli alti livelli di silicone
necessari per raggiungere un Dk/t superiore a 100
si dimostrarono una difficile sfida.
Gli accademici rivolsero quindi la loro attenzione verso ia
questione dell’ossigeno e divenne sempre più evidente
che livelli sempre maggiori di Dk/t non erano affatto
necessari per raggiungere un’ossigenazione corneale
simile a quella dell’occhio nudo* (Fig. 1).
Sauflon è stata leader del settore nell’applicare questo
principio al design delle lenti in Silicone Hydrogel ed
ha prodotto un nuovo materiale in Silicone Hydrogel
che consente fino al 97% di ossigenazione corneale,
pur avendo un modulo paragonabile a quello delle lenti
idrogel tradizionali, ed è in assoluto il solo materiale
Silicone Hydrogel ad alto contenuto idrico, prodotto
su larga scala, attualmente disponibile nel mondo. Grazie al suo processo brevettato AquaGen™, la necessità
dei più tradizionali trattamenti superficiali od agenti
umettanti interni per superare l’idrofobicità del Silicone
Hydrogel è finalmente diventata storia.
Il materiale che ne è risultato, Clariti™, si è dimostrato un enorme successo in quanto capace di imitare
la biocompatibilità e la flessibilità delle lenti idrogel
eliminando i problemi meccanici e di comfort associati
all’alto Dk/t dei primi Silicone Hydrogel, e in grado di
garantire oltre 3,5 volte il quantitativo minimo raccomandato di ossigeno necessario per il porto giornaliero**, donando occhi più luminosi e bianchi (Fig. 2).
Sauflon ha sempre ascoltato le richieste dei professionisti e si è adoperata per produrre una famiglia
di lenti a prezzi accessibili e senza compromessi per
il professionista e il portatore. Due anni dopo il fenomenale lancio delle ClaritiTM1 day, vincitrici di un
award, Sauflon è orgogliosa di proporre le ClaritiTM1
day toric, la prima lente giornaliera in Silicone Hydrogel
per astigmatici al mondo. Finalmente i Professionisti
possono godere di una gamma completa di lenti che
offrono un concentrato di salute, comfort, prestazioni
visive e convenienza, tutto ad un prezzo accessibile
per il professionista ed il portatore.
Con la loro passione ed impegno verso ulteriori attività
di ricerca e sviluppo, non sorprende affatto sapere
che Sauflon non intenda riposare sugli allori ma stia
costantemente ed attivamente cercando di sviluppare
e lanciare sul mercato continue innovazioni per lo
scenario delle lenti a contatto.
Il costante impegno Sauflon, da ben 27 anni, nei
confronti degli Ottici Professionisti
In armonia con la promessa di Sauflon nei confronti
della professione ottica, ClaritiTM 1 day, come tutti i
prodotti Sauflon, è disponibile esclusivamente per i
Professionisti dell’Ottica. Grazie a questo esclusivo
impegno potete essere certi che i pazienti cui sono
state prescritte lenti e soluzioni Sauflon continueranno
a tornare da voi per i loro successivi acquisti.
Per maggiori informazioni contattate il nostro servizio
clienti allo 06/97747996, fax 06/97747985, o tramite
e-mail all’indirizzo [email protected]
Riferimenti
•
*Brennan NA. Beyond flux: total corneal oxygen consumption as an index of corneal oxygenation during
contact lens wear. Optom Vis Sci. 2005; 82: 467-472
•
** B.A. Holden and George W. Mertz. Invest Ophthalmol
Vis Sci 25: 1161-1167, 1984
Ha ancora senso parlare di MADE IN ITALY?
Storia ed evoluzione di Schalcon
L
A BRAND IDENTITY in comunicazione e in pubblicità è ancora un valore per promuoversi?
L’ottica è o non è nell’occhio del ciclone? Storia
ed evoluzione di Schalcon. Marchio italiano.
I valori del Made in Italy per un paese che deve fare
i conti con un indebolimento della sua immagine a
livello mediatico. L’italianità doc ha da sempre costituito un elemento distintivo per alcune aziende
e il marchio Made in Italy ha sempre rappresenta-
Francesco Sala
(Responsabile comunicazione Schalcon S.p.A)
fotografato da Oliviero Toscani
to l’espressione di alcuni valori. Il deterioramento
dell’immagine “Italia” non aiuta l’approccio delle
nostre aziende all’estero, perché i fattori sui quali
incide sono proprio quelli della serietà, della professionalità e del sacrificio, valori faticosamente
conquistati sui mercati internazionali e che ora si
rischia di vedere compromessi per vicende che nulla
hanno a che fare con la capacità e il merito delle
aziende stesse.
Valori ancora attuali come qualità, senso del bello
e centralità del gusto fanno l’italian way of life che
è ancora forte nel mondo. Eleganza, lusso, qualità
e durevolezza costituiscono la forza delle aziende
a marchio Italia che la politica mette a dura prova
ogni giorno. L’italiano – dicono gli stranieri- prende
il meglio dalla vita. Ha manualità, competenza artigianale, fantasia - Allora non cadiamo nella trappola
della generalizzazione, della banale uniformità a gusti
imposti dalle multinazionali. Questo è il rischio più
grande: non mantenere la differenza. Quindi, care
aziende italiane, è ora di investire adeguatamente in
progetti di immagine coordinata, nel consolidamento
di ogni singolo brand, nella creazione e rafforzamento
del valore e del posizionamento. Negli anni, le aziende italiane hanno lavorato a creare “sostanza”, ma
devono avere il coraggio di investire nell’intangibile,
nella reputazione, nella comunicazione. Raccontare
la propria storia significa difenderne il primato. Se
lo facessero tutte le aziende artigiane italiane si
potrebbe ricostruire la nostra immagine all’estero.
Possiamo, anzi dobbiamo affrontare il futuro. Che
è dietro l’angolo.
Schalcon nei primi anni Ottanta, inizia a produrre
lenti a contatto con il metodo tradizionale (a tornitura computerizzata), realizzando una lente con
caratteristiche tecnico-geometriche uniche nel suo
genere.
Il suo nome è lente
Universale. Questa
lente poteva essere
applicata su diverse
tipologie di curvature corneali, grazie
alla sua particolare
geometria brevettata. Da sempre attenta all’innovazione tecnologia, oggi
la Schalcon S.p.A.,
segue le moderne
tendenze di produzione (il cast moulding), introducendo
un sistema ad alta
tecnologia che produce lenti a contatto innovative nel
rispetto della tradizionale costruzione.
Con lo sguardo sempre rivolto alla fisiologia
del campo oculare, quest’azienda realizza lenti a
contatto con polimeri hydrogel associati a sostanze
lubrificanti e viscosizzanti altamente biocompatibili.
Sono il glicerolo metacrilato, l’acido ialuronico e il
P.V.A.
Produzione soluzioni
Nei primi anni Novanta, sfruttando la crescita del
mercato, Schalcon reinveste i propri utili ricavati,
nell’acquisizione di un’azienda farmaceutica. Pertanto,
completa la sua gamma di prodotti nella produzione
di soluzioni per la manutenzione delle lenti a contatto. Sono undici le soluzioni diverse per tutti i tipi
di lente: dalla rigida
gas-permeabile, alla
lente in hydrogel, a
quella in silicone
hydrogel. La gamma
si arricchisce poi di
soluzioni uniche, sistemi al perossido,
detergenti e compresse enzimatiche.
La Schalcon si aggiorna continuamente sull’evoluzione
degli stili di vita del
portatore, oggi più
che mai, immerso in
uno stile di vita frenetico, dall’ambiente
professionale che richiede un uso sempre maggiore delle
lenti a contatto e
dei suggerimenti per
un comfort adeguato.
La risposta di Schalcon, a fronte di numerosi studi
scientifici, è stata la realizzazione di sei tipologie di
sostituti e integratori lacrimali, con caratteristiche
fisio-terapiche delle piante officinali (altea, malva,
camomilla, fiordaliso), per poi approdare a sostanze
derivate dall’ipromellosa e all’utilizzo sempre più
frequente dell’acido ialuronico e di veicolanti come i
liposomi. Tutte queste sostanze intervengono attivamente e partecipano alla risoluzione della comune
sensazione di occhio secco e delle dislàcrimie in
generale.
PRODUZIONE SCHALCON.
L’OTTICA MADE IN ITALY NEL MONDO.
Regard® di Vita Research: alte prestazioni di una
soluzione multifunzionale senza conservanti negli occhi.
in quanto è stato constatato che soluzioni “no rub”
avevano una capacità di disinfezione meno efficace
di quelle che, per contro, la prevedevano.
Due sono stati i sistemi che hanno interessato il mercato
el recente passato diversi sono stati gli avvedella disinfezione: le soluzioni one–step con perossido di
nimenti che hanno interessato il mondo della
idrogeno e le soluzioni multiuso. Vantaggi e svantaggi di
contattologia: dalla proliferazione di molteplici
questi due tipi di disinfezione sono riportati in tabella 1.
soluzioni per la manutenzione delle lenti a contatto ad
Notevole anche l’impatto delle lenti a contatto di ultima
una nuova tipologia di lente dal migliorato comfort per
generazione (in silicone idrogel, garanzia di massima perl’utilizzatore (silicone idrogel o SH), per non parlare poi
meabilità), sempre più orientate alla massima versatilità,
del recall dal mercato di alcuni lotti di LAC SH e del
praticità e comfort. Queste innovazioni, unitamente alla
fenomeno del “corneal staining” che si è verificato in
grande varietà di tipologie sviluppate (a porto continuato,
alcuni portatori che utilizzavano lenti in associazione
prolungato, flessibile o giornaliero) fanno sì che i procon soluzioni non idonee.
fessionisti del settore abbiano a disposizione una larga
Sempre molto alta è l’attenzione dei produttori e degli
schiera di prodotti che, in combinazione tra loro, possano
specialisti sull’attività microbicida che una soluzione deve
fornire un ampio spettro di possibilità per ogni tipo di
avere; negli ultimi anni, infatti, c’è stato un ritorno al
esigenza. Punti focali restano comunque il massimo del
“rub e rinse” pratica di sfregamento e risciacquo della
comfort verso i tempi di utilizzo della lente stessa. È in
LAC dopo la rimozione, ancora poco diffusa o trascurata
questo scenario che la soluzione per la manutenzione
ma estremamente importante in quanto accelererebbe
delle lenti a contatto Regard® si inserisce come mezzo
di molto la fase di pulizia e disinfezione, nonché di
estremamente flessibile, efficace e sicuro.
rimozione, dei residui lipidici dalla superficie, questo
Molti sono i punti di contatto con
Vantaggi
Svantaggi
le caratteristiche che una soluzione
Azione antimicrobica
Staining corneale con la combinazione di
ideale dovrebbe avere:
selettiva
alcune lenti/soluzioni
• Eliminare tutti i patogeni oculari
Soluzioni
Attività disinfettante
Bassa efficacia disinfettante contro funghi
• Essere atossica per la superficie
multiuso
continua
e Acanthamoeba
oculare
tradizionali
Semplice utilizzo
• Semplice da usare
Utilità del singolo flacone
• Rimuovere efficacemente i deDisinfezione rapida,
Altamente tossico senza
positi sulla lente
potente, aspecifica
neutralizzazione
• Accessibilità.
Assenza di conservanti
Inefficace per conservazione a lungo
Innovativo il metodo di disinfezione
Sistemi al
seguenti la neutralizzazione
termine
sviluppato per questa soluzione
perossido
Utilizzo complesso, in particolare nel
di idrogeno
polivalente che utilizza un nuovo
formato in 2 step
approccio “senza conservanti“ utiStaining corneale con la combinazione di
lizzato per la prima volta in una
alcune lenti SH/soluzioni
soluzione multiuso.
Dr.ssa Ileana Zamboni
Vita Research Quality Assurance
N
Tabella 1. Soluzioni multiuso vs sistemi al perossido di idrogeno.
Componenti
Azione
OxyChlorite®
Disinfezione, Stabilizzazione/Riattivazione della
disinfezione
Idrossipropilmetilcellulosa (HPMC)
Viscosante
Pluronic F-68
Pulizia/Viscosante
Tabella 2
Composizione di Regard®
L’azione disinfettante di Regard® si esplica attraverso
la molecola complessa e autostabilizzante OxyChlorite®
che, in presenza di componenti acidici microbiali, genera
transitoriamente biossido di cloro, potente agente ossidante attivo su batteri Gram-positivi, Gram-negativi,
lieviti e funghi.
Subito dopo aver agito, il complesso scinde nei componenti naturali delle lacrime (sale, acqua e ossigeno). La
soluzione può essere utilizzata anche per il risciacquo
delle lenti; in queste condizioni la molecola complessa
e autostabilizzante OxyChlorite ®, scissa dagli enzimi
catalasi, superossido dismutasi e perossidasi nei componenti fisiologici lacrimali, rende l’ambiente oculare
totalmente privo di conservanti.
dura di manutenzione “rub” (sfregamento della lente)
a soluzioni a base di PHMB (Renu B+L) e di Polyquad
+ MAPD (Opti-free express, Alcon) in pazienti portatori
di lenti in silicone idrogel comfilcon A (Revisa®).
I risultati hanno evidenziato per Regard ® le migliori
prestazioni in termini di comfort, qualità della visione
e mancata sensazione di secchezza oculare; non sono
state inoltre rilevate punteggiature sulla superfi cie
corneale. Notevole il modo in cui la lente trattata con
Regard® abbia mostrato il miglior angolo di bagnabilità (a testimonianza della migliore stabilità del film
lacrimale sulla superficie di silicone idrogel) e avesse,
a fine studio, le caratteristiche più prossime ad una
LAC nuova a due ore dal primo utilizzo.
Garanzia di efficacia e sicurezza
La molecola complessa e autostabilizzante OxyChlorite® fa di Regard® (Tab. 2) un eccellente agente
antimicrobico ad ampio spettro1. Ne sono un esempio
i test antimicrobici effettuati che hanno mostrato una
riduzione di 6 log in 3 ore per la popolazione batterica,
di 6.34 log in 2 ore per il ceppo umano resistente di
Pseudomonas aeruginosa, di 5.54 log in 7 giorni per
il lievito Candida albicans come anche di 2.32 log per
la muffa Aspergilus niger.
Ampiamente trattati in letteratura gli studi effettuati
sia sull’uomo che sugli animali i quali mostrano come
sia il sodio clorito che il biossido di cloro siano rapidamente ridotti dopo essere stati ingeriti e ad una
concentrazione di 500 ml e 500 ppm al giorno non si
osservino effetti avversi sull’uomo2.
Strumento vincente
Nella panoramica di soluzioni esistenti la molecola complessa e autostabilizzante OxyChlorite® ha dimostrato di
avere elevate prestazioni in termini di efficacia, sicurezza,
praticità nell’utilizzo (la soluzione può essere istillata
direttamente nell’occhio), comfort e qualità della visione.
Questo offre ai professionisti del settore uno strumento
valido per orientarsi nella molteplicità di prodotti esistenti e rispondere, con soluzioni più confacenti, alle
diverse esigenze della vasta moltitudine di pazienti. Lo
sviluppo perseguito nell’ultimo decennio dai materiali
e dalle tipologie di lente permette allo specialista di
trovare le migliori soluzioni affinché l’utilizzatore abbia
il meglio in termini di salute oculare con il massimo
della versatilità.
Studio comparativo su soluzioni multiuso per la
manutenzione delle lenti in silicone idrogel
Un recente trial clinico condotto dall’Ottico Optometrista
Giancarlo Montani, docente all’Università del Salento,
ha comparato l’uso della soluzione Regard® con proce-
Bibliografia
1.
2.
Karageozian HL, Gates BW. Novel soft contact
lens disinfection with Sodium Chlorite and
Hydrogen Peroxide. 1993; Poster, BCLA Annual
Clinical Conference.
Abdel-Rahman MS, Couri D, Bull RJ. Toxicity of
chlorine dioxide in drinking water. J Environ
Pathol Toxicol Oncol, 1985; 6(1):105- 113.
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