La ricerca della lente definitiva Lenti a contatto: una primavera di congressi Bausch + Lomb Iom S.p.A. 20050 Macherio MI - Via Pasubio 34 Ciba Vision S.r.l. 30020 Marcon VE - Via E. Mattei 11 CooperVision S.r.l. 20020 Lainate MI - Via Bariola 101/103 Kontakt Lens V.A.O. S.r.l. 80128 Napoli NA - Vico Acitiollo 106 Occhio x Occhio S.r.l. 44124 Ferrara FE - Via Renata Viganò 6 Sauflon Italia S.r.l. 00149 Roma RM - Via Romilia 31 Schalcon S.p.A. 00125 Roma RM - Via di Saponara 612 Vita Research S.r.l. 00040 Ariccia RM - Via Variante di Cancelliera 4 La ricerca della lente definitiva Tim Giles - Head of Global Medical Affairs, Vision Care, Inma Pérez-Gómez - Head of Professional Affairs for Vision Care, EURMEA Mark Draper - Global Brand Manager for DAILIES Apparso per la prima volta su Optician, 07.10.11. Si ringraziano gli autori e la casa editrice per la gentile concessione a tradurre e pubblicare l’articolo. “Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un singolo passo” Proverbio cinese L eonardo da Vinci aveva abbozzato alcune idee sull’ingegnoso concetto (anche se poco elegante) di posizionare l’occhio a contatto con un’ampolla piena d’acqua, compiendo, in questo modo, probabilmente il primo passo nello sviluppo delle lenti a contatto. Velocemente, in 500 anni, la tecnologia ha fatto passi da gigante, eppure la ricerca della lente definitiva continua. Definiamo la ricerca Negli ultimi 20-25 anni, le lenti a contatto morbide hanno subito una fortissima evoluzione nel tentativo continuo di soddisfare in maniera definitiva i desideri dei portatori di sentirsi come se non s’indossasse alcuna lente a contatto. L’obiettivo sfidante, quindi, è quello di soddisfare le necessità e le aspettative dei portatori di lenti a contatto e degli applicatori, evitando i problemi di comfort quotidiano che contribuiscono all’abbandono dell’uso delle lenti. La motivazione per farlo è veramente inoppugnabile. I benefici che le lenti danno ai portatori sono ben documentati e si possono vedere in ogni attività commerciale del settore ottico. I benefici funzionali come una visione più naturale, l’assenza di impedimenti nella pratica dello sport, niente più occhiali che scivolano o si appannano, sono implementati dai benefici emotivi come: una maggiore sicurezza a scuola per i bambini1, attraverso un aspetto più naturale e il mantenimento di un aspetto giovanile per i presbiti. Inoltre, diversi studi hanno dimostrato come i portatori di lenti a contatto contribuiscano maggiormente al fatturato annuale del punto vendita e siano più fedeli al proprio professionista rispetto a chi utilizza solo gli occhiali2. A questo scopo, la lente a contatto ideale dovrebbe aspirare al “Santo Graal”, ovvero, la fusione vincente dei 4 obiettivi chiave: comfort, visione, salute e praticità. La lente a contatto ideale dovrebbe poter fornire tutte queste caratteristiche a tutti i portatori e per tutto il tempo. Ciascuna caratteristica rappresenta inoltre una proprietà della lente che può entrare in conflitto con uno degli altri obiettivi chiave. Ad esempio, il silicone permette di costruire lenti con una elevata trasmissibilità all’ossigeno, ma le sue caratteristiche idrofobe possono interferire con Fig. 1 Le 4 proprietà chiave che la lente ideale dovrebbe offrire sono: comfort, visione, salute e praticità. Tabella 1 la bagnabilità della lente: un fattore chiave per visione e comfort. Il porto esteso offre praticità, ma comporta rischi leggermente maggiori. La sfida è ottimizzare le caratteristiche desiderate minimizzando i problemi che comportano. Il viaggio Negli ultimi dieci anni abbiamo visto progressi notevoli nelle geometrie delle lenti a contatto e nella chimica dei polimeri. Con la salute come maggiore preoccupazione, la “ricerca” si è focalizzata principalmente sulle lenti a contatto con il Dk/t più alto, per prevenire l’ipossia corneale. La capacità del silicone di trasmettere l’ossigeno in quantità molto superiori rispetto a quelle dei primi idrogel a base di HEMA ha aperto lo sviluppo del materiale del Silicone Idrogel (SiHy). La tabella 1 fornisce una panoramica delle principali lenti a contatto sferiche in Silicone Idrogel attualmente disponibili sul mercato. Su numerosi tipi di materiali SiHy sono state apportate delle variazioni, come la massimizzazione del Dk e l’aumento della bagnabilità, nel tentativo di rendere le lenti a contatto più biocompatibili e confortevoli. Diversi produttori hanno affrontato la sfida di rendere le lenti SiHy bagnabili, confortevoli e resistenti ai depositi, utilizzando differenti strategie con diverso esito. Alcune lenti SiHy utilizzano superfici innovative trattate al plasma per aumentarne la bagnabilità, mentre altre incorporano agenti umettanti e cambiamenti del polimero. Soprattutto, l’utilizzo di materiali in Silicone Idrogel ad alta permeabilità all’ossigeno ha ridotto in maniera significativa i casi correlati ad ipossia, sia nel porto diurno che esteso. Le complicanze legate all’ipossia, come microcisti, strie, iperemia bulbare e limbare, sono state praticamente eliminate nei portatori di lenti a contatto in Silicone Idrogel3. Contemporaneamente agli sviluppi osservati nella chimica dei polimeri, ci sono stati grossi passi avanti anche nella geometria ottica delle lenti, raggiungendo l’obiettivo di una maggior qualità ottica e una visione più nitida. Le ottiche asferiche correggono l’aberrazione sferica dell’occhio, zone toriche anteriori e posteriori permettono la correzione dell’astigmatismo e diverse geometrie innovative ora correggono la presbiopia. Le lenti a contatto in Silicone Idrogel ora sono disponibili in un gran numero di geometrie e parametri così da correggere le ametropie sferiche, l’astigmatismo e la presbiopia. Geometrie avanzate hanno reso le lenti morbide toriche molto più confortevoli e la loro applicazione molto più facile e prevedibilie. Inoltre, grazie al perfezionamento dei metodi e delle tecnologie di produzione, è stato possibile eliminare molte distorsioni ottiche e difetti, vera piaga delle lenti prodotte per stampaggio. Questi miglioramenti significativi hanno spinto le lenti in Silicone Idrogel verso una posizione di rilievo, dimostrando in Europa una crescita importante rispetto ad altri materiali per lenti a contatto 4, e sono generalmente considerate all’avanguardia nella tecnologia delle lenti morbide. Sicuramente è solo questione di tempo prima che i materiali In Silicone Idrogel sostituiscano quelli in HEMA, proprio come in passato le lenti rigide gas permeabili (RGP), più permeabili all’ossigeno, hanno soppiantato le lenti in PMMA. Gli ostacoli “Per affrontare il viaggio più difficile dobbiamo procedere un passo alla volta, continuando ad andare avanti” Proverbio cinese Abbiamo già raggiunto l’obiettivo? Non proprio. Nonostante gli impressionanti passi avanti, rimangono diversi problemi irrisolti che ostacolano professionisti della visione, ricercatori, scienziati, produttori (e portatori di lenti a contatto) sulla strada della lente a contatto perfetta. Comfort della lente La paura della mancanza di comfort è la principale barriera per chi prova le lenti a contatto per la prima volta, e il comfort ha una ruolo chiave per i circa 125 milioni di portatori di lenti a contatto nel mondo. Una recente ricerca stima che il tasso di drop-out sia del 15.9% in USA, del 17% nel continente americano, del 31% in Asia e del 30.4% in Europa5. In questo studio il discomfort risulta la prima ragione di abbandono. Il 41.9-52.9% di chi ha abbandonato l’uso delle lenti ha citato il discomfort come ragione principale. Fattori come la geometria della lente, l’appoggio sulla cornea e la formazione di depositi, possono influenzare il comfort durante l’uso delle lenti a contatto. In ogni caso, il sintomo più comune sperimentato con l’uso delle lenti è la secchezza oculare6. A questo proposito, la caratteristica più importante di una lente a contatto morbida è la superficie e la sua interazione con il film lacrimale. Indipendentemente dal motivo, il numero di lamentele relative al comfort e il successivo abbandono delle lenti, indica che il porto delle lenti a contatto morbide non è ancora stato ottimizzato. Stabilità del film lacrimale Un film lacrimale stabile è fondamentale per poter utilizzare le lenti confortevolmente e con successo. Il DEWS (Dry Eye WorkShop, Seminario sull’Occhio Secco) cita la scarsa stabilità del film lacrimale come un meccanismo chiave nel processo della secchezza oculare di origine evaporativa, il che include l’occhio secco associato all’uso di lenti a contatto7. Il film lacrimale si considera stabile quando il film precorneale e/o pre-lente supporta in maniera continua l’integrità dei suoi strati così da mantenere la bagnabilità, prevenire la disidratazione e avere una superficie otticamente valida. La ricerca suggerisce che le alterazioni dello strato lipidico abbiano un ruolo predominante nella mancanza di stabilità del film lacrimale. Queste alterazioni consistono in una distribuzione irregolare dei lipidi lacrimali, che comporta l’evaporazione dello strato acquoso e, di conseguenza, la sensazione di secchezza oculare come il discomfort8. Sembra che le lenti a contatto attualmente in commercio possano destabilizzare il film lacrimale, assottigliandone la componente lipidica, come è verificabile dalla diminuzione dei tempi di break-up della lacrima e dalla presenza di staining corneale9. L’uso di lenti a contatto può aumentare l’evaporazione del film lacrimale, contribuendo alla sensazione di secchezza sperimentata dai portatori10. Recentemente, le nuove tecnologie, nel tentativo di risolvere questi problemi, hanno previsto l’inserimento di agenti umettanti e idratanti. In alcuni casi l’agente umettante rimane nella matrice della lente per mantenerne la lubrificazione. In altri casi, l’agente umettante è rilasciato nella lacrima. Il rilascio graduale degli agenti umettanti durante tutto il giorno, attivato dall’ammiccamento, ha dimostrato un’eccezionale stabilità del film lacrimale11. Queste innovazioni sono le benvenute e hanno fornito un certo grado di miglioramento nel comfort durante l’uso delle lenti a contatto, ma ad oggi, nessuna lente in Silicone Idrogel offre il necessario supporto allo strato lipidico del film lacrimale. Proprietà di superficie I materiali delle lenti a contatto devono essere progettati o successivamente modificati con lo scopo di sostenere la salute oculare e fornire un comfort continuo. Tuttavia, alcune proprietà di superficie rendono le lenti in Silicone Idrogel più idrofobiche, legando così i depositi lipidici che, accumulandosi sulle lenti nel tempo, causano discomfort e riduzione dell’acuità visiva12. Per ottenere una vera compatibilità con la cornea e il film lacrimale è necessario che la superficie della lente imiti la cornea stessa, legandosi allo strato acquoso idrofilico ma resistendo ai depositi. Tenendo in considerazione l’alto contenuto d’acqua della cornea e del film lacrimale, una lente con un design unico con contenuto d’acqua variabile dal nucleo alla superficie potrebbe essere una soluzione per mediare tra l’elevata trasmissibilità all’ossigeno delle lenti in silicone idrogel e la naturale composizione del loro punto di contatto. In assenza di una tale “panacea”, la bagnabilità della lente rimane l’obiettivo più importante e forse l’uso di lenti giornaliere è la miglior soluzione a questo insidioso problema. Staining corneale indotto dalla soluzione di manutenzione È stato dimostrato che l’incompatibilità tra il sistema di manutenzione e il materiale Silicone Idrogel può indurre staining corneale13. Lo stesso studio ha dimostrato un’incidenza dello staining corneale inferiore con l’utilizzo di un sistema a base di perossido d’idrogeno in associazione all’uso di lenti SiHy13. Uso di lenti a contatto e eventi avversi Anche se l’uso di materiale SiHy ha eliminato la maggior parte delle complicanze associate all’ipossia, rimangono altri eventi avversi relativi all’uso delle lenti a contatto che possono ancora accadere, come le riposte infettive o infiammatorie. Questi eventi includono ma non sono limitati a: cheratite microbica, microcisti epiteliali, staining epiteliale, infi ltrati, cambiamenti delle papille nella congiuntiva tarsale, iniezione congiuntivale, iridite e altre. La ricerca continua “Quando hai completato il 95 per cento del tuo viaggio, sei solo a metà strada.” Proverbio giapponese È stata fatta molta strada nella ricerca della lente a contatto definitiva, ma il viaggio non è ancora finito. Sono stati fatti molti passi avanti nelle aree fondamentali del comfort, della visione, della salute e della praticità, ma ne rimangono ancora da fare per poter rispondere alle aspettative e ai bisogni. Le necessità maggiori sono quelle di un maggiore comfort durante l’uso e la riduzione degli eventi avversi. Per i nuovi e gli attuali portatori, il comfort è un bisogno fondamentale, e la stabilità del fi lm lacrimale nel determinare il comfort della lente ha un ruolo ben definito. Citando Brien Holden: “Oggi abbiamo le migliori lenti di sempre: ben progettate, con un’alta trasmissibilità all’ossigeno e con buone superfici. Quello che ci serve è un film lacrimale che si comporti come se la superficie della lente fosse uguale alla superficie oculare. La nostra ricerca indica che la barriera fondamentale al comfort si può superare creando una nuova generazione di lenti a contatto con superfici che rimangono a lungo lubrificate e umettate14”. Altri due esperti di contattologia condividono lo stesso pensiero: “il discomfort/secchezza è ancora un enigma e il Santo Graal della contattologia è sicuramente una lente a contatto con una superficie tale da permettere la formazione di un film lacrimale stabile come lo è sulla cornea e la congiuntiva” spiega Desmond Fonn15. E secondo Donald Korb: “Inoltre, sembrano essere necessari nuovi materiali per le lenti a contatto, che si avvicinino ancora di più alla superficie oculare per avere una bagnabilità ottimale10”. Per i professionisti della visione il miglioramento della salute oculare continuerà sicuramente ad essere una necessità primaria nel progresso dei prodotti futuri. Purtroppo non importa quanto siano ben progettate, sviluppate e costruite, nessuna lente a contatto potrà mai evitare totalmente una risposta avversa, in termini di salute oculare. Inoltre dato che la lente non è utilizzata nel vuoto ma nell’occhio del portatore, è soggetta a fattori individuali che non possono essere controllati. I portatori di lenti a contatto, come tutti gli esseri umani, commettono errori, intenzionalmente e non. La mancanza di compliance sarà sempre un problema e per i professionisti che si occupano di salute e sicurezza oculare, sembra prudente adottare modalità d’uso delle lenti con il maggiore tasso di compliance, come la modalità giornaliera e mensile16. C’è ancora molto da scoprire, imparare e comprendere. Come già appurato, i benefici che possono derivare dalle lenti a contatto, sia per i vostri portatori che per la vostra attività, sono tanti, quindi i progressi nella tecnologia delle lenti a contatto continueranno, a piccoli passi e salti quantici. Oggi sono in fase di sviluppo lenti a contatto con circuiti incorporati, lenti che rilasciano farmaci e o come inlays e onlays corneale. Quando pensiamo al di fuori del blister, l’unico limite è la nostra immaginazione. Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. Rah M, Walline J, Jones-Jordan L, Sinnott L, Mackson J, et al. Vision Specific Quality of Life of Pediatric Contact Lens Wearers. Optom & Vis Sci 2010; 87(8): 560-6. Market Basket Study. Opinion Market Research & Consulting GMBH, 2006. Stapleton F, Stretton S, et al. Silicone hydrogel contact lenses and the ocular surface. Ocul Surf 2006; 4(1): 24-43. Third party industry report, 12 months ending Dec 2010. Rumpakis J. New Data on Contact Lens Dropouts: An International Perspective. Review of Optometry 2010; 147(1): 37-42. Riley C, Young G, Chalmers R. Prevalence of ocular surface symptoms, signs, and uncomfortable hours of wear in contact lens wearers: the effect of refi tting with daily-wear silicone hydrogel lenses (senofilcon a). Eye Contact Lens 2006; 32:281-286. DEWS Report (no authors). 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Il comitato scientifico diretto da Craig Norman ha svolto ancora una volta un lavoro ammirevole, che ha visto la partecipazione di quasi cinquecento professionisti, provenienti da venticinque paesi del mondo. Il programma abbraccia tutti gli aspetti della contattologia specialistica: la correzione della presbiopia, l’applicazione di lenti su cornee irregolari, l’impiego di lenti sclerali e prostetiche, il controllo della miopia e la gestione del paziente pediatrico. I prossimi mesi sono ricchi di appuntamenti altrettanto interessanti, sia in Europa, sia oltreoceano. Dal 19 al 22 aprile si terrà a Phoenix la sesta edizione di Vision by Design, il convegno organizzato dall’Accademia Americana di Ortocheratologia. Durante i quattro giorni di congresso verranno proposti sia corsi introduttivi per chi si avvicina per la prima volta all’ortocheratologia, sia corsi pratici e relazioni per gli applicatori più esperti. Interverranno relatori da ogni parte del mondo e questo sarà anche il primo degli appuntamenti organizzati dall’Accademia Internazionale di Ortocheratologia (AIO) nei diversi continenti. A marzo, infatti, è stato organizzato a Hangzhou, in Cina, il congresso della sezione Asiatica della AIO, mentre a giugno sarà la volta dell’Europa, a Madrid, con il primo convegno di EurOK. A marzo si è tenuto a Veldhoven il Congresso Olandese di Lenti a Contatto (Nederlandse Contactlens Congres, NCC 2012). Questo convegno, che è giunto alla sua quarta edizione e si svolge ogni due anni, ha raccolto nel 2010 la bellezza di oltre 1.600 partecipanti, a testimoniare la straordinaria vitalità della contattologia nei Paesi Bassi. Il tema di quest’anno è stato “Getting in Control”, facendo espressamente riferimento al controllo della progressione miopica. In realtà gli argomenti hanno spaziato dalle lenti toriche, multifocali e sclerali, fino all’utilizzo appropriato delle soluzioni per la manutenzione. Non tutto il programma era in fiammingo, ma circa la metà delle relazioni si è tenuta in lingua inglese da relatori internazionali. Dal 10 al 12 maggio, chi vorrà partecipare al 39° Congresso dei costruttori di lenti a contatto (EFCLIN: European Federation of the Contact Lens and IOL Industries), potrà approfittare per visitare Budapest in una stagione davvero favorevole. Il convegno, dal tema “Discover the future”, permetterà ai partecipanti di gettare uno sguardo sulle tecnologie più all’avanguardia nel campo della produzione delle lenti a contatto. Sempre a maggio, dal 24 al 27, avrà luogo il congresso della British Contact Lens Association, giunto ormai alla sua trentaseiesima edizione. La BCLA Conference & Exibition si terrà quest’anno a Birmingham. Il programma prevede sessioni sulla presbiopia, il controllo della miopia, il rapporto fra lenti a contatto, nutrizione e ambiente, l’utilizzo delle lenti a contatto nello sport, l’impiego della fluoresceina e l’interpretazione dello staining corneale, la comunicazione efficace con il paziente. A chi non pensa solo al lavoro, gli organizzatori promettono una scoppiettante cena di gala in tema vecchio west, con cowboys, cowgirls, sceriffi e banditi. Bausch + Lomb Una nuova geometria per una visione chiara, nitida e costante Joe Barr, OD, MS, FAAO Vice President Global Clinical & Medical Affairs and Professional Services Vision Care Bausch + Lomb C reare una nuova geometria per lente a contatto che soddisfi le esigenze dei pazienti astigmatici è una sfida anche per i migliori progettisti del settore. Per affrontare questa situazione i ricercatori di Bausch + Lomb hanno iniziato partendo da zero, senza idee troppo sbalorditive oppure troppo banali, ma senza porsi alcun tipo di ostacolo per raggiungere il successo. Il risultato di questo processo è la nostra ultima geometria per lente torica: PureVision®2 HD For Astigmatism. PureVision2 HD For Astigmatism è l’unica lente torica silicone hydrogel toric realizzata con la tecnologia High Definition™ Optics in tutti i meridiani per ridurre l’aberrazione sferica positiva insita nell’occhio umano così come quella normalmente indotta dalla superficie delle lenti a geometria sferica. Il disegno High Definition Optics™ in tutto il range di poteri dà ai pazienti una visione chiara e nitida per tutto il giorno anche in ambienti con bassa luminosità. Oltre alla geometria ottica innovativa sono stati realizzati diversi studi sperimentali per comprendere meglio la dinamica delle palpebre, uno degli elementi più importanti che determina l’instabilità delle lenti toriche. I nostri ricercatori e progettisti hanno realizzato una geometria per l’orientamento e la stabilizzazione delle lenti che è risultata essere assolutamente esclusiva: l’Auto Align Design™. FIGURA 1. Profili dello spessore di PureVision Toric (A) e PureVision2 HD For Astigmatism (B), dove il colore rosso indica la porzione più spessa della lente, ed il blu quella più sottile. una sensazione naturale tutto il giorno, e una soluzione di confezionamento arricchita ed idratante per garantire un comfort eccellente già all’inserimento della lente. Nell’applicazione di lenti a contatto toriche ai pazienti è importante considerare tutti gli aspetti dell’utilizzo con successo delle lenti: visione, comfort e sicurezza d’uso. I pazienti sono in cerca di lenti a contatto che offrano una visione costantemente chiara e nitida per tutto il giorno senza compromettere il comfort d’uso. A questo proposito il dr. David Geffen, OD, FAAO, afferma: “Loro vogliono quella particolare visione più chiara e nitida per i loro stili di vita attivi, e questo li spinge ad inviarmi altri pazienti.” in nvi v ar a rm m i altr ri p azie az e ntt i . Per favorire il centraggio la lente PureVision2 o n2 2 HD For Astigmatism è stata realizzata con un diametro più ampio, che ottimizza lo spessore o re e del sistema di bilanciamento rispetto alla lente n te PureVision Toric (Fig. 1). Questo consente una na sensazione d’uso più confortevole, mantiene e la stessa ampiezza della zona ottica di PureVision sio ion n Toric e supporta l’Auto Align Design. ComfortMoist™ ha due caratteristiche chiave: ave: e una geometria con bordi sottili e arrotondati che permette uno scorrimento dolce e graduale della ella palpebra dalla lente alla congiuntiva per offrire rire CIBAVISION: una nuova era per le lenti a contatto, una nuova era per il comfort A LCON - CIBA VISION, leader mondiale nell’eye care, si sta preparando al lancio in ITALIA di DAILIES TOTAL1®, le nuove lenti a contatto giornaliere in Silicone Idrogel con gradiente acqueo. Le lenti a contatto in Silicone Idrogel DAILIES TOTAL1® con gradiente acqueo rappresentano una nuova era in termini di comfort. Sono le prime, infatti, con contenuto d’acqua che passa dal 33% nel nucleo della lente a oltre l’80% sulla superficie. Grazie a questa innovativa tecnologia, presentano il più alto grado di lubricitài e la più elevata trasmissibilità all’ossigenoii di qualsiasi lente a contatto giornaliera presente sul mercato per comfort eccezionale dalla mattina alla sera. Un eccezionale livello di comfort Una ricerca ha dimostrato che il 44% iii di coloro che indossano lenti a contatto avverte un senso di fastidio e discomfort. Tale disagio rappresenta la ragione principale di abbandono delle lenti a contatto (48%)iv. Questo valore è ancora più significativo se si considera che ogni anno in Europa sono circa 2,6 milioni le persone che smettono di indossare le lenti a contatto. Inoltre la paura di avvertire fastidio con le lenti rappresenta anche una delle principali barriere che ostacola l’ingresso di potenziali portatoriiv. Le lenti DAILIES TOTAL1® sono state progettate per risolvere questo problema. Si tratta di lenti a contatto che forniscono un comfort eccellente per l’intera giornata e presentano la maggior lubricità rispetto alle principali lenti a contatto disponibili. “La possibilità di rendere disponibile questa tecnologia innovativa, in grado di offrire il necessario grado di comfort per l’intera giornata, potrebbe fare davvero la differenza nella vita delle persone. I motivi più comuni di insoddisfazione tra i portatori di lenti sono infatti il senso di fastidio, la secchezza e il rossore agli occhi, avvertiti particolarmente a fine giornata. Adesso possiamo invitare tutti coloro che avevano smesso di usare le lenti per mancanza di comfort a provarle di nuovo”, commenta Marica Lava, Head of Professional Affairs di CIBA VISION – ALCON Italia. Il gradiente acqueo Le lenti DAILIES TOTAL1® sono le prime con gradiente acqueo: un contenuto d’acqua che passa dal 33% nel nucleo della lente a oltre l’80% sulla superficie. Questa tecnologia unica rende la superficie della lente eccezionalmente lubrificata. L’innovazione del gradiente acqueo delle lenti DAILIES TOTAL1® è realizzata tramite la tecnologia LightStream® 3 progettata da CIBA VISION. • Nel nucleo. Materiale in Silicone Idrogel a basso contenuto d’acqua (33%), per elevata trasmissibilità all’ossigeno (Dk/t di 156 @ -3.00D) - la più alta rispetto a tutte le lenti a contatto giornaliere disponibiliii. DAILIES TOTAL1®: la più alta trasmissibilità all’ossigeno attraverso l’intera lente a contatto e in tutta la gamma di poteri disponibili* * Rispetto alle lenti a contatto giornaliere • La zona di transizione. Tra il nucleo e la superficie delle lenti DAILIES TOTAL1® è collocata una “zona di transizione” in cui il contenuto d’acqua passa dal 33% ad oltre l’80%. • La superficie. In superficie, questa lente presenta una quantità d’acqua superiore all’80%, che imita il contenuto d’acqua della cornea. Le catene polimeriche idrofiliche (amanti dell’acqua) riducono l’attrito e aiutano a ridurre l’interazione con i delicati tessuti oculari. DAILIES TOTAL1® offre livelli elevatissimi di soddisfazione del portatore Gli studi dimostrano che le nuove lenti a contatto mantengono il 100% della loro lubricità, anche dopo essere state indossate per un’intera giornataii. DAILIES TOTAL1® offre elevatissimi livelli di soddisfazione al portatore. Alcuni test clinici hanno dimostrato chev: • il 93% dei portatori si è dichiarato soddisfatto delle lenti DAILIES TOTAL1® • il 93% dei portatori ha applicato con successo la lente • L’88% dei portatori concorda che le nuove DAILIES TOTAL1® regalano una sensazione piacevole per chi le indossa (e il 76% riferisce che questa sensazione dura tutta la giornata) • l’83% dei portatori trova le lenti così confortevoli da non sentirle (il 74% riferisce che questa sensazione si prova anche alla fine della giornata). “Siamo estremamente orgogliosi di lanciare DAILIES TOTAL1®, le prime lenti a contatto in Silicone Idrogel con gradiente acqueo. Grazie ad un approccio completamente innovativo nella ricerca del massimo comfort, il nostro team di sviluppo è stato in grado di realizzare lenti a contenuto d’acqua variabile ad altissime prestazioni. Progettate per essere al passo con le necessità sempre più esigenti del nostro attuale stile di vita, esse risolvono i problemi di discomfort e di uso non costante nel tempo, che hanno influenzato negativamente il settore della vision care”, afferma Erich Bauman, OD, R&D Program Leader di DAILIES TOTAL1®. “Dalle prove effettuate, quattro soggetti su cinque si sono trovati d’accordo nell’affermare che le lenti DAILIES TOTAL1® sono così confortevoli che sembra di non indossarle”v. Informazioni tecniche Le lenti DAILIES TOTAL1® hanno un diametro di 14,1 millimetri, una curva base di 8,5 millimetri e uno spessore del centro di 0,09 millimetri a -3.00D. Sono realizzate con un nuovo materiale, chiamato Delefilcon A, che ha un modulo di elasticità di 0,7 MPa. Le lenti DAILIES TOTAL1® sono disponibili in confezioni prova da cinque lenti, e in confezioni destinate alla vendita da 30 e 90 lenti a contatto. Sono inizialmente offerte con poteri (diottrie) da -0,50 a -6,00 (incr. 0,25 D) e da -6,50 a -10,00 (incr. 0,50 D). [i] Sulla base del rapporto tra i valori di trasmissibilità all’ossigeno delle lenti, CIBA VISION® data on file, 2010 [ii] Basato sul coefficiente di frizione critico misurato con metodo di piano inclinato; significatività dimostrata al livello 0.05; CIBA VISION® data on file, 2011 [iii] Rapporto Europeo – fornitore esterno, 2010 [iv] CIBA VISION data on file, 2008 [v] In uno studio clinico con 80 portatori, CIBA VISION® data on file, 2011 CooperVision presenta la nuova lente a contatto multifocale Silicone-Hydrogel Biofinity® Multifocal C ooperVision Italia presenta Biofinity multifocal, la nuova lente a contatto multifocale che coniuga uno straordinario comfort di utilizzo ed un’eccellente visione a tutte le distanze. Biofinity multifocal è la nuova risposta CooperVision alla popolazione in età di presbiopia. CooperVision ha completato la linea silicone hydrogel Biofinity con una lente multifocale che, in base agli studi clinici ed alla risposta dei professionisti del settore, rende l’applicazione delle lenti a contatto multifocali ancor più confortevole e di estremo successo. L’avanzamento dell’età porta con sé oltre alla presbiopia anche una maggiore secchezza oculare ed il materiale naturalmente bagnabile con cui Biofinity multifocal viene prodotta, la rende capace di legare l’acqua al materiale, minimizzando la disidratazione. Aquaform® Comfort Science™ Biofinity multifocal è realizzata con Aquaform® Comfort Science™ una tecnologia che utilizza catene di siloxano più lunghe, con un ridotto contenuto di silicone nella lente. Un minor contenuto di silicone significa poter offrire una lente con un modulo più basso e quindi una lente a contatto più morbida e flessibile. La presenza di lunghe catene di siloxano contribuiscono ad una più elevata permeabilità all’ossigeno. Negli studi clinici Biofinity multifocal ha mostrato ottime performance, rispetto ad altri brand, relativamente a diversi aspetti come il comfort a fine giornata, la qualità visiva e la propensione a continuare ad utilizzare questa lente da parte dei portatori. Balanced Progressive™ Technology L’esclusiva tecnologia CooperVision CooperVision ha lavorato a stretto contatto con i professionisti del settore per sviluppare un percorso applicativo ottimizzato. Questo insieme alla Balanced Progressive™ Technology agevola il professionista nell’applicazione delle lac ed offre al portatore una straordinaria esperienza di porto che combina, facilità, comfort e salute oculare. Biofinity multifocal utilizza la Balanced Progressive Technology, che con le due geometrie D e N sfrutta la risposta corticale per migliorare la visione (già utilizzata nella gamma Proclear multifocal) offrendo all’ottico, anche nel segmento Silicone Hydrogel, la possibilità di effettuare applicazioni personalizzate a seconda delle esigenze visive dei portatori. Uno degli aspetti più importanti per CooperVision nello sviluppo di Biofinity multifocal è stato ascoltare le esigenze degli applicatori. Infatti, la collaborazione degli applicatori che lavorano quotidianamente con i propri portatori e la consapevolezza che ogni occhio è unico ha consentito a CooperVision di presentare ancora una volta una nuova lente a contatto dalla straordinaria esperienza di porto. Biofinity multifocal si è dimostrata una lente estremamente confortevole e ciò è fondamentale per i portatori di lenti a contatto in età di presbiopia. Inoltre, la Balanced Progressive Technology la rende una lente a contatto estremamente versatile ed adatta anche ai portatori più esigenti. Biofi nity multifocal ha incontrato i favori anche del mercato francese dove è stata presentata, nel 2010, ad un numero limitato di clienti, tra cui la Dr.ssa. Catherine Peyre, oftalmologa di Parigi che ha dichiarato “ho notato una miglior tollerabilità della lente ed una minore disidratazione nei portatori, un miglior comfort durante l’intera giornata di porto, fino a sera. Inoltre la lente ha anche una miglior consistenza e questo la rende più facilmente manipolabile”. Parametria disponibile Biofinity multifocal è disponibile con potere sferico da +6.00 D a -8.00 D, in 4 addizioni +1.00, +1.50, +2.00, +2.50 con entrambe le geometrie D (centro lontano) e N (centro vicino) . Biofinity multifocal può essere utilizzata a porto continuo (30 giorni, 29 notti) in tutta Europa. Kontakt Lens V.A.O. per distinguersi dalla massa attraverso la giusta strategia F ronteggiare gli attuali problemi del mercato con uno stratagemma che garantisca di combattere la concorrenza sempre più agguerrita attraverso una strategia commerciale definitiva! La Kontakt Lens V.A.O., società operante nel settore della contattologia da oltre 25 anni, sempre attenta alle esigenze ed ai problemi che questo mercato si trova ad affrontare, è lieta di presentare uno stratagemma che possa garantire, a coloro che sono stufi di combattere la concorrenza sempre più agguerrita, una strategia commerciale definitiva! Parliamo di PRODOTTI PERSONALIZZATI! Chiunque abbia un’attività commerciale, si è trovato almeno una volta nella vita a fronteggiare un cliente irritato per aver trovato lo stesso prodotto ad un prezzo inferiore in un altro negozio. Di fronte ad un simile problema, le soluzioni sono molteplici, ma pur sempre atte a cercare di recuperare la fiducia persa del cliente. Ora provate ad immaginare di poter, una volta per tutte risolvere il problema alla base, affinché non ci siano più i presupposti per cui il problema si possa verificare. La Kontakt Lens V.A.O. offre la possibilità di una personalizzazione completa di tutta la gamma dei prodotti di contattologia (tutti i tipi di lenti a contatto e tutti i tipi di soluzione) affinché non ci possa essere mai più un termine di paragone tra Voi ed i vostri concorrenti. La nostra idea di personalizzazione, non si limita ad una semplice etichettatura di una confezione di lenti a contatto ma, su vostra specifica richiesta, abbiamo la possibilità di creare un packaging ad hoc per Voi. Ad esempio, potremmo realizzare un pack di: lenti giornaliere in confezioni da 10 o più lenti; lenti toriche in confezioni singole o più; confezioni di lenti singole a ricambio mensile. Anche nei materiali di ultima generazione quali Siliconi Hydrogel con il vostro marchio. Avrete in questo modo: • una esclusiva assoluta; • renderete accessibile ai vostri clienti un prodotto che oggi è visto ancora come “troppo caro”; • assesterete un duro colpo alla concorrenza, proponendo prodotti innovativi e qualitativamente superiori. Ma c’è dell’altro… L’importanza di distinguersi dalla massa con un prodotto a marchio proprio, non è solo un escamotage per combattere la concorrenza, è soprattutto un plus per guadagnare in immagine nei confronti di tutti coloro che lavorano con “i prodotti di massa”. KONTAKT LENS V.A.O. Srl Presenta Giornaliere Quindicinali DISTINGUERSI Toriche Cosmetiche Mensili Il Tuo Logo, Il Tuo Prodotto, ...Il Tuo Business! 500ml 360ml 100ml 15ml ...E non avrai più concorrenti! SOLUZIONI E LENTI A CONTATTO PERSONALIZZATE PER OTTICI E GRUPPI Vico Acitillo, 106 - 80128 Napoli (Italy) Tel. (+39) 081.5605288 - 5606706 - Fax (+39) 081.7157874 www.onlyone.it [email protected] - [email protected] - [email protected] - [email protected] Azienda Certificata UNI EN ISO 13485:2004 SILICONE HYDROGEL: LA RISPOSTA DELLA KONTAKT LENS V.A.O. CRAZY LENS, PER UNO SGUARDO DA EFFETTI SPECIALI! Le lenti a contatto Only One “CrazyLens”, rappresentano la più recente evoluzione in fatto di effetti speciali. Disponibili in pratiche confezioni da due lenti, con 6 differenti design, donano al portatore uno sguardo decisamente... speciale! Il motivo di riproporre un prodotto legato quasi esclusivamente a due periodi dell’anno (carnevale e halloween) nasce da una richiesta che spesso non poteva essere soddisfatta a causa di un prezzo troppo elevato per una lente che sarebbe stata indossata solo per un’occasione... speciale. La Kontakt Lens V.A.O. è riuscita ad ottenere e proporre al pubblico una coppia di lenti “Crazy” allo stesso costo di una coppia di lenti cosmetiche mensili, incontrando così il favore del pubblico giovanile e consentendo loro di poter essere veramente speciali con una piccola spesa. La nuova lente a contatto monouso Only One Soft Mese Hydrogel è la perfetta sintesi tra comfort e acutezza visiva, cambiando radicalmente il concetto stesso di lente a contatto. Caratteristiche: • La lente a più alto contenuto idrico nel suo genere. • La più alta trasmissibilità all’ossigeno. • La più alta bagnabilità della superficie. La particolarità che rende la Soft Mese Hydrogel diversa da tutte le altre lenti in silicone/hydrogel è che unisce l’alta trasmissibilità dell’ossigeno (DK) al più alto contenuto idrico (48%). Il nuovo materiale permette un maggior flusso di ossigeno attraverso la lente nell’occhio, e questo si traduce in benessere visivo per il portatore; l’alto contenuto idrico offre un comfort reale per tutto il giorno, anche di notte, rendendole impercettibili. Soft Mese Hydrogel può quindi contare su: • Comfort unico. • Assenza totale di impatto palpebre-lenti. • Lente idratata per tutto il giorno, anche di notte. MATERIALE MENICON Z: Iper DK, resistenza, comfort, ort, sicurezza, porto continuo fino a 30 giorni… MENICON Z (TISILFOCON A) FISSA UN NUOVO STANDARD Fornendo non solo un elevato Dk, ma dimostrando anche proprietà meccaniche senza eguali quando viene paragonato ad altri materiali ad elevato Dk, dovuto alla presenza di siloxanylstyrene. • Livelli straordinari di permeabilità all’ossigeno. • Maggiore resistenza alla rottura e ai graffi • Depositi lipidici minimi. Resistenza all'impatto E -Material 35 MEDIUM DK 30 25 HIGH DK 20 SUPER DK 15 LA SCIENZA DIETRO IL PROCESSO M.A.M.S* Il materiale Menicon Z permette di produrre lenti notevolmente più sottili (utilizzando il metodo di tornitura). • Buona bagnabilità e riproducibilità La Tecnologia al Plasma Menicon ha come risultato un aumento della bagnabilità e del comfort delle lenti. Processo *MAMS: Menicon Automatized Manufacturing System 0 0 30 64 116 163 DMISO Percentuale di depositi lipidici: Migliore resistenza ai depositi con lenti a contatto Menicon Z, contenenti una percentuale di silicone minore. % di depositi lipidici 0 O E 0,3 SUPER DK HIGH DK 0,2 -Material 0,1 MEDIUM DK 0 0 30 64 116 163 [1k (ISO) Resistenza all’impatto del materiale Menicon Z (test del “Drop Ball”): una palla di acciaio viene fatta cadere su un campione di lenti di spessore 0.2 mm. L’altezza registrata in cui la lente Z si rompe è maggiore rispetto a tutti gli altri materiali. SICUREZZA FINO AD... UN PORTO CONTINUO DI 30 GIORNI Il materiale Menicon Z, grazie alla sua elevata trasmissibilità all’ossigeno, permette un porto giornaliero o prolungato fino a 30 giorni*. Classificazione del Dr. Benjamin 20 HYPER 16 LU (%) SUPER • Menicon Z: la prima lente RGP che ha ottenuto l’approvazione FDA per un porto continuo fino a 30 giorni(1). 12 HIGH 8 L'USURA CONTINUA HYPER DK DK/T > 80 EOP > 18 % MEDIUM 4 LOW 0 0 20 40 60 80 100 120 140 Dk/t Come descritto dal Dr. Benjamin(2), le lenti a contatto Menicon Z raggiungono una percentuale E.O.P >18%, permettendone un corretto porto continuo. *Le lenti a contatto Menicon Z, Menicon Z-a e Menifocal Z hanno l’approvazione CE per un porto continuo fino a 30 giorni ) • Indicatori per il benessere della cornea(3) (4) (5) 3. • ■ Etafilcon A (6 notti) ■ Balafilcon (30 notti) ■ Menicon Z (30 notti) 9 8 7 6 5 a 1 mese 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi Yamamoto et al.(3) 7 Occhio sensa lac 6 Super Dk 5 Menicon Z Sonno 2. • OCCHIO CHIUSO 10 Aderenza di Pseudomonas aeruginosa • Desquamazione fisiologica dell’epitelio corneale La desquamazione (le aree più scure, senza cellule) è proporzionale al valore del Dk/t. Con l’iper Dk/t Menicon Z, è stata osservata una desquamazione fisiologica anche con gli occhi chiusi. Aderenza minima di Pseudomonas aeruginosa Negli studi sul porto continuo durante la notte, l’iper Dk/t Menicon Z mostra livelli di aderenza minori nel corso di 12 mesi, a paragone con altri materiali. Evoluzione normale dell’edema durante la notte L’edema corneale dopo il porto notturno è simile a quello che si verifica quando non si porta la lente. Edema a corneale (%) 1. • MENICON Z Occhio di coniglio dopo 24 ore di porto di lenti a contatto Menicon Z (microscopia confocale). 4 3 2 1 0 1 2 10 22 7 8 9 10 11 14 16 Tempo (ore) (1) R .A Albright et al. Pos t market surveillance of Menicon Z R igid Gas Permeable contact Lenses for up to 30 days continuous wear in the United States. Eye & Contact lens. 2010; 5: 241-244. (2) B enjamin W.J. EOP and Dk/L: the quest for hyper transmiscsibility. J Am Optom As soc 1993; 64(3):196-200. (3) Yamamoto et al. Ophtalmology 2002;109(1): 27-39. (4) Ichijima H, Cavanagh HD. How rigid gas permeable lenses supply more oxygen to the cornea than silicone hydrogels: A new model. Eye & Contact lens 2007; 33: 216-223. (5) http://www.menicon.com/pro/education/publications/ gp-lenses -publications SAUFLON Offrire il giusto equilibrio Sue Cockayne, Optometrista e Professional Service Manager per Sauflon, ci spiega come Clariti™ , l’ultima generazione di lenti in Silicone Hydrogel, riesca a fornire il perfetto equilibrio tra comfort e salute. I I primi anni 90 hanno visto il lancio delle prime lenti in Silicone Hydrogel. Fu un momento esaltante per l’industria, non solo perché segnava l’arrivo di questo nuovo, rivoluzionario, tanto atteso materiale; ma anche perché era stato specificatamente progettato per una modalità di sostituzione che si credeva essere l’inarrivabile “Sacro Graal” nel porto delle lenti a contatto: una lente che si poteva tranquillamente indossare fi no a 30 giorni e notti consecutive. A quell’epoca era opinione diffusa che ci fosse una richiesta significativa da parte dei portatori di lenti a contatto per il porto continuato, e gli ottici erano desiderosi di avere materiali che superassero l’ipossia e riducessero il rischio di cheratite microbica (MK); problemi che avevano a lungo offuscato l’uso di lenti idrogel nel porto continuato. Si svilupparono molte attività mediatiche, accademiche e commerciali intorno al lancio di questi nuovi “mera- vigliosi” prodotti, ed era chiaro che il nuovo materiale in Silicone Hydrogel avesse alcune proprietà uniche, ben al di sopra delle lenti idrogel tradizionali. Tuttavia, gli ottici iniziarono a notare una serie di sintomi generalmente mai visti con le lenti idrogel. Chiaramente i segni ipossici riscontrati con le lenti idrogel durante l’utilizzo notturno furono ridotti ben più di quanto auspicato grazie a questi materiali dagli alti valori di Dk/t, ma questo beneficio venne neutralizzato da altre complicanze quali GPC, SEALS, maggiori accumuli di depositi, reazioni infiammatorie e, purtroppo, nessuna significativa riduzione nell’incidenza di MK. Oltretutto i pazienti non trovavano le lenti confortevoli come le equivalenti in idrogel, e né loro né gli ottici abbracciarono mai la modalità di porto continuato come invece l’industria aveva previsto. Di conseguenza queste prime “prove” in Silicone Hydrogel furono reimmesse sul mercato come lenti ad uso diurno. Non appena l’industria prese più familiarità con le proprietà del Silicone Hydrogel, divenne evidente che la maggiore rigidità e le proprietà della superficie di queste prime lenti rappresentavano a tutti gli effetti un problema. Lenti a contatto Idrogel tradizionali Fig. 1 Grafico sulla trasmissibilità dell’ossigeno Lenti a contatto Clariti™ 1 day Fig. 2 Occhi più bianchi, più luminosi Le lenti con un maggiore modulo (di rigidità) erano considerate responsabili dell’aumento del numero di complicanze meccaniche come SEALS e GPC e la natura idrofobica della superficie in Silicone Hydrogel era ritenuta causa dell’aumento di accumulo dei depositi, in particolare lipidi, ed associata a reazioni infiammatorie nonché al ridotto comfort. Con l’attenzione di nuovo puntata sull’utilizzo diurno, l’obiettivo era di cercare di produrre una lente con tutte le caratteristiche di rilascio dell’ossigeno proprie del Silicone Hydrogel, ma che avesse la flessibilità, la biocompatibilità di superficie e il contenuto idrico del “beneamato” idrogel. Tuttavia gli alti livelli di silicone necessari per raggiungere un Dk/t superiore a 100 si dimostrarono una difficile sfida. Gli accademici rivolsero quindi la loro attenzione verso ia questione dell’ossigeno e divenne sempre più evidente che livelli sempre maggiori di Dk/t non erano affatto necessari per raggiungere un’ossigenazione corneale simile a quella dell’occhio nudo* (Fig. 1). Sauflon è stata leader del settore nell’applicare questo principio al design delle lenti in Silicone Hydrogel ed ha prodotto un nuovo materiale in Silicone Hydrogel che consente fino al 97% di ossigenazione corneale, pur avendo un modulo paragonabile a quello delle lenti idrogel tradizionali, ed è in assoluto il solo materiale Silicone Hydrogel ad alto contenuto idrico, prodotto su larga scala, attualmente disponibile nel mondo. Grazie al suo processo brevettato AquaGen™, la necessità dei più tradizionali trattamenti superficiali od agenti umettanti interni per superare l’idrofobicità del Silicone Hydrogel è finalmente diventata storia. Il materiale che ne è risultato, Clariti™, si è dimostrato un enorme successo in quanto capace di imitare la biocompatibilità e la flessibilità delle lenti idrogel eliminando i problemi meccanici e di comfort associati all’alto Dk/t dei primi Silicone Hydrogel, e in grado di garantire oltre 3,5 volte il quantitativo minimo raccomandato di ossigeno necessario per il porto giornaliero**, donando occhi più luminosi e bianchi (Fig. 2). Sauflon ha sempre ascoltato le richieste dei professionisti e si è adoperata per produrre una famiglia di lenti a prezzi accessibili e senza compromessi per il professionista e il portatore. Due anni dopo il fenomenale lancio delle ClaritiTM1 day, vincitrici di un award, Sauflon è orgogliosa di proporre le ClaritiTM1 day toric, la prima lente giornaliera in Silicone Hydrogel per astigmatici al mondo. Finalmente i Professionisti possono godere di una gamma completa di lenti che offrono un concentrato di salute, comfort, prestazioni visive e convenienza, tutto ad un prezzo accessibile per il professionista ed il portatore. Con la loro passione ed impegno verso ulteriori attività di ricerca e sviluppo, non sorprende affatto sapere che Sauflon non intenda riposare sugli allori ma stia costantemente ed attivamente cercando di sviluppare e lanciare sul mercato continue innovazioni per lo scenario delle lenti a contatto. Il costante impegno Sauflon, da ben 27 anni, nei confronti degli Ottici Professionisti In armonia con la promessa di Sauflon nei confronti della professione ottica, ClaritiTM 1 day, come tutti i prodotti Sauflon, è disponibile esclusivamente per i Professionisti dell’Ottica. Grazie a questo esclusivo impegno potete essere certi che i pazienti cui sono state prescritte lenti e soluzioni Sauflon continueranno a tornare da voi per i loro successivi acquisti. Per maggiori informazioni contattate il nostro servizio clienti allo 06/97747996, fax 06/97747985, o tramite e-mail all’indirizzo [email protected] Riferimenti • *Brennan NA. Beyond flux: total corneal oxygen consumption as an index of corneal oxygenation during contact lens wear. Optom Vis Sci. 2005; 82: 467-472 • ** B.A. Holden and George W. Mertz. Invest Ophthalmol Vis Sci 25: 1161-1167, 1984 Ha ancora senso parlare di MADE IN ITALY? Storia ed evoluzione di Schalcon L A BRAND IDENTITY in comunicazione e in pubblicità è ancora un valore per promuoversi? L’ottica è o non è nell’occhio del ciclone? Storia ed evoluzione di Schalcon. Marchio italiano. I valori del Made in Italy per un paese che deve fare i conti con un indebolimento della sua immagine a livello mediatico. L’italianità doc ha da sempre costituito un elemento distintivo per alcune aziende e il marchio Made in Italy ha sempre rappresenta- Francesco Sala (Responsabile comunicazione Schalcon S.p.A) fotografato da Oliviero Toscani to l’espressione di alcuni valori. Il deterioramento dell’immagine “Italia” non aiuta l’approccio delle nostre aziende all’estero, perché i fattori sui quali incide sono proprio quelli della serietà, della professionalità e del sacrificio, valori faticosamente conquistati sui mercati internazionali e che ora si rischia di vedere compromessi per vicende che nulla hanno a che fare con la capacità e il merito delle aziende stesse. Valori ancora attuali come qualità, senso del bello e centralità del gusto fanno l’italian way of life che è ancora forte nel mondo. Eleganza, lusso, qualità e durevolezza costituiscono la forza delle aziende a marchio Italia che la politica mette a dura prova ogni giorno. L’italiano – dicono gli stranieri- prende il meglio dalla vita. Ha manualità, competenza artigianale, fantasia - Allora non cadiamo nella trappola della generalizzazione, della banale uniformità a gusti imposti dalle multinazionali. Questo è il rischio più grande: non mantenere la differenza. Quindi, care aziende italiane, è ora di investire adeguatamente in progetti di immagine coordinata, nel consolidamento di ogni singolo brand, nella creazione e rafforzamento del valore e del posizionamento. Negli anni, le aziende italiane hanno lavorato a creare “sostanza”, ma devono avere il coraggio di investire nell’intangibile, nella reputazione, nella comunicazione. Raccontare la propria storia significa difenderne il primato. Se lo facessero tutte le aziende artigiane italiane si potrebbe ricostruire la nostra immagine all’estero. Possiamo, anzi dobbiamo affrontare il futuro. Che è dietro l’angolo. Schalcon nei primi anni Ottanta, inizia a produrre lenti a contatto con il metodo tradizionale (a tornitura computerizzata), realizzando una lente con caratteristiche tecnico-geometriche uniche nel suo genere. Il suo nome è lente Universale. Questa lente poteva essere applicata su diverse tipologie di curvature corneali, grazie alla sua particolare geometria brevettata. Da sempre attenta all’innovazione tecnologia, oggi la Schalcon S.p.A., segue le moderne tendenze di produzione (il cast moulding), introducendo un sistema ad alta tecnologia che produce lenti a contatto innovative nel rispetto della tradizionale costruzione. Con lo sguardo sempre rivolto alla fisiologia del campo oculare, quest’azienda realizza lenti a contatto con polimeri hydrogel associati a sostanze lubrificanti e viscosizzanti altamente biocompatibili. Sono il glicerolo metacrilato, l’acido ialuronico e il P.V.A. Produzione soluzioni Nei primi anni Novanta, sfruttando la crescita del mercato, Schalcon reinveste i propri utili ricavati, nell’acquisizione di un’azienda farmaceutica. Pertanto, completa la sua gamma di prodotti nella produzione di soluzioni per la manutenzione delle lenti a contatto. Sono undici le soluzioni diverse per tutti i tipi di lente: dalla rigida gas-permeabile, alla lente in hydrogel, a quella in silicone hydrogel. La gamma si arricchisce poi di soluzioni uniche, sistemi al perossido, detergenti e compresse enzimatiche. La Schalcon si aggiorna continuamente sull’evoluzione degli stili di vita del portatore, oggi più che mai, immerso in uno stile di vita frenetico, dall’ambiente professionale che richiede un uso sempre maggiore delle lenti a contatto e dei suggerimenti per un comfort adeguato. La risposta di Schalcon, a fronte di numerosi studi scientifici, è stata la realizzazione di sei tipologie di sostituti e integratori lacrimali, con caratteristiche fisio-terapiche delle piante officinali (altea, malva, camomilla, fiordaliso), per poi approdare a sostanze derivate dall’ipromellosa e all’utilizzo sempre più frequente dell’acido ialuronico e di veicolanti come i liposomi. Tutte queste sostanze intervengono attivamente e partecipano alla risoluzione della comune sensazione di occhio secco e delle dislàcrimie in generale. PRODUZIONE SCHALCON. L’OTTICA MADE IN ITALY NEL MONDO. Regard® di Vita Research: alte prestazioni di una soluzione multifunzionale senza conservanti negli occhi. in quanto è stato constatato che soluzioni “no rub” avevano una capacità di disinfezione meno efficace di quelle che, per contro, la prevedevano. Due sono stati i sistemi che hanno interessato il mercato el recente passato diversi sono stati gli avvedella disinfezione: le soluzioni one–step con perossido di nimenti che hanno interessato il mondo della idrogeno e le soluzioni multiuso. Vantaggi e svantaggi di contattologia: dalla proliferazione di molteplici questi due tipi di disinfezione sono riportati in tabella 1. soluzioni per la manutenzione delle lenti a contatto ad Notevole anche l’impatto delle lenti a contatto di ultima una nuova tipologia di lente dal migliorato comfort per generazione (in silicone idrogel, garanzia di massima perl’utilizzatore (silicone idrogel o SH), per non parlare poi meabilità), sempre più orientate alla massima versatilità, del recall dal mercato di alcuni lotti di LAC SH e del praticità e comfort. Queste innovazioni, unitamente alla fenomeno del “corneal staining” che si è verificato in grande varietà di tipologie sviluppate (a porto continuato, alcuni portatori che utilizzavano lenti in associazione prolungato, flessibile o giornaliero) fanno sì che i procon soluzioni non idonee. fessionisti del settore abbiano a disposizione una larga Sempre molto alta è l’attenzione dei produttori e degli schiera di prodotti che, in combinazione tra loro, possano specialisti sull’attività microbicida che una soluzione deve fornire un ampio spettro di possibilità per ogni tipo di avere; negli ultimi anni, infatti, c’è stato un ritorno al esigenza. Punti focali restano comunque il massimo del “rub e rinse” pratica di sfregamento e risciacquo della comfort verso i tempi di utilizzo della lente stessa. È in LAC dopo la rimozione, ancora poco diffusa o trascurata questo scenario che la soluzione per la manutenzione ma estremamente importante in quanto accelererebbe delle lenti a contatto Regard® si inserisce come mezzo di molto la fase di pulizia e disinfezione, nonché di estremamente flessibile, efficace e sicuro. rimozione, dei residui lipidici dalla superficie, questo Molti sono i punti di contatto con Vantaggi Svantaggi le caratteristiche che una soluzione Azione antimicrobica Staining corneale con la combinazione di ideale dovrebbe avere: selettiva alcune lenti/soluzioni • Eliminare tutti i patogeni oculari Soluzioni Attività disinfettante Bassa efficacia disinfettante contro funghi • Essere atossica per la superficie multiuso continua e Acanthamoeba oculare tradizionali Semplice utilizzo • Semplice da usare Utilità del singolo flacone • Rimuovere efficacemente i deDisinfezione rapida, Altamente tossico senza positi sulla lente potente, aspecifica neutralizzazione • Accessibilità. Assenza di conservanti Inefficace per conservazione a lungo Innovativo il metodo di disinfezione Sistemi al seguenti la neutralizzazione termine sviluppato per questa soluzione perossido Utilizzo complesso, in particolare nel di idrogeno polivalente che utilizza un nuovo formato in 2 step approccio “senza conservanti“ utiStaining corneale con la combinazione di lizzato per la prima volta in una alcune lenti SH/soluzioni soluzione multiuso. Dr.ssa Ileana Zamboni Vita Research Quality Assurance N Tabella 1. Soluzioni multiuso vs sistemi al perossido di idrogeno. Componenti Azione OxyChlorite® Disinfezione, Stabilizzazione/Riattivazione della disinfezione Idrossipropilmetilcellulosa (HPMC) Viscosante Pluronic F-68 Pulizia/Viscosante Tabella 2 Composizione di Regard® L’azione disinfettante di Regard® si esplica attraverso la molecola complessa e autostabilizzante OxyChlorite® che, in presenza di componenti acidici microbiali, genera transitoriamente biossido di cloro, potente agente ossidante attivo su batteri Gram-positivi, Gram-negativi, lieviti e funghi. Subito dopo aver agito, il complesso scinde nei componenti naturali delle lacrime (sale, acqua e ossigeno). La soluzione può essere utilizzata anche per il risciacquo delle lenti; in queste condizioni la molecola complessa e autostabilizzante OxyChlorite ®, scissa dagli enzimi catalasi, superossido dismutasi e perossidasi nei componenti fisiologici lacrimali, rende l’ambiente oculare totalmente privo di conservanti. dura di manutenzione “rub” (sfregamento della lente) a soluzioni a base di PHMB (Renu B+L) e di Polyquad + MAPD (Opti-free express, Alcon) in pazienti portatori di lenti in silicone idrogel comfilcon A (Revisa®). I risultati hanno evidenziato per Regard ® le migliori prestazioni in termini di comfort, qualità della visione e mancata sensazione di secchezza oculare; non sono state inoltre rilevate punteggiature sulla superfi cie corneale. Notevole il modo in cui la lente trattata con Regard® abbia mostrato il miglior angolo di bagnabilità (a testimonianza della migliore stabilità del film lacrimale sulla superficie di silicone idrogel) e avesse, a fine studio, le caratteristiche più prossime ad una LAC nuova a due ore dal primo utilizzo. Garanzia di efficacia e sicurezza La molecola complessa e autostabilizzante OxyChlorite® fa di Regard® (Tab. 2) un eccellente agente antimicrobico ad ampio spettro1. Ne sono un esempio i test antimicrobici effettuati che hanno mostrato una riduzione di 6 log in 3 ore per la popolazione batterica, di 6.34 log in 2 ore per il ceppo umano resistente di Pseudomonas aeruginosa, di 5.54 log in 7 giorni per il lievito Candida albicans come anche di 2.32 log per la muffa Aspergilus niger. Ampiamente trattati in letteratura gli studi effettuati sia sull’uomo che sugli animali i quali mostrano come sia il sodio clorito che il biossido di cloro siano rapidamente ridotti dopo essere stati ingeriti e ad una concentrazione di 500 ml e 500 ppm al giorno non si osservino effetti avversi sull’uomo2. Strumento vincente Nella panoramica di soluzioni esistenti la molecola complessa e autostabilizzante OxyChlorite® ha dimostrato di avere elevate prestazioni in termini di efficacia, sicurezza, praticità nell’utilizzo (la soluzione può essere istillata direttamente nell’occhio), comfort e qualità della visione. Questo offre ai professionisti del settore uno strumento valido per orientarsi nella molteplicità di prodotti esistenti e rispondere, con soluzioni più confacenti, alle diverse esigenze della vasta moltitudine di pazienti. Lo sviluppo perseguito nell’ultimo decennio dai materiali e dalle tipologie di lente permette allo specialista di trovare le migliori soluzioni affinché l’utilizzatore abbia il meglio in termini di salute oculare con il massimo della versatilità. Studio comparativo su soluzioni multiuso per la manutenzione delle lenti in silicone idrogel Un recente trial clinico condotto dall’Ottico Optometrista Giancarlo Montani, docente all’Università del Salento, ha comparato l’uso della soluzione Regard® con proce- Bibliografia 1. 2. Karageozian HL, Gates BW. Novel soft contact lens disinfection with Sodium Chlorite and Hydrogen Peroxide. 1993; Poster, BCLA Annual Clinical Conference. Abdel-Rahman MS, Couri D, Bull RJ. Toxicity of chlorine dioxide in drinking water. J Environ Pathol Toxicol Oncol, 1985; 6(1):105- 113.