PIANO DI TUTELA DELL’AMBIENTE MARINO E COSTIERO AMBITO COSTIERO 15 Unità fisiografiche Golfo del Tigullio, Baia del Silenzio e Riva Trigoso ART. 41 LEGGE REGIONALE N° 20/2006 Relazione Paraggio Paraggio di Portofino – dalla Punta di Portofino a Punta Caieca Settembre 2011 _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 1 Indice 1. Inquadramento generale 3 1.1. Inquadramento geografico 3 1.2. Evoluzione storica del litorale 3 2. Analisi della propagazione del moto ondoso ed effetti lungo costa 5 2.1. Esposizione del paraggio 5 2.2. Analisi meteomarine sotto costa 5 2.3. Frangimento 8 2.4. Bacini versanti 8 3. Aspetti geomorfologici e sedimentologici 9 3.1. Costa alta 9 3.2. Costa bassa 10 3.3. Morfologia ed evoluzione della spiaggia emersa 10 3.4. Morfologia ed evoluzione della spiaggia sommersa 12 3.5. Aspetti sedimentologici 12 3.6. Bilancio sedimentario 12 4. Aspetti naturalistici ambientali (stato – pressioni – impatti) 13 4.1. Qualità delle acque 13 4.2. Habitat marini 13 4.3. Habitat costieri 14 5. Sintesi dei processi costieri 15 5.1. Tendenza evolutiva del litorale 15 5.2. Tendenza evolutiva degli aspetti ambientali 15 6. Pericolosità costiera e impatti sulla qualità delle acque e sulla biodiversità marino costiera 16 6.1. Pericolosità costiera 16 6.2. Impatti sulla qualità delle acque e sulla biodiversità marino costiera 16 7. Rischio costiero 17 7.1. Rischio da eventi meteomarini sulla spiaggia 17 7.2. Rischio da eventi meteomarini sulla costa alta 17 7.3. Rischio relativo al degrado della qualità delle acque e degli habitat marino costieri 17 8. Delimitazione delle aree da assoggettare alle Norme di Piano 18 9. Misure di intervento 19 _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 2 1. Inquadramento generale 1.1. Inquadramento geografico Il paraggio costiero di Portofino si sviluppa per 2 km verso l’estremità meridionale del Promontorio di Portofino, tra punta Caieca e la punta di Portofino, costituendo il limite occidentale del golfo del Tigullio. Esso è costituito da due tratti costieri nettamente distinti: - la baia di Portofino, consistente in una profonda insenatura di forma irregolare che si insinua in direzione SW per circa 400 m tra punta Caieca e Punta del Coppo, al fondo della quale si trova il borgo di Portofino; - il tratto di costa alta tra la punta del Coppo e la punta di Portofino, costituito da 700 m di falesia sub-verticale globalmente rettilinea ma ricca di anfrattuosità La forma della baia di Portofino è piuttosto articolata. Sul lato occidentale sono presenti due valloni, impostati su lineazioni tettoniche, che danno origine a due piccole baie secondarie, quella di Portofino a ponente e quella detta del Cannone a levante. Nella baia di Portofino la linea di riva è artificiale essendo costiutita da una banchina che la contorna interamente e da uno scivolo in corrispondenza della piazzetta. Il tratto di costa alta a nord della baia è caratterizzato dalla strada litoranea Santa Margherita – Portofino che orla la falesia lungo tutto lo sviluppo del paraggio. L’unico corso d’acqua che sfocia nella baia è quello che attraversa il borgo di Portofino, di esigue dimensioni (circa 0.3 km2) e di portata trascurabile. L’intero paraggio è compreso nel territorio comunale di Portofino e nel Parco Regionale di Portofino. Ad eccezione della baia del centro abitato, i fondali sono interamente compresi nella Zona C dell’Area Marina Protetta di Portofino. 1.2. Evoluzione storica del litorale La baia di Portofino si è mantenuta, nella sua parte a mare, pressoché inalterata da tempi storici. Gli interventi antropici hanno riguardato dapprima la costruzione del villaggio di pescatori che dà il nome alla baia, e quindi alle opere marittime ad esso connesse (banchine ecc.). Negli ultimi due secoli l’unico intervento di artificializzazione della costa è costituito dalla costruzione della strada litoranea da Santa Margherita a Portofino, avvenuta nella seconda metà dell’800, e nella cementificazione della spiaggetta che ancora all’inizio del ‘900 orlava la piazzetta del borgo. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 3 Figura 1.1 Foto panoramica storica (inizio novecento) _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 4 2. Analisi della propagazione del moto ondoso ed effetti lungo costa 2.1. Esposizione del paraggio Il paraggio di Portofino è orientato secondo la direttrice Nord-Est, risultando molto ridossato ai mari da Scirocco e completamente protetto rispetto ai mari da Libeccio, per la particolare conformazione del Golfo e la schermatura offerta dal promontorio di Portofino. I valori caratteristici degli eventi ondosi, considerati nell’analisi della propagazione del moto ondoso incidente, sono riferiti alla stazione situata a –36 m di profondità. 2.2. Analisi meteomarine sotto costa Nonostante la completa artificializzazione della costa di Portofino, le analisi di propagazione del moto ondoso lungo costa sono state condotte anche per questo paraggio al fine di avere una visione globale dello stato e delle azioni marine nel paraggio. Tale analisi è stata condotta secondo il codice di calcolo NEMOS, mediante l’utilizzo del modello STWAVE, simulando la propagazione degli spettri in frequenza a partire dalla sezione di output del modello di propagazione su larga scala dell’intero Ambito. La griglia di calcolo utilizzata per la propagazione del moto ondoso fa riferimento ai rilievi di dettaglio del 2008, ed è stata suddivisa in celle di maglia 10 m x 10 m, come schematizzato nella fig.2.1. Figura 2.1 Griglia a maglia 10mx10m utilizzata dal codice di calcolo per la propagazione nel paraggio di Portofino. La stazione di ingresso per la propagazione a scala di dettaglio è posizionata a –36 m, e situata in posizione abbastanza centrale rispetto alla griglia creata, avente le coordinate e i valori di altezza, periodo e direzione del moto ondoso indicati nella tabella 2.1, relativamente ai periodi di ritorno di 1 e _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 5 50 anni. Le direzioni degli spettri nella stazione di input alla modellazione a scala di dettaglio, sono molto simili per i tre valori al largo considerati. Inoltre per l’accentuato fenomeno della rifrazione per i mari da Libeccio e Mezzogiorno, anche i valori delle altezze d’onda associate a queste direzioni risultano molto attenuate. Tr Stazione 1 Portofino anno 50 Portofino anni n° Coordinate Stazione Direzione al largo 160°N H [m] T [s] Dir [°N] Direzione al largo 180°N H [m] T [s] Dir [°N] Direzione al largo 220°N x y z [m] H [m] T [s] Dir [°N] 23 1517169 4905769 -36 1.4 7.9 127 0.8 7.2 135 0.6 9.7 134 23 1517169 4905769 -36 2.8 12.2 120 1.6 11 126 1.0 12.2 126 Tabella 2.1 Valori di altezza, periodo e direzione dell’onda nella stazione di input per la propagazione ondosa nel paraggio- periodi di ritorno 1 e 50 anni. Nelle figure seguenti vengono rappresentate le disposizioni delle ortogonali d’onda all’interno del paraggio, sovrapposte alla suddivisione in classi di altezze d’onda e alle linee isobatimetriche. Mediante la disposizione delle ortogonali d’onda è possibile evidenziare le zone con maggiore e minore concentrazione di energia, conseguente al moto ondoso incidente. Figura 2.2Direzioni dei fronti d’onda e variazione altezze d’onda per evento al largo con periodo di ritorno 50-ennale e direzione 220°N (in rosso isobatimetriche). _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 6 Figura 2.3 Direzioni dei fronti d’onda e variazione altezze d’onda per evento al largo con periodo di ritorno 50-ennale e direzione 180°N (in rosso isobatimetriche). Figura 2.4 Direzioni dei fronti d’onda e variazione altezze d’onda per evento al largo con periodo di ritorno 50-ennale e direzione 160°N (in rosso isobatimetriche). _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 7 Le ortogonali d’onda, per le tre direzioni di provenienza del moto ondoso, presentano la stessa disposizione all’interno del paraggio, sulle basse profondità, e tendono a disporsi a raggiera, con conformazione dissipativa. 2.3. Frangimento Nel paraggio di Portofino il frangimento avviene in prossimità della costa, lungo i tratti della costa alta, mentre all’interno del golfo si verifica in alcune zone puntuali, essendo la rado molto protetta e ridossata. In questo caso non vengono quindi individuate le linee di inizio frangimento cumulate (per le tre direzioni di propagazione considerate) per periodo di ritorno pari a 1 e 50 anni. 2.4. Bacini versanti Non sono presenti corsi d’acqua significativi. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 8 3. Aspetti geomorfologici e sedimentologici 3.1. Costa alta Le falesie che circondano la baia di Portofino sono costituite da Conglomerato di Portofino e sono da considerarsi stabili, salvo la normale evoluzione delle falesie attive per crolli indotti dal moto ondoso. La posizione molto riparata dai mari meridionali e la presenza della strada litoranea e di altri manufatti rendono questi fenomeni molto rari. Nel tratto tra la baia e la punta di Portofino la falesia è in condizioni molto più naturali e segue l’evoluzione indotta dal moto ondoso, peraltro di ridotta energia vista l’esposizione di questo tratto di costa. Non sono presenti fenomeni gravitativi di estensione più che puntuale. Figura 3.1 Il tratto di costa alta tra la baia del Cannone (a sinistra) e punta Caieca (a destra). Foto prospettiche R.L. – 2008 _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 9 Figura 3.2 La punta di Portofino, limite occidentale dell’unità fisiografica. Foto prospettiche R.L. – 2008 3.2. Costa bassa In tutto il paraggio non sono presenti tratti di costa bassa, salvo al fondo della baia di Portofino, in cui la linea di riva è attualmente artificiale. 3.3. Morfologia ed evoluzione della spiaggia emersa L’unica spiaggia emersa del paraggio è quella, minuscola, incastonata tra gli scogli alla baia del Cannone. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 10 Figura 3.3 La spiaggetta al fondo della Baia del Cannone (Foto prospettiche R.L. – 2008) Fino all’inizio del ‘900 era presente una spiaggetta sabbiosa in corrispondenza della piazzetta di Portofino. Secondo quanto riportato da Ascari et al. (1937), la spiaggetta fu quasi completamente erosa da una libecciata nel 1917 e la parte rimanente fu asportata nel 1932 durante i lavori di assestamento del porto. Figura 3.4 La spiaggia di Portofino intorno al ‘900 _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 11 3.4. Morfologia ed evoluzione della spiaggia sommersa La baia di Portofino presenta una morfologia dei fondali piuttosto particolare. Infatti l’acclività di questo tratto di costa è molto elevata, con falesie che precipitano in mare e proseguono sommersa fino a profondità notevoli, anche 70-80metri nel tratto più prossimo alla punta di Portofino. Anche la baia vera e propria non si discosta da queste caratteristiche morfologiche assumendo l’aspetto di un vero canyon sottomarino, tanto che alla sua imboccatura, davanti alla baia del Cannone, la profondità è già oltre 30 m. Solo nella parte più interna il fondale si spiana formando una sorta di piattaforma tra 7 m e 9 m di profondità, salvo poi risalire nuovamente ripido fino alle banchine. Per questo tratto solamente si può parlare di spiaggia sommersa, pur sicuramente rimaneggiata, la cui dinamica, oltre che dovuta ai movimenti naturali indotti dalle correnti da moto ondoso, risente anche dei movimenti delle imbarcazioni di grosse dimensioni che spesso visitano la baia. 3.5. Aspetti sedimentologici Non sono stati prelevati campioni di spiaggia sommersa. 3.6. Bilancio sedimentario Stante la posizione e la morfologia della baia, sia gli apporti di materiale sedimentario dai bacini versanti, sia le uscite dal sistema, sono da considerarsi trascurabili. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 12 4. Aspetti naturalistici ambientali (stato – pressioni – impatti) 4.1. Qualità delle acque 4.1.1. Stato Dall’esame dei dati relativi ai controlli sulla balneazione non si deducono situazioni critiche per le acque prossime alla costa: l’indice IQB mostra una qualità ottimale (stato “incontaminato”). Anche per le acque del largo i dati del monitoraggio effettuato ai sensi del Testo Unico sulle Acque denotano ottimali situazioni per quanto riguarda lo stato trofico e l’ossigenazione delle acque. La qualità delle acque risulta talvolta abbassata da episodi di “mare sporco” dovuto alla presenza di schiume e macrorifiuti galleggianti. 4.1.2. Pressioni e impatti Nel paraggio in questione non sono presenti scarichi a mare; è presente uno scarico di emergenza del sistema di collettamento che porta i reflui fognari del comune al depuratore di Santa Margherita Ligure; tale scarico è servito da una condotta di emergenza, situata sotto la stazione di sollevamento di Punta Caieca. La condotta sottomarina si diparte da Punta Caieca e raggiunge una distanza dalla costa di 200 m ed una profondità di 35 m, come mostrato dalla carta C02. Da Punta Caieca le acque reflue sono portate, tramite una condotta sottomarina che dalla punta segue la costa in direzione nord, alla successiva stazione di sollevamento, sita presso la baia di Paraggi. Gli episodi di “mare sporco” non hanno probabilmente cause locali. 4.2. Habitat marini 4.2.1. Stato Costa Ad eccezione della baia di Portofino, sede del porticciolo, tutta la costa del paraggio conserva caratteri di alto valore naturalistico: è ovunque costituita da scogliere naturali dallo sviluppo molto articolato, alla cui base si trovano talvolta piccole praterie di Posidonia oceanica. Fondali In questo paraggio l’aggiornamento delle informazioni rispetto all’Atlante regionale del 2006, ha inciso, nel tratto di costa compreso tra la punta di Portofino e l’omonima baia, nella ridefinizione dei confini degli habitat associati ai substrati rocciosi, sia fotofile che sciabili; essi sono stati riperimetrati con maggiore precisione grazie al modello digitale morfologico ottenuto dal rilievo batimetrico di dettaglio; dal punto di vista qualitativo (tipologia dei popolamenti presenti) non si ravvisano differenze sostanziali rispetto a quanto già noto. Anche per quanto riguarda Posidonia oceanica viene confermata la presenza di due piccolissime praterie: quella sita nella Cala dell’Oliva, ad Est di Punta del Coppo, presenta una superficie di circa 0,2 ha ed uno sviluppo batimetrico compreso tra la costa e 10 m di profondità. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 13 La piccola prateria nella Baia del Cannone, si sviluppa tra la costa e circa 13 m di profondità, occupando circa 0,5 ha. SIC marini ed aree marine protette Le praterie di posidonia sono interamente comprese nel SIC IT 1332674 “Fondali M.Portofino” e nell’Area Marina Protetta di Portofino; parimenti per i popolamenti ascrivibili al coralligeno. 4.2.2. Pressioni e impatti Lo studio della pressione dovuta al diporto nautico ha messo in evidenza un potenziale impatto sullo stato di salute della Posidonia oceanica dovuto agli ormeggi ed agli ancoraggi; in particolare la pressione si localizza presso la Cala dell’Oliva e la Baia del Cannone; in questi siti l’Area Marina Protetta ha tuttavia recentemente regolamentato la sosta delle unità navali. 4.3. Habitat costieri 4.3.1. Stato Il paraggio, totalmente privo di ampie spiagge, non presenta particolari potenzialità per la vegetazione di spiaggia. Le stesse considerazioni valgono per quanto riguarda gli habitat delle foci fluviali, non essendo presenti corsi d’acqua di dimensioni significative. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 14 5. Sintesi dei processi costieri 5.1. Tendenza evolutiva del litorale L’assetto geomorfologico generale del paraggio, allo stato attuale, è sostanzialmente di equilibrio. 5.2. Tendenza evolutiva degli aspetti ambientali La qualità delle acque appare buona e in equilibrio con lo status quo del paraggio. L’occasionale comparsa di fenomeni di “mare sporco” è destinata a perdurare in assenza di interventi nei limitrofi paraggi che rappresentano fonti potenziali di contaminazione. Gli habitat di scogliera si trovano in buono stato di conservazione e in equilibrio con lo status quo del paraggio. Per quanto riguarda i popolamenti bentonici ed in particolare le praterie di Posidonia oceanica l’ancoraggio delle unità da diporto può essere considerata una pressione significativa sulla quale l’ente gestore ha peraltro già predisposto misure gestionali: occorre pertanto una adeguata valutazione dell’efficacia delle risposte già poste in essere. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 15 6. Pericolosità costiera e impatti sulla qualità delle acque e sulla biodiversità marino costiera 6.1. Pericolosità costiera 6.1.1. Stima del run-up e fascia dinamica della spiaggia Nel paraggio di Portofino, essendo la costa costituita da una parte artificializzata, che si considera quale punto nautico e quindi area portuale, e da parte di costa alta, non sono presenti di fatto spiagge pertanto non è stato calcolato il run-up e non sono presenti fasce dinamiche di spiaggia. 6.1.2. Fascia di pericolosità della costa alta Come detto nei paragrafi precedenti il settore settentrionale della baia di Portofino è contornato verso mare dalla strada litoranea, costruita sul ciglio della falesia, e da numerosi manufatti (vedi fig. 3.1). Pertanto i fenomeni di evoluzione della falesia sono limitati al tratto compreso tra la strada e il mare ed a tale ristretta fascia è limitata la classificazione in FAB. Nel settore meridionale del paraggio la FAB ha estensione assai limitata comprendendo solo il tratto compreso tra la linea di riva ed il ciglio della falesia, in questa zona praticamente verticale. 6.2. Impatti sulla qualità delle acque e sulla biodiversità marino costiera Vale quanto già espresso al paragrafo 5.2 per quanto riguarda l’impatto degli ancoraggi. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 16 7. Rischio costiero 7.1. Rischio da eventi meteomarini sulla spiaggia Nel paraggio di Portofino non sono presenti spiagge né fasce dinamiche di spiaggia, conseguentemente non sono presenti classi a rischio su spiaggia. 7.2. Rischio da eventi meteomarini sulla costa alta La presenza della strada litoranea e di abitazioni sul ciglio della falesia induce a classificare il tratto di costa alta a nord della baia di Portofino in classe di rischio elevato (RA3). In tutto il settore meridionale del paraggio, tra punta del Coppo e la punta di Portofino, gli unici elementi a rischio puntuali presenti entro 30 m dal ciglio della falesia sono alcune ville e percorsi pedonali che assumono la classe di rischio RA2, mentre il restante tratto non presenta elementi a rischio ed è pertanto classificato in RA1. Portofino Superficie costa alta [m2] 49587 rischio RA0 [%] 0 rischio RA1 [%] 71 rischio RA2 [%] 9 rischio RA3 [%] 10 rischio RA4 [%] 10 Tabella 7.2: percentuale delle diverse classi a rischio in costa alta. 7.3. Rischio relativo al degrado della qualità delle acque e degli habitat marino costieri Vale quanto già espresso al paragrafo 5.2 per quanto riguarda l’impatto degli ancoraggi. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 17 8. Delimitazione delle aree da assoggettare alle Norme di Piano La carta normativa del paraggio di Portofino è stata redatta in base alle fasce dinamiche della spiaggia, alle fasce della costa alta e ai tratti di costa e fondale sensibile da tutelare. Le norme per il paraggio in esame, indicate nella carta dei regimi normativi, in scala 1:5000, riguardano gli aspetti di seguito elencati: Non vi sono tratti normati di spiaggia. L’unica spiaggetta presente rientra nella mappatura normativa della costa alta che comprende tutto il tratto in costa alta limitato, rispettivamente, dal margine superiore della strada statale, ove presente, e dalla fascia di rispetto di 30 m dal ciglio della falesia, per la parte del promontorio dove non è presente la strada costiera (FAB). Tutta la costa, ad eccezione della baia di Portofino ricade nella zona di trasformazione vincolata per la tutela della biodiversità marina. Nella Cala dell’Oliva e nella Baia del Cannone esistono zone diportistiche regolamentate, già ricadenti in zona C dell’AMP: in questo caso occorre verificare quanto la regolamentazione già posta in essere dall’Area Marina Protetta ottemperi agli obiettivi di salvaguardia del piano. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 18 9. Misure di intervento A seguito delle analisi dello stato e della tendenza evolutiva del litorale si individuano i seguenti indirizzi di intervento che costituiscono norma di Piano ai sensi dell’art. 6 delle Norme di Attuazione. In generale il paraggio nel suo complesso, dal punto di vista geomorfologico generale, appare in equilibrio e pertanto sono consentiti solamente interventi di manutenzione secondo quanto disposto dagli artt. 6 e 10 delle Norme di attuazione. Dal punto di vista ambientale non si ravvisa al momento la necessità di interventi, ferma restando la necessità di un idoneo monitoraggio sulle zone diportistiche regolamentate finalizzato alla verifica dell’efficacia della regolamentazione del parco. In merito al fenomeno periodico dei rifiuti galleggianti il miglioramento delle acque è perseguibile attraverso interventi nei paraggi limitrofi, in particolare quelli ove recapitano i principali corsi d’acqua. Pertanto il quadro degli interventi per il paraggio è il seguente: Interventi ambientali - idoneo monitoraggio per la verifica dell’efficacia della regolamentazione dell’AMP sulla sosta delle unità da diporto rispetto all’obiettivo di tutela dell’habitat compreso nelle due zone diportistiche regolamentate. _________________________________________________________________________________________________________________ Piano di Tutela dell’Ambiente Marino e Costiero Paraggio di Portofino 19