Ore 06:00 Ore 06:15 Ore 06:30

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Via Cennano 105—52025 MONTEVARCHI (AR)_____________________________________
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L'itinerario, che si sviluppa lungo una delle più belle coste della Liguria, comporta l'intera traversata del promontorio di Portofino con partenza da Camogli, arrivo a Portofino e sosta intermedia a S. Fruttuoso.
Ore 06:00
Ore 06:15
Ore 06:30
Partenza Hotel Delta-Viale Diaz
Partenza Lungarno Risorgimento (Dist.re Shell)
Partenza Mobilmarket
MONTEVARCHI
SAN GIOVANNI
FIGLINE V.NO
Camogli. L'aspetto più rilevante della cittadina è la presenza di edifici colorati che si
affacciano sulla spiaggia. I colori e le linee più chiare orizzontali (dette marcapiano)
servivano ai marinai camogliesi per riconoscere più facilmente la propria abitazione
tra i vari piani dei palazzi del borgo e farvi ritorno dopo la pesca. Nel 1913, secondo
una moda il cui esempio più eclatante è la promenade di Nizza, vengono abbattuti i
palazzi prospicienti il mare creando la passeggiata a mare, con la rotonda in stile
littorio. La spiaggia, o perlomeno l'incremento della poca preesistente, si ebbe con il
terreno di risulta della realizzazione del tracciato della ferrovia Genova-La Spezia,
con l'apertura delle gallerie a levante (verso Santa Margherita Ligure) e a ponente
(verso Recco). La caratteristica degli edifici costruiti a breve distanza dal mare si
deve però alla conformazione del territorio: Camogli è costruita lungo le pendici di un rilievo quasi a picco sul mare.
Monastero di S. Fruttuoso. La dedicazione del Monastero al martire cristiano
San Fruttuoso e ai suoi diaconi Augurio e Eulogio affonda le radici tra storia e leggenda: il vescovo Fruttuoso subì il martirio a Tarragona, in Spagna, nel 259 d.C. e
non si sa esattamente come i resti siano giunti a S. Fruttuoso, dove tuttora riposano. La tradizione vuole che sia stato lo stesso martire Fruttuoso a indicare il luogo
in cui trasferire i suoi resti, apparendo in sogno ad alcuni suoi discepoli. Il primo
documento noto riguardante il Monastero di San Fruttuoso di Capodimonte è del
984: nel nuovo millennio il complesso, rinato dopo le scorrerie dei Saraceni, era
costituito dalla Chiesa, dominata dall’alta Torre Nolare, dal Monastero che la
affianca e dal piccolo Chiostro contiguo. Nel 1200 l’Abbazia acquisì un piccolo impero territoriale ed è proprio in questo periodo che la sua storia si intreccia con quella della famiglia Doria: in cambio dei
mezzi donati per ampliare il Monastero, la famiglia Doria ottenne il diritto di seppellire i propri morti nella cripta attigua
al Chiostro Inferiore. Nel 1300 incominciò il declino dell’Abbazia, minata dal non lontano Monastero della Cervara, ma
soprattutto dalle mutate condizioni politiche con l’affermarsi delle autonomie comunali, dalle liti religiose, dalle incursioni turco-barbaresche.
Portofino. Il promontorio di Portofino ed il suo mare hanno visto l’avvicendarsi
delle diverse epoche storiche che hanno lasciato segni e testimonianze tangibili.
Così sulle alture reperti archeologici ci dicono che l’uomo viveva in questi luoghi già
tredici secoli prima di Cristo, mentre anfore e resti di origine romana fanno pensare ad una importanza già in quell’epoca degli approdi naturali del promontorio,
primo tra tutti il porto di Portofino. Il recente rinvenimento di alcune anfore di origine greca, in mare, al largo di punta del faro di Portofino, porta inoltre a pensare
ad un uso più antico del famoso porto naturale. L’indagine sulle diverse epoche
storiche ci porta infine all’ultimo periodo bellico ed a quanto, ancora a distanza di
anni, esiste sul promontorio (batterie e costruzioni dell’antiaerea), o che si è trovato nelle acque dell’area marina protetta (ordigni bellici).
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Segue circolare 02/2013
L'escursione si svolge sui sentieri del promontorio di Portofino, Parco regionale. Si osserveranno i
panorami splendidi della rocciosa costa ligure. La macchia mediterranea e le rocce del promontorio
sono piacevolmente visitabili anche nella stagione invernale grazie alla dolcezza del clima mitigato
dal mare. Di interesse geologico si trovano le ripiegate rocce calcaree molto diffuse in tutta la
provincia di Genova e le rocce conglomeriche che costituiscono le rupi e i contrafforti del promontorio di Portofino.
Si parte da Camogli e appena lasciato l’abitato si prosegue per mulattiera, costituita per lo più da scalini,
che si snoda tra oliveti e alti muri, che lasciano intravedere alcuni scorci su Ruta e Camogli. L’ultima rampa
sbuca tra le case colorate sotto la Chiesa di S. Rocco di Camogli. Si continua attraversando il piccolo
abitato di Mortola, si prosegue per Fornelli (m. 238) e quindi per Batterie (m. 246), un belvedere su Punta Chiappa, che prende il nome dai resti degli insediamenti della II° guerra mondiale.
Il sentiero si fa più stretto e irregolare ed è abbastanza impegnativo a causa di alcuni brevi
tratti di roccia a strapiombo sul mare; ma l’utilizzo delle catene corrimano e una buona dose
di prudenza rendono la traversata accessibile a tutti (ad eccezione di chi ha seri problemi di
vertigini).
Si prosegue per Cala dell’Oro, deliziosa baia. E’ il tratto più straordinario di tutto il percorso, in cui le
rocce del Promontorio si tuffano nel blu intenso del mare sottostante. Si prosegue ancora per il valico
della Costa del Termine (m. 257) e per tornanti e scalini si scende a San Fruttuoso.
Da San Fruttuoso si riparte con una ripida e irregolare salita che ci porta a Base 0, postazione militare
della seconda guerra mondiale. Il percorso è ora poco impegnativo ma di incredibile bellezza.
Giunti in prossimità di alcune abitazioni si scende per una ripida strada carrozzabile, si oltrepassa la località Cappelletta e attraverso una scalinata si giunge a Portofino.
DIFFICOLTA’: Il
percorso, classificato EE, si svolge in preferenza su stradelle e sentieri.
Ci sono tratti di roccia attrezzati con catene corrimano ed è quindi sconsigliato a chi soffre di vertigini.
Dislivello complessivo, considerando i saliscendi di costa, m. 700 c/a; lunghezza 13 km c/a; tempo di
percorrenza ore 4,30 c/a, senza considerare le soste.
Sono obbligatori zaino e scarponi da trekking; necessari indumenti per ripararsi in caso di freddo e
pioggia. Il pranzo a sacco sarà consumato in luogo idoneo scelto dagli Accompagnatori Sezionali.
ISCRIZIONI: Le
iscrizioni iniziano in sede sabato 29 Dicembre 2012 con il versamento della quota di
partecipazione che è di € 20,00 per gli adulti e di € 16,00 per i giovani. Posti disponibili n. 52.
Romano RESTI
Sauro DEBOLINI
Cell. 331 1074026
Cell. 339 8037211
N.B. – La Sezione non si assume alcuna responsabilità per eventuali danni arrecati a cose o persone durante lo
svolgimento dell’escursione.
Il Segretario
(Mauro Borchi)
Il Presidente
(Mauro Brogi)
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