Sensazioni naturali La magia delle Aree Protette di Portofino una poesia di Giulio Viano L’ANFITEATRO DELLE CICALE A S. Fruttuoso di Camogli Anfiteatro delle cicale centrato su un bacio di pietra scafo di suono ipnotico ogni roccia si riveste di crotali sonagli di foglie di ulivo cantano dislivelli primordiali alla frontiera con il vetro viola e verde benedetto tra i coralli dal Figlio di Dio sugli abissi scale di pietra spaccate dal tempo clessidre sospinte a ritroso un punto di domanda ad ogni angolo e raggi fra le trifore mare che incanti mare che uccidi mare che dai la vita e che la togli come si ammaina la vela latina dall’albero di un leudo mare che torni soffio di freccia nel bersaglio del tempo ascolto e non so più parlarti e questo mio tacere io lo lancio sulle onde, sapendo che saprai coprirlo di perle e conchiglie Poesia tratta dal volume “Ala d’Aquila si Stende” 26 • PORTOFINO PER TERRA E PER MARE