Il senso di Smilla per la scienza Indice 1 Ordine e catastrofe caotica Introduzione 3 2 Il metodo scientifico e l’osservatore osservato 4 3 Il richiamo della celebrità Lo scrittore danese Peter Høeg, diventato celebre con Il senso di Smilla per la neve, si distingue per l’interesse per la scienza e la capacità di sfruttarne immagini per spunti narrativi interessanti. 5 Vive a Copenhagen con moglie e figli ma senza cellulare, senza auto, senza televisione e senza computer. E nonostante questa lontananza dalla tecnologia, lo scrittore danese Peter Høeg si distingue fra i contemporanei per l’interesse per la scienza e la capacità di sfruttarne le immagini. È vero, negli spunti narrativi di cui ha dato prova finora, i temi scientifici sono trattati con una certa leggerezza, tanto da rischiare di apparire banalizzati. Tuttavia va riconosciuto a Høeg il merito di cercare consapevolmente la sintonia con molte delle descrizioni del mondo proposte dalla scienza di oggi. E ancor di più: non sfrutta solo i risultati della scienza, ma cerca soprattutto di pescare direttamente nell’immaginario intorno alla scienza. Nelle immagini, nelle sensazioni che un teorema o un fenomeno fisico evocano a livello irrazionale; nei sentimenti scatenati dalla conoscenza di un modello scientifico o di una possibilità matematica. Un’operazione meno programmatica ma che certo assomiglia, per gli aspetti a cui abbiamo accennato, al progetto che Italo Calvino aveva riservato alle sue Le cosmicomiche. Un dossier di Stefano Sandrelli, aggiornato al 02.11.2005 http://www.torinoscienza.it/ c 2002 Provincia di Torino Il senso di Smilla per la scienza 2 nere costruttore di specchi astronomici è la voce narrante in Immagine riflessa di un giovane in equilibrio. In generale sono identificabili alcuni temi ricorrenti che dalla scienza prendono spunto, sia pure con modalità e metafore diverse: l’antitesi ordine-disordine; il rapporto tra conoscitore e conoscibile. Non a caso, data la loro adiacenza a tematiche storiche della filosofia, sono tra le suggestioni scientifiche più comuni nella letteratura contemporanea, che tuttavia Høeg sembra vivere in maniera meno superficiale di altri. Prima di diventare celebre con Il senso di Smilla per la neve, Høeg è stato dilettante di molti mestieri: ballerino, attore, marinaio, guida.Smilla colpisce per i molti spunti di scienza, in particolare per la linguistica cognitiva: in Inuit, la lingua parlata dagli eschimesi, esistono innumerevoli modi per chiamare la neve, a seconda del suo stato di aggregazione, della consistenza, della freschezza e cosı̀ via. Il particolare senso di Smilla per la neve è rappresentato proprio dalla conoscenza di molti termini diversi che le permettono di descrivere in modo esatto lo stato del ghiaccio e della neve. Ma, per quanto meno celebrato, probabilmente ancora più significativo è il rapporto della protagonista con la matematica: ...Se qualcuno mi chiedesse che cosa mi rende davvero felice, io risponderei: i numeri. La neve, il ghiaccio e i numeri,... dice Smilla. L’utilizzo della scienza come sorgente di suggestioni narrative era presente fin da un’opera di qualche anno prima, i Racconti notturni, una raccolta di otto racconti che ...hanno in comune una data e un motivo. Trattano tutti dell’amore. L’amore e le sue condizioni, la notte del 19 marzo 1929.... Tre degli otto racconti sono giocati attingendo a piene mani a personaggi e a concetti scientifici: una giovane fisica è il cuore gravitazionale di Esperimenti sulla durata dell’amore, un matematico è il protagonista di Viaggio in un cuore di tenebra e, infine, un ingegUn dossier di Stefano Sandrelli, aggiornato al 02.11.2005 http://www.torinoscienza.it/ c 2002 Provincia di Torino Il senso di Smilla per la scienza 1 Ordine e catastrofe caotica Il precipitarsi della vita e del mondo in un disordine senza speranza né illusione, nelle opere di Høeg, appare necessario e ineluttabile. Sia in Smilla che nei tre racconti scientifici dei Racconti notturni, Høeg mostra aderire, almeno narrativamente, a una specie di seconda legge della termodinamica, a cui si era rivolto qualche anno prima lo statunitense Thomas Pynchon con il suo celebre, fulminante racconto Entropia (1960): due ...sistemi... di amici, indipendenti uno dall’altro, vivono su piani diversi di un medesimo palazzo: uno dei due gruppi è totalmente aperto agli scambi e il suo aumento di entropia è costante e senza freni. L’altro rappresenta invece un sistema chiuso costituito da una coppia che accudisce una piccola coltivazione all’interno di un appartamento completamente sigillato. Anch’esso però non riuscirà a combattere l’avanzata instancabile dell’aumento antropico. Entrambi i sistemi andranno incontro al caos. Di un viaggio dentro il caos è protagonista fin dal titolo - Viaggio in un cuore di tenebra David Rehn, il giovane matematico ...appassionato della trasparente, purificatrice scientificità dell’algebra, dalla quale ogni incertezza terrena è eliminata per distillazione.... Viaggio non lineare, circolare piuttosto, visto che le catastrofi caotiche ritornano, in ambienti e situazioni diversi, a sottolineare l’assoluta immanenza del disordine. Intrapresi gli studi di matematica, Rehn cede di schianto non appena conosce un collega che presto sarà cosı̀ celebre per i suoi teoremi da modificare la direzione dell’immaginario del mondo: Kurt Gödel. Abbandonata la matematica, che ormai dopo le rivelazioni di Gödel aveva perso qualsiasi valenza protettiva, David parte per l’Africa nera. Dopo essere precipitato nel precipizio caotico aperto dalle verità di Gödel, Rehn riesce pian piano, con fatica, a ritrovare un precario equilibrio. Ma d’improvviso si ritrova coinvolto nell’inaugurazione di una ferrovia belga in Africa che lo condurrà nuovamente alla perdita di ogni riferimento. Anche in Immagine riflessa di un giovane in equilibrio, il folle progetto della costruzione di Un dossier di Stefano Sandrelli, aggiornato al 02.11.2005 3 un telescopio riflettore con uno specchio di vetro rivestito d’argento di ben 7 metri, in un disperato ...tentativo di smorzare l’angoscia guardando insieme verso le stelle..., contrapponendo la simmetria e l’ordine al caos, si trasforma in un incubo senza fine. Lo specchio è tanto veritiero da osservare e riflettere tutte le sensazioni, tutte le emozioni, tutte le contraddizioni, tutti i desideri, proiettandoli nel cielo. Nato per cogliere la verità profonda, il telescopio sortisce l’effetto opposto: la verità diventa del tutto inconoscibile. Ma è in Esperimento sulla durata dell’amore che il tema del decadimento si fa motore centrale della narrazione. È la storia (inventata di sana pianta) della bellissima Charlotte Gabel, una fisica vissuta all’epoca dell’esplosione della teoria dei quanti, a cui dette un contributo fondamentale collaborando a lungo Bohr e con i più importanti fisici in visita a Copenaghen. I pensieri, le azioni di Charlotte sono rievocati da uno dei suoi tanti spasimanti: Charlotte generosa di idee, di confronti, di consigli scientifici, volle tenere per se stessa un esperimento del tutto particolare: un esperimento sulla persistenza dell’amore. Ovvero: capire le condizioni nelle quali un amore può durare. La giovane Charlotte, infatti, si era ben presto resa conto che ...l’Eden verso il quale tutta la sua vita era diretta non sarebbe mai potuto essere altro che un breve ordine in un caos crescente (...) perché nel mondo è cosı̀, l’amore si disgrega spontaneamente. (...) E in quel momento comprese che sarebbe diventata un grande fisico e avrebbe dimostrato al mondo che la caratteristica dell’amore è che un bel giorno è finito.... A onor del vero non è necessario aver frequentato a lungo Bohr per concludere che l’amore, un bel giorno, può finire. Ma non è tutto qui: in realtà la teoria di Charlotte è molto più sottile. Avvolti i suoi pensieri nella fisica moderna, Charlotte rifiuta il mondo, rifiuta la vita, rifiuta il tempo e le relazioni sociali. Rimane, dentro di lei, la scienza, vissuta e pensata. I suoi esperimenti mentali la portano a giustificare la sua solitudine, con la conclusione che ...solo la persona che rappresenta un sistema chiuso conserva costante il proprio amore.... È esattamente lo stesso spunto di Entropia. http://www.torinoscienza.it/ c 2002 Provincia di Torino Il senso di Smilla per la scienza Il grado di disgregazione dell’amore, tuttavia, è tale che solo la prima volta una persona ama con la massima forza. Ogni volta che si ripresenta, poi, l’amore è più debole della volta precedente. E questa straziante verità sulla disintegrazione dell’amore si può e si deve ... secondo Charlotte ...comunicare a tutti: ...Io sono convinta che taluni sentimenti si disintegrino spontaneamente. Nella vita del singolo essere umano, ma anche nel corso della storia. Che nelle passate epoche storiche i sentimenti fossero molto più forti di quelli di ora.... È impossibile non vedere nelle parole di Charlotte che la caduta nel disordine ha le stesse caratteristiche della radioattività, cioè la disintegrazione naturale di certi elementi chimici pesanti: il decadimento visto come espressione della legge dell’aumento dell’entropia. 4 vazione, un’invarianza, una simmetria in senso fisico. Secondo Charlotte, questa proprietà può essere sfruttata per ricostruire il passato: ...Immaginate che ogni muro possa essere considerato una pellicola debolmente fotosensibile. E che un giorno si sia in grado di sviluppare tutte le immagini pensabili che ci sono passate sopra.... Si noti l’adiacenza tematica tra Atlante occidentale e Esperimenti: in entrambi i casi si assiste a una disintegrazione del noto in particelle più piccole: nel primo caso è la realtà che viene disintegrata in senso benevolo dagli strumenti conoscitivi che l’uomo stesso ha costruito. Nel secondo caso, invece, l’amore tende a decadere rapidamente, come un qualsiasi isotopo radioattivo. Ma Charlotte non si dà per vinta: la forza dell’amore, l’energia impiegata nell’amore delle prime volte, individuali e storiche, non può essere semplicemente dispersa. Se l’amore nel corso della storia è andato diminuendo, dove è la sua eco? Dove le sue impronte? Høeg, attraverso Charlotte, sta cercando di recuperare l’ordine, la simmetria, con un principio di conservazione: il principio della persistenza dell’amore, appunto. Per inciso, Høeg-Charlotte utilizza una metafora chiaramente cosmologica: con l’espansione dell’universo la radiazione primordiale si è raffreddata, e oggi siamo in grado di coglierne una eco, sostanzialmente isotropa, che testimonia di una fase primordiale nota come Big Bang. Se questo è vero, sembra ragionare In Høeg perché l’amore espresso secoli, millenni fa dovrebbe essersi perso nell’universo? ...Sono convinta che ogni sentimento lasci una traccia nella persona e nel suo ambiente. Ogni atomo riceve un impulso, di energia che si deposita come un tremito, per cosı̀ dire, come una vibrazione nelle particelle. La mia tesi è il fondamento teorico di tali tracce. A Copenaghen desidero continuare a sviluppare questa teoria affinché possa rappresentare la base di una serie di esperimenti in cui le tracce possano essere registrate.... Ecco dunque il significato del termine ...persistenza...: Charlotte ha appena enunciato una vera e propria legge di conserUn dossier di Stefano Sandrelli, aggiornato al 02.11.2005 L’unico personaggio che riesce davvero a rimanere aggrappato a un Assoluto, a non degradarsi, a non precipitare, è Smilla. Nonostante il dramma in cui viene precipitata. E tuttavia non è un messaggio universale: Smilla è Smilla, non ciascuno di noi: ...Mi piacciono più la neve e il ghiaccio che l’amore. Mi è più facile interessarmi alla matematica che amare il mio prossimo (...). Ma sono sempre aggrappata ... almeno con un dito alla volta ... allo Spazio Assoluto.... 2 Il metodo scientifico l’osservatore osservato e ...(...) dopo Bohr e Einstein, tutti abbiamo dovuto ammettere che ogni descrizione include sempre il descrittore.... Nelle intenzioni dell’autore, questa affermazione, che si trova all’inizio di Esperimenti riecheggia la teoria della misura http://www.torinoscienza.it/ c 2002 Provincia di Torino Il senso di Smilla per la scienza in meccanica quantistica: in quale misura un osservatorio può interagire con un sistema fisico senza alterarne le proprietà? Dal punto di vista letterario, viene tradotto con l’incapacità dell’uomo di vivere e di giudicare un sistema nel quale vive, e che modifica solo con il semplice fatto di esserci. Questo spunto, si accompagna in Høeg alla consapevolezza che con lo sviluppo della interpretazione quantistica di un sistema fisico si rinuncia definitivamente alla possibilità di una descrizione classica - chiara ed evidente. Se in Esperimenti il tema del metodo scientifico compare come necessità di eseguire prima esperimenti mentali prima di passare alla fase sperimentale ...reale..., in realtà non è mai analizzato apertamente, come invece avevamo trovato, per esempio, in Calvino. E tuttavia il metodo e i criteri della scienza sono chiaramente elogiati attraverso le caratteristiche che alla scienza vengono riconosciute: ordine, simmetria, persistenza. Vale la pena osservare anche che, l’animo umano, vero e proprio corruttore nei racconti precedenti, comunque precipita qualsiasi risultato, qualsiasi metodo, nell’abisso del disordine. 3 5 in Oggetto come in Simmetrie amorose e in Alice nel paese dei quanti. Anche da questo punto di vista va sottolineata l’originalità e la maturità di Smilla: la protagonista cammina indiscutibilmente sulle proprie gambe, anche se confessa che ...il mio fratello spirituale è Newton. Io fui commossa quando all’università ci esposero il passo dei Principia Matematica, libro primo, in cui egli fa oscillare un secchio pieno d’acqua (...).... Ma è solo una concessione di passaggio. Smilla sviluppa un suo specifico senso per la matematica e per i numeri, senza nessun bisogno di appoggiarsi sulle spalle dei giganti della matematica: Il richiamo della celebrità In margine vale forse la pena di osservare che nei Racconti notturni compaiono molti personaggi celebri: da Gödel e Conrad (sotto mentite spoglie) in Viaggio, a Bohr, Einstein, Heisenberg in Esperimento. Anche questa è una tendenza generale: nella letteratura contemporanea la scienza entra attraverso l’autorità. Accade, per esempio per Newton in Dark matter, per Einstein in A spasso con Mr Einstein, per la caricatura di Carlo Rubbia in Oggetto amoroso. Alternativamente sono i protagonisti stessi a essere altolocati: in Atlante Occidentale Brahe è responsabile di un grande progetto del CERN, oltre che derivare il proprio nome da una chiara citazione dell’astronomo danese Tycho Brahe. Sempre in Atlante, Epstein (quale scienziato vi ricorda questo nome?) vince un importante premio internazionale, probabilmente un Nobel. Non mancano infine gli alter ego: troviamo un’Alice che oltrepassa un metaforico specchio Un dossier di Stefano Sandrelli, aggiornato al 02.11.2005 ...Il sistema numerico è come la vita umana. Per cominciare ci sono i numeri naturali. Sono quelli interi e positivi. I numeri del bambini. Ma la coscienza umana si espande. Il bambino scopre il desiderio, e sai qual è l’espressione matematica del desiderio? (...) sono i numeri negativi. Quelli con cui si dà forma all’impressione che manchi ancora qualcosa. Ma la coscienza si espande ancora, e cresce, e il bambino scopre gli spazi intermedi. (...) Sai questo a cosa porta? Alle frazioni. I numeri interi più le frazioni danno i numeri razionali. Ma la coscienza non si ferma lı̀. Vuole superare la ragione. Aggiunge un’operazione assurda come la radice quadrata. E ottiene numeri irrazionali. (...) è una sorta di follia. Perché i numeri irrazionali sono infiniti. Non possono essere scritti. Spingono la coscienza nell’infinihttp://www.torinoscienza.it/ c 2002 Provincia di Torino Il senso di Smilla per la scienza 6 to. E addizionando i numeri razionali ai numeri irrazionali si ottengono i numeri reali.... E prosegue: ...Non finisce. Non finisce mai. Perché ora, su due piedi, espandiamo i numeri reali con quelli immaginari, radici quadrate dei numeri negativi. Sono numeri che non possiamo figurarci, numeri che la coscienza normale non può comprendere. E quando aggiungiamo i numeri immaginari ai numeri reali abbiamo i sistemi numerici complessi. Il primo sistema numerico all’interno del quale è possibile dare una spiegazione soddisfacente della formazione dei cristalli di ghiaccio. È come un grande paesaggio aperto. Gli orizzonti. Ci si avvicina ad essi e loro continuano a spostarsi. È la Groenlandia, ciò di cui non posso fare a meno! È per questo che non voglio essere rinchiusa.... Smilla sposa la sua personale visione della matematica alla sua vita. Ma questa interpretazione, come anticipato nel paragrafo iniziale, non fa parte dei risultati della scienza. Semmai dai risultati scaturisce, per poi distaccarsene per merito dell’interpretazione personale. Dunque non è cultura matematica in senso stretto: nessuna interpretazione antropologica della matematica costituisce un elemento di comprensione della matematica in sé. Ma l’aspetto davvero interessante in Smilla è che la matematica e i numeri sono usati per sondare l’animo umano. E questo è cultura, qualsiasi cosa significhi questo assai dibattuto termine. Un dossier di Stefano Sandrelli, aggiornato al 02.11.2005 http://www.torinoscienza.it/ c 2002 Provincia di Torino