UNIVERSITAS STUDIORUM INSUBRIAE FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI DI COMO ANNO ACCADEMICO 2006-2007 1 INDICE GENERALE Presentazione Pag. 7 1. Organizzazione della Facoltà 8 2. Calendario delle attività didattiche 8 2.1 Calendario delle lezioni 8 2.2 Calendario degli esami 8 3. Servizi della Facoltà 8 3.1 Segreteria studenti 8 3.2 Ufficio di Presidenza 9 3.3 Biblioteca 9 4. Settore Orientamento – C.A.O.S.P. 9 4.1 Colloqui individuali di orientamento 10 4.2 Servizio di Counselling psicologico 11 4.3 Collaborazioni studentesche 12 4.4 Sportello Stage 14 5. Programma Socrates/Erasmus 14 6. Tirocinio-Stage 16 7. C.U.S. Varese-Como – Centro Universitario Sportivo 16 8. I.S.U. Istituto per il diritto allo studio 17 9. Il Servizio disabili di Ateneo 17 10. La carta servizi dell’Ateneo:Uscard.it 18 2 Notizie generali Pag. 20 Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale 1. Manifesto degli studi 23 2. Programma dei corsi 34 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 53 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 55 Corso di Laurea in Fisica 1. Manifesto degli studi 56 2. Programma dei corsi 62 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 82 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 83 Corso di Laurea in Matematica 1. Manifesto degli studi 84 2. Programma dei corsi 91 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 111 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 112 Corso di Laurea in Scienze Ambientali 1. Manifesto degli studi 113 2. Programma dei corsi 121 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 133 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 134 3 Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione 1. Manifesto degli studi Peg. 135 2. Programma dei corsi 143 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 166 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 167 Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali 1. Manifesto degli studi 169 2. Programma dei corsi 176 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 215 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 216 Corso di Laurea in Scienze Chimiche (3o anno) 2. Programma dei corsi 218 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 226 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 227 Corso di Laurea in Chimica Industriale Gestionale e Tessile (3o anno) 2. Programma dei corsi 228 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 232 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 232 Corso di Laurea in Scienze Ambientali (3o anno) 2. Programma dei corsi 233 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 239 4 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 239 Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale (3o anno) 2. Programma dei corsi 240 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 244 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 244 Laurea Specialistica in Scienze Chimiche 1. Manifesto degli studi 245 2. Programma dei corsi 249 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 260 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 261 Laurea Specialistica in Fisica 1. Manifesto degli studi 262 2. Programma dei corsi 269 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 302 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 303 Laurea Specialistica in Matematica 1. Manifesto degli studi 306 2. Programma dei corsi 315 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 323 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 324 5 Laurea Specialistica in Scienze Ambientali 1. Manifesto degli studi Pag. 325 2. Programma dei corsi 332 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 346 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 347 Laurea Specialistica in Chimica Industriale 1. Manifesto degli studi 348 2. Programma dei corsi 352 3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico 356 4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico 356 Master Universitario di I livello in Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale Locale 6 358 PRESENTAZIONE La Facoltà di Scienze MM.FF.NN attivata, contestualmente all’Università dell’Insubria, nell’anno accademico 1998/1999, comprende attualmente, nell’ambito della riforma universitaria, sei Corsi di Laurea Triennale: 1) Chimica e Chimica Industriale (1o e 2o anno) 2) Fisica; 3) Matematica; 4) Scienze Ambientali (1o e 2o anno) 5) Scienze e Tecnologie dell’informazione; 6) Scienze dei Beni e delle Attività Culturali. Quattro Corsi di Laurea ad esaurimento ( 3oanno): 1) Scienze Chimiche; 2) Chimica Industriale Gestionale e Tessile; 3) Scienze Ambientali; 4) Valutazione e Controllo Ambientale. Cinque Corsi di Laurea Specialistica: 1) Scienze Chimiche; 2) Fisica; 3) Matematica; 4) Scienze Ambientali; 5) Chimica Industriale. Nell’anno accademico 2005/2006 è stato inoltre attivato il Master Universitario di 1olivello in “Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale locale” di cui si prevede lo svolgimento anche nell’anno accademico 2006/2007. Le dimensioni contenute, la pluralità culturale, l’attenzione alla didattica ed alla ricerca, sia sperimentale sia teorica, il coinvolgimento degli studenti, le facili relazioni con i docenti, la libera interazione tra le diverse aree disciplinari e l’apertura internazionale, facilitata dalla localizzazione territoriale in un’area di frontiera, sono i tangibili vantaggi offerti dalla nostra Facoltà e dell’Università dell’Insubria tutta. In questo ambiente lo studente può predisporre il suo profilo specialistico a confronto con i colleghi e con l’aiuto dei docenti, e gli sono aperte carriere professionali nell’industria primaria, negli ambiti pubblici e nelle istituzioni accademiche e di ricerca in un contesto territoriale lombardo, ricco di offerte di lavoro interessanti. L’obiettivo è quello di crescere in qualità, sia nella didattica che nella ricerca, controllando le dimensioni per non deteriorare un buon rapporto tra studenti e docenti. Il Preside Aldo Gamba 7 1. ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ L’organo di governo della Facoltà è il Consiglio di Facoltà, del quale fanno parte i professori di prima fascia, i professori di seconda fascia, i ricercatori ed i rappresentanti degli studenti. Il Consiglio di Facoltà è competente per le questioni didattiche, secondo il parere dei Consigli di Coordinamento Didattico. I rappresentanti degli studenti in Consiglio di Facoltà Restano in carica per un biennio, sono al massimo cinque (il numero è proporzionale ai partecipanti al voto) e vengono eletti dagli studenti della Facoltà; partecipano al Consiglio di Facoltà per le questioni di interesse degli studenti. 2. CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE 2.1 Calendario delle lezioni Le lezioni si svolgono, per tutti gli anni di corso, in due semestri: Primo Semestre: dal 02/10/2006 al 26/01/2007 Secondo Semestre: dal 05/03/2007 al 15/06/2007 2.2 Calendario degli esami Appelli di esame Appelli ordinari Vengono effettuati nei periodi in cui è sospeso lo svolgimento delle lezioni, ovvero nell’intervallo fra i due semestri, e al termine del secondo semestre sino all’inizio del successivo anno accademico. Vengono fissati dal docente con adeguato anticipo. Appelli straordinari Nei periodi in cui si svolgono le lezioni possono essere effettuati appelli straordinari, a discrezione del docente, su richiesta degli studenti. 3. SERVIZI DELLA FACOLTÀ 3.1 Segreteria studenti Viale Masia n.27 – tel. 031. 3383201/2/3 fax 031. 3383209 E-mail: [email protected] La segreteria è aperta agli studenti: Lunedì, martedì, giovedì e venerdì, dalle h. 9.30 alle h. 12.00 8 Mercoledì dalle h. 14.00 alle h. 16.00 Ufficio Tasse tel.031/3383227 fax 031.3383228 3.2 Ufficio di Presidenza Orario di apertura: Dal lunedì al venerdì dalle h. 11.00 alle h. 12.00 e dalle h. 14.00 alle h. 16.00 Tel. 031. 2386001/2/3/4 - fax: 031. 2386009 E-mail: [email protected] 3.3 Biblioteca Via Valleggio, 11- tel. 031. 2389560 e-mail: [email protected] fax: 031. 2389569 La biblioteca è aperta agli studenti: Sala 1: Lunedì-Venerdì dalle h.9.00 alle h.18.30 Sala 2: Lunedì-Venerdì dalle h.9.00 alle h.19.00 Sala 3: Lunedì-Venerdì dalle h.9.00 alle h.12.00 e dalle h.14.00 alle h.16.00 4.SETTORE ORIENTAMENTO - C.A.O.S.P. Sezione di Como Viale Masia, n. 27 – 22100 Como tel. 031.3383216 tel. 031.3383215 (Sportello Stage) fax 031.3383229 e-mail: [email protected] Orari di apertura lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sportello 10.00 – 12.00 10.00 – 12.00 14.00 – 16.00 10.00 – 12.00 10.00 – 12.00 solo su appuntamento 9.00 – 10.00 14.00 – 16.00 9.00 – 10.00 14.00 – 16.00 9.00 – 12.00 9.00 – 10.00 14.00 – 16.00 9.00 – 10.00 12.00 – 14.00 Il Settore Orientamento dell’Università degli Studi dell'Insubria coordina i servizi offerti dall’Ateneo agli studenti, nelle varie fasi del percorso formativo. L’orientamento pre-universitario offre un sostegno nella fase di passaggio dalla scuola superiore all’Università: presso lo Sportello Orientamento e sul sito web alla sezione ‘Orientamento’ è possibile reperire informazioni sull’offerta formativa, sui servizi e le 9 opportunità per gli studenti, sulle iniziative in programma (tra le altre ricordiamo: la manifestazione di Università aperta Insubriae Open Day, programmata a cadenza annuale in primavera, la partecipazione ai Saloni dello studente organizzati a livello locale dagli Istituti superiori e dai Centri Informagiovani/Informalavoro). L’orientamento intra-universitario comprende una serie di attività di supporto, durante il corso degli studi universitari, per: aumentare l’efficacia del percorso formativo ridurre gli abbandoni e l’eccessivo prolungamento degli studi offrire agli studenti l’opportunità di svolgere attività retribuite di collaborazione ai servizi universitari (per un massimo di 150 ore per anno accademico, con un compenso orario di €. 8,00) Sono servizi di orientamento intra-universitario il tutorato e il counselling psicologico. L’orientamento post-universitario facilita il passaggio dall’Università al mondo del lavoro. Si segnalano in particolare: la possibilità per studenti e neolaureati di effettuare tirocini formativi e di orientamento presso aziende, enti pubblici, studi professionali; il supporto e l’assistenza ai neolaureati per un inserimento mirato nel mondo del lavoro attraverso l’adesione ad una banca dati personalizzata consultabile gratuitamente da tutte le aziende e gli enti interessati, collegata con il sistema nazionale di inserimento professionale. 4.1 Colloqui individuali di orientamento Lo scopo principale dell’Orientamento è quello di supportare la persona nelle fasi di transizione della propria carriera scolastica e professionale, facilitandone i processi di scelta. In linea con questo assunto il Settore Orientamento dell’Università degli Studi dell’Insubria ha attivato e promosso un servizio trasversale all’attività didattica, costituito da colloqui individuali di orientamento. Tale servizio persegue un triplice scopo: aiutare le persone ad analizzare le proprie motivazioni, attitudini ed interessi per individuare il percorso formativo/lavorativo più coerente alle proprie aspettative; verificare il proprio progetto personal-professionale; prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro attraverso la realizzazione degli strumenti necessari e l’apprendimento di metodologie di ricerca attiva del lavoro. Il servizio permette quindi di ridurre il “disorientamento” e lo smarrimento legato al non sapere “cosa fare”, “come fare”, “come essere” in vista di un obiettivo presente e di progetto futuro, potenziando le capacità decisionali relative alla scelta e contribuendo a sviluppare un atteggiamento di protagonismo attivo nei confronti del proprio percorso formativo e professionale. • • 10 Colloqui di orientamento pre-universitario: rivolto a persone neodiplomate o interessate ad iscriversi all’Università che richiedono supporto nell’individuazione del proprio percorso di studi; Colloqui di orientamento intra-universitario: rivolto agli studenti iscritti ad un corso di laurea che chiedono di essere accompagnati nell’individuazione di un percorso formativo alternativo a quello iniziato; • Colloqui di orientamento post-universitario: rivolto a laureandi e laureati che necessitano di un aiuto nella valutazione della possibilità di continuare il proprio percorso di studi (in particolare al termine della laurea di I livello) o inserirsi nel mondo del lavoro individuando il ruolo professionale e i settori lavorativi di interesse. Spesso l’intervento si realizza attraverso una consulenza sulle modalità di realizzazione degli strumenti necessari all’ingresso nel mondo lavorativo (es. Curriculum vitae) e sulle metodologie di ricerca attiva del lavoro. Durata Il numero di colloqui che la persona affronterà non è definito a priori ma viene concordato durante il primo colloquio sulla base dei contenuti della richiesta. Generalmente per ogni persona vengono realizzati due colloqui di 2 ore ciascuno. Metodologia I colloqui sono realizzati seguendo una modalità non direttiva che favorisca l’assunzione di responsabilità in merito al proprio progetto professionale e che permetta l’attivazione di risorse personali per lo sviluppo di capacità decisionali autonome. Per ogni tipologia di percorso è previsto l’utilizzo di strumenti specifici che facilitino l’emergere dei contenuti orientativi e che accompagnino l’utente nel proprio percorso di auto-consapevolezza. 4.2 Servizio di Counselling psicologico Psicologia clinica – Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica Responsabile del servizio: prof. Giorgio Bellotti Cos’è È uno strumento che facilita lo sviluppo delle risorse personali, migliorando la conoscenza di sé. È un servizio di ascolto, di supporto e di consulenza per gli studenti che si trovano in difficoltà durante il percorso di studi. A chi si rivolge Il Servizio si rivolge agli studenti dell’Università degli Studi dell’Insubria che presentano difficoltà quali: incertezze nelle scelte da effettuare difficoltà di apprendimento nello studio e rispetto all’esame (ansia da esame) blocchi di carattere emotivo ed empasses che influenzano il corso degli studi disagi personali Obiettivi Creare uno spazio psicologico di ascolto e di chiarificazione per effettuare scelte consapevoli. Individuare strategie idonee a fronteggiare e gestire disagi personali e difficoltà nel corso dell’esperienza universitaria. Promuovere e rinforzare le capacità autonome dello studente per evitare il rallentamento o l’abbandono del corso di studi. 11 Modalità di intervento La consultazione si effettua attraverso un ciclo di colloqui individuali con un modello d’intervento che privilegia tempi di breve o medio termine, centrato sull’individuazione, elaborazione e superamento del problema focale. Il servizio dispone di psicologi esperti in counselling con particolari competenze nella gestione della relazione d’aiuto. Possono essere utilizzati test per rinforzare autonomia e consapevolezza. A tutti gli studenti è garantita la massima riservatezza. Riferimenti utili Tutti gli studenti dell’Università degli Studi dell’Insubria possono accedere prenotando il colloquio tramite: contatto telefonico chiamando dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, il numero 0332/217340 per posta elettronica inviando un messaggio con il proprio nome e la richiesta di consultazione a [email protected] Il primo colloquio è gratuito; per i successivi è necessario il pagamento di un ticket di 10 euro a colloquio. Sedi del servizio: Varese, via O. Rossi 9 Como, viale Masia 27 4.3 Collaborazioni Studentesche DISPOSIZIONE GENERALE REQUISITI NECESSARI 12 Le collaborazioni studentesche sono disciplinate da apposito regolamento nel rispetto dei principi e criteri enunciati negli artt.4 e 13 della Legge 390/91 e nelle altre norme vigenti. Non possono avere come oggetto attività connesse alla docenza, allo svolgimento degli esami, nonché comportare l’assunzione di responsabilità amministrative. I requisiti necessari per la partecipazione alle procedure di selezione sono i seguenti: a) essere iscritti a corso di Laurea, di Diploma universitario, di Laurea di primo livello o di Laurea Specialistica dell’Università degli Studi dell’Insubria non oltre il primo anno fuori corso; b) avere superato almeno i 2/5 degli esami di profitto, valutati in annualità o in crediti, previsti dal piano di studio prescelto con riferimento all’anno di iscrizione. REQUISITI EVENTUALI PROCEDURA PER L’ISCRIZIONE LUOGO E DURATA I responsabili delle strutture presso cui lo studente è tenuto a prestare il servizio di collaborazione hanno la facoltà di richiedere ulteriori requisiti in aggiunta a quelli generali elencati al paragrafo precedente. La verifica in merito al possesso di requisiti aggiuntivi sarà effettuata d’ufficio, sulla base dei dati presenti nella Banca Dati delle Segreterie Studenti (es.Facoltà/corso di laurea di appartenenza, anno di corso, esami sostenuti). La verifica in merito al possesso di requisiti non accertabili d’ufficio, quali ad esempio la conoscenza di una lingua straniera o dei sistemi operativi informatici, consiste in un colloquio preliminare da parte di una Commissione presieduta dal Responsabile della struttura cui partecipa, ove possibile, un rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà o nel Consiglio di Amministrazione, a seconda della struttura interessata. Qualora la valutazione del candidato dovesse risultare negativa, alla struttura richiedente potrà essere assegnato altro studente selezionato dall’albo generale dei part-time nel rispetto dell’ordine di graduatoria, previa segnalazione motivata al competente Ufficio.Lo studente escluso rimarrà in graduatoria per i successivi incarichi. Per partecipare alle collaborazioni studentesche gli studenti devono iscriversi all’Albo Generale degli studenti part-time tramite i terminali Self-Service o collegandosi al sito www.uninsubria.it (Servizi WEB Segreteria Studenti), dopo aver dichiarato la condizione reddituale. Le iscrizioni sono aperte dal 1o ottobre sino al sessantunesimo giorno precedente l’inizio dell’anno accademico successivo. L’iscrizione resta valida sino al termine dell’anno accademico. A garanzia dell’imparzialità e della trasparenza del procedimento,l’Ufficio Orientamento pubblica mensilmente all’Albo Rettorale nella sede di Varese e nella sede di Como la graduatoria generale dei collaboratori part-time aggiornata alle ultime iscrizioni. Gli studenti svolgeranno di norma la collaborazione presso la sede di afferenza, fatte salve motivate esigenze delle strutture che saranno espressamente indicate all’atto della richiesta. L’impegno dello studente nell’espletamento degli incarichi assegnati non può essere superiore a 150 ore, né di durata inferiore alle 50 ore per ogni anno accademico. La collaborazione deve obbligatoriamente concludersi entro 6 mesi dalla data di sottoscrizione dell’atto di impegno (ferme restando le cause di cessazione del rapporto indicate al paragrafo successivo). 13 CORRISPETTIVO CESSAZIONE DEL RAPPORTO INFORMAZIONI Il corrispettivo orario è determinato in € 8,00. Le eventuali variazioni nel predetto importo debbono essere deliberate anteriormente alla data di apertura delle iscrizioni all’albo generale degli studenti part-time dal Consiglio di Amministrazione. Il corrispettivo è esente dalle imposte sul reddito ai sensi dell’art.13 comma 2odella Legge 390/1991. Il rapporto di collaborazione si risolve ipso iure con l’espletamento dell’attività da parte dello studente. Il rapporto si risolve con la cessazione dell’iscrizione dello studente all’Università degli Studi dell’Insubria; nel caso di conseguimento del titolo finale degli studi o al 31/12 successivo purchè lo studente risulti regolarmente iscritto. Per impedimento sopravvenuto o per giustificato motivo lo studente può chiedere di essere esonerato definitivamente dalla collaborazione, con conseguente cessazione del rapporto ad ogni effetto. Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio – sez.Como Viale Masia,27 – 22100 Como Tel.031-3383216 – fax 031 – 3383219 e-mail:[email protected] 4.4 Sportello Stage Lo Stage è o una opportunità, perché consente allo studente e al neolaureato (entro diciotto mesi dal conseguimento del titolo) di sperimentare le modalità concrete di svolgimento di una attività professionale, con la possibilità, per gli studenti, di riconoscimento crediti formativi; o una formazione alla professione, perché favorisce esperienze vantaggiose ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro, arricchendo i requisiti curriculari; o un orientamento al mercato del lavoro, perché consente a studenti e neolaureati di conoscere in concreto una determinata professione e i requisiti ulteriori, rispetto alla preparazione teorica, necessari per intraprenderla. Lo Sportello Stage è a disposizione degli studenti, come pure di aziende ed enti che desiderano attivare un tirocinio, per fornire le informazioni utili ed adempiere alle formalità necessarie. Per una più dettagliata descrizione delle attività di orientamento consultare il sito web di Ateneo www.uninsubria.it, alla sezione Orientamento. 5. PROGRAMMA SOCRATES/ERASMUS Cos’è il Programma Socrates/Erasmus? Si tratta di un programma integrato della Comunità Europea, destinato a fornire un supporto alle Università, agli studenti e al personale accademico al fine di intensificare la mobilità e la cooperazione nell’istruzione in tutta la Comunità. Agli studenti iscritti presso un’Università di uno Stato membro della Comunità Europea, il programma ERASMUS offre la possibilità di trascorrere un periodo di studio significativo (da 3 mesi a un anno 14 accademico) in un altro Stato Membro e di ricevere il pieno riconoscimento di tale periodo come parete integrante del corso di studio globale: infatti condizione essenziale per l’assegnazione delle borse di studio ERASMUS è che il periodo di studi e gli esami sostenuti all’estero siano pienamente riconosciuti nel paese di origine. I vantaggi degli studi all’estero sono numerosi: una profonda conoscenza delle lingue straniere, un contatto diretto con la cultura del paese ospitante, una maggiore fiducia in se stessi e molti nuovi amici. Ma i vantaggi non si calcolano solo in termini linguistici e culturali. ERASMUS offre infatti ai diplomati che hanno trascorso all’estero un periodo di studio riconosciuto, numerose possibilità professionali. I datori di lavoro di lavoro sono sempre più sensibili alle capacità e alle competenze derivanti da esperienze di questo tipo. Essi desiderano, infatti, trarre il massimo beneficio dal mercato unico del 1992, in quanto il campo naturale di attività non si limita al singolo Stato membro, ma si estende all’intera Comunità. Con il programma ERASMUS la Comunità Europea si è proposta, nella sua prima fase triennale di attuazione, di far sì che il 10% degli studenti universitari europei potesse inserire nel proprio curriculum un periodo di studi all’estero. Nel quadro del programma ERASMUS vengono erogate, direttamente a favore degli studenti, borse di studio destinati a coprire i costi della mobilità (viaggio, preparazione linguistica, alloggio) cioè le spese aggiuntive che il singolo studente deve affrontare per soggiornare in una sede diversa da quella in cui è iscritto. Come si partecipa al programma ERASMUS Delegato di Facoltà per l’Orientamento: Prof.Vincenzo Benza Ogni anno l’Università dell’Insubria espone a cura dell’Ufficio Affari Internazionali il bando che segnala, di volta in volta, agli studenti interessati le modalità per la partecipazione alla selezione. Lo studente dovrà presentare nei termini indicati dal bando la domanda corredata dall’indicazione della carriera scolastica percorsa. In linea di massima è opportuno che partecipino al programma Erasmus studenti iscritti almeno al terzo anno. Lo studente dovrà scegliere a quale area di studio è interessato e all’interno della stessa, in quale Università (con un massimo di tre scelte) vorrebbe essere ospitato. La domanda dovrà essere presentata all’Ufficio Affari Internazionali. Alla domanda dovrà essere allegato il certificato degli esami (con i voti) superati, un curriculum vitae ed il prospetto relativo al piano di studi che si intende seguire all’estero: dovranno perciò essere indicati i corsi che si intendo frequentare, ricordando che potranno essere frequentati corsi non equivalenti agli insegnamenti obbligatori comuni a tutti gli indirizzi previsti. La Commissione ERASMUS di Facoltà, a seguito di un colloquio, predispone la graduatoria degli idonei ad usufruire della borsa di studio e invita gli studenti prescelti ad accettare per iscritto la borsa in questione. La verifica della regolarità della scelta degli insegnamenti da seguire all’estero, nonché della successiva convalida, è a carico della Commissione Erasmus di Facoltà, con la quale lo studente è invitato a prendere contatto. 15 Condizioni per l’assegnazione delle borse ERASMUS agli studenti L’ammissibilità alle borse ERASMUS è subordinata alle seguenti condizioni: 1) Il periodo di studio all’estero deve essere compreso tra tre e dodici mesi e deve svolgersi presso un’Università di uno Stato membro della Comunità Europea; 2) Gli studenti devono ricevere un riconoscimento formale scritto, generalmente da parte dell’Università di origine, per il periodo di studi svolto all’estero; 3) Gli studenti dovranno essere esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche presso l’Università ospitante. Ufficio Relazioni Internazionali dell’Ateneo Via Ravasi, 2 Varese E-mail: [email protected] Responsabile dell’ufficio: Federico Raos Lucia Cortese tel. +39.0332.219340 Luca Gallo tel. +39. 0332. 219341 6.TIROCINIO-STAGE La Facoltà organizza tirocini formativi e di orientamento, nell’ambito dei corsi di studio, con aziende, enti ed associazioni per laureandi e laureati. Il tirocinio fornisce una esperienza formativa di lavoro e può essere finalizzato alla preparazione della tesi di laurea. Il rapporto di stage è regolato da apposita convenzione. 7. C.U.S. VARESE-COMO - Centro Universitario Sportivo Delegato del Rettore per l’attività sportiva degli studenti di Como – Prof.Andrea Pozzi Le possibilità che riserva il CUS Varese-Como agli studenti tesserati sono le seguenti: - Convenzioni I tesserati CUS possono usufruire di una serie sempre più ampia e numerosa di convenzioni riservate presso esercizi commerciali delle città e delle rispettive province. Particolarmente convenienti sono le convenzioni stipulate con enti per la pratica dello sport a tutti i livelli. - Sport amatoriale Corsi di avviamento allo sport (ad es. basket, tennis, aerobica, pallavolo, kendo, canottaggio, vela ecc…), tenuti da istruttori qualificati e con un livello tecnico pensato per la partecipazione di tutti coloro che lo desiderino, quindi adatti sia a persone già praticanti sia ad atleti alle prime armi. Partecipazioni di squadre a campionati federali e non (es. pallavolo femminile con squadra in terza divisione, pallacanestro nel campionato Ctl, ecc…), squadre che sono il frutto dell’attività di alcuni dei corsi d'avviamento. - Tornei a livello amatoriale Possibilità di partecipare ai Campus estivi ed invernali organizzati dal CUSI in alcune delle più belle località (Fai della Paganella, Sardegna ecc…). 16 - Agonismo Partecipazioni a sfide agonistiche tra Università (ad es. per il canottaggio la partecipazione alla famosa gara internazionale organizzata dal CUS Milano che vede anche la presenza di Oxford e Cambridge). Partecipazione ai Campionati Nazionali Universitari (CNU) Per informazioni relative alle iniziative del CUS Varese-Como si può telefonare allo 0332/250.250 (fax 0332/219.069) o rivolgersi direttamente all’Ufficio CUS in Via Ravasi, 2 a Varese. E' possibile anche scrivere via e-mail a: [email protected] e a HTTP: // cusvaco.interfree.it 8. I.S.U. Istituto per il diritto allo studio ISU – Istituto per il diritto allo studio L’ISU è un ente strumentale della Regione Lombardia che gestisce direttamente interventi collettivi ed individuali connessi al diritto allo studio universitario. In attesa dell’attivazione dell’I.S.U. dell’Università degli studi dell’Insubria, le competenze relative al diritto agli studi degli studenti dell’Ateneo sono state assegnate all’I.S.U. dell’Università degli Studi di Milano. L’ISU eroga, per concorso, i seguenti servizi: Borse di studio, Premi di Laurea; Contributi per mobilità internazionale; Servizio abitativo; Contributi di studio per l’estero; Sovvenzioni straordinarie. Il concorso per ottenere tali benefici viene indetto annualmente, sulla base di criteri di assegnazione che vertono sostanzialmente sul merito e sul reddito. Per informazioni, consegna domande e accesso servizi, l’ISU presso la sede di Como è attivo in Via Garibaldi,61 (tel. 031.3305820) secondo il seguente orario: lunedì e giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 16.30. 9. SERVIZIO DISABILI DI ATENEO Presso L’Università degli Studi dell’Insubria è attivo il Servizio Disabili di Ateneo.Il servizio costituisce un punto di riferimento costante dove gli studenti disabili iscritti al nostro Ateneo possono presentare le loro richieste, le eventuali segnalazioni e ricevere informazioni sulle agevolazioni e i servizi disponibili. In particolare, il Servizio: - Garantisce, anche attraverso contatti e colloqui diretti con gli studenti interessati e con le loro famiglie, un costante ed aggiornato monitoraggio delle necessità; - coordina i servizi, le attività e gli interventi a favore degli studenti con disabilità; - cura la diffusione dell’informazione presso gli studenti, nonché all’esterno dell’Università, presso tutti i potenziali interessati (ad es., scuole, enti locali); - promuove, anche attraverso iniziative personalizzate, in collaborazione con le strutture interessate, ogni intervento utile a risolvere eventuali specifici problemi. 17 Gli studenti iscritti all’Ateneo hanno molteplici possibilità di contribuire alle attività del Servizio Disabili. A questo proposito, oltre a quanto previsto dalle norme sulle collaborazioni studentesche (vedi), si segnala che dall’anno accademico 2005/2006 è stato istituito un Albo di Ateneo di studenti idonei per il conferimento di assegni per l’incentivazione delle attività di tutorato didattico-integrative, propedeutiche e di recupero rivolte all’assistenza ed affiancamento in favore di studenti disabili, aggiornato annualmente. Per ulteriori informazioni si invitano gli interessati a prendere direttamente contatto con il Servizio. Il servizio Disabili ha sede in Varese, in Via Ravasi 2 ed è raggiungibile telefonicamente al numero 0332/219035 (fax 0332/219039) oppure via e-mail all’indirizzo [email protected]. Il Delegato del Rettore per l’integrazione degli studenti disabili è il Prof.Marco Casentino, che può essere contattato presso il Servizio Disabili o presso il Dipartimento di Medicina Clinica, Sezione di Farmacologia Sperimentale e Clinica (Padiglione Rossi, Via Ottorino Rossi,9 – Varese, tel.0332/217410,fax 0332/217409, e-mail:[email protected]). In ogni Facoltà dell’Ateneo inoltre un Docente svolge le funzioni di Referente di Facoltà per l’integrazione degli studenti disabili, in stretta collaborazione con il Servizio Disabili. Per la Facoltà di Scienze MM.FF.NN., sede di Como, il Referente è la Prof.ssa Zanardini Elisabetta (Dipartimento di Scienze Chimiche ed Ambientali), contattabile ai seguenti recapiti telefonici: tel:031/326221-326213, fax 0332/326320, Via Lucini3, e mail:[email protected]. 10 LA CARTA SERVIZI DELL’ATENEO: USCARD.IT La University Students’ Card, è un progetto nato all’Università dell’Insubria e gestito dall’Associazione University Student esterna all’Ateneo. Lo scopo della US Card è mettere in relazione il mondo degli Atenei e degli studenti con la società che vive fuori dalle mura universitarie. Il progetto è presente su un’area geografica di 9 province (Torino, Siena,Varese, Como, Lecco, Bergamo, Vercelli, Novara, Alessandria) dislocate in 3 regioni del territorio Nazionale (Lombardia, Toscana e Piemonte) ed offre gratuitamente servizi ai 100.000 studenti iscritti nelle 7 Università coinvolte (Università degli Studi dell’Insubria, Politecnico di Milano “sede Como”, Liuc di Castellana, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Bergamo, Accademia Albertina Torino, Università per stranieri di Siena). I servizi offerti dal progetto: Card I servizi vengono offerti agli studenti mediante la consegna gratuita della card e del materiale illustrativo. Gli studenti possono presentarsi con la UScard in 1200 punti convenzionati e ricevere sconti sugli acquisti di beni o servizi dal 10% al 50% (vi sono anche ulteriori convenzioni con Musei, Teatri, Cinema, Parchi e comprensori sciistici). UScard nelle province coinvolte è l’unico progetto a far valere come documento di riconoscimento le diverse tessere di Ateneo in tutto il territorio coinvolto nel progetto. 18 Servizi on-line Tramite il sito (www.uscard.it) gli studenti possono usufruire di ulteriori servizi (US in esclusiva nazionale con Adecco ha realizzato motore di ricerca di lavoro, apposito per gli studenti universitari e per i neolaureati, possibilità di dialogo con una psicologa e con un prete, ricerca casa, bacheca, Controguida “informativa su materie/facoltà/prof.”, premio mensile ad estrazione per gli studenti della mail list del sito, supporto comunicativo delle iniziative locali degli studenti tramite la mail-list) Per informazioni rivolgersi al Associazione University Student via Ravasi 2 Varese 21100 Tel. 3472224814 Dott. Flavio Ibba www.uscard.it [email protected] 19 NOTIZIE GENERALI RETTORATO Rettore: Prof. Renzo Dionigi Via Ravasi, 2 – 21100 VARESE Tel. +39.0332.2190010 +39.0332.219009 e-mail: [email protected] PRORETTORATO Rettore Vicario: Prof. Giorgio Conetti Via Valleggio, 11 – 22100 COMO Tel. +39.031.2389201 Fax +39.031.2389209 e-mail: [email protected] FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. - COMO Preside: Prof. Aldo Gamba Via Valleggio, 11 22100 COMO Tel. +39.031.2386001/02/03 Fax +39.031.2386009 e-mail: [email protected] DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIMICHE E AMBIENTALI Direttore: Prof. Girolamo La Monica Via Valleggio, 11 22100 COMO Tel. +39.031.2386111 Fax +39.031. 2386119 e-mail: [email protected] DIPARTIMENTO DI FISICA E MATEMATICA Direttore: Prof. Massimo Caccia Via Valleggio, 11 22100 COMO Tel. +39.031.2386110 Fax +39.031. 2386119 e-mail: [email protected] DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA CULTURA, POLITICHE E DELL’INFORMAZIONE Direttore: Prof. Giulio Maria Chiodi Via Valleggio, 11 22100 COMO Tel. +39.031.2386111 Fax +39.031. 2386119 e-mail: [email protected] 20 CORSI DI LAUREA DI I LIVELLO CORSO DI LAUREA IN CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE (1o e 2oanno) Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale: Prof.Gaetano Zecchi e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN FISICA Presidente del CCD in Fisica: Prof. Alberto Parola e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA Presidente del CCD in Matematica: Prof. Alberto Setti e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI (1o e 2oanno) Presidente del CCD in Scienze Ambientali: Prof. Carlo Dossi e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE Presidente del CCD in Tecnologie dell’Informazione: Prof.ssa Nicoletta Sabadini e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI Presidente del CCD in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali: Prof. Giulio Maria Chiodi e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN SCIENZE CHIMICHE (3oanno) Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale: Prof.Gaetano Zecchi e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE GESTIONALE E TESSILE ( 3oanno) Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale: Prof.Gaetano Zecchi e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI (3o anno) Presidente del CCD in Scienze Ambientali: 21 Prof. Carlo Dossi e-mail: [email protected] CORSO DI LAUREA IN VALUTAZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE (3o anno) Presidente del CCD in Scienze Ambientali: Prof. Carlo Dossi e-mail: [email protected] CORSI DI LAUREA DI II LIVELLO LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE CHIMICHE Responsabile il Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale Prof. Gaetano Zecchi e-mail: [email protected] LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Responsabile il Presidente del CCD in Fisica: Prof. Alberto Parola e-mail: [email protected] LAUREA SPECIALISTICA IN MATEMATICA Responsabile il Presidente del CCD in Matematica: Prof. Alberto Setti e-mail: [email protected] LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE AMBIENTALI Responsabile il Presidente del CCD in Scienze Ambientali: Prof. Carlo Dossi e-mail: [email protected] LAUREA SPECIALISTICA IN CHIMICA INDUSTRIALE Responsabile il Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale: Prof. Gaetano Zecchi e-mail: [email protected] 22 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del Corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivo il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale, afferente alla classe di laurea XXI (Scienze e Tecnologie Chimiche) ed articolato in due curricula denominati “Scienze chimiche” e “Chimica Industriale”. Accesso al Corso di Laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il corso è finalizzato alla formazione di laureati che troveranno il loro sbocco professionale nei laboratori di ricerca, sviluppo, formulazione, analisi e controllo di industrie chimiche ed affini ed anche di enti pubblici o privati interessati alla salvaguardia dell’ambiente, al restauro dei beni culturali ed all’analisi sanitaria ed alimentare. Inoltre, i laureati il cui piano di studi ha privilegiato le discipline industriali saranno in grado di operare professionalmente nei reparti produttivi e nei comparti di marketing e product management delle industrie chimiche. Il titolo di studio conseguito consente l’accesso, previo superamento dell’apposito esame di stato, alla Sezione Juniores dell’Albo Professionale dei Chimici. Contenuti formativi Il Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale prevede: l’acquisizione degli elementi di base della matematica e della fisica, nonchè dei principi fondamentali della chimica generale, della chimica inorganica, della chimica fisica e della chimica organica; attività di laboratorio finalizzate alla conoscenza di metodiche sperimentali e all’elaborazione dei dati con metodiche computazionali; conoscenze interdisciplinari concernenti gli aspetti economici, brevettuali e normativi, in termini di qualità e sicurezza, propri della realtà industriale chimica; per gli studenti del curriculum “Scienze chimiche” l’approfondimento degli aspetti della scienza chimica concernenti gli studi previsionali a livello di relazioni struttura-proprietà nonchè la padronanza degli strumenti matematici e fisici necessari per tali studi; per gli studenti del curriculum “Chimica industriale” l’approfondimento degli aspetti applicativi della chimica e delle tematiche e problematiche proprie della chimica industriale, quale la connessione prodotto-processo e la gestione del ciclo 23 produttivo, nonché lo svolgimento di un tirocinio presso siti produttivi o laboratori esterni all’Università. Ordinamento didattico ATTIVITA’ FORMATIVE (curriculum SCIENZE CHIMICHE) Attività formative: Ambiti disciplinari Di base Caratterizzanti Affini o integrative Settori scientificodisciplinari CFU Tot.CFU Discipline chimiche CHIM/03- Chimica generale e inorganica 16 32 Discipline matematiche e informatiche MAT/05 – Analisi matematica 8 Discipline fisiche FIS/01 – Fisica sperimentale 8 Discipline analitiche e ambientali CHIM/01 – Chimica analitica 21 Discipline inorganiche chimico fisiche CHIM/02 – Chimica Fisica 21 CHIM/03 – Chimica generale e inorganica 7 Discipline industriali CHIM/05 – Scienza e tecnologia dei materiali polimerici 4 Discipline organiche CHIM/06 – Chimica organica 21 Discipline di contesto IUS/04 – Diritto commerciale MED/44 – Medicina del lavoro SECS-P/07 – Economia Aziendale SECS-P/13 – Scienze merceologiche BIO/10 - Biochimica 2 INF/01 – Informatica MAT/08 – Analisi numerica 5 7 Discipline biochimiche e farmaceutiche Formazione interdisciplinare 24 3 5 2 4 74 28 A scelta dello studente Attività opzionali senza alcun vincolo 9 9 Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera Prova finale 3 9 Lingua straniera 6 - Insegnamenti curriculari - Tirocinio - Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali 12 12 4 Altre (art.10,comma 1, lettera f) TOTALE 28 180 ATTIVITA’ FORMATIVE (curriculum CHIMICA INDUSTRIALE) Attività formative: Ambiti disciplinari Di base Caratterizzanti Settori scientificodisciplinari CFU Tot.CFU Discipline chimiche CHIM/03- Chimica generale e inorganica 16 32 Discipline matematiche e informatiche MAT/05 – Analisi matematica 8 Discipline fisiche FIS/01 – Fisica sperimentale 8 Discipline analitiche e ambientali CHIM/01 – Chimica analitica 21 Discipline inorganiche chimico fisiche CHIM/02 – Chimica Fisica 14 Discipline industriali CHIM/04 – Chimica industriale CHIM/05 – Scienza e tecnologia dei materiali polimerici CHIM/06 – Chimica organica 17 Discipline organiche 76 10 14 25 Affini o integrative Discipline di contesto Discipline biochimiche e farmaceutiche Formazione interdisciplinare IUS/04 – Diritto commerciale MED/44 – Medicina del lavoro SECS-P/07 – Economia Aziendale SECS-P/13 – Scienze merceologiche BIO/10 - Biochimica 10 INF/01 – Informatica 5 2 26 3 2 4 A scelta dello studente Attività opzionali senza alcun vincolo 9 9 Per la prova finale e per la conoscenza della lingua straniera Prova finale 3 9 Lingua straniera 6 - Tirocinio - Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali 24 4 Altre (art.10,comma 1, lettera f) TOTALE 28 180 Frequenza Il Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale prevede la frequenza obbligatoria ai laboratori didattici. Riconoscimento dei crediti ai fini della laurea specialistica I 180 crediti formativi acquisiti con la laurea triennale saranno integralmente riconociuti ai fini di un’eventuale prosecuzione degli studi, a seconda del curriculum seguito dallo studente, nell’ambito della Laurea Specialistica in Scienze chimiche (classe 62/S) oppure in Chimica industriale (classe 81/S), entrambe attivate presso questo Ateneo. Articolazione del corso di studi I due curricula comportano un primo anno comune e si differenziano nei due anni successivi. 26 Primo anno comune Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Crediti I Anno – I Semestre Matematica MAT/05 Discipline matematiche e informatiche A 8 Chimica generale (Fondamenti) CHIM/03 Discipline Chimiche A 7 Chimica generale (Complementi) CHIM/03 Discipline chimiche A 5 INF/01 Formazione interdisciplinare C 5 E 6 Informatica Lingua inglese L-LIN/12 I Anno – II semestre Fisica FIS/01 Discipline fisiche A 8 Termodinamica chimica CHIM/02 Discipline inorganiche e chimicofisiche B 7 Laboratorio di Chimica generale ed inorganica CHIM/03 Discipline Chimiche A 4 Istituzioni di economia SECS-P/07 Discipline di contesto C 5 Certificazione di qualità SECS-P/13 Discipline di contesto C 2 27 Curriculum “Scienze chimiche” Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Crediti II Anno – I Semestre Chimica analitica CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 8 Laboratorio di Chimica analitica CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 6 Chimica organica CHIM/06 Discipline organiche B 8 Chimica fisica CHIM/02 Discipline inorganiche chimico fisiche B 7 Laboratorio di Chimica organica CHIM/06 Discipline organiche B 6 Elementi di Chimica delle macromolecole CHIM/05 Discipline industriali B 4 Legislazione brevettuale IUS/04 Discipline di contesto C 2 Complementi di Matematica MAT/08 Formazione interdisciplinare C 7 Chimica inorganica CHIM/03 Discipline inorganiche chimico fisiche B 7 Complementi di Chimica organica CHIM/06 Discipline organiche B 7 Complementi di Chimica fisica CHIM/02 Discipline inorganiche chimico fisiche B 7 Chimica analitica strumentale CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 7 D 9 II Anno – II semestre III Anno – I Semestre Attività opzionali 28 III Anno – II Semestre Biochimica BIO/10 Discipline biochimiche e farmaceutiche C 4 Igiene industriale MED/44 Discipline di contesto C 3 Insegnamenti curriculari F 12 Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali F 4 TIROCINIO F 12 PROVA FINALE E 3 TOTALE 180 Curriculum “Chimica industriale” Insegnamenti Settore scientifico disciplinar e Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Crediti II Anno – I Semestre Chimica analitica CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 8 Laboratorio di Chimica analitica CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 6 Chimica organica CHIM/06 Discipline organiche B 8 Chimica fisica CHIM/02 Discipline inorganiche e chimico fisiche B 7 Laboratorio di Chimica organica CHIM/06 Discipline organiche B 6 Elementi di Chimica delle macromolecole CHIM/05 Discipline industriali B 4 IUS/04 Discipline di contesto C 2 II Anno – II semestre Legislazione brevettuale 29 Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti CHIM/04 Discipline industriali B 5 Chimica fisica industriale CHIM/04 Discipline industriali B 6 SECS-P/07 Discipline di contesto C 5 Chimica e tecnologia dei polimeri CHIM/05 Discipline industriali B 6 Chimica organica industriale CHIM/04 Discipline industriali B 6 Chimica analitica strumentale CHIM/01 Discipline analitiche e ambientali B 7 D 9 Tecnica industriale e commerciale III Anno – I Semestre Attività opzionali III Anno – II Semestre Biochimica BIO/10 Discipline biochimiche e farmaceutiche C 4 Igiene industriale MED/44 Discipline di contesto C 3 Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali F 4 TIROCINIO F 24 PROVA FINALE E 3 TOTALE 180 Crediti formativi Nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali già citati, il criterio per la corrispondenza tra crediti formativi e attività didattica assistita è il seguente: 1 credito corrisponde indicativamente a 8 ore di lezione ex cathedra oppure a 12 ore di esercitazioni in aula o in laboratorio. Insegnamenti curriculari e Attività opzionali Per il conseguimento dei 12 crediti indicati alla voce “Insegnamenti curriculari”, lo studente deve superare gli esami di tre o più insegnamenti di area chimica scelti tra quelli qui elencati: 30 - Chimica dei Composti di Coordinazione (1° modulo) (CHIM/03) 3 crediti - Chimica dei Composti di Coordinazione (2° modulo) (CHIM/03) 3 crediti - Strutturistica chimica (1° modulo) (CHIM/03) 3 crediti - Strutturistica chimica (2° modulo) (CHIM/03) 3 crediti - Metodi fisici in Chimica organica (1° modulo) (CHIM/06) 3 crediti - Metodi fisici in Chimica organica (2° modulo) (CHIM/06) 3 crediti - Chimica dei Composti eterociclici (1° modulo) (CHIM/06) 3 crediti - Chimica dei Composti eterociclici (2° modulo) (CHIM/06) 3 crediti - Meccanica molecolare (CHIM/02) 3 crediti - Programmazione e simulazione (CHIM/02) 3 crediti - Principi molecolari dell’elettronica (CHIM/02) 3 crediti - Chimica analitica dei Materiali (modulo A) (CHIM/01) 3 crediti - Chimica analitica dei Materiali (modulo B) (CHIM/01) 3 crediti - Chimica analitica degli Inquinanti (CHIM/01) 3 crediti - Tecniche strumentali in Chimica analitica (CHIM/01) 3 crediti - Chimica fisica del colore (CHIM/02) 4 crediti - Chimica e tecnologia delle fibre tessili (CHIM/05) 6 crediti - Tecnologia della nobilitazione tessile (CHIM/04) 6 crediti - Laboratorio di Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti (CHIM/04) 4 crediti Per il conseguimento dei 9 crediti indicati alla voce “Attività opzionali” lo studente deve superare gli esami di uno o più insegnamenti, afferenti a qualsiasi area disciplinare, da lui scelti nell’ambito dello stesso Corso di Laurea oppure di altri Corsi di Laurea della stessa Facoltà oppure di Corsi di Laurea di altra Facoltà. L’acquisizioni di tali crediti può anche derivare da attività professionalizzanti svolte al di fuori della didattica universitaria. Piani di studio individuali Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale (con l’indicazione del curriculum prescelto, degli insegnamenti curriculari e delle attività opzionali) all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso, con possibilità di modificarlo l’anno successivo. Agli studenti interessati ad un piano di studi ad indirizzo tessile è consentito sostituire gli insegnamenti caratterizzanti “Chimica fisica industriale” e “Chimica e tecnologia dei polimeri” rispettivamente con “Tecnologia della nobilitazione tessile” e “Chimica e tecnologia delle fibre tessili”; nel contempo, tali studenti devono inserire tra le attività opzionali l’insegnamento “Laboratorio di chimica e tecnologia delle sostanze coloranti”. Non possono essere sostenuti esami di insegnamenti non ancora inseriti nel piano di studio. Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Il superamento dell’esame comporta la semplice dicitura “Approvato” per i seguenti insegnamenti: Lingua inglese, Informatica, Certificazione di qualità, Legislazione brevettuale. Gli insegnamenti di Chimica generale (Fondamenti) e di Chimica generale (Complementi) comportano un esame congiunto con la formulazione di un solo voto. Propedeuticità L’esame congiunto di Chimica generale (Fondamenti)/Chimica generale (Complementi) è propedeutico rispetto a tutti gli esami di area chimica del secondo e del terzo anno. L’esame di Termodinamica chimica è propedeutico rispetto a tutti gli altri esami del settore 31 disciplinare CHIM/02 ed all’esame di Chimica fisica industriale. L’esame di Chimica organica è propedeutico rispetto a quelli di Elementi di Chimica delle macromolecole, Complementi di Chimica organica, Chimica organica industriale, Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti. L’esame di Chimica analitica è propedeutico rispetto a quello di Chimica analitica strumentale. Gli esami di Medodi fisici in Chimica organica (1° modulo), Chimica dei Composti eterociclici (1° modulo), Chimica dei Composti di Coordinazione (1° modulo) e Strutturistica chimica (1° modulo) sono propedeutici a quelli dell’omonimo insegnamento (2° modulo). Riconoscimento di crediti Il possesso della patente ECDL (European Computer Driving Licence) comporta automaticamente il superamento dell’esame di Informatica. Qualora venga conseguito dopo il superamento dell’esame, esso consente l’acquisizione di quattro crediti della tipologia “Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali”. Il possesso della certificazione TOEFL di livello 198 (o di altra certificazione di standard internazionale equivalente) circa la conoscenza dell’inglese comporta automaticamente il superamento dell’esame di Lingua inglese. Analoga certificazione di standard internazionale riguardante la conoscenza di un’altra lingua straniera comporta l’acquisizione automatica di quattro crediti della tipologia “Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali”. L’effettuazione di periodi di studio presso Università estere nell’ambito del programma Socrates/Erasmus, il conseguimento di premi o di borse di studio di ambito chimico (Federchimica, Olimpiadi della Chimica, Acimit, ecc.), la partecipazione a seminari o corsi specialistici di interesse chimico,la partecipazione alle attività del Progetto Lauree Scientifiche, lo svolgimento di stage aziendali potranno comportare l’acquisizione di crediti. Ogni decisione in merito spetta al Consiglio di Coordinamento Didattico di Chimica su esplicita richiesta da parte dello studente. Analogamente, lo studente potrà chiedere al CCD la convalida di crediti a seguito di competenze professionali acquisite in ambito extrauniversitario e debitamente documentate. Tirocinio 1) Curriculum “Scienze chimiche” Il tirocinio consiste in un periodo, di durata equivalente a otto settimane a tempo pieno, di attività pratica in un laboratorio di ricerca dell’Università, sotto la guida e la responsabilità in qualità di tutor - di un docente membro del CCD di Chimica. Il tirocinio può essere intrapreso, a partire dal terzo anno di corso, in qualunque momento dell’anno accademico. Lo studente deve presentare esplicita domanda di tirocinio alla Segreteria Studenti indicando il tutor, il titolo dell’attività di tirocinio e la data di decorrenza di tale attività. 2) Curriculum “Chimica industriale” Il tirocinio consiste in un periodo, di durata equivalente a quattro mesi a tempo pieno, di attività pratica presso laboratori di Aziende private o Enti pubblici operanti in un settore di interesse chimico e convenzionati a tal uopo con l’Università dell’Insubria. L’attività di tirocinio verrà svolta sotto la guida di un docente membro del CCD di Chimica nel ruolo di tutor interno e di un responsabile dell’Azienda/Ente nel ruolo di tutor esterno. Il tirocinio può essere intrapreso, a partire dal terzo anno di corso, in qualunque momento dell’anno accademico. Lo studente deve presentare esplicita domanda di tirocinio presso lo Sportello Stage indicando l’Azienda/Ente, il tutor interno ed esterno, il periodo di svolgimento dell’attività di tirocinio ed allegando un breve programma di tale attività. 32 In ogni caso, la domanda di tirocinio deve essere presentata con congruo anticipo in quanto la relativa attività può essere intrapresa solamente dopo l’approvazione della domanda da parte del CCD. Prova finale La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto sull’argomento sviluppato durante il tirocinio. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 33 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 MATEMATICA (F78001) Crediti: 8 Docente: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Disequazioni di primo e secondo grado. Disequazioni frazionarie. Disequazioni irrazionali. Esponenziali e logaritmi. Disequazioni esponenziali e logaritmiche. Trigonometria: seno, coseno, tangente. I numeri naturali e il principio di induzione. I numeri razionali. I numeri reali. I numeri complessi. Forma trigonometrica dei numeri complessi. Le radici di un numero complesso. Matrici. Moltiplicazione di matrici. Determinante e inversa di una matrice. Il metodo di Cramer. Successioni. Limite di una successione. Successioni monotone. Infiniti e infinitesimi. Funzioni e loro grafici. Funzioni simmetriche, periodiche e monotone. Funzioni continue. Grafici di funzioni notevoli: funzione esponenziale, funzione logaritmo, funzioni trigonometriche. Limiti di funzioni. Funzioni composte. Funzione inversa. Funzioni continue su un intervallo chiuso e limitato. Limiti notevoli. Derivata di una funzione. Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione. Il teorema di de l' Hospital. Massimi e minimi di funzioni e studio del segno della derivata prima. Il teorema del valor medio. Approssimazione lineare e quadratica. Convessità e concavità del grafico di una funzione. Studio del grafico di una funzione. Integrale definito di una funzione continua. Proprietà dell'integrale. Il teorema della media integrale. Il teorema fondamentale del calcolo integrale. Primitiva di una funzione e integrali indefiniti. Integrazione per parti e per sostituzione. Integrazione di funzioni non limitate. Integrazione su intervalli illimitati. Bibliografia: G.Yakovlev High-School Mathematics, part 1 and part 2 Mir Publishers, Moscow 02 CHIMICA GENERALE FONDAMENTI/COMPLEMENTI (F78002) Gli insegnamenti di Chimica Generale (Fondamenti) e di Chimica Generale (Complementi) comportano un esame congiunto con la formulazione di un solo voto. Chimica Generale (Fondamenti) Crediti: 7 Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia E-mail: [email protected] Argomenti La struttura dell’atomo Struttura elementare dell’atomo Numero atomico e numero di massa Isotopi. Miscele isotopiche. Massa atomica 34 Molecole e composti molecolari Composti ionici. Ioni atomici e ioni molecolari Massa molecolare. La radiazione elettromagnetica. Spettro atomico dell’idrogeno La quantizzazione dell’energia. L’effetto fotoelettrico Modello di Bohr per l’atomo di idrogeno Livelli energetici nell’atomo di idrogeno e nei sistemi idrogenoidi Le proprietà ondulatorie dell’elettrone. Equazione di de Broglie Principio di indeterminazione di Heisenberg L’equazione d’onda di Schrödinger: numeri quantici Gli orbitali atomici. Orbitali dell’idrogeno Lo spin elettronico. Gli atomi polielettronici Il principio di esclusione di Pauli e la regola di Hund La configurazione elettronica degli atomi La Tavola Periodica: blocchi, periodi, gruppi Proprietà periodiche: Dimensioni degli atomi e degli ioni atomici Energia di ionizzazione e Affinità elettronica Il legame chimico Gli elettroni di valenza. I simboli di Lewis degli atomi e degli ioni Il legame ionico: ciclo di Born-Haber Il legame covalente: la regola dell’ottetto e le strutture di Lewis per molecole poliatomiche e ioni molecolari La forma delle molecole: teoria VSEPR Elettronegatività e polarità dei legami. Momento dipolare. Percentuale di ionicità. Mesomeria e risonanza. La polarità di molecole poliatomiche Teoria del legame di valenza. Ibridazione degli orbitali Legami σ e π. I legami multipli carbonio-carbonio Legame π delocalizzato: il benzene e la grafite Teoria degli orbitali molecolari Gli OM nei composti formati da elementi del blocco-p Termochimica L’energia e le sua forme. Unità di misura Capacità termica e calore specifico Funzioni di Stato Energia interna. Entalpia La legge di Hess Entalpia di reazione. Entalpia di formazione Energie di legame La spontaneità delle reazioni chimiche Spontaneità, disordine ed entropia L’entropia e la seconda legge della Termodinamica Energia libera Terzo principio della Termodinamica Energia libera e lavoro utile 35 Equilibrio omogeneo gassoso Costante di equilibrio e quoziente di reazione Legge di azione di massa Costante di equilibrio in funzione delle pressioni e delle concentrazioni Relazioni tra le costanti di equilibrio. Principio di Le Chatelier Equilibrio eterogeneo gas-solido Cinetica chimica Velocità di reazione ed equazione cinetica Ordine di reazione Temperatura e velocità di reazione Reazioni elementari e meccanismi di reazione Cenni di teoria delle collisioni e dello stato di transizione Elettrochimica Le celle e i potenziali elettrochimici Potenziali standard di riduzione Potenziale standard di cella La legge di Nernst Celle a concentrazione Gli accumulatori al piombo e le pile commerciali. Elettrolisi di sali fusi e di soluzioni acquose contenenti sali Aspetti quantitativi dell’elettrolisi: le Leggi di Faraday Sovratensione Chimica Generale (Complementi) Crediti: 5 Docente: Prof.Stefano Brenna E-mail: [email protected] Argomenti Unità di misura e calcolo dimensionale; Sensibilità, accuratezza e precisione degli strumenti di misura; Cifre significative e arrotondamenti. La mole Proprietà fisiche e chimiche della materia Proprietà intensive ed estensive Composizione della materia: sostanze pure e miscele Sostanze pure: elementi, composti Miscele omogenee ed eterogenee. Soluzioni Il concetto di mole Massa Molare. Formula minima e molecolare. Composizione percentuale Le reazioni chimiche Rapporti ponderali nelle reazioni chimiche Reagente limitante Resa di una reazione I gas ideali Legge di Boyle, Charles, Gay-Lussac Il principio di Avogadro 36 Equazione di stato di un gas ideale Densità di un gas Miscele gassose: leggi di Dalton e Amagat I gas nelle reazioni chimiche Le soluzioni Espressione della concentrazione di una soluzione: % in peso, % in volume, ppm, frazione molare, molalità, molarità. Diluizione delle soluzioni Le soluzioni nelle reazioni chimiche Forze intermolecolari Forze tra atomi, ioni e molecole Tipi di forze intermolecolari (ione-dipolo, dipolo-dipolo, forze di London) Il legame ad idrogeno Proprietà colligative delle soluzioni Tensione di vapore e legge di Raoult Abbassamento crioscopico ed innalzamento ebulloscopico Pressione osmotica Reazioni di Ossido-Riduzione Numero di ossidazione e bilanciamento delle reazioni redox con il metodo delle semireazioni Casi particolari di reazioni redox: reazioni di disproporzionamento, doppia ossidazione/riduzione Equivalente chimico e normalità per soluzioni di ossidanti e riducenti Equilibri ionici in soluzione acquosa Prodotto ionico dell’acqua Acidi e basi: teoria di Arrhenius e di Brønsted Costante di dissociazione per acidi e basi deboli Calcolo del pH per soluzioni di acidi e basi Grado di dissociazione Equivalente chimico e normalità per soluzioni di acidi e basi Soluzioni contenenti sali: idrolisi, pH e grado di idrolisi. Soluzioni tampone Titolazioni acido-base. Curve di titolazione. Indicatori di pH La teoria acido-base di Lewis Equilibri di solubilità Solubilità e prodotto di solubilità Precipitazione di sali poco solubili. Solubilità e pH Precipitazione selettiva Formazione di ioni complessi e solubilità Testi: I libri di testo adottati saranno indicati durante il Corso. 03 INFORMATICA (F78004) Crediti: 5 Docente: Prof.Maurizio Monticelli Vedi insegnamento “Fondamenti di Informatica” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali. 04 LINGUA INGLESE (F78005) 37 Crediti: 6 Docente: Prof.Huw Williams Vedi insegnamento “Inglese” attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 05 FISICA (F78006) Crediti: 8 Docenti: Sergio Cacciatori/Giovanna Tissoni E-mail: [email protected]; [email protected] Argomenti Cinematica del punto materiale Studio del moto in una dimensione; introduzione dei concetti di velocità ed accelerazione. Moto riforme, uniformemente accelerato ed armonico. Studio del moto in due dimensioni; moto del proiettile e moto circolare uniforme. Le leggi della dinamica Prima legge e sistemi di riferimento inerziali. Seconda legge ed introduzione dei concetti di massa, quantità di moto e della sua conservazione. Terza legge e principio di azione e reazione. Esempi di forze costanti, dipendenti dalla posizione e dalla velocità. Attrito statico e dinamico. Ri-analisi del moto dei gravi e del moto armonico. Il piano inclinato. Lavoro, energia e cenni di gravitazione Lavoro ed energia cinetica Forze conservative ed energia potenziale. Conservazione dell’energia meccanica in un sistema isolato. La forza gravitazionale come esempio di forza conservativa. Elettrostatica Campi magnetici nella materia. Campo elettrico da una sorgente puntiforme, una distribuzione lineare di carica, una sfera omogeneamente carica. Cenni relativi agli operatori sui campi scalari e vettoriali. Flusso di un campo elettrico e legge di Gauss. Potenziale elettrostatico. Discretizzazione della carica elettrica. Dipolo elettrico. Dinamica del dipolo elettrico in un campo elettrico uniforme. Molecole polari e momento di dipolo indotto. Dielettrici e conduttori. Vettore polarizzazione e spostamento; suscettività e permittività elettrica. Equazioni di Poisson e Laplace; cenni ai metodi matematici per la loro risoluzione. Correnti Elettriche Definizione di corrente e di densità di corrente. Resistenze e conduttanze; legge di Ohm; potenza dissipata; resistenze in serie e parallelo. Condensatori; configurazione in serie e parallelo; andamento temporale della carica e scarica in un circuito RC. Energia del campo elettrico. Circuiti in corrente continua: leggi di Kirchoff. Magnetostatica Campi magnetici e cariche in movimento; trattazione (estremamente) qualitativa del legame tra effetti magnetici e dinamica dei corpi carichi. Definizione operativa del campo magnetico. Espressione analitica del campo magnetico generato da una carica in moto (legge di Ampére). Ciclotrone. Ipotesi sull’origine del magnetismo nella materia: momento di dipolo magnetico. Dinamica di un momento di dipolo magnetico (spira quadrata percorsa da corrente) in un campo magnetico costante o variabile nella direzione dell’asse della spira 38 Forza agente su un filo percorso da corrente. Campo magnetico da un filo indefinito percorso da corrente. Forza tra fili percorsi da corrente. Legge della circuitazione di Ampère. Campi magnetici nella materia. Magnetizzazione; suscettività e permeabilità magnetiche. Diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo. Energia del campo magnetico e sua possibile interpretazione. Equazioni di Maxwell per campi non dipendenti dal tempo. Ottica geometrica Riflessione e rifrazione Riflessione su una superficie sferica. Rifrazione attraverso una superficie sferica. Lenti. Lente di ingrandimento & microscopio. Prisma. 06 TERMODINAMICA CHIMICA (F78007) Crediti: 7 Docente: Prof.Dario Bressanini E-mail: [email protected] Argomenti Introduzione alla Chimica Fisica e alle sue varie branche. Principi e definizioni. Sistema e Ambiente. Sistemi aperti, chiusi, isolati e adiabatici. Modelli e astrazioni. Punti di vista Macroscopico e Microscopico. Grandezze macroscopiche, definizione astratta di temperatura e equilibrio termico. Principio zero della termodinamica. Equazione di stato sperimentale. Variabili di stato. I Gas: le leggi dei gas ideali (Boyle, Charles, Gay-Lussac, Avogadro); diagrammi pVT; Equazione di stato dei gas ideali. Teoria cinetica dei gas. Distribuzione di Boltzmann. I gas reali: interazioni molecolari, fattore di compressione; i cambiamenti di fase e le costanti critiche; equazione di Van der Waals e altre equazioni di stato; principio degli stati corrispondenti. Prima legge della termodinamica. Calore, lavoro, energia interna; conservazione dell'energia; lavoro di compressione e di espansione; espansioni isoterme; capacità termica a volume costante e pressione costante; relazione tra Cp e CV; entalpia; variazioni di entalpia con la temperatura; entalpia standard di trasformazione, legge di Hess, entalpia di formazione, ciclo di Born-Haber; legge di Kirchhoff; funzioni di stato; variazioni di energia interna; coefficiente di espansione; compressibilità isoterma; coefficiente di Joule-Thomson; espansioni adiabatiche. Seconda legge della termodinamica. Processi spontanei, definizione statistica e termodinamica dell'entropia: variazione di entropia nei processi irreversibili; disuguaglianza di Clausius; variazioni di entropia in processi specifici; misure di entropia; Entropia di un gas ideale. Teorema di Nernst e terza legge della termodinamica; efficienza di processi termici: lavoro massimo, ciclo di Carnot, scala termodinamica delle temperature; refrigerazione; energia di Gibbs; funzioni di Gibbs molari standard; equazione fondamentale della termodinamica; proprietà della funzione di Gibbs: equazione di Gibbs-Helmholtz; potenziale chimico di un gas perfetto; gas reali e fugacità; stati standard; sistemi aperti e potenziale chimico: equazione fondamentale. Trasformazioni fisiche di sostanze pure. Diagrammi di fase; equilibrio di fase; equazione di Clapeyron; equilibrio solido-liquido, liquido-vapore e solido-vapore; equazione di Clausius-Clapeyron; transizioni di fase. Proprietà di miscele semplici. Grandezze parziali molari; equazione di Gibbs-Duhem; funzione di Gibbs, entalpia, entropia di mescolamento; potenziale chimico dei liquidi; soluzioni ideali: legge di Raoult, legge di Henry; miscele di liquidi; proprietà colligative: innalzamento ebullioscopico e abbassamento crioscopico, solubilità, osmosi; miscele di liquidi volatili: diagrammi tensione di vapore-composizione e temperatura-composizione; distillazione, 39 azeotropi; soluzioni reali: coefficiente di attività, stati standard del solvente e del soluto. Equilibrio chimico. Funzione di Gibbs di reazione; equilibrio di reazione; composizione all'equilibrio; costante di equilibrio e funzione di Gibbs standard di reazione; influenza della pressione e della temperatura sull'equilibrio: principio di Le Chatelier; equazione di Van't Hoff; esempi di equilibri di reazione. Introduzione alla Cinetica Chimica. Importanza teorica e pratica della cinetica chimica. Definizione di Meccanismo di reazione e di atto elementare. Definizione della velocità di reazione, effetto della concentrazione sulla velocità di reazione e espressioni empiriche di velocità; Meccanismo di reazione e leggi cinetiche. Ordine di reazione e molecolarità; forme integrate di semplici espressioni di velocità; reazioni del primo e del secondo ordine. Effetto della temperatura sulla velocità di reazione. Bibliografia: P. W. Atkins, "The Elements of Physical Chemistry", Oxford University Press, Oxford, 2a ed.; Materiale supplementare disponibile su http://www.unico.it/~dario/thermo/ 07 LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA (F78008) Crediti: 4 Docente: Prof.Stefano Brenna E-mail: [email protected] Argomenti La Tavola Periodica degli Elementi Proprietà periodiche degli elementi. Formazione di ossidi e di idruri. Elementi del main group: blocchi s e p. Elementi di transizione. Idrogeno Isolamento e abbondanza naturale. Preparazione su piccola scala. Sintesi industriale. Isotopi: sintesi, usi e proprietà. Idruri binari: ionici, covalenti, interstiziali. Chimica in soluzione acquosa: acidità. Superacidi. Idrolisi dei metalli. Legami a ponte H. Legame ad idrogeno. Struttura del ghiaccio e dell’acqua. Idrati e clatrati. Gruppo 1: metalli alcalini Scoperta e abbondanza naturale. Proprietà fisiche e riconoscimento alla fiamma. Preparazione e usi dei metalli. Preparazione e usi dei loro sali. Processo Leblanc e Soda Solvay. Composti binari con l’ossigeno: ossidi, perossidi, superossidi. Idruri. Alogenuri. Composti ternari: idrossidi, alcossidi, sali di ossiacidi. Analogie litio-magnesio. Metalli in ammoniaca liquida. Eteri corona e criptandi. Complessazione. Composti organometallici di litio e sodio. Gruppo 2: metalli alcalino-terrosi Scoperta e abbondanza naturale. Proprietà fisiche. Preparazione e usi dei metalli. Berillio: proprietà e reattività. Composti del berillio: idruro e alogenuri. Magnesio, Calcio, Stronzio, Bario, Radio: proprietà e reattività. Composti binari: composti con l’ossigeno, idruri, alogenuri. Composti ternari: sali di ossiacidi. Decomposizione termica dei carbonati. Importanza biologica di calcio e magnesio. Complessi con EDTA. Composti organometallici del magnesio: reattivi di Grignard. Gruppo 13 Boro: scoperta e abbondanza. Preparazione e usi. Struttura cristallina. Proprietà e reattività. Composti del boro: alogenuri, borani, boruri e carborani. 40 Composti con l’ossigeno: acido borico e borati. Composti boro-azoto. Alluminio, Gallio, Indio e Tallio: scoperta e abbondanza. Preparazione e usi degli elementi. Processo Bayer. Composti: alogenuri, idruri, ossidi. Acquaioni e chimica acquosa. Idrossidi ed alcossidi. Composti di coordinazione e composti organometallici. Lo stato di valenza I: equilibri tallio(III)-tallio(I). Gruppo 14 Scoperta e abbondanza degli elementi. Allotropi del carbonio. Composti della grafite. Composti del carbonio con l’ossigeno: monossido e biossido di carbonio. Carburi. Composti con l’azoto. Composti con lo zolfo. Silicio, Germanio, Stagno e Piombo: preparazione e proprietà. Composti silicio-ossigeno: silice e silicati. Composti silicio-carbonio: siliconi e silossani. Processo Rochow. Composti di Germanio, Stagno, Piombo: alogenuri, ossosali. Stagno e Piombo: stato bivalente. Gruppo 15 L’azoto: scoperta e abbondanza. Produzione e usi. Proprietà e reattività della molecola di azoto. Orbitali molecolari. Ammoniaca e idrazina: sintesi e proprietà. Processo Haber-Bosch. Processo Raschig. Acido azotidrico e azidi. Ione azoturo e ione nitruro. Composti con l’ossigeno: ossidi e ossiacidi dell’azoto. Processo Ostwald. Fosforo: scoperta e abbondanza. Preparazione dell’elemento. Allotropi. Ossidi e ossiacidi del fosforo. Fosfuri, alogenuri, solfuri. Fosfazeni. Fosfine. Arsenico, Antimonio e Bismuto: isolamento e usi degli elementi. Composti: idruri, ossidi, alogenuri. Gruppo 16 Ossigeno: abbondanza naturale. Preparazione e usi. Isotopi e loro proprietà. Orbitali molecolari e paramagnetismo della molecola di ossigeno. Ossidi: ionici, covalenti, non-stechiometrici. Acqua ossigenata: sintesi e proprietà. Potenziali di riduzione. Zolfo: abbondanza e usi. Allotropia dello zolfo. Preparazione industriale. Processo Frasch. Ossidi e ossiacidi dello zolfo. Sintesi industriale dell’acido solforico. Altri composti dello zolfo: idruri, alogenuri, composti S-N. Selenio, Tellurio, Polonio: abbondanza, preparazione e usi. Proprietà e composti principali. Gruppo 17: alogeni Scoperta e abbondanza. Preparazione e usi. Proprietà e reattività: andamenti periodici e relative anomalie. Alogenuri di idrogeno: sintesi, proprietà e reattività. Comportamento acquoso. Alogenuri anidri e alogenuri molecolari. Ossidi e ossiacidi. Comportamento degli alogeni in acqua. Composti tra alogeni. Gruppo 18: gas nobili Scoperta, abbondanza e usi. Chimica dei gas nobili: fluoruri di Xenon. Xenati e perxenati. Esercitazioni pratiche in laboratorio Titolazioni acido-base. Determinazione sperimentale della costante di acidità dell’acido acetico. 41 Sintesi e caratterizzazione di un composto incognito. Determinazione della percentuale dei singoli elementi e calcolo della formula minima del composto. Determinazione del titolo di una soluzione di solfato di rame. Preparazione e studio del comportamento ossidoriduttivo degli alogeni. Testi: I libri di testo adottati saranno indicati durante il Corso. 08 ISTITUZIONI DI ECONOMIA (F78009) Crediti: 5 Docente: Prof.Massimo Di Domenico E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Economia dell’ambiente” attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali. 09 CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ (F78010) Crediti: 2 Docente: Prof.Franco Fattorini La gestione della qualità è una delle leve fondamentali per la conduzione di una organizzazione, sia essa operante nel campo manifatturiero o nei settori dei servizi. I requisiti di una adeguata gestione delle qualità sono stati definiti nell’ambito di normative emesse da organismi internazionali quali l’ISO. L’esistenza di tali requisiti in una specifica organizzazione deve essere oggetto di verifiche di parte terza qualora se ne ritenga opportuna la sua validazione attraverso una certificazione formale. In questo contesto, il corso si propone di fornire un quadro generale di approccio alle tematiche della qualità e della Certificazione della Qualità. L’insegnamento è strutturato in 8 moduli per un complessivo di 16 ore di lezione d’aula, secondo la seguente articolazione: Introduzione La storia della qualità: le origini, i concetti, le pietre miliari, i guru. I modelli della qualità: il controllo qualità, il controllo di processo, l’assicurazione di qualità, la qualità totale. La mappa della certificazione Lo sviluppo della certificazione: le verifiche contrattuali di parte seconda, le valutazioni di parte terza, certificazione di sistema, certificazione di prodotto. Il quadro normativo: normative internazionali, normative europee, normative di sistema, normative di settore. I Sistemi Qualità Introduzione: scopo e campo di applicazione, fondamenti, termini e definizioni, metodologie. Requisiti: requisiti generali, requisiti specifici. ISO 9001:2000 ( Modulo 1 ) Responsabilità della direzione: politica qualità, pianificazione qualità, responsabilità, riesame. Gestione delle risorse: personale, infrastrutture, ambiente di lavoro, informazioni, fornitori, risorse. ISO 9001:2000 ( Modulo 2 ) Realizzazione del prodotto: (1) pianificazione, processi relativi al cliente, progettazione e 42 sviluppo, approvvigionamento. Realizzazione del prodotto: (2) attività di produzione, attività di erogazione di servizi, identificazione, rintracciabilità, proprietà del cliente e conservazione dei prodotti, dispositivi di misurazione. ISO 9001:2000 ( Modulo 3 ) Monitoraggio del sistema: Soddisfazione del cliente, verifiche ispettive interne, monitoraggio processi, monitoraggio prodotti. Non conformità, riesame, trattamento. ISO 9001:2000 ( Modulo 4 ) Analisi dei dati: efficienza dei processi, aspetti economici, benchmarking, competitività. Miglioramento, miglioramento continuo, azioni correttive, azioni preventive, piani di miglioramento. I Sistema Qualità oggi Lo stato attuale della certificazione: la certificazione della qualità in Italia, le verifiche ispettive. Il Sistema Qualità e la Gestione Aziendale pianificazione strategica e pianificazione della qualità, il Sistema Qualità e il Sistema EHS. Sono previste testimonianze del mondo delle imprese e della certificazione, e visite a sistemi qualità di organizzazioni certificate del settore manifatturiero e dei servizi. Bibliografia J.M.Juran, Juran’s, Quality Control Handbook, McGraw-Hill (1988) W. E. Deming, L’impresa di qualità, Isedi, (1991) P.B. Crosby, La qualità non costa, McGraw-Hill, (1986) K. Ishikawa, Guida al controllo di qualità, Franco Angeli, (1988) Masaaki Imai, Kaizen, La strategia giapponese del miglioramento, Il Sole 24ore, (1992) Richard Norman, La gestione strategica dei servizi, Estalibri (1991) A. Galgano, La qualità totale, Il Sole 24ore, (1992) UNI, Conoscere le ISO 9000:2000, UNI (2001) 10 CHIMICA ANALITICA (F78011) Crediti: 8 Docente: Prof.Sandro Recchia E-mail: [email protected] Scopo del corso è quello di fornire allo studente le basi teoriche dell'analisi chimica quantitativa. Vengono illustrati i metodi di analisi classici (gravimetrici e volumetrici) ed inoltre vengono forniti i fondamenti dei principali metodi di analisi strumentale. Fondamenti teorici: elettroliti e composizione chimica delle soluzioni acquose; equilibrio chimico; effetto della presenza di elettroliti sugli equilibri ionici; forza ionica ed attività trattamento sistematico degli equilibri complessi; cenni teorici di elettrochimica; metodi gravimetrici. Analisi volumetriche e gravimetriche: pH delle soluzioni di acidi e basi; teoria delle titolazioni di neutralizzazione acido-base; soluzioni tampone; teoria delle titolazioni di precipitazione; teoria delle titolazioni complessometriche; teoria delle titolazioni redox; indicatori acido-base, di adsorbimento, redox e per complessometria; teoria dei metodi 43 gravimetrici. Analisi strumentale: teoria ed applicazioni della potenziometria; polarografia, voltammetria, e metodi di stripping; introduzione ai metodi spettroscopici; spettroscopia di assorbimento UV-VIS; spettroscopia di assorbimento IR; spettroscopia di assorbimento atomico; introduzione ai metodi cromatografici; gascromatografia; cromatografia liquida ad elevate prestazioni; tecniche di pretrattamento e attacco di campioni reali. Bibliografia: Fondamenti di chimica analitica - Skoog, West, Holler -Edises Chimica analitica quantitativa - Harris - Zanichelli 11 LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICA (F78012) Crediti: 6 Docente: Prof.Barbara Giussani E-mail: [email protected] Questo insegnamento costituisce il complemento applicativo del corso di Chimica Analitica. Il programma prevede sia lezioni teoriche sia esperienze di laboratorio. Le lezioni teoriche saranno utilizzate per discutere le problematiche relative alle esperienze di laboratorio, nonché per affrontare in maniera approfondita tematiche quali: • • • • • • valutazione statistica dei dati analitici; definizione dell’incertezza del risultato analitico; strumenti di misura e loro utilizzo; metodi di campionamento; standard di interesse analitico; metodi di calibrazione strumentale. Le esercitazioni di laboratorio consisteranno nello svolgimento di metodi analitici per la determinazionequantitativa di analiti in ambiente acquoso e in solventi organici. Saranno proposti metodi volumetrici basati su equilibri acido-base, complessometrici, redox e per precipitazione, connessi all’utilizzo diindicatori e di tecniche conduttimetriche e potenziometriche. Verranno inoltre applicati metodi strumentali basati sull’utilizzo di spettrofotometri UVvisibile, potenziometri con elettrodi ionoselettivi, gas-cromatografi, cromatografi ionici, polarografi. Alla fine del corso lo studente dovrà presentare relazioni dettagliate del lavoro svolto in laboratorio. Bibliografia: Fondamenti di Chimica Analitica, D.A. Skoog, D.M. West, F.J. Holler, EdiSES, Napoli 12 CHIMICA ORGANICA (F78013) Crediti: 8 Docente: Prof.Massimo Sisti E-mail: [email protected] 1. Introduzione alla struttura ed ai legami dei composti organici 44 Composti ionici e covalenti. Legame ionico e covalente. Legami multipli. Risonanza. Isomeria. Polarità delle molecole covalenti. Interazione di non-legame. Orbitali atomici. Formazione di orbitali molecolari. Orbitali ibridi. Lunghezze ed energia dei legami covalenti. 2. Reazioni acido-base Teoria di BrØnsted e Lewis. Acidi del C,N,O,S ed alogeni. Equilibri nelle reazioni acidobase. Effetti della struttura sull’acidità e basicità. 3. Cammini di reazione Elettrofili e nucleofili. Cinetica. Stato di transizione. Energia libera di attivazione. Effetto della T sulla velocità di reazione. Reazioni di sostituzione nucleofila. Addizione elettrofila al doppio legame C=C. 4. Alcani e cicloalcani Isomeria. Conformazione. Nomenclatura. Cicloalcani. Sintesi. 5. Stereochimica Chiralità e simmetria. Enantiomeri e diastereoisomeri. Elementi stereogenici. Attività ottica. Miscele racemiche. Configurazione. Notazioni stereochimiche. Nomenclatura degli stereoisomeri. Stereoisomeria nei composti ciclici. Stereoisomeria negli alcheni. Risoluzione di una miscela racemica. Reazioni stereospecifiche e stereoselettive. 6. Reazioni di sostituzione nucleofila e di eliminazione 7. Alcheni Nomenclatura. Stabilità relativa. Addizione elettrofila. Trasposizione di carbocationi. Idrogenazione catalitica. Ozonolisi. Epossidazione. Osmilazione. Sintesi. 8. Alchini Nomenclatura. Acidità. Addizione elettrofila. Riduzione. Sintesi. 9. Alcooli, dioli ed eteri Nomenclatura di alcooli, dioli ed eteri. Proprietà degli alcooli: acidità e basicità, formazione di eteri, esterificazione, trasformazione in alogenuri alchilici. Ossidazione di alcooli. Sintesi. Scissione di eteri. 10. Ossirani Merccanismo e stereochimica dell’apertura dell’anello epossidico. Sintesi. 11. Aldeidi e chetoni Nomenclatura. Addizione nucleofila al gruppo carbonilico di: idruri, cianuri, composti organometallici. Formazione di acetali e chetali. Reazioni di addizione di composti azotati. Enammine. Riduzione. Sintesi. Trasposizione di Baeyer-Villiger. 12. Acidi carbossilici e derivati Nomenclatura degli acidi carbossilici e derivati. Acidità degli acidi carbossilici. Sintesi. Reazioni di addizione-eliminazione. Reazioni di esteri, acil alogenuri ed ammidi con composti organo-metallici. Riduzione ad alcooli, aldeidi, ammine. Alogenazione in posizione alfa di acidi carbossilici. Sintesi di esteri, alogenuri acilici, ammidi, anidridi. Reazioni di idrolisi. 13. Enoli ed enolati Formazione di enoli ed enolati. Reazioni di enoli ed enolati. Regioselettività della reazione di enolizzazione, controllo termodinamico e cinetico degli enolati. Alchilazione di composti carbonilici. Alchilazione di composti metilenici attivati. Condensazione aldolica. Reazione retroaldolica. Formazione di beta-chetoesteri-condensazione di Claisen e Dieckmann. Addizione coniugata-Reazione di Michael. 14. Polieni Addizione di elettrofili. Idrogenazione. Reazione di Diels- Alder. 45 15. Reazioni radicaliche Alogenazione degli alcani. Alogenazione allilica e benzilica. Addizione radicalica ad alcheni. 16. Ammine Nomenclatura. Basicità. Sintesi. Reazioni di alchilazione e acilazione di ammine. Reazioni con acido nitroso. Ossidazione a N-ossidi. Sali di ammonio quaternari. Eliminazione di Hofmann. Trasposizioni all’atomo di azoto (Beckmann, Hofmann, Curtius). Bibliografia: S. Ege, “Chimica Organica”, Ed. Sorbona R. Macomber, “Chimica Organica”, Ed. Zanichelli K.P.Vollhardt, N.E.Schore, “Chimica Organica”, Ed. Zanichelli 13 CHIMICA FISICA (F78014) Crediti: 7 Docente: Prof.Gabriele Morosi E-mail: [email protected] Teoria quantistica. Le origini della meccanica quantistica. La dinamica dei sistemi microscopici. I principi della meccanica quantistica. Teoria quantistica: tecniche ed applicazioni. Il moto traslazionale, vibrazionale e rotazionale. La teoria della perturbazione. Struttura atomica e spettri atomici. Atomi idrogenoidi. Atomo polielettronici. Spettri di atomi complessi. Introduzione al legame chimico. L'approssimazione di Born-Oppenheimer. La molecola-ione idrogeno. Molecole polielettroniche. Termodinamica statistica: i concetti. La distribuzione degli stati molecolari. Energia interna ed entropia. Funzione di partizione canonica. Termodinamica statistica: le applicazioni. Relazioni fondamentali. Utilizzi della termodinamica statistica. Testo consigliato : P. Atkins, J. de PaulaAtkins' Physical Chemistry. 14 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA curriculum Scienze chimiche (F78016) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Penoni E-mail: [email protected] Ciclo di lezioni teoriche Problemi di sicurezza nel laboratorio di chimica organica. Analisi elementare quantitativa, determinazione della formula minima, determinazione del numero d’insaturazione, peso e formula molecolare. Cenni di spettroscopia (UV, IR, NMR, MS) per la caratterizzazione dei gruppi funzionali organici. Introduzione alle seguenti tecniche sperimentali: cristallizzazione, estrazione con solvente, distillazione semplice e frazionata (nel pieno e sotto vuoto), cromatografia su strato sottile e su colonna. Cenni di stereochimica. 46 Richiami sulla reattività dei gruppi funzionali più comuni quali: ammine primarie, secondarie e terziarie, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, alcoli, fenoli, esteri, ammidi, nitrili, eteri, alogenoderivati, nitroderivati, idrocarburi. Esercitazioni di laboratorio Esecuzione individuale da parte dello studente delle operazioni fondamentali del laboratorio di chimica organica quali: la determinazione del punto di fusione, la cristallizzazione, l’estrazione con solvente, la distillazione semplice e frazionata (nel pieno e sotto vuoto), la cromatografia su strato sottile, la cromatografia su colonna. Studio da parte dello studente di alcuni composti organici, che dovranno essere esaminati per via chimica e spettroscopica al fine di riconoscere il gruppo funzionale. Questi composti saranno quindi utilizzati come reagenti di partenza per la sintesi di altri prodotti sfruttando alcune reazioni tipiche della funzionalità individuata. Caratterizzazione dei prodotti sintetizzati mediante la determinazione di alcune proprietà fisiche e l’ausilio di tecniche spettroscopiche Libro di testo: M.D'Ischia La Chimica Organica in LaboratorioPiccin, 2003 Testi consigliati per la consultazione: R. M. Roberts, J. C. Gilbert, S. F. MartinChimica Organica SperimentaleZanichelli, Bologna 1999; D. J. Pasto, C. R. JohnsonLaboratory Text for Organic ChemistryPrentice Hall Inc., Englewood Cliffs, New Jersey; G. P. Pedulli Metodi Fisici in Chimica OrganicaPiccin; A. Gaudiano, G. GaudianoIl Laboratorio di ChimicaMasson; D. L. Pavia, G. M. Lampman, G. S. KrizIl Laboratorio di Chimica OrganicaSorbona. 15 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA curriculum Chimica industriale (F78051) Crediti: 6 Docente: Gianluigi Broggini E-mail: [email protected] Ciclo di lezioni teoriche Problemi di sicurezza nel laboratorio di chimica organica. Determinazione della formula minima, determinazione del numero di insaturazione. Cenni di spettroscopia (IR, UV) per la caratterizzazione dei gruppi funzionali organici. Introduzione alle seguenti tecniche sperimentali: cristallizzazione, estrazione con solvente, distillazione semplice e frazionata, nel pieno e sotto vuoto, cromatografia su strato sottile e su colonna. Richiami sulla reattività dei gruppi funzionali più comuni: ammine, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, alcoli, fenoli, esteri, ammidi, nitrili, eteri, alogenoderivati. Esercitazioni di laboratorio 1) Esecuzione da parte dello studente delle operazioni fondamentali del laboratorio di chimica organica, quali: la determinazione del punto di fusione, la cristallizzazione, l’estrazione con solvente, la distillazione semplice e frazionata, nel pieno e sotto vuoto, la cromatografia su strato sottile e su colonna. 2) Esecuzione da parte dello studente di alcune reazioni organiche con caratterizzazione dei prodotti ottenuti mediante determinazione di proprietà fisiche e impiego di tecniche spettroscopiche. 47 Bibliografia: D.L. Pavia – G.M. Lampman – G.S. Kriz, “Il laboratorio di Chimica Organica”, ed. Sorbona. Libro di consultazione: Vogel, “Chimica Organica Pratica”, Ed. Ambrosiana. 16 ELEMENTI DI CHIMICA DELLE MACROMOLECOLE curriculum Scienze chimiche (F78017) Crediti: 4 Docente: Prof.Giovanni Palmisano E-mail: [email protected] Ammino acidi. Peptidi e proteine. Sintesi peptidica. Carboidrati: struttura e stereochimica. Emiacetali ciclici. Anomeri. Glicosidi. Esteri. Eteri. Di- e polisaccaridi. Polimerizzazione mediante reazioni di addizione al carbonile: poliammidi, poliesteri, policarbonati. Polimerizzazione mediante sostituzione elettrofila aromatica. Polimerizzazione mediante reazioni di SN2. Polimerizzazione mediante addizione nucleofila a isocianati. Polimerizzazione degli alcheni: radicalica, anionica, cationica. Copolimerizzazione. Gomme sintetiche. Polimeri cross-linked. Melamine. Cross-linking di polimeri preformati. Reazioni chimiche della cellulosa. Reagenti chimici ancorati a matrici polimeriche. Sintesi di peptidi su matrice polimerica. 17 ELEMENTI DI CHIMICA DELLE MACROMOLECOLE curriculum Chimica industriale (F78053) Crediti: 4 Docente: Prof.Massimo Sisti E-mail: [email protected] Ammino acidi. Peptidi e proteine. Sintesi peptidica. Carboidrati: struttura e stereochimica. Emiacetali ciclici. Anomeri. Glicosidi. Esteri. Eteri. Di- e polisaccaridi. Polimerizzazione mediante reazioni di addizione al carbonile: poliammidi, poliesteri, policarbonati. Polimerizzazione mediante sostituzione elettrofila aromatica. Polimerizzazione mediante reazioni di SN2. Polimerizzazione mediante addizione nucleofila a isocianati. Polimerizzazione degli alcheni: radicalica, anionica, cationica. Copolimerizzazione. Gomme sintetiche. Polimeri cross-linked. Melamine. Cross-linking di polimeri preformati. Reazioni chimiche della cellulosa. Reagenti chimici ancorati a matrici polimeriche. Sintesi di peptidi su matrice polimerica. 18 LEGISLAZIONE BREVETTUALE (F78019) Crediti: 2 Docente: Prof.Roberto Margutti La tutela della proprietà industriale e intellettuale Invenzioni e modelli 48 Introduzione. I diritti di esclusiva del titolare del brevetto. Nozione di brevetto. Brevetti per invenzioni industriali. Riferimenti al Codice Civile. Le invenzioni biotecnologiche. Novità vegetali. Brevetti per modelli di utilità. Brevetti per modelli e disegni ornamentali. Procedura di brevettazione. Le convenzioni internazionali. Obiettivi di una strategia brevettale. Il trasferimento di tecnologie. Breve introduzione a: I segni distintivi: Marchio, Ditta, Insegna, Emblema. Diritto d'autore e programmi di elaboratore. Topografie dei prodotti a semiconduttori. Saranno fornite dal docente dispense sugli argomenti più rilevanti. Bibliografia A. Vanzetti; V. Di Cataldo, “Manuale di diritto industriale”, Giuffrè Ed. (III ediz.) V. Di Cataldo, “I segni distintivi”, Giuffrè Ed. 19 COMPLEMENTI DI MATEMATICA (F78015) Crediti: 7 Docente: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] Scopo del Corso è completare il bagaglio minimo matematico necessario ad uno studente di chimica, indipendentemente dalla sua successiva specializzazione. Il programma completa quindi gli argomenti dell’Analisi Matematica presentati nel corso precedente, con particolare enfasi sul calcolo differenziale in molte variabili e sul calcolo matriciale. Vengono altresì presentati alcuni cenni di analisi numerica. Il dettaglio degli argomenti trattati è il seguente: Spazio R^n. Geometria Euclidea e sua distanza. Algebra lineare Spazi vettoriali e loro sottospazi. Nozione di indipendenza lineare. Operazioni lineari in R^n, loro rappresentazione matriciale. Operazioni sulle matrici. Determinante e sue proprietà. Sistemi lineari, matrice inversa, rango e nucleo. Teorema di Rouché Capelli, teorema di Cramer, metodo di eliminazione di Gauss. Prodotto scalare, ortogonalità. Matrici ortogonali e cambiamento di base. Autovalori ed autovettori. Matrici diagonalizzabili. Valori singolari e loro relazione ai sistemi lineari. Cenni ai metodi numerici per i problemi precedentemente descritti. Calcolo differenziale in R^n Funzioni da Rn in Rm: definizione di limite e continuità. Proprietà delle funzioni continue. 49 Derivate parziali e differenziabilità, gradiente e matrice Jacobiana. Proprietà implicate dalla differenziabilità. Piano tangente e significato geometrico del gradiente. Teorema del differenziale totale. Derivate e differenziali successivi, matrice hessiana e formula di Taylor. Massimi e minimi liberi, condizioni necessarie e condizioni sufficienti perchè un punto sia un estremante. Massimi e minimi su insiemi chiusi. Il teorema della funzione implicita, forma locale e globale. Il caso multidimensionale. Estremi vincolati, e metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Calcolo integrale in Rn=2 Integrali multipli: integrale di Riemann nel piano e nello spazio. Integrabilità delle funzioni continue, teorema di riduzione (calcolo di un integrale multiplo mediante integrazioni successive). Teorema di cambiamento di variabili per integrali multipli, sistemi utili di coordinate. Equazioni differenziali Definizione di equazione differenziale e di soluzione. Il problema di Cauchy per equazioni di ordine n e per sistemi di equazioni del primo ordine. Equivalenza di un’equazione di ordine n con un sistema di n equazioni del primo ordine. Funzioni lipschitziane e condizioni sufficienti per la lipschitzianità. Teorema di esistenza e unicità globale e locale. Prolungamento delle soluzioni e soluzioni massimali. Integrazione di alcuni tipi di equazioni differenziali del primo ordine (lineari, di Bernoulli, a variabili separabili, omogenee). Equazioni differenziali lineari di ordine n: struttura e dimensione dello spazio delle soluzioni di un'equazione omogenea. Struttura delle soluzioni di un'equazione non omogenea. Formula risolutiva delle equazioni omogenee, e di particolari non omogenee. 20 CHIMICA INORGANICA (F78024) Crediti: 7 Docente: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] Chimica Inorganica. Lo scopo del corso è di approfondire alcuni dei concetti brevemente presentati nei corsi precedenti, con particolare attenzione alle relazioni fra aspetti termodinamici, strutturali e di reattività. In particolare, verranno descritti diversi aspetti del legame chimico nelle molecole inorganiche, in composti di coordinazione classici, nei solidi ionici, metallici e covalenti, nel tentativo di giustificare osservazioni sperimentali ed estese classificazioni con semplici modelli interpretativi. Inoltre, si analizzeranno aspetti di reattività e trend periodici alla luce di equazioni e diagrammi semiquantitativi, con particolare riferimento al comportamento acido-base e di ossidoriduzione in ambiente acquoso e non. Parte I: Fondamenti Origine e distribuzione degli elementi, nucleosintesi; richiami di struttura atomica, proprietà periodiche, raggi metallici e ionici, scale di elettronegatività, hardness e softness. Strutture molecolari (Lewis, risonanza, VSEPR, forma delle molecole e scala dei tempi). Simmetria molecolare, molecole polari e chirali. Proprietà e modelli di legame, raggi covalenti, forze ed entalpie medie di legame, correlazioni struttura-energia. Modelli di legame in molecole a catena lineare o ad anello, ipervalenza, composti elettron-deficienti; diagrammi di Walsh, localizzazione, analogia isolobale. Cenni su solidi conduttori, semiconduttori ed isolanti. Struttura dei solidi, reticoli, impaccamenti di sfere, interstizi, polimorfismo, metalli e leghe, composti intermetallici; solidi ionici e strutture archetipiche, previsione strutturale di specie MX; entalpie reticolari, equazioni di Born-Mayer e Kapustinskii; stabilità termica; stabilità 50 di diversi stati di ossidazione, solubilità. Parte II: Fenomenologia Acidità di Bronsted, equilibri acidi in acqua, fattori che governano l’acidità, acidità in fase gassosa, acidità di acidi binari, entalpia di solvatazione, equazione di Born, livellamento del solvente, solventi non acquosi; proprietà acide e tabella periodica; ossoacidi, regole di Pauling, ossidi anidri, amfoterismo, poliossocomposti, isopolianioni, eteropolianioni. Acidità di Lewis, forza degli acidi e basi di Lewis, hardness, effetti sterici, effetti del solvente, correlazioni termochimiche. Alogenuri di boro ed alluminio, complessi di silicio e stagno, acidi dell’azoto ed ossigeno, alogeni come acidi. Metalli di transizione, geometrie ed isomerie, composti polinucleari, classi di leganti e nomenclatura, chelanti, stereochimica degli anelli, isomeria ottica, cenni sul legame nei complessi, serie spettrochimica dei leganti e dei metalli. Reattività redox, diagrammi di Ellingham, riduzione chimica ed elettrolitica, potenziali di riduzione e serie elettrochimica, fattori cinetici; stabilità in acqua, disproporzionamento, ossidazione atmosferica, diagrammi di Latimer e Frost; diagrammi di Pourbaix, effetto della formazione di complessi. Stabilità dei diversi stati di ossidazione nella transizione d, nei gruppi 11 e 12, nel blocco p e nelle terre rare. Parte III: Sistematica Chimica Inorganica Idrogeno; Gruppi del Boro, Carbonio, Ossigeno ed Azoto; Alogeni, Gas Nobili; Metalli s-p.] Bibliografia D.F.Shriver e P.W.Atkins, Inorganic Chemistry, 3rd Edition, Oxford University Press, 1999 (completo di CD ROM). 21 CHIMICA E TECNOLOGIA DELLE SOSTANZE COLORANTI (F78030) Crediti: 5 Docente: Prof.Bruno Marcandalli 1. Sostanze coloranti Coloranti e pigmenti. Classificazione chimica delle sostanze coloranti. Classificazione tintoriale dei coloranti tessili. Aspetti applicativi della chimica dei pigmenti: vernici e inchiostri da stampa. 2. Fisiologia della visione a colori Il sistema ottico dell’occhio. Retina e fotorecettori. Trivarianza della visione cromatica. Difetti della visione cromatica. Aspetti psicofisici della percezione del colore. 3. Colorimetria Sorgenti luminose ed illuminanti standard. Spazio del colore: sistemi CIE, sistemi uniformi, atlanti colorimetrici. Strumentazione per colorimetria. Bibliografia C. Oleari, Misurare il colore. Hoepli (Milano), 1998. R. M. Christie, Colour Chemistry. RSC (Cambridge), 2001. 22 CHIMICA FISICA INDUSTRIALE (F78033) Crediti: 6 Docente: Prof.Aldo Gamba E-mail: [email protected] 51 Introduzione al corso. Il programma nel dettaglio. Dalla Pila di Volta alla produzione di energia. Scienza e applicazioni. La corrosione dei metalli. Aspetti cinetici e termodinamici. Le tecniche anticorrosive. Le spettroscopie applicate nella catalisi. I processi sulle superfici solide. Crescita, struttura e composizione delle superfici. L’adsorbimento chimico e fisico. Le isoterme di adsorbimento. Langmuir, BET ed altre. Le cinetiche di adsorbimento. Tecniche sperimentali. La catalisi industriale. La mobilità sulle superfici. Analisi dei materiali. Attività catalitica: idrogenazione, ossidazione. I processi petrolchimici di cracking e reforming. La teoria di Eyring dello stato attivato. Dimostrazione dell’equazione e analisi dei risultati. Esempio dell’applicazione di zeoliti come catalizzatori. Gli impianti industriali La produzione di soda e cloro: celle elettrolitiche a diaframma e ad amalgama di mercurio. I processi agli elettrodi. Le rese di corrente. La sovratensione agli elettrodi. Aspetti termodinamici e cinetici. Le rese energetiche: bilanci agli elettrodi e bilanci totali. Le celle usate nella pratica industriale. Celle ad amalgama di mercurio. Le reazioni agli elettrodi. Le rese di corrente e le rese energetiche. Bilanci generali con esempi pratici. Le celle orizzontali e le celle verticali a massa fluente o a catodo rotante. La sintesi di composti organici. L’ammoniaca prodotta da gas naturale dalla combustione del legno. La termodinamica associata alla sintesi dell’ammoniaca. I processi di liquefazione dell’aria, Linde e Joule Thompson. L’aria liquida: la separazione in azoto e ossigeno. Descrizione degli impianti Linde e Claude. Gli impianti di purificazione. I rigeneratori Frenckl. Le moderne modifiche degli impianti. I metodi di produzione dell’idrogeno: elettrolisi dell’acqua, dal gas di cokeria e dal gas d’acqua. La sintesi dell’ammoniaca. Aspetti termodinamici, cinetici e di trasporto. Meccanismi catalitici sulle superfici. I processi industriali: Haber-Bosh, Mont Cenis, Fauser-Montecatini, Linde. I convertitori, i materiali di uso industriale, gli scambiatori di calore. La sintesi industriale dell’acido nitrico. I processi industriali più importanti. Impianti sotto pressione e a pressione atmosferica. La sintesi del nitrato d’ammonio e dell’acido cianidrico. L’economia di impianto ed i bilanci economici. Dei processi industriali descritti, lo studente può, studiarne uno a scelta. Testi di riferimento P.W.Atkins, J de Palma – Atkins’ Physical Chemistry – Oxford University Press, 2006, Oxford; ottava edizione. G.Bianchi - Appunti di Chimica Industriale Inorganica – A cura di R.Sottocornola, G. Quattri Libraio; fuori edizione (chiedere il testo al docente: tel.031-326219 e-mail [email protected]) 52 23 TECNICA INDUSTRIALE E COMMERCIALE (F78031) Crediti: 5 Docente: Prof.Massimo Di Domenico E-mail: [email protected] Elementi di analisi strategica La “necessità” dell’approccio strategico. Il processo di elaborazione della strategia aziendale. Analisi ambientale, analisi settoriale, business analysis: aspetti metodologici. L’analisi interna: competenze distintive, risorse critiche, fattori di successo. Le scelte di posizionamento a livello di business: le strategie di base. Strategie di crescita: integrazione, diversificazione, internazionalizzazione. Il ciclo di vita del prodotto e la gestione del portafoglio prodotti. Dalla strategia alla pianificazione. La pianificazione strategica Gli obiettivi della pianificazione. Il modello della Balanced Scorecard. La prospettiva di mercato. La prospettiva interna dei processi produttivi. La prospettiva delle risorse infrastrutturali. La prospettiva economico-finanziaria. Bibliografia: Per la parte A: R.M. Grant, L’analisi strategica nella gestione aziendale, Il Mulino, II edizione, 1999: capitoli I, II, III, VII, VIII, IX, XIII, XIV, XV. Per la parte B: R.S. Kaplan, D.P. Norton, The balanced scorecard: translating strategy into action, Harvard Business School Press, Boston MA, 1996. R.M. Grant, Vedi sopra: capitoli IV, V, VI. CORSO DI LAUREA IN CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Numero Certificazione di qualità programma 09 Chimica analitica 10 Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti 21 Chimica fisica 13 Chimica fisica industriale 22 53 Chimica generale fondamenti/complementi 02 Chimica inorganica 20 Chimica organica 12 Complementi di matematica Elementi di chimica delle macromolecole (curriculum Scienze chimiche) Elementi di chimica delle macromolecole (curriculum chimica industriale) Fisica 19 05 Informatica 03 Istituzioni di economia 08 Laboratorio di chimica analitica 11 Laboratorio di chimica generale ed inorganica Laboratorio di chimica organica (curriculum Scienze chimiche) Laboratorio di chimica organica (curriculum chimica industriale) Legislazione brevettale 07 16 17 14 15 18 Lingua inglese 04 Matematica 01 Tecnica industriale e commerciale 23 Termodinamica chimica 06 54 ELENCO DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero. programma Ardizzoia Gian Attilio 02 Brenna Stefano 02,07 Bressanini Dario 06 Broggini Gianluigi 15 Cacciatori Sergio 05 Cazzaniga Franco 01 Di Domenico Massimo 08,23 Fattorini Franco 09 Gamba Aldo 22 Giussani Barbara 11 Huw Williams 04 Mantica Giorgio 19 Marcandalli Bruno 21 Margutti Roberto 18 Monticelli Maurizio 03 Masciocchi Norberto 20 Morosi Gabriele 13 Palmisano Giovanni 16 Penoni Andrea 14 Ponticelli Maurizio 03 Recchia Sandro 10 Sisti Massimo Tissoni Giovanna 12,17 05 55 UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como Corso di Laurea in Fisica Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del Corso. Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell'Università degli Studi dell'Insubria è attivato il Corso di Laurea in Fisica di durata triennale appartenente alla Classe delle Lauree universitarie in Scienze e Tecnologie Fisiche n° 25. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il corso forma laureati: Con una buona conoscenza di base dei diversi settori della fisica classica e moderna; Con una familiarità con il metodo scientifico di indagine ed, in particolare, con la costruzione di modelli e la loro verifica; Con competenze operative e di laboratorio; Capaci di comprendere ed utilizzare strumenti matematici ed informatici adeguati; Capaci di operare professionalmente in ambiti definiti di applicazione, quali il supporto scientifico alle attività industriali, mediche, sanitarie e concernenti l'ambiente, il risparmio energetico ed i beni culturali, nonché le varie attività rivolte alla diffusione della cultura scientifica; In grado di utilizzare la lingua inglese, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali; in possesso di adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell'informazione; Capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. Accesso al corso di laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il corso di laurea in Fisica non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Frequenza Il corso di laurea in Fisica prevede la frequenza obbligatoria dei laboratori ed è espressamente consigliata la frequenza dei corsi frontali. Articolazione del corso degli studi Il corso di laurea ha durata triennale e comporta l'acquisizione da parte dello studente di 180 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell'ordinamento didattico sotto riportato. 56 Ordinamento didattico Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa Ambiti disciplinari FIS/02 6 B MAT/05 6 A FIS/01 6 B MAT/03 6 A INF/01 6 A Teorico e dei fondamenti della Fisica Discipline matematiche Sperimentale – Applicativo Discipline matematiche Discipline informatiche MAT/05 6 A Fisica del corpo rigido e dei fluidi FIS/02 6 B Termodinamica e Teorie cinetiche Oscillazioni e onde FIS/07 6 B FIS/01 6 B Laboratorio di Fisica I FIS/01 6 B 3 63 E I ANNO Insegnamenti I Semestre Meccanica Matematica I Probabilità e Statistica Geometria Laboratorio informatico II Semestre Matematica II Lingua Inglese TOTALE CREDITI Discipline matematiche Teorico e dei fondamenti della Fisica Sperimentaleapplicativo Sperimentaleapplicativo Sperimentaleapplicativo Settore scientifico disciplinare Tipologia di attività formativa Ambiti disciplinari Crediti FIS/03 6 B Matematica III MAT/05 6 C Meccanica analitica MAT/07 6 C Fisica quantistica I FIS/02 6 B Microfisico e della struttura della materia Interdisciplinarietà ed applicazioni Interdisciplinarietà ed applicazioni Teorico e dei fondamenti della Fisica II ANNO Insegnamenti I Semestre Elettromagnetismo I 57 Laboratorio di Fisica II FIS/01 6 B Esercitazioni di Fisica I FIS/03 3 B II Semestre Metodi matematici della Fisica I FIS/02 6 B Elettromagnetismo II e relatività FIS/03 6 B Fisica quantistica II FIS/03 7 B Laboratorio di Fisica III FIS/01 6 B Chimica Esercitazioni di Fisica II CHIM/03 FIS/03 6 2 C B TOTALE CREDITI Sperimentaleapplicativo Microfisico e della struttura della materia Teorico e dei fondamenti della Fisica Microfisico e della struttura della materia Microfisico e della struttura della materia Sperimentaleapplicativo Discipline chimiche Microfisico e della struttura della materia 66 Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa Ambiti disciplinari FIS/03 7 B Fisica nucleare e subnucleare FIS/04 7 B Laboratorio di Fisica IV oV Esercitazioni di Fisica III FIS/01 6 B FIS/04 2 B Microfisico e della struttura della materia Microfisico e della struttura della materia Sperimentaleapplicativo Microfisico e della struttura della materia 6 D 10 F 5 8 51 D E III ANNO Insegnamenti I Semestre Fisica della materia Insegnamento complementare a scelta II Semestre Altre attività (tirocinio) Insegnamento complementare a scelta PROVA FINALE TOTALE CREDITI 58 TOTALE 180 COMPLESSIVO Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all'acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all'impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione delle ore tra attività didattica assistita ed attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratorio: attività assistita lezioni esercitazioni, laboratorio 8 11 attività personale 17 14 Totale ore 25 25 I crediti di tipo F (altre attivita') possono essere acquisiti frequentando una attivita' di tirocinio ovvero attraverso il superamento di esami relativi a corsi gia' approvati nel piano degli studi presentato dallo studente. Esami L'acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell'esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi, tranne per i corsi di Esercitazioni di fisica, per i quali il superamento dell'esame comporta la semplice dicitura “approvato”. Propedeuticità I corsi identificati con I sono propedeutici agli analoghi corsi identificati con II con l'eccezione dei Laboratori di Fisica e dei corsi di Esercitazione. Il corso di Matematica II e' propedeutico al corso di Matematica III. Il corso di Matematica III è propedeutico al corso di Metodi Matematici della Fisica I. I corsi di Meccanica Analitica ed Elettromagnetismo I sono propedeutici al corso di Fisica Quantistica II. Piani di studio individuali Al momento dell'iscrizione al III anno gli studenti dovranno presentare un piano di studi, indicando le scelte dei corsi opzionali, in conformità con l'ordinamento sopra riportato.Come corso di Laboratorio si potrà scegliere laboratorio di Fisica IV o Laboratorio di Fisica V. I corsi opzionali potranno essere scelti dallo studente tra i corsi attivati presso la Laurea specialistica in Fisica o presso altri corsi di Laurea, previa approvazione del piano degli studi da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico. Tirocinio Il tirocinio potra' essere svolto presso le strutture di questa Università o presso Enti pubblici o privati convenzionati con l'Ateneo, secondo le modalità fissate dal CCD e sotto la 59 supervisione di un docente della Facoltà. Lo studente dovrà presentare domanda di ingresso in tirocinio al CCD specificando l'Ente presso il quale svolgerà il tirocinio, il nome del responsabile e del docente della Facoltà che fungerà da supervisore. Per iniziare il tirocinio lo studente dovrà aver conseguito tutti i crediti previsti al primo e al secondo anno di corso. I 10 crediti di tipologia F acquisibili con il tirocinio potranno anche essere ottenuti con il superamento degli esami relativi a corsi attivati presso la Laurea specialistica in Fisica o presso altri corsi di Laurea, previa approvazione del piano degli studi da parte del Consiglio di coordinamento Didattico. Prova finale L'elaborato finale preparato dallo studente consente l'acquisizione di 8 crediti formativi. L'elaborato consiste in un lavoro individuale dello studente, che non necessita del requisito di originalita', svolto sotto la guida di un relatore. Il lavoro puo' essere svolto anche come conclusione di un'attivita' di laboratorio o stage presso enti esterni. L'elaborato, puo' essere redatto in lingua italiana o inglese. Lo studente dovra' presentare domanda di assegnazione tesi al CCD in Fisica almeno due mesi prima della sessione di laurea. Il CCD, assegnera' un relatore interno tra i professori ufficiali della facolta'. Nel caso si tratti di tesi svolta presso strutture esterne alla facolta', il CCD affianchera' il relatore interno con un relatore esterno che operi nella struttura nella quale la tesi verra' effettivamente svolta. Lo studente produrra' un elaborato scritto che sara' depositato presso la segreteria didattica almeno una settimana prima della seduta di laurea, congiuntamente con un riassunto della medesima. Sia la copia dell'elaborato sia il riassunto dovranno essere firmati dal candidato e dal relatore interno. L'esame di tesi si riterra' superato se il candidato avra' sostenuto con successo la discussione sul lavoro eseguito, durante la seduta di laurea. Di norma, la stesura dell'eleborato dovra' richiedere un impegno da parte dello studente stimabile in circa 200 ore lavorative. L'argomento specifico su cui verte il lavoro di tesi deve essere concordato con il relatore e prevedera', di norma, un preliminare inquadramento della problematica fisica e della fenomenologia inerente l'argomento della tesi. Il lavoro mira all'acquisizione, da parte dello studente, di metodologie e tecniche comunemente utilizzate in Fisica. La tesi puo' consistere nella rassegna e confronto critico di risultati presenti in letteratura, nella riproduzione di misure sperimentali pubblicate o nella determinazione di risultati originali da parte dello studente nell'ambito di un gruppo di lavoro che operi all'interno di un laboratorio o gruppo di ricerca, anche al di fuori dell'Ateneo. Di norma, l'elaborato presentato alla commissione di laurea durante l'esame finale e' valutato, a discrezione della commissione, con un massimo di 5 punti. Il voto finale si ottiene sommando tale punteggio alla media ponderata dei voti riportati nei singoli esami sostenuti dallo studente, moltiplicata per 110/30. La menzione della lode e' concessa allo studente che abbia raggiunto il massimo dei voti, su proposta unanime della commissione. Prosecuzione degli studi nella laurea specialistica L'Università degli Studi dell'Insubria ha attivato il Corso di Laurea Specialistica in Fisica (appartenente alla classe 20/S) quale prosecuzione del corso di laurea di primo livello attivato a partire dall'anno accademico 2001/2002. Alla luce delle disposizioni riportate nel DM 509/99 ("Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei") per accedere alla laurea specialistica è necessario aver conseguito la laurea di primo livello. A questo scopo si sottolinea che tutti i crediti acquisiti dal laureato presso questo Corso di Studi di primo livello saranno riconosciuti al fine del proseguimento degli studi nella Laurea Specialistica in Fisica. 60 Calendario dei Corsi e degli Esami Per l'inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese,14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 61 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 MECCANICA (F48001) Crediti: 6 Docente: Prof.Aldo Treves E-mail: [email protected] Introduzione alla Meccanica Newtoniana Cinematica in una dimensione. Moto unidimensionale. Posizione ed unità di lunghezza. Tempo ed unità di tempo. Velocità. Accelerazione. Limite delle funzioni di una variabile, derivate delle stesse. Velocità e posizione per moto rettilineo con accelerazione costante. Caduta libera. Moto armonico con traiettoria rettilinea. Cinematica in due e tre dimensioni. Moto di un proiettile. Grandezze vettoriali e loro proprietà. Posizione, velocità ed accelerazione vettoriali. Accelerazione centripeta ed accelerazione tangenziale: effetti al primo e secondo ordine sul modulo della velocità. Traiettoria parabolica. Moto circolare uniforme ed accelerazione centripeta. Leggi di Keplero. Orbita satellitare minima. Il pendolo conico e la giacitura delle curve stradali. Trasformazioni galileiane. Le Leggi di Moto newtoniane e loro applicazioni Prima legge di Newton e sistemi di riferimento inerziali. Seconda e terza legge. Conservazione di massa e momento. Definizione cinematica di urto elastico. Forza e seconda legge in forma generale (corpo a massa variabile) .Conservazione del momento e terza legge. Forze nei sistemi meccanici (peso, forza elastica, forze dei vincoli, attrito statico e cinetico, forza di Stokes, definizione di coefficiente di viscosità). Macchina di Atwood e sistemi simili. Moti in presenza di attrito: attrito statico e cinetico. Soluzione generale per il moto lungo un piano inclinato. Forze apparenti. Il riferimento terrestre. Direzione del filo a piombo. Forze di Coriolis. Moti di corpi a massa variabile risolti in riferimenti non inerziali. Moto di un razzo. Moto oscillatorio. Equilibrio stabile e moto oscillatorio. Molla. Pendolo semplice. Soluzione analitica dell’equazione dell’oscillatore armonico. Energie, Relazioni ed Applicazioni Lavoro di una e tre dimensioni. Integrazione. Energia potenziale. Lavoro ed energia cinetica. Teorema dell’energia cinetica. Conservazione dell’energia meccanica totale in un sistema isolato. Calcolo della forza dall’energia potenziale. Potenza. Impulso e collisioni.Conservazione del momento. Urti elastici e non-elastici: bilancio energetico, proprietà delle traiettorie. Bibliografia S. Rosati “Fisica generale” Casa editrice Ambrosiana 1994 Milano F. Lobkowicz e A. C. Melissinos “Fisica per scienze ed ingegneria” Piccin 1978, Padova 62 02 MATEMATICA I (F48002) Crediti: 6 Docente: Prof.Alberto Setti E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Calcolo I” attivato presso il Corso di Laurea Triennale in Matematica. 03 PROBABILITÀ E STATISTICA (F48003) Crediti: 6 Docente: Prof.Massimo Caccia E-mail: [email protected] Descrizione statistica dei dati. Variabili statistiche discrete e continue. Parametri di una distribuzione statistica. Covarianza e correlazione di variabili statistiche. Introduzione al calcolo delle probabilità. Definizione assiomatica di probabilità. Eventi indipendenti. Probabilità condizionata. Distribuzioni di probabilità. Distribuzioni di probabilità per variabili discrete. Valore di aspettazione e varianza teorica. Conteggio di stati equiprobabili. La distribuzione binomiale. La distribuzione di Poisson. Distribuzioni di probabilità per variabili continue. La distribuzione di normale o di Gauss. Il teorema del limite centrale. Distribuzioni di probabilità per una funzione di una variabile casuale. Teoria degli errori. Errori sistematici e casuali. Errori misurati ed errori inferiti. Stime del valore di aspettazione e della varianza. Propagazione degli errori. Medie pesate. Fit dell'andamento di dati sperimentali. Il metodo dei minimi quadrati. Miglior retta interpolante. Fit non lineari. Stime dell'incertezza sui parametri di fit. Il test del chi-quadro. 04 GEOMETRIA (F48004) Crediti: 6 Docente: Prof.Giuliano Benenti E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Algebra lineare” attivato presso il Corso di Laurea Triennale in Matematica. 05 LABORATORIO INFORMATICO (F48009) Crediti: 6 06. MATEMATICA II (F48005) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Calcolo II (Modulo A) + Calcolo II (Modulo B)” attivato presso il Corso di Laurea Triennale in Matematica. 07.FISICA DEL CORPO RIGIDO E DEI FLUIDI (F48006) Crediti: 6 Docente: Prof.Roberto Artuso 63 E-mail: [email protected] Richiami sul moto circolare. Velocità angolare, accelerazione angolare. Osservazioni sul prodotto vettore. Momento angolare di una particella. Relazione tra momento angolare e velocità angolare, espressione per l'energia cinetica. Torsione e derivata del momento angolare. Conservazione del momento angolare e seconda legge di Keplero. Momento angolare di un sistema di particelle e momento d'inerzia rispetto all'asse di rotazione. Energia cinetica in termini di momento di inerzia e velocità angolare, teorema del lavoro. Momento di inerzia di corpi rigidi: generalità, disco piatto, sfera, lastra piana sottile. Teorema degli assi paralleli. Conservazione del momento angolare. Definizioni di centro di massa e loro equivalenza. Legge di Newton per l'evoluzione temporale della posizione del centro di massa. Centro di massa e proprietà di simmetria. Centro di massa di una semisfera. Centro di massa di un disco con foro eccentrico. Forze peso: torsione rispetto al centro di massa. Determinazione sperimentale del centro di massa. Coppia di forze. Torsione di un assieme di forze a risultante nulla. Forze vincolari. Moto piano di corpi rigidi: terna di equazioni del moto. Velocità di un punto del corpo rigido in diversi sistemi di riferimento. Espressione generale dell'energia cinetica. Leggi di conservazione e urti che coinvolgono corpi rigidi. Posizioni di equilibrio e loro stabilità. Moto di puro rotolamento: velocità istantanea del punto di contatto. Velocità angolare per un corpo rigido con un punto fisso. Cenni alle leggi di trasformazione tra due sistemi di riferimento con origine comune, velocità di un punto generico in funzione della posizione attraverso una trasformazione antisimmetrica e velocità angolare. Relazione generale tra momento angolare e velocità angolare. Corpi rigidi simmetrici e momenti principali d'inerzia (cilindro e disco sottile). Espressione generale dell'energia cinetica in funzione di momento angolare e velocità angolare. Deformazione di solidi (in regime elastico): sforzi normali, allungamento relativo. Coefficiente di Poisson e modulo di Young. Allungamento di cavi in tensione. Cenni sugli sforzi tangenziali. Fluidi in equilibrio, pressione. Fluidi pesanti, dipendenza dalla profondità, principio di Archimede. Centro di galleggiamento, stabilità delle imbarcazioni. Fenomeni superficiali. Flusso stazionario di un fluido perfetto, tubo di flusso. Equazione di Bernouilli, tubo di Pitot. Fluidi viscosi in regime laminare: coefficiente di viscosità. Profili di velocità lineare e parabolico. Portata di un tubo, legge di Poiseuille. Esempi elementari. 08. TERMODINAMICA E TEORIE CINETICHE (F48007) Crediti: 6 Docente: Prof.Vincenzo Benza E-mail: [email protected] Sistemi macroscopici Descrizione quantitativa dei sistemi costituiti da un numero elevato di particelle: nozione di stato, variabili di stato. Transizioni solido-liquido e liquido-aeriforme, variazioni di volume all'interno di un 64 determinato stato di aggregazione. Temperatura e calore Corpi in contatto: evoluzione verso l'equilibrio. Nozione di calore come quantità conservata nel processo di termalizzazione. Termometri e calorimetri; unità di misura per la temperatura ed il calore. Pressione Pressione in un liquido e in un gas; manometro. Gas perfetto Coefficiente di dilatazione di un gas nel limite di grande rarefazione (dalla legge di GayLussac). Comportamento indipendente dalla natura del gas. Zero assoluto e scala di Kelvin. Equazione di stato dei gas perfetti. Costante dei gas e costante di Boltzmann. Interpretazione microscopica della equazione di stato dei gas perfetti. Particelle libere in una scatola e relativa energia meccanica. Pressione sulle pareti. Energia cinetica media e temperatura. Equipartizione. Corpo solido come insieme di oscillatori armonici. Alte temperature: valore universale del calore specifico dei solidi. Calore specifico dei solidi in prossimità dello zero assoluto. Temperatura di Debye. Termodinamica Stato macroscopico di equilibrio. Trasformazione di un sistema. Nozione di irreversibilità. Trasformazioni reversibili ed irreversibili possono connettere gli stessi stati: riscaldamento di un corpo ed espansione isotermica di un gas perfetto. Lavoro fatto da un gas, calore assorbito da un sistema. Primo principio Esperienza di Joule. Conversione di lavoro in calore in una trasformazione ciclica. Nozione termodinamica di energia interna. Trasformazioni isotermiche reversibili di un gas perfetto. Trasformazioni isobare. Relazione tra i calori latenti in prossimità del punto triplo dell'acqua. Trasformazioni adiabatiche: espansione libera di un gas perfetto, oscillazioni di pressione di un gas perfetto all'equilibrio. Equazione di Van der Waals. Isoterma critica. Costruzione di Maxwell. Fase di coesistenza tra liquido e vapore. Incomprimibilità del liquido. Macchine termiche e loro rendimento. Ciclo di Carnot. Teorema di Carnot. Secondo principio Irreversibilità negli enunciati di Clausius e di Kelvin. Nozione di entropia. Disuguaglianza di Clausius. Diagrammi S,T. Esempi di calcolo della variazione si entropia: termalizzazione tra due solidi, espansione adiabatica libera di un gas perfetto. Energia libera. Evoluzione di un sistema isolato verso lo stato di equilibrio: espansione libera di un gas perfetto. Partizione di N molecole tra due volumi comunicanti. Stati macroscopici e loro molteplicità. 65 Definizione statistica dell'entropia dalla molteplicità dello stato macroscopico. Evoluzione verso lo stato macroscopico più probabile. Approccio all'equilibrio tra due sistemi in contatto termico, che scambino energia interna: definizione statistica di temperatura e sua equivalenza con la definizione termodinamica. Cenni di meccanica statistica Insieme canonico; determinazione della relativa distribuzione di probabilità. Funzione di partizione; valor medio dell'energia e relativo scarto quadratico. Spin classico in presenza di campo magnetico. Paramagnetismo: energie degli stati macroscopici e relative molteplicità. Grafico dell'entropia in funzione dell'energia specifica. Oscillatore armonico unidimensionale: calcolo della energia cinetica media e della energia potenziale media e verifica della equipartizione. Particella libera in 3 dimensioni: distribuzione di Maxwell-Boltzmann. Corda vibrante fissa agli estremi, calcolo della densità degli stati. Bibliografia S. Rosati:Fisica Generale, Casa Editrice Ambrosiana, MI 1994 09. OSCILLAZIONI E ONDE (F48008) Crediti: 6 Docente: Prof.Alessandra Andreoni E-mail: [email protected] Oscillazioni di sistemi a un grado di libertà Oscillazioni armoniche libere, oscillazioni smorzate, oscillazioni forzate. Bilancio energetico. Il fenomeno della risonanza. Principio di sovrapposizione. Cenno qualitativo/allusivo alla decomposizione spettrale di oscillazioni periodiche e non. Estensioni del concetto di onda monodimensionale. Polarizzazione. Oscillazioni di sistemi a più gradi di libertà Oscillatori liberi con più gradi di libertà. Oscillatori accoppiati. Oscillatori forzati con più gradi di libertà. Oscillazioni trasversali di una corda tesa infinitamente lunga. Onde Onde progressive e regressive. Produzione di un'onda progressiva. Riflessione di un'onda. Linearità dell'equazione delle onde e principio di sovrapposizione. Battimenti. Onde stazionarie e modi risonanti. La generazione delle note musicali negli strumenti a corda ed a fiato. I modi di un laser. Onde sonore. Intensità delle onde sonore. Basi fisiche dei limiti di legge al rumore ambientale. Cenni al funzionamento dell'orecchio ed alle sue non linearità. La generazione delle armoniche aurali. Basi fisiche dell'armonia musicale. Cenni al funzionamento degli impianti Hi-Fi. Onde elettromagnetiche. Intensità delle onde elettromagnetiche. Effetto Doppler. Cenno alla esistenza di fenomeni nonlineari che portano alla mescola di onde, generando nuove frequenze; esempi. Dispersione della luce, riflessione e rifrazione 66 Propagazione in un mezzo dispersivo. Velocità di fase e velocità di gruppo. Riflessione, rifrazione e dispersione della luce. Riflessione totale. Interpretazione ondulatoria della riflessione e della rifrazione. Ampiezza riflessa e trasmessa nel caso di incidenza normale. Immagini ottiche, ottica geometrica Immagini reali e virtuali. Specchi piani e prismi. Dispersione angolare del prisma. Lenti sottili. Fuochi della lente. La formula dell'ottico. Lenti convergenti e divergenti. Lenti sottili addossate. Cenno alle aberrazioni Immagini di oggetti estesi. Corrispondenza tra fasci di raggi paralleli e punti del piano focale, e viceversa. Cenni allo spettro ed al filtraggio spaziale. Interferenza e diffrazione Principio di Huygens-Fresnel. Interferenza. Cenno alla coerenza spaziale e temporale della radiazione. Diffrazione da una fenditura. Diffrazione da un foro circolare. Potere risolutivo di una lente e limite dell’ottica geometrica. Bibliografia S. Rosati “Fisica Generale. Meccanica, acustica, termologia e termodinamica, teoria cinetica dei gas” Casa Editrice Ambrosiana, Milano integrato da: appunti manoscritti del docente; F. Lobkowicz e A. C. Melissinos “Fisica per Scienze e Ingegneria” vol. II, Piccin Editore, Padova; L. S. Lerner “Physics for Scientists and Engineers”, Jones and Bartlett Publishers, Sudsbury, Massachusetts. 10. LABORATORIO DI FISICA I (F48010) Crediti: 6 Il corso prevede che gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, eseguano degli esperimenti inerenti aspetti di Fisica Classica già oggetto di studio nei corsi seguiti.Parte essenziale dell’attività è l’analisi dei dati raccolti durante gli esperimenti, per la quale gli studenti si potranno avvalere delle competenze acquisite nel corso base di Informatica e delle conoscenze derivanti dal corso di Probabilità e Statistica.Al momento, gli esperimenti disponibili sono i seguenti: Determinazione sperimentale del libero cammino medio di una molecola di gas perfetto, simulato tramite un analogo meccanico.Osservazione di un fenomeno caratterizzato da una distribuzione di probabilità poissoniana. Caratterizzazione di un calorimetro e determinazione del calore specifico di alcuni solidi. Studi di meccanica in una dimensione tramite carrelli vincolati ad una rotaia a cuscino d’aria.Determinazione della costante di accelerazione gravitazionale. Oscillatore meccanico, tramite il quale caratterizzare un moto armonico libero, smorzato e forzato e determinare le condizioni di risonanza. Oscillatore acustico, tramite il quale misurare la velocità del suono nell’aria. 11. LINGUA INGLESE (F48029) Crediti: 3 Docente: Prof.Williams Huw 67 Vedi insegnamento “Inglese” attivato presso il corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 12. ELETTROMAGNETISMO I (F48011) Crediti: 6 Docente: Prof.Luigi Lugiato E-mail: [email protected] Elettrostatica nel vuoto Calcolo vettoriale, gradiente, divergenza, rotore e laplaciano. Teorema della divergenza e teorema di Stokes, coordinate cilindriche e sferiche. Cariche elettriche. Conduttori ed isolanti. Induzione elettrostatica. Legge di Coulomb. Sistemi di misura SI e cgs. Il campo elettrico. Campi elettrici generati da distribuzioni di carica discrete e continue. Conservatività del campo elettrico ed energia potenziale elettrostatica. Il potenziale elettrostatico. Potenziali generati da distribuzioni di carica discrete e continue. Energia potenziale di un sistema di cariche. Il teorema di Gauss. L’equazione di Poisson e l’equazione di Laplace. Applicazioni del teorema di Gauss. Comportamento statico dei conduttori. Teorema di Coulomb. Induzione completa. Cenno al problema generale dell’elettrostatica. Metodo della carica immagine. Capacità e condensatori. Condensatori in serie ed in parallelo. Energia elettrostatica in un condensatore. Densità di energia elettrostatica. Il dipolo elettrico. Potenziale del dipolo e campo elettrico generato dal dipolo. Dipolo elettrico in un campo esterno. Elettrostatica nella materia Campo elettrico in un condensatore riempito da materiale dielettrico. Origine microscopica della polarizzazione elettrica. Teoria macroscopica dei dielettrici. Densità di polarizzazione macroscopica. Densità di carica di polarizzazione nel dielettrico e sua relazione con la densità di polarizzazione. Il vettore induzione elettrica. Teorema di Gauss per l’induzione elettrica. Suscettività dielettrica e costante dielettrica relativa. Proporzionalità tra induzione elettrica e campo elettrico nei mezzi isotropi. Energia del campo elettrostatico nei dielettrici. Passaggio da un dielettrico ad un altro: condizioni al contorno. Correnti elettriche stazionarie Intensità di corrente, densità di corrente e loro relazione. Equazione di continuità e conservazione della carica totale. Prima e seconda legge di Ohm, resistenza elettrica, resistività, conducibilità. Resistenze in serie e in parallelo. Generatori di corrente elettrica. Resistenza interna e legge di Ohm generalizzata. Forza elettromotrice. Reti elettriche e leggi di Kirchhoff. Circuiti RC, carica di un condensatore. Cenno al modello di Drude per la conduzione elettrica nei metalli. Legge di Joule. Soluzioni elettrolitiche. Pila elettrica di Volta e pila di Daniell. Magnetostatica nel vuoto Magneti permanenti ed analogia parziale con i dipoli elettrici. Forze tra magneti, forze tra magneti e correnti e forze tra correnti. Forza magnetica su un circuito percorso da corrente. Il campo induzione magnetica e la seconda formula di Laplace. La forza di Lorentz. Moto di una carica in un campo magnetico uniforme. Legge di Biot e Savart. La prima formula di Laplace. Forze elettrodinamiche tra circuiti percorsi da corrente. Flusso del campo induzione magnetica e solenoidalità del campo magnetico. Teorema della circuitazione di Ampere. Campo magnetico generato da un solenoide. Potenziale vettore del campo magnetico. Spira in un campo esterno. Momento magnetico della spira. 68 Magnetostatica nella materia Permeabilità magnetica relativa e permeabilità magnetica del mezzo. Suscettività magnetica. Origine microscopica della polarizzazione magnetica. Proporzionalità tra momento magnetico e momento angolare. Momento angolare orbitale e momento angolare di spin. Rapporto giromagnetico. Cenno all’origine del diamagnetismo, precessione di Larmor. Origine del paramagnetismo. Teoria macroscopica del magnetismo nei materiali. Campo magnetico microscopico e macroscopico. Densità di polarizzazione magnetica. Densità di corrente all’interno del materiale e sua relazione con la densità di polarizzazione magnetica. Vettore campo magnetico e teorema di Ampere nel mezzo materiale. Proporzionalità tra induzione magnetica e campo magnetico nei mezzi isotropi. Passaggio da un mezzo ad un altro, condizioni al contorno. Cenno alle sostanze ferromagnetiche. Ciclo di isteresi. Bibliografia: E. Amaldi, R. Bizzarri, G. Pezzella, Fisica Generale (Elettromagnetismo, Relatività, Ottica) Zanichelli, Bologna, 1986 13. MATEMATICA III (F48012) Crediti: 6 Docente: Prof.Italo Guarneri E-mail: [email protected] Generalità sugli spazi metrici. Funzioni di una variabile complessa. Funzioni olomorfe, condizioni di Cauchy-Riemann. Funzioni armoniche, e Rappresentazioni conformi. Funzioni Trascendenti elementari. Integrale di cammino nel campo complesso. Teorema di Cauchy per le funzioni regolari. Formula Integrale di Cauchy, e integrali del tipo di Cauchy. Teorema del Massimo Modulo. Funzioni Intere e Teorema di Liouville. Funzioni olomorfe e convergenza uniforme: Teorema di Weierstrass. Serie di potenze. Analiticità delle funzioni olomorfe. Singolarità isolate: eliminabili, polari, essenziali. Serie di Laurent. Il punto all'infinito e la sfera complessa. Teorema dei Residui e sue applicazioni. Teoremi sul numero degli zeri. Zeri di una funzione analitica, e Teorema Fondamentale del Prolungamento Analitico. Nozioni sul prolungamento analitico. Funzioni polidrome. Nozioni sulle superficie di Riemann. L'integrale euleriano di 2a specie e la funzione Gamma. Equazioni lineari del 2ndo ordine nel campo complesso. Esistenza e unicità della soluzione analitica nell'intorno di un punto regolare in cui si siano fissati il valore della soluzione e della sua derivata. Prolungamento analitico delle soluzioni locali. Comportamento qualitativo nell'intorno di un punto singolare. Il metodo della serie di potenze formale. Singolarità Fuchsiane. Equazione e funzione Ipergeometrica. L'equazione di Bessel. Generalità sulle funzioni di Bessel. Funzioni di prima specie e indice intero, e loro rappresentazione integrale. Funzioni di Weber e di Hankel. Il metodo della fase stazionaria. 14. MECCANICA ANALITICA (F48013) 69 Crediti: 6 Docente: Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Vincoli olonomi, coordinate libere, principio di D’Alembert. Equazioni di Lagrange. Trattazione analitica del moto di una particella in un campo centrale. Leggi di Keplero. Equazioni di Hamilton. Generalizzazione del formalismo lagrangiano e hamiltoniano al caso di forze dipendenti dalla velocità. Particella carica in un campo elettromagnetico. Spazio delle fasi, evoluzione di una generica variabile dinamica. Parentesi di Poisson. Costanti del moto. Costanti del moto locali e globali. Densità nello spazio delle fasi e Teoremi di Liouville. Cenni al problema ergodico e dell’approccio all’equilibrio. Il problema dei due corpi. Trasformazioni canoniche. Simmetria, invarianza e leggi di conservazione. Equazione di Hamilton-Jacobi. Sistemi integrabili, variabili azione-angolo, moti quasi periodici. L’integrale d’azione e il principio variazionale di Hamilton. Il teorema di Noether per sistemi a un numero finito di gradi di libertà. Il principio di Maupertuis. 15. FISICA QUANTISTICA I (F48014) Crediti: 6 Docente: Prof. Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Serie di Fourier e integrale di Fourier. Richiami sull’equazione delle onde. Propagazione ondosa in un mezzo dispersivo non omogeneo. Esempi. Radiazione emessa da un corpo all’equilibrio termico. Corpo nero. Formula di Planck. Effetto fotoelettrico. Effetto Compton. Sezione d’urto differenziale e totale. Sezione d’urto differenziale per lo scattering colombiano classico. Modello atomico di Rutherford. Modello di Bohr. Proprietà ondulatorie delle particelle materiali. Ipotesi di De Broglie ed equazione di Schroedinger. Interpretazione statistica della funzione d’onda. Il principio di indeterminazione di Heisenberg. Operatori lineari. Diagonalizzazione di un operatore autoaggiunto. Delta di Dirac e ortonormalizzazione degli autovettori. Equazione per gli stati stazionari e diagonalizzazione dell’operatore hamiltoniano. Stati legati e stati del continuo. Soluzione generale dell’equazione di Schroedinger. Problemi unidimensionali. Buca rettangolare. Doppia buca. 70 Barriera rettangolare. Coefficienti di riflessione e di trasmissione. Effetto tunnel. Oscillatore armonico. 16. LABORATORIO DI FISICA II (F48015) Crediti: 6 Docente: Prof.Daniele Faccio E-mail: [email protected] Lo scopo del corso è quello di portare lo studente a realizzare una serie di misure concernenti l'ottica geometrica e ondulatoria e alcune costanti fondamentali della fisica quali la velocità della luce e il rapporto carica/massa dell'elettrone. Inoltre è previsto anche un primo approccio alla fisica quantistica attraverso l’osservazione dell’effetto Zeeman. Il corso si articola nelle seguenti parti: 1. L'ottica geometrica: • Ripasso generale dei concetti principali di ottica geometrica • I sistemi diottrici • Le lenti • Gli strumenti ottici (il microscopio, il cannocchiale, la macchina fotografica) • Misure fotometriche: cenni 2. L'ottica ondulatoria: • La misura dell'indice di rifrazione • Metodi di produzione e analisi della luce polarizzata • Misura della lunghezza d'onda della luce tramite l'interferometro di Michelson e il reticolo di diffrazione 3. Le costanti della fisica: • Il rapporto e/m per l'elettrone: la scoperta dell'elettrone e principi di funzionamento del ciclotrone • La velocità della luce: storia delle misure effettuate e descrizione dettagliata del metodo di Fizeau. 4. Cenni di Meccanica Quantistica e descrizione dell’effetto Zeeman normale e anomalo. 5. Misure in laboratorio con relazione: • Spettrometro a prisma e reticolo: misura dell'indice di rifrazione in funzione della lunghezza d'onda con una lampada al mercurio e verifica della legge di Cauchy (prisma); calibrazione del reticolo con lampada al mercurio e misura della separazione del doppietto del sodio (reticolo); esame dello spettro di una lampada fluorescente per uso domestico e confronto con quella al mercurio tramite acquisizione dello spettro con una macchina fotografica digitale accoppiata al reticolo. • Interferometro di Michelson: misura della lunghezza d'onda di un laser, misura dell'indice di rifrazione dell'aria, misura della lunghezza di coerenza dei pacchetti d'onda della luce, misura della separazione del doppietto della lampada al sodio. • Misura della velocità della luce con specchio rotante • Misura del rapporto e/m per l'elettrone • Osservazione dell’effetto Zeeman e spettroscopia delle componenti Zeeman del Cadmio. Bibliografia 71 • Emilio Acerbi, Metodi e strumenti di misura, Città Studi Edizioni, 1999 (ISBN 88-2517104-8). • Emilio Acerbi, Esperimentazioni di Fisica, Città Studi Edizioni, 1997 (ISBN 88-2517181-1). • D. Halliday, R. Resnick, J. Walker – Fondamenti di Fisica: Meccanica, Termologia, Elettrologia, Magnetismo, Ottica, Casa Editrice Ambrosiana (ISBN 88-408-1243-1). • John R. Taylor, Introduzione all'analisi degli errori, Zanichelli, 1986 (ISBN 880817656-8). 17 ESERCITAZIONI DI FISICA I (F48071) Crediti: 3 Docente: Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] 18. METODI MATEMATICI DELLA FISICA I (F48016) Crediti: 6 Docente: Prof.Italo Guarneri E-mail: [email protected] Spazi pre-Hilbertiani, e sistemi ortonormali. Il Problema della Migliore Approssimazione; diseguaglianza di Bessel. Serie di Fourier. Spazi di Hilbert. Il problema del completamento. Cenni alla teoria della misura. e dell'integrazione. Passaggio al limite sotto il segno di integrale. Basi Hilbertiane. Spazi separabili e Teorema di Fischer-Riesz. Generalità sugli operatori lineari in uno spazio di Hilbert. Operatori di Proiezione, e operatori unitari. Operatore aggiunto. Introduzione elementare alla Teoria delle distribuzioni. Trasformate di Fourier, con applicazioni ad equazioni classiche della Fisica Matematica. Evoluzione unitaria in uno spazio di Hilbert e concetto di spettro di potenza, o misura spettrale. Classificazione degli spettri. Il programma potrà subire variazioni durante lo svolgimento del corso. 19. ELETTROMAGNETISMO II E RELATIVITÀ (F48017) Crediti: 6 Docente: Prof.Francesco Haardt E-mail: [email protected] PARTE I- ELETTROMAGNETISMO II 1.1 L’induzione elettromagnetica Comportamento dei circuiti in presenza di campi magnetici il cui flusso varia nel tempo. Legge di Faraday-Neumann-Lenz. Relazione con la forza di Lorentz. Generatori di corrente continua e alternata. Attrito magnetico. Autoinduzione. Circuito RL in serie, extracorrente di chiusura e di apertura. Energia magnetica. Coefficiente di mutua induzione e trasformatore. 1.2 Circuiti a corrente alternata 72 Equazione che descrive la dinamica di un circuito RLC. Analisi del regime transitorio, frequenza propria del circuito, oscillazioni smorzate. Analisi del regime stazionario, impedenza, ritardo ed anticipo di fase. Risonanza. Potenza dissipata nel circuito. Filtri. 1.3 Equazioni di Maxwell ed elettromagnetismo Corrente di spostamento e legge di Ampère-Maxwell. Equazioni di Maxwell. Equazione delle onde in un mezzo privo di cariche libere. Onde piane. Polarizzazione delle onde elettromagnetiche. Spettro delle onde elettromagnetiche. Vettore di Poynting e conservazione dell’energia. Pressione di radiazione. Onde sferiche. Equazioni di Maxwell in termini di potenziale vettore e scalare. Potenziali ritardati. Dipolo oscillante. Formula di Larmor. Caso periodico. Antenna. Diffusione di Rayleigh e di Thomson. Dispersione cromatica e legge di Cauchy. Risonanza e assorbimento. Propagazione delle onde elettromagnetiche nei metalli. PARTE II- RELATIVITA' SPECIALE 2.1 Principi della Relativita' Speciale (RS) Sistemi di riferimento inerziali. Invarianza della velocita' della luce. Lo Spazio-Tempo. Linee di Universo nello Spazio-Tempo. Invarianza dell'intervallo fra due eventi. Tempo proprio. Trasformate di Lorentz. 2.2 Applicazioni delle Trasformate di Lorentz Dilatazione del tempo. Contrazione delle lunghezze. Composizione delle velocita'. Effetto Doppler. Aberrazione della luce. Falsi paradossi in RS. 2.3 Meccanica Relativistica Legge fondamentale della Meccanica. Momento. Momento angolare. Energia cinetica. Energia totale. Equivalenza massa-energia. Relazione fra momento ed energia. Particelle di massa nulla. Trasformazioni di Lorentz del momento e dell'energia. Trasformazione di Lorentz della forza. Moto di una particella in un campo elettromagnetico. 2.4 Analisi Vettoriale in RS e Formulazione Covariante della Meccanica Quadrivettori nello spazio di Minkowski. Algebra dei quadrivettori. Quadrivelocita'. Quadrimomento. Conservazione del quadrimomento. Prodotto scalare. Quadrivelocita' e quadriaccelerazione come differenziali. Fotoni. Moto di particelle uniformemente accelerate. Scattering Compton. 2.5 Analisi Tensoriale in RS Il tensore metrico. Definizione di tensore. Le 1-fome. Il gradiente. Prodotto esterno di 1forme. Metrica come mappa di quadrivettori in 1-forme. Tensori di tipo (M N). Alzare ed abbassare gli indici. Differenziazione di tensori. 2.6 Formulazione Covariante dell'Elettrodinamica Quadrcorrente. Conservazione della carica. Quadripotenziale. Equazione delle onde in forma tensoriale. Gauge di Lorentz in forma tensoriale. Il tensore Elettromagnetico. Trasformate di Lorentz del tensore Elettromagnetico. Campi da cariche in moto. Quadriforza. Radiazione da cariche relativistiche. Testi consigliati P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci, “Elementi di Fisica – Elettromagnetismo” EdiSES V. Barone, “Relativita'” Bollati Boringhieri B.F. Schtuz, “A First Course in General Relativity”, cap. 1-2-3 Cambridge Univ. Pr 73 20. FISICA QUANTISTICA II (F48018) Crediti: 7 Docente: Prof.Giancarlo Jug E-mail: [email protected] Meccanica Quantistica di Particella Singola Moto in tre dimensioni: particella libera, oscillatore armonico, potenziali a simmetria sferica. Buca di potenziale, Potenziale coulombiano e atomo di idrogeno. Particella carica in campo magnetico uniforme (livelli di Landau). Meccanica Quantistica Generale Formulazione generale della meccanica quantistica ed equazione di Schroedinger per più particelle. Formulazione matriciale della M.Q., Teoria delle rappresentazioni. Equazione del moto nelle varie rappresentazioni, connessione con le equazioni classiche del moto. Simmetrie e leggi di conservazione, momento angolare orbitale e di spin (non-relativistico). Teoria generale del momento angolare, coefficienti di Clebsch-Gordan. Lo spettro dei metalli alcalini e lo spin, accoppiamento spin-orbita e struttura fine. Teoria delle perturbazioni indipendenti dal tempo e applicazioni (effetto Zeeman, effetto Stark). Metodo variazionale e metodo WKB. Perturbazioni dipendenti dal tempo e applicazioni (ionizzazione dell'atomo di H). La regola d'oro di Fermi. Teoria semiclassica dell'interazione radiazione-atomo. Bibliografia L.I.Schiff, Quantum Mechanics (McGraw-Hill 1968) W.Heisenberg, The Physical Principles of Quantum Theory (Dover Books) P.Caldirola, R.Cirelli e G.M.Prosperi, Introduzione alla Fisica Teorica (UTET 1982) A.S.Davydov, Quantum Mechanics (Pergamon Press, 1965) C.Cohen-Tannoudji et al, Quantum Mechanics (Wiley 1977) A.Messiah, Quantum Mechanics (North-Holland 1961) 21. LABORATORIO DI FISICA III (F48019) Crediti: 6 Lo scopo del corso è quello di introdurre lo studente ai principi di base dell’elettronica e di presentare alcune esperienze di base della fisica moderna.L’attività richiede lo studio delle tecniche di interfacciamento e acquisizione dati con computer e l’apprendimento di una conoscenza di base sulla programmazione in FORTRAN 77 e dell’uso del programma di analisi dati PAW. 1 Introduzione alla programmazione. o Presentazione ed uso elementare di un PC con sistema operativo Linux; o Operazione di creazione file e di modifica con editor emacs; o Sintassi elementare del FORTRAN 77, creazione e lettura di file, uso delle CERNLIB; o Introduzione all’uso del programma PAW e suoutilizzo per l’analisi dei dati; o Simulazione di semplici processi fisici tramite simulazione Montecarlo e analisi dei risultati. 2 Descrizione della strumentazione elettronica. 74 Principi di funzionamento e uso dell’oscilloscopio e del multimetro analogico e digitale; o Esempi di interfacciamento di strumenti con PC tramite porta seriale e GPIB. 3 Esperienze di elettrologia e elettronica. o Descrizione dei circuiti in corrente alternata tramite fasori complessi e analisi della risposta in frequenza e in fase dei circuiti RC e RLC. Teoremi di Thevenin e Norton; o Circuiti RC e RLC, loro uso come filtri e come circuiti derivatori e integratori, misura di induttanze ignote tramite curva di risonanza e di capacità ignote tramite curva di risposta in frequenza e risposta all’onda quadra; o Principi elementari di funzionamento dei semiconduttori, caratteristiche dei diodi e circuiti con diodi: raddrizzatore a semionda e onda completa, circuiti camping; o Fotodiodi e esempio di comunicazione fotodiodo-LED (il telecomando); o Misura della costante di Plance tramite la curva caratteristica di LED a luce visibile e all’infrarosso; o Principi di funzionamento dei transistor bipolari, circuiti amplificatori a collettore comune, circuiti a emettitore comune, stadi di uscita push-pull; o Cenni sulle caratteristiche degli amplificatori operazionali, amplificatori invertenti e non invertenti, derivatori, integratori esempio di applicazione come amplificatore audio; o Linee di trasmissione:teoria e misure. 4 Esperienze di fisica moderna o Misura dell’effetto Hall con sonde di tipo p e n in funzione della temperatura; o Esperimento di Franck-Hertz con tubo al neon; o Misura della costante di Planck tramite effetto fotoelettrico. o Bibliografia: o Emilio Acerbi, Metodi e strumenti di misura , Città studi Edizioni, 1999 (ISBN 88-251-7104-8) o Emilio Acerbi, Esperimentazioni di Fisica, Città studi Edizioni, 1997 (ISBN 88251-7181-1) o Horowitz e Hill, The art of electronics, 2nd edition, Cambridge University Press, 1989 (ISBN 0-521-37095-7) o Adrian C. Melissinos, Experiments in Modern Physics, Academic press, Inc., 1966 (ISBN 0-12-489850-5) o Jacob Millman, Microelectronics, McGraw Hill, 1979 (ISBN 0-07-042327-X) o John R.Taylor, Introduzione all’analisi degli errori, Zanichelli,1986 (ISBN 880817656-8) 22. CHIMICA (F48020) Crediti: 6 Docente: Prof.Simona Galli E-mail: [email protected] Introduzione. Definizione di materia e dei suoi stati principali di aggregazione. Definizione di elemento, atomo, composto, miscela. Teoria atomica di Dalton. La struttura atomica: i modelli atomici 75 di di Thompson e di Rutherford; l’esperimento do Millikan. L’atomo nucleare: definizione di protone, neutrone, elettrone. Definizione di isotopo. Meccanica Quantistica: Cenni. Il modello atomico di Bohr. L’equazione d’onda di Schrödinger. Soluzioni dell’equazione d’onda per l’atomo di idrogeno: i numeri quantici principale, secondario, magnetico orbitalico e il concetto di orbitale atomico. Soluzioni dell’equazione d’onda per atomi polielettronici. Lo spin elettronico e il numero quantico di spin. Il principio dell’Aufbau: le configurazioni elettroniche degli elementi. La tavola periodica (di Mendeleev e attuale). Le proprietà periodiche ed i loro andamenti nella tavola periodica: raggi atomico, ionico, metallico; energie di ionizzazione; affinità elettroniche; elettronegatività. Scale di elettronegatività (Mulliken, Pauling, Allred-Rochow). Il legame chimico. La teoria di Lewis. Il legame ionico. Energia potenziale tra ioni di una coppia ionica. Il legame ionico nei solidi. Stabilità dei solidi ionici: il concetto di energia reticolare; il ciclo di Born-Haber. Il legame covalente. Le formule di Lewis. Eccezioni alle formule di Lewis: risonanza; espansione dell’ottetto; radicali; molecole elettrondeficienti. Legame covalente parzialmente polare. Legame covalente dativo. Legame covalente coordinativo. Parametri energetici e geometrici dei legami covalenti. Teoria Valence-Shell Electron Pair Repulsion: applicazione per numeri sterici 2-6 e per molecole più complesse. Polarità delle molecole. Modello dell’orbitale ibrido di legame: ibridazioni sp3, sp2, e sp. Relazione tra ibridazione e forma molecolare. Legami σ e π. Forze intermolecolari tra atomi, ioni e molecole. Interazioni ione – ione: il legame ionico. Interazioni ione - dipolo permanente. Esempio di interazione ione - dipolo permanente: solvatazione. Interazioni dipolo permanente - dipolo permanente. Interazioni dipolo temporaneo - dipolo temporaneo. Legame ad idrogeno. Gli stati liquido e solido. Transizioni di fase. Definizione di stato standard e di entalpia molare standard di transizione di fase. Curve di riscaldamento. Lo stato liquido: proprietà. Transizione liquido-vapore: evaporazione. Tensione di vapore. Transizione liquido-solido: solidificazione. Diagrammi di fase. Lo stato solido: proprietà. Tipologie di impaccamento: impaccamenti compatti e cubico a corpo centrato. Termodinamica chimica. Definizione di energia. Sistema termodinamico: definizioni di sistema (aperto, chiuso, isolato), ambiente, universo. Definizione di funzione di stato, equazione di stato, stato standard. Stato standard. Primo principio della termodinamica. Entalpia e variazione di entalpia. Entalpia e transizioni di stato. Entalpia e trasformazioni chimiche: entalpie di formazione, di reazione, di combustione. Legge di Hess. Entalpia ed energia di legame. Trasformazioni spontanee. Secondo principio della termodinamica. Entropia. Terzo principio della termodinamica. Variazioni di entropia nell’ambiente. Trasformazioni spontanee nei sistemi non isolati. Energia libera di Gibbs. Energia libera standard di reazione. Reazioni all’equilibrio. Legge di azione di massa. Costanti di reazione. Algebra delle reazioni chimiche. Equilibri eterogenei. Risposta dell’equilibrio alla variazione delle condizioni esterne: il principio di Le Chatelier. Cinetica chimica. 76 Velocità di reazione. Equazione di velocità: di secondo ordine, di primo ordine, di ordine zero. Meccanismi di reazione: esempi. Equazione di Arrhenius. Teoria delle collisioni. Il complesso attivato. Il catalizzatori. Radiochimica e Chimica Nucleare: Cenni. Principali decadimenti nucleari. Reazioni nucleari. Acidi e Basi. Acidi e basi: teorie di Arrhenius, Broensted e Lowry, Lewis. Equilibri acido-base. Equilibri di auto-ionizzazione. Esempi di reazioni acido-base non in soluzione acquosa. Prodotto ionico dell’acqua. Costanti di ionizzazione acida. Costanti di ionizzazione basica. Acidi e basi forti in soluzione acquosa. Acidi e basi deboli in soluzione acquosa. Scala di pH. pH di soluzioni acquose di acidi o basi forti. pH di soluzioni acquose di acidi o basi deboli monoprotici. Acidi poliprotici. Sali. Soluzioni tampone. Titolazione di acido forte con base forte (o di base forte con acido forte). Titolazione di acido debole con base forte (o di base debole con acido forte). Indicatori di titolazione acido-base. Equilibri di solubilità in acqua. Definizioni di solubilità, costante di solubilità e prodotto di solubilità. Effetto dello ione comune sulla solubilità. Precipitazione di sali poco solubili. Elettrochimica: Cenni. La pila Daniell. Potenziali di cella e semicella. Potenziali standard. Potenziale in condizioni non standard: equazione di Nernst. Reazioni di acidi con metalli. Corrosione. Elettrolisi. Stechiometria. Massa molare. Formula minima e molecolare. Composizione percentuale. Rapporti ponderali nelle reazioni chimiche. Reagente limitante. Resa di una reazione. Espressione della concentrazione di una soluzione: % in peso, % in volume, frazione molare, molalità, molarità. Diluizione delle soluzioni. Numero di ossidazione e bilanciamento delle reazioni redox con il metodo delle semi-reazioni. Casi particolari di reazioni redox: reazioni di disproporzionamento. Equivalente chimico e normalità per soluzioni di ossidanti e riducenti. Laboratorio didattico. Esercitazioni di chimica sperimentale su banco singolo: determinazione della densità di solodi e liquidi; titolazioni volumetrica, pHmetrica e gravimetrica; sintesi inorganica; determinazione di proprietà chimico-fisiche di composti organici e inorganici. Testi consigliati P.W.Atkins, General Chemistry, Edizioni Scientific American Books (trad. Zanichelli) 23 ESERCITAZIONI DI FISICA II (F48072) Crediti: 2 Docente: Prof.Francesco Haardt E-mail: [email protected] 24. FISICA DELLA MATERIA (F48050) Crediti: 7 Docente: Prof.Alberto Parola E-mail: [email protected] Richiami di teorie cinetiche ed elementi di statistica Descrizione statistica di un sistema di molte particelle. 77 Ipotesi di ergodicità. Teoria degli insiemi rappresentativi. Equazione di stato dei gas perfetti. Teorema di equipartizione. Distribuzione di Maxwell--Boltzmann. Collisioni, sezioni d'urto e libero cammino medio. Coefficienti del trasporto nei gas: viscosità, conducibilità termica. Moto Browniano. Struttura atomica Atomi a più elettroni: atomo di Elio. Campo autoconsistente. Tavola periodica degli elementi e principio di esclusione di Pauli. Modello a shell e assorbimento di raggi X. Origine del principio di Pauli: antisimmetria della funzione d'onda. Particelle identiche: stati di tripletto e di singoletto. Metalli alcalini. Accoppiamento LS. Regole di Hund. Struttura fine. Effetto Zeeman in atomi a più elettroni. Cenni di struttura molecolare Approssimazione di Born--Oppenheimer. Ione molecolare idrogeno. Parità. Orbitali molecolari. Molecola di idrogeno. Legame covalente, legame ionico, approssimazione di Heitler--London. Affinità elettronica, esempi di legami di tipo ionico. Forze di Van der Waals. Moti rotazionali e vibrazionali. Spettri. regola di Franck--Condon. Ibridizzazione. Molecole poliatomiche. Esempi. Statistiche quantistiche e applicazioni Statistiche quantistiche e indistinguibilità. Maxwell--Boltzmann, Bose-Einstein. Fermi-Dirac. Limite classico. Radiazione in equilibrio con la materia: fotoni. Calore specifico dei solidi (Debye): fononi. Gas elettronico degenere: energia di Fermi, pressione di degenerazione, calore specifico. Cenni di stato solido Struttura di solidi cristallini: reticoli di Bravais. Solidi molecolari, covalenti e ionici: origine dell'energiadi legame. Scattering di raggi X da solidi. Proprietà di trasporto in metalli: modello di Drude--Sommerfeld. Conducibilità elettrica e termica in metalli: legge di Wiedemann--Franz. Effetti indotti dalla natura fermionica degli elettroni: libero cammino medio. Struttura a bande: teorema di Bloch. Metalli, isolanti e semiconduttori. Semiconduttori intrinseci ed estrinseci. Drogaggio n e p. Giunzione np. Magnetismo nella materia. Diamagnetismo di Larmor. Paramagnetismo: legge di Curie. Paramagnetismo di Pauli in metalli. Effetti dell'interazione elettrone--elettrone: ferromagnetismo eantiferromagnetismo. Bibliografia: J.J. Brehem W.J. Mullin Introduction to the Structure of Matter: A Course in Modern Physics John Wiley & Sons; ISBN: 047160531X B.H. Bransden, C.J. Joachain Physics of Atoms and Molecules Longman; ISBN: 058244 25 FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE (F48074) Crediti: 7 Docente: Prof.Andrea Giuliani E-mail: [email protected] Lo scopo del corso è quello di far conoscere agli studenti le basi della descrizione della struttura nucleare e delle interazioni nucleari. Sono presentate anche le tecniche sperimentali per lo studio della fisica nucleare e subnucleare. 78 Indice: Introduzione -Richiami di meccanica relativistica e quantistica formulazione covariante quadridimensionale; regola d'oro di Fermi. Interazione della radiazione e delle particelle con la materia forme di radiazione, fotoni, neutroni, raggi cosmici. Rivelatori di radiazione e di particelle caratteristiche generali - spettri, risoluzione, statistica; rivelatori a gas, a stato solido; scintillatori. Acceleratori di particelle acceleratori lineari, betatrone, ciclotrone, sincrotrone. Struttura del nucleo caratteristiche dei nuclei; modelli del nucleo - a goccia, a shell, a gas di Fermi. Processi nucleari decadimento gamma, alfa, beta; le catene radioattive naturali; il deutone e la diffusione nucleone-nucleone a bassa energia; fissione e fusione e i principi del reattore. Bibliografia: Povh et al., Particles and Nuclei (Springer Verlag, 1995). Testi supplementari: H. Enge, Introduction to Nuclear Physics (Addison-Wesley, 1966). 26. LABORATORIO DI FISICA IV (F48023) Crediti: 6 Docente: Prof.Michela Prest E-mail: [email protected] Programma: Gli obiettivi del corso di Laboratorio di Fisica IV sono: 1 Fornire un'introduzione allo studio delle interazioni fra la radiazione e la materia e di alcune proprieta' di fisica dello stato solido. 2 Descrivere gli strumenti con cui queste interazioni vengono studiate 3 Realizzare una prima serie di esperimenti "introduttivi" in cui vengono eseguite misure di spettri, proprieta' di assorbimento e caratteristiche dei semiconduttori 4 Eseguire un esperimento "avanzato" in cui lo studente abbia modo di confrontarsi criticamente con la sua costruzione, la presa dati e l'analisi dati. In dettaglio per i vari punti: 1.Introduzione alla fisica dei rivelatori e dello stato solido. - Interazione radiazione-materia per particelle cariche, fotoni X e gamma e neutroni; - Misure di fisica nucleare: momento, energia, identificazione di particelle - Cenni di teoria dei solidi: modello a bande, calore specifico dei solidi - La risonanza magnetica nucleare e la risonanza elettronica di spin 2.Gli elementi dei sistemi per la fisica nucleare e subnucleare. - Rivelatori a ionizzazione; - Rivelatori a scintillazione e fotomoltiplicatori; - Rivelatori a semiconduttore; - Elettronica di lettura e trattamento del segnale; - Sistemi di acquisizione dati con interfacciamento al calcolatore; - Operazione di un sistema criogenico 79 - Strumentazione per NMR/ESR 3.Esperimenti introduttivi - Caratterizzazione di un contatore Geiger e misura dell'attenuazione di raggi beta in alluminio - Caratterizzazione di un rivelatore a NaI e misura dello spettro di sorgenti gamma. Misura del coefficiente di attenuazione di Al, Pb e Plexiglas. - Caratterizzazione di un rivelatore a semiconduttore, misura di uno spettro alfa. Misura della perdita di energia in aria di particelle alfa e curva di Bragg - Misura della curva V-T a corrente costante per diversi semiconduttori da 300 a 77 K con determinazione del band gap. 4.Esperimenti avanzati L'elenco che segue e' soltanto informativo in quanto altri esperimenti possono essere messi in cantiere a partire dalla strumentazione disponibile. - Fisica dei raggi X: utilizzando un tubo didattico a raggi X, si puo' studiare lo spettro sia con tecniche dispersive in angolo (diffrazione di Bragg) che in energia (rivelatori a semiconduttore), fare studi di XRF (fluorescenza dei raggi X) per la determinazione della composizione dei materiali, misurare la costante di Planck con la relazione di Duane-Hunt e altri esperimenti che potranno essere proposti di volta in volta. - Spettroscopia gamma avanzata: utilizzando due contatori si possono eseguire studi di effetto Compton, correlazione angolare gamma-gamma nel decadimento del Co-60, lifetime di stati nucleari nel decadimento del Co-57. Inoltre, in collaborazione con l'Ospedale Sant'Anna, e' possibile effettuare misure spettroscopiche ad alta risoluzione con un rivelatore al Germanio. 27 LABORATORIO DI FISICA V (F48028) Crediti: 6 Docente: Prof.Fabio Ferri E-mail: [email protected] Motivazione: La luce e’ uno strumento fondamentale per studiare il comportamento di molti sistemi fisici, sia classici che quantistici e puo’ essere proficuamente utilizzata per indagare i fondamenti della meccanica quantistica. In questo laboratorio, proponiamo un percoso didattico volto ad illustrare concetti basilari legati alle proprieta’ della luce, quali la sua coerenza spaziotemporale, la distribuzione statistica della sua intensita’, il suo comportamento simultaneamente ondulatorio e corpuscolare. Le esperienze proposte prendono le mosse dai lavori sperimentali di Tito Arecchi eseguiti negli anni ’60, che sono stati alla base del successivo sviluppo teorico dell'ottica quantistica, con particolare riferimento ai classici lavori di Roy Glauber (Nobel 2005). Il corso prevede una prima fase nella quale verra' tenuta una serie di lezioni tese ad introdurre gli studenti alle tematiche relative agli esperimenti da eseguire e alla strumentazione da usare. Nella seconda fase, gli studenti verranno divisi in gruppi di 2-3 unita' e, a turno, eseguiranno i tre esperimenti sotto riportati. Dualita’ onda-corpuscolo: interferenza a singolo fotone 80 Quando l’intensita’ della radiazione elettromagnetica e’ estremamente bassa si entra nel cosidetto regime di singolo fotone, nel quale la luce viene descritta come un insieme di corpuscoli (fotoni) di energia quantizzata. Tuttavia, la sola descrizione corpuscolare non e’ in grado di spiegare semplici fenomeni di interferenza e/o conteggi, ed e’ necessario ipotizzare un comportamento ondulatorio della luce anche in regime di singolo fotone. In laboratorio verra’ realizzato un esperimento nel quale la luce di un fascio laser, polarizzato a 45o e attenuato al punto da trasmettere un fotone alla volta, viene inviato su due possibili diversi percorsi, selezionati e successivamente ricombinati da due divisori di fascio polarizzatori a 0° e 90°. L’esperimento mostra che il fotone non si comporta come una particella che segue un particolare cammino, ma come un’onda che segue contemporaneamente I due cammini possibili. Coerenza spaziale e temporale Le proprieta' di coerenza spaziale e temporale di una radiazione determinano la sua capacita' di dare luogo a frange di interferenza quando vengono sovrapposte porzioni spazialmente traslate o temporalmente ritardate del suo fronte d'onda. Tale proprieta' e' basilare in tutte le tecniche di interferometria ottica. In laboratorio verra' utilizzata una radiazione laser e un vetro smerigliato in movimento per simulare una radiazione con diverse caratteristiche di coerenza spaziale e temporale, e verranno studiate le sue proprieta' statistiche al primo e secondo ordine. Statistica dei fotoni Il numero di fotoni e la statistica che caratterizza l’intensita’ di una radiazione elettromagnetica dipende dalle sue proprieta di coerenza. La misura della distribuzione statistica dei fotoni e’ percio’ un valido strumento di analisi della radiazione. In laboratorio verranno utilizzati rivelatori a singolo fotone per tale studio e verra’ mostrato come, attraverso un processo doppiamente stocastico (la fotorivelazione), sia possibile risalire dalle proprieta’ statistiche del numero di conteggi del rivelatore, alle proprieta’ statistiche del numero di fotoni che caratterizza la radiazione incidente. In particolare si mostrera’come la statistica dei fotoni di un campo completamente coerente (luce laser), venga modificata e/o distorta quando si introducono fattori di caotizzazione della fase e/o dell’ampiezza del campo. 28 ESERCITAZIONI DI FISICA III (F48073) Crediti: 2 Docente: Prof.Alberto Parola E-mail: [email protected] 81 CORSO DI LAUREA IN FISICA INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Numero programma Chimica 22 Elettromagnetismo I 12 Elettromagnetismo II e Relatività 19 Esercitazioni di Fisica I 17 Esercitazioni di Fisica II 23 Esercitazioni di Fisica III 28 Fisica del corpo rigido e dei fluidi 07 Fisica della materia 24 Fisica nucleare e subnucleare 25 Fisica quantistica I 15 Fisica quantistica II 20 Geometria 04 Laboratorio di fisica I 10 Laboratorio di fisica II 16 Laboratorio di fisica III 21 Laboratorio di fisica IV 26 Laboratorio di fisica V 27 Laboratorio informatico 05 Lingua inglese 11 Matematica I 02 Matematica II 06 Matematica III Meccanica 13 01 Meccanica Analitica 14 Metodi matematici della fisica I 18 Oscillazioni e onde 09 Probabilità e statistica 03 Termodinamica e teorie cinetiche 08 82 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Andreoni Alessandra Numero programma 09 Artuso Roberto 07 Benenti Giuliano 04 Benza Vincenzo 08 Caccia Massimo 03 Donatelli Marco 05 Faccio Daniele 16 Ferri Fabio 27 Galli Simona 22 Giuliani Andrea 25 Gorini Vittorio 14,15,17 Guarneri Italo 13,18 Haardt Francesco 19,23 Huw Williams 11 Jug Giancarlo 20 Lugiato Luigi 12 Parola Alberto 24,28 Posilicano Andrea 06 Prest Michela 26 Setti Alberto 02 Treves Aldo 01 83 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como Corso di Laurea in Matematica Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del Corso. Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea in Matematica di durata triennale appartenente alla Classe delle Lauree in Scienze Matematiche (n° 32). Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il Corso di Laurea si articola in due curricula: a) Generale b) Applicativo. L’offerta formativa del curriculum Generale intende potenziare principalmente le conoscenze nell’ambito della matematica classica (analisi, algebra, geometria) e moderna (probabilità, modellistica-numerica ecc.) ed è rivolta principalmente agli studenti che intendono proseguire i loro studi con una laurea specialistica. L’offerta formativa del curriculum Applicativo risponde all’esigenza di una più immediata applicazione degli strumenti matematici e si rivolge prevalentemente a studenti che intendono avere un più immediato inserimento lavorativo. A tale scopo vengono approfondite le conoscenze nei settori della probabilità, dell’informatica, dell’analisi numerica, con particolare riguardo alle applicazioni in campo informatico ed economico-finanziario. Accesso al corso di laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il corso di laurea in Matematica non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Frequenza Il corso di laurea in Matematica non prevede la frequenza obbligatoria ai corsi. Articolazione del corso degli studi Il curriculum del corso di laurea in Matematica prevede: • un primo anno comune ai due indirizzi • i due anni seguenti si differenziano a seconda dell’indirizzo prescelto Il corso di laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 180 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico sotto riportato. 84 Ordinamento didattico NOTA: Il semestre di svolgimento del corso e’ indicativo, e potra’ essere modificato in seguito a esigenze didattiche o mutuazioni di corsi che potrebbero rendersi necessarie. I ANNO Insegnamenti Calcolo I Settore scientifico Crediti disciplinare I Semestre MAT/05 6 Matematica discreta MAT/02 6 INF/01 6 Algebra lineare MAT/03 6 Lingua inglese Calcolo II 6 II Semestre MAT/05 6 Algebra I MAT/02 6 Geometria I MAT/03 6 Probabilità I MAT/06 6 INF/01 6 Programmazione I Programmazione II TOTALE CREDITI Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Formazione matematica Formazione matematica Formazione informatica Formazione matematica A A A A E Formazione analitica Formazione algebricogeometrica Formazione algebricogeometrica Formazione analitica Formazione informatica 60 B B B B A A) INDIRIZZO GENERALE II ANNO Insegnamenti Analisi Matematica I Settore scientifico Crediti disciplinare I Semestre MAT/05 6 Geometria II MAT/03 6 Algebra II MAT/02 6 Analisi Numerica I MAT/08 6 Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Formazione analitica Formazione algebricogeometrica Formazione algebricogeometrica Formazione B B B A 85 matematica Informatica I II Semestre INF/01 6 Analisi Matematica II MAT/05 6 Geometria III MAT/03 6 FIS/01+FIS/02 8(6+2) FIS/02 4 MAT/06 6 Fisica I Complementi di Fisica I Probabilità II TOTALE CREDITI III ANNO Insegnamenti Sistemi dinamici Metodi matematici della Fisica Analisi numerica II Settore scientifico Crediti disciplinare I Semestre FIS/02 6 FIS/02 6 MAT/08 6 Formazione informatica Formazione analitica Formazione algebricogeometrica Formazione fisica+Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione analitica 60 A B B A+C C B Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione modellisticoapplicativa C C B II Semestre Un corso a scelta tra: Analisi numerica III Fisica Matematica Equazioni Differenziali della Fisica Matematica Attività a scelta autonoma dello studente 86 MAT/08 MAT/07 MAT/07 6 6 12 Formazione modellisticoapplicativa Formazione modellisticoapplicativa B B D Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali PROVA FINALE TOTALE CREDITI TOTALE COMPLESSIVO 9 F 9 60 E 180 A) INDIRIZZO APPLICATIVO Settore II ANNO scientifico Insegnamenti disciplinare Crediti Analisi Matematica I MAT/05 I Semestre 6 Geometria II MAT/03 6 Algebra II MAT/02 6 Analisi Numerica I MAT/08 6 Analisi Matematica II MAT/05 Informatica I INF/01 6 FIS/01+FIS/02 8 (6+2) FIS/02 4 MAT/06 6 Fisica I Complementi di Fisica I Probabilità II TOTALE CREDITI II Semestre 6 Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Formazione matematica Formazione algebricogeometrica Formazione algebricogeometrica Formazione modellisticoapplicativa A Formazione matematica Formazione informatica Formazione fisica +formazione interdisciplinare e applicativa Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione analitica 54 A B B B A A+C C B 87 III ANNO Insegnamenti Informatica II Statistica I Economia Matematica I Analisi Numerica II Statistica II Un corso a scelta tra: Analisi Numerica III Equazioni Differenziali della Fisica Matematica Attività a scelta autonoma dello studente Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali PROVA FINALE TOTALE CREDITI TOTALE COMPLESSIVO Settore scientifico Crediti disciplinare I Semestre INF/01 6 MAT/06 6 SECS-S/06 6 MAT/08 6 II Semestre SECS-S/01 6 MAT/08 MAT/07 6 Ambito disciplinare Tipo di attività formativa Formazione informatica A Formazione analitica Formazione interdisciplinare e applicativa Formazione modellisticoapplicativa B Formazione interdisciplinare e applicativa C Formazione modellisticoapplicativa B C B 12 D 9 F 9 E 66 180 Corsi opzionali Oltre a tutti gli insegnamenti attivati presso i corsi di Laurea Triennale e Specialistica in Matematica, Fisica e Informatica (fatte salve le eventuali propedeuticita’), gli studenti potranno scegliere come corsi opzionali i corsi di Teoria dei codici Complementi di Analisi Preparazione di Esperienze Didattiche 1 Preparazione di Esperienze Didattiche 2 88 MAT/02 MAT/05 FIS/01 FIS/01 6 crediti 6 crediti 6 crediti 6 crediti Altri corsi opzionali possono essere scelti nei corsi attivati presso l’Università di Milano, di Milano - Bicocca in conformità con le indicazioni del Consiglio di Corso Didattico. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita ed attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni ed esercitazioni, ovvero di laboratorio, ed è specificata nella seguente tabella. Lezioni, Esercitazioni, laboratorio attività assistita 9 10 attività personale 16 15 Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Propedeuticità e sbarramenti Gli insegnamenti contrassegnati con I sono propedeutici a quelli contrassegnati con II. (ad es. Analisi matematica I). L’insegnamento di Calcolo II è propedeutico all’insegnamento di Analisi matematica I. Per iscriversi al secondo anno lo studente (che si sia iscritto nell’A.A 2005-2006 o nei precedenti anni accademici) deve aver acquisito almeno 24 crediti e per iscriversi al terzo anno deve aver acquisito almeno 48 crediti. Piani di studio individuali Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale, con l’indicazione del curriculum seguito e delle attività opzionali prescelte, all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso (con possibilità di modificarlo l’anno successivo). Norme transitorie Gli studenti che nell’anno accademico 2006/2007 si iscrivono al 3oanno di corso dovranno seguire il Manifesto degli studi 2006/2007, previa obbligatoria presentazione del piano degli studi. Riconoscimento di crediti All’inizio di ogni anno accademico il Consiglio di corso di laurea fornirà un elenco dei corsi e delle attività formative (seminari, stage, ecc..), con i rispettivi crediti, tra cui lo studente potrà scegliere la parte di curriculum a lui spettante. Lingua inglese L’esame di lingua inglese, che lo studente dovrà superare prima di essere ammesso alla prova finale, potrà essere sostituito dalla presentazione di un certificato ufficiale di conoscenza della lingua inglese, previo riconoscimento da parte del Consiglio di Corso Didattico. 89 Prova finale La prova finale consiste nella discussione di una relazione scritta o di una tesina orale di fronte ad un’apposita commissione. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) 90 IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01.CALCOLO I (F49001) Crediti: 6 Docente: Prof.Alberto Setti E-mail: [email protected] Elementi di teoria degli insiemi. I numeri naturali, gli assiomi di Peano e il principio di induzione. I numeri razionali, proprieta' algebriche. Ordinamento, maggioranti, minoranti, estremo superiore e inferiore, minimo e massimo. Non esistenza in Q della radice quadrata di 2. La proprieta' dell’ estremo superiore, e la definizione assiomatica di R. Funzioni tra insiemi, funzioni iniettive, suriettive, bigettive, funzioni inverse. Funzioni elementari e loro grafico qualitativo. I numeri complessi, definizione e operazioni. Forma algebrica, parte reale, immaginaria, coniugato, e modulo. Disuguaglianza triangolare. Forma trigonometrica e esponenziale, radici n-esime. Successioni e limiti. Proprieta' dei limiti, algebra dei limiti e forme di indecisione. Limiti di successioni monotone, il numero e. Limiti notevoli. Successioni infinitesime e infinite. Gerarchia di infinitesimi e infiniti, o piccolo, O grande, e asintotico. Serie numeriche. Somma di una serie. Serie geometrica, di Mengoli e armonica. Condizione necessaria di convergenza. Operazioni sulle serie. Serie a termini positivi, criterio del confronto e del confronto asintotico. Criterio della radice e del rapporto. Convergenza assoluta e convergenza semplice. Criterio di Liebnitz. Limiti di funzioni, calcolo dei limiti mediante la definizione, limiti e successioni. Proprieta' dei limiti. Teorema del confronto, e limite di una somma. Cambiamento di variabili e limiti notevoli. o piccolo, O grande e asintotico. Funzioni continue. Definizione, proprieta' algebriche, permanenza del segno e continuita' della funzione composta. Tipi di discontinuita'. Proprieta' delle funzioni continue: teorema degli zeri, e teorema di Bolzano Weierstrass. Funzioni continue invertibili. Derivate, definizione e calcolo di derivate con la definizione. Retta tangente. Punti angolosi e di cuspide. Derivabilita' della funzione composta e della funzione inversa. Derivate delle funzioni trigonometriche inverse. Definizione di minimo e massimo locali. Teorema di Fermat. Teorema di Rolle, di Lagrange e di Cauchy e conseguenze. Teorema di de l'Hospital. Derivate successive, convessita' e punti di flesso. Formula di Taylor con resto di Peano e di Lagrange. Principio di unicita'dello sviluppo di Taylor. Sviluppi notevoli. Primitive, e metodi di calcolo (integrazione per decomposizione, per parti e per sostituzione). Integrazione di funzioni razionali elementari. Integrale di Riemann. Condizione necessaria e sufficiente per l'integrabilita'. Classi di funzioni integrabili. Proprieta' dell'integrale Funzioni integrali e primitive. Il teorema fondamentale del calcolo integrale. Integrali impropri. Integrale di funzioni positive, criterio del confronto e del confronto asintotico. Criterio integrale di convergenza di serie e convergenza della serie armonica generalizzata. Convergenza semplice e assoluta. Esempi. Testi segnalati: L. De Michele, G. Kuhn, S. Massa, Appunti di Analisi Matematica 1 91 E. Giusti, Analisi Matematica 1 , Bollati Boringhieri. W. Rudin, Principi di Analisi Matematica, Mc. Graw Hill Abridged English Version Calculus 1 Terminology from set theory, natural, rational and real numbers. Complex numbers. Sequences and series. Real valued functrions. Limits and continuity. Derivatives. Fundamental thoerems of differential calculus. Taylor formula. Indefinite integral and integration rules. Riemann integral. The fundamental theorem of calculus. 02. MATEMATICA DISCRETA (F49002) Crediti: 6 Docente: Prof.Maurizio Citterio E-mail:[email protected] Vedi insegnamento “Istituzioni di Matematica I”attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 03. PROGRAMMAZIONE I (F49005) Crediti: 6 Docente: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Programmazione I (con laboratorio)”attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 04. ALGEBRA LINEARE (F49004) Crediti: 6 Docente: Prof.Giuliano Benenti E-mail: giuliano.benenti@uninsubria Programma del corso: 1) Spazi vettoriali. Definizione di spazio vettoriale. Dipendenza e indipendenza lineare. Basi e dimensione di uno spazio vettoriale. Sottospazi. Somme e somme dirette. 2) Matrici. Lo spazio vettoriale delle matrici. Rango di una matrice. Risoluzione di equazioni lineari. Moltiplicazione di matrici. 3) Applicazioni lineari e matrici. Definizione di applicazione lineare. Nucleo e immagine di un'applicazione lineare. Dimensione del nucleo e dell'immagine. Composizione di applicazioni lineari. Applicazione lineare associata ad una matrice. Matrice rappresentativa di un'applicazione lineare. 4) Determinanti. Definizione e proprieta` dei determinanti. Regola di Cramer. Permutazioni. Determinante della trasposta di una matrice. Determinante di un prodotto. Inversa di una matrice. Determinante di un'applicazione lineare. 5) Prodotti scalari. Prodotto scalare e norma di vettori. Prodotti definiti positivi. 92 Disuguaglianza triangolare, disuguaglianza di Schwarz. Basi ortogonali. Procedura di ortonormalizzazione di Gram-Schmidt. Spazio duale. 6) Matrici e applicazioni bilineari. Forme bilineari. Forme quadratiche. Operatori simmetrici. Operatori hermitiani. Operatori unitari. Teorema di Sylvester. 7) Autovalori ed autovettori. Polinomi. Polinomio caratteristico di una matrice. Autovalori ed autovettori. Diagonalizzabilita`. Teorema di Hamilton-Cayley. Diagonalizzazione di applicazioni unitarie. Autovettori di applicazioni lineari simmetriche. Il teorema spettrale. Testo consigliato:Serge Lang, Algebra Lineare, Boringhieri. 05. LINGUA INGLESE (F49010) Crediti: 6 Docente: Prof.Huw Williams Vedi insegnamento “Inglese”attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 06.CALCOLO II (F49006) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Lo spazio euclideo n dimensionale. Rette e piani. Distanza, prodotto scalare e norma. Intorni di un punto. Punti interni, punti di accumulazione e punti di frontiera. Insiemi aperti, chiusi, e compatti. Calcolo differenziale in Rn: continuità, derivate parziali e differenziabilità, proprietà implicate dalla differenziabilità, gradiente e matrice hessiana, significato geometrico del gradiente, piano tangente al grafico di una funzione, teorema del differenziale totale e differenziabilità delle funzioni composte. Derivate e differenziali successivi, lemma di Schwarz, formula di Taylor arrestata al secondo ordine, matrice hessiana, massimi e minimi liberi, punti stazionari e teorema di Fermat, condizioni necessarie e condizioni sufficienti al secondo ordine perchè un punto stazionario sia estremante. Funzioni implicite, teorema di esistenza in, teorema di esistenza in grande. Estremi vincolati, e metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Calcolo integrale in Rn: definizione di integrale di Riemann nel piano e nello spazio. Calcolo di un integrale multiplo mediante integrazioni successive. Cambiamenti di variabili per integrali multipli, coordinate polari, cilindriche e sferiche. Equazioni differenziali: Prime nozioni. Problema di Cauchy per equazioni del primo ordine. Funzioni lipschitziane, e condizioni che implicano la lipscitzianità. Teorema di esistenza e unicità locale e globale. Integrazione di alcuni tipi di equazioni differenziali del primo ordine (a variabili separabili, lineari, di Bernoulli). Equazioni differenziali lineari di ordine n, il problema di Cauchy corrispondente, e equivalenza con il problema di Cauchy per un'equazione vettoriale del primo ordine. Struttura dello spazio delle soluzioni di un'equazione lineare di ordine n. Soluzione delle equazioni differenziali di ordine n a coefficienti costanti. Il metodo di variazione delle costanti arbitrarie. 93 Successioni e serie di funzioni. Convergenza semplice e convergenza uniforme. Condizione necessaria perchè una serie converga uniformemente, convergenza totale e convergenza uniforme e assoluta. Convergenza uniforme e continuità, integrabilità, e differenziabilità. Serie di potenze, raggio di convergenza, differenziabilità e integrabilità termine a termine delle serie di potenze. Serie di Taylor. Bibliografia M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa, Matematica - Calcolo Infinitesimale e Algebra Lineare, Zanichelli E. Giusti, Analisi Matematica 2, Bollati Boringhieri. 07. ALGEBRA I (F49007) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Previtali E-mail: [email protected] Scopo: Il filo conduttore del corso e' la fattorizzazione di polinomi a coefficienti interi. La scelta dell'argomento e' motivata del crescente interesse che risposte veloci a questo problema hanno in ambito applicativo sia a livello di sicurezza di trasmissione dei dati che per la compressione degli stessi. Dal punto di vista teorico la risoluzione del problema richiede l'introduzione di concetti molto importanti per l'Algebra Moderna. Modalita': Per sottolineare gli aspetti applicativi della Teoria il corso sara' corredato da esercizi risolti mediante l'ausilio di programmi di manipolazione simbolica quali Maple, Gap o Magma. L'intento e' di sottolineare l'interessante interazione tra Matematica e Computers a supporto della mia convinzione che la Matematica e' una Scienza "Sperimentale" e che anche lo studente possa arrivare ad enunciare delle proprie congetture in forza dei risultati ottenuti interrogando opportunamente il computer. Propedeuticita': E' consigliabile una buona conoscenza dei contenuti dei corsi d Matematica Discreta e di Algebra lineare Programma: 1) Richiami di Matematica Discreta: nozione di gruppo e monoide. Sottogruppi e sottogruppi normali; Esempi: gruppi simmetrici, alterni, diedrali e lineari generali; Concetto di prodotto di sottogruppi e loro permutabilita'; Azioni di gruppi su insiemi; Azione di coniugio, regolare destra, di permutazione; Esistenza di elementi di ordine primo o Lemma di Cauchy; I tre Teoremi di Sylow; L'inverso del Teorema di Lagrange. 2) Richiami sull'algoritmo euclideo; Analisi della sua complessita'; Teorema Cinese del resto e struttura dell'anello delle classi di resto modulo n; 94 Metodo di Lagrange; Metodo di Newton; Interpolazione Polinomiale; Differenze Divise. 3) Sviluppi in base p; Sviluppi p-adici dei razionali; Interi e Numeri p-adici; Norma p-adica e completamenti; Numeri algebrici e loro sviluppi p-adici. 4) Teoria del Risultante; Discriminanti; Relazioni col calcolo del Massimo comun divisore di polinomi. 5) Polinomi primitivi e Lemma di Gauss; Metodo di Kronecker; Criteri di irriducibilita': Eisenstein; Polinomi ciclotomici; Esistenza di campi finiti e loro costruzione come anelli quoziente; Funzione di Moebius e teorema di Inversione; Conteggio dei polinomi irridicibili di dato grado; Riduzione in forma priva di quadrati; Metodo di Berlekamp; Lemma di Hensel-Newton; Teoremi di Zassenhaus, Cantor, Mignotte, Gerschgorin; Fattorizzazione sugli interi. 6) Radici dell'unita'; Convoluzione; Matrici circolanti; Trasformata rapida di Fourier; Costo della moltiplicazione di interi; Metodi di Karatsuba e Schoenhage-Strassen. Testi: Dispense distribuite nel corso reperibili sotto http://scienze-como.uninsubria.it/previtali/Teaching.html L. Childs, "Algebra, un'introduzione concreta", ETS. J. Cohen, "Computer algebra and symbolic computation. Vol 1 Elementary algorithms" AK Peters. J. Cohen, "Computer algebra and symbolic computation. Vol 2 Mathematical methods" AK Peters. H. Kurzweil, B.Stellmacher, "Theorie der endlichen Gruppen", Springer-Verlag. J. von Zur Gathen, J. Gerhard, "Modern Computer Algebra", Cambridge University Press. 08.GEOMETRIA I (F49008) Crediti: 6 Metriche su un insieme, e loro proprietà. Esempi. Punti interni, esterni, di frontiera e di accumulazione. Insiemi aperti e chiusi, e loro proprietà. Chiusura e parte interna di un insieme. Continuità di funzioni, e descrizioni equivalenti. Continuità e successioni. 95 Continuità uniforme. Metriche topologicamente equivalenti, e metriche equivalenti. Successioni a valori in uno spazio metrico, convergenza e successioni di Cauchy. Proprietà delle successioni di Cauchy. Spazi completi. Esempi. Teorema del completamento. Teorema delle contrazioni di Banach. Topologia su un insieme. Esempi. Insiemi aperti e chiusi. Intorni di un punto. Punti interni, esterni di frontiera e di accumulazione. Chiusura di un insieme, e proprietà. Basi e sottobasi di una topologia. Funzioni continue, e caratterizzazioni equivalenti. Omeomorfismi. Assiomi di numerabilità, spazi primo e secondo numerabili, spazi separabili. Teorema di Lindeloff. Topologia debole generata da una famiglia di applicazioni. Sottospazi e topologia ereditata. Prodotti. Basi di un prodotto cartesiano. Funzioni definite o a valori in un prodotto cartesiano. Relazioni di equivalenza su un insieme e quozienti. Proprietà universale della topologia quoziente. Assiomi di separazione: spazi T0, T1, T2 (o di Hausdorff), T3 (o regolari), T4 (o normali). Proprietà degli spazi T1 e T2. Assiomi di separazioni e sottospazi, prodotti e quozienti. Compattezza, e proprietà. Teorema di Heine Borel sulla caratterizzazione dei compatti di R. Compattezza e funzioni continue, teorema di Weiestrass. Teorema di Tychonoff sulla compattezza dei prodotti cartesiani. Compattezza numerabile, proprieta’ di Bolzano Weiestrass, compattezza per successioni e relative implicazioni. Compattezza negli spazi metrici. Compattezza e continuità uniforme: teorema di Heine-Cantor. Spazi localmente compatti. Compattificazione ad un punto di Alexandroff. Connessione. Proprietà equivalenti. Connessione degli intervalli in R. Connessione di prodotti e quozienti. Connessione e funzioni continue. Componenti connesse, e loro proprietà. Testi segnalati: C. Kosniowski , Introduzione alla Topologia Algebrica, Zanichelli. V. Checcucci, A. Tonioli, E. Vesentini, Lezioni di Topologia Generale, Feltrinelli. Simmons, Introduction to Topology and Modern Analysis, McGraw Hill. S.A. Morris, Topoloogy without tears, appunti disponibili alla URL http://uob-community.ballarat.edu.au/~smorris/topology.htm H.L. Royden, Real Analysis, Mac Millan. 09 PROBABILITÀ I (F49003) Crediti: 6 Docente: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Teoria elementare della probabilità. Spazi equiprobabili e metodi combinatrici. Eventi indipendenti e probabilità condizionate. Teorema di Bayes. Variabili aleatorie discrete. Distribuzione e densità di una variabile aleatoria. Valore atteso, varianza e covarianza. Legge dei grandi numeri. Teorema di De Moivre Laplace. 96 10. PROGRAMMAZIONE II (F49009) Crediti: 6 Docente: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Programmazione II (con laboratorio)”attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 11.ANALISI MATEMATICA I (F49011) Crediti: 6 Docente: Prof.Alberto Setti E-mail: [email protected] Limiti superiori e inferiori. Successioni di funzioni. Convergenza puntuale e convergenza uniforme. La condizione di Cauchy per la convergenza uniforme. Teorema del doppio limite e corollari Integrazione termine a termine. Derivazione termine a termine. Serie in C. Il criterio della radice rivisitato. Convergenza semplice, uniforme e totale delle serie di funzioni. Serie di potenze. insieme di convergenza e raggio di convergenza, continuita'delle serie di potenze. Funzioni complesse di variabili complesse. Derivate e primitive in C.Derivata di una serie di potenze. Infinita derivabilita’ delle serie di potenze. Primitive di una serie di potenze. Somma, prodotto per uno scalare e prodotto secondo Cauchy di serie di potenze. Formula di sommazione per parti. Criterio di Dirichlet. Teorema di Abel. Teorema di scambio dell'ordine di sommazione in una serie doppia assolutamente convergente. Espandibilta’ di una serie di potenze si puo' espandere in serie di potenze con centro in un qualunque punto interno dell'insieme di convergenza. Serie di Taylor. Condizione necessaria e sufficiente per la convergenza. Criterio di Weierstrass. Sviluppi notevoli. La serie binomiale. Le funzioni esponenziali e trigonometriche in campo complesso. La formula di Eulero, e le proprieta' dell'esponenziale come conseguenza dell'espansione in serie. Spazi vettoriali e spazi normati. Spazi di Banach. Le disuguaglianze di Holder e di Minkowski in Rn e in Cn. Lo spazio C([0,1]). Completezza di Rn e di C([0,1]). Condizione necessaria e sufficiente perche' uno spazio normato sia di Banach e' che ogni serie assolutamente convergente converga. Operatori lineari e funzionali lineari continui. Definizione di norma in B(X,Y) e in X*. Condizione necessaria e sufficiente per la completezza di B(X,Y). Gli spazi lp, c, e co, e loro completezza. Gli spazi Ck([a,b]). Definizione di norma e completezza. Norme equivalenti. Spazi normati finito dimensionali e localmente compatti. Il teorema di Ascoli Arzela'. Spazi di Hilbert. Prodotto scalare, disuguaglianza di Cauchy-Schwarz e norma indotta. Disuguaglianza del parallelogramma e caratterizzazione delle norme indotte da un prodotto scalare. Ortogonalita', e sistemi ortonormali. Disuguaglianza di Bessel. Sistemi ortonormali completi e condizioni equivalenti. Esistenza di una base ortonormale. Teorema di Riesz Fisher. Richiami su equazioni differenziali ordinarie e relativo problema di Cauchy. Equivalenza del problema di Cauchy con un'equazione integrale. Esempi che illustrano che la soluzione 97 e' solo locale e non necessariamente unica. Definizione di soluzioni epsilon-approssimate. Esistenza di soluzioni epsilon-approssimate. Teorema di Peano di esistenza di almeno una soluzione del problema di Cauchy. Funzioni lipschitziane e lipschitziane in una variabile (localmente) uniformemente rispetto ad un'altra. Il lemma di Gronwall. Dimostrazione del teorema di esistenza e unicita' locale. Definizione di prolungamento di soluzioni. Esistenza di soluzioni massimali. Comportamento delle soluzioni massimali agli estremi dell'intervallo di definizione. Funzioni a crescita sublineare su una striscia e teorema di esistenza in grande. Esempi di studio qualitativo. Algebre e sigma-algebre di insiemi. Esempi. sigma-algebra generata da una famiglia di insiemi e sigma-algebra di Borel. Misure finitamente additive su un'algebra e misure su una sigma-algebra. Prime proprieta': monotonia, subadditivita', continuita' interna ed esterna. Esempi. Misura esterna su R e Rn. Misure esterne. Insiemi misurabili rispetto a una misura esterna, e la relativa sigma-algebra. Misurabilita' di intervalli e insiemi aperti rispetto alla misura di Lebesgue. Invarianza per traslazioni della misura di Lebesgue. Caratterizzazione di insiemi Lebesque misurabili. Il primo principio di Littlewood. L'insieme ternario di Cantor. Un esempio di insieme non misurabile secondo Lebesgue. Funzioni misurabili. Proprieta' delle funzioni misurabili. Funzioni a valori reali estesi. Proprieta' aritmetiche delle funzioni misurabili. Misurabilita' di sup e inf liminf limsup$ e lim di una successione di funzioni misurabili a valori reali estesi. Funzioni semplici e approssimazione di funzioni misurabili mediante funzioni semplici . Definizione di integrale di una funzione semplice nulla fuori da un insieme di misura finita o non negativa. Prime proprieta' dell'integrale di una funzione semplice non negativa. La misura indotta da una funzione semplice non negativa. Additivita' dell'integrale di funzioni semplici non negative. Integrale di funzioni misurabili non negative. Prime proprieta' dell'integrale (omogeneita', positivita'..). Teorema di convergenza monotona. Additivita' dell'integrale. Integrazione per serie di funzioni misurabili non negative. La misura indotta da una funzione misurabile non negativa. Il lemma di Fatou. Integrale di funzioni a valori complessi e proprieta' dell'integrale. Il teorema di convergenza dominata. Insiemi di misura nulla e propieta' che valgono quasi ovunque. Completamento di una misura. Riformulazione dei teoremi di convergenza supponendo che le ipotesi siano verificate solo quasi ovunque. Teorema di integrazione per serie. Teoremi di annullamento, e assoluta continuita' dell'integrale. Confronto tra l'integrale di Riemann e l'integrale di Lebesgue. Lo spazio L1. Completezza. Convergenza in L1 e convergenza quasi ovunque. Testi segnalati W. Rudin, Principi di Analisi Matematica, Mc. Graw Hill W. Rudin, Analisi Reale e Complessa, Boringhieri 12.GEOMETRIA II (F49012) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Pigola E-mail: [email protected] 1. Archi e connessione per archi. Definizione di arco e connessione per archi (p.a.). Connessione p.a. e mappe continue. Connessione p.a. di spazi unione e prodotto. Componenti connesse p.a.. Locale connessione p.a. e caratterizzazione degli spazi 98 localmente connessi p.a.. Confronto tra connessione e connessone p.a.. Invarianza topologica del numero di componenti connesse p.a.. 2. Omotopia d'archi e prodotto di classi d'omotopia d'archi . Definizione di omotopia e omotopia relativa di due archi; proprieta' e differenze. Prodotto di classi di omotopia (relativa) d'archi. Proprieta' associativa, unita' destra e sinistra, inversa destra e sinistra. 3. Il gruppo fondamentale. Definizione di gruppo fondamentale di uno spazio puntato. Dipendenza e indipendenza dal punto base: il caso dei gruppi Abeliani. Omomorfismo indotto da una mappa continua e sue proprieta' funtoriali. Invarianza topologica del gruppo fondamentale. Gruppo fondamentale di uno spazio prodotto. Spazi semplicemente connessi; semplice connessione di uno spazio unione di aperti semplicemente connessi con intersezione connessa per archi. L'esempio di Sⁿ. Retrazioni e surjettivita' dell'omomorfismo indotto. 4. Rivestimenti I: sollevamenti e gruppo fondamentale di S¹ e RPⁿ. Definizione di rivestimento e rivestimento universale di uno spazio topologico. Rivestimenti (universali) di S¹ e RPⁿ, rivestimento di spazi prodotto X×Y. Proprieta' di sollevamento degli archi e delle omotopie relative. Il teorema di monodromia. La "corrispondenza di sollevamento" e calcolo dei gruppi fondamentali di S¹ e RPⁿ. Conseguenze: i gruppi fondamentali del toro ndimensionale Tm e del cilindro generalizzato Cm,n. Ulteriori proprieta' della mappa di rivestimento: mappa aperta e injettivita' dell'omomorfismo indotto. 5. Rivestimenti II: azioni di gruppi e gruppo fondamentale di uno spazio di orbite. Azione di un gruppo discreto sopra uno spazio topologico e spazio di orbite. Azioni libere e proprie, e costruzione di rivestimenti. Legame tra gruppo fondamentale dello spazio di orbitre e gruppo agente. Rivisitazione di S¹, Tⁿ, C1,n e RPⁿ, e calcolo dei rispettivi gruppi fondamentali. 6. Alcune applicazioni del gruppo fondamentale di S¹. Teorema del punto fisso di Brouwer e teorema di Borsuk-Ulam. 7. Tipo di omotopia di uno spazio topologico. Retrazione di deformazione e isomorfismo indotto. Equivalenza di omotopia di due spazi. Spazi contraibili e loro caratterizzazione. Invarianza del gruppo fondamentale per equivalenze omotopiche. Esempi di calcolo del gruppo fondamentale attraverso deformazioni omotopiche dello spazio. 8. Un rapido sguardo alla teoria dei gruppi e alle loro presentazioni. Generatori di un gruppo, parole e parole ridotte. Gruppi liberi e loro caratterizzazione universale. Teorema di rappresentazione di un gruppo generico come quoziente di un gruppo libero. Generatori e relazioni: presentazione di un gruppo. 9. Il teorema di Seifert-Van Kampen: ulteriori esempi di calcolo del gruppo fondamentale. Bibliografia: C. Kosniowski, Introduzione alla topologia algebrica. Ed. Zanichelli. 13.ALGEBRA II (F49013) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Previtali E-mail: [email protected] Scopo: nel corso si intendono approfondire concetti algebrici e probabilistici con particolare enfasi alle moderne applicazioni dell'algebra nella sicurezza delle trasmissioni (come pagare sul web), nella correzione degli errori nelle comunicazioni (masterizzare un CD) e nella compressione dei dati (inviare messaggi col cellulare). 99 Modalita': Per sottolineare gli aspetti applicativi della Teoria il corso sara' corredato da esercizi risolti mediante l'ausilio di programmi di manipolazione simbolica quali Maple, Gap o Magma. L'intento e' di sottolineare l'interessante interazione tra Matematica e Computers. Programma: 1) Problema fondamentale della Teoria dell'Informazione; Sistemi di comunicazione; Esempi di codici: codice di ripetizione, codice di Hamming. 2) Nozioni di Probabilita' elementare; Entropia; Canale simmetrico m-ario; Sphere Packing; Teorema di Shannon e realizzazione di codici ottimali. 3) Richiami di Matematica Discreta e Algebra Lineare; Nucleo ed Immagine di applicazioni lineari; Sottospazi e Codici lineari; Lunghezza, dimensione e distanza minima; Matrici generatrici e matrici di controllo; Caratterizzazione della distanza minima. 4) Rudimenti di Geometria proiettiva; Richiami sui campi finiti: esistenza, costruzione e proprieta' basilari; Codici di Hamming e codici di Hamming estesi; Codici ciclici; Teorema di Prangue e ideali in anelli quoziente di polinomi; Fattorizzazione di polinomi e insiemi ciclotomici. 5) Polinomio enumeratore omogeneo e non-omogeneo; Teorema di MacWilliams e di Delsarte; Testi: Dispense distribuite nel corso reperibili sotto http://scienze-como.uninsubria.it/Previtali/Teaching.html L. Childs, "Algebra, un'introduzione concreta", ETS. J.H. Hall "Notes in Coding theory", University of East Lansing. W. C. Huffman, V. Pless "Fundamentals of Error-Correcting codes", Cambridge University Press. F. J. MacWilliams, N.J. Sloane, "The theory of Error-Correcting codes", North-Holland. J. van Lint "An Introduction to coding theory", GTM Springer Verlag. W. Willems, "Codierungstheorie". 14.ANALISI NUMERICA I (F49015) Crediti: 6 Docente: Prof.Marco Donatelli E-mail: [email protected] Rappresentazione dati numerici: numeri in virgola fissa, numeri in virgola mobile. Precisione di macchina. Errore di rappresentazione. Errore inerente e coefficiente di amplificazione: il caso delle operazioni elementari. Errore di approssimazione. Nozione di algoritmo. Errore algoritmico. Uso dei grafi nell'analisi dell'errore (esempi elementari). 100 Nozione di complessità algoritmica. Esempio: schema di Horner per la valutazione di un polinomio e della sua derivata. Metodi iterativi per il calcolo delle radici di una funzione reale di variabile reale. Metodo di bisezione. Metodi generali di punto fisso: teorema delle contrazioni e ordine di convergenza (convergenza alternata e monotona). Metodo delle corde e delle secanti. Metodo di Newton: ordine di convergenza e teorema di convergenza globale. Criteri di arresto. [Il calcolo di 1/x, (x non nullo) tramite il metodo di Newton con soli prodotti]. Localizzazione degli zeri di un polinomio tramite successioni di Sturm: algoritmo Euclideo. Richiami di algebra lineare, teoria delle matrici e norme vettoriali e matriciali. Metodi diretti per il calcolo della soluzione di un sistema lineare Ax=b. La fattorizzazione LU e sue varianti. Il metodo di Gauss e le strategie di Pivot (parziale e totale). Condizionamento del problema. Errore algoritmico del metodo di Gauss e varianti. Metodo di Gauss e di Cholesky per matrici definite positive. Verifica algoritmica di definita positività. Fattorizzazione QR: le matrici di Householder e di Givens. Metodi iterativi per il calcolo della soluzione di un sistema lineare Ax=b. Schema generale e teorema di convergenza (dimostrazione di Householder): legame tra raggio spettrale e tasso di convergenza. Il metodo di Jacobi e di Gauss-Seidel. Teoremi di localizzazione degli autovalori (Gerschgorin I, II e III). Applicazioni alla localizzazione di radici di polinomi (matrici di Frobenius o compagne). Teoremi di convergenza per i metodi di Jacobi e di Gauss-Seidel. Il metodo di Gauss-Seidel con rilassamento. Teoremi di convergenza nel caso tridiagonale (Jacobi, Gauss-Seidel, rilassamento). Altre applicazioni: Il caso non lineare; metodi di punto fisso e metodo di Newton. Sistemi sovradeterminati. Minimi quadrati. Applicazioni alla ricostruzione con dati discreti. Calcolo autovalori ed autovettori. Riduzione in forma di Hessenberg superiore. Il metodo di Hyman. Riduzione di matrici Hermitiane in forma tridiagonale Hermitiana. Calcolo autovalori tramite successioni di Sturm. Proprietà degli autovalori di matrici tridiagonali irriducibili Hermitiane (interallacciamento di Cauchy forte). Metodo delle potenze e varianti. Sensibilità degli autovalori: teorema di Bauer-Fike; il caso non normale (correzione di blocchi di Jordan). Il calcolo di radice dominante di un polinomio: metodo di Bernoulli e relazioni con il metodo delle potenze su matrici di Frobenius. Cenni al metodo QR. Implementazione in MATLAB (o in FORTRAN 90) dei principali algoritmi trattati nel corso e verificadelle "previsioni della teoria". 15. INFORMATICA I (F49016) Crediti: 6 Docente: Prof.Nicoletta Sabadini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Algoritmi e strutture dati I (con laboratorio)”attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 16. ANALISI MATEMATICA II F49017) Crediti: 6 Docente: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] 101 Argomenti trattati nel corso: Complementi alla teoria delle funzioni di più variabili reali. Integrali di funzioni di più variabili reali. Integrazione su curve e superfici. Teoremi di Green, Sokes e Gauss. Serie e integrali di Fourier. Bibliografia: Ricci – Bacciotti Lezioni di Analisi Matematica 2 Editrice Levrotto & Bella / Torino 17.GEOMETRIA III (F49018) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Pigola E-mail: [email protected] 1. Preliminari topologici. Locale compattezza. Primo e secondo assioma di numerabilità. Paracompattezza. Costruzione di una esaustione relativamente compatta in spazi paracompatti. Definizione di varietà topologica e indipendenza degli assiomi. 2. Varietà differenziali. Struttura differenziale su di una varietà topologica e definizione di varietà differenziale astratta. Costruzione dei primi esempi. 3. Applicazioni differenziabili e partizioni dell'unità. Definizione e proprietà di mappe differenziabili tra varietà. Definizione di gruppi di Lie. Diffeomorfismi e cenno al problema delle strutture differenziali non diffeomorfe. Partizioni dell'unità subordinate ad un ricoprimento aperto: definizione e teorema di esistenza. Prime applicazioni delle partizioni dell'unità. 4. Alcuni risultati di calcolo in più variabili. I teoremi della funzione inversa, della funzione implicita e del rango per applicazioni tra spazi Euclidei. Rango di una applicazione tra varietà differenziali. Rilettura e alcune conseguenze dei teoremi della funzione inversa e del rango su varietà differenziali. 5. Teoria delle sottovarietà. Immersioni, sottovarietà immerse, imbedding e loro relazioni. Proprietà di n-sottovarietà; sottovarietà regolari. Legame con le sottovarietà imbedded. Sottogruppi di Lie. Costruzione di varietà differenziali come pre-immagine di un punto mediante una applicazione differenziabile. Il teorema di imbedding di Whitney nel caso di dimensione grossolana. Cenno alla tecnica delle proiezioni iperpiane per la riduzione della dimensione dello spazio ambiente. 6. Spazio tangente e spazio cotangente. Classi di curve su varietà differenziali e definizione di spazio tangente. Differenziale di una mappa C1 tra varietà lisce e sue proprietà. Spazio cotangente e co-differenziale di una mappa C1. 7. Breve cenno alla teoria locale delle superfici di R³. Prima forma fondamentale, lunghezze e distanza intrinseca. Superfici orientabili e mappa di Gauss. Seconda forma fondamentale, curvature Gaussiana e media. Interpretazione del segno della curvatura Gaussiana. 18 FISICA I (F49014) Crediti: 8 (6+2) Docente: Sergio Cacciatori/Giovanna Tissoni E-mail: [email protected];[email protected] 102 Vedi insegnamento “Fisica” attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica e chimica industriale. 19. COMPLEMENTI DI FISICA I (F49019) Crediti: 4 Docente: Prof.Vincenzo Benza E-mail: [email protected] . Vedi insegnamento “Termodinamica e teorie cinetiche” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 20.PROBABILITA’ II (F49020) Crediti: 6 Docente: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Teoria della misura e di integrazione astratta. Convergenza in probabilità, in media, media quadratica, quasi certa e in distribuzione. Lemmi di Borel-Cantelli e convergenza di serie aleatorie. Leggi (debole/ forte) dei grandi numeri. Funzioni caratteristiche. Teorema centrale del limite. Cammini aleatori. Martingale e catene di Markov. Bibliografia Dispense distribuite dal docente Alan Karr, Probability, Springer Verlag, 1993. Rick Durrett, Probability. Theory and Examples, Wadsworth and Brooks, 1991. W.Rudin, Analisi Reale e Complessa 21 SISTEMI DINAMICI (F49021) Crediti: 6 Docente: Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] . Vedi insegnamento “Meccanica analitica” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 22.METODI MATEMATICI DELLA FISICA (F49022) Crediti: 6 Docente: Prof.Italo Guarneri E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Matematica III” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 23.ANALISI NUMERICA II (F49023) Crediti: 6 Docente:Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] 103 Approssimazione di funzioni ed interpolazione. Interpolazione polinomiale: esistenza, unicità e rappresentazione dell'errore di approssimazione. Forma di Lagrange. Formule ricorsive e algoritmo di Aitken. Rappresentazione e algoritmo di Newton. Costi computazionali. Errore inerente: ruolo delle costanti di Lebesgue. Approssimazione polinomiale in norma infinito. Teorema di Weierstrass. Risultati "negativi" in assenza di regolarità. Stime di Jackson. Relazioni tra la migliore approssimazione, l'interpolazione, la distribuzione dei nodi e le costanti di Lebesgue: caso equispaziato (esempio di Runge) e nodi di Chebyshev. Spazi "spline" e interpolazione. Esistenza, unicità e calcolo della spline interpolante cubica (naturale, completa e periodica). Errore di approssimazione (approssimazione simultanea delle derivate). Aspetti geometrici dell'approssimazione: località numerica e minima curvatura globale (confronti col caso polinomiale e lineare a tratti). Interpolazione trigonometrica. Trasformata discreta di Fourier diretta ed inversa. Proprietà algebriche della matrice di Fourier: algoritmi veloci di calcolo FFT (Fast Fourier Transform). Tecnica ricorsiva e tecnica iterativa basata su decomposizioni tensoriali. Applicazioni a convoluzioni polinomiali veloci ed prodotto matrice-vettore veloce con strutture Circolante, Toeplitz e Hankel. Minimi quadrati discreti. Tecnica basata sulle equazioni normali ed algoritmo QR: analisi e confronti in termini di accuratezza e costo computazionale. Polinomi ortogonali: esistenza, unicità e relazione ricorrente a tre termini. Zeri dei polinomi ortogonali: localizzazione, interallacciamento forte e calcolo. I casi classici: Legendre, Chebyshev di prima e seconda specie, Laguerre ed Hermite. Minimi quadrati continui (importanza del peso): esistenza, unicità e calcolo della funzione di migliore approssimazione ai minimi quadrati. Errore di approssimazione per la funzione di migliore approssimazione ai minimi quadrati. Implementazione in MATLAB (o FORTRAN 90) dei principali algoritmi trattati nel corso e verifica delle "previsioni della teoria". 24.ANALISI NUMERICA III (F49024) Crediti: 6 Docente: Prof.Marco Donatelli E-mail: [email protected] Integrazione numerica. Generalità sui procedimenti di integrazione approssimati: teorema "convergenza = consistenza e stabilità" per formule di integrazione (Teorema di PolyaSzego). Il caso delle formule di Newton-Cotes semplici e composte: instabilità per gradi maggiori di 7. Le formule Newtoniane composite: analisi dettagliata delle formule e dell'errore per il caso delle formule dei trapezi e di Cavalieri-Simpson. Formule Gaussiane con pesi classici: massimalità dell'ordine di consistenza e stabilità delle formule. Rappresentazione dell'errore ed esempi. Sviluppi asintotici ed estrapolazione nel metodo dei trapezi compositi. Confronti con le formule Gaussiane. Risoluzione numerica di problemi di Cauchy. Metodi ad un passo espliciti: Eulero esplicito, metodo del punto medio, RungeKutta. Metodi impliciti: Eulero implicito, metodo dei trapezi. Teorema generale di convergenza. Questioni implementative nei metodi impliciti. Metodi multistep espliciti ed impliciti: formule di Adams-Bashforth, Adams-Moulton, Nystrom, BDF (problemi stiff). La A-stabilità. Confronti tra le classi di metodi. Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali: equazioni ellittiche, iperboliche e paraboliche. 104 Differenze Finite e Metodi variazionali (Elementi Finiti) per problemi differenziali al contorno: caso monodimensionale e bidimensionale. Teoremi di convergenza. Osservazioni sui problemi di algebra lineare connessi. Implementazione in MATLAB (o FORTRAN 90) dei principali algoritmi trattati nel corso e verifica delle "previsioni della teoria". 25.FISICA MATEMATICA (F49025) Crediti: 6 Docente: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Ateneo alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3470 26. EQUAZIONI DIFFERENZIALI DELLA FISICA MATEMATICA (F49042) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] 1) Definizione di equazione alle derivate parziali e di soluzione (classica). Esempi di equazioni alle derivate parziali della fisica matematica. equazioni alle derivate parziali lineari del primo ordine e loro soluzione tramite equazioni differenziali ordinarie. Condizioni iniziali e al bordo. Problemi ``ben posti''. 2) L'equazione delle onde sulla retta. Formula di D'Alembert. Il principio di causalita’: dominio di influenza e di dipendenza. Conservazione dell'energia. L'equazione delle onde come sistema Hamiltoniano infinito dimensionale. Onde sferiche. 3) L'equazione del calore sulla retta. Il principio del massimo. Il metodo dell'energia. Unicita’ e stabilita’ delle soluzioni. Calcolo della soluzione fondamentale. Connessione con la camminata aleatoria. Teorema di esistenza con condizioni iniziali continue a tratti e limitate. 4) L'equazione del calore nello spazio: esistenza e unicita’ nel problema di Cauchy. Il principio del massimo. 5)Medie sferiche e equazione di Darboux. La formula di Kirchhoff per la soluzione dell'equazione delle onde nello spazio. La conservazione dell'energia. Il principio di Huygens. Il metodo della discesa di Hadamard e la formula di Poisson. Decadimento temporale delle soluzioni. L'equazione delle onde con una sorgente esterna e il principio di Duhamel. Il problema di Cauchy con dati iniziali assegnati su una superficie di tipo tempo. Superfici caratteristiche e propagazione delle singolarita’. 6) Definizione di distribuzione. La delta di Dirac. La distribuzione ‘’valore principale''. Convergenza di distribuzioni. Le distribuzioni 1/(x+i0) e 1/(x-i0). Derivata di una distribuzione e sue proprieta’. Trasformata e anti--trasformata di Fourier per funzioni a decrescenza rapida. Convoluzione. Lo spazio delle distribuzioni temperate. Trasformata di Fourier e convoluzione per distribuzioni temperate. Soluzioni fondamentali per gli operatori differenziali lineari a coefficienti costanti e loro utilizzo per la risoluzione delle equazioni alle derivate parziali. Esempi: l'equazione di Laplace, l'equazione del calore, l'equazione delle onde. 105 7) Le equazioni delle onde e del calore sull'intervallo. Condizioni di Dirichlet, Neumann e Robin. Serie di Fourier. Condizioni al bordo Simmetriche. Diseguaglianza di Bessel ed eguaglianza di Parseval. Convergenza delle serie di Fourier: convergenza puntuale, convergenza uniforme, convergenza in media quadratica. Applicazione ai problemi di Dirichlet inomogenei. 8) Prima identita’ di Green. Funzioni armoniche. Il teorema del valor medio. Principio del massimo e unicita’ del problema di Dirichlet per l'equazione di Laplace. Il principio di Dirichlet. Approssimazione di Rayleigh--Ritz. Unicita’ e principio di Dirichlet per il problema di Neumann per l'equazione di Laplace. Seconda identita’ di Green. La formula di rappresentazione delle funzioni armoniche. Funzioni di Green per un dominio regolare: esistenza e unicita’. Formula di rappresentazione della soluzione del problema di Dirichlet per l'equazione di Laplace: caso omogeneo ed inomogeneo. Simmetria della funzione di Green. Funzioni di Neumann per un dominio regolare. Formula di rappresentazione della soluzione del problema di Neumann per l'equazione di Laplace: caso omogeneo ed inomogeneo. 9) Le equazioni delle onde e del calore su un dominio limitato. Il problema agli autovalori per il Laplaciano su un dominio limitato. Serie di Fourier generalizzate. L'equazione delle onde in un disco piano. Equazioni differenziali di Bessel e funzioni di Bessel. Il problema agli autovalori per la palla. Equazioni differenziali di Legendre, Polinoni di Legendre e funzioni associate. 10) Autovalori, autofunzioni e minimi del funzionale dell'energia. Il principio Maximin. Comportamento asintotico degli autovalori di Dirichlet. Bibliografia W. Strauss, Partial Differential Equations, Wiley F. John, Partial Differential Equations, Springer R. Strichartz, A guide to distribution theory and Fourier transform, CRC press 27. INFORMATICA II (F49026) Crediti: 6 Docente: Prof.Robert Walters E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Computazione simbolica” attivato presso il corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 28.STATISTICA I (F49030) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Martinelli E-mail: [email protected] 1 Il modello e il campionamento 1.1 Inferenza per popolazioni con frequenze incognite 1.2 Il Modello statistico 1.3 Modelli Statistici Dominati 1.3.1 Modelli fondamentali 1.3.2 Modello esponenziale 106 1. Il processo e il principio di verosimiglianza 2 La stima puntuale 2.1 Definizioni 2.2 Metodi di ricerca degli stimatori 2.2.1 Il metodo dei momenti 2.2.2 Il metodo della massima verosimiglianza 2.2.3 I metodi di minimizzazione della distanza 2.3 Proprietà degli stimatori su campioni finiti 2.3.1 Concentrazione ed accuratezza 2.3.2 L’errore quadratico medio 2.4 Stimatori non distorti (Il caso unidimensionale) 2.4.1 Stimatori UMVUE 2.4.2 L’informazione di Fisher e il teorema di Cramér-Rao 2.4.3 Le statistiche sufficienti, minimali e complete 2.4.4 Come migliorare uno stimatore 2.5 Gli stimatori non distorti (il caso multidimensionale) 2.5.1 Gli stimatori UMVUE 2.5.2 L’informazione di Fisher 2.6 Gli stimatori empirici 2.7 La consistenza 3 La verifica di ipotesi 3.1 La teoria di Neyman e Pearson 3.1.1 Test di ipotesi semplici contro semplici 3.1.2 Test di ipotesi unilaterali 3.1.3 Test di ipotesi composte 3.1.4 I test alpha-similari 3.2 I test di significatività 3.2.1 Il rapporto delle verosimiglianze 4 Insiemi di confidenza 4.1 Nozioni preliminari 4.2 Metodi per la determinazione degli intervalli di confidenza 4.2.1 Metodo della quantità pivotale 4.2.2 Intervalli per grandi campioni 4.2.3 Intervalli di lunghezza minima Relazione tra intervalli di confidenza e test di ipotesi statistiche Riferimenti bibliografici Mood A.M., Graybill F.A., Boes D.C.,”Introduzione alla statistica”, McGraw Hill, 1988 Piccolo, D., ”Statistica”, Il Mulino, 2000 M. J. Schervish, “Theory of statistics”, Springer, New York, 1995 D. Dacunha-Castelle, M. Duflo, “Probabilités et statistiques. Tome 1”, Masson, Paris, 1982 29 ECONOMIA MATEMATICA I (F49028) Crediti: 6 Docente: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] 107 Questo modulo ha lo scopo di presentare alcuni strumenti matematici di rilevante importanza nella matematica applicata alle scienze economiche e sociali. Elementi di Analisi Convessa: insiemi convessi e loro proprietà, teoremi di separazione, funzioni convesse e loro proprietà, sottodifferenziale per funzioni convesse. Programmazione Matematica: programmazione non lineare in ipotesi di differenziabilità (con vincoli di uguaglianza e disuguaglianza, Teorema di Kuhn – Tucker), programmazione convessa, introduzione all’ottimizzazione vettoriale. Bibliografia: Introduzione alla teoria dei giochi G. Costa, P.A. Mori Il Mulino, 1994 30 STATISTICA II (F49038) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Martinelli E-mail: [email protected] 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Introduzione alle serie storiche 1. Esempi di serie storiche 2. Analisi classica delle serie storiche 3. Processi stocastici stazionari Processi del secondo ordine 1. Definizioni ed esempi 2. Processi ad incrementi ortogonali e integrale stocastico 3. La funzione di covarianza Processi stocastici stazionari del secondo ordine 1. La funzione di covarianza 2. I teoremi di Herglotz e di Bochner 3. La rappresentazione, il processo spettrale e la decomposizione spettrale Flitraggio e previsione di processi stazionari 1. Filtraggio di processi stazionari 2. La previsione su orizzonte finito I processi autoregressivi a media mobile (ARMA) Statistica per processi del secondo ordine 1. La stima delle funzioni di media e covarianza (proprietà asintotiche) 2. Il problema dell'identificazione (stima preliminare) 3. La stima dei parametri nei modelli ARMA 4. I modelli ARMA integrati e stagionali 5. La stima dello spettro La previsione con i processi ARMA Riferimenti bibliografici D. Piccolo, ”Introduzione all'analisi delle serie storiche”, Carocci ed., 1990 T. Di Fonzo, “Serie storiche economiche ”, Carocci ed., 2005 P. J. Brockwell, R. A. Davis, “Introduction to time series and forecasting”, Second edition, Springer, New York, 2002 P. J. Brockwell and R. A. Davis, “Time series: theory and methods”, Second edition, Springer, New York, 1991 108 31 TEORIA DEI CODICI (F49045) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Previtali E-mail: [email protected] Scopo: nel corso si intendono approfondire concetti algebrici e probabilistici introdotti nel corso di Algebra II. Verra' data piu' enfasi alla costruzione di codici che trovano applicazioni in vari ambiti della vita quotidiana e al problema della decodifica. Si mostreranno interrelazioni tra settori quali la Combinatoria, la Teoria dei Gruppi, la Geometria Finita, la Geometria Algebrica, la Teoria dei Numeri e la Teoria dei Codici. Modalita': Per sottolineare gli aspetti applicativi della Teoria il corso sara' corredato da esercizi risolti mediante l'ausilio di programmi di manipolazione simbolica quali Maple, Gap o Magma. L'intento e' di sottolineare l'interessante interazione tra Matematica e Computers. Propedeuticita': Il corso presuppone contenuti solitamente impartiti nei corsi di Matematica Discreta, Algebra I e II. Programma 1) Costruzioni di nuovi codici a partire da vecchi: puncturing, extending, shortening, direct sums; Codici di Hamming; Codici di Golay, Gruppi di Mathieu e disegni di Steiner; Cenni alla teoria dei gruppi molteplicitamente transitivi. 2) Richiami sui codici ciclici; Costruzione di codici estendendo o restringendo gli scalari; Codici BCH: loro applicazione nella ricostruzione di immagini astronomiche e nella masterizzazione dei CD e DVD; Gli algoritmi di decodifica di Peterson-Gorenstein-Zierler, Berlekamp-Massey, Sugiyama e Sudan-Guruswami. 3) Rudimenti di Teoria Algebrica dei Numeri; Codici a residuo quadratico. 4) Codici Autoduali; Teorema di Gleason-Pierce-Ward; Polinomi di Gleason; Alcuni esempi di codici autoduali. 5) Codici definiti su classi di resto; Classi di resto modulo 4; Anelli di Galois; Codici non-lineari di Kerdock e Preparata. 6) Codici ottenuti con metodi di Geometria Algebrica; Codici di Reed-Solomon generalizzati; Codici di Goppa; Limite di Gilbert-Varshamov. 7) Determinazione del covering radius; Vari limiti sulla cardinalita' massima di codici lineari e non con prefissata lunghezza e distanza minima; Limite del singoletto; Limite di Plotkin; 109 Limiti di Johnson; Codice di Robinson-Nordstrom; Tecniche di programmazione lineare discreta e cenni alla Teoria delle Basi di Groebner. Testi: Dispense distribuite nel corso reperibili sotto http://scienze-como.uninsubria.it/Previtali/Teaching.html P. J. Cameron, "Polynomial aspects of codes, matroids and permutation groups", reperibile dal sito del Dipartimento di Matematica del Queen Mary College of London. L. Childs, "Algebra, un'introduzione concreta", ETS. J.H. Hall "Notes in Coding theory", University of East Lansing. W. C. Huffman, V. Pless "Fundamentals of Error-Correcting codes", Cambridge University Press. F. J. MacWilliams, N.J. Sloane, "The theory of Error-Correcting codes", North-Holland. H. Stichtenoth, "Algebraic function fields and codes". J. van Lint "An Introduction to coding theory", GTM Springer Verlag. W. Willems, "Codierungstheorie". 32 COMPLEMENTI DI ANALISI (F49046) Crediti: 6 Docente: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile sul sitoWEB dell’Ateneo alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3470 33 PREPARAZIONE DI ESPERIENZE DIDATTICHE I (F49047) Crediti: 6 Vedi insegnamento “Laboratorio di Fisica I” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 34 PREPARAZIONE DI ESPERIENZE DIDATTICHE II (F49048) Crediti: 6 Docente: Prof.Daniele Faccio E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Laboratorio di Fisica II” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 110 CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Numero programma Algebra I 07 Algebra II 13 Algebra lineare 04 Analisi matematica I 11 Analisi matematica II 16 Analisi numerica I 14 Analisi numerica II 23 Analisi numerica III 24 Calcolo I 01 Calcolo II 06 Complementi di analisi 32 Complementi di Fisica I 19 Economia matematica I 29 Equazioni differenziali della fisica matematica 26 Fisica I 18 Fisica matematica 25 Geometria I 08 Geometria II 12 Geometria III 17 Informatica I 15 Informatica II 27 Lingua inglese 05 Matematica discreta 02 Metodi matematici della Fisica 22 Preparazione di esperienze didattiche I 33 Preparazione di esperienze didattiche II 34 Probabilità I 09 111 Probabilità II 20 Programmazione I 03 Programmazione II 10 Sistemi dinamici 21 Statistica I 28 Statistica II 30 Teoria dei codici 31 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Benenti Giuliano 04 Benza Vincenzo 19 Cacciatori Sergio 18 Casini Emanuele 09,20,29,32 Cazzaniga Franco 16 Citterio Maurizio 02 Donatelli Marco 14,24 Faccio Daniele 34 Gorini Vittorio 21 Guarneri Italo 22 Huw Williams 05 Mantica Giorgio 25 Martinelli Andrea 28,30 Pigola Stefano 12,17 Posilicano Andrea Previtali Andrea 06,26 07,13,31 Sabadini Nicoletta 15 Serra Capizzano Stefano 23 Setti Alberto Tini Simone 01,11 03,10 Tissoni Giovanna 18 Walters Robert 27 112 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como Corso di Laurea in Scienze Ambientali Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del Corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato a partire dall’anno accademico 2005/2006 il Corso di Laurea in Scienze Ambientali di durata triennale appartenente alla Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura (classe n.27) come accorpamento dei preesistenti Corsi di Laurea Triennali in Valutazione e Controllo Ambientale e di Scienze Ambientali. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il corso intende fornire le conoscenze di base, le capacità metodologiche e le competenze specifiche necessarie ad espletare un’attività lavorativa presso enti pubblici e privati, riguardante: • Il rilevamento, analisi e monitoraggio di parametri ambientali naturali e antropici per la previsione e mitigazione dei rischi naturali; • la progettazione, manutenzione e gestione operativa di sistemi ambientali per la conoscenza del funzionamento dell’ambiente naturale e per la programmazione territoriale; • la classificazione, l’analisi, il ripristino e la conservazione di ecosistemi acquatici e terrestri in base ai criteri della sostenibilità; • la valorizzazione di parchi e riserve naturali; • l’analisi e il monitoraggio di sistemi e processi ambientali ai fini della promozione della qualità dell’ambiente; • la valutazione delle pericolosità geologico-ambientali per la difesa del suolo; • la comprensione e la comunicazione di informazioni scientifiche legate alla protezione, alla tutela ed alla divulgazione ambientali. • la localizzazione, la diagnostica, la tutela ed il recupero dei beni ambientali. Albo Professionale Con il conseguimento della Laurea Triennale in Scienze Ambientali si potrà concorrere all’esame di ammissione agli albi professionali di “Biologo Junior” e di “Pianificatore Junior”. (DPR del 5 giugno 2001 n. 328) Accesso al Corso di Laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il Corso di Laurea in Scienze Ambientali non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. 113 Frequenza Il Corso di Laurea in Scienze Ambientali prevede la frequenza obbligatoria dei laboratori didattici. Articolazione del corso degli studi Il curriculum del Corso di Laurea in Scienze Ambientali prevede: • una formazione di base, svolta nel primo anno di corso • una formazione professionalizzante che viene svolta al secondo e terzo anno di corso nell’ambito di due curricula differenziati: CURRICULUM A) Dinamiche del territorio e rischi naturali CURRICULUM B) Qualità ambientale e rischio chimico Tali curricula prevedono: • l’interazione fra un ampio spettro di discipline di base, di discipline metodologiche e di processo, nonché di scienze economiche e giuridiche; • l’utilizzazione, in forma scritta e orale, della lingua inglese nell’ambito lavorativo; • esercitazioni di laboratorio ed attività pratiche sul campo per non meno di 20 crediti complessivi, dedicate in particolare alle metodiche sperimentali ed alla raccolta ed elaborazione dei dati; • l’obbligo di un tirocinio formativo. Il Corso di Laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 180 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico sotto riportato. Tali crediti formativi saranno integralmente riconosciuti ai fini di un eventuale proseguimento degli studi nell’ambito della Laurea Specialistica in Scienze Ambientali (classe 82/S) istituita presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Ordinamento didattico I ANNO Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa I Semestre Istituzioni di Matematiche MAT/05 6 A Chimica generale ed inorganica CHIM/03 6 A Biologia animale BIO/05 3 A+B Biologia vegetale BIO/01 6 B Fondamenti di Informatica INF/01 4 A 114 II Semestre Fisica generale FIS/04 6 A Geografia con laboratorio GEO/04 8 B CHIM/01 8 B AGR/01 5 C Chimica laboratorio analitica con Economia dell’ambiente CURRICULUM A - Dinamiche del territorio e rischi naturali II ANNO Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa I Semestre Chimica fisica dell’ambiente CHIM/02 6 A Elementi di Chimica organica CHIM/06 3 B BIO/05 6 B GEO/07 6 B IUS/10 5 C Zoologia Geologia Litologia e Laboratorio Diritto dell’ambiente di II Semestre Morfogenesi e Stratigrafia dell’Olocene con laboratorio GEO/04 8 B Ecologia generale ed applicata BIO/07 8 B Igiene industriale MED/44 6 C Cartografia ambientale informatizzata con laboratorio INF/01 6 A Botanica Sistematica BIO/02 6 B 115 III ANNO Laboratorio di Ecologia BIO/07 3 Tipologia di attività formativa B Fitogeografia BIO/03 5 B Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio GEO/07 7 B Laboratorio di Geologia GEO/03 8 B Geopedologia GEO/04 3 B Comunicazione ambientale GEO/04 3 B Chimica dell’ambiente CHIM/12 4 B Pianificazione del territorio ICAR/15 3 C Attività opzionali a scelta 9 D Preparazione della prova finale 3 E Lingua Inglese 6 E Tirocinio 12 F Certificazione ambientale e legge 626 su ambiente e natura 2 F Insegnamenti Settore scientifico disciplinare TOTALE Crediti 180 CURRICULUM B – Qualità ambientale e rischio chimico II ANNO Insegnamenti Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa I Semestre Chimica fisica dell’ambiente CHIM/02 6 A Chimica organica ambientale CHIM/06 6 B BIO/05 6 B GEO/07 6 B IUS/10 5 C Zoologia Geologia Litologia e laboratorio Diritto dell’ambiente 116 di II Semestre Laboratorio di Metodologie Biologiche BIO/01 4 B Ecologia Generale ed Applicata BIO/07 8 B Igiene industriale MED/44 6 C Cartografia ambientale informatizzata con laboratorio INF/01 6 A Botanica sistematica BIO/02 6 B III ANNO Laboratorio di Ecologia BIO/07 3 Tipologia di attività formativa B Microbiologia con laboratorio BIO/19 4 B Ecotossicologia con laboratorio BIO/07 6 B Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio GEO/07 5 B Chimica analitica ambientale CHIM/01 6 B Chimica dell’ambiente CHIM/12 4 B Tossicologia ambientale MED/44 6 C Tossicologia industriale MED/44 3 C Attività opzionali a scelta 9 D Lingua Inglese 6 E Preparazione della prova finale 3 E Tirocinio 12 F Certificazione ambientale e legge 626 su ambiente e natura 2 F Insegnamenti TOTALE Settore scientifico disciplinare Crediti 180 Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. 117 Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita e attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratori: lezioni esercitazioni, laboratori attività assistita 8 11 attività personale 17 14 Corsi ed esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Il superamento del corso di “Certificazione ambientale e legge 626 su ambiente e natura” comporterà la semplice dicitura “APPROVATO”. L’esame di Fondamenti di Informatica potrà essere sostituito dalla presentazione del certificato ufficiale della Patente Europea del Computer (ECDL). Lingua inglese L’esame di lingua inglese potrà essere sostituito dalla presentazione di un certificato ufficiale di conoscenza della lingua inglese di livello equivalente al PET (Preliminary English Test). Per l’insegnamento di lingua inglese, il superamento dell’esame comporta la semplice dicitura “approvato” . Propedeuticità Il corso di Chimica Generale ed Inorganica è propedeutico a tutti i corsi di area CHIM/01, CHIM/12 e MED/44. Piani di studio individuali Lo studente dovrà obbligatoriamente presentare il Piano di Studio Individuale con la scelta del curriculum all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso. Attività opzionali istituzionali con riconoscimento di crediti A livello istituzionale, il Consiglio di Coordinamento Didattico organizzerà, anche in collaborazione con gli enti locali e con il concorso di sponsor, una serie di seminari didattici aperti a tutta la cittadinanza e di attività pratiche sul territorio giornaliere o della durata di più giorni. Tali attività verranno riconosciute come crediti formativi, secondo la seguente tabella: Seminari didattici Attività pratiche sul territorio 118 0,2 CFU per seminario 0,5 CFU per giorno Elenco delle Attività Pratiche sul Territorio a Partecipazione Obbligatoria Anno di corso Durata Località 1 giorno Prealpi 1 giorno Lago del Segrino Durata Località 1 giorno Chiavenna I anno Anno di corso II anno 1 giorno Lago del Segrino Insegnamenti Crediti Geografia con Laboratorio Chimica Analitica con Laboratorio Biologia Vegetale La presentazione di idonea relazione per le due uscite dà diritto a 1 CFU Insegnamenti Crediti Geologia e Laboratorio di Litologia Morfogenesi e Str. Dell’Olocene con Laboratorio Igiene Industriale Ecologia Generale ed Applicata La presentazione di idonea relazione per le due uscite dà diritto a 1 CFU Elenco Attività Pratiche sul Territorio a Partecipazione Facoltativa, la cui effettuazione è legata al co-finanziamento d’Ateneo. Anno di Durata corso Località I anno 4 giorni Val Malenco II anno 3 giorni Gravedona I, II e III anno; S 5 giorni Uscita Italia CentroMeridionale Insegnamenti Geografia con Laboratorio Chimica Analitica con Laboratorio Biologia Vegetale Geologia e Laboratorio di Litologia Morfogenesi e Str. Dell’Olocene con Laboratorio Igiene Industriale Ecologia Generale ed Applicata Tutti i corsi caratterizzanti Crediti La presentazione di idonea relazione dà diritto a 2 CFU La presentazione di idonea relazione dà diritto a 1,5 CFU La presentazione di idonea relazione dà diritto a 2,5 CFU 119 I, II e III anno; S 5 giorni III anno 3 giorni Uscita Italia Settentrionale Tutti i corsi caratterizzanti La presentazione di idonea relazione dà diritto a 2,5 CFU Sito minerario alpino Tutti i corsi caratterizzanti La presentazione di idonea relazione dà diritto a 1,5 CFU Tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria potranno inoltre essere considerati attività opzionali. Tirocinio L’attività di tirocinio avrà una durata compresa fra 2 e 3 mesi e si svolgerà a partire dal secondo semestre del terzo anno accademico. Il tirocinio consisterà in un periodo di attività pratica da svolgersi presso Università od altri Enti pubblici e privati che operano nel settore del controllo, della protezione e del recupero dell’ambiente. Per iniziare il tirocinio, lo studente dovrà aver conseguito tutti i crediti previsti al primo ed al secondo anno di corso. Prova finale La prova finale consiste nella discussione di una relazione scritta sull’attività svolta durante il tirocinio. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) 120 IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 ISTITUZIONI DI MATEMATICHE (F80001) Crediti: 6 Docente: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Matematica”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 02 CHIMICA GENERALE ED INORGANICA (F80002) Crediti: 6 Docente: Prof.Angelo Maspero E-mail: [email protected] Teoria atomica della materia. Struttura elettronica degli atomi. Legame chimico. Teoria a coppia di elettroni (teoria di Lewis) e teoria dell’orbitale molecolare (teoria MO). Nomenclatura dei composti e reazioni chimiche. Stato gassoso. Stato liquido. Soluzioni. Cenni di termodinamica chimica. Equilibrio chimico. Equilibri in soluzione. Cenni di elettrochimica. Cenni di cinetica chimica. Bibliografia: A.M. Lanfredi e A.Tiripicchio -“Fondamenti di [email protected]”- Casa Editrice Ambrosiana 03 BIOLOGIA ANIMALE (F80003) Crediti: 3 Docente: Prof.Gianluca Tettamanti E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria , alla pagina: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477 04 BIOLOGIA VEGETALE (F80004) Crediti: 6 Docente: Prof.Donato Chiatante E-mail: [email protected] 121 Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria , alla pagina: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477 05 FONDAMENTI DI INFORMATICA (F80005) Crediti: 4 Docente: Prof.Maurizio Monticelli Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria , alla pagina: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477 06 FISICA GENERALE (F80006) Crediti: 6 Docente: Prof.Maurizio Martellini E-mail: [email protected] Meccanica Le misure. Moto rettilineo. Vettori. Moto in due dimensioni. Le leggi di Newton. L’attrito. Energia cinetica e lavoro. Energia potenziale e conservazione dell’energia. Moti oscillatori. Onde e ottica Proprietà generali delle onde. Onde elettromagnetiche. Polarizzazione. Principio di Huygens. Leggi della riflessione e della rifrazione. Interferenza e diffrazione. Potere risolvente e criterio di Rayleigh. Fluidodinamica Legge di Stevino. Principi di Pascal e di Archimede. Equazione di Bernoulli. Elettromagnetismo Carica elettrica e campi elettrici. Legge di Gauss. Potenziale elettrico. Condensatori. Legge di Ohm e circuiti a corrente continua. Campi magnetici. Induzione, induttanza ed equazioni di Maxwell. Correnti alternate. a Bibliografia: D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, “Fondamenti di FISICA”, 4 edizione, Casa Editrice Ambrosiana 07 GEOGRAFIA CON LABORATORIO (F80007) Crediti: 8 Docente: Prof.Federico Aligi Pasquarè E-mail: [email protected] Sole e Sistema Solare Il Sole. Struttura: nucleo, zona convettiva, radiativa, fotosfera, cromosfera, corona. Strutture superficiali: granulazioni, facole, macchie solari; ciclo delle macchie solari; brillamenti, protuberanze. Tempeste magnetiche. Aurore polari. Processi di produzione e trasporto dell’energia solare. Ciclo H-He. Movimenti del Sole. Il Sistema Solare: caratteristiche e teorie sulla formazione. I corpi minori del Sistema Solare. Asteroidi, comete. Tipi di meteoriti. Impatti meteoritici nella storia terrestre ed estinzioni di massa. La Luna: struttura, teorie sulla formazione. 122 Forma e moti della Terra Storia delle conoscenze. Il metodo di Eratostene. Ellissoide, Sferoide, Geoide. La misura dell’arco di meridiano. Moto di rivoluzione: cenni storici. Copernico, Galileo, Brahe, Keplero. Proprietà geometriche dell’ellisse, leggi di Keplero. Periodo di rivoluzione. Moto di rotazione: il pendolo di Foucault. Direzione e inclinazione dell’asse di rotazione. Giorno solare, giorno sidereo. Chandler Wobble. Effetto Coriolis. Legge di Ferrel. Elementi di gravimetria Forza di gravità. La legge di Newton della gravitazione universale. L’accelerazione di gravità. Misure di gravità. Correzione delle misure di gravità. Anomalie gravimetriche. Significato delle anomalie di Bouguer. Isostasia. Modelli di Airy e Pratt. Significato delle anomalie isostatiche. Paleoclimatologia Variazioni climatiche: evidenze geologiche dell’evoluzione climatica e dei cambiamenti climatici globali. Cause atmosferiche, astronomiche e geodinamiche dei cambiamenti climatici. Ricostruzione del record climatico dell’Olocene con metodi geologici, paleontologici, geochimici. Fluttuazioni eustatiche. Magnetismo terrestre Breve storia delle conoscenze. Campo magnetico terrestre. Teoria della dinamo. Elementi magnetici: intensità, inclinazione, declinazione. Variazioni del campo magnetico terrestre. Magnetosfera. Magnetizzazione delle rocce: diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo. Prospezioni magnetiche. Paleomagnetismo: magnetizzazione residua, inversioni del campo magnetico terrestre, scala cronologica delle inversioni. Flusso di calore Sorgenti esterne ed interne di energia. Conduzione e convezione. Gradiente geotermico. Misurazioni del gradiente geotermico sulle terre emerse e in mare. Distribuzione globale del flusso di calore: aree oceaniche e aree continentali. Energia geotermica. Composizione chimica della Terra Abbondanza cosmica degli elementi. Evoluzione chimica del sistema solare. Composizione chimica della Terra. Il ciclo geochimico del carbonio. Sismologia e struttura interna della Terra Onde sismiche: tipi e parametri. Distribuzione delle velocità sismiche all’interno della Terra. Proprietà fisiche e struttura sismica dell’interno della Terra. Terremoti: distribuzione, meccanismi, energia e magnitudo, intensità. Scala Richter, Scala Mercalli. Generalità sugli Tsunami. Programma del Laboratorio di CARTOGRAFIA Sistemi di riferimento geografici Divisioni della superficie della Terra. Reticolato geografico. Coordinate geografiche. Coordinate celesti nel sistema equatoriale e nel sistema orizzontale. Sistemi di rappresentazione della superficie terrestre Definizione di carta geografica. Tipi e proprietà delle carte geografiche. Proiezioni cartografiche. La scala. Contenuto di una carta topografica: elementi sistematici ed editoriali, elementi geodetico-topografici, elementi del paesaggio naturale, elementi antropici. Sistema Cartografico Internazionale e Cartografia Italiana. Applicazioni topografiche 123 Misura di distanze e di aree. Determinazione della quota di un punto. Determinazione di coordinate geografiche e chilometriche. Costruzione di un profilo topografico. Orientamento della carta. Lettura delle carte topografiche. Applicazioni di interesse ambientale Morfometria dei reticolati idrografici: parametri idrografici, definizione di bacini idrografici. Determinazione di pendenza ed inclinazione. Cartografia tematica e cartografia ambientale. Accenno ai Sistemi Informativi Geografici (GIS). Bibliografia: Testi che svolgono il programma minimo del corso Casati P. - Scienze della Terra. vol. 1: Elementi di Geologia generale - Città Studi Edizioni, Milano, 1996. Aruta L., Marescalchi P. - Cartografia. Lettura delle carte - Dario Flaccovio Ed., Palermo, 1985. Testi di consultazione ed approfondimento Gasparini P., Mantovani M. - Fisica della Terra solida - Liguori, Napoli, 1984 Strahler A.N. - Geografia fisica - Piccin, Padova Press F., Siever R. – Introduzione alle Scienze della Terra - Zanichelli, Bologna 08 CHIMICA ANALITICA CON LABORATORIO (F80008) Crediti: 8 Docente: Prof.Damiano Monticelli E-mail: [email protected] Il corso fornirà allo studente gli strumenti teorici e pratici necessari per pianificare, eseguire e valutare la qualità di analisi chimiche in campo ambientale. Il corso si articola in lezioni in aula, esperienze di laboratorio e due uscite sul campo. Le lezioni in aula forniranno gli strumenti per comprendere i principi teorici coinvolti nelle diverse fasi di un protocollo di analisi: 1. Scelta del metodo analitico 2. Metodiche di raccolta, conservazione e attacco chimico del campione 3. Metodi classici di analisi: metodi gravimetrici e per titolazione (acido base, complessazione, ossido riduzione, precipitazione) 4. Metodi strumentali: generalità, tecniche elettroanalitiche, spettroscopia molecolare nel visibile e nell’ultravioletto, tecniche cromatografiche 5. Metodi statistici per la valutazione dei risultati Le esperienze di laboratorio forniranno gli strumenti pratici necessari per eseguire correttamente analisi chimiche in campo ambientale. Le due uscite sul campo, integrate nel corso, permetteranno allo studente di comprendere le problematiche legate all’attività sul territorio, mettendo in pratica tutte le conoscenze acquisite durante il corso. 09 ECONOMIA DELL’AMBIENTE (F80009) Crediti: 5 Docente: Prof.Massimo Di Domenico E-mail: [email protected] 124 Il corso si propone di comprendere le principali tematiche ambientali considerando le criticità e i possibili approcci per risolverli secondo il punto di vista economico. Il corso, di durata annuale, è suddiviso in due parti: nella prima verranno impartite le principali nozioni economiche necessarie per comprendere il sistema di mercato; nella seconda si tratteranno le problematiche ambientali applicando le nozioni economiche di base apprese. Prima parte Microeconomia: ambito e strumenti di analisi Comportamento del consumatore: gusti e preferenze; utilità, curve d’indifferenza e vincolo di bilancio; domanda individuale e di mercato; surplus del consumatore e del produttore; elasticità della domanda. Teoria dell’impresa: produzione e impresa; fattori di produzione; ricavo marginale; costi fissi e costi variabili; funzione e stadi della produzione; tecnologia e combinazione ottimale dei fattori di produzione; economia e diseconomie di scala; livello ottimale di produzione; combinazione ottimale tra prodotti. Forme di mercato: concorrenza perfetta e benessere sociale; altre forme di mercato (monopolio, oligopolio). Equilibrio di mercato: determinazione dell’equilibrio di mercato; scatola di Edgworth; equilibrio paretiano; benessere sociale. Seconda parte Introduzione all’economia dell’ambiente Pensiero economico e ambiente; economia e politiche ambientali; ambiente, mercato e intervento pubblico; caratteristiche e valore economico dei beni ambientali; misurazione del valore economico dei beni ambientali; sviluppo sostenibile; strumenti economici per le problematiche ambientali (standard, tassazione, sussidi, depositi rifondibili, permessi trasferibili); cenni di problematiche ambientali globali (Protocollo di Kyoto). Bibliografia: I testi saranno indicati dal docente all’inizio del corso. 10 CHIMICA FISICA DELL’AMBIENTE (F80010) Crediti: 6 Docente: Prof.Aldo Gamba E-mail: [email protected] Introduzione al corso. La termodinamica all’equilibrio. L’energia, la sua conservazione. L’entalpia. Le transizioni di fase. La regola delle fasi. Punti tripli e punti critici. Miscelamento e smiscelamento delle fasi.Fusione, vaporizzazione, sublimazione. Gli stati standard. La ionizzazione ed il guadagno chimico. Le entalpie di reazione. Le entalpie di legame. L’entalpia di combustione. L’entalpia termodinamica. Il disordine della materia. La seconda legge della termodinamica. Lavoro ordinato e disordinato. 125 La terza legge della termodinamica. Calcolo dell’entropia. L’energia libera, lavoro utile. Introduzione alla termodinamica statistica. La legge di distribuzione di Boltzmann. La funzione di partizione Q. La dipendenza di Q dalla temperatura. I contributi traslazionale rotazionale, vibrazionale ed elettronico della funzione Q. Derivazione dell’ energia interna di un sistema in termini di della funzione di partizione. Capacità termiche, entalpia, energia espresse in termini di Q. L’energia libera G espressa in funzione di Q. Derivazione della costante di equilibrio. Discussione e significato dell’energia libera di reazione. Il calcolo dell’entropia residua dell’acqua. Il calcolo di alcune grandezze termodinamiche mediante la funzione di partizione. I principi fondamentali della spettroscopia. Le spettroscopie di risonanza magnetica nucleare (NMR) e le tecniche Laser. La termodinamica non all’equilibrio. L’equazione di Fick. Il trasporto di materia, energia, momento. L’equazione della diffusione: la seconda equazione di Fick. Esempi di moti diffusionali. Applicazione della termodinamica allo studio di problemi ambientali. Entalpie energia libere, potenziale chimico ed entropia. L’entropia di fase. Calcolo di un equilibrio di reazione. L’equazione Clausius-Clapeyron. Esempi di fasi minerali. Le attivita’ e le fugacita’. I loro stati standard G. I diversi tipi di stati standard. Reazioni includenti fasi fluide. I gas non perfetti. Studio dell’equilibrio A+B = C+D. I sistemi a molti componenti. L’entropia di mescolamento. Soluzioni solide: comportamento non ideale. Le soluzioni regolari. Le fasi fluide ideali e reali. I silicati fusi. Fusione di sistemi ad un componente. Fusione di sistemi a molti componenti. Relazioni tra attivita’e composizione. Le proprieta’ di mescolamento. Il comportamento dei componenti in tracce. La legge di Henry. I coefficienti di distribuzione. Modelli di cristallizzazione. La cristallizzazione con processo di equilibrio fuso/cristallo. I modelli di fusione parziale. I coefficienti di distribuzione apparenti. Esercitazioni sul calcolo della linea di equilibrio in reazioni con componenti puri coinvolgenti fasi fluide. Geotermometri e geobarometri. Strumenti per valutare l’evoluzione ignea. Esempi di geobarometri e geotermometri di utilita’ pratica. L’acqua. Le proprieta’ chimico fisiche. Breve storia dell’acqua. Le tecniche di simulazione al calcolatore. Il metodo Monte Carlo Metropolis. 126 Il metodo della dinamica molecolare. Esempi di simulazione di sistemi semplici e complessi. Testo di riferimento: P.Atkins, J. De Paola - “Atkins’ Physical Chemistry”, Oxford University Press, Oxford, settima edizione. B. J. Wood, D.G. Fraser “Elementary Thermodynamics for Geologists” Oxford University Press, Oxford 1978 11 ELEMENTI DI CHIMICA ORGANICA (F80015) Crediti: 3 Docente: Prof.Tiziana Benincori E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Chimica organica ambientale”del curriculum B del medesimo corso di laurea. 12 ZOOLOGIA (F80011) Crediti: 6 Docente: Prof.Roberto Valvassori E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria , alla pagina: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477 13 GEOLOGIA E LABORATORIO DI LITOLOGIA (F80014) Crediti: 6 Docente: Prof.Chiara Sampietro Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria , alla pagina: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477 14 DIRITTO DELL’AMBIENTE (F80017) Crediti: 5 Docente: Prof.Ada Lucia De Cesaris Le fonti del diritto dell’ambiente L’Unione Europea dell’ambiente. I principi di tutela. Diritto comunitario e diritto interno. Le nozioni di “ambiente” e di “inquinamento”. Ordinamento nazionale e tutela dell’ambiente L’organizzazione pubblica in materia ambientale. Il Ministero dell’ambiente. Le Regioni. I comuni, le province e gli altri enti locali. Le camere di commercio. L’ANPA e le ARPA. Il riparto delle competenze. 127 I poteri sostitutivi La disciplina di tutela dell’ambiente quale ecosistema. La programmazione ambientale. La tutela degli inquinamento multifattoriali La valutazione di impatto ambientale La dichiarazione di area a rischio di crisi ambientali. La disciplina del rischio. L’ecolabel e l’ecoaudit. La tutela dagli inquinamenti monofattoriali La gestione dei rifiuti. L’inquinamento idrico. L’inquinamento atmosferico. L’inquinamento acustico. L’inquinamento elettromagnetico. La tutela risarcitoria e sanzionatoria dell’ambiente Il danno ambientale. Le sanzioni penali. L’ambiente e i cittadini Il diritto all’informazione ambientale. La partecipazione ai procedimenti di rilevanza ambientale. La tutela giurisdizionale amministrativa. 15 MORFOGENESI E STRATIGRAFIA DELL’OLOCENE CON LABORATORIO (F80013) Crediti: 8 Docente: Prof.Alessandro Maria Michetti E-mail: [email protected] L’analisi del clima e delle sue variazioni recenti Fondamenti fisici della meteorologia. Composizione e struttura verticale dell’Atmosfera: gli strati atmosferici, composizione geochimica dell’atmosfera e sua evoluzione, densità e pressione. Radiazione solare e temperatura dell’aria: radiazione, insolazione, assorbimento, irraggiamento, bilancio termico della superficie terrestre. Sistemi globali e di pressione: distribuzione temporale e geografica della pressione atmosferica, venti, circolazione atmosferica globale e regionale, masse d’aria e fronti, strutture cicloniche e loro evoluzione. Umidità dell’aria e precipitazioni: evaporazione, umidità, condensazione, tipi di nubi. Bilancio idrico. Raccolta di dati meteorologici: strumentazione delle stazioni meteorologiche, definizione misura ed elaborazione dei parametri meteorologici. Climatologia. I parametri climatici: metodi di elaborazione climatica. I climi: classificazioni climatiche e tipi di clima, zone climatiche della Terra, clima dell’Italia. Clima, vegetazione e suolo; bilancio idrico del suolo e fasce climatiche. Oceanografia elementare. Chimica, fisica e dinamica delle acque oceaniche: processi che controllano la loro composizione, interconnessioni tra atmosfera e oceani. Circolazione oceanica; circolazione termoalina. Fisiografia dei fondi oceanici. Variazioni climatiche nel tempo; intensità, durata, e cause. Le glaciazioni e la ricostruzione della storia climatica del Pleistocene finale e dell’Olocene. Le fasi tardiglaciali, lo “Younger 128 Drias”, la grande risalita post-glaciale del livello del mare, l’esplosione vegetazionale e il cosiddetto “optimum climaticum”, le fluttuazioni climatiche storiche, la Piccola Età Glaciale, il riscaldamento globale dell’età moderna. Le variazioni del contenuto in polveri e anidride carbonica dell’atmosfera in funzione delle oscillazioni climatiche recenti. “Effetto serra” e “Buco dell’Ozono”: mito e realtà. Le basi di dati necessarie per l’analisi e la previsione delle variazioni climatiche globali. Morfogenesi e stratigrafia: principi metodologici e applicazioni per lo studio dell’Olocene Origine e natura delle forme del paesaggio. Effetti sulla superficie terrestre di acqua, vento, ghiaccio, alterazione, vulcanismo, tettonica e attività umana. Geografia fisica, geomorfologia e analisi del paesaggio; la componente antropica della morfogenesi olocenica. Geomorfologia e Archeologia. Fondamenti di stratigrafia e metodi di datazione per lo studio dell’Olocene. Il ciclo esogeno: alterazione, erosione, trasporto e deposito. Cenni di pedologia. Ruolo del vulcanismo tardo-pleistocenico e olocenico nella formazione dei suoli della Penisola Italiana. L’azione della gravità: i movimenti gravitativi superficiali e profondi dei versanti, le frane, forme e depositi connessi ai processi gravitativi. L’azione delle acque continentali: fenomeni di erosione prodotti dalle acque superficiali dilavanti e dalle acque incanalate, caratteristiche fisiche dei corsi d’acqua, forme e depositi alluvionali. Cenni di Idrologia e Idrogeologia. Biostasia e Resistasia. Copertura vegetale dei versanti, trasporto solido nei fondovalle, erosione areale e lineare dei corsi d’acqua in funzione delle oscillazioni climatiche al passaggio fra l’ultimo massimo glaciale e l’Olocene. Sovralluvionamento e formazione dei terrazzi alluvionali. Cenni sui bacini lacustri. Oscillazioni climatiche recenti e fluttuazioni del livello dei laghi in Italia. Carsismo: processi chimici, forme e depositi carsici. Il travertino e il controllo climatico sui suoi tassi di deposizione; forme e sedimenti legati alla deposizione di travertino. L’azione dei ghiacciai: l’ambiente glaciale e periglaciale, classificazione dei ghiacciai, forme e depositi glaciali e periglaciali. Crisi delle foreste, erosione areale e regolarizzazione dei versanti montuosi nella Penisola Italiana durante l’ultimo massimo glaciale. L’azione del vento. Paleogeografia della Penisola Italiana e variazione della linea di costa negli ultimi 20.000 anni. L’azione delle acque marine nel modellamento delle coste. Morfologia delle coste italiane, fluttuazioni recenti del livello del mare e impatto dell’uomo. Tettonica attiva e geomorfologia. Il controllo della tettonica sull’evoluzione del drenaggio. Forme sismiche: influenza dei terremoti sulla franosità e sul carsismo, fenomeni di liquefazione sismicamente indotta, maremoti, subsidenza e sollevamento cosismici. Fagliazione superficiale cosismica e asismica; effetti sulla morfologia in funzione dello stile tettonico. I bacini intermontani dell’Appennino come forme sismiche. Rapporti fra clima e tettonica nell’evoluzione recente del paesaggio in Italia. Geologia dell’Olocene, Geologia Applicata e Geologia Ambientale. Valutazione di impatto ambientale “globale”: evoluzione recente del paesaggio e vocazione del territorio dal punto di vista dell’ambiente fisico. Laboratorio di Geomorfologia Questa parte del corso comporta la lettura e interpretazione delle carte topografiche a varie scale, finalizzata all’analisi e alla quantificazione del ruolo giocato dai diversi processi morfogenetici nell’evoluzione recente del paesaggio come elemento di base per la valutazione della vulnerabilità dell’ambiente fisico. Il laboratorio di geomorfologia prevede inoltre l’esecuzione e l’interpretazione di profili topografici speditivi; i risultati dei relativi 129 elaborati costituiranno parte integrante della valutazione finale del corso. Bibliografia: Franco Ricci Lucchi, La Scienza di Gaia: Ambiente e Sistemi Naturali visti da un Geologo, Bologna, Zanichelli, 1996. Testi di consultazione Strahler A.N. & Strahler, A.L., An Introduction to Physical Geography-Upgraded and Updated, John Wiley and Sons, 2000. Accordi B., Lupia Palmieri E., Parotto M., Il Globo Terrestre e la sua evoluzione, Zanichelli. Strahler A.N., Geografia Fisica, Piccin. G.B. Castiglioni, Geomorfologia, Utet. Luigi Aruta & Pietro Mareschi, Cartografia: Lettura delle Carte, Flaccovio, 1981. Birkeland, Soils and Geomorphology, Oxford University Press. Casati P. & Pace F., Scienze della Terra, Vol. II: L’atmosfera, l’acqua, i climi, i suoli, Città Studio Edizioni. F. Press & R. Siever, Capire la Terra, Zanichelli. 19 Giugno 1996: Alluvione in Versilia e Garfagnana: un caso di studio, A cura di Renzo Rosso e Leonello Serva, ANPA - ARPAT, 1998. Comerci V., ed., Seismically Induced Ground Ruptures and Large Scale Mass Movements APAT -INQUA Sub-Commission on “Paleoseismology”, Working Group on “Mountain Building”, Field Excursion and Meeting, 21-27 September, 2001, Field Trip Guide Book., Atti APAT, 4/2002, 35-56, Roma, ISBN 88-448-0063-2; scaricabile online dal sito APAT www.apat.it, ove sono anche disponibili altre monografie di interesse per il corso 16 ECOLOGIA GENERALE ED APPLICATA (F80012) Crediti: 8 Docente: Prof.Antonio Di Guardo E-mail: [email protected] Ecologia generale:definizioni di ecologia e cenni introduttivi. Ecologia e problemi globali. lnterazione tra esseri viventi e ambiente: ipotesi Gaia e suoi sviluppi. Le leggi della termodinamica in ecologia. La radiazione solare e i flussi di energia negli ecosistemi. Ciclo dell’acqua e cicli biogeochimici degli elementi (C, N, P, S).. Produzione primaria e ruolo degli autotrofi. Reti trofiche e piramidi ecologiche. Piramidi delle biomasse. Organismi e ambiente: habitat, nicchia, strategie di adattamento degli organismi animali e vegetali alle condizioni ambientali. Fattori limitanti. Caratteristiche strutturali e dinamiche delle popolazioni. Metodi di campionamento. Interazioni tra specie. Comunità biologiche. Biodiversità. Organismi bioindicatori nel controllo ambientale. Il concetto di ecosistema come unità funzionale di studio in ecologia. Ecosistemi naturali e artificiali. Le successioni. I biomi. Ecologia applicata: costi ambientali dello sviluppo tecnologico. Crescita demografica e fabbisogni energetici. Il cambiamento climatico globale e la riduzione dello strato di ozono. Attività antropiche e conseguenze ecologiche: inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. Il problema del particolato urbano. L’eutrofizzazione delle acque. Le piogge acide. I siti contaminati. Cenni di dinamica degli inquinanti. Bioaccumulo degli inquinanti Agricoltura: la rivoluzione verde e sue conseguenze, problematiche relative all’uso di fertilizzanti e di pesticidi, alternative ecocompatibili, agricoltura biologica, lotta biologica. 130 Energia: fonti energetiche rinnovabili e non rinnovabili, il risparmio energetico. Insediamenti civili e industriali (BOD, COD, molecole di sintesi). Depurazione delle acque di scarico. GIS (sistemi informativi geografici) e loro importanza nell’ecologia applicata. Bibliografia Bullini, Pignatti, Virzo (1998) Ecologia generale, , UTET, Torino. Cunningham W.P., Cunningham M.A., Woodworth Saigo B. (2004) Fondamenti di ecologia, McGraw-Hill, Milano Cunningham W.P., Cunningham M.A., Woodworth Saigo B. (2004) Ecologia applicata, McGraw-Hill, Milano Odum E.P. (1988)n Basi di ecologia, , Piccin, Padova. Provini A., Galassi S., Marchetti R. (Eds) Ecologia applicata,. CittàStudi Edizioni, UTET, Torino, 1998 17 IGIENE INDUSTRIALE (F80016) Crediti: 6 Docente: Prof.Domenico Cavallo E-mail: [email protected] Introduzione Medicina del lavoro, cenni storici. Esempi di intossicazioni e malattie professionali. Ruolo dell’igiene industriale. Principi generali Tossicologia professionale. Limiti di esposizione. Strategie d’intervento. Agenti di rischio negli ambienti di lavoro. Agenti chimici: definizione, stato fisico, sorgenti, occorrenza, ecc. Agenti fisici: definizione. Livelli ambientali, sorgenti, occorrenza, ecc. Agenti biologici: definizione, livelli ambientali, sorgenti, occorrenza, ecc. Misura degli agenti di rischio negli ambienti di lavoro. Metodologia di campionamento ed analisi e criteri di valutazione dell’esposizione agli agenti chimici. Metodologia di rilevazione e misura e criteri di valutazione dell’esposizione agli agenti fisici. Metodologia di campionamento ed analisi e criteri di valutazione dell’esposizione agli agenti biologici. Prevenzione e protezione. Dispositivi di protezione collettiva. Dispositivi di protezione individuale. Sistemi di protezione ambientale. Ventilazione industriale. Sistemi di ventilazione generali. Sistemi di ventilazione puntuali e diffusi. Sistemi di aspirazione localizzata. Legislazione degli ambienti di lavoro regionale, nazionale e comunitaria. 18 CARTOGRAFIA AMBIENTALE INFORMATIZZATA CON LABORATORIO (F80039) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Manini 131 E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali. 19 BOTANICA SISTEMATICA (F80019) Crediti: 6 Docente: Prof.Antonino Di Iorio E-mail: [email protected] Il corso intende fornire allo studente gli elementi cognitivi per essere in grado di riconoscere i principali taxa di vegetali, comprendendone la diversità di forme, di riproduzione e di sviluppo sulla base di criteri evolutivi e filogenetici. Saranno trattati i caratteri generali, la biologia, l’ecologia, la sistematica e l’evoluzione dei seguenti taxa: Procarioti: Archaebacteria ed Eubacteria. Fungi: Myxomycota, Oomycota e Eumycota. Licheni. Alghe: Rosse (Rhodophyta), Giallo-Brune (Chlorophyta), Verdi (Chlorophyta) ed altri taxa incertae sedis. Le piante e la colonizzazione della terraferma: Introduzione alle piante terrestri. L'emersione dall'acqua: Transizione evolutiva tra ambiente acquatico e terrestre. Briofite (Anthocerotae, Hepaticae, Musci). Generalità sulle tracheofite; Pteridofite: Psilophyta, Lycophyta, Sphenophyta, Pterophyta. Spermatofite: Caratteri generali, biologia, ecologia, importanza, sistematica, speciazione ed evoluzione delle piante a seme. Gymnospermae: Ginkgophyta, Pinophyta, Cycadophyta, Gnetophyta. Angiospermae: principali ordini e famiglie di Dicotiledoni e Monocotiledoni. Formule e diagrammi fiorali, tipi di frutti. Piante utili e di interesse economico. Identificazione delle specie: chiavi analitiche e loro uso. Preparazione di essiccati per erbario. Bibliografia Gerola F.M. 1997. Biologia vegetale - sistematica filogenetica. UTET Pupillo P. 2003. Biologia Vegetale. Zanichelli, Bologna Strasburger E. 1982. Trattato di Botanica. Delfino Editore, Roma Pignatti S. 1982. Flora d’Italia. 3 volumi. Edagricole. Bologna 20 CHIMICA ORGANICA AMBIENTALE (F80029) Crediti: 6 Docente: Prof Tiziana Benincori E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria , alla pagina: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477 21 LABORATORIO DI METODOLOGIE BIOLOGICHE (F80028) Crediti: 4 Docente: Prof.Elisabetta Zanardini 132 E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria , alla pagina: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Biologia animale Numero programma 03 Biologia vegetale 04 Botanica sistematica 19 Cartografia ambientale informatizzata con laboratorio 18 Chimica analitica con laboratorio 08 Chimica fisica dell’ambiente 10 Chimica generale ed inorganica 02 Chimica organica ambientale 20 Diritto dell’ambiente 14 Ecologia generale ed applicata 16 Economia dell’ambiente 09 Elementi di chimica organica 11 Fisica generale 06 Fondamenti di informatica 05 Geografia con laboratorio 07 Geologia e laboratorio di litologia 13 Igiene industriale 17 Istituzioni di Matematiche 01 Laboratorio di metodologie biologiche 21 Morfogenesi e stratigrafia dell’olocene con laboratorio 15 Zoologia 12 133 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Benincori Tiziana 11,20 Cavallo Domenico 17 Cazzaniga Franco 01 Chiatante Donato 04 De Cesaris Ada 14 Di Domenico Massimo 09 Di Guardo Antonio 16 Di Iorio Antonino 19 Gamba Aldo 10 Manini Stefano 18 Martellini Maurizio 06 Maspero Angelo 02 Michetti Alessandro 15 Monticelli Damiano Monticelli Maurizio 08 05 Pasquarè Federico Aligi 07 Sampietro Chiara 13 Tettamanti Gianluca 03 Valvassori Roberto 12 Zanardini Elisabetta 21 134 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del Corso. Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea triennale in Scienze e Tecnologie dell’Informazione, appartenente alla Classe n. 26: Scienze e Tecnologie Informatiche. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione ha come finalità la preparazione di laureati che possiedano ampie competenze informatiche con particolare riguardo alla progettazione, sviluppo e gestione di sistemi informatici e reti di calcolatori, in una vasta gamma di domini di applicazione. I laureati avranno inoltre acquisito competenze in ambito fisico e matematico, possiederanno specifiche conoscenze riguardanti i linguaggi di programmazione ed i sistemi per il trattamento delle informazioni. Più specificatamente, il corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione ha l'obiettivo di preparare laureati che possiedano: • una preparazione di base completa sugli aspetti tecnologici e teorici dell'informatica • una preparazione completa sugli aspetti più moderni dell'informatica (quali ad esempio quelli relativi a Internet) • familiarità con il metodo scientifico di indagine, buona capacità di modellizzazione e che sappiano comprendere ed utilizzare gli strumenti matematici di supporto alle competenze informatiche; • gli strumenti e la flessibilità necessaria per restare al passo con le continue evoluzioni della tecnologia informatica • conoscenze in discipline economiche e linguistiche che permettano un rapido inserimento nel mondo del lavoro, in fase di rapida globalizzazione. Accesso al corso di laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il corso di laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Frequenza Il corso di laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione non prevede la frequenza obbligatoria ai corsi o ai laboratori. Articolazione del corso degli studi Il corso di laurea è articolato in un primo anno inteso a fornire una preparazione di base e un biennio di carattere professionalizzante. Il corso prevede una didattica teorico-pratica (lezioni in aula supportate da strumenti audio-visivi multimediali, esercitazioni di 135 laboratorio in piccoli gruppi, progetti individuali supportati da tutor) e la possibilità di svolgere periodi di tirocinio presso aziende. Ad integrazione di tali forme didattiche possono essere previste attività di didattica a distanza e laboratori per l'auto-apprendimento. Ogni anno di corso è articolato in due semestri. Gli insegnamenti sono organizzati in corsi. Le attività formative sono suddivise in: • Attività formative di base finalizzate all’acquisizione di competenze di base nell’ambito di discipline fisiche, matematiche ed informatiche. • Attività formative caratterizzanti finalizzate all’acquisizione di competenze di carattere informatico quali le tecniche di progettazione e di sviluppo di sistemi informatici, gli aspetti algoritmici, logici e semantici, le reti di calcolatori, lo sviluppo di applicazioni, con particolare riferimento alle applicazioni web. • Attività formative integrative ed affini finalizzate ad acquisire competenze non strettamente informatiche, che completino il percorso formativo, quali ad esempio strumenti matematici di interesse per le applicazioni e competenze di carattere economico ed organizzativo. • Attività formative a scelta dello studente suddivise in: o Attività formative complementari rispetto a quelle caratterizzanti obbligatorie, scelte dallo studente tra una serie di corsi predisposto dalla sede o Attività formative liberamente scelte dallo studente anche al di fuori di quelle predisposte dalla sede • Attività formative di tirocinio e relative alla preparazione della prova finale volte all’acquisizione di ulteriori conoscenze di carattere prevalentemente applicativo, utili al fine dell’inserimento nel mondo del lavoro. • Attività formative per l’apprendimento di una lingua straniera volte all’apprendimento di una lingua dell’Unione Europea. Per conseguire la laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione lo studente deve aver acquisito 180 crediti. Nel seguito, si fornisce una descrizione dettagliata del piano didattico e della sua articolazione nei tre anni di corso. Ordinamento didattico NOTA: Il semestre indicato per un corso è indicativo e potrà essere modificato in seguito a necessità didattiche o mutuazioni di corsi che potrebbero rendersi necessarie I ANNO – Insegnamenti I semestre Crediti Ore Settore scientifico disciplinare Programmazione I (con laboratorio) 6 48 INF-01 Programmazione II (con laboratorio) 6 48 INF-01 Corso 136 Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Di base/ Formazione informatica Di base/ Formazione informatica Istituzioni di Matematica I 6 48 MAT-02 Istituzioni di Matematica II 6 48 MAT-02 Inglese 6 48 L-LIN/12 L’esame relativo al corso di Lingua inglese non dà luogo a voto. Di base/ Formazione matematicostatistica Di base/ Formazione matematicostatistica Lingua straniera II semestre Crediti Ore Algoritmi e strutture dati I (con laboratorio) Algoritmi e strutture dati II (con laboratorio) Architettura degli elaboratori e delle reti I Architettura degli elaboratori e delle reti II Complementi di architettura degli elaboratori e delle reti 6 48 Settore scientifico disciplinare INF-01 6 48 INF-01 6 48 INF-01 3 24 INF-01 3 24 INF-01 Fisica TOTALE 6 60 48 480 FIS-03 Di base/Formazione fisica Crediti Ore Basi di dati I (con laboratorio) Basi di dati II (con laboratorio) Sistemi operativi I (con laboratorio) Modelli matematici per la probabilità e la statistica 6 48 Settore scientifico disciplinare INF-01 6 48 INF-01 6 48 INF-01 6 48 MAT-06 Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Affine/Formazione affine Complementi di Matematica 6 48 MAT-02 Affine/Formazione affine Corso Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica II ANNO – Insegnamenti I semestre Corso 137 II semestre Crediti Ore Progettazione del software I (con laboratorio) Progettazione del software II (con laboratorio) Sistemi operativi II (con laboratorio) Reti e applicazioni I 6 48 Settore scientifico disciplinare ING-INF/05 6 48 ING-INF/05 6 48 INF-01 6 48 INF-01 Reti e applicazioni II 3 24 INF-01 Complementi di reti e applicazioni TOTALE 3 24 INF-01 60 480 Corso Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica Caratterizzante/Formazione informatica TERZO ANNO Il terzo anno prevede insegnamenti per un totale di 45 crediti, suddivisi in: - obbligatori per 6 crediti - a scelta guidata tra gli insegnamenti complementari previsti dalla sede per 21 crediti - a scelta autonoma anche al di fuori degli insegnamenti complementari previsti per 9 crediti - altre attività per acquisire ulteriori abilità relazionali, linguistiche, informatiche (tirocini, stages, corsi complementari) per 9 crediti I rimanenti 15 crediti sono relativi allo stage o al progetto di tesi (12 crediti) e alla prova finale (3 crediti). Per acquisire i crediti a scelta autonoma, lo studente potrà, per esempio, seguire corsi anche presso altre sedi con cui sia stata stipulata una opportuna convenzione didattica, oltre a corsi attivati nella sede di Varese presso il corso di laurea in Informatica, seguire seminari o corsi brevi organizzati dalla sede, effettuare attività di stage o tirocinio presso aziende del settore. Il riconoscimento delle attività a scelta autonoma o delle ulteriori abilità verrà effettuato previa presentazione al competente organo decisionale (CCD) di un piano delle attività formative. Le tabelle seguenti illustrano in dettaglio il piano didattico del terzo anno. I semestre Crediti Ore Settore scientifico disciplinare Economia 6 48 SECS-P/07 Complementare 6 48 INF/01,ING- Corso 138 Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Affine/Formazione interdisciplinare Crediti aggregati di Complementare 6 48 Complementare 6 48 Complementare 3 24 INF/05 INF/01,INGINF/05 INF/01,INGINF/05 INF/01,INGINF/05 sede Crediti aggregati di sede Crediti aggregati di sede Crediti aggregati di sede II semestre Corso Crediti Scelta autonoma Altre attività formative 9 9 Stage e prova finale 15 TOTALE TOTALE COMPLESSIVO 60 180 Ore Settore scientifico disciplinare Tipologia di Attività formativa/Ambito disciplinare Scelta autonoma Ulteriori abilità informatiche, relazionali,linguistiche, tirocini, altro Tirocinio e prova finale I corsi complementari e liberi che si prevede di attivare per l’A.A. 2006-2007 nell’ambito della Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione sono riassunti nella seguente TABELLA A . I corsi contrassegnati con asterisco verranno effettivamente attivati solo in presenza di un congruo numero di studenti interessati e, in alcuni casi, solo se saranno possibili mutuazioni. Verrà data comunicazione di quali corsi saranno attivati, in modo che gli studenti possano predisporre il loro piano degli studi in tempo utile. NOTA: Per il conseguimento dei 21 crediti sopra indicati, lo studente potrà scegliere liberamente i corsi complementari dei settori INF-01,ING-INF/ 05 e MAT/08 (Analisi numerica I e II) tra quelli della TABELLA A seguente. Il corso di ING-INF/01 (Elettronica I) nella TABELLA A potrà essere scelto dallo studente esclusivamente per il conseguimento dei crediti a scelta autonoma e dei crediti derivanti da altre attività (per complessivi 18 crediti). Per il conseguimento di tali crediti lo studente potrà anche seguire corso presso il Corso di Laurea in Informatica, attivato presso la Facoltà di Scienze di Varese e presso l’Università degli studi di Milano I e l’Università degli studi di Milano Bicocca nel caso venissero stipulate convenzioni didattiche. I corsi eventualmente convenzionati verranno resi noti in seguito. Si rammenta che corsi complementari e liberi possono anche essere seguiti presso altri corsi di laurea pur nel rispetto dei vincoli di classificazione della materia. 139 TABELLA A Crediti Ore Computazione simbolica Informatica teorica I Informatica teorica II Automi e Linguaggi I Automi e linguaggi II Ingegneria del software I Linguaggi per programmazione concorrente e ambienti distribuiti Sistemi informativi e modelli organizzativi I Sistemi informativi e modelli organizzativi II Analisi numerica I Analisi numerica II Elettronica I* Metodi formali dell’Informatica I* Metodi formali dell’Informatica II* Linguaggi per il WEB I* Linguaggi per il WEB II* Sistemi Informativi Geografici* Basi di Dati: Applicazioni Innovative I* Basi di Dati: Applicazioni Innovative II* Ingegneria del software II* Qualità del Softare* Sicurezza e sistemi informativi I* Sicurezza e sistemi informativi II* Modelli formali e computazionali del linguaggio naturale I* Modelli formali e computazionali del linguaggio naturale II* Computer Aided Design I* Computer Aided Design II* Teoria dei codici* Logica computazionale I* Logica computazionale II* 6 3 3 3 3 3 3 48 24 24 24 24 24 24 Settore scientifico disciplinare INF-01 INF-01 INF-01 INF-01 INF-01 ING-INF/05 INF-01 3 3 6 6 6 3 3 3 3 6 3 3 3 3 3 3 3 24 24 48 48 48 24 24 24 24 48 24 24 24 24 24 24 24 INF-01 INF-01 MAT-08 MAT-08 ING-INF/01 INF-01 INF-01 INF-01 INF-01 INF-01 INF-01 INF-01 ING-INF/05 ING-INF/05 INF-01 INF-01 INF-01 3 24 INF-01 6 6 6 3 3 48 48 48 24 24 INF-01 INF-01 INF-01 INF-01 INF-01 Sistemi intelligenti e mobili per servizi innovativi* Applicazioni avanzate dell’informatica* 6 48 INF-01 3 24 INF-01 Tipologia Corso Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Di sede Crediti Formativi L'apprendimento delle competenze e della professionalità degli studenti è valutato in crediti formativi, denominati CFU. I crediti rappresentano il lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale e le attività di esercitazione e progetto, richiesto ad uno studente del corso 140 di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione. Un credito corrisponde ad un carico standard di 25 ore di attività per lo studente, e può essere articolato in base ad una delle seguenti modalità: 8 ore di lezione in aula o in laboratorio e 17 ore di studio individuale 25 ore di esercitazioni di progetto 25 ore di studio individuale. Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Propedeuticità e sbarramenti I corsi indicati con il simbolo I sono propedeutici ai corsi con lo stesso nome indicati con il simbolo II, per esempio: Algoritmi e Strutture Dati I è propedeutico ad Algoritmi e Strutture Dati II. Tale propedeuticità non costituisce però un vincolo rispetto all’ordine temporale degli esami. Per i corsi del terzo anno non sono previste propedeuticità. Piani di studio individuali Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale, con l’indicazione del curriculum seguito e delle attività opzionali prescelte, al secondo anno di corso (con possibilità di modificarlo l’anno successivo). La scelta sulle attività a scelta autonoma e sulle ulteriori abilità potrà essere fatta anche all’inizio del secondo anno, previa presentazione del piano di studi, per consentire la frequenza a corsi complementari di interesse attivati al terzo anno nell’AA in corso. Riconoscimento di crediti All’inizio di ogni anno accademico il Consiglio della competente struttura didattica fornirà un elenco dei corsi e delle attività formative (seminari, stage, ecc..), con i rispettivi crediti, tra cui lo studente potrà scegliere la parte di curriculum a lui spettante. La scelta autonoma può essere configurata a volontà dello studente, così come prescritto dalla riforma universitaria. Tuttavia, si suggeriscono tre percorsi: 1. Complementari aggiuntivi per un valore di 6 crediti, ed un corso aggiuntivo del valore di 3 crediti; 2. Complementari aggiuntivi per 6 crediti ed una attività di supporto per un valore di 3 crediti; 3. Un complementare per 3 crediti e attività di supporto per un totale di 6 crediti. Le attività di supporto possono comportare una elaborazione di un progetto o di una sua parte nell’ambito di un lavoro supervisionato da tutor, nell’ambito delle attività d’ateneo, di facoltà o di istituto. Attività di supporto sono da considerarsi anche i progetti svolti autonomamente dagli studenti come approfondimento di un argomento, e quindi la conseguente attività seminariale. Lingua inglese L’esame di lingua inglese, che lo studente dovrà superare prima di essere ammesso alla prova finale, potrà essere sostituito dalla presentazione di un certificato ufficiale di 141 conoscenza della lingua inglese, previo riconoscimento da parte del Consiglio della competente struttura didattica. Prova finale La prova finale consiste nella discussione dell'elaborato finale preparato dallo studente di fronte ad un’apposita commissione. Tale elaborato deve essere relativo ad un progetto di ricerca o sviluppo software svolto in autonomia dallo studente presso imprese o laboratori di ricerca; l'elaborato dovrà documentare gli eventuali risultati innovativi di ricerca ottenuti e/o gli aspetti progettuali e realizzativi del progetto nonché i collegamenti del lavoro svolto con lo stato attuale delle conoscenze nel settore dell'informatica. Indicazioni per accedere alla Laurea Specialistica Alla luce delle disposizioni riportate nel DM 509/99 (“Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”) per accedere alla laurea specialistica è necessario aver conseguito la laurea di primo livello. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) 142 IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 PROGRAMMAZIONE I CON LABORATORIO ((F61001) Crediti: 6 Docente: Prof.Simone Tini E-mail:[email protected] L’obiettivo del corso è di introdurre gli studenti alla programmazione. In particolare, vengono introdotte le strutture dati elementari, il concetto di espressione e le strutture di controllo tipiche dei linguaggi imperativi. Tali nozioni sono indispensabili per poter usare correttamente i linguaggi di programmazione imperativi e per sfruttare completamente le possibilità che sono offerte da tali linguaggi. In Laboratorio, le nozioni teoriche apprese a lezione sono sfruttate, per realizzare sempliciprogrammi. Il linguaggio di programmazione usato nelle esercitazioni pratiche è il linguaggio Java. Le strutture dati elementari trattate nel corso sono le seguenti: Tipi di dato elementari (numeri interi, numeri reali, caratteri e booleani) Stringhe Array e vettori Le espressioni trattate nel corso sono le espressioni intere e le espressioni boolane. Le strutture di controllo trattate nel corso sono le seguenti: Assegnamento Sequenzializzazione Strutture di selezione (if then else, if then e switch) Strutture di iterazione (while do, do while, for e repeat) Le esercitazioni in Laboratorio si svolgono in ambiente Linux usando il software “Java Development Kit” (JDK). Tale software è disponibile gratuitamente in rete. Bibliografia: H.M. Deitel e P.J. Deitel: “Java: fondamenti di programmazione”. Apogeo. ISBN:88-7303-691-0. 02 PROGRAMMAZIONE II CON LABORATORIO (F61005) Crediti: 6 Docente: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] L’obiettivo del corso è di introdurre gli studenti allo sviluppo “incrementale”, o “bottomup”, dei programmi e di presentare la tecnica di programmazione “ad oggetti”. Per apprendere tali concetti è necessario conoscere i concetti che vengono presentati nel corso di Programmazione I. Per tecnica di sviluppo incrementale dei programmi, si intende il concetto di “metodo”, che riassume le classiche nozioni di “funzione” e di “procedura”. In particolare, vengono introdotte le seguenti nozioni: Corpo di un metodo. Parametri formali, parametri attuali, tipo dei parametri e passaggio di parametri. Risultato dell’invocazione di un metodo e tipo del risultato. L’introduzione della programmazione ad oggetti prevede l’introduzione delle seguenti nozioni: 143 Oggetto. Classe: variabili di istanza, variabili della classe, metodi della classe. Gerarchia tra classi: superclasse, sottoclasse, ereditarietà, sovrascrittura di metodi e variabili d’istanza. Specifica di comportamenti: interfacce e classi che realizzano interfacce. Le esercitazioni in Laboratorio si svolgono in ambiente Linux usando il software “Java Development Kit” (JDK), già usato nel corso di Programmazione I. Bibliografia: H.M. Deitel e P.J. Deitel: “Java: Fondamenti di programmazione”.Apogeo. ISBN:88-7303-691-0. 03 ISTITUZIONI DI MATEMATICA I (F61040) Crediti: 6 Docente: Prof.Maurizio Citterio E-mail: [email protected] Insiemi e funzioni: L’algebra delle funzioni. Insiemi finiti; cardinalità. Il reticolo dei sottoinsiemi di un insieme. Le funzioni combinatorie come cardinalità di particolari insiemi. Somme e prodotti di insiemi. Strutture algebriche fondamentali e loro omomorfismi: monoidi, gruppi e anelli. Strutture prodotto e sottostrutture. Numeri: Gli assiomi di Peano e di Peano-Lawvere. Ricorsività. Ordine e divisione. Idempotenti e involuzioni; metodo delle funzioni generatrici per i problemi di conteggio; esempi dei numeri di Fibonacci e di Catalano. I numeri interi. Divisione di interi. I gruppi delle classi di resti. Massimo comun divisore. L’algoritmo euclideo delle divisioni successive. Equazioni diofantee, teorema cinese del resto. Numeri primi. I numeri razionali. Omomorfismi: Immagini dirette e inverse. Funzioni suriettive. Partizioni. Il teorema di Lagrange. Il piccolo teorema di Fermat. L'algebra delle relazioni. Relazioni di equivalenza e insiemi quozienti. Congruenze e strutture quoziente. Sottogruppi normali. Ideali. Domini di integrità e campi. Campo dei quozienti. L'algoritmo della divisione per i polinomi. Azioni e rappresentazioni. Orbite. Il gruppo simmetrico: cicli e teorema di decomposizione; generatori e relazioni per il gruppo simmetrico come introduzione ai sistemi di riscrittura; parità; il gruppo alterno. Algebra Lineare e Geometria Elementare: Vettori e vettori applicati, coordinate cartesiane. Prodotto e prodotto scalare. Spazi vettoriali, basi, dimensione. Matrici ed equazioni lineari Applicazioni lineari e matrici. Determinanti. Regola di Cramer. Un’applicazione discreta: i numeri di Stirling. Note: Al termine del corso verrà distribuito un programma dettagliato con i riferimenti puntuali per gli argomenti effettivamente svolti. L’esame consiste in una prova scritta ed una orale. Bibliografia: Dispense distribuite durante il corso. F.W. Lawvere & S.H. Schanuel, “Teoria delle Categorie – una introduzione alla matematica”, Muzzioeditore, Padova 1994. 144 S. Lang, Algebra Lineare, Boringhieri, 1970. Per gli esercizi, oltre a quelli contenuti nei testi precedenti, è disponibile anche una raccolta di temi di esame. 04 ISTITUZIONI DI MATEMATICA II (F61041) Crediti: 6 Docente: Prof.Maurizio Citterio E-mail: [email protected] Esponenziali, logaritmi e potenze: I numeri reali. Numeri irrazionali. Rappresentazione decimale. Omomorfismi. Esponenziali e logaritmi. Potenze. Radici e valore assoluto. Calcolo differenziale: Funzioni reali di una variabile reale e loro grafici. Limiti, continuità, derivate eregole di derivazione. Derivate delle funzioni esponenziali, trigonometriche e loro inverse. Il teorema del valore medio. Derivata di una composizione. Massimi e minimi. Flessi. Curve parametrizzate. La formula di Taylor. Calcolo integrale: Aree e volumi. Il teorema fondamentale del calcolo. Metodi di integrazione. Lunghezze di archi di curve. Serie e successioni: Limiti di successioni e convergenza di serie. Criteri. Esempi. La serie di Taylor. Approssimazione mediante serie. Note. Al termine del corso verrà distribuito un programma dettagliato con i riferimenti puntuali per gli argomenti effettivamente svolti. L’esame consiste di una prova scritta e di una orale. Bibliografia: Dispense distribuite durante il corso. R.F.C. Walters, K. Wehrhahn, Calculus 1, Carslaw Publications, 1987. 05 INGLESE (F61004) Crediti: 6 Docente: Prof.Huw Williams Finalità del corso . •Consolidamento delle conoscenze linguistiche proprie del percorso scolastico obbligatorio medio superiore • Sviluppo delle abilità necessarie per a. estrarre dati importanti di informazione da testi scritti b. comprendere e socializzare con persone anglofone c. produrre e utilizzare semplici strumenti in forma scritta Conoscenza linguistica di partenza ed orientamento allo studio All’inizio del corso si accede a un TEST di ORIENTAMENTO A COMPUTER senza necessità di studio preventivo in quanto ha lo scopo di formare il gruppo-classe. Principianti assoluti Studenti senza alcuna conoscenza della lingua inglese sono pregati di fornire il proprio nominativo, il numero di matricola e i necessari recapiti telefonici e/o di posta elettronica durante l’incontro preliminare al corso oppure di inviare una e-mail o un SMS con i dati indicati per poterci mantenere in contatto. 145 Livello di conoscenza della lingua inglese previsto durante l’ iter universitario Lower Intermediate In riferimento alle classificazioni europee il livello indicato corrisponde nelle linee generali a ALTE Level 2 COUNCIL OF EUROPE B1 ovvero alle seguenti certificazioni internazionali : Cambridge Examination PET grade A,B,C or BEC preliminary or CELS preliminary ETS TOEFL [minimo 170 punti] Trinity College Level 5 and 6 ** Gli studenti in possesso delle certificazioni internazionali riconducibili a istituzioni britanniche o americane citate qui sopra possono produrne copia ai docenti perché ne considerino la validità per il riconoscimento dei CFU. Le certificazioni prodotte non devono risalire ad una data superiore ai 5 (cinque) anni precedenti l’anno di iscrizione al Corso di Laurea. Non sono valide le attestazioni di Scuole britanniche e/o nordamericane che semplicemente attestino la frequenza a corsi di lingua svolti presso tali istituzioni a qualsiasi livello** Corso di preparazione Lo studente può decidere il momento più opportuno per seguire il corso di preparazione e sostenere l’esame previsto purché questo avvenga entro la presentazione della prova finale richiesta dal proprio Corso di Laurea. Il corso è comunque segnalato nell’orario del primo anno, compatibilmente con l’organizzazione complessiva delle lezioni. ** Non sono prevedibili corsi specifici di preparazione per principianti assoluti ai quali saranno comunque dedicati degli incontri di orientamento e di consulenza su appuntamento** La frequenza al corso di preparazione è obbligatoria. Per ciascuno/a studente/ssa verrà indicato un calendario delle lezioni previste in base al proprio livello di conoscenza determinato dal test d’orientamento. Articolazione del corso di preparazione Si prevede di suddividere le ore di studio in classe indicativamente secondo le seguenti modalità: . • revisione teorica delle strutture e delle funzioni comunicative della lingua; . • attività di comprensione di testi scritti, di ascolto e di scrittura; . • attività di oralità. Ovviamente di fondamentale importanza risulta essere un adeguato e personalizzato numero di ore di studio autonomo . Materiali didattici Le lezioni frontali si avvalgono dell’uso di un manuale - di cui al punto Bibliografia Prove d’esame La prova d’esame consiste in un elaborato scritto e in un colloquio. 146 • L’elaborato scritto è sostenibile nelle date dei tre appelli disponibili ogni anno. E’ composto da due sezioni: READING SECTION relativa alla comprensione di testi scritti attraverso diverse tipologie di esercizi quali, ad esempio, scelta multipla, vero/falso, domande aperte. WRITING SECTION relativa alle conoscenze morfo-sintattiche, funzionali, lessicali della lingua attraverso, per esempio, esercizi a scelta multipla, di trasformazione, di inserimento di uno o più elementi. L’elaborato risulterà superato se le risposte corrette saranno pari al 70% delle richieste. Ogni sezione sarà valutata autonomamente, in modo tale che -nella stessa sessione si possano superare entrambe; -nelle sessioni seguenti si debba sostenere un’ ulteriore elaborato relativamente soltanto alla sezione negativa (Reading o Writing), fino al suo superamento; -nelle sessioni seguenti si debba sostenere un’ ulteriore elaborato intero se entrambe le sezioni (Reading e Writing) siano risultate negative, fino al loro superamento. • Il colloquio è sostenibile durante lo svolgimento del corso annuale, indicativamente da ottobre a maggio. Inserito nel presente anno accademico, è richiesto soltanto agli studenti immatricolati a partire dal 2004-2005. Per gli iscritti in anni precedenti è richiesta solo la prova scritta. A piccoli gruppi i/le candidati/e verranno chiamati/e a partecipare a delle lezioni preliminari preparatorie impartite dal docente madre-lingua. L’accesso ai crediti sarà possibile quando sia la prova orale sia la prova scritta intera risultino superate. Prove e Sessioni di appello Si prevedono le seguenti prove : 1. Test di orientamento a inizio anno accademico 2. Colloquio in un periodo esteso tra ottobre e maggio 3. Prova scritta in un periodo a scelta del/la candidato/a -appello di fine corso (maggio/giugno) -appello autunnale (settembre/ottobre) -appello invernale (gennaio/febbraio) Bibliografia relativa al Corso di preparazione Il manuale adottato è Ready for PET a cura di Nick Kenny e Anne Kelly Editrice Macmillan ISBN 1-405-01406-7 06 ALGORITMI E STRUTTURE DATI I CON LABORATORIO (F61002) Crediti: 6 Docente: Prof.Nicoletta Sabadini E-mail: [email protected] Obiettivi del corso: Introdurre le strutture dati fondamentali e gli algoritmi di base a diversi livelli di astrazione. Il corso non richiede prerequisiti. Nel Laboratorio verranno presentati e sviluppati esempi di 147 algoritmi in un linguaggio di programmazione ad alto livello. Programma del corso: Il seguente programma è indicativo e potrà subire modifiche: Nozione intuitiva di problema e algoritmo. Problemi di decisione, conteggio, ricerca, ottimizzazione. Esempi elementari di algoritmi. Analisi di un algoritmo e risorse utilizzate (spazio, tempo). Modelli di calcolo (RAM, macchina di Turing), risorse e relativi criteri di costo uniforme e logaritmico. Esistenza di problemi non decidibili e funzioni non calcolabili (cenni). Nozioni matematiche: relazioni d’ordine e di equivalenza, strutture combinatorie elementari, notazione asintotica, valutazione di somme, principali equazioni di ricorrenza. Strutture dati elementari: vettori, liste, pile, code e relative operazioni. Grafi, alberi e loro rappresentazione. Algoritmi di attraversamento di alberi e grafi; visite in profondità e in ampiezza. Automi a stati finiti, deterministici e non deterministici, algoritmi su automi (minimizzazione, raggiungibilità,…). Generalità sul problema dell'ordinamento. Ordinamento interno per confronti: numero minimo di confronti necessari per ordinare n elementi. Algoritmi di ordinamento: inserimento, heapsort, quicksort. 07. ALGORITMI E STRUTTURE DATI II CON LABORATORIO(F61006) Crediti: 6 Docente: Prof.Nicoletta Sabadini E-mail: [email protected] Obiettivi del corso Approfondire le strutture dati fondamentali e gli algoritmi di base a diversi livelli di astrazione; consentire l'acquisizione delle principali metodologie di progettazione e analisi degli algoritmi. Nel Laboratorio verranno presentati e sviluppati algoritmi in un linguaggio di programmazione ad alto livello. Programma del corso Il seguente programma è indicativo e potrà subire modifiche. Le parti contrassegnate con asterisco sono approfondimenti e non costituiscono materia d’esame. Strutture di dati astratte e implementazione efficiente. Tabelle hash. Alberi di ricerca binaria. Alberi bilanciati: alberi 2-3, B-alberi. Operazioni "union-find" su partizioni: algoritmi basati su alberi con bilanciamento e compressione. Tecnica "divide et impera": mergesort, algoritmo per il prodotto di interi. Algoritmi di programmazione dinamica: chiusura transitiva di un grafo; calcolo delle lunghezze minime di cammino. Tecnica greedy: sistemi di indipendenza, matroidi e teorema di Rado; l'algoritmo di Kruskal. Classificazione di problemi. Le classi P e NP. Riduzione polinomiale. I problemi NP-completi. Il problema della soddisfacibilità e il teorema di Cook (*). Architetture parallele (*). Cenni alle architetture distribuite e alle reti (*). Esempi elementari di algoritmi paralleli e distribuiti (*). Bibliografia: Saranno disponibili dispense in rete. 08 ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI E DELLE RETI I ((F61007) Crediti: 6 Docente: Prof.Ruggero Lanotte E-mail: [email protected] Introduzione e presentazione del corso. Reti logiche: Algebra booleana. – Porte logiche. – Sintesi di funzioni booleane. – Mappe di Karnaugh. – Cenni al flip-plop e clock. 148 L’aritmetica del calcolatore – Numeri con segno e senza segno. Somma e sottrazione. Operazioni logiche. I numeri in virgola mobile. Esercizi. Il processore: cammino dei dati e controllo – Convenzioni logiche e temporizzazione. Progetto dell’unità di elaborazione dati. Un’implementazione elementare. Implementazione multiciclo. Le istruzioni: il linguaggio del calcolatore – Le operazioni svolte dall’hardware del calcolatore. Gli operandi dell’hardware del calcolatore. Alcune istruzioni all’interno del calcolatore. Assemblatori, linker e simulatore SPIM: - Assemblatori. – Linker. – Loader. – Il simulatore SPIM. Materiale utilizzato Dispense del docente. Materiale disponibile sui siti: http://elearning.uninsubria.it Testo: “Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori” – D. Patterson, J Hennessy – Jackson Libri Editore. Ricevimento su appuntamento. e-mail: [email protected], [email protected] 09 ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI E DELLE RETI II (F61009) Crediti: 3 Docente: Prof.Enrico Spoletini STRUTTURA DI BASE DELL’HW E DEL SW Unita’ funzionali e struttura del bus. Processi sequenziali, simultaneta’ operativa, multiprogrammazione, multielaborazione, elaborazione distribuita. Software di base ed applicativo. Caratteristiche di un elaboratore in una prospettiva storica: 45/55, 55/65, 65/75 , 75/oggi. MODALITA’ DI INDIRIZZAMENTO E DI ORGANIZZAZIONE DELLE ISTRUZIONI Locazioni di memoria, indirizzi e codifica delle informazioni. Istruzioni, sequenze lineari, salti, codici di condizione. Forme di indirizzamento. Linguaggio assemblatore: istruzioni, registri, flag, controllo di flusso di un programma, procedure e pile. UNITA’ DI ELABORAZIONE Prelievo e memorizzazione di parole, esecuzione di un’istruzione. Controllo cablato, bus multipli. Controllo microprogrammato, microistruzioni, indirizzo successivo, prelievo anticipato. Emulazione. MEMORIA RAM statiche e dinamiche, PROM, EPROM,costi e prestazioni. Memoria cache, mapping e algoritmi di sostituzione. Prestazioni, interallacciamento, tecniche per migliorare le prestazioni. Memoria virtuale. PIPELINING 149 Parallelismo: multiprogrammazione, DMA, I/O sovrapposti. Pipeline a due e quattro stadi, stallo. Ruolo della cache, fallimento dell’accesso. Coda di istruzioni, vincoli di dipendenza. Gestione dei salti, salto ritardato, predizione di salto. INPUT/OUTPUT Organizzazione della comunicazione: interrupt, gestione di piu’ dispositivi e controllo delle richieste. Accesso diretto alla memoria Bus sincroni ed asincroni, interfacce standard. Periferiche: caratteristiche fisiche ed implicazioni nelle tecniche di programmazione. SISTEMI DI CALCOLO DI GRANDI DIMENSIONI Elaborazione parallela. Reti di interconnessione 10 COMPLEMENTI DI ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI E DELLE RETI (F61062) Crediti: 3 Docente: Prof.Ruggero Lanotte E-mail: [email protected] Introduzione e presentazione del corso. Miglioramento delle prestazioni mediante l’uso di pipeline – Vista d’insieme del progetto mediante pipeline. L’unità di elaborazione con pipeline. L’unità di controllo con pipeline. Cenni ai problemi di criticità. Cenni ai sistemi multiprocessore. Procedure e funzioni in SPIM Materiale utilizzato: Dispense del docente. Materiale disponibile sui siti:http://elearning.uninsubria.it Testo: “Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori” – D. Patterson, J Hennessy – Jackson Libri Editore. [email protected], Ricevimento su appuntamento. e-mail: [email protected] 11 FISICA (F61063) Crediti: 6 Docente: Prof.Franco Prati E-mail: [email protected] Meccanica Le misure. Moto rettilineo. Vettori. Moto in due dimensioni. Le leggi di Newton. L’attrito. Energia cinetica e lavoro. Energia potenziale e conservazione dell’energia. Moti oscillatori. Elettromagnetismo Carica elettrica e campi elettrici. Legge di Gauss. Potenziale elettrico. Condensatori. Legge di Ohm e circuiti a corrente continua. Campi magnetici. Induzione, induttanza ed equazioni di Maxwell. Correnti alternate. 150 Testi consigliati: D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, “Fondamenti di FISICA”, 4a edizione, Casa Editrice Ambrosiana; Serway & Jewett, “Principi di Fisica”, 3a edizione, EdiSES 12 BASI DI DATI I (F61010) e II (F61011) Con laboratorio Crediti: 6 per modulo Docente:Prof.Elena Ferrari E-mail: [email protected] Introduzione alle basi di dati e ai sistemi di gestione di basi di dati: Modelli dei dati Concetti di schema e istanza Livelli di astrazione nei DBMS Linguaggi e utenti delle basi di dati Il modello relazionale: Il concetto di relazione Chiavi Vincoli di integrità Algebra relazionale: Operatori di base Operatore di join Il linguaggio SQL: Tipi in SQL Definizione di schemi e tabelle Rappresentazione di vincoli Operazioni di modifica su schemi relazionali Interrogazioni in SQL: interrogazioni semplici operatori aggregati interrogazioni con raggruppamento interrogazioni di tipo insiemistico interrogazioni nidificate interrogazioni correlate Manipolazione dei dati in SQL: operazioni di insert, delete, e update Viste: definizione, uso, aggiornamento Uso di SQL da linguaggio di programmazione Progettazione di basi di dati: Metodologie di progettazione Progettazione concettuale: il modello ER Progettazione logica: ristrutturazione dello schema regole di traduzione da schemi ER a schemi relazionali teoria della normalizzazione Transazioni: Concetti di base Controllo della concorrenza Tecniche di recovery Protezione dei dati: 151 Concetti base Politiche di sicurezza Il modello di controllo dell'accesso del System R Laboratorio: Introduzione al Web Architettura Web Breve introduzione al linguaggio HTML Linguaggi per creazione dinamica di pagine web: PHP Aspetti introduttivi Sintassi e semantica PHP Introduzione a PostgreSQL Tabelle Relazioni Query Interazione pagine Web con Basi di dati PHP e Basi dati Libro di testo: E. Bertino, B. Catania, E. Ferrari, e G. Guerrini. Sistemi di Basi di Dati: Concetti e Architetture, De Agostini editore, 2006. 13 SISTEMI OPERATIVI I (F61012) e II (F61013) con laboratorio Crediti: 6 per modulo Docente: Prof.Robert Walters E-mail: [email protected] Il corso presenta i principi fondamentali dei sistemi operativi, illustrandoli per mezzo di due sistemi operativi correnti: Windows 2000 e Linux. Sono previsti esercizi sulla programmazione concorrente in Unix e Windows 2000. Introduzione: Scopo e funzioni di un sistema operativo Concetti generali Struttura di un sistema operativo Processi, thread e programmazione concorrente La gestione della memoria File system Input/output, periferiche e driver Sicurezza Networking Sistemi distribuiti Architettura di Windows 2000, e dettagli di Win32 API. Bibliografia: Andrew S. Tanenbaum, Modern Operating Systems, Prentice-Hall, 2000. Testi di approfondimento: Andrew S. Tanenbaum, Albert S Woodhull, Operating Systems Design and Implementation, PrenticeHall, 1999. 152 Andrew S. Tannenbaum, Edizione italiana of 1992 edition, Moderni sistemi operativi, Jackson Libri. Abraham Silberschatz, Peter Galvin, Greg Gagne, Operating System Concepts, John Wiley and Sons, 2001. Willam Stallings, Operating Systems, 4th edition, Prentice Hall, 2002 14 MODELLI MATEMATICI PER LA PROBABILITA’ E LA STATISTICA (F61042) Crediti: 6 Docente: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Probabilità I”attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 15 COMPLEMENTI DI MATEMATICA (F61014) Crediti: 6 Docente: Prof.Maurizio Citterio E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495 16 PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE I con laboratorio (F61015) Crediti: 6 Docente: Prof.Sandro Morasca E-mail: [email protected] Il corso ha l'obiettivo di affrontare il problema dello sviluppo di software da un punto di vista sia concettuale sia operativo. A tal fine il corso affronterà i principi generali di progettazione ed in modo particolare le tecniche di progettazione object-oriented. Per permettere la messa in pratica dei concetti esposti verrà introdotta la notazione UML come mezzo per descrivere le attività di progetto del software. Inoltre verranno introdotti elementi del linguaggio di programmazione Java che permetteranno allo studente di completare la propria preparazione sia dal punto di vista della conoscenza dei linguaggi di programmazione, sia dal punto di vista del passaggio dalla progettazione all'implementazione del software secondo il paradigma object-oriented. Le lezioni saranno di carattere sia teorico sia applicativo al fine di mettere in pratica i concetti esposti. Progettazione del Software Introduzione e Principi Generali Il concetto di Modulo e Relazioni tra Moduli Tecniche di scomposizione (top-down, bottom-up) Notazioni testuali di progettazione (TDN) La modularizzazione come attività di contrattazione Caratteristiche della progettazione orientata agli oggetti e loro realizzazione nel linguaggio Java Information Hiding e modulo come astrazione dei dati 153 Ereditarietà Polimorfismo e binding dinamico Genericità Gestione delle eccezioni Modalità d'esame L'esame consiste in una prova scritta che verterà sulla parte teorica del corso ed un progetto da svolgere individualmente che avrà lo scopo di verificare le capacità sia progettuali sia realizzative degli studenti. Il presente corso e il corso di "Progettazione di software II" daranno luogo a un unico esame. 17. PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE II con laboratorio (F61016) Crediti: 6 Docente: Prof.Sandro Morasca E-mail: [email protected] Il corso ha l'obiettivo di affrontare il problema dello sviluppo di software da un punto di vista sia concettuale sia operativo. A tal fine il corso affronterà i principi generali di progettazione ed in modo particolare le tecniche di progettazione object-oriented. Per permettere la messa in pratica dei concetti esposti verrà introdotta la notazione UML come mezzo per descrivere le attività di progetto del software. Inoltre verranno introdotti elementi del linguaggio di programmazione Java che permetteranno allo studente di completare la propria preparazione sia dal punto di vista della conoscenza dei linguaggi di programmazione, sia dal punto di vista del passaggio dalla progettazione all'implementazione del software secondo il paradigma object-oriented. Le lezioni saranno di carattere sia teorico sia applicativo al fine di mettere in pratica i concetti esposti. Programma d'esame Notazioni e caratteristiche avanzate di progetto Notazioni object oriented di progetto: UML Design Patterns Aspetti avanzati della programmazione in Java Interfacce Librerie di I/O Librerie grafiche e programmazione ad eventi Cenni alla programmazione concorrente Cenni alla programmazione su WEB Elementi di convalida di programmi Java 18 RETI E APPLICAZIONI I (F61018 ) Crediti: 6 Docente: Prof.Mauro Campanella E-mail: Obiettivo del corso I tre corsi di reti ed applicazioni si propongono di fornire allo studente una introduzione alle reti di trasmissione dati nei loro principi di progettazione e funzionamento. Le lezioni sono 154 costantemente accompagnate da esercizi pratici in laboratorio. Al termine dei tre corsi uno studente deve essere in grado di comprendere il funzionamento di una rete di trasmissione dati e di progettare reti locali basate sul protocollo Ethernet configurare e collegare calcolatori con i principali sistemi operativi per la connessione in rete locale o geografica di realizzare applicazioni distribuite attraverso il protocollo TCP/IP avere appreso i principi fondamentali di funzionamento delle reti e la terminologia di base. Programma La prima parte del corso presenta i concetti e le tecniche base delle reti Introduzione alle reti e loro motivazioni Il modello a strati ISO/OSI Dal Livello Fisico a quello di Instradamento Il protocollo TCP/IP Applicazioni distribuite 19 RETI E APPLICAZIONI II (F61019) Crediti: 3 Docente: Prof.Andrea Pini E-mail: [email protected] Obiettivo del corso I tre corsi di reti ed applicazioni si propongono di fornire allo studente una introduzione alle reti di trasmissione dati nei loro principi di progettazione e funzionamento. Le lezioni sono costantemente accompagnate da esercizi pratici in laboratorio. Al termine dei tre corsi uno studente deve essere in grado di comprendere il funzionamento di una rete di trasmissione dati e di progettare reti locali basate sul protocollo Ethernet configurare e collegare calcolatori con i principali sistemi operativi per la connessione in rete locale o geografica di realizzare applicazioni distribuite attraverso il protocollo TCP/IP avere appreso i principi fondamentali di funzionamento delle reti e la terminologia di base. Programma In questa parte del corso vengono approfonditi attraverso esercitazioni pratiche i concetti esposti nella Prima parte, in particolare i mezzi trasmissivi, il protocollo TCP/IP e le applicazioni fondamentali, quali posta elettronica, HTTP e strumenti di debugging. 20 COMPLEMENTI DI RETI ED APPLICAZIONI (F61020) Crediti: 3 Docente: Prof.Andrea Pini E-mail: [email protected] In questa parte del corso vengono introdotti i principi base di progettazione di una rete locale, di routing gestione e di sicurezza. Vengono forniti cenni di architettura di reti geografiche. 21 ECONOMIA (F61021) Crediti: 6 Docente: Prof.Massimo Di Domenico 155 E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Economia dell’ambiente”attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali. 22 COMPUTAZIONE SIMBOLICA (F61059) Crediti: 6 Docente: Prof.Robert Walters E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495 23 INFORMATICA TEORICA I (F61070) e II (F61071) Crediti: 3 per modulo Docenti: Proff.NicolettaSabadini, Robert Walters E-mail: [email protected]; [email protected] Obiettivi del corso Introdurre nozioni basilari su Teoria della Ricorsività, Complessità, Semantica Operazionale e Denotazionale. Il corso non richiede prerequisiti. Programma: Il seguente programma e’ indicativo e potrà subire modifiche: Teoria della Ricorsività (elementi) Nozione intuitiva di problema e algoritmo. Cosa significa “calcolabile o risolubile” ? Discussione sul concetto di problema “risolubile”, “parzialmente risolubile”, “non risolubile”. Modelli di calcolo e loro equivalenza semantica: Macchina di Turing deterministica, non deterministica, Alternante, Macchine a Registri, Linguaggio WHILE, Funzioni Ricorsive Parziali Tesi di Church –Turing. Teorema Sm,n per il linguaggio RAM Teorema di Ricorsione Teorema di Rice Esempi di problemi decidibili e non decidibili: il Problema dell’Arresto, il Problema di Post. Discussione su Automi a stati finiti e Macchine di Turing: controllo verso computazione. Teoria della Complessità (elementi) Nozione di risorsa di calcolo: tempo, spazio, numero di processori. Le classi P, NP, pspace. Riduzione polinomiale. I problemi NP-completi. Il problema della soddisfacibilità e il teorema di Cook . Semantica (elementi) Semantica a punto fisso e operazionale: confronti. Testo di riferimento: Saranno disponibili dispense in rete 24 AUTOMI E LINGUAGGI I (F61072) 156 Crediti: 3 Docente: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] Introduzione e presentazione del corso. Automi a stati finiti deterministici e non deterministici. Grammatiche regolari e automi a stati finiti. Espressioni regolari. Teorema di Kleene. Lemma di iterazione per linguaggi regolari. Congruenze sintattiche e costruzione degli automi minimi. Strumenti di manipolazione dei testi basati su automi a stati finiti ed espressioni regolari. Testo: J.E. Hopcroft, R. Motwani, J.D. Ullman, Introduction to automata theory, languages and computation, Addison-Wesley, 2001. 25 AUTOMI E LINGUAGGI II (F61073) Crediti: 3 Docente: Prof.Nicoletta Sabadini E-mail: [email protected] Grammatiche libere da contesto. Alberi di derivazione. Semplificazioni delle grammatiche libere da contesto. Forma normale di Chomsky. Algoritmo di riconoscimento. Il lemma di iterazione per i linguaggi liberi da contesto. La forma normale di Greibach. Automi a pila deterministici e non deterministici. Caratterizzazione dei linguaggi liberi da contesto mediante automi a pila. Proprietà di chiusura dei linguaggi liberi da contesto. Cenni alle grammatiche non ambigue e ai linguaggi liberi da contesto inerentemente ambigui. Cenni alla compilazione. Testo: J.E. Hopcroft, R. Motwani, J.D. Ullman, Introduction to automata theory, languages and computation, Addison-Wesley, 2001. 26 INGEGNERIA DEL SOFTWARE I (F61033) Crediti: 3 Docente: Prof.Sandro Morasca E-mail: [email protected] Il corso ha l’obiettivo di affrontare il problema dello sviluppo di software come attività industriale. A tal fine il corso fornirà un inquadramento generale relativo al ciclo di vita del software e alle qualità dei prodotti e del loro processo di produzione. Inoltre, il corso presenterà in dettaglio alcune tecniche di analisi e specifica dei requisiti, concetti relativi alla progettazione e tecniche di verifica e convalida dei sistemi software e dei documenti prodotti durante il ciclo di vita. Programma d’esame 157 Lo sviluppo del software come attività industriale Introduzione e principi generali Modelli del ciclo di vita del software: a cascata; evolutivo; trasformativi; a spirale. La qualità del software La qualità del processo produttivo La specifica del software Introduzione Alcune notazioni di specifica: Data Flow Diagram; automi a stati; reti di Petri. La progettazione del software Scomposizione funzionale e scomposizione a oggetti Tecniche di scomposizione (top-down, bottom-up) La modularizzazione come attività di contrattazione Design patterns La verifica del software Tecniche di analisi statica: l’analisi del flusso dei dati; le ispezioni. Tecniche di analisi dinamica: Il testing. Modalità d’esame : L’esame consiste in una prova scritta. 27 LINGUAGGI PER PROGRAMMAZIONE CONCORRENTE E AMBIENTI DISTRIBUITI (F61043) Crediti: 3 Docente: Prof.Simone Tini E-mail: [email protected] Il corso intende fornire una panoramica su alcuni linguaggi per la comunicazione in ambiente distribuito e concorrente, in particolare in ambiente WEB. Verranno introdotti linguaggi di coordinamento, come LINDA e Manifold, e linguaggi e modelli per sistemi mobili (come l’Ambient calculus). 28 SISTEMI INFORMATIVI E MODELLI ORGANIZZATIVI I (F61047) e II (F61048) Crediti: 3 per modulo Docente: Prof. Walter Castelnovo E-mail: [email protected] La diffusione pervasiva delle ICT nella società contemporanea porta profonde trasformazioni nella struttura e nelle modalità operative delle organizzazioni, sia quelle orientate al business, che quelle non-profit e quelle della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo del corso è quello di fornire strumenti per valutare l’impatto delle ICT sull’architettura e i processi operativi delle organizzazioni. Particolare attenzione verrà dedicata allo studio delle relazione tra Sistemi Informativi e modelli organizzativi, a partire dai tradizionali modelli organizzativi di tipo gerarchico fino 158 ad arrivare alle organizzazioni flessibili e alle organizzazioni virtuali intese come modelli organizzativi tipici negli scenari di globalizzazione e di e-business. Gli argomenti che verranno affrontati durante il corso sono: Introduzione alla teoria dell’organizzazione Introduzione ai sistemi informativi Il ciclo dell’innovazione nei sistemi informativi La pianificazione dei sistemi informativi La valutazione dei sistemi informativi Le organizzazioni flessibili Introduzione al Project Management Il corso si baserà soprattutto su documenti forniti durante le lezioni e pubblicati sulla piattaforma di E-Learning. Tuttavia è opportuno fare riferimento ai testi seguenti: - De Marco, I Sistemi Informativi aziendali, Franco Angeli, 2000 - Bracchi, Francalanci, Motta, Sistemi Informativi e aziende in rete, McGraw-Hill, 2001 - Camussone, Informatica organizzazione e strategie, McGraw-Hill, 2001 Questi testi sono obbligatori per gli studenti che non frequentano il corso. 29 ANALISI NUMERICA I (F61030) Crediti: 6 Docente: Prof.Marco Donatelli E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 30 ANALISI NUMERICA II (F61031) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 31 ELETTRONICA I (F61057) Crediti: 6 Docente: Prof.Michela Prest E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 32 METODI FORMALI DELL’INFORMATICA I (F61064) Crediti: 3 Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Vedi prima parte di “Metodi formali dell’ informatica” attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica. 159 33 METODI FORMALI DELL’INFORMATICA II (F61065) Crediti: 3 Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Vedi seconda parte di “Metodi formali dell’ informatica” attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica. 34 LINGUAGGI PER IL WEB I (F61044) e II (F61045) Crediti: 3 per modulo Docente: Prof.Davide Giustina Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495 35 SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI (F61026) Crediti:6 Docente: Prof.Stefano Manini Vedi insegnamento “Cartografia ambientale informatizzata con Laboratorio” attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze Ambientali. 36 BASI DI DATI:APPLICAZIONI INNOVATIVE I (F61066) e II (F61067) Crediti: 3 per modulo Docente: Prof.Elena Ferrari E-mail: [email protected] * Basi di dati relazionali ad oggetti. Concetti di base. Modelli relazionali ad oggetti. Aspetti ad oggetti dello standard SQL:1999. Il Modello relazionale ad oggetti di Oracle. * Basi di dati multimediali. Introduzione alla gestione di dati multimediali. Caratteristiche generali di rappresentazione ed interrogazione. Gestione di documenti testuali. Definizioni di base. Rappresentazione dei documenti testuali. Ritrovamento dei documenti testuali. Gestione di immagini Definizioni di base. Rappresentazione delle immagini. Ritrovamento delle immagini. * Basi di dati attive Concetto di trigger. Il paradigma E-C-A. Modelli di esecuzione. Trigger in Starbust, Oracle, DB2. Trigger nello standard SQL:1999. Utilizzo di trigger per il mantenimento dell’integrita’. Progettazione di trigger. * Basi di dati per la gestione di documenti XML: DBMS nativi e extended, linguaggi per la gestione di documenti XML. * Cenni a sistemi di data warehousing e data mining Bibliografia:I libri di testo verranno indicati all’inizio del corso. 37 INGEGNERIA DEL SOFTWARE II (F61068) Crediti: 3 Docente: Prof.Sandro Morasca E-mail: [email protected] 160 Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495 38 QUALITA’ DEL SOFTWARE (F61077) Crediti: 3 39 MODELLI FORMALI E COMPUTAZIONALI DEL LINGUAGGIO NATURALE I (F61053) e II (F61054) Crediti: 3 per modulo Docente: Prof.Walter Castelnovo E-mail: [email protected] Il corso intende fornire un’introduzione agli strumenti logico/formali per applicazioni di Elaborazione del Linguaggio Naturale. Gli argomenti che verranno affrontati durante il corso sono: Introduzione alla logica del primo ordine Introduzione alla semantica modellistica Semantiche formali per il Linguaggio Naturale Le grammatiche generative e il problema del Parsing Grammatiche formali per il Linguaggio Naturale Introduzione alla Elaborazione del Linguaggio Naturale Le applicazioni di Elaborazione del Linguaggio Naturale Il corso si baserà soprattutto su documenti forniti durante le lezioni e pubblicati sulla piattaforma di E-Learning. Tuttavia è opportuno fare riferimento ai testi seguenti: - James Allen, Natural Language Understanding, The Benjamin/Cummings Publishing Company, 1995. (in particolare i cap. 1,2,3,4,5,6) - Gerarald Gazdar, Chris Mellish, Natural Language Processing in Prolog, Addison-Wesley, 1989. (in particolare i cap. 1,2,4,5,6,7) Questi testi sono obbligatori per gli studenti che non frequentano il corso. 40 COMPUTER AIDED DESIGN I (F61055) Crediti: 6 Docente: Prof.Gabriele De Agostini Questo corso fornisce ai partecipanti le conoscenze per la programmazione di un ambiente CAD utilizzando Visual Basic for Application. Il programma utilizzato è ProgeSOFT IntelliCAD 4 GOLD. Il corso sarà suddiviso in due parti: una parte (punti 1,2) sviluppa le conoscenze di base del CAD necessarie per affrontare la programmazione, la seconda parte (punti 3,4,5,6) specifica per la programmazione. Le due parti vengono sviluppate parallelamente in modo da permettere agli studenti di confrontare una operazione eseguita dall’utente utilizzando l’editor grafico e la stessa operazione eseguita utilizzando Visual Basic. 161 Il corso sarà impostato sui seguenti argomenti: 1.Conoscenza dell’editor grafico 1. conoscenza dei componenti di un sistema CAD 2. utilizzo delle funzioni principali di gestione dei files 3. interfaccia utente: dispositivi di puntamento, menu e barre degli strumenti, finestre di comando 4. impostazione delle unità di misura; 2. Conoscenza dei principali comandi e delle loro opzioni 1. comandi di disegno: linea, rettangolo, poligono, arco, cerchio, ellisse 2. comandi di modifica: copia, sposta, offset, cancella, specchio, ruota, serie, raccorda, cima, estendi, taglia, stira, scala, allunga, esplodi 3. testo riga singola e testo multilinea 4. tratteggi e tipi di tratteggio 5. gestione e utilizzo dei layer 6. creazione, inserimento e gestione di blocchi e di blocchi con attributi 7. creazione di stili di testo e di quota personalizzati 8. controllo visualizzazione polilinee, tratteggi, spessori di linea e testi; 3. Introduzione al Visual Basic for Application 1. accesso e utilizzo dell’IDE 2. Dichiarazione e utilizzo delle variabili 3. funzioni standard 1. cicli 2. condizioni 3. operatori matematici 4. operazioni tra stringhe 4. Dichiarazioni di nuove funzioni 5. Utilizzo delle maschere per la creazione di una interfaccia grafica 4. Creazione entità 1. l’oggetto “ActiveDocument” e modelspace 2. Creazione delle entità semplici (linee, Archi, Cerchi,Testi) 3. Creazione di polilinee 4. Creazione di blocchi e inserimento 1. La tabella delle definizione dei blocchi 5. Creazione di attributi 6. Creazione di layer 5. Selezione e modifica delle entità 1. SelectionSet (Gruppi di selezione) 1. creazione tramite filtri sulle proprietà 2. scorrimento 3. aggiunta e rimozione di entità dai selectionset 2. modifica delle proprietà di un oggetto e aggiornamento del database del disegno 6. Modifica dell’ambiente di lavoro 1. le variabili di sistema 1. Utilizzo e memorizzazione 2. Variabili di ambiente più importanti 162 41 COMPUTER AIDED DESIGN II (F61056) Crediti: 6 Il corso si propone l’obiettivo di mettere l’allievo in condizione di programmare semplici routine in linguaggio LISP per manipolare entità dell’ambiente grafico CAD di ProgeSOFT IntelliCAD. Il corso si suddivide in una prima parte generica per l’apprendimento della sintassi fondamentale del linguaggio LISP (corrispondente ai punti 1,2 e 3) e una seconda parte specifica della manipolazione dell’ambiente e delle entità CAD (punti 4,5 e 6). Questi sono i punti principali in cui si articola il corso: Nozioni fondamentali sul linguaggio LISP o Accesso e utilizzo del linguaggio LISP in ProgeSOFT IntelliCAD o Costruzione del verbo o Dichiarazione e utilizzo delle variabili o Assegnamento funzioni setq e set: assegnamento di valori a variabili o atomi o condizioni (funzioni if, cond) o cicli (while,repeat) o Creazione di funzioni : funzione defun Funzioni generali o Funzioni aritmetiche o Manipolazione stringhe o Messaggi all’utente o Input dall’utente funzione initget : inizializzazione dell’input funzione getstring: input di una stringa getreal,getint: input di numeri getkword : input di caratteri chiave getpoint,getangle,getdist : input di punti,angoli,distanze o funzioni di manipolazione file Le liste o Creazione di una lista: funzione list o Creazione di una coppia puntata: funzione cons o aggiunta di un elemento in coda: funzione append o modifica di un elemento della lista funzione assoc : ricerca di un elemento in una lista di coppie puntate funzione subst : sostituzione di un elemento di una lista o funzioni di accesso al singolo atomo della lista : funzioni car,cdr,nth. Gruppi di selezione o Selezione dell’utente: funzione entsel, nentsel o Creazione e popolamento: funzione ssget : creazione di gruppi di selezione in base alle caratteristiche delle entità funzione ssadd : aggiunta di entità a gruppi di selezione in modo iterativo o scorrimento e accesso ai singoli oggetti: funzioni sslength , ssname o eliminazione degli elementi dal gruppo di selezione: funzione ssdel Creazione,accesso e modifica delle informazioni di una entità o estrazione delle informazioni: funzione entget 163 o ricerca di entità nelle tabelle generiche : funzioni tblsearch, tblobjname o aggiornamento del database: funzioni entmod,entupd o creazione di nuove entità : funzione entmake Utilizzo dei comandi inviati all’ide del CAD o utilizzo della funzione command 42 TEORIA DEI CODICI (F61069) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Previtali E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 43 LOGICA COMPUTAZIONALE I (F61074) e II (F61075) Crediti: 3 per modulo Docente: Prof.Alessandra Cherubini E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495 44 SISTEMI INTELLIGENTI E MOBILI PER SERVIZI INNOVATIVI (F61076) Crediti: 6 Docente: Prof.Alberto Sanna Obiettivi del corso: Il corso si propone di illustrare i requisiti, le problematiche e le possibili soluzioni per lo sviluppo di servizi innovativi orientati al cittadino, principalmente nei domini sanitario, nutrizionale e dello stile di vita, attraverso la discussione di casi di studio reali, applicazioni esistenti e prototipi in fase di sviluppo. Programma del corso: Il corso si articola in un percorso che, partendo dalla presentazione del concetto di servizio orientato al cittadino, accompagnerà lo studente in una panoramica delle più recenti tecnologie informatiche dettagliandone il ruolo in contesti applicativi innovativi. Dopo la descrizione delle proprietà qualificanti i servizi al cittadino (needs, choiches e free will), il corso presenterà diversi casi di studio in cui lo studente potrà apprendere come tali servizi siano erogati in contesti reali e come le tecnologie informatiche apprese negli altri corsi di studio costituiscano fattori abilitanti. Le diverse tecniche e tecnologie discusse durante il corso (si veda il programma dettagliato) saranno solo brevemente introdotte mentre ampio spazio sarà dedicato alla discussione dei loro ambiti d’applicazione. Programma Dettagliato: • Servizi al cittadino e sistemi intelligenti: presentazione d’alcuni casi di studio; • Servizi al cittadino: proprietà qualificanti; • Sistemi intelligenti: descrizione di un’architettura tipo; 164 • Supporto alle decisioni: tecniche e tecnologie (Multi-Agents Systems, Machine Learning, Case Based Reasoning, Fuzzy Systems); • Gestione della conoscenza: tecniche e tecnologie (Motori Semantici, Ontologie, Natural Language Processing); • Sicurezza, Privacy e Trust: tecniche e tecnologie (P3P Framework, Trust Case Development); • Personalizzazione e profilazione: tecniche e tecnologie (RFID, Smart Card); • Mobilità e multimedialità: contesti nomadici multimodali (Mobile e Embedded Devices, Digital TV); • Sistemi distribuiti: connettività, raggiungibilità e interoperabilità (Wireless, AdHoc, Pico e Personal Networks, Web Services) • Intelligenza ambientale: domotica ed altre applicazioni; • Gestione del rischio; • Servizi al cittadino: un possibile modello di business; Materiale di riferimento: • G. Marakas, “Decision Support Technology for the 21st Century”, Prentice-Hall , 1999; • M. C. Daconta, L. J. Obrst, K. T. Smith, “The Semantic Web – A Guide To The Future Of XML, Web Services and Knowledge Management”, Wiley, 2003; • A. S. Tanenbaum, “Computer Networks”, Prentince Hall, 2002; • H. Lindskog, S. Lindskog, “Web Site Privacy with P3P”, Wiley, 2001; • L. Battezzati, J.L. Hygounet, “RFID- Identificazione automatica a radiofrequenza” Milano, HOEPLI, 2003; Modalità d’esame: L’esame prevede la produzione e la discussione di un elaborato in cui si ipotizzi un possibile insieme di servizi al cittadino e l’infrastruttura necessaria alla loro erogazione. 45 APPLICAZIONI AVANZATE DELL’INFORMATICA(F61078) Crediti: 3 Docente: Prof.Francesco Sicurello Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495 165 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE INDICE DEGLI INSEGNAMENTI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Numero programma Algoritmi e strutture dati I con laboratorio 06 Algoritmi e strutture dati II con laboratorio 07 Analisi numerica I 29 Analisi numerica II 30 Applicazioni avanzate dell’informatica 45 Architettura degli elaboratori e delle reti I 08 Architettura degli elaboratori e delle reti II 09 Automi e linguaggi I 24 Automi e linguaggi II 25 Basi di dati:applicazioni innovative I e II 36 Basi di dati I e II con laboratorio I 12 Complementi di architettura degli elaboratorio e delle reti 10 Complementi di matematica 15 Complementi di reti ed applicazioni 20 Computazione simbolica 22 Computer aided design I 40 Computer aided design II 41 Economia 21 Elettronica I 31 Fisica 11 Informatica teorica I e II 23 Ingegneria del software I 26 Ingegneria del software II 37 Inglese 05 Istituzioni di matematica I 03 Istituzioni di matematica II 04 166 Linguaggi per programmazione concorrente ed ambienti distribuiti 27 Linguaggi per il web I e II 34 Logica computazionale I e II 43 Metodi formali dell’informatica I 32 Metodi formali dell’informatica II 33 Modelli formali e computazionali del linguaggio naturale I e II 39 Modelli matematici per la probabilità e la statistica 14 Progettazione del software I con laboratorio 16 Progettazione del software II con laboratorio 17 Programmazione I con laboratorio 01 Programmazione II con laboratorio 02 Qualità del software 38 Reti e applicazioni I 18 Reti e applicazioni II 19 Sistemi informativi e modelli organizzativi I e II 28 Sistemi informativi geografici 35 Sistemi intelligenti e mobili per servizi innovativi 44 Sistemi operativi I e II con laboratorio 13 Teoria dei codici 42 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Campanella Mauro 18 Casini Emanuele 14 Castelnovo Walter Cherubini Alessandra Citterio Maurizio De Agostani Gabriele 28,39 43 03,04,15 40 Di Domenico Massimo 21 Donatelli Marco 29 Ferrari Elena 12,36 167 Giustina Davide Huw Williams 34 05 Lanotte Ruggero 08,10 Manini Stefano 35 Morasca Sandro 16,17,26,37 Pini Andrea 19,20 Prati Franco 11 Prest Michela 31 Previtali Andrea 42 Sabadini Nicoletta Sanna Alberto Serra Capizzano Stefano Sicurello Francesco Spoletini Enrico Tini Simone Walters Robert 168 06,07,23,25 44 30,32,33 45 09 01,02,24,27 13,22,23 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del Corso Presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea di primo livello in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali (codice 7735), di durata triennale, appartenente alla Classe 13 - Lauree in Scienze dei Beni Culturali. Una visione integrata e multifocale La conservazione, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali comportano l’interazione d'una molteplicità di competenze e di professioni, ciascuna con le proprie metodologie scientifiche e le proprie conoscenze, ciascuna con i propri strumenti e con i propri materiali di lavoro, ciascuna in grado d’intervenire specialisticamente in una o più sezioni d'una moderna e articolata filiera produttiva. La formazione di un esperto nel campo dei beni culturali deve, di conseguenza, fornire gli strumenti, teorici e pratici, per comprendere la varietà dei significati e dei valori che sono propri di un determinato manufatto: da una parte, le qualità concrete, fisiche e chimiche, dei materiali che lo compongono, il suo rapporto con l’ambiente circostante e le tecniche costruttive e compositive; dall'altra, il rilievo che lo stesso manufatto riveste nelle numerose prospettive con le quali è stato, nel corso del tempo, considerato: da quella giuridica a quella simbolica, da quella antropologica a quella storico-artistica. Ciò, naturalmente, tenendo conto che, invertendo l'ottica interpretativa, ciascun bene culturale costituisce una fonte primaria, preziosa e insostituibile, per la conoscenza dei fatti della storia, della cultura e della società. Il Corso di Laurea Triennale in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali intende, conseguentemente, fornire allo studente una preparazione di base integrata e multifocale, articolata sulla compresenza d'insegnamenti appartenenti alle seguenti aree disciplinari: - Discipline artistiche, architettoniche e museografiche; - Discipline linguistiche e letterarie; - Discipline storiche e archivistiche; - Scienze ambientali e naturali; - Scienze giuridiche; - Scienze matematiche, chimiche e fisiche; - Scienze umane. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il corso è finalizzato alla formazione di laureati capaci di operare professionalmente sia presso enti locali e istituzioni specifiche, quali soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, cineteche, parchi naturali, orti botanici, ecc., sia presso aziende e organizzazioni 169 professionali operanti nei settori dell’analisi, della classificazione, della tutela, della conservazione, della valorizzazione e della fruizione dei beni culturali e ambientali. I laureati nei corsi di laurea della classe dovranno: - possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di competenze nei diversi settori dei Beni Culturali (patrimonio archeologico; archivistico e librario; teatrale, musicale e cinematografico; storico-artistico; demoetnoantropologico; del paesaggio e dell’ambiente); - possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione nel settore dei Beni Culturali; - possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano; - essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza. Il curriculum formativo pone particolare attenzione a che lo sviluppo di competenze specialistiche in un particolare settore di attività, sia congiunto alla conoscenza non superficiale dei principi e delle metodiche di tutte le discipline che, per ciascun intervento, hanno a che fare con l'universo dei significati e dei valori in gioco. Ciò, anche, al fine di sviluppare la capacità di elaborare progetti integrati capaci di valorizzare, nel tempo, tutte le potenzialità del bene culturale, non ultime quelle di risorsa economica a disposizione della collettività. Accesso al Corso di Laurea Per l'accesso al Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali è richiesto un diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. È prevista la valutazione della preparazione iniziale dello studente. In caso di valutazione negativa, l'iscrizione è consentita, ma non consigliata. Frequenza e didattica Le lezioni ex cathedra si svolgono di norma nella sede didattica del corso. La metodologia adottata dai docenti prevede lezioni frontali di carattere induttivo e multimediale, confermate sia dallo scambio d'opinioni ed esperienze dei partecipanti, sia dal confronto riassuntivo con il docente sui temi trattati. Le attività curricolari prevedono attività esterne, come sperimentazioni guidate sul campo, esercitazioni museali, tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane e straniere, anche nel quadro di accordi internazionali. Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari almeno al 55% dell’impegno dell’orario, con possibilità di percentuali minori riservate a singole attività formative a elevato contenuto sperimentale e pratico. Programmi aggiornati, materiali di lavoro, calendari d'esame e altre informazioni utili agli studenti sono a disposizione nell'area riservata al Corso di Laurea sul sito WEB dell’Università degli Studi dell’Insubria, alla pagina: http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=1371. Formazione tecnico-pratica, esercitazioni guidate e laboratori didattici Accanto alla preparazione teorica, il Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali prevede propone una formazione tecnico-pratica che potrà essere raggiunta 170 attraverso esercitazioni guidate e altre attività di laboratorio. Tali attività prevedono la frequenza obbligatoria e si svolgono nelle sedi all’uopo attrezzate che possono essere anche diverse dalla sede didattica del corso. Le attività di laboratorio di carattere settoriale sono svolte: - in laboratori convenzionati, come il Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di Como che costituisce in Italia uno dei principali punti di riferimento per attività di ricerca e di servizio nell’ambito dei Beni culturali; - presso i laboratori scientifici delle facoltà già esistenti, in particolare quelli di sviluppo della scienze di base e della caratterizzazione chimico-analitica dell’ambiente e dei Beni Culturali; - presso enti e imprese attive del territorio di Como e di Varese e nelle aree geografiche adiacenti. Si individuano come principali settori dell’attività di laboratorio: le arti audiovisive, le arti etniche e popolari, i sistemi di allestimento e la scenografia applicata agli eventi e ai prodotti culturali, il turismo, il territorio e gli eventi, il tessuto e la moda, l’editoria, il campionamento e lo studio chimico-analitico di materiali, l’archivistica e l’epigrafia, la musicologia e l’attività di registrar, la paleobiologia e l’archeometria, la museografia, l’analisi del territorio, gli ecomusei, la comunicazione e la multimedialità. Seminari didattici pomeridiani Le attività didattiche del Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali prevedono cicli di seminari dedicati all’approfondimento di argomenti relativi ai Beni Culturali. Tali seminari sono organizzati dall'Università, in collaborazione con gli assessorati alla cultura degli enti locali e il concorso di sponsor. Gli incontri, aperti al pubblico, si tengono al pomeriggio, con cadenza periodica. Oltre ai docenti dell’Università, potranno intervenire esperti di livello nazionale e internazionale. Una particolare attenzione è posta nel presentare tematiche che pongano gli studenti a contatto diretto con il mondo del lavoro. Stage e tirocini In accordo con enti pubblici e privati,l’Ateneo organizza gli stage e i tirocini più opportuni per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le «altre attività formative» e potrà definire ulteriormente, nell’ambito del corso di studio, obiettivi formativi specifici, anche in riferimento ai profili professionali che saranno definiti dai piani di studio delle successive Lauree magistrali. Tutorato e altri servizi agli studenti Il Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali prevede un servizio di tutorato degli studenti in misura di quanto previsto dalle note del MIUR. Sono presenti inoltre attività di recupero degli eventuali debiti formativi, servizi per favorire l'inserimento occupazionale di laureati (job placement) e strutture e servizi dedicate agli studenti diversamente abili. Articolazione del corso degli studi Il corso di laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 180 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico sotto riportato nella tabella seguente. 171 Tali crediti formativi saranno integralmente riconosciuti ai fini di un eventuale proseguimento degli studi nell’ambito delle lauree specialistiche in Scienze dei Beni Culturali che saranno istituite presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Insegnamento Chimica dei beni culturali Modulo 1 – Parte generale Filosofia e simbolica politica Modulo 1 SSD Tipo di attività Primo anno – Primo semestre CHIM/01 SPS/01 Caratterizzante Aggregata Fisica applicata ai beni culturali FIS/03 Caratterizzante Lingua e traduzione (inglese) Altra attività Modulo 1 – Parte generale [L-LIN/12] formativa Storia medievale e moderna Modulo 1 – Storia medievale M-STO/01 Di base Modulo 2 – Laboratorio di esegesi delle fonti storiche Primo anno – Secondo semestre Antropologia culturale Modulo 1 - Parte generale Modulo 2 – Antropologia M-DEA/01 Caratterizzante dell’arte Modulo 3 – Antropologia museale Storia medievale e moderna Modulo 3 – Storia del Cristianesimo Legislazione dei beni culturali Modulo 1 – Prima parte Letteratura italiana Di base M-STO/01 IUS/10 L-FILLET/10 [L-LIN/12] Caratterizzante Di base Lingua e traduzione (inglese) Altra attività Modulo 2 – Inglese per i beni formativa culturali Metodologie della ricerca GEO/01 Affine archeologica Modulo 1 – Parte generale Storia dell’arte medievale e L-ART/02 Caratterizzante moderna Modulo 1 – Storia dell’arte medievale Secondo anno – Primo semestre Archivistica e biblioteconomia Modulo 1 –Archivistica M-STO/08 Caratterizzante Modulo 2 - Biblioteconomia 172 CFU Ore (12) 6 (12) 4 * 48 * 32 6 (6) 4 (16) 6 2 48 * 32 * 48 24 (12) 4 4 * 32 32 4 32 (16) 4 * 32 (8) 4 4 * 32 32 (6) 2 * 16 (6) * 4 (8) 32 * 4 32 (8) 4 4 * 32 32 Botanica per i beni culturali BIO/02 Caratterizzante Chimica dei beni culturali Modulo 2 – Chimica analitica dei CHIM/01 Caratterizzante beni culturali Economia delle arti SECS-P/06 Aggregata Filosofia e simbolica politica SPS/01 Aggregata Modulo 2 Lingua latina e civiltà romana L-FILAffine Modulo1 – Archeologia, storia e LET/04 civiltà romana Scienza e tecnologia dei materiali CHIM/05 Affine Secondo anno – Secondo semestre Architettura del paesaggio ICAR/15 Di base Legislazione dei beni culturali IUS/10 Caratterizzante Modulo 2 – Seconda parte Lingua latina e civiltà romana L-FILAffine Modulo 2 – Introduzione alla LET/04 lingua e alla letteratura latina Metodologie della ricerca GEO/01 Affine archeologica Modulo 2 – Laboratorio di archeobiologia Storia dell’arte medievale e L-ART/02 Caratterizzante moderna Modulo 2 – Storia dell’arte moderna Storia medievale e moderna M-STO/01 Di base Modulo 4 – Storia moderna Terzo anno – Primo semestre Filosofia e simbolica politica SPS/01 Aggregata Modulo 3 Museologia L-ART/04 Caratterizzante Modulo 1 – Museologia e museografia Modulo 2 – Critica del restauro Restauro Modulo 1 – Teoria del restauro Modulo 2 – Topografia e cartografia ICAR/19 Caratterizzante Modulo 3 – Laboratorio di teoria e storia delle tecniche artistiche Modulo 4 – Laboratorio di restauro Modulo 5 – Laboratorio di architettura degli interni ed allestimento 4 (12) 6 32 * 48 4 (12) 4 (8) 4 32 * 32 * 32 6 48 4 4 32 32 (8) 4 * 32 (6) * 2 24 (8) * 4 32 (16) 4 * 32 (12) 4 (8) 6 * 32 * 48 2 (20) 4 4 16 * 32 32 4 48 4 48 4 48 173 Chimica fisica Tirocinio Prova finale Terzo anno – Secondo semestre CHIM/02 Affine * Altra attività formativa * Altra attività formativa Altre attività da svolgere nel triennio Attività a scelta dello studente * Altra attività formativa Ulteriori conoscenze linguistiche * Altra attività formativa Abilità informatiche e relazionali * Altra attività formativa TOTALE COMPLESSIVO 6 6 48 225 3 9 2 2 180 * * * * Crediti formativi Il superamento di ogni prova (esami e altre attività previste dal presente Manifesto degli Studi) è associato all'acquisizione di crediti formativi (CFU) che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Un CFU equivale a un credito ECTS. Un CFU corrisponde a 25 ore di lavoro per studente; di queste ore, una parte è costituita da attività didattica assistita e un'altra da studio o da altre attività formative di tipo individuale, su testi o con modalità indicate dal docente, secondo le seguenti misure: - 8 (otto) ore di lezione ex cathedra e 17 (diciassette) ore di studio o altre attività formative di tipo individuale, oppure - 12 (dodici) ore di esercitazioni guidate in aula o in laboratorio e 13 (tredici) ore di studio o altre attività formative di tipo individuale. Attività a scelta, conoscenze linguistiche e altri crediti Per il conseguimento dei 9 (nove) crediti indicati alla voce «Attività a scelta», lo studente deve superare gli esami di uno o più insegnamenti, afferenti a qualsiasi area disciplinare, da lui scelti nell’ambito dello stesso corso di laurea oppure di altri corsi di laurea della stessa Facoltà oppure di corsi di laurea di altra Facoltà. Sono, inoltre, riconosciute come «Attività a scelta» valide per il conseguimento di crediti formativi, la partecipazione ai cicli di seminari didattici organizzati dall'Università degli studi dell’Insubria e gli stage e le altre attività formative che prevedono uscite di uno o più giorni. Tali attività verranno riconosciute come crediti formativi, secondo il seguente prospetto: Seminari didattici 0,25 CFU per ogni incontro Uscite di un giorno 0,50 CFU per uscita Uscite di più giorni 0,50 CFU per giorno Il Consiglio di Coordinamento Didattico del corso di Laurea, su istanza dello studente interessato, può riconoscere come “Attività a scelta”valide per il conseguimento di crediti formativi, la partecipazione documentata a seminari, conferenze, attività di studio e di ricerca che riterrà di rilevante valore scientifico e formativo. Il possesso della patente ECDL (European Computer Driving Licence) comporta l’acquisizione automatica dei 2 crediti delle «Abilità informatiche e relazionali». Il possesso della certificazione TOEFL di livello 198 (o di altra certificazione di standard internazionale equivalente) circa la conoscenza della lingua inglese comporta l’acquisizione automatica dei 6 crediti relativi all’insegnamento di Lingua e traduzione inglese. 174 La conoscenza di un’ulteriore lingua della Comunità Europea, la partecipazione a seminari e/o corsi specialistici, lo svolgimento di stage aziendali potranno comportare l’acquisizione di crediti nell’ambito della tipologia delle «Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali». Su esplicita richiesta dello studente, il Consiglio di Coordinamento Didattico del Corso di Laurea potrà deliberare il riconoscimento di crediti derivanti: - dalla frequenza certificata di corsi, seminari o altre attività di acclarato valore scientifico e/o formativo; - dal possesso di competenze professionali già acquisite e adeguatamente documentate. Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Piani di studio individuali Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale, con l’indicazione delle attività opzionali prescelte, all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso (con possibilità di modificarlo l’anno successivo) oppure direttamente all’atto dell’iscrizione al terzo anno di corso. Tirocinio Il tirocinio consiste in un periodo della durata di quattro mesi, per un minimo di 225 ore documentate di presenza effettiva, di attività pratica integrata da svolgersi presso l’Università o presso enti esterni, pubblici e privati, convenzionati con l'Università. Per iniziare il tirocinio, lo studente dovrà aver conseguito tutti i crediti previsti al primo e al secondo anno di corso. Prova finale Dopo avere superato tutte le verifiche delle attività formative previste dal Corso di Laurea e aver interamente svolto il tirocinio, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale che consiste nella relazione scritta e nella discussione orale, con la Commissione di Laurea, sul lavoro di ricerca svolto durante il tirocinio conclusivo. L’argomento del tirocinio e della relazione finale dovrà essere concordato con un docente tutore e dovrà essere coerente con il percorso di studio seguito dallo studente, e quindi, in linea di massima, ricadere negli ambiti disciplinari delle attività formative di base e caratterizzanti del triennio. La prova finale è valutata in centodecimi. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 175 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 CHIMICA DEI BENI CULTURALI Docente:Prof.ssa Laura Rampazzi Indirizzo e-mail:[email protected] Ufficio:via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386475 Pagine web:pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/; http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000436 Sede delle lezioni: Como, viale Masia 27 Orario di ricevimento: su appuntamento (tramite e-mail) presso l’ufficio del Docente Modulo 1: Parte Generale (F62043) Semestre:Primo Crediti formativi: 6 CFU – Attività caratterizzante Durata: 48 ore Aula e orario:Martedì-Mercoledì ore 9.00-11.00, Aula M2 Argomenti La struttura della materia Il legame chimico I composti chimici Le reazioni chimiche I calcoli stechiometrici Cenni di cinetica e termodinamica Le principali classi di composti organici: proprietà e reattività Le macromolecole: proprietà e reattività I solventi organici Le principali classi di materiali di interesse nel campo dei Beni Culturali: proprietà e comportamento Breve storia e descrizione delle principali tecniche artistiche Testi: M. Matteini, A. Moles, La chimica nel restauro, Nardini Editore, Firenze; C. Bucari, P. Casali, A. Lanari, Chimica per l’arte, Editrice Calderini, Milano Dispense: Le dispense delle lezioni tenute dal docente sono disponibili nella pagina web del Docente nel sito E-learning. Obiettivi: Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti gli strumenti per comprendere la natura e il comportamento dei materiali utilizzati nel campo dei Beni Culturali, attraverso lo studio della struttura e della reattività della materia. Verranno inoltre analizzati i principali materiali utilizzati nel campo dell’arte (pigmenti, leganti, vetro, mosaici, materiali lapidei naturali e artificiali, legno, tessuti, materiali scrittori, metalli), sia da un punto di vista della composizione che della reattività, e le tecniche artistiche delle principali tipologie di Bene Culturale. Metodologia didattica:Il corso si articola in lezioni frontali, condotte commentando diapositive che sintetizzano gli argomenti del corso. Sono previste esercitazioni di Stechiometria in aula con il diretto coinvolgimento degli studenti. 176 Prove d’esame: L’esame consisterà in una prova scritta. Lo studente sarà invitato a risolvere esercizi di stechiometria e nomenclatura chimica e a rispondere a domande aperte e a test sugli argomenti trattati durante il corso. Date degli appelli d’esame: Le date verranno comunicate all’inizio del corso e confermate nella pagina web del Docente nel sito E-learning. Per iscriversi all’esame rivolgersi alla Segreteria della sede di viale Masia 27, piano terra, e compilare l’apposito modulo. Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati attraverso la pagina web del Corso di Laurea e attraverso al pagina web del Docente nel sito E-learning. Modulo 2: Chimica Analitica dei Beni Culturali (F62046) Semestre: Primo Crediti formativi: 6 CFU – Attività caratterizzante Durata: 48 ore Aula e orario:Mercoledì ore 14.00-16.00 Aula M5; Giovedì ore 11.00-13.00 Aula M5 Argomenti Introduzione Introduzione alla chimica analitica: Storia della chimica analitica applicata ai Beni Culturali- Indagini qualitative e quantitative - Analisi distruttive e non - Elaborazione dei risultati analitici -Scopi delle indagini analitiche (diagnostica, tecniche artistiche, autenticazione, provenienza, datazione). Il campione in situ Sopralluogo – Campionamento - Conservazione dei campioni. Il campione in laboratorio Schedatura del campione: descrizione e documentazione fotografica - Allestimento di sezioni lucide trasversali e di sezioni sottili – Solubilizzazione – Macinazione. Le indagini analitiche La morfologia - La composizione e l’analisi elementare - La separazione e l’analisi di miscele complesse - L’analisi della superficie (tecniche superficiali) - La struttura del campione - Le analisi in situ - Tecniche di datazione. I risultati Elaborazione dei dati finali - Cenni di chemiometria. La campagna diagnostica Progettazione di una campagna diagnostica: dal campionamento alla scelta delle tecniche analitiche. Il degrado Cause di degrado chimico-fisico - Studio analitico dei fenomeni di degrado - Il controllo degli ambienti museali. Testi: M. Matteini, A. Moles, La chimica nel restauro, Nardini Editore, Firenze; M. Matteini, A. Moles, Scienza e restauro, Nardini Editore, Firenze;L. Appolonia, S. Volpin, Le analisi di laboratorio applicate ai beni artistici policromi, Casa Editrice il Prato, Padova Dispense: Le dispense delle lezioni tenute dal docente sono disponibili nella pagina web del Docente nel sito E-learning. Obiettivi: Il corso si propone di fornire agli studenti una preparazione di base sulle principali metodologie analitiche utilizzate nel campo dei Beni Culturali per indagini sulle tecniche artistiche, per studi di datazione e provenienza dei materiali, per campagne diagnostiche in occasione di interventi di conservazione. Verranno affrontate ed approfondite, anche attraverso la presentazione di casi studio, tutte le fasi di un’indagine analitica, dal campionamento al trattamento dei campioni, dall’analisi strumentale all’elaborazione dei risultati finali. Il corso ha lo scopo inoltre di introdurre gli studenti ai principali fenomeni di degrado chimico-fisico che possono interessare i manufatti artistici, sia esposti all’aperto che conservati in ambienti confinati. 177 Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni frontali, condotte commentando diapositive che sintetizzano gli argomenti del corso. Verranno inoltre ampiamente commentati casi studio di applicazione delle metodologie analitiche, stimolando interventi personali da parte degli studenti. Prove d’esame: L’esame consisterà in una prova orale durante la quale lo studente sarà invitato a ‘simulare’ e a commentare una campagna di analisi su un manufatto a scelta, dalla fase di campionamento e pretrattamento dei campioni alla scelta della sequenza analitica, alla valutazione dello stato di degrado. Date degli appelli d’esame: Le date verranno comunicate all’inizio del corso e confermate nella pagina web del Docente nel sito E-learning. Per iscriversi all’esame rivolgersi alla Segreteria della sede di viale Masia 27, piano terra, e compilare l’apposito modulo. Aggiornamenti:Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati attraverso la pagina web del Corso di Laurea e attraverso al pagina web del Docente nel sito E-learning. 02 FILOSOFIA E SIMBOLICA POLITICA Docente:Prof.Giulio Maria Chiodi e-mail:[email protected] Modulo I (F62037) Semestre:Primo Crediti:4 Sede e orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27;Giovedì ore 14.00-17.00 Aula M2 Argomenti: Problemi di filosofia politica. Durante il corso saranno illustrati alcuni concetti fondamentali della politicità con particolare riguardo a quelli che maggiormente incidono sulle strategie culturali nella vita collettiva. La tematica sarà argomentata con specifica attenzione alle dinamiche che più da vicino interessano gli sviluppi dell’area europea. Alcune idee-guida saranno oggetto di più approfondita analisi. Tra queste figurano: il potere, l’utopia, la rappresentazione pubblica, l’ideologia. Si prevedono incontri seminariali, integrativi delle lezioni. Testi: Giulio M. Chiodi, Europa. Universalità e pluralismo delle culture, Torino, Giappichelli, 2000. Giulio M. Chiodi, Tacito dissenso, Torino, Giappichelli, 1990 o ristampe. (Solo i testi: Utopia come ectopia, più altri quattro a scelta dello studente Modulo II (F62038) Semestre:Primo Crediti:4 Sede e orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27;Venerdì ore 9.00-12.00 Aula M5 Argomenti: Problemi di simbolica politica: Verranno spiegati dapprima i rudimenti metodologici della simbolica, con particolare riguardo alle premesse psico teoretiche. Si affronterà in seguito lo studio delle principali dimensioni del simbolico collettivo (il numinoso, il sacro, il mito, il rito) e di alcuni paradigmi simbolici (la contesa fraterna, 178 l’immagine sovrana, la difisìa maschile-femminile). Una specifica attenzione sarà dedicata alle simboliche interpretative dell’organizzazione del potere. Testi: Giulio M. Chiodi, Propedeutica alla simbolica politica (I), Milano, Franco Angeli 2006. Giulio M. Chiodi, cur., La contesa tra fratelli, Torino, Giappichelli, (Solo i testi di: G.M.Chiodi, C. Bonvecchio, L. Alfieri, R. Escobar, D. Mazzù) Ristampa Modulo III (F62039) Semestre:Primo Crediti:4 Sede e orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27;Venerdì ore 14.00-17.00 Aula M5 Argomenti: Il corso avrà cura di mettere in risalto gli aspetti fondamentali di una forma di civiltà di origine nomadico-guerriera, evidenziando gli effetti contrastivi con civiltà di origine stanziale. Testi: Tacito, La Germania (qualsiasi edizione), 2) Siegrfrid Fischer-Fabian, I Germani, Milano, Garzanti, 1997oppure Malcom Todd, I Germani, ECIG, Genova, 1997 Dispense:Le dispense delle lezioni saranno fornite dal docente. 03 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI (F62005) Semestre: Primo Docente: Dr. Fabio Ferri Email: [email protected] Ufficio:via Valleggio, 11 – Como Pagina web:http://scienze-como.uninsubria.it/ferri/home_page.html Crediti formativi:Numero crediti 6 (FIS/03 - caratterizzante) Durata: 48 ore Sede delle lezioni: Como, viale Masia 27 Aula e orario:Lunedì ore 10.00-12.00 Aula M2;Giovedì ore 9.00-11.00 Aula M2 Orario di ricevimento: da concordare via e-mail con il docente Argomenti • i concetti di velocità e accelerazione • le tre leggi della dinamica • lavoro ed energia • conservazione dell'energia meccanica • proprietà e leggi dei fluidi • i gas perfetti • i concetti di temperatura e calore • i passaggi di stato e il calore latente • la teoria cinetica dei gas • le onde elettromagnetiche e lo spettro visibile • i fenomeni ondulatori: riflessione, rifrazione e diffrazione • il colore, la luce e le loro leggi additive e sottrattive • accenni alla caratterizzazione ottica di opere pittoriche 179 Testi: Il testo di riferimento e' il libro di "Fisica dell'Amaldi" adottato in molte Scuole Medie Superiori. Esistono di questo libro svariate versioni, molto simili fra loro e, ai fini del corso, del tutto equivalenti. Una versione recente e' la Ugo Amaldi “Fisica per temi” – Zanichelli (2002). Dispense: Si possono scaricare in formato pdf dalla pagina web del docente. Obiettivi e metodologia didattica: Il corso di fisica ha lo scopo di fornire agli studenti una preparazione di base su alcuni concetti fondamentali di fisica generale ed, in particolare, affrontare alcuni argomenti relativi alle metodologie fisiche comunemente utilizzate nell'ambito delle scienze dei beni e delle attività culturali.Il principale obiettivo del corso e’quello di fornire agli studenti alcuni strumenti di natura tecnica (matematici, informatici, multimediali, etc.), ma soprattutto di natura metodologica, attraverso i quali essi imparino ad applicare il metodo scientifico di indagine (osservazione, modello, verifica), con lo scopo ultimo di sviluppare capacità di analisi critica, indipendenza, flessibilità e autonomia di lavoro. Alla luce di quanto sopra, gli argomenti del corso verranno scelti in modo "strumentale", anche sulla base delle richieste e degli interessi degli studenti, in modo da stimolare quanto più possibile la loro partecipazione ed il loro coinvolgimento nelle attività svolte a lezione. A tal riguardo, la lista di argomenti sopra riportata e' dunque indicativa e suscettibile di cambiamento Prove d’esame: L'esame consisterà in una prova scritta e una orale. La prova scritta sarà divisa in due parti: la prima di carattere qualitativo, nella quale gli studenti saranno tenuti a svolgere un "tema" su uno degli argomenti sviluppati a lezione; la seconda sarà invece di natura quantitativa e prevederà la risoluzione di un esercizio secondo le modalità' acquisite a lezione. Qualora lo studente si ritenga soddisfatto della votazione ottenuta allo scritto, può confermarla, altrimenti può decidere di sostenere la prova orale. Date degli appelli d’esame: Le prove scritte saranno tenute (indicativamente) nei mesi di Marzo, Maggio, Luglio, Settembre, Dicembre. Le prove orali verranno concordate di volta in volta con il docente. Aggiornamenti: Tutti gli aggiornamenti relativi al corso saranno segnalati sulla pagina web del docente. 04 LINGUA E TRADUZIONE INGLESE (F62006) Docente:Prof.ssa Gigliola Canepa Indirizzo e-mail:[email protected];[email protected] Orario di ricevimento:su appuntamento Modulo I: Parte generale Semestre: Primo Crediti formativi:4 Durata:24 ore Sede delle lezioni: Como, Viale Masia 27 Aula e orario:Venerdì ore 9.00-12.00 Aula M2 Modulo II :Inglese per i beni culturali Semestre:Secondo Crediti formativi. 2 180 Durata: 24 ore Sede delle lezioni: Como, Via Valleggio,11 Aula e orario:Mercoledì ore 15.00-17.00 Aula Magna Argomenti: Strutture linguistiche di base dell’inglese britannico e americano. Proprietà e terminologia del linguaggio scientifico Dispensa: English for U a cura della docente presso Libreria dell’Università,Via Castelnuovo Testi e siti web consigliati: Altro materiale utile alla conoscenza o al mantenimento della lingua inglese • Manuale specifico per l’apprendimento della morfo-sintassi dellalingua inglese soprattutto a coloro che ne inizino lo studio. Molteplici sono i prodotti editoriali disponibili; qui di seguito indichiamo unmanuale che è stato utilizzato in anni accademici precedenti per i nostri corsi English Grammar Practice for Italian students – with Key a cura di M. Vince e L. Pallini Edito da Macmillan ISBN 0 333 755824 2; • Una rivista mensile o riviste di settore e/o interesse generale come: SPEAK UP, facilmente reperibile nelle edicole e corredata da CD-Rom per l’ascolto di alcuni articoli; SCIENTIFIC AMERICAN, NATURE, THE ECONOMIST, NATIONAL GEOGRAPHIC e numerose altre che soddisfino gli interessi personali e di settore; • di siti web che consentono pratica a diversi livelli della lingua. Sono altrettanto numerosi! Per iniziare consultate www.bbc.co.uk/ www.britishcouncil.org / www.learnenglish.org.uk • di un dizionario generale o specifico per il vostro settore. Consultate un sito come www.amazon.com per orientarvi nella scelta. Obiettivi: Consolidamento delle conoscenze linguistiche proprie del percorso scolastico obbligatorio medio superiore. Sviluppo delle abilità necessarie per - estrarre dati importanti di informazione da testi scritti di tipo generale e settoriale; - comprendere e socializzare con persone anglofone; - produrre e utilizzare semplici strumenti in forma scritta. Metodologia didattica: Revisione teorica/pratica delle strutture e delle funzioni comunicative della lingua generale; Approccio alle proprietà e alla terminologia della lingua scientifica; Attività di : comprensione di testi scritti , di oralità, di scrittura, di ascolto. Fondamentale importanza assume un adeguato e personalizzato numero di ore di studio autonomo. Studenti senza alcuna conoscenza della lingua inglese sono pregati di fornire il proprio nominativo, il numero di matricola e i necessari recapiti telefonici e/o di posta elettronica durante l’incontro preliminare al corso (prima lezione) oppure di inviare una email o un SMS con i dati indicati per poterci mantenere in contatto. Prove d’esame Le prove d’esame consistono in • un test cartaceo / in Aula Informatica (SET) : verifica della acquisizione della terminologia e delle specificità del linguaggio scientifico; • un test in Aula Informatica (GET) : verifica delle conoscenze linguistiche generali (livello intermedio) e della comprensione di testi scritti e orali. 181 Specifiche del get • E’ possibile somministrare il test a gruppi di 10-12 studenti alla volta. Il tempo a disposizione per ciascun gruppo è di 50 minuti totali: 30 minuti per l’esecuzione della prova e i rimanenti per la visione dei risultati individuali e la eventuale registrazione crediti; • il test comporta esercizi a scelta multipla e di riempimento; • valuta la comprensione di brevi testi orali e di testi scritti sotto forma di brevi brani o di messaggi (cartelli, ad esempio); • non è richiesta elaborazione autonoma di alcun genere (lettera, saggio, tema o altro). Non si richiede conoscenza di vocabolario scientifico specifico poiché la lingua scelta nel test è generale; • il livello di difficoltà sale durante il test adattandosi alle vostre prime risposte; • per superare la prova e ottenere i crediti previsti si deve dimostrare di conoscere la lingua almeno a livello lower intermediate, che corrisponde ad un punteggio pari a 48 nel primo appello sostenuto; a 45 nel secondo tentativo e a 44 dal terzo al quinto. Il test può essere ripetuto almeno per 5 (cinque) volte. Dopo 5 tentativi si può prevedere un esame cartaceo da concordare con la docente. Appelli d’esame GET (General English Test)Fine modulo 1 (febbraio 2007); Fine modulo 2 (Giugno / Luglio 2007; Settembre / Ottobre 2007) SET (Scientific English Test) Fine modulo 2 (Giugno /Luglio 2007); Settembre/Ottobre 2007; Febbraio 2007. • I crediti verranno assegnati al superamento di entrambe le prove. • Lo studente sceglie autonomamente la sequenza delle due prove previste (nello stesso appello o in appelli differenziati). • Per ciascuna prova viene rilasciata un’attestazione personale di superamento o non-superamento della stessa, da conservare e consegnare all’atto della messa a verbale dei crediti. • Le prove d’esame hanno validità pari a 2 (due) anni di Corso [esempio: immatricolazione anno 2006-2007 > le prove vanno sostenute entro febbraio 2009 incluso]; al loro scadere vanno ripetute. Certificazioni di Lingua accreditate Le seguenti Certificazioni Internazionali possono sostituire la prova GET. LIVELLI B1 B2 C1 C2 University of PET Cambridge Local Preliminary Examinations English Test Syndicate (UCLES) FCE CAE First Certificate Certificate in in English Advanced English CPE Certificate of Proficiency in English Trinity College ESOL London Grades : 6 ESOL Grades : 7,8 ESOL Grades : 11, 12 182 ESOL Grades : 9, 10 IELTS 4.5 – 5.0 5.5 - 6.0 6.5 – 7 7.5 - 9 Edexcel International Level 2 Elementary Level 3 Intermediate Level 4 Advanced Level 5 Proficiency City & Guilds Pitman Qualifications ESOL Intermediate (pass) ESOL Intermediate (first class) ESOL Higher Intermediate ESOL Advanced TOEFL (ETS) 170 > CBT > iBT Le certificazioni prodotte non devono risalire ad una data superiore ai 5 (cinque) anni precedenti l’anno di iscrizione al corso di Laurea. Non sono valide le attestazioni di Scuole britanniche, nordamericane, o internazionali che semplicemente attestino la frequenza a corsi di lingua svolti presso tali istituzioni a qualsiasi livello. 05 STORIA MEDIEVALE E MODERNA Docente: Prof.Mario Conetti Ufficio.Viale Masia,27 e-mail:[email protected] Modulo I Storia medievale (F62047) Semestre: Primo Crediti:6 Sede delle lezioni: Viale Masia,27 Como Aula e orario:Mercoledì,Giovedì ore 11.00-13.00 Aula M2 Contenuti: Il corso fondamentale di Storia medievale mira a fornire agli studenti una visione complessiva ma non banalmente manualistica né sintetica di un millennio di storia dell’Europa occidentale e mediterranea. Gli studenti acquisiranno così in primo luogo il senso stesso della storia, la consapevolezza cioè di come idee, istituzioni, oggetti, che sono vivi nel nostro presente, hanno avuto origine in un tempo lontano e diverso, che però non ci è estraneo. In secondo luogo, acquisiranno delle conoscenze più approfondite, rispetto agli studi superiori, delle vicende storiche medievali. Da ultimo, saranno in grado di collocare nei contesti appropriati quanto rientra nella vasta categoria di “bene culturale” e ha avuto origine nel medio evo. Si articola in alcuni gruppi di lezioni cattedratiche, dal taglio monografico, dedicate a temi che la migliore storiografia ha colto come cruciali per la comprensione del mondo medievale, indicativamente: - l’idea di medio evo; - la catastrofe del mondo antico; - diffusione e affermazione del cristianesimo; 183 - l’incontro tra romanità e germanesimo; - l’Europa carolingia; - il mondo bizantino; - la rinascita dell’XI secolo; - la riforma ecclesiastica; - l’impero: idea e istituzioni; - il papato (secc. XII-XIV); - i comuni; - movimenti religiosi nel basso medio evo; - il mondo mediterraneo; - signorie e principati; - le unità monarchiche europee; - scienza e tecnica nel medio evo; - le dinamiche economiche e finanziarie del basso medio evo; - il pensiero politico medievale; - la fine dell’universalismo medievale; - la transizione umanistica. Gli studenti frequentanti sosterranno l’esame sui temi svolti a lezione; sarà comunque opportuno che facciano riferimento a un testo manualistico. Si suggerisce C. Azzara, Le civiltà del Medioevo, Bologna, il Mulino, 2004; lo studente potrà utilizzare altri manuali, previo assenso del docente. Gli studenti che sentissero particolare interesse potranno approfondire, con letture appropriate indicate dal docente, un tema particolare tra quelli trattati. Gli studenti non frequentanti prepareranno l’esame sul testo di autori vari, Storia medievale. Roma, Donzelli, 1998 e successive ristampe. Modulo 2: Laboratorio di esegesi delle fonti storiche (F62047) Semestre: Primo Crediti:2 Sede delle lezioni: Viale Masia,27 Como Aula e orario:Mercoledì, ore 14.00-16.00 Aula M2 (Le lezioni inizieranno l’8 novembre 2006) Contenuti: Il laboratorio ha lo scopo di fornire agli studenti gli strumenti tecnici e le coordinate concettuali necessarie per affrontare direttamente le fonti scritte relative alla storia del basso medio evo e della prima età moderna. Si articola in quattro sezioni: nozioni fondamentali di paleografia; cenni di diplomatica; sistematica delle fonti scritte per la storia medievale e moderna; elementi di bibliologia. Potranno essere previste esercitazioni sul campo, presso archivi e biblioteche. L’esame consiste in una prova pratica, scritta, in cui lo studente darà prova di avere acquisito le nozioni essenziali. 184 Il laboratorio, come è ovvio, richiede la frequenza. Gli studenti che ritenessero di non potere mai frequentare il laboratorio nel corso dei loro studi (eventualmente, anche in anni di corso diversi da quello previsto dal manifesto degli studi) sono invitati a rivolgersi al docente. Gli studenti dovranno dotarsi di due strumenti indispensabili: A. Cappelli, Dizionario di abbreviature latine ed italiane, Milano, Hoepli, varie edd.; A. Cappelli, Cronologia e calendario perpetuo, Milano, Hoepli, varie edd. Come testi di riferimento, da tenere presenti quale sostegno agli appunti delle lezioni nella preparazione dell’esame, e come strumenti utili nel prosieguo degli studi e delle attività professionali, potranno volendo procurarsi: G. Concetti, Lineamenti di storia della scrittura latina, Bologna, Patron, 1997 e rist.; C. Paoli, Diplomatica, nuova ed. aggiornata da G. C. Bascapè, Firenze, le lettere, 1987; A. Petrucci, Medioevo da leggere, Torino Einaudi, varie edd.; V. Romani, Bibliologia. Avviamento allo studio del libro tipografico, Milano, Sylvestre Bonnard Modulo 3: Storia del Cristianesimo (F62048) Semestre: Secondo Crediti:4 Sede delle lezioni: Viale Masia,27 Como Aula e orario: Giovedì ore 14.00-17.00 Aula M2 Contenuti: Tenuto conto dell’attuale analfabetismo religioso diffuso, il corso si apre con un modulo di introduzione al Nuovo Testamento e alle origini del cristianesimo. Gli studenti acquisiranno così nozioni sul testo biblico e sui contenuti fondamentali della fede cristiana che oggi sono generalmente ignorate, anche da persone colte, e che costituiscono invece un linguaggio essenziale per la comprensione della storia e della cultura europee. La seconda, più cospicua, parte del corso avrà come tema La concezione universale del papato da Alessandro III a Bonifacio VIII. Verrà approfondito un tema centrale per la storia delle idee, della cultura, della spiritualità e delle istituzioni dell’Europa medievale. Il corso ha carattere monografico. Gli studenti frequentanti prepareranno l’esame sui temi svolti a lezione, con i materiali messi a disposizione dal docente. Gli studenti non frequentanti sono invitati a rivolgersi al docente per concordare il programma d’esame. 06 ANTROPOLOGIA CULTURALE (F62009) Semestre: Secondo Docente: Francesco Paolo Campione E-mail: [email protected] Homepage: www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P006044 E-learning: http://elearning.uninsubria.it/bin/common/category.pl?type=COURSE&category_id=_94_ Durata: 96 ore Crediti formativi: 12 - Attività di formazione caratterizzante Sede e orario delle lezioni: Como, viale Massenzio Masìa 27, aula M5 - Lunedì e Martedì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 185 Orario di ricevimento: Il Lunedì, dalle ore 13.30 alle ore 15.30, in via Lucini 3, IV piano, aula 20 Argomenti A. Parte generale - Primo modulo A1. Introduzione alla storia del pensiero antropologico a. Definizione dei concetti di «antropologia» «etnologia», «etnografia» e «folklore» Ambiti e obiettivi dell'Antropologia culturale; b. introduzione ai concetti di «ambiente», «cultura», «individuo» e «società» e analisi di carattere generale dei loro rapporti e delle loro interazioni; c. il concetto di «cultura»; d. etnocentrismo e relativismo culturale; e. il concetto di «etnia» - Gli etnicismi; f. il sistema locale di classificazione - Le etnoscienze - Èmico vs. ètico. A2. L'analisi dei fenomeni culturali g. L'approccio olistico; h. la classificazione linguistica dei popoli; i. tratto, complesso e area culturale; j. la stratificazione sociale; k. i sistemi di parentela; l. i fenomeni di acculturazione - La globalizzazione. B. Antropologia dell'arte - Secondo modulo B1. L'arte come fenomeno della cultura m. Arte e acculturazione, arte folklorica, «tourist art» - Produzione, fruizione e consumo dell'opera d'arte - Valori prossimi e valori remoti dell'opera d'arte etnica - Il collezionismo - La risemantizzazione e il mutamento dei valori interni dell'arte etnica Arte e artigianato - Il valore religioso delle opere d'arte - Valori e attributi funzionali delle opere d'arte - Il consumo delle opere d'arte - L'opera d'arte come valore di scambio - Il pregiudizio dell'anonimato dell'artista etnico - Il pregiudizio dell'«atemporalità» dell'arte etnica - Il ruolo sociale dell'artista - La formazione, i caratteri personali dello stile, la creatività - Le fonti d'ispirazione. La committenza. Le occasioni per la creazione artistica - Il rapporto fra i princìpi estetici e la tradizione L'innovazione nei contesti etnici tradizionali - Il sistema espressivo - Arte e conoscenza - La miniaturizzazione - Stili e schemi mentali - Originali e multipli. L'arte come sistema tecnico - La cinesica. La produzione artistica e i processi sociali Tecnologia e magia - La progressiva integrazione delle «arti etniche» nel contesto universale delle arti. B2. Antropologia dell'architettura n. I requisiti, il contesto culturale e le dinamiche della progettazione - L'ergonomia fisica e ideologica - Il rapporto con le caratteristiche dell'ambiente e del paesaggio - I rapporti di derivazione microcosmo-macrocosmo - Il rapporto con la storia sociale - I «contenenti» psichici dell'abitare. 186 C. Antropologia museale - Terzo modulo C1. La museografia etnografica e la schedatura dei beni antropologici o. Introduzione ai caratteri distintivi del collezionismo etnografico - Il museo antico e medievale - La Wunderkammer - Il museo positivista - Le tendenze della museografia antropologica nel '900. p. Classificare: un problema antropologico - La scheda BDM: struttura, modalità di compilazione, utilità, limiti - Esempi di classificazione. q. La scheda di classificazione del Museo delle Culture Extraeuropee di Lugano r. La stima del valore assicurativo delle opere in esposizione; il mercato dell'arte etnica. C2. Esercitazione guidata di schedatura di opere d'arte etnica presso il Museo delle Culture Extraeuropee di Lugano Testi: Gli studenti che hanno frequentato le lezioni riprenderanno e approfondiranno gli argomenti attraverso le dispense che saranno messe a disposizione sulla piattaforma di elearning e con la lettura dei volumi: 1. Campione Francesco Paolo, Etnia ed etnicismi, Apogeo, Milano 2006; 2. Campione Francesco Paolo (a cura di), Wagan. Arte e musica del Sepik, Edizioni MCEL, Lugano 2006. 3. Ministero per i Beni e le Attività Culturali/ICCD, Scheda BDM. Beni demoetnoantropologici materiali, Roma 2000 - Il volume è disponibile gratuitamente, in formato .pdf, all'indirizzo WEB: 4. http://www.iccd.beniculturali.it/standard/index.html. Gli studenti che non hanno frequentato le lezioni, oltre alle dispense e ai volumi sopra citati leggeranno, per la parte generale, uno dei seguenti due volumi: 4.a. Ember Carol R. & Ember Melvin, Antropologia culturale, trad. it., Il Mulino, Bologna 2004; 4.b. Salzman Philip Carl, Understanding Culture. An Introduction to Anthropological Theory, Waweland Press, Prospect Heights (Ill.) 2001; e, per i moduli secondo e terzo, uno dei volumi segnalati nella Lista ragionata dei testi consigliati, costantemente aggiornata sulla piattaforma di e-learning. Testi consigliati: La Lista ragionata dei testi consigliati e la Lista dei collegamenti per l'accesso ai siti WEB dei principali musei antropologici del mondo sono inoltre a disposizione di chi volesse approfondire autonomamente uno o più argomenti trattati durante le lezioni. Materiali didattici: Le dispense e gli altri materiali didattici, periodicamente aggiornati, sono forniti agli studenti attraverso la piattaforma di e-learning dell'Università degli Studi dell'Insubria, all'indirizzo WEB sopra citato. Riviste: Presso la Biblioteca di Scienze MM. FF. e NN. di Como, via Valleggio 11, primo piano, sono consultabili on-line tutte le riviste elencate alle pagine WEB: • http://www.jstor.org/browse#Anthropology; • http://www.sagepub.com/journals.nav?level1=200&level2=210&currTree=Subjects. L'accesso alle riviste è possibile anche dalla piattaforma di e-learning. In biblioteca sono inoltre consultabili le seguenti riviste (cartacee): Art tribal, Museum Anthropology, RES, Shaman, Tribal Art, oltre ai cataloghi d'asta di arte tribale di Christie's e Sotheby's. Obiettivi: Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare; pertinenza nell'uso degli elementi metodologici propri della disciplina nell'ambito di analisi 187 e studi di carattere multidisciplinare; capacità d'integrare gli strumenti critici dell'Antropologia culturale nell'ambito dell'argomentazione scientifica. Metodologia didattica: Lezione frontale di carattere induttivo (step by step), confermata sia dallo scambio d'opinioni ed esperienze dei partecipanti, sia nel confronto riassuntivo con il docente sui temi trattati. La metodologia didattica è orientata affinché ciascuno studente frequentante sia in grado di produrre un documento finale di lavoro (paper) e si avvale dell'ausilio di sussidi di carattere multimediale e di esercitazioni guidate sul campo. Articolazione: Di carattere intensivo, con alternanza di lezioni introduttive e verifiche dei contenuti. Esercitazione guidata: L'esercitazione guidata di schedatura di opere d'arte etnica verrà svolta presso il Museo delle Culture Extraeuropee di Lugano, via Cortivo 24, Settore didattico, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, dei giorni 8, 15, 22 e 29 Maggio 2007. Prove d'esame: L'insegnamento prevede un test d'ingresso, per valutare le conoscenze dello studente sulle scienze antropologiche e il loro lessico. L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti. Gli studenti frequentanti potranno sostenere uno o più test scritti per la verifica delle conoscenze relative al primo modulo (A) e al terzo modulo (C) del programma. I risultati dei test saranno comunicati in bacheca e sulla piattaforma di e-leaning, prima dell'esame orale. Date degli appelli d'esame - Anno 2007 Lunedì 2 Luglio, ore 9.00, viale Masìa, aula M5 Lunedì 17 Settembre, ore 9.00, viale Masìa, aula M5 Per iscriversi all'esame ci si rivolga alla Segreteria della sede di Viale Masìa 27, piano terra, e si compili l'opportuno modulo. Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=4816 o sulle apposite pagine della piattaforma di e-learning accessibile dall'indirizzo WEB http://elearning.uninsubria.it/bin/common/category.pl?type=COURSE&category_id=_94_1 . 07 LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI Modulo 1:Prima parte (F62013) Semestre:Secondo Durata del corso: 32 ore Crediti:4 Sede delle lezioni:Como, Viale Masia 27 Aula e orario:Mercoledì ore 9.00-12.00 Aula M2 Contenuti: Premessa l’illustrazione delle nozioni di diritto, ordinamento giuridico, fonti del diritto nazionale, comunitario e internazionale, il programma della prima parte del corso prevede la trattazione dei seguenti argomenti: Carta costituzionale e legislazione dei beni culturali. L’evoluzione dei concetti di bene e attività culturale nella legislazione e il ruolo della cultura nell’Unione europea. La riforma del titolo V della Costituzione e le sentenze della Corte Costituzionale L’organizzazione della cultura: il Ministero per i beni e le attività culturali e l’organizzazione periferica.Gli enti del parastato e il ruolo dei privati. 188 - I principi fondamentali del Codice dei beni culturali.La nozione di patrimonio e la distinzione tutela-valorizzazione. L’individuazione dei beni oggetto della tutela e le diverse tipologie dell’interesse culturale. Protezione e conservazione dei beni culturali. Fruizione e valorizzazione. Individuazione e tutela dei beni paesaggistici. Aspetti sanzionatori della tutela dei beni culturali e paesaggistici. Testi: Può essere adottato qualsiasi testo di commento al Codice dei beni culturali, limitatamente agli argomenti trattati nel corso. È indispensabile la conoscenza della normativa codicistica. Obiettivi didattici: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza delle fonti normative che disciplinano le vicende relative all’individuazione, alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e le nozioni giuridiche indispensabili per la comprensione e l’apprendimento della legislazione nazionale e sopranazionale. Metodologia didattica: L’insegnamento si articola principalmente in lezioni frontali, settimanali, della durata di tre o quattro ore. È previsto l’esame delle più significative sentenze giurisprudenziali e qualche esercitazione in forma di test per verificare il progressivo apprendimento della materia da parte degli studenti.Si raccomanda vivamente la regolare frequenza delle lezioni. Prove d’esame: L’esame può consistere, a scelta dello studente, in una prova scritta con domande aperte e a risposta plurima, o in un colloquio orale, da sostenere nelle date dei singoli appelli. L’iscrizione all’esame è obbligatoria e va fatta presso la Segreteria di Viale Masia 27, piano terra, o servendosi dell’apposito modulo. Le valutazioni delle prove scritte saranno comunicate mediante affissione dei risultati nella bacheca di Viale Masia, 27, piano terra. L’esame di Legislazione 1 è propedeutico: chi non lo supera non può sostenere l’esame di Legislazione 2. Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati nella pagina web del Corso di laurea. Modulo II:Seconda parte (F62024) Semestre: Secondo Crediti formativi: 4 Durata del corso: 32 ore Sede delle lezioni: Como, Viale Masia 27 Aula e Orario: Mercoledì ore 14.00-17.00 Aula M5 Contenuti: Nella seconda parte del corso di Legislazione dei beni culturali verranno esaminati i seguenti argomenti I beni culturali di interesse religioso Il coordinamento tra le norme codicistiche sul demanio artistico. Proprietà privata, possesso, detenzione e interesse culturale.. La costituzione del vincolo sul singolo bene di proprietà privata. Misure di conservazione: comodato e deposito di beni culturali. Il valore del contesto e le prescrizioni di tutela indiretta. La circolazione dei beni culturali in ambito nazionale. Il commercio di beni culturali. 189 - Le convenzioni internazionali sui beni culturali e la circolazione in ambito internazionale. L’espropriazione. L’uso individuale dei beni culturali. - Le sponsorizzazioni. Testi: Lo studente può adoperare qualsiasi testo di commento al Codice dei beni culturali, limitatamente agli argomenti trattati nel corso. È indispensabile la conoscenza della normativa codicistica. Obiettivi didattici: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza delle fonti normative che disciplinano le vicende relative all’individuazione, alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e le nozioni giuridiche indispensabili per la comprensione e l’apprendimento della legislazione nazionale e sopranazionale. Metodologia didattica: L’insegnamento si articola principalmente in lezioni frontali, settimanali, della durata di tre o quattro ore. È previsto l’esame delle più significative sentenze giurisprudenziali e qualche esercitazione in forma di test per verificare il progressivo apprendimento della materia da parte degli studenti. Si raccomanda vivamente la regolare frequenza delle lezioni. Prove d’esame: L’esame può consistere, a scelta dello studente, in una prova scritta con domande aperte e a risposta plurima, o in un colloquio orale, da sostenere nelle date dei singoli appelli. L’iscrizione all’esame è obbligatoria e va fatta presso la Segreteria di Viale Masia 27, piano terra, o servendosi dell’apposito modulo. Le valutazioni delle prove scritte saranno comunicate mediante affissione dei risultati nella bacheca di Viale Masia, 27, piano terra. Propedeuticità: Chi non abbia sostenuto con esito positivo l'esame dell'insegnamento di Legislazione dei Beni culturali 1, non è ammesso a sostenere l'esame di Legislazione dei Beni culturali 2 Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati nella pagina web del Corso di laurea. Contenuto e obiettivi del corso di Legislazione dei beni culturali: Il corso si propone di fornire allo Studente una visione completa della legislazione sui beni culturali e un’adeguata conoscenza della normativa concernente l’individuazione, la tutela, la salvaguardia, la circolazione, la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici., con l’obiettivo di dotarlo di una preparazione giuridica indispensabile nel singolo contesto professionale di inserimento. Esso mira in particolare a far acquisire allo Studente consapevolezza dei peculiari problemi giuridici relativi ai beni culturali e dei termini per il loro inquadramento e la loro soluzione. Il corso si svilupperà secondo una duplice prospettiva di analisi: da un lato verranno esaminate le nozioni giuridiche fondamentali relative alla comprensione dell’impianto legislativo sulle tematiche culturali, la complessa organizzazione predisposta per il governo dei beni culturali e il ruolo dei privati, la disciplina di tutela e valorizzazione ; dall’altro verranno analizzati i concetti e gli istituti privatistici che consentono la comprensione del regime giuridico dei beni culturali e saranno illustrate le principali convenzioni internazionali, la cui conoscenza è presupposta e/o richiamata dal Codice dei beni culturali con riguardo alla loro circolazione in ambito comunitario e internazionale. Il corso si articolerà in due moduli complementari che riflettono la distinzione di fondo tra interventi normativi di matrice pubblicistica e privatistica che informa la legislazione. Nel primo modulo si indicheranno le fonti del diritto dei beni culturali, verrà ripercorsa la vicenda evolutiva, culturale e giuridica, dei concetti di bene, attività culturale e paesaggio, che si è svolta nell’intero arco del novecento, in rapporto con la formazione di una sensibilità 190 collettiva volta ad identificare e tutelare il patrimonio culturale, ed è culminata nei più recenti interventi legislativi, dal Codice dei beni culturali alla Carta di Nizza e alla Costituzione Europea. Si procederà poi alla trattazione dell’organizzazione centrale e periferica del Ministero dei beni culturali, dei nuovi modelli organizzativi, del ruolo delle Regioni, degli enti locali e dei privati. Si affronterà infine l’analisi dei principi codicistici fondamentali e la disciplina sulla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Il secondo modulo avrà per oggetto lo studio degli aspetti privatistici della normativa concernente l’individuazione, la tutela e la salvaguardia dei beni culturali, i beni culturali religiosi, il commercio, la circolazione in ambito nazionale e internazionale, il regime giuridico dei beni paesaggistici. 08 LETTERATURA ITALIANA (F62011) Semestre:Primo Crediti formativi: 4- attività di base Durata: 32 ore Sede delle lezioni: Como, v.le Masia 27 Aula e orario:Lunedì ore 14.00-17.00 Aula M2 Argomenti: Autobiografia e romanzo biografico dell’artista e dell’intellettuale tra Settecento e Ottocento Testi: Linee generali di storia della letteratura italiana: Ottocento. Si richiede l’inquadramento storico critico dei principali movimenti letterari, la conoscenza del profilo culturale e biografico dei maggiori autori e la lettura di alcuni tra i loro testi più rappresentativi. Per la preparazione potrà essere utile una buona storia della letteratura italiana del triennio. Si richiede inoltre la lettura di uno dei seguenti romanzi: Bianciardi, La vita agra; Buzzati, Il deserto dei tartari; Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore; Capuana, Il Marchese di Roccaverdina; De Marchi, Demetrio Pianelli; De Roberto, I vicerè; Fenoglio, Una questione privata Gadda, La cognizione del dolore; Levi, Se questo è un uomo; Mari, La stiva e l’abisso Meneghello, I piccoli maestri; Pasolini, Ragazzi di vita; Pavese, La luna e i falò; Pirandello Il fu Mattia Pascal; Quarantotti Gambini, L’onda dell’incrociatore Svevo Senilità; Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo; Tozzi, Con gli occhi chiusi; Vassalli, La chimera; Vittorini, Uomini e no; Nella sezione monografica si analizzeranno passi delle vite di Cellini, Casanova, Goldoni, Alfieri, sonetti autobiografici di Foscolo e Alfieri, le Ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo, passi dei Promessi Sposi, della Vita di Alberto Pisani di Dossi, di romanzi di D’Annunzio e della Coscienza di Zeno di Svevo. Notizie più dettagliate saranno date a lezione. Obiettivi: Lo studente approfondirà l’immagine dell’artista e dell’intellettuale nella letteratura italiana, sia come autobiografia sia come descrizione narrativa; lo studente avrà modo, nell’analisi dei cruciali cento anni tra fine Settecento e fine Ottocento, di riconoscere il mutare dello status dell’artista, così come della sua relazione col pubblico e dei suoi fini, nonché la trasformazione dello stesso concetto di arte. La studente, inoltre, riconoscerà in tali ritratti e autoritratti l’opzione per diversi generi letterari (romanzo, autobiografia, diario, frammento, poesia) e ne individuerà gli effetti sull’immagine che l’artista intende proiettare. Metodologia didattica: I testi letti saranno confrontati tra loro per riconoscerne gli elementi di continuità (topoi, costanti di genere) e i tratti che costituiscono invece un elemento caratteristico dell’immagine di artista che l’autore vuole fornire. Alla luce dei diversi ritratti di artista si ricostruiranno i sottostanti mutamenti sociali, culturali, intellettuali. 191 Prove d’esame: L’esame sarà esclusivamente in forma orale; verterà su tre sezioni (istituzionale, lettura del romanzo, monografica). Date degli appelli d’esame: Indicare almeno due date degli appelli d'esame nei due mesi successivi alla fine del semestre. [Per iscriversi all'esame ci si rivolga alla Segreteria della sede di Viale Masìa 27, piano terra, e i compili l'opportuno modulo.] Aggiornamenti: [Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la paginaWEB del Corso di Laurea] 09 METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA Docente :Prof.Lanfredo Castelletti Modulo I:Parte generale (F62044) Semestre:Secondo Docente: Lanfredo Castelletti E-mail: [email protected] Ufficio: Musei Civici, Piazza Medaglie d’Oro 1, Como Crediti formativi: 4 Durata: 32 h. Sede delle lezioni: Como,Viale Masia,27 Aula e orario: Lunedì ore 14.00-17.00 Aula M2 Orario di ricevimento: Venerdì, ore 16.00 presso i Musei Civici, Piazza Medaglie d’oro ,1 Como Argomenti: Il corso si propone di fare apprendere concetti e metodi di base della ricerca archeologica sul campo e in laboratorio e di analizzare le caratteristiche delle fonti archeologiche. I temi principali: - origine ed evoluzione dell’archeologia ; - metodi e delle tecniche dell’ archeologia prima dello scavo:ricognizione e valutazione del potenziale archeologico ; - cantiere e scavo, dalla stratigrafia al matrix; - registrazione, valutazione e interpretazione dell’evidenza archeologica; - applicazioni della ricerca archeologica. Testi: Renfrew Colin & Bahn P., Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna, 2006 (oppure 2001) (capitoli 1-2-3-4-5-9-14 e glossario, per le parti che verranno indicate a lezione). Guidi Alessandro, I metodi della ricerca archeologica, Laterza, Roma-Bari 1994. (capitoli 3 e 4, per le parti che verranno indicate a lezione). Dispensa: Articoli, testi di lezioni e slides verranno messi a disposizione durante il corso e sull’aula virtuale Testi consigliati : Aa. Vv., Il Mondo dell’Archeologia, Treccani, Roma 2002 (alcune voci che verranno segnalate a lezione) Giannichedda E., Archeologia teorica, Carocci, Roma 2002. Harris E., Principi di stratigrafia archeologica, Roma, 1989 Manacorda D., Prima lezione di Archeologia, Laterza, Bari 2004. 192 Obiettivi: Approfondimento dei diversi aspetti della ricerca archeologica pratica e teorica. Acquisizione del linguaggio tecnico Conoscenze delle principali metodologie di prospezione, scavo, analisi dei reperti e interpretazione dei dati archeologici. Comprensione dei principi della stratigrafia archeologica. Conseguimento della capacità di riconoscere e valutare i reperti attraverso le tecniche di esecuzione. e le tipologie Metodologia didattica: Lezioni frontali, diapositive, commenti a testi e immagini. Sono inoltre previste: - esperienze sul terreno con lettura di paesaggi archeologici - esercitazioni sui manufatti e altri reperti archeologici - visite a musei e biblioteche di archeologia. Il livello di comprensione e conoscenza degli studenti sarà valutato durante il corso mediante prove scritte. Prove d’esame: Prova d’ingresso e prove intermedie scritte (1-2) di verifica . Prova finale orale che verterà sugli argomenti svolti a lezione e sulle letture facoltative Date degli appelli d’esame: 15 Giugno e 14 Luglio 2007 Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Corso di Laurea. Modulo 2: Laboratorio di archeobiologia (F62045) Semestre:Secondo Docente:Lanfredo Castelletti E-mail: [email protected] Ufficio: Musei Civici, Piazza Medaglie d’Oro 1, Como Crediti formativi :2 Durata:24 h. Sede delle lezioni :Como, Laboratorio di Archeobiologia presso i Musei Civici, Piazza Medaglie d’Oro ( Le lezioni inizieranno il 13 aprile 2007 ) Orario delle lezioni:Giovedì ore 14.00-16.00 Orario di ricevimento: Venerdì, ore 16 Argomenti: Il corso ha una carattere teorico-sperimentale e mira a fare conoscere le possibilità della ricerca archeobiologica, ossia delle scienze della vita applicate all’archeologia. I temi trattati saranno: - processi di conservazione dei resti organici nel terreno - archeobotanica - archeozoologia - antropologia fisica - casi di studio applicati all’archeologia, all’etnografia, alla storia dell’arte. Testi: Renfrew Colin & Bahn P., Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli, Bologna, 2006 (oppure 2001) (capitoli 6, 7, 11). Dispensa e Testi consigliati: Articoli, testi di lezioni e commenti visivi saranno messi a disposizione durante il corso e sull’aula virtuale. Obiettivi: Fornire gli strumenti per conoscere le procedure dell’archeobiologia: premessa per una ricerca archeologica completa ma anche approfondimento delle analisi biologiche applicabili a manufatti di carattere etnografico e storico-artistico. 193 Metodologia didattica: Lezioni frontali con proiezione di diapositive, esperienze pratiche su materiali archeobiologici, utilizzo di diversi tipi di microscopio e altre strumentazioni, prove di estrazione di materiali biologici dai campioni. Prove d’esame: Sarà richiesto agli studenti, sia individualmente che a gruppi, di effettuare brevi tirocini approfondendo un argomento del corso e realizzando una breve relazione. L’esame, solo orale, verterà sugli argomenti del corso, sulla discussione della relazione e su prove di riconoscimento dei materiali. Date degli appelli d’esame: 22 Giugno e 22 luglio 2007 Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Corso di Laurea. 10 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE E MODERNA Modulo 1: Storia dell’arte medievale (F62053) Semestre:Secondo Docente:Alberto Rovi e-mail:[email protected] Crediti formativi:4 (quattro) Durata:n.° ore 32 Sede e orario lezioni: Giovedì 9-12, Como Viale Masia 27 Aula M2 Orario di ricevimento: Giovedì 12-13, Como Viale Masia, per appuntamento. Argomenti delle lezioni: Architettura e arti figurative medievali. Gli argomenti delle lezioni comprendono l'arco temporale V-XV secolo (dal paleocristiano al gotico), con particolare riferimento alle opere lombarde e del territorio comasco. Testi: Per chi abbia frequentato il corso si richiede: 1 - Parte generale. Manuale di riferimento: - A. DE VECCHI, E. CERCHIARI, Arte nel tempo, Bompiani (vol I, età paleocristiana, vol. II tutto), oppure: BERTELLI, G. BRIGANTI, A. GIULIANO, Arte nella Storia (del vol. Arte romana, solo dall'arte ravennate; vol. Romanico e gotico), Electa-Bruno Mondadori, oppure: G. BORA, G. FIACCADORI. A. NEGRI, A. NOVA, I luoghi dell'arte, vol I (solo l'età paleocristiana), volume II (dall'età longobarda al gotico). 2 - La sezione medievale dei Musei Civici di Como, a cura di Letizia Casati, con glossario dei termini architettonici e l'allegato Motivi decorativi della scultura altomedievale, Musei Civici di Como, Como 2005. 3 – Conoscenza diretta di un monumento medievale del territorio comasco, con relativa bibliografia da concordare. 4- Un saggio a scelta dai volumi: Arti e storia nel Medioevo, vol. II, Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti, Einaudi, Torino 2003, a cura di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi, i saggi di A. PRACHE, Caratteri edilizi di chiese e monasteri, pp. 125-153. C. PICCININI, Osservazioni sulla scultura architettonica monumentale: i portali scolpiti fra romanico e gotico, pp. 213-233. N. GRAMACCI, T. RAFF, Iconologia delle materie, pp. 395-416. Le tecniche, pp. 431-698. Arti e storia nel Medioevo, vol. III, Del vedere: pubblici, forme, funzioni, Einaudi, Torino 2004: - J. YARZA LUACES, I grandi programmi iconografici, pp. 85-143. 194 - CAROZZI, Dalla Gerusalemme celeste alla Chiesa: testo, immagini, simboli, pp. 145-166. - BACCI, L'effige sacra e il suo spettatore, pp. 199-252 + A. PETRUCCI, Spazi e forme nella memoria funeraria medievale, pp. 551-566. Per chi non abbia frequentato il corso si richiede, inoltre, la lettura di due tra i seguenti testi: - SCHLOSSER J. , L'arte del Medioevo, Einaudi Torino 1961 - BELLOSI L., Buffalmacco e il Trionfo della Morte, Einaudi, Torino 1974 - SETTIS S., Iconografia dell'arte italiana, 1100-1500: una linea, in Storia dell'arte italiana, parte prima, vol. III, Einaudi, Torino 1979, pp. 175- 270. - DUBY G. , San Bernardo e l'arte cistercense, Einaudi, Torino 1982 - VOLPE C., Il lungo percorso del dipingere dolcissimo e tanto unito, in Storia dell'arte italiana, parte seconda, vol. I, Einaudi, Torino 1983, pp. 231-304. - FRUGONI C. (a cura di), Benedetto Antelami e il Battistero di Parma, Einaudi, Torino 1995. - BERTELLI C., Lombardia medievale. Arte e architettura, Skira, Milano 2002 . - BLUMENKRANZ B., Il cappello a punta. L'ebreo medievale nello specchio dell'arte cristiana, Laterza, Bari 2003, prefaz. Di Chiara Frugoni. - dal volume Magistri d'Europa. Eventi, relazioni, strutture della migrazione di artisti e costruttori dei laghi lombardi. Atti del convegno (Como 23-26 ottobre 1996), Nodo libri, Como 1996 il seguente gruppo di saggi: S. LOMARTIRE, Tra mito e realtà: riflessioni sull'attività dei magistri “comacini” nell'Italia del nord tra XII e XIV secolo, in pp. 139-154. G. BIANCHI, Maestri costruttori lombardi nei cantieri della Toscana centro-meridionale (secoli XII-XV). Indizi documentari ed evidenze materiali, pp. 155-166. A. ROVETTA, Emergenze figurative nella regione dei laghi e aspetti dell'emigrazione artistica (secoli XIV-XV), pp. 167-176. A. DECRI, La presenza degli Antelami nei documenti genovesi, pp. 407-419. Obiettivi: Conoscenza delle linee di sviluppo storico dell’arte medievale. Riconoscimento dei principali temi iconografici. Capacità di orientamento rispetto alle fasi stilistiche e alle tipologie architettoniche. Metodologia didattica: Lezione frontale aperta all’interazione con gli studenti per chiarimenti; visite guidate a monumenti; eventuale partecipazione a seminari e convegni. Prove d’esame: Il colloquio esordirà con la presentazione di un monumento medievale preferibilmente del territorio comasco, di cui il candidato abbia conoscenza diretta e di cui abbia affrontato la relativa bibliografia. 11 ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA (F62023) Modulo 1: Archivistica Semestre:Secondo Docente: Prof.Lucia Ronchetti Crediti:4 Sede e orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27;Martedì ore 9.00-12.00 Aula M5 Argomenti: Definizione dei concetti di "archivistica" e "archivio", l'archivio corrente, di deposito e storico. Storia degli archivi e ordinamento per materia e secondo il metodo storico. L'archivistica italiana, attuale organizzazione dell'amministrazione archivistica, 195 competenze sui beni culturali (Stato, Regioni, Enti locali). La consultabilità dei documenti d'archivio. L'esperienza italiana in materia di catalogazione dei beni culturali, l'Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione. ISAD (International Standard Archival Description), ISAAR (International Standard Archival Authority Record) e la comunità archivistica italiana. Testi: Il candidato deve approfondire gli argomenti presentati nel corso su almeno uno dei testi consigliati oppure su altri testi concordati col docente. Per gli studenti che hanno frequentato le lezioni è obbligatorio la lettura del seguente volume: Laura Corti, I beni culturali e la loro catalogazione, Torino, Paravia, 1999 Testi di consultazione generale: Paola Carucci, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma, Nuova Italia Scientifica, 1983; Paola Carucci, Il documento contemporaneo. Diplomatica e criteri di edizione, Roma, Nuova Italia Scientifica, 1987 Dispensa: Quale sussidio alla preparazione dell’esame saranno disponibili in rete i lucidi proiettati a lezione Obiettivi: Precisare l’ambito disciplinare dell'archivistica. Tracciare un profilo di sintesi di storia dell'archivistica, defininendo i differenti metodi di ordinamento archivistico. Descrivere l'attuale organizzazione dell'amministrazione archivistica italiana. Accennare alla legislazione in merito a consultabilità dei documenti d'archivio. Presentare l'organizzazione delle informazioni in formati, i principi alla base degli standard di catalogazione dei beni culturali. Delineare strumenti e standard della descrizione archivistica. Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni a carattere frontale collegate ad una serie di esercitazioni da svolgere presso l’Archivio di Stato e altri istituti culturali di Como Prova d’esame: La prova finale non prevede test d’ingresso e consiste in un colloquio con la commissione esaminatrice. Modulo 2: Biblioteconomia Semestre: Primo Docente:Prof.ssa Chiara Milani Crediti formativi: 4 cfu - Attività di formazione caratterizzante Durata: 32 ore Sede delle lezioni: Como, viale Masìa 27 Aula e orario: Lunedì ore 10.00-13.00 Aula M5 Orario di ricevimento: Su appuntamento, il Lunedì dopo le lezioni Argomenti - Dal libro alle collezioni: i supporti della scrittura, manoscritti e libri a stampa, il libro veicolo di informazione; la conservazione della memoria del sapere, modi e luoghi della conservazione; - nascita della biblioteconomia moderna, modelli di riferimento e criteri guida; biblioteche e collezioni speciali, biblioteca reale, ibrida e virtual library - libro antico, libro moderno, documento digitale - organizzazione di libri e documenti, organizzazione delle collezioni: organizzare i dati in funzione della ricerca, il catalogo come linguaggio della biblioteca (costruzione e standardizzazione) la struttura dei sistemi catalografici - descrizione e analisi semantica dei documenti: cenni di logica e metodologia; catalogazione e classificazione 196 - dati e metadati: differenze e somiglianze, caratteristiche del documento digitale conservare e valorizzare nell’era digitale, problemi aperti e prospettive comunicare nell’era digitale, il servizio bibliotecario nella società globale le biblioteche in Italia: legislazione, gestione consapevole; la biblioteca nella rete dei servizi culturali - fruizione: i servizi delle biblioteche e la loro promozione, la mission della biblioteca, comunicazione e marketing - reference library avanzato come progetto di servizio; siti delle biblioteche: modelli a confronto - automazione e multimedialità in biblioteca: dall’organizzazione alla produzione di informazione - cenni di bibliografia Testi: Montecchi Giorgio, Manuale di biblioteconomia, Editrice Bibliografica, Milano 2005. Dispensa e altri materiali didattici: Le dispense e gli altri materiali didattici, periodicamente aggiornati, sono forniti agli studenti sulla piattaforma di e-learning dell’Università degli studi dell’Insubria Testi consigliati: La lista dei collegamenti per l’accesso ai siti WEB delle principali organizzazioni bibliotecarie sono a disposizione per approfondire gli argomenti trattati durante le lezioni Obiettivi: Fare acquisire agli studenti: - conoscenze teoriche riguardanti la storia e l’evoluzione del libro e delle biblioteche - elementi di bibliografia e biblioteconomia - lessico disciplinare - utilizzo dei principali strumenti di ricerca bibliografica Metodologia didattica: Lezioni frontali alternate all’ l’utilizzo di relazioni a tema, integrate con presentazioni di casi. La metodologia didattica è di tipo attivo, mirata a favorire il confronto e la partecipazione in aula attraverso il coinvolgimento degli studenti e il continuo richiamo a concrete esperienze di lavoro. Lavagna luminosa, lavagna a fogli mobili, videoproiettore, videoregistratore, sono supporti audiovisivi che verranno utilizzati durante le lezioni. Esercitazione guidata: È prevista una visita alla biblioteca comunale di Como al termine della quale gli studenti lavoreranno su schede di analisi e di osservazione dei servizi che verranno discusse nella lezione successiva. Prove d’esame: L’esame conclusivo sarà orale e riprenderà gli argomenti sopra sinteticamente descritti. A conclusione della prima metà de precorso didattico è prevista la discussione delle schede di analisi e di osservazione compilate dagli studenti durante la vista guidata in biblioteca. Date degli appelli d’esame : 5 Febbraio, ore 9.00; 26 Febbraio, ore 9.00 Per iscriversi all'esame ci si rivolga alla Segreteria della sede di Viale Masìa 27, piano terra, e si compili l'opportuno modulo. Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Corso di Laurea 12 BOTANICA PER I BENI CULTURALI (F62055) Semestre:Primo Crediti:4 197 Docente. Prof.Donato Chiatante e-mail:[email protected] Sede delle lezioni: Como,Viale Masia 27 Aula e Orario:Giovedì ore 14.00-17.00 Aula M5 Articolazione degli argomenti Sistematica dei procarioti, dei funghi, delle alghe, dei muschi, delle felci, delle cicadine, delle gimnosperme, delle angiosperme. Organografia: radici, fusto e foglie viste solo esternamente. Organizzazione dei tessuti vegetali. Modalità di crescita della pianta. Interazione dell’ambiente con gli organismi vegetali. Legno omoxilo e legno eteroxilo. Proprietà chimico fisiche del legno. La Botanica nei beni culturali. Laboratorio di metodologie botaniche nell’ambito dei beni culturali. 13 ECONOMIA DELLE ARTI (F62058) Semestre:Primo Docente: Prof.Chiara Bernardi Durata: 32 ore Crediti: 4- Attività di formazione aggregata Sede delle lezioni: Como, Via Anzani 37 Aula e Orario:Mercoledì ore 10.00-13.00 Aula A02 Argomenti A. Concetti economici propedeutici:Concetti di base: mercato, domanda/offerta, valore, costo, ricavo e investimento;Beni pubblici, esternalità e fallimento del mercato; Informazione;Rapporto tra Economia e Management. B. Economia delle arti e della cultura: Analisi economica e istituzioni culturali; La domanda di arte e di cultura: il consumo, le abitudini e le esternalità;L’offerta d’arte e di cultura: produzione, conservazione, valorizzazione e fruizione; L’offerta d’arte e di cultura: gli attori in gioco e le relazioni tra essi; La struttura e il funzionamento del settore culturale; Giustificazioni dell’intervento pubblico: perché finanziare la cultura, Benefici sociali ed economici della produzione culturale Il finanziamento del settore culturale, sussidi pubblici e istituzioni culturali; Imperfezioni informative e risposte organizzative; Fiducia e reputazione nello scambio culturale.. C. I mercati delle arti: I beni culturali; Musei e biblioteche; Arte dal vivo;Arte riproducibile; Mercato dell’arte visiva. D. Introduzione ai processi di cambiamento e di rinnovamento del settore delle arti e della cultura: Le aspettative sull’impatto del settore delle arti e della cultura sull’economia; La sostenibilità della crescita; Le forme organizzative a rete; Un rapporto proficuo tra arte ed economia. Testi: Gli studenti che hanno frequentato le lezioni riprenderanno e approfondiranno gli argomenti attraverso le dispense (slide) che saranno messe a disposizione sulla piattaforma 198 di e-learning e con la lettura dei volumi (il dettaglio dei capitoli sarà comunicato all’inizio delle lezioni e disponibile sul Sito Web del corso): 1.Bernardi C., La sostenibilità dello sviluppo strategico dei musei: approccio basato sull’analisi dinamica dei sistemi. Milano: Guerini Scientifica. 2.Candela G. & Scorcu A.E. Economia delle arti, Bologna: Zanichelli, 2004 3.Mankiw G. N., Principi di economia, Bologna: Zanichelli, 1999. 4.Trimarchi M., Economia e cultura. Organizzazione e finanziamento delle istituzioni culturali, Milano, Angeli, 1993. Gli studenti che non hanno frequentato le lezioni, oltre alle dispense e ai volumi sopra citati leggeranno ed elaboreranno una book review di almeno 5 pagine di uno dei seguenti volumi: 1.Benhamou, F. L'economia della cultura, trad. it., Bologna, Il Mulino, 2001 2.Besana A., L'arte in chiave economica, LED Edizioni, Milano, 2003 3.Greffe X. La gestione del patrimonio culturale, Milano: F. Angeli, 2003 4.Heilbrun J. & Gray M.J., The Economics of Art and Culture. Cambridge University Press, 2001 5.Mossetto G. & Vecco M. (a cura di), Economia del patrimonio monumentale Milano: Angeli, 2001 6.Spranzi A, Economia dell'arte, Unicopli, Milano, 2003. 7.Trosby D., Economics and Culture, Cambridge University Press, 2001 Risorse di supporto: Sul Sito Web del corso sarà possibile scaricare: l’elenco dei testi consigliati per l’approfondimento; la lista delle principali riviste nel campo dell’economia dell’arte; i collegamenti ai siti web di interesse. Esercitazione guidata: Si svolgerà presso il Museo delle Culture Extraeuropee un’esercitazione guidata in merito al Progetto Tevau. La data e le modalità organizzative saranno comunicate sul Sito Web del corso. Obiettivi: Il corso si pone l’obiettivo di introdurre gli studenti nel campo dell’economia applicata al mondo dell’arte e della cultura attraverso lo sviluppo di un’adeguata terminologia, una conoscenza approfondita dei meccanismi economici tipici del settore culturale e una capacità critica di lettura e interpretazione dei fenomeni oggetto di studio. Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni frontali di carattere induttivo con una forte interazione tra il docente e gli studenti al fine di stimolare un processo di riflessione e di apprendimento. Modalità d’esame: L'esame orale si svolgerà al termine del corso e verterà sugli argomenti del programma. Gli studenti frequentanti dovranno aver partecipato attivamente all’esercitazione guidata mentre gli studenti non frequentanti dovranno consegnare all’inizio della sessione di esame la book review di uno dei testi segnalati in bibliografia. Date degli appelli di esame: Saranno comunicate sul Sito Web del corso Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati sul Sito Web del corso o sulle apposite pagine della piattaforma di e-learning. 14 LINGUA LATINA E CIVILTA’ ROMANA Modulo 1: Archeologia,storia e civiltà romana (F62056) Semestre: Primo Docente: Prof. Giorgio Luraschi [email protected] 199 Ufficio: Via Cavallotti 5, terzo piano, stanza 19 Ricevimento: Giovedi, ore 10-11 Crediti: 4 Tipo di attività: affine Durata: ore 32 Sede e orario delle lezioni: Via Valleggio, Aula Casati, Lunedi ore 15-18 Argomenti: Il programma comprenderà un’analisi sintetica ma esauriente della storia romana, arricchita dal contributo delle scienze ausiliarie ed articolata nelle sue tre fasi fondamentali: origini ed espansione della città-stato (753 a.C.-146 a.C.), crisi e trasformazione della Res Publica (133 a.C.–31 a.C.), affermazione e caduta dell’Impero nelle forme del Principato e del Dominato (27 a.C.- 476 d.C.). Adeguato rilievo sarà riservato alla storia locale la quale, grazie all’obiettiva importanza ed alla talvolta indubbia eccezionalità delle vicende e delle fonti relative al territorio lariano, costituirà lo spunto per considerazioni specifiche e più ampie digressioni di storia generale. Testi: Premesso che per le parti trattate a lezione varranno in ogni caso gli appunti, si consiglia uno dei seguenti manuali a scelta: - Guido Clemente, Guida alla Storia Romana. Eventi, strutture sociali, metodi di ricerca, Mondadori, Milano, 1977 (e successive ristampe). - Luigi Bessone/Rita Scuderi, Manuale di Storia Romanaq, Monduzzi, Bologna, 2002 Obbligatorio per tutti: Giorgio Luraschi, Storia di Como antica. Saggi di archeologia, diritto e storia, New Press, Como, 1999 (i saggi da esaminare saranno indicati a lezione). Obiettivi e metodologia didattica: Il corso ha, innanzitutto, una valenza culturale in quanto è finalizzato all’acquisizione degli elementi fondamentali che hanno connotato la civiltà romana, alla quale siamo legati sotto molteplici profili, e i cui lineamenti essenziali non possono rimanere estranei alla formazione di coloro che opereranno nel settore dei beni e delle attività culturali. Tale ricostruzione fungerà da sfondo e da connettivo ad una serie di approfondimenti tematici che, di volta in volta, tenderanno a mettere in luce gli strumenti metodologici ed interpretativi preordinati ad individuare le “carte vincenti” della civiltà romana nel suo complesso. Prove d’esame e date degli appelli: Si adotta la formula tradizionale che prevede esclusivamente la prova orale; appelli sono previsti, sin da ora, in data 29 Gennaio e 15 Febbraio 2007. Il calendario completo, recante eventuali modifiche, verrà comunque reso noto durante l’anno accademico mediante affissione in bacheca ed inserimento nella pagina Web. Modulo 2: Introduzione alla lingua e alla letteratura latina (F62057) Semestre: Secondo Crediti:4 Docente:Prof.Laura Gamba Sede delle lezioni:Como,Viale Masia 27 Aula e Orario:Giovedì ore 9.00-12.00 Aula M5 Argomenti Parte prima: Introduzione al teatro latino. Caratteri generali del teatro latino arcaico. Il modello teatrale greco. Lo spettacolo teatrale. Gli autori. Plauto. Il profilo dell’autore. 200 Commedie. I grandi temi. La creazione linguistica. La fortuna. Lettura e analisi delle commedie Mostellaria e Miles gloriosus. Parte seconda: Cicerone. Il profilo dell’autore. Lettura e analisi di lettere tratte dall’Epistolario. Orazioni. Teoria dell’oratoria. La nascita del ciceronianismo. 15 SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI (F62033) Semestre:Primo Docente: Prof. Antonio Sansonetti [email protected] Ufficio presso ICVBC – CNRPolitecnico di Milano P.zza L.da Vinci 32 – Milano Crediti: 6 Durata : 48 ore Sede e Orario delle lezioni: Como V.le Masia,27 Venerdì ore 14.00-18.00 Aula M2 Ricevimento: nello stesso giorno di lezione Argomenti L’insegnamento verterà sui seguenti temi: ♦ Richiamo ai fondamenti di chimica organica; classificazione dei gruppi funzionali ♦ Cenni alla scienza dei materiali polimerici ♦ I Materiali di natura organica e polimerica nei Beni Culturali ♦ Alcune classi di materiali utilizzate nella produzione di manufatti artistici e nella loro conservazione: adesivi, vernici, protettivi, consolidanti ♦ Leganti pittorici e tecniche pittoriche; analisi della sequenza stratigrafica di un’opera pittorica ♦ Resine naturali, cere, olii siccativi ♦ Polimeri naturali utilizzati nei Beni Culturali: polisaccaridi e proteine ♦ Cellulosa e legno; materiali tessili naturali. Cenni alla loro tecnologia e agli usi nei Beni Culturali ♦ Le materie plastiche nell’arte e nel design ♦ Polimeri sintetici e loro utilizzo nella conservazione dei Beni Culturali: resine acriliche, viniliche, siliconiche, epossidiche, fluorurate ♦ Materiali lapidei naturali ♦ Materiali lapidei artificiali: malte, stucchi, ceramiche ♦ Cenni ai materiali vitrei ed ai metalli Testi obbligatori: ♦ Matteini M., Moles A. - La chimica nel restauro. Ed. Nardini Firenze ♦ Calliste W. Jr. Scienza e ingegneria dei materiali EDISES Cap. 15 e 16 ♦ Amoroso G., Camaiti M. - Scienza dei materiali e restauro Alinea Ed. Testi consigliati ♦ Horie C.V. - Materials for Conservation Ed. Butterworths ♦ Mills J.S., White R. - The Organic Chemistry of Museum Objects Ed. Butterworths Obiettivi: Conoscenza dei prodotti organici utilizzati nella produzione di manufatti artistici; riconoscimento di materiali polimerici negli oggetti appartenenti a collezioni museali; conoscenza dei prodotti utilizzati nelle operazioni di conservazione di differenti tipologie di Beni Culturali. Conoscenza delle prestazioni necessarie ad un prodotto per risultare idoneo ad un trattamento conservativo. Metodologia didattica: Lezioni frontali. Agli studenti verranno presentate e commentate diapositive che illustrano la struttura e le proprietà di materiali polimerici. Si proporrà 201 un’esemplificazione di immagini che ritraggono tipologie di Beni Culturali trattati durante il corso: si effettueranno osservazioni sulle caratteristiche superficiali e sulla morfologia del degrado dei manufatti presentati e si valuteranno le possibilità offerte dai prodotti polimerici per i trattamenti conservativi. Prove d’esame e valutazione: L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti, con eventuale discussione di una relazione scritta svolta su di un tema scelto concordemente tra il docente e lo studente, che sarà consegnata dal candidato entro il ventesimo giorno precedente la prova orale. 16 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO (F62016) Semestre: Secondo Docente: Lara Giamporcaro E-mail: [email protected] Durata:32 ore Crediti:4 Sede e orario delle lezioni:Como, Viale Masia 27; Lunedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Aula M5 Orario di ricevimento:Lunedì, dalle ore 12.00 alle ore 12.30 Contenuti: L’insegnamento verterà sui seguenti temi: - il “paesaggio” come bene culturale; - le diverse tipologie di paesaggio: naturale, antropizzato, agricolo, storico, culturale, letterario; - linee di lettura ed interpretazione del paesaggio: complessità, caratterizzazioni, genius loci; - il paesaggio come risorsa: conoscenza, conservazione e valorizzazione; - strumenti metodologici di tutela e promozione del paesaggio; - qualità ambientale e paesaggio: aspetti di integrazione del paesaggio nel sistema territoriale dei beni culturali. Obiettivi: Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare; pertinenza nell'uso degli elementi metodologici propri dell’Architettura del paesaggio; capacità di individuare e coordinare le differenti competenze dell’ambito dello studio, della tutela e valorizzazione del paesaggio. Metodologia didattica: Lezione frontale e interattiva. Gli studenti verranno introdotti allo studio del paesaggio attraverso: la lettura e il commento di testi (saggi, poesie, brani di letteratura); l’analisi di immagini (foto documentarie, dipinti tratti dalla storia dell’arte, estratti di carte storiche…);l’analisi degli strumenti normativi (confrontando esperienze italiane ed europee); l’esperienza diretta sul campo (sopralluogo, visite guidate). L’acquisizione delle conoscenze e competenze degli studenti sarà valutata periodicamente anche attraverso prove. Come attività di ricerca agli studenti fin dalle prime lezioni verrà chiesto di analizzare un ecomuseo esistente (in Italia o all’estero). Ciascuno studente inoltre potrà produrre uno studio finale sui temi trattati; tale scritto verterà sull’analisi paesaggistica di un luogo a scelta dello studente, il quale eventualmente potrà valutarne l’attitudine ad accogliere un ecomuseo. Articolazione: Il Corso si articola in lezioni, seminari, visite guidate; gli studenti saranno parte attiva nel preparare e presentare ai seminari temi di approfondimento svolti con studi e ricerche personali. 202 Prove d’esame e valutazione: L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti, con eventuale discussione sullo studio finale, che sarà consegnato dal candidato entro il ventesimo giorno precedente la prova. Durante la discussione orale, il candidato dovrà dimostrare di padroneggiare gli argomenti presentati durante il corso e di aver approfondito alcuni argomenti concordati col docente su uno o più volumi a scelta nell’allegata bibliografia Bibliografia Testi di base: Norberg-Schulz C., 1976. Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura. Electa, Milano. Sereni E,1986. Storia del paesaggio agrario italiano. Edizione BVL, Roma. Turri E.,1998. Il paesaggio come teatro. Marsilio, Venezia. Pandakovic D., 2000. L’architettura del paesaggio vegetale. Edizioni Unicopli, Milano. Architettura del paesaggio e del giardino: teoria e storia: Assunto R.,1994. Il paesaggio e l’estetica. Edizioni Novecento, Palermo. Assunto R.,1988. Teleologia e ontologia del giardino. Guerini Associati, Milano. Jellicoe G. and S., 1980. The Landscape of Man. Thames and Hudson, Londra. Turri E,1974. Antropologia del paesaggio.Edizioni Comunità, Milano. Turri E.,1979. Semiologia del paesaggio italiano. Longanesi, Milano. Venturi Ferraiolo M.,2002. Etiche del paesaggio. Editori Riuniti, Roma. Riferimenti letterari e poetici: Brosse J.,1994. Mitologia degli alberi. Biblioteca Universale Rizzoli, Milano. Cernetti G., 1983. Un viaggio in Italia. Einaudi, Torino. Giono J,1997. Risveglio. Passigli Editori, Firenze. Holderlin F.,1993. Poesie dalla torre. Feltrinelli Editore, Milano. Schama S..,1997. Paesaggio e memoria. Mondadori, Milano. Date degli appelli d’esame: Le date saranno concordate con gli studenti secondo le varie necessità. Per iscriversi all'esame ci si rivolga ai Servizi generali di Via Valleggio 11, secondo piano, e si compili l'opportuno modulo. Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso le pagine WEB CALENDARIO INDICATIVO DELLE LEZIONI 1 2 3 4 Lectio: Il paesaggio come Bene Culturale Laboratorio: sopralluogo – tema la passeggiata Lectio: Caratteri prevalenti del paesaggio: analisi e comprensione di un paesaggio (aspetti naturali, storici, letterari, architettonici…) Laboratorio: dalla passeggiata all’analisi paesaggistica Lectio: La complessità del paesaggio agrario italiano Laboratorio: analisi paesaggistica- come si imposta una tesina Il paesaggio della cultura promiscua (paesaggio tosco- umbro-marchigiano) Laboratorio: Lettura di elementi tipici del paesaggi agrario italiano in dipinti (l’arte come documento) e in scritti letterari Lectio: Paesaggio e insediamento (architettura rurale in Italia) Laboratorio: lavoro di gruppo sulla casa contadina 203 5 6 7 8 9 10 Sopralluogo (5 H) Lectio: Elementi per la lettura del paesaggio storico: documenti e reperti Laboratorio: uso della cartografia Lectio: Paesaggio e Museo diffuso (via Lucini) Laboratorio: navigazione internet nei siti di ecomusei Lectio: Ecomusei: gestione e promozione del paesaggio Laboratorio Seminario Ecomusei: casi di studio: (esposizione di ricerche personali su ecomusei in power point) Lectio: L’articolato paesaggio dell’Insubria e Il paesaggio della villeggiatura sui laghi lombardi Laboratorio: sopralluogo con navigazione sul lago Lectio: Paesaggi catalogati “patrimonio dell’umanità” Chiusura corso 17 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE E MODERNA Modulo 2: Storia dell’arte moderna (F62054) Semestre: Secondo Durata: 32 ore Crediti: 4 Sede e Orario delle lezioni: Como, Viale Massenzio Masia 27; Lunedì ore 14.00-17.00 Aula M5 Argomenti: l corso si articola in una parte istituzionale e in una monografica che è strettamente collegata al tema dell’esercitazione guidata. Saranno affrontate e analizzate le esperienze figurative, scultoriche e architettoniche del periodo oggetto di studio e i relativi protagonisti. L’arco cronologico preso in esame è compreso dall’età comunale all’Illuminismo. Saranno sviluppati i seguenti argomenti tenendo presente il tema conduttore del corso relativo al mutare del rapporto fra committente e artista e ai concetti a questo sottesi: • L’arte nelle città-stato e il fervente periodo dell’età comunale. La realizzazione delle cattedrali e dei palazzi pubblici. Le immagini del potere politico, decorazione e propaganda. • Mercanti e mecenati, un nuovo tipo di committente e un diverso tipo di approccio verso l’arte sacra. La percezione della realtà e la ritrattistica. • Il primo Rinascimento e la diversa concezione dell’arte, da «arte meccanica» ad «arte liberale». L’umanesimo e la riscoperta dell’antico, immagini pagane e mondo cristiano. La ricerca della bellezza e il nuovo ruolo intellettuale dell’artista. Il cenacolo umanistico e le passioni erudite fra arte e scienza. • Corti italiane e classicità. Le immagini del potere in ville e palazzi, nuove esperienze e nuovi protagonisti. • Il ritorno della committenza papale a Roma e i grandi progetti. Un nuovo atteggiamento verso la città eterna. Il programma di Giulio II e gli artisti chiamati a tradurre la sua idea «grandiosa». 204 • Venezia e l’arte quale propaganda della Repubblica marinara. I palazzi e le ville fra tradizione ed innovazione. Un nuovo linguaggio pittorico. • La Firenze dei Granduchi e le nuove committenze medicee. • Riforma e Controriforma, arte e religione nel Cinquecento. La crisi e la «maniera». La nuova iconografia promossa dalla Controriforma. • Roma e l’arte barocca, il trionfo della divina provvidenza e l’enfasi dell’iconografia profana. I grandi protagonisti. • Frivolezza ed ostentazione nel Rococò, l’espressione di una nuova aristocrazia. • Il fascino dell’antico, il collezionismo e il fenomeno del Grand Tour. Il “gentiluomo” e il “buon gusto”, la nascita del Neoclassicismo e il modello francese. I rinnovati luoghi dell’abitare. • L’illuminismo e gli «intenditori d’arte», la nascita dei nuovi musei. Testi: La bibliografia obbligatoria del corso e quella opzionale, relativa all’approfondimento degli argomenti specifici, saranno comunicate all’inizio delle lezioni e saranno consultabili sul Sito Web del corso. Risorse di supporto: Sul Sito Web del corso sarà anche possibile scaricare: l’elenco dei testi consigliati per l’approfondimento; la lista delle principali riviste internazionali d’arte moderna; i collegamenti ai siti web di interesse. Esercitazione guidata: Si svolgerà presso un Museo del territorio una visita guidata con esercitazione riguardante il tema monografico trattato all’interno del corso. La data e le modalità organizzative saranno comunicate sul Sito Web. Obiettivi: Il corso intende presentare le linee di sviluppo delle relazioni fra la committenza e l’artista in una prospettiva integrata e problematica. All’interno di un inquadramento generale, saranno presi in esame artisti e momenti paradigmatici della storia dell’arte in relazione alle volontà della committenza, alle forme e ai modelli di rappresentazione, allo scenario teorico istituzionale e sociale. L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente una conoscenza approfondita dei concetti che motivano le volontà della committenza e le relative scelte dell’artista in un ambito culturale specifico; permettendo inoltre allo studente di sviluppare una capacità critica di lettura e interpretazione dei fenomeni oggetto di studio con utilizzo di un appropriato lessico disciplinare. Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni ex-cathedra coadiuvate da sistemi di lettura d’immagini e di slide che favoriscono interazione tra la docenza e gli studenti sviluppando nel contempo un processo di riflessione e di apprendimento. Modalità d’esame: L'esame sarà orale, si svolgerà al termine del corso e verterà sugli argomenti del programma. Gli studenti frequentanti dovranno aver partecipato attivamente all’esercitazione guidata e aver consegnato un paper sull’argomento, mentre gli studenti non frequentanti dovranno aver concordato con la docenza, all’inizio del corso, un loro specifico percorso di approfondimento con aggiuntive letture bibliografiche e relativo paper. Date degli appelli di esame: Saranno comunicate sul Sito Web del corso Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati sul Sito Web del corso o sulle apposite pagine della piattaforma di e-learning. 18 STORIA MEDIEVALE E MODERNA Modulo 4: Storia Moderna (F62049) Semestre:Secondo Crediti:4 205 Docente. Prof.Luca Daris [email protected] Sede e Orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27 Mercoledì ore 9.00-12.00 Aula M5 Titolo del corso monografico: Lo stato francese tra Richelieu e Mazzarino Argomenti: L’itinerario didattico suggerito prevede un’analisi accurata ed approfondita delle dinamiche politiche e sociali nella Francia del diciassettesimo secolo, caratterizzata dall’attività di governo di Richelieu e Mazzarino. Testi: Le Roy Ladurie, Lo stato dei re. La Francia dal 1460 al 1610, Bologna 1996. Le Roy Ladurie, L’Ancien Régime. Il trionfo dell’assolutismo : da Luigi XIII a Luigi XIV (1610-1715), Bologna 1998. Eventuali ulteriori approfondimenti bibliografici, anche in lingua straniera, verranno indicati successivamente nello svolgimento del corso. Obiettivi: Ricostruire le dinamiche attraverso le quali la Francia si propose, grazie alla politica dei suoi Primi ministri, come una potenza oramai affermata a livello europeo. Per comprendere i motivi che permisero un simile passaggio, si rivela anche imprescindibile conoscere lo sviluppo dello Stato francese nel secolo precedente. 19 MUSEOLOGIA (F62041) Modulo 1:Museologia e Museografia Semestre: Primo Docente: Rosanna Pavoni E-mail: [email protected] Crediti formativi: 6 Durata: 48 ore Sede e orario delle lezioni: Como, Via Anzani 37Mercoledì ore 14.00-18.00 Aula A02 Orario di ricevimento: lunedì, 17-18 Como,viale Masia 27 Argomenti: Museo come strumento di comunicazione;definizione di museo nei differenti periodi storici e in culture differenti; nuove accezioni di patrimoni museali: memoria; patrimonio materiale e immateriale; istituzioni cui fanno capo i musei: Regioni, Province, Comuni, Fondazioni: le nuove strategie del lavorare in sistema; analisi di alcune attività strutturali del museo (catalogazione, restauro, ricerche, esposizioni, didattica; presentazione di alcuni casi e tipologie esemplari dal “museo moderno” settecentesco al contemporaneo; marketing e comunicazione dei musei; visita ad alcuni musei lombardi Testi: N.Kotler P.Kotler Marketing dei Musei Edizioni di Comunità Torino 1999 (parte prima, parte seconda, conclusioni, definizione p. 431); A, Casalino, Musei per bambini Pendragon Bologna 2002; P.Marani, R.Pavoni, Musei. Trasformazione di un’istituzione dal museo moderno al contemporaneo, Marsilio, Venezia 2006; Materiali di approfondimento e di sintesi distribuiti durante il corso. Per gli studenti che non frequentano deve essere aggiunto: M.C.Ruggieri Tricoli, I fantasmi e le cose. La messa in scena della storia nella comunicazione museale Edizioni Lybra Immagine, Milano 2000 Obiettivi: Il museo, nelle differenti epoche storiche, ha rappresentato la cultura (in senso lato), i comportamenti, le aspirazioni e le tensioni della società che lo ha istituito. La forte accelerazione del cambiamento della società negli ultimi decenni ha modificato 206 sostanzialmente il modo di intendere il museo: da luogo prevalentemente di conservazione, a privilegiato strumento di comunicazione.Il corso intende fornire agli studenti nuovi strumenti per comprendere e analizzare la struttura museo come possibile mezzo di comunicazione e formazione, analizzando i termini del dibattito contemporaneo alla luce della lunga storia di questa istituzione. Metodologia didattica: 28 ore in aula con la partecipazione di docenti esperti nei differenti campi delle attività museali e rappresentanti di Istituzioni pubbliche; 4 ore di esercitazioni su Internet per visitare i siti web dei musei; 16 ore visite a musei e/o laboratori. Si prevedono 2 uscite a Milano, 1 a Como, 1 sul territorio provinciale Prove d’esame: Prova orale Date degli appelli d’esame: Indicare almeno due date degli appelli d’esame nei due mesi successivi alla fine del semestre. [Per iscriversi all’esame ci si rivolga alla Segreteria della sede di Viale Masìa 27, piano terra, e si compili l’opportuno modulo.] Aggiornamenti: [Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la paginaWEB del Corso di Laurea] Modulo 2: Critica del restauro Semestre:Primo Docente: Gabriella Guarisco [email protected] Politecnico di Milano, Dipartimento di Progettazione dell’architettura, via Durando n. 10, 20158 Milano Crediti formativi 2 Durata : 16 ore Sede e orario delle lezioni: Como, via Anzani 37 venerdì dalle 11.00 alle 13.00 Aula A02 (inizio delle lezioni l’8 novembre 2006) Orario di ricevimento: venerdì dopo la didattica Argomenti delle lezioni: Le lezioni sono finalizzate ad affrontare i temi classici della critica del restauro a partire da una rivisitazione e ridefinizione del termine “restauro”. Il corso è finalizzato a ripercorrere le tappe principali del pensiero sul restauro dall’antichità ai giorni nostri nell’arte e nell’architettura, con particolare riferimento ai casi d’intervento maggiormente noti, come, ad esempio, il restauro/de-restauro del gruppo scultoreo Laocoonte. In un primo ciclo di comunicazioni sarà rivisitata la storia del significato del termine restauro e verranno fornite e commentate le definizioni più significative (da Vitruvio a Quatremére a Viollet le Duc). Sarà quindi (e con maggiore attenzione) ripercorso il parallelo filone critico degli studiosi contrapposti al restauro (da Ruskin a Boito a Riegl e Dvorak). In un secondo momento, e su casi concreti (sia apparati artistici – cappella Brancacci, cappella Sistina, ecc. – che architetture), saranno poste a confronto le definizioni di «restauro» «ripristino», «recupero» e «conservazione» e con queste i relativi versanti critici. Il corso si prefigge di fornire i primi rudimenti conoscitivi riguardo al restauro nonché la formazione di base sulla critica della storiografia artistica ed architettonica fin troppo spesso tratte in inganno dai restauri mimetici realizzati. Testi obbligatori: Boito, Camillo, Questioni pratiche di belle arti, Hoepli, Milano, 1893; Riegl, Alois, Il culto moderno dei monumenti: il suo carattere e i suoi inizi / Alois Riegl; a cura di Sandro Scarrocchia. – 3° ed, Bologna, Nuova Alfa, 1990. Obiettivi didattici: Stimolare gli allievi all’assunzione di un carattere critico nei confronti dei restauri di rifacimento ed accrescere la capacità di riflessione sul tema. 207 Metodologia didattica: Il corso è effettuato mediante lezioni ex cadetra e momenti comuni di discussione su alcuni dei temi più significativi. Prove d’esame: La prova sarà orale e verterà sugli argomenti delle comunicazioni ex catedra, sulla bibliografia obbligatoria e su quella che sarà fornita durante il corso; verrà effettuata come da calendario concordato con il Docente del Corso di Museologia, ma, su richiesta, alla fine delle lezioni, sarà possibile affrontare – in data da concordare – un colloquio individuale sui temi delle lezioni e sull’approfondimento svolto dal singolo allievo che sarà considerato nella valutazione finale. 20 RESTAURO (F62042) Modulo 1:Teoria del restauro Semestre:Primo Crediti:4 Docente. Prof.Nicoletta Ossanna Cavadini Sede e orario delle lezioni: Como,Viale Masia 27 Mercoledì ore 10.00-13.00 Aula M5 Contenuti e argomenti: L’attività didattica del corso traccia un quadro generale della disciplina percorrendo la storia e le teorie del restauro in Italia e in Europa dal XVIII secolo ai giorni nostri, svolgendo approfondimenti specifici sui fondatori del pensiero. Il modulo nel suo insieme, affronta i temi della storia del restauro intimamente legati alla storia del gusto, dell’evoluzione delle tecniche, dello sviluppo delle teorie e della formazione dei restauratori nonché alle scelte del mercato e della tutela. In particolare verranno trattati: -Il Settecento e la nascita del restauro “moderno” -Il concetto di “ristauro” e la scoperta del passato: l’architetto archeologo -La definizione di “restauro” elaborata da A.-Ch. Quatremère de Quincy e l’attività della Commissione francese dei Monumenti storici -La codificazione del restauro stilistico e l’opera di Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc -Gli orientamenti estetici della poetica del sublime in Inghilterra e le estreme posizioni di John Ruskin -La visione purista di A.W.N. Pugin e la diatriba inglese fra “goticisti e classicisti” -Restauro e Revival nell’Ottocento: George Gilbert Scott e William Morris -Il restauro tra stile, filologia e storia, le formulazioni teoriche di Camillo Boito -La variante storica del restauro in Luca Beltrami -La reinvenzione del passato in Alfredo D’andrade e Alfonso Rubbiani -Le elaborazioni concettuali applicate al restauro e la posizione della scuola di Vienna con Alois Riegl -La teoria di Cesare Brandi e le proiezioni operative: l’Istituto Centrale del Restauro -Le teorie sul restauro applicate alla città, dal metodo filologico a quello scientifico: l’operatività di Gustavo Giovannoni -La conferenza di Atene e la Carta del restauro del 1931, le esperienze internazionali e l’apporto italiano. Le successive Carte del Restauro fino ai principi applicativi dell’UNESCO. -Il dibattito contemporaneo tra le posizioni del “restauro conservativo” e l’attenzione verso la “cultura materiale” del progetto. Obiettivi: L’insegnamento si propone di esaminare i fondamenti teorici e culturali del restauro cogliendo la complessità interdisciplinare della materia con l’obiettivo di riuscire a far sviluppare –da parte dello studente- una capacità critica e di giudizio. 208 Testi: Nel corso delle lezioni verrà fornita una bibliografia specifica e pertinente all’argomento esposto. Per affrontare l’esame si richiede la lettura obbligatoria di uno dei seguenti testi: -S.CASIELLO (a cura di), La cultura del restauro, Teorie e fondatori, Saggi Marsilio, Venezia ultima edizione. - M.CORDARO (a cura di), Cesare Brandi.Teoria e pratica, Editori Riuniti, Roma 1996. Per coloro che non frequentano il corso verrà chiesta la conoscenza di una bibliografia integrativa scegliendo uno dei seguenti testi: G.CARBONARA, Avvicinamento al restauro. Teoria, Storia, Monumenti, Ed. Liguori, Napoli 1997. A.MELUCCO VACCARO, Archeologia e restauro, Ed. Il Saggiatore, 1989, pp.200-233 G.AMOROSO, V.FASSINA, Stone Decay and Conservation – Atmospheric pollution, cleaning, consolidation and protection, Elsevier, Amsterdam 1983. L. e P. MORA, P.PHILIPPOT, La conservazione delle pitture murali, Ed. Compositori, Bologna, 1999. C.MARQUAT (a cura di), Denkmalpflege im Vereinigten Deutschland, Atti del simposio, DVA, Stuttgart 1997. P.MARCONI, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Laterza, BariRoma 1999. F.BOCCHIERI, Il giardino storico: conoscenza, tutela, restauro, valorizzazione, in Giardini regali. Fascino e immagini del verde nelle grandi dinastie: dai Medici agli Asburgo, Milano, Electa, 1998, pp.13 e segg. P.MONTORSI, Una teoria del restauro del contemporaneo, in Conservare l’arte contemporanea, Ed.Nardini, 1991, pp.9-57. Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni frontali, verifiche e discussioni riguardanti argomenti oggetto di restauro e visite guidate. Articolazione: L’articolazione dettagliata del programma con i relativi argomenti trattati verrà esposta durante la prima lezione. Prova d’esame: L’esame sarà orale e verterà su tutto il programma del corso, si richiede a livello propedeutico l’approfondimento scritto di una scheda che riguarda lo specifico lessico disciplinare. Tale scheda sarà assegnata ai singoli studenti dalla docente durante il semestre e discussa assieme negli incontri. Modulo 2: Topografia e cartografia Semestre: Primo Docente: Maurizio Pampaloni [email protected] Crediti formativi: n. 4 – Tipo di attività: caratterizzante Durata: n. 32 ore Sede e orario delle lezioni: Como, Viale Masia 27 Martedì ore 9.00-13.00 Aula M5 Orario di ricevimento: Nei giorni di lezione dalle ore 13.00 alle ore 14.00 nell’aula di svolgimento delle lezioni. Argomenti: Forma e dimensione della terra: dal geoide al piano. Sistemi geodetici di riferimento, sistemi di coordinate e di posizionamento globale (GPS). Reti geodetiche nazionali. Topografia e Fotogrammetria: rilievi, misure e strumenti. Processi fotogrammetrici: da satellite, da aereo e da terra con riferimenti a quelli fotogrammetrici dei monumenti e dei vicini. Geometria dei fotogrammi e fotointerpretazione. Cartografia e 209 Sistemi informativi geografici: proiezioni, segni convenzionali, toponomastica, struttura di una banca dati per i beni e le attività culturali. Telerilevamento: caratteristiche dei sensori e delle immagini digitali. Piattaforme e campi di applicazione. Organizzazione geotopocartografica italiana. Testi: Gli argomenti trattati durante il corso dovranno essere approfonditi con la lettura dei seguenti testi: Cavicchi C. – Elementi di cartografia – Cenni storici – Testo e Tavole (2 Volumi) – 1925 – ristampa anastatica – I.G.M. Traversi C. – Tecnica cartografica – 1968 – I.G.M. Cecioni E. – L’uso della carta topografica – Testo e Illustrazioni (2 Volumi) – 1987 – I.G.M. Guidi F. – Introduzione alla fotogrammetria: Capitolo primo – I metodi di rilievo – 1972 – I.G.M. Capitolo secondo – La presa fotogrammetrica – 1972 – I.G.M. Capitolo terzo – I materiali sensibili –1975 – I.G.M. Capitolo decimo – La restituzione analogica – 1975 – I.G.M. Segni convenzionali per le Sezioni della Carta d’Italia alla scala 1: 25.000 e norme sul loro uso – 1995 – I.G.M. Per le esercitazioni di lettura della carta topografica è opportuno acquisire la seguente cartografia: Carta d’Italia alla scala 1 : 25.000 - Serie 25/V : Como (Foglio 32 – Tavoletta III NE) e Varese (Foglio 31 – Tavoletta II NO); Carta d’Italia alla scala 1 : 25.000 - Serie 25 : Como (Foglio 075 – Sezione III) e Varese (Foglio 074 – Sezione III) . I testi e la cartografia, editi dall’Istituto Geografico Militare (I.G.M.), sono reperibili presso il Punto Vendita dell’Istituto – Viale Strozzi n. 10 – 50129 Firenze – Tel. 055 2732772 – 764. Per l’acquisto dei prodotti fotogrammetrici, cartografici e digitali dell’Istituto Geografico Militare, per le modalità di cessione e per ulteriori informazioni visitare il sito www.igmi.org . Dispense: Le lezioni sono supportate da materiale didattico consistente in schede di sintesi, schemi e grafici per ogni argomento di base trattato da distribuire in precedenza agli studenti. Testi consigliati: Per ampliare il quadro degli argomenti trattati si consiglia di leggere anche i seguenti testi: Arrighi A. – L’attività fotogrammetrica dell’Istituto Geografico Militare – I.G.M. Donatelli D. – Maseroli R. – Pierozzi M. – Trasformazione tra sistemi di riferimento utilizzati in Italia – 2002 – I.G.M. Surace L. – La georeferenziazione delle informazioni territoriali – Articolo su Bollettino di Geodesia e scienze affini – n. 2 – 1998 – I.G.M. Segni convenzionali e norme sul loro uso: Cartografia alla scala 1 : 25.000 in nero e a tre colori – 1963 – I.G.M. Norme e segni convenzionali per la realizzazione dei Fogli della Carta d‘Italia alla scala 1: 50.000 – edizione anche su CDRom – 2004 – I.G.M. Per avere una visione complessivamente più esaustiva di tutta la materia trattata durante il corso, si consiglia di leggere uno degli ultimi testi pubblicati in Italia nel dicembre 2004 dall’Associazione Italiana di Telerilevamento: 210 Gomarasca M. – Elementi di Geomatica – 2004 – Associazione Italiana di Telerilevamento (A.I.T.) Per informazioni sull’acquisto, rivolgersi alla Segreteria A.I.T. – TeleGis, Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Cagliari – Via Trentino 51 – 09127 Cagliari - Tel 070 6757701 oppure visitare il sito www.asita.it/ait oppure il sito www.mondogis.it . Oltre i testi sopra citati si ritiene opportuno visitare i seguenti siti: www.cartografia.regione.lombardia.it/cartanet/ www.rete.toscana.it/sett/territorio/carto/ http://archiviocartografico.regione.emilia-romagna.it/ www.regione.piemonte.it/sit/argomenti/pianifica/cartografia/home.htm http://geomap.como.polimi.it/agew/ (trattasi di un WebGIS per il contesto archeologico di Comum Oppidum e per l’inquadramento del Parco Regionale della Spina Verde di Como) www.atlanteitaliano.it (portale cartografico nazionale del Ministero dell’Ambiente) www.Terraitaly.it www.googlemaps.it www.googleheart.com Obiettivi: Acquisire elementi metodologici per l’analisi e lo studio di carattere multidisciplinare applicati al territorio ed ai beni culturali, impiegando strumenti pratici per la lettura della documentazione topocartografica e per l’interpretazione di immagini da terra, da aereo e da satellite; Valutare le trasformazioni e le modificazioni subite dall’ambiente, dal territorio e dai beni culturali in un arco di tempo significativo;Integrare le discipline geotopocartografiche, creando collegamenti tra quelle tecnico-scientifiche ed umanisticoletterarie e linguistiche dello specifico corso di laurea. Metodologia didattica: La metodologia ha un indirizzo tale da consentire allo studente di assistere a lezioni frontali, integrate dalla presentazione di diapositive digitali e dall’impiego pratico di materiale cartografico e documentazione fotogrammetrica, e di elaborare la stesura facoltativa di un documento finale di lavoro, che si può avvalere di ausili di carattere multimediale e di sperimentazioni documentate e corredate di bibliografia. L’elaborato va presentato al termine del corso e comunque prima dell’esame, su argomenti scelti dallo studente, pertinenti al presente programma e concordati a circa metà corso con il docente. Prove d’esame: L’esame conclusivo sarà orale e verterà su un minimo di tre domande, una per ogni tema fondamentale del programma (geodesia, topografia, fotogrammetria, cartografia, telerilevamento e sistemi informati geografici) oppure sulla discussione dell’elaborato facoltativo presentato. Date degli appelli d’esame: Gli appelli avranno luogo in date da concordare con gli studenti. In linea di massima il primo alla fine di febbraio 2007 ed il secondo alla fine di marzo 2007, se il corso si svolgerà nel primo semestre. Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti al programma saranno comunicati attraverso la pagina Web del Corso di Laurea. Per comunicare con il docente, si può utilizzare l’indirizzo di posta elettronica [email protected] , specificando in chiaro nell’oggetto del messaggio: nome e cognome dello studente, corso SBAC 2006-07. Modulo 3: Laboratorio di teoria e storia delle tecniche artistiche Semestre:Primo 211 Docente: Giuliano Collina E-mail: [email protected] Crediti formativi: 4 Durata: 48 Sede e orario delle lezioni: Via Anzani 37 Como, Giovedì ore 11.00-13.00 Aula A02;Venerdì ore 9.00-11.00 Aula A02 Orario di ricevimento: da stabilire Argomenti: Si tenterà una lettura dell’opera d’arte attraverso l’analisi delle tecniche che hanno informato la sua evoluzione. Naturalmente per tecnica non si intende né soltanto l’elenco dei materiali e degli strumenti, né semplicemente solo il loro utilizzo, ma anche, e soprattutto, il processo che da questi arriva al linguaggio. Testi: Poiché la materia non si può evincere da un unico testo, il docente lascia assoluta libertà agli studenti di attingere le indispensabili informazioni sia dai manuali di Storia dell’arte, quanto dai volumi che trattano le tecniche e i relativi restauri Testi consigliati: Di conseguenza, si raccomanda la consultazione e la conoscenza degli appunti relativi alle lezioni svolte. Si ricorda che gli appunti saranno molto più efficaci se appuntati personalmente da chi dovrà servirsene. Obiettivi: Se è vero che sarebbe possibile scrivere una credibile storia della pittura anche solo analizzando la storia dei collanti, delle mestiche e di tutte quelle materie “appiccicose” che gli artisti hanno via via utilizzato per fare aderire i colori ai supporti, è sicuramente credibile che attraversi quest’ottica è possibile un approccio alla storia dell’arte inusuale e anche rivelatore di nuovi contenuti. Metodologia didattica: :Le lezioni analizzeranno i predicati estetici di civiltà e culture in stretta cronologia secondo quanto previsto nei contenuti e negli obiettivi. Sempre in ogni lezione si utilizzeranno proiezioni di immagini; le opere proposte durante le lezioni saranno poi materiale di studio e di preparazione all’esame. Si favoriranno visite a mostre temporanee, musei e gallerie d’arte al fine di abituare gli studenti alla frequentazione degli spazi espositivi. Prove d’esame: L’esame conclusivo verterà strettamente su quanto analizzato e discusso nelle lezioni. Naturalmente sarà ben accetto, nel contesto, qualsiasi contributo non contemplato durante il corso. L’esame sarà solo orale e con l’ausilio delle riproduzioni delle opere che il docente ha proposto durante il corso o che gli studenti vorranno proporre. Sarà impegno dell’insegnante provvedere alla distribuzione della sintesi degli argomenti trattati durante le lezioni, dell’elenco delle opere discusse e anche di un cd con le riproduzioni delle opere commentate. Date degli appelli d’esame: Si prevedono almeno due appelli: il primo nella terza settimana dopo la fine del semestre; il secondo nella terza settimana del mese successivo. Il docente è disponibile a ulteriori appelli su richiesta di un congruo numero di studenti. (Per iscriversi all’esame ci si rivolga alla Segreteria delle sede di Viale Masia 27, piano terra, e si compili l’opportuno modulo). Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Corso di Laurea. Modulo 4: Laboratorio di restauro Semestre:Primo Docente: Prof. Vittorio Giola 212 E-mail: [email protected] Pagina web: www.giola.it Crediti formativi: 4 Tipo di attitivà: Caratterizzante Durata: ore 48 Sede e orario delle lezioni: Via Anzani 37 Como, Giovedì ore 14.00-18.00 Aula A02. Orario di ricevimento: ogni settimana a termine lezione c/o aula di lezione. Per esigenze particolari richiedere appuntamento a mezzo e-mail. Argomenti: Il corso espone i fondamenti operativi della conservazione dei beni storici, artistici, architettonici, culturali. Vengono trattati i seguenti argomenti: Terminologia e caratterizzazione dell’ambito scientifico-disciplinare; Dibattito attuale sulla conservazione (cenni); Campagne di rilievo geometrico, stratigrafico, mensiocronologico; Materiali tradizionali e loro caratterizzazione; Campagne di rilievo materico; Patologie dei materiali; Tecniche diagnostiche; Campagne di rilievo del degrado; Tecniche di conservazione; Legislazione e procedimenti amministrativi per la conservazione; Metodologie per l’istruttoria e l’analisi del progetto di conservazione; Conservazione programmata; Cantiere e atelier di conservazione. Testi: BELLINI A. (a cura di), Tecniche della conservazione, F. Angeli, Milano 1986. Dispensa: GIOLA V., Laboratorio di restauro: materiale didattico, Università degli Studi dell’Insubria. Copia della dispensa viene fornita agli Studenti durante il Corso. I trasparenti proiettati a lezione sono disponibili on line sul sito di Facoltà. Testi consigliati: CARBONARA G. (a cura di), Trattato di restauro architettonico, UTET, Torino 1996. Obiettivi: Formazione di una sensibilità operativa colta, indirizzata alla permanenza e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, sviluppando attenzione per i beni culturali “minori”. Metodologia didattica: Lezioni ex cathedra con proiezione di trasparenti e diapositive. Redazione di un Progetto di conservazione con attività sul campo presso un edificio storico comasco. Sopralluoghi in cantieri di conservazione. Prove d’esame: Prova orale finale sui temi del Corso e sulla bibliografia. L’ammissione all’esame orale è subordinata alla valutazione positiva del Progetto di conservazione, redatto e discusso durante l’avanzamento del Corso. La valutazione finale tiene conto degli esiti di un Seminario di presentazione dell’elaborato progettuale e si correla all’esame di Teoria del restauro. Date degli appelli d’esame: 16/02/2007 ore 15:30 – 16/03/2007 ore 15:30. Consultare sito web di Facoltà per aule, modifiche e ulteriori date degli appelli di esame Modulo 5: Laboratorio di architettura degli interni e allestimento Semestre:Primo Docente: Giulio Zaccarelli 213 E-mail: [email protected] Ufficio: Via Fantoni 10, Alzano Lombardo, BG Crediti formativi: 4 Durata: 48 ore Sede e Orario delle lezioni: Como, Via Anzani,37 Martedì ore 9.00-13.00 Aula A03 Orario di ricevimento: Al termine delle lezioni Argomenti: Il corso si propone di affrontare lo spazio allestito attraverso una duplice chiave di lettura. Da un lato la valorizzazione estetica delle collezioni museali e dall’altro la loro conservazione preventiva. Partendo dalle specifiche esigenze di conservazione preventiva in ambito espositivo e quindi trattando temi quali l’illuminotecnica, la climatologia, i materiali idonei alla realizzazione del progetto ostensivo si vuole giungere a rendere compatibili queste ultime con l’esigenza di valorizzare esteticamente le collezioni attraverso lo studio dei meccanismi percettivi, siano essi fisiologici che culturali. Testi: Non esistono testi obbligatori per questo corso Dispensa: La dispensa dal titolo “Esporre e conservare” sarà messa in rete e disponibile in versione cartacea o cd-rom richiedendola direttamente al docente anche via mail Testi consigliati: Bibliografie specifiche di approfondimento dei temi trattati durante il corso potranno essere richieste direttamente al docente. Una bibliografia di base verrà pubblicata sulla piattaforma dell’Università. Obiettivi: Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente gli strumenti operativi adeguati perché si possa inserire in modo consapevole e qualificato nel processo progettuale e realizzativo che caratterizza il percorso allestitivo Metodologia didattica: La metodologia didattica di basa essenzialmente su lezioni frontali, nel corso delle quali verranno anche svolte delle esercitazioni su progetti allestitivi specifici. Nel corso dell’anno sarà possibile svolgere delle visite presso musei o altre istituzioni. Prove d’esame: L’esame finale consiste in un colloquio orale nel quale verranno valutate le conoscenze acquisite dallo studente e la sua capacità di applicare tali conoscenze a problematiche concrete. Date degli appelli d’esame: Appello 1: 6/3/2007;Appello 2 27/3/2007. Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la paginaWEB del Corso di Laurea. 21 CHIMICA FISICA (F62031) Semestre:Secondo Crediti: 6 Docente: Prof.Aldo Gamba Ufficio: Via Valleggio,11 E-mail: [email protected] Sede delle lezioni: Via Valleggio,11 Aula e orario: Lunedì, Mercoledì ore 9.00-11.00 Aula 4.14 (Le lezioni inizieranno il 13 aprile 2007) Argomenti La chimica e i colori degli artisti. Introduzione al corso. Parte prima. La luce e il colore. I principi della spettroscopia. L’assorbimento e l’emissione. Le bande e la loro forma. Modificazione della luce per produrre colore. Le origini del 214 colore. L’assorbimento. L’interferenza. La dispersione di Rayleigh. La percezione del colore. Opacità e trasparenza. Le superfici ricoperte con materiale trasparente. Il ruolo dell’ordine e del disordine delle strutture di un materiale per produrre colore più o meno intenso e sfumature. Parte seconda. Gli aspetti strutturali dei composti colorati. I composti organici colorati. I complessi dei metalli di transizione. I composti colorati per trasferimento di carica. I sistemi semiconduttori. Parte terza. I pigmenti. Definizioni e proprietà. I pigmenti e la dispersione della luce. La classificazione dei pigmenti. Parte quarta. La chimica dei vasai L’argilla. Proprietà, composizione e combustione. La composizione delle vernici. Problemi di tossicità. I bronzi. Corrosione e conservazione. Le leghe. La corrosione del rame. La protezione del rame. Parte quinta. I rischi chimici nell’arte. Le categorie professionali ad alto rischio. Le tecniche di radio datazione. Gli isotopi radioattivi. Le cinetiche del processo. Esempi di radio datazione: La Sacra Sindone. I falsi nell’arte. La radiochimica nel campo di battaglia. Testi di riferimento: Dispense del docente (tel. 031-326219 e-mail [email protected]); H. Zollinger “Color. A multidisciplinary approach” Weinheim, Wiley 1999. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Numero Antropologia culturale programma 06 Architettura del paesaggio 16 Archivistica e Biblioteconomia 11 Botanica per i beni culturali 12 Chimica dei beni culturali 01 Chimica fisica 21 Economia delle arti 13 Filosofia e simbolica politica 02 Fisica applicata ai beni culturali 03 Legislazione dei beni culturali 07 Letteratura italiana 08 Lingua latina e civiltà romana 14 215 Lingua e traduzione inglese 04 Metodologie della ricerca archeologica 09 Museologia 19 Restauro 20 Scienza e tecnologia dei materiali 15 Storia dell’arte medievale e moderna mod 1 10 Storia dell’arte medievale e moderna mod 2 17 Storia medievale e moderna Moduli 1,2,3 05 Storia medievale e moderna Modulo 4 18 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Bernardi Chiara 13 Campione Paolo Francesco 06 Canepa Gigliola 04 Castelletti Lanfredo 09 Chiatante Donato 12 Chiodi Giulio Maria 02 Collina Giuliano 20 Conetti Mario 05 Daris Luca 18 Ferri Fabio 03 Gamba Aldo 21 Gamba Laura 14 Giamporcaro Lara 16 Giola Vittorio 20 Guarisco Gabriella 19 Luraschi Giorgio 14 Milani Chiara 11 Ossanna Cavadini Nicoletta 20 Pampaloni Maurizio 20 Pavoni Rosanna 19 216 Rampazzi Laura 01 Ronchetti Lucia 11 Rovi Alberto 10 Sansonetti Antonio 15 Zaccarelli Giulio 20 217 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE CHIMICHE PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI III ANNO 01 COMPLEMENTI DI CHIMICA ORGANICA (F46019) Crediti: 7 Docente: Prof.Giovanni Palmisano E-mail: [email protected] Chimica dei composti aromatici: cenni storici - Energia di risonanza e reattività Rappresentazione VB - Rappresentazione MO - Diagrammi di Frost- Carattere aromatico Regola di Hückel - Esempi di aromatici. Sostituzioni Elettrofile Aromatiche: Profilo generale di reazione - Orientazione e reattività Attacco ipso - Orientazione in benzeni disostituiti. Reazioni di formazione del legame C – X (alogenazione), C-N (nitrazione, nitrosazione, diazocopulazione), C-S (solfonazione, solfonilazione, clorosolfonazione), C-C (alchilazione di Friedel-Crafts, acilazione, Gattermann, Gattermann-Koch, Hoesch, Mannich, Vilsmeier, Reimer, Tiemann, Manasse, Kolbe), C-M (mercuriazione). Strategie sintetiche per la preparazione di benzeni polisostituiti. Reazioni di semiriduzione (Birch) e idrogenazione. Sostituzioni nucleofile aromatiche: meccanismi di reazione (add/elim, elim/add, VNS). Intermedi di reazione. Potenzialità sintetiche. Sostituzioni radicaliche: meccanismo e potenzialità sintetiche. Alchil- e alchenilbenzeni: nomenclatura, reattività e sintesi. Alcoli, aldeidi, acidi e derivati: nomenclatura, reattività e sintesi. Fenoli: nomenclatura, acidità, reattività e sintesi. Chinoni: reattività e sintesi. Ammine aromatiche: nomenclatura, basicità, reattività e sintesi. Sali di diazonio: reattività, uso strategico nella sintesi. Naftalene, antracene e fenantrene: reattività e sintesi. Idrocarburi policiclici (generalità). Composti eteroaromatici: pirrolo, furano, tiofene, piridina, imidazolo, pirazolo, tiofene, pirimidina, indolo, chinolina, isochinolina: reattività e principali metodi di sintesi. 02 COMPLEMENTI DI CHIMICA FISICA (F46020) Crediti: 7 Docente: Prof.Ettore Fois E-mail: [email protected] Teoria quantistica. Le origini della meccanica quantistica. La dinamica dei sistemi microscopici. I principi della meccanica quantistica. Teoria quantistica: tecniche ed applicazioni. Il moto traslazionale, vibrazionale e rotazionale. La teoria della perturbazione. Struttura atomica e spettri atomici. Atomi idrogenoidi. Atomo polielettronici. Spettri di atomi complessi. 218 Introduzione al legame chimico. L'approssimazione di Born-Oppenheimer. La molecola-ione idrogeno. Molecole polielettroniche. Simmetria molecolare e teoria dei gruppi. Elementi di simmetria. Tabelle dei caratteri. Spettroscopia: aspetti generali. Spettroscopia rotazionale, vibrazionale ed elettronica. Spettroscopie Raman. I laser. Spettroscopia fotoelettronica. Testo consigliato : P. Atkins, J. de PaulaAtkins' Physical Chemistry. 03 CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE (F46021) Crediti: 7 Docente: Prof.Carlo Dossi E-mail: [email protected] Partendo dalle basi acquisite con l’insegnamento di Chimica Analitica nell’ambito dell’analisi strumentale, verrà ampliato e completato il panorama dei moderni metodi strumentali. Scopo del corso è di fornire allo studente le basi teoriche relative ai principi di funzionamento delle differenti strumentazioni e delle diverse strategie strumentali attualmente a disposizione del chimico analitico. Parte introduttiva La calibrazione degli strumenti: metodi di regressione lineare e non lineare Statistica relativa alle curve di calibrazione: prestazioni strumentali dedotte dalle curve di calibrazione metodi di campionamento, stabilizzazione e pretrattamento del campione cenni di analisi multivariata Tecniche elettrochimiche amperometria metodi polarografici e voltammetrici metodi di stripping classici, di adsorbimento, catalitici e potenziometrici Spettrocopia e spettrometria spettroscopia IR, FTIR (e sue varianti),DOAS spettroscopia di assorbimento ed emissione atomica spettrometria di massa (QMS, HRMS, TOF) Tecniche strumentali ifenate Principi di base delle tecniche ifenate ICP-MS GC-MS, LC-MS LC-FTIR Testi consigliati: Chimica Analitica Strumentale - Skoog, Leary –Edises 04 CHIMICA INORGANICA (F46022) Crediti: 7 Docente: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] 219 Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea in Chimica e chimica industriale. 05 BIOCHIMICA (F46023) Crediti: 4 Docente: Prof.Ivana Arosio Campi di indagine e scopi della biochimica. Sistemi biologici e ruolo dell' acqua nei sistemi biologici. Macromolecole biologiche: proteine, lipidi, carboidrati, acidi nucleici. Struttura tridimensionale delle proteine. L' emoglobina come esempio di proteina ad attività biologica soggetta a regolazione allosterica. Le membrane biologiche e trasportatori di membrana. Enzimi: proprietà, meccanismi catalitici, regolazione. Metabolismo energetico cellulare: glicolisi, glicogenolisi, β ossidazione degli acidi grassi, Ciclo di Krebs, Fosforilazione ossidativa. Fotosintesi. Metabolismo dei composti azotati. Vie biosintetiche principali: sintesi del glicogeno, gluconeogenesi, sintesi degli acidi grassi. Trasmissione, regolazione e espressione dell' informazione genica: duplicazione e trascrizione del DNA. Sintesi proteica. Bibliografia Fondamenti di Biochimica, Voet, Voet e Pratt (2001) Zanichelli Lehninger Principles of Biochemistry, D.L. Nelson & M.M. Cox (2000) Worth Publishers Biochemistry, 2nd Ed. Donald Voet and Judith G. Voet (1995) Wiley Structure and Mechanism in Protein Science, Alan Fersht, 1999 nd W.H. Freeman Introduction to protein structure 2 Garland Publishing. Edition. Branden & Tooze (2000) 06 CHIMICA DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE I (F46024) E II (F46025) Crediti: 3 per modulo Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia E-mail: [email protected] I Modulo Strutture e simmetrie dei composti di coordinazione: Geometrie e numeri di coordinazione. Tipologia dei leganti: Leganti monodentati e polidentati. Leganti classici e composti di Werner. Macrocicli, sepulcranti e sarcofagine. Effetto templato e macrociclo. Isomeria nei composti di coordinazione: Isomeria geometrica, conformazionale, di legame. Isomeriaottica. Stabilità dei composti di coordinazione: Costanti di stabilità, correlazioni di stabilità, effetto statistico e chelante. Il legame nei composti di coordinazione. Teoria del campo cristallino. Scissioni degli orbitali d in un campo ottaedrico. Complessi ad alto e basso spin, spin crossover. La serie spettrochimica. Spettri elettronici e proprietà magnetiche dei composti dicoordinazione. Scissioni in altre geometrie. Teoria dell’orbitale molecolare. Interazione σ ed interazione π. Leganti σ donatori, πaccettori e π-donatori. donatori. Modello della sovrapposizione angolare. 220 Rapporto tra geometria di coordinazione e configurazione elettronica del metallo. Distorsioni Jahn-Teller. II Modulo Composti di coordinazione e organometallici: sintesi e proprietà. La regola dei 18 elettroni. Stati di ossidazione formale. Complessi contenenti monossido di carbonio, azoto molecolare e ossigeno molecolare. Osso, perosso e superosso complessi. Complessi carbenici e isonitrilici. Complessi dell’idrogeno molecolare e idruro-complessi. Complessi nitrosilici. Complessi fosfinici. Complessi olefinici, allilici ed acetilenici. Complessi contenenti polieni ciclici. Reattività dei composti di coordinazione e organometallici. Reazioni di sostituzione di leganti in complessi planari quadrati ed ottaedrici. Reazioni di somma ossidativa ed eliminazione riduttiva. Reazioni di inserzione. Reazioni di trasferimento elettronico. Bibliografia D.F. Shriver, P.W. Atkins, Inorganic Chemistry, Oxford University Press, 1999 J. E. Huheey, E.A. Keitner, R. L. Keiter, Inorganic Chemistry, Harper Collins, 1993 F.A.Cotton, G. Wilkinson, C.A. Murillo, M. Bochmann, Advanced Inorganic Chemistry, John Wiley & Sons, 1999 07 STRUTTURISTICA CHIMICA I (F46026) E II (F46027) Crediti: 3 per modulo Docente: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] I Parte Cristallografia geometrica, simmetrie, celle elementari e reticoli di Bravais, gruppi puntuali e spaziali; Tabelle internazionali; spazio diretto e spazio reciproco. Richiami di algebra matriciale ed applicazioni cristallografiche. II Parte Teoria della diffrazione; equazioni di Bragg e Laue, fattore di scattering e fattore di struttura; problema della fase; metodi sperimentali a cristallo singolo e polveri, tecniche di analisi dati, interpretazione di un lavoro cristallografico, uso di banche dati. Bibliografia “The Basics of Crystallography and Diffraction”, C.Hammond, Ed. International Union of Crystallography and Oxford University Press, 240 pg. (Ed. italiana: Zanichelli) “Crystal Structure Analysis: A Primer”, J.P.Glusker & K.N.Trueblood, Oxford University Press, 220 pg. (non tradotto). 08 METODI FISICI IN CHIMICA ORGANICA I (F46029) E II (F46030) Crediti: 3 per modulo 221 Docente: Prof.Umberto Piarulli E-mail: [email protected] Il corso è composto di due moduli. All’interno di entrambi i moduli sono previste esercitazioni pratiche volte all’interpretazione di spettri e alla soluzione di problemi strutturali. I Modulo La spettroscopia di risonanza magnetica nucleare Principi base della spettroscopia di RMN Quantizzazione del momento angolare e sua correlazione col momento magnetico. Energia del nucleo in un campo magnetico e popolazione dei livelli energetici. La magnetizzazione macroscopica e le condizioni di risonanza. Tecniche sperimentali e strumentazione Descrizione classica dell’esperimento ad impulsi. Tempi di rilassamento. Esperimento di RMN in trasformata di Fourier. Gli spettometri FT RMN. Parametri spettrali 1 Lo spostamento chimico (nel caso dei nuclidi H e 1 13 13 C). L’accoppiamento spin-spin (nel caso dei nuclidi H e C). Analisi spettrale e calcolo dei sistemi di spin superiori al primo ordine. La RMN e la tavola periodica Applicazione della RMN a nuclei diversi dall’idrogeno e carbonio. Parametri spettrali. Esperimenti di doppia risonanza. Correlazione tra costante d’accoppiamento X-H, spostamento chimico e struttura chimica. Reagenti di spostamento. II Modulo La spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (nozioni avanzate) Esperimenti monodimensionali (1D) con sequenze d’impulsi complesse SPIN ECHO, SPT, SPI, INEPT, DEPT, INADEQUATE (1D). Effetto Overhauser (NOE). Spettroscopia dinamica (DNMR). La spettroscopia bidimensionale (2D) L’esperimento NMR in due dimensioni. Spettroscopia di correlazione, J-Resolved e di scambio. La spettrometria di massa Principi del metodo e strumentazione. Sistemi d’introduzione del campione. Le sorgenti. Gli analizzatori. I rivelatori. Il sistema di vuoto. Il registratore. Risoluzione e sensibilità. L’impiego del calcolatore in spettometri di massa: l’acquisizione dei dati e l’elaborazione degli spettri. Identificazione di spettri per mezzo di biblioteche di spettri di riferimento. Lo spettro di massa Lo ione molecolare e principali tipi di ioni. Informazione deducibili da uno spettro di massa: picchi isotopici, massa molecolare. La frammentazione Fattori che influenzano la frammentazione degli ioni. Stabilità di uno ione. Tipi di frammenti. Frammentazioni a più centri. La frammentazione nelle principali classi di sostanze organiche 222 Sistematica: idrocarburi, alcooli, fenoli, eteri, amine, aldeidi e chetoni, acidi e derivati. Bibliografia H. Friebolin, Basic one and two-dimensional NMR spectroscopy, VCH Publishers, New York; A.E. Derome, Modern NMR Techniques for Chemistry Research, Pergamon Press. B. Gioia, R. Stradi, E. Rossi, Guida al corso di metodi fisici in chimica organica, Vol. II, Massa; Cusl, P.zza L. Da Vinci 32, Milano; J. R. Chapman, Practical Organic Mass Spectrometry, Wiley, London; F.W. McLafferty, Interpretation of Mass Spectra, 2ª ed., Benjamin Eds., London. 09 CHIMICA DEI COMPOSTI ETEROCICLICI I (F46031) E II (F46032) Crediti: 3 per modulo Docente: Prof.Gianluigi Broggini E-mail: [email protected] I Modulo 1) Eterocicli: saturi, insaturi, aromatici. Nomenclatura degli eterocicli monociclici da tre a sette termini. Nomenclatura dei principali eterocicli policiclici. Distribuzione elettronica dei seguenti sistemi eteroaromatici: furano, pirrolo, tiofene e benzocondensati; piridina e benzocondensati; sali di pirilio; imidazolo, ossazolo, tiazolo, pirazolo, isossazolo; diazine e benzocondensati; poliazoli e poliazine. Basicità dei sistemi eterociclici azotati. 2) Reattività dei sistemi eteroaromatici: comportamento di fronte agli elettrofili, reazioni di sostituzionenucleofila, comportamento di fronte ai riducenti e agli ossidanti, comportamento alchenico, reazioni alla posizione pseudobenzilica. 3) Idrossiderivati di sistemi eteroaromatici: tautomeria cheto-enolica, reattività nucleofila. Amminoderivati di sistemi eteroaromatici: basicità, reazione di diazotazione. N-Ossidi di eterocicli aromatici azotati: sintesi, distribuzione elettronica, reattività. Sali quaternari di eterocicli aromatici azotati. II Modulo 1) Strategie della sintesi eterociclica (principi generali ed esempi): sostituzioni nucleofile intramolecolari, sostituzioni elettrofile aromatiche intramolecolari, condensazioni intramolecolari, ciclocondensazioni, eterocicloaddizioni di Diels-Alder, cicloaddizioni 1,3dipolari. 2) Reazioni di apertura di eterocicli pentatomici monoetero, 1,2-dietero e 1,3-dietero. Reazioni di trasformazione in altri eterocicli. Composti mesoionici. 3) Classi particolari di derivati eterociclici: nucleosidi, nucleotidi, acidi nucleici, antibiotici β-lattamici, porfirine, ftalocianine, coloranti indigoidi. Bibliografia G. Broggini, G. Zecchi, Chimica degli eterocicli, Vol. I, laScientifica.it, 2004. J.A. Joule, K. Mills, Heterocylic Chemistry, Blackwell Science, 2000. T. Eicher, S. Hauptmann, The Chemistry of Heterocycles, Thieme Verlag, 1995. 10 MECCANICA MOLECOLARE (F46034) Crediti: 3 Docente: Prof.Giorgina Corongiu E-mail: [email protected] 223 La Meccanica Molecolare e le sue applicazioni allo studio di proprietà di macromolecole. Le componenti dell'energia. I modelli del campo di forza. Superfici di energia potenziale. Minimizzazione dell'energia. Ricerca delle conformazioni. Introduzione ai metodi semi-empirici e ab-initio. Laboratorio Uso del programma SPARTAN per lo studio di molecole organiche, inorganiche e biochimiche. Costruzione di geometrie molecolari usando "frammenti atomici", gruppi funzionali ed anelli predefiniti. Costruzione di strutture di polipeptidi e polinucleotidi. Ottimizzazione di geometria per molecole scelte e analisi dei risultati. 11 CHIMICA QUANTISTICA(F46033) Crediti: 3 Docente: Prof.Giorgina Corongiu E-mail: [email protected] Operatori in meccanica quantistica. Autofunzioni ed autovalori. La costruzione di operatori. Operatori hermitiani e loro proprietà. La notazione di Dirac. Moto rotazionale e l'atomo di idrogeno. L'operatore hamiltoniano e l'equazione di Schroendiger. Il momento angolare. Particella nella sfera. L'equazione di Schroedinger e la sua soluzione. Il momento angolare della particella. L'equazione di Schroedinger per i sistemi idrogenoidi. Probabilità e funzioni di distribuzione radiale. Orbitali atomici. Gli operatori e le osservabili del momento angolare. Gli operatori di salita e discesa. La definizione di stati. Autovalori e autofunzioni del momento angolare. Momento angolare di sistemi compositi. Momento angolare totale e valori permessi. Il modello vettoriale di momenti angolari accoppiati. Bibliografia P.W. Atkins and R.S. Friedman, Molecular Quantum Mechanics, Oxford University Press, Oxford (1997). I. N. Levine, Quantum Chemistry,Prentice-Hall, Inc., Englewood Cliffs, New Jersey (1991). 12 PROGRAMMAZIONE E SIMULAZIONE (F46052) Crediti: 3 Docente: Prof.Dario Bressanini E-mail: [email protected] Questo corso ha lo scopo di fornire i rudimenti della programmazione in Linguaggio C per un uso tecnico e scientifico. Esempi ed esercizi si focalizzeranno sulla simulazione di fenomeni chimici, fisici e matematici. L’esame consisterà nello scrivere un programma concordato con il docente. Esempi di programmi d’esame: Simulazione di uno spettro NMR a 3 protoni. Sintesi organiche aromatiche al calcolatore. Strutturistica e gruppi di simmetria planare. Correlazione elettronica, buca di Fermi e di Coulomb. Calcoli con il metodo variazionale. 224 Simulazioni di Cinetiche di reazione. Distribuzione di numeri primi e congettura di Goldbach. Caos e Frattali. Ottimizzazione globale. Bibliografia: B.W. Kernighan, D. Ritchie "Programmazione in C". 13 PRINCIPI MOLECOLARI DELL’ELETTRONICA(F46057) Crediti: 3 Docente: Prof.Gloria Tabacchi E-mail: [email protected] Il corso si propone di evidenziare che le proprieta' elettriche macroscopiche dei materiali sono determinate dalle proprieta' microscopiche degli atomi e delle molecole e in particolare dalla loro struttura elettronica. Tale concetto e' di fondamentale rilevanza sia per l'elettronica tradizionale, basata su dispositivi a semiconduttore, che per le nuove tecnologie designate generalmente con il termine di "elettronica molecolare". Questa tecnologia si propone di progettare e costruire dispositivi basati su singole molecole, o su arrays ordinati di molecole, che riproducano su scala molecolare le caratteristiche funzionali dei piu' comuni dispositivi elettronici. Nel corso delle lezioni, si prenderanno in considerazione alcuni semplici dispositivi base per l'elettronica tradizionale, quali la giunzione p-n ed il transistor a giunzione e se ne metteranno in luce i principi di funzionamento. Si esamineranno inoltre alcuni esempi di dispositivi elettronici su scala molecolare, le loro caratteristiche funzionali, e le tecnologie che ne permettono la loro realizzazione. Bibliografia: Adeguato materiale verra' fornito o indicato nel corso delle lezioni. 14 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI I (F46037) E II (F46038) Il corso affronterà gli aspetti teorici e pratici dell’applicazione delle tecniche analitiche allo studio ed alla caratterizzazione dei materiali avanzati nel campo della catalisi eterogenea, dell’elettronica e dei beni culturali. Saranno presentate e discusse diverse tematiche, raggruppate in due moduli indipendenti. I Modulo Crediti: 3 Docente: Prof. Andrea Pozzi E-mail: [email protected] Analisi elementare e di speciazione: tecniche distruttive e non distruttive, problematiche di attacco chimico e dissoluzione del solido. Analisi di “bulk”: tecniche spettroscopiche (FTIR, UV-vis, NMR, EXAFS), tecniche termoanalitiche (TG, DTG, DTA, TPR, TPD). Tecniche ifenate. II Modulo Crediti: 3 225 Docente: Prof. Laura Rampazzi E-mail:[email protected] Analisi morfologica: microscopia elettronica a scansione (SEM) e in trasmissione (TEM), tecniche di assorbimento e adsorbimento di gas (BET, porosimetria, chemisorbimento). Analisi di superficie: tecniche di analisi superficiale (SEM/EDS, AES, XPS/ESCA, EELS, SIMS), utilizzo di sonde molecolari. 15 CHIMICA ANALITICA DEGLI INQUINANTI (F46039) Crediti: 3 Docente: Prof.Sandro Recchia E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Scienze Ambientali. 16 TECNICHE STRUMENTALI IN CHIMICA ANALITICA (F46040) Crediti: 3 Docente: Prof.Carlo Dossi E-mail: [email protected] In questo corso si affronteranno gli aspetti strumentali delle tecniche elettroanalitiche e spettrometriche, fornendo allo studente gli aspetti fondamentali di base dell'elettronica analogica e digitale, e di informatica legata all'interfacciamento computer-strumento analitico. Gli argomenti trattati a lezione verranno poi approfonditi in laboratorio, mediante progettazione e costruzione di semplici circuiti elettronici. Allo studente sarà fornito, durante il corso, tutto il materiale bibliografico relativo agli argomenti trattati. CORSO DI LAUREA IN SCIENZE CHIMICHE INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Numero Biochimica programma 05 Chimica analitica dei materiali I e II 14 Chimica analitica degli inquinanti 15 Chimica analitica strumentale 03 Chimica dei composti di coordinazione I e II 06 226 Chimica dei composti eterociclici I e II 09 Chimica inorganica 04 Chimica quantistica 11 Complementi di Chimica fisica 02 Complementi di chimica organica 01 Meccanica molecolare 10 Metodi fisici in chimica organica I e II 08 Principi molecolari dell’elettronica 13 Programmazione e simulazione 12 Strutturistica chimica I e II 07 Tecniche strumentali in chimica analitica 16 ELENCO DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero. Programma Ardizzoia Gian Attilio 06 Arosio Ivana 05 Bressanini Dario 12 Broggini Gianluigi 09 Corongiu Giorgina 10,11 Dossi Carlo 03,16 Fois Ettore 02 Masciocchi Norberto 04,07 Palmisano Giovanni 01 Piarulli Umberto 08 Pozzi Andrea 14 Rampazzi Laura 14 Recchia Sandro 15 Tabacchi Gloria 13 227 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE,GESTIONALE E TESSILE PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI III ANNO 01 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (F47023) Crediti: 6 Docente: Prof.Giuseppe Fasana I contenuti del Corso sono sinteticamente i seguenti: 1. L’economia aziendale: posizioni dottrinali e rapporti con altre discipline. 2. L’azienda: caratteristiche, tipologie. 3. Soggetto economico e soggetto giuridico; i rapporti con terze economie e le strategie di comunicazione. 4. L’analisi degli investimenti. 5. La struttura finanziaria. 6. L’analisi della redditività. 7. L’analisi del rischio aziendale. 8. Le strutture organizzative. 9. I sistemi informativi (strumenti contabili e bilancio). 10. La dimensione e la crescita dell’impresa. 11. Gli aggregati di imprese. Bibliografia Il Corso viene svolto, per questo anno accademico, con riferimento ai seguenti testi: G. AIROLDI – G. BRUNETTI – V. CODA, Corso di Economia aziendale, Il Mulino, Bologna. M. CONFALONIERI, Lo sviluppo e la dimensione dell’impresa, Giappichelli, Torino, 1998. Eventuali modifiche ed integrazioni ai libri di testo-base verranno comunicate all’inizio del Corso. Per coloro che volessero approfondire lo studio dell’economia aziendale si fornisce di seguito un elenco indicativo di alcuni testi di consultazione: - P. ONIDA, Economia d’azienda, UTET, Torino, 1965. - G. MAZZA, Problemi di assiologia aziendale, Giuffrè, Milano, 1981, 2° ed. - M. CATTANEO, Economia delle aziende di produzione, Etas Libri, Milano, 1983. - G. FERRERO, Impresa e Management, Giuffrè, Milano, 1980. - Masini, Lavoro e risparmio, UTET, Torino, 1978. - H.I. ANSOFF, Implanting, Strategic Management, Prentice Hall, 1984 (trad. it. Organizzazione innovativa, IPSOA, 1987). - A.C. HAX-N.S. MAJLUF, Strategic e Management, Prentice Hall, 1984 (trad. it. Direzione strategica, IPSOA, 1987). - R. NORMANN, Management for Growth, John Wiley and Sons, 1977 (trad. it. Le condizioni di sviluppo dell’impresa, Etas Libri, Milano, 1979). 228 02 CHIMICA ORGANICA INDUSTRIALE (F47019) Crediti: 5 Docente: Prof.Gaetano Zecchi E-mail: [email protected] 1. Fondamenti di chimica industriale Chimica primaria e chimica fine. Prodotti, materiali, compositi. Sviluppo e scale-up. Chimica delle formulazioni. Produzione in discontinuo ed in continuo. Reazioni competitive: influenza della temperatura. I solventi della chimica organica industriale. 2. Le materie prime della chimica organica industriale Carbone fossile. Petrolio: distillazione, cracking, reforming. Gas naturale ed usi del metano. Metanolo. Acetilene. Alcheni ed areni semplici (etilene, propilene, buteni, benzene, toluene, xileni, naftalene) come intermedi della sintesi organica industriale. Sintesi e impieghi del fenolo. Grassi e loro trasformazioni industriali. Polisaccaridi e loro trasformazioni industriali. Principali sintesi fermentative su scala industriale. 3. I settori merceologici della chimica organica industriale Combustibili e carburanti. Tensioattivi. Fertilizzanti. Pesticidi. Coloranti e pigmenti. Prodotti farmaceutici; sintesi industriale di composti otticamente attivi. Cenni su materie plastiche e fibre tessili. 03 CHIMICA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI (F47021) Crediti: 6 Docente: Prof.Maurizio Galimberti 1. Nozioni fondamentali Struttura e conformazione dei polimeri. Proprietà chimico-fisiche dei polimeri: stato vetroso e stato cristallino, polimeri termoplastici e termoindurenti, elastomeri, fibre tessili. Dai polimeri naturali ai polimeri sintetici. Reazioni di polimerizzazione: poliaddizioni, policondensazioni, copolimerizzazioni. Polimeri stereoregolari. Le principali classi di polimeri di condensazione. 2. Tecnologia dei polimeri Processi di sintesi, proprietà ed applicazioni dei principali polimeri industriali: polietilene, polipropilene, polistirene, PMMA, gomme sintetiche, poliesteri, poliuretani, policarbonati, poliammidi, resine fenoliche ed epossidiche. 04 CHIMICA E TECNOLOGIA DELLE FIBRE TESSILI (F47025) Crediti: 6 Docente: Prof.Ugo Crespi Questo insegnamento riguarda i materiali polimerici che si configurano come fibre tessili e le lorotrasformazioni tecnologiche. Il programma è così articolato. Fibre tessili Struttura fine, morfologia, proprietà chimiche e fisiche. Fibre continue e in fiocco, mono e pluricomposte; microfibre. Grandezze per valutare e classificare. Processi di trasformazione. Caratteristiche delle fibre più diffuse. Fili 229 Fili continui e filati. Filature chimiche e filature meccaniche. Proprietà e tipologie d’impiego. Grandezze per valutare e classificare. Principali strutture tessili coprenti Tessuti ad intreccio ortogonale; tessuti ad intreccio curvilineo; non tessuti. Strutture e tecnologie di realizzazione. Proprietà e tipologie d’impiego. Grandezze per valutare e classificare. Logiche e strumenti di controllo Logiche e strumenti di controllo per fibre, fili, strutture tessili coprenti. Sono previste esperienze di laboratorio relative alle principali metodiche di controllo tecnologico e tecnico. Durante il corso verranno effettuati sopralluoghi ad impianti e realtà industriali di particolare significato. Bibliografia: Manuale di tecnologia tessile - Ed. Tecniche Nuove 05 LABORATORIO DI CHIMICA E TECNOLOGIA DELLE SOSTANZE COLORANTI (F47027) Crediti: 4 Docente: Prof.Gian Maria Colonna Il corso comprende cenni di teoria ed esercitazioni pratiche sui seguenti argomenti. Strumentazione per la misura del colore -Analisi in luce trasmessa -Analisi in luce riflessa -Misure di fluorescenza Prove di solidità del colore -Agenti di degradazione -Valutazione dei risultati Analisi chimica di coloranti -Purificazione di formulati commerciali -Estrazione di coloranti da substrati diversi -Tecniche strumentali -Caratterizzazione delle classi tintorie Ecolabel e coloranti -Impurezze di metalli -Ammine aromatiche 06 TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI (F47026) Crediti: 6 Docente: Prof.Mario Frigerio Questo insegnamento si configura come un corso di “Tecnologia della Nobilitazione Tessile”. Il programma è così articolato: La nobilitazione della filiera tessile-abbigliamento; Organizzazione delle aziende di nobilitazione e sistema qualità; Tecnologie per la nobilitazione: ciclo produttivo e controllo di processo; Acqua per la nobilitazione tessile; 230 Apparecchi di tintura; Prettatrattamento delle fibre tessili nei diversi stadi di trasformazione; Tintura delle fibre cellulosiche; Tintura delle fibre proteiche; Tintura delle fibre chimiche; Tintura delle fibre miste; Stampa tessile: metodi di stampa, tecnologia di stampa, asciugamento, vaporizzazione, lavaggio, automazione in stamperia, tecnologie speciali e non convenzionali; Finissaggio tessile: prodotti di finissaggio, tecnologie di finissaggio, finissaggi speciali; Prove e controlli: al ricevimento, in produzione, finali; Solidità delle tinte; Standard quantitativi ed ecotossicologici. 07 CHIMICA FISICA DEL COLORE (F47028) Crediti: 6 Docente: Prof.Ettore Fois E-mail: [email protected] Luce, proprietà ondulatorie e corpuscolari. Richiami alla struttura di atomi, molecole, cristalli. Interazione luce-materia: Assorbanza. Trasmittanza. Rifettanza. Luminescenza. Cause del Colore: Incandescenza. Eccitazioni nei Gas. Oscillazioni molecolari. Colore nelle molecole organiche. Colore nei sistemi inorganici. Trasferimento di carica. Colore e teoria delle bande. Centri F. Effetti non lineari. Olografia. Cenni su colore indotto da fenomeni di ottica fisica e geometrica. Bibliografia K. Nassau: The physics and Chemistry of Color (The Fifteen Causes of Color) J. Wiley & Sons (New York) 1983. C. Oleari: Misurare il Colore Hoepli (Milano) 1998. 08 ELEMENTI DI BIOCHIMICA (F47022) Crediti:2 Docente: Prof.Tiziana Benincori E-mail: [email protected] Macromolecole biologiche: proteine, carboidrati, lipidi, acidi nucleici. Enzimi: proprietà e meccanismi catalitici. Principali cofattori nelle trasformazioni biologiche. Conservazione dell’energia nelle molecole organiche. Glicolisi, glicogenolisi, β-ossidazione degli acidi grassi, ciclo di Krebs, fosforilazione ossidativa. Fotosintesi. Principali vie biosintetiche. 231 CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE, GESTIONALE E TESSILE INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Chimica e tecnologia dei polimeri Numero programma 03 Chimica e tecnologia delle fibre tessili 04 Chimica fisica del colore 07 Chimica organica industriale 02 Economia e gestione delle imprese 01 Elementi di biochimica 08 Laboratorio di chimica e tecnologia delle sostanze coloranti 05 Tecnologia dei cicli produttivi 06 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Benincori Tiziana 08 Colonna Gian Maria 05 Crespi Ugo 04 Fasana Giuseppe 01 Fois Ettore 07 Frigerio Mario 06 Galimberti Maurizio 03 Zecchi Gaetano 02 232 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI III ANNO 01 IGIENE INDUSTRIALE APPLICATA CON LABORATORIO (F50017) Crediti: 9 Docente: Proff.Domenico Cavallo;Andrea Cattaneo E-mail: [email protected];[email protected] Impatto ambientale Riferimenti normativi, impatto sul suolo, impatto sulle acque, impatto sull’aria. Monitoraggio biologico Indicatori di esposizione, indicatori di effetto, fattori genetici, fattori confondenti. Modellistica Modelli di dispersione, modelli gaussiani, modelli di stratificazione, modelli complessi. Ergonomia Nozioni di fisiologia, posture, organizzazione del lavoro, valutazione del rischio. Epidemiologia Epidemiologia occupazionale, ambientale e molecolare, statistica e biometria. Meccanismi di reazione in atmosfera Reazioni ossidanti, reazioni riducenti, reazioni fotoindotte, reazioni di condensazione. Telerilevamento e reti urbane Sistemi di misura diretti e indiretti, parametri misurabili, sistemi di acquisizione ed elaborazione, procedure di preallarme ed allarme, sistemi informativi territoriali. Sistemi di gestione ambientale Certificazione ambientale, norme ISO 14.000, metodologia EMAS, comunicazione ambientale. Management ambientale Risk management, azione correttive, politiche ambientali, gestione delle informazioni. Esperienze di laboratorio: Strumentazione di campionamento per agenti chimici e biologici: Prelievo di polveri e fibre; Analisi di polveri e fibre; Captazione di gas e vapori; Analisi colorimetrica di gas e vapori; Analisi gascromatografica di gas e vapori; Strumenti a lettura diretta; Misura del rumore; Misura del microclima. Bibliografia: L. Ambrosi - V. Foà "Trattato di Medicina del Lavoro" UTET Editore (1996). 233 02 FITOGEOGRAFIA (F50057) Crediti: 4 Docente: Prof.Antonino Di Iorio E-mail: [email protected] Il corso mira a fornire la conoscenza dei fattori ambientali e biotici determinanti per la presenza delle piante, e delle diverse strategie adattative sviluppate rispetto a tali fattori. La Fitogeografia si occupa di indagare le relazioni attuali e passate che si stabiliscono tra la vegetazione e l’ambiente. Concetto di flora e di vegetazione. Corologia: Areale – tipi di areale, loro caratteristiche e fattori che ne determinano la forma e l’estensione. Variazione degli areali. Gruppi corologici – Origine, distribuzione in Italia e in regione. Endemismo. Diversità floristica – nel globo, in Europa e in Italia. Forme biologiche – distribuzione nel globo, in Italia e nella regione; Forme di crescita. Corologia e tassonomia – Centro di differenziazione e centro d’origine. Storia delle flore –Il terziario. Le glaciazioni nel globo, in Europa e in Italia. Effetti delle glaciazioni sulla flora europea e italiana. Il postglaciale – effetti sulla flora e vegetazione. Conclusioni sulla storia delle flore. Relitti tassonomici e geografici (terziari, glaciali e postglaciali). La vegetazione dei grandi biomi terrestri - foreste, savane, steppe, praterie, deserti, tundre, spiagge, mangrovie, torbiere. Regni floristici, regioni e sottoregioni floristiche europee, italiane e regionali. Fitocenologia. Caratteri della vegetazione: fisionomia e composizione floristica. Struttura, analisi e rilevamento della vegetazione. Dinamismo della vegetazione. Relazioni tra clima e vegetazione. La vegetazione italiana: piani ed orizzonti di vegetazione. Bibliografia Zunino M. e Zullini A. 2004. Biogeografia: la dimensione spaziale dell’evoluzione. Casa Editrice Ambrosiana Pignatti S. 1995. Ecologia Vegetale. UTET, Torino Strasburger E. 1982. Trattato di Botanica. Delfino Editore, Roma 03 ECOTOSSICOLOGIA (F50019) Crediti: 3 Docente: Prof.Antonio Di Guardo E-mail:[email protected] Il corso si propone di fornire allo studente strumenti per comprendere: (1)i processi che regolano la distribuzione e le concentrazioni che gli inquinanti raggiungono nell’ambiente (2) gli effetti sugli esseri viventi che possono derivare da tali concentrazioni. Queste parti (studio dell’esposizione e degli effetti) verranno integrate nella valutazione del rischio chimico. Ecotossicologia: definizioni e inquadramento nel contesto delle altre discipline. Differenze fra tossicologia ed ecotossicologia. La valutazione del rischio ecologico (ERA). Studio degli effetti: basi di tossicologia (assorbimento, distribuzione, escrezione e metabolismo). Principi e metodi per saggi di tossicità. Saggi ecotossicologici di laboratorio: illustrazione dei principali test per l’ambiente acquatico e terrestre. Bioindicatori e biomarkers. Valutazioni tossicologiche e criteri di qualità. Miscele di tossici. 234 Studio dell’esposizione: monitoraggio ambientale: vantaggi e svantaggi. Strategia a cinque stadi per la valutazione delle molecole. Classificazione delle molecole. Studio delle emissioni: modalità e stima delle emissioni, Toxic Release Inventory (TRI) e EPER. Processi di ripartizione, diffusione e trasporti di massa. Bioconcentrazione, biomagnificazione e bioaccumulo. Degradazione biotica e abiotica. Modelli di esposizione. Esempi di modelli: EQC, ChemCAN, SoilFug, AquaWeb, Dyna Model. EUSES. Modelli di dispersione per l’aria. Esempi di modellizzazione su casi reali. GIS e modellistica. Valutazione del rischio chimico: valutazione degli effetti e dell’esposizione. Valutazione del pericolo. Caratterizzazione e classificazione del rischio. Gestione del rischio chimico. Bibliografia Vighi M., Bacci E. (Eds) (1998): Ecotossicologia, UTET, Torino, p.237. Schüürmann G, Markert B. (1998) Ecotoxicology, Wiley, p. 900 Mackay D. (2002) Multimedia Environmental Models: the fugacity approach, Lewis Publishers, 2nd ed. 04 MICROBIOLOGIA CON LABORATORIO (F50058) Crediti: 4 Docente: Prof.Elisabetta Zanardini E-mail: [email protected] Introduzione e storia della microbiologia. La diversità microbica: microrganismi procariotici ed eucariotici. Evoluzione microbica. Tassonomia classica e molecolare. Morfologia e citologia dei procarioti: Batteri ed Archaea. Metodi in microbiologia: Sterilizzazione e lavoro in sterilità. Terreni di crescita e coltura di microrganismi. Nutrizione dei microrganismi: esigenze e tipi nutrizionali. Cenni di microscopia. Crescita microbica: definizione, misura ed espressione. Influenza dei fattori ambientali sulla crescita microbica. Diversità metabolica. Metabolismo energetico. Respirazione aerobica di composti organici ed inorganici. Respirazione anaerobica. Fermentazioni e relativi gruppi fisiologici. Fotosintesi ossigenica ed anossigenica e batteri fotosintetici. Elementi di virologia. Cenni di genetica dei microrganismi Mutazioni e processi di ricombinazione: trasformazione, coniugazione e trasduzione. I principali gruppi di plasmidi. Laboratorio Apprendimento pratico delle principali tecniche microbiologiche tradizionali quali: • sterilizzazione e lavoro in sterilità 235 • • • • • • piastramento per diluizioni successive e determinazione della carica microbica (batterica e fungina) in campioni ambientali mediante conta in piastra descrizione ed analisi delle colonie determinazione della carica microbica in liquido mediante Most Probable Number isolamento e trapianto di colture pure osservazione microscopica di preparati a fresco e colorati (colorazione di Gram) identificazione di ceppi microbici isolati mediante test biochimico-enzimatici (test della catalasi ed ossidasi) e uso di gallerie API System. • Testi consigliati Perry, Staley, Lory Microbiologia. Vol. 1, 2. Zanichelli. 2004. Madigan, Martinko, Parker, Brock Biologia dei microrganismi. Vol. 1, 2. Ed. Casa Editrice Ambrosiana. 2003. 05 LABORATORIO DI ECOLOGIA (F50021) Crediti: 3 Docente: Prof.Roberta Bettinetti E-mail: [email protected] Il corso intende applicare le conoscenze dell’ecologia di base e applicata allo studio di un ecosistema terreste. L’ecosistema suolo verrà analizzato sia relativamente alle variabili che costituiscono l’habitat sia per le sue componenti biologiche e per il loro contributo nella pedogenesi. Il corso prevede lezioni teoriche riguardanti: Le principali caratteristiche dei suoli. I processi che stanno alla base della ritenzione idrica e dell’ossigenazione. Il ruolo ecologico e funzionale del suolo anche in relazione alle modificazioni dovute ad attività antropiche (agricoltura, discariche). Le esercitazioni “in campo” e le osservazioni in laboratorio saranno rivolte soprattutto al riconoscimento degli organismi vegetali e animali e all’utilizzo di bioindicatori per la caratterizzazione dello stato di naturalità dell’ecosistema e dell’influenza delle attività antropiche. 06 CHIMICA DELL’AMBIENTE CON LABORATORIO (F50023) Crediti:9 Docente:Proff.Andrea Pozzi, Carlo Dossi E-mail: [email protected];[email protected] Modulo A (6 crediti) Il corso è articolato in due sezioni, la prima con l’obiettivo di fornire allo studente una visione generale sui temi fondamentali e le basi teoriche della chimica ambientale; la seconda in cui vengono presentate le principali tecniche analitiche utilizzate in campo ambientale, con particolare attenzione all’analisi di campioni atmosferici, delle acque, dei suoli, di elementi in traccia e ultra-traccia. L’esame è orale ed è integrato da elaborati originali a scelta dello studente. Atmosfera: 236 regioni dell’atmosfera, componenti, reazioni fotochimiche, radicali, emissioni naturali ed antropiche, inquinanti primari e secondari, gli aerosols, il particolato. Stratosfera: ozono, formazione, decomposizione catalitica, ruolo delle fonti antropiche, i CFC, il “buco” dell’ozono. Troposfera: smog fotochimico, ozono, piogge acide, VOC, l’effetto serra. Idrosfera: proprietà chimico-fisiche dell’acqua, distribuzione delle specie chimiche, le acque naturali, ruolo dei carbonati, interazione con la litosfera, composti organici, complessazione, ioni metallici, metalli pesanti. Litosfera: proprietà chimico-fisiche dei suoli, componenti principali, metalli in tracce, contaminanti. Applicazioni analitiche: Speciazione; Analisi delle acque; Analisi di campioni atmosferici; Analisi dei suoli. Modulo B (3 crediti) Il secondo modulo d’esame tratta gli aspetti sperimentali dell’analisi strumentale in campo ambientale. Verranno affrontate le problematiche legate all’intera procedura analitica, dal campionamento alla determinazione finale. Il corso prevede esperienze di laboratorio di chimica analitica strumentale applicata a campioni acquosi di tipo ambientale. In particolare, saranno determinati analiti di specifico interesse ambientale, come nutrienti, ioni inorganici facenti parte del ciclo dell’azoto e metalli tossici. Le tecniche analitiche impiegate, descritte dal punto di vista teorico nel modulo A, sono quelle maggiormente utilizzate nel settore dell’analisi ambientale. Verranno inoltre affrontate alcune tematiche monografiche di particolare interesse ambientale, sia per quanto riguarda l’atmosfera che l’idrosfera: -overview sull’inquinamento globale negli ultimi dieci anni -analisi del particolato con SEM-EDX -emissioni in atmosfera delle marmitte catalitiche -tecniche di speciazione di metalli in traccia in ambiente Il corso prevede la preparazione di relazioni sulle esperienze effettuate in laboratorio. Bibliografia C. Baird, Chimica Ambientale, Zanichelli F.W. Fifield & P.J.Haines, Environmental Analytical Chemistry, Blackwell Science. Testi di consultazione R.N. Reeve, Environmental Analysis, ACOL, John Wiley & Sons. G.W. vanLoon & S.J.Duffy, Environmental Chemistry A Global Perspective, Oxford University Press. 07 ECOLOGIA DELLE ACQUE INTERNE (F50024) Crediti: 3 237 Docente: Prof.Roberta Bettinetti E-mail: [email protected] Importanza dell'acqua e suo ciclo. Distribuzione dei laghi in rapporto alla profondità e superficie. Ambienti lotici e lentici. Bacino idrografico e isobate (con esempi). Caratteristiche morfometriche dei principali laghi italiani. I fiumi. Ordinamento dei fiumi. Gradienti ecologici. Zona di erosione, trasferimento e sedimentazione. Corrente (velocità, barre di meandro). Classificazione dei flussi. Portata e sue rappresentazioni. Onda di piena. Habitat fluviali e organismi. Delta ed estuari. Interventi di regolazione dei corsi d'acqua. River Continuum Concept. Indice di Funzionalità Fluviale. E.B.I. B.O.D. e C.O.D. Curva a sacco. I laghi. Origine dei laghi: laghi accidentali e regionali. Morfologia e morfometria lacustre. Proprietà ottiche dei laghi. Proprietà termiche. Piena circolazione. Laghi meromittici. Movimenti delle acque: onde, sesse e correnti. Diffusione dell'ossigeno e proprietà. Curve di distribuzione dell'ossigeno. Rete trofica lacustre e piramide delle biomasse. Struttura di un lago e definizioni di neuston, periphyton, psammon, necton, benthos, seston (plancton e tripton). Classificazione dimensionale, trofica e tassonomica del plancton. Alghe e fitoplancton. Produzione primaria algale. Macrofite acquatiche. Composizione dello zooplancton. Macroinvertebrati bentonici: classificazione dimensionale e in base all'habitat. Caratteristiche ed ecologia dell'ittiofauna. Bibliografia Bertoni R. Introduzione alla limnologia.Aracne Editrice Wetzel. Limnology. Materiale distribuito dalla docente 08 LINGUA INGLESE (F50025) Crediti: 6 Docente: Prof.Gigliola Canepa E-mail:[email protected];[email protected] Vedi insegnamento “Lingua e traduzione inglese”attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze dei beni e delle attività culturali. 09 LABORATORIO DI GEOLOGIA (F50022) Crediti: 3 Docente: Prof.Alessandro Michetti E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Valutazione e controllo ambientale. 238 CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Numero Chimica dell’ambiente con laboratorio programma 06 Ecologia delle acque interne 07 Ecotossicologia 03 Fitogeografia 02 Igiene industriale applicata con laboratorio 01 Laboratorio di ecologia 05 Laboratorio di geologia 09 Lingua inglese 08 Microbiologia con laboratorio 04 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Bettinetti Roberta 05,07 Canepa Gigliola 08 Cattaneo Andrea 01 Cavallo Domenico 01 Di Guardo Antonio 03 Di Iorio Antonino 02 Dossi Carlo 06 Michetti Alessandro 09 Pozzi Andrea 06 Zanardini Elisabetta 04 239 CORSO DI LAUREA IN VALUTAZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI III ANNO 01 MICROBIOLOGIA CON LABORATORIO(F51059) Crediti: 4 Docente: Prof.Elisabetta Zanardini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali (v.o.) 02 FITOGEOGRAFIA (F51060) Crediti: 4 Docente: Prof.Antonino Di Iorio E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali (v.o.) 03 LABORATORIO DI ECOLOGIA (F51020) Crediti: 3 Docente: Prof.Roberta Bettinetti E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali (v.o.) 04 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO AMBIENTALE CON LABORATORIO (F51061) Crediti: 9 Docente: Prof.Silvana Martin E-mail: [email protected] Il corso si propone di analizzare situazioni geologico - ambientali rischiose per l’uomo in ambiente montano. Tratterà i rischi derivati principalmente dalle rapide variazioni di assetto della superficie terrestre in rapporto agli eventi metereologici eccezionali e i rischi indotti dall’operato umano, ivi incluso l'inquinamento. Rischi legati a fattori climatici: Analisi degli eventi metereologici eccezionali e dei conseguenti fenomeni di esondazione ed erosione in ambienti alpino e eri-alpino; stima della velocità e intensità delle precipitazioni meteoriche in rapporto agli effetti sulla topografia alpina e sulle aree subsidenti lacustri. Rischi legati a processi di denudamento ed erosione della superficie terrestre: Analisi dei processi che presiedono alle frane e all'instaurarsi di fenomeni erosivi violenti; 240 influenza dell'attività tettonica sui processi di erosione e sedimentazione; rapporto tettonicaerosione nelle catene montuose. Rischi legati a iperflussi di materiali sciolti: Flussi di masse e flussi iperconcentrati, movimenti franosi dovuti a rotture di pendio (valanghe, debris flow e frane); cenni sulla meccanica del debris flow; modellizzazione dei fenomeni; tipologia degli interventi protettivi. Rischi generati da grandi movimenti di versante in regioni montane: Analisi dell'assetto dei versanti rocciosi su basi geomorfologica, strutturale e geomeccanica; esempi di modellizzazione di frane rocciose, valutazione della vulnerabilità dei versanti. Esempi di dissesto geologico nelle Alpi: Esempi di Carte di stabilità dei versanti nei piani territoriali regionali. Elementi di geomeccanica: Classificazione di giunti, fratture e faglie; ambiente di formazione; morfologica delle faglie; effetto dei fluidi sulle fratture e faglie; frizione nelle faglie; gli indicatori cinematici; andamenti e caratteristiche di faglie e fratture nella crosta terrestre; la teoria di Anderson; analisi e misura dello stress, tensori; misure della deformazione; teoria e applicazione del cerchio di Mohr. Rischi derivati dall'alterazione idrologici e idro-geologici naturali: Controllo delle acque supeficiali e sotterranee; cenni di idrogeologia e sull'assetto idrodinamico delle falde profonde. Cenni di altri tipi di rischio ambientale: Valutazione del rischio indotto dagli effetti collaterali di eventi sismici e vulcanici (frane, inondazioni, colate di lava e fango, etc). Quantificazione del rischio: Definizione di aree a rischio; cenni sui piani di prevenzione e protezione. Analisi di un problema geologico - ambientale e stesura di un rapporto tecnico. Bibliografia P.A. Allen, Earth surface Processes, Blackwell Science, 1997. J. Twiss and E.M. Moores, Structural Geology, Freeman and Company, 1999. A. Brondi e L. Andriola, Physical Environmental characters of the territory as a control factor of the development and vunerability of the Environment. ENEA-Dipartimento ambiente, CNR-IRP, Roma 1996. Geologia tecnica & ambientale, Rivista trimestrale dell’ordine nazionale dei geologi, www.geologi.it/cng. 05 LABORATORIO DI GEOLOGIA (F51062) Crediti: 8 Docente: Prof.Alessandro Michetti E-mail: [email protected] Materiali, metodi e strumenti della geologia per l’ambiente. Principi, metodi ed esperienze di acquisizione ed elaborazione di parametri naturali e antropici di interesse ambientale su sedimenti, rocce e suoli. Interpretazione delle strutture geologiche osservate e comprensione dei processi che avvengono sulla superficie terrestre. Interpretazione delle coperture aerofotografiche stereoscopiche. 241 Metodi di rappresentazione lettura ed interpretazione grafica dei dati: diagrammi di variazione, mappe e rappresentazione in pianta di dati territoriali, standardizzazione dei dati, simbologia e legenda. Geologia del sistema idrologico continentale. Elementi del sistema idrologico continentale: precipitazioni meteoriche, acque superficiali, corsi d’acqua, sorgenti, ghiacciai, bacini lacustri, acque sotterranee. Processi del sistema idrologico continentale: alimentazione, infiltrazione, deflusso. Bacini lacustri: caratteristiche e processi fisici, idrologici, idrodinamici e chimici del bacino sommerso e delle coste. Depositi lacustri. I grandi laghi alpini. Risposte alle perturbazioni naturali ed indotte dall’uomo. Variabilità e fattori di scala nei processi naturali. Il ruolo della Geologia nella protezione dell’ambiente. Pericolosità, Vulnerabilità, Rischio. La caratterizzazione della componente ambientale dei rischi naturali. Elementi di sitologia: criteri geologici per la realizzazione di un impianto a rischio rilevante e implicazioni metodologiche. Indicatori stratigrafici e geomorfologici per la ricostruzione dell’evoluzione paleoambientale di un’area, definizione delle tendenze evolutive dei processi fisici in atto, pianificazione del territorio. Valutazione del significato e del condizionamento delle caratteristiche e dei processi geologici di un territorio (quali litologia, tettonica, sismicità, erosione, alterazione, idrologia, acque sotterranee) sull’ambiente umano e sulle sue attività. Il corso prevede esercitazioni per la lettura delle carte geologiche e l’esecuzione di profili geologici; l’apprendimento in laboratorio e sul terreno delle nozioni elementari per il riconoscimento dei minerali, delle rocce, e per la cartografia delle formazioni geologiche, con particolare riferimento ai depositi recenti e ai suoli; l’interpretazione geomorfologia delle fotografie aeree tramite stereoscopio; l’apprendimento delle nozioni elementari per la misura della giacitura dei piani di stratificazione, e per il rilevamento delle strutture sedimentarie e tettoniche presenti in una roccia. Testo di riferimento: Trevisan L. e Giglia G. Introduzione alla Geologia, Pacini Editore. Testi di consultazione reperibili in biblioteca Brian J. Skinner & S. Porter, The dynamic earth: An introduction to physical geology, Fourth Edition, John Wiley & Sons, Inc., New York. Accordi B., Lupia Palmieri E., Parotto M., Il Globo Terrestre e la sua evoluzione, Zanichelli. B. D’Argenio, F. Innocenti, F.P. Sassi, Introduzione allo studio delle rocce, UTET. A. Bosellini, E. Mutti, F. Ricci Lucchi, Rocce e successioni sedimentarie, UTET. 19 Giugno 1996: Alluvione in Versilia e Garfagnana: un caso di studio, A cura di Renzo Rosso e Leonello Serva, ANPA ; ARPAT, 1998. Franco Ricci Lucchi, La Scienza di Gaia: Ambiente e Sistemi Naturali visti da un Geologo, Bologna, Zanichelli, 1996. Alessandro M. Michetti, Paleosismologia e pericolosità sismica: stato delle conoscenze ed ipotesi di sviluppo, Rendiconti GNDT, Roma. Gilbert Castany, Idrogeologia: principi e metodi - Palermo : Flaccovio, 1985. Mottana, A., Crespi, Liborio, Minerali e rocce, Mondadori. Comerci V., ed., Seismically Induced Ground Ruptures and Large Scale Mass Movements APAT - INQUA Sub-Commission on “Paleoseismology”, Working Group on “Mountain Building”, Field Excursion and Meeting, 21-27 September, 2001, Field Trip Guide Book., 242 Atti APAT, 4/2002, 35-56, Roma, ISBN 88-448-0063-2; scaricabile online dal sito APAT www.apat.it, ove sono anche disponibili altre monografie di interesse per il corso 06 COMUNICAZIONE AMBIENTALE CON LABORATORIO (F51026) Crediti: 6 Docente: Prof.Federico Aligi Pasquarè E-mail: [email protected] Contenuti del corso: Storia delle maggiori catastrofi naturali: A) Eruzioni vulcaniche; B) Terremoti, maremoti; C) Alluvioni, frane, valanghe. Storia dei maggiori incidenti tecnologici: A) Chimici; B) Nucleari. La percezione del rischio naturale e tecnologico: teorie psicologiche e sociologiche. La Comunicazione del rischio: origini e settori di intervento. Analisi della comunicazione del rischio naturale da parte dei mass media. Analisi della comunicazione del rischio tecnologico da parte dei mass media. Tecniche di comunicazione del rischio di origine naturale e tecnologica. Laboratorio Titolo: Il World Wide Web come strumento di comunicazione ambientale. Contenuti: Storia del World Wide Web. I concetti di multimedia e ipertesto. L’architettura del World Wide Web. L’interfaccia utente del World Wide Web: i browsers. Motori di ricerca italiani, motori di ricerca stranieri. Ricerca in Rete di materiale inerente il rischio naturale e tecnologico. Bibliografia Cortini M., Scandone R., Un’introduzione alla vulcanologia, Liguori Editore, Napoli. Decker R. e Decker B., Volcanoes, W.H.Freeman and Company, San Francisco. De Marchi B., Effective communication between the scientific community and the media, Quaderni ISIG, n. 90, Gorizia, 1990. Lapierre, D., Mezzanotte e cinque a Bophal, Arnoldo Mondadori Editore. Merlin, T., Sulla pelle viva, Cierre Edizioni. Valentini G., Analisi e comunicazione del rischio tecnologico, Liguori Editore, Napoli 07 EDUCAZIONE AMBIENTALE (F51025) Crediti: 6 Docente: Prof.Francesco Paolo Campione E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Antropologia culturale (modulo I) + Antropologia culturale (modulo II)” attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze dei beni e delle attività culturali. 243 08 LINGUA INGLESE (F51024) Crediti: 6 Docente: Prof.Gigliola Canepa E mail: [email protected];[email protected] Vedi insegnamento “Lingua e traduzione inglese”attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze dei beni e delle attività culturali. CORSO DI LAUREA IN VALUTAZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio Comunicazione ambientale con laboratorio Numero programma 04 06 Educazione ambientale 07 Fitogeografia 02 Laboratorio di ecologia 03 Laboratorio di geologia 05 Lingua inglese 08 Microbiologia con laboratorio 01 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Bettinetti Roberta 03 Campione Francesco Paolo 07 Canepa Gigliola 08 Di Iorio Antonino 02 Martin Silvana 04 Michetti Alessandro 05 Pasquarè Federico 06 Zanardini Elisabetta 01 244 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como Corso di Laurea Specialistica in Scienze Chimiche Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Chimiche, di durata biennale, afferente alla classe delle lauree specialistiche n° 62/S (Scienze Chimiche). Obiettivi formativi ed ambiti occupazionali Il corso di studio è finalizzato alla formazione di professionisti capaci di operare nei laboratori (di ricerca, sviluppo, analisi, controllo) e nei reparti produttivi di industrie chimiche ed affini con un grado di autonomia e di responsabilità consono ad una laurea di secondo livello. Costituiscono altresì sbocco occupazionale per tali professionisti i laboratori chimici di enti pubblici o privati operanti nei settori della difesa ambientale, del controllo alimentare e sanitario, della produzione energetica. Ai possessori della Laurea Specialistica in Scienze chimiche è aperto l’accesso, previo superamento dell’apposito esame di stato, alla Sezione A dell’Albo professionale dei Chimici. Accesso al corso L’accesso al corso presuppone il possesso di un diploma di laurea di primo livello nell’ambito della classe n° 21 (Scienze e Tecnologie Chimiche) o di un titolo di studio universitario equipollente. Il riconoscimento dei pregressi 180 crediti formativi è integrale se conseguiti nell’ambito della laurea di primo livello in Scienze chimiche attivata presso questa Università. L’accesso al corso da parte di coloro che hanno conseguito una diversa laurea di primo livello della classe n° 21 (presso questa od altre Università) può comportare eventuali debiti formativi alla luce dell’ordinamento didattico sotto riportato. Ordinamento didattico Il conseguimento del diploma di Laurea Specialistica comporta l’acquisizione di 300 crediti formativi così suddivisi per tipologia e per settori scientifico-disciplinari (in parentesi viene indicato il numero di CFU già acquisiti con la Laurea di primo livello in Scienze Chimiche di questa Università). A- Di base A1- Settori FIS/01, INF/01, MAT/05 A2- Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06 B- Caratterizzanti B1- Settori BIO/10 B2- Settori CHIM/01, CHIM/12 21 CFU (21) 33 CFU (21) 4 CFU (4) 32 CFU (21) 245 B3- Settori CHIM/02, CHIM/03 B4- Settori CHIM/05 B5- Settori CHIM/06 C- Affini/integrative C1- Settori FIS/01, FIS/03, INF/01, MAT/04, MAT/05, MAT/06, MAT/08 C2- Settori SECS-P/01, SECS-P/06, SECS-P/13, MED/44, IUS/04, INF/01, CHIM/08, CHIM/09, ING-INF/07 D- A scelta dello studente D1- Senza alcun vincolo D2- Insegnamenti curriculari E- Tesi sperimentale e prova finale F- Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini 47 CFU (33) 10 CFU (4) 28 CFU (21) 13 CFU (7) 17 CFU (13) 15 CFU (9) 12 CFU (0) 42 CFU (0) 26 CFU (26) Le attività didattiche del biennio specialistico corrispondono all’acquisizione di 120 crediti e, per quanto concerne la tipologia ed i settori scientifico-disciplinari, risultano così suddivise. A - Di base A2- Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06 B - Caratterizzanti B2- Settore CHIM/01 B2- Settore CHIM/12 B3- Settore CHIM/02 B3- Settore CHIM/03 B4- Settore CHIM/05 B5- Settore CHIM/06 C - Affini/integrative C1- Settore FIS/01 C2- Settore CHIM/08 D2 - Insegnamenti curriculari Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06 D1 - Attività a scelta dello studente senza alcun vincolo E - Tesi sperimentale e prova finale 12 CFU 7 CFU 4 CFU 7 CFU 7 CFU 6 CFU 7 CFU 6 CFU 4 CFU 12 CFU 6 CFU 42 CFU Articolazione del corso Le attività didattiche del biennio specialistico, ripartite tra i due anni di corso, sono le seguenti. Insegnamento Primo anno – primo semestre Chemiometria Nanomateriali Chimica fisica computazionale Chimica delle macromolecole Primo anno – secondo semestre Chimica analitica superiore Chimica inorganica superiore 246 Settore CFU Tipologia CHIM/01 CHIM/02 CHIM/02 CHIM/05 3 3 7 6 A2 A2 B3 B4 CHIM/01 CHIM/03 7 7 B2 B3 Complementi di Fisica Chimica organica superiore Chimica dei composti di coordinazione (1o modulo) Metodi fisici in chimica organica (1o modulo) Attività opzionali FIS/01 CHIM/06 CHIM/03 6 7 3 C1 B5 A2 CHIM/06 3 A2 6 D1/D2 Insegnamento Secondo anno Chimica delle sostanze biologicamente attive Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali Attività opzionali TESI Settore CFU Tipologia CHIM/08 4 C2 CHIM/12 4 12 42 B2 D1/D2 E Crediti formativi Nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali istitutivi delle classi di laurea specialistica, il criterio per la corrispondenza tra CFU e attività didattica assistita è il seguente: 1 CFU corrisponde indicativamente a 8 ore di lezione ex cathedra oppure a 12 ore di esercitazioni in aula o in laboratorio. Frequenza La frequenza è obbligatoria per le esercitazioni pratiche. Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Attività opzionali Per il conseguimento dei 12 crediti della tipologia D2 (insegnamenti curriculari), lo studente deve superare gli esami di un insieme di insegnamenti opzionali di area chimica (settori scientifico-disciplinari CHIM) omogeneo e congruente con uno delle seguenti aree della Chimica: chimica analitica, chimica fisica, chimica inorganica, chimica organica, chimica macromolecolare. Tali insegnamenti possono essere scelti sia tra quelli appositamente attivati per la Laurea Specialistica (sotto elencati) sia tra quelli attivati per la Laurea Triennale in Scienze chimiche se non ancora frequentati. Per il conseguimento dei 6 crediti della tipologia D1, lo studente deve superare gli esami di uno o più insegnamenti, afferenti a qualsiasi area disciplinare, scelti senza alcun vincolo nell’ambito della stesso corso di Laurea Specialistica oppure di altri corsi di laurea dell’Ateneo. L’acquisizioni di tali crediti può anche derivare da attività professionalizzanti svolte al di fuori della didattica universitaria. Insegnamenti opzionali attivati nell’a.a. 2005/2006 Insegnamento Settore Chimica teorica CHIM/02 CFU 6 Tipologia D2 247 Spettroscopia molecolare Chimica organica applicata Sintesi e tecniche speciali organiche Radiochimica Laboratorio di chimica strutturale Chimica dello stato solido Laboratorio di sintesi organica Laboratorio di Chimica organometallica Chimica analitica ambientale Laboratorio di Chimica analitica ambientale Metodi fisici in chimica inorganica Catalisi CHIM/02 CHIM/06 CHIM/06 CHIM/03 CHIM/03 CHIM/03 CHIM/06 CHIM/03 CHIM/01 CHIM/01 CHIM/03 CHIM/03 6 6 6 3 3 3 4 4 6 3 6 3 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 D2 Propedeuticità L’esame di Chimica organica applicata è propedeutico rispetto a quello di Sintesi e tecniche speciali organiche. L’esame di Laboratorio di chimica strutturale presuppone il superamento dell’esame di Strutturistica chimica (2° modulo). Piani di studio individuali Lo studente deve presentare, entro i termini stabiliti dalla Segreteria Studenti, il piano di studi personale con l’indicazione delle attività opzionali prescelte. Gli studenti che durante il Corso di Laurea Triennale hanno sostenuto, come opzionali, uno o più esami ora fondamentali per la Laurea Specialistica devono sostituire tali esami con altri a loro scelta che siano di area chimica e complessivamente equivalenti come numero di crediti. Non possono essere sostenuti esami di insegnamenti non ancora inseriti nel piano di studio. Tesi di Laurea Per la preparazione della tesi di Laurea lo studente deve svolgere attività di ricerca, per un periodo di almeno otto mesi a tempo pieno, presso un laboratorio chimico dell’Università dell’Insubria. Lo studente può iniziare il lavoro di tesi, previa autorizzazione del CCD al cui Presidente va presentata la domanda di tesi, in ogni momento dell’anno accademico ma non prima dell’inizio del secondo anno. Può essere Relatore di tesi qualunque docente che afferisca al Consiglio di Coordinamento Didattico di Chimica. Prova finale L’esame finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto relativo al lavoro di tesi. Calendario degli insegnamenti e degli esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e per le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) 248 IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 CHEMIOMETRIA (F64001) Crediti: 3 Docente: Prof.Barbara Giussani E-mail: [email protected] Il corso si struttura in una serie di lezioni ed esercitazioni in aula informatica. Gli studenti elaboreranno, con l’ausilio di programmi chemiometrici, dati reali sia in campo chimico sia in campo ambientale, tratti dalle esperienze dei laboratori e stage chimici e/o ambientali. Introduzione alla chemiometria: definizione, aspetti generali, struttura multivariata dei dati Calibrazioneunivariata. Analisi esplorativa del sistema: Analisi delle componenti principali (PCA). Analisi esplorativa del sistema: Analisi dei cluster. Metodi gerarchici: agglomerativi e divisivi. Metodi non gerarchici. Il concetto di modello: calibrazione e validazione. Tecniche di classificazione. Non modellanti: K-NN e Analisi discriminante. Modellanti: cenni di SIMCA. Metodi di calibrazione multivariata: PCR e PLS. 02 NANOMATERIALI (F64002) Crediti: 3 Docente: Prof.Gloria Tabacchi E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Chimica industriale. 03 CHIMICA FISICA COMPUTAZIONALE (F64004) Crediti: 7 Docente: Prof.Giorgina Corongiu E-mail: [email protected] Panoramica sui metodi di simulazione in chimica computazionale. L'equazione di Schroedinger indipendente dal tempo. Effetti relativistici in chimica e limiti dell'applicabilità dell'equazione di Schroedinger. L'atomo di idrogeno ed i sistemi idrogenoidi. Funzioni radiali e angolari per lo stato fondamentale e stati eccitati. Atomi a molti elettroni. Metodo di Hartree. Determinanti di Slater. Metodo di Hartree-Fock. Operatori di Coulomb e di scambio. Momento angolare orbitale e di spin. Accoppiamento L-S. Stati atomici. Regole di Hund. Correlazione elettronica. Struttura elettronica di molecole. Approssimazione di Born-Oppenheimer. Superfici di energia potenziale. Energia di dissociazione. Metodo LCAO-MO. Metodo di Hartree-Fock. Equazioni di Roothaan-Hartree-Fock. Basis set: GTO e CGTO. Problema del limite di dissociazione. Correlazione elettronica. 249 Metodi post-Hartree-Fock. Metodo DFT. Molecole poliatomiche e gruppi puntuali di simmetria. Proprietà di simmetria di funzioni. Strutture di molecole poliatomiche: SALC. Metodi ab-initio e metodi semi-empirici. Proprietà delle funzioni d'onda Hartree-Fock. Pontenziali di ionizzazione ed affinità elettronica, teorema di Koopman. Densità elettronica. Momento di dipolo. Polarizzazione. Analisi di Mulliken. Analisi di Bader. Espansione multipolare. Potenziale elettrostatico. Determinazione dei punti stazionari della superficie potenziale. Metodi del gradiente. Stato di transizione. Cammini di energia minima. L'equazione di Schroedinger per il moto nucleare. Spettri rotazionali e vibrazionali di molecole diatomiche e poliatomiche. Spettroscopie IR e Raman. Applicazioni in Laboratorio: Molecole: Calcoli Roothaan-Hartree-Fock per molecole a guscio chiuso. Dipendenza dell'energia dalla basis set con e senza polarizzazione. Ottimizzazione di geometria: dipendenza di energia, lunghezze ed angoli di legami dalla basis set. Visualizzazione degli orbitali molecolari e densità elettronica. Potenziale elettrostatico. Potenziale di ionizzazione, energia di protonazione. Energia di dissociazione. Energia di correlazione. Calcoli con MP2 e funzionali densità. Individuazione di possibili isomeri e valutazione della loro stabilità relativa. Valutazione della barriera di energia potenziale per una rotazione libera. Calcolo delle frequenze vibrazionali, energia del punto zero, egrandezze termodinamiche. Analisi dei modi normali di vibrazione. Calcolo dell'entalpia di formazione. Studio di una reazione: ottimizzazione delle geometrie di minimo dei reagenti e dei prodotti, determinazione dello stato di transizione. Calcolo dell'entalpia di reazione. Bibliografia P.W. Atkins and R.S. Friedman, Molecular Quantum Mechanics, Oxford University Press, Oxford (1997). I. N. Levine, Quantum Chemistry, Prentice-Hall, Inc., Englewood Cliffs, New Jersey (1991). 04 CHIMICA DELLE MACROMOLECOLE (F64006) Crediti: 6 Docente: Prof. Giuseppe Di Silvestro Il programma sarà in seguito disponibile nell’area riservata al Corso di Laurea sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3532 05 CHIMICA ANALITICA SUPERIORE (F64003) Scopo del corso è completare le conoscenze in campo teorico e pratico acquisite negli insegnamenti di chimica analitica della laurea triennale. Pertanto il corso è suddiviso in due moduli il primo dei quali sarà completamente teorico, mentre il secondo sarà dedicato ad esperienze pratiche di laboratorio. 250 I modulo 3 crediti Prof.Damiano Monticelli E-mail:[email protected] La parte teorica del corso affronterà la descrizione dei principi fisici, della strumentazione e delle applicazioni dei seguenti metodi spettroscopici: • Spettroscopia di risonanza di spin elettronico (ESR) • Spettroscopia Raman • Spettrosocpia Mössbauer • Fluorescenza di raggi X • Spettroscopia XPS II modulo 4 crediti Prof.Sandro Recchia E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Laboratorio di analisi strumentale”attivato presso il Corso di Laurea specialistica in Chimica industriale. 06 CHIMICA INORGANICA SUPERIORE (F64005) Crediti: 7 Docente: Prof.Stefano Tollari E-mail: [email protected] Sintesi, struttura e reattività degli organo composti del main group. Sintesi, struttura e reattività dei composti dell' " organo transition" ;metallo alchili, metallo alcheni, metallo alchini, metallo carbonili, metallo carbeni e metallo areni. 07 COMPLEMENTI DI FISICA (F64009) Crediti: 6 Docente: Prof.Vincenzo Benza E-mail: [email protected] Argomenti trattati nel corso: Solidi,cristalli liquidi,liquidi. Richiami di termodinamica e di elettromagnetismo.Transizioni di fase: teoria di campo medio. Transizione liquido-gas e liquido-solido.Cristalli liquidi nematici e smettici: transizioni strutturali.Difetti topologici; vortici e dislocazioni. Libro di testo: Principles of condensed matter physics.M.Chaikin,T.C.LubenskyCambridge University Press 1995. 08 CHIMICA ORGANICA SUPERIORE (F64007) Crediti: 7 Docente: Proff.Gaetano Zecchi,Massimo Sisti 1° modulo (24 ore) 3 CFU Prof.Gaetano Zecchi E-mail: [email protected] 251 1. Aspetti cinetici delle reazioni organiche. Richiami sulla teoria dello stato di transizione: energia libera di attivazione, equazione di Eyring, reversibilità delle reazioni, postulato di Hammond. Entalpia ed entropia di attivazione: valutazione sperimentale e significato. Reazioni complesse: intermedi di reazione, rate limiting step. Reazioni competitive: controllo cinetico e controllo termodinamico, principio di Curtin-Hammett. Reazioni pericicliche: definizione, classificazione, meccanismo. Reazioni intramolecolari di formazione d’anello: aspetti entalpici ed entropici; effetto di prossimità. Assistenza anchimerica. Reazioni eterogenee e controllo diffusionale. 2. Effetto del solvente in chimica organica. Interazioni soluto-solvente. Parametri di polarità del solvente: costante dielettrica, donicity number, acceptivity number, parametro di Dimroth. Effetto cinetico del solvente. Equilibrio tra ioni liberi e coppie ioniche in funzione del solvente. Confronto di reattività tra ioni liberi e coppie ioniche. Catalisi per trasferimento di fase. Equilibri acido-base in solventi non acquosi: solventi protofili, protogeni, anfiprotici. 3. Teoria perturbativa nello studio della reattività chimica. Principi e limiti di applicazione. Energia di interazione: equazione di Klopman-Salem. Controllo orbitalico e controllo elettrostatico. Approssimazione di frontiera. Reattivi hard e reattivi soft. Basicità e nucleofilia; reattività di nucleofili ed elettrofili bidentati. Applicazione alle reazioni di cicloaddizione: reattività e regioselettività. Applicazione alle reazioni radicaliche. Regole di Woodward-Hoffmann. 2° modulo (32 ore) 4 CFU Prof.Massimo Sisti E-mail: [email protected] 1. Sostituzione nucleofila alifatica. Meccanismi SN1 e SN2. Discussione sui meccanismi via coppia ionica. Sostituzione nucleofila all’atomo di carbonio allilico. Carbocationi e loro stabilità. Generazione di carbocationi in mezzi superacidi. Riassestamenti di carbocationi. Conversione di alcooli in agenti alchilanti. Introduzione di gruppi funzionali mediante sostituzione nucleofila all’atomo di carbonio saturo. Rottura di legami C-O in eteri ed esteri mediante sostituzione nucleofila. 2. Sostituzione nucleofila acilica. Idrolisi di esteri. Reazioni di transesterificazione. Ammonolisi di esteri. Idrolisi di ammidi. Reazioni di acilazione. Catalisi intramolecolare. 3. Carbanioni. Acidità al carbonio: acidità cinetica e termodinamica. Struttura di carbanioni. Preparazione e struttura di composti organometallici. Carbanioni stabilizzati da gruppi funzionali. Enolati. Preparazione di enolati in condizioni cinetiche e termodinamiche. Enolati da enolsilileteri, enolacetati, riduzione di chetoni α,β-insaturi. Enoli ed enammine. 4. Carbeni e nitreni. Struttura di carbeni. Formazione di carbeni. Reazioni di addizione. Reazione di Simmons-Smith. Cenni sulle reazioni di inserzione. Riarrangiamento di Wolff. Formazione di nitreni. Riarrangiamento di Hoffmann, Curtius, Schimdt. 5. Radicali. Rasicali liberi stabili e persistenti. Generazione di radicali. Struttura e stereochimica di intermedi radicalici. Specie radicaliche cariche. Caratteristiche di reazioni radicaliche. Relazioni struttura-reattività. Reazione di alogenazione e di ossidazione. Reazioni di addizione di HX, CX3Y, RSH. Reazioni radicaliche intramolecolari. Reazioni di riarrangiamento e frammentazione. Reazioni di sostituzione nucleofila radicalica. 252 6. Fotochimica. Principi generali. Fotochimica di composti carbonilici, di alcheni e dieni, di composti aromatici. Testi di riferimento - F.A.Carey, R.J. Sundberg: Advanced Organic Chemistry, Part A and B, Plenum Press. - J. March: Advanced Organic Chemistry, John Wiley and Sons. - Isaacs, Physical Organic Chemistry, Longman. - Reichardt, Solvent Effects in Organic Chemistry, Verlag. - Fleming, Frontier Orbitals and Organic Chemical Reactions, Wiley. 09 CHIMICA DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE 1o modulo (F64022) Crediti: 3 Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze Chimiche 10 METODI FISICI IN CHIMICA ORGANICA 1o modulo (F64021) Crediti: 3 Docente: Prof.Umbero Piarulli E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze Chimiche 11 CHIMICA DELLE SOSTANZE BIOLOGICAMENTE ATTIVE (F64023) Crediti: 4 Docente: Prof.Giovanni Palmisano E-mail: [email protected] Acidi grassi. Trigliceridi. Perossidazione lipidica. Aniossidanti( tocoferoli, ascorbato). Biosintesi dell’acido arachidonico.Eicosanoidi(prostaglandine, trombossani, leucotrieni). Alcaloidi (da ornitina, tropanici, dalla tirosina, tetraidroisochinolinici, benzilisochinolinici, morfinani, bisbenzilisochinolici, fenetilisochinolinici). Alcaloidi indolici semplici. βCarboline. Alcalaloidi bisindolici( VBL, VCR). Alcaloidi della China. Alcaloidi pirrolochinolinici. Alcaloidi ergolinici. Alcaloidi purinici. Terpeni. Biogenesi dei terpeni. Squalene. Lanosterolo. Meccanismo di ciclizzazione dello squalene-ossido. Carotenoidi. Colesterolo. Acidi biliari. Steroidi ( mineralcorticoidi, glicocorticoidi. , androgeni e progestinici). β-Lattami( penicilline, cefalosporine). Inibitori della β-lattamasi. 12 TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RICICLO DEI MATERIALI (F64008) Crediti: 4 Docente: Prof.Giulia Bollini 253 Vedi insegnamento “Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti” attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze Ambientali. 13 CHIMICA TEORICA (F64010) Crediti: 6 Docente: Prof.Gabriele Morosi E-mail: [email protected] Obiettivi della chimica teorica. L'Hamiltoniano: Hamiltoniano classico, Hamiltoniano nel sistema di laboratorio e Hamiltoniano interno. L'approssimazione di Born-Oppenheimer. Le superfici di energia potenziale. Effetti JahnTeller e Renner-Teller. Correzioni diabatiche. La correlazione elettronica. Il metodo interazione di configurazioni. I metodi Coupled Cluster. I metodi MC-SCF e UHF. La matrice densita'. La teoria del Funzionale della densita'. Teoria della perturbazione Moller-Plesset Il metodo del legame di valenza. Il metodo dell'accoppiamento di spin. Le strutture covalenti. L'approssimazione dell'accoppiamento perfetto. Gli orbitali ibridi. Le strutture ioniche e gli orbitali polarizzati. I metodi Monte Carlo quantistici. Testi consigliati Simons – NicholsQuantum mechanics in chemistry A. Szabo, N.S. Ostlund Modern quantum chemistry : Introduction to advanced electronic structure theory. 14 SPETTROSCOPIA MOLECOLARE (F64024) Crediti: 6 Docente: Prof.Gabriele Morosi E-mail: [email protected] La radiazione elettromagnetica e la sua interazione con la materia. Assorbimento ed emissione di radiazione. Ampiezza della linea, effetti che portano al suo allargamento e loro rimozione. Spettroscopia rotazionale. Molecole lineari, rotore simmetrico, rotore sferico e rotore asimmetrico. Spettroscopia Raman rotazionale. Determinazione della struttura molecolare a partire dalle constanti rotazionali. Spettroscopia vibrazionale. Spettri vibrazionali di molecole biatomiche. Molecole poliatomiche: potenzialearmonico e coordinate normali. Anarmonicità. Spettri infrarossi e Raman. Spettroscopia elettronica. Spettri atomici e classificazione degli stati atomici. Spettri delle molecole biatomiche e stati elettronici. Struttura vibrazionale e rotazionale. Molecole poliatomiche e stati elettronici. Cromofori. Struttura vibrazionale e rotazionale. Spettroscopia fotoelettronica. Processi di ionizzazione e teorema di Koopmans. Spettroscopie UPS, XPS ed Auger. EXAFS. Lasers e spettroscopia laser. Trattazione generale dei lasers ed esempi di lasers. Uso dei lasers in spettroscopia: spettroscopie Raman, spettroscopie a molti fotoni, transitori ottici coerenti. Femtochimica. 254 Bibliografia: Modern Spectroscopy - 3rd edition - J. Michael Hollas John Wiley & Sons. 15 CHIMICA ORGANICA APPLICATA (F64026) Crediti: 6 Docente: Prof.Tiziana Benincori E-mail: [email protected] Reazioni di protezione di gruppi funzionali. Protezione di doppi legami olefinici, di tripli legami acetilenici, di gruppi tiolici, ossidrilici e amminici, di gruppi carbossilici e carbonilici. Reazioni di riduzione. Idrogenazione catalitica; riduzione con idruri metallici; riduzione con metalli alcalini; riduzione di composti carbonilici e dei derivati degli acidi carbossilici. Rottura riduttiva di legami carbonioeteroatomo. Reazioni di ossidazione. Ossidazione di alcoli ed aldeidi con metalli di transizione e altri ossidanti; conversioni di alcheni in epossidi e dioli vicinali; ossidazione allilica. Ossidazione di eteroatomi. Interconversioni di gruppi funzionali per sostituzione nucleofila. Trasformazione di alcoli in agenti alchilanti (esteri solfonici, alogenuri). Introduzione di gruppi funzionali per sostituzione nucleofila al carbonio saturo (nitrili, azidi, alchilazione di ammine e ammidi, nucleofili ossigenati, solforati e del fosforo). Scissione nucleofila dei legami carbonio-ossigeno in eteri ed esteri. Reagenti per l’acilazione: preparazione di esteri e di ammidi. Per ogni capitolo verranno svolti esercizi esemplificativi delle metodologie sintetiche descritte. Bibliografia F. A. Carey e R. J. Sundberg, Advanced Organic Synthesis, Part B: Reactions and Synthesis. 16 SINTESI E TECNICHE SPECIALI ORGANICHE (F64017) Crediti: 6 Docente: Prof.Umberto Piarulli E-mail: [email protected] Carbanioni e loro equivalenti sintetici. Enoli, enolati, enoleteri. Alchilazione di composti carbonilici, esteri, ammidi, nitrili, enammine. Acilazione di carbanioni. Reazione di Michael. Inversione di reattività al carbonile. Condensazione aldolica, di Knoevenagel, di Claisen, di Stobbe, di Perkin, benzoinica. Reazione di Mannich. Ilidi di zolfo. Ilidi di fosforo. Reazione di Darzens. Formazione ed alchilazione di dianioni. Sintesi stereoselettive. Classificazione ed esempi. Ausiliari chirali. Addizione nucleofila al carbonile: regola di Cram e sua evoluzione. Diastereoselezione semplice e facciale. Stereochimica della condensazione aldolica sotto controllo cinetico e termodinamico. Sintesi enantioselettive. Cenni sulla doppia stereodifferenziazione. Preparazione, proprietà e reattività di composti organometallici. Composti organometallici di zinco, rame, cadmio e mercurio. Composti organometallici degli elementi di transizione. Formazione di legami C-C mediata da composti di boro, silicio e stagno. 255 Analisi retrosintetica e strategia di sintesi. Per ogni capitolo verranno svolti esercizi esemplificativi delle metodologie sintetiche descritte. Bibliografia F.A. Carey e R.J. Sundberg, Advanced Organic Synthesis, Part B: Reactions and Synthesis. 17 RADIOCHIMICA (F64013) Crediti: 3 Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia E-mail: [email protected] Lo scopo del corso è quello di introdurre lo studente ai principi base della radiochimica e della chimica nucleare, quali i modi di decadimento radioattivo, stabilità e struttura nucleare, sintesi e usi dei radioisotopi. In particolare: Struttura nucleare, stabilità, decadimento e reazioni nucleari. Meccanismi e modelli delle reazioni nucleari. Misura della radioattività. Interazione radiazione-materia. Effetti chimici e biologici delle radiazioni. Radionuclidi: metodi di produzione, purificazione ed impieghi. Chimica degli isotopi: metodi chimici di arricchimento isotopico. Marcatura isotopica. Applicazioni. 18 LABORATORIO DI CHIMICA STRUTTURALE (F64014) Crediti: 3 Docente: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] Richiami di Teoria della Diffrazione; Sintesi di Patterson; Risoluzione ed Affinamento Strutturale da Dati da Cristallo Singolo; Analisi Strutturale Comparata ed Utilizzo di Banche Dati Cristallografiche; Diffrazione da Polveri: Teoria e Strumentazione; Analisi Qualitativa delle Fasi; Analisi Quantitativa; Indicizzazione da Spettri di Polvere; Metodo di Rietveld. Il corso prevederà diverse lezioni teoriche e circa 25-30 ore di esercitazioni sperimentali e computazionali. Testi consigliati: "Fundamentals of Crystallography”, C.Giacovazzo et al., Ed. International Union of Crystallography and Oxford University Press, 768 pg. (completo di CD-ROM) - non tradotto. "Crystal Structure Analysis: A Primer", J.P.Glusker & K.N.Trueblood, Oxford University Press, 220 pg. - non tradotto. 19 CHIMICA DELLO STATO SOLIDO (F64025) Crediti: 3 Il corso avrà carattere monografico e si baserà su materiale didattico preparato del docente. 256 La scelta del tema delle lezioni verrà concordato con gli studenti, possibilmente con il dovuto anticipo sull'inizio del corso, anche al fine di personalizzare le scelte, tenendo conto, ove possibile, gli interessi degli stessi. Il corso può essere seguito indistintamente al IV o V anno (I o II anno della Laurea Specialistica), e non prevede particolari propedeuticità (diverse dai crediti già acquisiti del triennio). Ci si avvarrà comunque di libri pubblicati unicamente in lingua inglese, che gli studenti dovranno saper maneggiare con fluidità e competenza. Dato che gli argomenti trattati potranno spaziare dalla chimica inorganica a quella organica e supramolecolare, il corso è adatto a studenti di diversa estrazione, che però abbiano interesse nell'ambito della comprensione delle relazioni struttura-proprietà (fisiche, magnetiche, termiche, spettroscopiche, etc.). Il corso prevederà unicamente lezioni in aula per circa 24 ore. Insegnamenti complementari consigliati: * Strutturistica Chimica (I e II modulo) * Chimica dei Composti di Coordinazione (I e II modulo) * Laboratorio di Chimica Strutturale 20 LABORATORIO DI SINTESI ORGANICA (F64016) Crediti: 4 Docente: Prof.Andrea Penoni E-mail: [email protected] Ciclo di lezioni teoriche Problemi di sicurezza nel laboratorio di chimica organica Richiami sull’utilizzo di alcune tecniche spettroscopiche (UV, IR, NMR, MS) applicate alla chimica organica. Selettività in sintesi organica: chemoselettività, regioselettività, stereoselettività (diastereoselezione ed enantioselezione). Concetto di economia dell’atomo. Impiego di gruppi protettivi in sintesi organica. Protezione e deprotezione dei differenti gruppi funzionali. Sintesi e retrosintesi: l’approccio all’impiego di disconnessioni, interconversione di gruppi funzionali, sintoni e molecole obiettivo. Ricerca bibliografica e metodologie di ricerca bibliografica on-line (Beilstein Commander, Sci-Finder Scholar, Ovid, Reaccs e ISI Chemistry Server). Esercitazioni di laboratorio Esecuzione individuale da parte dello studente di reazioni di sintesi che prevedono percorsi multi-stepche portano alla formazione di prodotti ad alto valore aggiunto a partire d reagenti di uso comune e di facile reperibilità. Studio da parte dello studente dei prodotti ottenuti, che dovranno essere esaminati per via spettroscopica. Sequenze di sintesi basate su reazioni multi-step. Libro di testo: J. Clayden, N. Greeves, S. Warren, P. WothersOrganic ChemistryOxford University Press Testi consigliati per la consultazione: R. O. C. Norman, J. M. Coxon Principles of Organic Synthesis, 3rd Edition Kluwer Academic Publishers, Dordrecht 257 B. S. Furniss, A. J. Hannaford, P. W. G. Smith, A. R. Tatchell VOGEL'S - Textbook of Practical Organic Chemistry - Fifth Edition Longman Scientific & Technical M. B. Smith Organic Synthesis - Second Edition Mc Graw Hill S. Warren Organic Synthesis: The Disconnection Approach John Wiley & Sons S. Warren Workbook for Organic Synthesis: The Disconnection Approach John Wiley & Sons S. Warren Solution Manual to Organic Chemistry Oxford University Press L. F. Tietze, Th. Eicher Reactions and Syntheses in the Organic Chemistry Laboratory University Science Books 21 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANOMETALLICA (F64030) Crediti: 4 Docente: Prof.Stefano Tollari E-mail: [email protected] Sintesi e reattività di composti di organo cobalto ( Cosalen e suo assorbimento di ossigeno).Composti di organo palladio con diversi leganti fosfinici, alchenici a nitrilici.Somma ossidativa a composti di organo ferro. Sintesi e caratteristiche di complessi di diazoto. Reazioni di carbonilazione catalizzate da dicobalto ottacarbonile. 22 CHIMICA ANALITICA AMBIENTALE (F64018) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Pozzi E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Chimica dell’ambiente con laboratorio (Modulo A)”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze ambientali (v.o.) 23 LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICA AMBIENTALE (F64019) Crediti: 3 Docente: Prof.Carlo Dossi E-mail: [email protected] 258 Vedi insegnamento “Chimica dell’ambiente con laboratorio (Modulo B)”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze ambientali (v.o.) 24 METODI FISICI IN CHIMICA INORGANICA (F64011) Crediti: 6 Docente: Prof.Angelo Maspero E-mail: [email protected] Il corso ha come obiettivo quello di illustrare i più comuni metodi fisici impiegati nella chimica inorganica per la caratterizzazione spettroscopica dei composti molecolari contenenti metalli di transizione. Teoria, metodi di misura, interpretazione di dati sperimentali ed alcune considerazioni pratiche sono adeguatamente illustrate. Contenuti Teoria dei gruppi: Gruppi di simmetria, simmetria molecolare, rappresentazioni riducibili e irriducibili, tabelle dei caratteri, applicazione della teoria dei gruppi alla spettroscopia IR e Raman, orbitali molecolari, strutturaelettronica e spettri degli ioni dei metalli di transizione. Magnetismo Diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo, equazioni fondamentali del magnetismo molecolare, equazione di Van Vleck, legge di Curie, superparamagnetismo, stati di spin, metodi di misura e applicazioni. Risonanza magnetica nucleare Risonanza magnetica multinucleare, NMR dinamico, principi di base della risonanza magnetica nucleare allo stato solido e NMR di molecole paramagnetiche contenenti metalli di transizione. Bibliografia rd Chemical Applications of Group Theory, F. A. Cotton, 3 ed., Wiley-Interscience, nd 1990. Physical Methods for Chemists, R. S. Drago, 2 ed., Saunders, 1992. 25 CATALISI (F64028) Crediti: 3 Docente: Prof.Stefano Tollari E-mail: [email protected] Introduzione alla catalisi metallorganica. . Formazione di legami C-N, C-O e C-S. Reazioni di idroformilazione .Processo Monsanto.Reazione di water-gas shift. Reazione di idrocianazione. Reazioni di metatesi 259 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE CHIMICHE INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Catalisi Numero programma 25 Chemiometria 01 Chimica analitica ambientale 22 Chimica analitica superiore 05 Chimica dei composti di coordinazione I modulo 09 Chimica delle macromolecole 04 Chimica delle sostanze biologicamente attive 11 Chimica dello stato solido 19 Chimica inorganica superiore 06 Chimica fisica computazionale 03 Chimica organica applicata 15 Chimica organica superiore 08 Chimica teorica 13 Complementi di fisica 07 Laboratorio di chimica analitica ambientale 23 Laboratorio di chimica organometallica 21 Laboratorio di chimica strutturale 18 Laboratorio di sintesi organica 20 Metodi fisici in chimica inorganica 24 Metodi fisici in chimica organica I modulo 10 Nanomateriali 02 Radiochimica 17 Sintesi e tecniche speciali organiche 16 Spettroscopia molecolare 14 Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali 12 260 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero. Programma Ardizzoia Gian Attilio 09,17 Benincori Tiziana 15 Benza Vincenzo 07 Bollini Giulia 12 Corongiu Giorgina 03 Di Silvestro Giuseppe 04 Dossi Carlo 23 Giussani Barbara 01 Masciocchi Norberto 18 Maspero Angelo 24 Monticelli Damiano 05 Morosi Gabriele 13,14 Palmisano Giovanni 11 Penoni Andrea 20 Piarulli Umberto 10,16 Pozzi Andrea 22 Recchia Sandro 05 Sisti Massimo 08 Tabacchi Gloria 02 Tollari Stefano 06,21,25 Zecchi Gaetano 08 261 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como Corso di Laurea Specialistica in Fisica Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del Corso. Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea Specialistica in Fisica di durata biennale appartenente alla Classe delle Lauree Specialistiche in Fisica n° 20/S. Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il Corso di Laurea Specialistica in Fisica è strutturato con il principale fine di assicurare allo studente una elevata padronanza di metodi e contenuti scientifici avanzati e di adeguate conoscenze professionali, e la capacità di svolgere ruoli di piena responsabilità nella ricerca, nello sviluppo di tecnologie innovative, nella progettazione e gestione di strumentazione complessa. Sono individuati percorsi volti al - completamento della formazione dello studente nel campo della Fisica della materia , sia a livello teorico che sperimentale nell’ambito dell'ottica moderna della fisica della materia condensata, della dinamica dei sistemi non lineari e dell'informazione quantistica. Attenzione sarà anche rivolta agli aspetti applicativi nel campo dell'ottica classica e quantistica e dell’elettronica; - al completamento della formazione dello studente nel campo della Fisica nucleare, delle particelle elementari e delle interazioni fondamentali, sia a livello teorico che sperimentale. Si approfondiranno anche gli aspetti applicativi legati allo sviluppo di tecniche innovative per la rivelazione di particelle e studi di deboli contaminazioni radioattive; - all’approfondimento delle conoscenze di Astrofisica e cosmologia, considerando gli aspetti sia osservativi che teorici di tali discipline. Verranno delineati percorsi formativi che riguardano l’astrofisica stellare e degli oggetti compatti, l’astrofisica della galassia e delle sorgenti extragalattiche e la cosmologia. - all’approfondimento della formazione dello studente nel campo della Trattazione teorica dei fenomeni fisici con l'ausilio di adeguati strumenti matematici e computazionali. Verranno individuati diversi percorsi che includono la fisica dei sistemi dinamici, la meccanica quantistica, la meccanica statistica di equilibrio, la teoria quantistica dei campi e la fisica della gravitazione. 262 Accesso al Corso di Laurea L’accesso al corso presuppone il possesso di un diploma di Laurea di primo livello nell’ambito della classe n. 25 (Scienze e tecnologie fisiche) o di un titolo di studio universitario equipollente. Il riconoscimento dei pregressi 180 crediti formativi è integrale se conseguiti nell’ambito della Laurea di primo livello in Fisica attivata presso questa Università. L’accesso al corso da parte di coloro che hanno conseguito una diversa Laurea di primo livello della classe n. 25 (presso altre Università) può comportare eventuali debiti formativi. Agli immatricolati che abbiano conseguito la laurea di primo livello in Fisica presso questa Università vengono riconosciuti i 180 crediti come riportati in tabella: Ordinamento didattico per l’accesso senza debiti formativi Settore scientificoCrediti disciplinare MAT/03-MAT/05 18 INF/01 6 FIS/01-FIS/07 42 FIS/02 24 FIS/03-FIS/04 40 CHIM/03 6 MAT/05-MAT/07 12 Attività opzionali a scelta 11 Altre attività 10 Lingua inglese 3 Prova finale 8 Totale 180 Tipologia di attività formativa A A B B B C C D F E E Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Articolazione del corso di studio Il conseguimento del diploma di Laurea Specialistica comporta l’acquisizione di ulteriori 120 crediti formativi ripartiti tra il primo e il secondo anno come illustrato nell’ordinamento didattico sotto riportato. Il corso di laurea è strutturato in quattro distinti curricula: Fisica Generale, Fisica Medica,Fisica delle particelle elementari, Ottica. Ordinamento didattico I ANNO Insegnamenti Integrativi a scelta Caratterizzanti a scelta Totale crediti Crediti 12 42 54 Tipologia di attività formativa Interdisciplinarità ed applicazioni (C3) Caratterizzanti di sede II ANNO Insegnamenti Opzionale a scelta Prova finale Totale crediti Crediti 6 60 66 Tipologia di attività formativa A scelta dello studente (D) 263 Per tutti i quattro curricula attivati, i crediti C3 (interdisciplinarità ed applicazioni) possono essere acquisiti con il superamento delle prove di esame relative a corsi scelti tra quelli indicati in Tabella A. Lo studente potrà ottenere i 6 crediti D (opzionale a scelta) superando l’esame di corsi attivati in questo Corso di Laurea o in altri Corsi di Laurea, previa approvazione del piano degli studi da parte del CCD. I crediti relativi ai corsi caratterizzanti di sede possono essere ottenuti secondo le seguenti modalità, distinte per ogni curriculum: Per il curriculum di Fisica Generale, lo studente dovrà scegliere due coppie di corsi tra quelli indicati in Tabella B (per un totale di 24 crediti) ed un ulteriore corso di laboratorio a scelta tra Laboratorio di Fisica IV e Laboratorio di Fisica V, attivati nella Laurea di primo livello. I rimanenti crediti potranno essere acquisiti scegliendo 2 corsi tra quelli indicati nelle tabelle B,C e D. Per il curriculum di Fisica Medica lo studente dovrà seguire i corsi indicati in Tabella D e il corso di Laboratorio di Fisica per un totale di 24 crediti. Altri 12 crediti potranno essere acquisiti scegliendo 2 corsi tra: Radioattività, Fisica ambientale, Fisica dei laser, Fisica dei rivelatori. I rimanenti 6 crediti potranno essere acquisiti scegliendo un corso tra quelli indicati nelle Tabelle B e C. Per il curriculum di Fisica delle particelle elementari, lo studente dovrà seguire i corsi di Fisica quantistica III, Fisica delle alte energie, Fenomenologia delle particelle elementari e Fisica astroparticellare per un totale di 24 crediti. Altri 12 crediti potranno essere acquistiti scegliendo 2 corsi tra: Fisica teorica, Fisica dei rivelatori, Radioattivita' e Laboratorio di fisica. I rimanenti 6 crediti potranno essere acquisiti scegliendo un corso tra quelli indicati nelle Tabelle B,C e D. Per il curriculum di Ottica, lo studente dovrà seguire i corsi di Ottica, Ottica non lineare, Fisica dei laser, Laboratorio di fisica, per un totale di 24 crediti. Altri 12 crediti potranno essere acquisiti scegliendo 2 corsi tra: Elettronica quantistica, Ottica quantistica, Fisica dei rivelatori, Teoria dell'informazione quantistica I, Teoria dell'informazione quantistica II. I rimanenti 6 crediti potranno essere acquisiti scegliendo un corso tra quelli indicati nelle Tabelle B,C e D. Qualora lo studente iscritto alla Laurea Specialistica in Fisica avesse già ottemperato nel corso della Laurea di primo livello, anche parzialmente, ai requisiti richiesti dal curriculum prescelto, potra' ottenere i crediti formativi necessari per il conseguimento della Laurea Specialistica scegliendo i corsi necessari tra quelli indicati nelle Tabelle A, B, C o D previa approvazione del piano degli studi da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico. 264 TABELLA A Insegnamenti Elettronica I Optoelettronica Metodi geometrici per la Fisica I Metodi geometrici per la Fisica II Analisi numerica I Analisi numerica II Analisi numerica III Metodi di approssimazione I Metodi di approssimazione II Metodi matematici e metodi numerici nelle Scienze applicate I Metodi matematici e metodi numerici nelle Scienze applicate II Equazioni differenziali della Fisica matematica Equazioni differenziali della Fisica matematica II Fisica matematica Probabilità I Probabilità II Statistica I Statistica II Analisi di Fourier Analisi funzionale Economia matematica Chimica fisica computazionale Spettroscopia molecolare Chimica teorica Nanomateriali Principi molecolari dell’elettronica Radiochimica Strutturistica chimica I Strutturistica chimica II Settori scientificodisciplinari ING-INF/01 ING-INF/01 MAT/07 Crediti Tipologia di attività formativa 6 6 6 C3 C3 C3 MAT/07 6 C3 MAT/08 MAT/08 MAT/08 MAT/08 MAT/08 MAT/07 6 6 6 6 6 6 C3 C3 C3 C3 C3 C3 MAT/08 6 C3 MAT/07 6 C3 MAT/07 6 C3 MAT/07 MAT/06 MAT/06 MAT/06 MAT/06 MAT/05 MAT/05 SECS-S/06 CHIM/02 6 6 6 6 6 6 6 6 7 C3 C3 C3 C3 C3 C3 C3 C3 C3 CHIM/02 CHIM/02 CHIM/02 CHIM/02 6 6 3 3 C3 C3 C3 C3 CHIM/03 CHIM/03 CHIM/03 3 3 3 C3 C3 C3 265 TABELLA B Insegnamenti Fisica quantistica III Fisica teorica Relatività I Relatività II Meccanica statistica I Meccanica statistica II Fisica dello stato solido I Fisica dello stato solido II Ottica Ottica non lineare Fenomenologia delle particelle elementari Fisica delle alte energie Astrofisica I Astrofisica II Settori scientificodisciplinari FIS/02 FIS/02 FIS/02 FIS/02 FIS/02 FIS/02 FIS/03 FIS/03 FIS/03 FIS/03 FIS/04 Crediti Tipologia di attività formativa 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede 6 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Crediti Tipologia di attività formativa 6 6 6 6 6 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede FIS/02 6 Caratterizzante di sede FIS/03 FIS/03 FIS/03 FIS/03 6 6 6 6 Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede Caratterizzante di sede FIS/05 6 Caratterizzante di sede FIS/04 FIS/05 FIS/05 TABELLA C Insegnamenti Laboratorio di Fisica Fisica dei rivelatori Radioattività Fisica delle astroparticelle Fisica ambientale Fisica dei sistemi dinamici Teoria dell’informazione quantistica I Teoria dell’informazione quantistica II Fisica dei laser Elettronica quantistica Ottica quantistica Teoria dei sistemi a molti corpi Cosmologia 266 Settori scientificodisciplinari FIS/01 FIS/01 FIS/07 FIS/04 FIS/07 FIS/02 FIS/02 TABELLA D Insegnamenti Elementi di dosimetria e radioprotezione Basi fisiche dell’imaging diagnostico Basi fisiche della radioterapia Settori scientificodisciplinari FIS/07 Crediti Tipologia di attività formativa 6 Caratterizzante di sede FIS/07 6 Caratterizzante di sede FIS/07 6 Caratterizzante di sede Propedeuticita' I corsi denominati I sono propedeutici ai corsi denominati II. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all'acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all'impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione delle ore tra attività didattica assistita ed attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratorio: attività assistita lezioni esercitazioni, laboratorio 8 11 attività personale 17 14 Totale ore 25 25 Esami L'acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’ esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Piani di studio individuali All'atto dell’iscrizione al primo anno, ogni studente dovrà presentare il proprio piano di studi con l’indicazione del curriculum e delle attività opzionali prescelte. Lo studente potra' modificare tale scelta presentando un nuovo piano degli studi negli anni successivi. Tesi di Laurea Per la preparazione della tesi di Laurea lo studente deve svolgere attività di ricerca, con il requisito dell’originalità, presso le strutture dell’Università dell'Insubria oppure presso un Ente pubblico o privato esterno all’Università dell’Insubria. La tesi di Laurea avrà durata non inferiore ai 10 mesi. Lo studente può iniziare il lavoro di tesi, previa autorizzazione del CCD, in ogni momento dell’anno accademico ma non prima di aver acquisito 210 crediti. Prova finale L'esame finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto sul tema sviluppato durante il lavoro di tesi. 267 Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) 268 IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 1 ELETTRONICA I (F72007) Crediti: 6 Docente: Prof.Michela Prest E-mail: [email protected] Il corso intende fornire le basi di elettronica analogica necessarie per partecipare alle attività di ricerca sperimentale; a tale scopo oltre alle lezioni frontali viene portato avanti un ciclo di esercitazioni in laboratorio con utilizzo di strumentazione controllata da computer. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Le basi dell'elettronica: Tensione, corrente, resistenza. Analisi delle reti lineari con i teoremi di Thevenin e Norton. Condensatori, induttori e analisi dei circuiti AC. Analisi della risposta col metodo dell'impedenza complessa e dei fasori. Integratori e derivatori approssimati. Diagrammi di Bode. Dispositivi a semiconduttore: Basi di Fisica dei semiconduttori. Diodo a giunzione, curva I-V e applicazioni dei diodi, circuiti rettificatori, clamping. Cenni ai LED e ai fotodiodi. Transistor: Semplice modello del transistor bipolare a giunzione come amplificatore di corrente. Circuiti fondamentali: emitter follower, common emitter. Modello di EbersMoll; amplificatore differenziale, circuiti push-pull; effetto Miller e circuiti atti a eliminarlo. Transistor a effetto di campo: Caratteristiche di JFET e MOSFET. Circuiti fodamentali: source follower, common drain. Confronto con analoghi circuiti realizzati con BJT. Realizzazione di sorgenti di corrente e interruttori analogici con i FET. Feedback e amplificatori operazionali: Introduzione al feedback. L'amplificatore operazionale e le ''regole d'oro''. Amplificatori invertenti e non invertenti. Sommatori. Follower e stabilità dell'amplificatore. Sorgenti di corrente. Analisi del comportamento reale degli amplificatori operazionali. Amplificatori logaritmici, peak detector e sample-and-hold. Integratori e derivatori. Circuiti a feedback positivo: Comparatori e trigger di Schmitt. Filtri attivi e oscillatori : Introduzione al design dei filtri attivi. Filtri passa-alto e passabasso con topologia Sallen-Key. Convertitori a impedenza negativa e giratori. Oscillatori a rilassamento. Analisi della risposta dei circuiti con la Trasformata di Laplace: Trasformata e antitrasformata delle funzioni più comuni. Analisi con poli e zeri di filtri del primo e secondo ordine. Criterio di stabilità. Analisi della risposta delle reti in regime transitorio e sinusoidale. Analisi di una catena di trattamento del segnale di rivelatori: preamplificatore di carica, shaper e sistemi di conteggio e analisi di ampiezza dell'impulso. Testi Consigliati P. Horowitz e W. Hill, The art of electronics, 2nd edition, Cambridge University Press, 1989 (ISBN 0-521-37095-7). Jacob Millman, Microelectronics, McGraw Hill, 1979 (ISBN 0-07-042327-X). 269 2 OPTOELETTRONICA (F72037) Crediti: 6 Docente: Prof.Daniele Faccio E-mail: [email protected] Il corso ha la finalità di introdurre lo studente ai concetti e ai principi di funzionamento dei dispositivi ottici utilizzati nelle telecomunicazioni ottiche. Verrà inoltre dedicata particolare attenzione ai dispostivi di nuova generazione e soprattutto alla nano-fotonica e ai cristalli fotonici. Ogni argomento verrà affrontato con esercizi al computer (programmazione in Matlab). Programma sintetico del corso: • Sisitemi di trasmissione ottica: storia, descrizione e definizioni • Equazioni di Maxwell • Guide d’onda nel modello dell’ottica geometrica • Equazione delle onde nelle guide dielettriche e modi di propagazione • Fibre ottiche, guide integrate a basso ed ad alto contrasto d’indice • Dispersione dei modi di guida • Teoria dei modi accoppiati • Propagazione matriciale per simulazioni ottiche • Filtri ottici: cavità Fabry-Perot, accoppiatori, interferometro di Mach-Zehnder integrato, micro-cavità • Modulatori elttro-ottici • Cenni ai Laser a semiconduttore • Cristalli fotonici: proprietà generali delle eq. di Maxwell, analogie con la meccanica quantistica, il teorema di Bloch, cristalli fotonici 1D (o reticoli di Bragg), 2D e 3D • Ottica nonlineare in fibra, in strutture ad alto contrasto d’indice e nei cristalli fotonici. 3 METODI GEOMETRICI PER LA FISICA I (F72053) Crediti: 6 Docente: Prof.Sergio Cacciatori E-mail: [email protected] Nel presente corso verranno considerati alcuni strumenti della geometria contemporanea che trovano applicazione nella fisica matematica e nella fisica teorica. Le applicazioni alla fisica potranno essere variate o ampliate a seconda delle esigenze degli studenti. Varietà differenziali e fibrati vettoriali. Breve introduzione alle varietà riemanniane reali, varietà con bordo. Spazio tangente in un punto e fibrato tangente. Fibrati vettoriali. Campi vettoriali e flussi. Fibrati tensoriali, fibrato cotangente, campi tensoriali. Derivata esterna e derivata di Lie. Algebra di Lie dei campi vettoriali. Cenni di calcolo integrale sulle varietà. Applicazioni alla meccanica classica. Spazio delle fasi come fibrato cotangente. Struttura simplettica ed equazioni di Hamilton. Trasformazioni canoniche. Costanti del moto. Introduzione alla teoria dei gruppi di Lie. Gruppi di Lie: proprietà principali. Campi vettoriali invarianti. Algebra di Lie associata al 270 gruppo. La mappa esponenziale. Algebre di Lie semisemplici e classificazione di Cartan. I diagrammi di Dynkin. Rappresentazioni (cenni). Bibliografia -W. Thirring, Classical Mathematical Physics: Dynamical Systems and Field Theories, Springer -Appunti distribuiti a lezione. 4 METODI GEOMETRICI PER LA FISICA II (F72054) Crediti: 6 Docente: Prof.Sergio Cacciatori E-mail: [email protected] Connessioni su fibrati principali e teorie di Gauge. Campi classici e rappresentazioni. Fibrati principali e fibrati vettoriali associati; connessioni sui fibrati principali e curvatura. Trasformazioni di gauge, le equazioni di Yang-Mills e di Maxwell. Esempi di fibrati non banali in teorie di Yang-Mills. Geometria di Spin ed elettroni. Algebra di Clifford, rappresentazioni di spin e le ”matrici ”. L’operatore di Dirac, e i fermioni. Particelle di spin 12 e l’equazione di Dirac. Breve introduzione alla geometria del modello standard. A seconda della disponibilità di tempo il corso potrà essere integrato con un breve argomento monografico di approfondimento. Bibliografia -W. Thirring, Classical Mathematical Physics: Dynamical Systems and Field Theories, Springer -B. Dubrovin, S. Novikov, A. Fomenko, Geometria contemporanea, Volume II, MIR. -Appunti distribuiti a lezione. 5 ANALISI NUMERICA I (F72073) Crediti: 6 Docente: Prof.Marco Donatelli E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 6 ANALISI NUMERICA II (F72074) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail:[email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 271 7 ANALISI NUMERICA III (F72075) Crediti: 6 Docente: Prof.Marco Donatelli E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 8 METODI DI APPROSSIMAZIONE I (F72063) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica. 9 METODI DI APPROSSIMAZIONE II (F72064) Crediti: Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica. 10 METODI MATEMATICI APPLICATE I (F72065) Crediti: 6 Docente: Prof. Andrea Pennati E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica. 11 METODI MATEMATICI APPLICATE II (F72066) Crediti: 6 E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica. 12 EQUAZIONI DIFFERENZIALI DELLA FISICA MATEMATICA (F72067) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 13 FISICA MATEMATICA (F72055) Crediti: 6 Docente: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Fisica matematica (modulo A)+ Fisica matematica (modulo B) attivati presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 272 14 PROBABILITA’ I (F72069) Crediti: 6 Docente: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Probabilità I (modulo A)+ Probabilità I (modulo B) attivati presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 15 PROBABILITA’ II (F72070) Crediti: 6 Docente: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 16 STATISTICA I (F72056) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Martinelli E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 17 STATISTICA II (F72057) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Martinelli E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 18 ANALISI DI FOURIER (F72072) Crediti: 6 Docente: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica. 19 ANALISI FUNZIONALE (F72071) Crediti: 6 Docente: Prof.Alberto Setti E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica. 20 ECONOMIA MATEMATICA (F72040) Crediti: 6 Docente: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] 273 Vedi insegnamento “Economia matematica I” attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 21 CHIMICA FISICA COMPUTAZIONALE (F72076) Crediti: 7 Docente: Prof.Giorgina Corongiu E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 22 SPETTROSCOPIA MOLECOLARE (F72058) Crediti: 6 Docente: Prof.Gabriele Morosi E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 23 CHIMICA TEORICA (F72059) Crediti: 6 Docente: Prof.Gabriele Morosi E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 24 NANOMATERIALI (F72060) Crediti: 3 Docente: Prof.Gloria Tabacchi E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Chimica industriale. 25 PRINCIPI MOLECOLARI DELL’ELETTRONICA (F72061) Crediti: 3 Docente: Prof.Gloria Tabacchi E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze chimiche. 26 RADIOCHIMICA (F72062) Crediti: 3 Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia E-mail: [email protected] 274 Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze chimiche. 27 STRUTTURISTICA CHIMICA I (F72077) E II (F72078) Crediti: 3 per ciascun modulo Docente: Prof.Norberto Masciocchi E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze chimiche. 28 FISICA QUANTISTICA III (F72005) Crediti: 6 Docente: Prof.Philip Ratcliffe E-mail: [email protected] Lo scopo del corso è quello di completare gli studi della meccanica quantistica non relativistica portati avanti nei moduli I e II. Si arriva, inoltre, ad un primo ma abbastanza approfondito contatto con la meccanica quantistica relativistica e le sue applicazioni più semplici. Indice: Evoluzione temporale quantistica; Richiami delle “pictures Schrödinger”, Heisenberg, Interazione; Propagatore e integrale di Feynman; Potenziali e trasformazioni di gauge; Composizione di momenti angolari coefficienti Clebsch-Gordan teorema Wigner-Eckart; Simmetrie discrete in meccanica quantistica P, T (con cenni a C); Perturbazioni dipendenti dal tempo; Teoria della diffusione; Meccanica quantistica relativistica equazioni di Klein-Gordon, Dirac; sezione d'urto di Mott. Bibliografia J.J. Sakurai, "Meccanica Quantistica Moderna" (Zanichelli, 1990) Bjorken & Drell, "Relativistic Quantum Mechanics" (McGraw-Hill, 1965) Testi supplementari Bailin & Love, "Introduction to Gauge Field Theory" (IoP, 1993) Itzykson & Zuber "Quantum Field Theory" (McGraw-Hill, 1985) L.I. Schiff, "Quantum Mechanics" (McGraw-Hill, 1968) 29 FISICA TEORICA (F72006) Crediti: 6 Docente: Prof. PhilipRatcliffe E-mail: [email protected] 275 Lo scopo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per affrontare i temi ove prevale l'utilizzo della teoria dei campi quantistici (quali la fisica delle particelle e la struttura della materia). Le tecniche presentate sono le più moderne (ad esempio, l'utilizzo dell'integrale di Feynman) e l'approccio è prevalentemente applicativo. Indice: Teoria dei campi classici; Teoria quantistica dei campi funzionale generatore W[J], per campo libero; funzioni di Green per campo libero; azione efficace; Ampiezze di Scattering in Meccanica Quantistica; in Teoria Quantistica dei Campi; 4 Regole di Feynman per φ ; 4 Rinormalizzazione di φ ; Teoria quantistica di gauge Regole di Feynman per QED (& QCD); Rinormalizzazione di QED(& QCD); Rottura spontanea delle simmetria. Bibliografia Bailin & Love, "Introduction to Gauge Field Theory" (IoP, 1993) Testi supplementari: Abers & Lee, "Gauge Theories", Phys. Rep. 9C (1973) 1 Bjorken & Drell, "Relativistic Quantum Fields" (McGraw-Hill, 1965) Itzykson & Zuber "Quantum Field Theory" (McGraw-Hill, 1985) 30 RELATIVITA’I (F72035)E II (F72015) Crediti: 6 per ciascun modulo Docente: Prof.Ugo Moschella E-mail: [email protected] Primo modulo (6 crediti) Elementi di geometria differenziale Varietà differenziabili. Spazio tangente e spazio cotangente. Tensori e campi tensoriali. Forme differenziali. Densità tensoriali. Derivata sterna. Derivata di Lie. Trasporto parallelo e derivata covariante. Tensore metrico. Varietà di Lorentz. Derivata covariante associata alla metrica. Simboli di Christoffel. Tensore di curvatura di Riemann. Equazione della deviazione geodetica. Isometrie e vettori di Killing. Il formalismo delle tetradi. Complementi di relatività ristretta 1 Il tensore metrico di Minkowski. Trasformazioni di Lorentz e gruppo di Poincarè. Algebra e analisi tensoriale nello spazio-tempo di Minkowski. Dinamica relativistica delle particelle. Campi classici e formalismo Lagrangiano. Teorema di Noether. Correnti e leggi di conservazione. Tensore energia-momento. Momento angolare totale e momento angolare interno (spin). Teorie di gauge. Elettrodinamica. Fluidodinamica relativistica. Fluidi relativistici perfetti. Fluidi relativistici imperfetti. Teoria della gravitazione (relatività generale) Equivalenza tra gravità e inerzia. Sistemi di riferimento localmente inerziali. Il principio di equivalenza in forma debole e forte. Forze gravitazionali. Particelle e fotoni in caduta libera: geodetiche di tipo tempo e geodetiche nulle. Il limite Newtoniano. Lo spostamento spettrale 276 gravitazionale. Il principio di covarianza generale come espressione del principio di equivalenza. Meccanica, elettrodinamica e fluidodinamica in presenza di un campo gravitazionale. Le equazioni di campo di Einstein. Problema di Cauchy e condizioni al contorno. Simmetrie di gauge locali. Energia, momento lineare e momento angolare di un sistema gravitante isolato. Secondo modulo (6 crediti) Applicazioni della relatività generale La soluzione di Schwarzschild ed il teorema di Birkhoff. Equazioni del moto in un campo di Schwarzschild. Costanti del moto. Deflessione e ritardo delle onde elettromagnetiche in un campo gravitazionale. Precessione del perielio dei pianeti. Lenti gravitazionali. Natura della superficie al raggio gravitazionale: orizzonte e il concetto di buco nero. Spaziotempo di Rindler e coordinate di Kruskal. Le equazioni relativistiche di Tolman-OppenheimerVolkov della struttura stellare. La soluzione di Schwarschild interna per configurazioni a densità costante. Il collasso gravitazionale di una sfera di polvere. L'approssimazione postNewtoniana. Il campo gravitomagnetico. Il fenomeno del trascinamento inerziale. Precessione geodetica (effetto de Sitter) e precessione iperfina (effetto Lense-Thirring) di un giroscopio orbitante. Campi gravitazionali assisimmetrici. Buchi neri ruotanti e la soluzione di Kerr. Le equazioni di campo in approssimazione lineare. Il gauge armonico. Onde gravitazionali. Tensore di polarizzazione. Elicità. Approssimazione di quadrupolo. Rivelazione della radiazione gravitazionale. Antenne quadrupolari risonanti. Rivelatori a interferometria laser. Le pulsar binarie. Il principio cosmologico e la metrica di RobertsonWalker. Il red shift e l'espansione dell'universo. La legge di Hubble e il parametro di decelerazione. Le equazioni cosmologiche di Friedmann e il modello standard del big bang. Cenni sulla storia evolutiva dell'universo. La radiazione cosmica di fondo. Il problema della materia oscura. Complementi di relatività ristretta 2 Elementi di teoria dei gruppi di Lie. Teoria delle rappresentazioni unitarie ed irriducibili del gruppo di Lorentz e del gruppo di Poincarè. Interpretazione fisica: massa e spin. Bibliografia S. Weinberg: Gravitation and Cosmology, John Wiley, 1972. L.D. Landau, E.M. Lifshitz: The Classical Theory of Fields. R. Adler, M. Bazin, M. Schiffer, Introduction to General Relativity, Mc-Graw Hill, 1975. B.F. Schutz: A First Course in General Relativity, Cambridge University Press, 1985. G. Borner: The Early Universe, III edizione riveduta e corretta, Springer Verlag, 1993. M. Wald: General Relativity, The University of Chicago Press., 1984. A.P. Lightman, W.H. Press, P.H. Price, S.A. Teukolski: Problem Book in Relativity and Gravitation, Princeton University Press, 1975. S.W. Hawking, G.F.R. Ellis: The Large Scale Structure of Space-Time, Cambridge University Press, 1973. C.W. Misner, K.S. Thorne, J.A. Wheeler: Gravitation, Freeman, 1973. H. Stephani: General Relativity, The University of Chicago Press, 1984. H.C. Ohanian: Gravitation and Spacetime, W.W. Norton, 1976. F. Lucchin: Introduzione alla Cosmologia, Zanichelli, 1990. L.P. Hughston, K.P. Tod: An Introduction to General Relativity, Cambridge University 277 Press, 1990. F. De Felice, C.J.S. Clark: Relativity on Curved Manifolds. Cambridge University Press, 1990. I. Ciufolini, J.A. Wheeler: Gravitation and Inertia. Princeton University Press, 1995. W. Thirring, A Course in Mathematical Physics, Vol I, - Classical Dynamical Systems Vol. II Classical Fields, Springer Verlag. 1980. 31 MECCANICA STATISTICA I (F72013) E II (F72014) Docente: Prof.Roberto Artuso E-mail: [email protected] Primo modulo (6 crediti) Richiami di termodinamica: La descrizione termodinamica e i principi fondamentali. Termodinamica delle transizioni di fase, l'equazione di Van der Waals e la teoria di Landau, esponenti critici. Il problema dell'approccio all'equilibrio: Insiemi di Gibbs, equazione di Liouville. Sistemi ergodici e mixing. Sistemi dinamici astratti e gerarchie di proprietà ergodiche (mappa logistica, shift di Bernoulli, la mappa del fornaio, automorfismi lineari sul toro bidimensionale). Il teorema di Kolmogorov Arnold e Moser. Il problema della transizione al caos. Meccanica statistica classica: Insiemi classici, legame con la termodinamica. Il gas perfetto e il paradosso di Gibbs. Equivalenza tra insiemi, limite termodinamico, fluttuazioni e transizioni di fase. Meccanica statistica quantistica: Matrici densità. Sistemi di particelle identiche. Il gas di Fermi ideale. Il gas di Bose ideale. Metodi approssimati: Limite classico della funzione di partizione. Espansione del viriale classica. Il secondo coefficiente del viriale: confronto tra modelli teorici di potenziali e dati sperimentali. Secondo modulo (6 crediti) Superfluidità: Caratteristiche della transizione di fase superfluida per l'elio 4. Modello a due fluidi, calcolo della densità della componente superfluida. Equazione di Schroedinger per bosoni nel formalismo della seconda quantizzazione. Gas di bosoni debolmente interagente, parte fononica delle relazioni di dispersione. Il modello di Ising: Definizione del modello, equivalenza con altri modelli. Approssimazioni di Bragg-Williams e Bethe-Peierls. Soluzione esatta nel caso unidimensionale: matrici di trasferimento. Esistenza della transizione di fase nel caso bidimensionale: argomento di Peierls. Fenomeni critici: Ipotesi di scala. Gruppo di rinormalizzazione nello spazio reale. Punti fissi, direzioni rilevanti, scaling e esponenti critici. Esempio di calcolo approssimato di esponenti critici: il modello di Ising su reticolo triangolare. 32 FISICA DELLO STATO SOLIDO I (F72041) Crediti: 6 Docente: Prof.Alberto Parola 278 E-mail: [email protected] 1) Teoria di Drude-Sommerfeld per il trasporto in solidi. Tempo di rilassamento, conducibilita' elettrica, costante dielettrica e frequenza di plasma. Elettroni non interagenti in un campo magnetico: livelli di Landau. 2) Reticoli cristallini. Vettori primitivi, cella unitaria. Reticoli di Bravais e strutture cristalline. Reticolo reciproco e zone di Brillouin. Indici di Miller. Scattering di raggi X, descrizione di Bragg e di von Laue. 3) Livelli elettronici in potenziali periodici: proprieta' generali. Teorema di Bloch, bande elettroniche, momento cristallino e velocita' di gruppo. Singolarita' di van Hove. Potenziali deboli: teoria perturbativa. Metodo tight binding. 4) Teoria semiclassica della dinamica elettronica. Elettroni e buche. Pacchetti d'onda di elettroni di Bloch in un campo esterno elettrostatico e magnetostatico. Massa efficace. Effetto de Haas-van Alphen. Alcuni esempi di struttura a bande. 5) Classificazione dei solidi ed energie di coesione in cristalli molecolari (potenziale Lennard-Jones), ionici (costanti di Madelung), covalenti e in metalli. 6) Teoria del cristallo armonico classico e quantistico. Esempi monodimensionali (con o senza base) e tridimensionali, branche ottiche e acustiche. Fononi e calore specifico in cristalli. Diffusione di neutroni da cristalli: conservazione del momento cristallino e processi di scattering a zero e un fonone. 7) Proprieta' ottiche dei solidi. Teoria macroscopica: indice di rifrazione complesso, coefficiente di riflessione e di assorbimento. Relazioni di Kramers-Kroenig, significato della parte reale e immaginaria dell'indice di rifrazione. Isolanti: polarizzabilita' atomica, relazione di Clausius-Mossotti. Modello semiclassico di emissione e assorbimento di radiazione da un atomo. Transizioni interbanda. Assorbimento di fotoni da parte del reticolo. 8) Cenni su: Interazione elettrone-elettrone. Screening. Teoria di Thomas-Fermi. Teorema di Hohenberg e Kohn, funzionale densita'. Effetti dinamici nella interazione elettrone--fonone in metalli. Testi consigliati N.W. Ashcroft, N.D. Mermin Solid state physics (testo base) J.M. Ziman Principles of the theory of solids (utile in particolare per il punto 7) 33 FISICA DELLO STATO SOLIDO II (F72042) Crediti: 6 Docente: Prof.Giancarlo Jug E-mail: [email protected] 1) Teoria della Superconduttivita'. Interazione elettrone-fonone, aspetti fenomenologici della superconduttivita', il modello dei 279 due fluidi. Teoria di Landau-Ginzburg, quantizzazione del flusso magnetico, reticolo di Abrikosov, effetti Josephson. Il problema di Cooper, formazione di coppie e verifiche sperimentali. Elementi di teoria della seconda quantizzazione, teoria semi-microscopica BCS della superconduttivita'. I superconduttori ad alta temperatura di transizione, cenni fenomenologici. Rassegna delle teorie correnti per il meccanismo microscopico. La fisica dei flussoni nei superconduttori ad alta Tc. 2) Teoria del Magnetismo nei Solidi. Origine microscopica del magnetismo, Hamiltoniana di Heisenberg, Hamiltoniana di Hubbard, modello di Anderson, doppio scambio. Diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo e antiferromagnetismo nei solidi, isolanti e metallici. Elementi della teoria delle transizioni di fase, fenomeni critici. 3) Teoria della Localizzazione, delle Eterostrutture e Nanostrutture. Localizzazione di Anderson nei metalli disordinati, teoria di scala della localizzazione di Anderson, localizzazione debole. Teoria dell'effetto Hall quantizzato, intero e (cenni) frazionario. I punti quantici, effetto Kondo, blocco coulombiano, applicazioni al 'quantum computing'. 4) Spintronica, Materiali innovativi. Tunneling della magnetizzazione nelle nanostrutture magnetiche, l'effetto spin-Hall quantistico. La magnetoresistenza colossale delle manganiti, teoria dei sistemi magnetici disordinati, teoria dei polaroni, rassegna delle teoria correnti per il meccanismo della magnetoresistenza colossale. Aspetti fenomenologici dei vetri, vicino alla transizione vetrosa e a basse temperature. Teoria dei vetri di spin, applicazione ai vetri strutturali. Teoria dei vetri dielettrici a bassa temperatura, effetto del campo magnetico, dispositivi per la rilevazione di basse temperature e bassi campi magnetici. Fisica dei bolometri criogenici per la rilevazione di particelle elementari. Testi consigliati N.W. Ashcroft, N.D. Mermin; Solid State Physics P.-G. de Gennes: Theory of Superconductivity in Metals and Alloys M. Jannsen, O. Viehweger, U. Fastenrath, J. Hajdu: Introduction to the Theory of the Integer Quantum Hall Effect R. Turton: The Quantum Dot: A Journey into the Future of Microelectronics Dispense e fotocopie distribuite dal docente. 34 OTTICA (F72009) Crediti: 6 Docente: Prof.Paolo Di Trapani E-mail: [email protected] Il corso presenta i principali fenomeni fisici connessi alla propagazione incoerente e coerente della luce ed alla sua interazione con la materia in regime di debole intesità. Esso illustra inoltre i principi fisici e tecnologici di diversi strumenti e componenti ottici oggi utilizzati per manipolare la luce, sia in laboratorio che nella vita di tutti i giorni. Il corso è di taglio fenomenologico ed è centrato sulla osservazione diretta dei fenomeni e degli strumenti in laboratorio. Gli argomenti trattati sono: 280 1) LA PROPAGAZIONE DELLA LUCE -Scattering di Rayleigh - Riflessione -Rifrazione - Il Principio di Fermat - L’approccio elettromagnetico - Riflessione totale - Proprietà ottiche dei metalli - Aspetti famigliari dell’interazione luce-materia 2) OTTICA GEOMETRICA - Elementi ottici (lenti, stop, specchi, prismi, fibre ottiche) - Sistemi ottici (zoom, telescopi, microscopi) - Lenti spesse e sistemi di lenti - Ray tracing - Aberrazioni (cromatiche e monocromatiche) 3) POLARIZZAZIONE -Luce polarizzata - Polarizzatori - Dicroismo -Birifrangenza -Scattering e polarizzazione -Angolo di Brewster - Lamine a mezz’onda e quarto d’onda - Polarizzatori circolari - Polarizzazione luce policromatica -Modulatori ottici e cristalli liquidi 4) INTERFERENZA -Condizioni per l’interferenza - Interferometria (a separazione del fronte d’onda e dell’ampiezza) - Localizzazione e tipologia delle frange d’interferenza - Interferenza di fasci multipli - Applicazioni tecniche dell’interferenza 5) DIFFRAZIONE - Diffrazione alla Fraunhofer - Diffrazione alla Fresnel - Teoria scalare della diffrazione (Kirchoff) 6) OTTICA DI FOURIER - Trasformata di Fourier -Applicazioni ottiche 7) COERENZA -Visibilità - Funzione di mutua coerenza e grado di coerenza - Coerenza e interferometria Bibliografia: OPTICS (fourth edition). Autore: Eugene Hecht. Edito da: Addison Wesley, International Edition. ISBN 0-321-18878-0 281 35 OTTICA NON LINEARE (F72010) Crediti: 6 Docente: Prof.Alessandra Andreoni E-mail: [email protected] Ottica non-lineare: concetti introduttivi. Espansione in serie di P(E). Non-linearità del secondo e terzo ordine. Non-linearità del secondo ordine: generazione di seconda armonica (“SH, second harmonic”), rettificazione, effetto elettro-ottico. “Three-wave mixing” in mezzi non dispersivi ed isotropi. “Manley-Rowe relations”. Soluzioni analitiche dell’equazione di Helmotz: generazione di SH, amplificazione parametrica, “difference-frequency generation”. Evoluzione di un pacchetto d’onde. Dispersione e “chirp” della frequenza. Complementi di ottica lineare: fibre ottiche, olografia. Effetti non-lineari in fibra. Proprietà olografiche delle interazioni a tre onde. Soluzioni analitiche per il guadagno/amplificazione in generazione ed amplificazione parametrica. Non-linearità del terzo ordine: effetto Kerr ottico, generazione di terza armonica, solitoni spaziali. “Four-wave mixing”, chirp e sua compensazione, solitoni temporali. In relazione agli interessi di ricerca in Ottica Non-lineare del gruppo della Prof.ssa Andreoni ed alla richiesta di svolgere tesi sperimentali nel gruppo da parte degli studenti della Laurea Specialistica e del Dottorato di Ricerca in Fisica, il corso comprenderà argomenti specialistici che, per l’anno accademico 2006/2007, verteranno su nuove applicazioni di Ottica non-lineare e su tematiche di Ottica Quantistica di grande attualità. Saranno pertanto inclusi nel programma del modulo: Richiami di quantizzazione del campo elettromagnetico. Statistica dei fotoni. “Beam-splitter” quantistico. Stati “squeezed”. Hamiltoniana di interazioni parametriche. Esperimenti critici su stati quantistici. Metodi di misura della non-classicità degli stati. Stati “tri-gemellari”. Bibliografia: Guang S. He, Song H. Liu “Physics of Nonlinear Optics” World Scientific ISBN 9810233191. B.E.A. Saleh, M.C. Teich “Fundamentals of Photonics” John Wiley & Sons ISBN 0-47183965-5. C. Rulliere (Ed.) “Femtosecond Laser Pulses” Springer ISBN 3-540-63663-3. O. Svelto “Principle of Lasers” Plenum Press ISBN 0-306-45748-2. integrati da dispense redatte dal docente e dai suoi collaboratori. 36 FENOMENOLOGIA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI (F72043) Crediti: 6 282 Docente: Prof.Philip Ratcliffe E-mail: [email protected] • • • • • Simmetrie Discrete o violazione di parità nell'interazione debole o formulazione V–A delle correnti deboli o teoria di Cabibbo o meccanismo GIM e la matrice CKM. o violazione di CP nel Modello Standard Fisica Adronica o teoria di Gell-Mann - SU(3) o interazione forte e QCD o macchine ep e DIS o il modello a quark-partoni di Feynman o libertà asintotica Le “Nuove” Particelle o raggi cosmici e le prime scoperte – o macchine e+e o scoperta dei quark c e b ed il leptone τ o macchine pp̄ o scoperta dei bosoni W± e Z0 ed il quark t Il Modello Standard o forze e particelle fondamentali o rottura spontanea delle simmetrie (Higgs) o fisica dei mesoni B o misure di violazione di CP o decadimento del protone Oltre il Modelle Standard o problematiche generiche o oscillazione e mixing dei neutrini o GUT o SuSy o oltre le 4 dimensioni Testi consigliati D. Perkins, “Introduction to High Energy Physics” (CUP, 2000). F. Halzen & A. Martin, “Quarks and Leptons” (Wiley, 1984). Povh et al., “Particles and Nuclei” (Springer, 1995) 37 FISICA DELLE ALTE ENERGIE (F72044) Crediti: 6 Docente:Prof.Massimo Caccia E-mail: [email protected] Il corso si propone di illustrare, per esempi, metodologie e risultati conseguiti dalla Fisica Sperimentale delle Particelle Elementari utilizzando acceleratori di particelle. Il corso complementa gli altri insegnamenti del curriculum in Fisica Nucleare e Subnucleare e presuppone da parte degli studenti la conoscenza delle nozioni di base delle tecniche di 283 rivelazione di particelle e dei modelli/teorie alla base della nostra conoscenza del mondo subnucleare. Nel corso dell'a.a. 2006-2007, le lezioni si focalizzeranno sugli esperimenti che hanno condotto allo sviluppo ed alla verifica sperimentale dle modello elettrodebole, a partire dal modello di Fermi allo Standard Model. Per ogni generazione di esperimenti, verranno considerati il contesto storico e la conoscenza pre-esistente, la definizione delle condizioni sperimentali, l'apparato sperimentale stesso, i principali risultati conseguiti e lo sviluppo teorico/fenomenologico che ne e' conseguito. Possibili libri di testo - I.S. Hughes, Elementary Particles, CAmbridge UNIversity Press - Peter Renton, Electroweak INteractions, CAmbrdge University Press - articoli di letteratura originali 38 ASTROFISICA I (F72026) E II (F72027) Crediti: 6 Docente: Prof.Aldo Treves E-mail: [email protected] I Modulo (6 crediti) Sole: distanza, luminosità, temperatura, massa. Distanza dalle stelle. Sistemi binari e determinazione della massa. Colore. Diagramma H. R. Classificazione spettrale (cenni). Teoria del corpo nero: Equazione del trasporto radioattivo. Formule di Larmor e Lienard. Bremsstrahlung. Sincrotrone. Effetto Compton. Effetto fotoelettrico. Equazioni di Saha. Equilibrio idrostatico: Trasporto radioattivo e convettivo. Ciclo p,p. Ciclo del carbonio. Modelli stellari. Modello solare. ZAMS. Evoluzione stellare (cenni). Collasso gravitazionale ed esplosione di Supernovae (cenni). Gas degenere non relativistico e relativistico: Massa di Chandrasekhar. Nane bianche. Stelle dineutroni. II Modulo (6 crediti) Pulsar: Scoperta. Misura di dispersione e distanza. P, dP/dt, braking index. Spettro. Associazione con i resti di supernova. Formule di Deutsch. Modelli di Goldreich e Julian, Pacini e Rees. Statistica delle pulsar. Pulsar in sistemi binari. PSR 1913+ 16, effetti di relatività generale. Astronomia X: Nascita e metodi dell’astronomia X. Binarie X. Pulsatori X. Teoria dell’accrescimento: caso sferico (Bondi 1952), caso discoidale (Shakura e Sunyaev, 1972), campo magnetico (raggio di Alfven). Candidati buchi neri. Formazione ed evoluzione delle sorgenti X binarie. 39 LABORATORIO DI FISICA (F72011) Crediti: 6 Docente: Prof.Paolo Di Trapani E-mail: [email protected] 284 Il corso prevede lo svolgimento di attività sperimentali presso alcuni dei laboratori di ricerca attivi presso il dipartimento di fisica e matematica dell’Università dell’Insubria a Como, e presso l’Ospedale Sant’Anna. Gli studenti che parteciperanno al corso potranno scegliere di essere inseriti in uno dei cinque laboratori sotto descritti. I programmi prevedono attività formative in stretta connessione alla ricerca in corso presso i suddetti laboratori. 1) Laboratorio: ULTRAFAST NONLINEAR OPTICS Prof. Daniele Faccio, Dr. Ottavia Jedrkiewics, prof. Paolo Di Trapani www.vino-stella.eu (in preparazione) [email protected], [email protected], [email protected] Il laboratorio “Ultrafast Nonlinear Optics (UNO)” è dedicato allo studia di interazioni radiazione-materia ultraveloci. Esso è equipaggiato con due sorgenti laser a femtosecondo, accordabili in lunghezza d’onda, e della diagnostica per la caratterizzazione spaziotemporale e spettrale dei fasci. Nel laboratorio si studia in particolare la propagazione di impulsi laser di alta potenza in mezzi nonlineari, al fine di comprenderne la naturale tendenza a trasformarsi spontaneamente in stati stazionari localizzati tipo “particella”(cioè non-diffrattivi e non-dispersivi). La ricerca comprende inoltre lo studio di possibili applicazioni della focalizzazione spontanea della luce in diversi ed importanti ambiti della fisica moderna, quali la scrittura di guide d'onda, la generazione di armoniche fino ai raggi X, la creazione di stati spazio-temporali correlati a livello quantistico di rilievo per la crittografia quantistica, etc. 2) Laboratori: “OPTO-ELETTRONICA AI PICOSECONDI” e “LASER” Prof. Alessandra Androni, dr. Maria Mondani [email protected], [email protected] La prof. Andreoni ed i suoi collaboratori mettono a disposizione esperimenti di ottica che si svolgono nel laboratorio “Opto-elettronica a picosecondi” e nel laboratorio “Laser”, entrambi al III piano dello stabile di Via Valleggio. Gli esperimenti sono i seguenti: - TOF (Time Of Flight) con laser e rivelatori a picosecondi: caratterizzazione di mezzi otticamente diffondenti tramite misure di distribuzione dei tempi di volo dei fotoni. Rivelazione della frazione di fotoni balistici emergenti dai campioni diffondenti: il contenuto di fotoni balistici nel fascio emergente dal campione diffondente dipende in modo critico dalle discontinuità presenti nel materiale e può quindi essere utilizzato come metodo di imaging a scopo diagnostico. - SPETTROSCOPIA OTTICA con misure di assorbimento e di fluorescenza risolta in tempo con eccitazione laser: applicazione allo studio del legame di fluorofori aventi potenziali effetti terapeutici con sequenze di DNA e proteine. Studi di dinamiche molecolari di interesse biomedico. - MISURA DELLA STATISTICA DEL NUMERO DI FOTONI di campi classici e quantistici in regime di alta intensita'. Caratterizzazione della coerenza temporale delle sorgenti (laser e sorgenti parametriche) tramite misura diretta dell'intensita'. - CORRELAZIONI in intensita' di campi ottici classici e quantistici bi- e/o multipartiti. Applicazioni alla crittografia di immagini per una trasmissione “sicura” di dati ottici. 285 3) Laboratorio: LIGHT SCATTERING Prof. Fabio Ferri http://scienze-como.uninsubria.it/ferri/lab/light_scattering_laboratory.html [email protected] Il corso prevede l'esecuzione di un esperimento tra i seguenti: caratterizzazione delle proprieta’ di coerenza spazio-temporale di una radiazione in campo vicino e lontano, con applicazioni nel campo della velocimetria, della correlazione di fotoni, e del ghost imaging. utilizzo di tecniche di diffusione a basso angolo e turbidimetria per lo studio di fenomeni di aggregazione colloidale e/o formazione di gel polimerici. sviluppo di un sistema di analisi 3D per la caratterizzazione della struttura e della morfologia di gel di fibrina. 4) Laboratorio: FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE Prof. Michela Prest [email protected] Programma Richiamo delle nozioni fondamentali di interazione radiazione-materia Elettronica di acquisizione dati: standard NIM, CAMAC e VME Implementazione delle diverse misure: conteggi, energia, tempo e misure in coincidenza. Sistemi di trigger e misure di efficienza. Rivelatori a gas: caratteristiche, contatori Geiger e proporzionali; misure con i rivelatori a gas: 2. Plateau di un contatore Geiger 3. Spettro di sorgenti X con contatore proporzionale 4. Misure di XRF con contatore proporzionale 5. Lifetime degli stati nucleari del Fe-57 Rivelatori a scintillazione organici e inorganici; rivelatori Cherenkov; fotomoltiplicatori, fibre ottiche scintillanti e a spostamento d'onda; misure con fotomoltiplicatori e scintillatori: 1. Caratterizzazione di un rivelatore Cherenkov ad acqua 2. Spettri di sorgenti gamma con rivelatori a NaI 3. Correlazioni gamma-gamma 4. Misure di raggi cosmici con contatori organici e inorganici Rivelatori a stato solido: caratteristiche e applicazioni; misure con i rivelatori a stato solido: 1. Spettri X di bassa energia 2. Misure di XRF con rivelatori al silicio 3. Spettroscopia alfa con rivelatori al silicio 4. Misure di sorgenti e raggi cosmici con rivelatori a microstrip Come progetto finale, diversi tipi di rivelatori potranno essere combinati. 5) Laboratorio: FISICA MEDICA Prof. Angelo Monti [email protected] 286 PROGRAMMA Richiamo delle nozioni fondamentali di interazione radiazione-materia Concetti base di dosimetria e presentazione dei diversi rivelatori per misure dosimetriche (camere a ionizzazione, rivelatori a stato solido, dosimetri a termoluminescenza) Caratteristiche dei rivelatori tradizionali e digitali per la radiografia. Principi di funzionamento dei tubi a raggi X. Misure con i tubi a raggi X clinici: 1. Misure di attenuazione con camera a ionizzazione 2. Misure di dose in profondità con TLD - Principi di base della medicina nucleare; tecniche di rivelazione dei raggi gamma; cenni sui principali radioisotopi per medicina nucleare. Misure con raggi gamma: 1. Spettri di radionuclidi con contatore NaI 2. Spettri di radionuclidi con contatore al Germanio La CT: principi fisici e applicazioni. Tecniche combinate MRI/PET e CT/PET. Tecniche di imaging con metodi non ionizzanti: la MRI e gli ultrasuoni. La radioterapia con adroni, elettroni e fotoni: brachiterapia e terapia con fasci esterni; gli acceleratori lineari per radioterapia. Tecniche di portal imaging. Misure presso l'acceleratore dell'Ospedale Sant'Anna: Misure di dose in profondità con TLD e camera a ionizzazione Dosimetria neutronica con TLD a Litio-6 e Litio-7 Misure di attivazione neutronica 40 FISICA DEI RIVELATORI (F72012) Crediti: 6 Docente: Prof.Michela Prest E-mail: [email protected] Lo scopo del corso è quello di presentare allo studente le problematiche relative alle misure di quantità tipiche della fisica nucleare e subnucleare come momento, energia, tempi di volo, identificazione di particelle e loro interazione con la materia. A tale proposito verranno introdotte le diverse tipologie di rivelatori, dai principi di funzionamento fino alle modalità di acquisizione e trattamento dei dati. Il corso si articola pertanto nelle seguenti fasi: 1. Introduzione alla fisica dei rivelatori: • Interazione radiazione-materia per particelle cariche, fotoni X e gamma e neutroni; • Misure di fisica nucleare: momento, energia, identificazione di particelle. 2. Gli elementi dei sistemi per la fisica nucleare e subnucleare: • Rivelatori a ionizzazione; • Rivelatori a scintillazione e fotomoltiplicatori; • Rivelatori a semiconduttore; • Elettronica di lettura e trattamento del segnale; • Sistemi di acquisizione dati con interfacciamento al calcolatore. 3. Esperienze sui singoli rivelatori e costruzione di un sistema per misure di raggi cosmici: • Introduzione all'elettronica NIM per il condizionamento del segnale; • Presentazione di un sistema CAMAC per l'acquisizione dei dati; • Caratterizzazione di uno scintillatore plastico e a cristallo di CsI, misure spettroscopiche e di interazione dei raggi gamma con la materia; • Caratterizzazione di un rivelatore a microstrip di silicio e analisi dei dati di raggi 287 • cosmici di un telescopio di rivelatori al silicio; Costruzione di un sistema integrato di rivelatori al silicio, a scintillatore plastico e a cristallo di NaI per la misura simultanea di direzione, energia e tempo di volo dei raggi cosmici. Bibliografia • W. R. Leo, Tecniques for Nuclear and particle Physics Experiments, SpringerVerlag, Berlin, 1994 (ISBN 0-387-57280-5). • G. F. Knoll, Radiation detection and measurements, 3rd ed, New York, Wiley, New York, 2000 (ISBN 0-471-07338-5). • K. Kleinknecht, Detectors for particle radiation, 2nd ed, Cambridge Univ. Press, Cambridge, 1998 (ISBN 0521648548). 41 RADIOATTIVITA’(F72045) Crediti: 6 1) LA RADIOATTIVITA’ Introduzione La scoperta della radioattività, la tavola periodica e la tavola dei nuclidi, concetti di isotopo, isotono, isobaro, radio-isotopo Il decadimento radioattivo Decadimento alpha, decadimento beta, doppio decadimento beta, cattura elettronica, raggi gamma, definizione di vita media, legge del decadimento radioattivo, unità di misura, equilibrio secolare Tipi di radioattività Radioattività naturale: - radionuclidi primordiali, le catene naturali dell’238U, 235U, 232Th, rottura equilibrio secolare -radionuclidi cosmogenici, raggi cosmici primari e secondari, 3H, 7Be, 14C Serie artificiale del 237Np La radioattività nella vita di tutti i giorni Tipici contenuti di radionuclidi nei cibi, nelle rocce, in atmosfera Agenzie internazionali che si occupano di radioattività Esercizi sul decadimento radioattivo 2) CENNI DI INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA Interazione delle particelle cariche pesanti Come avviene l’interazione, stopping power, range delle particelle cariche pesanti, straggling Interazione degli elettroni veloci Perdita di energia nella materia, assorbimento degli elettroni mono-energetici, assorbimento delle particelle beta Interazione dei raggi gamma Effetto fotoelettrico, effetto Compton, produzione di coppie, libero cammino medio Interazione dei neutroni Generalità dell’interazione, neutroni lenti e veloci, sezione d’urto per neutroni e libero cammino medio 3) PRINCIPI DI RADIOPROTEZIONE 288 Introduzione Le radiazioni ionizzanti, LET, perché le radiazioni ionizzanti sono pericolose Definizioni ed unità di misura Dose assorbita, dose equivalente, dose equivalente efficace, dose equivalente impegnata, unità di misura Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Curva di sopravvivenza cellulare, lesioni da radiazioni (contaminazione esterna ed interna), danni da radiazione e radicali liberi, effetti delle radiazioni: danni somatici (effetti deterministici ed effetti stocastici), danni genetici, esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti La radioprotezione I principi della radioprotezione (giustificazione della pratica, ottimizzazione della protezione, limitazione delle dosi individuali), la normativa italiana (DL.vo 230/95, 187/00, 241/00) Cenni di radioprotezione dell’ambiente Filosofia ambientale (antropocentrismo forte, antropocentrismo debole, biocentrismo), principi per la radioprotezione ambientale Sorgenti orfane Concetto, pericoli, normativa italiana ed europea 4) I RIVELATORI DI RADIAZIONE Caratteristiche di un rivelatore Sensibilità, responso del rivelatore, risoluzione energetica, risposta temporale, tempo morto e metodi di calcolo, efficienza Rivelatori a ionizzazione Caratteristiche, principi di funzionamento Gli scintillatori Principi di funzionamento, scintillatori organici ed inorganici, il fotomoltiplicatore Rivelatori a semiconduttore Struttura a bande dei solidi cristallini, caratteristiche semiconduttori, drogaggio, giunzione p-n, giunzione p-i-n, rivelatori al Ge e Si Criteri per la scelta di un rivelatore 5) APPLICAZIONI DELLE RADIAZIONI Applicazioni industriali Traccianti radioattivi, radiografie e tecniche di gauging, NAA, radiografie a neutroni, batterie nucleari, sterilizzazione Applicazioni mediche Tecniche di imaging, tecniche terapeutiche Applicazioni scientifiche Esempi di applicazioni dei vari radionuclidi in moltissimi campi, cenni di struttura dell’atmosfera, applicazioni del 7Be, la datazione radiometrica, metodo del carbonio radioattivo 6) IL RADON Introduzione Scoperta del Rn, caratteristiche chimiche del Rn, isotopi del Rn Meccanismi di emanazione e potere emanante Scoperta della pericolosità del Rn Motivi della pericolosità del Rn 289 Inalazione di particolato e figli del Rn, fattore moltiplicativo di rischio per i fumatori, definizione di EEC e WL, fattore di equilibrio Radon outdoor Sorgenti, tipici andamenti delle concentrazioni, profilo in atmosfera Radon indoor Sorgenti (suolo, materiali da costruzione, acqua), meccanismi di accumulo del Rn nei luoghi chiusi, effetto camino, interventi di prevenzione e risanamento delle abitazioni Rivelazione del Rn Generalità sulle particella alpha, metodologie di misura del Rn, metodi attivi e passivi, metodi accumulativi, il problema del Thoron, rivelatori a traccia, alpha-card, dosimetri a termoluminescenza, elettreti, ROAC, camere a ionizzazione ed elettrometri, rivelatori a stato solido, celle di scintillazione, Il Rn e la legge Il Rn negli ambienti di lavoro (D.L.vo 241/00) Il Rn nelle abitazioni – normativa europea Il Rn emanato da materiale edilizio, indice di attività Il Rn nelle acque Campagne di misura del Rn Come si conduce una campagna di misura sul Rn, requisiti dei laboratori di misura, campagna nazionale dell’ENEA, campagna regionale ARPA Lombardia, misure nel comasco Modello BEIR VI 7) RIVELATORI HPGe E SPETTROMETRIA GAMMA Importanza della spettrometria gamma I rivelatori HPGe Principi di funzionamento, interazione della radiazione con il cristallo, catena elettronica Spettro gamma Struttura tipica, fotopicco, distribuzione Compton, picco retrodiffusione, picchi di fuga, picchi somma Analisi spettro gamma Calibrazione canale-energia, calcolo efficienza energetica, calcolo attività, calcolo MDA e DL, analisi completa di uno spettro Tecniche di misure di bassa radioattività Problema della radioattività ambientale, caratteristiche di un buon materiale schermante, panoramica sui materiali schermanti (piombo, ferro, rame OFHC, mercurio), considerazione per la scelta di una buona schermatura Il Rn Radioattività intrinseca del rivelatore Radiazione cosmica Segnali di disturbo legati alla lettura del segnale Il Laboratorio Sotterraneo del Baradello Caratteristiche sito, caratteristiche rivelatore e confronto con altri siti di misura, importanza del laboratorio, rete CELLAR Esercizi sull’attenuazione della radiazione nei diversi materiali 8) L’ENERGIA NUCLEARE La fissione nucleare 290 Breve storia della scoperta della fissione nucleare, modello a goccia, formula di Weizsaecker per la massa, barriera di fissione, fissione spontanea, fissione indotta, potere calorico della fissione, reazione a catena, arricchimento dell’uranio I reattori nucleari Elementi fondamentali costituenti tutti i reattori nucleari, principio generale di funzionamento di un reattore nucleare, reattori PWR, reattori BWR, reattori HWR, reattori auto-fertilizzanti, reattori a grafite, ciclo del combustibile nucleare, avvelenamento da Xenon Energia nucleare e sicurezza Fonti di pericolo nell’impiego dell’energia nucleare, pericoli radiologici, sistemi di sicurezza dei reattori La situazione del nucleare in Italia Referendum del 1987, centrali in disuso 9) L’EVENTO CHERNOBYL Il disastro Difetti della centrale nucleare di Chernobyl, errori umani che hanno portato al disastro, contaminazione, danni sanitari ed effetti biologici Impatto dell’evento Chernobyl in Lombardia motivi della contaminazione, principali radionuclidi rilasciati in seguito al passaggio della nube nelle varie matrici, durata della contaminazione, esposizione imputabile al passaggio della nube Libri di testo consigliati - “Practical application of radioactivity and nuclear radiations” – G.C. Lowental et P.L. Airey – Cambridge University Press - ISBN 0521 553059 - “Radioactivity, radionuclides,radiations” – J. Magill et J.Galy – Springer – ISBN 3540-21116-0 - “Environmental radioactivity” – M.Eisenbud et T.Gesell – Academic Press - “Tecniques for nuclear and particle physics experiments” – W.R.Leo – Springer Verlag – ISBN 3-540-57280-5 - “Radiation and radioactivity on earth and beyond” – I.G. Draganic – CRC Press – ISBN 0-8493-8675-6 42 FISICA DELLE ASTROPARTICELLE (F72046) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Giuliani E-mail:[email protected] Definizione di fisica astroparticellare e breve carrellata sugli argomenti corrispondenti: - radiazione cosmica di fondo a microonde e relazione con la fisica delle particelle - nucleosintesi del big bang -"messaggeri" di alta energia: fotoni, neutrini, onde gravitazionali - radiazione cosmica di particelle cariche - energia e materia oscura - oscillazioni e massa del neutrino Approfondimento di alcuni argomenti selezionati: -1) radiazione cosmica di particelle cariche - composizione e spettro energetico della radiazione cosmica interstellare - fondo gamma diffuso 291 - fondo di antiparticelle - la radiazione cosmica al livello della superficie terrestre - sull'origine della radiazione cosmica: meccanismi di accelerazione 2) onde gravitazionali - cenni alle onde gravitazionali in Relativita` Generale - natura quadrupolare delle onde gravitazionali - sorgenti di onde gravitazionali - rivelazione di onde gravitazionali: masse risonanti e interferometri 3) massa e natura del neutrino - implicazioni di una massa finita del neutrino: neutrino di Weyl, di Dirac, di Majorana - autostati di massa e di sapore, mixing - formalismo delle oscillazioni di sapore del neutrino - esperimenti sulle oscillazioni di neutrino e implicazioni sulla matrice di mixing e sulle masse - misure dirette di massa - il doppio decadimento beta 4) la questione della materia oscura - evidenze astrofisiche e cosmologiche - definizione di materia oscura calda e fredda - cenni alla supersimmetria e al neutralino come candidato alla composizione della materia oscura fredda (WIMP) - ricerca delle WIMPs: generalita` - esperimenti per la ricerca delle WIMPs All'inizio del corso verranno forniti articoli di rassegna sui vari argomenti che rappresenteranno la base bibliografica delle lezioni svolte. 43 FISICA AMBIENTALE (F72047) Crediti: 6 Docente: Prof.Mosè Visconti Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente alla acustica ambientale ed alla rilevazione di onde elettromagnetiche NON ionizzanti. I principi di Fisica delle radiazioni Ionizzanti e Radioprotezione sono invece trattati nel corso di Fisica Medica. Gli argomenti principali del corso possono così essere riassunti: Acustica ambientale: Definizione delle Grandezze Fisiche utilizzate in acustica Strumenti di misura utilizzati Metodologie di misura e normativa vigente Misure in ambiente abitativo Misure in ambiente esterno Valutazione dell'inquinamento acustico Valutazioni di impatto ambientale Cenni di modellistica e di acustica architettonica Radiazioni non ionizzanti: Modellizzazione di sorgenti di campo elettromagnetico ad alta e bassa frequenza Tecniche di analisi su sorgenti di onde in radiofrequenza Tecniche di analisi su sorgenti di radiazione ultravioletta Misure di potenza radiante su sorgenti laser Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti e normativa vigente. 44 FISICA DEI SISTEMI DINAMICI (F72016) 292 Crediti: 6 Docente: Prof.Giulio Casati E-mail: [email protected] La scoperta del cosiddetto caos deterministico è stata da molti considerata come la terza rivoluzione del secolo scorso dopo la relatività e la meccanica quantistica. In effetti una grande conquista della dinamica moderna è stato l'aver compreso che, a causa della non linearità, leggi o regole apparentemente semplici possono dar luogo ad un comportamento così complesso da apparire del tutto casuale e pertanto estremamente difficile da prevedere. La universalità di questo comportamento ha interessato diverse discipline che vanno dalla fisica alla matematica, dalla chimica alla biologia, dalla economia alla medicina ed alle scienze sociali. Scopo del corso è di introdurre le nozioni fondamentali per la comprensione di questo importante campo di ricerca che ha un alto valore interdisciplinare e di unificazione culturale. Dinamica delle equazioni differenziali Integrazione equazioni del secondo ordine. Dinamica nello spazio delle fasi. Analisi lineare di stabilità. Sistemi non autonomi. Dinamica Hamiltoniana Formulazione Lagrangiana ed Hamiltoniana. Trasformazioni canoniche. Variabili azione angolo. Sistemi integrabili. Teoria classica delle perturbazioni Teoria elementare delle perturbazioni. Teoria canonica delle perturbazioni. Teorema di Kolmogorov-Arnold -Moser. Transizione al caos nei sistemi Hamiltoniani Le superfici di sezione. Mappe area preserving. Teorema di Poincarè-Birkhoff. Punti omoclinici ed eteroclinici. Mappe caotiche. Caos determinismo e irreversibilità. I sistemi dissipativi Biforcazioni. Raddoppio del periodo. Gli attrattori strani. Frattali e dimensioni frattali. Caos e meccanica quantistica Quantizzazione semiclassica. Teoria statistica degli spettri. Teoria delle matrici aleatorie. Mappe quantistiche. Applicazione all'atomo di idrogeno in campi elettrici e magnetici e verifiche sperimentali. Equazioni di evoluzione non lineari L'equazione di Korteweg - De Vries. I solitoni. Bibliografia “Chaos and integrability in nonlinear dynamics” Michael Tabor, John Wiley, ISBN 0-471-82728-2. “Chaos in Dynamical Systems” E. Ott, Cambridge University press, ISBN 0-52101084-5. 45 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA I (F72048) Crediti: 6 Docente: Prof.Giulio Casati E-mail: [email protected] 293 In questi ultimi anni è emerso un nuovo ed estremamente fertile campo di ricerca che si colloca alla convergenza di due grandi linee di sviluppo scientifico del secolo scorso, la meccanica quantistica e la teoria della informazione: la teoria della informazione quantistica. L'informazione è immagazzinata, trasmessa ed elaborata attraverso mezzi fisici. L'impressionante sviluppo delle tecnologie quantistiche in alcuni laboratori del mondo negli ultimi dieci anni ha permesso di controllare e manipolare singole particelle quantistiche ed è ora possibile immagazzinare informazione in sistemi quantistici individuali. Lo scopo del corso è di introdurre i concetti fondamentali che stanno alla base di questo nuovo ed affascinante campo di ricerca. Il calcolatore classico La macchina di Turing classica. La macchina di Turing universale. Tesi di Church-Turing. Modello circuitale di calcolatore classico. Porte logiche universali. Cenni di teoria della complessità computazionale. Calcolo e dissipazione energetica. Il demone di Maxwell e il principio di Landauer. sico reversibile. Porte di Toffoli e Fredkin. Modello di calcolatore a palle di biliardo. Introduzione alla meccanica quantistica Introduzione alle idee fondamentali della meccanica quantistica. La crisi della sica classica. Il dualismo onda-particella e l'esperimento delle due fenditure di Young. Il principio di sovrapposizione. L'esperimento di Stern e Gerlach. Spazi vettoriali lineari di dimensione nita. I postulati della meccanica quantistica. Il principio di indeterminazione di Heisenberg. Sistemi composti e nonlocalit_a della meccanica quantistica. Le diÆcolt_a interpretative della meccanica quantistica e il paradosso di Einstein, Podolsky e Rosen. Le disuguaglianze di Bell. Il calcolatore quantistico Dal bit classico al qubit. Modello circuitale di calcolatore quantistico. Il qubit. La sfera di Bloch. Porte logiche ad un qubit. Porte logiche a due qubit e creazione di stati entangled. Porte logiche quantistiche universali. Errori unitari e stabilità del calcolo quantistico. Calcolo di funzioni logiche. Operazioni aritmetiche fondamentali. Oracoli quantistici e algoritmo di Deutsch. Algoritmo di Grover per la ricerca in una base di dati. Trasformata di Fourier. Ricerca di autovalori e autovettori. Trovare il periodo di una funzione. Fattorizzazione di interi e algoritmo di Shor. Comunicazione quantistica Crittografia classica. Il codice one-time-pad di Vernam. Codici a chiave pubblica: protocollo RSA. Proprietà della meccanica quantistica e trasmissione dell'informazione. Il teorema di no-cloning. Crittografia quantistica: metodi quantistici per la trasmissione sicura dell'informazione. Protocollo BB84. Uso di stati EPR: protocollo E91. Dense coding. Teletrasporto quantistico. Informazione quantistica L'entropia di Shannon come misura dell'informazione classica. Teorema di compressione del segnale di Shannon. La matrice densità. Entropia di Von Neumann ed informazione quantistica. Compressione del segnale quantistico. Informazione accessibile. Problemi attuali e prospettive future Prime realizzazioni sperimentali: ottica non lineare, elettrodinamica quantistica in cavità a singolo atomo, atomi freddi, risonanza magnetica nucleare. Il problema della decoerenza. Codici quantistici di correzione degli errori. Bibliografia 294 “Principles of quantum computation and Information”. Benenti, Casati, Strini, - World publishing-Singapore-2004-ISBN: 981-238-830-3 (Hard Cover) / 981-238-858-3 (Soft Cover). 46 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA II (F72049) Crediti: 6 Docente: Prof.Giuliano Benenti E-mail: [email protected] Programma del corso: 1) Informazione classica e quantistica. La matrice densita`. Matrice densita` per un singolo qubit: la sfera di Bloch. Sistemi composti. La decomposizione di Schmidt. Purificazione. Meccanica quantistica dei sistemi aperti: superoperatori e rappresentazione di Kraus. Misura della matrice densita` per un qubit. Misure generalizzate. Misure POVM. Entropia di Shannon. Compressione dell'informazione classica: teorema di Shannon. Entropia di Von Neumann. Compressione dell'informazione quantistica: teorema di Schumacher. Informazione accessibile: il limite di Holevo. Canali quantistici con memoria. Caratterizzazione dell' entanglement in stati puri: relazione tra entanglement ed entropia di Von Neumann. 2) Calcolo quantistico e decoerenza Modelli di decoerenza per un singolo qubit: bit flip, phase flip, bit-phase flip, canale di depolarizzazione, amplitude damping, phase damping, deentanglement. Misura dei parametri di decoerenza sulla sfera di Bloch. Master equation: derivazione e relazione con le operazioni quantistiche. Master equation per un sistema a due livelli. Il gatto di Schrodinger e il passaggio dalla meccanica quantistica alla meccanica classica. Teoria dei pointer states. Decoerenza e caos. Decoerenza e calcolo quantistico: stabilita` del calcolo quantistico in presenza di errori unitari e non unitari. 3) Codici di correzione degli errori quantistici Codici di correzione degli errori classici: codici lineari, il codice di Hamming, implementazione del codice classico a tre bit. Codici di correzione degli errori quantistici: metodo generale di correzione degli errori quantistici, il codice a tre qubit, il codice a nove qubit di Shor, il codice a cinque qubit. Sottospazi liberi da decoerenza e correzione passiva degli errori. Calcolo quantistico resiliente agli errori. Correzione degli errori e purificazione di copie EPR. L'effetto Zeno. 4) Prime implementazioni sperimentali Teletrasporto. Distribuzione di chiavi segrete quantistiche: implementazione dei protocolli B92 e E91. Elettrodinamica quantistica in cavita`: manipolazione di atomi e fotoni in una cavita`, osservazione delle oscillazioni di Rabi, generazione di stati entangled, realizzazione di porte logiche a due qubit. Il calcolatore quantistico a ioni freddi: realizzazione di porte logiche, generazione di stati entangled e realizzazione dell'algoritmo di Deutsch. Processori quantistici basati sulla risonanza magnetica nucleare: matrici densita` e calcolo quantistico a temperatura ambiente, realizzazione di algoritmi quantistici (Grover, trasformata di Fourier, Shor, baker's map). Calcolo quantistico con sistemi a stato solido: implementazione di porte logiche quantistiche in giunzioni Josephson. 47 FISICA DEI LASER (F72019) Crediti: 6 295 Docente: Prof.Franco Prati E-mail: [email protected] La teoria quantistica della radiazione. Coefficienti A e B di Einstein. Le rate equations. Laser a singolo modo. Eliminazione adiabatica delle variabili veloci. Il pompaggio ottico. Analisi di stabilità delle soluzioni stazionarie. Laser di classe A. Laser di classe B. Oscillazioni di rilassamento. Modulazione della pompa. Q-switching attivo. Laser con assorbitore saturabile. Q-switching passivo. Laser a molti modi. La cavità ottica. Allargamento di riga inomogeneo. Mode-locking. Testo consigliato: A.E. Siegman, “Lasers”, University Science Books, 1986 48 ELETTRONICA QUANTISTICA (F72020) Crediti: 6 Docente: Prof.Giovanna Tissoni E-mail: [email protected] Il corso intende fornire una preparazione di base nel campo della fisica dei laser e dei sistemi ottici nonlineari. Le equazioni di Maxwell. Deduzione della equazione delle onde in un materiale dielettrico. Il concetto di atomo a due livelli. Le equazioni di Bloch ottiche. Approssimazione di dipolo elettrico, di inviluppo lentamente variabile e di onda rotante. La nutazione di Rabi. Emissione spontanea ed allargamento di riga collisionale, allargamento Doppler. Il pompaggio. I termini irreversibili delle equazioni di Maxwell-Bloch. La forma completa delle equazioni di Maxwell-Bloch, la teoria semiclassica. Approssimazione di onda piana. Approssimazione lineare delle equazioni di Maxwell-Bloch. Coefficiente di assorbimento/guadagno. Parte reale e parte immaginaria della suscettibilità dielettrica. Indice di rifrazione. Allargamento di riga di potenza. Il fenomeno della saturazione. Teoria nonlineare dell’assorbimento e della amplificazione della radiazione. Le cavità ottiche ed i loro modi. Condizioni al contorno per una cavità ad anello. Trasmissione di una cavità vuota. Trasmissione di una cavità ad anello. Trasmissione di una cavità riempita da un mezzo a due livelli lineari. Mode pulling e mode pushing, mode splitting e connessione con il vacuum field Rabi splitting. Trasmissione di una cavità riempita di un mezzo nonlineare. La bistabilità ottica. Analogia con le transizioni di fase del primo ordine. I principi fisici del laser. Schemi di pompaggio ottico. Il mode pulling nel laser. Analogia con le transizioni di fase del secondo ordine. Un semplice modello fenomenologico per il laser. Il laser a semiconduttore. Stati coerenti del campo elettromagnetico e loro proprietà. Statistica dei fotoni per lo stato di equilibrio termico, per gli stati coerenti e per il laser sotto e sopra soglia. Coerenza del primo e del secondo tipo nei laser. 49 OTTICA QUANTISTICA (F72021) Crediti: 6 Docente: Prof.Luigi Lugiato E-mail: [email protected] 296 I Modulo Il corso intende fornire una preparazione di base nel campo dell’ottica quantistica, orientata ad acquisire i concetti chiave emersi nell’ultimo ventennio, quali gli stati non classici del campo elettromagnetico e l’entanglement quantistico, che sta alla base dei recenti sviluppi del campo. Richiami di meccanica quantistica. I sistemi macroscopici e le loro fluttuazioni. Rumore quantistico. La.meccanica statistica quantistica, operatore densità ed equazione di von Neumann. Quantizzazione del campo elettromagnetico, stati di Fock. Sistemi in interazione con un bagno termico. La master equation. Equazioni di Langevin quantistiche. Stati coerenti del campo elettromagnetico e loro proprietà. La rappresentazione P di Glauber, la rappresentazione W di Wigner e la rappresentazione Q di Husimi. Stati nonclassici del campo elettromagnetico, statistica dei fotoni, stati termici, stati coerenti e stati subpoissoniani. Stati “squeezed” di vuoto, stati “squeezed” brillanti e controllo del rumore quantistico. Stati quantistici “entangled”. Connessione tra stati “entangled” e stati “squeezed”. Il paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen. Generazione di stati nonclassici mediante oscillatori parametrici ed amplificatori parametrici. I “gatti di Schroedinger”. Bibliografia M.O.Scully and M.S.Zubairy, “Quantum Optics”, Cambridge 1997. 50 TEORIA DEI SISTEMI A MOLTI CORPI (F72023) Crediti: 6 Docente: Prof.Vincenzo Benza E-mail: [email protected] Seconda quantizzazione. Gas di elettroni. Fononi. Teoria di campo medio. Teoria della risposta lineare. Trasporto in sistemi mesoscopici. Funzioni di Green. Equazioni del moto. Funzioni di Green a temperatura finita. Diagrammi di Feynman in presenza di campi esterni. Sistemi interagenti. Gas di elettroni in interazione. Liquido di Fermi. Scattering da impurezze e conduttività. Sistemi non in equilibrio. Equazioni cinetiche quantistiche. Approccio di Kadanoff-Baym. Formalismo di Keldysh. Trasporto in strutture mesoscopiche. Bibliografia Bruus, Flensberg: Many-body quantum theory in condensed matter physics. (appunti dalle lezioni) Doniach, Sondheimer: Green's functions for solid state physicists, Addison Wesley. Haug, Jauho: Quantum kinetics in transport and optics of semiconductors, Springer. 51 COSMOLOGIA (F72028) Crediti: 6 Docente: Prof.Francesco Haardt E-mail: [email protected] 297 Espansione di Hubble. Radiazione cosmica fossile. Mezzo intergalattico; effetto Gunn Peterson. Quasars come sorgenti cosmologiche. Madau plot: evoluzione stellare su scala cosmica. Materia oscura nelle galassie e negli ammassi di galassie. Struttura su larga scala. Fluttuazioni di temperatura nella radiazione fossile a microonde. Il modello di Friedmann: proprietà cinematiche e dinamiche (redshift cosmologico; distanza di luminosità) Storia termica dell'universo: Sintesi degli elementi; Disaccoppiamento radiazione materia; Radiazione fossile; Neutrini fossile. Evoluzione delle sottostrutture e nascita delle galassie: Crescita e soppressione delle perturbazioni; Teoria lineare della crescita delle perturbazioni e materia oscura fredda; Proprietà statistiche: campi gaussiani; Formalismo Press-Shecter; Evoluzione non lineare delle strutture. Oggetti ad alto redshift: PopIII; QSOs e formazione delle galassie; Lyman-alpha clouds; Galassie ad alto redshift. 52 ELEMENTI DI DOSIMETRIA E RADIOPROTEZIONE (F72050) Crediti: 6 Docente: Prof.Angelo Ostinelli Obiettivi didattici Il corso si propone di fornire agli studenti una base di conoscenze teorico-pratiche sulle problematiche di natura dosimetrica e radioprotezionistica che più frequentemente si incontrano come conseguenza della detenzione e dell’impiego di fonti di radiazioni ionizzanti a scopo medico. Per questa ragione, il corso può essere considerato propedeutico a successivi studi specialistici o al conseguimento di attestazioni professionali post-laurea in questo specifico settore (iscrizione all’elenco nominativo degli esperti qualificati in radioprotezione). Programma Dopo aver affrontato alcuni aspetti propedeutici, quali l’interazione delle radiazioni con la materia e gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti, vengono trattati argomenti basilari quali: le procedure di misura delle radiazioni ionizzanti, il monitoraggio ambientale e individuale, in chiave sia teorica che sperimentale e pratica. 298 Queste nozioni sono sviluppate attraverso riferimenti allo specifico contesto medico, evidenziandone gli aspetti finalizzati alla tutela della salute sia dei lavoratori e della popolazione che del paziente, ai quali si riallacciano le tematiche della limitazione dell’esposizione individuale e della assicurazione della qualità. Accanto a tali aspetti, sono altresì esaminate alcune procedure operative (interventi di decontaminazione, gestione di rifiuti radioattivi, norme di sicurezza, …) di maggiore interesse pratico. Vengono infine presentati alcuni cenni sulle linee guida internazionali e sulla normativa italiana in materia di radioprotezione. Aspetti organizzativi Il corso si articola in lezioni teoriche, condotte in aula con l’ausilio di strumenti didattici (presentazioni in MS Power Point), e in esercitazioni pratiche, effettuate presso i laboratori ospedalieri. All’inizio di ogni lezione è prevista la consegna agli studenti di copia delle slide che saranno successivamente utilizzate durante la lezione stessa. Programma 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Cenni storici Introduzione al Corso 2.1. Prevenzione e Radioprotezione 2.2. Tipologia delle fonti radiogene utilizzate in campo medico Interazione delle radiazioni con la materia 3.1. Radiazioni ionizzanti 3.2. Interazione delle particelle elettricamente cariche 3.3. Interazione delle radiazioni fotoniche e delle particelle elettricamente neutre 3.4. Analisi di tracce delle principali radiazioni ionizzanti Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti 4.1. Trasferimento di energia alla materia 4.2. Danno chimico e biologico 4.3. Danno sanitario Misura delle radiazioni ionizzanti 5.1. La dosimetria 5.2. Grandezze radiometriche 5.3. Grandezze dosimetriche 5.4. Grandezze radioprotezionistiche 5.5. Grandezze operative 5.6. Considerazioni teorico-pratiche sul criterio di misura Monitoraggio delle radiazioni 6.1. Il monitoraggio 6.2. Monitoraggio ambientale 6.3. Monitoraggio individuale 6.4. Gestione dei rifiuti radioattivi 6.5. Esercitazione: smaltimenti di rifiuti radioattivi Le misure sperimentali in radioprotezione 7.1. Sorveglianza fisica e medica 7.2. Principio di giustificazione 7.3. Principio di ottimizzazione 299 7.4. Limitazione della dose individuale e vincoli di dose 7.5. Le barriere protettive 7.6. Esercitazione: calcolo di barriere protettive 7.7. Esercitazione: analisi di campioni radioattivi 8. Criteri operativi di radioprotezione 8.1. Criteri generali di misura 8.2. Criteri generali di radioprotezione 8.3. Modelli di calcolo della contaminazione interna 9. L’esposizione individuale 9.1. Esposizione occupazionale 9.2. Esposizione medica 9.3. Livelli diagnostici di riferimento 9.4. Esposizione di donne gravide 10. Le emergenze radiologiche 10.1. Esposizione normale e potenziale 10.2. Gestione delle emergenze radiologiche 11. L’Assicurazione della qualità 11.1. La qualità 11.2. La qualità in medicina: la diagnostica radiologica 11.3. La qualità delle immagini diagnostiche 11.4. La riduzione della dose al paziente 12. La normativa italiana in materia di radioprotezione 12.1. Raccomandazioni ICRP, Direttive CE e legislazione italiana 12.2. Il D.Lgs. 230/95 12.3. Il D.Lgs. 241/00 12.4. Il D.Lgs. 187/00 12.5. 2005 Recommendations of ICRP 53 BASI FISICHE DELL’IMAGING DIAGNOSTICO (F72051) Crediti: 6 Docente: Prof.Marco Cacciatori Il sistema visivo. La formazione di immagini mediche. Sensitometria e curva caratteristica del film radiografico. La refertazione su monitor. Parametri fisici descrittivi dell’immagine medica: risoluzione spaziale, contrasto, rumore. Valutazione quantitativa della qualità dell’immagine. Sistemi di diagnostica per immagini. I controlli di qualità sulle apparecchiature. Dai sistemi analogici a quelli digitali. Conversione indiretta e diretta in radiologia digitale. Acquisizione, visualizzazione ed elaborazione delle immagini digitali. Radiologia diagnostica con raggi X: generazione dei raggi X, interazioni dei fotoni con la materia, caratteristiche fisiche dell’immagine mammografica, la tomografia computerizzata. La fisica dell’imaging radioisotopico: rivelatori di radiazioni, radiofarmaci, immagini scintigrafiche planari e tomografiche (sistemi SPET e PET). Diagnostica ecografica: tecnologia di base delle apparecchiature a ultrasuoni, flussimetria Doppler. Imaging a risonanza magnetica: principi fisici, processo di formazione delle immagini, componenti principali del sistema RM, aspetti di sicurezza. Sistema di archiviazione e gestione delle immagini: standard DICOM, i sistemi RIS e PACS. 300 Il programma comprende visite guidate a reparti ospedalieri dotati di strumentazione per diagnostica per immagini e la collaborazione nell’elaborazione dei test di controllo di qualità sulle apparecchiature. Bibliografia Steve Webb: The physics of medical imaging. Institute of Physics Publishing, Bristol and Philadelphia, 1992. Dispense preparate dal docente per l’approfondimento di temi specifici. 54 BASI FISICHE DELLA RADIOTERAPIA (F72052) Crediti: 6 Docente: Prof.Angelo Monti Il Corso cerca di fornire allo Studente una panoramica generale, ma sufficientemente esaustiva, delle applicazioni della Fisica alla Radioterapia Oncologica. Il Corso inizia con alcuni cenni storici relativi alle prime procedure di cura dei tumori mediante l’impiego di radiazioni ionizzanti, e con alcuni richiami ai processi di interazione radiazione-materia. Vengono poi descritte le procedure di produzione di fasci di fotoni ed elettroni (tubi radiogeni e acceleratori ad uso medicale). Si affrontano successivamente: • i metodi di misura e calcolo della dose in mezzi omogenei • la caratterizzazione dei fasci di fotoni ad uso medicale • l’analisi della distribuzione della dose con la definizione di grandezze e parametri correlati • lo studio di piani di trattamento con fasci di fotoni sia in fantocci omogenei che antropomorfi con cenni alle metodiche 3DCRT, IMRT e IGRT • le caratteristiche e le procedure radioterapiche con fasci di elettroni • i metodi per la valutazione e confronto dei trattamenti con particolare riferimento ai protocolli internazionali ICRU 50 e 62 • la radiobiologia applicata alla radioterapia con valutazione della crescita e proliferazione delle cellule tumorali, la relazione dose-risposta e dose-tempo, il modello lineare quadratico e la risposta e tolleranza alle radiazioni dei tessuti sani • la Brachiterapia o terapia mediante introduzione di sorgenti radioattive nei tessuti, con cenni ai metodi di calcolo della dose e alle principali applicazioni Testi consigliati: il testo principale del corso è: “The Physics of Radiation Therapy” di Faiz M. Khan, Williams & Wilkins Altri testi e dispense saranno consigliate durante il corso. 301 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Analisi di Fourier Numero programma 18 Analisi funzionale 19 Analisi numerica I 05 Analisi numerica II 06 Analisi numerica III 07 Astrofisica I e II 38 Basi fisiche della radioterapia 54 Basi fisiche dell’imaging diagnostico 53 Chimica fisica computazionale 21 Chimica teorica 23 Cosmologia 51 Economia matematica 20 Elementi di dosimetria e radioprotezione 52 Elettronica I 01 Elettronica quantistica 48 Equazioni differenziali della fisica matematica 12 Fenomenologia delle particelle elementari 36 Fisica ambientale 43 Fisica dei laser 47 Fisica dei rivelatori 40 Fisica dei sistemi dinamici 44 Fisica delle alte energie 37 Fisica delle astroparticelle 42 Fisica dello stato solido I 32 Fisica dello stato solido II 33 Fisica matematica 13 Fisica quantistica III 28 Fisica teorica 29 302 Laboratorio di fisica 39 Meccanica statistica I e II 31 Metodi di approssimazione I 08 Metodi di approssimazione II 09 Metodi geometrici per la fisica I 03 Metodi geometrici per la fisica II 04 Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate I 10 Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate II 11 Nanomateriali 24 Optoelettronica 02 Ottica 34 Ottica non lineare 35 Ottica quantistica 49 Principi molecolari dell’elettronica 25 Probabilità I 14 Probabilità II 15 Radioattività 41 Radiochimica 26 Relatività I e II 30 Spettroscopia molecolare 22 Statistica I 16 Statistica II 17 Strutturistica chimica I e II 27 Teoria dei sistemi a molti corpi 50 Teoria dell’informazione quantistica I 45 Teoria dell’informazione quantistica II 46 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Andreoni Alessandra Numero programma 35 Ardizzoia Gian Attilio 26 Artuso Roberto 31 303 Benenti Giuliano 46 Benza Vincenzo 50 Caccia Massimo 37 Cacciatori Marco 53 Cacciatori Sergio 03,04 Casati Giulio 44,45 Casini Emanuele 14,15,20 Cazzaniga Franco 18 Corongiu Giorgina 21 Di Trapani Paolo 34,39 Donatelli Marco 05,07 Faccio Daniele 02 Giuliani Andrea 42 Haardt Francesco 51 Jug Giancarlo 33 Lugiato Luigi 49 Mantica Giorgio 13 Martinelli Andrea 16,17 Masciocchi Norberto Monti Angelo 27 54 Morosi Gabriele 22,23 Moschella Ugo 30 Ostinelli Angelo 52 Parola Alberto 32 Pennati Andrea 10 Posilicano Andrea 12 Prati Franco 47 Prest Michela 01,40 Ratcliffe Philip 28,29,36 Serra Capizzano Stefano 06,08,09 Setti Alberto Tabacchi Gloria Tissoni Giovanna 304 19 24,25 48 Treves Aldo 38 Visconti Mosè 43 305 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como Corso di Laurea Specialistica in Matematica Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è istituito il Corso di Laurea Specialistica in Matematica, di durata biennale, appartenente alla Classe delle Lauree specialistiche in Matematica (n° 45/S). A partire dall'anno accademico 2004/2005 sono attivati entrambi gli anni di corso del corso di laurea specialistica in Matematica. Obiettivi formativi specifici Il Corso di Laurea Specialistica in Matematica è strutturato con il principale fine di conferire allo studente una elevata conoscenza e padronanza di metodi e contenuti scientifici avanzati, nonché la capacità di svolgere ruoli di piena responsabilità nello sviluppo di applicazioni, nella soluzione di problemi complessi e nella ricerca scientifica. In particolare i laureati nel corso di laurea specialistica dovranno: - avere una solida preparazione culturale nella matematica classica e moderna e nei metodi propri della disciplina ed una completa padronanza del metodo scientifico di indagine, con speciale enfasi sugli aspetti numerici e di modellistica che prendono spunto dalle scienze applicate, dalla fisica e da applicazioni industriali o del mondo reale in genere (a questo scopo si sottolinea l’elevato grado di integrazione con competenze specifiche presenti in Facoltà ed in Ateneo); - possedere approfondite competenze computazionali ed informatiche (sia teoriche che applicate); - essere in grado di specificare, analizzare e risolvere problemi complessi, sia numerici che simbolici, anche in contesti applicativi; - essere in grado di utilizzare le conoscenze specifiche acquisite per la modellizzazione di sistemi complessi nei campi delle scienze applicate; - avere specifiche capacità per la comunicazione dei problemi e metodi della matematica; - essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, oltre all’italiano la lingua inglese, con riferimento anche ai lessici disciplinari; - essere in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità scientifiche ed organizzative. Ai fini indicati, il curriculum specialistico proposto comprende: ° attività didattiche indirizzate a far acquisire un’adeguata padronanza dell’algebra, della geometria, dell'analisi ed un’approfondita conoscenza dei metodi del calcolo numerico e simbolico, dell'informatica e della modellistica; 306 ° ° attività di laboratorio computazionale ed informatico, dedicate in particolare alla conoscenza di applicazioni informatiche, ai linguaggi di programmazione, al calcolo numerico ed alla manipolazione simbolica; attività esterne come tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali. Ambiti occupazionali previsti per i laureati Tra le attività che svolgeranno i laureati specialisti della classe si indicano in particolare: - la stesura e la validazione di modelli matematici di varia natura, in diversi ambiti applicativi scientifici, ambientali, industriali, finanziari, dei beni culturali e della pubblica amministrazione; - l’adozione e/o lo sviluppo di appropriate tecniche numeriche o simboliche per la soluzione su calcolatore di problemi applicativi ed il conseguente sviluppo di software matematico; - la divulgazione ad alto livello della cultura scientifica, con particolare riferimento agli aspetti applicativi e teorici della matematica classica e moderna. - l’attività di ricerca in matematica pura ed applicata, presso istituti di ricerca pubblici e privati. Articolazione del corso di studi Il Corso di Laurea Specialistica è strutturato in un curriculum di natura applicativa, mediante attività formative di base ed attività dedicate all’approfondimento di tematiche specifiche del curriculum. La struttura didattica potrà provvedere all’adeguamento delle attività formative in conformità agli obiettivi del Corso di Laurea. La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impiegato a tempo pieno negli studi universitari ed in possesso di adeguata preparazione iniziale, è di norma, fissata in 60 crediti. Il curriculum del Corso di Laurea Specialistica proposto prevede lezioni ed esercitazioni di laboratorio oltre ad attività progettuali autonome (eventualmente anche di laboratorio). In particolare, a seconda delle specifiche necessità didattiche, sono previste una o più tra le seguenti attività: - lezioni frontali in aula, eventualmente coadiuvate da strumenti audio-visivi multimediali; - attività di e-learning (teledidattica) tramite tecnologie basate su WEB (WCT); - esercitazioni in aula; - attività di laboratorio; - attività individuali assistite. Si prevedono inoltre, con l’obiettivo di facilitare un accesso qualificato al mondo del lavoro, attività esterne, come tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, centri di ricerca ed università italiane ed estere, anche nel quadro di accordi internazionali. Accesso al Corso di Laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il Corso di Laurea Specialistica in Matematica non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. 307 Ai laureati triennali in Matematica presso questa Università, o comunque ai laureati che abbiano seguito, nel loro corso di studi, uno dei due ordinamenti didattici sotto riportati (curriculum generale e curriculum applicativo della Laurea Triennale), saranno riconosciuti integralmente tutti i 180 crediti formativi conseguiti durante la Laurea Triennale. Ordinamento didattico per l'accesso alla Laurea Specialistica dal curriculum dell’indirizzo “generale” della laurea triennale in Matematica presso questa Università dell’Insubria senza debiti formativi. Settore scientifico disciplinare Crediti MAT/02 MAT/03 MAT/05 MAT/06 MAT/07 MAT/08 FIS/01 FIS/02 INF/01 Scelta autonoma Lingua inglese Prova finale Ulteriori conoscenze 18 24 24 12 6 18 6 18 18 12 6 9 9 Tipologia di attività formativa A+B A+B A+B B B A+B A C A D E E F Ordinamento didattico per l’accesso alla Laurea specialistica dal curriculum dell’indirizzo “applicativo”della Laurea triennale in Matematica presso questa Università dell’Insubria senza debiti formativi. Settore scientifico disciplinare Crediti MAT/02 MAT/03 MAT/05 MAT/06 SECS-S/06 MAT/08 FIS/01 FIS/02 INF/01 Scelta autonoma Lingua inglese Prova finale Ulteriori conoscenze 18 18 24 18 12 18 6 6 24 12 6 9 9 Tipologia di attività formativa A+B A+B A+B B C B A C A D E E F Frequenza Il Corso di Laurea in Matematica non prevede la frequenza obbligatoria per i corsi 308 Ordinamento didattico Piano degli Studi del Corso di Laurea in Matematica di II livello (per chi proviene dall’indirizzo generale) NOTA: Il semestre di svolgimento del corso è indicativo e potrà essere modificato in seguito ad esigenze o mutazione di corsi che potrebbero rendersi necessarie. Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa MAT/05 6 A MAT/07 6 B FIS/02 6 C INF/01 6 A INF/01 6 A Metodi di Approssimazione I MAT/08 6 B Un corso a scelta tra: Analisi numerica III Fisica Matematica Analisi funzionale MAT/08 MAT/07 MAT/05 6 B 6 B MAT/08 6 B FIS/02 6 C I ANNO Insegnamenti I Semestre Analisi di Fourier Metodi matematici e Metodi numerici nelle ScienzeApplicate I Metodi matematici della Meccanica Quantistica Informatica II Un corso a scelta tra: Informatica Teorica Metodi Formali dell’Informatica II Semestre Metodi matematici e Metodi numerici nelle Scienze Applicate II Un corso a scelta tra gli insegnamenti della Tabella A Ambito disciplinare Formazione matematica Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata Formazione fisica e informatica Formazione fisica e informatica Formazione modellisticaapplicativa Formazione modellisticaapplicativa Formazione analitica Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata 309 II ANNO Insegnamenti Un corso a scelta tra: Metodi di Approssimazione II Equazioni Differenziali II Un corso a scelta tra gli insegnamenti della Tabella A Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa MAT/08 MAT/07 6 B FIS/02 6 C 12 36 D E Scelta autonoma Attività per la prova finale Ambito disciplinare Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata Tabella A Fisica quantistica I FIS/02 6 B Metodi matematici della Fisica II FIS/02 6 C Metodi Geometrici in Fisica FIS/02 6 C Relatività I FIS/02 6 C Relatività II FIS/02 6 C Teoria dell’informazione quantistica I FIS/02 6 C Teoria dell’informazione quantistica II FIS/02 6 C Fisica dei sistemi dinamici I FIS/02 6 C [Si possono scegliere solo gli insegnamenti per i quali non si siano laurea di I livello od in quella quadriennale]. 310 Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata già ottenuti crediti nella Piano degli Studi del Corso di Laurea in Matematica di II livello (per chi proviene dall’indirizzo applicativo) I ANNO Insegnamenti I Semestre Analisi di Fourier Metodi matematici e Metodi numerici nelle Scienze Applicate I Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa MAT/05 6 B MAT/07 6 B FIS/02 6 C INF/01 6 A Metodi matematici della Fisica I Un corso a scelta tra: Informatica Teorica Metodi Formali in Informatica II Semestre Un corso a scelta tra: Equazioni Differenziali I Analisi Numerica III Geometria III MAT/07 MAT/08 MAT/03 6 B 6 B Metodi di Approssimazione I MAT/08 6 B Analisi Funzionale MAT/05 6 B MAT/08 6 B FIS/02 6 C Settore scientifico disciplinare Crediti Tipologia di attività formativa MAT/08 6 Metodi Matematici e Metodi Numerici nelle Scienze Applicate II Un corso a scelta tra gli insegnamenti della Tabella B II ANNO Insegnamenti Un corso a scelta tra: Metodi di Approssimazione II Ambito disciplinare Formazione analitica Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata Formazione fisica e informatica Formazione modellisticaapplicativa Formazione algebricogeometrica Formazione modellisticaapplicativa Formazione analitica Formazione modellisticaapplicativa Formazione interdisciplinare e applicata B Ambito disciplinare Formazione modellistica- 311 Equazioni Differenziali II Un corso a scelta tra gli insegnamenti della Tabella B MAT/07 C FIS/02 Scelta autonoma Attività per la prova finale 6 12 36 D E applicativa Formazione interdisciplinare e applicata Tabella B Metodi Matematici Meccanica Quantistica della FIS/02 6 C Metodi Matematici della Fisica II FIS/02 6 C Metodi Geometrici in Fisica FIS/02 6 C Fisica Quantistica I FIS/02 6 C Sistemi Dinamici FIS/02 6 C Relatività I FIS/02 6 C Relatività II FIS/02 6 C Teoria dell’informazione quantistica I FIS/02 6 C Teoria dell’informazione quantistica II FIS/02 6 C Fisica dei Sistemi Dinamici I FIS/02 6 C [Si possono scegliere solo gli insegnamenti per i quali non si siano laurea di I livello od in quella quadriennale]. Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata Formazione interdisciplinare e applicata già ottenuti crediti nella Corsi opzionali. Oltre a tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria, con particolare preferenza verso i corsi 312 della Laurea Triennale in Matematica e delle Lauree Triennale e Specialistica in Fisica, gli studenti potranno scegliere come corsi opzionali i corsi Algebra Superiore Geometria Superiore Analisi Superiore Statistica II MAT/02 MAT/03 MAT/05 MAT/06 6 crediti 6 crediti 6 crediti 6 crediti Altri corsi opzionali possono essere scelti nei corsi attivati presso l’Università di Milano, di Milano - Bicocca in conformità con le indicazioni del Consiglio di Corso Didattico. Propedeuticità I corsi denominati I sono propedeutici ai corsi denominati II. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita e attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratori: lezioni esercitazioni, laboratori attività assistita 9 10 attività personale 16 15 Corsi ed esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Piani di studio individuali All’atto dell’iscrizione al primo anno, ogni studente dovrà obbligatoriamente presentare il Piano di Studio Individuale con l'indicazione delle attività opzionali prescelte. Norme transitorie Gli studenti che nell’anno accademico 2006/2007 si iscrivono al 2oanno di corso dovranno seguire il Manifesto degli Studi 2006/2007, previa obbligatoria presentazione del piano degli studi. Tesi di Laurea e prova finale La prova finale consiste nella presentazione, con discussione, della relazione scritta individuale sull’attività di ricerca a carattere originale (tesi), svolta dallo studente e pertinente al curriculum, con le modalità illustrate dal manifesto degli studi, in seduta pubblica davanti ad una commissione di docenti che esprimerà in centodecimi la valutazione complessiva, con eventuale lode. La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle varie attività didattiche darà origine a votazione in trentesimi e comporterà una media pesata 313 rispetto ai relativi crediti acquisiti. Le attività relative alla preparazione della tesi per il conseguimento della Laurea Specialistica saranno svolte dallo studente, sotto la supervisione di un docente, con le modalità stabilite dal regolamento didattico del corso di Laurea Specialistica e comporteranno l’acquisizione di 36 crediti. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) 314 IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 ANALISI DI FOURIER (F73001) Crediti: 6 Docente: Prof.Franco Cazzaniga E-mail: [email protected] Introduzione alle serie di Fourier (equazione di Laplace e sua soluzione). Convergenza delle serie di Fourier (sommabilità di Abel e di Cesaro, convergenza puntuale, integrazionetermine a termine, i nuclei di Dirichlet e Fejer). Convergenza in L_1 e d L_2. Applicazioni (stringa vibrante ecc.). 02 METODI MATEMATICI E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE APPLICATE I (F73003) Crediti: 6 Docente: Prof.Vincenzo Pennati Alcune definizioni ed esempi, vari tipi di condizioni al contorno, buona positura del problema. Un esempio di problema mal posto. Il problema di Cauchy per le equazioni del primo ordine; classificazione delle equazioni del secondo ordine; il teorema di CauchyKowalesky. Le equazioni ellittiche: la soluzione dei problemi di Laplace-Dirichlet e Laplace-Neumann, problemi interni ed esterni. Le equazioni paraboliche: il problema della propagazione del calore, il teorema del minimo-massimo, l’integrale di Fourier. Le equazioni iperboliche: l’equazione delle onde e l’integrale di D’Alembert, i problemi della corda vibrante, di convezione-diffusione e l’equazione di Burgers. Metodi agli elementi finiti per problemi ellittici Un problema di Poisson-Dirichlet 1D e la sua formulazione debole; richiami di analisi funzionale e cenni sulle distribuzioni secondo Schwartz e sugli spazi di Sobolev; equivalenza tra la soluzione del problema debole e la minimizzazione di un funzionale variazionale; il principio dei lavori virtuali. I problemi 1D di Poisson-Neumann omogeneo, Poisson-Dirichlet non omogeneo e Poissonmisto omogeneo; il problema 2D di Poisson-Dirichlet omogeneo. Equivalenza tra la forma debole e la forma forte del problema di Dirichlet; il problema 2D di Poisson con condizioni al contorno miste non omogenee; il lemma di Lax-Milgram; il metodo di Galerkin. Analisi del metodo di Galerkin: il lemma di Cea ed il teorema di convergenza. Il metodo degli elementi finiti: vari spazi polinomiali, l’operatore di interpolazione e la stima di interpolazione, la stima dell’errore in norma energia, esempi di elementi nel 2D e nel 3D. L’adattività nel metodo agli elementi finiti: un approccio a posteriori nel caso 1D e nel caso 2D. Metodi agli elementi finiti per problemi parabolici Approssimazione alle differenze finite delle derivate di una funzione. 315 Il problema della corretta positura per le equazioni paraboliche, l’approssimazione di Galerkin e la convergenza della soluzione del problema semi discretizzato. Il teta-metodo per l’approssimazione del termine temporale e sua analisi di stabilità; i metodi di Crank-Nicolson, esplicito ed implicito; la tecnica del mass-lumping. La stima dell’errore per il problema completamente discretizzato. Metodi agli elementi finiti per problemi di trasporto Le condizioni richieste dalla corretta positura e la formulazione debole del problema. Analisi di un problema campione 1D e relazione tra le soluzioni alle differenze finite e quelle agli elementi finiti. Schemi decentrati alle differenze finite, il metodo di Galerkin generalizzato, gli schemi debolmente e fortemente consistenti, il metodo di Petrov-Galerkin. Il problema di convezione-diffusione 2D, i metodi di Galerkin generalizzato e Streamline; i metodi GALS, SUPG e DW. Metodi alle differenze finite e agli elementi finiti per problemi iperbolici La corretta positura del problema di trasporto-reazione 1D. Alcuni schemi alle differenze finite e le loro proprietà numeriche: errore di troncamento, consistenza e convergenza. Il teorema di equivalenza di Lax-Richtmeyer. La stabilità di un metodo e la condizione di Courant-Friedrichs-Lewy. Lo studio della stabilità secondo Von Neumann ed il teorema di stabilità. Stabilità dello schema Upwind. Proprietà di dissipazione e di dispersione di un metodo, equazioni differenziali equivalenti. Schemi agli elementi finiti e loro stabilità; schemi di Taylor-Galerkin. Durante il corso verranno svolte lezioni teoriche ed esercitazioni. Testi di riferimento Quarteroni A. – Modellistica numerica per problemi differenziali - Springer. Formaggia L., Saleri F., Veneziani A. – Applicazioni ed esercizi di modellistica numerica per problemi differenziali – Springer. Strikwerda J. C. – Finite difference schemes and partial differential equations –Wodsworth and Brooks. 03 METODI MATEMATICI DELLA MECCANICA QUANTISTICA (F73025) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Spazi di Hilbert, il teorema della proiezione, il lemma di Riesz, basi ortonormali. Operatori lineari limitati, operatori simmetrici, spettro e risolvente. Operatori lineari illimitati, operatori autoaggiunti, il teorema spettrale, il teorema di Stone. Estensioni di operatori simmetrici, il teorema di von Neumann. Perturbazioni di operatori autoaggiunti, criteri di autoaggiuntezza. L’equazione di Schroedinger . Il principio di indeterminazione, stabilita’ della materia e disuguaglianze di Sobolev. Teoria spettrale per l’equazione di Schroedinger. Relazione tra spettro e dinamica. Introduzione alla teoria dei campi: spazi di Fock e matematica della seconda quantizzazione. 316 Bibliografia G.Teschl: Mathematical methods in Quantum Mechanics M.Reed, B.Simon: Methods of Modern Mathematical Physics, Vol. I, Wiley M.Reed, B.Simon: Methods of Modern Mathematical Physics, Vol. II, Wiley E. Nelson. Topics in Dynamics, Princeton Univ. Press S. Gustafson, I.M.Sigal: Mathematical concepts in Quantum Mechanics, Springer P.D.Hislop, I.M.Sigal: Introduction to spectral theory. Springer 04 INFORMATICA II (F73011) Crediti: 6 Docente: Prof.Robert Walters E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Computazione simbolica”attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze e tecnologie dell’informazione. 05 INFORMATICA TEORICA (F73012) Crediti: 6 Docente: Proff.Nicoletta Sabadini; Robert Walters E-mail: [email protected]; [email protected] Vedi insegnamento “Informatica teorica I + Informatica teorica II” attivato presso il corso di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione. 06 METODI FORMALI IN INFORMATICA (F73026) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Il corso e' centrato su problemi specifici in ambito Informatico che hanno una naturale formalizzazione e soluzione tramite il linguaggio e le metodologie della Matematica.Alcuni esempi sono. 1.Un Algoritmo di Google: quando si cerca un’informazione tramite parole chiave su Google, il risultato e’ una lista ordinata di pagine web dove l’ordine e’ stabilito in base ad una certa nozione di “importanza”. Si descrive tale nozione di “importanza” e si fa vedere come il problema puo’ essere scritto in linguaggio matematico. Si descrive come l’algoritmo effettivamente lavora. 2.Ricostruzione di immagini: data una immagine sfuocata ed affetta da rumore si affrontano i seguenti problemi. (A) come descrivere matematicamente il concetto di sfocature, (B) come render piu’ nitida l’immagine data. Altre opzioni riguardano il Problema del Parsing (riconoscimento di stringhe ovvero compilazione in linguaggi context free) e le sue connessioni con il prodotto veloce di matrici e con la chiusura transitiva di un grafo. Si enfatizza l’importanza dell’Algebra Lineare e della Matematica Costruttiva in un Problema Informatico quale quello della ricerca di informazioni su Internet. ed in un Problema Tecnologico quale quello della ricostruzione di immagini (applicazioni mediche, astronomiche, criminologiche etc.) 317 07 METODI DI APPROSSIMAZIONE I (F73004) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Introduzione e Preliminari Matematici. Alcuni algoritmi di base (operazioni puntuali, degradazione e rumore, filtri, enhancement, edge detection). Analisi dei Segnali (sistemi ortonormali, serie ed integrale di Fourier, teorema campionamento, FFT). Introduzione alle wavelet. Segmentazione (e alcuni problemi di Calcolo delle Variazioni). Compressione di immagini. Diffusione non lineare ed analisi delle immagini. Introduzione alla Tomografia computazionale (e problemi inversi). Pattern Recognition con Reti neurali. 08 ANALISI NUMERICA III (F73027) Crediti: 6 Docente: Prof.Marco Donatelli E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 09 FISICA MATEMATICA (F73028) Crediti: 6 Docente: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] Vedi insegnamenti “Fisica matematica (Modulo A) +Fisica matematica (Modulo B)” attivati presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 10 ANALISI FUNZIONALE (F73005) Crediti: 6 Docente: Prof.Alberto Setti E-mail: [email protected] Il corso coprirà argomenti scelti, tenendo conto degli interessi della classe, dalla seguente lista: Richiami di teoria degli spazi di Banach: Teoremi di Hahn-Banach, dell’ applicazione aperta, del grafico chiuso e principi di uniforme limitatezza. Spazi vettoriali topologici e dualità negli spazi di Banach. Spazi di Banach classici, e loro duali. Operatori negli spazi di Banach. Elementi di teoria spettrale e teoria spettrale degli operatori compatti. Teoria spettrale degli operatori negli spazi di Hilbert. 318 - Spazi di Sobolev e applicazioni alle equazioni differenziali a derivate parziali Teoria delle distribuzioni. Complementi di Analisi Reale. Differenziazione di Lebesque, funzioni massimali e teoremi di interpolazione. Testi segnalati W. Rudin, Functional Analysis, Mc. Graw Hill H.L Royden, Real Analysis, Mac Millan H. Brezis, Analisi Funzionale, Liguori 11 METODI MATEMATICI E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE APPLICATE II (F73006) Crediti: 6 Tecniche di discretizzazione del dominio Generazione di griglie strutturate per schemi DF con e senza trasformazione del dominio; Generazione di partizioni non strutturate per schemi EF; Metodi adattivi per schemi DF e EF; Risoluzione di sistemi lineari Metodi diretti e tecniche per la soluzione di sistemi con matrici ad alto indice di sparsità; Metodi iterativi lineari e metodi iterativi stazionari e non stazionari; Precondionatori; Metodi basati sugli sottospazi di Krylov; Metodi multigriglia e di decomposizione del dominio; Equazioni di convezione-diffusione Analisi di un problema test; Schemi DF e VF; L’analisi NVD e l’Universal Limiter; Schemi EF (Galerkin, Galerkin generalizzato, Petrov-Galerkin); Il problema di convezione-diffusione nel 2D e 3D con schemi VF e EF); Le equazioni di Navier-Stokes Formulazione in variabili primitive e non; Condizioni al contorno; Adimensionalizzazione; Turbolenza: l’ipotesi di Kolmogorov, di Reynolds, din Boussinesq; Modelli di turbolenza a zero, una, due equazioni; Equazioni di Stokes, delle Shallow-water, di Boussinesq, di Darcy; Metodi di risoluzione delle equazioni di Stokes: condizione LBB e schemi vari (globale,della matrice di pressione, di Uzawa, della divergenza della quantità di moto); Metodi di risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes: schemi esplicito, implicito, semimplicito, ADI, di Belotserkovsky; Alcuni esempi di modelli numerici per problemi reali Campo di moto di un tratto di un fiume, studio dello scarico di un impianto industriale, campo di moto di un ghiacciaio, ecc. Testi di riferimento Quarteroni A., Sacco R., Saleri F. – Matematica numerica - Springer Quarteroni A. – Modellistica numerica per problemi differenziali – Springer 319 12 METODI DI APPROSSIMAZIONE II (F73010) Crediti: 6 Docente: prof.Stefano Serra Capizzano E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Metodi di approssimazione I” del medesimo corso di Laurea. 13 EQUAZIONI DIFFERENZIALI I (F73002) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Posilicano E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Equazioni differenziali della fisica matematica” attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 14 FISICA QUANTISTICA I (F73029) Crediti: 6 Docente: Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 15 METODI MATEMATICI DELLA FISICA I (F73007) Crediti: 6 Docente:Prof.Italo Guarneri E-mail: [email protected] Vedi insegnamento ”Matematica III” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 16 METODI GEOMETRICI IN FISICA (F73030) Crediti: 6 Docente: Prof.Sergio Cacciatori E-mail: [email protected] Vedi insegnamento ”Metodi geometrici per la fisica I” attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 17 RELATIVITA’I (F73008) Crediti: 6 Docente: Prof.Ugo Moschella E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 18.RELATIVITA’ II (F73019) Crediti: 6 Docente: Prof.Ugo Moschella 320 E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 19 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA I (F73031) Crediti: 6 Docente: Prof.Giulio Casati E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 20 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA II (F73032) Crediti: 6 Docente: Prof.Giuliano Benenti Ufficio: Via Valleggio,11 E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 21 FISICA DEI SISTEMI DINAMICI I (F73009) Crediti: 6 Docente: Prof.Giulio Casati E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Fisica dei sistemi dinamici” attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 22 METODI MATEMATICI DELLA FISICA II (F73014) Crediti: 6 Docente: Prof.Sergio Cacciatori E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Metodi geometrici per la Fisica II” attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica. 23 EQUAZIONI DIFFERENZIALI II (F73017) Crediti: 6 Docente: Prof.Giorgio Mantica E-mail: [email protected] 321 24 GEOMETRIA III (F73034) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Pigola E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica . 25 SISTEMI DINAMICI (F73013) Crediti: 6 Docente:Prof.Vittorio Gorini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Meccanica analitica” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica. 26 ALGEBRA SUPERIORE (F73023) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Previtali E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Teoria dei codici” attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 27 GEOMETRIA SUPERIORE (F73022) Crediti: 6 Il programma sarà in seguito disonibile nell’area riservata al Corso di Laurea sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3525 28 ANALISI SUPERIORE (F73024) Crediti: 6 Docente: Prof.Emanuele Casini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Complementi di analisi” attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica. 29 STATISTICA II (F73035) Crediti: 6 Docente: Prof.Andrea Martinelli E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica 322 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MATEMATICA INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Numero programma Algebra superiore 26 Analisi di Fourier 01 Analisi superiore 28 Analisi funzionale 10 Analisi numerica III 08 Equazioni differenziali I 13 Equazioni differenziali II 23 Fisica dei sistemi dinamici I 21 Fisica matematica 09 Fisica quantistica I 14 Geometria III 24 Geometria superiore 27 Informatica II 04 Informatica teorica 05 Metodi di approssimazione I 07 Metodi di approssimazione II 12 Metodi formali in informatica 06 Metodi geometrici in Fisica 16 Metodi matematici della fisica I 15 Metodi matematici della fisica II 22 Metodi matematici della meccanica quantistica 03 Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate I 02 Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate II 11 Relatività I 17 Relatività II 18 Sistemi dinamici 25 Statistica II 29 Teoria dell’informazione quantistica I 19 Teoria dell’informazione quantistica II 20 323 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Benenti Giuliano 20 Cacciatori Sergio 16,22 Casati Giulio 19,21 Casini Emanuele 28 Cazzaniga Franco 01 Donatelli Marco 08 Gorini Vittorio 14,25 Guarneri Italo 15 Mantica Giorgio 09,23 Martinelli Andrea 29 Moschella Ugo 17,18 Pennati Vincenzo 02 Pigola Stefano 24 Posilicano Andrea 03,13 Previtali Andrea 26 Sabadini Nicoletta 05 Serra Capizzano Stefano Setti Alberto Walters Robert 324 06,07, 12 10 04,05 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del Corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivo, a partire dall’anno accademico 2002/2003, il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali, di durata biennale, appartenente alla Classe delle Lauree Specialistiche in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio (n° 82/S). Obiettivi formativi e sbocchi professionali Gli obiettivi formativi qualificanti del Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali dovranno garantire un’opportuna preparazione teorica e pratica nei settori più avanzati delle Scienze Ambientali. In particolare, i laureati specialisti dovranno essere in grado di : 1) analizzare, controllare e gestire realtà ambientali complesse e nello stesso tempo saper agire per il loro ripristino e la loro conservazione; 2) conoscere le tecniche d’indagine del territorio, di raccolta, analisi ed elaborazione dei dati chimici, geologici e biologici; 3) abbinare una solida preparazione culturale a indirizzo sistemico rivolta all’ambiente con la capacità di individuare e coordinare i diversi fattori che possono influenzare i processi ed i sistemi ambientali complessi; 4) saper affrontare i problemi legati al controllo e alla gestione del territorio in base ai criteri della sostenibilità, della prevenzione e dell’etica ambientale; 5) acquisire competenze per la valutazione delle risorse e degli impatti ambientali, attraverso la formulazione di modelli sfruttando anche strumenti concettuali e metodologici forniti dall'economia e dal diritto; 6) lavorare in autonomia, acquisire capacità di gestione di progetti di ricerca e territoriali in strutture pubbliche e private. Sbocchi lavorativi I laureati specialisti della classe n° 82/S potranno svolgere attività in settori che riguardano le problematiche ambientali, tra cui in particolare: l’analisi e la gestione di risorse legate ai sistemi terrestri e di acque interne, dell’atmosfera, del clima e di problemi del territorio; la qualità dell'ambiente naturale e industriale; la valutazione dell’impatto ambientale in relazione all’ inquinamento urbano ed industriale; la progettazione e il monitoraggio dei progetti di biorisanamento e di controllo ambientale; la pianificazione di attività orientate allo sviluppo sostenibile; la promozione e il coordinamento di iniziative di politica ambientale. 325 Albo Professionale Con il conseguimento della Laurea Specialistica in Scienze Ambientali, si potrà concorrere all’esame di ammissione agli albi professionali di “biologo”, di “dottore agronomo e dottore forestale”, di “geologo” e di “pianificatore”. (DPR del 5 giugno 2001 n. 328) Articolazione del corso degli studi Il corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali prevede i due curricula sotto indicati: Curriculum A: Qualità ambientale e rischio chimico. Curriculum B: Dinamiche del territorio e rischi naturali. Tali curricula prevedono: • l’interazione fra un ampio spettro di discipline di base, di discipline metodologiche e di processo; • l’utilizzazione, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano nell’ambito lavorativo; • esercitazioni di laboratorio ed attività pratiche sul campo, dedicate in particolare alle metodiche sperimentali ed alla raccolta ed elaborazione dei dati; • l’obbligo di una tesi sperimentale di laurea su ricerche originali in ambito ambientale. Il Corso di Laurea ha durata biennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 120 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico riportato più sotto. Accesso al Corso di Laurea Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi universitari, il corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali non prevede alcuna limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso. Accesso al curriculum A Ai laureati triennali in Scienze Ambientali presso questa Università, o comunque ai laureati che hanno seguito, nel loro corso di studi, l’ordinamento didattico sotto riportato, saranno riconosciuti integralmente tutti i 180 crediti formativi conseguiti durante la laurea triennale. Ordinamento didattico per l’accesso al curriculum A senza debiti formativi Settore scientifico disciplinare MAT/05 FIS/01 CHIM/03 CHIM/02 INF/01 BIO/05 CHIM/01 CHIM/06 GEO/04 326 Crediti 8 8 8 6 5 4 14 6 8 Tipologia di attività formativa A A A A A A B B B GEO/03 11 B BIO/02 4 B BIO/05 4 B BIO/07 14 B BIO/10 8 B BIO/19 4 B AGR/01 7 C IUS/10 8 C MED/44 8 C Attività opzionali a scelta 18 D Preparazione della prova 3 E finale Tirocinio 18 F Lingua Inglese 6 E TOTALE 180 Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Accesso al curriculum B Ai laureati triennali in Valutazione e Controllo Ambientale presso questa Università, all’interno del curriculum “Difesa del suolo e rischi naturali”, o comunque ai laureati che hanno seguito, nel loro corso di studi, l’ordinamento didattico sotto riportato, saranno riconosciuti integralmente tutti i 180 crediti formativi conseguiti durante la Laurea triennale. Ordinamento didattico per l’accesso al curriculum B senza debiti formativi Settore scientifico disciplinare MAT/05 FIS/01 CHIM/03 CHIM/02 CHIM/06 INF/01 GEO/04 CHIM/01 GEO/03 BIO/02 BIO/05 BIO/07 BIO/10 BIO/19 AGR/01 IUS/10 MED/44 Crediti 8 8 6 6 2 5 16 14 20 4 8 11 4 4 7 8 8 Tipologia di attività formativa A A A A A A A+B B B B B B B B C C C 327 Attività opzionali a scelta 14 D Preparazione della prova finale 3 E Tirocinio 18 F Lingua Inglese 6 E TOTALE 180 Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Frequenza Il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali prevede la frequenza obbligatoria dei laboratori didattici. Ordinamento didattico Curriculum A : Qualità dell’ambiente e rischio chimico I ANNO Insegnamenti I Semestre Analisi del rischio geologicoambientale Zoogeografia Chimica dell’ambiente con laboratorio Geochimica II Semestre Cartografia ambientale informatizzata con Laboratorio Tecnologia per la depurazione delle acque Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti Chimica analitica degli inquinanti Chemiometria con laboratorio Biolimnologia Analisi del carico inquinante dei bacini lacustri II ANNO Insegnamenti I Semestre Igiene industriale applicata con laboratorio Botanica ambientale ed applicata 328 Settori scientifico discipinari Crediti Tipologia di attività formativa GEO/05 8 B2 BIO/05 CHIM/12 6 9 B3 B5 GEO/08 4 B2 INF/01 6 A CHIM/12 2 B1 CHIM/12 4 B1 CHIM/01 CHIM/01 BIO/13 BIO/13 3 3 3 3 C1 C1 C1 C1 Settori scientifico discipinari Crediti Tipologia di attività formativa MED/44 9 C3 BIO/03 6 B4 Laboratorio di ecotossicologia Microbiologia ambientale Laboratorio Limnogeologia con BIO/07 AGR/16 3 6 B4 B5 GEO/03 6 C1 Totale parziale 81 Attività a scelta dello studente Prova finale 39 Altre attività (lingua,tirocinio) Totale 120 Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Corsi Opzionali Gli studenti che hanno già sostenuto l’esame di uno dei seguenti insegnamenti:- Igiene industriale applicata con laboratorio, Chimica dell’ambiente con laboratorio – potranno utilizzare i relativi crediti per corsi opzionali a scelta dello studente. Possono essere considerati corsi opzionali tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria, con particolare preferenza verso i corsi del curriculum B della Laurea specialistica in Scienze Ambientali e i corsi di Ecotossicologia e Ecologia delle acque interne della Laurea triennale in Scienze Ambientali. Curriculum B : Dinamiche del territorio e rischi naturali Settori I ANNO Insegnamenti scientifico discipinari I Semestre Chimica dell’ambiente con CHIM/12 laboratorio Ecotossicologia BIO/07 Ecologia delle acque interne BIO/07 Zoogeografia BIO/05 Analisi del rischio geologicoGEO/05 ambientale con Laboratorio II Semestre Cartografia ambientale INF/01 informatizzata con Laboratorio Geologia strutturale applicata GEO/03 Laboratorio di Metodologie CHIM/12 trattamento dati ambientali Telerilevamento e GEO/05 fotointerpretazione Geositologia per la realizzazione di GEO/03 opere ad alto rischio Crediti Tipologia di attività formativa 9 B1 3 3 5 5 B4 B4 B3 B5 6 A 4 3 C1 B1 5 B5 5 C1 329 II ANNO Insegnamenti I Semestre Igiene industriale applicata con Laboratorio Botanica ambientale e applicata Vulcanologia ambientale Idrogeologia Microbiologia applicata con laboratorio Settori scientifico discipinari Crediti Tipologia di attività formativa MED/44 9 C3 BIO/03 GEO/08 GEO/05 BIO/19 6 4 5 5 B4 B2 B5 B3 Totale parziale 77 Attività a scelta dello studente 4 Prova finale 39 Altre attività (lingua,tirocinio) Totale 120 Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F. Corsi opzionali Gli studenti che hanno già sostenuto l’esame dell’insegnamento di Analisi del rischio geologico-ambientale con Laboratorio dovranno recuperare i relativi 5 crediti con uno o più esami della tipologia C1 da scegliersi tra quelli presenti nel curriculum A. Possono essere considerati corsi opzionali tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria, con particolare preferenza verso i corsi del curriculum A della Laurea Specialistica in Scienze Ambientali. Propedeuticità Il corso di Ecotossicologia è propedeutico al corso di Laboratorio di ecotossicologia. Crediti formativi Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita e attività didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratori: lezioni esercitazioni, laboratori Corsi ed Esami 330 attività assistita 8 11 attività personale 17 14 L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Il corso di Chimica dell’Ambiente con Laboratorio sarà un corso integrato, composto dal modulo di Chimica dell’Ambiente (6 crediti) e dal modulo di Laboratorio di Chimica dell’Ambiente (3crediti). Il corso di Igiene Industriale Applicata con Laboratorio sarà un corso integrato, composto dal modulo di Igiene Industriale Applicata (5 crediti) e dal modulo di Laboratorio di Igiene Industriale Applicata ( 4 crediti). Per l’insegnamento di Tecnologia per la depurazione delle acque, il superamento dell’esame comporta la semplice dicitura “approvato”. Piani di studio individuali Lo studente dovrà obbligatoriamente presentare il Piano di Studio Individuale con la scelta del curriculum all’atto dell’iscrizione al primo anno di corso. Tesi di Laurea La tesi di Laurea sperimentale avrà una durata di almeno 8 mesi e consisterà in un periodo di attività pratica su ricerche originali, da svolgersi presso Università o Enti di ricerca pubblici e privati che operano nel settore del controllo, della protezione e del recupero dell’ambiente e del territorio. La tesi di Laurea si svolgerà dopo che lo studente abbia conseguito tutti i crediti previsti al primo semestre del primo anno di corso. Prova finale La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto sull’attività di ricerca svolta durante la tesi di Laurea. Calendario dei Corsi e degli Esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Dott.Marino Balzani) (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 331 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO AMBIENTALE (F63004) Crediti: 8 Docente: Prof.Silvana Martin E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Analisi del rischio geologico-ambientale con laboratorio” attivato presso il Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale. 02 ZOOGEOGRAFIA Crediti: 6 Curriculum A:Qualità dell’ambiente e rischio chimico (F63005) Crediti: 5 Curriculum B:Dinamiche del territorio e rischi naurali (F63027) Docente:Prof.Adriano Martinoli E-mail: [email protected] Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti una conoscenza di base della Zoogeografia, con particolare riguardo agli aspetti metodologici impiegati in tale disciplina, trattando quindi le origini storiche, le definizioni ed i campi di indagine e le relative finalità. Verrà effettuata anche un’analisi della storia e del ruolo della Zoogeografia nella moderna biologia evoluzionistica. La prima parte del corso introduce i concetti fondamentali sui quali si basa la Zoogeografia: l'evoluzione biologica nel contesto spazio-temporale, il concetto di specie e sua definizione, l’isolamento riproduttivo, modelli di speciazione, principi di analisi filogenetica, fondamenti di ecologia geografica; comunità biotiche ed ecosistemi, cenni di cladistica (monophylum, adelphotaxa, cladogrammi, apomorfie, plesiomorfie), ere geologiche ed evoluzione, la teoria della deriva dei continenti ed il suo effetto sulla Zoogeografia moderna. Verranno inoltre analizzati il concetto, l’analisi e la definizione di areale e trattate le moderne tecniche di analisi e di sintesi dei dati biogeografici. La seconda parte del corso prenderà in considerazione gli aspetti legati alla zoogeografia sistematica e all’ecobiogeografia. Verranno trattati poi nello specifico la zoogeografia del Mar Mediterraneo, i modelli di distribuzione dei principali gruppi di Vertebrati e la loro interpretazione, l’origine della fauna italiana. Verrà, infine, trattato l’argomento della biogeografia umana, analizzando i principali eventi dai progenitori dei primi ominidi al genere Homo. Bibliografia Zunino M. e A. Zullini, 1995. Biogeografia. La dimensione spaziale dell’evoluzione. Casa Editrice Ambrosiana, Milano. Bedulli D., 1993. Appunti di Biogeografia. Editrice Studium Parmense, Parma. Dispense distribuite nel corso delle lezioni e on-line. Testi consigliati per approfondimenti Colbert E. H., 1979. Animali e continenti alla deriva. Arnoldo Mondadori Ed. Cox C. B. e P .D. Moore, 1993. Biogeography. An ecological and evolutionary approach. Blackwell Scientific Publications. Crosby A. W., 1986. Imperialismo ecologico. L’espansione biologica dell’Europa 900-1900. Ed. Laterza. Johanson D., Edey M., 1981. Lucy. Le origini dell’umanità. Arnoldo Mondadori Ed. 332 Mac Arthur R.H. e Wilson E.O., 1967. The theory of Island Biogeography. Princeton University Press, Princeton. 03.CHIMICA DELL’AMBIENTE CON LABORATORIO (F63006) Crediti: 9 Docente: Proff.Andrea Pozzi;Carlo Dossi E-mail: [email protected]; [email protected] Vedi insegnamenti “Chimica dell’ambiente con laboratorio (Modulo A) + Chimica dell’ambiente (Modulo B) attivati presso il corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali (v.o.). 04 GEOCHIMICA (F63029) Crediti: 4 Docente: Prof.Luigina Vezzoli E-mail: [email protected] Introduzione Definizione e scopi della geochimica Abbondanza degli elementi Concetti di base Struttura e composizione interna della Terra Elementi di cristallochimica Cicli geochimici Composizione geochimica del mantello terrestre Composizione geochimica della crosta terrestre Ciclo geochimica magmatico Il magma e i prodotti magmatici, classificazione e nomenclatura Genesi ed evoluzione dei magmi Elementi in traccia Ambienti geodinamici e serie magmatiche Magmi di dorsali oceaniche Magmi intraplacca oceanica e continentale Magmi orogenetici Magmi a composizione geochimica particolare Geochimica isotopica Geochimica degli isotopi stabili Geochimica degli isotopi radioattivi Distribuzione generale degli elementi Metodi geochimici Campionamento di matrici geochimiche Metodi di analisi geochimica Interpretazioni geochimiche 333 05 CARTOGRAFIA AMBIENTALE INFORMATIZZATA CON LABORATORIO (F63032) Crediti: 6 Docente: Prof.Stefano Manini L’informazione geografica e il GIS. Concetti preliminari. La posizione. L’entità spaziale. Le relazioni fra entità spaziali. Modelli dei dati e architetture. Accesso ai dati geografici. L’integrazione dei dati aster. Acquisizione dei dati. Il progetto e lo sviluppo di una base di dati geografica. Esempi applicativi. Bibliografia: I libri di testo verranno consigliati all’inizio del corso 06 TECNOLOGIA PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE (F63002) Crediti: 2 Docente: Prof.Giulia Bollini La tutela della risorsa acqua è fondamentale per la preservazione di ogni forma di vita animale o vegetale sulla terra. L’inquinamento delle acque prodotto sia da scarichi diretti che da trasporto di inquinanti permezzo di precipitazioni atmosferiche e di erosione dei suoli, può determinare alterazioni molto importanti, a volte irreversibili, negli ecosistemi acquatici. Il consumo civile e industriale con il conseguente prelievo di risorsa naturale, contribuiscono ulteriormente a tali alterazioni. Nello svolgimento del corso verranno affrontati i problemi di inquinamento dell’acqua dovuti all’attivitàumana e le strategie e tecnologie adottate per salvaguardare l’ecosistema acquatico. Il programma del corso è articolato secondo i capitoli seguenti: Acque naturali – Le normative europee e nazionali per la tutela e il controllo delle acque naturali. Processi di autodepurazione. Limiti di accettabilità di inquinanti negli scarichi. Acque reflue urbane – Analisi dei parametri che caratterizzano l’inquinamento delle acque reflue urbane. Impianti di depurazione, principali tecnologie. Rifiuti speciali liquidi (acque industriali) – Caratteristiche degli inquinanti delle acque industriali. Principali trattamenti chimico-fisici e biologici per la depurazione delle acque industriali. Fanghi da depurazione acque – Tecnologie di trattamento dei fanghi da depurazione biologica. Tecnologie di trattamento dei fanghi da depurazione chimico-fisica. Smaltimento e/o recupero. Acque potabili – Caratteristiche chimico-fisiche di potabilità delle acque. Trattamenti di potabilizzazione. 334 07 TECNOLOGIE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI (F63003) Crediti: 4 Docente: Prof.Giulia Bollini Durante lo svolgimento del corso verranno affrontate le principali problematiche relative alla gestione dei rifiuti, in particolare allo smaltimento e al recupero. Saranno analizzate sia le scelte progettuali relative alla localizzazione (interazioni socioambientali, impatto ambientale, ecc.), sia le scelte impiantistiche con analisi delle diverse tecnologie di smaltimento e recupero. Il programma del corso è articolato secondo i capitoli seguenti. La gestione dei rifiuti -Il Decreto Legislativo n. 22/97. Il recupero e i Consorzi Obbligatori. Il sistema integrato per la gestione dei rifiuti urbani. Tecnologie di smaltimento. La discarica controllata – Scelta del sito, realizzazione e gestione, recupero finale. Pretrattamento dei rifiuti prima del conferimento a discarica (inertizzazione). Il trattamento termico dei rifiuti – L’incenerimento, la gassificazione. Recupero di energia. Controllo delle emissioni in atmosfera. Tecnologie di recupero. Impianti di selezione e recupero – Tecnologie per il recupero dei materiali (carta, vetro, plastica, ecc.). Impianti di compostaggio. Gestione di particolari categorie di rifiuti. Rifiuti sanitari. Accumulatori. Oli esausti. Bonifica dei siti contaminati. Discariche incontrollate. Metodologie di bonifica. 08 CHIMICA ANALITICA DEGLI INQUINANTI (F63007) Crediti: 3 Docente: Prof.Sandro Recchia E-mail: [email protected] Scopo del corso è di affrontare le problematiche connesse con l’analisi degli inquinanti in campo ambientale. Particolare attenzione viene quindi dedicata alle tematiche inerenti il campionamento, la stabilizzazione, il pretrattamento e la determinazione delle più comuni sostanze inquinanti. Più in dettaglio il corso si sviluppa in tre parti: Parte introduttiva; considerazioni sulla definizione di inquinante; classificazione degli inquinanti; fenomeni di trasporto degli inquinanti; concetti di bioaccumulo e biomagnificazione; tecniche di campionamento e stabilizzazione. Richiami di chimica analitica: tecniche spettroscopiche UV-VIS molecolari e atomiche; tecniche cromatografiche (GC e HPLC); spettrometria di massa: accoppiamenti con tecniche cromatografiche e con tecniche al plasma; tecniche voltammetriche. Analisi degli inquinanti: Metodologie di purificazione e preconcentrazione dei campioni; Metodologie per la determinazione di inquinanti organici; 335 Metodologie per la determinazione di inquinanti inorganici. Bibliografia: R.N. Reeve- “Environmental Analysis” -Wiley 09 CHEMIOMETRIA CON LABORATORIO (F63033) Crediti: 3 Docente: Prof.Andrea Pozzi E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile nell’area riservata al Corso di Laurea sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3510 10 BIOLIMNOLOGIA (F63009) Crediti: 3 Docente: Prof.ssa Roberta Bettinetti E-mail: [email protected] Il corso è principalmente indirizzato allo studio dettagliato degli ambienti lacustri per poter interpretare i complessi fenomeni che vi avvengono in un’ottica di gestione dei sistemi e delle risorse acquatiche. Gli argomenti di carattere generale verranno trattati avendo come riferimento casi di studio della realtà italiana quali i grandi laghi subalpini, i laghi alpini e i bacini artificiali. Alcuni degli argomenti trattati saranno: • qualità delle acque lacustri italiane • la biomanipolazione • i laghi alpini e il problema dell’acidificazione • il liming • i bacini artificiali • le alghe tossiche • introduzione di specie alloctone negli ambienti d’acqua dolce italiani • ambienti pseudo-naturali: i fontanili, i navigli • le lagune • la paleolimnologia Bibliografia Bertoni, R. 2006. Introduzione alla limnologia. Aracne Editrice - per il ripasso dei concetti di limnologia di base Materiale (articoli, rapporti) distribuito a lezione dalla docente 11 ANALISI DEL CARICO INQUINANTE DEI BACINI LACUSTRI (F63010) Crediti: 3 Docente: Prof.Anselmo Pizzala La scelta didattica sottesa al corso, è quella di partire dallo Studio di un Caso, esaminando quanto è stato fatto e ciò che si dovrebbe ancora fare, il quale sia così paradigmatico da 336 consentire la deduzione di regole generali. A tal fine si rivelano utili alcune ricerche ambientali effettuate sul Lago di Como, connesse agli apporti di inquinanti provenienti dal suo bacino e all’eutrofizzazione delle sue acque. Programma dell’insegnamento: Principali studi sulla limnologia e sull’eutrofizzazione del Lago di Como. Aspetti geografici, geologici e climatologici dell’area lariana. Valutazione di carichi inquinanti generati nel bacino imbrifero del lago: sorgenti puntiformi e diffuse. Metodi di studio e di analisi degli apporti (precipitazioni, tributari) e delle caratteristiche chimico-fisiche e biologiche del corpo acquoso lacustre, anche con riferimento ai sedimenti. Analisi dei risultati ottenuti dalle campagne di misura. Applicazione di modelli matematici. Scenari di miglioramento della qualità delle acque. Ipotesi di sviluppo sostenibile del territorio. Considerazioni di carattere generale sullo studio di un ecosistema lacustre complesso. Bibliografia - G. Chiaudani e G. Premazzi, Il Lago di Como - Condizioni ambientali attuali e modello di previsione dell’evoluzione delle qualità delle acque, Centro Comune di Ricerca – Commissione delle Comunità Europee, 1993. - PROGETTO PLINIUS – CRITICITA’ E AZIONI PER IL RECUPERO DELLA QUALITA’ DELLE ACQUE DEL LARIO ( per informazioni sulla sua disponibilità rivolgersi al Centro di Cultura scientifica “A.Volta” – Villa Olmo – Via Cantoni,1-COMO) 12 IGIENE INDUSTRIALE APPLICATA CON LABORATORIO (F63011) Crediti: 9 Docente: Proff.Domenico Cavallo;Andrea Cattaneo Vedi insegnamenti “Igiene industriale applicata con laboratorio (Modulo A) + “Igiene industriale applicata con laboratorio (Modulo B)attivati presso il corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali (v.o.). 13 BOTANICA AMBIENTALE E APPLICATA (F63015) Crediti: 6 Docente: Prof.Donato Chiatante E-mail: [email protected] Questo corso intende fornire agli studenti del Corso di Laurea Specialistica approfondimenti su alcune tematiche del regno vegetale ed intende anche trattare aspetti applicativi che caratterizzano il rapporto tra gli organismi vegetali e l’ambiente in senso lato. Dopo un breve riesame delle modalità di sviluppo degli organismi vegetali, verranno esaminati in dettaglio le risposte che gli organismi vegetali danno ai principali fattori ambientali. Acqua : ricerca, assorbimento, trasporto e traspirazione, idrotropismo. Luce : assorbimento, indice area fogliare, spettro luminoso, fototropismi. Anidride carbonica : cattura, organicazione, biomassa, riduzione nell’atmosfera. Temperatura : adattamenti a condizioni estreme. Vento : effetti fisiologici e modificazioni anatomiche. Composizione e struttura del suolo : architettura della radice in funzione della stabilità e della nutrizione, gravitropismo. Stress meccanici : nastie. 337 Tra le applicazioni verranno esaminate le problematiche correlate con l’uso delle biotecnologie vegetali partendo dalla loro definizione e considerando i principali usi odierni. Verranno inoltre esaminate le applicazioni di fitodepurazione per la soluzione dei problemi di depurazione delle acque. Durante il corso saranno fatte delle esercitazioni pratiche di cartografia tematica. Bibliografia: I testi e altro materiale di riferimento verranno indicati dal docente durante il corso. 14 LABORATORIO DI ECOTOSSICOLOGIA (F63012) Crediti: 3 Docente: Prof.Antonio Di Guardo E-mail: [email protected] Il corso si propone di illustrare e sperimentare alcuni dei principali metodi, modalità e protocolli per la valutazione dell’esposizione, degli effetti e del rischio chimico nell’ambito dell’ecotossicologia. Esposizione: stima e misura dei parametri per i modelli: metodi di calcolo manuali e con software. Il programma EPIWIN e i metodi QSARs. Costruzione ed applicazione di modelli. I modelli dell’Unione Europea: EUSES e il progetto FOCUS. Esercitazioni al computer con applicazione di diversi modelli ad alcuni scenari. Effetti: i test in ecotossicologia: introduzione ed illustrazione dei principali test. Messa a punto di test acuti su organismi terrestri ed acquatici. Controllo di qualità: concentrazioni di esposizioni nominali e verifica sperimentale in laboratorio. Valutazione statistica dei risultati. Applicazione di modelli per la previsione della tossicità: vantaggi esvantaggi. Valutazione del rischio chimico: evoluzione della valutazione del rischio chimico nell’Unione Europea: White Paper, (TGD) e REACH. Esercitazione pratica di valutazione del rischio. La valutazione del rischio ecologico (ERA): applicazioni numeriche. Bibliografia Vighi M., Bacci E. (Eds) (1998): Ecotossicologia, UTET, Torino, p.237. Schüürmann G, Markert B. (1998) Ecotoxicology, Wiley, p. 900 Commission of European Communities (2001) WHITE paper, http://europa.eu.int/comm/environment/chemicals/pdf/0188_en.pdf ECB (2003) Technical Guidance Document, http://ecb.jrc.it/home.php?CONTENU=/Technical-Guidance-Document/sommaire.php 15 MICROBIOLOGIA AMBIENTALE CON LABORATORIO (F63030) Crediti: 6 Docente: Prof.Elisabetta Zanardini E-mail: [email protected] Significato, origine, sviluppo della microbiologia ambientale Cenni di ecologia microbica Microrganismi ed ecosistemi 338 Macro e microambienti. Gerarchia ecologica: popolazioni, gilde e comunità microbiche. Interazioni microrganismi-ambiente. Dispersione, colonizzazioni e successione ecologiche Analisi di comunità microbiche con metodi colturali e molecolari. Il DNA ribosomale e la filogenesi microbica. Interazioni tra microrganismi Interazioni microrganismo-microrganismo. Interazioni benefiche microrganismo-pianta. Habitat microbici Ambienti acquatici e terrestri. Gli ambienti estremi. Adattamenti molecolari alle condizioni estreme. Cenni di aerobiologia: metodologie di campionamento passivo ed attivo. Microrganismi e biotrasformazioni Ruolo dei microrganismi nei principali cicli biogeochimici. Microrganismi e biorisanamento ambientale Degradazione inquinanti: mineralizzazione e cometabolismo. I principali enzimi degradativi. Biodegradazione di composti xenobiotici. Biodegradazione del petrolio. Bioremediation: biostimulation e bioagmentation La biolisciviazione di metalli. Trattamento delle acque reflue e dei liquami. La depurazione delle acque potabili. Discariche e compostaggio. Cenni di microbiologia industriale Microrganismi e prodotti industriali. Biocatalisi: crescita e formazione del prodotto. Fermentazione su larga scala: scale up del processo fermentativo. Microrganismi e beni culturali Biodeterioramento dei beni culturali. Interazioni tra microrganismi ed inquinanti atmosferici nell’alterazione di manufatti artistici lapidei. Biotecnologie applicate alla conservazione delle opere d’arte. Utilizzo di microrganismi per la rimozione di particolari alterazioni dei manufatti lapidei. Testi consigliati Perry, Staley, Lory Microbiologia. Vol. 1, 2. Ed. Zanichelli. 2004. Madigan, Martinko, Parker, Brock Biologia dei microrganismi. Vol. 1, 2. Ed. Casa Editrice Ambrosiana. 2003. Atlas & Bartha Microbial Ecology: Fundamentals and Applications, Ed. Cummings. 1998. Smith Biotecnologie, Ed. Zanichelli 1998. 339 16 LIMNOGEOLOGIA (F63016) Crediti: 6 Docente: Prof.Luigina Vezzoli E-mail: [email protected] PROGRAMMA DEL CORSO Introduzione Definizioni Problematiche di studio Applicazioni Sedimentazione lacustre Sedimenti lacustri: metodi di studio litostratigrafici, descrizione e classificazione Caratteristiche tessiturali e composizionali Processi deposizionali Ambienti deposizionali Sistemi deposizionali lacustri Sistema di delta: definizioni, processi deposizionali, geometrie dei sedimenti, geomorfologia Sistema litorale: ambienti, tipi di sedimenti, geomorfologia, livelli del bacino lacustre Analisi di bacino Laghi tettonici: tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi Laghi vulcanici: tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi Laghi glaciali: tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi Laghi salini: : tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi Tecniche di analisi di bacino Metodologie di Carotaggio Metodologie Geofisiche Indagini geomorfologiche e batimetriche Metodi di analisi in laboratorio Sedimentologia e Litostratigrafia Petrofisica Geocronologia Mineralogia Chimica e Chimica isotopica Paleontologia Ambiente Fisico dei laghi Idrologia Penetrazione della luce Ciclo termico Movimenti della massa d’acqua Ambiente Chimico dei laghi Ciclo dell’ossigeno Soluti e particolato Salinità 340 17 ECOTOSSICOLOGIA (F63019) Crediti: 3 Docente: Prof.Antonio Di Guardo E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali (v.o.). 18 ECOLOGIA DELLE ACQUE INTERNE (F63018) Crediti: 3 Docente: Prof.Roberta Bettinetti E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali (v.o.). 19 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO-AMBIENTALE CON LABORATORIO (F63028) Crediti: 5 Docente: Prof.Silvana Martin E-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Valutazione e Controllo Ambientale (v.o.). 20 GEOLOGIA STRUTTURALE APPLICATA (F63020) Crediti: 4 Docente: Prof.Silvana Martin E-mail: [email protected] Nel corso verranno introdotti i concetti di base della geologia strutturale ambientale utili per raggiungere una conoscenza del territorio e dei processi che modificano la superficie terrestre e l’interno della Terra. Generalità: Cenni sulla struttura della terra e sulla tettonica della placche; Assetto geotermico terrestre: i modi di trasferimento del calore, stress termici; effetti termici dell' erosione e della sedimentazione; Cenni sulla deformazione duttile: reologia dei materiali terrestri; deformazione dell'aggregato cristallino; relazioni tra proprietà cristalline e comportamento reologico; le strutture duttili (pieghe, miloniti); aspetti microscopici della deformazione duttile; cenni alla struttura duttile del mantello e relazione con l'assetto termico; Cenni sulla meccanica dei fluidi: idromeccanica delle sostanze naturali; cenni alla meccanica dei fluidiin condizioni di stress tangenziale; cenni sulla turbolenza; modelli di flusso (non newtoniano, etc.); flusso e temperatura; modelli plastici ideali; comportamento del ghiaccio; il flusso in un acquifero artesiano; il"rebound" post -glaciale; gli acquiferi termali . 341 Bibliografia D.L. Turcotte and G. Schubert. Geodynamics, Wiley &Sons, 1982. G. Ranalli, Reology of the Earth, Allen and Unwin, 1996. A.E. Mussett and M.A. Khan, Looking into the Earth, Cambridge University Press, 2000. 21 LABORATORIO DI METODOLOGIE TRATTAMENTO DATI AMBIENTALI (F63034) Crediti: 3 Docente: Prof.Andrea Pozzi E-mail: [email protected] Il programma sarà in seguito disponibile nell’area riservata al Corso di Laurea sul sito WEB dell’Università degli studi dell’Insubria alla pagina http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3510 22 TELERILEVAMENTO E FOTOINTERPRETAZIONE (F63022) Crediti: 5 Docente: Prof.Alessandro Michetti E-mail: [email protected] Il corso fornisce le nozioni essenziali sulle principali metodologie di telerilevamento, e sulle loro applicazioni nel campo dell’analisi dell’ambiente fisico, concentrando l’interesse sugli aspetti geologici. Particolare attenzione verrà dedicata alle tecniche di interpretazione aerofotografica per la caratterizzazione dei processi morfogenetici e la ricostruzione dell’evoluzione recente del paesaggio. Il corso prevede esercitazioni di aerofotointerpretazione con l’uso dello stereoscopio e la costruzione di carte geomorfologiche. Bibliografia: G.B. Castiglioni, Geomorfologia, Utet. Marino C.M. e Tibaldi A., 1995. Elementi di Fotointerpretazione e Telerilevamento per le Scienze Geologiche ed Ambientali. Progetti Editrice, Milano, 170 pp. Testi di consultazione Accordi B., Lupia Palmieri E., Parotto M., Il Globo Terrestre e la sua evoluzione, Zanichelli. Strahler A.N., Geografia Fisica, Piccin. 23 GEOSITOLOGIA PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE AD ALTO RISCHIO (F63024) Crediti: 5 Docente: Prof.Leonello Serva Il corso si propone di fornire gli elementi essenziali per un’ottimale localizzazione e progettazione nel territorio delle cosiddette “opere ingegneristiche ad alto rischio” e/o “di rilevante impatto ambientale”. Verranno, in particolare, descritti gli aspetti geologici, sismologici, idrologici ed idraulici di tale processo. Il nucleo del corso si basa su quanto è richiesto, in ambito internazionale, per i siti destinati ad impianti elettronucleari di potenza. Nonostante ben poche opere determinino un impatto ambientale e un rischio paragonabili a quelli relativi a un impianto elettronucleare di potenza, il percorso seguito per la 342 localizzazione e progettazione di tali strutture è infatti paradigmatico e metodologicamente corretto anche per tutte le opere di cui in titolo. Un simile approccio permetterà di avere una visione completa delle attività da svolgere. Sarà poi cura del corso fornire tutti gli elementi necessari per selezionare il tipo di analisi sitologica più consono all'opera che si deve analizzare, ivi includendo il contesto fisico in cui essa ricade ed il suo costo. E' infatti evidente come il dettaglio (quantità, qualità e tipologia) delle informazioni da raccogliere debba essere strettamente collegato al livello di rischio e/o impatto ambientale dell'opera cui tale analisi viene applicata. Un grande complesso industriale che tratta sostanze altamente tossiche oppure, per alcuni aspetti, una diga, dovrebbe avere alle spalle un'analisi sitologica simile a quella richiesta in campo nucleare. Più in generale, si può dire che l'approccio deve essere simile per tutti quegli impianti (o agglomerato di impianti, tipico delle aree industriali) in cui una rottura (incidente) può provocare rischi molto rilevanti sia sull'uomo che sull'ambiente naturale. D’altronde, per impianti industriali assimilabili a un deposito di GPL, che pure richiedono uno specifico piano di emergenza, si lavora con dettaglio sicuramente minore. Ancora minore sarà il dettaglio richiesto per un ospedale, una scuola, un centro di comunicazione strategico, una autostrada/ferrovia (es. ponti e viadotti), un gasdotto o un oleodotto, e così via. E' importante sottolineare che l’analisi sitologica può essere espletata anche a posteriori, con l'opera già realizzata, poiché permette di definire le eventuali azioni da intraprendere per porre la stessa in condizioni di massima sicurezza. Il corso si svilupperà, quindi, fornendo dapprima alcuni concetti di base sul rischio derivante da fenomeni naturali, descrivendo poi come si applicano in sitologia gli elementi fondamentali di geologia, sismologia, idrologia ed idraulica, inseriti nell'appropriato contesto epistemologico, discutendo infine le metodologie disponibili per la soluzione dei problemi trattati. Bibliografia: Dispense del Corso 24 VULCANOLOGIA AMBIENTALE (F63013) Crediti: 4 Docente: Prof.Luigina Vezzoli E-mail: [email protected] Introduzione Attività vulcanica e Prodotti vulcanici Attività vulcanica effusiva ed esplosiva Caratteristiche e nomenclatura dei prodotti magmatici Caratteristiche e classificazioni dei prodotti vulcanoclastici Gli edifici vulcanici Tipi di eventi vulcanici e Pericolosità vulcanica Colate di lava e duomi lavici Ricaduta piroclastica e proiezioni balistiche Flussi piroclastici Collassi calderici e strutturali Lahar e flussi gravitativi Gas vulcanici Onde d’urto in atmosfera Terremoti vulcanici Tsunami 343 Zonazione di pericolosità vulcanica e Predizione a lungo termine Identificazione dei vulcani ad alto rischio Valutazione della pericolosità vulcanica basata sulla ricostruzione della storia eruttiva Record storico delle eruzioni Record geologico delle eruzioni Mappe di zonazione di pericolosità vulcanica Zonazione di pericolosità vulcanica relativa a vari tipi di eventi Mappe di zonazione di pericolosità regionali Mappe di pericolosità di siti specifici Monitoraggio vulcanico e Predizione a corto termine Monitoraggio per osservazione visiva Monitoraggio sismico Monitoraggio delle deformazioni del suolo Monitoraggio geochimico dei fluidi Monitoraggio geochimico-petrografico dei prodotti Esempi di casi di studio su eruzioni recenti Il vulcanismo italiano M. Etna Stromboli Interazione dell’attività vulcanica con l’ambiente ed l’attività umana Attività vulcanica e clima Archeologia e vulcanologia Gestione delle emergenze di pericolosità vulcanica Vulcanologia e geologica medica 25 IDROGEOLOGIA (F63025) Crediti: 5 Docente: Prof.Fabio Brunamonte L’obiettivo del corso è quello di fornire gli elementi teorici di base per la valutazione delle caratteristiche idrogeologiche di una determinata area al fine di comprendere la dinamica delle acque di circolazione superficiali e profonde e la loro interazione e, in ultima analisi, di acquisire la capacità di gestire le principali problematiche idrogeologiche che vengono affrontate nell’ambito dell’attività professionale, tra cui i criteri per la ricerca e lo sfruttamento delle risorse idriche sotterranee nell’ottica di una loro corretta e razionale gestione, la valutazione delle condizioni di rischio-geologico idraulico di una certa area e l’adozione di adeguate misure preventive e/o di mitigazione del rischio, la valutazione della vulnerabilità di un acquifero rispetto a sostanza inquinanti. Allo scopo il corso è suddiviso in due parti distinte. La prima è prettamente teorica e fornisce gli strumenti operativi necessari per l’impostazione della seconda parte del corso, nell’ambito della quale verranno tratte alcune problematiche idrogeologiche pratiche affrontate comunemente nell’ambito delle attività di gestione ambientale, con illustrazione di casi reali e applicazioni pratiche relative ad alcune realtà nel contesto territoriale nazionale. PROGRAMMA DEL CORSO 344 Parte teorica di base Il ciclo dell’acqua. Richiami sul processo di scorrimento superficiale: misura delle portate di un corso d’acqua e della velocità della corrente, valutazione della portata di piena, idrogramma unitario e idrogramma di piena di un corso d’acqua. Bacino idrografico e bacino idrogeologico. Il bilancio idrologico e idrogeologico: criteri per la valutazione e strumenti di misura degli apporti idrici di origine meteorica (P), dell’evapotraspirazione (ET), della temperatura (t), e del flusso idrico globale D (superficiale R + sotterraneo I). Proprietà idrogeologiche delle rocce: porosità, igroscopicità, capacità di ritenzione idrica, capacità di assorbimento, tipi e gradi di permeabilità. Valutazione delle caratteristiche della circolazione idrica sotterranea: determinazione delle caratteristiche geometriche e fisiche e dell’acquifero, tipi di acquiferi e falde, tipi di complessi idrogeologici, ripartizione delle acque nel sottosuolo, movimento dell’acqua nel sottosuolo, fenomeni di capillarità, percolazione. Determinazione delle isopieze, del gradiente piezometrico e dei campi piezometrici. Legge di Darcy. Determinazione della trasmissività T. Velocità apparente e reale. Sorgenti idriche: tipi, vulnerabilità, tempo di esaurimento (legge di Maillot). Criteri per la valutazione delle riserve e delle risorse di un acquifero: studio degli idrogrammi in regime non influenzato. Opere di captazione delle risorse idriche sotterranee mediante pozzi: tipologie, criteri di perforazione ed elementi costituitivi. Principali prove in foro per la caratterizzazione degli acquiferi: valutazione della portata di esercizio di un pozzo e modalità di funzionamento (formule di Dupuit e curva caratteristica del pozzo). Relazione tra pompaggio da un acquifero e abbassamento del livello piezometrico connesso (legge di Theis). Cenni sulla vulnerabilità degli acquiferi: sostanze inquinanti e fonti di inquinamento, principali indici di inquinamento, vulnerabilità delle falde idriche. Cartografia tematica idrogeologica: interpretazione ed esempi. Studio di alcune problematiche applicative Cenno sui fenomeni di subsidenza del terreno, e discussione degli effetti sull’area urbana di Como. Cenni sull’analisi della stabilità dei versanti, e discussione di casi di studio. Principali cause dei fenomeni alluvionali: eventi meteorologici e portate di piena, propagazione della piena nel bacino, analisi dell’idrogramma di piena, influenza dell’urbanizzazione, opere idrauliche per la difesa dai fenomeni di piena. Fenomeni di dissesto geologico-idraulici e debris flow: problematiche, tipologia e cinematismi dei fenomeni. Nuove approcci metodologici per lo studio dei fenomeni di debris flow: caratterizzazione fisica del bacino (geologico-geomorfologica, strutturale, idrogeologica, pedologico-forestale), caratterizzazione idrometeorologica (analisi statistica delle piogge e costruzione delle Linee Segnalatrici di Probabilità Pluviometrica LSPP e valutazione rischio meteorologico su basi statistiche), proprietà di assorbimento del terreno (cenni sul metodo CN-SCS), simulazione dell’idrogramma di piena e stima della portata di piena del corso d’acqua a frequenza assegnata, modellazione matematica distribuita dell’innesco dei dissesti gravitativi. Casi di studio. La “prevedibilità” degli eventi di dissesto geologico-idraulici nella gestione del rischio ad essi connesso. Interventi per la mitigazione del rischio geologico-idraulico: criteri, interventi strutturali, interventi non strutturali, metodologie di ingegneria naturalistica. Bibliografia (testi reperibili in bibioteca o attraverso il docente) Irene Rischia, Dispense del Corso di Idrogeologia 2003-04, Università dell’Insubria. Pietro Celico – Prospezioni idrogeologiche (vol. 1 e 2), Liguori Ed., Napoli. Gilbert Castany – Idrogeologia, principi e metodi, Libreria Dario Flaccovio Ed., Palermo. 19 Giugno 1996: Alluvione in Versilia e Garfagnana: un caso di studio, A cura di Renzo Rosso e Leonello Serva, ANPA - ARPAT, 1998. 345 26 MICROBIOLOGIA APPLICATA CON LABORATORIO (F63031) Crediti: 5 Docente: Prof.Elisabetta Zanardini E-mail: [email protected] Vedi insegnamento “Microbiologia ambientale con laboratorio “del Curriculum A del medesimo corso di Laurea. CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE AMBIENTALI INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Analisi del carico inquinante dei bacini lacustri Analisi del rischio geologico ambientale Numero programma 11 01 Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio 19 Biolimnologia 10 Botanica ambientale e applicata 13 Cartografia ambientale informatizzata con laboratorio 05 Chemiometria con laboratorio 09 Chimica analitica degli inquinanti 08 Chimica dell’ambiente con laboratorio 03 Ecologia delle acque interne 18 Ecotossicologia 17 Geochimica 04 Geologia strutturale applicata 20 Geositologia per la realizzazione di opere ad alto rischio 23 Idrogeologia 25 Igiene industriale applicata con laboratorio 12 Laboratorio di ecotossicologia 14 Laboratorio di metodologie trattamento dati ambientali 21 346 Limnogeologia 16 Microbiologia ambientale con laboratorio 15 Microbiologia applicata con laboratorio 26 Tecnologie per la depurazione delle acque 06 Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti 07 Telerilevamento e fotointerpretazione 22 Vulcanologia ambientale 24 Zoogeografia 02 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Bettinetti Roberta 10,18 Bollini Giulia 06,07 Brunamonte Fabio 25 Cattaneo Andrea 12 Cavallo Domenico 12 Chiatante Donato Di Guardo Antonio 13 14,17 Dossi Carlo 03 Manini Stefano 05 Martin Silvana 01,19,20 Martinoli Adriano 02 Michetti Alessandro 22 Pizzala Anselmo 11 Pozzi Andrea Recchia Sandro 03,09,21 08 Serva Leonello 23 Vezzoli Luigina 04,16,24 Zanardini Elisabetta 15,26 347 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali – Como Corso di Laurea Specialistica in Chimica industriale Sede del corso: Como MANIFESTO DEGLI STUDI ANNO ACCADEMICO 2006/2007 Presentazione del corso Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea Specialistica in Chimica Industriale, di durata biennale, afferente alla classe delle lauree specialistiche n° 81/S (Scienze e Tecnologie della Chimica industriale). Obiettivi formativi ed ambiti occupazionali Il corso di studio è finalizzato alla formazione di chimici capaci di svolgere attività di sviluppo dell’innovazione scientifico-tecnologica in ambito chimico nonché di gestione delle tecnologie industriali chimiche. Tali professionisti potranno operare nei comparti della ricerca, dello sviluppo, della produzione e della gestione dell’industria chimica, con un grado di autonomia e di responsabilità consono ad una laurea di secondo livello. Ai possessori della Laurea Specialistica in Chimica industriale è aperto l’accesso, previo superamento dell’apposito esame di stato, alla Sezione A dell’Albo professionale dei Chimici. Accesso al corso L’accesso al corso presuppone il possesso di un diploma di laurea di primo livello nell’ambito della classe n° 21 (Scienze e Tecnologie Chimiche) o di un titolo di studio universitario equipollente. Il riconoscimento dei pregressi 180 crediti formativi è integrale se conseguiti nell’ambito della laurea di primo livello in Chimica industriale gestionale e tessile di questa Università. L’accesso al corso da parte di coloro che hanno conseguito una diversa laurea di primo livello della classe n° 21 (presso questo od altri Atenei) può comportare eventuali debiti formativi alla luce dell’ordinamento didattico sotto riportato. Ordinamento didattico Il conseguimento del diploma di Laurea Specialistica comporta l’acquisizione di 300 crediti formativi così suddivisi per tipologia e per settori scientifico-disciplinari (in parentesi viene indicato il numero di CFU già acquisiti con la Laurea di primo livello in Chimica industriale gestionale e tessile di questa Università). A - Di base A1 - Discipline chimiche (Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06): 16 CFU (9 CHIM/03) A2 - Discipline matematiche, fisiche, informatiche (Settori FIS/01, FIS/03, INF/01, INGINF/05, MAT/01, MAT/02, MAT/03, MAT/04, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, MAT/09): 21 CFU (8 MAT/05, 8 FIS/01, 5 INF/01) 348 B – Caratterizzanti Discipline chimiche industriali (Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/04, CHIM/05, CHIM/06, CHIM/11, ING-IND/21, ING-IND/23, ING-IND/25, ING-IND/26): 109 CFU (14 CHIM/01, 14 CHIM/02, 5 CHIM/03, 10 CHIM/05, 14 CHIM/06) C - Affini/integrative C1 - Culture di contesto (Settori SECS-P/01, SECS-P/06, SECS-P/07, SECS-P/08, SECSP/13): 19 CFU (7 SECS-P/01, 2 SECS-P/13) C2 - Formazione interdisciplinare (Settori BIO/10, CHIM/12, MED/44, IUS/04): 16 CFU (8 MED/44, 2 BIO/10, 2 IUS/04) D - A scelta dello studente 31 CFU (31) 42 CFU (0) E - Tesi sperimentale e prova finale F - Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, 46 CFU (41) tirocini, altro Le attività didattiche del biennio specialistico corrispondono all’acquisizione di 120 crediti e, per quanto concerne la tipologia ed i settori scientifico-disciplinari, risultano così suddivise. A - Di Base Settore CHIM/01 B - Caratterizzanti Settore CHIM/01 Settore CHIM/02 Settore CHIM/03 Settore CHIM/04 Settore CHIM/06 Settore ING-IND/23 C - Affini/integrative C1- Settore SECS-P/08 Settore SECS-P/13 C2- Settore CHIM/12 E - Tesi sperimentale e prova finale F - Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini, altro 7 CFU 7 CFU 3 CFU 10 CFU 19 CFU 3 CFU 10 CFU 6 CFU 4 CFU 4 CFU 42 CFU 5 CFU Articolazione del corso Le attività didattiche del biennio specialistico, ripartite tra i due anni di corso, sono le seguenti. Insegnamento Primo anno – primo semestre Chemiometria Chimica organica industriale Chimica analitica strumentale Chimica fisica dei sistemi dispersi Primo anno – secondo semestre Laboratorio di analisi strumentale Economia e gestione delle imprese Settore CFU Tipologia CHIM/01 CHIM/04 CHIM/01 ING-IND/23 3 5 7 6 B B A B CHIM/01 SECS-P/08 4 6 B C1 349 Laboratorio di chimica organica industriale Chimica fisica degli stati condensati Chimica inorganica Metodi fisici in chimica organica ( I modulo) Chimica dei composti di coordinazione ( I modulo) Secondo anno Chimica dei processi biotecnologici Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali Nanomateriali Programmazione e simulazione Sistemi di gestione della qualità Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini , altro TESI CHIM/04 ING-IND/23 CHIM/03 CHIM/06 CHIM/03 5 4 7 3 3 B B B B B CHIM/04 CHIM/12 CHIM/04 CHIM/02 SECS-P/13 6 4 3 3 4 5 B C2 B B C1 F 42 E Crediti formativi Nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali istitutivi delle classi di laurea specialistica, il criterio per la corrispondenza tra CFU e attività didattica assistita è il seguente: 1 CFU corrisponde indicativamente a 8 ore di lezione ex cathedra oppure a 12 ore di esercitazioni in aula o in laboratorio. Frequenza La frequenza è obbligatoria per le esercitazioni pratiche. Esami L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Piani di studio individuali Lo studente deve presentare, entro i termini stabiliti dalla Segreteria Studenti, il piano di studi personale con l’indicazione delle attività opzionali prescelte. Gli studenti che durante il corso di laurea triennale hanno sostenuto, come opzionali, uno o più esami ora fondamentali per la laurea specialistica devono sostituire tali esami con altri a loro scelta che siano di area chimica e complessivamente equivalenti come numero di crediti. Non possono essere sostenuti esami di insegnamenti non ancora inseriti nel piano di studio. Tesi di laurea Per la preparazione della tesi di laurea lo studente deve svolgere attività di ricerca, per un periodo di almeno otto mesi a tempo pieno, presso un laboratorio chimico dell’Università dell’Insubria oppure di un Ente pubblico o privato convenzionato con l’Università dell’Insubria. Lo studente può iniziare il lavoro di tesi, previa autorizzazione del CCD al cui Presidente va presentata la domanda di tesi, in ogni momento dell’anno accademico ma non prima dell’inizio del secondo anno. 350 Prova finale L’esame finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione di un elaborato scritto relativo al lavoro di tesi. Calendario degli insegnamenti e degli esami Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e per le sedute degli esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica. Varese, 14 giugno 2006 I IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO (Dott.Marino Balzani) IL PRESIDE DI FACOLTA’ (Prof. Aldo Gamba) IL RETTORE (Prof. Renzo Dionigi) 351 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01.CHEMIOMETRIA (F65001) Crediti:3 Docente: Prof.Barbara Giussani e-mail:[email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea Specialistica in Scienze Chimiche. 02.CHIMICA ORGANICA INDUSTRIALE (F65019) Crediti:5 Docente:Prof.Gaetano Zecchi e-mail:[email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica industriale,gestionale e tessile. 03 CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE (F65003) Crediti:7 Docente:Prof.Carlo Dossi e-mail:[email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze chimiche. 04. CHIMICA FISICA DEI SISTEMI DISPERSI (F65010) Crediti:6 Colloidi: generalità, esempi, metodi di produzione. - Interfacce liquido solido. Teorie delle energie superficiali e interfacciali. Tecniche per la misura delle tensioni superficiali - Tensioattivi: proprietà delle soluzioni acquose, concentrazione micellare critica. Struttura delle micelle. Attività superficiale in mezzi non polari. - Cariche elettriche in acqua. Teoria di Gouy-Chapman del doppio strato elettrico. Potenziale elettrostatico. Teoria di Stern. Effetti elettrocinetici. Misura del potenziale zeta. - Forze attrattive tra particelle. Forze Repulsive. Teorie della stabilità. Velocità di coagulazione. Fattore di stabilità. Concentrazione critica di coagulazione. Depletion e bridging flocculation. - Emulsioni dirette e inverse. Scala HLB degli emulsionanti. Misure sperimentali di stabilità. Micro e miniemulsioni. Ostwald ripening e stabilizzazione osmotica. - Schiume. Leggi di plateau. Equazione di stato. Stabilità. - Proprietà ottiche delle dispersioni. Teorie di Rayleigh e di Mie. - Distribuzioni granulometriche. Tecniche di misura delle granulometrie. - Reologia delle dispersioni: viscosità, sforzo, deformazione. Comportamento elastico e viscoso. Zona lineare. Fluidi newtoniani e non-newtoniani. Diagrammi caratteristici: 352 pseudoplasticità e tissotropia. Equazioni di Einstein, Quemada, Krieger-Dougherty. Effetto della distribuzione granulometrica e dei meccanismi di stabilizzazione. - Polimerizzazione in emulsione: generalità. Modello di Harkins. Nucleazione micellare ed omogenea. 05.LABORATORIO DI ANALISI STRUMENTALE (F65005) Crediti:4 Docente:Prof.Sandro Recchia e-mail:[email protected] Scopo del corso è di fornire allo studente la possibilità di confrontarsi con i moderni metodi strumentali su determinazioni di una certa rilevanza in campo analitico. Nelle esperienze di laboratorio gli studenti avranno modo di utilizzare la seguente strumentazione: GC-ECD, GC-TCD, ETAAS, ICP-MS, FTIR, strumentazione portatile. Il laboratorio verrà affrontato proponendo le seguenti esperienze: • Analisi in campo di acque lacustri (strumentazione portatile); • Determinazione dei pesticidi organoclorurati (SPE/GC-ECD); • Determinazione della composizione acidica di oli edibili (GC-TCD); • Determinazione degli oli minerali in acque naturali (FTIR); • Determinazione del ferro nei sedimenti (ETAAS); • Determinazione di metalli nei sedimenti (ICP-MS); • Determinazione del radon in ambienti domestici. Agli studenti interessati viene richiesto di aver frequentato il corso di Chimica Analitica Strumentale prima di accedere al laboratorio. 06.ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (F65004) Crediti:6 Docente: Prof.Giuseppe Fasana Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica industriale, gestionale e tessile. 07. LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA INDUSTRIALE (F65007) Crediti:5 Docente:Prof.Gaetano Zecchi e-mail:[email protected] Prima parte. Comprende una serie di esercitazioni pratiche di laboratorio riguardanti a) sintesi e caratterizzazione di composti organici, b) sintesi e caratterizzazione di polimeri. Seconda parte. Consiste in una serie di visite a laboratori di ricerca, sviluppo, formulazione e analisi di industrie chimiche del territorio. 08.CHIMICA FISICA DEGLI STATI CONDENSATI (F65020) Crediti:4 Docente:Prof.Ettore Fois e-mail:[email protected] Scopo del corso è quello di introdurre lo studente alle proprietà chimico-fisiche dei solidi 353 a partire dalla loro descrizione microscopica. Introduzione allo stato solido della materia. Cristalli e vetri. Solidi Molecolari. Solidi Ionici e covalenti. Cenni alla reattività in fase solida. Relazione fra legame chimico, struttura e proprietà dei solidi. Isolanti, metalli, semiconduttori: introduzione alle loro applicazioni tecnologiche. Materiali superconduttori. Superfici dei solidi cristallini ed amorfi. Cenni a fasi solide a bassa dimensionalità. 09 CHIMICA INORGANICA (F65006) Crediti:7 Docente:Prof.Norberto Masciocchi e-mail:[email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale. 10 METODI FISICI IN CHIMICA ORGANICA (I modulo) (F65013) Crediti:3 Docente:Prof.Umberto Piarulli e-mail:[email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze chimiche. 11 CHIMICA DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE (I modulo)(F65012) Crediti:3 Docente:Prof.Gian Attilio Ardizzoia e-mail:[email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze chimiche. 12. CHIMICA DEI PROCESSI BIOTECNOLOGICI (F65014) Crediti:6 Docente:Prof.Romeo Ciabatti Prima parte. Reazioni enzimatiche e/o processi fermentativi nella sintesi chimica industriale (ad esempio amminoacidi, proteine, derivati di zuccheri, additivi alimentari, vitamine, steroidi, antibiotici, ecc.). Separazione di prodotti ottenuti con le biotecnologie; trattamento dei residui delle separazioni biotecnologiche. Processi biodegradativi. Seconda parte. Impianti industriali delle biotecnologie. Nozioni di carattere economico su prodotti e impianti biotecnologici. Sviluppi futuri delle biotecnologie industriali. 354 13 TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RICICLO DEI MATERIALI (F65009) Crediti:4 Docente:Prof.Giulia Bollini Vedi insegnamento “Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti”attivato presso il corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali. 14.NANOMATERIALI (F65002) Crediti:3 Docente:Prof.Gloria Tabacchi e-mail:[email protected] Questo corso si propone di fornire allo studente una breve panoramica sui materiali nanostrutturati. Lo sviluppo di nuove avanzate tecniche di assemblaggio e/o sintesi, che potremmo chiamare "ingegneria molecolare", rende infatti possibile l'ottenimento di strutture a bassa dimensionalita' (e.g. film sottili, nanowires, nanoclusters) o di "macchine supramolecolari" le cui proprieta' chimico-fisiche sono diverse da quelle dei corrispondenti materiali massivi e rendono questi sistemi estremamente promettenti per applicazioni nel campo delle nuove tecnologie. Verranno quindi esaminate le proprieta' chimico-fisiche di alcune classi di questi nuovi materiali, evidenziando in particolare la loro variazione in funzione delle dimensioni del materiale. Sara' inoltre discusso come sia possibile progettare e costruire materiali aventi determinate proprieta' di interesse tecnologico. Il corso prevede inoltre esercitazioni di laboratorio, la cui frequenza e' obbligatoria. Bibliografia: dato il carattere multidisciplinare degli argomenti trattati, il docente attingera' a fonti diverse (riviste specialistiche, reviews, testi monografici) per la preparazione delle lezioni. Adeguato materiale sara' fornito o indicato dal docente nel corso delle lezioni. 15.PROGRAMMAZIONE E SIMULAZIONE (F65008) Crediti:3 Docente: Prof.Dario Bressanini e-mail: [email protected] Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze chimiche. 16 SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA’(F65017) Crediti:4 Docente:Prof.Franco Fattorini Introduzione. Miglioramento Continuo. Quality Function Deployment. Qualita' ed Innovazione. Qualita' e Customer Satisfaction. Qualita' ed Etica. Modello EFQM. Modello SIX SIGMA. Modello FIT SIGMA. ISO 9000. Casi applicativi. 355 CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN CHIMICA INDUSTRIALE INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO Insegnamento Numero programma Chemiometria 01 Chimica analitica strumentale 03 Chimica dei composti di coordinazione I modulo 11 Chimica dei processi biotecnologici 12 Chimica fisica degli stati condensati 08 Chimica fisica dei sistemi dispersi 04 Chimica inorganica 09 Chimica organica industriale 02 Economia e gestione delle imprese 06 Laboratorio di analisi strumentale 05 Laboratorio di Chimica organica industriale 07 Metodi fisici in chimica organica I modulo 10 Nanomateriali 14 Programmazione e simulazione 15 Sistemi di gestione della qualità 16 Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali 13 ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO Docente Numero programma Ardizzoia Gian Attilio 11 Bollini Giulia 13 Bressanini Dario 15 Ciabatti Romeo 12 Dossi Carlo 03 Fasana Giuseppe 06 Fattorini Franco 16 356 Fois Ettore 08 Giussani Barbara 01 Masciocchi Norberto 09 Piarulli Umberto 10 Recchia Sandro 05 Tabacchi Gloria 14 Zecchi Gaetano 02,07 357 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali – Como Master Universitario di primo livello in Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale Locale(CVPCL) Sede del corso: Como L'Università degli Studi dell'Insubria, in collaborazione con la Provincia di Como propone il Master Universitario di I Livello in Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale Locale (CVPCL). Per la partecipazione alla procedura selettiva i candidati devono essere in possesso di Laurea di primo livello o di laurea specialistica o di laurea a vecchio ordinamento o di diploma universitario in discipline meglio indicate in seguito o di altri titoli ritenuti idonei dal Comitato Scientifico Didattico. Il riconoscimento dell'idoneità dei titoli di studio conseguiti all'estero ai soli fini dell'ammissione al Corso di Master è deliberata dal Comitato Scientifico Didattico secondo i criteri indicati nel Regolamento di corso. Obiettivi formativi di base Il Master intende formare operatori che acquisiscano le conoscenze, le competenze di base e gli strumenti metodologici necessari a operare correttamente per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale locale nel suo complesso, con una peculiare attenzione alle specificità distintive della storia della cultura in Lombardia e nel Canton Ticino. In tal senso, il corso di Master si propone fornire gli strumenti, teorici e pratici, per comprendere la varietà dei significati e dei valori che sono propri di un bene culturale: da una parte, le qualità concrete dei materiali che lo compongono, il suo rapporto con l'ambiente circostante e le tecniche costruttive e compositive; dall'altra, il rilievo che lo stesso bene riveste nelle numerose prospettive con le quali è stato, nel corso del tempo, considerato: da quella storica a quella simbolica, da quella antropologica a quella storicoartistica. Ciò, naturalmente, tenendo conto che, invertendo l'ottica interpretativa, ciascun bene culturale costituisce una fonte primaria, preziosa e insostituibile, per la conoscenza dei fatti della storia, della cultura e della società. Obiettivo del Master è inoltre quello di fornire strumenti metodologici e informazioni di carattere operativo che possano servire all'elaborazione autonoma da parte dello studente di strategie di conoscenza, d'inventariazione, di conservazione e di valorizzazione del patrimonio culturale locale, in particolare attraverso il ricorso all'elaborazione di progetti di carattere integrato. La realizzazione di tali progetti, oltre che conoscenze approfondite di carattere demoetnoantropologico, storico, storico-artistico, museografico e tecnicoproduttivo, richiede anche un complesso di competenze fra le quali hanno particolare rilevanza l'analisi dei processi operativi, la creazione e la gestione delle basi di dati, l'analisi delle opportunità economiche e di fattibilità finanziaria dei progetti, la conoscenza delle tecniche di comunicazione e di marketing culturale e la gestione delle risorse umane. Ne consegue che le attività formative tenderanno a privilegiare esperienze didattiche attraverso le quali sia possibile mettere in relazione organica competenze derivanti da discipline diverse attorno a temi e a casi studio particolarmente significativi. Tale approccio 358 interdisciplinare avrà il conforto di specifiche attività seminariali, con temi, problemi e luoghi che coinvolgono le diverse scale di intervento, dal singolo manufatto al territorio. Obiettivi di formazione continua Oltre che agli studenti già in possesso di una laurea triennale o magistrale che intendano proseguire e perfezionare i propri studi, il contenuto e la struttura didattica del Master si rivolgono anche alla riqualificazione professionale del personale degli enti locali, in particolare degli impiegati di concetto e dei funzionari operanti all'interno degli assessorati alla cultura e degli operatori e dei responsabili di enti e altre strutture, pubbliche e private, operanti nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale e della memoria storica locale. Sbocchi occupazionali Il Master si propone di preparare personale dotato di un livello di qualificazione elevato, in grado di ricoprire diverse posizioni professionali per le quali si richiedono competenze di tipo multidisciplinare. In particolare, il Master intende formare le seguenti figure professionali: - esperti e documentaristi di beni demoetnoantropologici e storico-artistici di carattere locale; - esperti di tecniche di inventariazione e catalogazione del patrimonio culturale; - archivisti d'impresa; - esperti in restauro e conservazione di opere di cultura materiale e di opere d'arte; - esperti in museologia, museografia e didattica del patrimonio culturale locale; - esperti in comunicazione e marketing museale; - esperti in programmi e progetti di riqualificazione del patrimonio culturale locale operanti negli uffici tecnici delle amministrazioni pubbliche o in enti gestori del patrimonio culturale (funzionari e/o responsabili di procedimento in Comuni, Province, Regioni, Comunità montane, Enti Parco, etc.). Struttura del Master Il Corso di Master sarà articolato in modo tale da garantire l'acquisizione di almeno 60 crediti formativi (CFU/ECTS). Il Corso ha una durata annuale per un totale di 1500 ore. Le lezioni frontali sono effettuate in numero massimo di 16 ore per settimana e concentrate di preferenza nei giorni di Giovedì, Venerdì e Sabato. Per le attività di workshop e di laboratorio, o per particolari esigenze logistiche, le lezioni possono essere concentrate in più giorni della settimana. Il controllo verrà effettuato tramite appositi registri della frequenza. Il corso utilizza di norma le strutture didattiche e amministrative della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della sede di Como. Corsi integrati, moduli, esercitazioni pratiche, tirocini e stage possono essere svolti anche presso altre sedi all'uopo convenzionate. Le lezioni del Master inizieranno il 6 Novembre 2006 per concludersi entro il 26 Ottobre 2007. Sono previste prove di verifica in itinere (orali e scritte) e una prova finale per l'acquisizione del titolo. Le votazioni delle prove intermedie sono espresse in trentesimi e quelle per la prova finale in centesimi. 359 La frequenza da parte degli iscritti è obbligatoria. È ammessa l'assenza alla didattica, formale o pratica, per giustificati motivi e comunque per non più del 25% del monte ore programmato. Organizzazione didattica del corso Il curriculum del Master prevede quattro peculiari aree disciplinari, corrispondenti ad altrettanti corsi integrati: 1. Progettazione e uso delle Basi di Dati per i Beni Culturali, intesa a porre lo studente in grado di progettare e gestire una Base di Dati per la classificazione dei Beni Culturali, secondo gli standard proposti dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione; 2. Conservazione e Valorizzazione dei Beni storico-artistici, intesa a permettere allo studente la piena comprensione delle caratteristiche, dei significati e dei valori del Bene di carattere storico-artistico, con particolare riguardo alla storia della cultura lombarda e ticinese, e la sua classificazione scientifica secondo gli standard proposti dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD); 3. Conservazione e Valorizzazione dei Beni demoetnoantropologici materiali e immateriali, intesa a permettere allo studente la piena comprensione delle caratteristiche, dei significati e dei valori del Bene di carattere demoetnoantropologico, con particolare riguardo alla realtà culturale lombarda e ticinese, e la sua classificazione scientifica secondo gli standard proposti dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD); 4. Storia e Cultura della Lombardia, intesa a favorire l'appropriazione profonda dei caratteri distintivi e peculiari della storia culturale, sociale e politica della Lombardia e del Canton Ticino. Piano didattico Corsi integrati SSD PROGETTAZIONE E USO DELLE BASI DI DATI PER I BENI CULTURALI INF/01 Coordinatore: Elena Ferrari CONSERVAZIONE E LART/02 VALORIZZAZIONE DEI BENI STORICO-ARTISTICI Coordinatori: Giorgio Luraschi e Nicoletta Ossanna Cavadini Insegnamenti Moduli CFU Ore A 2 16 Barbara Carminati B 2 16 Elena Ferrari Laboratorio 4 48 Barbara Carminati Estetica 4 32 Michele Amadò A 2 16 Marco Fagioli B 2 16 Isabella Lenzo 2 32 Paola Venturelli Parte introduttiva Iconologia e iconografia Storia dell'Arte lombarda 1 360 Docente CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI DEMOETNOANTROPOLOGICI MATERIALI E IMMATERIALI Coordinatore: Francesco Paolo Campione STORIA E CULTURA DELLA LOMBARDIA Coordinatore: Mario Conetti MDEA/01 Storia dell'Arte lombarda 2 4 32 Nicoletta Osanna Cavadini Arte popolare 4 32 Francesco Paolo Campione Etnomusicologia 4 32 Renato Morelli Storia del costume e della moda 4 32 Elisa Gagliardi Mangilli Storia delle tradizioni popolari 4 32 Silvio Previtera Storia della Lombardia 1 4 32 Mario Conetti 4 32 Luca Daris 4 32 Barbara Minghetti MSTO/01 Storia della Lombardia 2 Storia del teatro e della letteratura teatrale Prove finali e certificazioni Per conseguire il Diploma di Master universitario di I Livello in «Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale Locale» è necessario superare gli esami relativi ai singoli moduli nonché una prova finale. Il titolo rilasciato ha valore accademico e prevede l'acquisizione di 60 crediti nell'arco dell'intero percorso formativo. Numero posti disponibili e quota d'iscrizione Il numero massimo degli ammessi è stabilito in numero di 25 persone. Il Corso non sarà attivato se gli iscritti non saranno almeno 20 e comunque solo qualora si raggiunga il pareggio di bilancio. La quota di iscrizione per ciascun partecipante è fissata in 2.500 € da versare in unica soluzione all'atto di immatricolazione. Titolo di studio richiesto per l'ammissione Per la partecipazione alla procedura selettiva i candidati devono essere in possesso di Laurea di primo livello o di laurea specialistica o di laurea a vecchio ordinamento o di diploma universitario e precisamente: a. Laurea triennale in una delle seguenti classi: 4 - Architettura e ingegneria edile; 5 - Lettere; 11 - Lingue e culture moderne; 13 - Scienze dei beni culturali; 14 - Scienze della comunicazione; 361 17 - Scienze dell'economia e della gestione aziendale; 18 - Scienze dell'educazione e della formazione; 23 - Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda; 39 - Scienze storiche; 38 - Scienze del turismo; 41 - Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali. b. Laurea magistrale (specialistica) in una delle seguenti classi: 1/S - Antropologia culturale ed etnologia; 2/S - Archeologia; 3/S - Classe delle lauree specialistiche in architettura del paesaggio; 4/S - Classe delle lauree specialistiche in architettura e ingegneria edile; 5/S - Archivistica e biblioteconomia; 10/S - Conservazione dei beni architettonici e ambientali; 11/S - Conservazione dei beni scientifici e della civiltà industriale; 12/S - Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico; 13/S - Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo; 24/S - Informatica per le discipline umanistiche; 44/S - Linguistica; 51/S - Musicologia e beni musicali; 55/S - Progettazione e gestione dei sistemi turistici; 56/S - Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi; 59/S - Pubblicità e comunicazione d'impresa; 65/S - Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua; 67/S - Scienze della comunicazione sociale e istituzionale; 71/S - Scienze delle pubbliche amministrazioni; 73/S - Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale; 84/S - Scienze economico-aziendali; 94/S - Storia contemporanea; 95/S - Storia dell'arte; 97/S - Storia medievale; 98/S - Storia moderna; 100/S - Tecniche e metodi per la società dell'informazione; 101/S - Teoria della comunicazione. Su delibera della Commissione esaminatrice incaricata della selezione, il Comitato Scientifico Didattico, potrà inoltre consentire l'accesso al Master di candidati in possesso di: - un diploma di laurea secondo il vecchio ordinamento i cui piani di studio ricalcano la sostanza delle classi cui sopra, - di titoli di studio conseguiti all'estero o diplomi universitari diversi da quelli sopraindicati, purché in discipline affini e attinenti all'oggetto del Master; - di altri titoli accademici o professionali ritenuti idonei. L'iscrizione al Master non è compatibile con la contemporanea iscrizione a corsi di laurea e ad altri corsi universitari post-lauream. Potranno iscriversi «sotto condizione» i laureandi che conseguiranno il titolo entro l'effettivo inizio delle lezioni, pena decadenza dall'iscrizione al corso di studio. È inoltre possibile l'iscrizione per tutti coloro i quali sono in difetto dei titoli accademici necessari per l'iscrizione al master ma in possesso di titoli qualificanti considerati idonei da 362 parte del Comitato Scientifico Didattico per la frequenza del corso. Al termine verrà rilasciato un certificato di frequenza (senza attribuzione di alcun credito formativo). Qualora il numero dei partecipanti al Corso di Master risultasse essere superiore al numero dei posti disponibili, si procederà a una selezione per titoli dei candidati secondo i seguenti criteri per la predisposizione della graduatoria di merito: - tipologia e voto di laurea/diploma universitario; - esperienze didattiche e/o professionali; - pubblicazioni (compresa la tesi di laurea) e altri titoli culturali. Saranno inoltre valutati quali titoli preferenziali d'ammissione: - la buona conoscenza parlata e scritta di almeno una delle seguenti lingue; francese, inglese, portoghese, spagnolo (castigliano), tedesco; - un curriculum di almeno 32 cfu (pari a 4 esami annuali del vecchio ordinamento) in almeno due delle aree disciplinari (corsi integrati) che caratterizzano il Master; - la disponibilità dichiarata a effettuare eventuali tirocini e stage formativi in Lombardia o nel Canton Ticino. Per i laureati all'estero è richiesta una buona conoscenza della lingua italiana, parlata e scritta. I criteri ed i parametri utilizzati per la predisposizione della graduatoria di merito verranno definiti dalla Commissione esaminatrice che sarà nominata con Decreto Rettorale, su proposta del Comitato Scientifico Didattico. Incompatibilità È fatto divieto di iscriversi a più corsi del medesimo Ateneo o di altre Università. Lo studente che viola la predetta disposizione è tenuto a formalizzare la rinuncia agli studi per uno dei due corsi, entro il termine di 15 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte dell' ufficio di segreteria studenti, (art. 25, comma I del Regolamento didattico di Ateneo). Modalità di partecipazione La domanda di ammissione al Corso e le modalità modalità d'iscrizione saranno rese note enro il mese di Febbraio attraverso il sito WEB www.uninsubria.it: Il Comitato scientifico-didattico del Master, nominato dal Preside della Facoltà di Scienze Prof. Aldo Gamba, in data 27 Ottobre 2005, è così composto: Comitato Scientifico Didattico Prof. Aldo Gamba (Direttore) Prof. Francesco Paolo Campione (Coordinatore e tutor) Prof. Mario Conetti Prof. Marco Dezzi Bardeschi Avv. Alessando Fermi (delegato della Provincia di Como) Prof. Elena Ferrari Prof. Giorgio Luraschi 363 PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI 01. ARTE POPOLARE Crediti (cfu/ects): 4 Prof. Francesco Paolo Campione E-mail [email protected] Titolo del corso monografico La sperada. Un ornamento tradizionale in corso di risemantizzazione Argomenti Parte generale 1. Definizione di «arte popolare». Artigianato e arte popolare. Dall'arte popolare a una storia dell'arte popolare. Sopravvivenze di forme d'arte popolare 2. Le diverse forme di acculturazione nell'arte popolare. Le arti meticcie. Il gusto popolare. Il souvenir. L'anti-popolare: il kitsch. 3. I caratteri dell'arte popolare italiana: l'arte dei pastori, l'arte «rustica», l'arte delle genti di mare 4. Le forme dell'arte popolare: mobili, cesterie, ceramiche, tessuti, ricami, costumi, ornamenti, metalli lavorati, strumenti musicali 5. Arte e devozione popolare: amuleti, talismani, lavori in paglia, ex-voto e stampe d'argomento religioso 6. Carri, carretti e strutture processionali 7. Banchi, grida e insegne 8. Le forme miniaturizzate: santini, saliere, soldatini, presepi e bambole 9. La maschera e il mascheramento popolare in Italia 10. Le stampe popolari 11. Le forme d'arte effimera: pani cerimoniali e altre forme d'arte edibile 12. Il rapporto fra le arti e la poesia popolare. Il rapporto fra le arti e il teatro popolare: le marionette e i «pupi» 13. La schedatura delle opere d'arte popolare con la scheda BDM dell'ICCD 14. La collezione demologica dei Musei Civici di Como Cenni di architettura popolare italiana 15. I caratteri e le forme dell'insediamento rurale italiano: il mondo alpino e quello mediterraneo 16. La casa lombarda e ticinese Parte monografica 17. La santa aureola e lo «splendore». L'iconografia ottocentesca lombarda e ticinese. «A guisa de' raggi d'un aureola»: la fortunata citazione manzoniana 18. Etnografia della sperada. Il procedimento di acconciatura. Gli argenti da testa 19. L'attuale risemantizzazione Dispensa Durante il corso, il docente fornirà agli studenti una dispensa sull'argomento monografico trattato. 364 Testi Nel corso delle lezioni sarà fornita una bibliografia ragionata degli argomenti esposti. Per l'esame si richiede la lettura obbligatoria di un'opera che potrà essere concordata col docente, a seconda degli interessi specifici, o scelta fra i seguenti volumi: 1. Aa. Vv., Pittura votiva e stampe popolari, Electa, Milano 1987. 2. Guidoni Enrico, Architettura popolare italiana, Laterza, Bari 1980. 3. Papa Cristina (a cura di), Il pane, Electa Editori Umbri, Perugia, 1992. 4. Piangerelli Paola (a cura di), La terra il fuoco l'acqua il soffio. La collezione dei fischietti di terracotta del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, De Luca 1995. 5. Toschi Paolo, Arte popolare italiana, Carlo Bestetti, Roma 1960. Obiettivi Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare; pertinenza nell'uso degli elementi metodologici propri della disciplina nell'ambito di analisi e studi di carattere multidisciplinare; capacità d'integrare gli strumenti critici dell'Arte popolare nell'ambito dell'argomentazione scientifica. Metodologia didattica Lezione frontale di carattere induttivo (step by step), confermata sia dallo scambio d'opinioni ed esperienze dei partecipanti, sia nel confronto riassuntivo con il docente sui temi trattati. La metodologia didattica è orientata affinché ciascun allievo frequentante sia in grado di produrre un documento finale di lavoro (paper) e si avvale dell'ausilio di sussidi di carattere multimediale e di esercitazioni guidate sul campo. Articolazione Di carattere intensivo, con alternanza di lezioni introduttive e verifiche dei contenuti. Esercitazioni Sono previste due esercitazioni: una guidata dal Dott. Natale Perego che presenterà la collezione di ex-voto della Chiesa del Crocifisso di Como e un workshop sulla collezione demologica dei Musei Civici di Como. Prove d'esame L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti. Orario di ricevimento Dopo le lezioni Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 02. ESTETICA Crediti (cfu/ects): 4 Prof. Michele Amadò E-mail [email protected] Titolo del corso monografico Identità, linguaggi e ruoli della materia in distinte estetiche e culture del restauro. Argomenti A. Introduzione mirata all’estetica a. Estetica come teorie della forma b. Estetica come teorie della formatività 365 B. Identità, linguaggi e ruoli della materia in distinte estetiche a. Estetica di I. Kant b. Estetica di G.W.F. Hegel c. Estetica di B. Croce d. Estetica di L. Pareyson C. Influenza dell’estetica nelle culture del restauro nel contesto Italiano a. Breve excursus attraverso significative “teorie” del restauro b. Questioni aperte e possibili itinerari teoretici e linguistici Testi Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nella Dispensa e nei seguenti testi, con le modalità che saranno indicate dal docente: 1. Aa. Vv., Cosa è il restauro? Nove studiosi a confronto. Da un'idea di B. P. Torsello, Marsilio, Venezia 2005. 2. Carboni Massimo, Cesare Brandi. Teoria ed esperienza dell'arte, Jaca Book, Milano 2004. 3. Givone Sergio, Prima lezione di estetica, Laterza (UL 826) Bari 2003. 4. Lumia Chiara (a cura di), A proposito del restauro e della conservazione. Colloquio con Amedeo Bellini, Salvatore Boscarino, Giovanni Carbonara e B. Paolo Torsello, Gangemi Roma 2003. 5. Pareyson Luigi, Estetica. Teoria della formatività, Bompiani Milano 1996 (ultima ed.). 6. Rigobello Armando, «La crisi del trascendentale estetico», in: Atti del II congresso internazionale di estetica, Edizioni della Rivista di estetica, Venezia 1957. Dispensa La Dispensa comprende il testo di M. Amadò Estetica e restauro. Colloquio fra Brandi, Pareyson e Aristotele Obiettivi Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare. Sviluppo della capacità critica nell’interpretare l’influenza delle concezioni estetiche nelle teorie e pratiche di conservazione e restauro e nella valorizzazione del patrimonio culturale. Metodologia didattica Lezione frontale e discussioni comuni e a gruppi sugli argomenti Prove d'esame L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti. Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master 03. ETNOMUSICOLOGIA Crediti (cfu/ects): 4 Prof. Renato Morelli E-mail [email protected] Titolo del corso Etnomusicologia: un quadro storico-metodologico 366 Argomenti Le lezioni affronteranno, per nuclei tematici, le problematiche metodologiche dell'etnomusicologia, con particolare attenzione all'approccio antropologico-musicale, dalle prime campagne di ricerca ottocentesche (Sonnleitnersammlung, Nigra, Bartók, etc.), fino alle tecniche contemporanee di documentazione multimediale e di archiviazione informatica. Contestualmente verranno presentati alcuni esiti particolarmente significativi della ricerca etnomusicologica in Italia, con un occhio di riguardo all'etnomusicologia visiva. Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti: 1. Breve quadro teorico-metodologico dell'etnomusicologia, dalle origini a oggi, con particolare attenzione per l'approccio antropologico-musicale 2. Le prime grandi campagne di ricerca ottocentesche, dall'ambito austro-ungarico della Sonnleitnersammlung e di Béla Bartók, a quello italiano di Costantino Nigra. 3. La documentazione audiovisiva nella ricerca etnomusicologica, dal caso sud-tirolese alla ricerca Lomax-Carpitella, fino alla recente etnomusicologia visiva e all'archiviazione informatica 4. Il canto paraliturgico popolare, dalla Controriforma alla tradizione orale contemporanea. Esemplificazioni: la Settimana santa in Sardegna; i canti della Stella nell'arco alpino 5. Il ballo e gli strumenti della musica popolare in Italia 6. La musica di tradizione orale nei processi che concorrono alla definizione e alla rappresentazione di identità culturali e di gruppo Durante le lezioni saranno inoltre presentati e discussi in aula i seguenti documentari: 1. Coscritti. Riti di passaggio in alta Val dei Mòcheni, 1986, regia Renato Morelli, produzione RAI, Premio Arge Alp, 34° Filmfestival «Città di Trento», 1986 2. La danza degli ori. Il carnevale tradizionale di Ponte Caffaro. 1988, regia Renato Morelli, produzione RAI, Premio Miglior film in pellicola, VI Rassegna Internazionale di Documentari Etnografici e Antropologici, ISRE, Nuoro 1992 3. Su Concordu. Settimana santa a Santulussurgiu (OR), 1988, regia Renato Morelli, produzione RAI, premio E. Fulchignoni, 8° Bilan du Film Ethnographique, Parigi 1989 Testi Gli studenti preciseranno gli argomenti trattati attraverso lo studio dei seguenti testi, con le modalità che saranno indicate dal docente: 1. Enciclopedia della Musica, vol III, Musica e culture, Einaudi, Torino 2003. 2. Leydi Roberto, L'altra musica, Giunti-Ricordi, Firenze 1991. 3. Leydi Roberto (a cura di), Le tradizioni popolari in Italia. Canti e musiche popolari, Electa, Milano 1990. 4. Morelli Renato, «Su Concordu. Antropologia visiva e canto liturgico popolare a Santulussurgiu», in: Magrini Tullia (a cura di) Antropologia della musica e culture mediterranee, Il Mulino, Bologna, 1993. 5. Morelli Renato, Identità musicale della Val dei Mòcheni. Canti e cultura tradizionali di una comunità alpina mistilingue, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina/Istituto Culturale Mocheno-Cimbro, Trento 1996. 6. Morelli Renato (a cura di), «Dolce felice notte...». I Sacri canti di Giovanni Battista Michi (Tesero 1651-1699) e i canti di questua natalizio-epifanici nell'arco alpino, dal Concilio di Trento alla tradizione orale contemporanea, Provincia Autonoma di Trento (Quaderni Trentino Cultura/2), Trento 2001. 367 Obiettivi Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare; pertinenza nell'uso degli elementi metodologici propri della disciplina nell'ambito di analisi e studi di carattere multidisciplinare; capacità d'integrare gli strumenti critici dell'Etnomusicologia nell'ambito dell'argomentazione scientifica. Metodologia Didattica Lezione frontale di carattere induttivo (step by step), confermata sia dallo scambio d'opinioni ed esperienze dei partecipanti, sia nel confronto riassuntivo con il docente sui temi trattati. La metodologia didattica è orientata affinché ciascun allievo frequentante sia in grado di produrre un documento finale di lavoro (paper) e si avvale dell'ausilio di sussidi di carattere multimediale e di esercitazioni guidate sul campo. Articolazione Di carattere intensivo, con alternanza di lezioni introduttive e verifiche dei contenuti. Esercitazione Il 26 e il 27 Ottobre si svolgerà una visita, con esercitazioni mirate, a due archivi multimediali particolarmente avanzati: 1. l'Archivio Provinciale della Tradizione Orale (APTO) presso il Museo Etnografico di San Michele all'Adige (Trento); 2. lo «SCRIN-SCREEN. Scrigno della memoria» delll'Istitut Cultural Ladin di Majon di Fascegn di Vigo di Fassa (Trento). Vedi www.scrin.net/intro.swf Prove d'esame L'esame conclusivo sarà di carattere orale, e verterà sugli argomenti sopra descritti. Orario di ricevimento Dopo le lezioni Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 04. ICONOLOGIA E ICONOGRAFIA Crediti (cfu/ects): 4 Prof. Marco Fagioli (coordinatore) E-mail [email protected] Dott.ssa Isabella Lenzo E-mail [email protected] Titolo del corso monografico Gli oscuri fondamenti dell'iconologia Argomenti Parte genereale a. Mitologia e Mitografia. Riflessioni su Karl Kerenyi e Theodor W. Adorno b. Da Cesare Ripa a Erwin Panofsky c. Das Passagenwerk. Charles Baudelaire e Walter Benjamin Monografia a. Oriente e Occidente a confronto: le ragioni di un impossibile dialogo. b. Un precursore: Ivan V. Pouzyna, La China et l'Italie et les débuts de la Renaissance (XIII-XIV Siècles), 1935. 368 Seminari I seminari tenuti dalla Dott.ssa Isabella Lenzo riguarderanno l'opera di Jurgis Baltrušaitis e, in particolare, il suo contributo: - per la precisazione delle origini orientali dell'iconografia medievale; - sul significato e il valore della rappresentazione del grottesco, del demoniaco e del fantastico nell'arte romanica e gotica. Testi Gli studenti riprenderanno gli argomenti trattati nella parte generale e monografica nella Dispensa che sarà fornita dal docente. Gli argomenti trattati nei seminari potranno essere approfonditi con la lettura dei seguenti testi: 1. Baltrušaitis Jurgis, Il medioevo fantastico. Antichità ed esotismi nell'arte gotica, Adelphi (Gli Adelphi/45), 1993. 2. Baltrušaitis Jurgis, Formazioni, deformazioni, La stilistica ornamentale nella scultura romanica, Adelphi (Il ramo d'oro/46), Milano 2005. 3. Baltrušaitis Jurgis, Risvegli e prodigi. La metamorfosi del gotico, Adelphi (Il ramo d'oro/33), Milano 1999. Obiettivi Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare. Metodologia didattica Lezione frontale di carattere progressivo, con scambio di opinioni ed esperienze dei partecipanti con il docente sui temi trattati. Prove d'esame L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti. La valutazione della parte seminariale sarà svolta attraverso un questionario scritto che sarà somministrato agli studenti dalla Dott.ssa Lenzo alla fine del corso. Orario di ricevimento Dopo le lezioni. Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 05. PROGETTAZIONE E USO DELLE BASI DI DATI PER I BENI CULTURALI Crediti (cfu/ects): 8 Prof. Barbara Carminati E-mail [email protected] Prof. Elena Ferrari (coordinatore) E-mail [email protected] Argomenti Parte introduttiva - 1 1. Modelli dei dati 2. Concetti di schema e istanza 3. Livelli di astrazione nei DBMS 4. Indipendenza dei dati 5. Linguaggi e utenti delle basi di dati 369 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. Il modello relazionale Il concetto di relazione Chiavi Vincoli di integrità Linguaggio SQL Definizione dei dati in SQL Definizione di schemi e tabelle Rappresentazione di vincoli Operazioni di modifica e cancellazione su schemi relazionali Interrogazioni in SQL: interrogazioni semplici, operatori aggregati, interrogazioni con raggruppamento 16. Interrogazioni di tipo insiemistico, interrogazioni nidificate 17. Manipolazione dei dati in SQL: operazioni di insert, delete, e update Parte introduttiva - 2 18. Introduzione alla multimedialità e alla gestione di dati multimediali 19. Caratteristiche generali di rappresentazione ed interrogazione di dati multimediali 20. Gestione di documenti testuali (definizioni di base, rappresentazione dei documenti testuali, ritrovamento dei documenti testuali) 21. Gestione di immagini (definizioni di base, rappresentazione delle immagini, ritrovamento delle immagini) 22. Supporto ai dati multimediali nei DBMS commerciali Laboratorio 23. Metodologie di progettazione. 24. Progettazione concettuale. 25. Il modello Entità-Relazione: costrutti di base, gerarchie di generalizzazione, identificatori, vincoli di integrità. 26. Progettazione logica: ristrutturazione dello schema, regole di traduzione da schemi Entità 27. Relazione a schemi relazionali. 28. Introduzione all'applicativo Ms Access 29. Definizione tabelle, vincoli sui campi e sui record 30. Creazione relazioni con vincoli di integrità referenziale 31. Definizione Query di selezione, di raggruppamento e parametriche 32. Creazione di maschere per l'interfaccia 33. Dominio dei beni culturali 34. Introduzione agli standard ICCD del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. 35. Esercitazione consistente nella progettazione ed implementazione di una Basi di dati per i beni culturali Testi Gli studenti riprenderanno gli argomenti trattati sui seguenti testi: 1. Bertino E., Catania B., Ferrari E. & Guerrini G, Sistemi di basi di dati. Concetti e Architetture, Città Studi Edizioni, Milano 1997. 2. Subramanian V. S. (a cura di), Multimedia Database Systems, Morgan Kaufmann, San Francisco (Cal.) 1998. Obiettivi Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare. Metodologia didattica Lezione frontale e discussioni comuni e a gruppi sugli argomenti trattati. 370 Prove d'esame L'esame conclusivo, per le diverse parti, consisterà in un'unica prova scritta che verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti. Orario di ricevimento Dopo le lezioni. Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 06. STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA Crediti (cfu/ects): 4 Prof. Elisa Gagliardi Mangilli E-mail [email protected] Argomenti I tessuti non costituiscono solo una mera combinazione più o meno elaborata dell'intreccio tra trama e ordito, ma il mezzo con il quale una cultura si svela, l'eco di un'epoca, la testimonianza di un popolo. L'insegnamento di Storia del Costume e della Moda si pone come metodologia critica nell'analisi delle espressioni più significative in ambito vestimentario, del susseguirsi delle sue variazioni nel corso dei secoli e della mutazione delle fogge, considerando gli avvenimenti storici nel cui contesto si sono verificati. Il corso è incentrato sulla storia del costume e della moda in Italia, in particolare in Lombardia, nel periodo compreso tra i secoli XIV e XX secolo. Saranno quindi considerate le differenti epoche storiche, Medioevo, Rinascimento, Barocco, '700, Romanticismo ed Epoca Contemporanea e vi sarà un raffronto con l'iconografia pittorica, scultorea, grafica, la stampa e la documentazione archivistica. Saranno analizzate in particolare le fonti più significative presenti sul territorio lombardo-veneto (ad esempio per le fogge dell'abbigliamento di corte nel Medioevo si prenderà in esame il ciclo di affreschi del Castello della Manta). Argomenti di studio saranno i costumi di Cangrande della Scala, gli abiti di Eleonora di Toledo, Don Garsia e Cosimo de' Medici, Sigismondo e Pandolfo Malatesta. In particolare sarà analizzato il periodo Napoleonico, confrontando la produzione di tessuti francesi con quella coeva di matrice lombarda. Una sezione prevede l'approfondimento degli influssi delle culture del Medio ed Estremo Oriente sulla storia dell'abbigliamento occidentale, considerando l'importazione in Europa di sete pregiate, cotoni stampati e mussole di cotone e il confronto con la produzione locale. Vi sarà una descrizione della simbologia e dell'evoluzione dei decori, con un'accurata descrizione delle fasi di produzione prima indiana e poi europea degli scialli del Kashmir. Infine vi sarà una ricostruzione storica dell'abbigliamento popolare con confronti tra la tradizione lombarda e quella delle altre regioni del Nord-Italia. Dispensa La docente metterà a disposizione degli studenti una dispensa degli argomenti trattati. Testi Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nella Dispensa e nei seguenti testi, con le modalità che saranno suggerite dalla docente: Parte generale 1. Giorgetti Cristina, Manuale di storia del costume e della moda, De Agostini, Novara 2003. 371 2. 3. Seeling Charlotte, Moda. Il secolo degli stilisti. 1900-1999, Koneman, Köln 2000. Molà Luca, Müller Reinhold C. & Zanier Claudio, La seta in Italia dal Medioevo al Seicento. Dal baco al drappo, Marsilio, Venezia 2000. 4. Morini Enrica, Storia della Moda, XVIII-XX secolo, Skira, Milano 2000. Per affrontare la metodologia delle fonti d'archivio: 5. Davanzo Poli Doretta, I mestieri della moda a Venezia, voll. I-II, Il Gazzettino, Venezia 1984-86. 6. Per i raffronti con i motivi decorativi orientali: 7. Gagliardi Mangilli, Elisa, Antichi tessuti di corte del Siam e della Cina. La collezione Negri Cambiagio, La Laguna, Udine 2005. 8. Lucidi Maria Teresa, (a cura di), La seta e la sua via, De Luca, Roma 1994. Per lo studio del merletto: 9. Dell'Oca Salvatore, Cantù nella storia del pizzo, Meroni, Como 1988. 10. Peri Paolo, Per raffinare i sensi. La collezione Caponi. Ricami, merletti, abiti e accessori dal XVII al XX secolo, M. C. de Montemayor, Firenze 1995. Obiettivi Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare. Metodologia didattica Lezione frontale e discussioni comuni e a gruppi sugli argomenti. Nel corso delle lezioni saranno presentate agli studenti circa 800 diapositive indispensabili per comprendere il lessico e l'evoluzione storica del costume e della moda. Esercitazioni e visite guidate - Esempi di catalogazione secondo il metodo di schedatura del Centre International d'Etude des Textiles Anciens di Lione (CIETA) e confronto con la metodologia utilizzata in Italia. - Visita a un'importante collezione privata di merletti e incontro con il Presidente dell'Associazione Merletti d'Arte di Cantù. - Visita all'archivio storico di una famosa Casa di Moda italiana, dove sono raccolti documenti, disegni e abiti degli ultimi quarant'anni di produzione, e incontro con l'Amministratore Delegato della maison. Prove d'esame L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti. Orario di ricevimento Dopo le lezioni. Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 07. STORIA DEL TEATRO E DELLA LETTERATURA TEATRALE Crediti (cfu/ects): 4 Prof. Barbara Minghetti E-mail [email protected] Titolo del corso monografico Gestione e racconto di un mito: Don Giovanni 372 Argomenti 1. Introduzione generale alla Storia del Teatro e alla passione teatrale. Cosa è un Teatro. 2. I testi teatrali e i libretti d'opera. Confronto tra generi 3. Il Teatro Contemporaneo: gli autori, i registi e le influenze sulla società 4. Il Teatro musicale: il linguaggio parlato e il linguaggio cantato. Il Don Giovanni 5. La regia teatrale: quale significato per il Don Giovanni oggi? Confronto tra due regie 6. Modalità di gestione di un Teatro e fattibilità dei progetti culturali. Don Giovanni per ragazzi 7. Economia e spettacolo: modalità di gestione finanziaria e legislazione attività culturali e spettacolo 8. Marketing dello spettacolo: strategie, tecniche e funzionalità delle teorie di comunicazione Dispensa La dispensa, contenenti saggi e testi delle relazioni presentate, sarà consegnata agli studenti nel corso delle lezioni. Testi Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nella Dispensa e nei seguenti testi: 1. Alonge Roberto & Tessari Roberto, Manuale di storia del teatro. Fantasmi della scena d'Occidente, UTET, Torino 2001. 2. Brook Peter, La porta aperta, Einaudi (PBE), Torino 2005. 3. Libretto e Cd del Don Giovanni di W. A. Mozart. Obiettivi Conoscenza di base della Storia del Teatro e soprattutto conoscenza esauriente dei contenuti presentati durante le varie relazioni, al fine di possedere le capacità di poter progettare e realizzare autonomamente un percorso culturale. Metodologia didattica Lezione frontale di carattere induttivo, confermata sia dallo scambio d'opinione dei partecipanti, sia nel confronto con il coordinatore e i vari docenti ospiti che si alterneranno. Lezioni di carattere sia teorico che di divulgazione professionale, al fine di permettere a ciascun allievo frequentante di essere in grado di possedere autonome capacità critiche e organizzative sulla fattibilità di progetti. Articolazione Di carattere intensivo, con alternanza di momenti teorici a momenti di pratica professionale. Visione di spezzoni video e ascolto di parti musicali. Possibilità di partecipare a varie fasi della gestione di un progetto culturale presso il Teatro Sociale di Como. Prove d'esame Durante il corso, potrà essere richiesto agli studenti di elaborare dei progetti. L'esame conclusivo verterà sulla Storia del Teatro (in base agli argomenti del corso) e sulle tematiche svolte durante le lezioni. Orario di ricevimento Dopo le lezioni. Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 373 08. STORIA DELLA LOMBARDIA 1 Crediti (cfu/ects): 4 Prof. Mario Conetti E-mail [email protected] Titolo del corso monografico La pataria milanese Argomenti Un percorso attraverso le fonti storiografiche sul movimento patarino e riformatore a Milano alla metà dell'XI secolo. Le fonti, nell'originale latino e in traduzione italiana, saranno oggetto delle analisi svolte durante le lezioni. I seguenti testi di riferimento potranno essere utilmente consultati e ad essi si rifarà ampiamente il contenuto delle lezioni: 1. Andrea da Strumi, Passione del santo martire milanese Arialdo, introduzione, traduzione e note di M. Navoni, Milano, Jaca Book, 1994. 2. Arnolfo, Liber gestorum recentium; a cura di C. Zey, in: «Monumenta Germaniae Historica Scriptores rerum germanicarum»/67, Stuttgart 1994. 3. Landolfo Seniore, Historiae; ed. Landulphi senioris mediolanensis historiae libri quatuor; a cura di A. Cutolo, Istituto storico italiano per il medio evo (Rerum Italicarum Scriptores, seconda serie/IV-2)., Roma 1942. Testi Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nei seguenti testi che saranno messi a disposizione in fotocopia dal docente: 1. Capitani Ovidio, Esiste un'età gregoriana?, in: «Rivista di storia e letteratura religiosa”» 1, 1965, 454-81, adesso in: Id., Tradizione ed interpretazione. Dialettiche ecclesiologiche del sec. XI, Roma, Jouvence, 1990, pp. 11-48. 2. Capitani Ovidio, «Storiografia e riforma della chiesa in Italia (Arnolfo e Landolfo seniore)», in: La storiografia altomedievale, Settimane di studio del Centro italiano di studi sull'alto medioevo di Spoleto, 17, Spoleto 1970, vol. II, pp. 557-629. 3. Miccoli G., Per la storia della pataria milanese, in: «Bullettino dell'Istituto storico italiano per il medio evo e Archivio muratoriano», 70, 1958, 43-123, adesso in: Id., Chiesa gregoriana, nuova edizione a cura di A. Tilatti, Herder, Roma 1999. Obiettivi L'insegnamento si propone di fornire una conoscenza non superficiale di un momento della storia europea, in cui hanno preso forma aspetti fondamentali della cultura milanese e lombarda e le cui ripercussioni in campo religioso, sociale, artistico, furono di grande rilievo, sotto molteplici punti di vista. Il contatto diretto con le fonti permetterà di acquisire la metodica della ricerca storica e la coscienza della distanza storica che ci separa da un passato peraltro ancora vivo e presente. Prove d'esame La prova d'esame consisterà in un colloquio sulle fonti e i temi esaminati a lezione. Orario di ricevimento Dopo le lezioni. Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 374 09. STORIA DELLA LOMBARDIA 2 Crediti (cfu/ects): 4 Prof. Luca Daris E-mail [email protected] Titolo del corso monografico: Cultura e politica in Lombardia e a Milano nell’età rivoluzionaria e napoleonica. Argomenti Si effettuerà una ricognizione storica delle sensibilità politiche e culturali presenti in Lombardia e a Milano durante il periodo della Repubblica Cisalpina e della Repubblica d’Italia; in seguito si procederà all’analisi circa le modalità di diffusione delle idee scaturite dai rinnovamenti rivoluzionari. I seguenti testi di riferimento rappresentano un’utile introduzione generale al tema proposto: 1. Milano napoleonica in Storia di Milano, vol XIII, L’età napoleonica (17961814), Istituto Enciclopedia Italiana 1977, pp.1-112. 2. La vita culturale nel periodo napoleonico, in Storia di Milano, vol XIII, L’età napoleonica (1796-1814), Istituto Enciclopedia Italiana, 1977, pp. 399-441. 3. C. Capra, L’età rivoluzionaria e napoleonica in Italia (796-1815), Torino 1978. Testi Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati con i seguenti testi che saranno messi a disposizione dal docente: 1. A. Galante Garrone, La Rivoluzione francese e il Risorgimento italiano, in F.Furet, L’eredità della Rivoluzione francese, Bari 1989, pp. 159-196. 2. S. Nutini, La società di pubblica istruzione di Milano, in Studi storici, 30, 1989, 4, pp. 891-916. 3. S. Nutini, L’esperienza giacobina nella Repubblica Cisalpina, in M. Salvadori e N. Tranfaglia, Il modello politico giacobino e le rivoluzioni, Firenze 1984, pp.100131. 4. P. Villani, L’età rivoluzionaria e napoleonica in Italia, in Società rurale e ceti dirigenti, Napoli 1989, pp. 52-108. 5. C. Zaghi, L’Italia di Napoleone dalla Cisalpina al Regno, Storia d’Italia diretta da G.Galasso, vol.XVIII, tomo I, Torino 1986, pp. 46-95. 6. C. Zaghi, La Rivoluzione francese e l’Italia. Studi e ricerche, Napoli 1966, pp. 5399. 7. Napoleone e la Lombardia nel triennio giacobino (1796-1799), Convegno storico internazionale nel secondo centenario della battaglia al ponte di Lodi (10 maggio 1796 ), Lodi 2-4 maggio 1796, Lodi 1997. Eventuali ulteriori integrazioni bibliografiche, anche in lingue straniere, verranno suggerite dal docente durante lo svolgimento del corso. Obiettivi Scopo del corso è quello di evidenziare il profondo e proficuo legame tra le nuove idee rivoluzionarie e la cultura lombarda alla fine del diciottesimo e all’inizio del diciannovesimo secolo. In tale quadro di riferimento, decisive, per la nascita e per il consolidamento di tale fervore culturale, risultarono, come è noto, le iniziative napoleoniche; in particolare, 375 andranno sottolineate la rilevanza e la ricaduta sul tessuto civile di nuove istituzioni culturali, ascrivibili all’impulso del generale Bonaparte. 10. STORIA DELL'ARTE LOMBARDA 1 Crediti (cfu/ects): 4 Prof.ssa Paola Venturelli E-mail [email protected] Titolo del corso monografico Oreficeria e arti suntuarie lombarde. Tra arti maggiori e arti minori Argomenti Le lezioni affrontano, per nuclei tematici, il settore dell'oreficeria e delle arti suntuarie, tra Medioevo e primo Novecento, in Lombardia: settore guida per molti secoli, per nulla secondario rispetto alle cosiddette «arti maggiori», con le quali seppe confrontarsi e dialogare in modo proficuo e del tutto originale. Filo conduttore sono le tecniche in cui i lombardi eccelsero (smalti, la lavorazione della glittica, pittura su vetro, etc.) Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti: 1. L'epoca dei Visconti: tra il Duomo di Milano e Pavia. Architettura, scultura, miniatura e arti preziose: un dialogo con le grandi corti d'Europa 2. Gli Sforza in Lombardia. Tra Filarete e la committenza di Ludovico il Moro. L'aggiornamento dell'oreficeria lombarda (il caso del «Tabernacolo Pallavicino» e degli smalti di fine Quattrocento). Leonardo da Vinci e le arti preziose 3. Oreficerie nel comasco. Centro e periferia 4. Tra Rinascimento e Manierismo: la grande stagione della glittica. Cammei, cristalli, pietre dure delle botteghe milanesi per le corti d'Europa. Il recupero dei materiali (Bellinzona, Lugano, Como ecc.), la lavorazione e le tecniche 5. Episodi di collezionismo dei materiali preziosi. I Gonzaga di Mantova tra Cinque e Seicento (Isabella d'Este, dal duca Guglielmo alla dispersione con il Sacco di Mantova del 1630) 6. Carlo e Federico Borromeo: il ruolo delle arti preziose nella Controriforma. Le «Istruzioni» del 1577 e la conservazione degli oggetti per il culto 7. Il gioiello e la moda. Dettagli preziosi per indagare i dipinti e ricostruirne i significati Testi Nel corso delle lezioni sarà fornita la bibliografia specifica. Obiettivi Il corso si propone di esaminare specificamente alcune forme d'arte lombarde dette «minori» (oreficeria e arti suntuarie), in rapporto interdisciplinare con altre espressioni artistiche, per consentire allo studente di leggere tali manufatti in modo critico e di impiegare le conoscenze acquisite (lessico, tecniche, evoluzione stilistica) in diversi ambiti lavorativi (catalogazione, conservazione museale, etc.). Metodologia didattica Lezioni frontali con proiezioni. Visite a Musei Prove d'esame È prevista l'elaborazione di un breve scritto da consegnarsi prima della data di esame, relativo un oggetto a scelta dello studente, schedato e studiato secondo una griglia che sarà fornita dal docente. L'esame orale verterà sulla discussione di tale elaborato e sui contenuti del corso. 376 Orario di ricevimento Dopo le lezioni. Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 11. STORIA DELL'ARTE LOMBARDA 2 Crediti (cfu/ects): 4 Prof.ssa Nicoletta Ossanna Cavadini E-mail [email protected] Titolo del corso monografico Il paradigma della villa lombarda dal XVI al XIX secolo Argomenti L'insegnamento intende affrontare il fenomeno culturale riguardante lo sviluppo dei complessi artistici di residenza «in villa» dal Rinascimento all'Ottocento. Il corso offrirà lo studio e l'analisi della villa intesa quale bene culturale ed espressione artistica di articolati saperi (disegno del territorio, ars aedificandi, pittura e scultura). In particolare verranno trattati -in ambito cronologico- i complessi di residenza in villa sul territorio lombardo dalle prime manifestazioni di spirito rinascimentale come la Bicocca degli Arcimboldi e la villa-museo voluta da Paolo Giovio, per passare poi attraverso le forme barocche ai grandi complessi di ville seicentesche fino ad arrivare alle sontuose dimore neoclassiche sulle rive del lago di Como. Lo studio dello sviluppo della «civiltà della villa» sarà sempre contestualizzato in ambito europeo. Testi Nel corso delle lezioni sarà fornita una bibliografia specifica e pertinente agli argomenti esposti. Per affrontare l'esame si richiederà, in ogni caso, la lettura obbligatoria di due libri sull'argomento a carattere generale che saranno indicati nel corso della prima lezione, assieme al calendario degli argomenti in programma. La bibliografia a carattere generale è molto vasta, a livello indicativo si segnalano qui di seguito: 1. Aa. Vv., Saporiti, Gallia, Amalia. Ville storiche della provincia di Como, Cesare Nani, Como 2000. 2. Azzi Visentini Margherita, La villa in Italia. Quattrocento e Cinquecento, Electa, Milano 1995. 3. Biscottini Paolo, (a cura di), Il giardino dipinto nella pittura lombarda dal Seicento all'Ottocento, Skira, Milano 1995. 4. Cordani Roberta (a cura di), Dimore sull'acqua. Ville e giardini in Lombardia, Celip, Milano 2005. 5. Guaita Ovidio, Dimore d'Europa. Le più belle residenze del vecchio continente dal XV al XIX secolo, Leonardo Arte, Milano 2000. 6. Orlandi Piero & Perogalli Carlo, Ville in Lombardia, Celip, Milano 2000. 7. Ossanna CavadinI Nicoletta, Villa Olmo. Universo filosofico sulle rive del lago di Como, Electa, Milano 2002. 8. Porzio Francesco (a cura di), La Bicocca degli Arcimboldi, Skira, Milano 1999. 9. Sgarbi Vittorio, Andrea Palladio. La luce della ragione. Esempi di vita in villa dal 14° al 18° Secolo, Rizzoli, Milano 2004. 377 Obiettivi Il corso si propone di esaminare la complessità del fenomeno di una categoria di bene culturale: l'edificio di villa, letto attraverso lo sviluppo topografico, paesaggistico, architettonico e dell'intero apparato decorativo. L'obiettivo è quello di suscitare nello studente un metodo di ricerca, e un'autonoma capacità di analisi e di giudizio disciplinare. Metodologia didattica Il corso si articola in lezioni frontali, verifiche e discussioni riguardanti argomenti oggetto di studio e visite guidate a ville con l'incontro di esperti in situ. Prova d'esame L'esame sarà orale e verterà su tutto il programma del corso, si richiede la consegna di un paper riguardante un complesso di villa lombarda non conosciuto al grande pubblico. Tale elaborato sarà discusso con la docente durante il corso e presentato seminarialmente dal candidato a termine del corso. Orario di ricevimento Dopo le lezioni Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 12. STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI Crediti (cfu/ects): 4 Prof. Silvio Previtera E-mail [email protected] Argomenti Introduzione alla Storia delle Tradizioni Popolari 1. Definizioni, sia attuali sia storiche, delle nozioni principali della disciplina. Il concetto di «folklore». Le diverse tipologie di «tradizioni popolari» 2. Folklore e folkorismi: conservazione, invenzione e re-invenzione delle tradizioni 3. Le tradizioni popolari, la scrittura e le diverse pratiche della loro espressione: orale, musicale, coreutica, prossemica, strumentale, etc. 4. Le tradizioni popolari e le forme rituali 5. Costumi, usi, saperi: le tradizioni popolari come patrimonio 6. Le tradizioni popolari e le attuali pratiche sociali Pratiche di tradizioni popolari 7. Metodi, tecniche e fasi della ricerca (cenni) 8. Il Carnevale di Schignano: una «tradizione» della Val d'Intelvi: festa «tradizionale» o «invenzione»? Dispensa Il docente metterà a disposizione degli studenti una dispensa degli argomenti trattati. Testi Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nella Dispensa e nei seguenti testi, secondo le modalità indicate dal docente: Introduzione alla Storia delle Tradizioni Popolari 1. Cuisenier Jean, Manuale di tradizioni popolari, Meltemi, Roma 1999. 378 2. Hobsbawn Eric J. & Ranger Terence (a cura di), L'invenzione della tradizione, Einaudi, Torino 1987 e 1994 (in particolare i capp. I-II-III-IV-VII, gli altri facoltativi) 3. Bianco Carla, Dall'evento al documento, CISU, Roma 1988. Pratiche di tradizioni popolari 4. Perego Natale, Il carnevale di Schignano in Val d'Intelvi, Bellavite, Missaglia (LC) 2002 5. Sordi Italo, «Il Carnevale di Schignano e le sue maschere», in: Leydi Roberto & Sanga Glauco (a cura di), Como e il suo territorio, Milano, Silvana Editoriale (Il Mondo popolare in Lombardia/IV), pp. 201-237. Obiettivi Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico specialistico disciplinare; capacità di utilizzare gli elementi metodologici propri della disciplina nell'ambito dell'analisi e degli studi di carattere antropologico. Metodologia didattica Lezioni frontali di carattere progressivo, con scambio di opinioni ed esperienze dei partecipanti con il docente sui temi trattati. Lo scopo didattico è quello di fare in modo che gli studenti siano in gradi di produrre un documento finale di lavoro, anche utilizzando, ove possibile, sussidi di carattere multimediale ed esercitazioni guidate sul campo. Articolazione Di carattere intensivo, con alternanza di lezioni e verifiche dei contenuti. Saranno tenuti due seminari con esperti della materia. Esercitazione guidata sul campo Verrà realizzata un'osservazione partecipante al Carnevale di Schignano. Prove d'esame L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti in programma. Gli studenti potranno sostenere uno o più test scritti per la verifica delle conoscenze acquisite. I risultati dei test saranno comunicati prima dell'esame orale. Orario di ricevimento Dopo le lezioni Aggiornamenti Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina WEB del Master. 379