Sbiancamento dentale

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Sbiancamento dentale
Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica che permette di migliorare il colore dei
denti, rendendoli più bianchi.
IL COLORE DEI DENTI: Il colore dei denti è una caratteristica della persona, un po' come il
colore della pelle, ognuno ha il suo, e non è mai realmente “bianco”. Il “bianco naturale” dei
denti incorpora lievi sfumature sui toni del giallo e del grigio, talora del bruno o del rossiccio,
più o meno accentuate, che aumentano d’intensità al colletto gengivale di ogni singolo dente.
Contrariamente a quanto si possa pensare non è lo smalto che determina il colore dei denti.
Esso infatti non possiede un vero e proprio colore, è traslucido: dalla sua superficie traspare il
colore della dentina sottostante. Per questo i canini, hanno normalmente un colore più carico
degli altri denti frontali, a causa del più spesso strato di dentina, che traspare al di sotto dello
smalto di questi robustissimi denti.
Con il passare del tempo però lo smalto può colorarsi assorbendo pigmenti da cibi e bevande;
contemporaneamente la dentina tende ad ispessirsi per apposizione continua dall’interno della
camera pulpare. Ciò fa sì che col passare degli anni i denti si scuriscano e perdano la loro
originaria brillantezza.
Alcune possibili cause di alterazione del colore dei denti sono il fumo, l’assunzione di tè, caffè,
vino rosso, liquirizia.
È anche possibile avere macchie all'interno del dente, dette "macchie intrinseche". Queste
possono essere causate da un'eccessiva esposizione al fluoro in età evolutiva durante lo
sviluppo dei denti, o dall'assunzione di tetracicline (antibiotici) in età infantile. A questo
proposito è utile notare che lo sbiancamento dei denti è più efficace sulle macchie superficiali
provocate da età, cibo o bevande.
Gli attuali progressi dell’odontoiatria cosmetica consentono di riportare il colore dei denti al
bianco e alla luminosità di un tempo e/o di modificarne il colore originario, un po’ come succede
alla pelle con l’esposizione al sole. La capacità di sbiancamento dei prodotti professionali
dipende dalla concentrazione del principio attivo e dal tempo di permanenza a contatto dei
denti, così come si può scegliere il tempo e l’orario di esposizione alle radiazioni solari per
raggiungere la desiderata tonalità di abbronzatura.
Prima
Dopo
Prima
Dopo
TECNICHE SBIANCANTI: I prodotti che vengono utilizzati nello sbiancamento dentale
contengono principalmente perossido di idrogeno o perossido di carbammide, impiegati in
varie concentrazioni a seconda della tecnica che si intende utilizzare e delle esigenze del
paziente. Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido
di idrogeno o di carbammide, nel momento in cui il prodotto sbiancante viene posto a contatto
con i denti. Le molecole di ossigeno vanno a disgregare i pigmenti responsabili della discromia,
rendendoli non più visibili.
Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, non agisce su corone protesiche,
otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale. Dopo il trattamento
sbiancante, eventuali corone protesiche od otturazioni potranno essere maggiormente visibili
in quanto non più adeguate al nuovo colore raggiunto dai denti naturali. In tal caso potranno
essere sostituite con altre dello stesso colore dei denti sbiancati.
Il dentista scatterà una foto dei denti, che lo aiuterà a controllare in che modo prosegue il
trattamento. Inizierà prima con una pulizia dei denti e solo in un secondo momento con la
procedura di sbiancamento più adatta, a seconda del tipo di macchie.
Il dentista applicherà un gel speciale sulle gengive per proteggerle dall'agente sbiancante.
DA SAPERE: Lo sbiancamento non è una soluzione definitiva. Le macchie si riformano. Le
persone che espongono i denti a molte macchie possono cominciare a vedere sbiadire il bianco
dopo pochi mesi. Coloro invece che evitano fumo, cibi e bevande che macchiano possono
aspettare 12-18 mesi prima di necessitare un altro trattamento sbiancante.
RISCHI E CONTROINDICAZIONI: È improbabile che lo sbiancamento possa provocare gravi
effetti indesiderati. In alcuni pazienti si verifica una maggiore sensibilità dentale temporanea o
una leggera irritazione gengivale, anch’essa temporanea e normalmente scongiurata dalla
protezione delle gengive. Uno studio accurato ha rilevato la sicurezza dei trattamenti sbiancanti
effettuati con prodotti a base di perossidi per i tessuti duri dei denti, sia in condizioni d'uso
corretto sia in casi di uso esagerato. Le misurazioni effettuate prima e dopo il trattamento
sbiancante non hanno evidenziato effetti sulla durezza di superficie dello smalto, e neppure
alterazioni della sua struttura prismatica superficiale e sottosuperficiale.
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