Anno IV – Numero 828 AVVISO Ordine 1. ORDINE: “Corsi ECMi”” 2. Ordine: Quota sociale 3. Ordine: assistenza legale gratuita Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Quando il mal di pancia deve davvero allarmare 5. “il sale iodato è amico della tiroide”, vero o falso? Prevenzione e Salute 6. Lo sai che anche i denti sentono la menopausa? 7. L’artrite reumatoide si combatte anche a tavola. e con stili di vita sani 8. Formicolio, sudorazione e dolore: quello che le mani ci dicono Meteo Napoli Martedì 08 Marzo Nuvoloso Minima: 11°C Massima: 13°C Umidità: Mattina = 70% Pomeriggio =70% Martedì 08 Marzo 2016, S. Giovanni di Dio Proverbio di oggi……….. Chi tène sante, va 'Mparaviso. Chi ha santi, va in Paradiso. LO SAI CHE ANCHE I DENTI SENTONO LA MENOPAUSA? I denti “sentono” le modificazioni che avvengono durante la vita e la salute generale della persona. In particolari periodi, però, sono più a rischio di ammalarsi se non si presta attenzione anche alla loro salute. È il caso della menopausa, per esempio, un momento molto importante per la vita di ogni donna, una tappa fondamentale nella salute in rosa, fatta di trasformazioni che si fanno sentire anche su denti e gengive. Insieme ai sintomi tipici come vampate di calore, irritabilità, modificazioni nel peso, stanchezza, l’osteoporosi può causare anche la perdita della densità ossea alveolare che può essere correlata con la parodontite – spiega il dottor Stefano Rizzi, responsabile di Chirurgia orale del Centro odontoiatrico dell’ospedale Humanitas. In termini più semplici, tutte le strutture che sostengono i denti si indeboliscono e diventano più sensibili all’attacco dei batteri dando via libera a infiammazioni e problemi gengivali anche gravi come, ad esempio, la parodontite. Inoltre, con il cambiamento degli equilibri ormonali in menopausa, anche la saliva cambia e perde almeno in parte il suo potere antibatterico. Un ulteriore pericolo per la salute della bocca e dei denti. Bocca secca, sensazione di bruciore, alterazioni del gusto, infiammazione delle gengive possono essere campanelli d’allarme che segnalano l’arrivo della menopausa. (salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 828 SCIENZA E SALUTE QUANDO il MAL di PANCIA DEVE DAVVERO ALLARMARE Il mal di pancia è molto frequente e, in alcuni casi, può essere talmente grave da richiedere un intervento urgente. In questo caso il termine più corretto è dolore addominale acuto Le spie della gravità Ecco gli elementi che devono indurre preoccupazione: * L’insorgenza improvvisa e inaspettata di un forte dolore * La continuità del dolore (assenza di pause) * Il fatto che il dolore sia aggravato dalla tosse e dai movimenti e quindi tale da indurre il paziente a stare rannicchiato immobile * Addome molto duro alla palpazione * Se si affonda una mano nella pancia e si toglie improvvisamente, bisogna allarmarsi se il dolore è maggiore all’atto di togliere la mano più che a quello di affondarla (segno di Blumberg, che però sarebbe meglio lasciar valutare al medico) Come comportarsi Bisogna evitare l’uso di sedativi o analgesici prima dell’intervento del medico perché potrebbero temporaneamente mascherare il quadro e ritardare una corretta diagnosi Se il dolore è fortissimo, ma alternato con momenti in cui diminuisce per poi aumentare di nuovo (dalle donne viene spesso descritto come simile ai dolori del parto) si potrebbe trattare di una colica renale o biliare. In questi casi bisogna comunque consultare il medico. In genere con l’uso di farmaci antinfiammatori la colica si risolve, ma la presenza di calcoli va confermata con l’esecuzione di un’ecografia. Se il dolore ha le caratteristiche descritte sopra (vedi spie della gravità), non accenna a passare, anzi tende a peggiorare nell’arco di un breve periodo, è bene chiamare il 118 o recarsi al Pronto soccorso In ospedale attraverso l’attenta valutazione della storia del paziente (presente, remota, familiare, sociale e farmacologica) e l’esame obiettivo, i medici prenderanno le misure diagnostiche e terapeutiche del caso (a volte anche intervento chirurgico d’urgenza) Esordio del dolore Un forte dolore improvviso suggerisce una «catastrofe» addominale, per esempio una perforazione di un viscere, la rottura di una gravidanza ectopica, un infarto intestinale Un dolore rapidamente progressivo (da pochi minuti a 1 o 2 ore), e localizzato in una sede precisa, può indicare un’infiammazione come la colecistite o la pancreatite acuta, oppure ostruzioni intestinali con strangolamento Un dolore a esordio e aggravamento più lento, che insorge in modo più vago e diffuso e poi si delimita, potrebbe essere la spia di un’infiammazione peritoneale (per es. diverticolite, appendicite, malattia infiammatoria pelvica) Caratteristiche del dolore Dolore crampiforme (detto anche intermittente o colico): si tratta di un dolore acuto come una morsa, che si alterna a periodi di attenuazione spontanea. È caratteristico dell’ostruzione di un viscere cavo (colica renale, colica biliare) Dolore continuo: perdura per ore senza pause ed è tipico di un’irritazione del peritoneo (la membrana che riveste la cavità addominale e ricopre gran parte dei visceri) Dolore prima colico e poi continuo: è un importante segno di allarme che potrebbe rappresentare l’evoluzione di un’ostruzione intestinale semplice in una con strangolamento. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 828 Localizzazione del dolore Spesso il dolore si localizza in corrispondenza del viscere implicato (per esempio quadrante destro superiore per la colecistite, il quadrante inferiore destro per l’appendicite o il sinistro per la diverticolite. Altre volte insorge in prossimità del viscere interessato per poi stabilizzarsi altrove (ulcera duodenale perforata) o viceversa (dolore dell’appendice). I disturbi associati Il dolore addominale acuto può essere accompagnato da altri sintomi che vanno valutati, tenendo in considerazione sequenza e cronologia con cui insorgono Alterazione delle funzioni intestinali : Se non ci si scarica e non si liberano gas intestinali si potrebbe trattare di un fenomeno riflesso di una peritonite oppure di un’occlusione intestinale. Se l’alterazione perdura da 24-48 ore è segno che un certo grado di occlusione è presente. La diarrea con dolori addominali può essere sintomo di gastroenterite, ma può anche precedere un episodio diverticolitico o manifestarsi nelle fasi precoci di una appendicite Vomito: In genere, nei casi in cui il dolore addominale ha una causa che va risolta chirurgicamente, il dolore precede il vomito, mentre spesso nei casi che non necessitano di intervento chirurgico il vomito precede il dolore che è anche meno intenso Febbre : È un parametro utile per valutare l’entità del processo infiammatorio. (Salute, Corriere) SCIENZA E SALUTE “IL SALE IODATO È AMICO DELLA TIROIDE”, VERO O FALSO? Si pensa che sia meglio usare il sale iodato in cucina perché fa bene allatiroide. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al professor Andrea Lania, responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia dell’Ospedale Humanitas e docente di Endocrinologia presso Humanitas University. Lo iodio è tra i dieci micronutrienti fondamentali per mantenere un buono stato di salute oltre ad essere VERO essenziale per il corretto funzionamento della tiroide. Questo perchè lo iodio rappresenta il principale costituente degli ormoni prodotti dalla tiroide. La principale fonte di iodio è l’alimentazione che però non riesce ad apportare una sufficiente quantità di iodio in aree di carenza iodica. Per questo motivo è necessario provvedere ad una integrazione mediante il consumo di sale iodato in modiche quantità per evitare ricadute sulla pressione arteriosa – spiega il professor Andrea Lania, responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia dell’Ospedale Humanitas e docente di Endocrinologia presso Humanitas University. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, il fabbisogno quotidiano di iodio per un adulto è di 150 microgrammi, ma nel caso di neonati e bambini e di donne in gravidanza l’introito deve aumentare fino a 200-250 mg. Nelle donne in gravidanza il fabbisogno di iodio aumenta sia per sopperire a una maggiore perdita di questo micronutriente con le urine sia per fornire al feto lo iodio necessario per il suo sviluppo. In questi casi però può rendersi necessario l’utilizzo, oltre al sale iodato, anche di integratori specifici. (salute, Humanitas) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 828 PREVENZIONE E SALUTE L’ARTRITE REUMATOIDE SI COMBATTE ANCHE A TAVOLA. E CON STILI DI VITA SANI Alla larga dal fumo e dagli eccessi alimentari. L’ideale è seguire la dieta mediterranea e fare esercizio, appena i sintomi migliorano, per conservare mobilità e tono muscolare Quanto conta lo stile di vita nello sviluppo o nel peggioramento dell’ARTRITE REUMATOIDE? I numerosi studi sul tema indicano che una corretta alimentazione può senz’altro aiutare a combatterla , anche se non la previene. Il fumo, invece, è un acerrimo nemico, soprattutto se è presente una predisposizione genetica a sviluppare questa malattia infiammatoria su base autoimmune che, in Italia, colpisce circa 300mila persone. Molta frutta e verdura, pochi grassi . Purtroppo non esiste un alimento miracoloso in grado di prevenire l’artrite reumatoide. «Tuttavia - fa notare Carlo Maurizio Montecucco, Università di Pavia - ci sono evidenze che una dieta ricca di frutta e verdura, povera di grassi e in cui si privilegia il pesce alla carne e l’olio d’oliva come condimento (praticamente la dieta mediterranea), abbia un blando effetto antinfiammatorio, con ricadute positive sulla malattia. Ma seguire una dieta corretta ed equilibrata è importante anche per altri motivi. Orami è chiaro che le persone che soffrono di artrite reumatoide hanno più possibilità di andare incontro a malattie cardiovascolari rispetto alla popolazione generale. L’artrite reumatoide è un fattore di rischio per il cuore per cui occorre mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili, compresi quelli alimentari, per contrastare l’ipertensione, il colesterolo alto e il diabete. Il che significa ridurre innanzitutto il consumo di sale, grassi animali e zuccheri». I rischi dell’obesità. Un altro aspetto che bisogna tenere presente quando si parla di alimentazione e artrite reumatoide è quello dell’obesità. «L’obesità aumenta l’infiammazione e rende più difficile la terapia dell’artrite con i farmaci che abbiamo a disposizione. Quindi se chi è in sovrappeso dimagrisce si hanno benefici anche sulla malattia, senza contare che l’obesità è un ulteriore fattore di rischio per la salute cardiovascolare». Ci sono cibi da bandire? «Non in modo assoluto. In rari casi può accadere che l’assunzione di un alimento a cui si è intolleranti comporti, oltre a qualche fastidio intestinale, anche un peggioramento dell’artrite. In queste circostanze è spesso il paziente stesso che si accorge dell’associazione e quindi tende a evitare il cibo incriminato che, verosimilmente, crea uno stimolo per il sistema immunitario, riacutizzando l’artrite». Niente sigarette: «Il fumo è un fattore di rischio importante per l’artrite reumatoide in soggetti predisposti a sviluppare la malattia, che sono circa il 70% di coloro che si ammalano - riferisce l’esperto. In particolare si è visto che quando sono presenti sintomi suggestivi di un’artrite in forma iniziale (quella che si definisce preartrite), caratterizzata da piccoli dolori che vanno e vengono, e gli esami del sangue mostrano una positività al fattore reumatoide e agli anticorpi anti-proteine citrullinate, smettere di fumare può fare la differenza, contribuendo a ridurre notevolmente il rischio di sviluppare l’artrite reumatoide». Attività fisica: E l’attività fisica aiuta? «In fase acuta è da sconsigliare, ma appena l’infiammazione diminuisce e si inizia a stare meglio è utile mantenere il più possibile la mobilità e il trofismo dei muscoli con una moderata attività fisica. Occorre però un’accortezza, quella di rispettare il dolore: se mentre si esegue un esercizio si avverte dolore, bisogna smettere, pena il rischio di peggiorare lo stato delle articolazioni» conclude Montecucco. (Salute, Corriere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 828 PREVENZIONE E SALUTE FORMICOLIO, SUDORAZIONE E DOLORE: QUELLO CHE LE MANI CI DICONO Le mani ci parlano. Come? Con formicolii, sudore e dolori alle dita, per esempio. Ci parlano di disturbi e patologie che possono colpire le mani, uno strumento essenziale «non solo per svolgere ogni giorno le diverse funzioni sia nell’ambito personale che professionale. Con le mani comunichiamo: diamo la mano, gesticoliamo e aiutiamo la conversazione», dice il dottor Alberto Lazzerini, responsabile dell’Unità operativa di Chirurgia della mano dell’ospedale Humanitas, intervenuto nel corso della trasmissione “Life Obiettivo benessere” di Radio1. «Non esiste al mondo una macchina in grado di funzionare così a lungo senza manutenzione come le mani. È difficile trovarne una che sappia svolgere azioni di precisione ma anche più “pesanti” come sanno fare lemani», spiega lo specialista. Ma proprio per i continui movimenti e per lo stress a cui vengono sottoposte, anche le mani possono “ammalarsi”: «Le patologie degenerative arrivano quando la capacità di autoriparazione viene superata dagli effetti dell’usura», aggiunge il dottor Lazzerini. «Chi lavora a lungo con il Pc può sentire dolore, spia di Quali sono i sintomi di questi patologie da sovraccarico tendineo. La soluzione può essere disturbi alle mani? semplicemente abbassare la sedia e cambiare la posizione del polso». E il formicolio invece? «Nella maggior parte dei casi, soprattutto se alle prime tre dita, potrebbe trattarsi di sindrome del tunnel carpale, forse la patologia più frequente delle mani che interessa anche pazienti giovani. Ma è necessario cercare ulteriori segni specifici che confermino la diagnosi. Se il formicolio diventa cronico e se l’elettromiografia è positiva, meglio considerare un approccio di tipo chirurgico». MA COSA CI DICONO? L’artrosi può colpire le mani anche da giovani Anche l’artrosi può interessare pazienti in giovane età, «particolarmente esposta è l’articolazione alla base del pollice che lavora molto e che tende a consumarsi prima», continua l’esperto. E il semplice dito a scatto? «Si tratta di un disturbo molto frequente ma altrettanto lieve. È causato dall’infiammazione di un tendine che scorre in un canale che diventa stretto. Spesso il dito si blocca spontaneamente in flessione e fa uno scatto se forzato a muoversi». Le mani rivelano infine anche lo stato emotivo della persona, ad esempio attraverso la sudorazione: «Se eccessiva, la sudorazione delle mani è sintomo di patologie nervose. Ma si tratta di un disturbo facilmente gestibile con farmaci e piccoli interventi chirurgici», conclude il dottor Lazzerini. (Salute, Humanitas) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 828 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca Ordine: Corsi ECM 2016–SESSIONE PRIMAVERILE Si informa che dalla prossima settimana è possibile prenotare sul sito istituzionale dell’ordine i Corsi ECM Gratuiti 2016. COME PRENOTARSI da Lunedì 7 Marzo è possibile prenotare i Corsi ECM 2016 1- collegarsi sul sito dell’Ordine www.ordinefarmacistinapoli.it 2- home page del sito dell’Ordine/sezione ECM 3- Prenotazioni 4- Accesso all’area riservata mediante username e password 5- Scegliere i corsi da prenotare PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 828 ORDINE: RISCOSSIONE QUOTA SOCIALE 2016 E’ in riscossione la quota sociale 2016 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Si comunica che in questi giorni, l’Istituto di Credito incaricato della riscossione, sta recapitando gli Avvisi di Pagamento relativi alla Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2016. Il pagamento della quota annuale è obbligatorio per conservare l’iscrizione all’Albo, condizione necessaria nei casi previsti dalla Legge per svolgere l’attività professionale. Quest’anno presso gli Uffici dell’Ordine Professionale sono disponibili in formato digitale copia degli Avvisi di pagamento, grazie all’impegno, competenza e grande disponibilità profusa dal nostro Agente della Riscossione di zona, Stefano Iannitti. Pertanto i Colleghi che non avessero ancora ricevuto tale avviso, anche dopo la scadenza del 29/02/2016, possono richiederne copia tramite: Richiesta agli Uffici dell’Ordine all’indirizzo email [email protected] Richiesta via fax al N. Tel. 081-5520961. Dal 7 Marzo 2016, sarà possibile, collegandosi al sito Ufficiale dell’Ordine all’indirizzo web: www.ordinefarmacistinapoli.it, scaricare il RAV inserendo il proprio codice fiscale; ORDINE: I FARMACISTI INSIEME ALLE DONNE CHE SUBISCONO VIOLENZA Martedì 8 Marzo, sede Ordine ore 20.30 Nell’ottica di una farmacia sempre più aperta e sensibile rispetto alle realtà che operano nel sociale, nonché centro di ascolto privilegiato delle realtà del territorio. L’incontro, promosso dall’associazione “Farmaciste Insieme” è incentrato sulle tematiche relative agli atti di violenza compiuti contro le donne. ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci. http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmacoper-tutti