violenza donna la sulla Molto spesso donne vittime di maltrattamenti raramente richiedono aiuto alle strutture mediche, incrementando la tendenza alla cronicizzazione di tali condizioni. I dati della letteratura enfatizzano l’importanza del precoce riconoscimento della problematica. Pertanto è di estrema importanza che gli operatori delle associazioni di volontariato operanti nei servizi sociali e sanitari del nostro Paese acquisiscano informazioni utili al riconoscimento precoce dei segnali di disagio per svolgere un’azione di ponte nell’invio ai servizi specialistici. È inoltre importante tentare di modificare l’immagine dei servizi, riducendone la connotazione “psichiatrica” e trasformandoli sempre più in un luogo di ascolto ed accoglienza, dove apprendere un percorso di salute. A tal fine il presente opuscolo può contribuire a far considerare il servizio contattato come un luogo aperto e competente nell’affrontare le problematiche proposte e far maturare nell’utente l’idea che in campo sanitario si stia lavorando nell’orientare la donna ad un riconoscimento del problema. g u i d a p e r g l i u t e n t i e i l o r o fa m i g l i a r i Questo opuscolo è rivolto a: • donne vittime di violenza • a famigliari e amici di persone vittime di violenza • a chiunque venga a contatto con persone vittime di violenza. Vuole essere una guida per capire: • il fenomeno della violenza • quali sono i sintomi • le cause, le possibili cure e “che fare” in proposito • in che modo i famigliari e gli amici possono aiutare una persona che subisce violenza. Contiene inoltre: • un elenco di libri di auto aiuto • indirizzi, numeri telefonici e siti internet di Istituzioni preposte allo scopo, alle quali rivolgersi in caso di necessità. Is titu to Su p e r iore di S a nità – Roma A cura del: “Progetto di miglioramento e valutazione in campo psichiatrico con la partecipazione attiva del volontariato: interventi a favore di donne vittime di maltrattamenti, affette da depressione post-partum e da disturbi del comportamento alimentare” Progetto finanziato dal Ministero della Salute Responsabile Scientifico Dott.ssa Gabriella Polidori, Psichiatra Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria (DAPP), Istituto Superiore di Sanità (ISS), Roma Consulenza Scientifica Prof. Emilia Costa, Psichiatra Presidente Società Italiana Psicopatologia di Genere, Roma Prof. Franco Taggi, Epidemiologo DAPP, ISS, Roma Collaborazione Scientifica Dott.ssa Alessia Guerrini, Psicologa Istituto di Psicoterapia Sistemico-Relazionale “Random”, Roma Dott. Raffaele Riccardis, Psicologo Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica, Università Sapienza, Roma Collaborazione Tecnica: Cinzia Cedri, DAPP, ISS, Roma Gianni Fondi, DAPP, ISS, Roma Progetto grafico: Pioda Imaging S.r.l. – Roma Illustrazioni: Roberto Danesi, Ugo Cominelli Tipografia: Pioda Imaging S.r.l. – Roma 2009 La violenza sulle donne GUIDA PER GLI UTENTI E I LORO FAMIGLIARI Sommario 3 Esistono diversi tipi di violenza 3 Le scuse di chi compie violenza 5 Come si comporta la persona che ti usa violenza 6 Gli effetti della violenza sulla donna 6 I primi segnali che più frequentemente si manifestano nella donna 7 Disturbi psicologici che possono presentarsi nel tempo 8 Quanto è diffusa la violenza sulle donne 9 Come può sentirsi la donna vittima di violenza 10 Come può sentirsi una donna nei confronti del proprio abusante 11 Il contesto in cui è cresciuta una donna che non reagisce alla violenza12 Cosa vuol dire violenza Come può sentirsi una madre che viene a conoscenza della violenza subita dalla figlia all’interno della propria famiglia Come può sentirsi il partner che viene a conoscenza della violenza subita dalla propria compagna 13 Cosa può fare una donna che ha subito violenza 13 15 Quali sono i primi passi da percorrere per uscire dal tunnel della violenza 15 Cosa fare se assisti o vieni a conoscenza di una violenza subita da una donna Come la legge tutela la donna vittima di violenza Credenze sociali maggiormente diffuse sulla violenza subita dalla donna Numeri utili in caso di emergenza Centri antiviolenza in italia (in ordine alfabetico per città) Siti internet utili Letture utili 16 17 18 20 21 31 32 1 Cosa vuol dire violenza La violenza contro la donna consiste in qualunque comportamento o abuso di potere che produca danni o sofferenza fisica, sessuale o psicologica. Questi tipi di sofferenza possono manifestarsi isolatamente o tutti insieme. Esistono diversi tipi di violenza FISICA: Consiste in qualsiasi forma di violenza, aggressione o maltrattamento contro il tuo corpo e gli oggetti di tua proprietà. Ad esempio: Lui ti ha presa a pugni, ti ha schiaffeggiata, ti ha spintonata, ha tagliato i tuoi vestiti, ha strappato le tue fotografie, ha distrutto i tuoi documenti di lavoro. 3 SESSUALE: Consiste in ogni forma di coinvolgimento in attività o rapporti sessuali senza il tuo consenso. La violenza sessuale può essere provocata dal tuo partner, da un tuo famigliare, da un tuo amico o da un estraneo. Ad esempio: Lui ti impone rapporti sessuali contro il tuo desiderio, ti costringe a guardare materiale pornografico, ti fa delle avances sessuali contro la tua volontà, ti ricatta per ottenere prestazioni sessuali. 4 PSICOLOGICA: Consiste in ogni comportamento o atteggiamento che manchi di rispetto nei tuoi confronti e colpisca la tua dignità come persona. Ad esempio: Lui ti umilia, ti mette in ridicolo davanti agli amici, ti insulta continuamente, sminuisce le tue idee, ti impedisce di frequentare gli amici o di vedere i tuoi famigliari, ti impedisce di coltivare i tuoi interessi, fa continue minacce contro di te, i tuoi figli/e, la tua famiglia, minaccia di farsi del male o suicidarsi. Non ti permette di avere un conto in banca, di gestire il denaro famigliare, di trovare o mantenere la tua occupazione lavorativa, di fare acquisti per te senza chiedere il suo permesso. Le scuse di chi compie violenza Se sei vittima, anche da tanti anni, di un qualsiasi tipo di violenza da parte del tuo partner ciò non significa che questo fa parte della normalità del rapporto o peggio che tu possa essere ritenuta responsabile o aver provocato gli atti violenti ricevuti. Chi ti usa violenza può giustificare il suo gesto in mille modi pur di non sentirsi responsabile. 99 Può negare la propria responsabilità. 99 Può dirti che ogni cosa che fa è manifestazione di affetto. 99 Può dare a te la responsabilità dell’accaduto e farti sentire colpevole. 99 Può accusarti di essere stata d’accordo e di non aver opposto alcuna resistenza. 99 Può convincerti a non parlarne con nessuno e a mantenere il segreto. 99 Può prometterti che non compierà mai più violenza nei tuoi confronti. 5 Come si comporta la persona che ti usa violenza 99 Ti sottopone ad una pressione psicologica che si manifesta con la gelosia: non fare, non vedere, non uscire, ecc.). 99 Quando provi a rivendicare la tua autonomia è indifferente ai tuoi bisogni; si comporta come se tu non esistessi, ma non vuole neanche sentir parlare di una rottura del rapporto. 99 Se ti dimostri decisa a voler riconquistare la tua indipendenza, lui può comportarsi in due modi diversi: a) dimostrarsi bisognoso del tuo amore con un atteggiamento remissivo; b) diventare ancora più violento. Gli effetti della violenza sulla donna 6 La donna vittima di violenza subisce un trauma profondo con ripercussioni importanti sulla propria persona e nelle relazioni con gli altri. Spesso la vergogna o il senso di colpa che si prova dopo aver subito violenza, portano a chiudersi in se stessi e a vivere in silenzio e nell’isolamento sociale il malessere che si sta provando senza riuscire a trovare la capacità di chiedere l’aiuto degli altri. Fronteggiare la violenza richiede molta forza, quella forza che molte donne, dopo la violenza subita, non riescono più a trovare. Le reazioni alla violenza variano da persona a persona. C’è chi, per affrontare il dolore, beve alcolici, chi fa uso di droghe, di psicofarmaci o di entrambi. Questi, se apparentemente efficaci in un primo momento, possono avere in seguito ripercussioni negative sul proprio benessere psicofisico. I primi segnali che più frequentemente si manifestano nella donna 99 Ritiro sociale (paura e sfiducia verso gli altri). 99 Apatia (diminuzione di interesse e piacere per quasi tutte le attività prima piacevoli. 99 Perdita del desiderio sessuale. 99 Instabilità dell’umore (tristezza e pianto incontrollato o al contrario euforia ed eccitazione senza motivo). 99 Tensione e panico (ansia che si manifesta anche attraverso palpitazioni, vertigini, sudorazioni, tremori, sensazione di asfissia, dolori o fastidio al petto, nausea, derealizzazione (quello che ci circonda non sembra reale), depersonalizzazione (vedersi come al di fuori di se stessi), paura di perdere il controllo o di impazzire. 99 Difficoltà di concentrazione e ridotta capacità di prendere decisioni. 99 Irritabilità (aggressività espressa sia con le parole, sia con il comportamento). 99 Intolleranza alle frustrazioni (di fronte ad ogni difficoltà, anche piccola, si ha una reazione esagerata). 99 Disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o risveglio precoce al mattino ecc.). 99 Sentimenti di inadeguatezza (paura di non essere all’altezza delle situazioni). 7 Disturbi psicologici che possono presentarsi nel tempo È importante ricordare che i danni della violenza non necessariamente si manifestano contemporaneamente al periodo in cui la donna subisce i maltrattamenti, ma possono presentarsi anche a distanza di anni. Se non si chiede l’aiuto psicologico adeguato, il rischio è quello di sviluppare disturbi come: 99 Attacchi di panico (sensazione di mancanza d’aria, palpitazioni, dolori o fastidi al petto, sensazione di soffocamento, paura d’impazzire o perdere il controllo). 99 Fobie sociali (ansia che si presenta in determinate situazioni sociali che spesso vengono evitate). La caratteristica principale di questo disturbo è la paura di agire, di fronte agli altri, in modo imbarazzante o umiliante e di ricevere giudizi negativi. Questa paura può portare chi ne soffre ad evitare la maggior parte delle situazioni sociali, per la paura di comportarsi in modo sbagliato e di venir mal giudicati. Solitamente le situazioni più temute sono quelle che implicano la necessità di dover fare qualcosa davanti ad altre persone, come ad esempio fare un discorso o 8 anche solo firmare, telefonare o mangiare; a volte può creare ansia semplicemente entrare in una sala dove ci sono persone già sedute, oppure parlare con un proprio amico. 99 Disturbi alimentari (significativa riduzione o aumento del peso corporeo, mancanza di appetito, abbuffate incontrollate e condotta di eliminazione del cibo, eccessiva attenzione per la propria immagine fisica). 99 Disturbi del sonno (che vanno da risvegli frequenti durante la notte, svegliarsi troppo presto al mattino o tardare ad addormentarsi la sera, oppure non dormire completamente durante la notte), incubi notturni. 99 Disturbi somatoformi (non accettazione di parti del proprio corpo). 99 Disturbi psicosomatici (disturbi gastrointestinali, dolori all’addome, mal di testa o dolori alle articolazioni). 99 Uso di sostanze quali alcol, droghe e psicofarmaci (come ad esempio gli antidepressivi o i farmaci per l’ansia). 99 Disturbi legati all’avere rapporti sessuali e a mantenere relazioni sentimentali. Quanto è diffusa la violenza sulle donne Nel mondo una donna su tre è vittima di violenza. Una donna su quattro è abusata sessualmente dal proprio partner. La prima causa di morte e invalidità permanente per le donne di età compresa tra i 16 e i 44 anni, prima del cancro, degli incidenti stradali e della guerra, è la violenza subita ad opera del proprio partner o padre. Attualmente nel mondo ogni due donne decedute per morte violenta una è stata uccisa dal proprio partner, spesso dopo un rapporto incentrato sulla violenza. 9 Come può sentirsi la donna vittima di violenza La donna vittima di maltrattamento tende ad essere isolata, svalorizzata, umiliata dall’uomo che la maltratta. La donna generalmente ha la tendenza a convincersi di essere colpevole e di meritarsi di essere maltrattata. Trova difficoltà a porre fine ad un legame nel quale ha investito affettivamente per lungo tempo. Dunque accade che la donna, per non rovinare il legame affettivo e per non spezzare l’equilibrio all’interno del nucleo famigliare, conceda altre possibilità all’abusante, fino a subire tali comportamenti per numerosi anni. 10 È importante che ogni donna tenga presente che lei non è un problema ma ha un problema e deve chiedere aiuto Come può sentirsi una donna nei confronti del proprio abusante Una donna vittima di violenza può provare nei confronti della persona che le fa del male dei sentimenti che molto spesso le creano rabbia, disagio e senso di colpa. Può contemporaneamente provare amore, tenerezza e bisogno di stare accanto a colui che la maltratta. Tali sentimenti possono impedire alla donna di chiedere aiuto o di confidarsi con qualcuno mentre è importante che lei sappia che difendere il suo “carnefice” ed assumersi la colpa di quanto accaduto è un meccanismo messo in atto per giustificare e tollerare la violenza subita. Non è giusto che: 99 Provi vergogna e senso di colpa per quello che è successo. 99 Pensi che nessuno possa crederti e capirti. 99 Pensi di essere sbagliata e sei convinta che sei una cattiva mamma e una pessima moglie. 99 Pensi di essere l’unica donna ad aver vissuto esperienze di questo tipo. 99 Attribuisci la colpa a te stessa e provi molta rabbia nei tuoi confronti. 99 Pensi che non ci siano possibilità di uscita da questa situazione. 99 Ritieni che ciò che hai vissuto sia normale e faccia parte ormai della tua vita. 99 Sei convinta di non poter vivere una vita senza di lui. 99 Hai paura che lui possa diventare ancora più violento se la vostra storia dovesse finire. 99 Ti preoccupi di cosa potrebbe succedere a lui se si scoprisse che ti usa violenza. 11 Il contesto in cui è cresciuta una donna che non reagisce alla violenza 12 Una donna che non reagisce alla violenza è spesso vissuta in famiglie dove sia i rapporti tra i genitori che tra i genitori e i figli erano di tipo aggressivo. Per cui una donna che cresce in tale contesto difficilmente saprà da adulta distinguere tra una relazione affettiva basata sull’accordo tra i partner da una in cui un partner predomina sull’altro. In molti casi queste donne sono state adolescenti che hanno svolto una funzione di supporto alla madre in una relazione di coppia violenta o svalorizzante. Sono uscite dalla fase adolescenziale con un’idea di riscatto: “saprò fare quello che non è riuscita a fare mia madre, lo farò per lei e per me, il mio rapporto di coppia sarà diverso, avrò le cose che sono mancate a mia madre”. Ed anche: “avrò un uomo che sarà diverso da come mio padre è stato con mia madre”, ma è proprio questa loro ostinazione a “volercela fare” che inconsciamente fa scegliere partner con le caratteristiche paterne. Come può sentirsi una madre che viene a conoscenza della violenza subita dalla figlia all’interno della propria famiglia Specialmente nell’ambito delle violenze sessuali, la madre di una ragazza, che ha subito un abuso all’interno della propria famiglia, può provare sentimenti contrastanti di dolore, rabbia, impotenza, scoraggiamento. Può sentirsi messa in discussione non solo come madre ma anche come donna e come moglie, e non riuscire pertanto a trovare la forza ed il coraggio di denunciare l’accaduto. Pertanto non serve: 99 Sentirsi in colpa per non averla protetta. 99 Rimanere incredula del fatto che non si è mai accorta di nulla. 99 Non voler credere a ciò che sua figlia le ha rivelato. 99 Sentirsi impotente ed incapace di aiutarla. 99 Provare vergogna e decidere che sia meglio non parlarne a nessuno. È importante invece che la madre si confidi con qualcuno di sua fiducia o ancor meglio si rivolga ai Servizi preposti, che possono aiutarla ad affrontare la situazione e soprattutto a non far sentire sola la ragazza vittima di abuso, prevenendo così le possibili conseguenze devastanti. Come può sentirsi il partner che viene a conoscenza della violenza subita dalla propria compagna Il partner della donna che ha subito violenza ad opera di terzi, può sentirsi in crisi per l’evento accaduto e avere difficoltà a comprendere il perché di certe reazioni o comportamenti della propria compagna. Nel caso specifico della violenza sessuale, in particolar modo, possono esserci ripercussioni sul rapporto in- 13 timo di coppia, e spesso è difficile per il partner capire cosa stia succedendo e riuscire a gestire senza alcun aiuto esterno la situazione. È importante che il partner non si senta impotente né responsabile di quanto sta accadendo e che tanto meno riversi le colpe sulla propria compagna vittima di violenza. Pertanto non serve: 99 sentirsi responsabile di quanto sta accadendo. 99 sentirsi preoccupato per il futuro della sua compagna o del rapporto di coppia. 99 sentirti confuso per l’accaduto. Perciò è fondamentale chiedere aiuto all’esterno, agli amici, o ancor meglio ai Servizi competenti. Cosa può fare una donna che ha subito violenza 14 Il vero rischio che corre una donna che ha subito maltrattamenti è di non prendere alcuna decisione e vivere nell’illusione e nella speranza che la situazione possa cambiare senza prendere nessun provvedimento. In realtà è molto facile che la situazione nel tempo peggiori e si vivano continuamente violenze. È bene che la donna sappia di trovarsi in grave pericolo. Gestire e affrontare una situazione di questo tipo è estremamente difficoltoso, soprattutto se la donna deve farlo da sola. Infatti l’aiuto di qualcuno che possa ascoltarla, comprenderla e crederle è indispensabile. Questi piccoli ma fondamentali passi permetteranno alla donna di superare la vergogna, affrontare il senso di colpa e dare un senso differente alla sua vita. È importante rivolgersi in tempi brevi a persone competenti che le saranno vicine per trovare insieme delle soluzioni adatte per tutelarla e punire il responsabile della violenza. Quali sono i primi passi da percorrere per uscire dal tunnel della violenza 99 Riconosci e ammetti a te stessa di vivere o aver vissuto un maltrattamento. Pensa che non c’è alcuna motivazione che possa giustificare un atto di violenza. 99 Comprendi che non sei mai responsabile e colpevole della violenza che subisci o che hai subito. 99 Riconosci che è normale sentirti triste o ansiosa e di avere tantissimi dubbi. 99 Non scoraggiarti, ma pensa che è possibile trovare una soluzione per mettere fine alla violenza. 99 Parlane con qualcuno che ritieni possa ascoltarti capirti e crederti. 99 È importante che tu sappia dell’esi­sten­za dei Centri Antiviolenza e dei Servizi presenti sul territorio che si occupano di violenza che possono aiutarti. 99 Inizia il percorso di uscita dalla violenza insieme a persone competenti, sensibili, che ti assicurino la massima riservatezza, con le quali trovare insieme delle soluzioni. Cosa fare se assisti o vieni a conoscenza di una violenza subita da una donna Può capitarti di assistere in prima persona ad un episodio di violenza, oppure, indirettamente, una tua amica si confida con te o sospetti dai segni sul suo corpo o dal suo strano modo di comportarsi che possa aver subito violenza. In questi casi è importante: 99 Essere disponibile ad ascoltarla. 99 Non sottovalutare la situazione. 99 Non giudicarla. 99 Non colpevolizzarla. 15 99 Garantire sempre la riservatezza su quanto ti racconta o su quanto sei venuta a sapere. 99 Rispettare i suoi tempi riguardo le decisioni da prendere o le soluzioni da adottare. 99 Aiutarla a riconoscere di aver subito una violenza senza mai minimizzare la situazione. 99 Non prendere decisioni per lei, né pretendere che segua i tuoi consigli. 99 Contattare i Centri Antiviolenza per sapere come poterla aiutare in questa prima fase. 99 Darle riferimenti utili per mettersi in contatto con i Centri Antiviolenza o altre strutture della tua zona, dove può trovare un supporto da personale qualificato. Accompagnala se te lo chiede. Come la legge tutela la donna vittima di violenza È importante che la donna sia al corrente dei provvedimenti legi­ slativi presenti che la tutelino e l’aiutino ad affrontare il disagio. 16 La violenza sessuale è qualificata come delitto contro la libertà personale. Bisogna presentarsi presso la Questura o presso la sede dei Carabinieri o della Polizia più vicini, con il certificato medico che attesti la violenza subita. (Legge 15 Febbraio 1996, n. 66, “Norme contro la violenza sessuale”). È possibile allontanare il coniuge o altro convivente. Se il comportamento è giudicato a rischio per l’integrità psicofisica o per la libertà dell’altro coniuge o convivente o dei suoi prossimi congiunti, su ordine cautelare del Giudice, possono essere applicate misure di protezione sociale. (Legge 4 Aprile 2001, n. 154, “Misure contro la violenza nelle relazioni famigliari”). È possibile concordare con i Servizi un allontanamento della donna da casa. L’allontanamento da casa può avvenire in due modi, in emergenza o programmato. Nel primo caso sono considerati utili appoggi quali l’ospitalità da parenti o amici, o l’inserimento in centri di accoglienza per donne e figli. L’allontanamento programmato, oltre all’inserimento in una struttura , può prevedere in alternativa un sostegno per l’affitto di una casa e l’ausilio di una presenza attiva e costante di un operatore/trice. L’allontanamento da casa prevede un percorso di sostegno sociale, psicologico e legale ed è spesso necessario per ricostruire un proprio percorso di vita. Esiste il Patrocinio gratuito per le donne violentate e maltrattate. Viene applicato a favore di donne che non dispongono di adeguate risorse economiche. È lo strumento fondamentale per garantire a tutti la possibilità di difesa, soprattutto attraverso l’attivazione della collaborazione con i Centri contro la violenza e i Tribunali. (Leggi n. 60 e n. 134 del 2001). Approvato recentemente il ddl che prevede l’introduzione nel codice penale dell’art. 61-bis per il reato di “stalking”, cioè la persecuzione generalmente commessa da ex mariti, conviventi o fidanzati ai danni di una donna, punibile con una pena fino a quattro anni di reclusione. 17 Credenze sociali maggiormente diffuse sulla violenza subita dalla donna È fondamentale sfatare delle credenze sociali esistenti sul­ l’ar­gomento e fornire informazioni corrette. 99 La violenza domestica è presente in famiglie culturalmente ed economicamente povere. La violenza domestica non dipende da particolari fattori sociali, economici, razziali e religiosi. Può manifestarsi in ogni ceto sociale. 99 La violenza alle donne riguarda un numero limitato di donne. È molto estesa, ma poiché non viene denunciata, è sottostimata. 99 La violenza domestica è causata da occasionali e sporadiche perdite di controllo. L’episodio violento non è quasi mai leggibile come un atto irrazionale, ma è quasi sempre un atto premeditato. Gli stessi aggressori affermano che picchiare è una strategia finalizzata a modificare i comportamenti delle proprie compagne. 99 Gli uomini per natura sono più aggressivi delle donne e quindi è possibile accettare comportamenti violenti. La violenza domestica risponde alla volontà del’uomo di esercitare potere e controllo sulle donne. 18 99 La violenza è la conseguenza degli effetti dell’assunzione di alcool e droghe o disturbi di personalità. La maggior parte degli uomini violenti non è né alcolista né tossicodipendente, né presenta disturbi psichici (solo il 10% dei maltrattatori presenta problemi psichiatrici). 99 È un problema degli uomini che a loro volta hanno subito o assistito a violenze. Non tutti i bambini che hanno vissuto esperienze di maltrattamenti e violenza diventano uomini violenti. 99 Per quanto riguarda la violenza sessuale si crede che sia nella maggior parte dei casi compiuta da estranei. Dai dati emersi dai Centri Antiviolenza negli ultimi anni emerge che la violenza è messa in atto prevalentemente da persone appartenenti alla cerchia famigliare o da conoscenti che frequentano la famiglia. 99 Colpisce donne fragili, vissute in un clima famigliare violento. Riguarda donne che non credono nelle proprie risorse e non le utilizzano in modo adeguato. 99 Sono le donne che la provocano. Nessun comportamento o provocazione messa in atto dalle donne giustifica la violenza da loro subita. 99 Alle donne che subiscono violenza piace essere picchiate. I fattori e i vincoli che impediscono alle donne di interrompere una relazione violenta possono essere: la paura di perdere i figli, le difficoltà economiche, l’isolamento, la disapprovazione da parte della famiglia, la critica da parte della società. 99 Le soluzioni per risolvere il problema devono essere trovate all’interno delle mura domestiche È importante che la violenza subita esca al di fuori delle mura domestiche e che sia affrontata con aiuti esterni. 99 È importante che la famiglia resti unita per evitare che i figli soffrano l’assenza dei genitori. Ai figli non fa bene vivere in un clima violento, perché si ripercuote negativamente sul loro benessere psicofisico. 19 Numeri utili in caso di emergenza 1522 È il numero telefonico del Servizio Nazionale Antiviolenza. Un servizio gratuito dove risponde, 24h su 24h ogni giorno dell’anno, personale esclusivamente femminile e specificamente formato, in più lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, russo). 118 È il numero telefonico nazionale del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica. 113/112 Sono i numeri telefonici nazionali della Polizia e dei Carabinieri. 20 Per qualsiasi altra informazione e per ogni forma di assistenza puoi rivolgerti al centro antiviolenza a te più vicino. Centri antiviolenza in Italia (in ordine alfabetico per città) ANCONA CASA RIFUGIO ZEFIRO Piazza Stamira, 13 - 60122 ANCONA Tel. 071/2075383 - 071/55235 [email protected] www.lagemma.org/servizi.htm AOSTA CENTRO DONNE CONTRO LA VIOLENZA Federazione Casa delle Donne c/o Consulta Regionale Femminile della Valle d’Aosta Viale dei Partigiani, 52 - 11100 AOSTA Tel. 0165/238750 - 0165-235753 Fax 0165/42242 [email protected] AREZZO ASSOCIAZIONE “PRONTO DONNA” Piazza Santa Maria in Gradi, 4 - 52100 AREZZO Tel. 0575/355053 [email protected] BARI CENTRO ANTIVIOLENZA DESIREE Via N. De Nicolò, 7 - 70121 BARI Tel. 080/5559566 - Cel. 340/2631486 [email protected] www.desireecav.it/home.htm BELLUNO CENTRO ANTIVIOLENZA BELLUNO-DONNA Via del Cansiglio, 8 - 32100 Belluno Tel. 0437/981577 [email protected] www.bellunodonna.it BERGAMO AED FEMMINISMO (Associazione Educazione Demografia) Passaggio Canonici Lateranensi, 22 - 24121 BERGAMO (Parcheggio: Via Camozzi, 95 - scala D) Tel. 035/244337 - Fax 035/235660 21 BERGAMO COMITATO PROVINCIALE CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE c/o Consultorio AIED (Ass. Italiana Educazione Demografica) Via Angelo Mai, 18/c - 24100 BERGAMO Tel. 035/232600 - Fax 035/213230 BOLOGNA CASA DELLE DONNE PER NON SUBIRE VIOLENZA Associazione gruppo di lavoro e di ricerca sulla violenza alle donne Via dell’Oro, 3 - 40124 Bologna Tel. 051-333173 - Fax 051-3399498 [email protected] www.casadonne.it GRUPPO GIUSTIZIA UDI Via Castiglione, 26 - 40124 BOLOGNA Tel. 051/232313 - 236849 S.O.S. DONNA Via Saragozza, 221/b - 40134 BOLOGNA Tel. 051/43435 [email protected] BOLZANO ASSOCIAZIONE GEA Centro d’Ascolto Antiviolenza via del Ronco 17 - 39100 Bolzano Tel. 0471/513399 Fax. 0471/513398 Linea d’emergenza attiva 24 ore su 24 800 27 64 33 [email protected] www.casadelledonnebz.it BRESCIA ASSOCIAZIONE CASA DELLE DONNE Via S. Faustino 38 - 25122 BRESCIA Tel. 030/2400636 [email protected] 22 BRINDISI IO DONNA c/o Centro Documentazione Donna Via Cappuccini, 8 - 72100 BRINDISI Tel. e Fax 0831/522034 [email protected] www.associazioneiodonna.com CAGLIARI ADVOCATE c/o Arcidonna La Luna Nera Via Barcellona, 80 - 09128 CAGLIARI Tel. 070/652675 CASERTA TELEFONO ROSA Associazione Spazio Donna Onlus c/o ASL CE1 Via Unità Italiana, 3 - 81100 CASERTA Tel. 0823/354126 CATANIA CENTRO ANTIVIOLENZA THAMAIA Via G. Macherione, 14 - 95125 CATANIA Tel. 095/7223990 [email protected] www.thamaia.org CESENA TELEFONO DONNA c/o Centro donna Piazza del Popolo, 9 - 47023 CESENA (FO) Tel. 0547/356462 - Fax 0547/356329 CHIETI TELEFONO ROSA Associazione Il filo di Arianna Via Cesare De Lollis, 23 - 66100 CHIETI Tel. 0871/347999 COMO TELEFONO DONNA Via Zezio, 60 - 22100 COMO Tel. 031/304585 - Fax 031/09374 [email protected] www.telefonodonnacomo.it CREMA ASSOCIAZIONE DONNE CONTRO LA VIOLENZA Via XX Settembre, 115 - 26013 CREMA Tel. 0373/80999 [email protected] www.controlaviolenza.it 23 CREMOMA A.I.D.A. - Associazione Incontro Donne Antiviolenza Onlus Via Beltrami 13 - 26100 Cremona Fax 0372/566288 - cell. 338/9604533 [email protected] www.sitisolidali.it/siti/aida CUNEO TELEFONO DONNA c/o ARCI Via Carlo Emanuele III, 34 - 12100 CUNEO Tel. 0171/631515 EMPOLI CENTRO AIUTO DONNA - LILITH c/o Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli Via XX Settembre, 17 - 50053 - Empoli (FI) Tel. 0571/725156 FAENZA SOS DONNA Via Laderchi, 3 - 48018 FAENZA (RA) Tel. 0546/22060 - Fax 0546/21504 [email protected] www.sosdonna.com FERRARA CENTRO DONNA E GIUSTIZIA Via Terranuova, 12/B - 44100 FERRARA Tel. e Fax. 0532/247440 [email protected] www.comune.fe.it/associa/cdg FIRENZE CENTRO DONNE CONTRO LA VIOLENZA “CATIA FRANCI” Associazione Artemisia Via del Mezzetta, 1 - 50135 FIRENZE Tel. 055/602311 - (abuso minori) 055/601375 [email protected] www.artemisiacentroantiviolenza.it 24 FORLì CENTRO DONNA Via Tina Gori, 58 - 47100 FORLì Tel. 0543/712660 - Fax. 0543/712670 [email protected] www.comune.forli.fc.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=72479&i dCat=68444&ID=68444 GENOVA UDI - CENTRO ACCOGLIENZA PER NON SUBIRE VIOLENZA Via Cairoli, 14/7 - 16125 GENOVA Tel. 010/2461716 - Fax 010/2461715 [email protected] - [email protected] www.udige.it GORIZIA ASSOCIAZIONE DA DONNA A DONNA Via Roma, 13 - 34077 RONCHI DEI LEGIONARI (GO) Tel. e Fax 0481/474700 [email protected] www.dadonnaadonna.org LATINA CENTRO DONNA LILITH ONLUS Via M. D’Azeglio, 9 - 04100 LATINA Tel. 0773/664165 [email protected] www.centrodonnalilith.it LA SPEZIA TELEFONO DONNA Associazione Codice Donna c/o UDI Via Corridoni, 5 - 19100 LA SPEZIA Tel. 0187/703338 [email protected] - [email protected] L’AQUILA BIBLIOTECA DELLA DONNA MELUSINE c/o AIED Via dell’Annunziata, 7 - 67100 L’AQUILA Tel. 0187/703338 LECCO TELEFONO DONNA c/o UDI Via Parini, 6 - 20053 LECCO Tel. 0341/363484 LIVORNO CENTRO DONNA Servizio del Comune di Livorno Via Largo Strozzi - 57100 LIVORNO Tel. 0586/890053 25 LIVORNO CENTRO TUTELA CARDIACA PER DONNE E MINORI Via Pieroni, 27 - 57100 LIVORNO Tel. 0586/887009 LUGO DONNE IN AIUTO c/o Casa del Volontariato Corso Garibaldi, 116 - 48022 LUGO (RA) Tel. 0545/27168 [email protected] www.perglialtri.it/demetra MANTOVA TELEFONO ROSA Via Dario Tassoni, 14 - 46100 MANTOVA Tel. 0376/225656 [email protected] www.telefonorosamantova.it MERANO PER LE DONNE, CONTRO LA VIOLENZA FUR FRAUEN, GEGEN GEWALT Corso Libertà, 184 - 39012 MERANO (BZ) Tel. 0473/222335 Fax 0473/222140 MESSINA CEDAV Via Alfredo Giovanni Cesareo, 24 - 98123 MESSINA Tel. 090/6783035 [email protected] www.cedavmessina.it MILANO CASA DI ACCOGLIENZA DELLA DONNE MALTRATTATE Via Piacenza, 14 - 20135 MILANO Tel. 02/55015519 Fax 02/55019609 www.cadmi.org 26 SVS DONNA AIUTA DONNA c/o Clinica Mangiagalli Via della Commenda, 12 - 20122 MILANO Cel. 333/6532651 [email protected] www.svsdad.it MODENA CASA DELLE DONNE CONTRO LA VIOLENZA Via del Gambero, 77 - 41100 MODENA Tel. 059/361050 - Fax 059/361369 [email protected] www.donnecontroviolenza.it GRUPPO DONNE E GIUSTIZIA Via del Gambero, 77 - 41100 MODENA Tel. 059/361861 - Fax 059/374710 MONZA CENTRO AIUTO ALLE DONNE MALTRATTATE - CADOM Via Mentana, 43 - 20052 MONZA (MI) Tel. 039/2840006 Fax 039/2844515 [email protected] www.cadom.it NAPOLI SPORTELLO ROSA c/o la sede Filcams - Cgil Piazza Garibaldi 101 - 80142 Napoli Tel. 081/2449827 [email protected] PADOVA CENTRO VENETO PROGETTI DONNA Via Tripoli, 3 - 35138 PADOVA Tel. 049/8721277 [email protected] www.centrodonnapadova.it PALERMO LE ONDE, CENTRO DI ACCOGLIENZA E CASA DELLE MOIRE ONLUS UDI Via XX Settembre, 57 - 90141 PALERMO Tel. 091/327973 www.leonde.org PARMA ASSOCIAZIONE CENTRO ANTIVIOLENZA ONLUS Vicolo Grossardi, 8 - 43100 PARMA Tel. 0521/238885 - Fax 0521/238940 [email protected] www.acavpr.it 27 PAVIA ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DONNE CONTRO LA VIOLENZA Porta Pertusi, 6/A - 27100 PAVIA Tel. 0382/32136 PESCARA SPORTELLO ANANKE c/o Centro Servizi alla Persona (Sede Urban, ex scuola Via Giardino) Tel. 085/4283851 [email protected] www.sportelloananke.it PISA Associazione Casa della donna - TELEFONO DONNA Via Galli Tassi, 8 - 56126 PISA Tel. e Fax 050/561628 [email protected] www.comune.pisa.it/casadonna POTENZA TELEFONO DONNA ONLUS - CASA PER LE DONNE E. SCARDACCIONE Via dei Ligustri, 32 - 85100 POTENZA Tel. 0971/55551 [email protected] www.telefonodonnapotenza.it PRATO CENTRO “LA NARA” Via Verdi, 19 - 59100 PRATO Tel. e fax 0574/34472 [email protected] www.donne.toscana.it/centri/lanara/home.htm RAVENNA LINEA ROSA Via Mazzini, 57a - 48100 RAVENNA Tel. e Fax 0544/216316 [email protected] www.linearosa.it 28 REGGIO EMILIA NON DA SOLA Via Spani, 12a - 42100 REGGIO EMILIA Tel. e Fax 0544/216316 [email protected] www.nondasola.it RIVA DEL GARDA ASSOCIAZIONE CULTURALE TELEFONO DONNA Viale 1° Maggio, 1 - 33066 RIVA DEL GARDA (TN) Tel. 0464/556000 ROMA CENTRO DONNA L.I.S.A. Via Rosina Anselmi 41/42 Tel. 06/87141661 [email protected] www.centrodonnalisa.it Differenza Donna - CENTRO ANTIVIOLENZA PROVINCIALE Viale di Villa Pamphili, 100 - 00152 ROMA Tel. 06/5810926 Fax 06/5811473 [email protected] www.differenzadonna.it TELEFONO ROSA Viale Mazzini, 73 - 00195 ROMA Tel. 06/37518261 06/37518262 fax 06/37518289 [email protected] www.telefonorosa.it SALERNO LINEA ROSA Associazione Spazio Donna Piazza Veneto, 2 - 84100 SALERNO Tel. 089/254242 SIRACUSA CENTRI PROVINCIALI ANTIVIOLENZA “LE NEREIDI” Sedi operative: Siracusa - Rosolini - Avola - Augusta - Lentini tel. 0931/492752 - 347/7758401 [email protected] www.lenereidi.siracusa.it TORINO TELEFONO ROSA DI TORINO Via Assietta 13/A - 10128 Torino Tel. 011/530666 - 011/5628314 [email protected] www.telefonorosatorino.it 29 TORINO Casa delle Donne Via Vanchigia, 3 - 10124 TORINO Tel. 011/8122519 - Fax 011/837479 [email protected] www.casadelledonnetorino.it TRENTO ASSOCIAZIONE LAICA FAMIGLIE IN DIFFICOLTà Via S. Francesco d’Assisi, 10 - 38100 TRENTO Tel. 0461/235008 - 0461/233528 [email protected] CENTRO ANTIVIOLENZA DI TRENTO Via della Dogana, 1 - 38100 TRENTO Tel. 0461/220048 [email protected] www.centroantiviolenzatn.it TRIESTE GOAP Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti Via S. Silvestro 3/5 - 34132 TRIESTE Tel./Fax 040/3478827 [email protected] www.goap.it UDINE Ass. IOTUNOIVOI - Donne Insieme - CENTRO PRONTA ACCOGLIENZA Via Martignacco, 23 - 33100 UDINE Tel. 0432/421011 Cell. 335/1389211 [email protected] www.iotunoivoi.it VARESE ASSOCIAZIONE EOS Via Staurenghi, 24 - 21100 Varese Tel. 0332/231271 fax 0332/496511 [email protected] 30 VENEZIA - MESTRE CENTRO ANTIVIOLENZA c/o Centro Donna Via Garibaldi, 155/A - 30174 VENEZIA-MESTRE Tel.041/5349215 - Fax 041/5342862 VIAREGGIO CASA DELLE DONNE Via Marco Polo, 6 - 55049 VIAREGGIO (LU) Tel. e Fax 0584/52645 [email protected] www.casadelledonne.it VICENZA DONNA CHIAMA DONNA Via Torino, 11 - VICENZA Tel/Fax 0444/542377 [email protected] www.donnachiamadonna.org Siti internet nazionali utili Ministero della Salute www.ministerosalute.it Ministero della Solidarietà Sociale www.solidarietasociale.gov.it Rete Nazionale Antiviolenza www.antiviolenzadonna.it/index. php?page=menu_servizio/link/donne1 Centri Antiviolenza in Italia www.casadonne.it Amnesty Mai Più Violenza sulle Donne www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/ /L/IT/IDPagina/25 Caritas Ambrosiana www.caritas.it Telefono Rosa www.telefonorosa.it Psiche Donna www.psichedonna.com/progetto1.htm dove è possibile scaricare il presente libretto in formato pdf). 31 Letture utili AAVV, Violenza alle donne. Cosa è cambiato?, Franco Angeli, 1996 Associazione Amnesty International, Mai Più! Fermiamo la violenza sulle donne, EGA Editore, 2004 Associazione Artemisia, E poi disse che avevo sognato, ECP, 1997 Bartoloni S. (a cura di), A volto scoperto. Donne e Diritti Umani, Manifesto Libri, 2002 Creazzo G., Scegliere la libertà: affrontare la violenza. Indagine ed esperienze dei centri antiviolenza in Emilia Romagna, Franco Angeli, 2008 Caputo I., Mai devi dire, Editrice Corbaccio 1995 French M., La guerra contro le donne, Rizzoli, 1993 Guenivet K., Stupri di guerra, Sossella, 2002 Leonardi P., Curare nella differenza, Franco Angeli, 1994 Luberti R. e Pedrocco Biancardi M.T., La violenza assistita intrafamiliare, Franco Angeli, 2005 Crowell N.A., Burgess A.W., Capire la violenza sulle donne, Edizioni Magi, 1999 Pitch T., Un diritto per due, Il Saggiatore, 1998 Ponzio G., Crimini segreti. Maltrattamento e violenza alle donne nella relazione di coppia, Baldini Castoldi Dalai, 2004 Rapporto UNICEF 2000, La violenza domestica sulle donne e sulle bambine Rebughini P., La violenza, Le Bussole, Carocci Editore, 2004 Rochat T., Cenerentola si ribella. Manuale di autodifesa, Italia Nuova, 2008 Romito P., Un silenzio assordante, Franco Angeli. 2005 Romito P., La violenza di genere sulle donne e sui minori, Franco Angeli, 2000 Romito P., Violenza alle donne e risposte delle Istituzioni, Franco Angeli, 2000 Terragni L., Su un corpo di donna, Franco Angeli 1997 Trassari S., Simoni S., Vissuti di donna tra violenza culturale e valori della femminilità, Clueb, 1990 Ventimiglia C., Nelle segrete stanze, Franco Angeli, 1996 Ventimiglia C., La fiducia tradita. Storie dette e raccontate di partner violenti, Franco Angeli, 2002 Vigarello G., Storia della violenza sessuale, Marsilio Editori, 2001