Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici La Psichiatria Torino 16 gennaio 2016 Dott. Gianluca Baiardi Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi La Psichiatria La psichiatria ha per oggetto i disturbi psichici, o mentali, e ne studia la natura e i rimedi. Per disturbi psichici si intendono sia quei comportamenti devianti, sia anche quegli stati di sofferenza soggettiva, che sono ragionevolmente attribuibili a disfunzione, cioè a patologia, della normale capacità individuale di elaborare i dati dell'esperienza. Non rientrano dunque nella psichiatria né i comportamenti devianti di interesse strettamente criminologico, dove la capacità di elaborare l'esperienza ordinaria non è di per sé patologicamente alterata, né quelle sofferenze soggettive, come per esempio la depressione del lutto oppure la risposta di ansia o di panico a situazioni rischiose, che possono essere intese come elaborazioni commisurate all'evento Giovanni Jervis Enciclopedia delle scienze sociali (1997) Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi La salute non è Uno stato di sofferenza psichica, prolungato nel tempo, che incide sul vivere quotidiano dell'individuo, causando molti altri problemi sul piano affettivo, sociorelazionale e lavorativo. Torino 16/01/2016 M a S l a a V l t s u t . t i e a Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici soltanto “assenza di malattia”, non è neppure uguale a semplice “normalità” e non indica, infine, una forma di adattamento assoluto ed acritico al proprio ambiente sociale. Dott. Baiardi Con l'espressione malattia mentale, si fa riferimento all'insieme di quelle condizioni, i disturbi mentali, caratterizzate da alterazioni nei pensieri, nei comportamenti e/o nell'umore, accompagnate da sofferenza e, in alcuni casi da deterioramento delle funzioni mentali Torino 16/01/2016 M a S l a a V l t s u t . t i e a Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Con l'espressione salute mentale, secondo la definizione dell‘ OMS, si fa riferimento ad uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l'individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all'interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell'ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni. Dott. Baiardi Come distinguere la salute dalla sofferenza personale malattia? è malato mentale chi sente, soggettivamente, una qualche sofferenza normalità statistica il malato è colui che assume comportamenti o atteggiamenti diversi dalla maggioranza Integrazione socioculturale CRITERI il malato è colui che non è adeguatamente integrato nella società etichettamento è malato colui che viene definito tale da una figura professionale competente in materia sintomatico-descrittivo una persona viene definita “malata” se presenta alcuni sintomi, indicati in un manuale diagnostico come specifici di una determinata patologia Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Psicosi - Schizofrenia La schizofrenia, dal greco schizo (scindo) e phren (mente), ossia “scissione della mente”, è uno dei disturbi mentali più gravi. Il primo ad utilizzare questo termine fu lo svizzero Eugen Bleuler, nel 1908. Circa una persona su cento soffre di questo disturbo, caratterizzato da episodi psicotici acuti durante i quali il soggetto perde la capacità di distinguere la realtà dall’immaginazione, manifesta evidenti alterazioni delle funzioni psichiche ed una pesante destrutturazione della propria identità personale. La schizofrenia colpisce a un certo punto della loro vita circa lo 0,3-0,7% delle persone. Ciò corrisponde a una prevalenza di 24 milioni di persone in tutto il mondo nel 2011. Essa si verifica 1,4 volte più frequentemente nei maschi rispetto alle femmine e di solito appare prima negli uomini. Schizophrenia, World Health Organization, 2011 Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Segni e sintomi - POSITIVI Allucinazioni: sono percezioni senza oggetto, non nel Deliri: c. Disturbi formali d. del comportamento: del pensiero: consistono originate cioè da uno stimolo esterno, ma sono convinzioni errate chefisico nascono dalogica una si tratta fatto che diil disturbi soggetto nell’articolazione può agire spesso inche modo e appaiono alinterpretazione soggetto come assolutamente reali. Possono sbagliata dell’esperienza e non sono razionale strano, eccessivamente del pensiero. I impulsivo, discorsi appaiono inadeguato interessare tutti gli organi di senso, macultura le più diffuse sono spiegabili facendo riferimento alla e alla confusi, alla situazione nonInhanno o comunque uno scopo bizzarro. benpuò definito quelle uditive. quest’ultime il soggetto sentiree società in cui il paziente vive. Queste convinzioni risultano spesso semplici “insalate suoni, rumori, ma piùincoerenti, frequentemente voci umane, che sono impermeabili alla critica, cioè è impossibile possono discutere tra loro o commentare il suo di parole” composte per pura assonanza rendere consapevole ilinsoggetto della loro comportamento, spesso modo offensivo o fonetica. infondatezza provocatorio. attraverso un’argomentazione puramente razionale. Esistono diversi deliri tipici, tra i quali: ‐ i deliri persecutori; ‐ i deliri di riferimento; ‐ i deliri di furto o di inserzione del pensiero. Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Segni e sintomi - NEGATIVI Sintomi “negativi” (che tolgono qualcosa alla normale attività psichica) a. Appiattimento emotivo: è manifestato dal volto immobile e inespressivo b. Apatia: incapacità di provare emozioni, soprattutto positive, e mancanza di interesse per qualsiasi attività c. Asocialità: tendenza a ritirarsi dai rapporti e dalle situazioni sociali Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Disturbi dell'umore Emozioni, sentimenti ed umore sono stati affettivi. Le prime insorgono rapidamente, ma hanno una durata limitata nel tempo (da pochi minuti a qualche ora); i secondi sono più stabili e prolungati; l'umore, invece, è il tono affettivo di base che colora l'intera esperienza del soggetto per lunghi periodi di tempo (mesi o anni). Le alterazioni dell'umore possono essere di tipo maniacale o depressivo ed hanno un andamento episodico (si alternano periodi di normalità ad alcune crisi cicliche). È necessario distinguere le alterazioni patologiche dell'umore da quelli che possono essere stati affettivi fisiologici (ad esempio la normale tristezza o euforia in presenza di un evento tragico o gioioso). Il tono dell'umore può essere: Torino 16/01/2016 in asse, se è nella norma; deflesso o slivellato, sotto la norma (eccesso di tristezza o “depressione”) elevato o espanso, sopra la norma (eccesso di euforia o “mania”). Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Depressione I pazienti affetti da depressione vivono un profondo senso di sconforto, non hanno speranze per il futuro, sono molto insicure; la loro vita quotidiana è resa difficile dalla presenza di alcuni sintomi classificabili in: Torino 16/01/2016 disturbi dell’affettività. il soggetto è triste, scoraggiato, abbattuto, si dispera, piange, si chiude in sé stesso e soffre; è caratterizzato da anedonia (incapacità di provare piacere), indifferenza per ciò che accade intorno e per le persone che gli stanno vicino,; disturbi cognitivi e del pensiero: è caratterizzato da calo della concentrazione, rallentamento del pensiero, il paziente ha scarsa autostima, si sente inadeguato, incapace, inferiore agli altri, pensiero della morte sia come paura per problemi ipocondriaci, sia come tentativo di suicidio per smettere di soffrire, allucinazioni uditive, dello schema corporeo, gustative, olfattive, in minor numero visive; nelle depressioni psicotiche si hanno idee deliranti gravi di colpa, persecuzione, rovina economica.; disturbi somatici e neurovegetativi . disregolazione del ciclo sonno-veglia, alterazione dell’appetito per perdita del piacere alimentare, astenia, affaticabilità, pesantezza psicofisica e torpore, calo della libido e dell'efficienza sessuale, sintomi cardiovascolari, sintomi gastrointestinali, sintomi urogenitali; disturbi psicomotori: caratterizzati da rallentamento fisico oltre che del pensiero; il paziente è inetto, resta a letto tutto il giorno, non si interessa della sua igiene personale, non parla, ha caratteristiche catatoniche come sguardo fisso e rallentamento dell’attività mimico-gestuale e verbale ;in alcuni casi si ha un atteggiamento di agitazione psicomotoria con movimenti senza pace portati dall’ansia e dall'insofferenza Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Mania La mania è una condizione psicologica caratterizzata da grande euforia, illimitata autostima e fuga dispersiva delle idee, dei progetti e delle attività. Si differenzia dalla normale gioia o felicità per il suo carattere irrazionale e per la perdita del contatto con il mondo reale. Gli stati maniacali spesso compromettono i rapporti sociali e l'attività lavorativa. : Torino 16/01/2016 Disturbi cognitivo-percettivo: caratterizzato da disturbi delle funzioni intellettive, del pensiero e della percezione, il paziente si sente iperattivo, anche se a livello intellettivo il rendimento si rivela scarso perché facilmente distraibile ed inconcludente, il pensiero è accelerato, ma sempre superficiale e scherzoso, è presente una elevata autostima con scarsa capacità di critica e di giudizio sui propri limiti, che possono portare ad atteggiamenti pericolosi, può possedere delle lievi idee deliranti di persecuzione e di riferimento, Comparsa di sintomi psicotici come il delirio + mania confusa con perdita delle associazioni mentali e dei riferimenti spazio-temporali, intensa agitazione psicomotoria, fenomeni allucinatori uditivi Disturbi psicomotori: l’accelerazione del pensiero è accompagnata da una iperattività motoria, fisica, gestuale e verbale (logorrea). Disturbi somatovegetativi: si hanno iperfagia con aumento del peso, per aumentato piacere gustativo, o dimagrimento per aumentata attività motoria, diminuita affaticabilità nonostante l’iperattività motoria, disregolazione del ritmo sonno-veglia per diminuita durata del sonno, senza patire l’insonnia, aumento della libido con disinibizione e ipersessualità. Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Disturbi dell'umore unipolari Disturbo depressivo maggiore Epidemiologia: prevalenza del 10-25% nella popolazione femminile e del 5-12% in quella maschile; Esordio: principalmente tra i 20 e i 30 anni, ma può comparire a qualsiasi età Disturbo distimico Epidemiologia: prevalenza del 6% con frequenza maggiore nel genere femminile di 2-3 volte rispetto genere maschile Esordio: si distingue un disturbo distimico precoce, prima dei 21 anni, e un disturbo distimico tardivo Disturbo maniacale o ipertimico Torino 16/01/2016 Epidemiologia: prevalenza del 0,1-0,5% con frequenza maggiore nei soggetti maschi Esordio: tra i 15 e i 35 anni Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Disturbi dell’umore bipolari Disturbo bipolare I Epidemiologia: prevalenza del 0,4-1,6% con uguale distribuzione tra i sessi Esordio: tra i 15 e i 40 anni Disturbo bipolare II Epidemiologia: prevalenza del 0,5% con frequenza leggermente superiore nel sesso femminile Esordio: più tardivo rispetto al disturbo bipolare I, tra i 30 e i 50 anni Disturbo ciclotimico Torino 16/01/2016 Epidemiologia: prevalenza del 0,4-1% con uguale distribuzione tra i sessi; Esordio: lento, in età adolescenziale; Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Disturbi d’ansia I disturbi d’ansia sono disturbi psichici caratterizzati dalla presenza di un eccesso di ansia che interferisce con il normale svolgimento della vita quotidiana dell’individuo e rappresenta una condizione di generale attivazione delle risorse fisiche e mentali del soggetto che compromette la sua efficienza funzionale. L’ansia è un disturbo mentale molto comune, che colpisce circa il 25% della popolazione. In alcune situazioni un’ansia moderata può essere utile, come nel caso dello svolgimento di una prova, in quanto stimola lo studio e aumenta il livello di attenzione durante la prestazione. In altri casi però, quando supera certi limiti e raggiunge livelli troppo elevati, rischia di compromette la vita dell’individuo. Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Disturbio di panico Il disturbo di panico è caratterizzato da improvvise sensazioni di paura e terrore (attacchi di panico), spesso associate all’impressione di una catastrofe imminente, che si presentano durante il normale svolgimento delle attività quotidiane. Tale fenomeno è accompagnato da sintomi di svenimento, soffocamento, tachicardia o dolori al torace. Vi sono due tipi di attacchi di panico inaspettati e prevedibili. Il disturbo di panico coinvolge dall’1,6 al 3% della popolazione Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Disturbo d'ansia generalizzato È quello più comune. È caratterizzato da uno stato d’ansia che persiste per almeno sei Torino 16/01/2016 mesi. l'ansia che caratterizza il disturbo non è concentrata o elicitata da un particolare oggetto o situazione I sintomi caratteristici sono quelli degli stati d'allarme, contraddistinti da una condizione psichica di generale attesa apprensiva, e da numerosi segni e sintomi fisici di attivazione vegetativa (hyperarousal): si può presentare emicrania, palpitazioni, vertigini e insonnia, difficoltà a concentrarsi, tensione muscolare, irrequietezza. Le persone che soffrono di tale disturbo sono spesso timorose, costantemente preoccupante, apprensive, incapaci di rilassarsi e di concentrarsi e insonni. Inizialmente il paziente, non riconoscendo di avere un problema È un problema che interessa prevalentemente le donne (1,5:1), ed è stato stimata una prevalenza nel 3-5% della popolazione Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Disturbo ossessivo-compulsivo Si manifesta in una gran varietà di forme, ma è principalmente caratterizzato dall‘impossibilità del soggetto di mancare di compiere alcune azioni o di avere determinati pensieri; è una sintomatologia costituita da pensieri ossessivi associati a compulsioni (azioni particolari o rituali da eseguire) che tentano di neutralizzare l'ossessione. Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Fobia specifica Una fobia specifica, chiamata anche fobia semplice, è un termine generico per qualsiasi tipo di disturbo caratterizzato da una irrazionale e fortissima risposta di paura in coincidenza con l'esposizione a specifici oggetti o situazioni, nonché una tendenza ad evitare ostinatamente e sistematicamente gli oggetti o le situazioni temute. la fobia semplice o specifica comprende sia la reazione di paura in presenza (o nell'attesa) di particolari oggetti e situazioni, sia un comportamento di evitamento del contatto diretto con gli oggetti o le situazioni stesse. Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi I disturdi di personalità Il disturbo della p. è definito dall’Associazione americana di psichiatria e dal suo manuale di riferimento, il DSM IVTR come «un insieme stabile e duraturo di attitudini mentali o comportamenti (pattern) che discostano marcatamente dalle aspettative della cultura cui l’individuo appartiene». La natura rigida e inflessibile del disturbo della p. ha conseguenze fortemente negative sul piano lavorativo e sociale laddove essa può comportare atteggiamenti inappropriati e, a volte, illegali. Tali conseguenze sono ulteriormente esacerbate dalla natura egosintonica dei sintomi, ossia dal fatto che le condotte devianti non sono percepite come tali Simone Macrì dall’individuo, che, viceversa, le considera parti integranti Dizionario di del proprio ego e pertanto appropriate al contesto. Medicina Treccani (2010) Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi L’ASSISTENZA PSICHIATRICA IN ITALIA Aspetti legislativi Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Legge 14 febbraio 1904 n. 36: “Disposizioni e regolamento sui manicomi e sugli alienati” Art. 1: “debbono essere custodite e curate nei manicomi le persone affette per qualunque causa da alienazione mentale, quando siano pericolose a sé o agli altri o riescano di pubblico scandalo e non siano e non possano essere convenientemente custodite e curate fuorché nei manicomi ...” Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici finalita' non terapeutiche , ma di custodia Subordinazione del ricovero in ospedale psichiatrico ad un provvedimento dell’autorità giudiziaria Orientamento verso la tutela della società internato veniva immediatamente privato dei diritti civili Il paziente ricoverato in via definitiva era iscritto nel casellario giudiziario Dott. Baiardi La mini riforma del 1968 POSSIBILITA’ DEL RICOVERO VOLONTARIO IN OSPEDALE PSICHIATRICO (possibilità del ricovero su richiesta del malato e abolizione dell’obbligo della annotazione sul casellario giudiziario) DEFINIZIONE PIU’ CHIARAMENTE SANITARIA DELLE STRUTTURE MANICOMIALI (definizioni di standard relativi al numero massimo di degenti per struttura e alle caratteristiche dell’organico) POSSIBILITA’ DI COSTITUIRE CENTRI DI IGIENE MENTALE (con il compito prevalente di seguire i pazienti dimessi) Torino 16/01/2016 Mancanza di collegamento tra assistenza intra-ed extra-ospedaliera Sostanziale assenza di un’assistenza psichiatrica territoriale alternativa a quella manicomiale Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Legge 180 del 13 maggio 1978 (legge Basaglia) / legge 833 del 23/12/1978 “Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale” I PRINCIPI Torino 16/01/2016 Superamento dell’ospedale psichiatrico Spostamento dell’assistenza psichiatrica sul territorio Integrazione della psichiatria con il SSN Destigmatizzazione della malattia mentale DIGNITA’ AL SOFFERENTE PSICHICO (consenso) Competenze e responsabilità degli operatori Tutela della salute mentale blocco dei nuovi ricoveri in ospedale psichiatrico Creazione dei servizi psichiatrici territoriali Costituzione dei servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC) all’interno degli ospedali generali, integrati nel dipartimento di salute mentale (DSM) e dotati di non più di 15 posti letto dove effettuare tutti i ricoveri psichiatrici, sia quelli volontari che quelli obbligatori Regolamentazione delle procedure relative ai trattamenti sanitari obbligatori (TSO), da considerare eventi straordinari da effettuarsi nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Con la legge 833 del 23/12/1978 “Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale” nelle regioni, dall’1/1/1979, avviene l’istituzione dei Servizi psichiatrici delle U.S.L (poi A.S.L - D. Lgs. 30/12/1992 n. 502, D. Lgs. 19/06/1999 n. 229) Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi IL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE (D.S.M.) Attività di coordinamento e di programmazione delle attività territoriali ed ospedaliere dell’assistenza psichiatrica e delle strutture che operano nella stessa ASL Include: Torino 16/01/2016 Il centro di salute mentale (CSM) Il servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC) Le strutture residenziali e semi-residenziali Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi •Strutture relativamente piccole (massimo 20 posti) a diverso grado Sede organizzativa del servizio e di protezione Servizio Psichiatrico punto di coordinamento dell’attività sul Centro di •Accesso sulla base die programmi di Diagnosi Cura territorio Salute Mentale terapeutico-riabilitativi, tenendo (SPDC – Repartino) Svolge: –conto: attività ambulatoriali e domiciliari, Situato presso l’Ospedale Generale presenza di rilevanti problemi –della consulenze, • Provvede alla cura di pazienti che salute –difiltro per mentale i ricoveri, necessitano di trattamenti medici con o della dannosità –dell’assenza programmazione terapeutica, ricovero in ambiente ospedaliero rete o sociale –della attività di familiare informazione e di di • Trattamento sanitario volontario DSM assistenza supporto alle famiglie dei pazienti (TSV) o obbligatorio (TSO) della presenza di disabilità che Day-hospital e Centro Diurno • 1 letto ogni 10.000 abitanti Strutture destinate ad ospitare soggetti non consentano autonomia nell’abitare e nelle attività della vita che necessitano Strutture durante il giorno di quotidiana interventi terapeutici e di Residenziali Strutture risocializzazione sulla base di Ospitalità per periodi medio-lunghi semiresidenziali programmi di breve, medio e lungo termine Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori” legge 180 del 13 maggio 1978 Art. 2: “... la proposta di trattamento sanitario obbligatorio può prevedere che le cure vengano prestate in condizioni di degenza ospedaliera solo se: Torino 16/01/2016 esistono alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici gli interventi non vengono accettati dall’infermo non vi sono le condizioni e le circostanze che consentano di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extra-ospedaliere Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Caratteristiche del TSO Evento straordinario Finalizzato alla tutela della salute mentale del Torino 16/01/2016 paziente (non è una misura di difesa sociale) Disposto dall’autorità sanitaria Attivato solo dopo aver ricercato, con ogni iniziativa possibile, il consenso del paziente per un intervento volontario Proposto e convalidato solo dopo aver effettivamente visitato il paziente (reato di falso ideologico e sequestro di persona) Procedura attivabile solo in caso di urgenza, gravità, inevitabilità Presenza di garanzie e tutele per l’assistito Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Procedure per il trattamento sanitario obbligatorio (TSO) La proposta può essere effettuata da qualsiasi medico, la Torino 16/01/2016 convalida della proposta può essere effettuata solo da un medico afferente alla struttura pubblica Il provvedimento emanato dal Sindaco deve essere notificato entro 48 ore al Giudice Tutelare che, entro 48 ore, convalida o meno il provvedimento, dandone comunicazione al Sindaco La durata massima di una proposta di TSO per malattia mentale è di 7 giorni Nel caso sia necessario prolungare il TSO, il medico responsabile dell’SPDC nel quale è ricoverato il paziente propone al Sindaco un prolungamento indicando la durata presumibile del trattamento stesso La cessazione del TSO deve essere comunicato al Sindaco e al Giudice Tutelare Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Grazie a Tutti per l’attenzione Torino 16/01/2016 Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi Bibliografia di consultazione Jervis, G. (1997) Enciclopedia delle scienze Torino 16/01/2016 sociali. Treccani Macrì, S. (2010) Dizionario di Medicina Treccani Kaplan, H.I. (1997) Psichiatria Clinica - Pocket Handbook Centro Scientifico Internazionale, Torino Galimberti, U. (1992). Dizionario di psicologia, Utet, Torino (Nuova edizione: Enciclopedia di Psicologia, Garzanti, Milano, 1999). Garzotto, N., Lattanzi, M. (1989) Elementi Teorici e Pratici di Psichiatria per Infermieri ed Operatori di Base. Piccin, Padova Del Giudice G. (1998) La Riforma Psichiatrica in Italia, Trieste Relazione e Supporto Sociale nei Disturbi Psichici Dott. Baiardi