Le conseguenze psicologiche dell`infertilità in dividuale e della coppia

PRIMO PIANO
A cura di Giuseppe De Biasi *
Le conseguenze psicologiche
dell'infertilità in dividuale
e della coppia
a procreazione costituisce il desiderio profondo
di ogni individuo di avere un figlio e rappresenta
una tappa evolutiva fondamentale
nell'acquisizione dell’identità psicosociale
individuale e dell’identità di coppia. La condizione di
sterilità, invece, costituisce nella coppia uno stato di disordine
psicologico sia da un punto di vista personale che relazionale.
Tale condizione è riconosciuta come "crisi di vita" capace
di generare frustrazioni, stress, sentimenti di inadeguatezza
e di perdita. Dopo la diagnosi di sterilità, l’incremento
dell'ansia può influenzare lo status ormonale e dare origine
alla sintomatologia psicosomatica. Le coppie spesso
presentano un senso di malessere generalizzato, un disagio
non definibile che è stato designato come "ansia da
fecondazione".
Spesso il disagio si estende ai rapporti interpersonali,
infatti, la coppia non continua a tollerare il continuo confronto
con chi non vive tale condizione, soffre nell'assistere alla
felicità altrui e non si sente compresa. Anche la sfera
relazionale viene coinvolta nel disagio, infatti, la scoperta
della sterilità individuale o di coppia crea momenti di
preoccupazione e di tensione coniugale. Ciò può portare ad
una caduta del livello di autostima, all'insorgere di
insicurezze, di sensi di colpa, di inferiorità ed al verificarsi
di vere e proprie "crisi d’identità", sia nei casi di sterilità
femminile che maschile. Numerose ricerche riportano
l'esperienza della sterilità come una condizione emotiva di
grande sofferenza sia per la donna che per l'uomo. Alcune
indagini hanno evidenziato che le donne e gli uomini non
reagiscono allo stesso modo alla diagnosi di sterilità, le
donne infatti, rispetto agli uomini, mostrano livelli più alti
di ansia, di perdita di autostima, di depressione. Il vissuto
di "perdita" della fertilità è maggiore nelle donne. Per
alcune di esse il loro corpo sterile significa la certezza di
essere emarginate, escluse dalla catena generazionale che
si interrompe con la loro persona. Nell'uomo la diagnosi di
infertilità genera una diminuzione dell'autostima, in quanto
il maschio è ancorato ad una tradizione culturale che tende
a confondere virilità e fertilità e a confondere anche
l'incapacità a generare con l’inadeguatezza sessuale
lamentando una forte perdita nel senso di idoneità virile.
La diagnosi di sterilità rappresenta, quindi, un blocco
ed una paralisi della vita emozionale di un uomo, un duro
attacco all’immagine di sé. La perdita di prestigio, che
pugliasalute
spesso gli uomini avvertono, non va sottovalutata; bisogna
ricordare a tal proposito che in Medio Oriente e in Asia
sono frequenti i casi di suicidio di uomini a causa
dell’acquisita consapevolezza della propria sterilità. Un'altra
conseguenza della sterilità sono i molti disagi coniugali che
si rilevano nella sfera della sessualità; c'è senz'altro una
perdita di spontaneità nell'atto sessuale. La condizione di
infertilità suscita, infatti, i fattori inibitori dell'esperienza
sessuale intesa come evento lucido, quasi a voler banalizzare
un rapporto che di fatto non può essere finalizzato alla
riproduzione.
Ciò che in realtà coinvolge l’individuo e di conseguenza
crea una profonda disarmonia nel rapporto di coppia è "la
paura dell’intimità ", la riduzione dell’attrazione fisica nei
confronti del partner, la mancata iniziativa nell'intraprendere
l'atto sessuale, la diminuzione del desiderio e del grado di
soddisfacimento sessuale.
- tredici -
I disturbi sessuali più frequententi
nella coppia sterile
Donna
• diminuzione del desiderio
• l’anorgasmia
• vaginismo
Uomo
• disturbi dell'eiaculazione,
• difficoltà dell'erezione
• disturbi del desiderio
marzo 2004
Il problema degli aspetti psicologici dell'infertilità pone,
quindi, alla clinica e alla ricerca una vasta serie di domande
alle quali si è tentato di rispondere fin dagli anni '30, ma
è soltanto negli ultimi decenni che sono stati messi a fuoco
precisi ambiti di indagine intorno ai quali organizzare
ricerche sistematiche e controllate.
In relazione alle diverse ipotesi di ricerca, dalla recente
letteratura scientifica sul rapporto tra fattori psicologici e
infertilità emergono tre linee di studio centrali che
riguardano:
1) i fattori psicologici nell’etiologia dell’infertilità;
2) l'impatto dell’infertilità sul funzionamento
psicologico;
3) le strategie di adattamento all’infertilità (coping
strategies) e gli aspetti della consulenza psicologica alle
coppie infertili (Edelmann e Connolly, 1986).
Inoltre, in seguito allo sviluppo delle moderne tecnologie
di fecondazione assistita, si sta evolvendo una linea di
studio sui correlati emotivi di tali trattamenti.
Gli studiosi, tuttavia, sono lontani dal consenso nel
determinare il contributo che i fattori psicologici possono
apportare all’infertilità, per ciò che riguarda l’eziologia,
le conseguenze e l’eventuale risoluzione.
Alcuni autori sostengono l'ipotesi secondo cui disturbi
emozionali cronici e problemi psicosociali giocano un
ruolo fondamentale nel determinare l’infertilità in almeno
la metà dei casi; altri ipotizzano che la stessa esperienza
dell'infertilità, associata alle lunghe indagini diagnostiche
e all’intrusività dei trattamenti possano provocare un forte
disagio psicosociale e sessuale e contribuire al
mantenimento, se non al peggioramento, dell’infertilità;
altri ancora ritengono che non si possa operare una netta
separazione tra cause ed effetti, tra fattori somatici e
psichici, in quanto essi interagiscono tra loro in un
complicato intreccio di variabili (Wright et al., 1989).
Un obiettivo fondamentale, alla luce dei dati esposti,
diventa la consulenza psicologica al fine di identificare le
situazioni a rischio sia individuali che di coppia.
Mentre per alcuni casi è sufficiente un semplice
intervento di supporto, per altri può rivelarsi opportuno
un intervento psicoterapeutico. In relazione alle esigenze
individuate, gli approcci terapeutici indicati possono essere
diversi: un trattamento psicodinamico individuale o di
coppia, tecniche di rilassamento e di riduzione dello stress,
terapie-comportamentali, terapia sessuale di coppia, gruppi
di sostegno, etc.; il fine di questi interventi terapeutici non
è di ottenere un concepimento, ma piuttosto, di facilitare
la risoluzione della crisi di infertilità e di contenere
l’insorgenza di situazioni di scompenso in soggetti con
potenziale psicopatologia sottostante.
Inoltre, la consulenza può fornire un prezioso aiuto
nell'affrontare i trattamenti di fecondazione assistita ed il
loro eventuale fallimento. In particolare il verificarsi di
ripetuti fallimenti induce la coppia a confrontarsi in modo
realistico con l'impossibilità di avere figli biologici ed in
tal caso il supporto psicologico può facilitare delle
situazioni, che possono sfociare nell'adozione o nel
prefigurarsi e progettare una vita senza figli.
pugliasalute
I sentimenti che accompagnano
la diagnosi di sterilità:
Sorpresa - generalmente i componenti delle
coppie sterili non hanno mai messo in dubbio la
propria capacità procreativa, hanno usato spesso
metodi contraccettivi prima di prendere la decisione
di avere un figlio, vivendo nell’assoluta convinzione
di potere avere figli subito e senza problemi, da ciò
consegue che la prima reazione alla diagnosi di
sterilità sia di sorpresa;
Rifiuto - questo sentimento è caratterizzato
dalla negazione della condizione di sterilità da
parte della coppia. Questa reazione è considerata
del tutto normale se limitata ad un breve periodo,
viceversa, diviene patologica se si protrae nel tempo,
in quanto si ha la negazione del problema;
Rabbia - tale reazione si genera dalla
convinzione della coppia di avere subìto
un'ingiustizia e di non meritare la condizione di
sterilità. Se è limitata nel tempo e se non è rivolta
contro gli altri, la rabbia presenta una reazione
psicologica normale, al contrario deve essere
considerata patologica quando si prolunga nel
tempo e/o quando la coppia sterile la rivolge contro
gli altri;
Isolamento - la coppia sterile tende ad isolarsi
dalle famiglie di origine e dagli amici, questo ritiro
dalla vita sociale è teso a volere evitare le occasioni
che ricordano alla coppia condizioni di sterilità;
ciò può causare stress e tensione tale da generare
disagi ed incomprensioni sia nella sessualità che
nella relazione;
Colpa - il senso di colpa e la colpevolizzazione
dell'altro sono due vani tentativi messi in atto dalla
coppia con lo scopo di trovare una giustificazione
della loro condizione di sterilità. È uno dei
sentimenti più frequenti;
Dolore - il dolore della coppia è causato dalla
perdita della "vita potenziale" di un figlio che in
realtà non è mai esistito, è un dolore solitario che
non può mai essere condiviso con gli altri; infatti,
la coppia spesso "piange" da sola per una perdita
tenuta gelosamente nascosta agli altri. Il dolore è
un sentimento necessario affinché possa aversi la
risoluzione positiva delle reazioni psicologiche
causate dalla sterilità e solitamente preannuncia
la risoluzione problematica in corso;
Risoluzione - è necessario che la coppia, al fine
di affrontare il problema, consideri la propria
sterilità come una condizione e non come una
menomazione, conservando la lucidità necessaria
per affrontare il problema.
- quattordici -
* Psicologo Analista – Psicoterapeuta
Dirigente Sanitario AUSL BA/4
marzo 2004