PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
1.
Dati generali
2.
Profilo di Funzionamento
3.
Metodologie didattiche inclusive
4.
Strumenti compensativi e misure dispensative
5.
Criteri e modalità di verifica
6.
Valutazione
7.
Patto con la famiglia
8.
Monitoraggio del percorso e adeguamento
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
RIPORTARE LA DICITURA SPECIFICA DEL DISTURBO
( ICD 10 )
La Classificazione internazionale ICD10 (International Statistical Classification of Diseases
and Related Health Problems 10th Revision, Version for 2007) dell’Organizzazione
mondiale della sanità, registra i disturbi specifici di apprendimento nell’asse F81.
F81 - Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche
Disordini in cui le normali modalità di acquisizione delle competenze sono disturbate fin dai
primi stadi di sviluppo. Ciò non in diretta conseguenza di una mancata opportunità di
apprendimento, non come risultato di un ritardo mentale e non in conseguenza di alcuna
forma di trauma cerebrale o di deficit
F81.0 – Disturbo specifico della lettura (Dislessia)
F81.1 – Disturbo specifico della compitazione (Disortografia)
F81.2 – Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (Discalculia)
F81.3 – Disturbi misti delle abilità scolastiche
F81.8 – Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche (ad esempio “disturbo evolutivo
della scrittura”)
espressivo
F81.9 – Disordine evolutivo di abilità scolastiche non meglio specificato (non sempre sufficiente
per diagnosi DSA)
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
2.
PROFILO DI FUNZIONAMENTO
Elementi
desunti dalla
diagnosi
LETTURA
Velocità
Correttezza
Comprensione
del testo
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Elementi desunti
dall’osservazione in
classe
Molto lenta
Lenta
Scorrevole
Adeguata
Non adeguata (ad esempio
confonde/inverte/sostituisce omette
lettere o sillabe
Scarsa
Essenziale
Globale
Completa-analitica
Il Consiglio di classe o il time docenti,
dopo avere osservato il funzionamento dell’alunno
e individuato eventuali ostacoli o facilitatori
definisce quali strategie didattiche mettere in atto e
quali strumenti utilizzare
… confrontandosi con la famiglia ,
lo studente e, dove è possibile,
con il tutor dell’apprendimento.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
STRATEGIE DIDATTICHE INCLUSIVE
INSEGNARE L’USO DI DISPOSITIVI EXTRATESTUALI PER LO STUDIO (TITOLI
PARAGRAFI,IMMAGINI)
UTILIZZARE ORGANIZZATORI GRAFICI (SCHEMI, TABELLE,MAPPE CONCETTUALI )
PROMUOVERE DIVERSE STRATEGIE DI LETTURA IN RELAZIONE AL DIVERSO TIPO DI
TESTO E GLI SCOPI
SOLLECITARE LE CONOSCENZE PRECEDENTI AD OGNI LEZIONE PER INTRODURRE NUOVI
ARGOMENTI
OFFRIRE ANTICIPATAMENTE SCHEMI GRAFICI (ORGANIZZATORI ANTICIPATI) RELATIVI
ALL’ARGOMENTO DI STUDIO, PER ORIENTARE L’ALUNNO NELLA DISCRIMINAZIONE DELLE
INFORMAZIONI ESSENZIALI E LORO COMPRENSIONE
RIASSUMERE I PUNTI SALIENTI ALLA FINE DI OGNI LEZIONE
PROMUOVERE LA COMPRENSIONE DEL TESTO ATTRAVERSO LA STRUTTURAZIONE DI
PERCORSI SUL METODO DI STUDIO
FORNIRE SCHEDE LESSICALI PER SPIEGARE PAROLE CHIAVE
DIVIDERE UN COMPITO IN SOTTO-OBIETTIVI
UTILIZZARE VARI TIPI DI ADATTAMENTO DEI TESTI DI STUDIO
PROPORRE ATTIVITÀ DI RINFORZO DELLE ATTIVITÀ SOCIALI (COOPERATIVE-LEARNING,
GIOCHI DI RUOLO)
FORNIRE SCHEMI PROCEDURALI
INCENTIVARE LA PARTECIPAZIONE ATTRAVERSO DOMANDE MIRATE
FORNIRE UNA GUIDA PER LA STRUTTURAZIONE DI UN TESTO SCRITTO
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Strumenti compensativi
Funzionali
Specifici
Sostituiscono in modo diretto e
specifico un’ abilità
(Lettura , scrittura, grafia, ortografia,
calcolo…)
-
Sintesi vocale
Calcolatrice
Correttore ortografico
Lettore esterno
Audiolibri
Supportano alcune funzioni
(memoria procedurale,
automatismi, organizzazione delle
informazioni)
-
Tavola pitagorica
Promemoria con regole e
formule
Sequenza dei mesi
Testi con caratteri chiari
Mappe concettuali
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Materiale
Significativo
ione - le
s
n
e
r
p
- com
Ascolto
ttura
Video
Immagini
Schemi
Grafici
Testi e dispense
Registrazioni
e soprattutto
Mappe concettuali
Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando
mediatori didattici facilitanti per l’apprendimento (immagini, mappe …)
L’efficacia della compensazione
tecnologica dipende molto più da quello
che i ragazzi sanno fare (le loro
competenze compensative)
e non solo dagli
strumenti utilizzati.
(F.Fogarolo)
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Il Consiglio di classe,
acquisita la diagnosi specialistica di DSA,
dopo avere analizzato
l’ entità del disturbo, le difficoltà,
i punti di forza dell’allievo ,
definisce quali strategie didattiche mettere in
atto e quali strumenti utilizzare
… confrontandosi con la famiglia ,
lo studente e, dove è possibile,
con i tecnici.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Strumenti compensativi
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Barrare le caselle di interesse
Utilizzo di schemi, tabelle, formulari costruiti con la classe o singolo alunno, come
supporto durante interrogazioni e verifiche.
Utilizzo di video –presentazioni durante le interrogazioni programmate per
migliorare l’espressione verbale e facilitare il recupero delle informazioni
Utilizzo di impugnature facili
Utilizzo di quaderni con righe speciali
Utilizzo del computer con programmi di video scrittura , correttori ortografici e
sintesi vocale
Utilizzo dei libri digitali
Utilizzo degli audiolibri
Utilizzo di calcolatrice (anche vocale) o ausili per il calcolo non tecnologici (linea dei
numeri,tavola pitagorica)
Utilizzo di altri linguaggi e tecniche (linguaggio iconico e video)
Utilizzo di registratore o della Smart-Pen
Utilizzo dei dizionari digitali (CD rom o risorse on-line)
Utilizzo del diario informatico
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Strumento
compensativo
Cosa facilita
vantaggi
Tabelle (alfabeto,mesi, t. pitagorica)
recupero rapido delle informazioni
Possibilità di usare tutte le energie attentive
,mnestihe e cognitive nello svolgimento del
compito.
tabella delle misure, formule,regole.
Calcolatrice
Possibilità di recuperare rapidamente
le informazioni per utilizzarle nelle
procedure
Esecuzione rapida delle procedure ed
esecuzione di compiti complessi.
Registrazione delle spiegazioni
Maggior attenzione alla spiegazione
Ascolto e comprensione
Cartine geografiche
Cartine storiche
Mappe
Organizzazione delle informazioni
Riduzione dell’apprendimento mnemonico a
favore di una rielaborazione personale.
Supporto visivo per il recupero delle informazioni
e per l’organizzazione dell’esposizione durante
le verifiche orali.
Libri scolastici in PDF
Sintesi vocale
utilizzo del testo scritto come canale di
apprendimento
Il testo ascoltato unito al testo scritto
facilità la comprensione.
Possibilità di accesdere a tutti i contenuti
curriculari indipendentemente dal livello di lettura
raggiunto
Computer con programmi di video
scrittura, sintesi vocale.
Supporto alla scrittura (disgrafia e
disortografia)
Possibilità di maggior controllo del testo scritto in
termini di correttezza, contenuti,forma.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Misure dispensative
2.
Barrare le caselle di interesse
Dispensa dalla presentazione dei 3 caratteri di scrittura nelle prime fasi
dell’apprendimento
Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti
3.
Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline
4.
Dispensa dallo studio mnemonico delle forme verbali
5.
Dispensa parziale dalla lettura ad alta voce in classe
6.
Dispensa dalla lettura di consegne complesse
7.
Dispensa da un eccessivo carico di compiti
8.
Solo per alunni con DSA
Dispensa (se richiesta dalla diagnosi, dalla famiglia e approvata dal consiglio di
classe) dalla lingua straniera in forma scritta.
9.
Dispensa dalla memorizzazione di formule tabelle e definizioni complesse.
1.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Strategie di dispensa
(temporanee)
Motivazione
Soluzioni
Lettura a voce alta
Disagio di fronte ai compagni
Lettura su appuntamento o concordata
precedentemente
Scrittura veloce sotto dettatura
Risultato sicuramente inadeguato
Utilizzo di fotocopie da cui copiare o da
sostituire alla scrittura
Lettura autonoma di consegne
Una decodifica errata può indurre a uno
svolgimento sbagliato del compito
Lettura ad alta voce per tutta la classe.
Lettore esterno
Uso del vocabolario cartaceo
-studio mnemonico delle tabelline
Drena risorse
Trattiene gli errori
Dizionari digitali
Utilizzo di tabelle
Tempi di svolgimento per le verifiche
Induce ad aumentare gli errori e prestare
meno attenzione ai contenuti.
Tempi più lunghi- riduzione della quantitàfrazionamento del compito in più giorni-
Compiti per casa (quantità)
Interrogazioni non programmate
Rende eccessivo il carico giornaliero
impedendo un apprendimento efficaceStabilizza l’errore
Programmazione delle attività da svolgere
e delle interrogazioni.
Privilegiare la qualità e non la quantità.
utilizzo integrale dei testi adottati per la
classe
Difficoltà linguistiche e affaticamento ne
riducono l’utilizzo.
Possibilità di usare testi adattati non per
contenuto ma quantità di pagine e
caratteristiche del testo.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
VALUTAZIONE
Deve essere personalizzata, cioè deve tener conto sia delle
caratteristiche personali del disturbo del ragazzo (Regolamento
valutazione D.P.R. 122 /2009), sia del punto di partenza e dei
risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi.
Ad es. , in fase di correzione degli elaborati, tener conto
dell’influenza del tipo di disturbo su specifiche tipologie di
errore (calcolo, trascrizione, ortografia, sintassi e grafismo) e
orientare la valutazione su competenze più ampie e generali come
da normativa (L. 170 /2010- Art. 5).
Ad es. puntare al contenuto dei “temi” più che agli errori
ortografici, o alla capacità di risolvere un problema più che alla
conoscenza mnemonica delle tabelline.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
NELLA SCUOLA:
COMPETENZA
DISTINGUERE
PERFORMANCE
Risultato del problema
PROCESSO
Individuare attività
distinte
Focalizzare parti differenti
del problema
Integrazione di:
•Conoscenze – SAPERE
•Capacità, abilità, esperienze SAPER
FARE
•Comportamenti, atteggiamenti, stile
personale SAPER ESSERE
Essere Competenti nella soluzione di
un problema significa:
•Comprendere il problema
•Ricercare strategie per raggiungere
l’obiettivo
•Controllare il processo
(Roberta Focchiati 2012)
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Criteri e modalità di verifica
Interrogazioni programmate e non sovrapposte
Interrogazioni a gruppi o a coppie
Uso di prove intermedie
Assegnazione di compiti con obiettivi di verifica chiari e non plurimi
Facilitazione della decodifica del testo scritto (lettura da parte dell’insegnante,di un compagno)
Programmare le verifiche orali anche con la predisposizione di domande-guida
Tempi più lunghi per l’esecuzione delle verifiche o riduzione degli esercizi
Inserimento nelle verifiche di richiami a regole e procedure necessarie per la prova
Compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati
Organizzazione di prove scritte suddivise in più quesiti
Uso di mediatori didattici durante le prove scritte orali (mappe,schemi.tabelle)
Prove di verifica scritta personalizzate
con numero minore di richieste
domande a risposte chiuse
variante vero/falso
Inserimento di richiami a regole e procedure necessarie per la prova
tecnica cloze
Nei test in lingua straniera indicare la consegna in lingua italiana
Nei test di lingua straniera evitare domande con doppia negazione o di difficile interpretazione
Nella comprensione del testo in lingua straniera suddividere in più parti con relative domande
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Griglia riassuntiva
MATERIA
Strumenti
Compensativi
Misure dispensative
Modalità di verifica
ITALIANO
STORIA
GEOGRAFIA
SCIENZE
MATEMATICA
GEOMETRIA
MUSICA
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Criteri di valutazione
generali condivisi
“VALORIZZARE” OLTRE CHE VALUTARE
RICORDATE CHE:
•
•
•
•
La verifica non dovrebbe essere l'unica fonte di valutazione
Alcuni studenti sono molto emotivi
Valutare anche le domande fatte dagli allievi
Valutare gli interventi in classe
COME VALUTARE?
•
•
•
•
Valutare considerando il funzionamento dell’alunno
Valutazione, nelle prove scritte, del contenuto e non della forma
Escludere dalla valutazione gli errori di calcolo e di trascrizione
Valutazione dei progressi in itinere e degli sforzi, non delle carenze
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Patto con la famiglia
Si concordano:
Compiti a casa (quantità- qualità-richiesta-uso del PC)
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Le modalità di aiuto (chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline)
Gli strumenti compensativi da utilizzare a casa (Pc,libri digitali,tabelle, mappe)
Le dispense
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Le interrogazioni
Comunicazioni con la scuola
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Prove invalsi
Ogni anno l’INVALSI emana una nota
riguardante lo svolgimento delle prove
relative all’anno scolastico in corso, con
precise indicazioni per gli alunni con bisogni
educativi speciali (BES), tra questi anche gli
alunni che hanno una diagnosi di DSA.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
IN CHE MODO GLI STUDENTI CON DSA
VERRANNO TUTELATI ?
Sono previsti degli accorgimenti per rispettare le loro esigenze specifiche.
Possono utilizzare tutti gli strumenti compensativi
( formulari, schemi, mappe …) e le misure
dispensative previsti dai bisogni specifici espressi
nel PDP di ciascuno.
Per la decodifica del materiale è prevista la
possibilità di una lettura della prova da parte di un
lettore esterno. In questo caso, però, l’alunno potrà
svolgere la prova in un ambiente diverso da quello
utilizzato dagli altri allievi della classe.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Qualora si privilegi l’uso delle prove in formato
elettronico o in formato audio (mp3)…
• Qualora si privilegi l’uso delle prove in
formato elettronico o in formato audio
(mp3), per l’ascolto individuale in cuffia,
l’INVALSI provvede ad inviare le prove
anche in questo formato alle scuole che ne
hanno fatto richiesta.
Altro accorgimento è il tempo aggiuntivo:
fino a un massimo di 30 minuti per ciascuna
prova.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
In ogni caso …..
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
SEZIONE PROVINCIALE DI BELLUNO
Email: [email protected]
HELP - LINE n°391/4553262
Martedì e Venerdì dalle 9.00 alle 11.00
Ente Formatore riconosciuto con decreto MIUR del 06/12/2004
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA DISLESSIA
SEZIONE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO
IN COLLABORAZIONE CON
UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI BELLUNO
ULSS 1 e ULSS 2 DI BELLUNO
HA REALIZZATO L’INCONTRO
LA DISLESSIA A SCUOLA
STUDENTI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
“STRATEGIE DI SUCCESSO”
Feltre (BL), 25 ottobre 2014
CON IL CONTRIBUTO DI
RINGRAZIAMO
QUANTI HANNO CONTRIBUITO PER
LA REALIZZAZIONE DELL’INCONTRO
E I NUMEROSI PARTECIPANTI
Presidente A.I.D. Belluno, Laura Nilandi
SEZIONE AID BELLUNO – [email protected]
DSA “CONOSCERE PER FARE”
Tutto ciò che occorre sapere e fare per aiutare gli
alunni con DSA
Fiorella CASTEGNARO,
Docente, Referente C.T.I. Rete Arcobaleno
di Loreggia - Villa Del Conte PD, Formatore A.I.D.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Di cosa parleremo…
• LA VISIONE INCLUSIVA OGGI: un percorso
normativo/ordinamentale scientifico/valoriale
• Alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento
• Personalizzazione del percorso di apprendimento
(PDP)
• Metodo di studio
• Impegno della scuola
• Impegno della famiglia
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Inclusione
Riguarda tutti gli alunni
Una scuola inclusiva
garantisce ad ognuno le
condizioni per
raggiungere il massimo
possibile in termini di
apprendimento e
partecipazione alla vita
scolastica.
Rimuove gli ostacoli
Art.3 della Costituzione
“ Tutti i cittadini hanno pari dignità
sociale…senza distinzione di
condizioni personali e sociali. E’
compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che limitano
la libertà e l’uguaglianza dei
cittadini.”
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
L’obiettivo della Didattica Inclusiva
è offrire le
opportunità per trasformare uno
spazio d'aula non solo in un luogo di
istruzione per tutti,
ma in un contesto di
APPRENDIMENTO per ciascuno.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Stili diversi di apprendimento
=
stili diversi insegnamento
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Stili di apprendimento
Lo stile cognitivo, applicato alle situazioni di apprendimento
Evidenzia il modo in cui l’allievo
percepisce, organizza, fissa e
recupera le informazioni.
• Ognuno di noi ha un proprio
modo di apprendere in base alla
via preferenziale di accesso alle
informazioni.
• Si definiscono essenzialmente 4
canali sensoriali con cui
l’informazione può essere
percepita.
• Stile visivo-verbale
• Stile visivo-non verbale
• Stile uditivo
• Stile cinestesico
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
È necessario comprendere il rapporto che c’è tra
stili di insegnamento, strategie impiegate e caratteristiche
dell’alunno con DSA
Visivo verbale
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
ICF
International Classification of Functioning del 2002
classificazione completa e articolata del funzionamento umano,della disabilità
e della salute prodotta dall’OMS
Nell ‘ ICF inoltre, assume valore prioritario il contesto,
in cui molteplici elementi possono essere classificati come”
barriera”, qualora ostacolino l’attività e la partecipazione della
persona, o “facilitatori” qualora la favoriscano
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
In questo diagramma il funzionamento di un individuo in un dominio
specifico è un’interazione o una relazione complessa fra la condizione di
salute e i fattori contestuali (…). Tra queste entità c’è una interazione
dinamica: gli interventi a livello di un’entità potrebbero modificare una o
più delle altre entità.
L’educatore non può intervenire direttamente sui domini che riguardano le
condizioni di salute e/o il disturbo , ma solo su quelli che si trovano sulla
parte destra modello: attività, partecipazione e fattori contestuali
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Inclusione come percorso di cambiamento
La sfida attuale di un
insegnamento non è
solo quello quella di
imparare a fare sempre
meglio le stesse cose,
ma soprattutto, a
pensarle e a farle
diversamente
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
La legge 170/2010
promuove un sostanziale cambiamento della scuola Italiana
ottimizzando il concetto di inclusione
• Riconosce i DSA e assegna alla scuola il compito
di individuare le forme didattiche e le modalità
di valutazione più adeguate affinché alunni con
DSA possano raggiungere il successo formativo.
Invita a riflettere sul ruolo culturale e
professionale
del docente nelle sue funzioni.
• Il Decreto attuativo e le Linee
guida del 12/07/2011
• danno indicazioni per realizzare
• interventi didattici
individualizzati e personalizzati,
• con l’ utilizzo di
• opportune strategie e di
strumenti compensativi nonché
misure dispensative
La legge riconosce
la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la
discalculia
quali disturbi specifici di apprendimento
che si manifestano
• in presenza di capacità cognitive
adeguate,
• in assenza di patologie neurologiche e
di deficit sensoriali, …
ma che possono costituire una limitazione importante
per alcune attività della vita quotidiana
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Disturbi Specifici di Apprendimento
DISLESSIA
Difficoltà nella lettura
DISORTOGRAFIA
Difficoltà nell’ortografia
DISGRAFIA
Disturbi specifici delle
prassie della scrittura
DISCALCULIA
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Deficit del sistema di
elaborazione dei numeri e
del calcolo
… le ISTITUZIONI SCOLASTICHE
“riconoscono e valorizzano le diversità … (e) possono
adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono
opportune” (Art. 4),
perché
UNICI SONO I SINGOLI ALUNNI,
tutti … abili diversamente !
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
La recente normativa sui BES
intende
estendere questo canale di tutela a tutti gli alunni che lo necessitano
Situazioni di
difficoltà/disturbo o
disagio che non rientrano
in casi
“ già previsti da precedenti
normative”
• Alunni già inseriti in
canali di tutela
• Legge 104/ 94
• Legge 170 del 2010
RUOLO DELLA SCUOLA 1
•Attivare interventi
di intercettazione precoce
(Griglie osservative…) idonei ad individuare alunni con
prestazioni atipiche (Protocollo di Intesa per le attività di identificazione
precoce dei casi sospetti di dsa DI CUI ALL’ART. 7, C.1, DELLA LEGGE 8 OTTOBRE
2010 , N. 170)
•Spiegare che “l’esito di tali attività non costituisce
comunque una diagnosi di DSA”.
•Promuovere adeguate attività di recupero didattico
mirato” (Da documentare: come, che cosa , dove…?)
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
MODELLO DI RILEVAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
(per le aree di interesse descrivere brevemente quanto emerso dalla griglia osservativa
precedentemente compilata)
OSSERVAZIONI INIZIALI
INTERVENTI MIRATI
EDUCATIVO-DIDATTICI
APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA
Pre-requisiti
esecutivi
Pre-requisiti
costruttivi
Livello preconvenzionale
Livello sillabico
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
DIFFICOLTÀ PERSISTENTI
PAROLE CHIAVE
• OSSERVARE: Come – cosa devo osservare
• POTENZIARE : interventi mirati ai processi di base degli
apprendimenti
• SEGNALARE : segnalazione dei soggetti resistenti all’ intervento
didattico.
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014
Ruolo della scuola 2
•Trasmettere apposita comunicazione alla famiglia degli
alunni che presentano persistenti difficoltà”
( Visualizzare il percorso in maniera sintetica)
• Invitare la famiglia ad attivare un percorso di
valutazione presso i servizi di competenza
• Garantire una didattica individualizzata e
personalizzata”
(PDP)
Feltre (BELLUNO) 25 ottobre 2014