Yohimbè-Yohimba-Yohimbehe

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Yohimbè-Yohimba-Yohimbehe
NOMI POPOLARI E INTERNAZIONALI Yohimbè -Yohimba-Yohimbehe
NOME BOTANICO Corynanthe Yohimbe K. Schum
SINONIMI DEL NOME BOTANICO Pausinystalia Yohimba (K. Schum.) Pierre Pseudocinchona Yohimbe K. Schum.
FAMIGLIA BOTANICA Rubiacee / Cinchonee
DESCRIZIONE BOTANICA
ALBERO GRANDE SEMPREVERDE CON GRANDI FOGLIE CORIACEERICURVE
AI MARGINI E FIORI BIANCHI A OMBRELLE
DROGA UTILIZZATA CORTECCIA
ERBE SINERGICHE DAMIANA ELEUTEROCOCCO GINKGO BILOBA MUIRA
PUAMA SANTOREGGIA MONTANA
TOSSICITÁ MEDIA
CONTROINDICAZIONI EFFETTI COLLATERALI: TURBE DEL SNC, TURBE
DIGESTIVE E CARDIOVASCOLARI [IPOTENSIONE, TACHICARDIA, PRIAPISMO].
CONTROINDICATA NELL´INSUFFICIENZA EPATICA, RENALE E
NELL'IPERTENSIONE. LE DOSI TOSSICHE PRODUCONO GRAVI EFFETTI SUL
CUORE E PARALISI RESPIRATORIA. NON USARE IN GRAVIDANZA
AVVERTENZE QUESTA PIANTA RIENTRA NELLA LISTA DEL MINISTERO DELLA
SALUTE PER L'IMPIEGO NON AMMESSO NEL SETTORE DEGLI INTEGRATORI
ALIMENTARI
QUALITÁ DELL'ATTIVITÁ FITOTERAPICA
CONFERMATA
PROPRIETÁ
AFRODISIACO (SPINALE-SACRALE) ook
SPASMOLITICO CORONARICO +++
VASODILATATORE CORONARICO +++
SPASMOLITICO VIE RENALI E FAVORENTE L´ESPULSIONE DI CALCOLI +++
SIMPATICOLITICO +++
SPASMOLITICO NEUROTROPO SIMPATICOLITICO +++
SPASMOLITICO VIE RESPIRATORIE +++
PERISTALTICO INTESTINALE ++
STUPEFACENTE ++
PSICOSTIMOLANTE O PSICODISLETTICO ++
INDICAZIONI:
IMPOTENZA SESSUALE ook
IPERTENSIONE ARTERIOSA (IPOTENSIVO PERIFERICO) +++
ASTENIA SESSUALE +++
SPASMI E DOLORI SPASMODICI DI VARIA NATURA +++
ASTENIA O ESAURIMENTO E STRESS +++
NEVRALGIE (+) +++
FEBBRE O IPERTERMIA (+) ++
ESTRATTI:
Yohimbe Tisana Decotto della radice per 10 min. 3 g in 150 ml di acqua Bere
durante il giorno Yohimbe Tintura Madre Preparata dalla corteccia essiccata
tit.alcol.65° XX gtt 3 volte al giorno
Disturbi della sessualità
a) terapia
Medicina ufficiale.
Primo approccio terapeutico sia per l'impotenza sia per la mancanza di orgasmo
femminile è l'individuazione dei fattori organici, farmacologici, eccetera, che le
possono causare. In tal senso, ad esempio, si sostituiscono i farmaci considerati
nocivi oppure, come nel diabete, si cerca sempre farmacologicamente di impedire
o ritardare questa complicanza. Se per la donna non esistono farmaci specifici per
il disturbo sessuale, per l'uomo, invece, vi sono alcuni metodi sia farmacologici
sia chirurgici. Vediamoli.
Farmaci. Microiniezioni di "prostaglandine" direttamente sul pene (sostanze
aumentanti il flusso del sangue) è il metodo più comunemente usato e la persona
che lamenta impotenza impara, 10-15 minuti circa prima del rapporto sessuale,
ad iniettarsi la sostanza. E' questo un modo quasi sempre efficace per ottenere
l'erezione dell'organo maschile e pressoché privo di effetti collaterali se si
rispettano le dosi tante volte diverse da caso a caso. Le microiniezioni fra non
molto potranno essere sostituite con microcapsule che iniettano le
prostaglandine, attraverso una cannula, nel pene dal suo orifizio esterno.
C'è poi il famoso Viagra (SILDENAFIL) assumibile per bocca che sembrerebbe ben
tollerato ed efficace soprattutto in uomini sofferenti di impotenza lieve o
moderata. Questo farmaco agirebbe su di una particolare sostanza (un enzima)
che aumenta l'afflusso di sangue al pene e l'efficacia (gli studi sono in corso)
sarebbe nel 60-80 per cento dei casi. Gli effetti collaterali, però, possono essere:
mal di testa, nausea, diarrea, vertigini, vampate di calore al viso, disturbi della
vista. Altri farmaci sono in fase di sperimantazione: ne riparleremo quando i dati
disponibili saranno sufficientemente approfonditi.
Chirurgia. In alternativa ai farmaci esiste la "protesi" del pene, dispositivo che
mima molto bene la naturalità dell'erezione salvaguardando le sensazioni della
persona. L'operazione chirurgica si effettua con anestesia generale in day hospital
e si può fare a qualsiasi età.
Cure psicologiche.
Queste cure a volte sono mirate ad un semplice "sostegno" psicologico che
accompagna le terapie con i farmaci oppure sono specifiche per il disturbo
emotivo che si diagnostica come causa predominante. I terapeuti a cui rivolgersi
sono medici specialisti in sessuologia, psicoterapeuti - psicosomatisti, psicologi,
terapeuti della coppia, psicanalisti (presso gli ordini dei medici e quelli degli
psicologi esistono elenchi di terapeuti abilitati). Vediamo brevemente tre tipi di
intervento curativo psicologico.
Psicoterapia breve. Incontri cadenzati con un terapeuta (medico - sessuologo,
psicologo) finalizzati alla cura della perdita di sicurezza e/o dell'autostima,
dell'ansia legata al rapporto sessuale, della depressione tante volte presente.
Psicoterapia della coppia. Incontri con il terapeuta (in genere psicologo esperto di
terapia di coppia) atti a sviscerare le problematiche appunto di coppia in cui
l'impotenza o la mancanza di orgasmo rappresentano un "fenomeno" finale di una
catena di eventi emotivi conflittuali extra - sessuali.
Psicanalisi. Terapia finalizzata ad analizzare i vari aspetti della personalità di
un'individuo sia consapevoli sia inconsapevoli (questi ultimi soprattutto
attraverso i sogni, fantasie, immagini, associazioni libere) e le possibili
conflittualità che portano a disturbi ansiosi, depressivi, anomalie di
comportamento, disagio esistenziale, eccetera, tutti molte volte presenti prima o
concomitantemente il disturbo sessuale.
Medicina alternativa.
Nell'ambito delle cosiddette medicine alternative o parallele sono possibili
numerose possibilità di intervento curativo riguardo i disturbi della sessualità.
Vediamone qualcuno.
a) Medicina cinese. Per questa antica medicina i disturbi sopradescritti sono
originati principalmente dagli organi reni, depositari e propulsori appunto
dell'energia sessuale insieme a parte dell'energia psichico - mentale. Questi
organi possono ammalarsi energeticamente (pur avendo nella norma i valori dei
comuni esami della medicina ufficiale) quando vi sono strapazzi fisici, psichici od
anche sessuali, in situazioni perduranti da tempo di ansia, depressione o
angoscia, in seguito a forti spaventi (incidenti, catastrofi naturali, violenze,
eccetera) dopo esposizioni prolungate a freddo e umidità, nella convalescenza di
lunghe malattie od in concomitanza a patologie croniche, infine, fisiologicamente
nell'invecchiamento psico - corporeo.
I sintomi che accompagnano l'impotenza o l'assenza di orgasmo (con anche il calo
del desiderio) possono essere: colorito pallido; arti freddi; dolore o indolenzimento
con debolezza nella regione lombare della colonna vertebrale e/o alle ginocchia;
stanchezza sia fisica sia psichica; a volte diarrea soprattutto mattutina; urine
pallide e frequenti; vertigini o sensazione di instabilità con talvolta ronzii
auricolari (acufeni); eiaculazione precoce nell'uomo che a volte precede la vera e
propria "disfunzione erettile"; non raramente gonfiori agli arti inferiori ed alle
caviglie; palpitazioni con sensazione di non pote r respirare bene.
Il principio terapeutico è dunque quello di "rinforzare" e "riscaldare" la sorgente
del "fuoco sessuale" utilizzando l'agopuntura, la dietetica (attraverso il privilegio
di alcuni sapori su altri è possibile tonificare gli organi del corpo), la moxa
(bastoncini di erbe utilizzati per scaldare alcuni punti del corpo), decotti, in
questo caso nel tardo pomeriggio, per circa un mese.
b) Cura con le erbe. Nella tradizione erboristica sono numerose le erbe che hanno
più o meno veramente una funzione di stimolo dell'energia sessuale; vediamo
quelle più frequentemente utilizzate dal medico esperto di medicine naturali e
soprattutto con buona efficacia.
DAMIANA. Chiamata anche "turnera aphrodisiaca" è appunto la pianta più
indicata per ristabilire il desiderio sessuale sia nella donna sia nell'uomo. La sua
azione, soprattutto nell'uomo, si esplicherebbe con lo stimolo del centro nervoso
dell'erezione localizzato a livello dell'osso sacro. L'erba è indicata anche
nell'affaticamento e nella debilitazione generale ed in alcuni casi di sterilità
maschile e femminile ove non vi siano cause organiche.
PANACE. E' un'"ombrellifera" molto comune e famosa nel Rinascimento anche per
combattere la crisi depressive. L'infuso della radice con le foglie insieme a quello
di zafferano è una ricetta per combattere impotenza e frigidità nota fin dall'antico
Egitto.
SANTOREGGIA. E' il rosmarino selvatico chiamato propriamente "saturejan",
nome derivante da "satiro" per indicarne appunto le qualità afrodisiache. E'
un'erba da assumere con cautela perché provoca un effettivo aumento
dell'energia in toto e dunque modicamente controindicata in chi soffre di crisi
ansiose e di ipertensione arteriosa tant'è che il suo utilizzo in genere è associato
ad altre piante "calmanti" la psiche come il biancospino, la valeriana, il tiglio.
YOHIMBEHE. Grande albero della foresta equatoriale africana di cui si utilizza la
corteccia per i disturbi sessuali insieme ad ipereccitabilità psichica, ipertensione
arteriosa, vertigini, vampate di calore. La sua azione è appunto di dilatare i vasi
sanguigni aumentando l'afflusso di sangue al pene od alla vagina.
c) Omeopatia. Due sono le possibilità curative con l'omeopatia riguardo le
disfunzioni sessuali: omeopatia classica ed omeopatia complessa.
* Classica. Attraverso l'individuazione della personalità e delle caratteristiche
corporee di una persona, l'omeopata cerca di svelare quando ed in che modo
possa essere nato il disequilibrio alla base del disturbo, e la terapia è con rimedi
atti a riarmonizzare l'insieme mente - corpo risolvendo via via così anche il
sintomo.
* Complessa. Recente differenziazione da quella classica (comunque sempre un
riferimento anche qui) questo tipo di metodica utilizza da un lato anche strumenti
diagnostici bioelettronici (come ad esempio il Vega test) e dall'altro più rimedi, a
volte associati fra loro, atti a riequilibrare l'organismo in toto agendo anche sui
sintomi dei disturbi sessuali, in modo diretto. Ecco allora che la terapia può
essere attuata attraverso ovuli vaginali, pomate, olii, uniti a gocce, granuli,
eccetera, utilizzando molte volte anche iniezioni intramuscolari o sotto cutanee.
Vediamo comunque due componenti che spesso vengono utilizzati per le
disfunzioni sessuali descrivendo brevemente le loro caratteristiche omeopatiche
psico - somatiche.
CONIUM MACULATUM. E' il rimedio per le persone con disturbi della sessualità
accompagnati da malumore, depressione, misantropia, con a volte vertigini
stando coricati o girandosi nel letto; la sessualità bloccata, il desiderio diminuito
in genere sono conseguenti ad un relativamente breve periodo di ipereccitabilità
sia psichica sia motoria.
GELSENIUM. Rimedio per le "stanchezze" sessuali insieme a quelle fisiche e
psichiche; nella tipologia omeopatica Gelsenium è un "tipo" apatico, indolente,
che "vuole essere lasciato in pace" alternando momenti di depressione ad altri di
apprensione ed inquietudine nervosa soprattutto prima di esami, prove ed
appunto rapporti sessuali (ansia di prestazione).
Si può dare una definizione circa la natura degli afrodisiaci?
Isabel Allende, nel suo libro Afrodita, ha così parlato degli afrodisiaci:
".....a questo punto mi sento in dovere di confessare[...] che l'unico afrodisiaco
davvero infallibile è l'amore. Niente può smorzare la passione che si accende tra
due persone innamorate. In questo caso, le seccature dell'esistenza, il tempo che
corre inesorabile, la goffaggine fisica o la penuria di occasioni non riusciranno a
scoraggiare gli amanti, che troveranno sempre il modo di amarsi perché, per
definizione, questo è il loro destino. Ma l'amore, come la fortuna, giunge quando
meno te lo aspetti. Ti scaraventa nella confusione e svanisce come la nebbia
quando vorresti trattenerlo. Le sue proprietà stimolanti sono quindi un lusso
riservato a pochi fortunati, ma precluso a chi non è stato trafitto dal suo dardo. E
allora bisogna ricorrere alla varietà, al secondo posto nella graduatoria dei più
potenti afrodisiaci".
Che cosa sono gli afrodisiaci?
Il termine afrodisiaco deriva dalla dea greca dell'amore Afrodite, conosciuta dai
romani come Venere. Per afrodisiaco intendiamo una sostanza, nel nostro caso
naturale, capace di generare particolari stimoli erotici, di incrementare l'attività
sessuale e, in particolare nel maschio, di produrre l'erezione. Sono molte le
sostanze (erbe, cibi, bevande) che la tradizione considera in grado di riaccendere
la fiamma della sessualità, anche se, va precisato che, non è mai stata provata
una vera relazione scientifica tra gli afrodisiaci e il desiderio sessuale. Alcune erbe
in particolare possono contribuire a ritrovare il giusto equilibrio nei rapporti
sessuali, ma sicuramente l'afrodisiaco più efficace è costituito in primo luogo
dall'intesa di coppia nonché dal suo grado di complicità.
Come funzionano gli afrodisiaci?
Dal punto di vista farmacologico, sono poche le sostanze dotate di una specifica
attività afrodisiaca, ma quelle più potenti non sono certamente prive di effetti
secondari, dal viagra alla cantaridina. Per quanto riguarda le erbe, l'estratto
vegetale con maggior effetto afrodisiaco è sicuramente lo Yohimbehe (Corynanthe
yohimbe o Pausinystalia yohimbe). Esso contiene l'alcaloide yohimbina che
provoca la vasodilatazione di tutta l’area lombo-sacrale, genitali compresi. La
controindicazione di maggior rilievo dello yohimbe è quella di poter determinare
uno stato di erezione permanente, il cosiddetto priapismo, doloroso e pericoloso,
di conseguenza questa pianta non è di nostra competenza.
Esistono Erbe afrodisiache sicure?
Vi sono sicuramente alcune erbe come la Maca delle Ande (Lepidium
peruvianum), la Damiana (Turnera aphrodisiaca), la Muira Puama
(Ptychopetalum olacoides). Il Ginseng (Panax ginseng) ed altre, che possono
essere assunte su consiglio dell'erborista senza il rischio di poter incorrere in
chissà quale effetto indesiderato.
Yohimbe, Pausinystalia yohimbe, Corynanthe yohimbe
Della pianta di yohimbe viene utilizzata la corteccia. L'albero di yohimbe è
originario del Camerun, contiene dal 2 al 5% di alcaloidi fra cui la yohimbina. Gli
isomeri presenti manifestano attività afrodisiaca, così come la coriantina.
Descrizione del Prodotto:
Yohimbe: potente stimolatore della libido, stimolatore
energizzante.
• È un potente afrodisiaco sia per gli uomini sia per le donne.
• Può essere usato per combattere l’impotenza.
• Si è dimostrato essere un efficace antiossidante.
• Aiuta a prevenire le ostruzioni nelle arterie.
• Aiuta nelle prestazioni sessuli e aumenta la libido.
• Si è dimostrato utile nella prevenzione degli infarti.
sessuale
ed
Che cosa è la yohimbe?
La yohimbe è una pianta originaria del Sud Africa, universalmente nota per le sue
evidenti proprietà afrodisiache. Viene estratta dalla parte interna della corteccia
dell’albero tropicale dell’Africa occidentale (Corynanthe Yohimbe). Per secoli la
corteccia allo stato puro è stata usata come tonico per migliorare la potenza e il
piacere sessuale.
Lo yohimbe è stato scoperto e utilizzato per le sue qualità afrodisiache dai Pigmei
e dai Boscimani dell’Africa Occidentale, dove cresce allo stato naturale. Le tribù
Bantu dell’Africa Occidentale la utilizzano ancora oggi per le sue evidenti
proprietà afrodisiache. Queste tribù dell’Africa Occidentale lo usano anche per
curare le febbri, la lebbra e le tossi. È stato usato anche per dilatare le pupille,
per le cardiopatie e come anestetico locale.
Nel XIX secolo alcuni missionari tedeschi hanno scoperto lo yohimbe mentre si
trovavano in Africa Occidentale e lo hanno portato in Europa, dove si è diffuso
molto rapidamente.
Nel 1960, la Food and Drug Administration statunitense ha avviato sullo yohimbe
varie prove per determinarne i suoi effetti come afrodisiaco. I ricercatori hanno
scoperto che lo yohimbe era in effetti un potente ed efficace afrodisiaco,
soprattutto per gli uomini. Questi studi hanno anche rilevato che lo yohimbe
aiuta a innalzare il senso del tatto e trasmette sensazioni stimolanti lungo la
spina dorsale.
Lo yohimbe è stato per anni uno dei più comuni integratori sia per gli uomini sia
per le donne. Quando viene ingerito, il corpo lo converte in yohimbina che viene
assimilata nel flusso sanguigno. La yohimbina, un alcaloide, è l’ingrediente attivo
principale dello yohimbe.
Chi dovrebbe assumere lo yohimbe?
La sua popolarità si è costruita non solo per i suoi effetti come afrodisiaco, ma
anche perché le ricerche recenti hanno indicato che si tratta di un elemento
erboristico con un forte potere antiossidante. Le ricerche hanno rilevato che è un
vasodilatatore, il che significa che aumenta il flusso sanguigno nelle estremità e
nelle appendici. In altre parole, può essere un efficace trattamento contro
l’impotenza maschile ed è in grado anche di aumentare gli stimoli sessuali (libido)
sia negli uomini sia nelle donne.
Inoltre, si è rilevato che lo yohimbe contribuisce a prevenire le ostruzioni delle
arterie che sono all’origine di disfunzioni miocardiche o di infarti. Lo yohimbe non
solo aiuta gli uomini ad aumentare le prestazioni sessuali e la libido e a prevenire
gli infarti, ma si è dimostrato anche utile per diminuire la sintesi dei grassi nel
corpo aumentando la mobilità degli acidi grassi.
Quali sono i riscontri scientifici a supporto?
In uno studio in doppio cieco condotto su 182 uomini con disfunzione erettile,
sono stati somministrati 42 mg/giorno di yohimbe . Nell’arco di 1 mese, il 34% dei
partecipanti allo studio hanno riportato un recupero totale delle funzioni sessuali
e nel 24% si è verificata una risposta parziale.
In un altro studio condotto su 48 uomini con problemi di impotenza, il 46% ha
assistito a un miglioramento delle funzioni sessuali; in uno studio condotto
presso l’Università di Stanford, nello Yorkshire, nel 90% dei soggetti sottoposti a
studio, in meno di 1 ora si è assistito a un aumento del desiderio sessuale.
Infine, in un precedente studio del 1977 condotto in Germania, si sono
somministrati 30 mg/giorno di yohimbe a 86 pazienti con disfunzione erettile per
un periodo di otto settimane. Il 71% dei partecipanti ha risposto con un
miglioramento generalizzato della funzione sessuale e della libido.
Chi dovrebbe assumere lo yohimbe?
I soggetti che trarranno il massimo beneficio dall’integrazione di yohimbe sono
quelli che soffrono di impotenza o di stati di depressione. Per non parlare dei
culturisti o degli atleti che desiderano avere uno stomaco “scolpito” e/o un cuore
sano.
Qual è il dosaggio consigliato? Vi sono effetti collaterali?
Le persone che assumono lo yohimbe dovrebbero evitare alimenti contenenti
tiramina, come i formaggi, il vino rosso o il fegato, che contengono tiramina.
Sarebbe meglio evitare questi alimenti quando si assume lo yohimbe. Inoltre, si
dovrebbe evitare l’assunzione di alcuni antidepressivi come il Prozac in
concomitanza con lo yohimbe, se non sotto stretto controllo da parte di un
medico.
Provenienza: Africa Occidentale: Nigeria, Camerun, Congo
Principio attivo: yohimbina, a-yohimbina, ?-yohimbina, allo-yohimbina,
corinanteina. La yohimbina è l’alcaloide principale (nonché l’alcaloide più
studiato) estratto dalla corteccia di Pausinystalia yohimbe dell’Africa occidentale.
La qualità e la quantità di yohimbina nella corteccia è altamente variabile,
raggiungendo l’optimum quali-quantitativo nella corteccia dei fusti principali. La
stessa concentrazione di principio attivo è soggetta anche a delle oscillazioni
stagionali, essendo massima durante la stagione delle piogge e minima durante la
stagione secca. Normalmente si utilizza la corteccia sminuzzata sciolta in acqua o
alcool. La Pausinystalia yohimbe contiene fino al 6% di alcaloidi totali di cui il 1015% di yohimbina.
Uso storico: tradizionalmente la Pausinystalia yohimbe (o yohimbe) viene
utilizzata nel trattamento dell’impotenza maschile e nel trattamento di una vasta
gamma di problemi di tipo vascolare. Il suo uso storico, tuttavia, è quello che la
vede impiegata come “afrodisiaco”. La pianta viene consumata polverizzando o
macinando la corteccia, ed è assunta come liquido, dopo che la stessa ha bollito
in acqua assieme ad altre erbe.
Uso attuale: lo yohimbe viene talvolta utilizzato dagli atleti per aumentare le
proprie performance, nonché dai cantanti per ottenere maggior chiarezza del tono
di voce durante le lunghe tournee. I consumatori occidentali ne ricercano
soprattutto le proprietà afrodisiache. È possibile trovare ed acquistare yohimbe in
capsule, spesso in miscela assieme ad altre erbe (damiana, ginseng, guaranà,
Muira puama) su siti internet che vendono liberamente “smart drugs”. Il
consumatore viene attratto dalle proprietà afrodisiache pubblicizzate:
“….aumenta le sensazioni erotiche e sessuali, è afrodisiaco e, potenzia il vigore
sessuale...”.
Legislazione: in Italia nè yohimbina, a-yohimbina, d-yohimbina, allo-yohimbina,
corinanteina, né l’intera pianta o parte di essa sono inserite nella tabella 1 di cui
all’articolo 14 del DPR 309/90. La Finlandia, la Norvegia, l’Australia e il Canada
hanno reso illegale la vendita ed il commercio dello yohimbe perché ritenuto
pericoloso per la salute. Lo yohimbe non è sottoposto a controllo negli Stati Uniti:
è possibile infatti comprare, vendere, coltivare e possedere senza licenza o
prescrizione l’intera pianta o i suoi estratti.
Qualora la pianta o i suoi derivati siano venduti come integratori alimentari,
occorre che la vendita sia conforme alle leggi statunitensi relative agli integratori.
Proprietà farmaco-tossicologiche: la maggior parte delle ricerche che
riguardano la Pausinystalia yohimbe sono state effettuate in realtà sulla
yohimbina, il principale alcaloide presente negli estratti della pianta. La
yohimbina agisce da stimolante centrale e ad alte dosi può esercitare un effetto
ansiogeno. In uno studio condotto su volontari sani è stato dimostrato che la
yohimbina, somministrata per via orale, inibisce ex vivo l’aggregazione piastrinica
indotta dall’adrenalina. Nello studio il farmaco è stato somministrato in singole
dosi di 4, 8 e 12 mg. L’effetto antiaggregante è stato osservato a partire dalla dose
di 8 mg, mentre alla dose di 12 mg la sua durata è risultata di almeno 10 ore.
Nessuna delle dosi somministrate ha determinato variazioni della pressione
ematica, della frequenza cardiaca o dei livelli plasmatici di catecolamine e
glucosio. La yohimbina inibisce i recettori serotoninerigici periferici e, penetrando
con facilità nel SNC, causa eccitazione, incremento dell’attività motoria, tremori e
rilascio di ormone antidiuretico (ADH). La liberazione di ADH causa, a sua volta,
ritenzione idrica, incremento della pressione ematica e della frequenza cardiaca.
Tossicità: la dose tossica di tossina nell'uomo è pari a 0,643 mg/Kg.
Effetti avversi: gli effetti avversi associati all’uso di yohimbina comprendono
incremento della pressione ematica e della frequenza cardiaca, stati di ansia,
sonnolenza e sintomi maniacali. Più raramente causa piloerezione, rinorrea,
riduzione della diuresi ed uno stato di eccitazione centrale generalizzato che si
manifesta con incremento dell’attività motoria, agitazione, irritabilità e tremori. In
alcuni casi sono state segnalate anche parestesie, difficoltà a coordinare i
movimenti e stati dissociativi. In letteratura è riportato il caso di un uomo di 42
anni che, in seguito all’assunzione di yohimbina per il trattamento dell’impotenza,
ha sviluppato un’eruzione cutanea eritrodermica accompagnata da insufficienza
renale progressiva e da una sindrome simil-lupoide.
In un altro paziente affetto da impotenza una reazione avversa caratterizzata da
broncospasmo è stata correlata all’assunzione di yohimbina. Gli autori hanno
ipotizzato che alla base del broncospasmo ci sia stato un aumento del tono
colinergico con conseguente incremento delle contrazioni e delle secrezioni
bronchiali. In un articolo apparso su “Consumer Report” (rivista scientifica
ufficiale del sindacato dei Consumatori negli Stati Uniti) la yohimbina è stata
segnalata come “potenzialmente pericolosa” ed è stata inserita in un elenco di
dodici prodotti di origine vegetale associati all’insorgenza di importanti effetti
avversi. Nel novembre del 2001 la FDA ha messo in guardia i consumatori
dall’assumere un integratore alimentare utilizzato per perdere peso contenente
yohimbina ed altri principi farmacologicamente attivi (norefedrina, caffeina,
diiodotironina ed usniato di sodio) poiché sospettato di epatotossicità. L’overdose
di yohimbina si manifesta con incremento della salivazione, midriasi, diarrea,
ipotensione e con un effetto inotropo negativo. La morte può sopraggiungere per
insufficienza cardiaca. Il trattamento prevede lo svuotamento del tratto intestinale
(induzione del vomito e/o lavanda gastrica), somministrazione di carbone attivato,
trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco, eventuale somministrazione di
fisostigmina, somministrazione di elettroliti ed infusione di bicarbonato di sodio
per trattare le eventuali acidosi metaboliche.
Interazioni: la yohimbina può interagire con numerosi farmaci causando reazioni
avverse caratterizzate da ipertensione arteriosa, tremori, insonnia, palpitazioni e
ansia. In particolare interazioni possono aversi con: sibutramina, clonidina,
morfina, naloxone, ACE-inibitori, Antagonisti recettoriali dell’angiotensina, Betabloccanti, Calcio-antagonisti, Diuretici, Guanetidina, Guanfacina, Idralazina,
Minoxidil, Reserpina, Metildopa, Carbamazepina, Litio, Acido valproico,
Desipramina, Tiroxina, Clomipramina Sinefrina ed efedrina.
Yohimbe è un'erba popolare che viene originalmente dalla Sudafrica e conosciuta
universalmente come aphrodisiac eccellente. In effetti è la corteccia interna
dell'albero africano ad ovest tropicale Corynanthe Yohimbe. Per i secoli, la gente
da queste regioni ha usato la corteccia grezza come tonico per aumentare il
prowess ed il piacere sessuali.
Yohimbine è il farmaco sessuale di aumento con ulteriore effetto sistematico
raggiungente: le palpitazioni cardiache e l'eccitazione con insonnia per fino a 30
ore possono accadere dopo l'ingestione persino della quantità piccola di
yohimbine.
Yohimbe è stato uno dei supplementi più popolari per gli uomini e le donne per
gli anni. Una volta ingerito, il corpo lo converte in yohimbine e lo assimila nella
circolazione sanguigna.
L'alcaloide attivo, bitartrato di yohimbine, è il componente di uniche medicine
allopathic conosciute per causare la costruzione in maschi impotent e si avvicina
al concetto di un aphrodisiac. Il bitartrato di Yohimbine interessa specialmente i
nervi e cambia i regolatori di flusso di anima nella zona genitale. I testi medici
non accennano mai che fa la stessa cosa alle donne, mostranti una negligenza
tipica per la costruzione femminile.
La corteccia di Yohimbe stimola le reazioni chimiche nel corpo che può aiutare
nei casi psychogenic de l impotence, dovuto affaticamento, tensionamento e lo
sforzo. Gli studi clinici hanno indicato l'erba per essere efficaci nel ristabilimento
della potenza nei pazienti del cuore e del diabetico che soffrono dal impotency.
Nelle dosi elevate (magnesio circa 50 o più al giorno), il yohimbine sembra
ostruire sia un enzima denominato ossidasi di monoamine (MAO) che anche i
neurotrasmettitori? specialmente dopamina e serotonina, che sono tutto il
pensiero per svolgere un ruolo nell'effettuare la condizione impressionabile.
Pausinystalia yohimbe: Yohimbina
potente afrodisiaco
La Pausinystalia yohimbe é una pianta che, grazie al suo alcaloide principale, la Yohimbina,
viene utilizzata come potente afrodisiaco
BOTANICA
Parte utilizzata - Corteccia del tronco.
Principi attivi - Alcaloidi (yohimbina)
Attività principali - Afrodisiaco
Nome botanico - Pausinystalia yohimbe
Nome comune: Yohimbe
Famiglia - Rubiaceae
Descrizione - Albero a foglie ovali, fiori biancastri con lobi prolungati radunati.
INFORMAZIONI
Yohimbe é una pianta popolare proviente dal Sud Africa ed é conosciuto come
eccellente afrodisiaco. La corteccia viene utilizzata dalle popolazioni di questa
regione da secoli come tonico e afrodisiaco. Anche le moderne ricerche
erboristiche si sono concentrate sulla parte interna della corteccia ottenendo
ottimi
risultati.
Agli estratti di Yohimbe non vengono attribuite solo proprietà afrodisiache, infatti
alcune ricerche hanno dimostrato che la Yohimbina, il principale alcaloide
contenuto, riesce ad avere effetti positivi anche sull' umore, sarebbe in grado di
ridurre l'ansietà e la depressione, preverrebbe attacchi di cuore (mancano ancora
conferme certe) e donerebbe altri benefici salutistici.
Per quanto riguarda le dosi, un dosaggio sicuro varia da da 18mg a 100mg al
giorno il quale dovrebbe essere diviso in tre o in quattro assunzioni.
Proprietà della Yohimbina:
La Yohimbina é l' alcaloide principale contenuto nella corteccia della rubiacea
Coryannthe yohimbe. Questo alcaloide é in grado di stimolare i comportamenti
sessuali del sistema centrale e di produrre vasodilatazione a livello periferico.
Indicazioni della yohimbina :
La Yohimbina viene utilizzata nel trattamento di impotenza di origine organica o
psicosomatica.
Effetti indesiderati:
Rari alle dosi consigliate. Tuttavia possono presentarsi i
emicrania, insonnia, emicrania, ipertensione arteriosa,
tachicardia e palpitazioni. E' ovviamente controindicaa in
malattie di tipo epatico o renale. Attenzione deve essere fatta
spasmi vascolari.
Sulla Yohimbina Vedi anche AFRODISIACI su Rodiola.it
seguenti sintomi:
diarrea, vomito,
gravidanza, nelle
inoltre in caso di
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