Tiroidite di Hashimoto: sintomi e cura
La tiroidite di Hashimoto è una tiroide cronica. È stata la prima malattia ad essere stata riconosciuta
come malattia autoimmune, da un giapponese che porta il suo nome nel 1912. Al giorno d’oggi circa il 20%
delle persone soffrono di una malattia tiroidee, che riguardano sia l’aumento del volume della ghiandola sia
l’ipotiroidismo.
1. Definizione
2. Tiroidite di Hashimoto - Sintomi
3. Diagnosi
4. Cura
5. Monitoraggio
Definizione
La malattia di Hashimoto, può conosciuta come tiroidite di Hashimoto, è una malattia autoimmune, ossia
causata dall’azione degli anticorpi dell’organismo contro le stesse cellule, in questo caso localizzate a livello
della tiroide. Questa patologia si manifesta con l’infiammazione della ghiandola tiroidea che genera un
grumo al livello del collo, chiamato gozzo. La causa della tiroide di Hashimoto è la presenza di anticorpi
del sangue che attaccano sia lo ioduro perossidasi, un enzima utilizzato nella produzione di ormoni tiroidei,
che, in misura minore, anche la tiroglobulina, un precursore degli ormoni tiroidei. Così la produzione di
questi ormoni risulta disturbata e provoca la diminuzione delle funzioni a loro carico, in altre parole sarà un
caso di ipotiroidismo.
Tiroidite di Hashimoto - Sintomi
I sintomi della malattia di Hashimoto sono quelli dell’ipotiroidismo: manifestazione del gozzo al livello del
collo, aumento di peso, viso gonfio, aumento della dimensione delle dita della mano; pelle secca a causa
della sudorazione diminuita; costipazione; dolori muscolari associati ad un rallentamento delle attività;
rallentamento del ritmo cardiaco, abbassamento della pressione del sangue; modifica del ciclo mestruale o
amenorrea: unghie fragili e facili alla rottura; stanchezza generalizzata; sintomi depressivi.
Diagnosi
La diagnosi della tiroidite di Hashimoto avviene tramite l’analisi del sangue degli ormoni tiroidei, che sono
bassi, e della TSH, che risulta aumentata. Dall’analisi del sangue verranno evidenziati anche gli anticorpi
diretti contro la tiroide, gli anticorpi anti TPO, che se elevati confermeranno la diagnosi. Allo stesso tempo
un’ecografia della tiroide consente di rilevare la presenza del gozzo.
Cura
La cura della tiroidite di Hashimoto consiste nel somministrare, per tanti anni, spesso a vita, degli ormoni
tiroidei, come l’ormone T4, identici a quelli prodotti dalla ghiandola tiroidea, al fine di compensare
l’insufficienza prodotta dalla ghiandola. Questo genere di trattamento non agisce sull’origine della malattia,
che come si è detto è immunitaria, ma consente alla tiroide d funzionare meglio e al paziente di svolgere
una vita normale. La cura dipende anche dal volume del gozzo, quando esso è poco evidente, si opta
anche per un non-trattamento, ma un semplice e costante monitoraggio. Ma quando la malattia di
Hashimoto viene diagnosticata precocemente, prima che la tiroide diventi troppo grande la terapia
farmacologica consente spesso di diminuire e addirittura di stabilizzare il volume tiroideo. Naturalmente la
dose terapeutica rispettata deve essere presa alla lettera.
Monitoraggio
La cura si adatta ad ogni paziente in funzione dei dosaggi sanguigni della TSH, T4 e T3 e dell’ecografia
tiroidea. Il medico adotterà così la posologia adatta alla funzione del volume della tiroide, dell’evoluzione
dei sintomi dei risultati dell’analisi del sangue e dell’ecografia.
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