24 spettacoli ORE 10 domenica 7 novembre 2010 l'Adige MUSICA LEGGERA | La trentina Lorena Longo, grinta e sensualità. A gennaio un disco «impegnato» Una voce nel baratro dell’anima RENZO M. GROSSELLI TRENTO 16 Sebastiano Lo Monaco per Pirandello Auditorium S. Chiara. La Compagnia «Sicilia Teatro» replica lo spettacolo «Non si sa come» di Nicola Fano e Sebastiano Lo Monaco tratta dall’opera omonima di Luigi Pirandello. Con Sebastiano Lo Monaco (nella foto), Barbara Begala, Pierluigi Misasi, Maria Rosa Carli e Giuseppe Cantone. Musica dal vivo di Fabrizio Angelini. novembre. Remo Wolf Museo Diocesano - piazza Duomo. Oggi e domani, ingresso gratuito alla mostra «La mia arte io la chiamo mestiere. Remo Wolf uomo e artista del ‘900». Orario d’apertura: 9.30-12.30 e 14.3018. Inoltre, oggi alle 16 visita guidata gratuita. TIONE 15 Topi e topini In teatro. In scena lo spettacolo «Storie di topi e di topini» di e con Chiara Magri del «Teatro del Vento». TRENTO 15.30 e 17.30 Anch’io a teatro TRENTO 17.30 Pierino e il lupo Teatro di Sopramonte. «Nonna Nunzia» racconta a suo modo «Pierino e il lupo», la famosa favola musicale di Prokofiev.Voce recitante: Mario Cagol. Con allievi e insegnanti dei «Minipolifonici» diretti da Stefano Chicco. VILLA LAGARINA 17.30 Concerto Chiesa arcipretale S. Maria Assunta. Concerto di allievi e insegnanti per il 25° della Scuola Musicale «Jan Novàk». TRENTO 18 Organo mistico Teatro S. Marco. Per la rassegna «Anch’io a teatro con mamma e papà», in scena «Dal pollaio alle stelle», pupazzi, ombre e musica con Barbara Frizzi e Giovanna Palmieri. Con il «Teatro per Caso».Testo e regia di Paola Ruffo. Dai 3 anni. Chiesa del SS. Sacramento. Concerto spirituale con l’esecuzione integrale in tre appuntamenti (oggi, il 14 e 21 novembre) del terzo ciclo di «L’orgue mystique», di Charles Tournemìre. All’organo oggi Tarcisio Battisti. TRENTO PERGINE 16 Archi mongoli Palcoscenico Teatro Cuminetti. Per «Palcoscenico Trentino - Premio Mario Roat», la Compagnia di Lizzana in «Quattro attori in cerca d’autore» di Michele Pandini. TRENTO 16 Nuova stagione VEZZANO 16.30 Pinocchio 17 Migranti Casinò municipale. Inaugurazione di «Vivere altrove», mostra fotografica e multimediale sulle storie dei migranti. Fino al 21 novembre. ARCO 18-20.30 Rock’n’blues Teatro valle dei Laghi. In scena «Allegria Pinocchio», spettacolo teatrale per bambini dai 4 anni. Con il «Teatro Blu». ARCO Al Castello. Serata di fine stagione a Castel Pergine. Alle 18.30 è in programma il concerto con gli «Egschiglen», quintetto d’archi della Mongolia con musiche e danze tradizionali. Seguirà cena (euro 45). Prenotazioni al numero 0461.531158. COREDO Centro Teatro - via degli Olmi 24. Presentazione della nuova Stagione del Centro Teatro con momenti gastronomici e teatrali. 18.30 17 Grande Guerra Sala consigliare. Presentazione di «La Grande Guerra nell’Alto Garda» (voll. 2 e 3) a cura di D. Fava, M. Grazioli, G. Ligasacchi, F. Martinelli (Edizioni «Il Sommolago) e Associazione Storico-Archeologica della Riviera del Garda - Salò (Bs). In Sala Mostre, inaugurazione della mostra «La Grande Guera sull’Altissimo». Fino al 21 Solarium «La Predara» Passo della Predaia. Concerto con Stefano Dallaserra, voce e chitarra; Luca Bortoluzzi, batteria e Paolo Legramandi, basso. ARCO inediti, miei, più uno di un grandissimo autore italiano che io interpreto». Non dice di quale autore, vuole sia una sorpresa per chi vorrà il disco. Noi l’ascoltiamo. E la sua voce va giù, va giù, va giù. Fino all’inferno. Più della voce di Marlene Dietrich. Il titolo? «Quello provvisorio è “... solo andata”». I temi? «Un disco im- CABARET pegnato, dentro il sentiero della canzone d’amore. Ma parla anche di pregiudizi, perfino di adozione». Non si tratta della prima incisione di Lorena. Qualche anno fa, dopo aver sfiorato il Festival di Sanremo, lei incise un disco... ma il produttore prima di metterlo sul mercato scappò con la cassa. Ora, do- po questo periodo in sala d’incisione? «Girerò. La mia vita è il live. Se posso, in teatro. Non registro per la celebrità, penso di avere qualcosa da dire. E il teatro ti mette in unione con lo spettatore, non come sulle piazze». Lorena Longo, una voce inenarrabile e nove canzoni che vanno ascoltate. A Trento l’artista che nel 2005 vinse Valsugana Ridens Cattani tra dossi e paradossi TRENTO - Prosegue con lo spettacolo di Marco Cattani (nella foto), cabarettista, autore comico e sceneggiatore, la rassegna «Punto.Cabaret» organizzata dai Toni Marci al Ventuno.uno di Trento (ore 21, ingresso libero). Marco Cattani, nato e cresciuto in un tranquillo quartiere di periferia a Reggio Emilia, si definisce «un padre, un viaggiatore curioso, un turista “fai da te” e un giocatore di scacchi ma soprattutto uno che ama calcare il palcoscenico per far ridere la gente». Impegnato nella frequenza del laboratori di «Zelig», Cattani ha ottenuto gratificazioni anche in concorsi letterari internazionale di scrittura co- mica. Nel 2005 ha vinto «Valsugana Ridens» a Levico Terme. A Trento, Cattani porterà il nuovo show «Dossi e Paradossi» in cui propone vari personaggi che descrivono la vita quotidiana nei suoi paradossi e nelle sue assurdità. Il comico emiliano, da ex bancario, presenta appunto il prototipo di «bancario» schiavo della filosofia aziendale ed incapace di cambiare vita, tra rapine impossibili e aneddoti surreali. Una seconda maschera della spettacolo è uno strano editore di un giornale di annunci: annunci possibili e impossibili. Si riderà poi con l’«ipocondriaco» e il «single quarantenne». 20.30 Cori Casinò municipale. Concerto del Coro Castel sez. Sat di Arco e presentazione del volume «Quadri a dò passi da ‘l Stif», raccolta di venti composizioni per coro maschile scritte proprio per il Coro Castel. TRENTO Lorena in sala di registrazione alla DC Records Italy a Trento: il titolo provvisorio del disco è «...solo andata» 20.45 Bim Bum Bang! Teatro Spazio14 - via Vannetti 14. Per la Stagione «Live Act - Black Box», in scena lo spettacolo «Bim Bum Bang!», regia di Tage Larsen. CONCEI 21 Trote Teatro di Locca. La Nuova Compagnia di Prosa nello spettacolo «Trote», di Edoardo Erba, con Paolo Triestino, Nicola Pistoia e Anna Maria Ghirar. JAZZ Troppa «carne al fuoco» nel concerto roveretano del quintetto della vocalist partenopea De Vito e quel vuoto da riempire a tutti i costi ROVERETO - Concerto stratificato, ricco di suoni inconsueti e suggestioni, quello proposto da Maria Pia De Vito con «Mind the Gap» al Melotti. Il quintetto della vocalist partenopea ha forti connotazioni elettriche e tende alle sonorità del jazz moderno, alla contaminazione con l’acid jazz e con la dance anni Settanta. Una band futuristica che schiaccia sull’acceleratore del tempo, che porta in spazi di confine, nel «gap», il «vuoto» che costituisce il concept del progetto. Come spiegato da De Vito, è il vuoto da cui l’uomo moderno rifugge, preso dalla fretta. Un vuoto sul quale invece ci si dovrebbe soffermare, anche per una riflessione. Ma questo spazio cantato dalla De Vito è anche il luogo dell’indecisione, delle opzioni aperte, della scelta («Opening doors»), dove tutto è concesso. Anche alzare il volume. L’attitudine «caciarona» del gruppo si fa sentire, con ritmi danzerecci per lassi di tempo generosi. Walter Paoli dietro ai tamburi «carica» il sound di continui accenti e rullate, coadiuvato da un valido Luca Bulgarelli al basso. Ma veniamo al punto centrale: la voce. Questo è un quartetto di musicisti che «sta intorno» alla voce, unico strumento solista. La De Vito merita molte lodi: ha un timbro duttile e potente, ricco di sfumature e colori. Belli i pezzi in cui le elettroniche fungono da strumento: l’utilizzo è sapiente, le registrazioni di «scat» (canto ritmico improvvisato) riproposte con armonizzazioni sono notevoli. Nel momento in cui il gruppo suona tutto insieme a mo’ di jam elettrica anni Settanta, però, si nota un certo «affollamento» (non a caso jam vuol dire anche «ingorgo»): un po’ troppa carne al fuoco. Manca allora la pulizia: la ritmica potrebbe calare a favo- re di poche note del buon chitarrista o del giovane Claudio Filippini al piano. Peraltro come i suoi colleghi anche Filippini cade nell’eccesso nelle parti di assolo. Meglio quando si dà a soluzioni ritmiche scandite e cubaneggianti. Esempio dell’attitudine del gruppo è proprio «Eccesso», pezzo basato su un tema pieno di stacchi cantati «scat». Insomma, il concept parla del «vuoto», ma più per negazione. Più che una riflessione sull’«horror vacui» (la «paura del vuoto»), ci è sembrato il gruppo tendesse a riempirlo il più possibile, il vuoto. N.B. R0083111 TRENTO TRENTO - Il disco uscirà a gennaio. Incisa, una delle più belle voci che si siano potute ascoltare in questi ultimi anni, non solo in Trentino e in Italia. Non solo. La voce è quella di Lorena Longo, trentina. Una voce che va fino al baratro dell’anima. Lorena da una vita fa piano bar, in giro per l’Italia. Da sempre, anche, compone le sue canzoni, assolutamente mai banali e nel corso degli anni varie volte ha sfiorato quello che la massa chiama «successo». Se non l’ha ancora preso è perché in Italia, spesso, si deve avere un mammasantissima per sfondare. La troviamo in sala di registrazione, alla DC Records Italy, a Trento. E ci fa ascoltare subito «Vita mia», parole, musica e arrangiamenti suoi, di Lorena Longo. A basso e chitarra Mauro Borgogno, alle batterie Roberto Brudel, lei al piano anche. Voce profonda, pienissima, che eccita. Appassiona. Che vibra e fa vibrare. Dicono sia sul tipo di quella di Patty Pravo ma lei va più giù, sino a sfondare l’anima, nel ventre del sentimento. Ha grinta Lorena e sensualità. Da tempo le sue composizioni sono qui alla DC Records che è di un matto di Canazei, David Costa, 32 anni che gestisce una struttura da un milione di euro. A Trento. «Quattro anni fa sono rimpatriata - dice Lorena -. Stavo a Ravenna e sono tornata a casa. Avevo con me molto materiale e ho presentato a David sei brani, tra cui “Vita mia”». David, che ne capisce, si entusiasmò. «Ha una voce particolare - dice - riesce a scendere con i bassi dove nessuna cantante italiana arriva e allo stesso tempo arriva in alto quanto Mina. Una cosa così non poteva rimanere in un cassetto. La discografia italiana meritava di poter ascoltare Lorena Longo». Parole importanti che non devono parere esagerate. Ascoltare per credere. Da tre anni, a periodi (Lorena gira sempre l’Italia col suo piano) è in gestazione l’incisione del disco che uscirà, finalmente, a gennaio. «Ora sono anche direttore artistico della DC Record - annota la cantautrice trentina -. Faccio gli arrangiamenti dei dischi che incidiamo, curo la regia delle voci». Come si chiamerà il tuo di disco? «Si tratta di nove brani