“Luci ed Ombre”alla Galleria delle Visioni

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Spettacoli
& Cultura
La Cronaca NQ news
Via Romagnosi, 60 - Piacenza
cent. 0523 307811 - fax 0523 334688
email: [email protected]
GIOVEDÌ
19 FEBBRAIO 2015
l
13
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Gianna Merli presenta a Cronaca la mostra collettiva aperta fino al 15 marzo e proposta dall’associazione culturale di via Calzolai
“Luci ed Ombre” alla Galleria delle Visioni
«Una metafora della vita che, come il percorso di ogni autore, è fatta di momenti luminosi e altri bui»
«P
romuocenza da 5 anni: l'asviamo arsociazione culturale
te figuraGalleria delle Visioni
tiva contemporanea,
nasce a Lodi nel 2008,
non trattiamo quella
siamo rimasti là 2 anconcettuale o astratta
ni, poi essendo tutti i
e abbiamo un gruppo
piacentini abbiamo
di autori con cui ladeciso di trasferirci e
voriamo e nei quali
di aprire in via Calzocrediamo». Ha le idee
lai, nel marzo del
chiare Gianna Merli
2010, in una zona
dell'associazione culmolto artistica della
turale Galleria delle
città, con altri eserciVisioni e lo conferma
zi simili. Siamo un
anche la mostra che Sopra a sinistra l’invito alla mostra, a destra Palle di neve, in cui Nicola Nannini ritrae il fratello Matteo che gioca con la Morte. In piccolo gruppo di voin questi giorni viene basso da sinistra: Estasi e Presenza di Doriano Scazzosi e Crocevia nel bosco di Matteo Nannini
lontari che non vive
ospitata dallo spazio
di questa attività, non
Quali sono gli autori composizione di peonie, Nicola, fratello di Matteo, ha ché Tirelli è soprattutto scul- dobbiamo scegliere per forza
espositivo del gruppo, in via
soggetto a lui molto caro - , invece realizzato un ampio tore, e si tratta dell'unica degli artisti commerciali da
Calzolai a Piacenza. Si tratta esposti?
«Si tratta di una collettiva una figura di donna, un qua- quadro di una nevicata con scultura della mostra».
di Luci ed Ombre, una collettivendere a tutti i costi, perché
Fino a quando si potrà vi- ciascuno di noi si mantiene
va che raccoglie opere di di- di 7 diversi autori: Doriano dro di notevoli dimensioni un personaggio maschile che
versi autori, differenti anche Scazzosi, Matteo Nannini, dal titolo Presenza. Ecco, gioca a palla di neve con la sitare Luci ed Ombre?
grazie a qualcos'altro. Que«Fino al 15 marzo, l'in- sto ci permette di puntare su
nei soggetti ma attraversate Nicola Nannini, Claudio questa donna è dolce attesa e Morte: c'è quindi la luce della
da un tema comune. «Il titolo Magrassi, Mathias Brandes, il suo stato rappresenta la vi- neve e l'ombra della Morte gresso è libero negli orari di artisti di qualità, mantenenche sem- apertura: mercoledì, venerdì do un alto livello di cui siamo
ha naturalmente un riferi- Giuseppe Tirelli e Alberto ta, la luce
bra quasi e sabato dalle 16 alle 19. Tele- orgogliosi; lo facciamo in nomento alle opere esposte, per- Bertoldi. Nomi che lavorano che arriscappare. fonando al 335 8340972 si me della passione per l'arte,
ché da un punto di vista com- con altre gallerie su tutto il va. Ci soDi Giu- possono anche richiedere vi- in particolare per promuoveno
poi
positivo ci sono opere con territorio nazionale e alcuni
seppe Ti- site guidate».
molta luminosità e che, come anche a livello internaziona- raffigure l'arte figurativa che in un
relli
si
Quali sono i progetti che certo periodo aveva perso
può suggerire il nome della le, come Giuseppe Tirelli, razioni di
possono
l'associazione ha in serbo importanza. Comunque non
mostra, giocano molto sull'ef- Nicola Nannini, Mathias animali,
ammira- per il futuro?
spesso
fetto luce-ombra. Ma il bino- Brandes e Alberto Bertoldi,
lavoriamo solo nella galleria
re
un
mio è inteso anche in senso che sta preparando una mo- notturni,
«Realizzeremo un'impor- di via Calzolai, per esempio
paesagmetaforico rispetto alla vita e stra nel Regno Unito. E' un'e- che vivotante mostra personale dedi- l'ultima personale di Giusepgio inne- cata a Claudio Magrassi, arti- pe Tirelli è stata allestita proall'arte. La prima è un susse- sposizione raccolta in un pic- no tra la
vato, che sta di Tortona, prevista in prio nella serra di palazzo
e
guirsi di momenti luminosi e colo spazio, ma la qualità è luce
è il cortile maggio nella
l'ombra;
momenti
Nasalli
molto alta».
dell'artiper
bui, l'arte è
Ghizzoni,
Come
serra di Pasta che lazzo Nasalli
un po' la stesuna ex limonelle loro esempio
guarda
sa cosa, con
naia dalla
opere gli au- di MatGhizzoni e
fuori dal poi
gli autori che
stupenda attori hanno teo Nanaltri
suo stu- eventi nel
nini absublimano
mosfera che
interpretadio e rac- corso
nelle
loro
si è sposata
to il tema biamo
dei
conta co- prossimi
creazioni
benissimo
comune del- una serie
sa vede, mesi».
quanto vorcon le molte
la luce e del- di piccoli
ma anche
lavori
rebbero avere ma non hanno l'ombra?
Quanto è difficile per opere esposte dell'artista e l'iun busto uno spazio espositivo che niziativa ha avuto grande
nella vita di tutti i giorni op«In modi diversi. Di Do- raffigumaschile lei stessa definisce “picco- successo, tanto che proprio lì
pure le emozioni che prova- riano Scazzosi per esempio ranti 6
in bron- lo” andare avanti?
no, molto forti e sia negative, esponiamo, oltre a due natu- animali
torneremo con Magrassi».
zo, percome il dolore, che positive». re morte – una tazzina e una diversi.
Paolo Pizzamiglio
«Noi siamo aperti a Pia-
Al San Matteo il gruppo ha presentato lo spettacolo- documentario “As water reflects the face”
Il progetto degli Osonò Theatre
Una riflessione sui problemi di oggi
Ambientato in una claustrofobica cameretta infantile, As
water reflects the face/ Come
l’acqua rispecchia il volto di
Osonò Theatre – in scena
martedì sera al Teatro San
Matteo – racconta l’isolamento, il disagio e la vulnerabilità delle nuove generazioni
cresciute in una società sempre più chiusa e individualista. Giunta alla sua trecentosessantanovesima replica,
questa performance di “teatro sociale” è stata rappresentata nelle più grandi città del
mondo e ha ricevuto dal Ministero Ungherese delle Risorse Nazionali il più importante premio teatrale per le
compagnie indipendenti: il
Csokonai Vitéz Mihály. Attraverso i propri spettacoli gli
Osonò - un gruppo di giovani
artisti ungheresi residenti in
Romania - propongono una
personale
riflessione
sulla società, dando
voce a realtà discriminate e poco
conosciute.
Utilizzando
un linguaggio originale e innovativo,
la
compagnia
mette a fuoco problematiche
di scottante attualità nella
speranza che queste diventino materiale di discussione
per il pubblico, con l’obiettivo
di promuovere una cittadi-
nanza attiva. Per questo motivo, alla fine di ogni performance è previsto un momento di interazione e confronto
con gli spettatori. «As water
reflects the face è una sorta di
spettacolo-documentario
sulle problematiche che i giovani rumeni, ma non solo, devono affrontare quotidianamente. Le tematiche e le situazioni che mettiamo in scena sono il frutto dell’elaborazione drammaturgica di alcune interviste fatte a un gruppo
di ragazzi durante un campo
estivo» ci spiega a sipario
chiuso il regista Fazakas Misi.
A passo di marcia, nel flow di
un rabbioso rap e con tante al-
Due immagini tratte dallo spettacolo degli Osonò Theatre al San Matteo
tre sorprendenti modalità
espressive, gli attori narrano
storie di reale disperazione e
solitudine dando loro una valenza universale. «Nel portare
lo spettacolo in giro per il
mondo, ci siamo accorti che
la radice di questi problemi
risiede nell’impoverimento
dei rapporti umani e nella
mancanza di fede in un ideale, in Dio o negli altri».
Nonostante la drammaticità
dei contenuti, durante lo
spettacolo non mancano momenti di comica poesia: come
la condivisione con alcuni
spettatori di un milkshake alla
frutta o il commovente gioco
di un bambino con il suo orsacchiotto gigante. Tra i momenti più emozionanti, l’ultimo sguardo che gli interpreti
regalano al pubblico prima di
scendere dal palco e lasciare la
platea in un solenne ed eloquente silenzio.
Cecilia Tirelli
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