20 maggio 2016 – h. 18, sede Balletto di Roma
Conferenza stampa
Balletto di Roma
L’ensemble romano tra tradizione e innovazione, in attesa del debutto di “Giselle”
Nato nel 1960 dal sodalizio artistico tra Franca Bartolomei e Walter Zappolini, il Balletto di
Roma ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, e ha portato in
scena nuove ed originali coreografie firmate da artisti italiani. Negli ultimi 15 anni l’attività
produttiva è cresciuta sia in termini di quantità delle opere allestite nel corso delle stagioni (con 24
prime assolute, e più di 1000 repliche in 280 città diverse), sia nel prestigio delle collaborazioni;
una qualità premiata da oltre 500.000 presenze in termini di pubblico. Un pubblico affezionato al
repertorio della compagnia, presentato ogni anno accanto alle nuove produzioni.
Nell’ottobre 2012 il Balletto di Roma inaugura una nuova sede per la compagnia e la Scuola del
Balletto di Roma diretta da Paola Jorio tornata a formare i giovani talenti nella struttura in cui
consolidò la propria formazione di danzatrice e docente.
Nel 55° anno di attività, il maestro Walter Zappolini lascia la direzione artistica dello storico
gruppo, e il general manager Luciano Carratoni affida la guida artistica del Balletto di Roma a
Roberto Casarotto, che condivide il suo percorso artistico con i coreografi associati Fabrizio
Monteverde, Alessandro Sciarroni e Paolo Mangiola.
Tre le parole chiave del Balletto di Roma in questo percorso: innovazione, repertorio,
internazionalità.
L’apertura internazionale della compagnia si era inaugurata con una residenza coreografica
presso la Royal Opera House per la creazione di We/Part (produzione 2014) a firma del coreografo
Paolo Mangiola (impegnato come danzatore anche in Figure a Sea, co-produzione di Balletto di
Roma con Cullberg Ballet, con la coreografia di Deborah Hay, in scena il 23 agosto 2016 in prima
italiana a Operaestate Festival), e si è confermata quest’anno con la decisione di portare la prima
assoluta di due nuove produzioni al di fuori dei confini nazionali: i titoli Paradox (coreografie di
Paolo Mangiola e Itamar Serussi Sahar) e Home Alone (creazione per il giovane pubblico, di
Alessandro Sciarroni), entrambe produzioni del 2016, hanno fatto il loro debutto sul palcoscenico
del Belgrade Dance Festival, accanto a compagnie come Nederlands Dans Theater 1, La Veronal,
Complexions e molte altre compagnie europee. A corollario del debutto la conferenza all’Istituto
Italiano di Cultura a Belgrado e l’incontro con l’ambasciatore italiano. I due titoli hanno poi
debuttato in prima nazionale al Teatro Verdi di Padova il 16 e 17 aprile, scorso, con successo di
pubblico e critica.
Accanto ai debutti, come da tradizione della compagnia, restano in tournée anche i titoli di
repertorio, creazioni studiate appositamente per i danzatori dell’ensemble, dalla serata dedicata
alle canzoni di Lucio Dalla, Futura, Ballando con Lucio (produzione 2014) nato da un’idea di
Giampiero Solari con le coreografie di Milena Zullo, che firma anche Contemporary Tango
(produzione 2010 da oltre 26.000 spettatori e 74 recite), alle versioni contemporanee di grandi titoli
della tradizione: Lo Schiaccianoci (produzione 2006, che ha raggiunto oltre 150 repliche e oltre
100.000 spettatori) coreografato da Mario Piazza, a Otello e Il Lago dei cigni ovvero il canto
(produzione 2014 da oltre 19.000 spettatori) del coreografo associato Fabrizio Monteverde, che,
dopo la ripresa dell’allestimento originale del Balletto di Roma di Otello (produzione 2009) per il
Teatro San Carlo di Napoli nel 2015, in questi giorni ha debuttato a Palermo per il Teatro Massimo
con la ripresa di Cenerentola e in estate di Bolero, produzioni originali del Balletto di Roma,
entrambe per il Teatro Massimo di Palermo.
Per la stagione 2016/2017 in programma la ripresa di Giulietta e Romeo, prima
produzione “a serata” di Fabrizio Monteverde, creata nel 1989 e poi riproposta nel 2002 con
successo da Balletto di Roma, in cui il coreografo porta la celebre tragedia d’amore
shakespeariana nel secondo dopoguerra, mostrando una Giulietta in bilico tra emancipazione e
ruoli tradizionali, e un Romeo giovane, timido e introverso, travolto dal desiderio di emancipazione
di Giulietta. Una versione, quella di Monteverde, che non solo scava nelle emozioni e nella rabbia
del plot originale scardinandosi dall’ambientazione storica, ma che accende il riflettore anche su
due figure non approfondite nella tradizione della storia: le madri dei due protagonisti, che
diventano personaggi tragici e vero motore della vicenda, tra odi nascosti e istigazioni alla
vendetta. Una produzione che lega la tradizione del balletto a quella letteraria e cinematografica
(con netti riferimenti al neorealismo italiano) alla storia sociale del dopoguerra italiano.
E da un altro titolo della tradizione del balletto riparte anche la spinta innovativa di
Balletto di Roma: prossima al debutto, il 16 luglio 2016 al Festival Civitanova Danza, Giselle, titolo
che la direzione artistica ha deciso di affidare a due coreografi internazionali, Itamar Serussi Sahar
con cui ha già collaborato, e Chris Haring (Leone d’Oro alla Biennale Danza 2007) della
compagnia austriaca Liquid Loft, a ciascuno dei quali è affidato uno dei due atti che compongono
il “balletto perfetto”.
L’attenzione di Balletto di Roma è anche sui talenti della coreografia italiana: da Massimiliano
Volpini, con cui i danzatori hanno già sostenuto una masterclass sul tema de La Sagra della
Primavera, a Francesca Pennini, che ha creato un breve pezzo dal titolo Candeo – I shine a partire
da una personalissima analisi de La Sylphide per i giovani danzatori del corso triennale
professionale di contemporaneo, grazie al Network Anticorpi XL e suo progetto “Prove d’Autore”.
TOURNÉES
Compagnia dal forte legame con la città di Roma, ma itinerante da sempre, con all’attivo
più di mille repliche in 280 città diverse, con la tournée estiva 2016 che vede protagoniste le nuove
produzioni Paradox e Home Alone, rispettivamente a Palazzo Venezia a Roma e al Teatro
Comunale di Bolzano per Bolzano Danza 2016; anche Contemporary Tango sarà a Roma, a
Palazzo Venezia l’8 agosto 2016. Insieme al debutto di Giselle, Balletto di Roma riprende la
stagione 2016/2017 con Futura, ballando con Lucio al Teatro Carcano di Milano a ottobre e al
Teatro Vascello di Roma a novembre, e continua a presentare le nuove produzioni e i classici del
repertorio in moltissime città italiane, tra cui L’Aquila, Trieste, Pescara, Bologna, Reggio Calabria,
Genova, Torino, Como, fino alla grande ripresa di Giulietta e Romeo a Milano, Bologna, Firenze e
a Roma al Teatro Quirino a Maggio 2017.
Grazie alle collaborazioni con coreografi internazionali e al sostegno da parte di istituzioni e
progetti culturali (tra cui il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Commissione Cultura
dell’Unione Europea, l’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma, Fonds Podium Kunsten, il
Forum Austriaco di Cultura) Balletto di Roma porterà le proprie produzioni anche all’estero non
solo per i debutti, portando avanti l’augurio dell’ambasciatore italiano a Belgrado, che auspicò una
presenza sempre maggiore sui palcoscenici europei per portare la cultura di danza italiana
all’attenzione del pubblico europeo. Prima tappa del 2016: Tefer, creazione di Itamar Serussi per
Paradox, il prossimo 8 luglio al Julidans Festival.
FORMAZIONE
Tra gli obiettivi di Balletto di Roma anche la formazione di danzatori in grado di affrontare
sia il repertorio tradizionale sia le nuove produzioni contemporanee, ma anche di portare
l’eccellenza di Balletto di Roma lungo tutto il proprio percorso nella danza che ormai richiede, oltre
alla padronanza tecnica, anche competenze nell’ambito della composizione, dell’improvvisazione,
dei diversi linguaggi. Nasce anche per questo il Corso Triennale Professionale di Contemporaneo,
che sviluppa un approccio che rende i danzatori versatili, capaci di partecipare attivamente al
processo creativo e di interagire con diversi coreografi, misurandosi nei diversi linguaggi della
danza e della performance. Per raggiungere questo traguardo un percorso, per danzatori tra i 18 e
i 25 anni, con un calendario in linea con le migliori accademie europee che prevede lezioni di
improvvisazione, composizione istantanea, partnering work, contact improvisation, movement
research, movement analysis, storia della danza, dance health, repertorio contemporaneo; lezioni
tenute dai coreografi associati e da alcuni docenti della Scuola del Balletto di Roma, ma
soprattutto da ospiti, anche in collaborazione con Romaeuropa Festival e compagnie
internazionali come Akram Khan Company, Wayne McGregor | Random Dance, Royal Opera
House, English National Ballet School e ha ospitato docenti provenienti dai maggiori centri di
formazione europei come Wiener Staatsoper, Opéra de Paris, Accademia Teatro alla Scala di
Milano. Tra gli ospiti internazionali, anche Chisato Ohno, Lauren Potter, Nicola Monaco, Anna
Nowak, Daniela Neugebauer, Francesca Zumbo, Bella Ratchinskaja, Samira Saidi, Frédéric
Olivieri. Tra i collaboratori regolari figurano, oltre ai coreografi Alessandro Sciarroni, Itamar Serussi,
Fabrizio Monteverde, Paolo Mangiola, anche le performer e coroegrafe Giorgia Nardin, Marta
Ciappina, Elena Giannotti, Yasmeen Godder e molti altri.
La formazione non si esaurisce con l’ingresso in compagnia, ma continua dando spazio
anche all’identità di ciascuno dei danzatori. Dal coinvolgimento attivo degli interpreti nella
creazione, come accaduto in Fem di Paolo Mangiola – parte della serata Paradox -, alla
collaborazione con i coreografi anche all’esterno della compagnia (come accade con Itamar
Serussi) fino alla partecipazione in progetti europei che coinvolgono anche Case della Danza. In
particolare, Balletto di Roma ha permesso a uno dei danzatori di partecipare al progetto Dancing
Museums, che riunisce i centri coreografici internazionali CSC, Centro per la Scena
Contemporanea di Bassano del Grappa, La Briqueterie – Centre de développement
chorégraphique du Val de Marne (FR), D.ID Dance Identity (AT), Dansateliers (NL) e Siobhan
Davies Dance (UK), insieme ai musei Arte Sella (IT), Museum Boymans van Beuningen (NL),
Gemäldegalerie Wien (AT), Le Louvre (FR), Mac/Val (FR), Museo Civico e Museo di Palazzo
Sturm di Bassano del Grappa (IT) e The National Gallery (UK).
Ma la formazione interna alla compagnia, la versatilità di partecipazione in progetti speciali
e i corsi di approfondimento della scena contemporanea, non sarebbero possibili senza un solida
preparazione tecnica e interpretativa di base. Una preparazione data dalla Scuola di Balletto di
Roma, diretta da Paola Jorio, che con il suo staff prepara i giovani talenti fin dalla più tenera età
con il corso propedeutico fino al Corso di Avanzamento e di Perfezionamento per danzatori dai 18
ai 27 anni. I corsi continuano anche al di là dell’orario settimanale con i weekend di
approfondimento e le Winter e Summer School, che ogni anno permettono ad allievi da tutta Italia
di conoscere il metodo di insegnamento della scuola, di trascorrere le festività invernali in famiglia
presso località dalla vasta offerta turistica e culturale, di mantenere allenate le proprie capacità e
migliorare la propria preparazione anche durante l’estate e di concorrere per borse di studio o per
l’ammissione alla Scuola per l’anno accademico successivo.
La Scuola incoraggia anche i giovani talenti a misurarsi con nuovi stili, promuovendo
workshop con insegnanti provenienti da accademie europee (come lo stage con gli insegnanti
dall’Ecole Superieure de Danse de Cannes) e audizioni. Durante l’anno la proposta si arricchisce
anche con focus speciali come British Dance, che ogni mese per tre mesi accoglie due
rappresentanti della scena coreografica contemporanea inglese per lezioni in sala prove e talk con
il pubblico, e come Lo Stile Francese nella danza, lezioni di danza e repertorio classico, con gli
insegnanti dell’Opéra de Paris.
I workshop continuano anche in collaborazione con RomaEuropa Festival, con cui Balletto
di Roma ha siglato un accordo triennale che prevede la costruzione di programmi didattici con
alcuni dei più importanti coreografi internazionali presenti in cartellone; i programmi prevedono
sia masterclass sia calendari di visione degli spettacoli da parte degli allievi e della compagnia di
Balletto di Roma, per continuare una formazione a 360 gradi.
PROGETTI SPECIALI
L’attenzione alla formazione e l’apertura a nuovi stili e forme di danza e performance ha
spinto Balletto di Roma anche alla creazione di progetti speciali, che spesso vedono protagonisti
musei o spazi normalmente ritenuti inusuali per la danza.
È stato il caso del Museo MAXXI di Roma, che l’8 dicembre 2015 è stato abitato per tutto il giorno
dagli interpreti di Balletto di Roma e che è stato teatro della serata conclusiva di RomaEuropa
2015 con la creazione Turning di Alessandro Sciarroni.
Ma è con il progetto Balletto di Roma Reveals # che la compagnia collabora direttamente con i
dipartimenti educativi di musei e luoghi di interesse culturale per creare performance ed eventi site
specific che possono articolarsi sia in eventi unici sia in giornate di danza di durata e di visite
guidate alternative. Il primo appuntamento, BdR Reveals 1, si è tenuto il 19 febbraio scorso al
Museo di Punta della Dogana a Venezia, in una serata che ospitava anche performance musicali e
proiezioni di Alva Noto, con un grande successo di pubblico.
Ad agosto saranno invece due produzioni a serata intera e non progetti speciali ad abitare gli spazi
di un museo proprio a Roma: Palazzo Venezia ospiterà l’1 e l’8 agosto prossimi rispettivamente
Paradox (di Itamar Serussi e Paolo Mangiola) e Contemporary Tango (di Milena Zullo), prova della
versatilità dell’ensemble e delle sue produzioni.
La formazione esce dal perimetro delle sale prova in tournée, in occasione di spettacoli ed eventi,
infatti, il Balletto di Roma propone molteplici attività collaterali di formazione: masterclass,
workshop e laboratori condotti dai danzatori della compagnia o dai coreografi ospiti, che illustrano i
fondamenti, i valori e le idee su cui si basano le creazioni.
IL PUBBLICO
Insieme alla nuova direzione e ai nuovi stili di danza, anche la comunicazione e il rapporto
con il pubblico si fanno nuovi: rendendo possibile assistere alle prove di allestimento delle
rappresentazioni in alcune date della tournée, partecipando a incontri con il pubblico, e aprendo
le porte ad approfondimenti tenuti da giornalisti e storici della danza. Prossimo obiettivo sarà
quello di coinvolgere anche studenti delle università italiane e la comunità locale romana, creando
una community reale cui presentare l’intero processo creativo.
Sotto il profilo internet e social, Balletto di Roma ha aperto un nuovo sito con uno spazio
blog in continua evoluzione, studiato nei contenuti per pubblici specifici, dai giovanissimi allievi
agli operatori del settore danza, al pubblico di appassionati, tutti invitati con interviste e racconti dei
protagonisti nel dietro le quinte di una nuova produzione.
In occasione del debutto di Giselle, la compagnia ha riaperto altri canali social: oltre ai canali
Facebook Balletto di Roma e Scuola Balletto di Roma, e Instagram (ballettodiroma), aperti anche
Twitter (@_ballettodiroma) che sarà protagonista di live esclusivi dai debutti e di scatti “rubati”
prima di entrare in scena, e Google+ per gli utenti che lo preferiscono. I canali social sono
monitorabili anche sul sito internet della compagnia, con un’agile schermata che li riunisce come
in un album di ricordi.
Il vero album di ricordi, l’archivio ricchissimo, di Balletto di Roma sarà presto online con un
progetto studiato ad hoc, per mettere a disposizione del pubblico la storia della compagnia, solida
base del nuovo percorso coreografico.