Spettacoli 63 BRESCIAOGGI Sabato 13 Dicembre 2008 LUTTO. NOTISSIMANEGLI ANNI CINQUANTA, SIMBOLODELL’EROTISMO-FETISH,ÈMORTAL’ALTRA NOTTEA 85 ANNI LOVERE. LA SETTIMASTAGIONETEATRALE BettiePage, la pin-up chel’America sognava Teo Teocoli eband dalmiticoDerby aFelice Caccamo Diva dell’immaginario, è stata tra le modelle più ammirate Le sue fotografie sono state stampate in milioni di copie La corta frangetta nera e i lunghi capelli corvini ad incorniciare il sorriso simpatico e intrigante della donna dalla pelle di luna e dalle labbra carminio che è stata la prima pin up della storia, simbolo dell’erotismo fetish senza mai sfiorare la volgarità. Era Bettie Page, all’anagrafe Betty Mae Page, nata a Nashville il 22 aprile del 1923 e scomparsa questa notte in un ospedale di Los Angeles ma per sempre consegnata a quell’immaginario collettivo che ne ha fatto una delle modelle più imitate. Fino alla recente popolarità di chi chiaramente a lei s’ispira come Dita Von Tees, Bernie Dexter o Nina Elisabeth Page che ne riprendono i contrasti cromatici e le pose maliziose. La sua carriera è durata solo pochi anni trovando l’apice nel 1955 quando vinse il titolo di Miss Pin Up Girl of the World, entrò nelle pagine centrali di Play boy, venne definita «la ragazza dal corpo perfetto» e le sue foto erano stampate ovunque, dalle copertine dei dischi alle carte da gioco. Se- condo la leggenda tutto iniziò nel 1950, quando durante una passeggiata a Connie Island incontrò un ufficiale di polizia con l’hobby delle foto che la immortalò per primo. A consacrarla definitivamente fu Irving Klaw nel suo Movie Star news, catalogo in cui appare per la prima volta in abiti di plastica e pelle nera lucida, stivaloni a tacchi vertiginosi, fruste e calze autoreggenti, tutto rigorosamente nero. Una serie di foto che veniva venduta per posta in forma di cartolina: fu così che diventò la prima famosa modella bondage o sadomaso. Seguì nel 1954 un servizio tutto realizzato nell’ex parco naturale africano di Boca Raton, dove compariva in succinti costumi leopardati realizzati da lei stessa che si dilettava di cucito ed includono anche una foto nuda con una coppia di ghepardi. Nel 1943 sposò il primo dei suoi tre mariti, Billy Neal che abbandono solo quattro anni dopo, a cui seguì nel 1958 Armand Walterson da cui divor- BettiePage alcunimesifa ziò nel 1963 e la stessa sorte toccò in seguito a Harry Lear. Il suo mito fu alimentato dal fatto che nel 1958 abbandonò bruscamente e misteriosamente l’attività di modella, dopo che tra l’altro era stata bloccata la vendita delle sue foto bondage per decisione della sottocommissione sulla delinquenza giovanile al senato dove fu anche ascoltata in audizione. È dai primi anni Ottanta che l’interesse nei suoi confronti ha trovato nuova linfa, portando ad una serie crescente di pubblicazioni e fumetti a lei ispirati, al punto che nel 1987 nacque addirittura una fanzine a lei dedicata che per sette anni ha raccolto un grande successo mondiale. Nel 1990 la Dark House Comics ha pubblicato un fumetto ispirato alla sua vita, conclusa in un appartamento a schiera di Los Angeles. f Unadelle foto piùdiffuse di Bettie Page TEATRO GRANDE. IL NOTOCABARETTISTAAFFIANCATO DALL’ENSEMBLEITALIANO DIFIATI SALÒ.ILCONCERTO Uncrescendo rossiniano conl’ironiadi Cevoli LaBanda deiMaestri suona le«Stelle» Diverte la lezione semiseria sul grande compositore Luigi Fertonani Che una lezione di storia della musica potesse far ridere un’intera platea di teatro fino alle lacrime era un’esperienza che ancora ci mancava. Ma quando a condurre la «lezione» è un comico come Paolo Cevoli, il famoso assessore Palmiro Cangini di Zelig, beh, allora tutto si spiega. Così l’altra sera al teatro Grande («...un bel capannone - ha detto Cevoli speriamo che non lo buttino giù con la metropolitana...») si è raccontata la vita di Gioacchino Rossini in un divertissement fatto non solo di parole ma anche di musiche. Ad interpretarle è stato l’Ensemble Italiano di Fiati, un bravissimo decimino cui si è aggiunto il contrabbasso di Giovanni Valgimigli per punteggiare, con le trascrizioni di alcuni dei più famosi brani del Pesarese, questa singolare biografia. CHE È INIZIATA chiamando in scena a gran voce gli strumentisti sulle note di... «Romagna mia», tanto per cominciare. Poi una vera e proprio serie di fuochi d’artificio di Paolo Cevoli che ha dato una versione perlomeno singolare della figura di Rossini, rispettando, come si dice, i capisaldi, le date e le tappe più importanti della vita del Pesarese. E offrendo, tra l’altro, un coloritissimo affresco di cos’era la vita musicale dell’epoca e quella del melodramma in particolare, con le gelosie fra gli artisti, il problema di guadagnarsi da vivere in una società che non conosceva ancora i diritti d’autore. Ma non si è taciuta anche la spocchia dei nobili e degli arricchiti confrontata con la passione del popolino per il quale l’opera, con le sue belle arie, era una vera e propria consolazione in un mondo difficile. Paolo Cevoli ha fatto molto di più: ha infatti attualizzato una buona parte delle immagini proposte, non tralasciando la politica in un’esilarante galleria che comprendeva Romano Prodi, Piero Fassino e Fausto Bertinotti ma anche Silvio Berlusconi, il salvataggio di Alitalia, la Napoli della spazzatura, le prostitute di strada («...a casa mia c’è tanto posto, se volete le posso tenere io...») con un pubblico in perenne crisi di risate ad ascoltare questo vero e proprio fuoco d’artificio. Da non trascurare anche la musica proposta, da «Largo al factotum» e la Cavatina di Rosina del primo atto del Barbiere da cui è tratto quel verso «Ma se mi toccano...» che dà il titolo allo spettacolo, alle Ouverture dall’«Italiana in Algeri», dalla «Gazza ladra» e dal «Guglielmo Tell» (pronunciato da Cevoli come «Gugliel Motel») che hanno fatto ripercorrere al pubblico in sala alcune delle pagine più famose di questo straordinario musicista pe- PaoloCevoliin «Ma semitoccano...» sarese. SALVO alla fine proporre egli stesso - vale a dire Paolo Cevoli - un «inedito manoscritto» di Rossini, che era poi una versione di «A hard days night» di John Lennon e Paul McCartney, e ancora la trama di un’opera inventata da Cevoli stesso dove i due protagonisti continuano a morire («...solo nell’opera si muore cantando...») e a resuscitare. Insomma, un vero e proprio crescendo rossiniano di battute esilaranti, con un teatro alle- gro come raramente ci è capitato di vedere. Ridere dunque, senza dimenticare che la serata di beneficenza era destinata da Fin-Beton, dal Lions Club Montorfano Franciacorta e dal Comune di Brescia a iniziative come quelle delle associazioni Trampolino e Raggio di Sole, due strutture che si occupano di disagi gravissimi fisici e mentali di tanti bambini e adolescenti, cercando di alleviare sofferenze. Perché no? si può far beneficenza anche ridendo. f Concerto della Banda dei Maestri, in programma stasera alle 21 nella Sala dei Provveditori del Comune di Salò, nell’ambito dell’inaugurazione de «La dodicesima notte», rassegna organizzata dall’Associazione Chorus in collaborazione con la Regione Lombardia e la Provincia di Brescia. «La dodicesima notte» si aprirà con il concerto «Coi raggi d’intorno la notte spuntò», eseguito appunto dalla Banda dei Maestri, una formazione che raccoglie i maestri delle bande della provincia di Berscia, protagonisti delle edizioni 2007 e 2008 della Rassegna bandistica bresciana. Il gruppo, ribattezzato per l’occasione Note Stelari (gli stelari erano i maestri che, all’inizio del secolo, insegnavano ai bambini i canti della Stella), eseguirà le Stelle arrangiate da Claudio Mandonico. Il concerto sarà preceduto dal Canto della Stella da parte del gruppo di Costa di Gargnano, che partirà alle ore 20.30 dal lungolago di Salò fino ad arrivare al portico del Comune. «La dodicesima notte» ha in serbo altri appuntamenti: sabato 10 gennaio nella chiesa parrocchiale di San Martino a Treviso Bersciano i gruppi di Cantori Valsabbini ed i gruppi ospiti provenienti dalla Svizzera saranno protagonisti di «O felice o cara notte»; domenica 11 gennaio nella parrocchiale di Vobarno si terrà una rappresentazione per cantastorie dal titolo «Gelindo sulla rotta dei Magi». Infine, sabato 17 nella parrocchiale di Idro, «I cuori si spalancano a suoni d’amor». f Lo spettacolo oggi e domani E a gennaio arriva il balletto Certi nomi, da queste parti, non si sono mai visti. Roba da far invidia al Funny Film Festival dei tempi d’oro. Ma a Boario Terme si trattava di cinque giorni. A Lovere, sei mesi. Stagione teatrale 2008-2009, 7a edizione. Dopo Giorgio Albertazzi, Michele Placido, Moni Ovadia, Luca Barbareschi, Giulio Bosetti, Johnny Dorelli e altri ancora che negli anni passati hanno calcato la scena loverese, prosegue con successo la programmazione del cartellone del teatro Crystal, che oggi alle 20.45 e domani alle 14 ospiterà «Dal Derby al Nuovo», il nuovo e divertente spettacolo di Teo Teocoli, accompagnato dalla sua band di Rhytm& Blues. Una rassegna di gag e imitazioni, che prenderanno il via dagli anni degli esordi al Derby meneghino di via Monte Rosa. Uno spettacolo all’insegna della comicità, incentrato sulla carriera artistica del mattatore milanese, in un percorso rievocativo di sketch e personaggi, dalla vecchia Milano di periferia a Massimo Moratti e Felice Caccamo. Lovere punta quindi sulla risata, ma la stagione di prosa gioca anche questa volta sulla varietà. Dopo la vis comica di Teocoli, sarà la volta della danza classica, con «Il lago dei cigni» di Alexander Vorotnikov, interpretato dal Balletto di Mosca «La Classique», sabato 24 e domenica 25 gennaio. Farà seguito il «Don Chisciotte» di Bolek Polivka, con Valerio Buongiorno, Carlo Rossi e Piero Lenardon, sabato 21 e domenica 22 febbraio. In scena anche la commedia brillante con Vincenzo Salemme, che sabato 7 e domenica 8 marzo porterà al Crystal lo spettacolo «Bello di papà». Chiuderà la stagione di prosa un classico della drammaturgia shakespeariana, «Otello», rivisto e riadattato da Andrea Giordana. Un bel colpo, per Lovere. La tenacia dei quaranta volontari al lavoro ormai da mesi è stata ripagata. Grazie ad un mix di professionalità e competenze messe a servizio, gratuitamente, del beneficio della comunità. E così, dietro ad una lista di nomi di prim’ordine del teatro e del cabaret nazionali, c’è un direttore artistico come Gigi Barcella, pubblicitario loverese, che si occupa con determinazione di procacciare ingaggi. Dietro le quinte del teatro di Lovere non ci sono solo gli attori in attesa della prossima scena, ma anche tutti quei volontari - e sono ingegneri, commercialisti, pensionati, gente comune - che credono nelle potenzialità di una sala parrocchiale di paese. f E.F. brevidispettacoli STASERA IN TV BEPPE DONADIO OSPITE A «LUCI DELLA CITTÀ» Beppe Donadio è l’ospite della puntata di «Luci della città», format di Brescia Punto tv condotto da Sara Centenari, in onda oggi alle ore 13. Il cantautore bresciano presenterà il suo nuovo album «Houdini» ed interpreterà dal vivo un estratto. CAPRIOLO IL CUORE DI GHIACCIO CON I SOLISTI DEL MAGICO BAULE Lo spettacolo «Cuore di ghiaccio» con gli attori, i solisti ed il coro del Magico Baule e la regia di Marcello Merlini, è in programma alle ore 21 nella Sala della Cassa Rurale di Capriolo. Al pianoforte, organo e tastiere Mauro Capoferri e Alberto Braghini. GIUSEPPE FIORELLO VINCE GLI RCD AWARDS ASSIEME AL REGISTA PETER BOGDANOVICH L’attore Giuseppe Fiorello e il regista Peter Bogdanovich hanno ritirato a Roma gli Rcd Awards, premi assegnati dalla Fondazione Ente dello spettacolo e Rivista del cinematografo. Fiorello girerà un film tivù in cui è un giornalista al tempo di Giolitti. A SARNICO IL CORO EFFATÀ IN PIAZZA LA CORALE IN CHIESA Nell’ambito delle iniziative programmate dal Comune, oggi alle 16 a Sarnico, in piazza Besenzoni, è in programma un «Concerto di Natale» con il Coro Effatà. Alle 21 in parrocchia concerto con la corale San Pietro di Tagliuno. CHIESANUOVA CANTO DI NATALE UN MUSICAL DI «QUARTIERE» «Canto di Natale», il musical ispirato al romanzo di Charles Dickens, è in programma alle 20.30 al teatro parrocchiale di via Fura 119, a Chiesanuova. Protagonisti bambini e ragazzi del quartiere diretta da Eugenia Milanesi.