Ragazzi 2014/2015 scuola primaria teatro ragazzi scuola primaria 2014 - 2015 Carissimi insegnanti, in questo libretto troverete le proposte per la Stagione 2014-2015 di Teatro per le Scuole. Abbiamo selezionato per voi tra le nuove produzioni ed i tanti “classici” una serie di spettacoli rappresentativi dei diversi generi teatrali (teatro d’attore, di figura, d’ombra, di oggetti, di narrazione, civile, musicale e coreutico). Abbiamo accresciuto l’offerta di spettacoli a pubblico limitato, affinché la vicinanza fisica dei bambini alla scena e agli attori si traduca in una partecipazione più piena. Abbiamo infine confermato e potenziato le proposte di teatro musicale e di danza, forti del consenso della scorsa stagione proponendo in modo ludico e originale temi rilevanti quali il riciclaggio dei rifiuti piuttosto che i temi di Expo 2015. Grande rilevanza ha nella programmazione di quest’anno la fiaba: il repertorio classico viene riletto, declinando i temi della tradizione rispetto al pubblico dei bambini d’oggi. Nella settimana precedente il Natale proporremo in sequenza La piccola fiammiferaia e Un Canto di Natale della compagnia Ca’ Luogo d’Arte: temi apparentemente difficili quali povertà, amore, infanzia negata e morte diverranno, nell’ambientazione speciale dei due spettacoli, momenti di rapimento e di stupore che non lasceranno insensibili neppure gli adulti, anzi! Una vera e propria iniziazione sarà quella a cui si sottoporranno i bimbi chiamati sul palco ed i loro compagni - novelli Pollicini - ne L’orco sconfitto del Teatro delle Briciole, liberamente ispirato al Pollicino di Perrault. Ancora Pollicino è protagonista dell’omonimo spettacolo del Teatro dell’Orsa, incentrato sui temi della privazione e del diventare grandi, del coraggio e della paura. Un altro celebre titolo di Perrault, Gatto con gli stivali della Compagnia La Piccionaia per affrontare il tema della crescita e del diventare se stessi. A Biancaneve dei Fratelli Grimm si ispira Bianca Corre, dove l’eterna storia dell’innocenza tradita e dell’invidia che finisce per distruggere se stessa rivive in un’interpretazione insieme antica e innovativa. Una fiaba africana è infine la fonte di Sogno di tartaruga, un vero evergreen, una storia di animali a ritmo di musica eseguita dal vivo su ritmi e strumenti di quei luoghi lontani. Non una fiaba, ma un classico della letteratura d’avventura, Le avventure di Robinson Crusoe di Daniel Defoe, sarà proposto dal Teatro Pirata: una musica coinvolgente e due attori-narratori-animatori, che con le loro abili mani daranno vita alle due marionette protagoniste in scena di Robinson e Venerdì. Ai bimbi delle classi prime sono dedicati alcuni titoli dove la parola lascia frequentemente spazio a disegni e musica dal vivo (Storie e rime disegnate) o dove i sentimenti, le paure, le tante modalità di esprimerli ed esorcizzarli sono il filo conduttore dello spettacolo. È questo il caso di La mucca e l’uccellino, incentrato sul tema dell’amore tra genitori e figli o Il cielo degli orsi, che ritorna sul tema della famiglia e della paternità aggiungendovi il senso di smarrimento per la perdita di una persona cara. Un tributo al teatro di figura è Storie appese a un filo, storia di una corda che per fretta o distrazione si ingarbuglia, come succede spesso a tanti di noi…. Uno spettacolo davvero speciale sarà Sotto la neve, una sequenza di microavventure comiche che si concluderà con una grande battaglia a palle di neve tra pubblico e attori! Non è mai troppo presto per affrontare temi che impattano sul sociale: temi attuali e propri del teatro civile. Un maialino tutto nero è un racconto divertente nato lavorando in stretta collaborazione con i bambini di prima elementare su un tema importante quale il “bullismo infantile”. Con ironia e leggerezza vengono trattate tematiche importanti come la sindrome di Asperger, l’abbandono e di nuovo il bullismo in John Tammet fa sentire le persone molto così:)-?. Un omaggio teatrale alla scuola come luogo di formazione ma anche di riscatto e speranza è quello che tributa Giorgio Scaramuzzino in (Non) voglio andare a scuola. Ancora temi importanti quali la mafia e l’omertà in Per questo! e il dovere di non dimenticare l’Olocausto in Vivere ancora. Lo scorso anno Carnevale degli animali ha riscosso un meritatissimo successo. Quest’anno l’Associazione Progetto danza propone un nuovo progetto di danza incentrato sul tema dell’amicizia a partire di nuovo da una fiaba, La regina delle nevi di H.C. Andersen. Lo spettacolo sarà preceduto da un laboratorio a scuola. Confermato l’appuntamento con la danza classica della Compagnia Cosi Stefanescu, che quest’anno proporrà un tributo all’Europa della danza. Grandi novità sul versante musica: per i più giovani il concerto-divertimento di Tetraktis Percussioni, dove a suonare la musica dei giganti del ‘900 saranno l’organico, la carta, il vetro, l’alluminio, la plastica e l’indifferenziato! Un grande tema, lo smaltimento dei rifiuti, ma non è l’unico: con Opera Domani, percorso di avvicinamento all’opera lirica, tratteremo quest’anno i temi di Expo 2015, Nutrire il pianeta, energia per la vita. In Milo, Maya e il giro del mondo ogni quartiere della città rappresenterà un continente nel quale i due ragazzi protagonisti troveranno un ristorante dove assaggiare piatti tipici, ma soprattutto potranno entrare in contatto con una nuova cultura. Ancora una novità per i più grandi: Tu chiamale se vuoi emozioni è un concerto con un’orchestra di 33 elementi alla scoperta dei segreti della musica. Paura, allegria, amore, tristezza... anche la musica classica riuscirà ad emozionarci e a farci piangere di malinconia o di gioia? Novità nella novità, causa chiusura del Teatro Ariosto per lavori nel primo semestre 2015, Milo e Maya e Tu chiamale se vuoi emozioni si svolgeranno al Teatro Valli. come prenotare l’accesso a teatro Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico della Fondazione I Teatri a partire dal 21 ottobre 2014. Dal 21 al 25 ottobre 2014 saranno accettate esclusivamente le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste. Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo scaricabile dal sito de I Teatri alla pagina Scuole-Università. Dal 27 ottobre 2014 sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00. Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 21 ottobre. La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra conferma controfirmata dai docenti. Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi. In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni. Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (in carrozzina, ma anche portatori di altre disabilità) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili. Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e alle 10.30: vi invitiamo a segnalare da subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario. Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita. Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica, ad eccezione di Tu chiamale se vuoi emozioni che inizierà alle 10,15. In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30, ad eccezione di Milo e Maya e il giro del mondo la cui seconda recita inizierà alle 11,00. E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio puntuale delle rappresentazioni. La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione. L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini/ragazzi. In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena. Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo. trasporti TIL offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Per le scuole del Comune di Reggio Emilia il costo è di € 3 fino a 26 bambini trasportati e di € 2,5 da 27 bambini in su: se indicherete nella scheda di prenotazione la necessità del trasporto sarà nostra cura organizzarlo. Per gli altri comuni della Provincia di Reggio il prezzo dipende dalla distanza e dal numero di persone trasportate: le scuole dovranno contattare direttamente TIL tramite il sig. Luca Caramello al numero telefonico 0522.927631 per richiedere il servizio. i costi I biglietti hanno un costo unico di euro € 5. Fanno eccezione gli spettacoli Milo e Maya e il giro del mondo (€ 8 comprensivi di libretto per ciascuno studente) e La regina delle nevi (€ 6 comprensivi di incontro a scuola). Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti dell’effettiva necessità di custodia dei bambini. Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa dello spettacolo. Vi invitiamo pertanto a recarvi in biglietteria appena arrivati per l’emissione dei biglietti e a preparare l’importo esatto, in modo che il conteggio sia rapido, evitando monete da 1 euro o sottomultipli. Non saranno più accettati pagamenti effettuati in moneta. l’informazione Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche; potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuole Università. Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di prenotazione. Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line. Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.00, ai numeri 0522 458950 e/o 458990 per qualsiasi richiesta o chiarimento. Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e partecipazione. Vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] e iscrivervi alla nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della scuola ed ai giovani. Lunedì 17 novembre 2014 ore 9.00 e 10.30 Teatro Ariosto La Piccionaia – I Carrara Il gatto con gli stivali da Charles Perrault drammaturgia Carlo Presotto, Titino Carrara scenografia Mauro Zocchetta con Evarossella Biolo, Matteo Cremon, Beatrice Niero/Francesca Botti regia Carlo Presotto assistente alla regia Marco Artusi età: 5-10 anni tecnica: teatro d’attore durata: 60 minuti biglietto: € 5 I e II ciclo Uno spettacolo di teatro d’attore e di atmosfere, in cui comicità e poesia giocano a nascondino tra loro. C’era una volta un mugnaio così povero che riusciva appena a dar da mangiare ai suoi tre figli. Un brutto giorno però il mugnaio morì, e lasciò per eredità ai figli solo il mulino, un asino e un gatto… Uno dei grandi classici della tradizione è ambientato in un vecchio mulino, sulle note di “Maramao perché sei morto” del Trio Lescano. Rita, Marco e Sara, stralunati narratori, si disputano i personaggi, scoprendo che gli oggetti più semplici possono trasformarsi in tutto ciò che serve loro. Un grande lenzuolo, delle scarpe da calcio, dei sacchi di farina e poco altro sono tutto ciò che serve oltre alla capacità di stupirsi insieme agli spettatori. Prosegue il percorso di rilettura del repertorio classico per ragazzi della Compagnia La Piccionaia attraverso il confronto con una nuova generazione di attori che oggi costituiscono il nucleo artistico della compagnia. Il tema della tradizione viene sviluppato distillando la drammaturgia ed il lavoro d’attore nel confronto con il pubblico dei ragazzi di oggi. Mutano i tempi, l’uso della parola rispetto al testo, resta immutata la forza di una fiaba che affronta il tema del difficile mestiere di crescere, di mutare pelle, di diventare se stessi. Se sappiamo ascoltare, anche un gatto buono solo per farne pelliccia può rappresentare la guida per superare con successo le prove e gli ostacoli che ci sembrano insormontabili. La Piccionaia-I Carrara in più di 30 anni di attività ha vissuto varie trasformazioni, rimanendo fedele alla pratica di un teatro che muta insieme ai suoi spettatori. Una sempre maggiore importanza ha rivestito negli anni la scelta di una dedica particolare, quella rivolta alle giovani generazioni. Nella filosofia della compagnia il teatro è luogo di crescita culturale e civile in cui si praticano concretamente condivisione, confronto, pratica, riflessione ed emozione. Uno spazio fisico e mentale in cui lo spettatore diventa protagonista, l’attore si mette in ascolto del proprio pubblico e a lui restituisce visioni, racconti, utopie. Mercoledì 19, giovedì 20 novembre 2014 ore 9.00 e 10.30 venerdì 21 novembre 2014 ore 10.00 Teatro Cavallerizza I ciclo Teatro delle Briciole L’orco sconfitto ovvero il sapere del più piccolo liberamente ispirato a Pollicino di C. Perrault testo di Letizia Quintavalla e Valentin Rossier con Teodoro Bonci Del Bene regia e scene Letizia Quintavalla musica Alessandro Nidi ideazione luci José Espina ideazione suono Serge Amacker costumi Patrizia Caggiati età: 4-6 anni tecnica: teatro d’attore durata: 50 minuti biglietto: € 5 Uno spettacolo per soli 100 bambini, coinvolgente, emozionante e sempre diverso. Nello spettacolo L’orco sconfitto ovvero il sapere del più piccolo, riallestimento di “Papà perduto” del 2001, ci sono in scena: un bosco, un cuscino, un attore e tre bambini scelti tra il pubblico. Liberamente ispirato alla favola Pollicino di C. Perrault, è la storia di un padre così povero e disperato, così disperato da perdere la testa tanto da abbandonare i suoi bambini nella foresta. Ai bambini in scena viene chiesto di essere coraggiosi, di entrare nel gioco teatrale senza sapere nulla di ciò che succederà. Per pochi minuti o per un’ora riceveranno suggestioni e informazioni pensate e scelte per far lavorare il loro intuito. Si chiederà loro di stare bene o a volte male, insieme all’attore sulla scena e alla fine usciranno, come in un rito di iniziazione, più grandi, diversi, proprio perché avranno superato un momento “altro” rispetto al quotidiano, un momento difficile e unico. La nostra epoca è ormai povera di riti di iniziazione, defraudata delle poche occasioni che restano ai bambini per crescere insieme al proprio clan. Il teatro ha per sua natura questa eredità, questa arcaicità. La storia di L’orco sconfitto è centrata sulla figura maschile e le sue declinazioni: infantile, paterna, protettiva, pericolosa, che, tradotte in personaggi, sono appunto Pollicino, il Padre, l’Orchessa e l’Orco. La convenzione teatrale per passare da un personaggio all’altro è rappresentata dalla velocità e dalla semplicità. I personaggi sono citati e i loro archetipi sono evocati più che interpretati. Il risultato è una compresenza, o meglio, una sovrapposizione di volti, ruoli e soprattutto di pulsioni opposte, di funzioni diverse. Capita a tutti di sentirsi a volte “altro” da se stesso: più buono o più cattivo, per esempio. Piuttosto che cercare di liberarci dalle nostre pulsioni opposte, è preferibile riconoscere che esse abitano ogni essere umano. Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della critica attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai giovani e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei. Giovedì 20 novembre 2014 ore 10.00 Teatro Ariosto Venerdì 28 novembre 2014 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza Teatro delle Briciole Pandemonium Teatro John Tammet fa sentire le persone molto così:)-? La mucca e l’uccellino “Dedicato e Wesen, la bimba che sostengo a distanza” Lisa Ferrari uno spettacolo di Davide Giordano scritto, diretto e interpretato da Davide Giordano e Federico Brugnone a cura di Daniele Muratore età: 9–14 anni tecnica: teatro d’attore durata: 60 minuti biglietto: € 5 I ciclo II ciclo Spettacolo vincitore del Premio Scenario infanzia 2012 Lo spettacolo colpisce per la profondità dei temi affrontati, la bravura degli attori e la capacità di coinvolgere il pubblico. L’ironia e la leggerezza con cui vengono trattate tematiche importanti come la sindrome di Asperger, l’abbandono e il bullismo rendono il lavoro fruibile da tutti. C’è chi mente e c’è chi non mente. Poi c’è chi non può mentire. Per John Tammet la colpa più grave è dire che è successo qualcosa quando invece è successo qualcos’altro: “… perché soltanto una cosa può accadere in un determinato momento e in un determinato luogo…”. John è affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo ad alto funzionamento. Immaginate un mondo chiaro come una tavola matematica, schematico, regolare, da decifrare senza fraintendimenti, senza doppi sensi. John Tammet può memorizzare lunghissime sequenze numeriche ma non è in grado di distinguere la destra dalla sinistra. Può fare calcoli complicatissimi in una frazione di secondo, ma non riesce a decifrare l’espressione facciale delle persone. La sua vita è scandita da appuntamenti regolari che deve necessariamente rispettare. Il suo è un mondo interiore incapace di relazionarsi con quello esterno; un mondo ricco di particolari eppure semplice. Un giorno scopre una verità che cambia la sua vita. Quel giorno sarà costretto ad affrontare i suoi limiti e le sue paure. Nella motivazione della Giuria del premio Scenario Infanzia si legge “Un personaggio caratterizzato da una patologia, la sindrome di Asperger, si rivela portatore di risorse di autenticità, profondità, spunti di riflessione sulla condizione umana. L’interazione con il pubblico arricchisce l’esperienza teatrale di vivacità, invenzione e interessanti spunti di consapevolezza.” Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della critica attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai giovani e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei. testo e regia Lisa Ferrari e Tiziano Manzini con Lisa Ferrari e Giulia Manzini scene e oggetti Graziano Venturuzzo e Carlo Villa età: 3-6 anni tecnica: teatro d’attore e oggetti durata: 55 minuti biglietto: € 5 C’era una volta una mucca senza vitellino. C’era una volta un uccellino caduto dal nido. Quando si incontrano la mucca trova un figlio, l’uccellino trova una mamma. Non importa se sono di due razze diverse. Però l’uccellino non sa di essere un uccellino, crede di essere una mucca e non vuole volare. La mucca, invece, sa che suo figlio è un uccellino e non una mucca e vuole insegnargli a volare. Ci riuscirà? Con un linguaggio prevalentemente non verbale, con una serie di gag buffe e tenere, lo spettacolo racconta il rapporto d’amore fra genitori e figli, al di là del legame biologico. Racconta come questo amore non possa prescindere dall’impegno educativo del genitore, che deve aiutare il figlio a trovare la sua strada. Parole semplici, parole primarie, parole che tutti i bambini capiscono, parole che creano il legame d’amore ma anche conflitti e litigi, che vengono mostrati nei loro risvolti comici e agiti in una cornice costantemente ludica. Pandemonium Teatro è una compagnia teatrale con sede a Bergamo ed operante su tutto il territorio nazionale. I suoi spettacoli sono stati visti nei principali festival e programmati dai più importanti centri di produzione teatrale italiani. Il lavoro, in questi anni, è stato caratterizzato dalla ricerca di una nuova drammaturgia e da una crescente attenzione per la narrazione teatrale come spazio e luogo dove favorire una nuova funzione di attore-creatore. Potremmo definire questo un “teatro di confine”, dove il confine è la linea di contatto tra diversi territori, uno spazio dove si parlano più lingue. Venerdì 12 dicembre 2014 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza Martedì 9 dicembre 2014 ore 9.00 e 10.30 Teatro Ariosto Teatro Gioco Vita I ciclo Il cielo degli orsi dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch con Deniz Azhar Azari, Andrea Coppone regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni e Federica Ferrari (tratte dai disegni di Wolf Erlbruch) coreografie Valerio Longo musiche Alessandro Nidi costumi Tania Fedeli luci Anna Adorno realizzazione scene Sergio Bernasani Nuova produzione età: 3-7 anni tecnica: teatro d’ombre, d’attore e danza durata: 50 minuti biglietto: € 5 Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo, e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà. Così, con tutto il coraggio di cui è capace, si mette a gridare in direzione del bosco: “Qualcuno sa dirmi come si fa ad avere un cucciolo?” Dopo un lungo cercare sembra che la soluzione stia in cielo… La seconda ci racconta invece di un orsetto, che è molto triste per la morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”. E parte per il mondo alla sua ricerca... Per entrambi i nostri protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. L’orso la trova in una bella orsa che gli compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi pensieri. Insieme si pensa sempre meglio che da soli e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione la troveranno. Piccolo Orso invece la risposta la trova nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli af­fetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo. Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale, grazie alla quale ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi. Teatro Gioco Vita incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo. I e II ciclo Teatro dell’Archivolto (Non) voglio andare a scuola di e con Giorgio Scaramuzzino Nuova produzione età: 8-14 anni tecnica: teatro di narrazione durata: 60 minuti biglietto: € 5 “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo” Malala Yousafzai, Assemblea ONU luglio 2013. Un omaggio teatrale alla scuola come luogo di formazione ma anche di riscatto e speranza. Dopo Dentro gli spari e Questa zebra non è un asino, Giorgio Scaramuzzino ritorna al Teatro Cavallerizza con una nuova produzione che non mancherà di coinvolgere e commuovere. Jackson ha 10 anni e vive in Kenya, quando parte da casa all’alba suo padre gli raccomanda: “Stai attento agli elefanti!” In effetti deve attraversare per 15 chilometri la savana e non è una passeggiata. Viki è un bambino albanese che vive in Italia nella periferia di una grande metropoli, lui ha due paia di scarpe per poter andare a scuola, uno per attraversare la campagna fangosa e uno pulito per la città. Xiao Qiang è un dodicenne che vive nella Cina meridionale. In verità lui non fa un passo per andare a scuola. Lui è disabile e non può camminare, suo padre però lo porta dentro ad una cesta in spalla tutte le mattine: 29 sono i chilometri che questo papà percorre ogni giorno. Storie come queste ce ne sono molte anche vicinissime a noi. Spesso non ci accorgiamo quanto sia importante per molti andare a scuola, riscattarsi da una situazione sociale precaria se non catastrofica. La Scuola è un rifugio, un trampolino, una scommessa. Per questi motivi va tutelata e sostenuta. Per questi e per molti altri motivi si merita il nostro omaggio teatrale. Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio Gallione nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell’originale formazione del 1978. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola. Nell’intendere il teatro come importante strumento di crescita formativa, educativa e culturale, il Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti: quello delle attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico di giovani dai più piccoli ai più grandi. Ca’ Martedì 16, mercoledì 17 dicembre 2014 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Luogo d’Arte La piccola fiammiferaia da Hans Christian Andersen regia di Maurizio Bercini testo di Marina Allegri con Claire Chevalier, Daniela D’Argenio, Alberto Branca, Massimiliano Grazioli età: 3-10 anni tecnica: teatro d’attore durata: 60 minuti biglietto: € 5 Uno spettacolo per soli 100 bambini per crescere insieme, bambini e adulti. “Un piccolo capolavoro”. Così è stata definita dalla critica questa fiaba di Andersen che porta la firma inconfondibile e la cifra stilistica di Maurizio Bercini. La piccola fiammiferaia di Andersen non è un racconto semplice: come adulti lo sappiamo. Ci costringe a confrontarci con temi come la povertà, l’amore negato, la morte, difficili persino da nominare. Crediamo invece che siano temi importanti, eticamente importanti e, i bambini ce lo insegnano, nemmeno così difficili da trattare. Nei giochi dell’infanzia, così come in teatro, si muore e si ri-vive mille volte, la più terribile cattiveria lascia spazio in pochi secondi al più grande gesto d’amore; è bello ridere a crepapelle quanto piangere di commozione o di rabbia. L’importante è che l’incredibile e meraviglioso gioco della finzione non venga ingabbiato dall’ipocrisia tutta adulta del “questo è meglio non dirlo!” Vorremmo che gli spettatori adulti guardassero i bambini guardare lo spettacolo, vorremmo che, più di altre volte, fosse un momento per riflettere su ciò che si vedrà riflesso in loro, vorremmo che assistere bambini e adulti allo spettacolo fosse, per entrambi, un modo di crescere nel dubbio e nella certezza… Più che altre volte vorremmo che l’andare a teatro fosse per i bambini un momento di rapimento e di stupore e per gli adulti l’occasione di riflettere interrogandosi sui grandi temi dei diritti dell’infanzia. Cà Luogo d’Arte è un’associazione culturale costituitasi nel 2002 e formata da un gruppo di professionisti dello spettacolo: registi, scenografi, drammaturghi, attori e musicisti. Tra i suoi fondatori Maurizio Bercini, regista e scenografo dei più interessanti spettacoli che il teatro ragazzi abbia mai prodotto in Europa, vincitore di numerosi premi e direttore artistico dell’associazione; Marina Allegri, scrittrice e drammaturga, Alberto Branca attore e direttore artistico di teatri municipali e rassegne e Patrizio Dall’Argine, attore, scenografo, pittore e burattinaio. Cà Luogo d’Arte ha vinto diversi premi sia come miglior compagnia di burattinai d’Italia sia per le sue produzioni. Giovedì 18, venerdì 19 dicembre 2014 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Ca’ Luogo d’Arte Un canto di natale racconto in musica da Il Canto di Natale di Charles Dickens testo Marina Allegri regia Maurizio Bercini con Giulio Canestrelli/Alberto Branca, Pier Giorgio Gallicani, Francesca Grisenti musiche originali Paolo Codognola eseguite dal vivo da Paolo Codognola, Nicholas Forlani, Stefano Schembari costumi Stefania Coretti luci Maurizio Bercini, Alejandro Zamora età: 5-11 anni tecnica: teatro d’attore con musica dal vivo durata: 60 minuti biglietto: € 5 Uno spettacolo per soli 150 bambini, seduti a semicerchio attorno agli attori ed ai Natali passati, presenti e futuri. Questo spettacolo è innanzitutto musica. In una piccola scena adagiata sulla cartina di Londra tre musicisti accompagnano il racconto. Il racconto è uno dei più conosciuti di Charles Dickens: Il Canto di Natale. Ci piace Dickens, in questo momento ancora di più, non tanto per il suo linguaggio obsoleto o per l’elaborata costruzione del racconto, quanto per il suo sguardo preciso, tagliente, decisamente “moderno” sull’infanzia e sulla costellazione di adulti che la circonda. Non fa sconti Dickens nel Canto di Natale, il cattivo è decisamente cattivo, il povero povero, il freddo taglia e uccide. Ma... Ma se si considera con sguardo attento il vero centro della storia: un bambino malato che morirà se le ombre del futuro non muteranno, si capisce che qualcosa può accadere, che il cambiamento non è impossibile ed è nelle nostre mani, nelle mani degli adulti che decidono, scelgono, prendono posizioni. E gli adulti possono essere visitati dagli spiriti del passato, del presente e soprattutto del futuro, possono e devono considerare la loro storia ed avere preveggenza sul futuro, possono e devono cercare di mutare le ombre di questa storia per darle un lieto fine. Nello spettacolo il Natale non è considerato come l’unico giorno dell’anno in cui si possono compattare affetti e rivivere legami, ma come “ogni giorno” che al risveglio può essere considerato una festa, magari senza regali, perché in fondo è... Un lieto Natale a tutti... Cà Luogo d’Arte è un’associazione culturale costituitasi nel 2002 e formata da un gruppo di professionisti dello spettacolo: registi, scenografi, drammaturghi, attori e musicisti. Tra i suoi fondatori Maurizio Bercini, regista e scenografo dei più interessanti spettacoli che il teatro ragazzi abbia mai prodotto in Europa; Marina Allegri, scrittrice e drammaturga; Alberto Branca attore e direttore artistico di teatri municipali e rassegne; Patrizio Dall’Argine, attore, scenografo, pittore e burattinaio. Lunedì 12 gennaio 2015 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Giovedì 15 gennaio 2015 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I ciclo Il Baule volante Teatro dell’Orsa Il sogno di tartaruga Pollicino testo Liliana Letterese regia Andrea Lugli musiche Mauro Pambianchi e Stefano Sardi pupazzi Chiara Bettella, Liliana Letterese, Andrea Lugli testo teatrale Bernardino Bonzani, Monica Morini con Bernardino Bonzani, Franco Tanzi costruzioni Franco Tanzi regia Monica Morini età: 4-10 anni tecnica: teatro d’attore e pupazzi animati a vista. Musica dal vivo su strumenti etnici durata: 60 minuti biglietto: € 5 età: 3-8 anni tecnica: teatro di narrazione e d’attore, burattini e oggetti durata: 60 minuti biglietto: € 5 Una fiaba africana Premio Maria Signorelli 2008/9, assegnato dal pubblico della rassegna nazionale “Oltre la scena”, al Teatro Verde di Roma. Premio “Gianni Rodari” per il Teatro ragazzi 2010 Festival Nazionale di Teatro ragazzi “Lucciole e lanterne” Roma. Premio festival internazionale Enfantheatre Aosta 2010/2011 Uno degli spettacoli di maggior successo del teatro ragazzi, una storia di animali che cattura immediatamente la curiosità e la simpatia dei bambini. Tartaruga fece un sogno. Sognò un albero che si trovava in un luogo segreto. Sui rami dell’albero crescevano tutti i frutti della terra: banane, datteri, noci di cocco, meloni, miglio, patate dolci, manioca e tanti altri. Tartaruga raccontò il suo sogno agli altri animali, ma tutti risero. “E’ solo un sogno”, dicevano. “No”, replicò Tartaruga,” sono sicura che esiste davvero. Andrò da Nonna Koko e lei saprà dirmi dove cresce”. “Aspetta! Andrò io, tu sei troppo lenta!”, disse la scimmia. E si mise in viaggio. Ma ai sogni occorre credere fino in fondo perché si avverino. E soprattutto non bisogna avere fretta! Tartaruga tutto questo lo sa molto bene. E Tartaruga aspettò con la sua nota pazienza, così alla fine... Il racconto di questo albero meraviglioso viene dall’Africa, un continente che tutti sogniamo, una terra che immaginiamo piena di colori, di suoni e ritmi, di una natura esuberante e vitale. Ed è così che vogliamo raccontare la storia, con vivacità e tanta musica, come in un sogno. I protagonisti sono gli animali della savana, rappresentati da pupazzi animati a vista. Le musiche sono eseguite dal vivo su ritmi e strumenti africani, con tutta la loro carica di energia, capace di coinvolgere gli spettatori di tutte le età. L’Associazione teatrale “Otiumetars” – Il Baule Volante nasce nel 1993 come gruppo di teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura, a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi che non abbia confini d’età. liberamente ispirato alla favola Le Petit Poucet di Charles Perrault Uno spettacolo sulla mancanza e sul diventare grandi, coraggio e paura, conquista e fraternità. Tutto comincia con la Grande Privazione, privazione di affetti e di mezzi. Come si fa quando i genitori non ci sono? E quando la crisi rosicchia anche i bisogni più elementari, il cibo, la casa, la scuola? E i fratelli ci aiuteranno? Una delle più belle storie di Perrault, una fiaba per vincere la paura, un sentiero di molliche di pane per entrare nel bosco, sapere che sappiamo essere forti anche quando siamo i più piccoli. Come Pollicino occorre ritrovare la strada di casa e quando proprio non si può fare altrimenti, si deve trovare il coraggio di affrontare l’orco. Anche i più piccoli, alti come Pollicino, possono raggiungere grandi risultati. Basta avere un cervello fino, orecchie aperte, e grandi stivali fatati. L’associazione Teatro dell’Orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’Orsa nascono da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Prendono vita e forma grazie al continuo intrecciarsi con il lavoro di ricerca musicale dei musicisti che collaborano in fase drammaturgica ed eseguono dal vivo le musiche. Martedì 20 gennaio 2015 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Mercoledì 21 gennaio 2015 ore 10.00 Teatro Cavallerizza I ciclo Teatro Pirata Accademia Perduta Robinson Crusoe. L’avventura Sotto la neve ideazione e scrittura Simone Guerro, Silvano Fiordelmondo, Francesco Mattioni regia Simone Guerro con Francesco Mattioni, Silvano Fiordelmondo allestimento e figure Frediano Brandetti musiche originali Simone Guerro Nuova produzione con Mariolina Coppola e Maurizio Casali musiche Carlo Cialdo Cappelli scenografie Marcello Chiarenza e Maurizio Casali tratto da Le avventure di Robinson Crusoe di Daniel Defoe età: 6-12 anni tecnica: teatro d’attore e di figura durata: 60 minuti biglietto: € 5 Il primo romanzo di avventura della letteratura moderna rivive sul palco grazie a uno spettacolo divertente e dolce allo stesso tempo. Ritorna il Teatro Pirata, con una nuova produzione, dopo il commuovente Voglio la luna dello scorso anno. Siamo nel 1630 Robinson all’età di 19 anni decide di lasciare la sua agiata famiglia contro il parere del padre. La sua avventura inizia con un naufragio, ma il giovane non si dà per vinto e decide, nonostante il parere contrario del capitano della nave, di imbarcarsi nuovamente, alla ricerca della sua libertà. Dopo 15 giorni di navigazione, il sogno di diventare un vero marinaio si spezza in un terribile naufragio che lo lascerà solo su di una isola in mezzo all’oceano. Si dedicherà in solitudine a costruire il suo mondo e la sua vita finché, dopo 20 anni, un uomo a cui darà il nome di Venerdì approda sull’isola. Da quel momento la sua vita cambia, finalmente qualcuno con cui parlare, qualcuno a cui insegnare. Dopo 23 anni passati sull’isola ecco una nave approdare. Robinson potrà tornare a casa portando con se Venerdì che però si rifiuterà di seguirlo, vuole essere libero, libero di decidere dove andare. Robinson nella scena finale prende coscienza che non può imporre a Venerdì la sua volontà, e che, se vuole veramente essere un uomo libero, deve lasciare l’amico libero di scegliere della sua vita. Un’interessante collaborazione artistica che porta sul palco una struttura in continua evoluzione, una musica coinvolgente e due attori, narratori-animatori, le cui abili mani daranno vita alle due marionette protagoniste in scena, Robinson e Venerdì. Il Teatro Pirata nasce a Jesi nel 1993. Il loro è un coinvolgente e spericolato viaggio nel grande mare del teatro in cui affrontano e si confrontano con le molteplici tecniche espressive appartenenti all’universo dei burattini e delle arti figurative. Oltre alla produzione di spettacoli, l’esperienza del Teatro Pirata è legata alla direzione artistica di rassegne e laboratori teatrali. Minuetto d’inverno età: 3-8 anni tecnica: teatro d’attore e di oggetti durata: 50 minuti biglietto: € 5 Sogno, magia, gags divertenti e tanta, tanta neve. Quando la Signora Verde torna a casa dalle vacanze, si ritrova di fronte ad un ospite inatteso: nel salotto di casa sua sonnecchia uno strano personaggio, simpatico ma un po’ invadente, che si presenta come Signor Bianco. Presto si scoprirà che costui altri non è che l’inverno, giunto innanzi tempo, per fare il suo lavoro, che è quello di imbiancare e di mettere a dormire le cose. È l’inizio di una serie di micro avventure comiche, durante le quali il Signor Bianco ricopre di neve e di gelo l’intera casa, sia dentro che fuori, mentre la Signora Verde fa di tutto per spingere lo scomodo ospite per lo meno al di là della porta, nel giardino. La neve in casa, no! Anche il pubblico è coinvolto nel gioco della neve: i bambini prima costruiscono assieme ai personaggi in scena un pupazzo di neve molto speciale, poi vengono coinvolti in una grande battaglia di palle di neve! “Piene di fascino e di allegria le interpretazioni dei due protagonisti clown che si muovono sul palco con una comicità ora prorompente ora aggraziata, ma sempre musicata e volta a far comprendere che l’inverno non è una stagione triste, ma un momento dell’anno necessario perché anche gli alberi, le piante devono dormire avvolti in una coperta di neve.” Rosanna Ricci, Il Resto del Carlino Accademia Perduta/Romagna Teatri viene fondata da un gruppo di giovani attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione a tutt’oggi Accademia Perduta è impegnata in una tanto intensa quanto fertile attività di produzione di spettacoli per ragazzi. Spettacoli contraddistinti da alcuni comuni denominatori quali l’attenzione al fantastico, all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori. Con diverse formazioni artistiche all’attivo la Compagnia ha portato i suoi spettacoli in tournée in tutta Italia arrivando, col tempo, a valicare i confini nazionali e partecipando a numerose rassegne e festival nazionali ed internazionali. Lunedì 26 gennaio 2015 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I ciclo Luna e Gnac Teatro Storie e rime disegnate…dedicate ai più piccoli! voce Federica Molteni disegno dal vivo Michele Eynard chitarra, suoni campionati e canto Pierangelo Frugnoli età: 2-6 anni tecnica: lettura spettacolo con disegno e musica dal vivo durata: 50 minuti biglietto: € 5 Uno spettacolo che combina teatro, musica e disegno, rivolto ad un pubblico di piccolissimi spettatori, che possono avvicinarsi per la prima volta all’ascolto di musica dal vivo scritta e composta espressamente per loro e per la loro sensibilità. Un’attrice, un disegnatore e un musicista creano un piccolo evento spettacolare prendendo spunto dai libri illustrati per l’infanzia, i cosiddetti “Silent Books”, libri senza parole da leggere solo con gli occhi e con la fantasia. Le immagini si alternano ad un intreccio di canzoni e musica suonata con strumenti strani, scenografici, spesso campionati in diretta. Storie semplici e divertenti nascono magicamente davanti gli occhi degli spettatori, affascinati e incuriositi dal tratto della matita che crea le immagini. Alle storie si alternano brevi canzoni ispirate dagli animali che appaiono sulla lavagna luminosa. Un mondo disegnato da esplorare con la fantasia, lasciandosi guidare dal ritmo delle parole e della musica. Luna e Gnac Teatro nasce nel 2008 da Michele Eynard e Federica Molteni, dopo una decennale collaborazione artistica. La ricerca sul comico, sulla comunicazione non verbale, sulla naturalezza in scena, sul mescolamento e la contaminazione dei linguaggi, l’impegno per la difesa dell’ambiente, il linguaggio dell’ironia e della leggerezza, fanno parte del bagaglio di esperienza e di sensibilità che portiamo con noi. Il nome del nucleo artistico, preso in prestito da un racconto di Italo Calvino, riassume la caratteristica dominante del nostro lavoro: la tensione verso un’elevazione poetica e il brusco ritorno coi piedi per terra, nel piatto, banale e assordante quotidiano. Il contrasto tra questi due universi antitetici e ugualmente necessari è il nostro terreno di ricerca. FAX DATA ORA INSEGNANTE EMAIL CITTA’ CLASSE/ SEZIONE N° STUD. N° INS. TRASPORTO 9,00 10,30 Si prega di compilare tutti i campi in modo leggibile e di utilizzare esclusivamente questo modulo per le prenotazioni; prenotazioni compilate in altro formato non verranno tenute in considerazione. La prenotazione si intende valida al ricevimento della scheda di conferma da parte de I Teatri. Inviare la scheda di prenotazione: via fax allo 0522 458948, via email [email protected] Per informazioni: 0522 458950, 0522 458990 Spazio per segnalazioni (si prega di indicare sempre la presenza di portatori di handicap, specificando se in carrozzina o portatori di altre disabilità): Nel caso di doppia recita scegliere l’orario preferito In caso di spettacoli esauriti, indicare qui le scelte alternative Possono richiedere il trasposto ESCLUSIVAMENTE le scuole del Comune di Reggio Emilia; le scuole degli altri comuni dovranno contattare direttamente TIL (Luca Caramello tel. 0522 927631) SPETTACOLO–ATTIVITA’ DIDATTICA TELEFONO VIA SCUOLA SCHEDA PRENOTAZIONE DA INVIARSI A PARTIRE DA MARTEDÌ 21 OTTOBRE 2014 Martedì 27 gennaio 2015 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza II ciclo Teatro dell’Orsa Vivere ancora. Voci dal filo spinato fonti Primo Levi, Etty Hillesum, Elie Wisel, Peter Weiss, Ruth Kluger, Elisa Springer ideato, scritto ed interpretato da Bernardino Bonzani, Monica Morini al pianoforte Claudia Catellani luci e tecnica Andrea Alfieri età: 10-14 anni tecnica: teatro d’attore e di narrazione con musica dal vivo e immagini durata: 60 minuti biglietto: € 5 “Cosa facevate voi bambini ad Auschwitz, giocavate?” “Giocare? Avevamo sete e paura di morire. Ecco tutto, tutto quel che è stato”. L’Olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne. Un percorso nella memoria, per non dimenticare. Un viaggio che chiama a non essere semplici spettatori, ma a lasciare traccia di sé nello spazio-tempo della rievocazione. Dai quaderni, dai diari, dalle tracce degli scritti, proviene la testimonianza di donne e uomini sopravvissuti e no all’Olocausto. Sono parole e tormenti, sono domande. La scelta dei testi di Etty Hillesum, Elie Wisel, Peter Weiss, Primo Levi, Ruth Kluger, Elisa Springer, tra altri, nasce dall’esigenza di rappresentare la resistenza e la resa di fronte al tentativo di omologare e uccidere ogni diversità sia di classe che di razza o religione. Un tempo per ricordare e riflettere. La privazione alle persone dei propri diritti, delle cose, poi della dignità e infine della loro vita. Il vento disumano di quegli anni continua a soffiare per molti popoli della terra. E deve rimanere bene impresso nelle nostre menti, se vogliamo riconoscerlo e cacciarne gli orrori. Emozionano le Voci dal filo spinato Al teatro Ponchielli di Cremona la messinscena ha fatto breccia sui ragazzi in sala. E’ bastato che lo spettacolo avesse inizio, che l’orrore della memoria dei sopravvissuti prendesse forma scenica per gettare nel più completo silenzio il teatro…La messinscena del Teatro dell’Orsa è abilmente costruita, il racconto verbale si affianca a intensi inserti musicali e a una serie di proiezioni che amplificano visivamente la narrazione, traducendo le parole in immagini e in un’eco che è anche fisica. Vivere ancora Voci dal filo spinato sa commuovere, ma soprattutto sa fare breccia nell’attenzione non facile da conquistare dei ragazzi. (La Provincia di Cremona 26/1/2008) L’associazione Teatro dell’Orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’Orsa nascono da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Venerdì 20 febbraio 2015 ore 10.00 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Lunedì 23 febbraio 2015 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza Teatro del rimbalzo Teatro del Canguro Bianca corre Storie appese a un filo da Biancaneve dei Fratelli Grimm di e con Ombretta Zaglio musiche di Mozart, Chopin, Bach eseguite da Luigina Ganau regia Irina Favaro sviluppo multimediale a cura di Andrea Romano con la collaborazione di Adriana Zamboni età: 6-14 anni tecnica: teatro di narrazione, oggetti e computer durata: 60 minuti biglietto: € 5 Divertente, commovente, sottilmente inquietante, l’eterna storia dell’innocenza tradita e dell’invidia che finisce per distruggere se stessa rivive in un’interpretazione insieme antica e innovativa. Biancaneve è la fiaba che tutti credono di conoscere perché è stata rappresentata, ripresa, citata, interpretata, messa in parodia in mille film, spettacoli, aneddoti. Per molti Biancaneve è la protagonista del cartone animato della Disney, una donna-bambina cristallizzata in un’immagine piena di farfalle e cerbiatti, diventata poi icona popolare nei “nani da giardino”. Sono pochi, invece, quelli che conoscono e hanno letto il racconto originale dei fratelli Grimm, la storia in cui nasce questa figura divenuta poi quasi proverbiale e dalle infinite incarnazioni. Una fiaba per bambini, certo, ma adatta anche agli adulti, con diversi possibili livelli di lettura, tutti da esplorare, e sorprendenti richiami all’attualità. Da questa riproposizione analitica del testo originale è nata una narrazione che pone interrogativi, a volte non risolti. Perché Bianca corre? Perché dice sempre di si? Perché la sua innocenza suscita tanto l’amore come l’odio? Perché continua ad aprire la porta? La bellezza è benedizione o ossessione? Dal punto di vista dell’allestimento Bianca corre mescola lo stile tradizionale della narrazione con le immagini rielaborate al computer e l’uso dei video e degli effetti sonori, in una scenografia che gioca sui colori base della fiaba – rosso, bianco, nero. Il profumo delle mele offerte amabilmente da una vecchina che si aggira lentamente tra il pubblico (prima che lo spettacolo abbia inizio), mentre il suono di un temporale induce a chiedersi cosa stia accadendo, gli effetti sonori e il suono di un pianoforte che parte da melodie tratte dal repertorio classico, sono i suggestivi elementi che accompagnano lo spettatore attraverso un viaggio introspettivo tra il bene e il male. Teatro del Rimbalzo nasce nel 1978 come compagnia professionale riconosciuta di Teatro Ragazzi e Giovani operante su tutto il territorio nazionale. Nel 2000 la ricerca teatrale si sposta nell’ambito del digital story telling (narrazione in ambiente multimediale) dove la parola amplifica il suo senso combinata alle immagini realizzate al computer. I e II ciclo di Nicoletta Briganti, Renato Patarca, Lino Terra, Natascia Zanni con Marco Marconi, Rebecca Murgi, Lorella Rinaldi collaborazione artistica Umberto Rozzi musiche originali Luca Losacco regia Lino Terra Età: 4-10 anni tecnica: teatro di figura durata: 50 minuti biglietto: € 5 Lo spettacolo cerca di coinvolgere i bambini attraverso un linguaggio surreale e divertente che ricorda quello usato per gioco dai più piccoli, dove la parola può assumere un senso diverso, esasperato e/o distorto e/o assurdo. La storia prende forma grazie ad alcuni meccanismi tipici delle filastrocche e dei racconti per l’infanzia come l’associazione di idee, di immagini e di rime più o meno logiche. Alla fine, così come si dipanerà la matassa, anche il racconto giungerà ad una sua ragionevole conclusione. C’era una volta una corda, una povera corda che, per troppa fretta o per troppa distrazione, si era irrimediabilmente confusa, arruffata, attorcigliata, imbrogliata, ingarbugliata, avvolta su sé stessa, appallottolata. Questo può capitare spesso e non solo alle corde: può succedere a tutti di cadere in una grande confusione, così come si piomba giù da un precipizio per accorgersi poi di quanto sia difficile risalire. Quando questo succede non è facile ritrovare il “bandolo della matassa”, sarebbe a dire che, ad esempio, per la nostra corda attorcigliata non è facile riconoscere il suo capo e la sua coda. La corda pian piano prova a srotolarsi e, come un serpente avvinghiato su di un ramo, cerca la strada più giusta verso l’alto o verso il basso o verso la parte che sembra più idonea per procedere spedita “incontro al suo destino”. L’assistono due attori – animatori che, a seconda delle forme che la corda assume nel suo percorso e a seconda di ciò che s’incontra lungo il cammino, troveranno lo spunto per raccontare altri personaggi, altri luoghi e situazioni, altre piccole storie. Il Teatro del Canguro da oltre trentacinque anni produce, rappresenta e organizza spettacoli teatrali per bambini e ragazzi. Nei suoi spettacoli la Compagnia ripercorre con un sapiente mix di ironia e poesia le strutture narrative tipiche delle fiabe e dei racconti fantastici, dedicando estrema attenzione alla sensibilità e alla particolare condizione del bambino-spettatore. Ma il Teatro del Canguro è anche tradizione. Quella del teatro di figura - fatto di pupazzi, oggetti animati, burattini e ombre cinesi – dove anche l’attoreanimatore interagisce in un contesto scenografico e drammaturgico particolare. Giovedì 26 febbraio 2015 ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Mercoledì 4 marzo 2015 ore 10.30 Teatro Cavallerizza I ciclo Nonsoloteatro Tetraktis Percussioni Un maialino tutto nero Musica differenziata. Materiali in concerto di e con Guido Castiglia cubo scenico Elena Lo Sardo costume Gianpiero Capitani disegno luci Emanuele Lomello regia Guido Castiglia Tetraktis Percussioni: Matteo Flori, Gianni Maestrucci, Leonardo Ramadori, Gianluca Saveri età: 6-11 anni tecnica: teatro d’attore e di narrazione durata: 55 minuti età: 3-8 anni tecnica: concerto di percussioni durata: 55 minuti biglietto: € 5 Un maialino tutto nero è un racconto divertente nato lavorando in stretta collaborazione con i bambini di prima elementare su un tema importante quale il “bullismo infantile”. “C’era una volta un bambino ... anzi no, un maialino, che invece di essere tutto rosa come gli altri suoi compagni era sempre tutto sporco di fango, di sugo, erba e nutella, ma la cosa che gli piaceva di più era tuffarsi nelle pozzanghere ... insomma era un maialino tutto nero, un po’ grassoccio, vivace e forte come solo un maialino di campagna può essere e schizzato dalla testa ai piedi, come la tavolozza di un pittore. Il suo nome era Piggi ma tutti lo chiamavano Ciccio Schizzo.” La storia di Piggi è la storia di tutti quei “maialini neri” che, pieni di vita e liberi da inibizioni, affrontano la vita come un’avventura continua. Piggi è uno di quei maialini che ad un certo punto, senza accorgersene, si ritrova dall’altra parte, additato dai maialini rosa come uno di quelli sporchi e malvestiti, uno di quelli da prendere in giro. Ma Piggi non è un maialino qualsiasi, lui è Ciccio Schizzo e... Da aprile 2007 lo spettacolo è diventato anche un libro. “Un maialino tutto nero, ovvero storia di un bullo piccolo piccolo” è edito dalla Fondazione Alberto Colonnetti. Nonsoloteatro nasce a Pinerolo nel 1993 dall’incontro di competenze teatrali e organizzative consolidate. La compagnia si rivolge in maniera specifica al teatro per ragazzi e la drammaturgia da cui trae nutrimento è una scrittura in grado di fondere due sguardi differenti, adulto e infantile (o adolescenziale) attraverso una visione poetica e ironica. Lo stile comico e talvolta surreale, peculiare di Nonsoloteatro, nasce da un “Fare Teatro” che trova alimento e sostegno da una costante frequentazione con il pubblico al quale si rivolge. Programma / materiale utilizzato Organico “Music for pieces of wood” (Steve Reich) Carta/Cartone “Music for paper bags” (L. Pivak) Vetro “Living Room Music” (John Cage) Alluminio/Acciaio “Cucchiai” (Gianluca Saveri) Plastica “Tubi n°2” (Leonardo Ramadori) Indifferenziato “Third Construction” (John Cage) Indifferenziato “Millennium Bug” (Giovanni Sollima) Indifferenziato “Batuquada” (Tradizionale) “Giocare con una lattina vuota diverte ogni bambino che si rispetti”. Spesso gli oggetti hanno più di un utilizzo. Una busta può diventare una maschera o un palloncino, una lattina vuota può essere un pallone o una maraca, un foglio di carta si trasforma in un aereoplanino. Prendendo spunto da questa semplice verità vogliamo affrontare un tema di stretta attualità, come la raccolta differenziata dei rifiuti, puntando l’attenzione su un particolare argomento che caratterizza la nostra ricerca: IL SUONO. Partiamo dal concetto che ogni materiale ha un suo suono. Ognuno di noi se ne accorge di sicuro quando va a buttare le bottiglie vuote nella campana del vetro (giusto per evocare una sonorità che rimane impressa). Ma non è solo il vetro a suonare! Suona il legno, suona la plastica, suona la carta, suona il ferro e, se ci pensiamo bene, suona anche l’organico. I percussionisti sanno bene che ogni materiale ha un suo suono: nell’infinito strumentario delle percussioni sono presenti strumenti realizzati con tutti i materiali possibili (o quasi). Ed ogni oggetto può diventare strumento sul quale realizzare IL RITMO. Il progetto prevede sei sezioni contraddistinte dai materiali utilizzati. Le musiche scelte sono tratte dal repertorio moderno e contemporaneo (Steve Reich, John Cage) e dalle tradizioni popolari del mondo che utilizzano come strumenti oggetti di uso quotidiano. Il Quartetto Tetraktis Percussioni, attivo a livello internazionale da tredici anni, ha creato un repertorio ed uno stile cameristico dedicato alle percussioni, squisitamente italiano. Il quartetto ha collaborato al CD Safari di Lorenzo Jovanotti e con DJ Ralf e si dedica alla realizzazione di concerti rivolti alle scuole, riscuotendo grandi successi per la qualità offerta e per la divulgazione della cultura musicale. Martedì 17 marzo 2015 ore 9.00, 11.00 e 20.30 Mercoledì 18 marzo ore 9.00 e 11.00 Teatro Valli AS.LI.CO - Opera Domani Milo, Maya e il giro del mondo musica Matteo Franceschini libretto Lisa Capaccioli edizione Casa Ricordi Milano regia Caroline Leboutte Orchestra 1813 I e II ciclo Opera vincitrice del concorso Opera Expo, Concorso per la selezione di un soggetto e la stesura del libretto per la produzione di un’opera per il giovane pubblico sui temi dell’Expo Milano 2015 età: 6-14 anni tecnica: opera lirica durata: 75 minuti biglietto: € 8 (comprensivo di ingresso a teatro, libretto per ciascun studente) Edizione speciale dedicata ai temi di EXPO 2015 - Nutrire il pianeta, energia per la vita Un vero spettacolo di opera lirica, con cantanti professionisti e orchestra, a cui la platea parteciperà attivamente cantando alcune arie. PERSONAGGI Milo, ragazzo di tredici anni, timido, fantasioso, innamorato di Maya. Maya, ragazza di tredici anni, curiosa, esuberante, compagna di scuola di Milo. Gian Gianni, ragazzo di quattordici anni, il tipico bullo della scuola, anche lui innamorato di Maya. Chao Fei, ristoratore cinese. Tarik, ristoratore marocchino. Signora Sharma, ristoratrice indiana quattro figuranti L’azione si svolge in una metropoli, in una giornata di giugno, dopo l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive. Milo vuole invitare Maya ad uscire ma è sopraffatto da Gian Gianni, il bullo della scuola. I due si contendono l’attenzione della ragazza: Gian Gianni le propone di andare in vacanza con lui e i suoi genitori. Milo invece promette a Maya di portarla a fare il giro del mondo con soli 20 euro. Gian Gianni lo deride, anche perché Milo è un ragazzo povero, ma la sua proposta è talmente bizzarra che Maya, che è una ragazza molto curiosa, accetta. I due partono in bicicletta per il loro viaggio, inseguiti da Gian Gianni sul suo motorino. L’avventura inizia, ogni quartiere della città rappresenta un continente nel quale i ragazzi trovano un ristorante dove assaggiare piatti tipici, ma soprattutto possono entrare in contatto con una nuova cultura. Gian Gianni li pedina e i suoi tentativi di boicottare e rovinare l’atmosfera della serata sono fra i passaggi più divertenti dell’opera. L’opera e il viaggio si chiudono con un dessert americano accompagnato da un happy end e dalla promessa dei protagonisti di viaggiare nuovamente insieme. “C’era una volta un ragazzo innamorato di una ragazza…” Non vorrei iniziare a raccontare questa storia con “C’era una volta”… Preferirei partire così: prendete un’idea, una di quelle buone, piovute nella fantasia di qualcuno quando questo qualcuno meno se l’aspetta; lasciatela rosolare per qualche tempo, cuocendola senza fretta e avendo cura che non si perda. Tiratene fuori una frase, quella da cui poi, partirà tutta la storia: “Se scegli me, ti farò fare il giro del mondo!” Mescolate l’idea, la frase e trovate chi la dice: Milo, un ragazzo di tredici anni. E a chi: Maya, sua compagna di scuola, di cui è segretamente innamorato dai tempi delle elementari. Aggiungete un ostacolo alla vicenda: Gian Gianni, il bullo della scuola, anche lui innamorato di Maya e che la vuole tutta per sé. Non dimenticatevi una sfida: quella tra il protagonista e l’antagonista che fa nascere la domanda: “Chi conquisterà il cuore della ragazza?” E a questo punto dite a voce alta la frase: “Se scegli me, ti porto a fare il giro del mondo”. E così, da questa frase e da un’idea si parte per un fantastico viaggio: Milo accompagnerà Maya nei ristoranti etnici della sua città e facendole assaporare nuovi gusti, le farà scoprire nuove culture. Dopo aver creato questo impasto, aggiungete gli aiutanti: Tarik, Wang Chao Fei e La Signora Sharma, tre ristoratori divertenti e un po’ matti che accompagneranno Milo e Maya nelle loro avventure. Non vi dimenticate che l’antagonista è sempre dietro l’angolo e può rovinare la storia da un momento all’altro: “Riusciranno Milo e Maya a terminare il loro viaggio? E l’amore trionferà?” Questi gli ingredienti dell’opera Milo, Maya e il giro del mondo. Se però ogni storia che si rispetti deve iniziare con “C’era una volta…”, vorrei dire questo: c’era una volta un libretto, c’era una volta la musica, c’era una volta un teatro che rese possibile tutto questo.” Lisa Capaccioli Percorso didattico La visione dello spettacolo è preceduta da un percorso didattico per gli insegnanti. Tre incontri sulla didattica musicale e sulle arie da cantare dalla platea, arricchiti da approfondimenti sui temi EXPO (alimentazione, biodiversità, risorse, energia) con esperti del settore che per l’occasione accettano la sfida di confrontarsi con la nostra opera. AsLiCo è soggetto riconosciuto per la formazione del personale della scuola – art. 66 del vigente C.C.N.L. e artt. 2 e 3 della Direttiva n. 90/2003. Didattica musicale Sala degli Specchi del Teatro Valli Venerdì 12 dicembre 2014 dalle 15 alle 18 Incontro introduttivo di didattica musicale su Milo e Maya. Attività di ascolto e analisi dell’opera, i temi del libretto. La musica di Milo e Maya: suggerimenti didattici da realizzare in classe. A cura di un docente di didattica musicale dal team didattico di Opera domani. I cori Sala degli Specchi del Teatro Valli Giovedì 22 gennaio 2015 dalle 15 alle 18 Le arie di Milo e Maya da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per insegnarle ai ragazzi. A cura di un cantante/maestro di coro dal team didattico di Opera domani. Drammatizzazione Sala degli Specchi del Teatro Valli Giovedì 19 febbraio 2015 dalle 15 alle 18 Attività di drammatizzazione sul libretto. I temi dell’EXPO (alimentazione, biodiversità, risorse, energia) affrontati in relazione alla musica. A cura di un docente di didattica musicale dal team didattico di Opera domani. Sussidi didattici DISPENSA con proposte per l’attività didattica in classe e cd audio con le arie e le basi per gli insegnanti LIBRETTO dell’opera con giochi e spartiti, per gli alunni e per gli insegnanti E-LEARNING ed esercizi per la LIM da operadomani.org per insegnanti, alunni e famiglie. Venerdì 20 marzo 2015 ore 10.00 Teatro Cavallerizza II ciclo Associazione Bonaventura Per questo! Progetto dedicato a Giovanni Falcone Tratto dal libro Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando di Lucio Diana, Eleonora Mino, Davide Viano con Eleonora Mino musiche René Aubry e W. A. Mozart illustrazione Cinzia Moggia e Paula Scevola luci e scene Lucio Diana collaborazione alla messa in scena Roberta Triggiani responsabile tecnico Eleonora Diana età: 9-14 anni tecnica: teatro d’attore durata: 60 minuti biglietto: € 5 Il Progetto ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ha come Madrina la Professoressa Maria Falcone, sorella del Giudice. “Per questo, papà, io mi chiamo Giovanni?” “Sì, per questo ti chiami Giovanni”. Giovanna è un bambina di Palermo. Per il suo decimo compleanno, il papà le regala una giornata speciale, da trascorrere insieme, per spiegarle come mai, tra tanti nomi possibili, per lei è stato scelto proprio Giovanna. E per svelarle il mistero dello scimpanzé Bum, peluche con le zampe bruciacchiate, che la accompagna da quando è nata. Attraverso le parole delicate della narrazione, incontreremo padre e figlia che esplorano Palermo e la storia di Giovanni Falcone. Rievocata nei suoi momenti-chiave, la vita del Giudice s’intreccerà con la storia personale della bambina e del suo papà. Giovanna scoprirà cos’è la mafia, che esiste anche a scuola, nelle piccole prepotenze dei compagni di classe e che è una nemica da combattere subito, senza aspettare di diventare grandi. “Da piccola sognavo di fare il giudice, poi la vita mi ha portata altrove. Ora sono felice del mestiere che faccio, ma quando salgo sul palco e racconto di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Chinnici e di tanti altri, mi porto dentro anche un po’ di quella voglia di giustizia che mi mosse a studiare per diventare magistrato. E poi devo dire che la storia è così poetica, così delicata che il pubblico mi segue, sente i sentimenti di grande partecipazione che io provo, e che cerco di trasmettere loro. È uno scambio meraviglioso. Eleonora Mino Bonaventura è prima di tutto una storia di amicizia tra artisti e promotori culturali, uniti dalla forte convinzione di poter creare progettualità e obiettivi comuni. Un’amicizia che si è trasformata nel tempo, divenendo un lungo viaggio, ancora in corso: studio, sperimentazione e passione per il teatro, con particolare attenzione al pubblico più giovane. Ora è vera e propria divulgazione culturale. Lunedì 30, martedì 31 marzo, mercoledì 1 aprile 2015 ore 10.00 Teatro Cavallerizza Giovedì 16 aprile 2015 ore 10.15 Teatro Valli Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi - Marinel Stefanescu Fondazione Arturo Toscanini Educational Balletto linguaggio d’Europa Percorso di suggestioni sonore ed emotive Tu chiamale se vuoi emozioni Orchestra regionale dell’Emilia Romagna direttore Alessandro Nidi allievi dei corsi della Scuola professionale e solisti della Compagnia Balletto Classico coreografie di Petipa, Stefanescu, Classica russa età: 6-14 anni tecnica: danza classica durata: 75 minuti biglietto: € 5 II ciclo I e II ciclo Brani tratti da Lago dei Cigni, Schiaccianoci, Coppélia, Don Chisciotte, Raymonda, Concerto Musiche di Ciaikovskij, Delibes, Minkus, Glazounov, Rachmaninov e musica popolare Lo spettacolo illustra i diversi linguaggi danzati che caratterizzano i popoli di alcune nazioni d’Europa dalla Spagna all’Italia, dall’Ungheria, all’Irlanda, dalla Romania alla Polonia e alla Russia non tanto nelle loro singole e peculiari caratteristiche, ma con uno sguardo d’insieme che ne mette in luce la complementarietà in vista di un linguaggio più ampio. Un’occasione per conoscerci e conoscere di più gli abitanti della “comune casa europea”. Un’esperienza indispensabile, soprattutto ai giovani, per scoprire e imparare ad apprezzare le diverse caratteristiche che ci distinguono ma che ci inducono ad avere uno sguardo verso la bellezza di essere complementari. I brani tratti dai balletti di repertorio che verranno illustrati, riveleranno la straordinaria varietà dei linguaggi dei generi, degli stili che essi sanno rappresentare conquistando, per la loro immediata comprensione, l’interesse del pubblico, sfatando così l’idea che il balletto classico, e la musica classica, sia fruibile solo da pochi, da un’èlite. Un mondo affascinante che è invece ancora tutto da scoprire. Negli anni settanta l’incontro dei due artisti, Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, entrambi étoile a livello internazionale, fa maturare il desiderio di unire le loro complementari esperienze professionali e i loro ideali artistici per dar vita ad un nuovo progetto a favore della cultura della danza in Italia. Nasce così nel settembre 1977 a Reggio Emilia l’Associazione Balletto Classico, soci fondatori Liliana Cosi, Marinel Stefanescu e Louise Ann Smith Stefanescu. Nel settembre del 1978 si apre nella sede dell’Associazione la Scuola di Balletto, diretta e voluta da Liliana Cosi e Marinel Stefanescu per concorrere a preparare le future generazioni di artisti-ballerini. In oltre trent’anni di attività migliaia sono gli allievi che hanno frequentato per alcuni anni la Scuola traendone molti benefici. Più di un centinaio sono i diplomati che oggi lavorano in molte Compagnie in Italia e all’estero, anche come solisti e primi ballerini, o insegnano in altre Scuole. Programma Bernard Hermann, Psyco Mike Oldfield, Tubular Bells Arvo Pärt, Cantus in Memory of Benjamin Britten Medley da film famosi Nicola Piovani, La vita è bella Gustav Mahler, Sinfonia n.5, IV movimento, Adagetto Dmitrij Šostakovič, Quartetto n.8 in do minore op.110 Jean Sibelius, Valse Triste Giacomo Puccini, La Bohème, “Son andati? Fingevo di dormire” e finale Francesco De Gregori, La donna cannone Happening percussioni (autori vari) Jovanotti, Serenata rap Johann jr & Josef Strauss, Pizzicato-Polka Gioachino Rossini, Il barbiere di Siviglia (adattamento di A. Nidi) età: 10-14 anni tecnica: concerto di musica sinfonica con introduzione all’ascolto durata: 75 minuti biglietto: € 5 Un concerto alla scoperta dei segreti della musica. Paura, allegria, amore, tristezza... anche la musica classica riuscirà ad emozionarci e a farci piangere di malinconia o di gioia? ...Entra l’orchestra, inizia ad accordare: il “la” si fa sempre più scuro, le note cominciano ad inseguirsi, a plasmarsi l’una con l’altra. Il suono diventa sempre più forte, misterioso e cupo... Così comincia il concerto, alla ricerca dei segreti della musica che suggestiona e commuove. Esisteranno dei trucchi? delle tecniche stabilite? Le musiche dei film, le canzoni, ci aiuteranno a capire i meccanismi di turbamento emotivo quali paura, amore, felicità, tristezza... Anche la musica classica riuscirà ad emozionarci e a farci piangere di malinconia o di gioia? La Fondazione Arturo Toscanini è stata costituita nel 1994 per iniziativa della Regione Emilia Romagna, del Comune e della Provincia di Parma. Oggi rappresenta una delle maggiori istituzioni musicali italiane, attiva nel campo della produzione sinfonica, della produzione lirica e della formazione musicale dei più giovani grazie ad un progetto specifico - Educational - realizzato assieme a numerosi enti pubblici della regione. Il progetto Educational utilizza nuove modalità di comunicazione per avvicinare i più giovani alla musica e al teatro avvalendosi di laboratori didattici sonori, culturali ed emozionali. Martedì 28 aprile 2015 ore 9.00 Teatro Cavallerizza I ciclo Associazione Progetto Danza La regina delle nevi Corso di Perfezionamento Agora Coaching Project / Associazione Progetto Danza Reggio Emilia coreografie Michele Merola, Enrico Morelli regia Michele Merola, Enrico Morelli interpreti allievi del corso di perfezionamento Agora Coaching Project scenografia Progetto Danza costumi Enrico Morelli e Nuvia Valestri luci Cristina Spelti musiche Ran Bagno e altri autori coordinamento incontri introduttivi con le scuole Cinzia Beneventi età: 3-8 anni tecnica: danza, teatro danza, videoproiezioni durata: 50 minuti biglietto: € 6 (comprensivo di ingresso a teatro e incontro con i danzatori) Uno spettacolo di danza con percorso didattico. La regina delle nevi è una delle più belle fiabe di H. C. Andersen. Costruita come una scatola cinese, narra la storia dell’amicizia di Kay e Gerda. Kay, ferito dai frammenti dello specchio di uno spirito maligno viene rapito dalla regina delle nevi, così Gerda decide di intraprendere un lungo viaggio alla disperata ricerca dell’amico. Nella fiaba, lo specchio magico, precipitato improvvisamente sul mondo, simboleggia il male che si insinua direttamente negli occhi e nel cuore degli uomini, colpendo spesso senza senso, falsando i sentimenti e pietrificando le emozioni. Kay, incantato dall’intelligenza e dalla perfezione della regina, resta prigioniero del suo regno gelato, sedotto dalla solitudine, lontano dalla vita e dagli affetti. Partiamo da una fiaba per parlare del nostro oggi, di quell’incantesimo malato rappresentato dalla freddezza e dal rifiuto delle emozioni che colpisce adulti, adolescenti e bambini. Ma tutto questo attraverso un viaggio avventuroso e fantastico, il cui punto d’arrivo è la semplice verità di un abbraccio capace di sciogliere il ghiaccio dell’anima. Questa fiaba ci incoraggia ad andare là dove qualcuno è prigioniero delle nevi, e uscirne insieme. Un messaggio di amore universale, dunque, e l’invito a essere solidali gli uni con gli altri. Percorso didattico La visione dello spettacolo sarà preceduta da un laboratorio a scuola, che avrà la durata di circa un’ora a classe. Sarà cura dell’insegnante leggere la fiaba in classe prima del laboratorio, in modo da far emergere alcune delle tematiche della favola, quali il tema dell’amicizia, della solitudine, della paura e del coraggio. Cosa siamo disposti a fare per i nostri amici? Quali gesti? Quali rinunce? Proprio perché la danza riesce a conciliare lo sviluppo motorio con quello espressivo e comunicativo in quanto coinvolge l’intera persona nell’atto di muoversi, pensare e sentire, dopo una prima indagine verbale il lavoro corporeo si svilupperà attorno alla ricerca delle modalità del fare conoscenza e condividere gesti di amicizia, attraverso le tecniche di contact improvisation. Ma la danza risponde anche alle modalità cognitive infantili, caratterizzate da una forte dominanza sensoriale e motoria e ne favorisce l’evoluzione in forme di linguaggio più complesse che facilitano l’espressione personale, ma anche la relazione interpersonale. La sua pratica e la sua visione può quindi migliorare lo sviluppo fisico, mentale ed emotivo di chi sta costruendo una propria identità attraverso la rielaborazione in forma autonoma di esperienze sociali e cognitive. Agora Coaching Project è un progetto di perfezionamento per giovani danzatori di età compresa fra i 17 e i 24 anni promosso da MMCompany e dall’Associazione Progetto Danza di Reggio Emilia. Caratterizzato da un approccio innovativo alla didattica di danza, il progetto punta alla creazione di nuovi messaggi educativi, capaci di creare un profondo impatto emotivo e di coinvolgere e sensibilizzare i giovani danzatori, per analizzare e sviluppare la dinamica del movimento propria a ciascun allievo, approfondire il senso della prestazione coreutica, organizzare, condividere e utilizzare la diversità delle reciproche conoscenze, e accrescere, in modo significativo, la creatività di ogni singolo partecipante al corso. ✏ ✏ Benemeriti dei Teatri Vanna Belfiore, Deanna Ferretti Veroni, Corrado Spaggiari UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA GRUPPO BPER Annalisa Pellini Le attività di spettacolo e tutte le iniziative per i giovani e le scuole sono realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione Manodori Luigi Bartoli, Gloriana Belotti, Paola Benedetti Spaggiari, Bluezone Piscine, Franco Boni, Francesca Codeluppi, Achille Corradini, Donata Davoli Barbieri, Anna Fontana Boni, Mirella Gualerzi, Insieme per il Teatro, Graziano Mazza, Paola Scaltriti, Gigliola Zecchi Balsamo Davide Addona, Giorgio Allari, Loredana Allievi, Milena Mara Anastasia, Carlo Artioli, Maurizio Bonnici, Gabriele Borghi, Gianni Borghi, BST Studio Commercialisti Associati, Andrea Capelli, Umberto Cicero, Giuseppe Cupello, Emilia Giulia Di Fava, M.D.M., Ennio Ferrarini, Maria Grazia Ferrarini, Luca Ferri Life Excutive Coach, Franca Fornaciari Pantaleoni, Milva Fornaciari, Giovanni Fracasso, Mario Franchella, Alice Gherpelli, Marica Gherpelli, Silvia Grandi, Claudio Iemmi, Luigi Lanzi, Paolo Lusenti, Franca Manenti Valli, Silvana Manfredini, Clizia Meglioli, Monica Montanari, F.N., Maria Paglia, Marco Pederzini, Marcella Pent, Ramona Perrone, Francesca Procaccia, Claudio Rangone, Marta Reverberi, Teresa Salvino, Lucia Sassi, Viviana Sassi, Barbara Soncini, Fulvio Staccia, Domenica Tassoni, Alberto Vaccari, Ilaria Zucca Per informazioni e adesioni: Ufficio relazioni con il pubblico I Teatri Tel 0522 458950/990 Fax 0522.458948 [email protected] partner tecnico Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, piazza Martiri del VII luglio, 42100 Reggio Emilia telefono 0522/458 811 www.iteatri.re.it _ [email protected]