Antonio Calenda Direttore del Teatro Stabile del

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Antonio Calenda
Direttore del Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia dal 1995, Antonio Calenda è laureato in
Giurisprudenza. Ha iniziato la propria attività teatrale nell'ambito del Teatro Universitario di Roma.
Nel 1965 ha fondato insieme a Virginio Gazzolo e Gigi Proietti il Teatro Centouno: uno dei più
importanti punti di riferimento per l'attività di sperimentazione di quegli anni. Ha poi lavorato per il
Teatro di Roma e ha diretto lo Stabile dell'Aquila. Ha fondato la Compagnia Teatro d'Arte per la
quale, dal 1982, ha diretto spettacoli ospitati sovente da festival internazionali, e organizzato
numerose manifestazioni culturali in Italia.
Molto intensa la sua attività registica: ha firmato più di cento spettacoli, prediligendo il teatro di
prosa, ma offrendo prove prestigiose pure nella lirica, nel cinema, nella televisione e alla radio.
Ha lavorato con tutti i maggiori attori italiani: oltre agli amici del Centouno – Gigi Proietti, Piera
degli Esposti – con Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi, Gabriele Ferzetti, Roberto Herlitzka,
Glauco Mauri, Turi Ferro, Umberto Orsini e con protagoniste come Alida Valli, Pupella Maggio,
Anna Proclemer, Elsa Merlini, Rossella Falk, Maddalena Crippa.
Nell’ambito della lirica, ha collaborato con artisti di primo livello, quali Monserrat Caballé, José
Carreras, Juan Pons, Rockwell Blake, Michele Pertusi, Mariella Devia e con teatri di assoluto
prestigio, dal Teatro San Carlo di Napoli al Teatro Regio di Torino.
Fra le sue regie liriche si ricordano:
“Herodiade” di Jules Massenet con Monserrat Caballé, José Carreras e Juan Pons (Teatro
dell'Opera di Roma).
“Agnese di Hohenstaufen” di Gaspare Spontini, con Monserrat Caballé, Sergio Frontali, Veriano
Luchetti (Teatro dell'Opera di Roma).
“Semiramide” di Gioacchino Rossini, con Monserrat Caballè e Rockwell Blake (Teatro San Carlo
di Napoli).
“Il turco in Italia” di Gioacchino Rossini, con R. Blake e M. Devia (che ha inaugurato la stagione
1994/95 del Teatro dell'Opera di Bologna).
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“Giovanna d'Arco al rogo” testo di Paul Claudel, musica di Arthur Honegger, direttore Julian
Kovatchev, con Daniela Giovanetti, Virginio Gazzolo (Coproduzione Teatro Verdi di TriesteTeatro Stabile del Friuli Venezia Giulia)
“Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart, con Mariella Devia, Michele Pertusi (Teatro
Massimo di Palermo)
“Il Trovatore” di Giuseppe Verdi (Oper Frankfurt), direttore Paolo Carignani.
“Attila” di Giuseppe Verdi, inaugurazione della stagione verdiana 2000-2001 della Fondazione
Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste, direttore Donato Renzetti, con Ferruccio Furlanetto.
“Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart, per la stagione 2000-2001 del Teatro
Massimo di Palermo con Daniela Mazzuccato.
“Falstaff” di Giuseppe Verdi, per la stagione 2003-2004 della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe
Verdi” di Trieste, direttore José Collaudo, con Andrea Rinaldi.
Nel 2006 ha diretto il Falstaff di Giuseppe Verdi, con Roberto De Candia nel ruolo del titolo,
nell’allestimento creato nel 2004 proprio per l’Ente lirico triestino è stato proposto nel 2006 al
Teatro Comunale di Treviso.
“Il turco in Italia” di Gioacchino Rossini, direttore Antonino Fogliani, con Marco Vinco, Angeles
Blancas Gulin, Bruno Praticò, scene di Nicola Rubertelli, costumi di Maurizio Millenotti (per la
stagione 2003-2004 del Teatro San Carlo di Napoli)
“Salome” di Richard Strauss, direttore Gabriele Ferro, scene Paolo Tommasi, con Janice Baird (per
la stagione 2004-2005 del Teatro Massimo di Palermo).
“Il turco in Italia” di Gioacchino Rossini con la sua regia e nell’allestimento con scene di Nicola
Rubertelli, costumi di Maurizio Millenotti è stato ripreso nel dicembre 2005 anche nell’ambito della
stagione del Teatro Regio di Torino e nel 2008 al Teatro Verdi di Trieste.
Nella prosa ha esordito nel 1965 con Iperipotesi di Giorgio Manganelli (Teatro Centouno): nello
stesso teatro ha messo in scena fra gli altri Il Rumore di Boris Vian, Direzione memorie di
Corrado Augias, Le conferenze di John Cage, Il desiderio preso per la coda di Pablo Picasso, Un
leggero malessere di Harold Pinter. Risale al 1969 il primo “incontro” con Brecht con Nella
giungla della città, dello stesso anno è Il Dio Kurt di Moravia. Negli anni Settanta affronta, da
antesignano, Genet mentre Coriolano e A piacer vostro spiccano fra i titoli shakespeareiani .
Nel 1978 dirige la prima edizione di Rappresentazione della Passione interpretata da Elsa Merlini:
fra le diverse riprese, l’ultima – con Piera Degli Esposti – è stata inserita fra gli eventi del Giubileo
del 2000.
Negli anni Ottanta mette in scena Gombrowicz, Pirandello, Shakespeare, Beckett, Ionesco, ottiene
molto successo con 'Na sera e maggio, ispirato al mondo del varietà, e Cinecittà di cui è pure
autore. Molto premiati poi Le rose del lago di Brusati e Madre Coraggio di Brecht, Danza di
morte di Strindberg. Con Un'indimenticabile serata (1996-2003) Antonio Calenda si colloca fra i
fautori della "rivalutazione" teatrale di Achille Campanile.
In anni più recenti vanno menzionati gli shakespeareiani Riccardo III con Franco Branciaroli
(1997), Amleto con Kim Rossi Stuart (1998), Otello con Michele Placido (2001).
Nell’ambito della ricerca dedicata ai classici greci firma l’Edipo a Colono (1997) e l’importante
progetto dell’Orestea eschilea messo in scena fra il 2001 e il 2003, a cui è seguito l’allestimento dei
Persiani. Va infine menzionato La mostra di Claudio Magris, interpretato da Herlitzka, fra gli
spettacoli di maggior rilievo degli ultimi anni. Recenti sono i successi di Re Lear di Shakespeare
(2004), con Roberto Herlitzka, Daniela Giovanetti, Luca Lazzareschi e Alessandro Preziosi, di
Opéra Comique di Nicola Fano con Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina, di Lei dunque capirà di
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Claudio Magris con Daniela Giovanetti, applaudito in Italia e all’estero, e di Vita di Galileo di
Bertolt Brecht, con Franco Branciaroli prodotti dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Per lo stesso teatro ha diretto ultimamente I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, con Massimo
Dapporto, La Rigenerazione di Italo Svevo, con Gianrico Tedeschi (2008), lo spettacolo musicale
Lillipupa di Nicola Fano con Angela Pagano e To be or not to be di Maria Letizia Compatangelo
dal soggetto originale di Melchior Lengyel, con Giuseppe Pambieri e Daniela Mazzucato. Sono
attualmente in scena sui maggiori palcoscenici nazionali Edipo Re di Sofocle con Franco
Branciaroli e La casa di Ramallah di Antonio Tarantino, con Giorgio Albertazzi.
In campo cinematografico ha diretto nel 1971 Il giorno del furore, scritto con Edward Bond e
interpretato da Claudia Cardinale, Oliver Reed e John Mc Enery.
Ha realizzato numerose regie televisive. Tra queste, La vedova Fioravanti di M. Moretti, L'agente
segreto di J. Conrad, La signora Ava di F. Iovine. Ha diretto la versione televisiva per la Rai di
Un’indimenticabile serata con Piera Degli Esposti: lo spettacolo è andato in onda nel giugno 2005
su Rai Due per la trasmissione “Palcoscenico”.
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