STAMPA
A!iano Sinivia
Reg"ta d'Opéra
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SOMMARIO
Il Barbiere di Siviglia Gioacchino Rossini - Opéra de Lausanne
L'Elisir d'amore Gaetano Donizetti - Opéra de Monte-Carlo
L'Elisir d'amore Gaetano Donizetti - Opéra de Lausanne
Rigoletto Giuseppe Verdi - Festival d'Avenches (Suisse)
Il Barbiere di Siviglia Gioacchino Rossini - Opéra de Lausanne
Le Caïd Ambroise Thomas - Opéra de Metz
Monsieur de Pourceaugnac Frank Martin - Opéra de Lausanne
Falstaff Giuseppe Verdi - Grand Théâtre de Limoges / Opéra de Reims
L'Auberge du Cheval Blanc Ralph Benatzky - Théâtre du Capitole
Alexandre Bis Bohuslav Martinu - Opéra de Rennes
Les Contes d'Hoffmann Jacques Offenbach - Opéra National du Rhin
La Petite Renarde Rusée Leos Janacek - Opéra de Nantes
Le medicin malgré lui Charles Gounod - Opéra National de Lyon / Opéra de Rennes
La Cambiale di Matrimonio Gioacchino Rossini - Opéra National de Lyon / Opéra de Rennes
La Chanson de Fortunio Jacques Offenbach - Opéra National de Lyon
L'ivrogne corrigé Christoph Willibald Gluck - Opéra National de Lyon
Il Barbiere di Siviglia Gioacchino Rossini - Opéra Comique de Paris /
Opéra Esplanade St Etienne / Opéra Royal de Wallonie / Opéra d’Avignon
Les Saltimbanques Louis Gannes - Théâtre du Capitole
Panurge Jules Massenet - Opéra Esplanade de St Etienne
Il Signor Bruschino Gioacchino Rossini - Opéra National de Paris / Bastille, Arcal, Ifob
Carmen Georges Bizet - Opéra de Nantes
Phi-Phi Henri Christine - Opéra de Montpellier
Le Roi l'a dit Léo Delibes - Opéra de Nantes / Opéra Esplanade de St Etienne
La Périchole Jacques Offenbach - Opéra Royal de Wallonie / Opéra d'Avignon / Opéra de Nantes /
Théâtre du Capitole / Opéra Esplanade de St Etienne / Opéra de Rennes / Grand Théâtre de Limoges / Opéra de Nancy
L'elisir d'amore Gaetano Donizetti - Opéra Esplanade de St Etienne / Théâtre Musical d’Angers
Stradella César Franck - Opéra National de Paris
Bancs Adriano Sinivia - Théâtre Déjazet Paris
Il Barbiere di Siviglia
Gioacchino ROSSINI
OPERA DE LAUSANNE 2014
Direzione musicale: Carlos Vieu
regia e scenografia: Adriano Sinivia
Scene e Costumi: Enzo Iorio
Luci: Fabrice Kebour
Assistente alla regia: Lucie Fabry
Distribuzione:
Edgardo Rocha
Giorgio Caoduro
Annalisa Stroppa
Bruno De Simone
Sorin Coliban
Céline Mellon
Marc Mazuir
Enzo Iorio
Sylvain Kuntz
STAMPA:
OPERA MAGAZINE (juin2014)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Avevamo molta voglia di rivedere questa produzione, già data in giugno 2009, alla Salle Métropole,
talmente avevamo apprezzato la brillante regia. Il piacere è ancora più grande dato che, questa
volta, si da nell'Opera rinnovata, che lascia gustarne tutti i dettagli.
Ci s'immerge di nuovo quindi, con diletto, in questo esuberante omaggio a Cinecittà degli anni
1950-1960, dove si svolgono le riprese di na commedia all'italiana. Non manca niente: scooter e fiat
500, bersaglieri e spaghetti, in una meccanica completamente oliata, che provoca il riso ad ogni
secondo, senza mai contrariare la musica.
L'esempio tipico di una trasposizione riuscita.
Catherine Scholler
24 HEURES 30/04/14
TRADOTTO DAL FRANCESE
Le Barbier de Séville sévit à Cinecittà
Une belle réussite
La reprise de ce spectacle cocasse imaginé par Adriano Sinivia qui fait déborder les coulisses du
tournage sur scène est une aubaine...
Mais la grande audace de Sinivia réside dans son utilisation percutante de la vidéo pour faire
craqueler le réel, disloquer la raison. Ces effets de zoom ou de caméra subjective se calquent à
merveille sur la mécanique musicale d'un Rossini décidément précurseur de l'absurde.
Il Barbiere di Siviglia imperversa a Cinecittà.
Una bella riuscita.
Matthieu Chenal
LE COURRIER 30 avril 2014
TRADOTTO DAL FRANCESE
Un Barbiere cineasta e cinefilo.
La rilettura corrosiva e esilarante del "Barbiere di Siviglia" di Rossini del regista veneziano Adriano
Sinivia, riporta tutti i suffragi.
É una festa all'italiana, popolare, bonacciona e senza pretese, in una parola rossiniana, alla quale ci
convive l'Opera di Losanna, con la sua nuova produzione.
Uomo di teatro accomplito, il fremente Veneziano conferma un istinto aguzzo dell'architettura
dell'opera-buffa. Nell'assocciare le piroette rossiniane all' âge d'or del cinema neorealista italiano,
Adriano Sinivia corre il rischio di forzare il tratto o appesantirlo di una pletora di riferimenti visuali.
Un ostacolo che questo drammaturgo "demiurgo" sormonta agevolmente grazie ad una scenografia
piena di risvolti e splendidamente ritmata.
Con una distrubzione ideale, il regista firma qui un' incontestabile riuscita.
Virtuosità fluida ed intelligente, delle belle voci sane, recitativi eseguiti con brio, piani scenici
mobili e variati, proiezioni video sottili e oniriche, tali sono le qualità non esaustiche di questo
Barbiere che ha riportato domenica l'adesione ilare di un pubblico numeroso.
Marie-Alix Pleines
LE TEMPS 01 mai 2014
TRADOTTO DAL FRANCESE
Rossini su un'aria felliniana
Una regia vivace ed immaginativa
All'Opera di Losanna, il successo di Rossini acquista una verve succulenta nella regia di Adriano
Sinivia.
L'idea chiave, é di introdurre una parte di finzione nella commedia abilmente condotta, con delle
proiezioni video.
Julian Sykes
CRESCENDO (5 mai 2014)
TRADOTTO DAL FRANCESE
« Il Barbiere di Siviglia » chez Fellini !
L'Opera di Losanna riprende la brillante produzione che Adriano Sinivia aveva concepita nel 2009
per il capolavoro di Rossini, piazzando, all'apertura del sipario, una scena parlata tratta dalla "Prova
d'orchestra", uno degli ultimi lungometraggi di Federico Fellini. E lo spirito ludico di questa regia,
accumulando le proiezioni video, le gags, gli efetti speciali, ne è dato, svolgendo l'azione ad un
tempo infernale, che manterrà la direzione precisa di Carlos Vieu, alla testa del Coro dll'Opera di
Losanna e dell'Orchestra di camera di Losanna.
Ed il pubblico applaude a dirotto uno spettacolo di qualità, di cui il dinamismo non si esaurisce mai.
Paul-André Demierre
CONCERTO.COM
TRADOTTO DAL FRANCESE
Il Barbiere di Cinecittà
Lo spettacolo concepito da Adriano Sinivia nel giugno 2009 non ha preso una sola ruga e scatena
sempre gli stessi applausi frenetici alla fine.
Cinque anni più tardi, questo Barbiere di Cinecitta fa sempre sfaville.
Claudio Poloni
L'Elisir d'Amore
Gaetano Donizetti
OPERA DE MONTE-CARLO 2014
Direzione musicale: Nathalie Stutzmann
Regia: Adriano Sinivia
Scene: Cristian Taraborrelli
Costumi: Enzo Iorio
Luci: Fabrice Kebour
Video: Fabio Masimo Iaquone,Luca Attilii, Daniele Farinazzo
Distribuzione:
Mariangela Sicilia
Stefan Pop
George Petean
Adrian Sampetrean
Vannina Santoni
STAMPA :
OPERA MAGAZINE- Avril 2014
TRADOTTO DAL FRANCESE
Creato a Losanna, nell'ottobre 2012, per festeggiare la reapertura dell'Opera, dopo cinque anni di
lavori, questa deliziosa produzione dell'elisir d'amore impone senza difficolta, sotto i rivestimenti
della Sala Garnier monegasca, la sua estetica originale e la sua probità interpretativa.
La divertente transposizione del racconto in un mondo campestre parallelo, popolato da
Lillipuziani, non snatura in niente il proposito dell'opera, ben al contrario. Affrontato cosi, il
"melodramma giocoso" di Donizetti rompe abilmente con le regie tradizionali, troppo spesso
incastrate fra pagliai, macchine agricole, cesti e facciate campagnole.
Al bilancio, un Elisir allo stesso tempo giovanile ed originale.
Cyril Mazin
L'OPERA (marzo 2014) DALL’ESTERO
Piccolo mondo...
Montecarlo: all’Opéra di Montecarlo
L’Elisir d’amore di Donizzetti
in un microcosmo di creature che vivono
fra spighe di grano e papaveri
L’allestimento de L’elisir d’amore di Donizetti, andato in scena all’Opéra di Montecarlo, è
visivamente tanto originale quanto sorprendente.
A firmare lo spettacolo, nato a Losanna nel 2012, è Adriano Sinivia, regista coadiuvato, per le scene
(davvero magnifiche), da Cristian Taraborrelli e, per i costumi, da Enzo Iorio.
Tutto prende le mosse da un video, proiettato durante il breve preludio, con l’obiettivo che filma
immagini di ampi campi di grano; la telecamera corre veloce sulle assolate distese dorate, fino a
fermarsi sulla visione di un trattore, in cima a una collina. Qui, all’improvviso,l’occhio della ripresa
precipita al di sotto della superficie.
Ed ecco aprirsi un mondo in miniatura: un microcosmo di creatureche vivono fra spighe di grano e
papaveri. La loro proporzione minuta è data, per contrasto, dalla visione di una delle gigantesche
ruote del trattore che sta in superficie, immersa nel terreno sottostante le alte spighe di grano. Dal
cerchione della ruota, posta a un lato della scena, sbucano i personaggi, così come sugli steli di
grano si arrampicano e penzolano, quasi fossero insetti, le
creature di questa Lilliput agreste (Nemorino fa il suo ingresso a cavalcioni dello stelo di un
papavero). Sono personaggi in carne ed ossa, che si difendono e si nascondono alla vista degli
umani; che lottano contro le nere sagome minacciose di giganteschi corvi (l’uso delle proiezioni è a
dir poco geniale) calatisi nel campo alla ricerca di cibo. Il villaggio di abitanti che danno vita alla
vicenda di questo Elisir sono dunque lillipuziani vestiti da buoni selvaggi, immersi in una
dimensione contadina nascosta che condiziona le fasi della loro vita. Alcuni villici raccolgono
provviste (fragole e uva che nelle loro mani appaiono gigantesche), messe da parte come farebbero
formiche laboriose. Belcore entra in scena uscendo da un barattolo di conserva che rotola al centro
del palcoscenico, con il suo esercito di omuncoli vestiti con corazze ed elmi che paiono parti di
coleotteri. E poi Dulcamara, in lunghi capelli bianchi e trecce, con il suo colorato carretto
ambulante a ingranaggi dotato di una tenda a forma di sagoma di bottiglia. Tutto appare lieve e
leggero nel vestire di colori vivaci questo variopinto universo minuto che pulsa sotto la superficie di
campi di grano illuminati dal sole.
Un mondo che è anche costretto a proteggersi delle intemperie di natura, come avviene quando si
scatena un temporale, con le sue grandi gocce di pioggia che piovono proiettate sulla scena alla fine
del concertato che chiude il primo atto.
L’atto successivo si apre con una piattaforma-giostra che gira come un carillon, attorniata da un filo
di giganti lampadine elettriche colorate appartenenti agli umani, utilizzate per illuminare la festa dei
preparativi alle nozze fra Adina e Belcore, con il notaio che atterra sul terreno calandosi con un
paracadute: una fra le tante e spiritose
idee di questo spettacolo fresco e gioioso.
Pubblico ammirato dall’originalità dello spettacolo e lunghi applausi finali per tutti gli interpreti.
Alessandro Mormile
SORTIR ICI ET AILLEURS
TRADOTTO DAL FRANCESE
L'Elisir d'Amore. Vino, amore e fantaisia all' Opera di Montecarlo
Quando Donizetti si invita dai Minimoys! L'Elisi d'Amore è un delizioso racconto dai toni delicati
che mette in scena un marivodaggio non sprovvisto di una certa crudeltà. Il suo scopo, che è
semplicemente di divertire, è perfettamente raggiunto con la produzione di Losanna firmata da
Adriano Sinivia.
Lo spettacolo acrobatico è brillante, fresco, saporito, frizzante, elegante, burlesco, poetico, con una
profonda caratterizzazione di ogni personaggio ed una direzione d'attore curata con precisione.
Adriano Sinivia arriva pure a trarre questa paesaneria musicale verso il musical americano tutto
rispettando alla nota precisa una musica più difficile di quanto appare.
Christian Colombeau
Monaco-Matin (23 février 2014)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Fiori di canto in un campo di grano
Quando il sipario si apre sull"Elisir d'Amore" nella Sala Garnier, scopriamo un campo di grano.
Ma un campo gigante... I personaggi danno l'impressione di appartenere ad un mondo minuscolo.
Ma questo spettacolo ci procura un piacere maiuscolo. Ci porta in un universo di fiaba.
Ne siamo estasiati.
Buonissimo spettacolo, dove crescono i fiori in un canto di grano...
André Peyregne
L'avenir côte d'azur (N°2169) TRADOTTO DAL FRANCESE
Un Elisir saporito
Umorismo e poesia della regia, freschezza vocale e spontaneità della direzione d'orchestra sono gli
ingredienti che hanno fatto di questo "Elisir d'Amore" una saporita partita à degustare senza
moderazione.
... L'avete capito, questo Elisir aveva un sapore tutto particolare fra poesia e incantesimo, fra risa e
derisione, e la musica di Donizetti frizzava come champagne... encora una coppa?
Yves Courmes
FORUMOPERA.COM
LE MAGAZINE DU MONDE LYRIQUE (26 Février 2014) TRADOTTO DAL FRANCESE
L'Elisir d'amore - Monaco
Questa produzione dell'Elisir d'amore lusinga l'occhio costantemente... È affascinante e divertente.
Assaporiamo senza ritenute la qualità estetica di una realizzazione che non è un tradimento.
Maurice Salles
l'Elisir d'Amore
Gartano Donizetti
OPERA DE LAUSANNE (SUISSE) 2012
Direczione musicale: Jesus Lopez Cobos
Regia: Adriano Sinivia
Scene: Cristian Taraborrelli
Costumi: Enzo Iorio
Luci: Fabrice Kebour
Video: Fabio Masimo Iaquone,Luca Attilii, Daniele Farinazzo
Assistente alla regia: Antonio Palermo
Distribuzione:
Olga Peretyatko
Stefan Pop
George Petean
Lorenzo Regazzo
Eva Fiechter
STAMPA :
OPERA MAGAZINE- Novembre 2012
TRADOTTO DAL FRANCESE
L'idea chiave della nuova produzione di Adriano Sinivia si rivela alle prime mesure.
Delle proiezioni di un campo di grano, alla vigilia della mietitura, lasciano il posto alla scenografia
vera e propria: una gigantesca ruota di trattore, a destra; delle spighe e dei papaveri che salgono fino
al gratticcio, a sinistra. È l'elisir d'amore dai Lillipuziani!
Gli abitanti di questo mondo miniatura sono agricoltori, che sfruttano gli oggetti abandonati dagli
umani. Belcore e i suoi soldati, vestiti da corazze fabbricate a partire da lattine reciclate, scendono
da una scatola di conserva e la roulotte di Dulcamara è stata fabbricata a partire da una bottiglia di
vino. La stravaganza è omnipresente, senza alcuna volgarità, e l'occhio è costantemente sedotto da
questo assemblaggio di colori splendenti.
Richard Martet
ResMusica (12 octobre 2012) TRADOTTO DAL FRANCESE
A LOSANNA, IL GENIO RILEVATO DELL'ELISIR D'AMORE
Il grand colpo è un vero colpo di genio. Quello chiesto a Adriano Sinivia (di cui già un Barbiere di
Siviglia aveva fatto segno). Presenta oggi una regia cosi inaspettata che riuscita dell'opera
donizettiana. Sappiamo il clima paesano e campestre di questa opera. Da li ad immaginare un
universo di lillipuziani abitante vicino ad una ruota di un trattore abbandonato nel mezzo di un
campo di grano, ci si ritrova lontani dai cliché abituali accostati a quest'opera.
Adriano Sinivia usa questa formidabile transposizione di un mondo umano in un microcosmo
insolito per farci gustare al suo universo poetico. Cancellando tutte le inverosomiglianze del
libretto, le rende eminentemente credibili nel meraviglioso di un mondo buccolico et immaginario.
Ci si dice che una tale sfilata di gag di scoperte sceniche non potrà tenere la distanza di tutto questo
Elisir d'Amore, ma forza è di constatare che in alcun momento la tensione e l'interesse
diminuiscono.
Senza mai forzare il tratto, senza esagerare volgarmente la dose; il regista italiano conduce il suo
affare con un talento remarcabile di regista che come direttore d'attori.
Jacques Schmitt
ConcertoNet.com-The Classical Music Network (O5/10/2012)
TRADOTTO DAL FRANCESE
...Lo spettacolo è fresco, frizzante e brillante, con una profonda caratterizzazione di ogni
personaggio ed una direzione d'attori particolarmente curata.
Claudio Poloni
Rigoletto
Giuseppe VERDI
FESTIVAL D'AVENCHES (SUISSE) 2011
Direzione musicale: Roberto Rizzi Brignoli
Regia: Adriano Sinivia
Scene: Jean-Marie Abplanalp
Costumi: Katia Duflot
Luci: Henri Merzeau
Video: Benoît Boussard
Assistente alla regia: Antonio Palermo
Distribuzione:
Carlos Almaguer
Bruce Sledge
Olga Peretyatko
Sarah Maria Punga
Rubén Amoretti
Antoinette Dennefeld
Benoît Capt
André Gass
Marcin Habela
Sacha Michon
Laurence Guillod
PRESSE :
24 Heures - 4 huillet 2011 TRADOTTO DAL FRANCESE
... Nella regia d'Adriano Sinivia, la tragedia di Verdi è presentata fin dalla prima nota. Un Rigoletto
patetico e visibilmente pazzo rivive le tappe della sua maledizione.
... Dans la mise en scène d'Adriano Sinivia, la tragédie de Verdi est jouée dès la première note. Un
Rigoletto pathétique et visiblement fou revit les étapes de sa malédiction.
I luoghi del dramma non sono più che rovine girando attorno a dei fossati squallidi, popolati da
creature anfibie. I muri si animano di visioni allucinanti.
L'ispirazione del regista l'efficacità della scenografia non fanno che crescere a misura che la notte
s'installa... Fino ad un finale affascinante.
Lasciando le arene, la folla intirizzita dal fresco della notte sembrava perfettamente felice di avere
assistito ad una storia spaventosa. E canticchiava di buon cuore la melodia di una canzone
scellerata: la donna è mmobile... Il miracolo dell'opera tien anche a questo.
Matthieu Chenal
LE TEMPS (7 juillet 2011) TRADOTTO DAL FRANCESE
... É per la fine che tutto comincia in questa lettura del Rigoletto di Verdi, all'affiche del Festival
d'opera di Avenches? Prostrato in convulsioni d'ombre paurose, un doppio gemellario del buffone
osserva gli avvenimenti come a posteriori, lacrime di gesso, smorfia scarlatta.
Un modo per il regista Adriano Sinivia di rappresentare i pricipi motori dell'opera.
Morbosità del desiderio, ragione e follia, riso e disperazione.
Jonas Pulver
LA GRUYERE (9 juillet 2011)
TRADOTTO DAL FRANCESE
"Rigoletto" infiamma le arene di Avenches
Il Rigoletto presentato a Avenches apporte un rinnovo benvenuto a questo grande classico del
repertorio d'opera. Distribuzione di grande qualità.
Il temporale minacciava ad Avenches durante la rappresentazione del Rigoletto di giovedi'.
Il capollavoro di Verdi sarà alla fine interrotto dalla pioggia dopo il secondo atto, giusto prima la
celebratissima: la donna é mobile. Gli sfortunati spettatori della serata hanno comunque potuto
gustare due atti molto riusciti, con una distribuzione di una grande qualità ed una scenograia ben
adattata all'ambiente del dramma.
Il regista veneziano Adriano Sinivia ha scelto di situare tutta l'opera dopo la fine della storia: cosi,
durante l'ouverture, scopriamo già Rigoletto smarrito di dolore davanti al cadavere di sua figlia.
Questo punto di vista apporta un rinnovo benvenuto a questo grande classico del repertorio d'opera.
La prospettiva scelta conferisce un'intensità drammatica più spinta a tutta l'opéra, presentando i due
Rigoletto alla volta, quello che guarda, impotente e allucinato, la scena svolgersi nel suo ricordo, e
quello che la vive effettivamente. degli acrobati portano i personaggi, che sembrano cosi apparire
nell'incubo del Rigoletto decaduto.
Immagini choc
l'ambiente glauco si associa alla rappresentazione della depravazione dei costumi alla corte del
duca, mostrato su scena senza preoccupazione di decenza. Queste immagini choc convengono bene
allo spirito dell'opera che rientra nell'ambito dell'estetica del grottesco.
Lo spettacolo è completato da delle immagini video che s'ineriscono nella scenografia, svelando le
proiezioni mentali dei personaggi.
Il tutto forma uno scrigno di quallità per le voci ammirabili degli interpreti.
Laure Jaquier
Il Barbiere di Siviglia
Gioacchino ROSSINI
OPERA DE LAUSANNE 2009
Direzione musicale: Günter Neuhold
Regia e Scenografia: Adriano Sinivia
Scene e Costumi: Enzo Iorio
Luci: Fabrice Kebour
Video: Gilles Papain
Assistente alla regia: Vincent Barraud
Distribuzione:
John Osborn
Fabio Capitanucci
Sabina Puertolas
Luciano Di Pasquale
Deyan Vatchkov
Isabelle Henriquez
Alexandre Diakoff
Manrico Signorini
Sacha Michon
PRESSE :
OPÉRA MAGAZINE N° 43
TRADOTTO DAL FRANCESE
La grande forza della regia, in più di una direzione d'attori molto precisa, è di storcere il collo alle
banalità, di sviare con malizia tutti i preconcetti delle produzioni classiche.
Adriano Sinivia gioca a nascondino con il publico, le gag non sono mai li dove si attendono, allora
che delle situazioni arci-rifatte sono sviate con brio.
Catherine Scholler
LE TEMPS (9juin 2009)
TRADOTTO DAL FRANCESE
A Losanna, Figaro come un sogno felliniano
« il Barbier di Siviglia » convoca il cinema italiano in una scenografia alla Cinecittà
Le esalazioni cinematografiche profumano l'aria di questo sposalizio di teatro. La schiuma rotola
sulla sabbia, il generico sfila sullo schermo: la parola "Fine" appare al dissopra della tavola paesana.
Questo matrimonio potrebbe essere l'epilogo di Amarcord. Rosina e Almaviva sono ancora di
Rossini? Un clap finale, e tutto è nella scatola.
Il Barbiere di Siviglia, nuova produzione dell'Opera di Losanna, ridona al Métropole il suo fascino
di sala oscura, e fa planare l'ombra di Fellini su questo spettacolo in 35 millimetri,
incontestabilmente il migliore della stagione.
Jonas Pulver
LE COURRIER (10 juin 2009)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Il « Barbiere » di Rossini in villegiatura a Cinecittà
Giubilatorio.
Domenica, il palcoscenico della Sala Metropole si è teleportata agli studi di Cinecittà, il tempo di
mettere in scatola la nuova produzione dell'Opera di Losanna, un Barbiere di Siviglia
spumantissimo!
Più romana che sevigliana, la scenografia di Adriano Sinivia funziona a meraviglia.
Marie Alix Pleines
24 HEURES (09/06/2009)
Rossini come una commedia italiana
Adriano Sinivia ci aveva già entusiasmato con un delirante Monsieur de Pourceaugnac, di Frank
Martin: conferma qui il suo talento comico e la precisione dei suoi effetti scenici. Transpone
l'intrigo della Spagna del XVIII secolo all'Italia degli anni 60 senza provocare controsensi-anzi
ancora meglio: aggiungendo del senso. Rossini non è solo un burlone ma, a suo modo, un terrorista
della ragione.
Matthieu Chenal
ResMusica.com (13/06/2009)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Formidabile caricatura italiana
In qualche immagine, Adriano Sinivia trasporta il pubblico nel mondo di Cinecittà. Si va girare
l'opera di Rossini per il cinema! Una scelta scenica intelligente e originale che permette i
cambiamenti di scena senza mai rompere il ritmo dell'intrigo. Si canterà a destra mentre si cambierà
la scena a sinistra. A partire da questa ricetta, la produzione di losanna offre più di due ore e mezza
di un piacere teatrale e musicale totale.
Perché con Adriano Sinivia, l'umorismo e l'immagine si mischiano con intelligenza. Ammirabile
direttore di palcoscenico, racconta con brio tanto con gli attori quanto con le scenografie. E con
quale finezza e quale piacere, utilizza le proiezioni video.
Davanti ad uno spettacolo cosi brillante, si spera che un giorno riverrà sul palcoscenico di un teatro.
Jacques Schmitt
ConcertoNet.com
TRADOTTO DAL FRANCESE
Figaro va al cinema
Ecco gli ingredienti di una produzione intelligente, gioiosa e elevata, di una precisione di orafo, al
diapason della musica di Rossini. Adriano Sinivia non manca di idee e la sua ricetta va a segno, a
giudicare dagli applausi frenetici del pubblica alla fine della serata.
Uno spettacolo a classare incontestabilmente fra la migliore produzione losannese di questi ultimi
anni.
Claudio Poloni
FORUM OPERA.COM
TRADOTTO DAL FRANCESE
Questa regia manifesta un dinamismo ed una maestria che toccano all'eccelenza. I dettagli sono
curati, le idee discrete e efficaci si susseguono con giusta misura, la direzione d'attore unita
all'occupazione scenica e comica di questi sono degni di elogi.
L'idea un po' improbabile del cinema nell'opera avrà dunque saputo proporre una brillante nuova
produzione di un'opera arci-popolare.
Quando la parola "Fine" è apparsa sul fondo del mare proiettato per la festa finale, avremmo
semplicemente sperato... che lo spettacolo ricominci!
Christophe Schuwey
Le Caïd
Ambroise THOMAS
OPERA DE METZ 2007
Direzione musicale: Alain Mercier
Regia, Scenografia e Coreografia : Adriano Sinivia
Scene e Costumi: Enzo Iorio
Luci: Jacques Chatelet
Collaborazione Artistica: Vincent Barraud
Collaborazione Coreografica: Elodie Le Van
Distribuzione:
Nathalie Gaudefroy
Sarah Vaysset
Richard Bousquet
Jean-Francis Monvoisin
Shadi Torbey
Jean-Loup Pagesy
Yong-Biao Lin
Choeur et danseurs de l'Opéra-Théâtre de Metz
Orchestre national de Lorraine
PRESSE:
OPERA MAGAZINE (janvier 2008) TRADOTTO DAL FRANCESE
Il primo merito della produzione d'Adriano Sinivia è di dissolvere i timori di quelli che temevano di
vedere Le Caïd aparire come una provocazione sociale e politica nella Francia di oggi.
Ambientando chiaramente la sua regia nel contesto storico ed estetico degli anni 1840,
rispettandone ed illustrandone con chiarezza i meccanismi di quelle che era l'opera-buffa a
quest'epoca, il regista vieta di facto tutta lettura al primo livello del libretto. Bisognerebbe avere una
mentalità veramente contorta per vedere qui un apologia al colonialismo o un tentativo di denigrare
la popolazione algerina!
Il suo secondo merito è di offrire un'illustrazione estremamente pertinente dell'atmosfera propria
all'intrigo, questo "oriente sognato" caro a tanti musicisti, pittori e scrittori.
R. M.
LES ECHOS.FR (30 novembre.) TRADOTTO DAL FRANCESE
LE CAÏD D'Ambroise Thomas Reabilitazione riuscita
Piacevolissimi ritrovi con un opera-buffa dimenticata ed un compositore troppo disprezzato.
Réjouissantes retrouvailles avec un opéra-bouffon oublié et un compositeur trop méprisé.
Andatura sfrenata.
Le scene ed i costumi astuziosi e colorati, sia per il villaggio all'inizio, declinando diverse sfumature
d'ocra, di cui un palco girevole permette di apprezzare diversi punti di vista, o gli appartamenti
femminili del secondo atto, con mosaici e piscina in graziosi toni di blu, testimoniano un gusto
sicuro. La regia vivente e divertente d'Adriano Sinivia, che fa susseguire le scene asd un'andatura
sfrenata, trova il tono esatto di questa fantasia che non ha altra pretesa che di divertire.
L'idea di aver aggiunto un personaggio muto, saltellante e acrobatico che finisce per partire su un
tappeto volante, contribisce alla leggerezza di una serata rinfrescante, che serve con giustezza la
causa di un musicista troppo criticato.
Michel Parouty
SCÈNE LYRIQUE TRADOTTO DAL FRANCESE
Piuttosto che evocare, e fortunatamente, le ripercussioni politiche che potrebbe suscitare la presenza
militare francese nell'Algeria coloniale di quest'epoca, la regia accentua al contrario la dimensione
fiabesca di un Oriente magico, pieno di colori e di sapori.
Su fondo di tappetti volanti, di minareti ed altri accessori che potrebbero in un altro contesto ridursi
ad una accumulazione di cliché, il bel dispositivo scenico evoca tanto le Mille e una notte che,
l'atmosfera lussuriante e lussuriosa di un quadro di Delacroix.
La regia d'Adriano Sinivia, di una rara fluidità, da il primo posto al gesto, al movimento ed alla
danza, e contribuisce alla riuscita dei bellissimi tableaux che ad ogni istante suscitano e nutriscono
l'occhio dello spettatore.
Pierre Degott
Monsieur de Pourceaugnac
Frank Martin
OPERA DE LAUSANNE 2006/2007
Direzione musicale: Jean-Yves Ossonce
Regia, scenografia et Coreografia : Adriano Sinivia
Scene et costumi : Enzo Iorio
Luci: Maurice Salem
Collaborazione artistica :Vincent Barraud
Assistente lla regia : Xavier Kuentz
Distribuzione:
Harry Peetzrs
Jean-Marie Frémeau
Sophie Graf
Sibyl Zanganelli
Jeannette Fischer
Boris Grappe
Jean-Louis Meunier
Francis Dudziak
Léonard Pezzino
Rémy Corazza
Florent Blaser
Davide Cicchetti
Marc Mazuir
Acrobates:
Sonia Massou, Jérôme Pont, Antoine Raimondi-Chauvot
PRESSE :
OPERA MAGAZINE (Février 2007)
TRADOTTO DAL FRANCESE
La seconda felicità, è una produzione che rende giustizia a questo piccolo gioiello.
Adriano Sinivia, perfetto conoscitore della comedia italiana come delle arti del circo, firma una
regia affascinante, esteticamente molto riuscita, di un barocco rivisitato e deviato.
In una scenografia strana ed evocatrice, incrociamo, drappati in magnifici costumi, dei personaggi
della tradizione italiana, degli acrobati, delle creature di carnevale o delle notti mondane e
decadenti, tale la musicista mezza-diva mezza-dragqueen.
Thierry Guyenne
LE TEMPS (25 janvier 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE
Il veneziano Adriano Sinivia mette tutto cio' in scena in una produzione frizzante nella scia della
"commedia dell'arte".
Acrobati, pulcinella e maschere evolvono su scena provvista di botole, scale e rampe.
J.S.
LE TEMPS (23 janvier 2007)
Pourceaugnac crudele e mordente a Losanna
L'Opera di Losanna, firma con Monsieur de Pourceaugnac una delle sue produzioni più incantanti.
Scene e costumi ispirati dalla commedia dell'arte, fine direzione d'attori, luci ocra illuminando la
scura crudeldà che sottogiace la commedia di Molère: tutto concorre al piacere degli occhi.
Diretti dal regista veneziano, i cantanti formano una vera troupe.
Questo ambiente di circo raffinato, orchestrato da Adriano Sinivia che riesce a rinnovare i vecchi
trucchi del teatro napoletano incanta.
Julien Sykes
RESMUSICA (4 février 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE
Ma, in più, il testo trucculento gode fortunatamente dell'impronta sottile e acorta del regista Adriano
Sinivia. Questo Veneziano usa di tutti i trucchi del teatro di commedia mescolando abilmente dei
personaggi provenienti dalla Commedia dell'Arte con quelli del teatro di Molière.
Jacques Schmitt
TRIBUNE DE GENEVE (23 janvier 2007)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Une farce lyrique de Frank Martin triomphe à Lausanne
Pourceaugnac offre sans aucun doute la meilleure production créée à Lausanne depuis l’arrivée
d’Eric Vigié.
Mathieu Chenal
les echos.fr TRADOTTO DAL FRANCESE
Adriano Sinivia si sforza di polverizzare queste traccie di saggezza con una regia turbolenta, senza
tempi morti né bassi di tensione.
Michel Parouty
24 heures (23 janvier 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE
Il regista Adriano Sinivia ha immaginato uno spettacolo totale, carnevale frenetico, circo di
pulcinella mascherati, pot-pourri di occhiolini alla commedia dell'arte.
Matthieu Chenal
Falstaff
Giuseppe Verdi
GRAND THEATRE DE LIMOGES / OPERA DE REIMS 2006/2007
Direzione musicale: Guy Condette
Regia e scenografia: Adriano Sinivia
Coreografia: Elodie Le Van
Scene e Costumi: Enzo Iorio
Luci: Maurice Salem
Assistente alla regia: Elodie Le Van
Distribuzione:
Patrice Berger
Sergei Stilmanchenko
Johnathan Boyd
Malinda Haslett
Leontina Vaduva
Claudia Marchi
Roger Pujol
Frédéric Bourreau
Jean Goyetche
PRESSE:
OPERA MAGAZINE (juillet 2007) TRADOTTO DAL FRANCESE
La trasposizione degli avvenimenti alla nostra epoca si fa senza urti, e le comari di Windsor del XV
secolo trasformate in Desesperate Housewives di oggi da Adriano Sinivia, non ne sono che più
vere. Buona idea ugualmente di utilizzare il linguaggio cinematografico: Azione!... Cut!
Cambiamento di piano. Azione!... Cut!
Tutto si sussegue in un montaggio frenetico corrispondente perfettamente alla scrittura di Verdi.
La scenografia anche è fragmentata: gli elementi sono disarticolati, le porte e le finestre si aprono, si
spostano da sole e danzano atorno ai personaggi, creando ogni volta un angolo di vista diverso.
Un momento, siamo nella camera di Falstaff, ma basta che una finestra se ne voli ed eccoci nella
strada, gli occhi alzati verso Sir John che ci guarda dalla finestra!
Daria Moudrolioubova
CENTRE FRANCE (22 octobre 2006) TRADOTTO DAL FRANCESE
Autore di una memorabile "Périchole", il regista Adriano Sinivia si è interessato a questo
divertimento aristocratico. Formato sulle piste del circo, il regista si nutre della magia, della poesia
leggera, dello scherzo, che fanno di questo spettacolo un opera buffa di alta gamma.
Jean-François Julien
L'ECHO (24 octobre 2006) TRADOTTO DAL FRANCESE
Il regista italiano Adriano Sinivia ha realizzato un lavoro molto interessante e intelligentissimo,
portando all'opera un nuovo soffio ed una leggibilità limpida.
Jacques Morlaud
L'Auberge du Cheval Blanc
de Ralph BENATZKY (opérette)
THEATRE DU CAPITOLE 2003/2004
Direzione musicale: Claude Cuguillère / Christophe Larrieu
Regia e Scenografia: Adriano Sinivia
Coreografia: Adriano Sinivia / Elodie Le Van
Scene e Costumi: Enzo Iorio
Luci: Eric Loustou-Carrère
Assistente alla regia: Vincent Barraud
Distribuzione:
Marie-Ange Todorovitch
Lionel Peintre
Patrick Rocca
Sophie Haudebourg
Olivier Heyte
Patricia Samuel
Jean-Louis Poirier
André Jobin
Et le Ballet du Capitole
STAMPA
Operette (janvier 2004) TRADOTTO DAL FRANCESE
Adriano Sinivia riesce una delle più grandi ricreazioni dell'operetta che ci sia, non facendone
dimenticare né l'opera lirica con i suoi testi ed i suoi tubes, né il fasto che rinnova con una
pertinenza constante...
Didier Roumilhac
FORUM OPERA (janvier 2004) TRADOTTO DAL FRANCESE
La regia d'Adriano Sinivia è pretesto ad una vera rilettura dell'opera mentre la coreografia dello
stesso Sinivia concorre alla leggerezza dell'insieme.
Non siamo delusi: passiamo in effetti un'eccelente serata, perché la regia mescola intelligentemente
quadri a grande spettacolo e trovate divertentissime e altrettanto efficaci.
Una vera rilettura moderna, adatta ad interessare un pubblico nuovo.
La croix du Midi (1janvier 2004) TRADOTTO DAL FRANCESE
Brodway sulla Garonne
C'è del ritmo, dell'invenzione, della giustezza, degli occhiolini complici e mai cattivi, della poesia
anche, dell'emozione qualche volta e sopratutto molto umorismo.
Robert Pénavayre
LA DÉPÊCHE DU MIDI (23 Décembre 2003)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Ci voleva tutta la fantasia d’Adriano Sinivia per trasformare la gentile operetta tradizionale "Il
cavallino bianco" di Ralph Benatzky in un gran spettacolo di festa vicino alla commeia musicale.
Forte della riuscita della sua realizzazione dei «Saltimbanques» sulla stessa scena cinque anni fà, il
regista invita un'altra volta le arti del circo nello spazio cosi particolare della Halle aux Grains.
L'immaginazione debordante di Sinivia moltiplica anche gli accessori suggerendo la prossimità di
un lago, il sito di una foresta. La sera della generale, domenica, tutto funzionava a meraviglia, tanto
fra il centinaio di artisti, riuniti per la circostanza, quanto sul piano della tecnica.
Anne-Marie Chouchan
LA DÉPÊCHE DU MIDI ( 3 janvier 2004)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Uno spettacolo strabiliante
Gran spettacolo mettendo in scena un centinaio di artisti, «L’Auberge du Cheval Blanc», gentile
operetta viennese, ritrova una nuova giovinezza alla Hall aux Grains. Monto ispirato dallo spazio
circolare de la Halle, Adriano Sinivia associa con piacere le arti del circo ad una realizzazione
inventiva, ritmata, popolata da una folla di personaggi di fantasia,tutti perfettamente al loro posto.
L'occhio é constantemente sollecitato.
Ed usciamo dalle Halle il cuore gioioso.
Anne-Marnie Chouchan
Alexandre Bis
Bohuslav MARTINU (opéra-bouffe)
OPERA DE RENNES 2002/2003
Direzione musicale: Cyril Diederich
Regia e scenografia: Adriano Sinivia
Scene e Costumi: Enzo Iorio
Luci: Fabrice Kebour
Distribuzione:
Gisèle Blanchard
Jéanne-Marie Lèvy
François Piolino
Raimonds Spogis
Jacques Calatayud
Marc Belleau
STAMPA
OPERA INTERNATIONAL (Mars 2003)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Alexandre Bis.
La cambiale di matrimonio.
Adriano Sinivia si è divertito a gettare dei ponti fra due opere cosi' diverse, attraverso, per esempio,
un letto traversante la scena due volte, o le improvvise involate di ogni eroina, l'uno onirico, l'altro
giubilatorio; più sottile ancora, il richiamo del ritratto animato d'Alexandre dal riflesso di Tobia Mill
avente la sua propria autonomia. Per Martinu, la regia molto inventiva invita lo spettatore a
lasciarsi portare da questa fantasia delirante. Al contrario, l'universo assai convenzionale della farsa
rossiniana guadagna ad essere sfruttata con una profusione di colori e di trovate varie che non
impediscono nullamente di ancrare queta sordida storia di matrimonio arrangiato nella realtà della
società industriale del XIX secolo; una parte dell'azione si situa nella manifattura stessa di Mill,
diffronte alla Tamisi, con un realismo di dettagli del tutto truculenti!
Thierry Guyenne
DIAPASON (avril 2003)
TRADOTTO DAL FRANCESE
L'Opera di Rennes con una nuova produzione dove l'ironia si fa onirismo, e vice versa, in uno
spettcolo gioiosamente folle. Il regista sttolinea il surrealismo del libretto, facendo di Armande una
donna al bordo della crisi di ninfomania, abitata dai suoi sogni, che vede ben presto degli Alexandre
dappertutto. Il lavoro di Sinivia, teatro del movimento e dell'astuzia fa molto per l'animazione, la
vita del palcoscenico.
Benoit Fauchet
OUEST France (Février 2003)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Due opera buffe brillanti.
Due opere nutrite da una sola tonalità, la fantasia.
Adriano Sinivia (regista e scenografo) e Enzo Iorio (scene) saranno stati i re della festa.
« Alexandre bis» e « La Cambiale di Matrimonio » non sono dei capolavori, sono delle opere buffe
ben composte, di buona tenuta, molto diferenti, che non domandano altro che ad essere rilevate per
essere ben divertenti. "Rilevate"? Alcun problema con i sudetti: gli esseri e le cose (armadi, leto,
pulpito, topo teleguidato, bicicletta, etc...) circolano, scivolano, s'involano, appaiono o spariscono
come per magia. Siamo in un mondo incantato, la fantasia regna su un universo divertente.
La scenografia si trasforma instantaneamente.
Gérard Pernon
Les Contes d'Hoffmann
Jacques OFFENBACH
OPERA NATIONAL DU RHIN 2002/2003
Direzione musicale: Jean Latham-Koenig
Regia e scenografia: Adriano Sinivia
Collaborazione alla scenografia: Enzo Iorio
Costumi: Catherine Rigault
Luci: Fabrice Kebour
Video: Les films de la cité
Assistente alla regia: Vincent Barraud
Distribuzione:
Jean Pierre Furlan
Vincent Le Texier
Mélanie Boisvert
Isabelle Cals
Nicoleta Ardelean
Claire Brua
Thomas Morris
René Schirrer
Rodolphe Briand
Jean-Marc Salzmann
René Schirrer
STAMPA
OPERA INTERNATIONAL ( Janvier 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE
… La scenografia e la regia d’Adriano Sinivia, che è ben lontano dall'essere sprovvisto di talento,
contano degli indiscutabili momenti di incanto: il quadro di una Venezia crepuscolare bluettata di
una bella poesia, l'utilizzazione pertinente ed intelligente di proiezioni scenografiche sur diversi
schermi, ed un arte di magia ed illusione spettacolare.
Monique Barichella
FORUM OPERA (5 Décembre 2002) TRADOTTO DAL FRANCESE
… Spettacolo molto originale. La regia di A.S. dimostra una conoscenza della scena assai
prodigiosa e noi ci troviamo diffronte ad una sorta di "spettacolo totale" mescolando teatro, mimo,
opera, video...
Niente è gratuito in questa visione, l'interesse è costantemente messo in allerta, è uno spettacolo
ricco che guadagna as essere visto più volte.
Pierre-Emmanuel Lephay
OPERNWELT (Février 2003) TRADOTTO DAL TEDESCO
In questa interpretazione del veneziano Adriano Sinivia, il "filoo conduttore", la logica imminente,
è più iportante che l'autenticità. Sinivia si avvicina all'ossessione d'E.T.A. Hoffman grazie ad un
insieme surreale ispirato dalle immagini cinematografiche e teatrali degli anni 20, passando per
l'estetica di Fellini o Kubrick, o quella dell'universo Cyber Space. Un "tunnel del tempo" astratto
per lo spazio, metamorfosi video, personaggi volanti, scene e costumi, nei quali si specchiano sogno
e realtà: questa produzione è uno spettacolo fantasista moderno riuscito alla maniera d'Hoffaman,
un viaggio verso il conflitto hoffmaniano fra il mondo poetico interiore e la "durezza" esterna, un
mondo dei più divertenti.
Alexandre Dick
MONDE DE LA MUSIQUE (Avril 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE
Lo spettcolo concepito da Adriano Sinivia per l’Opéra du Rhin trasporta lo spettatore nelle arcane
di un immaginario brumoso. Appaiono, in una scenografia sobria e scura, delle immagini, delle
proiezioni video, uno spettro danzante nelle arie (la madre di Antonia), delle illusioni. Realtà e
riflessi si fanno eco, si mescolano, si confondono. Utilizzando con parsimonia ma sempre a
giudiziosamente qualche artificio tecnico, il regista ha saputo rendere l'ambiente agitato del
capolavoro d'Offenbach e gli erramenti del ruolo titolo. Spettacolo intelligente ed onirico.
Philippe Venturini
RESMUSICA.COM (17/12/2002) TRADOTTO DAL FRANCESE
La regia, la scenografia avevano preso partito di giocare pienamente la carta del fantastico.
per apprezzare pienamente questa concezione, ci si deve lasciar portare dal piacere delle
macchinerie, dei colori, delle luci.
I riferimenti cinematografici abbondano, il tribuno di Citizen Kane, i viaggi di Gulliver ed anche
certi riferimenti ai più belli laboratori malefici di James Bond.
Bar americani inquietanti dove rampano immondi rifiuti dell'umanità, bambole meccaniche alle
apparenza di Marilyn Monrœ che si desintegrano, schermi di controllo e sfilate di moda, tutto qui
suggerisce il sogno e l'incubo.
Come un viaggiatore nel tempo, lo spettatore assiste al passaggio dall'altro lato dello specchio, e,
come Hoffman, rischia di lasciarci la ragione e le sue abitudini.
Pierre Breiner
SCENE MAGAZINE (Février 2003) TRADOTTO DAL FRANCESE
Adriano Sinivia, che firma la regia della produzione alsaziana, ha fatto uso di tutta una panoplia di
scene, luci, video e di effetti di prestidigitazione sensazionali. L'abbondanza di mezzi, dominati alla
perfezione, non soffoca mai l'azione, ma al contrario la sottolinea con un senso acuto della
psicologia dei personaggi. Ogni contesto, ogni reminiscenza, ogni ambiente approfittano degli abili
prolungamenti immaginati dallo scenografo italiano. L'uso della video fa corpo con la scena, con i
personaggi. Appare come un prolungamento straordinario del mentale di Hoffman, lui stesso
rappresentato come un poeta decaduto e dimenticato. L'umorismo non è sottratto per tanto, bene al
contrario. Riesce a concedersi a più riprese un posto di scelta sotto gli esterni esilaranti di una molto
piacevole freschezza e senza la minima mancanza di buon gusto. O come sottolineare la gravità
presente nell'opera senza pesantezza. Difficile di presntare una lettura con uno spirito più autentico!
Riempita di opzioni tecniche audaci, di ritmi, di partiti presi limpidi di una rara acutezza di sguardo
e di un'estetica sublime, questa regia d’Adriano Sinivia, rinforzata dagli scenari e dagli abiti ben
pensati, flirta col genio.
Bernard Halter
L’Alsace (8 décembre 2002)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Hoffmann dans son tunnel
Dans un décor suggérant les couloirs voûtés de la psyché et grâce aux éclairages crépusculaires de
Fabrice Kebour, les rencontres demeurent oniriques, souvent polarisées autour de très belles
projections sur écrans et animées de trouvailles fécondes, plastiquement réussies .
Christian Fruchart
REFLETS (décembre 2002) TRADOTTO DAL FRANCESE
Le scénographe arrivé de Venise, Adriano Sinivia, a emporté des techniques cinématographiques
afin de faire ressortir les aspects à la fois magiques et fantastiques de l’œuvre. De cette façon il met
particulièrement en lumière la notion de fuite de la réalité, qui est l’un des thèmes essentiels de cet
opéra. Malgré cela on peut dire de sa mise en scène qu’elle est quasi-ascétique.
La Tribune (décembre 2002) TRADOTTO DAL FRANCESE
La mise en scène d‘Adriano Sinivia colle à notre époque avec l’intrusion de la vidéo et des
éclairages cinématographiques qui plongent le spectateur dans une fresque contemporaine,
soulignée par les quelques pas de break-dance esquissés au premier acte. Les multiples
anachronismes volontaires qui émaillent les cinq actes de ces Contes d’Hoffmann invitent à une
lecture au second degré de cette œuvre….Morale dramatique de l’histoire: la femme idéale n’existe
pas.
Olivier Mirguet
MUSIQUE (décembre 2002) TRADOTTO DAL FRANCESE
La regia è originale e studiata. Molti movimenti e idee, utilizzando proiezioni, specchi, riflessi.
L’EST RÉPUBLICAIN Janvier 2003 TRADOTTO DAL FRANCESE
La regia e la Scenografia sono sfarzose e inventive. Molte piste si offrono: la magia, il trompe l'oeil,
il fantastico, l'onirico. Le messe in abime sono permanenti. La video, le immagini di sintesi ci
ricordano Meliès.
Philippe Kientzy
La Petite Renarde Rusée
Leos JANACEK
OPERA DE NANTES 2000/2001
Direzione musicale: Guido-Johannes Rumstadt
Regia e scenografia: Adriano Sinivia
Scene e costumi: Adriano Sinivia /Enzo Iorio
Luci: Jacques Chatelet
Assistente alla regia: Vincent Barraud
Distribuzione:
Jeannette Fisscher
Lyne Comtois
Desmond Byrne
Oldrich Kriz
William Peel
Michel Fockenoy
Jaccqueline Mayeur
STAMPA
OPERA INTERNATIONAL (Juin 2001)
TRADOTTO DAL FRANCESE
adriano Sinivia ha contornato gli ostacolu senza tradire la morale Janacekiana che, qui è comovente
e convincente, poetica e crudele, realista e piena di nostalgia.
È Alice al Paese delle Meravigle!
Questo spettacolo, è una esemplarità.
Guy Erismann
OUEST FRANCE (Avril 2001)
TRADOTTO DAL FRANCESE
La natura secondo Janacek
Con un intelligente perspicacità, Adriano Sinivia non ha fatto altro che ricreare l'universo
incredibile dei sogni, di ridare vita alla natura e parola agli animali di cui sottolinea un
comportamento spesso cosi simile a quello degli umani.
Con un gioco di maschere e di costumi, da ai suoi personaggi una doppia dimensione di esseri
viventi e fantasmogorici. Con questo spettacolo, si risente un vero incantesismo.
J.-L. D.
Presse Océan (20 avril 2001)
TRADOTTO DAL FRANCESE
La petite renarde rusée: la felicità assoluta
Splendido!
Messa in scena da Adriano Sinivia questa nuova produzione dell' Opéra de Nantes meraviglia
quanto affascina assolutamente.
Impossibile di dissociare i talenti congiunti del regista che firma anche la scenografia ed i
costumi con Enzo Iorio e di Jacques Chatelet, autore delle luci. Assieme, hanno saputo creare
come per magia un universo dove l'antropomorfismo va da se.
C'è della poesia, dell'eleganza, della grazia. C'è un idea al minuto, delle trovate semplici come la
finestra che si sposta, o la strabiliante mantide religiosa, una energia folle, un gioco di colori
straordinario.
Si è immersi in un'atmosfera strana e captivante.
A.P.D.
Le medicin malgré lui
Charles GOUNOD
OPERA NATIONAL DE LYON / OPERA DE RENNES 2000/2001
Direzione Musicale: Laurent Gay
regia: Adriano Sinivia
scenografia: Adriano Sinivia /Enzo Iorio
Costumi: Enzo Iorio
Luci: Fabrice Kebour
Assistente alla regia: Vincent Barraud
Distribuzione:
Alain Herriau
Laure Crumière
Nicolas Gambotti
Jéan-Sébastien Bou
Hélène Cukier
Caroline Mutel
Vincent Barraud
Denis Combe-Chastel
Jean-Louis Poirier
Elodie Méchanin
STAMPA
OPERA INTERNATIONAL (Mai 2001)
TRADOTTO DAL FRANCESE
In una regia efficace d’Adriano Sinivia che restituisce lo spirito del teatro di Molière, con degli
effetti comici particolarmente sfrenati, ma che non vengono mai a sproposito con la musica.
Philippe Thanh
LE PROGRES (Janvier 2001)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Piccolo gioiello di buon umore e di energia da vedere
Si ride molto allo spettacolo di questo universo allegro dove il gioco teatrale prende il dissopra sulla
musica.
Adriano Sinivia ha scelto una regia resolutamente burlesca.
È una bella stoffa ai colori vivi.
OUEST FRANCE (Mars 2001)
TRADOTTO DAL FRANCESE
All’Opera, un « Médecin » svelto…
La regia mescola con felicemente un visuale sempre in azione: giochi con le lenzuola, le sedie,
l'acqua ed il fumo, una scala di corde che si dondola, dei petardi... ed una disceta eleganza dei
supporti di scena.
Marie Délés
Dauphiné Libéré (20 janvier 2001)
TRADOTTO DAL FRANCESE
In una scenografia volontarmente epurata da tutte fioriture, sono gli interpreti che Sinivia ha
deciso di piazzare al cuore di questa opera comica, di questa rappresentazione di teatro lirico.
Riprendendo questa magistrale opera datata del 1858, il regista le fa attraversare il tempo.
Per finire, questa versione del "Médecin malgré lui" costituisce un frizzante capolavoro a
consumare senza moderazione.
Laurent Delauney
La Cambiale di Matrimonio
Gioacchino ROSSINI (opéra-bouffe)
OPERA NATIONAL DE LYON 1999/2000
OPERA DE RENNES 2002/2003
Direzione musicale: Corrado Rovaris
Regia e Scenografia: Adriano Sinivia
Scene: Enzo Iorio
Costumi: Marie Pawlostsky
Luci: Jacques Chatelet
Assistente alla regia: Vincent Barraud
Distribuzione:
Jean-Marie Frémeau
Maryline Fallot
Alain Gabriel
Philippe Georges
Jacques Calatayud
Karine Deshayes
STAMPA
TRADOTTO DAL FRANCESE
LYON FIGARO (février 2000)
Un lavoro immaginativo, basato su un ritmo omnipresente, su degli incessanti cambiamenti di scena
e di situazioni, su un gioco d'ombre e di luci facendo richiamo al mimo, alle apparizioni,
all'illusionismo.
Un discorso teatrale vivace e rigoroso.
Gérard Corneloup
OPERA INTERNATIONAL (Mars 2003)
Alexandre Bis.
La cambiale di matrimonio.
TRADOTTO DAL FRANCESE
Adriano Sinivia si è divertito a gettare dei ponti fra due opere cosi' diverse, attraverso, per esempio,
un letto traversante la scena due volte, o le improvvise involate di ogni eroina, l'uno onirico, l'altro
giubilatorio; più sottile ancora, il richiamo del ritratto animato d'Alexandre dal riflesso di Tobia Mill
avente la sua propria autonomia. Per Martinu, la regia molto inventiva invita lo spettatore a
lasciarsi portare da questa fantasia delirante. Al contrario, l'universo assai convenzionale della farsa
rossiniana guadagna ad essere sfruttata con una profusione di colori e di trovate varie che non
impediscono nullamente di ancrare queta sordida storia di matrimonio arrangiato nella realtà della
società industriale del XIX secolo; una parte dell'azione si situa nella manifattura stessa di Mill,
diffronte alla Tamisi, con un realismo di dettagli del tutto truculenti!
Thierry Guyenne
DIAPASON (avril 2003)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Lingeniosa scenografia di Sinivia infonde una folle energia alla farsa rossiniana, e niente sembra
poter attenuare il piacere dello spettatore.
Benoit Fauchet
OUEST France (Février 2003)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Due opera buffe brillanti.
Due opere nutrite da una sola tonalità, la fantasia.
Adriano Sinivia (regista e scenografo) e Enzo Iorio (scene) saranno stati i re della festa.
« Alexandre bis» e « La Cambiale di Matrimonio » non sono dei capolavori, sono delle opere buffe
ben composte, di buona tenuta, molto diferenti, che non domandano altro che ad essere rilevate per
essere ben divertenti. "Rilevate"? Alcun problema con i sudetti: gli esseri e le cose (armadi, leto,
pulpito, topo teleguidato, bicicletta, etc...) circolano, scivolano, s'involano, appaiono o spariscono
come per magia. Siamo in un mondo incantato, la fantasia regna su un universo divertente.
La scenografia si trasforma instantaneamente.
Gérard Pernon
LE PAYS BEAUJOLAIS (Février 2000) TRADOTTO DAL FRANCESE
La fantasia transpira ad ogni scena.. In più il creativo Veneziano aveva scelto di trattare le scene
in maniera cinematografica, gli ambienti si succedono per basculare in permanenza lo spettatore
fra hangar e appartamenti. Lo spettatore non si è annoiato un secondo.
La Chanson de Fortunio
Jacques OFFENBACH
OPERA NATIONAL DE LYON 1999/2000
Regia, scenografia e coreografia: Adriano Sinivia
Costumi: Enzo Iorio
Distribuzione:
Sophie Haudebourg
Karine Deshayes
Emmanuelle Fruchard
Delphine Collot
Hélène Cukier
Nicolas Gambotti
Xavier Boullet
Caroline Mutel
STAMPA
TRADOTTO DAL FRANCESE
LYON FIGARO (DECEMBRE 1999)
Molto piacere.
L'Opera Nazionale di Lione marca durante questo periodo di feste per uno spettacolo cosi leggero
che divertente, cosi piavcevole che riuscito, dato nell'ambito intimista dell'amfiteatro.
In una scenografia tanto sobria che immaginativa utilizzando perfettamente la configurazione
esigua del luogo i cantanti eccellenti attori, sono ben vivacemente diretti, le idée fusono e le gag
sono benvenute, mai volgari.
Gérard Corneloup
L'ivrogne corrigé
Christoph Willibald GLUCK
OPERA NATIONAL DE LYON 1999/2000
Direzione musicale: Neil BEARDMORE
Regia e Scenografia: Adriano SINIVIA
Scene e Costumi:Enzo IORIO
Luci:Jacques CHATELET
Assistente alla regia: Vincent BARRAUD
Distribuzione:
Delphine COLLOT
Hélène CUKIER
Pierre EVREUX
Emmanuelle FRUCHARD
Nicolas GAMBOTTI
Hugues GEORGES
Caroline MUTEL
STAMPA
LYON FIGARO (25 mai 2000)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Il lavoro scenico d'Adriano Sinivia, giocando qui una relativa sobrietà, l'artista situa l'azione in un
bar degli anni cinquanta con neon, colori elettrici, sedie in skai, formica e tutti quanti, sviluppa la
parte d'incanto con fumi e spot, ma sa fare coabitare le due componenti senza divario.
La sua idea di farcire i dialoghi parlati un po' invecchiati, con delle melodie alla moda degli anni '50
è divertente, evita le ripetizioni e ricorda l'impiego dei "timbres", queste arie alla moda del secolo
dei lumi.
Uno spettacolo benvenuto .
Gérard Corneloup
Il Barbiere di Siviglia
Gioacchino ROSSINI
OPERA COMIQUE DE PARIS / OPERA ESPLANADE ST ETIENNE/OPERA ROYAL DE
WALLONIE / OPERA D’AVIGNON 1996/1998
Direzione musicale : Roger ROSSEL/Patrick FOURNILLIER
Regia: Adriano SINIVIA
Scene: Adriano SINIVIA, Enzo IORIO
Costumi: Michelle SWERTZ
Luci: Jacques CHATEL
Assistente alla regia: Vincent BARRAUD
Distribuzione:
Marie-Ange TODOROVITCH
Suzanne GARI
Reinaldo MACIAS
Marcel VANAUD
Georgi MIROSTRANOFF
Maurizio PICCONI
Enzo IORIO
Patrick DELCOUR
Marc TISSONS
Elena PAPULINO
Vincent BARRAUD
Vincent GRESSEL
Olivier LEBRETON
Young Biau LIN
STAMPA
TRADOTTO DAL FRANCESE
OPERA INTERNATIONAL (Juillet 1996)
Il Veneziano Adriano Sinivia non puo' certo dimenticare la sua formazione da Annie Fratellini, e la
sua concezione del Buffo tradisce l'influenza del circo.
Eccellente direzione d'attore.
Sergio Segalini
LA PROVENCE (Juin 1997)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Sorprendente
La regia fusa di trovate, che creano un'animazione incessante e qualche volta una fantasia
totalmente sfrenata. All'inizio disorientato, il pubblico non diddimula la sua sorpresa, poi si lascia
prendere dal gioco degli attori, rimarcabilmente diretti da Adriano Sinivia.
I movimenti di scena - compresi i più imprevidibili - restano in accordo con la musica di Rossini.
C. P.
LE DAUPHINE (Juin 1997)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Splendido.
La stagione lirica dellOpera di Avignone termina con una splendida produzione moderna del « Il
Barbiere di Siviglia » di Rossini.
Questo veneziano talentuoso ha concepito una scenografia sorprendente, molto tecnica, utilizzando
una macchineria ipersofisticata. Artisitcamente, il suo approccio di questa opera-buffa è
interessante.
La saison lyrique de l’Opéra d’Avignon et des pays de Vaucluse s’achève avec une superbe
production moderne de « Il Barbiere di Siviglia » de Rossini.
La regia è immaginativa, spiritosa, piena di humor e intelligente. È anche innovante e percutante e
puo' scioccare i puristi. Questa prima è stata accolta calorosamente da un pubblico entusiasta.
A. L.
WALLONIE
TRADOTTO DAL FRANCESE
Un barbiere allegramente burlesco!
È sempre una delizia di trovare una versione nuova riuscita di un opera classica : qui la ricchezza
delle invenzioni non nuoce per niente alla bellezza del canto. Numerose scene ci rinviano alle
immagini dei film di Buster Keaton o di Chaplin .
N. W.
Les saltimbanques
Louis GANNES
THEATRE DU CAPITOLE 1995/1996
Direzione musicale : Claude Cuguillère
Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia
Scene e Costumi: Enzo Iorio
Luci: Jacques Chatelet
Assistente alla regia: Vincent Barraud
Assistente alla coreografia: Elena Papulino
Distribuzione:
Alain Vernhes
Cécile Galois
Rodolphe Briand
Francis Dudziak
Isa Lagarde
André Jobin
Marie-Thérèse Orain
Jean-Claude Barbier
Vincent Barbier
Vincent Barraud
Agnès Montegut
Adriano Sinivia
Pascal Elso
Young Biau Lin
Le Cheval en Piste et le Ballet du Capitole
STAMPA
OPERETTE (avril 1995) TRADOTTO DAL FRANCESE
Adriano Sinivia, sembra toccato dall'universo del circo e ispirato da una operetta, riletta con rispetto
e poesia. Lo spettacolo circense finisce i due primi atti. L'atto due ci da a vedere un affascinante
balletto equestre, su un tema di percussioni. Ma il circo non interviene solo nei momenti dove
l'azione lo impone; è costante al modo di essere dei personaggi.
Adriano Sinivia fa rivivere tutta una società, quella degli anni 1900.
Ottima idea anche quella di aver trattato le parti comiche dell'operetta alla maniera del teatro cinese
e del clown. Ci è molto piaciuto in questa ricerca teatrale la creazione del salottino sine secolo
durante l'aria di Marion. Diversi fili riuniscono questo mondo del circo e lo legano al tema
dell'avventura sentimentale : un cavaliere sorge per simboleggiare il colpo del destino.
Infine se l'ouverture riunendo tutti gli artisti faceva apparire un ballo romantico, il finale fa ritenere
le note della parade e tire il sipario.
Didier Roumilhac
La Dépêche du Midi (30 décembre 1995)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Un vero spettacolo di festa
Il regista de scnografo, Adriano Sinivia, situa fin dall'inizio l'atmosfera: ha installato una pista alle
stelle al centro della sala e piazzato l'Orchestra nazionale del Capitole aldissopra de l'entrata degli
artisti che ferma un sipario rosso.
In questa scenografia, oltre ai personaggi ed agli accessori di pura fantasia, applaudiamo dei veri
numeri di circo. Durante le loro esibizioni, i tamburi di Bronx martellano uno straordinario balletto,
associando danzatori del Capitole e volteggiatori.
Anne-Marie Chouchan
La Croix du Midi (29 décembre 1995)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Una nuova produzione esemplare
Dei costume e
Des costumes éclatants, de couleurs et de lumière, un rythme véritablement déferlant interrompu
par de rares moments de poses romanesques, des chevaux, des "montres" de foire, du trapèze...Il
n'en fallait quand même davantage pour marquer au seau de la réussite complète cette superbe
reprise.
Robert Pénavayre
Panurge
Jules MASSENET
OPERA ESPLANADE DE ST ETIENNE 1994/1995
Direzione musicale: Patrick Fournillier
Regia, Scenografia e Coreografia : Adriano Sinivia
Scene: Enzo Iorio
Costumi: Frédéric Pineau
Luci: Jean-Marc Colonna d’Istria
Distribuzione:
Jean-Philippe Courtis
Hélène Perraguin
Antoine Normand
Desmond Byrne
Maryse Castets
Yves Coudray
Maurice Sieyes
Claude Robitaille
Oscar Mancino
Richard Lahady
Maurice Xiberras
Géraldine Mélac
Robert Jezierski
Eric Chorier
Frédéric Garcia-Fogel
Dominique Rossignol
STAMPA
OPERA INTERNATIONAL (décembre 1994)
TRADOTTO DAL FRANCESE
L'approccio dell'opera di Adriano Sinivia, autore della regia, della scenografia e della coreografia,
era seducente, con una scena di carnevale piena di vita, di colori e di giochi di scena divertentissimi.
Gérard Condé
LA CROIX DU MIDI
TRADOTTO DAL FRANCESE
Ci si deve di sottolineare la qualità della produzione di Adriano Sinivia. Non facile di rappresentare
un gigante che recita e canta, non facile di condurre in questo viaggio Panurge alla ricerca di una
sposa che troverà dopo molte peripezie.
Tutto era fresco, gaio, senza volgarità, ben nello spirito gioioso di Rabelais, fine e sottile di
Massenet.
Jacques Bonnaud
LA TRIBUNE/LE PROGRES (7 novembre 1994)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Scommessa vinta.
La storia, lo vediamo, è una farsa! E non è certo delle più facili. Il regista Adriano Sinivia ha avuto
delle eccellenti idee. Creando anche la scenografia, ha giocato con dei volumi che si mouovono, che
prendono delle forme diverse, e cio' è molto riuscito. Fa fare buone entrate ed uscite su scena e non
esita a forzare il tratto sul carnevale per dargli un aspetto completamente delirante!
L'ECHO de la Loire (décembre 1994)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Viviamo allegri e beviamo fresco: un Panurge ... all'altezza!
Se bisogna che il 3ème Festival Massenet non lasci que una traccia, sarebbe quella del Panurge
messo in scena in modo completamente folle da Adriano Sinivia.
LA MARSEILLAISE (16 novembre 1994)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Intelligente realizzazione scenica, con un Pantagruel che, a lui solo, valeva il viaggio, che ha
rivelato un Massenet pieno di umore, di fantasia, di tenerezza divertita.
Gabriel Vialle
LA TRIBUNE/LE PROGRES (28 octobre1994)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Verve e estrosità
Per il Festival, il regista Adriano Sinivia ha dunque realizzato un lavoro estremamente inventivo,
lasciando un grande spazio all'illustrazione musicale et visiva dell'universo di Rabelais.
Il Signor Bruschino
Gioacchino ROSSINI
OPERA NATIONAL DE PARIS/ BASTILLE, ARCAL, IFOB 1993/1994
Direzione musicale: Denis Dubois
Regia e Scenografia: Adriano Sinivia
Collaborazione alle scene: Enzo Iorio
Costumi: Laurence Perquy
Luci: Jean-Marc Colonna d’Istria
Assistente alla regia: Vittoria Scognamiglio
Distribuzione:
Olivier Heyte
Jacques Péroni
Olivier Grand
Nikola Todorovitch
Philippe Barret
Sandrine Sutter
STAMPA
TRADOTTO DAL FRANCESE
LE FIGARO (Janvier 1993)
Il regista e scenografo Adriano Sinivia si diverte, ed anche noi, accontentandosi di seguire con una
fervida immaginazione lo spartito di Rossini.
Jacque Doucelin
OPERA INTERNATIONAL (Mars 1993)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Eccellente preparazione che traspare al'evidenza nella realizzazione scenica , molto elaborata
d’Adriano Sinivia, il cui virtuosismo rivalizza di vivacità con la musica. Regia frizzante,
multicolore, dove i marchingegni e le gag si succedono ad un ritmo trepidante; il tutto trasmesso
con lo stesso brio dall'équipe di cantanti, di cui la giovinezza offre il vantaggio di evoluzioni svelte
nel mezzo di questo fuoco d'artificio di acrobazie sceniche dove i costumi stessi, divertentissimi,
diventano pretesto a diversi trucchi.
Sylvie Hauel
LE MONDE (Mars 1993)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Da Rossini a Houdini (I giochi di prestigio d'Adriano Sinivia)
C'è della magia in questo spettacolo, e molto amore per il teatro. Adriano Sinivia ha voluto rendere
omaggio a Houdini ed a Méliès ? Questo giovane italiano ha molta immaginazione, in ogni caso, ed
i suoi trucchi di prestigio fanno credere all'ipossibile.
La sua visione teatrale è chiara, la sua arte della direzione d'attore consumata...
È da molto che non avevamo assistito ad una rappresentazione d'opera cosi fluida, cosi elegante.
A. Lompech
L’EXPRESS (Mars 1993)
TRADOTTO DAL FRANCESE
All'Opéra-Bastille, Rossini poetizzato da A. Sinivia.
Regista e scenografo veneziano meriterebbe 20 su 20... Immagina un universo burlesco e poetico di
una originalità rara.
Direzione d'attori travolgente: Sinivia trasforma quest'opera in un piccolo gioiello.
Franck Erickson
LA REPUBLIQUE DU CENTRE (Avril 1993)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Un Rossini caduto dal cielo
"Il Signor Bruschino" ovazionato al théâtre d'Orléans.
Una delle più belle regie della decennia
L'une des plus belles mises en scène del décennio.
Un piacere assoluto. L'estetica della sorprendente regia di un Adriano Sinivia visibilmente
Un regal absolu. L'esthétique de la surprise mise en oeuvre par un Adriano Sinivia visiblement
prodigio.
I novecento spettatori, completamente incantati, hanno applauso come si deve questo "Signor
Bruschino" ringiovanito: all'italiana.
Roland Spenle
LA CROIX (26 janvier1993)
TRADOTTO DAL FRANCESE
La regia fluida ed inventiva d'Adriano Sinivia genera un'energia durabile.
Un'ora e mezza di diverimento di qualità.
Philippe Venturini
Carmen
Georges Bizet
OPERA DE NANTES 1992/1993
Direzione musicale: Jonathan Darlington
Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia
Collaborazione alle scene: Enzo Iorio
Costumi: Laurence Perquy
Luci: Ghislaine Gonzales
Assistente alla regia: Vittoria Scognamiglio
Distribuzione:
Phyllis Pancella
Philippe Rouillon
Mariette Kemmer
Jean-Marc Salzmann
Christian Davesnes
Antoine Normand
Agnès Bastian
Claire Brua
STAMPA
OPERA INTERNATIONAL (Juin 1992)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Su scena, Adriano Sinivia non cerca il pittoresco a tutto prezzo. Ricostituisce un Sud mitico, che
tiene tanto della Sicilia o della Corsica che dell'Andalusia, mette costantemente in movimento i suoi
personaggi ed ottiene un'animazione scenica realmente avvincenti dove si sente ad ogni istante, e
dalla parte di ognuno, un vero piacere. I riferimenti si moltiplicano alle volte, ma la vita che abita la
scena e l'utilizzazione abile di una scenografia unica rappresentante semplicemente un 'arena,
concentrano l'azione senza mai perderla nell'aneddoto e dipingono delle belle immagini come quella
dell'apparizione irreale delle sigarettaie in una nuvola di fumo avvolgente.
Christian Wasselin
NANTES POCHE (Mars 1992)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Circo, danza, grandi movimenti di folla, perfettamente controllati conferivano a questa Carmen una
simpaticissima vivacità.
Facendo una tragedia degli acrobati Adriano Sinivia ringiovanisce l'opera; c'è del Pasolini in questi
giovanotti in scooter e del Genet nei suoi soldati sapientemente trascurati.
J.F. Marquet
Phi-Phi
Henri CHRISTINE
OPERA DE MONTPELLIER 1992/1993
Direzione musicale: Vladimir Kojoukharov
Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia
Collaborazine alla scenografia: Enzo Iorio
Costumi: Laurence Perquy
Luci: Ghislaine Gonzales
Collaborazione Artistica: Vittoria Scognamiglio
Distribuzione:
Jean-Claude Barbier
Jean-Christophe Benoit
Jean-Claude Corbel
Catherine Dune
Gilles Ramade
Sylvia Rosi
Isabelle Davan
Valérie Dreano
Isabelle Georges
Joëlle Koundé
Marie-Charlotte Leclaire
Florence Limon
Katia Medici
Elena Papulino
Virginie Peche
Marie Vinoy
STAMPA
L’EST REPUBLICAIN (23 octobre 1992)
TRADOTTO DAL FRANCESE
L'operetta della vittoria del 1918, vestita-svestita, attualizzata. Irresistibile
A ragione della modestia del libretto di « Phi-Phi », il regista ha come il dovere di permettersi tutto,
d'impedire lo spettatore di filosofare su niente, di portare gli eroi e le belle su una salita deliziosa, e
farci soccombere alla tentazione di un'aggiunta di gag, di scherzi, di giochi di parola, di effetti
scenici. Adriano Sinivia ha perfettamente riuscito nella sua impresa.
Questa produzione fa certamente parte dei piccoli miracoli dell'operetta: realizzata con poco in un
piccolo teatro senza graticcio (a Montpellier), è diventata una formidabile "scatola a ridere".
Paul Leboeuf
MIDI LIBRE (12 mars1992)
TRADOTTO DAL FRANCESE
L'operetta feticcia des années folles in una regia altrettanto stravagante che il libretto
Adriano Sinivia ha scelto di destreggiare allegramente con i riferimenti, attualizzando una Grecia
mitologica a colpi di gag anacronistiche e di fumetto.
Jeann-Marie Gavalda
Le roi l'a dit
Léo DELIBES
OPERA DE NANTES 1990/1991 / OPERA ESPLANADE DE ST ETIENNE 1992
Direzine musicale: Jean Périsson
Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia
Costumi: Laurence Perquy
Luci: Ghislaine Gonzales
Collaborazione artistica:Vittoria Scognamiglio
Distribuzione:
Natalie Dessay
Aude Souliman
Claire Brua
Jocelyne Taillon
Monique Baudouin
Valérie Debize
Elsa Maurus
Brigitte Lafon
Thierry Dran
René Massis
Rémy Corazza
Antoine Normand
Paul-Henry Lacrambe
Daniel Chasseau
Danseurs-mimes:
Elena Papulino, Vincent Kuentz, Benoît Gourraud
STAMPA
TRADOTTO DAL FRANCESE
OPERA INTERNATIONAL (Février 1991)
Con pochi mezzi e molta invenzione, il regista e scenografo Adriano Sinivia fa ricordare come gli
italiani sanno portare la rappresentazione del comico fantastico, stilizzando con umore le linee della
scenografia agli elementi mobili per meglio far giocare le forme piene della fantasia barocca dei
costumi e delle parrucche.
Yves Bourgade
DIAPASON (Février 1991) TRADOTTO DAL FRANCESE
Regista e scenografo, Adriano Sinivia ha trovato il giusto tono che conviene a questa farsa
divertentissima...
Michel Parouty
TRADOTTO DAL FRANCESE
PRESSE OCEAN (Décembre 1990)
Impossibile di resistere all'eccelente spettacolo che propone l'Opera di Nantes in questa fine de
l'anno! Adriano Sinivia che firma non soltanto la regia, ma ancora la scenografia, non si è sbagliato.
Fa prova di gousto e d'intelligenza.
A urlare di piacere!
A.P.D.
TRADOTTO DAL FRANCESE
LA CROIX (Janvier 1991)
In una scenografia di sogno barocco, si attiva al più giusto Adriano Sinivia, Veneziano come
Goldoni, e maestro del divertire come lui. Un lavoro di virtuoso que scaturisce verso la meccanica
del riso e la gag.
Cantanti complici della lanterna magica del signor Sinivia, ideatore dal raro saper fare.
Roger Tellart
LA TRIBUNE (Février 1992)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Un succulento balletto di corte
Un succulent ballet de cour
Con "la Perichole" presentata il mese scorso su questa scena del Grand Téâtre, Adriano Sinivia e
Offenbach, ci facevano godere di un frizzante cocktail. Oggi, in una brillante coreografia ed una
ingeniosa regia, Adriano Sinivia recidiva con Delibes.
P.B.
L'ECHO DE L'OUEST (Janvier 1991)
TRADOTTO DAL FRANCESE
La regia è piacevole, umoristica. Colori, luci, costumi, intimamente armonizzati, attestano un senso
artistico pitturale incontestabile del regista... Adriano Sinivia è un realizzatore di talento perché
tutto era da immaginare, creare, mettere in movimento. Bel spettacolo, che lascia un ricordo di
raffinamento, di gusto e di lavoro ben realizzato.
Telbe
OUEST FRANCE (29 décembre 1990)
Adriano Sinvia ne fa uno spettacolo piacevolissimo, di cui la prim rappresentazione ha sollevato
l'entusiasmo anche di quelli che non credevano troppo a questo genere reputato desueto.
NANTES POCHE
TRADOTTO DAL FRANCESE
Il manco di sostanza è largamente compensato dalla virtuosità scenica del regista italiano Adriano
Sinivia. La sua immaginazione sembra non aver limiti e , applicata ad un opera che si presta bene
alla commedia, all'irriverenza, produce uno spettacolo visuale stupefacente, un vero divertimento.
È sorprendente dall'inizio alla fine, mai volgare.
Florestan
La Périchole
Jacques OFFENBACH
OPERA ROYAL DE WALLONIE 1987/1988/OPERA D'AVIGNON 1991/OPERA DE NANTES
1992/THEATRE DU CAPITOLE 1992-1993/OPERA ESPLANADE DE ST ETIENNE
1992/OPERA DE RENNES 19993/GRAND THEATRE DE LIMOGES 1997/OPERA DE NANCY
Direzione musicale: Roger Rossel
Regia e Coreografia: Adriano SINIVIA
scenografia e Costumi: Marie-Claire VAN VUCHELEN
Luci: Maurice SALEM
Assistente alla regia: Elena PAPULINO
Distribuzione:
Alexise Yerna
Palmina Grottola
Anna-Maria Castronovo
isabel Herrero
Yvette Wéris
Frédéric Plantak
Franz Pétri
Jacques Lemaire
Thierry Migliorini
Marc Ellens
René Fragoso
Patrick Delcour
Marcel Arpots
René Renerte
Daniel Jamotte
Jean Jacquet
Jean Marie Vervinck
Vicent Bertrand
Orchestre, choeur et ballet de l'opéra Royal de Wallonie
STAMPA
LE POPULAIRE (Décembre 1989)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Questo spettacolo magico è una pura meraviglia
Ce spectacle magique est une pure merveille.
Creato a Liegi otto anni fa, « La Périchole » versione Adriano Sinivia ha sedotto i melomani. Le
piume più acerbe della stampa specializzata hanno anch'esse ceduto al fascino di questo spettacolo
originale, brillante e frizzante.,
Adriano Sinivia, è un po' il cugino spirituale di Dario Fo. Mescolando le arti del circo e della
commedia utilizza l'umorismo e alcune scene apparentemente insignificanti per puntare il dito sulle
cose infernali che offuscano l'esistenza.
Nella « La Périchole » d’Adriano Sinivia, la gente canta, ride, ma soffre anche della schiavitù,
dell'umiliazione, della tortura morale e fisica. Fortunatamente, l'amore opera come per magia.
Soffoca le fiamme che cedono il loro posto alla colomba della pace. Durante tre ore, son sottiglezza
e finezza, il regista analizza ogni dialogo, ogni scena, e da furtivamente il suo punto di vista.
Dans cet opéra che sarà presentata questa sera al Grand Théâtre gli spettatori dovranno leggere fra
le ligne e capire che niente è casuale. Vitaminizzati dal genio veneziano i musicisti, i coristi, i solisti
si sono sentiti spuntare le ali.
MIDI LIBRE (23 avril 1991)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Imprime un ritmo sostenuto, nel mezzo dell'inverosimile a volte dell'irreale.
Non si ha il tempo di annoiarsi in tutta questa profusione di fantasia.
J. Bonnaud
LA MARSEILLAISE (24 avril 1991)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Con molta abilità, ha giostrato tra una profusione di gag burlesche e assurde in ambiente di festa un
po' folle.
Anne Lacoste
LE WALLONIE (26 décmbre 1989)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Il giovane e talentuoso regista italiano ha regolato con maestria uno spettacolo pieno di dinamismo
e di charme dove la grazia e la gioia alternano con la vivacità.
René Lieutenant
LA TRIBUNE (14 janvier 1992)
TRADOTTO DAL FRANCESE
La regia e la scenografia molto ingegniose e riuscite d'Adriano Sinivia, fanno che ci si diverte in
una partita frizzante dove ogni trovata ha la leggerezza di una bolla.
Patick Bories
VAUCLUSE-MATIN (24 avril 1991)
TRADOTTO DAL FRANCESE
L'italiano Adriano Sinivia ha realizzato un lavoro di rinnovamento con delle gag a profusione che
sono tutte di molto buon gusto.
È un uomo di mestiere e di talento.
L'Elisir d'amor
Gaetano DONIZETTI
OPERA ESPLANADE DE ST ETIENNE et THEATRE MUSICAL D’ANGERS 1988/89
Direzione musicale: Patrick Fournillier
Regia, Scenografia e Coreografia: Adriano Sinivia
Costumi: Gisèle Badard
Luci: Maurice Salem
Macchine: Alain Milon
Assistente alla regia: Vittoria Scognamiglio
Distribuzione:
Sylvie Valayre
Peter Jeffes
Jean-Marc Ivaldi
Conal Coad
Marie-Françoise Lefort
Ballet:
Gigi Bereaud, Maya Borker, Elena Papulino,
Vittoria Scognamiglio, Enzo Iorio,Chuck Hudson,
Vincent Kuentz
Artistes de complément:
Patrick Gaillard, Arlette Litaise, Renée Narjooz,
Jimmy Peltier, Salim Talbi
STAMPA
TRADOTTO DAL FRANCESE
OPERA INTERNATIONAL (Juin 1989)
Diciamolo subito: la produzione di St-Etienne fu una riuscita.
Emana molto presto da tutto cio' un'atmosfera tinta di religione, di paganismo, di sole e di
sensualità. Nella sua regia, Adriano Sinivia mescola abilmente il riso alla melanconia, lontano da
tutti eccessi.
Philippe Thanh
OUEST FRANCE (Avril 1989)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Donizetti da Munchausen
Non un solo secondo di noia ed una mina di ochiolini! Adriano Sinivia non ha forse il senso della
mesura, ma che gli integristi della lirica gli gettino la prima pietra!
F.D.
TRADOTTO DAL FRANCESE
LE COURRIER DE L'OUEST (Avril 1989)
È un balletto onirico, una commedia musicale, uno spettacolo di music-hall, infine è una grande
"attrazione lirica"! Questo sorriso all'italiana associa il fascino e una fervida immaginazione.
Questo Donizetti fu una fortunata sorpresa. Siamo usciti da li tutti contenti!
J. Fumet
LA TRIBUNE (15avril 1989)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Quando l'elisir si fa nettare!
Gioco di costruzione e di immaginazione, Adriano Sinivia non ha esitato a fare appello
all'originalità, ed al surrealismo.
Una macchineria che sa essere esatta e discreta, non dando alcun tempo morto, ma ben al
contrario, un ritmo rimarcabilmente sostenuto dai danzatori e dai coristi intelligentemente
integrati al gioco scenografico.
Con questo "Elisir d'Amore" la stagione lirica 88-89 si termina in apoteosi!
Nicole Michalon
OUEST FRANCE (2 janvier 1990)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Una gross boccata di allegria
Un camaïeu di colori voluttuosi. Una prospettiva dove si puo' inventare tutto: la nostra
immaginazione è liberata!
È chiaro, leggero, frizzante
Dominique Orvoën
LE MAINE (2 janvier 1990)
TRADOTTO DAL FRANCESE
La magia di una pozione
Ad ogni istante succede qualcosa attorno ai personaggi, Adriano Sinivia non ha lasciato vuoto alcun
secondo.
Jean Treille
Stradella
César FRANCK
OPERA NATIONAL DE PARIS 1985/1986
Regia e Coreografia: Adriano Sinivia
Scenografia: Gianni Vianello
Costumi: Isabelle Suran
Luci: Maurice Salem
Macchine: Alain Milon
STAMPA
LE MONDE (MAI 1985) TRADOTTO DAL FRANCESE
La regia d’Adriano Sinivia fusa d'invenzioni tanto ingegnose che divertenti... In un'atmosfera di
carnevale più veneziana che natura.
Gérard Condé
OPERA INTERNATIONAL (juillet 1985)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Tutta le verve, il sapore anche della regia di Adriano Sinivia, apportano a questo carnevale lagunare
una stravaganza irresistibile, fatta di gags e di astuzie ilaranti, fatta di movimento di folle, di brio e
di colori brilanti.
J. Gallois
LE MATIN (mai 1985)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Le spezie, di cui la regia ingegnosa d’Adriano Sinivia soppodra lo spettacolo, le invenzioni della
scenografia ed il dinamismo degli attori del Memory Movement Theatre...
Claude Samuel
LE QUOTIDIEN DE PARIS (MAI 1985)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Un vero raggio di sole nel nostro cielo lirico.
La regia d'Adriano Sinivia, piena di idée divertenti, costellata di gag, facendo recitare tutti, dirige
l'opera in un ritmo accelerato, di una vivacità remarcabile.
Gérard Mannoni
ORPHEUS (novembre 1985)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Allora che il Palais Garnier terminava una stagione mediocre ci fu la fortunata sorpresa all'Opera
Comique con Stadella di César Franck.
Estremamente brillante piena di umore e d'idee, unendo il canto, la danza, il mimo e numerose gag
con un remarcabile virtuosismo.
Aspettiamo con impazienza la prossima produzione del giovane italiano Adriano Sinivia.
LA CROIX (28 mai 1985)
TRADOTTO DAL FRANCESE
Il lavoro del giovane regista Adriano Sinivia dà la vivacità necessaria a questa serata.
J.-M. de Montremy
Bancs
Adriano SINIVIA
THEATRE DEJAZET PARIS 1984
Regia e Coreografia:Adriano Sinivia
Musiche originali: Giannantonio de Vincenzo
Scene:Gianni Vianello
Luci:Maurice Salem
Macchine:Alain Milon
Collaborazione artistica:Vittoria Scognamiglio
Distribuzione:
Marco Andreoni
Vincent Barraud
Gigi Bereaud
Christine Czetto
Bertrand Icart
Mimi Roussin
Vittoria Scognamiglio
Adriano Sinivia
STAMPA
LIBERATION (20/10/1984)
Sui banchi pubblici
È della danza? Del teatro?
È un teatro che avrebbe decretato la frase depassata. Che un gesto porta l'orrore, il desiderio, la
follia più in alto che una tirata. Qelli si sono detti che ci sono pochi termini definitivi e che dei corpi
riabitati dall'infanzia potevano meglio esprimere l'indisciplina, il verigine, la paura. No. Aspettate. È
piuttosto una commedia musicale. Ci si afferma potre cantare senza essere negati.
Allora è un circo crudele: il clown bianco circola in sedia a rotelle.
Riassumiamo: tutte le astuzie teatrali, e le più grosse: un volatile che scende dal graticcio; un batello
di carta scivolando armoniosamente sulla scena; una macchina pestando, soffiando si sfascia all'ora
fissata. In più, una partizione complessa che non disdegna né il rumore di una carta di caramella che
si scarta, né la sua masticazione... Senza parlare di un violino deliziosamente disaccordato e di un
violoncello che fa piangere l'istitutrice ninfomane... Infine qualche vecchio trucco preso sotto il
tendone del circo. Guardate come la sala sobbalza al colpo di una pistola, come sussulta prima del
salto della morte (eseguito dall'alto di un banco), come freme che i ragazzi non vedano l'istitutrice
toglersi i suoi abiti. Tutto cio' vi sembra confuso? Ebbene non lo è. Questa specie di eccesso di cui
testimognia lo spettacolo, dall'inizio alla fine, non rompe una certa armonia, il disordine si
organizza e la farandola si ordina. E ben voilà, è della danza! Della danza a non dutarsene: giusti
slanci, decolli ritenuti. Un lavoro del corpo portato avanti con quello delle voci. ma dobbiamo
interrogarci cosi sulla natura di Banchi? Volergli assolutamente assegnargli un genere? Quando il
sipario cade, un'evidenza l'accompagn: era da molto che non si era visto un tale divertimento. Ma si,
ricordatevi: i quadri viventi come si davano in eccellente compagnia nei salotti. Senz'altro un
pittore, ha ispirato la scena. Non avete riconosciuto questi mostri piagnucolosi, infelici e malsani,
stanamente belli? Balthus? Ma non , non ci siete. Ascoltate dunque, come alla fine, la fanfara
finisce per soffocare il pianto pugnante del violoncello! È una farsa, evidentemente!
Brigitte Paulino-Neto
LA REPUBLIQUE DU CENTRE
È del teatro? Si, ma non solamente. È della danza? Non veramente, ma la coreografia è dappertutto
presente.
Ma come il Living Theatre ha marcato gli anni 1968, è sicura che la ricerca portata dal Memory
Movement Theatre constituirà una testimognanza della creazione estetica delirante di questa fine
secolo.
Claude Gagnepain
FEDERATION FRANCAISE DE DANSE ( novembre 1984)
Il vocabolario utilizzato si situa à mezzo cammino fra il mimo e la danza, la regia fra il teatro e la
coreografia.
Il movimento è semplice e la tecnica degli interpreti perfetta. Niente è gratuito, niente è fatto per
piacere, e pertanto l'immaginazione si trova totalmente libera.
Jean-Marc Colet