Jeszcze Polska nie umarła Le legioni e l’esperienza napoleonica Cospirazione • Le tre potenze spartitrici costituivano anche la coalizione antifrancese. Questo faceva della Francia l’alleato naturale della causa polacca • A Parigi sorge una sorta di governo polacco in esilio, detto la Deputazione, di orientamento politico estremamente radicale e intenzionato a resuscitare una Polonia con costituzione repubblicana in senso giacobino. La Deputazione invia emissari in Polonia ad allacciare contatti con i cospiratori • Il centro organizzativo principale ha sede a Leopoli, ma contemporaneamente in Moldavia del nord si forma un raggruppamento di profughi polacchi militari e civili, cui si aggiungono volontari dall’emigrazione. Sotto la guida del brigadiere Joachim Denisko attaccano i confini orientali dell’Austria, ma vengono sconfitti. I prigionieri sono giustiziati, ma quelli che riescono a fuggire si rifugiano in Italia Verso le Legioni • Alla fine del 1798 viene fondata a Varsavia la Società dei Repubblicani Polacchi, una società segreta di orientamento giacobino. L’intento era quello di preparare il terreno per un’insurrezione, raccogliere fondi e aiutare i volontari ad arruolarsi nelle Legioni • A Parigi l’emigrazione si fa sempre più numerosa, non tutti concordano con il radicalismo della Deputazione. Qui un gruppo di politici e uomini di guerra (tra cui Józef Wybicki, i generali Józef Wielhorski e Jan Henryk Dąbrowski) concepiscono l’iniziativa di formare un esercito di soldati e ufficiali polacchi emigrati che combatta con la Francia, costituendo al contempo la base di un futuro esercito nazionale • Il Direttoriato, inizialmente contrario, accolse infine la proposta: il battaglione polacco doveva essere formato in Italia del nord e entrare a far parte dell’esercito comandato dal generale Bonaparte Jan Henryk Dąbrowski Le Legioni di Dąbrowski Dąbrowski, si reca dunque in Italia. Napoleone lo accoglie, gli fa firmare un patto con la Repubblica Lombarda (09.01.1797) che segna l’atto di nascita delle Legioni – un esercito di difesa della Repubblica Lombarda, ma con insegne, divise e quadro ufficiali polacco, cui viene aggiunta la coccarda tricolore francese con la scritta in italiano „Gli uomini liberi sono fratelli” „Allora due repubbliche, quella lombarda e quella polacca – la prima inesistente, la seconda spartita, si promettono aiuto. Se l’impresa avrà successo, non avrà pari in politica” Generale Stanisław Wójczyński Józef Wybicki Mazurek Dąbrowskiego (1797) • Nell’autunno 1797 le Legioni contavano già ottomila uomini, in gran parte fuggiaschi dall’esercito austriaco, ma anche volontari • Pochi anni erano trascorsi dalla campagna di Kościuszko, ma già del tutto diverso è il paese per cui lottano questi uomini – repubblicano e democratico, così come democratica era la struttura dell’esercito. L’avanzamento avveniva solo per meriti • Nell’estate 1798 arriva a Parigi Kościuszko, appena liberato dalla prigione russa alla morte di Caterina. Viene immediatamente acclamato comandante delle Legioni, ma Kościuszko rifiuta l’incarico e si lega piuttosto con la Società dei Repubblicani Polacchi. Kościuszko non credette mai a Napoleone La campagna d’Italia (1797) Le Legioni combattono al fianco di Bonaparte in nord Italia. L’esercito napoleonico passa Gorizia e Gradisca, occupa Klagenfurt e si avvicina a Semmering raccogliendo vittorie. Dąbrowski presenta a Napoleone un piano di attacco che prevede di raggiungere la Bukovina attraverso Croazia e Ungheria, infine di attaccare la Galizia da est. Ma Napoleone stringe una tregua a Leoben e una pace a Campo Formio. Due legioni (1797) • La Legione polacca viene divisa in due: una guidata dal generale Karol Kniaziewicz, l’altra dal generale Józef Wielhorski • La prima l’anno successivo contribuisce alla presa dello Stato della Chiesa, al cui posto viene fondata la Repubblica Romana • La seconda subisce gravi perdite nella battaglia di Magnano (05.04.1799) e partecipa poi all’assedio di Mantova. Dopo la capitolazione della fortezza i francesi consegnano i legionisti agli austriaci che si vendicano crudelmente La Legione Danubiana Nel 1799 viene istituita la Legione Danubiana, sempre guidata dal generale Kniaziewicz. Viene poi inserita nell’esercito del generale Moreau e prende parte alla battaglia vittoriosa di Hohenlinden (03.12.1800) Neppure questa volta però le legioni raggiungono la Polonia, perché Napoleone stipula la tregua a Steyr e successivamente la pace a Lunéville (09.02.1800) A questo punto Napoleone non ha più bisogno delle Legioni che cominciano ad essergli di peso I soldati polacchi a Santo Domingo L’orientamento pro-russo Adam Jerzy Czartoryski Alessandro I La visione politica di A. J. Czartoryski • A. J. Czartoryski era stato inviato dalla famiglia assieme al fratello Konstanty a Pietroburgo nel 1795 come ostaggio • Il principe era di 7 anni più anziano dello zar – pensava di poter esercitare su quest’ultimo un influsso benefico in direzione liberale • Nel 1801 Alessandro diviene zar e A. J. Czartoryski dapprima curatore della pubblica istruzione nella regione di Vilna, poi vice-ministro degli Affari Esteri • La visione politica del principe consiste in un avvicinamento della Russia ai modelli inglesi contro l’assolutismo sia prussiano che francese. La Russia dovrebbe curare dapprima l’interno e solo in un secondo momento allearsi con l’Inghilterra Il progetto di Puławy Nel frattempo scoppia di nuovo la guerra tra Francia (con la quale si allea la Prussia) e III coalizione antifrancese (Inghilterra, Austria e Russia) Il progetto di Puławy A dispetto dei piani di Czartoryski i sovrani di Russia e Prussia si incontrano a Berlino e si giurano amicizia sulla tomba di Federico II Napoleone imperatore La battaglia di Austerlitz (02.12.1805) Dopo Austerlitz • Napoleone sconfigge le truppe russo-austriache, Alessandro si ritira in Russia • Francesco II stipula la pace a Pressburg • 1806 A. J. Czartoryski da le dimissioni • La vittoria di Austerlitz segna profondi cambiamenti nell’assetto politico europeo: si sfalda il Sacro Romano Impero, Francesco II depone il titolo di Imperatore germanico, mantenendo solo quello di Imperatore d’Austria • Napoleone istituisce la federazione del Reno cui aderiscono tutti gli stati tedeschi ad eccezione di Austria e Prussia • La Prussia, superato il momentaneo flirt, comincia a temere la superpotenza napoleonica che ormai si avvicina alle dimensioni del regno di Carlo Magno La guerra franco-prussiana (1806-1807) • 14.10.1806 vittoria delle truppe napoleoniche presso Auerstädt in Sassonia e presso Jena. Napoleone fa ingresso a Berlino • A questo punto – di fronte alla minaccia dell’esercito russo che incombe – Napoleone ha di nuovo bisogno dei polacchi. Si rivolge dapprima a Kościuszko che – non avendo ricevuto le dovute garanzie – rifiuta di prendere la guida dell’esercito • Senza condizioni invece si presentano Dąbrowski e Wybicki. Napoleone avrebbe detto in quest’occasione: „Obaczę, jeżeli Polacy godni są być narodem” • In Wielkopolska scoppia l’insurrezione: vengono conquistate Poznań, Kalisz, Częstochowa. I prussiani cominciano ad evacuare Varsavia La Commissione di Governo • Napoleone (dalla fine del 1806 insediatosi nel Castello di Varsavia) continua a non fornire garanzie di impegno nella causa polacca, pur avendo bisogno dell’aiuto polacco per l’approvigionamento dell’esercito • Il 14.01.1807 viene istituita una Commissione di Governo, presieduta da Stanisław Małachowski e costituita da sette membri, tra i quali Józef Wybicki e Stanisław Kostka Potocki. Il principe Józef Poniatowski riceve il ministero della guerra • Nella campagna invernale del 1807 il ruolo polacco fu fondamentale. Furono istituite tre legioni di complessivi 40.000 uomini guidate da J. H. Dąbrowski, J. Zajączek e J. Poniatowski che tra breve diventerà il comandante in capo dell’intero esercito polacco Józef Poniatowski La pace di Tilsit Conseguenze della pace di Tilsit • Napoleone intendeva umiliare i prussiani, avrebbe voluto persino detronizzare gli Hohenzollern, se non l’avesse dissuaso da ciò lo zar • La Prussia perde la regione di Białystok (che passa alla Russia), Danzica diviene città libera e con le terre sottratte in seguito alla seconda e alla terza spartizione viene formato il Principato di Varsavia che si estende per 104.000 km² e contiene ca. 2,5 milioni di abitanti • Per placare i timori della Russia la Francia propone il principato al fratello dello zar Konstantin, lo zar a sua volta propone il fratello di Napoleone Gerolamo Bonaparte. Infine l’accordo è raggiunto su Federico Augusto di Sassonia, previsto già dalla Costituzione del 3 Maggio come re ereditario di Polonia e facente parte della Federazione Renana, dunque soggetto a Napoleone. La delusione polacca è cocente Federico Augusto I di Sassonia La costituzione del Principato di Varsavia Dopo la pace Napoleone convoca a Dresda la Commissione di Governo. I membri di questa portano un loro progetto di costituzione modella to sulla Costituzione del 3 Maggio integrata con la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. Napoleone ha però già pronto il suo progetto di costituzione a carattere fortemente monarchico come in tutte le altre costituzioni imposte dall’Imperatore dei Francesi agli altri stati conquistati. La Costituzione del Principato di Varsavia consta di 89 articoli divisi in 12 capitoli ordinati secondo la tradizionale partizione del potere. Il potere esecutivo primeggia su quello legislativo e giudiziario I diritti istituiti dalla Costituzione del Principato di Varsavia • Viene istituita la libertà di confessione religiosa pur mantenendo il privilegio della religione cattolica • Vengono sospesi per dieci anni i diritti politici agli ebrei: non possono votare, ricoprire cariche o acquistare possedimenti • Viene garantita la libertà personale, in altre parole soppressa la servitù della gleba e permesso lo spostamento dei contadini all’interno del Principato • Viene istituita la parità di tutti i cittadini di fronte alla legge (soppressi i tribunali particolari) • Il polacco viene riconosciuto lingua ufficiale del Principato • Viene introdotto il Codice Napoleonico come codice di diritto civile Conseguenze della Costituzione del Principato di Varsavia Potenziale limitazione dello strapotere dell’aristocrazia Avanzamento della borghesia cui sono aperte tutte le cariche, civili e militari Dopo il periodo di decadenza prussiana Varsavia riprende a fiorire Viene favorito lo sviluppo dell’industria Guerra in Spagna (1808) • Napoleone detronizza i Borboni con l’intento di insediare sul trono spagnolo suo fratello Giuseppe, ma gli spagnoli insorgono • Napoleone manda sul fronte spagnolo la Legione Danubiana e lui a sua volta si fa accompagnare dai cavalleggeri guidati da Wincenty Krasiński • Assedio di Saragozza • 30.11.1808 Somosierra • L’opinione pubblica vede molto di mal’occhio la partecipazione delle truppe polacche alla guerra di Spagna in un momento in cui si temeva l’invasione austriaca sul Principato di Varsavia (1809) Guerra franco-austriaca (1809) • 15.04.1809 l’esercito austriaco comandato dall’arciduca Ferdinando d’Este attraversa il confine che separa il Principato di Varsavia dall’Austria – a solo 70 km da Varsavia • 19.04.1809 battaglia di Raszyn • Poniatowski si ritira nel quartiere di Praga, Zajączek passa a Toruń, Dąbrowski e Wybicki difendono la Wielkopolska. Nel frattempo Poniatowski passa a Lublino avanzando verso sud. È l’insurrezione • Nel frattempo intervengono i russi. I polacchi occupano Leopoli, Ferdinando d’Este è costretto a lasciare Varsavia, Poniatowski occupa Cracovia • Allora perviene la notizia della pace, stipulata nel frattempo da Napoleone a Schönbrunn dopo la vittoria di Wagram La battaglia di Raszyn Conseguenze della pace di Schönbrunn • Vengono incorporate nel Principato di Varsavia le terre sottratte alla Polonia in seguito all’ultima spartizione: Cracovia, parte della regione di Zamość. Si ingrandisce dunque di 38.000 km ² raggiungendo i 142.000 km² e 4,3 milioni di abitanti • Alla Russia viene riconosciuta la regione di Tarnopol, ma questo non basta a calmare l’inquietudine dello zar che non crede alle dichiarazioni di Napoleone di non voler ricostruire la Polonia • 04.01.1810, Pietroburgo, convenzione francorussa ribadisce gli accordi della convenzione di Pietroburgo (1797), misconosciuta da Napoleone Verso la guerra franco-russa • La crescita economica e politica del Principato di Varsavia, nonostante gli impegni e le assicurazioni di Napoleone, inquietava lo zar • La guerra franco-russa era ormai nell’aria • Napoleone nel maggio 1812 lascia Parigi e alla guida della cosiddetta Grande Armata (oltre mezzo milione di soldati) intraprende la marcia verso oriente • La Grande Armata era costituita da soldati di varie nazionalità: italiani, sassoni, tedeschi, olandesi, polacchi • A giugno a Varsavia si tiene una seduta del parlamento, presieduta da A. K. Czartoryski, allo scopo di proclamare l’unificazione nazionale e la restituzione dello stato polacco. Una delegazione guidata da Wybicki viene inviata a Vilna per congiungersi con il Governo Provvisorio Lituano, istituito dopo l’ingresso delle truppe napoleoniche (cfr. Pan Tadeusz) Il 24 giugno la Grande Armata passa il Niemen Le truppe russe, dapprima divise in due eserciti, si riuniscono nei pressi di Smolensk. Il principe Poniatowski consiglia a Napoleone di svernare a Smolensk, ma Napoleone vuole avanzare Il 18 agosto si combatte a Smolensk Il nuovo condottiero dell’esercito russo Michail Kutuzov sbarra la strada alla Grande Armata a Borodino, nei pressi di Możajsk La battaglia di Borodino (05.09.1812) La sconfitta • Il 14 settembre Napoleone fa ingresso a Mosca devastata dagli incendi • Dopo il tentativo fallito di attaccare Kutuzov presso Malojaroslavec Napoleone batte la ritirata – l’inverno è alle porte – la ritirata lungo la stessa tratta della marcia è durissima • Durante la traversata della Berezina (26-28 novembre) le truppe polacche trattengono l’attacco dell’esercito russo • Ma di 90.000 soldati polacchi ne rientrano in Europa appena 30.000 08.02.1813 i russi occupano Varsavia. Le fortezze di Modlin e Zamość resistono ancora per poco, ma nel dicembre 1813 capitolano La morte del principe Poniatowski • Dopo la sconfitta da varie parti si fa pressione sul principe Poniatowski affinché lasci Napoleone e passi dalla parte russa, ma Poniatowski – fedele al giuramento prestato – è irremovibile • Al contrario raduna una nuova armata di oltre 10.000 soldati e si ricongiunge a Napoleone in Sassonia • Muore il 19 ottobre 1813 durante la Battaglia delle Nazioni presso Lipsia: ferito, annega nel fiume Elster Fine di un’epopea Il 13 maggio 1813 le truppe russe occupano Cracovia. Il Principato di Varsavia è ormai caduto Le forze della coalizione il 31 marzo 1814 occupano Parigi Il aprile Napoleone abdica Ai resti dell’esercito polacco Alessandro consente il ritorno in patria assieme alla bara con la salma del principe Poniatowski – d’ora in poi saranno sottomessi al fratello dello zar, l’arciduca Konstantin