NEUROSCIENZE AFFETIVE E COGNITIVE Brain Imaging: tecniche funzionali Lezione 2: Tecniche di brain imaging tecniche funzionali Alessio Avenanti – 13 Ottobre 2014 – Dip. di Psicologia, Università di Bologna Tecniche funzionali Le varie metodiche differiscono soprattutto per: 1. Risoluzione spaziale 2. Risoluzione temporale • Risonanza magnetica funzionale (fMRI) • Tomografia ad emissione di positroni (PET) 3. Tipo di informazione (correlazionale, causativa) Risonanza Magnetica Funzionale La fMRI (come PET) non misura direttamente l’attività cerebrale (come EEG e MEG), ma le risposte emodinamiche (volume sanguigno, flusso cerebrale, ossigenazione dei tessuti) che accompagnano l’aumento di attività neuronale. fMRI In particolare, la fMRI è basata sul contrasto BOLD (Blood Oxygenation Level Dependent), cioè sul rapporto desossiemoglobina (Hbr) / ossiemoglobina (HbO2) nei tessuti nervosi. Il ferro dell’Hbr è una sostanza paramagnetica, cioè si polarizza intensamente se immerso in un campo magnetico. Riduce il segnale fMRI. Al contrario il ferro della HbO2 non è suscettibile al campo magnetico (sostanza diamagnetica) come il resto del tessuto cerebrale. 1 Risonanza Magnetica Funzionale BOLD (Blood Oxygenation Level Dependent) 1. Aumento attività neurale locale 2. Aumento metabolismo locale: consumo di ossigeno (con relativo aumento di desossiemoglobina) 3. Aumento flusso ematico nella regione attiva. Poiché l’aumento di flusso ematico eccede la capacità del tessuto nervoso di utilizzare l’ossigeno ematico fornito all’area (arriva più sangue di quello richiesto) nell’area attiva si crea: 4. Aumento locale del segnale BOLD in prossimità dei capillari che irrorano le aree attive a) aumento relativo di ossiemoglobina b) riduzione di desossiemoglobina Registrazioni elettrofisiologiche e fMRI simultanee Studi di Nikos K. Logothetis Relazione tra segnale BOLD e extracellular fields potentials (EFPs): LFPs: Local Field Potentials potenziali graduati di ampie popolazioni di neuroni; riflettono attività integrative dendridiche (registrate entro una distanza di 0.5-3mm). Alta correlazione con segnale BOLD! MUA: Multiunit spiking Activity Il segnale BOLD inizia ad aumentare dopo circa 2-3 sec. dall’inizio dell’attività neuronale, raggiungendo il suo picco dopo 5-10 sec. Stimolo visivo MUA e SDF mostrano forte adattamento stimulus onset Initial negative BOLD signal LFP rimane elevato per tutta la durata dello stimolo (area grigia) somma pesata di potenziali d’azione extracellulari di centinaia di neuroni (entro una sfera di raggio di 150-300μm) SDF: Spike Density Function potenziali d’azione extracellulari di una o più singole unità. Elettrodo vicinissimo al neurone (entro 50μm) Registrazioni elettrofisiologiche e fMRI simultanee Studi di Nikos K. Logothetis Local Field Potentials (LFPs): 1) È un segnale registrato usando un microelettrodo a bassa impedenza per registrazione extracellulari posto a distanza sufficientemente lontana da singoli neuroni per evitare il dominio dell’attività di una particolare cellula nel segnale. 2) Si applica un filtro passa-basso a ~300 Hz, per ottenere il LFPs. Logothetis et al., 2001 Nature 3) La bassa impedenza e il posizionamento dell’elettrodo permettono che nel segnale contribuisca l’attività di un numero ampio di neuroni Si possono comunque trarre delle informazioni temporali sull’attivazione sequenziale di diverse aree impegnate in un compito I LFPs rappresentano (soprattutto) le afferenze sincronizzate all’area target, al contrario di MUA e SDF (spike) che rappresentano l’output dall’area. I LFPs sono composto principalmente da potenziali graduati post-sinaptici. 2 Acquisizione Acquisizione ed analisi dati di fMRI VOXEL ( Pixel Volumetrico) SPESSORE Sezione 6 mm 3 mm 6 mm SEZIONE SAGITTALE SEZIONE TRASVERSALE 3 mm A. Fase di acquisizione di immagine strutturale B. Fase di acquisizione di immagini funzionali C. Appaiamento delle due immagini (coregistrazione) D. Normalizzazione E. Analisi statistica Matrix 64 x 64 A,B B In un tipico esperimento fMRI, il soggetto è sdraiato con la testa nel magnete e svolge un compito. Esperimento fMRI: 2. Fase Funzionale Vengono prese una serie di immagini funzionali (T2*) a bassa risoluzione (ad esempio 1 volume di immagini ogni 2 secondi X 150 volumi = 300 sec = 5 minuti). A Esperimento fMRI: 1. Fase Anatomica Viene acquisita un’immagine anatomica (T1) del cervello ad elevata risoluzione, che in seguito sarà usata per sovrapporre le regioni di attivazione cerebrale. C Immagini fMRI: coregistrazione voxel voxel primo volume (2 sec per acquisire)) 3 C Coregistrazione immagine strutturale (pesata in T1) e immagine funzionale (pesata in T2*) Spatial normalization C Normalizzazione • Le scansioni MRI di diversi individui variano molto a causa di differenze di orientamento delle scansioni e di strutture anatomiche (forma, grandezza) • In generale è utile normalizzare le scansioni in base ad un cervello di riferimento (standard template, ad es. il cervello di Talairach o MNI) • Normalizzare un cervello consiste nel traslare, ruotare, scalare e deformare il cervello in modo da farlo corrispondere al template (in base a volume o solchi) Metodi stereotassici D Coregistrazione immagine strutturale (pesata in T1) e immagine funzionale (pesata in T2*) • Dopo la normalizzazione può essere utile riportare localizzazioni per mezzo di coordinate stereotassiche (Talairach, MNI). Si tratta di 3 numeri (x, y, z) che descrivono la distanza dalla commessura anteriore (l’origine dello spazio di Talairach). D Metodo Sottrattivo Il metodo della sottrazione cognitiva si deve agli studi con tempi di reazione (TR). (F. C. Donders, un fisiologo olandese). Misura il tempo di un processo psicologico confrontando due tempi di reazione, uno dei quali ha le stesse componenti dell’ altro + il processo che si vuole misurare. Statistical analysis Esempio: TR1: Premi un pulsante quando vedi una luce; TR2: Premi quando la luce è verde ma non quando è rossa; TR2 – TR1 = tempo per discriminare due stimoli diversi D D Analisi Statistica Immagini funzionali ~2s Risposta dell’area STS Segnale BOLD Osservazione del movimento biologico (aumento segnale fMRI) Tempo Condizione Mappa statistica Osservazione del movimento random (diminuzione segnale fMRI) Sovrapposta su immagine anatomica Tempo Regione di interesse (Region of Interest: ROI) ~ 5 min Grossman & Blake, 2001, Vision Res 4 D Attivazioni: regioni cerebrali in cui si verifica una differenza (statisticamente) significativa del segnale BOLD tra due condizioni. Sez. coronale Un esempio (“antico” e criticato) di metodologia sottrattiva: Peterse e coll 1988, 1989 studio PET su attività nervosa durante lettura di singole parole. Modello cognitivo di elaborazione lessicale di tipo sequenziale T1: Baseline (nessuno stimolo) T2: Presentazione passiva. Presentazione di parola (e.g. torta) senza alcun compito T3: Ripetizione. Presentazione di parola (e.g. torta) e richiesta di lettura ad alta voce T4: Generazione verbo. Presentazione di parola (e.g. torta) e richiesta di produzione di un verbo ad essa collegato (e.g. mangiare) T2 – T1: attivazioni legate a analisi sensoriale T3 – T2: attivazioni legate a codifica e programmazione articolatoria T4 – T3: attivazioni legate a elaborazione semantica Sez. sagittale - Ok per i primi 2 contrasti. Il contrasto T4 - T3 è più problematico sotto diversi punti di vista. Ad es. esso presuppone che la lettura di una parola non implichi di per se’ già un’elaborazione semantica della parola stessa. (Il modello cognitivo di riferimento è toppato!) Sez. orizzontale Vantaggi e Svantaggi della fMRI Vantaggi: - Poco invasiva (specialmente se confrontata con PET) - Buona/ottima risoluzione spaziale (1-3 mm) Le varie metodiche differiscono soprattutto per: 1. Risoluzione spaziale 2. Risoluzione temporale 3. Tipo di informazione (correlazionale, causativa) Svantaggi: - Segnale relativamente debole (il BOLD presenta variazioni dell’ 1-4% rispetto alla condizione di riposo) - Non misura direttamente l’attività neuronale (ma il flusso ematico nella zona attiva) - Povera risoluzione temporale - Sensibile a numerosi artefatti (movimenti della testa) - Non differenzia tra inibizione ed eccitazione - Alto costo (sia per acquistare che per mantenere) PET PET Positrone Emission Tomography Positrone Emission Tomography Permette di “fotografare” il metabolismo delle aree cerebrali, monitorando le più attive durante lo svolgimento di un determinato compito. Utilizza un tracciante radioattivo emittente positroni (ad es. glucosio marcato), iniettato per via endovenosa (o inalato) a volontari impegnati in compiti di cognitivi, percettivi, motori 5 La testa è circondata da sensori che rilevano le emissioni radioattive (gamma camera o tomografo-PET); un elaboratore fornisce l’imaging delle aree che hanno un incremento metabolico. Le immagini della scansione vengono visualizzate su computer come sezioni sottili del cervello. La PET è una metodica di visualizzazione indiretta dell’attività cerebrale (come la fMRI), in grado di fornire informazioni sul metabolismo del cervello a riposo o durante vari tipi di compiti. Si basa sull’uso di traccianti emittenti positroni. Una volta introdotto nel sistema vascolare, il tracciante contenente l’isotopo si diffonde nel cervello e si concentra nelle zone con maggiore attività neurale. L’isotopo (elemento instabile) decade, emettendo un positrone che collide con un elettrone (dopo un aver percorso un tragitto a volte dell’ordine di alcuni millimetri). Come si crea un tracciante: Attraverso un ciclotrone (strumento che accelera a velocità elevatissima protoni) si bombardano nuclei stabili di azoto, carbonio, ossigeno o fluoro. Questa procedura comporta l’introduzione nel nucleo di un ulteriore protone, cioè la creazione di un isotopo instabile. La collisione produce la loro reciproca annichilazione, con il rilascio di energia: 2 fotoni (raggi g) che viaggiano a 180 gradi l’uno dall’altro. L’isotopo instabile viene connesso ad un composto utilizzato dai neuroni (ad es., glucosio, o l’ossigeno), viene iniettato nel soggetto e raggiunge il cervello. L’isotopo funge da tracciante del metabolismo del composto introdotto TOMOGRAFO A POSITRONI (gamma camera) I due raggi gamma (fotoni) emessi a seguito dell’annichilazione raggiungono una coppia di rivelatori del tomografo (posti ai due lati della testa del soggetto) che registrano eventi solo quando sono simultanei. 15O Il metodo di detezione simultanea dei fotoni permette la localizzazione delle sedi in cui avvengono le emissioni g, con una risoluzione di alcuni millimetri (1-8 mm). 6 Il tracciante (isotopo) radioattivo iniettato nel sistema vascolare si diffonde nel cervello e si concentra nelle zone in cui il flusso ematico è maggiore, cioè quelle attive durante il compito. Per esperimenti di attivazione cerebrale sono utili quegli isotopi la cui emi-vita (tempo impiegato dal 50% dell’isotopo per decadere emettendo positroni) sia dell’ordine di minuti o ore. Esempi di traccianti PET: ad es.: carbonio-11, azoto-13, ossigeno-15 Ossigeno 15O: EV = 1.5 min Inalazione di ossigeno molecolare marcato con 15O (Metabolismo dell’ossigeno); anche inalazione di anidride carbonica marcata con 15O. Fluoro (18F-FDG: 18-fluorodesossiglucosio): EV 109 min Il desossiglucosio, somministrato per endovenosa, viene trasportato nel cervello e fosforilato in modo simile al glucosio ma non viene metabolizzato ulteriormente, e rimane nel tessuto (Metabolismo del glucosio). Vantaggi e Svantaggi della PET Vantaggi: - Buona risoluzione spaziale (< fMRI, >ERP/MEG) - È possibile studiare diversi processi biochimici cerebrali, usandi differenti composti radioattivi (ad esempio studiare il metabolismo del glucosio, dell’ossigeno etc.). Svantaggi: - Invasiva - Non misura direttamente l’attività neuronale (ma il flusso ematico nella zona attiva). - Povera risoluzione temporale. - A causa del lento decadimento di alcuni isotopi, è difficile sottoporre il soggetto a molte condizioni sperimentali. - Alto costo (sia per acquistare che per mantenere). 7