nc_area strategica_case history NC novembre 2014 nr. 50 Maggiori informazioni su: www.coreanalytics.it IL VERO ROI, BUSSOLA DEL BUSINESS INSIEME A CORE ANALYTICS, SOCIETÀ INDIPENDENTE SPECIALIZZATA IN MODELING ECONOMETRICO E ANALYTICS, CONTINUIAMO IL VIAGGIO ALLA RICERCA DEL ‘VERO ROI’, INIZIATO SULLO SCORSO NUMERO DI NC. PER CAPIRE COME VALUTARE I REALI RITORNI ECONOMICI SULLE VENDITE, ANDANDO OLTRE LE METRICHE INTERMEDIE, CI CONCENTRIAMO SU UN ESEMPIO CONCRETO, RELATIVO AL SETTORE AUTOMOTIVE. L’OBIETTIVO? COMPRENDERE IL VALORE AGGIUNTO E IL PROCESSO DI UN APPROCCIO ‘ROI ORIENTED’. DI MARIO GARAFFA Siete sicuri che l’approccio al marketing e alla comunicazione della vostra azienda sia corretto? Lo pensate per intuito e magari per abitudine, o ne siete matematicamente certi? Per restituire al management aziendale una valutazione puntuale dei contributi delle diverse attività di business occorre, secondo Core Analytics, società indipendente specializzata in modeling econometrico e analytics, concentrarsi sul ‘vero Roi’, ossia quello economico, da misurare con approcci integrati precisi. Per capire come valutare i reali ritorni economici sulle vendite, andando oltre le metriche intermedie, come per esempio contatti, awareness e visite web, approfondiamo il business case del settore automotive, che avevamo solo accennato sullo scorso numero di NC Nuova Comunicazione, con l’intento di comprendere, più da vicino, il valore aggiunto e il processo di analisi di un approccio realmente ‘Roi oriented’. Ne parliamo con Ramon Soranzo e Nevio Leone, co-fondatori di Core Analytics. Qual era la richiesta dell’azienda cliente? (Soranzo) Più che una richiesta si è tratta- to di una sfida, con l’obiettivo di fornire a una nota azienda di veicoli commerciali, una misurazione esatta del ritorno sul business di un set molto ampio di attività, da quelle tradizionali di comunicazione offline e promozioni a molteplici azioni di ‘lead generation’, sia push (telemarketing, direct mailing, eventi locali, ndr) che pull con keyword sui motori di ricerca. È importante chiarire che il termine ‘lead’, in questo contesto, indica gli utenti interessati a ricevere maggiori informazioni sui veicoli in offerta e che pertanto rilasciano i propri dati su una landing page dedicata, alimentando il database aziendale dei contatti profilati. Come vi siete mossi per valutare l’impatto delle attività di marketing e comunicazione? (Leone) Dopo un’accurata fase di raccolta delle informazioni e dati aziendali su un arco temporale ampio di tre anni, la valutazione degli effetti media e marketing è stata sviluppata con un modello econometrico integrato su un doppio livello: Vendite, cioè ordini clienti finali, e Lead. È stato necessario inoltre modellizzare la curva di risposta delle azioni di marketing _24_ sull’acquisto. A differenza dei mercati ‘fast moving’, in cui gli effetti sono immediati, nei ‘beni durevoli’ la distribuzione della risposta nel tempo ha una forma a campana molto diversa, più diluita nel tempo. Cosa avete fatto, in concreto, per supportare l’azienda? (Soranzo) L’introduzione dell’attività di lead generation ha richiesto un framework di valutazione in grado di misurare gli effetti diretti e indiretti di media e promozioni, il contributo netto delle attività di lead generation e le sinergie del media offline sul paid search. La corretta valutazione delle varie attività ha richiesto, inoltre, che il modello econometrico integrasse anche fattori macroeconomici, stagionali e competitivi. A quali conclusioni siete giunti? (Leone) I risultati dell’analisi hanno innanzitutto rassicurato il cliente, dimostrando come, pur competendo in un settore non facile e condizionato dall’attuale congiuntura, l’approccio al marketing e alla comunicazione intrapreso fosse corretto e in grado, almeno, di difendere la quota mercato. area strategica_case history_nc Scomposizione econometrica integrata del business di un veicolo commerciale Fonte: analisi Core Analytics Il valore aggiunto della piattaforma analitica Core Analytics è stato quello di restituire al management una valutazione puntuale dei contributi delle diverse attività sul business. In particolare, quali risultati sono arrivati dalle ‘attività di leads generation’ e quali dalle ‘attività tradizionali’? (Soranzo) Le attività di lead generation hanno generato il 6% di vendite incrementali annue, con paid search e telemarke- Roi indicizzato rispetto al media tradizionale. Le due attività più produttive sono risultate telemarketing e paid search, con ritorni economici 8 e 12 volte superiori rispetto al media mix stampa-radio ting, risultate essere le attività più produttive rispetto al mailing e agli altri eventi gestiti localmente dalle concessionarie. Nelle attività tradizionali, il media offline ha contribuito per il 4% delle vendite, al 90% l’effetto è stato ‘diretto’ sugli ordini in concessionaria, mentre al 10% ‘indiretto’ sulle lead. Le promozioni, depurate da tutti gli effetti sinergici con il media, sono state il 5% degli ordini. Che tipo di risultati avete ottenuto dai media offline e da quelli online? (Leone) Rapportando i contributi in valore delle diverse attività media e marketing ai rispettivi investimenti, abbiamo calcolato il Roi economico. Il media offline, costituito da radio e stampa, ha garantito un Roi suf- Risultati di ROI indicizzati base media tradizionale (= 1,0) Fonte: analisi Core Analytics _25_ Sul totale ordini finali il modello quantifica in 85% il peso della baseline guidata da distribuzione e brand equity. La parte incrementale generata dal marketing vale il 15%, mentre ben il 6% è dovuto alle attività di lead generation, con paid search primo driver (42%), seguito dal telemarketing (34%) ficientemente elevato anche dopo i costi operativi. Sorprendenti i risultati di attività quali telemarketing e paid search, i cui ritorni, depurati da effetti indiretti, sono stati rispettivamente 8 e 12 volte superiori rispetto a quelli dei mezzi tradizionali. Il modello ha identificato inoltre ulteriori margini di crescita attraverso la leva del paid search, con un budget fino a 2,5 volte il livello attuale. In che modo le vostre analisi hanno impattato sulle decisioni del management aziendale in riferimento agli investimenti futuri? (Soranzo) L’analisi econometrica ha portato insight decisivi per supportare importanti scelte aziendali per recuperare ulteriore efficienza. Sul piano strategico l’azienda ha avuto conferma della reale produttività delle azioni di lead da utilizzare in modo continuativo. Ciò ha modificato anche il media mix e il budget setting della comunicazione offline. Sul piano operativo è stato possibile definire il livello ottimale di pressione mensile, selezionare le tipologie di promozioni più impattanti, massimizzare le sinergie tra promozioni e adv offline. In questo discorso, l’indipendenza e neutralità del fornitore sono aspetti centrali che possono garantire analisi realmente super partes… (Leone) La media neutrality gioca un ruolo centrale per la credibilità dei risultati e delle implicazioni che impattano su scelte sensibili dell’azienda guidate dal Roi relativamente all’allocazione del budget sui diversi mezzi e alle attività da tagliare. Su tutto rimane sempre la competenza dell’analista nel raccogliere e sistematizzare i dati, studiare il miglior modello di causa-effetto, qualità che nessuna piattaforma automatizzata potrà mai neppure imitare. nc