21 - 24 A PPUNTAMENTO IN INGHILTERRA Il prossimo anno Marketing forum sarà internazionale. L’evento si svolgerà insieme alle edizioni inglese ed europea a bordo della nave Oriana. Un'opportunità straordinaria per aziende e agenzie italiane che potranno confrontarsi con il mercato europeo. L a decima edizione di Marketing forum che si è appena conclusa ha visto la partecipazione di 180 responsabili marketing e comunicazione e 60 aziende espositrici. E già si pensa al prossimo anno. Le novità dell’edizione 2006 sono state anticipate da Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia. L’undicesima edizione dell’evento si terrà dal 6 al 9 settembre 2006 in Inghilterra, a Southampton, a bordo della prestigiosa nave Oriana alta tredici piani, insieme alle edizioni inglese ed europea. Claudio Honegger ha così spiegato le novità della prossima edizione: “Dopo dieci anni abbiamo deciso di offrire nuove opportunità agli operatori del marketing e della comunicazione italiani. Introduciamo con la nuova edizione alcune novità importanti in un mercato in continuo cambiamento. Fino a ora l’Italia ha spesso fatto riferimento alle idee e alle strategie del marketing dei paesi anglosassoni, culla delle principali discipline del settore. Ora anche il mercato italiano è maturo per proporre le proprie idee a livello internazionale, in uno scambio alla pari”. Mark Rayner, CEO di Richmond Events e ideatore della formula di Marketing forum, ha commentato la novità della manifestazione: “Da sempre le varie edizioni di Marketing forum hanno intrapreso percorsi paralleli confrontando le proprie esperienze a distanza. Ora il mercato italiano e la formula dell’evento sono maturi per assumere una veste realmente internazionale dove l’incontro tra le varie nazioni costituisca un valore aggiunto a una formula già consolidata di formazione e business.” La formula di Marketing forum 2006 rimarrà sostanzialmente invariata: saranno offerti momenti di formazione del management con conferenze, workshop e seminari tenuti da relatori internazionali. Le agende appuntamenti incroceranno domanda e offerta di aziende italiane. Chi lo richiederà potrà incontrare anche i partecipanti a Marketing forum UK e Marketing forum Europe. In più i partecipanti italiani potranno beneficiare di un programma conferenze tra i migliori al mondo, grazie alla sinergia con gli altri eventi internazionali di Richmond. SETTEMBRE 2005 EDITORIALE è ancora del opo dieci tutto uscito. La anni di posizione dell’attività abItalia nello scebiamo segnanario internato con l’ezionale deve dizione di Claudio Honegger essere rilanciaquest’anno ta, e questo una piccola slancio, appare svolta epocale. La prossima edizione ormai evidente, deve di Marketing forum coinvolgere prima di offrirà anche opportu- tutto le aziende, il mernità di formazione e di cato, soggetto e spesso business internazionale. vittima di una globalizSarà un nuovo capitolo zazione ineludibile. Noi della nostra storia. La vogliamo fare la nostra formula di Marketing parte proponendovi un forum coinvolge miglia- nuovo Marketing forum ia di decision maker nel internazionale, ad altismondo, il gotha del set- simo livello, che offra tore. In Italia il nostro alle aziende italiane più evento si è sviluppato in dinamiche opportunità modo significativo, ri- nuove, straordinarie di sentendo, come del re- conoscenza, di confronsto la nostra intera eco- to e di business. nomia, della crisi del Questo sarà Marketing 2002 da cui il Paese non forum 2006. D Marketing forum news > PAGINADUE UNA NUOVA COMPETIZIONE A spazi di mercato, ricercare innovazioni di valore dirompente ridefinendo le regole e di conseguenza la domanda. Per Di Fiore bisogna “creare innovazione di valore cercando di capire se ci sono bacini di domanda non serviti. Bisogna verificare se ci sono aspetti dell’offerta trascurabili che perLa conferenza di apertura mettono di tagliare i costi e della decima edizione di investire su marketing forum si nuovi attributi di valore. Non intitolava “Blue Ocean s e m p r e Strategy, ovvero vincere aumentare il senza combattere” valore per il consumatore vuol dire aumenKim e Renée Mauborgne nel libro tare i costi e di conseguenza i prezzi. “Blue Ocean Strategy”, vero e proprio Soprattutto bisogna cercare bacini di mercato che oggi non utilizzano un caso editoriale tradotto in 29 lingue. L’approccio, definito outside-inside, determinato prodotto”. significa allineare e modellare i proces- Oggi si compete spesso sugli stessi attrisi e le strategie di business alla com- buti. Bisogna trovare cosa si può eliminare e cosa si può traprensione delle esisformare in un attrigenze e dei bisobuto di valore per il gni dei consumaAlessandro Di Fiore cliente. “Per competori (strategia tere bisogna avere dall’esterno un profilo divergenall’interno). te e saperlo spiegare Vincere senza con una tag line, in competere è maniera semplice – l’approccio ideaha proseguito Di le per le aziende Fiore. Per creare italiane che si innovazione di valotrovano in un re dirompente bisogrosso problema gna avere una serie competitivo con di strumenti e di perle multinazionali angloamericane, la tecnologia giappo- corsi logico-analitici di innovazione.” nese e soprattutto il colosso cinese. “Le Un esempio è l’industria del circo. La aziende italiane si trovano a compete- domanda è stagnante da anni, ci sono re con quelle degli altri paesi testa a polemiche con gli animalisti e l’offerta testa per lo stesso mercato – ha spiega- è dettata da pochi nomi che competoto Di Fiore. Hanno inoltre lo svantag- no sugli stessi attributi. Il Cirque du gio di dover utilizzare gli strumenti sta- Soleil ha avuto succeso reinventandosi; biliti dai competitor. Basta guardare al ha creato una rottura con la tradiziosettore tessile o all’automotive. C’è ne. Come? “Con l’aggiunta di aspetti un’erosione sempre maggiore del mar- teatrali, tersicorei, cioè di danza, e gine di profitto e le aziende più deboli musicali. Così ha saputo catturare anche il bacino degli adulti – ha spiegavengono tagliate fuori.” Secondo Di Fiore, una strada alternati- to Di Fiore. In questo modo si può va può essere quella di cercare nuovi aumentare anche il prezzo perché si lessandro Di Fiore, Ad di Venture Consulting Spa, ha presentato il tema della formulazione di una strategia competitiva con un approccio distante da quello tradizionale, di scuola porteriana. La teoria è stata elaborata da W. Chan “ ” esce dalle regole competitive di base, quindi si possono togliere alcuni elementi tradizionali come gli animali. Inoltre viene a mancare l’esigenza del tendone. Altre cose sono state mantenute come i clown e gli acrobati. Sono riusciti a ridurre i costi e ad aumentare i ricavi in maniera dirompente creando una nuova customer experience cambiando le regole del gioco.” “Un altro esempio di value innovation è la nascita di I-mode - dice Di Fiore - NTT DoCoMo e Wind hanno eliminato investimenti su alcune infrastrutture e aumentato alcuni aspetti come l’appetibilità di alcune funzioni, poggiando su aspetti emotional e cool, per guadagnare il premium price.” Secondo Di Fiore una delle difficoltà maggiori per innovare che si riscontra nelle aziende è data dalle barriere interne, organizzative: “Per questo noi cerchiamo di coinvolgere e mobilitare tutto il management dell’azienda a tutti i livelli”. È possibile acquistare il volume Strategia Oceano Blu (ETAS, 2005) nelle migliori librerie o direttamente online su InternetBookShop Per maggiori informazioni: http://etaslab.corriere.it/ LA BUSINESS INTELLIGENCE PER USCIRE DALLA CRISI Le aziende italiane soffrono di una perdita di competitività. Una soluzione è l'utilizzo della business intelligence, un sistema che permette di razionalizzare i dati aziendali. Secondo i dati di Unioncamere, il 30% delle aziende italiane accusa una perdita di competitività: nel 41,2% dei casi è colpa del prodotto, nel 18,4% del prezzo. Sebastiano Missineo, docente di Marketing presso la Facoltà di Economia dell'Università dell'Aquila, ha cercato di analizzare meglio la situazione nel workshop “Gli strumenti a supporto del marketing: la business Intelligence.” “Le aziende - ha detto Missineo - hanno un problema: vendere. Ma non basta quando si vive in una congiuntura economica negativa come quella in cui siamo oggi. Bisogna vendere con profitto, che non sempre vuol dire vendere di più. A questo punto diventa fondamentale possedere degli strumenti che forniscano le informazioni necessarie per prendere delle decisioni”. Uno di questi è la business intelligence, un sistema di tecnologie e processi per interpretare, migliorare, formalizzare i dati presenti all'interno di un'azienda. “Tutte le aziende - ha aggiunto Missineo - hanno al proprio interno i dati necessari, il problema è riuscire ad aggregarli in modo che producano informazioni utili per supportare delle decisioni. I database delle aziende spesso non si parlano e questo impedisce di fare analisi incrociate. La business intelligence, invece, permette con rapidità e completezza di analizzare l'andamento delle vendite e le performance di prodotto, di comprendere la profittabilità di prodotti e clienti, di condividere le informazioni all'interno dell'azienda, di aumentare, in sostanza, l'efficacia e l'efficienza delle politiche di marketing”. Un'analisi svolta dall'Università Bocconi rivela che nel 60% dei casi la business intelligence raggiunge gli obiettivi e nel 16% riesce addirittura a superarli. Che cosa, allora impedisce ancora una capillare introduzione di sistemi di business intelligence? “La necessità di costruire il sistema sulla base delle esigenze della singola azienda - ha concluso Missineo - e la complessità della situazione attuale del mercato”. Marketing forum news > _PESCATI LE SPONSORIZZAZIONI SBARCANO A MARKETING FORUM PATRIZIA FOSSATI, SPONTEX ITALIA “Per me è la prima volta a Marketing forum, ma ha soddisfatto pienamente le mie aspettative. Ero indecisa solo perché soffro un po' il mal di mare, ma grazie al bel tempo e all'organizzazione perfetta è stata una splendida esperienza. È molto utile uscire dalla routine dell'ufficio e confrontarsi con i colleghi delle altre aziende e i potenziali fornitori. Ho trovato quello che cercavo: creatività e tante occasioni di approfondimento di tematiche interessanti.” Durante Marketing forum si è svolto il primo Borsino delle sponsorizzazioni, iniziativa realizzata in collaborazione tra Richmond Italia ed EGG eventi e sponsorizzazioni con il Patrocinio dell’ESA (European Sponsorship Association) rappresentata in Italia da Francesco Moneta, presidente di Egg eventi. Nel corso delle due giornate di lavori sono stati proposti sei progetti di diversa tipologia: sport di vario genere, sociale, progetti nazionali e internazionali. ”Siamo soddisfatti di questa prima edizione del borsino -ha detto Francesco Moneta Presidente di Egg.- È stata una grande sfida e una grande opportunità. Dal momento che l'offerta di eventi si è qualificata e managerializzata, abbiamo sentito l'esigenza di creare interazione tra chi offre e chi cerca sponsorizzazioni. L'evento è sempre più percepito come uno strumento che permette di ottenere visibilità puntando su valori emozionali, che rafforzano la reputation dell'azienda e creano relazioni dirette con i propri pubblici di interesse.” Media partner dell'iniziativa è la rivista e20. EDOARDO QUAGLIA, LASTMINUTE.COM “Ho partecipato a Marketing forum per la sua reputazione e per curiosità. È un'occasione interessante soprattutto per l'aspetto dell'aggregazione e della possibilità di confronto con persone del tuo settore. Suggerisco di sfruttare in modo più articolato il sistema di gestione degli appuntamenti. Sarebbe interessante sapere anche come si muovono nel mercato le altre aziende, non solo le proposte e le offerte delle agenzie”. FRANCESCA MARIA MONTEMAGNO, CO.RE.PLA “Ho trovato molto positiva la quantità e la qualità degli incontri che siamo riusciti a fissare. Una nota negativa: la colazione alle 8. Bisognerebbe farla almeno alle 8.30!”. CHRISTIAN RANCATI, GIUSEPPE COCO, EDITORIALE QUASAR “È positivo il clima che si respira a bordo: gente simpatica, staff disponibile. E anche dal punto di vista lavorativo gli appuntamenti sono stati positivi. Ho trovato invece poco coinvolgimento nel dopo cena, c'è poca animazione”. “Rispetto al mio collega aggiungo che non mi basterà un anno di lavoro per smaltire tutti i contatti che ho ottenuto qui. Io sono al mio quarto Marketing forum e sono molto convinto di voler fare il quinto”. ADRIANA ANCESCHI, BUSINESS SCHOOL IL SOLE 24 ORE “È la seconda volta che partecipo. Mi è piaciuta molto la conferenza di apertura di quest'anno, l'ho trovata chiara. Inoltre ho ottenuto diversi contatti positivi per gli stage e anche per i docenti”. PAGINATRE LA SFIDA CONTINUA CON LO STORE WAR L'iniziativa dei Business Game legati al mondo del marketing è stata realizzata da Largo Consumo e Management Utilities. Quest'anno si chiamava Store war e puntava a mettere in grado le persone di competere per la gestione di un'azienda, lavorando su diversi obiettivi da raggiungere. Tutto si svolgeva a livello virtuale. “Vogliamo fare education divertendo e divertendoci afferma Massimo Gennarelli di Largo Consumo - perché la formazione non è solo stare in un'aula ascoltando un insegnante, magari anche noioso, ma siamo convinti che si possa imparare e ci si possa confrontare col sorriso sulle labbra.” Alla prima edizione del Borsino delle sponsorizzazioni hanno partecipato: Euroleague Basketball che ha presentato a possibili sponsor la sesta edizione dell’omonima manifestazione; FG Sport con la diciannovesima edizione del Super Bike World Championship, il terzo campionato motoristico dopo la Formula1 e il motoGP; La Comunità di San Patrignano che ha cercato supporto per progetti su misura, legati a diverse realtà della Comunità; Olimpiadi del Cuore con la quarta edizione della manifestazione ideata da Paolo Brosio; il Lightbay Sailing Team 2006, evento che si propone come un nuovo modo di comunicare con la vela a target mirati; la seconda edizione del BEA, Best Event Awards, premio dedicato ai migliori eventi dell’anno, istituito dalla e20, testata interamente dedicata al Anche il CesVi era presente a Marketing forum. L'organizzazione umanitaria italiana opera in 35 paesi e quest'anno compie 20 anni. Per l'occasione il CesVi ha realizzato un Cd musicale il cui ricavato sarà destinato alla costruzione di case a Cape Town. Il progetto è stato presentato da Gianni Milesi, direttore raccolta fondi mondo degli eventi. del CesVi. NUOVO SLANCIO PER LE IMPRESE Il mercato attuale costringe le aziende a una forte competizione anche all'estero. È necessario per le imprese ritornare alla progettazione, alla ricerca, all'innovazione. Nel corso di Marketing forum si è svolto il workshop di Corrado Fois, presidente di F.B. Financing Banking Association e consulente Strategy Models. Il titolo era “UTurn. Ridare dinamica all'impresa, invertendo le strategie distributive: dal sell-out alle competenze interne”. I temi riguardavano le imprese, come possono dare visibilità alle proprie qualità, come differenziarsi, di quali competenze hanno bisogno per concretizzare nuovi processi di vendita. “Oggi siamo costretti a ragionare in maniera diversa dal solito - ha detto Fois -. L'impresa italiana sta sbagliando il processo decisorio, perché la paura porta le aziende a porre al centro dei loro interessi i margini e quindi la riduzione dei costi. Le immediate conseguenze sono i tagli alla cultura, alla formazione, agli investimenti sulla soddisfazione del personale, alla creatività, all'innovazione”. La soluzione, secondo Fois, sta nel ritorno alla progettazione e nella capacità di impostare le scelte strategiche sull'ascolto onesto dei dati. “Anche nei confronti della Cina il nostro approccio è sbagliato - ha aggiunto: 110 milioni di cinesi sono ricchi e amano l'Italia, ciò significa che la Cina è il nostro mercato. Ma l'azienda italiana è feudale e il verticismo ci sta facendo correre il rischio di diventare incompetenti”. La soluzione offerta da Fois consiste nel dare un contenuto visibile di competenza al servizio, magari facendo co-marketing col distributore fino a rendere il punto vendita un vero e proprio teatro, con tanto di scenografo e sceneggiatore. “Per migliorare la nostra situazione attuale - ha concluso Fois - basterebbe che ci ricordassimo che possiamo essere i migliori, ma che per esserlo bisogna mettersi in gioco e accettare le competizioni senza timore”. Marketing forum news > PAGINAQUATTRO LOGISTICA, UN VALIDO SUPPORTO AL MARKETING In un contesto ipercompetitivo come quello del mercato attuale l'integrazione di marketing e logistica può essere un metodo efficace per lo sviluppo e la crescita dell'azienda Il seminario “Marketing e logistica: le due facce di una medaglia” ha analizzato le problematiche legate alle nuove pressioni che devono affrontare le aziende: globalizzazione, nuove tecnologie, infrastrutture, protezione del consumatore, pressione sui costi. Nel contesto del mercato attuale il marketing e la logistica insieme possono fornire alle aziende un nuovo apporto per arrivare a delle soluzioni. La logistica è anche un modo di vedere in maniera diversa cose che già si conoscono seguendo un approccio dinamico. L'innovazione che apporta la logistica passa attraverso il concetto di immaginazione, ovvero il prendere idee vecchie e ricombinarle in una nuova idea. Attraverso un uso più intenso e diverso della logistica, abbinata alle strategie di marketing, Umberto Beldini, partner di Eca Consulting, ha spiegato come sia possibile ottenere dei posizionamenti di business molto interessanti per l'azienda. La logistica è un processo che anticipa le domande del cliente e opera in stretto contatto con il marketing; acquisisce i capitali, i materiali e le risorse umane, le informazioni necessarie a rispondere alla domanda; ottimizza la rete che produce prodotti e la utilizza in maniera efficace per ridurre al minimo i rischi delle imprese. “Oggi è importante arrivare a produrre su misura per il cliente Umberto Beldini ma con costi contenuti IL CONSUMO DELLA COMUNICAZIONE Oggi il consumatore è il vero protagonista della comunicazione. Per riuscire a orientarsi è importante capire i cambiamenti di atteggiamento, le tendenze e i consumi. Come scelgono cosa comprare i consumatori di oggi? Su che basi generano le loro categorie interpretative? Queste sono le domande a cui Roberto Ongaro hanno tentato di rispondere Roberto Ongaro, direttore creativo di Korrente K2, Patrizia Rizzotti, responsabile Ricerca dell'Accademia di Comunicazione di Milano (AdC), e Michelangelo Tagliaferri, presidente di AdC, durante il workshop “Lo scontro tra i media. La nascita di un nuovo linguaggio. Il momento di consumo della comunicazione”. I relatori sono partiti dal presupposto che quando si fa ricerca, più che trovare soluzioni è importante saper fare le domande. “Oggigiorno il consumatore sta sviluppando delle categorie spontanee che rispondono al bisogno di ridurre la complessità - ha affermato Patrizia Rizzotti - e delle capacità difensive nei confronti dei messaggi pubblicitari che si basano sull'accettazione del patto mediatico, sull'abitudine al consumo e sulla conoscenza delle tecniche di comunicazione”. La pubblicità che riesce a instaurare un modesto patto di seduzione con il consumatore è ben vista dai relatori. Ma allora dove si innesca il processo di fastidio nei confronti dei messaggi delle aziende? “Il consumatore ha ridotto al minimo le sue rinunce - ha concluso Rizzotti - non vuole un ritorno al basic, ma pretende di non essere preso in giro più del dovuto. Ciò che lo infastidisce è l'eccesso, l'inseguimento, l'aumento spropositato della massa critica di informazioni”. come se si producesse in serie - ha spiegato Beldini -. Questo significa avere basse scorte, utilizzare un programma di riciclo e di riutilizzo delle varie parti del prodotto. Questo significa 'stare sempre incollati al cliente “. Un esempio positivo dell'utilizzo integrato di logistica e marketing è la catena di abbigliamento Zara che è riuscita a ottenere la massima produttività del punto vendita attraverso una continua richiesta dei prodotti esauriti in negozio in modo che gli scaffali non restino mai sforniti, e soprattutto presentando al cliente 20 collezioni l'anno al posto delle classiche due. Nel mercato attuale, che è ipercompetitivo, secondo Beldini “è importante vendere un prodotto come servizio e reinventare nuovi prodotti e servizi”. Timonieri a confronto Giuseppe Coccon Dir. com. Barilla Alimentari Davide Porro Amm. unico Diesis Group Sulla base di quali messaggi dovrebbe fondarsi la comunicazione di Barilla? I prodotti sono sani ed equilibrati, rispecchiano la tradizione alimentare italiana e mediterranea, aiutano le persone a vivere meglio accompagnondole nei cinque momenti fondamentali dell'alimentazione quotidiana. Bisognerebbe comunicare gli stessi valori di cui parla Coccon puntando a trasformarli in qualcosa di utile per il destinatario. Il valore del prodotto oggi ha un’alta percentuale di servizio, e questo può essere anche informazione. I consumatori stanno cambiando, mutano i valori sulla base dei quali decidono cosa comprare. Partendo da ciò, come pensa di dare valore aggiunto ai prodotti Barilla? Barilla è un'azienda storicamente attenta ai trend e ai mutamenti delle esigenze dei clienti. Credo che questa sia la strada: ascoltare il cliente e cogliere il suo bisogno di concretezza. Il nostro ruolo è condizionante per formare i trend. Un’agenzia di comunicazione deve saper gestire i meccanismi che orientano il consenso verso un prodotto modulando l’informazione. Si parla molto di cambiamento del mercato e delle necessità di trovare nuove strategie competitive. Lei cosa pensa di fare per stare dietro a questi mutamenti? La linea è sempre quella: ascoltare il cliente, che sia il consumatore, il dipendente o il giornalista e comportarsi di conseguenza. Non esistono strategie standard, ma obiettivi e esigenze da raggiungere. Per questo l'unica soluzione è la progettualità. Marketing forum news > PAGINACINQUE I CONSUMATORI DEL FUTURO La tipologia della popolazione italiana sta cambiando molto rapidamente. Le aziende devono conoscere questi cambiamenti per anticipare le tendenze dei consumatori del futuro: anziani, famiglie e immigrati. ziali mamme del futuro saranno sempre meno”. Il seminario “Opportunità e problematiche in una La popolazione è destinata a invecchiare: si ridurrà popolazione che cambia… e 'cambia pelle” indaga la componente giovanile e si allungherà la vita. come i cambiamenti della popolazione nel presente e Secondo il professore “di conseguenza è destinata nel futuro siano utili da studiare per le aziende per piaa cambiare anche la natura del consumatore: la pernificare una migliore strategia di marketing mirata al sona di 80 anni ha più possibilità economiche e consumatore. A fare il punto della situazione è stato spende di più, ma è sempre un'ottantenne e le Gian Carlo Blangiardo, professore ordinario di Gian Carlo Blangiardo aziende devono essere in grado di capire le sue esiDemografia all'Università degli Studi di Milano Bicocca. genze e soddisfarle”. “La popolazione italiana fino agli anni 70 è sempre stata caratterizzata da un'eccedenza della natalità rispetto alla mortalità e da Un altro aspetto che le aziende dovrebbero tenere presente per anticipare la un'immigrazione superiore all'emigrazione”, ha spiegato Blangiardo. A metà domanda del consumatore del domani è il cambiamento del fenomeno delanni 60 si è registrato il fenomeno conosciuto come “baby boom”, ma già all'i- l'immigrazione che sta crescendo a ritmi importanti. Ha spiegato Blangiardo: nizio degli anni 70 si è avuta un'inversione di tendenza fino ad arrivare alla “Prima lo straniero arrivava in Italia solo per lavorare, ora ci viene per vivere cosiddetta 'crescita zero', considerata da molti una fase di equilibrio. “In realtà con la famiglia. Sceglie di abitare prevalentemente nella provincia perché i si tratta di un falso equilibrio se si guarda al futuro - ha precisato-. Le poten- prezzi delle case sono più accessibili rispetto alle grandi città, che restano ziali mamme di adesso sono quelle nate negli anni del “baby boom” e la ten- comunque il primo punto di arrivo. Gli immigrati diventano popolazione e denza che hanno è di fare pochi figli o di non farne affatto. Quindi le poten- quindi sono dei nuovi consumatori”. E NON FINISCE QUI Anche quest’anno Marketing forum continua le sue attività dopo i giorni trascorsi sulla nave. Dal 13 al 16 ottobre si svolgerà il Marketing Forum Trophy 2005, il raid automobilistico organizzato in collaborazione tra Richmond Italia, Domina Incentive e FMA Motivation. I quattordici partecipanti, selezionati durante Marketing forum 2005, verranno condotti da Milano a Lubiana per cimentarsi su sterrati polverosi, attraversare fitti boschi di conifere e risalire verdi colline. Un percorso lungo 600 km che porterà i fortunati partecipanti alla scoperta di una terra incontaminata e lussureggiante per vivere un mix di avventura, relax e divertimento. Dal fango al lusso nello splendido Royal Media Ljubljana Hotel & Casino del Gruppo Domina, dove gli avventurieri potranno riposarsi e rilassarsi circondati dalle comodità e dalla tecnologia. Una settimana dopo, sabato 22 ottobre 2005, altri sessanta professionisti del marketing si sfideranno nel Mar Ligure nella Marketing forum Cup, la regata realizzata in collaborazione con Sailmaxione, società leader nell'organizzazione di sailing events. Gli aspiranti velisti si sfideranno su sei prestigiosi maxi yacht di 25 metri, i Maxi One Design, imbarcazioni gemelle concepite per il giro del mondo in regata. I protagonisti della Marketing forum Cup vivranno l’esperienza unica della barca a vela, intesa come strumento per rafforzare lo spirito di squadra e, grazie al coinvolgimento emotivo dei partecipanti, finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune. L’equipaggio che avrà saputo affrontare al meglio questa sfida sportiva riceverà il trofeo Marketing Forum Cup. “Consolidare le opportunità offerte da Marketing forum anche oltre i tre giorni di nave - ha detto Claudio Honegger - questa è la molla che ci ha spinto a organizzare queste due iniziative”. QUANDO I TREND FUNZIONANO Partendo dalla pubblicità del settore moda sono stati analizzati i grandi orientamenti che hanno fatto e fanno tendenza oggi, con uno sguardo attento rivolto a quelli del futuro. Il workshop “I grandi orientamenti di tendenza” ha analizzato i trend del momento e le possibili evoluzioni future per permettere alle aziende di attuare politiche di marketing mirate al proprio target di riferimento. Prendendo spunto dalle pubblicità del settore della moda, specchio rivelatore della società e dei suoi cambiamenti, Ilaria Ilaria Pizzoferrato Pizzoferrato, responsabile Area Formazione di Demetra Image Consultants, ha individuato le caratteristiche dei trend del momento. “Oggi si parla di lusso, esclusività, unicità, colore, divertimento, valorizzazione delle radici storiche, forma e rotondità, in netta contrapposizione al minimalismo degli anni 80/90 - ha spiegato Ilaria Pizzoferrato -. Un aspetto nuovo che caratterizza i trend del momento è che il lusso si veste di accessibilità: oggetti preziosi, esclusivi come le pellicce anche per uomini, gioielli eccessivamente imponenti, la boutique di Just Cavalli a Milano, diventano accessibili anche alla massa. È un esempio lo stilista Lagerferld che ha realizzato una collezione per la catena di negozi low cost H&M”. Si ricerca sempre più spesso l'esclusività, l'unicità che recupera il rapporto uno a uno con il consumatore. E poi ritorna il colore. Tutto ciò che si veste di colore, anche un semplice frigorifero, diventa seduzione. Come in tutti i periodi storici, anche oggi si è arrivati a un momento di stallo. Secondo Pizzoferrato “per uscire dalla crisi attuale è necessario dare delle risposte forti e concrete. I trend del lusso, del colore, dell'unicità si trasformano riscoprendo la natura. Si trasformano molto spesso nell'eclettismo e in energia, sono una rappresentazione dell’immediato futuro”. In quest'ottica una soluzione per le aziende che devono reinventarsi può essere la creazione di joint venture inedite come tra L'Oreal e Bacardi per promuovere il proprio prodotto in maniera innovativa e soprattutto in grado di coinvolgere il consumatore. Marketing forum news > PAGINASEI TEMPO DI INNOVAZIONE PER IL RETAIL MARKETING Le nuove tecnologie di informazione e comunicazione stanno rapidamente cambiando le modalità di interazione con il cliente. Quali saranno gli scenari del futuro? Era incentrato sui cambiamenti dei mercati in rapporto all'evoluzione della tecnologia il seminario “Il futuro del retail marketing” tenuto da Marlene Lohmann, direttore marketing di EHI Retail Network. “Le nuove tecnologie di informazione e di comunicazione cambiano soprattutto le modalità di interazione con il cliente e anche la comunicazione con la distribuzione - ha spiegato Lohmann. È importante quindi analizzare il presente ma soprattutto prevedere i possibili scenari futuri per ottimizzare la pianificazione strategica aziendale”. In particolare le nuove tecnologie prospettano un rapporto molto più diretto con il cliente. EHI ha condotto una ricerca sul futuro del retail marketing, basandosi su uno scenario del 2015. “Sviluppare ed elaborare gli scenari significa scoprire i fattori chiave, le evoluzioni future, analizzare la coerenza e la consistenza del mercato per avere in mano una soluzione da attuare”, ha spiegato Lohmann. La ricerca condotta da EHI consisteva nella creazione di un gruppo di lavoro composto da diversi partner del mondo del commercio e della distribuzione. Da questo gruppo di lavoro sono emersi i fattori che influenzano il marketing del commercio. “Questi 102 fattori sono stati poi incrociati fra di loro ed è emerso un I N N OVA Z I O N E E D E VO L U Z I O N E Per comunicare al meglio i brand su territorio è necessario rischiare e saper parlare il giusto linguaggio per raggiungere il cosumatore finale. Trendspace spiega come farlo. “In un'epoca in cui le aziende sono obbligate a velocizzare e innovare, le più forti sono quelle capaci di rischiare e comunicare con il consumatore finale”. A sostenerlo è Marco Turinetto, executive design developer per Honneger R&D, relatore del workshop “Trendspace: strategie previsionali per brand ad alto valore aggiunto”. Marco Turinetto Turinetto ha tracciato tre possibili vie di evoluzione e innovazione. Costruire creatività su misura, considerare la differenziazione come valore, mettere le idee in movimento: queste sono le tre strade dell'innovazione. “L'innovazione creativa - ha detto Turinetto - è un concetto che si sta diffondendo sempre di più in ambiti diversi. Questo dato nasce dalla velocità dei cambiamenti a cui siamo sottoposti, che impedisce di acquisire modelli e rende necessaria la formazione continua e il coraggio di mettersi sempre in discussione”. Per questo, secondo Turinetto, diventa molto utile il lavoro di società di servizi, che possono scavare nelle realtà aziendali evidenziando aspetti innovativi già presenti, ma non visibili a chi opera all'interno perché troppo preso dal lavoro quotidiano o dagli obiettivi del core business. Dalle ciliegine di Murakami sulle borse di Louis Vuitton ai ristoranti creativi di Camper e alle panetterie glamour di Princi: sono tutti casi di successo che dimostrano come il consumatore anteponga la percezione alla valutazione oggettiva delle caratteristiche funzionali nella scelta di un prodotto o di un servizio. “La concorrenza si gioca ormai tra merceologie diverse - ha affermato Turinetto - e questo fa sì che lo stesso prodotto possa interessare due target diversi: pensiamo a quanto è 'democratico' il telefono cellulare”. Per questo bisogna creare valore in spazi alternativi e il design può fare tanto in questo senso, aumentando la riconoscibilità di un brand. “Il segreto è imparare a progettare la percezione - ha concluso - riuscire a innovare attraverso l'immaginazione, la proiezione di un sogno condiviso”. nuovo elenco composto da 22 fattori chiave - ha continuato -. Da questi ultimi fattori si è elaborato lo scenario futuro. È importante sottolineare che si tratta di proiezioni, quindi di valutazioni qualitative utili per indicare tutta la gamma di possibilità e di scenari futuri in modo da avere di fronte un quadro il più completo possibile”. Gli scenari futuri consentono poi l'individuazione e l'attivazione da parte delle aziende di nuove potenzialità di successo. Timonieri a confronto Monica Selvaggio Marketing Vichy, L'Oreal Cosmetique Active Andrea Nicò Direttore Generale Nous Group Qual è la comunicazione più efficace per il prodotto cosmetico? La comunicazione integrata è sicuramente la più efficace. Oggi è necessario elaborare strategie mirate sul target e un mix comunicazionale ci può aiutare a raggiungere meglio il nostro pubblico di riferimento. La comunicazione più efficace per noi resta quella sul punto vendita attraverso una gestione puntuale del retail. Inoltre internet deve essere sfruttato come media e non solo come presenza. Quale valore aggiunto può portare internet al marchio? Purtroppo per noi internet è un mezzo che valutiamo in maniera residuale rispetto alle altre forme di comunicazione. In futuro però sarà necessaria una nostra presa di coscienza perché il web riesce a raggiungere al meglio tutti i target. Noi per il momento utilizziamo molto la radio. Per utilizzare al meglio internet è necessario prima individuare il target di riferimento e poi eventualmente scegliere anche di non utilizzare il web che resta comunque un mezzo di comunicazione complementare agli altri. Il principale vantaggio è che ha un rapporto costo/contatto più contenuto rispetto agli altri media. Il mercato è in continua evoluzione. Quali le strategie da adottare per tenere il passo? Il posizionamento del nostro marchio deve rimanere stabile. Stiamo andando verso una personalizzazione del servizio. Il trend che stiamo seguendo e che seguiremo anche nel prossimo futuro è quello del bisogno di salute. Noi cerchiamo di fare in modo che l'azienda trovi in un unico partner diversi tipi di attività, tenendo sempre un occhio e un orecchio orientati alle variazioni di tendenza verso la marca. Marketing forum news > IL FUTURO È UN BLOG PAGINASETTE FACCIA A FACCIA I diari online stanno diventando uno dei protagonisti di internet. Un nuovo modo di comunicare e di fare informazione. Un workshop spiega come possono essere sfruttati dalle aziende. Juri Persiani Il blog è un mezzo giovanile, e per questo, come spesso accade, quasi sconosciuto al marketing e alle imprese. E come ogni nuova moda si rischia forse di sovrastimarla. “In Italia ne esistono ben oltre 10 milioni e ne nascono 15 mila ogni giorno - dice Fabio Valente socio e Ad di Intelia. Ma allora perché internet e i suoi nuovi canaFabio Valente li, come il blog appunto, non sono ancora entrati nella testa dei pianificatori di tante aziende?”. Il worshop “L'universo dei blog: come stanno cambiando il nostro rapporto con l'informazione” ha gettato uno sguardo su uno strumento per il quale tutti prevedono un grande futuro. “Con i blog - ha detto Valente - siamo tornati agli albori di internet, alla promessa di indipendenza, autorevolezza e condivisione che il web ha fatto a tutti noi”. Ai partecipanti del workshop è stato però necessario anche spiegare cosa sia un blog. “È un sistema per la pubblicazione di contenuti attraverso il quale l'opinione di ognuno di noi può diventare pubblica. Un format Orsola Alessandra Alecci nuovo e per questo difficile da delimitare, che non ha la pretesa di essere esaustivo, ma solo di dire ciò che sa con precisione e indipendenza, affrontando il rischio della critica e supportando sempre le informazioni date con rimandi a fonti che forniscono autorevolezza a quanto scritto”. Se questa è una caratteristica diffusa dei blog, è anche bene sottolineare che lo strumento è di per sé anarchico, imprevedibile, con tutte le sfumature e variabili che questo comporta. “Grazie alle sue caratteristiche - ha aggiunto Valente - il blog può fare tanto per accrescere la reputazione e la credibilità delle aziende, perché permette di usare linguaggi meno intrusivi, di dimostrare che si sa ascoltare, di creare valori comuni, di dare un volto umano all'azienda.” E tutto ciò l'ha capito Europ Assistance, la prima società a dar vita a un corporate blog in Italia. “Abbiamo realizzato un blog - ha dichiarato Orsola Alessandra Alecci, web content manager di Europ Assistance - perché permette di raggiungere gli stessi obiettivi di altre azioni promozionali accrescendo inoltre la brand awareness e consentendoci di ottenere facilmente un feedback dai nostri clienti”. Marketing Manager Gruppo Colussi Giangi Milesi Direttore raccolta fondi Cesvi Cos'e il marketing etico? Tutto quello che l'azienda fa per venire incontro a esigenze sociali, attraverso attività che soddisfano le esigenze di chi ha bisogno. L'atteggiamento delle imprese che hanno voglia di interessarsi al sociale. Preferisco parlare di marketing per il sociale. Come si fa marketing per il sociale? Bisogna trasferire la conoscenza sulle tecniche del marketing in modo che anche chi opera nel sociale abbia la capacita di lavorare nel mercato. Bisogna uscire dallo stereotipo che l'unico modo sia fare donazioni. Ci sono molti modi concreti e anche più utili, come la formazione. Quindi più formazione e meno biscotti? Beh anche i biscotti… ma il mercato richiede che si conoscano le sue regole e le aziende hanno le competenze e l'esperienza per muoversi nel mercato. La collaborazione tra impresa e organizzazioni sociali può svilupparsi anche su questo. Diciamo così. Dobbiamo imparare dalle imprese come si fa il marketing e come si comunica. Potere accedere a questa conoscenza è fondamentale. Cosa può fare la comunità del marketing per il sociale? Dialogare e sviluppare iniziative insieme, trovare idee e metodi per investire le risorse nel modo più efficace su progetti di reale utilità. Le imprese devono farsi coinvolgere meglio non solo di più. Quello che è stato fatto qui a Marketing forum è già un segno concreto. Insegnarci le dinamiche corrette del mercato e capire che e un bene per tutti anche per l'impresa. Il mondo del marketing deve oggi fare quello che la politica non riesce a fare per il sociale. Più fiducia nel mercato che nei politici dunque? Non disperiamo della politica che deve svolgere il suo ruolo per gli interventi sociali; ma il mercato è più veloce e quindi deve fare la sua parte quando l'intervento politico è carente. In questa situazione direi proprio di sì, soprattutto perché con il mercato riusciamo a dialogare, e il fatto che siamo qui lo dimostra, mentre con la politica è molto più difficile. Marketing forum news > LE OLIMPIADI DELLA DIFESA DEL MARCHIO Dietro un'organizzazione come quella per le Olimpiadi invernali si nascondono episodi di contraffazione e concorrenza sleale. Il TOROC spiega come prevenirli e perseguirli. Il TOROC si occupa di gestire per il CIO (Comitato internazionale olimpico) i marchi e tutto il capitale olimpico in senso lato. Deve quindi garantire gli investimenti dei propri sponsor (brand protection) dalla contraffazione, dalla concorrenza sleale e dall'ambush marketing. In totale, il TOROC deve difendere circa 40 marchi e gli sponsor, che sono circa 50 suddivisi in varie tipologie (top sponsor, sponsor principali, sponsor ufficiali e fornitori ufficiali). Cecilia Gandini, responsabile Brand protection del comitato organizzatore dei Giochi olimpici invernali Torino 2006, ha illustrato gli interventi concreti nel seminario “I giochi dietro i Giochi: brand protection e difesa dall'ambush marketing”. “La contraffazione è un fenomeno molto diffuso: il 7% dei prodotti venduti in tutto il mondo è falso e la sofisticazione della contraffazione del marchio è arrivata a livelli allarmanti - ha spiegato Cecilia Gandini -. La concorrenza slea- PAGINAOTTO PA R O L A D ' O R D I N E : I N N OVA R E L'innovazione è diventata indispensabile per seguire i cambiamenti dei consumatori. Innovare significa anche e soprattutto investire per modificare il prodotto e il packaging. “Stop Advertising, start innovating”. È una provocazione il titolo del workshop tenuto da Angelo Faravelli e Gian Luca Sacco, fondatori di Packwatch. “Ovviamente le aziende non devono smettere di comunicare - ha affermato Gian Luca Sacco - ma non serve investire grossi capitali se poi il prodotto non è in Gian Luca Sacco linea con le esigenze dei consumatori”. E perché i prodotti seguano i cambiamenti e i bisogni dei consumatori è necessario innovare. Per convincere il loro uditorio dello stretto legame esistente tra innovazione di prodotto e innovazione di packaging, Sacco e Faravelli hanno distribuito carte colorate e hanno sottoposto il pubblico a un gioco: ipotizzare il lancio di un nuovo prodotto da tutti i punti di vista partendo dalla creazione di un pack originale attraverso l'uso di una tecnica di contaminazione tra forme, materiali, colori e ovviamente prodotti. “Ragionando in termini di innovazione di packaging - ha detto Faravelli - si arriva all'innovazione di prodotto”. Eppure solo un terzo dei nuovi prodotti resta sul mercato più di due anni e il 50% dei reclami è causato da problemi di packaging (dati forniti dai relatori). “Questo avviene - ha commentato Sacco - semplicemente perché molte aziende mettono al primo posto la necessità di inventare nuovi prodotti, ma non investono realmente per farlo”. le si verifica quando vi è un utilizzo indebito dell'identità di un'azienda, anche nella clonazione dei siti, mentre l'ambush marketing consiste nell'utilizzo di loghi in modo non autorizzato dal TOROC”. Per combattere l'illegalità esistono mezzi legali (tutela penale, civile e amministrativa e una legge creata ad hoc dal governo per le Olimpiadi) e un programma di brand protection messo a punto dal TOROC. Il programma si basa su prevenzione, informazione, monitoraggio e persecuzione. I mezzi per la prevenzione sono: una regolamentazione di tutti i brand legati a Torino 2006 attraverso il deposito del marchio anche a livello comunitario; il controllo dei partner che hanno in concessione l’uso del logotipo attraverso precisi accordi contrattuali; la certificazione dei rivenditori; un programma articolato di ticketing; la collaborazione con le forze dell'ordine e le autorità del territorio; il diritto di prima opzione per gli sponsor per gli spazi pubblicitari di affissione e dinamica appena al di fuori delle piste dove vige la regola del Clean Venue Policy (divieto di pubblicità durante le gare e regole ferree per gli atleti: le Olimpiadi sono l'unico evento che va in onda senza pubblicità). L'informazione si basa su una comunicazione integrata che comprende una campagna pubblicitaria, direct mailing e comunicati stampa. Il monitoraggio è effettuato costantemente su tutti i media e i rivenditori. U NA REALIZZAZIONE Diesis Group per Richmond Italia. Il Team di Marketing Forum HANNO COLLABORATO: Paola Giudeceandrea, Lucia Napolitano, Katharina von Bruchhausen, Giorgio Tedeschi GRAFICA: Gabriella Parlavecchio FOTO: Manzoni & Miranda SUPPLEMENTO AL PERIODICO ANDAR PER FIERE. DIRETTORE RESPONSABILE Stefania Honegger, Registrazione del Tribunale di Milano 683/98 Editore: Honegger Promotion, via Carlini, 1 Milano.