ancora “oggi famiglia non significa solo matrimonio”

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FORUM
delle ASSOCIAZIONI FAMILIARI
EMILIA ROMAGNA
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ANCORA “OGGI FAMIGLIA NON SIGNIFICA SOLO MATRIMONIO”!
Nota sulle dichiarazioni della dott.ssa SILVIA PRODI
Una recente dichiarazione pubblica della dott.ssa Silvia Prodi, candidata per il PD nella
circoscrizione di Reggio Emilia alle prossime Elezioni Regionali, ci permette di fare ulteriore
chiarezza sul documento proposto ufficialmente nella Conferenza Stampa di giovedì 6
novembre a Bologna dal Forum delle Associazioni Familiari dell’Emilia-Romagna.
Si tratta infatti di una proposta di politiche sociali, ispirata a quanto scritto negli artt. 29-30-31
della Costituzione della Repubblica Italiana, quegli articoli che il 7 marzo 2004 l’allora
Presidente Carlo Azeglio Ciampi ebbe a definire pubblicamente come “la Costituzione
inattuata”, articoli che non legano “solo” la “famiglia” al “matrimonio” come “società
naturale” su di essa “fondata” (art. 29), ma chiamano in causa tutte le responsabilità dei
genitori nei confronti dei figli “anche se nati fuori del matrimonio” (art. 30) e richiamano la
“Repubblica” ad agevolare “la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti
relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose” (art. 31).
Le politiche familiari devono allora partire dall’assunto della famiglia come istituzione, come
bene pubblico, come strumento di coesione fra pubblico e privato. Una famiglia “naturale”,
fondata sulla differenza sessuale, non si concilia certamente con gli individualismi, con le sole
soddisfazioni affettive, con la tendenza alla privatizzazione.
Il Forum cerca di avere una visione strategica sulla famiglia come soggetto sociale, quindi
chiede tra le prime cose di sostenere politiche di conciliazione tra famiglia e lavoro e politiche
economiche di sostegno al reddito e di equità fiscale. L’equità del prelievo fiscale secondo i
carichi familiari e il combattere anche per questa via l’emergenza demografica, sempre
sottovalutata nel nostro Paese, devono essere tra gli obiettivi di una politica lungimirante.
“Una società con poche madri e pochi figli è destinata a scomparire… le culle vuote sono il
vero, il primo problema della società italiana” (è sempre Carlo Azeglio Ciampi a dirlo, il 7
marzo 2004).
A chi si candida al governo di una regione, così importante e così legata ai valori della
Costituzione come l’Emilia-Romagna, è richiesta appunto una visione di alto profilo,
strategica, orientata allo sviluppo e alla coesione sociale, e proprio per questo “a misura di
famiglia”. Non servono le ideologie di moda, le affermazioni dogmatiche, le professioni di
laicità… Rispettando la Costituzione Repubblicana, siamo tutti coerentemente “laici”.
Non vogliamo credere che la Costituzione e la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo non siano
più il fondamento comune dei cittadini di questo Paese. E siccome siamo convinti del
contrario, invitiamo tutti i candidati, a cominciare da quelli del PD, già-maggioranza in questa
Regione, ad interpretare correttamente il ruolo a loro assegnato anche dagli artt. 29-30-31
della Costituzione Repubblicana.
Alla candidata dr.ssa Silvia Prodi ci permettiamo infine di consigliare la lettura della Legge
Provinciale 2 marzo 2011 n. 1 della provincia di Trento (governata, come è noto, da una
giunta di centrosinistra) che titola “Legge per la promozione del benessere familiare e della
natalità”. E’ questo che deve fare la politica!
Pietro Moggi – Presidente Forum delle Associazioni Familiari dell’Emilia-Romagna
Maurizio Rizzolo – Presidente Forum Provinciale delle Associazioni Familiari di Reggio E.
Bologna, 8 novembre 2014
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